engage - contemporary marketing & media n.2

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Mobile, Nativo, Interattivo N°002 5 FEBBRAIO 2014 coverstory P10 GLI SPOT DEL SUPER BOWL P22 LO SCATTO DI CONDé NAST P25 MOBILE: LA CARICA DEI 200 P26 NUOVI GTLD, SI PARTE P28 IL VIDEO ADVERTISING CONTINUA NELLA SUA INARRESTABILE CRESCITA, TRAINATO DALL’INCREMENTO DELLE AUDIENCE E DALLA DIFFUSIONE DI DISPOSITIVI MOBILI SEMPRE PIù PERFORMANTI. L’EVOLUZIONE è IN SENSO “NATIVO” E “SOCIAL”, MENTRE SI PROFILA ALL’ORIZZONTE UNA RIVOLUZIONE: QUELLA DEL PROGRAMMATIC BUYING

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News, approfondimenti e rubriche sui principali temi della comunicazione pubblicitaria

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Mobile, Nativo, InterattivoN°

002 5

febb

raIo

2014

coverstory p10

gli spot del super bowl

p22 lo scatto di condé nast

p25 mobile: la carica dei 200

p26 nuovi gtld, si parte

p28

Il vIdeo advertIsIng contInua nella sua InarrestabIle crescIta, traInato dall’Incremento delle audIence e dalla dIffusIone dI dIsposItIvI mobIlI sempre pIù performantI. l’evoluzIone è In senso “natIvo” e “socIal”, mentre sI profIla all’orIzzonte una rIvoluzIone: quella del programmatIc buyIng

Page 2: Engage - Contemporary marketing & media n.2

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3enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

in questo numeron°002 | 05 febbraio 2014

#(video advertising)

10-16

MoBILe, NAtIvo, INterAttIvo

4 - STARTdi Simone freddi

6 - TOP OF THE WEEKIl meglio della settimana

8 - PEOPLEManager in movimento

18 - MARKETINGamex lancia Payback

19 - NEXTNews dal futuro

20 - SPOTLa leggenda di Heineken

22 - SUPERBOWLa vincere è la creatività

24 - NUMBERSMedia in cifre

25 - MEdIALo scatto di Condé Nast

26 - MOBILELa carica dei 200

32 - E-PAYMENTL'Italia deve rincorrere

.store

.news

.web

.online

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.hotel

.app

f o c u s

28-31

rivoluzione

inizia oggi

La

del

gtld

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4 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

Engage è una pubblicazione

di Edimaker srl

Sede LegaleCorso Lodi, 6520139 - Milano

Sede Operativaviale del Ghisallo, 20

20151 - Milano

tel.+39.389 4428400www.engage.it

La testata Engage è registrata al Tribunale di Milano al n° 349 del 10 dicembre 2013. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di Corso Lodi 65, 20139 - Milano, gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabileSimone [email protected]

[email protected] La [email protected] Nappi [email protected] Viscanti, Lorenzo Mosciatti, Roberta Simeoni, Rosa Guerrieri [email protected]. +39.389 4428400

Grafica e [email protected]

[email protected]

[email protected]

Diffusione e [email protected]

Pubblicità e iniziative specialiVania [email protected]@engage.ittel. +39.335 5653522

startdi simone Freddi

#140

nereo sciutto@nereo

Oggi è il giorno in cui ogni anno ci ricordano quanta distanza ci sia fra l'industria dell'advertising di casa nostra e gli Usa #SuperBowl

paolo iabichino@iabicus

Ma perché continuiamo a chiamarle riunioni, se quasi sempre dividono?

mirko pallera@mirkopallera

Stay funky.

i sono cose che chi non ha mai “messo la testa” su un sito editoriale - come me fino a

quest’anno - non può capire. Per esem-pio, la febbrile attesa per il report serale di Google Analytics, che ormai aspettia-mo come una sorta di “pagella” del lavo-ro svolto in giornata. E che insegna mol-tissimo su cosa interessa ai nostri utenti e cosa invece, in sostanza, interessa a noi.Ad ogni modo, senza fare alcuna promo-zione particolare e senza nemmeno ave-re compiuto alcuni passi opportuni, come per esempio entrare in Google News, ab-biamo già abbattuta la barriera dei 5 mila utenti unici al giorno. I "report-pagella" non riportano il voto, ma per noi è una promozione piena, considerando che sia-mo online solo da due settimane. Il dato più interessante, comunque, è questo: un terzo delle nostre visite, oltre il 50% nel week end, arriva da dispositi-

vi iOS o Android, sostanzialmente quindi da smartphone e tablet. Sono numeri in linea con quello che dicono tutte le ricer-che eppure, a vederli associati a Engage.it, fanno impressione e ci “costringono” ad accelerare lo sviluppo della versione mobile del sito, che arriverà a breve.Del resto Facebook, che ieri ha compiuto 10 anni, ha già tracciato la strada. Da tem-po il social network più amato del mon-do è diventato essenzialmente una piat-taforma mobile, e mentre qualsiasi altro operatore, editoriale o non, si interroga su come integrare i telefonini nel proprio business senza danneggiare i ricavi “clas-sici”, Zuckerberg (o “Mark”, come confi-denzialmente si firma nell’app del mo-mento, “A Look Back”) e soci intascano miliardi di dollari a quarter con il Native Advertising.Sono dati sotto gli occhi di tutti, meglio muoversi in fretta. Start!

C

Il futuroè mobIle

pensieri da twitter

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top weekof the

6 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

mercoledì 29 venerdì 31

giovedì 30

☞ Nuova coNcessioNaria per affaritaliaNi, che affida la raccolta pubblicitaria a Web-system. Con i quattrocentomila utenti unici giornalieri portati in dote dal quo-tidiano online diretto da Angelo Maria Perrino, la concessionaria di adv digi-tale di Gruppo 24 Ore ora arriva a trap-

presentare i 1,9 milioni di utenti al gior-no nell’informazione “di qualità”.

☞ sempre sul froNte coNces-sioNarie, allargameNto aNche per la maNzoNi. La concessionaria guidata dall’a.d. Massimo Ghedini dal

primo febbraio gestisce la raccolta della pubblicità nazionale del Cor-riere dell’Umbria.

☞ causa sciopero dei gior-Nalisti, salta il debutto del Nuovo gazzetta.it. Rcs Me-dia Group si consola presentan-do Doveclub.it, nuovo sito di e-commerce travel di alta gamma collegato al mensile Dove.

☞ a palazzo chigi è il giorNo del-la preseNtazioNe del rappor-to caio, "road map" per l’attuazione dell’Agenda Digitale in Italia. Nei piani, l’obiettivo di coprire il 50% degli italiani con la banda larga di nuova generazio-ne entro 3 anni. Gli investimenti dovran-no partire dal settore privato, mentre lo scorporo della rete non sarà necessario, se verranno rispettati gli obiettivi.

☞ cayeNNe si aggiudica la comu-NicazioNe 2014 di porsche italia. L'agenzia di cui è direttore generale Lapo Brogi ha infatti vinto la gara indetta dalla

casa automobilistica, che ha visto il coin-volgimento di 4 strutture.

☞ giorNate di trimestrali per le multiNazioNali. Spicca quella di Face-book: nel Q4 2013 i ricavi derivanti dalla pubblicità hanno toccato i 2,34 miliardi di dollari (+76% sul 2012), più della metà dei quali generati dal mobile.

☞ gara media per pu-reesseNtiel. il braNd fraNcese dell’aro-materapia, già presen-te in oltre tremila farma-cie e parafarmacie italiane, quest’anno scommette an-cora di più sul nostro Pae-se con un budget di 700 mila euro per la comunica-zione, al centro al momen-

to di una consultazione cui starebbero parteci-pando diverse agenzie e che dovrebbe conclu-dersi entro metà febba-rio. Il focus sarà sulla tv ma anche il digitale do-vrà avere un ruolo im-portante.

☞ vieNe aNNuNciato l’accordo, di respiro globale, siglato tra la piattaforma di so-cial data datasift e Data Alliance, la società di Wpp .La collaborazione consentirà alle company della holding di attinge-

re a una grande mole di informazioni prove-niente dalle maggiori community, come Twit-ter, Tumblr e Facebook.

francEScO caiO

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7enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

lunedì 03

martedì 04

☞ sui siti di iab italia, fcp-as-soiNterNet, assocom, uNicom e upa, arriva il secondo lotto di docu-menti prodotti nell’ambito della coo-perazione tra queste importanti asso-ciazioni per lo studio e la definizione di parametri operativi per la pubbli-cità online. Molte le materie trattate, dai formati mobile al funzionamento alle modalità di conteggio delle im-pression da parte degli ad server.

☞ cereali Nesquik torNa oN air coN uN iNgredieNte iN più:

il divertimeNto. Oltre allo spot di McCann, la nuova campagna pre-vede anche un esclusivo web game in partnership con Angry Birds e accessibile dal sito nestle.an-grybirds.com.

☞ pubblicati i dati d’ascolto dell’esor-dio della NazioNale italiaNa di rugby al torneo delle 6 Na-zioni, trasmesso da Dmax. L’evento ha ottenuto 2,5 mi-lioni di telespetta-tori, con una share media del 4,5. Un risultato positivo che premia gli sforzi del ca-nale di Discovery Italia per riportare il Torneo in chiaro.

☞ facebook compie 10 aNNi. uN traguardo importaNte,

fatto di una crescita costante. Accessibile da mobile ovunque ci si trovi e utilizzato da 1,2 miliardi di persone su base mensile, Fa-

cebook, a dieci anni, è già grande! Il compleanno è stato festeggiato con gli iscritti ai quali è stato dedicato "A Look Back", video personalizza-to con il quale ricostruire i momen-ti più salienti della propria presenza sul social network.

☞ al termiNe di uNa ricerca durata mesi, il cda microsoft

nomina il nuovo ceo: è Satya Nadel-la, top manager interno, finora vi-cepresidente della divisione Cloud della compagnia. Per il dimissiona-rio Steve Ballmer, smentite le voci di un addio a Redmond: continuerà a sedere nel consiglio. Anche Bill Ga-tes torna in sella, come consulente tecnologico.

☞ homaWay si preseNta iN italia aNNuNciaNdo il suo primo ufficio trico-lore a roma. Per il lea-der mondiale delle case vacanza il fatto di ave-re un presidio fisi-co nel nostro Pa-ese, ampia anche il razione d'azione in ambito comunica-zione, che sarà articola-ta nei prossimi mesi.

☞ la gara per defiNire il partNer creativo di expo 2015 è ufficialmente in corso. Il budget, stanziato per ideazione, sviluppo e realizzazione del piano di comu-nicazione dedicato all'evento mon-diale, è stato fissato in 6 milioni di euro. Tra i protagonisti della comu-nicazione è già stabilito che ci sarà la Mascotte di Expo 2015 disegna-

ta da Disney Italia. Per l'aglio che ne com-

pone il naso, scel-to il nome Gua-

glio' tramite un concorso par-

tito a di-cembre.

