ergonomia e condizioni di lavoro nella postazione di … · la progettazione dei posti di lavoro...

151
Università di Palermo Facoltà di Ingegneria Istituto di Trasporti Ricerca n° 67/98M “I profili di rischio nei compartimenti produttivi dell’artigianato, delle piccole e medie industrie e pubblici servizi: Trasporti Urbani”. Ergonomia e condizioni di lavoro nella postazione di guida di autobus per trasporto pubblico urbano Palermo, ottobre 2001 Prefazione L’ingegneria dei trasporti, area comprendente diversi campi della scienza moderna, costituisce un ambito problematico in continua espansione sotto la spinta del processo tecnologico, economico e sociale proprio delle società industrializzate moderne. Il sistema dei trasporti ha, d’altra parte, sempre avuto un ruolo determinante nell’assetto del territorio, nella distribuzione spaziale delle attività produttive e sociali, assolvendo inoltre un’importante funzione economica nell’ambito dello scambio di merci e persone ad ogni livello, da quello urbano ai più ampi internazionale ed intercontinentale. L’evoluzione tecnologica nel settore dei mezzi ed in quello dell’organizzazione del servizio di trasporto si è sviluppata attingendo ai progressi della scienza e della tecnica propri di altri settori, quali quello della meccanica, dell’elettrotecnica, dell’elettronica e dell’informati-ca, oltre che ai progressi nelle tecnologie delle infrastrutture, mentre d’altra parte il sistema dei trasporti, dovendo corrispondere alle esigenze del sistema economico delle forme di vita associate ed individuali, ha dovuto prendere in considerazione tutte le valutazioni implicite alla correlazione tra trasporti e sistema economico (livello macroeconomico) e tutte le valutazioni implicite nella produzione del servizio di trasporto (livello microeconomico). Il problema del miglioramento delle condizioni di lavoro dei conducenti di mezzi di trasporto pubblico urbano richiama già da anni l’attenzione dei diversi soggetti, a vario titolo, impegnati nel settore (costruttori, aziende esercenti, organismi sindacali, enti preposti alla previdenza ed alla

Upload: dangxuyen

Post on 04-Oct-2018

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Università di Palermo

Facoltà di Ingegneria

Istituto di Trasporti

Ricerca n° 67/98M

“I profili di rischio nei compartimenti produttivi dell’artigianato, delle piccole e medie industrie e

pubblici servizi: Trasporti Urbani”.

Ergonomia e condizioni di lavoro

nella postazione di guida di autobus

per trasporto pubblico urbano

Palermo, ottobre 2001

Prefazione

L’ingegneria dei trasporti, area comprendente diversi campi della scienza moderna, costituisce un

ambito problematico in continua espansione sotto la spinta del processo tecnologico, economico e

sociale proprio delle società industrializzate moderne. Il sistema dei trasporti ha, d’altra parte, sempre

avuto un ruolo determinante nell’assetto del territorio, nella distribuzione spaziale delle attività

produttive e sociali, assolvendo inoltre un’importante funzione economica nell’ambito dello scambio

di merci e persone ad ogni livello, da quello urbano ai più ampi internazionale ed intercontinentale.

L’evoluzione tecnologica nel settore dei mezzi ed in quello dell’organizzazione del servizio di

trasporto si è sviluppata attingendo ai progressi della scienza e della tecnica propri di altri settori, quali

quello della meccanica, dell’elettrotecnica, dell’elettronica e dell’informati-ca, oltre che ai progressi

nelle tecnologie delle infrastrutture, mentre d’altra parte il sistema dei trasporti, dovendo corrispondere

alle esigenze del sistema economico delle forme di vita associate ed individuali, ha dovuto prendere in

considerazione tutte le valutazioni implicite alla correlazione tra trasporti e sistema economico (livello

macroeconomico) e tutte le valutazioni implicite nella produzione del servizio di trasporto (livello

microeconomico).

