energia elettrica da fonte rinnovabile · solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica,...

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Pescara - 24 Novembre 2016 Energia elettrica da fonte rinnovabile Ing. Stefania De Amicis DIPARTIMENTO OPERE PUBBLICHE, GOVERNO DEL TERRITORIO E POLITICHE AMBIENTALI Servizio Politica Energetica, Qualità dell’Aria, SINA

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Pescara - 24 Novembre 2016

Energia elettricada fonte rinnovabile

Ing. Stefania De Amicis

DIPARTIMENTO OPERE PUBBLICHE, GOVERNO DEL TERRITORIO

E POLITICHE AMBIENTALI

Servizio Politica Energetica, Qualità dell’Aria, SINA

a) fonti rinnovabili: sole - vento – risorse idriche – risorse geotermiche – maree - moto ondoso – trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e inorganici

b) fonti assimilate a quelle rinnovabili: cioè tramite cogenerazione intesa come produzione combinata di energia elettrica e calore; calore di risulta, energia recuperabile in processi e impianti; scarti di lavorazione e/o di processi; fonti fossili da giacimenti minori isolati

c) fonti convenzionali: combustibili fossili commerciali non rientranti in a) e b) (es. carbone, l'olio combustibile e il gas naturale).

C.I.P.E. n. 6 del 29.04.1992

Fonti energetiche: una classificazione

«energia da fonti rinnovabili»: energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas

L’energia rinnovabile è:

«biomassa»: la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti eresidui di origine biologica provenienti dall'agricoltura(comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura edalle industrie connesse, comprese la pesca e l'acquacoltura, glisfalci e le potature provenienti dal verde pubblico e privato,nonche' la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani

definizioni del D. Lvo 28/2011

IMPIANTI AD ENERGIA RINNOVABILE:

REGIME GIURIDICO AUTORIZZATORIO

Fonti normative nazionali

D. L.vo 29/12/2003 n. 387 “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”

D.M. 10/09/2010 “Linee guida per il procedimento di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di elettricita' da fonti rinnovabili nonche' linee guida tecniche per gli impianti stessi”

D. Lvo 3/03/2011 n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”

DGR 351/2007

DGR 244/2010

DGR 1032/2010

DGR 294/2011

Deliberazioni attuative Regione Abruzzo

SOGLIA

Autorizzazione Unica(AU)

Procedure Semplificate(DIA e Comunicazione)

Autorizzazioni per produrre energia da fonte rinnovabile

E’ sempre necessaria la AU in caso di richiesta di vincolo preordinato all’esproprio.

Il ricorso alla DIA e alla comunicazione è precluso al proponente che non ha titolo sulle aree o sui beni interessati dalle opere e dalle infrastrutture connesse.

Produzione di energia elettrica da fonte: Soglie

Eolica 60 kW

Solare fotovoltaica 20 kW

Idraulica 100 kW

Biomasse 200 kW

Gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas

250 kW

Impianti di potenza inferiore a:

Potenza al di sopra del valore soglia: procedura di Autorizzazione Unica in RegioneD

.Lg

s 38

7/20

03Impianti per i quali non è mai necessaria

l’Autorizzazione Unica

«Le Regioni e le Province autonome possono estendere la soglia di

approvazione della procedura di PAS agli impianti di potenza nominale fino a 1 MW

elettrico»

Soglia applicazione AU

in Regione Abruzzo

D.L

gs 2

8/201 1

D.G

.R. 29 4/2

011

Impianti di potenza nominale al di sopra di 1 MWe

Impianti a biomassa/biogas/produzione biometano al di sopra di500 Smc/h

D.G

.R. in

fase di

app

rovaz io

ne

I limiti di capacità di generazione e di potenza indicati sono riferiti alla somma delle potenze nominali, per ciascuna fonte, dei singoli impianti di produzione appartenenti allo stesso soggetto o su cui lo stesso soggetto ha la posizione decisionale dominante, facenti capo al medesimo punto di connessione alla rete elettrica

