elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche...

53
Elezioni e sistemi elettorali Giovanni Carbone, Università degli Studi di Milano da: Clark – Golder – Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011

Upload: others

Post on 23-May-2020

6 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Elezioni

e

sistemi elettorali

Giovanni Carbone, Università degli Studi di Milano

da: Clark – Golder – Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011

Page 2: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Praticamente ogni paese indipendente del mondo, a regime democratico o autoritario, ha indetto elezioni in un qualche momento

Al 2018, solo 4 paesi non avevano mai indetto elezioni legislative o presidenziali: Cina, Eritrea, Qatar e Arabia Saudita

ci concentriamo sulle elezioni nei regimi democratici

e in particolare sulle elezioni per le assemblee legislative

Page 3: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Un sistema elettorale è un insieme di norme che regolano la competizione elettorale tra candidati e partiti e la traduzione dei voti in seggi

• i sistemi elettorali hanno diverse dimensioni di variazione (e.g. dimensione collegio, struttura scheda, formula elettorale, ecc.)

• il criterio di classificazione prevalente è la formula elettorale(i.e. come i voti sono tradotti in seggi): maggioritario versusproporzionale

• vantaggi e svantaggi

• “i sistemi elettorali sono lo strumento più manipolativodella politica” (Sartori 1995:9) [ES]

I sistemi elettorali

Page 4: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Esempi.100 elettori eleggono 10 rappresentanti

1 unico collegio di 100 elettori assegna 10 seggi

(dimensione collegio M = 10)

Voti

Partito A 40

Partito B 32

Partito C 20

Partito D 8

Seggi

4

3

2

1

Page 5: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

2 collegi di 50 elettori assegnano 5 seggi ciascuno

(dimensione collegi M = 5)

Collegio 1 Collegio 2

Voti Seggi Voti Seggi Totale seggi

Partito A 19 2 21 2 4

Partito B 17 2 15 2 4

Partito C 10 1 10 1 2

Partito D 4 - 4 - 0

Page 6: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

10 collegi di 10 elettori assegnano 1 seggio ciascuno

(dimensione collegi M = 1)

C1 Seggi

voti

C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 Totale

seggi

Partito A 4 1 5 3 3 6 4 3 4 3 4 6

Partito B 3 - 2 4 1 3 3 4 2 4 3 3

Partito C 1 - 3 3 2 1 1 2 3 3 2 -

Partito D 2 - 0 0 4 0 2 1 1 0 1 1

Page 7: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 8: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Sistemi maggioritari

plurinominali collegio elettorale/grandi elettori presidenza US

voto di blocco/block vote (x voti = M)

uninominali maggioranza relativa (plurality [SMDP])/«a turno unico»

non-plurality doppio turno maggioranza assoluta/relativa

ballottaggio

voto alternativo

Sistemi proporzionali

di lista quozienti

divisori

voto singolo trasferibile

Semi-proporzionali

voto limitato voto singolo non-trasferibile

voto cumulativo

Page 9: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

I sistemi maggioritari (1)

I sistemi maggioritari in collegi plurinominali sono molto rari.

Il caso del «Collegio elettorale» per le presidenziali negli Stati Uniti (attenzione: non sono elezioni legislative!)

Elezioni presidenziali US 2016 (partecipazione: 55,4% degli aventi diritto)

Donald Trump(Rep.)

Hillary Clinton(Dem.)

Voti popolari 62.984.825 65.853.516

Percentuale 46,4% 48,5%

Stati vinti 30 20 + DC

Grandi elettori (538) 306 232

Fonte: www.cnn.com

Page 10: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Fonte: Business Insider

Page 11: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

→ Clinton vince tutti i 55«grandi elettori» della California

Page 12: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

→ Trump vince tutti i 38 «grandi elettori» del Texas

Page 13: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

I sistemi maggioritari (2)

Elezioni 2017 in Gran Bretagna (plurality, è un tipo specifico di maggioritario!)

winner-take-all politics: cruciale sottrarre voti all’avversario

disproporzionalità

divario tra la proporzione dei voti e la proporzione dei seggi ottenuti dai diversi partiti

voti ‘persi’/‘non rappresentati’

è importante non solo quanti voti si ottengono, ma anche dove li si ottiene

minoranze sotto-rappresentate, salvo quando geograficamente concentrate

+ rilevanza candidato e suo legame con collegio

gerrymandering (per collegi uninominali)