Il problema del miglioramento delle condizioni di lavoro dei conducenti di mezzi di trasporto

pubblico urbano richiama già da anni l’attenzione dei diversi soggetti, a vario titolo, impegnati nel

settore (costruttori, aziende esercenti, organismi sindacali, enti preposti alla previdenza ed alla

sicurezza del lavoro, utenti del sistema) per i riflessi che esso ha indirettamente sia sulla sicurezza

del servizio che sul comfort di marcia.

In particolare, sotto l’aspetto ergonometrico, meritano approfondimento gli studi per una corretta

disposizione del posto di guida al fine di apportare contributi positivi alla sicurezza attiva, la quale è

influenzata in maniera rilevante dal miglioramento del comfort del guidatore e da una sua

sistemazione che possa ridurre le possibilità di false manovre.

In questo quadro di riferimento si inserisce il tema che riguarda la gestione del trasporto pubblico

nelle aree urbane e metropolitane, con particolare riguardo alla tutela della salute degli operatori

impegnati nel settore.

Le tematiche legate alla salute, alla sicurezza ed alla integrità fisica e psichica sono, oggi, tra le

questioni più sentite dalla cultura diffusa, in un momento in cui la crescente domanda di qualità va

sempre più configurandosi in termini di qualità delle condizioni di vita, livello di soddisfacimento

delle esigenze di benessere dell’uomo in tutte le attività di vita e di lavoro.

La posizione antropocentrica dell’Ergonomia vede l’uomo direttamente correlato con la

sistematizzazione dei concetti di prevenzione e di sicurezza, sia in termini di progettazione sia di

gestione e di controllo delle attività, attraverso una valutazione complessiva, interdisciplinare

dell’Uomo e dei fattori di rischio per la salute e la sicurezza.

Interdisciplinarietà intesa, non quale somma di più discipline (ingegneristiche, biomediche, socio-

psicologiche), ma quale convergenza di scienze diverse verso un unico obiettivo: il benessere fisico e

psichico dell’Uomo, nel suo ruolo di guidatore, che, nello svolgimento del suo lavoro, interagisce con

il pubblico (altri uomini), con la macchina (comandi, controlli, ecc.), con l’ambiente (microclima,

rumore, vibrazioni, ecc.).

In questo quadro si deve tener conto delle caratteristiche fisiche, psichiche e sociali delle

persone, che sono coinvolte nell’attività lavorativa di guida di un autobus urbano, applicandole

opportunamente nella scelta degli elementi costituenti la postazione di guida, al fine di valorizzare

la capacità e le attitudini dei lavoratori e conseguendo, nel contempo, il massimo benessere fisico e

psichico degli stessi.

È noto che l’abilità degli esseri umani a svolgere un determinato lavoro è strettamente legato sia

alla progettazione fisica dei posti di lavoro sia alle scelte relative alle singole mansioni.

La progettazione dei posti di lavoro (postazione di guida, nel caso in esame) è un compito di

notevole importanza, dal quale, spesso, dipende la salute psico-fisica dei lavoratori ed il loro

conseguente rendimento nello svolgimento delle mansioni. I fattori da prendere in considerazione

sono numerosi e, spesso, risultano essere fra di loro in contrasto e di non facile conciliazione.

L’ottimizzazione delle interazioni tra il corpo umano e tutto ciò che fa parte - direttamente od

indirettamente - del posto di guida costituisce un problema complesso. Si tratta di verificare e di

assicurare gli spazi fisici necessari per i movimenti del guidatore (utilizzando, anche, i dati

dell’antropometria), di valutare le forze (azioni e reazioni) che si esercitano sul corpo e sulla psiche (in

condizioni di traffico urbano normale e di traffico urbano caotico), prendendo in esame la postura del

corpo durante l’attività di guida dell’autobus, in modo da valutare le sollecitazioni a cui sono soggetti

gli arti (ossa, muscoli, legamenti, ecc.); si valuteranno gli elementi (sedile, volante, pedali, leve, ecc.),

che costituiscono il posto di guida, correlandoli alla componente umana (attuatori del corpo umano,

sensi, aspetto psicologico e mentale).