Per capacità di generazione o potenza dell'impianto si intende la potenza attiva nominale dell'impianto, determinata come somma delle potenze attive nominali dei generatori che costituiscono l'impianto

La potenza attiva nominale di un generatore è la massima potenza attiva determinata moltiplicando la potenza apparente nominale per il fattore di potenza nominale, entrambi riportati sui dati di targa del generatore medesimo

(Linee Guida, DM 10.09.2010)

la SOGLIA che individua il tipo di procedimento non dipende solo dalla potenza

dell’impianto

quindi la casistica effettiva è molto più complessa da quella riassunta nella tabella

precedente

l’art. 6 D. Lvo 28/2011 specifica l’iter dei procedimenti di competenza comunale

IL RICHIEDENTE PRESENTA AL COMUNE

almeno trenta giorni prima dell'effettivo inizio dei lavori

UNA DICHIARAZIONE ACCOMPAGNATA DA:

l’art. 6 D. Lvo 28/2011 specifica l’iter dei procedimenti di competenza comunale

• dettagliata relazione a firma di un progettista abilitato

• opportuni elaborati progettuali

• attestazione della compatibilità del progetto con gli strumenti urbanistici approvati e i regolamenti edilizi vigenti

• attestazione della non contrarietà agli strumenti urbanistici adottati

• attestazione del rispetto delle norme di sicurezza e igienico-sanitarie

• elaborati tecnici per la connessione redatti dal gestore della rete

• autorizzazioni eventualmente obbligatorie per normative di settore

• dati identificativi dell'impresa che realizza i lavori

• relazione tecnica provvista di data certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali, a firma di un tecnico abilitato, il quale dichiari di non avere rapporti di dipendenza con l'impresa né con il committente e che asseveri, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti e che per essi la normativa statale e regionale non prevede il rilascio di permesso di costruire

alla Comunicazione si allegano(Linee Guida, DM 10.09.2010)

L'interessato è tenuto a comunicare sempre al Comune la data di ultimazione dei lavori.

La realizzazione dell'intervento deve essere completata entrotre anni dal perfezionamento della procedura abilitativa semplificata.

La realizzazione della parte non ultimata dell'intervento è subordinata a nuova dichiarazione.

Ultimato l'intervento, il progettista o un tecnico abilitatorilascia un certificato di collaudo finale, da trasmettereal Comune, con cui si attesta:•la conformità dell'opera al progetto presentato, •l'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento catastale

conclusione dei lavori: obblighi del proponente

Autorizzazione Unica di competenza Regionale

impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile

L’autorizzazione unica

La normativa stabilisce che la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili sono subordinati al rilascio di un’Autorizzazione Unica

Principali Autorizzazioni / Nulla Osta recepiti dalla AU:

Autorizzazione Integrata Ambientale

Autorizzazione Paesaggistica

Valutazione d’Impatto Ambientale

Autorizzazione alle Emissioni in Atmosfera

Autorizzazione alla Gestione dei Rifiuti

Nulla Osta di competenza dell’Ente di gestione dell’area protetta

Permesso di costruire

Parere di conformità del progetto alla normativa di prevenzione incendi

Nulla osta delle Forze Armate

Principali Autorizzazioni / Nulla Osta recepiti dalla AU:

Autorizzazione al taglio degli alberi

Verifica di coerenza con i limiti alle emissioni sonore

Nulla Osta del Ministero dello Sviluppo Economico

Autorizzazione all’attraversamento e all’uso delle strade

Autorizzazione agli scarichi

Nulla Osta minerario

Nulla Osta idrogeologico

Nulla Osta sismico

Nulla osta per la sicurezza del volo

Mutamento di destinazione d’uso dei terreni gravati da uso civico

Si tratta però di un elenco non esaustivo rispetto ai possibili

soggetti interessati dal procedimento di AU

ad esempio potrebbero essere coinvolti anche:

la Soprintendenza ai beni archeologici, l’Agenzia delle Dogane, l’ENEL, i gestori di infrastrutture, etc.