Page 14: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Elbridge Gerry, governatore del Massachusetts 1810-12, passò una legge che ristrutturava i collegi elettorali in modo favorevole al Partito Repubblicano e sfavorevole ai Federalisti, che dichiararono che uno dei distretti somigliava ad una salamandra, anzi una ‘gerrymander’, un ‘mostro’ poi popolarizzato da una vignetta del Boston Weekly Messenger

1 2

3

4

5 1

4

3

2

5

Page 15: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

uninominale a turno unico (detto anche first-past-the-post oppure single-member district plurality SMDP):collegi uninominali a maggioranza relativa

Tendenziali effetti: bipartitismo maggioranze artificiali (assolute) di seggi parlamentari governi monopartitici stabili + rilevanza candidato e suo legame con collegio

e.g. elezioni in Gran Bretagna (2017)

anche in US, India, Canada, Nigeria, Zambia, ecc.

[+ plurality in collegi plurinominali: vedi block vote]

a) il plurality

Page 16: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 17: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

b) il doppio turno

uninominale (può essere anche plurinominale): chiuso (ballottaggio tra i primi due) aperto a chi passa una certa soglia (ad es. Francia: 12,5% voti validi

nella circoscrizione), o ai primi N candidati, ecc.

Tendenziali effetti: fattore tempo e valutazioni:

1° voto ‘sincero’ e 2° voto ‘strategico’

promuove aggregazioni bipolari e alleanze tramite negoziati per sostegno e ritiri

Elezioni in Francia (2017): • risultati (Wikipedia)• mappa (Ministero Interni francese)

Page 18: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 19: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

c) il voto alternativo

uninominale (può essere anche plurinominale)

voto di preferenza

l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza (1°, 2°, ecc.) e vengono inizialmente contate le prime preferenze su ciascuna scheda; se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta, il candidato con il minor numero di prime preferenze viene eliminato e le sue schede ridistribuite secondo le seconde preferenze: il processo viene ripetuto finché un candidato non ottiene la maggioranza assoluta.

Effetti specifici:

moderazione per scambi di preferenze? →proposto per Sudafrica post-apartheid

Esempi: Australia e Fiji

Page 20: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 21: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 22: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 23: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Voto in blocco e voto di partito in blocco

il voto in blocco (block vote) è un sistema incentrato su candidati

utilizzato in collegi plurinominali in cui gli elettori hanno a

disposizione tanti voti quanti sono i candidati da eleggere (x = M)

i candidati con il maggior numero di voti vincono

e.g. Kuwait, Libano, Siria

il voto di partito in blocco è sistema incentrato sui partiti e usato in

collegi plurinominali in cui gli elettori votano l’intera lista del

partito preferito

il partito che ottiene il maggior numero di voti vince tutti i seggi del

collegio

e.g. Gibuti, Singapore [+ collegio elettorale presidenziale US]

Page 24: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

I sistemi proporzionali

a) proporzionale di lista:

ogni partito presenta una lista di candidati in un collegio plurinominale, i partiti ottengono seggi in proporzione alla loro quota complessiva di voti, i seggi vengono poi distribuiti tra i candidati della lista secondo differenti criteri

Variano a seconda di:

i. formula per l’allocazione dei seggi (divisori versus quozienti)

ii. lista chiusa o aperta

iii. dimensione collegio (M)

iv. soglie elettorali

Effetti specifici:

rappresentanza delle minoranze, pur con effetti di non-proporzionalità

multipartitismo e governi di coalizione (meno stabili dei monopartitici)

no gerrymandering (se collegi con M > 5), ma scarso legame candidato/collegio

rafforza organizzazioni partitiche

Page 25: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Formule elettorali: quote e divisori

Ogni sistema proporzionale necessita di criteri per determinare il numero di seggi da assegnare a ciascun partito.

Tali criteri possono essere di due tipi:

a) quozienti: il quoziente indica il numero di voti che garantisce un seggio ad un partito in un particolare collegio elettorale

b) divisori (o sistema delle medie più alte): divide il numero totale di voti ottenuti da ciascun partito in un collegio per una serie di numeri (divisori) al fine di ottenere dei quozienti; i seggi sono assegnati ai partiti che hanno i quozienti più elevati.