SatYanadELLa

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peoplemanager in movimento

8 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

Stefan Bardega j ZenithOptimedia Nuova nomina a livello globale

per zenithoptimedia. La centrale ha assegnato all’head of digital and managing partner di MediaCom Uk stefan bardega il ruolo di global chief digital officer. Nel nuovo in-carico, Bardega sarà a capo della

strategia digital globale di ZenithOptimedia, ruolo rimasto vacante per due anni. Bardega, in Media-Com dal 2006, si unirà alla divisione basata a Lon-dra di ZenithOptimedia Worldwide a marzo, occu-pandosi anche della costruzione del team digital, e riporterà a Belinda Rowe, global managing partner di ZenithOptimedia.

Chiara moroni j nOeSiS COmuniCaZiOne Noesis comunicazione, agenzia

di relazioni pubbliche indipendente, ha annunciato la nomina di chiara moroni come head of Public Affai-rs. Nel nuovo ruolo la manager assu-me la responsabilità delle relazioni istituzionali e delle attività strategi-

che dirette agli stakeholder. Nel suo percorso forma-tivo, Moroni ha approfondito la conoscenza di diversi modelli legislativi e regolamentari. Ha inoltre ricoperto un ruolo all’interno delle Istituzioni Pubbliche in quali-tà di deputato della Camera e componente delle Com-missioni Bilancio e Sanità dal 2001 al 2013.

Giovanni Fantasia j nielSen italia giovanni fantasia è, dal primo

febbraio, il nuovo amministrato-re delegato di Nielsen italia. Fan-tasia sostituisce Roberto Pedretti, alla guida di Nielsen negli ultimi tre anni e ora incaricato, nell’ambito di un’evoluzione organizzativa interna

a livello europeo, di guidare l’espansione di Nielsen in Turchia, una delle economie mondiali a più alto po-tenziale di crescita. Giovanni Fantasia ha operato ne-gli ultimi 20 anni sia in aziende globali consolidate che in start up emergenti, maturando un’ottima co-noscenza del mondo online, ecommerce e media, con una forte passione e attenzione al consumatore.

heike Birlenbach j luFthanSa heike birlenbach, ex capo del-

la gestione degli equipaggi di cabi-na a Monaco, è stata nominata vice president Sales e Services Europe di lufthansa. L’incarico sarà effettivo a partire dal 1 marzo 2014. Con sede a Francoforte, sarà responsabile

dell'organizzazione della divisione passeggeri di Luf-thansa in Europa. Il suo mandato riguarderà le vendite, il marketing e le operazioni aeroportuali. Birlenbach ri-porterà direttamente a Jens Bischof, chief commercial officer e membro del consiglio Lufthansa. La manager è stata anche capo di Lufthansa Italia (2009).

Roberta Battocchio j heaRSt maGaZineS La divisione Advertising di he-

arst magazines italia si è arricchi-ta della professionalità di roberta battocchio, chiamata ad assume-re il ruolo di vicedirettore generale nell’ambito della divisione Adverti-sing. All’interno della divisione Adv,

Battocchio ha assunto la responsabilità del marketing e dei progetti speciali di comunicazione multimediale e multicanale realizzati tailor made sulla base delle esi-genze dei clienti. Ha inoltre un mandato specifico sullo sviluppo di progetti di comunicazione dedicati al set-tore arredo. Uno dei suoi primi impegni sarà occuparsi del progetto Be Original 2014 di Elle Decor Italia.

andrea torcoli j plan.netandrea torcoli entra in plan.net come copy senior. Copywriter e di-gital strategist, prima di entrare nel team di Plan.net ha lavorato come digital copywriter e digital strategist presso Tribal Ddb e successivamen-te in Leo Burnett Milano per clienti

come Procter&Gamble, Fiat Chrysler e Samsung, dedi-candosi allo sviluppo di progetti di branded content e digital activation. Marchigiano, classe 1981, Andrea Tor-coli ha raccolto nel 2013 diversi riconoscimenti (ADC*E, Eurobest, Epica). Torcoli assume il ruolo di senior copy e digital strategist, e seguirà i progetti di Plan.net e i progetti integrati con i creativi di Serviceplan.

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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e inte-grabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

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10 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

Il video advertising continua nella sua inarrestabile crescita, trainato dall’incremento delle audience e dalla diffusione di di-spositivi mobili sempre più per-formanti. L’evoluzione è in senso “nativo” e “social”, mentre si pro-fila all’orizzonte una rivoluzione: quella del Programmatic buying

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11enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

#(coverstory)

il 46% del tempo totale speso sul web. An-che l’online video advertising va quindi pen-sato sempre più nell’ottica di una fruizione in mobilità. Una seconda keyword da tene-re d’occhio è native, ovvero: il video adv che si integra agevolmente nello streaming dei contenuti fruiti dall’utente è più efficace, in-cisivo, apprezzato. Cresce anche la tenden-za all’interattività: una ricerca di TubeMogul in partnership con l’ad server Innovi ha mo-strato che in Usa i formati di video adv inte-rattivi, che danno accesso a contenuti extra, ad esempio associando al trailer di un film la possibilità di acquistare i biglietti, stanno

prendendo sempre più piede. E come dimenticare l’aspet-to social: i video sono già di per sé una forma di conte-nuto sociale, e su una piat-taforma come Facebook ot-tengono migliori risultati di engagement rispetto a con-tenuti non-video, misurabili in termini di like, commenti e condivisioni. Ecco perché i brand oggi tendono a crea-re video ad hoc per i social media, attraverso i quali rac-contarsi al proprio pubblico. Per i prossimi anni, in con-clusione, è facile prevede-re che il video advertising vedrà alti tassi di svilup-po, dato anche l’avanzare di ciò che si configura come un potente driver di cresci-ta, il Programmatic Buying, che consentendo di automa-tizzare l'aquisto degli spa-zi renderà sempre più stretto l’abbraccio tra advertising e tecnologia.

di andy viscanti

Più trentotto per cento, questo lo straordinario incremento degli in-vestimenti in digital video adverti-sing nel 2013 nel nostro paese se-condo Iab Italia. Un dato che dà la

misura di quanto il fenomeno stia letteral-mente esplodendo. Il consumo di video on-line è infatti in netta crescita e il video ad-vertising segue a ruota. Non stupisce, d’altra parte, se si tiene conto di quanto il suono, le immagini in movimento, le storie raccontate portino valore aggiunto a un contenuto com-merciale, con in più i vantaggi di misurabili-tà ed efficienza propri di internet. Secondo le previsioni la tendenza si confer-merà nell’anno in corso. Al digitale, fruito da pc o mobile, secondo elaborazioni Audiweb in Italia si dedica già un corrispettivo pari al 40% del tempo dedicato per persona alla tv. Uno dei maggiori vantaggi dell’advertising basato su video online è la possibilità di misu-rare in tempo reale l’andamento della campa-gna, le sue views effettive, la durata dell’espo-sizione del singolo utente. Le tecniche poi si fanno sempre più sofisticate e puntano su for-mati meno invasivi per l’utente. Secondo una ricerca di Yahoo! negli Stati Uniti il forma-to pre-roll, la cui visione parte appena prima di un contenuto video, è quello che gli uten-ti accettano meglio, mentre il mid-roll, che interrompe un contenuto, è meno tollerato. In questo contesto in continua evoluzione possono essere individuati alcuni trend tra-sversali. La prima parola d’ordine è mobile: nel 2013 in Italia, secondo Audiweb, l’acces-so online da smartphone è cresciuto del 28%, e del 127% da tablet. I contenuti online ven-gono fruiti da una molteplicità di supporti, non a caso sui device mobili in genere (com-prese le console da gioco) si impiega ormai

MoBILe, NAtIvo, INterAttIvo

40%aL dIgItaLe fruIto da PC o MobILe, SeCoNdo eLaborazIoNI audIweb, IN ItaLIa SI dedICa gIà uN CorrISPettIvo ParI aL 40% deL teMPo dedICato Per PerSoNa aLLa tv

+127%L’auMeNto dI aCCeSSo a INterNet da tabLet NeL 2013

+38%L’INCreMeNto deL vIdeo adv NeL 2013 SeCoNdo Iab ItaLIa

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12 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

#(coverstory)

SMartCLIP

L’INNovAZIoNe È MULtIscreeNIn uno scenario che vede il video advertising in grande ascesa, in particolare su device mobili, smartclip fornisce la soluzione per raggiungere la propria audience attraverso la pubblicità video in-stream, mobile, su connected Tv o smart Tv, offrendo la possibilità di scegliere tra differenti formati pubblicitari per raggiungere gli obiettivi della campagna

ttraverso la sua strategia multiscreen, smartclip of-fre agli inserzionisti la giu-

sta soluzione: raggiungiamo il target ovunque esso stia guardando video, su qualsiasi device e in qualsiasi mo-mento». Così Luca di Cesare sottoli-nea il punto di forza della società da lui guidata in veste di managing direc-tor, evidenziando come lo scenario at-tuale veda in netta crescita la fruizione di contenuti video attraverso dispo-sitivi mobili. Per aiutare il mercato a comprendere tutte le opportunità del video adv su mobile, smartclip pro-muoverà l’evento "Innovation training - Video Mobile Advertising" il prossi-mo 12 febbraio a Milano. «Sono 11,5 mi-lioni gli utenti giornalieri che utilizzano uno smartphone o un tablet per ac-cedere a internet, contro i 12,5 milio-ni che utilizzano un pc – spiega Di Ce-sare -. Tutto questo porterà a una più ampia diffusione della pubblicità vi-deo che si evolverà verso una dimen-sione sempre più interattiva da ogni schermo».

in questo contesto, quali sono i prodotti e servizi offerti da smartclip?Noi pensiamo che la pubblicità video su mobile costituisca la nuova fron-tiera del video adv e come smartclip, avendo l’innovazione nel nostro Dna, abbiamo messo a punto soluzioni effi-caci, efficienti e soprattutto misurabili per utilizzare al meglio questo device. E poiché ci piace che i nostri inserzio-nisti investano trovando conforto nei

dati, abbiamo condotto una ricerca con Nielsen proprio per verificare l’ef-ficacia delle campagne video su mo-bile. Presenteremo i dati in occasione di un evento dedicato al tema il pros-simo 12 febbraio presso l’Uci Cinemas di Milano Fiori, dalle ore 17, ma posso anticipare che circa il 75% degli inter-vistati ha manifestato un giudizio po-sitivo verso questa forma di comuni-cazione.