Il p

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di A

.U.

– procedimento unico in cui partecipano tutte le Amministrazioni interessate

– modalità: conferenza dei servizi (L 241/90 e ss.mm.ii.)

– tempo massimo pari a 180 gg

Procedura di autorizzazione

Istanza di autorizzazione

Verifica di completezza della documentazione

Conferenza dei servizi (referente)

Eventuale recepimento di integrazioni

Conferenza dei servizi (deliberante)

Autorizzazione (Provvedimento Dirigenziale)

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15 GIORNI

30 GIORNI

15 GIORNI

Svolgimento del procedimento di AU

90 G

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I 90 giorni si intendono al netto di eventuali sospensioni (TEMPO MAX 180 GIORNI)

(Linee Guida, DM 10.09.2010)

(Linee Guida, DM 10.09.2010)

Progetto definitivo dell'iniziativa, comprensivo delle opere per la connessione alla rete, delle altre infrastrutture indispensabili previste, della dismissione dell'impianto e del ripristino dello stato dei luoghi. Il ripristino, per gli impianti idroelettrici, è sostituito da misure di reinserimento e recupero ambientale

Relazione tecnica con: dati generali del proponente

descrizione delle caratteristiche della fonte utilizzata

descrizione dell'intervento, delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei lavori, del piano di dismissione e di ripristino dello stato dei luoghi (per impianti idroelettrici: misure di reinserimento e recupero ambientale);

stima dei costi di dismissione e di ripristino

analisi delle ricadute sociali, occupazionali ed economiche a livello locale (solo per impianti di potenza superiore ad 1 MW).

(Linee Guida, DM 10.09.2010)

Contenuti minimi dell'istanza AU

(Linee Guida, DM 10.09.2010)

Documentazione della disponibilità dell'area, ovvero la richiesta di dichiarazione di pubblica utilità delle opere connesse e di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio (documentazione: estensione, confini e dati catastali, piano particellare)

Concessione di derivazione d'acqua per uso idroelettrico qualora sia stata già acquisita

Preventivo per la connessione redatto dal gestore della rete con gli elaborati comprensivi di tutti gli schemi utili alla definizione della connessione

Certificato di destinazione urbanistica ed estratto dei mappali e delle norme d'uso del piano paesaggistico regionale e, se dovuta , la relazione paesaggistica di cui al DPCM 12.12.2005

Contenuti minimi dell'istanza AU

(Linee Guida, DM 10.09.2010)

Documentazione per la VA, o per la VIA e/o VINCA

Ricevuta di pagamento degli oneri istruttori

Impegno alla corresponsione all'atto di avvio dei lavori di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino, da versare a favore dell'amministrazione procedente mediante fideiussione bancaria o assicurativa con importo in proporzione al valore delle opere di rimessa in pristino o delle misure di reinserimento o recupero ambientale; la cauzione è stabilita in favore del Comune

Copia comunicazione effettuata alla Soprintendenza

Specifica documentazione eventualmente richiesta dalle normative di settore

Contenuti minimi dell'istanza AU

Sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni coinvolte nella Conferenza

Costituisce titolo a costruire ed esercire l'impianto, le opere connesse e le infrastrutture indispensabili nonché dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza delle opere

Ove occorra costituisce variante allo strumento urbanistico. Gli impianti possono essere ubicati in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici, nel qual caso l‘AU non dispone la variante dello strumento urbanistico

(Linee Guida, DM 10.09.2010)

Contenuti essenziali dell’AU

Include le prescrizioni alle quali è subordinata la realizzazione e l'esercizio dell'impianto e definisce le modalità per l'ottemperanza all'obbligo della rimessa in pristino dello stato dei luoghi

Prevede un termine per l'avvio e la conclusione dei lavori decorsi i quali, salvo proroga, l’AU perde efficacia. I termini sono congruenti con i termini di efficacia degli atti amministrativi che l‘AU recepisce e con la dichiarazione di pubblica utilità.