In particolare, sotto l'aspetto ergonometrico, meritano approfondimento gli studi per una corretta

disposizione del posto di guida al fine di apportare contributi positivi alla sicurezza attiva, la quale è

influenzata in maniera rilevante dal miglioramento del comfort del guidatore e da una sua

sistemazione che possa ridurre le possibilità di false manovre.

Sono campi di interesse della ricerca proposta, per esempio:

- il sedile del guidatore (comodità, regolabilità, caratteristiche di traspirazione, ecc.);

- volante e piantone (diametro, inclinazione, posizione relativa in rapporto al guidatore, ecc.);

- pedali (posizione, superficie, distanza, escursione, ecc.);

- altri comandi (clacson, freno a mano, dispositivo di emergenza, cambio, comandi por-te di

servizio, comandi per gli indicatori di direzione, ecc.);

- caratteristiche di visibilità sia verso l'interno che verso l'esterno della vettura, evitando i riflessi

specialmente se indotti da fonti luminose interne al veicolo;

- condizioni ambientali del posto di guida (ventilazione, riscaldamento, sbrinamento del

parabrezza);

- cruscotto, lavorando per rendere più semplice e maggiormente leggibile il quadro di indicatori

in esso presenti;

- i livelli di rumore e di vibrazione cui sono sottoposti gli operatori.

CAPITOLO I

IL POSTO DI GUIDA NELL’AUTOBUS

FINO AGLI ANNI ‘80

1.1 - Introduzione

Non c’è evidenza scientifica a supporto dell’affermazione di Sir Alec Issigonis che un sedile

molto scomodo aiuta a tenere viva l’attenzione del guidatore.

Al contrario, una serie di prove dimostra che una facilitazione della guida ed un posto più

confortevole aiuta a ridurre la fatica del guidatore. Poiché la fatica è un significativo pericolo per la

sicurezza, diventa importante migliorare le condizioni del guidatore.

La sicurezza dell’autoveicolo è stato ed è uno degli obiettivi prioritari sia delle case

automobilistiche sia degli Enti preposti alla normativa.

Negli ultimi anni, peraltro, la possibilità di elevati investimenti, lo sviluppo dell’elettro-nica uniti ai

progressi del settore progettativo e sperimentale hanno consentito il raggiungimento di notevoli

risultati in questo campo.

L’oggetto della presente ricerca rientra nell’ambito della sicurezza preventiva dell’auto-veicolo,

essendo le altre la sicurezza attiva e passiva. La sicurezza preventiva si persegue ponendosi l’obiettivo

di mettere gli utenti nelle migliori condizioni di comfort consentite dal mezzo, lavorando sui

parametri che influiscono negativamente sulla sicurezza attraverso la stanchezza, lo stress, la scarsa

visibilità, la difficoltà di manovra, la rumorosità, ecc.

Le modalità di lavoro dei conducenti di autobus ad uso pubblico determinano generalmente mal

di schiena causati dalle vibrazioni sul sedile e sullo schienale e dallo stress della postura. La

lombalgia e l’ernia discale sembrano essere le malattie professionali tipiche di questa categoria di

lavoratori. Vari studi, infatti, hanno riscontrato che un sedile inadeguato può causare diversi

inconvenienti quali una posizione errata del corpo, tensioni muscolari, stress, nausea, aumento della

pressione e temperatura della coscia con conseguente aumento di volume, dolore ai dischi

intervertebrali della spina dorsale, maggiore lavoro per controllare la posizione del corpo, sindromi

da affaticamento, aumento della sudorazione. La progettazione antropometrica del sedile, la

posizione in cui esso tiene il corpo ed il sostegno che gli offre, le vibrazioni trasmesse nonché la

temperatura e l’umidità nei punti in diretto contatto con il corpo umano provocano in quest’ultimo

reazioni, che nella loro globalità, concorrono a determinare il grado di benessere del conducente.