Quali nuove opportunità esistono per brand e investitori?Sono diversi i formati che abbiamo messo a punto negli ultimi mesi per rispondere alle richieste degli inser-zionisti: per avere annunci sempre più impattanti e interattivi suggeria-mo l’Engage Roll che offre, all’interno del player, link a contenuti video extra e funzioni social attive, o il Custom Video, l’in-novativo formato svi-luppato in collabora-zione con IlMeteo.it che, tramite la sponsoriz-zazione del contenuto editoriale “Video Meteo”, prevede la personalizza-zione esclusiva del brand.

Quali sono stati gli ultimi risultati economici per smartclip? E

quali gli obiettivi per il 2014? Il 2013 si è chiuso ben al di sopra dei target annuali di fatturato, nonostante un rallentamento degli investimenti nel Q4. Per il 2014 vediamo segnali posi-tivi, e l’anno è iniziato meglio di come si è concluso il precedente. Abbiamo obiettivi di crescita molto importanti e per ottenerli, come sempre, puntia-mo sull’innovazione. Le leve principali saranno mobile e Premium Program-matic Buying, anche combinate. Per il mobile riteniamo di essere in grado di offrire un prodotto maturo che, com-binato con le rilevazioni Audiweb, rap-presenterà una logica estensione del-le strategie di comunicazione video di tutti i brand. Per quanto riguarda il Premium Programmatic Buying, dopo circa quattro mesi di test con i princi-

pali trading desk, stiamo osservan-do i primi investimenti importan-ti, sia in termini numerici che di

brand. Insomma, siamo deci-samente fiduciosi. Posso poi anticipare che il 12 febbraio, in

occasione dell’incontro sul tema del mobile video adv, presen-

teremo un nuovo pro-dotto che ha già

dato ottimi ri-sultati in fase di test. E sarà solo il primo per quest’anno.

«A

Luca di cESarEManaging director di smartclip

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13enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

vIdeoLogY

IL pUNto dI coNtAtto trA tv e MedIA dIgItALI Approdata nel mercato italiano agli inizi dello scorso anno, anche se attualmente opera da Madrid, sede della regione Southern Europe, Videology crede nel grande potenziale dell’Italia per il 2014 grazie anche alla crescente diffusione di internet mobile. E punta sui vantaggi del programmatic buying, sia per le agenzie che per le media company

na piattaforma che consente alle azien-de e alle loro agenzie

di pianificare, servire, gestire e monitorare campagne di video advertising utilizzando funzio-nalità e specifiche tipiche della tv, beneficiando nel contempo dei livelli elevati di targhetizza-zione, ottimizzazione ed effi-cienza del digital media. Questa la proposta di Videology, sbar-cata sul mercato italiano all’ini-zio del 2013. Ne parliamo con Josè Enrique Rodriguez, regio-nal manager Southern Europe della struttura.

Quali servizi offrite ai clienti?Videology trasforma l’esperien-za tv e digitale per far sì che il messaggio adatto raggiunga il consumatore desiderato indi-pendentemente dal dispositivo utilizzato. La piattaforma di Vi-deology consente inoltre a pub-blicitari e media company di monetizzare, estendere ed ef-fettuare previsioni rispetto al loro inventario di video adver-tising per ottimizzare il rendi-mento su diversi target, scher-mi e dispositivi.

Siete entrati nel mercato italiano nel 2013. Quali opportunità vi offre?

Il mercato italiano è particolar-mente interessante per noi e la-scia intravedere un grande po-tenziale per il 2014 per via della sua relativa immaturità e del-la crescente diffusione di inter-net mobile. Abbiamo dedicato il 2013 a comprendere meglio la situazione locale. Secondo IHS, in Italia il fatturato derivante dai video nel settore pubblicitario crescerà ogni anno dell’80%, molto al di sopra della media europea. Pubblicitari e agenzie sono ansiosi di sfruttare il pote-re emozionale del video nell’am-bito di un approccio non dipen-dente dallo schermo.

Quali sono i vostri obiettivi in

questo mercato?Abbiamo gli stessi obiettivi ri-spetto ad ogni altro mercato del Sud Europa, in primo luogo diventare leader condividendo la nostra esperienza internazio-nale con le principali aziende di advertising e media locali. Ab-biamo un team di talento che vuole mettere le proprie com-petenze al servizio delle media company nel settore del pro-grammatic. Credo nel fatto che la rivoluzione del programmatic buying offrirà vantaggi sia alle agenzie che ai media partner. La nostra tecnologia è la chia-ve per automatizzare gli attuali processi di buying, incrementa-re il valore dei media e abilita-re la targhetizzazione del pub-blico nel nuovo settore digitale in espansione.

in che cosa consiste la partnership con Yahoo! Japan?Si tratta di un’alleanza strategica volta ad offrire un’offerta com-pleta di advertising multiscreen nel secondo più grande merca-to tv del mondo. La piattaforma video di Videology permetterà a Yahoo! Japan di raggiungere meglio i consumatori grazie alla targhetizzazione e all’ottimizza-zione avanzate del video su più schermi differenti.

E quella con addthis?Rappresenta per noi un signi-ficativo passo avanti nel ten-tativo di vincere la sfida legata ai dati globali. Tramite la part-nership con AddThis, Videolo-gy è in grado di identificare e targhetizzare pubblici specifici, persino in quei mercati, come in Italia, dove i dati convenzio-nali sono scarsi o non disponi-bili. I tool di AddThis sono uti-lizzati su oltre 14 milioni di siti di tutto il mondo e generano un notevole volume di dati com-portamentali.

U

iL managEr Sopra, Josè Enrique Rodri-guez, regional manager Sou-thern Europe di Videology

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14 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

#(coverstory)

ebuzzINg

“vIdeo MoBILe”: IL MANtrA deL 2014Ebuzzing ha chiuso il 2013 a 70 milioni di dollari di fatturato, ed è proiettata verso il traguardo di 100 milioni. Del resto “only sky is the limit”, come afferma Andrea Febbraio. O meglio: alcuni limiti ci sono, come ad esempio il formato pre-roll e il sistema Cpm...

mercato video italia-no è cresciuto anno su anno del 75% e an-

che nel 2014 è prevista una cre-scita a doppia cifra, ci ha spie-gato il co-founder & vp sales Europa di Ebuzzing Andrea Febbraio. Dati molto positivi per un mercato che però è diviso in due. Da una parte realtà come Ebuzzing e YouTube, con for-mati venduti puntando all’obiet-tivo di creare il tanto ambito engagement, e quindi con un sistema “cost per view”. Dall’al-tra le concessionarie classiche che continuano a vendere il for-mato pre-roll proposto esclusi-vamente a impression, e quindi con sistema Cpm (costo per mil-le impression). Fatta questa di-stinzione, secondo Andrea Feb-braio, i limiti del pre-roll anche per i publisher iniziano ad esse-re evidenti.

Quali sono i prodotti e servizi offerti da Ebuzzing in questo contesto? La grande rivoluzione per noi è il formato native, che rappresen-ta una svolta epocale poiché ga-rantisce agli investitori la possi-bilità di avere pubblicità che sia effettivamente vista da qualcu-no. Non a caso infatti noi garan-tiamo il 100% di completion rate (il video viene visto fino alla fine,

ndr) ed il 100% di viewability (il video è sempre visibile abo-ve the fold, nrd). ComScore nel recente studio “Benchmark vCe 2013”, ha rilevato che il 54% de-gli annunci pubblicitari non vie-ne visualizzato degli user, men-tre il 60% degli spettatori non riesce a ricordare l’ultimo spot visto online. In sei anni di pre-senza nel mercato e decine di formati innovativi lanciati, il nati-ve è quello che ha davvero con-quistato editori, clienti e centri media. Presto sarà acquistabile anche in programmatic buying e soprattutto disponibile in whi-te label per premium publisher.

Quali nuove opportunità esistono per brand e investitori?Nell’ambito del branded content e quindi dei video con diffusio-ne social le opportunità più inte-ressanti sono quelle offerte dai video di Vine ed Instagram con nuovi codici visivi di comunica-zione declinati in 6 e 15 secondi. Il video mobile sarà il mantra del 2014 e degli anni futuri. Quan-ti di voi hanno guardato, oggi, magari proprio mentre leggeva-no questa intervista, un video su smartphone o tablet? Molti. Pre-scindere da questi canali di di-stribuzione oggi è praticamen-te impossibile.

creatività, valore informativo dei contenuti, piattaforma tecnologica di distribuzione. Quale di questi aspetti è più importante per il successo della comunicazione video?Il nostro motto lo conoscono tut-ti: “content is king, distribution is queen”. Su questo abbiamo an-che scritto un libro. La verità è che la regina, ovvero la distribu-zione, ha un ruolo davvero pre-ponderante. I canali giusti sono fondamentali per il successo di una pubblicità video e non si parla solo di target, ma anche di formati utilizzati. I KPI dell’inve-stitore possono essere viralità, engagement, brand uplift, click-through rate, e per ognuno di questi serve un apposito forma-to, un mix sapiente di canali da attivare e l’utilizzo di una piat-taforma tecnologica in grado di ottimizzare le performance.

Quali sono stati gli ultimi risultati economici per Ebuzzing?Abbiamo chiuso il 2013 a 70 mi-lioni di dollari di fatturato, e sia-mo proiettati verso il mitico tra-guardo di 100 milioni. Sono scaramantico, altrimenti direi che “only sky is the limit”. Nel frattempo ci sentiremo per le prossime aperture, ad esempio a marzo in Messico.

ilin prima LinEaAndrea Febbra-io, co-founder & vp sales Europa di Ebuzzing

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15enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

dotandMedia

tecNoLogIA e fLessIBILItà per IL vIdeo MULtIdevIceIl mercato del video adv è al momento quello che offre a concessionarie ed editori le maggiori opportunità di guadagno e monetizzazione dell'inventory. A condizione di poter disporre di una piattaforma delivery affidabile, personalizzabile e multi-device. Come Dot&Ads, che oggi eroga pubblicità audiovisiva su tutti i player gestiti da Mediamond e Tiscali

n questo momento, il mer-cato del video advertising offre le maggiori opportu-

nità di guadagno e monetizzazione del proprio inventory. È un asset stra-tegico per concessionarie ed editori che dovrebbero assicurarsi di potere contare su una piattaforma tecnolo-gica di delivery affidabile, flessibile e multi-device. DotAndMedia, trami-te la propria piattaforma proprietaria Dot&Ads, eroga la pubblicità video su tutti i player gestiti dalle concessiona-rie Mediamond e Tiscali. «Supportia-mo il protocollo Vast 1, 2 e 3, e proprio la flessibilità della nostra soluzione ci consente di integrarci in maniera “cu-stomizzata” con qualsiasi player. Tra questi il player di Videomediaset, su

cui eroghiamo il formato preroll sul web, sul mobile e le app native, su smart TV e set-top box», spie-ga Andrea Fiore, managing director di DotAndMedia. Ol-tre alla possibilità di erogare un contenuto di video adverti-sing su più device da un’unica interfaccia, punto di for-za di una piattaforma come Dot&Ads è la flessibilità che per-mette all’editore di: erogare agevolmen-te anche video spot di terze-parti senza discrepanze o latenze; usufruire di funzionali-tà personalizzate; of-

frire il proprio video inventory in pro-grammatic buying; testare e realizzare

innovativi formati video rich me-dia. Infine, «chi utilizza la nostra piattaforma - spiega Fiore - può decidere su ogni singolo video o creatività quali tracciamenti Vast o Rich media misurare, ottimiz-

zando così sul costo comples-sivo di erogazione».