Resta fermo l'obbligo di aggiornamento e di periodico rinnovo cui sono eventualmente assoggettate le autorizzazioni settoriali recepite nell'autorizzazione unica.

(Linee Guida, DM 10.09.2010)

Contenuti essenziali dell’AU

MODIFICHE ad impianti esistenti:art. 5 comma 3 del D. Lvo 28/2011

Resta fermo l’obbligo di rinnovo della AU in caso di modifiche sostanziali ai sensi del D. Lvo 152/2006

Sanzioni amministrative specifiche (D. Lvo 28/2011)

Costruzione ed esercizio in assenza di AU: sanzione da 1.000 a 150.000 €, cui sono tenuti in solido il proprietario dell'impianto, l'esecutore delle opere e il direttore dei lavori. Inoltre è fatto salvo il ripristino dello stato dei luoghi. L'entità della sanzione è determinata, con riferimento alla parte non autorizzata: a) da 40 a 240 € per ogni kWt di potenza nominale, in caso di impianti termici di produzione di energia; b) da 60 a 360 € per ogni kWe di potenza nominale, in caso di impianti non termici di produzione di energia.

Esecuzione degli interventi in assenza della procedura abilitativa semplificata o in difformita' da quanto nella stessa dichiarato: sanzione da 500 a 30.000 €, cui sono tenuti in solido il proprietario dell'impianto, l'esecutore delle opere e il direttore dei lavori. Inoltre è fatto salvo il ripristino dello stato dei luoghi.

Violazione di una o più prescrizioni stabilite con l'autorizzazione o con gli atti di assenso che accompagnano la procedura abilitativa semplificata: sanzione di importo pari ad un terzo dei valori minimo e massimo di cui ai due casi precedenti e comunque non inferiore a 300 €. Alla sanzione sono tenuti il proprietario dell'impianto, l'esecutore delle opere e il direttore dei lavori. È fatto salvo l'obbligo di conformazione al titolo abilitativo e di ripristino dello stato dei luoghi.

Sanzioni amministrative specifiche (D. Lvo 28/2011)

MODULISTICA

MODULISTICA

DGR in corso di

approvazione

MODULISTICA

NOVITA’

Soglia di applicazione dell’art. 12 del D.Lgs 387/2003: indicazioni precise per impianti a biomassa/biogas/produzione biometano (500 Smc/h)

Oneri istruttori: per impianti a biomassa/biogas/produzione biometano pari ad una percentuale dell’ investimento

Approfondimento su piano di approvvigionamento della biomassa da includere nella relazione tecnica relativa ad impianti a biomassa/biogas/produzione biometano

Principali criticità del fotovoltaico

1. Impatti ambientali

2. Stabilità della struttura

3. Interferenze

• Paesaggio

• Costruzione pannelli

• Smaltimento

• Resistenza struttura

• Azione del vento

• Carico neve

• Voli aerei

• Strade

Principali criticità dell’eolico

1. Impatti ambientali

2. Stabilità dell’aerogeneratore

3. Interferenza con i voli aerei

4. Costruzione linee elettriche

• Rumore

• Paesaggio

• Fase di cantiere

Principali criticità delle biomasse

1. Impatti ambientali

2. Stabilità della struttura

3. Interferenze

• Atmosfera / molestie olfattive

• Rumore

• Rifiuti

• Paesaggio

• Resistenza struttura

•Impianti RIR

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Italia IN CLASSE A è una campagna nazionale realizzata dall’ENEA per conto del Ministero

dello Sviluppo Economico

www.italiainclassea.enea.itwww.agenziaefficienzaenergetica.it

www.enea.it

Ing. Stefania De Amicis

DPC025 – Servizio Politica Energetica, Qualità dell’Aria, SINADPC025 – Servizio Politica Energetica, Qualità dell’Aria, SINAUfficio  Attività tecnico-ecologiche - Comunicazione e educazione ambientaleUfficio  Attività tecnico-ecologiche - Comunicazione e educazione ambientale

E-mail: [email protected] Tel.: 0857672562