Page 26: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Quozienti (dalla più proporzionale alla meno proporzionale):

Hare 1 / M (e.g. Italia 2006 e 2017, Benin, Brasile)Droop 1 / M+1 (e.g. Slovacchia, Lussemburgo)Imperiali 1 / M+2Imperiali rafforzata 1 / M+3

Divisori (dalla più proporzionale alla meno proporzionale):

Sainte Laguë 1, 3, 5, 7 ... (e.g. Lettonia)Sainte Laguë modificata 1.4, 3, 5, 7 ... (e.g. Norvegia 1953-88, Svezia 1952-69)d’Hondt 1, 2, 3, 4 ... (e.g. Finlandia, Spagna, Bulgaria, Capo

Verde, Paesi Bassi, Italia Senato 1948-92, Italia Camera 1994-2001)

Page 27: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Esempio con quoziente di Hare

100.000 elettori in un collegio che deve assegnare 10 seggiil quoziente di Hare è 100.000 / 10 = 10.000

ogni partito vince un seggio ogni 10.000 voti ottenuti

Page 28: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Diverse modalità di attribuzione dei seggi residui:

il metodo del resto più alto (Costa Rica, Colombia, Honduras)

il metodo della media più alta (Brasile)

il metodo della media modificata più alta (Lussemburgo)

Page 29: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 30: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Le diverse formule elettorali determinano quanto proporzionalmente i voti sono tradotti in seggi

Page 31: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Dimensione del collegio (M, da magnitudo)

tutti i sistemi proporzionali utilizzano collegi plurinominali, ma

la dimensione media di questi collegi può variare significativamente

in Cile: 60 collegi in cui M = 2

in Olanda e Slovacchia: collegio nazionale unico con M = 150

la dimensione/ampiezza del collegio è la variabile chiave che

determina la proporzionalità di un sistema elettorale: il numero di

rappresentanti eletti in un collegio (indicati con la lettera “M”):

tanto maggiore la dimensione del collegio,

tanto maggiore è il grado di proporzionalità

Page 32: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Soglie elettorali

Tutti i sistemi proporzionali includono una soglia elettorale che stabilisce la percentuale minima di voti che un partito deve ottenere per essere rappresentato.

Quando la soglia elettorale è alta, la proporzionalità del sistema elettorale è bassa.

Soglia naturale: una proprietà matematica del sistema elettorale

Olanda (collegio unico nazionale): soglia naturale 0,67% dei voti (i.e. 100 / 150 seggi)

Soglia formale o legale: stabilita dalla normativa elettorale

in genere volte a ridurre frammentazione legislativa: e.g. per ovviare alla frammentazione partitica e conseguente instabilità governativa nella Repubblica di Weimar, nel dopoguerra la Germania adottò soglia 5% voti a livello nazionale (oppure 3 seggi a livello di collegio) per partecipare all’assegnazione di seggi nel Bundestag

Italia dal 2017: 3% partiti e 10% coalizioni

Effetti collaterali delle soglie

Turchia 10%: nelle legislative del 2002, il 46% di tutti i voti espressi in queste elezioni furono «sprecati» perché andarono a partiti che non superarono la soglia

Polonia 5% (8% per le coalizioni): nelle legislative del 1993, il 34% dei voti andò «sprecato», e furono cruciali nel consentire agli ex comunisti di tornare al potere

Page 33: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Tipi di lista di partito

lista chiusa di partito: l'ordine dei candidati eletti è determinato dal partito stesso e gli elettori non possono esprimere una preferenza per un particolare candidato. I seggi sono assegnati secondo l'ordine della lista di partito

lista aperta di partito: gli elettori possono indicare non solo il loro partito preferito, ma anche i loro candidati favoriti all'interno di quel partito. I seggi sono assegnati ai candidati del partito che ottengono il maggior numero di preferenze (e.g. se un partito ha vinto 10 seggi, allora i 10 candidati nella lista di partito che hanno ottenuto più voti sono eletti)

lista libera di partito: gli elettori hanno più voti che possono allocare all'interno di una singola lista di partito o in liste di partito diverse(quest’ultimo caso è detto panachage). I seggi sono assegnati ai candidati del partito che ottengono il maggior numero di voti.