i

Video di qualità, valorizzazione del bacino mobile e progetti speciali. Sono alcuni tra i punti chiave del-lo sviluppo di TAG Advertising. Ne-gli ultimi anni, in particolare, la con-cessionaria ha maturato un solido know-how sul tema del native ad-vertising. Tra i brand che si sono affidati alla concessionaria e per i

quali sono stati sviluppati proget-ti “chiavi in mano” fruibili da qual-siasi device, ci sono Microsoft, Htc, Eni, Mercedes, Nissan, Peugeot, To-yota, Fastweb, Bmw e Aruba. Per loro sono stati creati progetti legati ai contenuti e fortemente orienta-ti a massimizzare la user experien-ce, l’engagement e l’interazione tra

brand e lettori, con straordinari ri-sultati in termini di Ctr e di aware-ness. «Copriamo l’intero processo di sviluppo e produzione - spie-ga Giusy Cappiello, direttore ven-dite di TAG Advertising -; curiamo internamente ogni minimo detta-glio e la stretta collaborazione con le redazioni ci permette di interve-nire sui contenuti, restituendo al Cliente un prodotto di fattura sar-toriale. Una competenza unica che ci caratterizza e ci dà un vantaggio competitivo formidabile».

tag advertising video, mobile e Progetti sPeciali in evidenza

andrEa fiOrEManaging Director di DotAndMedia

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16 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

#(coverstory)

StaNdouter

cArBUrANte “socIAL” per Le AZIeNdePer un’efficace video strategy nell'era del 2.0 serve un’elevata quantità di contenuti originali. Una giovane start up italiana può essere la soluzione

na produzione crowd, scalabile e sostenibile, di con-

tenuti di qualità per veicolare messaggi, valori e prodotti di un’azienda con il linguaggio e il punto di vista dei propri con-sumatori. Una chimera? Non con Standouter, la nuova piat-taforma che dà alle aziende la possibilità di attivare i pro-pri consumatori/fan/follower più creativi per la realizzazio-ne di branded video da sfrut-tare come “carburante social” per tutti i suoi canali di comu-nicazione. Standouter funzio-na come un sistema di win-win e, oltre ad offrire alle aziende innegabili vantaggi in termi-ni di costi e di produzione di contenuti “user oriented”, dà agli autori dei video una visi-bilità che, da soli, fatichereb-bero a ritagliarsi online. Pietro Gorgazzini, ceo di Standouter, ci racconta com’è nata questa promettente idea e come si compone il progetto.

Quando nasce Standouter?L’ultimo anno di università ho cominciato a pensare di porta-re il format del “talent show” sul web: come mai l’incredibile successo televisivo dei talent non aveva ancora una sua ver-sione online? Da li ho comin-ciato a elaborare un progetto che ho portato al mio profes-sore di web design con il qua-le, dopo la laurea, ho lavorato per circa un anno per realizza-re il sito, metterlo online e te-stare la risposta degli utenti. Poi, nell’aprile 2013, mi viene

presentato Marco Corradino, imprenditore e business an-gel con il quale è scattata im-mediatamente l’intesa: ha cre-duto nel mio progetto e mi ha fornito le risorse per costitui-re la società e mettere insieme il team. Dopo diversi mesi di duro lavoro con Zerouno, una web agency molto innovati-va che credendo nella star-tup decide, a condizioni ve-ramente uniche, di occuparsi in outsourcing dello sviluppo della nostra piattaforma, sia-mo andati online verso la fine di settembre 2013 con la ver-sione beta.

Qual è il vostro business model?Standouter lavora principal-mente in b2b. Le aziende pa-gano una piccola entry fee che copre i costi di setup di una pa-gina 100% customizzata all’in-terno della nostra piattaforma, la pagina sulla quale gli uten-ti potranno caricare i propri video a partire dal brief pro-posto. Tutto il resto è a perfor-

mance, diviso in performance sulla produzione (video pro-dotti e approvati dall’azienda) e sulla reach dei video (visua-lizzazioni targettizzate). Da marzo abiliteremo un sistema di revenue sharing sugli auto-ri dei video per incentivare la produzione e la viralizzazione dei contenuti.

finora qual è stata l'accoglienza riservata al vostro progetto?Da parte degli utenti la ri-sposta ha superato le nostre aspettative, si è innescato un passaparola fra artisti e per-former semi-professionisti e professionisti che ci vedono come una risposta alle loro frustrazioni legate a YouTube: un canale sempre più saturo dove il livello medio dei conte-nuti è bassissimo e dove emer-gere diventa sempre più diffi-cile. Inoltre, noi siamo la prima piattaforma che garantisce un contatto diretto con gran-di brand. Abbiamo già all’at-tivo alcune case history inte-ressanti, per esempio con il quotidiano freepress Metro e il green energy drink Go&Fun. Dei test fatti su YouTube han-no dimostrato che i branded video user-generated prodot-ti su Standouter, usati come pre-roll, realizzano percentua-li di CTR che arrivano a sfiora-re il 30% contro la media del 2%. Da qualche giorno è co-minciata la sfida con un brand di accessori moda in legno, WhoodBrooklyn, che punta a costruire una community di designer e, dita incrociate, en-tro la fine di febbraio dovrem-mo avere altre 3 grandi azien-de sulla piattaforma.

U

in crEScitaSotto, il team di Standouter; Pietro Gorgaz-zini è il terzo da sinistra

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18 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

Contemporary marketing

Payback di amEx fa il PiEno!rIuNItI Sotto uN uNICo PrograMMa dI fIdeLIzzazIoNe I MarCHI eSSo, Carrefour, aLItaLIa, 3, MedIaSet PreMIuM, aMerICaN exPreSS e Carrefour baNCa. advertISINg a SuPPorto deLL'INedIta INIzIatIva

stato inaugurato da poco sul nostro mer-cato un’iniziativa che,

non solo a livello di business, ma anche sotto il profilo mar-keting, è connotata da una for-te carica innovativa. Parliamo di Payback (www.payback.it), il nuovo programma di fideliz-zazione di Gruppo American Express. L’unicità dell’iniziati-va sta nell’essere multi-partner. Rompendo lo schema all’italia-na – per costituzione votato a un maggiore individualismo –, il programma vede tra i brand fondatori strutture italiane come Carrefour, Esso, Alitalia,

3, Mediaset Premium, American Express e Carrefour Banca (gli ultimi due sono meglio iden-tificati come partner finanzia-ri). Un gruppo composito che si riunisce sotto il cappello Pay-back per incentivare una ripresa dei consumi, come ha spiegato Massimo Quarra, presidente di

PayBack Italia, nel corso della conferenza stampa: « PayBack vuole offrire alle famiglie italia-ne concrete opportunità di ri-sparmio e vero valore».A sostegno del lancio dell’ini-ziativa, che prevede anche l’apertura ad altri partner com-merciali tra cui realtà online, è stata prevista una campagna di comunicazione che coinvolge-rà, a partire dal 15 febbraio, tv, radio e web. L’investimento «è di svariati milioni di euro», pre-cisa Quarra, a cui fa eco Luca Leoni, a.d. di PayBack Italia: «Di questo budget, il 15% è de-stinato all’online». A firmare la campagna che vede come pro-tagonisti i Pointees, simpatici character che animeranno spot e creatività online è l’agen-zia Ogilvy & Mather, mentre la pianificazione sarà a cura della centrale Mindshare.

tEStimOniaLUn'immagine dei Pointees, i simpatici per-sonaggi animati protagonisti delle operazioni di comunicazio-ne di Payback

Campagne Le BCC raCContano Le proprie "storie di differenza"

Con il nuovo pay-off “La nostra banca è dif-ferente”, il Credito Cooperativo torna in co-

municazione. E’ infatti on air la nuova campagna “Ci siamo!” delle Banche di Credito Cooperativo italiane, programmata - attraverso diversi flight su tv, radio, stampa quotidiana e web - fino al 12 aprile prossimo. I temi “Prossimità” e “Proat-tività” fanno da fil rouge del concept firmato da Kaleidon. Tra le novità dell’iniziativa il forte uti-lizzo dei social media e la predisposizione di un sito dedicato alla raccolta delle “Storie di diffe-renza” delle BCC. La pianificazione è curata da GroupM (Roma).

e'

pLanning Low Cost suBito.it si aLLea Con i piCCoLi inserzionisti LoCaLi

Interfaccia user-friendly, libertà di scegliere formati, gra-fica e programmazione, pagamento online. Sono alcune

tra le caratteristiche della nuova piattaforma per la realiz-zazione autonoma di campagne locali introdotta da Subi-to.it, tra i più importanti siti di ecommerce in Italia con più di 4 milioni di annunci e più di 46 milioni di pagine visita-te al giorno. La piattaforma, a cui è possibile accedere dal sito Subito.it, è stata sviluppata con la società Dot Adv ed è pensata per i piccoli inserzionisti, che con budget a par-tire da 250 euro possono sviluppare e pianificare la pro-pria campagna personalizzata in totale autonomia e sen-za intermediari per il pagamento.

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NEXT

 E’ ufficiale, la gara media globale di Shiseido è termi-nata con la scelta di Dentsu Aegis Network. L’incarico verrà gestito da Vizeum, ma per vedere i primi step di operato della centrale bisognerà aspettare fino a luglio, quando l’accordo sarà operativo. In cantiere un nuovo media mix?

 Nel campo del turismo online, una nuova “big” è atterrata in Italia. Si tratta di HomeAway, leader mon-diale delle case vacanze con quasi 800 mila annun-ci nel mondo, che ha aper-to i propri uffici a Roma e costituito un team italiano. La comunicazione sarà all digital e nei prossimi mesi andrà in crescendo.

 Il 26 febbraio è una data da segnare per tutti gli appassionati di talent show. Su FoxLife c’è la prima di Project Runway, il talent show sulla moda più famoso al mondo che parte così anche in ver-sione italiana. Ne uscirà il nuovo talento delle griffe made in Italy?