C’è da dire che il comfort di marcia del conducente di autobus ad uso pubblico, sia per la

specificità di un tale tipo lavoro sia per le implicazioni conseguenti sulla sicurezza e sul comfort di

marcia dei passeggeri, ha ricevuto, specialmente negli ultimi anni, particolare attenzione da parte

dei costruttori che si sono orientati soprattutto verso il miglioramento e l’ottimizzazione di quei

fattori determinanti, appunto, il comfort di marcia quali l’abitabili-tà, la visibilità,

l’insonorizzazione, la climatizzazione e l’ergonomia del posto di guida.

Questi studi hanno sicuramente migliorato, rispetto agli anni passati, le condizioni di lavoro dei

conducenti di autobus, mediante un ridisegno complessivo del posto di guida, l’ado-zione di sedili di

tipo ergonomico, dotati di ammortizzatori idraulici e molle di richiamo in grado di smorzare le

vibrazioni indotte dal movimento del veicolo; sono state curate ulteriormente le condizioni di

visibilità, è stato semplificato e reso più leggibile il quadro di indicatori del cruscotto, ecc.

L’abitabilità, intesa come ottimizzazione degli ingombri, viene valutata in base ad alcune quote

caratteristiche determinate con l’ausilio di apposite apparecchiature e principalmente mediante

l’utilizzo di manichini antropomorfi che riproducono le dimensioni e la distribuzione dei pesi di una

persona. In questo modo è possibile determinare alcuni punti di riferimento, partendo dai quali è

possibile definire altri parametri quali le aree di visibilità, la posizione del volante e dei comandi, i

punti di attacco delle cinture di sicurezza, ecc. Uno dei principali punti di riferimento è il cosiddetto

“punto H”, rappresentativo della posizione nell’abitacolo di un occupante seduto, con il quale si

intende l’intersezione su un piano longitudinale dell’asse teorico di rotazione che esiste fra le cosce

ed il tronco di un corpo umano rappresentato, nella fattispecie, dal manichino.

L’esigenza di diminuire le fonti di rumore e di vibrazione dell’autoveicolo e, quindi, di

migliorare l’insonorizzazione dell’abitacolo deriva dal fatto che un veicolo in marcia è sede di

numerose fonti di vibrazioni che danno origine a rumore; una delle principali cause è il

funzionamento intermittente del motore termico le cui vibrazioni si trasmettono attraverso i punti di

attacco alla scocca portante e possono amplificarsi e produrre fenomeni vibratori indotti in quelle

zone della carrozzeria caratterizzate da frequenze proprie di vibrazione coincidenti con quelle

eccitanti (fenomeno della risonanza). Altre fonti di rumore possono essere i finestrini aperti, il

tettuccio aperto e la radio accesa.

Un eccessivo livello di rumorosità influisce negativamente sul rendimento del conducente

stressandolo, aumentando la tensione muscolare e pregiudicando la precisione dei movimenti. Il

rumore agisce sul sistema nervoso vegetativo e riduce alcune funzioni particolarmente importanti

per la guida come ad esempio la valutazione della velocità e della distanza.

Un efficiente sistema di climatizzazione è ritenuto sempre di più un fattore determinante per

assicurare quella condizione di comfort termico che mette a proprio agio il conducente e consente,

quindi, di migliorare la sicurezza di guida. C’è da dire in merito che i notevoli progressi

dell'elettronica hanno permesso di raggiungere risultati ragguardevoli.

In ultimo, migliorare l’ergonomia del posto di guida comporta, essenzialmente, l’esigenza di

minimizzare le vibrazioni trasmesse dal terreno, una ottima accessibilità ai comandi ed un sedile che

possa essere adattato a stature diverse.