Cumulazione è la possibilità di dare più di un voto ad un singolo candidato

Effetti: lista chiusa: alti livelli di disciplina di partito lista aperta: livelli di disciplina di partito relativamente bassi

Page 34: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 35: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

35

Danimarca: lista aperta

Sudafrica: lista chiusa

Page 36: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

b) voto singolo trasferibile:

voto di preferenza in collegi plurinominali

ordinamento di preferenze, eliminazione e redistribuzione

analoghe al “voto alternativo”, ma:

i. anziché la maggioranza assoluta è sufficiente ottenere una ‘quota’

dei voti [ad es. quoziente di Droop = 1/(M+1) + 1]

ii. redistribuzione di eventuali surplus dei candidati eletti

E.g. Irlanda, Malta

Effetti specifici:

concilia rappresentanza minoranze e legame candidato-

collegio (in genere collegi di dimensioni ridotte)

moderazione interpartitica per seconde preferenze

Scheda elettorale

5 Peppe

1 Salvo

2 Michele

4 Nino

3 Tonio

Page 37: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Es.

collegio con 3 seggi, 20 votanti, 5 candidati (Bruce, Shane, Sheila, Glen, Ella)

Quoziente di Droop = 20/(3+1) = 5

(se il quoziente di Droop è un numero intero, si aggiunge 1, pertanto in questo collegio il quoziente di Droop è 6)

Page 38: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 39: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

39

Sistemi misti: gli elettori eleggono i rappresentanti attraverso due sistemi diversi, uno maggioritario e uno proporzionale

molti sistemi misti hanno più livelli elettorali (i.e. l’ambito nel quale i voti sono tradotti in seggi: collegio, regionale, nazionale), con formule maggioritarie utilizzate ad un livello inferiore e formule proporzionali utilizzate ad un livello superiore

I sistemi misti si possono anche distinguere tra:

indipendenti: l’applicazione di una formula elettorale non dipende dal risultato prodotto dall’altra

Es.: Giappone (465 deputati = 289 plurality + 176 PR) e Russia (450 deputati = 225 plurality + 225 PR)

dipendenti: l’applicazione della formula proporzionale dipende dalla distribuzione dei seggi o dei voti prodotta dalla formula maggioritaria (ed è volta a compensarne la disproporzionalità)

Nei sistemi misti dipendenti l’elettore ha in genere due voti:

• uno per il rappresentante di collegio (voto al candidato)

• uno per la lista di partito ad un livello elettorale più alto (voto al partito)

Es. Germania e Nuova Zelanda

Page 40: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 41: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Due questioni sono emerse con i sistemi misti dipendenti

alcuni candidati concorrono per i seggi a livello di collegio, ma sono anche inclusi nella lista del partito

alcuni partiti ottengono più seggi a livello di collegio di quanto è giustificato dai voti ottenuti dallo loro lista di partito. Questa situazione porta all’assegnazione di extra-seggi cosiddetti overhang (seggi fluttuanti)

Page 42: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Sistemi maggioritari

plurinominali collegio elettorale/grandi elettori presidenza US

voto di blocco/block vote (x voti = M)

uninominali maggioranza relativa (plurality [SMDP])

non-plurality doppio turno m. assoluta/relativa

ballottaggio

voto alternativo

Sistemi proporzionali

di lista quozienti

divisori

voto singolo trasferibile

Semi-proporzionali

voto limitato voto singolo non-trasferibile

voto cumulativo

Page 43: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

I sistemi semi-proporzionali e misti

Sistemi misti: gli elettori eleggono i loro rappresentanti attraverso due sistemi diversi, uno maggioritario e uno proporzionale

voto singolo non trasferibile (es. Giappone fino 1993): collegi plurinominali in cui l’elettore esprime un unico voto (x = 1) cruciale per ciascun partito nominare un giusto numero di candidati

competizione intra-partitica (e.g. LDP)

voto limitato (es. Senato spagnolo): collegi plurinominali in cui “numero voti che l’elettore esprime = M – 1” (es. 2 voti in un collegio trinominale) da distribuire tra i candidati, i candidati con i maggior numeri di voti sono eletti

Effetti:

personalizzazione, relativa proporzionalità, moderazione interpartitica per i voti ‘di avanzo’

cruciale per ciascun partito nominare un giusto numero di candidati

voto cumulato (e.g. Svizzera): collegi plurinominali in cui ‘x = M’ da distribuire a candidati di liste diverse o cumulare su un solo candidato

plurality-PR parallelo (Giappone dal 1996): 465 deputati = 289 plurality + 176 PR)

PR personalizzato (Germania): metà dei seggi con plurality, metà con PR di lista (con scorporo per ottenere effetto complessivo proporzionale)

Page 44: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 45: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 46: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 47: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Il vecchio sistema elettorale italiano (1994-2001) [‘Mattarellum’]

Camera dei Deputati (630 seggi) due schede separate

475 seggi (75%) con maggioritario uninominale a turno unico

155 seggi (25%) con PR (quoziente di Hare)

liste chiuse

soglia 4% nazionale

scorporo parziale dei voti degli eletti con l’uninominale [→ “liste civetta”]