Video ViraL La JuVe si aLLena Con samsung

Metti quattro gioca-tori della Juven-

tus, Giorgio Chiellini, Claudio Marchisio, An-gelo Ogbonna e Artu-ro Vidal, alle prese con una sessione quotidia-na di allenamento, e

aggiungi gli incitamenti del Mister e delle risposte a dir poco comiche. Concludi con una diffusione viral e il gioco è fatto. Sono questi gli in-gredienti della nuova campagna digital di Samsung, che racconta in chiave ironica le caratteristiche dei TV Ultra High Definition, delle la-vatrici Ecolavaggio e degli smartphone top di gamma Galaxy S4. Tre video dalla forte carica virale che hanno per protagonisti i quattro cal-ciatori bianconeri i quali, alle richieste dell’allenatore, rispondono mo-strando le qualità dei prodotti Samsung. L’effetto è esilarante e le ri-sate sono assicurate. I filmati sono visibili sui canali social di Samsung Italia e sulla pagina Facebook ufficiale di Juventus.

l’incubo dEl disordinE non fa Più Paura graziE al Piccolo suPErEroE ikEa

o avevamo conosciuto qualche mese fa, con un delizioso spot in cui ave-

va fretta di crescere per raggiunge-re lo scaffale più alto dell’armadio. E lo avevamo ritrovato a Natale, alle prese con l’arrivo di un importan-te “ospite”. Ora, il piccolo protago-nista della pubblicità Ikea ritorna in un nuovo commercial della campa-gna “Living with Children”. Ma sta-volta fa più che crescere: diventa un vero e proprio supereroe. Il supere-roe dell’ordine. Sì, perché l’ordine in casa a volte è un vero e proprio incubo, ma grazie ai prodotti Ikea “basa poco per fare spazio all’im-maginazione”, come recita il pa-yoff dell’adv. Il piccolo protagoni-sta, alle prese col riordino della sua cameretta, alla fine ci prende gusto, e grazie agli utensili del brand sve-dese accorre in aiuto anche ai pic-coli “disordini domestici” di tutta la famiglia. Ideata da Auge e attual-mente in tv, su radio e online con

pianificazione di Initiative, la cam-pagna vive anche sulle due piatta-forme digitali di Ikea, Ikea.it e Spa-zioallavita.it, dove vivranno formati più lunghi dello spot televisivo e ta-gli brevi che raccontano episodi di-vertenti dell’avventura del bambi-no vissuti dai famigliari, a supporto di prodotti in focus. In particolare, su Spazioallavita.it il tema dell’or-dine viene affrontato con temi più leggeri e condivisibili, facendo leva sui piccoli e grandi problemi di ogni giorno legati all’ordine domestico: dagli oggetti smarriti alla necessità di ritrovare i propri spazi. L’incubo del “repulisti” non ci farà più paura.

Nuovo ePISodIo Per IL CICLo PubbLICItarIo “LIvINg wItH CHILdreN”, SvILuPPato uLterIorMeNte SuLLe PIattaforMe oNLINe deL braNd

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Contemporary marketing

digitaL Chef gordon ramsay aLLa riCerCa di un’agenzia per iL weB marketing

Se siete appassionati di “Cucine da incubo”, “Masterchef” e “Hell’s Kitchen” allora non potete non conoscere il terribile Gordon Ram-

say, lo chef capace di distruggere l’autostima di un apprendista cuo-co con una sola parola, o anche con un solo sguardo. Ma Gordon Ram-say non è solo chef e presentatore televisivo, è anche un imprenditore, con una serie di ristoranti che fanno capo alla società Gordon Ramsay Holdings. E proprio questa società ha appena indetto una gara per trovare il suo nuovo partner digital di riferimento. L’incarico è del tutto nuovo, non esisteva infatti prima una sigla che si occupasse compessivamente delle operazioni di marketing digitale del brand. La consultazione sarebbe an-cora in fase iniziale, ma sarebbero già state contattate diverse agenzie.

HEinEkEn racconta la “lEggEnda” cHE è in ognuno di noiLaNCIato IL Nuovo SPot “tHe odYSSeY”, tra PoCo aNCHe IN ItaLIa. INtaNto IL braNd PeNSa a SaN vaLeNtINo

iamo tutti leggenda-ri in qualcosa, basta solo avere l’opportu-

nità di dimostrarlo. Da tre anni a questa parte Heineken ha fat-to di questo concetto il centro della sua comunicazione, con il format adv “Legends”. Adesso, il brand di birra lancia un nuo-vo capitolo di questo pensiero, arricchendolo con un ulterio-re spunto: nel nuovo spot “The Odyssey”, per la prima volta, ha infatti ingaggiato nel ruolo di protagonisti 20 persone co-muni, appositamente scelte in un open casting. A testimonianza che, davvero, ciascuno di noi ha un talento capace di renderci “leggende”, basta avere l’occasione giu-sta per esprimerlo. Occasione che può essere, come in que-

sto caso, anche l’approdo di un naufrago in una nave da crocie-ra. Il protagonista (che in real-tà sono 20 ragazzi diversi), tra un contest di limbo, una nuo-tata in piscina, un corteggia-mento galante e un ballo di conga sarà capace di conqui-stare i raffinatissimi passegge-ri. Lo spot, firmato da Wieden + Kennedy Amsterdam, è già on air all’estero, ma a breve arrive-rà anche in Italia, dove avrà un particolare focus sui mezzi di-gital e social, con pianificazione

di MCA MediaVest. Nell’attesa, intanto, Heineken ha lancia-to un’iniziativa speciale nel no-stro Paese per festeggiare tut-ti gli innamorati. Chi è stanco di ricevere a San Valentino fio-ri e cioccolatini, avrà pane per i suoi denti, anzi, birra per la sua gola: sul sito www.heineken.it - all’interno della sezione Your Heineken - è infatti possibile personalizzare la propria botti-glia di Heineken con un’apposi-ta creatività di San Valentino, o con altre 56 grafiche, per offri-re al proprio partner un regalo davvero originale.

S

bEEr paSSiOnPer San Valen-tino Heineken offre sul sito la possibilità di personalizzare le bottiglie con creatività a tema

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Contemporary marketing

suPEr bowl a vincErE è l'adv

iente record di ascolti: il XLVIII Super Bowl, trasmesso domenica dalla Fox, non è sta-to il più visto di sempre. L’evento ha otte-

nuto un rating di 47.6/70, segnando un calo dell’1% rispetto al 48,1/71 dello scorso anno, quando la partita è stata trasmessa dalla CBS. Chi certamente non ha deluso, ancora

una volta, sono però gli investitori pubbli-citari, che hanno brillato anche nella ri-cerca dell'elemento "virale", alimentata soprattutto da YouTube che, nelle setti-

mane precedenti l'evento, ha aperto un canale dedicato ai teaser dei commercial. Tutti i blog americani più seguiti dai creativi si

sono poi divertiti, a manifestazione conclusa, a pro-porre personali classifiche degli spot più riusciti.

Non tutti i giudizi convergono, ma è certo che Budweiser ha colpito ancora. Lo spot “Puppy Love”, firmato da Anomaly e “sequel” di “Bro-therhood” dell’anno scorso, si è infatti piazza-

to al primo posto nel ranking stilato da Adweek e al terzo posto in quello di Advertising Age. Come

spesso accade per le pubblicità della Budweiser, non si vede nemmeno l’ombra di una birra. Tuttavia, la dolcez-

za della vicenda è tale da aver strappato una lacrimuccia di commozione a gran parte dei 110 milioni di americani sinto-

nizzati sul Super Bowl. Figurone anche per il Gruppo FCA, che ha piazzato ben due spot nel cuore dell’evento, per Ch-rysler, con Bob Dylan, e per Maserati Ghibli, prima assoluta

al Super Bowl per u'n auto 100% italiana.

N

6 nazioni rugBy da grandi numeri su dmax!

C’era molta curiosità per l’esordio stagionale dell’Italia nel Torneo

delle Sei Nazioni di Rugby. Curiosità per quello che sarebbe successo in campo (con l’onorevolissima sconfitta per 15-23 sul campo dei gallesi detentori del Tro-feo) e anche per i riscontri di audience per Dmax, alla sua prima esperienza con un grande evento sportivo in diretta.I dati Auditel permettono di affermare che la partenza è stata del tutto positi-va. La prova gagliarda degli Azzurri ha inchiodato davanti al canale di gruppo Discovery Italia 2,6 milioni di telespet-tatori, facendo conquistare alla rete una share del 4,5% e 736 mila ascoltatori nel minuto medio. Numeri che avranno fatto piacere cer-tamente anche a Edison, che sabato ha debuttato come sponsor di maglia del-la squadra azzurra – il brand è legato al rugby azzurro ormai da 8 anni – oltre a firmare anche il pallone da gioco.Si tratta di una “Prima” nel mondo del rugby italiano, resa possibile dal cam-biamento dei regolamenti internaziona-li che da quest’anno consentono l’utiliz-zo di uno sponsor anche sul retro della maglia. Una opportunità che l’azienda di cui è direttore comunicazione e relazio-ni esterne Andrea Prandi, ha sfruttato in maniera originale griffando, oltre che il dorso della maglia da gioco (e l’abbi-gliamento pre-gara) anche i pantalonci-ni. Un accento sul “lato b” dei giocatori in campo che sarà stato certamente ap-prrezzato dal pubblico femminile.