1.2 – L’evoluzione del posto di guida negli autobus urbani

Le caratteristiche del guidatore di un autoveicolo commerciale (che rappresenta quello più

assimilabile agli autobus) che coinvolgono l’antropometria sono state esaminate dalla SAE (Society

of Automotive Engineers), che ha fornito un dettagliato esame dei metodi per determinare le misure

fisiche dei guidatori e degli spazi di lavoro riservati alla guida.

SAE ha studiato le dimensioni dello stesso veicolo, in relazione alla sistemazione della postazione

di lavoro, come pure la posizione del sedile del guidatore, la posizione degli occhi e della testa, ed

anche altre dimensioni critiche.

La fig. 1 illustra l’ellisse degli occhi e di altre parti del corpo in rapporto alle dimensioni dello

spazio di lavoro riservato al guidatore nel veicolo.

Fig. 1. L’ellisse dell’occhio e contorni delle posizioni delle altre parti del corpo nella postazione di

lavoro di un guidatore di un autoveicolo commerciale.

La disposizione dei comandi e del cruscotto nei veicoli è tipicamente basata sul punto-H (la

posizione del bacino), dal quale poi derivano la determinazione di altre dimensioni del corpo, quale la

lunghezza della gamba, del braccio, e l’altezza degli occhi.

Un punto fondamentale di riferimento per l’informazione visiva (sia essa all’interno od al-l’esterno

del veicolo) è l’“ellisse dell’occhio”, che definisce la posizione dell’occhio del guidatore (vedi fig. 1).

Nel 1967 il primo embrione della tedesca VDV (Verband Deutscher Verkehrsunterneh-men),

l’Associazione delle aziende tedesche di operatori autobus, cercò di definire le specifiche di un posto

di lavoro standardizzato per i conducenti. Il risultato fu nettamente positivo e la postazione di guida

messa a punto assunse grande importanza e venne adottata su parecchi autobus destinati a svolgere

servizi di trasporto in linea. Si registrò, così, la prima versione standardizzata della postazione di

guida nei mezzi di trasporto pubblico urbano.

Dal punto di vista degli operatori era vantaggioso che i conducenti trovassero su ogni veicolo la

stessa disposizione dei comandi e del display, ogni qualvolta si rendesse necessario cambiare

veicolo e svolgere il proprio turno di lavoro su un autobus prodotto da un’altra casa costruttrice.

L’area del guidatore all’interno dell’autobus richiede particolare impegno nella progettazione. In

questo senso un aspetto fondamentale è che il posto di guida deve avere una zona separata dal resto

dell’autobus. Questa considerazione di base è supportata dai seguenti elementi:

- Per ragioni di sicurezza il conducente deve essere isolato quanto più possibile dalle distrazioni

che possono derivare dalla prossimità dei passeggeri attorno a lui.

- La fonte di luce attorno al guidatore durante il servizio notturno dovrebbe essere oscurata

rispetto al resto del veicolo.

- Quando si opera in condizioni meteorologiche caratterizzate da bassa temperatura, quest’ultima

nell’area attorno al guidatore dovrebbe essere mantenuta più alta rispetto a quella del resto del

veicolo, perché egli lavora in quella posizione per turni fino a 8 ore o più e quindi è importante

che possa essere leggermente vestito in una situazione ambientale confortevole.

- Psicologicamente, è meglio per i guidatori rimanere isolati dai passeggeri, in considerazione

del fatto che tale condizione di lavoro può ridurre la stanchezza fisica.

L’area tratteggiata in figura 2 mostra una tipica modalità di separazione della zona del

guidatore dal resto dell’autobus. Le dimensioni mostrate in questa figura sono: una lunghezza

standard di 12 m, larghezza 2,50 m tipiche di un autobus urbano tra quelli oggi maggiormente

usati.

Fig. 2. Schema tipico e dimensioni dell’area del guidatore.

All’interno della zona di guida, i principi dell’ergonomia devono essere impiegati per studiare il

guidatore, con le sue caratteristiche, ed il suo ambiente di lavoro come si fa dal 1959.