Senato (315 seggi) 232 seggi (75%) con maggioritario uninominale a turno unico

83 seggi (25%) con PR (metodo d'Hondt):

senza liste/voto differenziato: eletti i migliori candidati perdenti all’uninominale per ciascun partito

ripartizione proporzionale su base regionale: ‘cifra elettorale’ di un partito dalla somma voti all’uninominale nella regione

scorporo completo dei voti degli eletti con l’uninominale

Page 48: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Il precedente sistema elettorale italiano (2006-13) [‘Porcellum’]

Camera dei Deputati (630 seggi)

PR con liste bloccate: “quoziente naturale” (Hare) e più alti resti

617 seggi in 26 circoscrizioni plurinominali (3 < M < 44)

1 seggio in Valle d’Aosta (M = 1)

12 deputati eletti con liste aperte in una Circoscrizione Estero ripartita in: Europa (6 seggi), America meridionale (3), America settentrionale e centrale (2), Africa, Asia, Oceania e Antartide (1) [*proporzionale, ma di fatto maggioritario in AAOA]

premio di maggioranza: 340 [54%] seggi (277 alle opposizioni)

indicazione di programma e candidato premier (ferme restando prerogative capo dello stato)

soglie di sbarramento per:

coalizioni (10%), liste nelle coalizioni (2%, più “la migliore lista sotto soglia”) e liste non coalizzate (4%), salvo liste di minoranze linguistiche

Page 49: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

Senato della Repubblica (315 seggi)

base regionale per:

circoscrizioni, soglie, premio di coalizione e attribuzione seggi

PR con liste bloccate: “quoziente naturale” (Hare) e più alti resti

302 seggi in 20 circoscrizioni plurinominali (2 Molise < M < 47 Lombardia)

7 seggi in collegi uninominali (M=1: uno in Valle d’Aosta + sei in Trentino)

6 senatori eletti con liste aperte in Circoscrizione Estero ripartita in: Europa

(2 seggi), America meridionale (2), America settentrionale e centrale (1),

Africa, Asia, Oceania e Antartide (1) [*proporzionale, di fatto maggioritario

in ASC e AAOA]

premio di maggioranza: 55% dei seggi in ciascuna regione

soglie di sbarramento regionali per:

coalizioni (20%), liste di coalizioni (3%) e liste non coalizzate (8%)

Page 51: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

• sistema misto sia per la Camera che per il Senato

37% dei seggi (232 CdD / 116 SdR): uninominale maggioritario a turno unico

61% dei seggi (386 CdD / 193 SdR): proporzionale a liste bloccate (3≤M≤8)

2% (12 CdD / 6 SdR) italiani all’estero con proporzionale (secondo legge 2001)

• soglie legali («sbarramento»):

3% nazionale per liste singole (20% regionale per il Senato, in alternativa)

10% nazionale per coalizioni (con almeno una lista >3%; contati solo voti liste >1%)

coalizioni: i partiti devono presentare candidati unitari nei collegi uninominali

• scheda unica (senza voto disgiunto) e pluricandidature (max 5)

• ‘listino’ corto (2-4 nomi: per riconoscibilità) e chiuso (no preferenze)

• quoziente di Hare (1/M) e resti più alti

• quote: alternanza in lista e max 60% per genere in collegi uninominali e plurinominali

La nuova legge elettorale (legge 165, 3 nov. 2017):il ‘Rosatellum bis’

Page 52: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza
Page 53: Elezioni e sistemi elettorali - unimi.it · c) il voto alternativo uninominale (può essere anche plurinominale) voto di preferenza l’elettore elenca i candidati in ordine di preferenza

L’Italicum: approvato nel 2015 e mai utilizzato

• solo per la Camera dei Deputati (il Senato dopo la riforma costituzionale poi bocciata nel dic. 2016 non doveva essere più elettivo)

• sistema proporzionale (100 collegi plurinominali)…

• … ma «premio di maggioranza» di 340 seggi (54%) alla lista che ottiene:

1° turno: 40% dei voti al primo turno

2° turno di ballottaggio (se no 40% al 1°), senza apparentamenti

• soglia legale («sbarramento»): 3% su base nazionale nel distribuire i 277 seggi residui (esclusi 1 Valle d’Aosta e 12 Circoscrizione estero)

• capilista «bloccati» in ogni collegio (candidabili in max 10 collegi)

• possibili due preferenze a candidati di «genere» diverso

• alternanza di genere tra capilista e nelle liste