SpOt aL tOpNella foto sopra, un frame dello spot Budweiser "Puppy Love". Qui a fianco un'immagine del commercial Maserati Ghibli

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Agenzia per l’Italia DigitalePresidenza del Consiglio dei Ministri

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numb3r5

media in ciFre

audiWeb di 39 milioNi di italiaNi oNliNe, 22 milioNi NavigaNo aNche da smartphoNe◆  AUDIWEB TIRA LE PROPRIE SOMME SUL 2013. L’ANNO SCORSO SI SONO CONNESSI A INTERNET 39 MILIONI DI ITALIANI TRA GLI 11 E I 74 ANNI. Particolare interesse desta il dato di accesso alla rete dai nuovi device. Il tasso di penetrazione, secondo il nuovo report trimestrale Audiweb Trends, si è infatti attestato su numeri ragguardevoli: sono in particolare 22 milioni gli individui (il 47% degli italiani tra gli 11 e i 74 anni) che dichiarano di poter accedere a internet dal proprio smartphone o cellulare, mentre l’accesso da tablet è disponibile per circa 7 milioni (il 15% dei casi). Dai nuovi dati di audience di Audiweb Database, risulta invece che nel mese di dicembre sono stati circa 28 milioni gli utenti che si sono collegati almeno una volta da un computer. Nel giorno medio sono stati 13 milioni gli utenti online, collegati in media per di 1 ora e 11 minuti a persona. Sempre relativi al mese di dicembre sono poi i dati rilevati da Audiweb Objects Video, dai quali risultano 43,2 milioni stream views, con 5,5 milioni di utenti che hanno visualizzato almeno un contenuto video su uno dei siti degli editori iscritti al servizio per una media di 28 minuti e 39 secondi di tempo speso per persona.

l'Internet AudIence A dIcembre (Incluse Internet ApplIcAtIons): medIA 2013 vs 2012Fonte: Audiweb Database, dati dicembre 2013 - Audiweb powered by Nielsen

2013 2012 var %uteNti attivi Nel mese (000)

28,085 28,271 -0,7%

uteNti attivi Nel giorNo medio (000)

13,626 13,827 -1,5%

tempo speso Nel giorNo medio per persoNa (h:m)

01:22 -1,2%

hAnno lA possIbIlItà dI Accedere A InternetFonte: Audiweb Trends - dicembre 2013. Dati cumulati anno 2013

di italiaNi (11-74 aNNi)6,9milioNi

da taBLet

di italiaNi (11-74 aNNi)22milioNi

da CeLLuLare/smartphone

eurispes l’italia è secoNda solo agli usa per coNsumo di tv◆  Tv, che passione. Seppure amanti delle nuove tecnologie, mobile in primis, gli italiani si confermano innamorati del tradizionale piccolo schermo, a cui non rinunciano. Tutt’altro: secondo l’ultimo Rapporto Eurispes, il tempo medio di esposizione alla Tv nel primo semestre 2013 è aumentato di 4 minuti, giungendo a 4 ore e 34 minuti, il che fa dell’Italia il paese più teledipendente dopo gli Stati Uniti (4 ore e 53 minuti). Un elemento di novità però c’è: le sette reti nazionali generaliste (le tre della Rai, le tre di Mediaset e La7) per la prima volta sono scese intorno alla soglia del 60% del consumo totale di tv, a vantaggio dei canali specializzati del digitale terrestre e del satellite.

60%

La perCentuaLe deL Consumo “assorBito” daLLa tV generaLista

iL tempo medio di esposizione aLLa tV neL primo semestre 2013

4h 34min

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Contemporary media

MuLtIMag, tYPe, vaNItY faIr CoNfIdeNtIaL, LIve. QueStI I NoMI deI NuovI ProgettI PubbLICItarI ed edItorIaLI aNNuNCIatI NegLI SCorSI gIorNI daLL’edItore, frutto aNCHe dI PartNerSHIP INedIte (e INatteSe) CoN MaNzoNI e raI

ovità a raffica. Po-tremmo riassumere così l’ultima settimana

di Condé Nast. L’editore guidato dal presidente e a.d. Giampaolo Grandi si è preso il centro dei ri-flettori del panorama media ita-liano, presentando o annuncian-do una lunga serie di iniziative sia sul fronte dei progetti editoria-li sia in campo strettamente pub-blicitario, frutto anche di part-nership “inedite” (e fino a poco tempo fa impensabili) e di eleva-to peso specifico.Il primo accordo a essere presen-tato è stato quello con la Manzo-ni per l’ambizioso format di bran-ded content MultiMag. Si tratta sostanzialmente di una serie di “minimagazine” digitali confezionati da Condé Nast per i clienti, con l’obiettivo di coniugare l’oggettività e la sistematicità dei contenuti testuali con un approc-

cio visivo impattante. Grazie alla esclusiva e inedita partnership tra Condé Nast e Manzoni, i Mul-tiMag saranno veicolati contem-poraneamente sui siti premium di entrambi i network (per un ba-cino potenziale, quindi, di oltre 5 milioni di utenti settimanali), per rivolgersi ai due principali tar-get di riferimento. Tra i siti coin-volti nella distribuzione di Multi-Mag ci sono i siti di la Repubblica, l’Espresso, Huffington Post, D - la Repubblica e il fashion blog The Blonde Salad per quanto riguar-da il network Manzoni, oltre a tut-ti i siti della galassia Condé Nast, da Wired.it a Vanityfair.it, Style.it, Gq.com e Glamour.it. MultiMag dovrebbe debuttare la terza set-timana di febbraio e sarà veicola-to attraverso un box esclusivo e in posizione costante su tutti i siti coinvolti. Da un accordo triennale con la

N

il PokEr d’assi di condé nast

Rai nasce invece Type, un break tv monografico dedicato ai clien-ti del lusso. Il nuovo format di ad-vertising debutterà a fine feb-braio sui canali a target della tv pubblica e nei cinema. L’idea è quella di abbinare al classico 30” del cliente un testo, una canzone o un’opera che ben si leghino alla brand equity del marchio e che precederanno lo spot, rendendo-lo così più appealing. Come nel caso di MultiMag con Manzoni, anche nel caso di Type i ricavi sa-ranno divisi equamente tra Rai e Condé nast.Ma le novità per l'editore non ri-guardano solo i prodotti pubbli-citari. A fine febbraio vedrà infat-ti la luce Vanity Fair Confidential, primo quotidiano 100% mobile distribuito tutti i giorni a 200.000 utenti profilati. A marzo invece sarà la volta di Live, una digital video platform di entertainment & lifestyle, realiz-zata da Condé Nast in partnership con Rai Cinema, Reuters Interna-tional e Zodiak Active. Live inte-grerà sette canali verticali, ospi-tando un totale di 10.000 video e 200 formati originali. L’obiet-tivo dichiarato è quello di dare vita alla prima piattaforma di on-line video italiana, raggiungendo i 5 milioni di utenti al mese. Alle spalle, insomma, solo dei colossi globali Google e Fb.

prOtagOniStiNelle foto sotto, da sinistra: il presidente e a.d. di Condé Nast, Giampaolo Grandi; a fianco Fedele Usai, deputy general manager di Condé Nast con Massimo Ghedini, a.d. di Manzoni

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26 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

avvenuto con un po’ di ritardo, ma è avvenuto. Stiamo parlan-do del boom dell’advertising

su mobile, che l’anno scorso finalmen-te ha messo il turbo. Almeno stando alle stime rilasciate dall’Osservatorio Mobi-le Marketing & Service del Politecnico di Milano, secondo cui nel 2103 il mercato del mobile advertising in Italia ha regi-strato una crescita addirittura a tre cifre, pari al 129%, raggiungendo un valore di 204 milioni di euro. Al netto della quota relativa alla messaggistica, tale mercato rappresenta il 10% del totale investimen-ti in internet advertising.In base ai risultati della ricerca, la cresci-ta è trainata dalle componenti di Display Adv (+127%) e di Keyword Adv (+237%). In questo contesto, la parte del leone è giocata da Google e Facebook, che rap-presentano complessivamente circa il 70% del totale mercato e mostrano tassi di crescita a tre cifre. Si rivelano comun-

que di segno positivo, a due cifre, anche i ricavi della maggioranza degli altri pla-yer (altri ad-network, player specializza-ti in mobile advertising, concessionarie degli editori premium).La risposta dei consumatori alle iniziati-ve di mobile advertising si presenta ele-vata: l’85% dei mobile surfer ricorda di aver visto – spesso o almeno qualche volta – tali pubblicità (nel 60% dei casi spesso e nel 25% qualche volta) e il 51% dichiara di aver cliccato su di esse (nel 17% dei casi spesso e nel 34% qualche volta).Ma come è ben noto, le opportunità of-ferte dal mobile nell’ambito del marke-ting non si limitano al solo advertising: nel 2013 molte realtà, sia lato produtto-ri sia retailer, hanno per esempio iniziato a lavorare su progetti di mobile coupo-ning, mentre secondo l’Osservatorio ap-pare più incerto il futuro dei progetti di gamification.

mobiledi teresa nappi

Secondo l’osservatorio Mobile Marketing & Service del Polimi, nel 2013 il mercato adv su tablet e smartphone è cresciuto del 129%, toccando quota 204 mln di euro

la carIca deI 200

129%

85%

E' la crEscita rEgistrata dal mobilE adv in italia nEl 2013, sEcondo lE più rEcEnti stimE dEl politEcnico di milano

talE è la pErcEntualE di mobilE usEr chE ricorda di avEr visto iniziativE di mobilE advErtising

e'

PaPEr lo storytElling sEcondo facEbookE’ arrivata il 3 febbario, ma per ora solo in Usa, Paper. Si tratta della nuova app targata Facebook che consente a tutti gli utenti di iPhone di scopri-re contenuti e notizie aggiornate, e condividerli con i propri amici. Svi-luppata dai Creative Labs del social network, Paper prova a dare un nuovo volto al concetto di storytelling in salsa “social”. L’app include infatti sia le storie Facebook sia sezioni tematiche, interamente per-sonalizzabili in base ai propri interessi e passioni. Il progetto gode del contributo di molti influencer e testate autorevoli.

Page 27: Engage - Contemporary marketing & media n.2

abbiamo in testasolo le cose che contano

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Page 28: Engage - Contemporary marketing & media n.2

gEnEral availability

la rEgistrazionE dEi nomi a dominio

è apErta a tutti. i domini vEngono

vEnduti a un prEzzo standard

Early accEss

la rEgistrazionE è apErta a tutti, ma a

un prEzzo supEriorE rispEtto a quElla

dElla fasE succEssiva

sunrisE pEriod

è la fasE di prE-lancio, dEdicata

EsclusivamEntE ai possEssori di marchi

rEgistrati

28 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

f o c u s

un rilascio in trE fasi

5 febbraio: questa la data in cui .bike, .singles e altri 5 nuovi domini di primo livello sono ufficialmente alla portata di tutti, a prezzi standard. da qui a tre anni, ne arriveranno altri 700 e più. Quali scenari per le aziende?

rivoluzione

inizia oggi

La

del

gtld

di simone Freddi

TLD, “Top Level Domains”. Sono i nuovi domini ge-nerici (al pari di

.com, .org e .it) che l’Icann, l’ente responsabile della ge-stione e del coordinamento del sistema dei nomi a domi-nio a livello globale, ha deci-so di introdurre sul mercato. Quanti sono? Quelli che han-no ottenuto l’avallo dell’Icann sono circa 700, e compren-dono brand (come .tiffany o .nokia), termini generici come .yoga e .pizza, denominazio-ni geografiche come .paris e .nyc e così via, fino a domi-

ni a caratteri non latini (al-cuni richiestissimi, pare). Una eterogenea moltitudine di estensioni che verrà rilascia-ta un po’ alla volta nell’arco dei prossimi tre anni, a parti-re da… oggi. Il 5 febbario, in-fatti, è la data in cui i primi 7 nuovi domini entrano uf-ficialmente nella fase di “ge-neral Availability”, e quindi sono disponibili per tutti a co-sti standard. Si tratta di .bike, .clothing, .guru, .plumbing, .holdings, .singles, .ventures. Saranno seguiti il 12 febbra-io da altri 7 (tra cui .estate) e a stretto giro dal promettente

.technology. Quale impatto avrà tutto que-sto sul rapporto con inter-net delle persone e, soprattut-to, delle aziende? Per capire meglio, abbiamo contattato i tre principali registrar ope-ranti nel nostro Paese: - Re-gister.it, Aruba e 1and1 -, che ci hanno delineato uno sce-nario a due facce: le oppor-tunità sono tante, specie per le Pmi. Ma questa “liberaliz-zazione” dei domini nasconde anche qualche insidia, specie in termini di brand protec-tion. Meglio quindi muover-si in tempo.

G

Page 29: Engage - Contemporary marketing & media n.2

La registrazione dei nuovi domini è

per le aziende un passo importante, che di certo

assicura un vantaggio competitivo

in trincEaSotto, Gabriele Sposato, head of domain product management di Register.it

29enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

register.it

sErvE una nuova brand stratEgyCon la liberalizzazione dei nuo-vi domini, circa 700 estensioni verranno introdotte sul mercato nei prossimi tre anni e «ciò darà vita a una vera e propria rivolu-zione digitale», afferma l’head of domain product management di Register.it, Gabriele Sposato, che abbiamo contattato per ca-pire quali scenari si aprono per le aziende. Le prospettive sono cer-tamente intriganti. «Alcuni brand - spiega il manager - hanno già ottenuto la registrazione del pro-prio dominio aziendale persona-lizzato, come ad esempio .gucci, e ciò rappresenta una leva stra-tegica in termini di brand identi-ty, poiché consente di es-sere più riconoscibili garantendo al con-tempo affidabilità. Molte opportu-nità sono offer-te anche dai do-mini generici che coprono i più sva-riati settori, dallo sport all’entertainment alla finanza, come per esem-pio .yoga o .bank, che permetto-no di creare un dominio affine al proprio business e di essere più facilmente memorizzabili. Sono interessanti anche i nuovi domini che possono aiutare nella costru-zione di community come .bike o .music. Infine, anche gli IDN (In-ternationalized Domain Names), ovvero i nuovi domini con ca-ratteri non latini, rappresentano uno strumento strategico per le aziende che operano all’estero».

Quali servizi offrite in relazione all’acquisto dei nuovi domini?La registrazione dei nuovi domi-ni rappresenta un passo impor-tante verso una corretta brand strategy nell’attuale scenario di-

gitale, ed è fondamentale per assicurarsi un vantaggio com-petitivo. Per questo ci impe-gniamo per aiutare le aziende a prendere consapevolezza delle opportunità e al contempo dei rischi legati alla liberalizzazione dei domini e le supportiamo ai fini del processo di registrazio-ne. Avendo ottenuto la certifi-cazione di agente accreditato per il servizio di Trademark Cle-aringhouse, Register.it è in gra-do di gestire per le aziende tutti gli aspetti burocratici e strategi-ci per l’inserimento del loro mar-chio nel database Trademark Clearinghouse. Ma Register.it

supporta anche i singo-li, e chiunque sia in-

teressato a pre-re-gistrare un nuovo

nome a dominio di primo livello, con un servizio che consente di

creare gratis una lista dei domini d’in-

teresse, una Watchlist, e di essere tenuti informati su

novità, tempistiche e modalità di registrazione. Da pochi gior-ni è anche attivo il nuovissimo servizio gratuito di pre-registra-zione per aggiudicarsi la priori-tà nei primi istanti di apertura della General Availability relati-va al dominio d’interesse e ave-re maggiori probabilità di assi-curarsi un nome strategico per il proprio business.

tra i tantissimi domini destinati ad arrivare sul mercato, su quali c'è maggiore interesse da parte delle aziende italiane? La Top 10 dei do-mini che stanno

riscuotendo maggior interesse sui nostri store a livello globa-le annovera: .web; .shop; .hotel; .store; .online; .app; .news; .blog; .site; .music. Tra i domini già in fase di sunrise attiva e quindi di-sponibili per la pre-registrazione i più gettonati risultano invece il .bike, .sexy e il .photography.

Questo però pone le imprese di fronte a dei rischi rispetto alla "tutela" della propria identità digitale. come muoversi dunque per attivare un’efficace strategia di brand protection?La liberalizzazione dei nuovi do-mini espone a rischi di disorien-tamento da parte degli utenti e a possibili danni a livello eco-nomico e d’immagine legati all’eventuale perdita di domini fondamentali per il proprio bu-siness e a maggiori minacce di cybersquatting. Il database glo-bale Trademark Clearinghouse è stato proprio istituito in rispo-sta a queste minacce. L’inclusio-ne del marchio nel database ga-rantisce ai titolari una sorta di diritto di priorità per la registra-zione di uno o più domini rela-tivi al proprio marchio nelle fasi di pre-lancio dei nuovi gTLD ap-provati da Icann e l’immediata comunicazione in caso di regi-strazione da parte di terzi di do-mini corrispondenti al marchio così da poter intervenire tem-pestivamente per un eventuale processo di recupero. Register.it supporta, inoltre, le aziende nel-la definizione della strategia più efficace per la protezione del

brand, aiutandole a sce-gliere tutti i domini che è fondamentale assicurarsi in linea con gli obiettivi di business.

Page 30: Engage - Contemporary marketing & media n.2

La “liberalizzazione” dei TLD apre due scenari contrapposti: da una parte porterà a dei van-taggi innegabili, come quello di rendersi più riconoscibili online e connotare il proprio ambito d’influenza in modo più preciso, qualificando ad esempio il pro-prio business o la propria pro-venienza geografica. Dall’altra porterà dei rischi, relati-vi a quanti hanno un marchio già regi-strato e dovran-no assicurar-ne la protezione su internet, per preservarsi da soggetti che po-tenzialmente potreb-bero usare i nuovi TLD per ricalcare siti web e brand fa-mosi. Aruba, come spiega il di-rettore marketing Stefano Sordi, ha pensato a soluzioni per af-frontare entrambe le situazioni.

come si articola l'offerta di aruba in relazione all’acquisto dei nuovi domini?Ciò che offriamo è un servizio, destinato a privati quanto a im-prese, in cui chiediamo a ognuno di manifestare le proprie prefe-renze attraverso un sito apposi-to; in questo modo abbiamo la possibilità di aggiornare chi è interessato sull’evoluzione e la disponibilità dei nuovi domini, perché sono tante le domande che gli utenti si pongono, dal-le date di rilascio ai prezzi, fino alle modalità di attribuzione dei domini stessi. Entrando nel sito Nuovigtld.aruba.it si può, quindi,

scegliere il do-minio desiderato

insieme alla nuova estensione o consul-

tare le categorie presen-ti per facilitare la propria scelta. Dopodiché bisogna solo compi-lare il form e inviare la propria ri-chiesta, il tutto senza impegno e senza pagare alcun costo.

tra tantissimi domini destinati ad arrivare sul mercato nel prossimo biennio, su quali state riscontrando il maggior interesse da parte delle aziende italiane?In generale c’è forte interes-se per tutti quei domini che ab-bracciano categorie molto este-se e allo stesso tempo adatte ad avere una stretta relazione con internet, come ad esem-pio .sport, .music o .hotel. Que-sta tipologia sta andando molto bene e va ad affiancarsi ai domi-ni italofoni, che sono per natura più interessanti per il pubblico di Aruba, come .casa o .moda. Fon-

damentalmente ciò che riscon-triamo è il desiderio di privati e aziende di disporre di un nome dominio unico ed efficiente, che qualifichi il proprio business con estensioni riconducibili a un de-terminato settore o a una deter-minata provenienza geografi-ca, l’esempio del “made in Italy” vale su tutti.

L’arrivo di tanti nuovi domini pone le imprese attive sul web di fronte a rischi rispetto alla “tutela” della propria identità digitale. come devono muoversi le aziende e quanto “costerà” attivare un’efficace strategia di brand protection?Le nuove estensioni rappresen-teranno un rischio per tutti i marchi registrati, per questo ab-biamo deciso sin da ora di sen-sibilizzare riguardo alla loro im-portanza. Ciò che è necessario sapere è che queste estensio-ni seguiranno un preciso iter di registrazione che si aprirà con il Sunrise Period, una fase della durata di alcune settimane, de-stinata solo a coloro che han-no un marchio registrato. Cio-nonostante è bene evidenziare che la procedura di registrazio-ne in questa fase non è imme-diata e può essere complicata, per cui bisogna muoversi sin da ora compilando la lista dei do-mini di proprio interesse cosic-ché al momento debito si pos-sa essere contattati e decidere se procedere o meno alla regi-strazione del proprio marchio come dominio. I costi saranno variabili e per molti domini non sono ancora definiti, anche se mediamente per la registrazio-ne nel Sunrise Period si atteste-ranno intorno ad alcune centi-naia di euro.

Per il direttore marketing Stefano Sordi, la liberalizzazione dei tLd comporta alcuni rischi, ma offre alle aziende l'opportunità di qualificare il business online con un dominio efficiente e unico

Ciò che riscontriamo è il desiderio di aziende

e privati di disporre di un dominio efficiente, che

qualifichi il proprio business

30 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

f o c u s

aruba

cambia la rElazionE con intErnEt

Page 31: Engage - Contemporary marketing & media n.2

già da luglio 2013, 1&1 sta giocando la propria partita nell'ambito della promozione e commercializzazione dei nuovi domini, scoprendo tra le imprese italiane un grande interesse per questa rivoluzione in digitale

iL parErENella foto, Ri-chard Stevenson head of Pr, Hosting & eBusi-ness di 1&1

31enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

Le nuove estensioni aprono davvero nuove opportunità, essendo più chiare e riferite in modo diretto a temi

specifici

1&1

un valorE aggiunto pEr lE pmiTra i maggiori registrar, 1&1 si è distinto per avere giocato un ruolo importante nella pro-mozione e nella commercia-lizzazione dei nuovi gTLD sin dall’inizio. Già a luglio 2013, in-fatti, la società ha creato una sezione del sito - www.1and1.it/nuove-estensioni-di-domi-nio - per coloro che desidera-no informarsi e prenotare, sen-za nessun vincolo, gli indirizzi internet di ultima generazione preferiti, assicurandosi la con-sulenza e l’aggiornamento sul tema da parte di un team di esperti. Attualmente, i servi-zi offerti da 1&1 nell’ambito dei nuovi domini sono Pre-notazione, Pre-re-gistrazione, Re-gistrazione del dominio, As-sociazione del dominio. Ora che l’attesa è fi-nita, e che oltre 700 domini saran-no presto disponibili per aziende e professionisti, quali saranno le conseguenze più importanti per le aziende italiane? Lo abbiamo chiesto a Richard Stevenson, head of Pr, Hosting & eBusiness di 1&1 In-ternet AG, che nel frattempo ha attivato la vendita di siti a dominio .Ventures (a 80 euro) e .Bike (a 50.00).

Quanto l’arrivo dei nuovi tLd cambierà il modo di relazionarsi con internet?I nuovi gTLD rappresentano una vera e propria rivoluzio-ne. Per gli utenti sarà più facile e veloce trovare l’impresa che cercano, ad esempio, e i mo-tori di ricerca sono già pronti ad adattarsi in modo da trova-

re immediatamente un sito in base al contenuto - valore ag-giunto notevole per le Pmi. Da diversi anni la maggior parte dei nomi e delle abbreviazio-ni, tra l’altro, è ormai già regi-strata e non è più disponibile. Pertanto molti sono costret-ti a trovare abbreviazioni for-

zate o a scegliere nomi lunghi che i clien-

ti difficilmente ri-cordano. Le nuo-

ve estensioni aprono molte nuove oppor-tunità, essendo

più chiare e rife-rendosi a specifi-

ci temi.

Su quali tLd state riscontrando il maggior interesse da parte delle aziende italiane?All’interno dell’ampia gamma di nuovi domini disponibili in tutto il mondo, alcuni saranno, più di altri, realmente impor-tanti per il mercato italiano. I gestori di attività commerciali saranno ad esempio interessa-ti a domini come .shop e .web mentre gli imprenditori del settore ristorazione predilige-ranno .bar e .pizza. Altri saran-no interessati a .blog, .mail, .srl, .app, .hotel.L’ampia lista prevede anche opzioni dedica-te a coloro che anco-

ra non rientrano nelle esten-sioni di dominio tipiche di un settore. Siti o attività locali, ad esempio, o legati ad una zona specifica, potranno utilizza-re i domini geografici tra cui .roma, .milano, per citarne al-cuni. I domini che stanno ri-scuotendo attualmente mag-giore interesse sono: .web, .online, .shop, .hotel, .sarl.

L’arrivo di tanti nuovi domini pone le imprese attive sul web di fronte a dei rischi rispetto alla “tutela” della propria identità digitale. come devono muoversi le aziende e quanto “costerà” attivare un’efficace strategia di brand protection online?I domini emergenti sono tanti ed è importante per le imprese scegliere tra le diverse opzioni con attenzione, ma siamo cer-ti che non ci sia assolutamente bisogno di preoccuparsi e al-larmarsi. Le Pmi devono sem-plicemente pensare a quali tra i nuovi domini possono dav-vero contribuire a migliora-

re l’identità online del proprio marchio e

fare quindi una se-lezione accurata delle possibili-tà per costruire una strategia di posizionamen-to online più ampia ed effi-

cace rispetto al passato.

Page 32: Engage - Contemporary marketing & media n.2

32 enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

Contemporary trend

iente da fare, il de-naro elettronico agli italiani proprio non

piace. L'Italia, infatti, è fanalino di coda in Europa nell'e-pay-ment: nove pagamenti su die-ci sono “cash”, per l'esattezza il 91% contro il 60% dei fran-cesi e il 69% degli inglesi che sono nella media Ue. Usiamo le carte di credito e di debito soltanto nel 3% delle transa-zioni. E questo, per il sistema, è un costo esorbitante: 10 mi-liardi di euro, stima l'Abi, pari a quasi un quarto dei costi di gestione del contante di tutta Europa che ammontano a 50 miliardi euro.E’ la fotografia scattata da esperti, istituzioni, associa-zioni, aziende del settore nel corso di un incontro alla Ca-mera dei Deputati, in un con-testo mondiale in cui le stime del World Payments Report 2013 indicano che i pagamen-

ti online e mobile cresce-ranno rispettiva-

mente del 18% e del 58% entro il

2014.Per l'e-payment

si prevede che il vo-lume delle transazio-

ni raggiungerà un totale di 35 miliardi mentre saran-

no 29 miliardi le operazioni di

m-payment, cioè da dispositi-vi mobili. Tanto che colossi del web come Amazon e Apple si stanno attrezzando per lancia-re loro piattaforme per i paga-menti "mobile".«La massiccia adozione di car-te di debito per pagamenti an-che di piccole entità garanti-rebbe risparmi annui per 40 miliardi di euro, pari a 3 punti di Pil», ha spiegato il parlamen-tare di Sel Sergio Boccadutri, già autore di un emendamen-to sui Bitcoin, e primo firma-tario di una proposta di legge che ha come obiettivo l'incen-tivazione dei pagamenti elet-tronici. Ha auspicato anche un tavolo di lavoro per generare un testo legislativo moderno in materia. «Ora viene la parte più compli-cata ma anche più stimolante che deve coinvolgere tutte le parti, aziende e istituzioni per migliorare l’offerta, il quadro normativo e anche le condi-zioni infrastrutturali. Mi augu-ro che l'Agenda Digitale pos-sa dare davvero un impulso in questo senso», ha sottolinea-to Geronimo Emili, presiden-te di CashlessWay, la prima associazione in Italia e in Eu-ropa contro l'utilizzo del dena-ro contante che tre anni fa ha organizzato il "No Cash Day".

per san VaLentino 2014 i rifLettori sono aCCesi suLL’e-shopping

San Valentino è alle porte e la corsa al look e al regalo perfetto sta per cominciare inesorabile. Il web, in questo caso, è un buon alleato per poter scegliere il regalo perfetto e velocemente far fronte a tutti quei

dettagli che fanno speciale una serata romantica. A dirlo è una ricerca condotta da Beruby in collaborazione con Showroomprive.it (club di vendite private online specializzato in moda e uno dei principali player dell’ecommerce internazionale) prendendo in esa-me un campione di 1.000 individui.Da questa piccola analisi risulta in particolare che per la festa degli innamorati si preferisce un look sul nero, ma non troppo sofisticato, anzi che faccia sentire a proprio agio, e possibilmente lo si vuole acquistare onli-ne. Gli italiani, infatti, sono romantici, pur non dimenticando la praticità: il 46% degli intervistati dichiara in-fatti che acquisterà il proprio regalo di San Valentino online, in modo da poter godere di sconti o promozio-ni sui prezzi originali. Sarà per questo che Showroomprive.it, per la sola giornata di San Valentino, le spese di spedizione saranno gratis, per concentrarsi così solo sul puro piacere dello shopping.

E-PaymEnt l’italia rincorrE

Nove PagaMeNtI Su 10 NeL NoStro PaeSe SoNo CaSH. IL worLd PaYMeNtS rePort 2013 INdICa Però IL 2014 CoMe L’aNNo deLLa SvoLta, StIMaNdo CHe I PagaMeNtI oNLINe e MobILe CreSCeraNNo rISPettIvaMeNte deL 18% e deL 58% QueSt’aNNo

N

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33enGaGe | n.002 | 5 feb 2014

saVe tHe date

6 febbraio, milaNoSocial Media Week Conferenza stampa di presentazione ufficiale della Social Media Week. Verranno illustrati i temi, i nomi degli ospiti internazionali e il calendario della settimana più Social dell’anno. Alle 11 allo Spazio Eventi di Mondado-ri (Sala 3° Piano) in piazza Duomo 1 a Milano. socIAlmedIAweek.org/mIlAn

6 febbraio, milaNoil Gruppo 24 ore incontra StaMpa e MercatoAlle 18:30 si apre l’incontro "Il valore del nuovo sistema Sole", presso la sede del giornale, in Via Monte Rosa 91. Interverranno il presidente del Gruppo 24 ORE Benito Benedini, l'amministratore delegato Donatella Treu, il direttore Roberto Napoletano e il presidente onorario di GFK Eurisko Remo [email protected]

26/27 febbraio, lazise (veroNa)15eSiMo Global MarketinG expo SuMMitConcordia Professional Oriented Events organizza il 15esimo Global Marketing Expo Summit sul Marketing e la Comunicazione, interamente dedicato alla Business Community del marketing, della comunicazione e del digital. Un'occasione per conoscere le potenzialità dei new media, i servizi, i progetti e le strategie più innovative per essere più competitivi sul mercato. Al Centro Congressi dell’Hotel Parchi del Garda presso Lago di Garda – Lazise (Verona).www.globAl-mArketIng-expo.It

top al compimeNto della veNeraNda (in scala social) età di 10 anni, Facebook è più

in forma che mai e detta ancora la linea, con

i ricavi da smar-tphone e tablet

che nell’ultimo

trimestre 2013 hanno addirittura su-perato quelli da pc. E non finisce qui, visto che con il lancio di “Paper”, il sito ha inaugurato una nuova strate-gia ancora più new device-centrica. Il

futuro è mobile: ed è evidente che Mark Zuckerberg e soci

l’hanno capito prima e meglio di tanti altri.

stop golia perde coNtro davide. Non succede solo nella Bibbia, ma anche negli Stati Uniti, dove il giudice Raymond Jackson ha stabilito che il sistema AdWords è parzialmente in violazione di alcuni brevetti de-tenuti da Vringo, un piccolo gruppo di meno di 30 dipendenti attivo nel

mondo delle suonerie per telefonini. Google

si trova ora a dover versare

a questa società l’1,36% degli introiti AdWords regi-strati tra il 2012 e il 2016.

radar

turchia erdoğaN è uN ologramma

 Nella sua cor-sa alla poltrona di primo citta-dino di Smirne, il candidato dell’AKP Bina-li Yildirim ha go-duto di un aiuto di grande “ef-fetto”. Niente-meno che quel-lo del premier

Erdoğan, che è apparso a sorpresa nel cor-so di un grande evento elettorale nella cit-tà sull’Egeo. Sì ma... sotto forma di ologram-ma, che si è materializzato in pieno stile Star Wars (o del più recente “Simone” con Al Pa-cino), stupendo non poco i tanti presenti e ottenendo inoltre una grande eco “social”.

australia coNtro le “bigiate” uNo spot esplosivo

 Dissuadere un adolescente medio dal ma-rinare la scuola non è compito facile per ge-nitori e insegnanti. In Australia, allora, han-no deciso di affidare questo arduo compito a dei pubblicitari. E al tam tam spontaneo del web. Il risultato? A dir poco “esplosivo”. La creatività è firmata dalla coppia Henry In-glis e Aaron McCann, che per la Learn for Life Foundation of Western Australia, un’or-ganizzazione non-profit che promuove l’im-portanza dell’educazione per persone di tutte le età, ha realizzato un filmato che sta facendo il giro della rete, raccogliendo pare-ri discordanti. Tra risate e disapprovazione, il video su YouTube ha raccolto in meno di una settimana oltre 10 milioni di visualizzazioni.

Page 34: Engage - Contemporary marketing & media n.2

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