In figura 3 è mostrato un esempio di una analisi ergonomica di parti del posto di guida, mentre la

figura 4 mostra un esempio con le dimensioni in metri, messo a punto in Ger-mania dalla

Associazione dei costruttori automobilistici nel 1983.

Fig. 3. Esempi di considerazioni ergonomiche per i pedali del posto di guida di un autobus e

visione laterale che influenza il comfort del guidatore.

Fig. 4. Gli standard del posto del guidatore secondo studi svolti in Germania (VOV, 1983).

Ergonometria, cioè “misura del lavoro”, in un autoveicolo significa curare le distanze necessarie

al guidatore per raggiungere con il braccio i comandi, migliorare la loro facilità di attivazione e la

funzionalità.

Tutti i comandi devono essere a portata di mano del guidatore, per evitare che si debba inclinare

in avanti rispetto allo schienale.

Lo stesso discorso vale nei casi in cui si debba operare su un pedale.

I guidatori sono abbastanza diversi in quanto ad altezza dei loro occhi, a lunghezza delle braccia,

a lunghezza delle gambe.

Il sedile del veicolo deve essere fornito di opportune regolazioni per compensare queste variazioni

ed il progettista deve trovare i modi con cui queste regolazioni possono avvenire meccanicamente e

essere attuate con particolare facilità quando il veicolo è in movimento.

Tutte le posizioni da seduti negli autoveicoli devono essere regolabili per soddisfare tutte le

persone nelle diverse taglie che possono presentarsi anche in relazione al fatto che si possono avere

guidatori uomini e guidatori donne.

Le caratteristiche fisiche più direttamene interessate nella progettazione dell’autobus, con

riferimento all’ergonomia del guidatore, sono il sedile di guida, il parabrezza, la strumentazione.

Riguardo al sedile di guida, questo deve essere molto più attentamente studiato rispetto ai sedili

riservati ai passeggeri in quanto quello per la guida deve essere occupato dalla medesima persona per

molte ore. Inoltre esso non deve essere così facilmente danneggiabile come i sedili del passeggero. I

cuscini del sedile, la spalliera sedile ed il materiale di rivestimento devono essere di alta qualità per

assicurare il comfort del guidatore. Le posizioni orizzontale e verticale del sedile come pure l’angolo

formato dalla spalliera con il cuscino devono essere facilmente regolabili in modo che una larga

percentuale dei guidatori possa adattarsi confortevolmente e con sicurezza.

Un esempio di sedile per guidatori con le sue dimensioni base (ed il loro campo di variazione)

come pure la posizione del volante è mostrato in figura 5.

Questo sedile è stato proposto per l’autobus standard tedesco tipo SLII dalla Federazione

Tedesca di Pubblico Trasporto (VOV, 1983). La sua principale caratteristica è che esso è stato

progettato per ridurre la stanchezza del corpo determinata dallo stare a lungo seduti e garantire una

posizione eretta della colonna vertebrale ed evitare dolori alla schiena ed altri sintomi.

Fig. 5. Sedile del guidatore; dimensioni e schema dello sterzo secondo VOV 1983.

I sedili che danno una postura leggermente inclinata all’indietro sono preferiti. I medici

ortopedici affermano che il minimo angolo tra tronco e cosce è di 105°, e che un intervallo tra 110°

e 115° è quello ideale (fig. 6).

Fig. 6. Valori degli angoli delle articolazioni in corrispondenza del fianco, del ginocchio, della

spalla e del gomito per l’ottimizzazione del comfort e della fatica.

Gli angoli per l’articolazione del ginocchio, della spalla e del gomito devono essere selezionati con

molta attenzione se si vogliono garantire buone condizioni di comfort e di fatica.

Angoli raccomandati per l’articolazione del ginocchio sono nel campo tra 112° e 118°.

Come regola generale, si accetta che il sedile debba essere posto a 16” sopra il livello del

pavimento. Per un appropriato supporto sotto la coscia, il sedile deve avere un cuscino con lunghezza

di 16”, con un bordo anteriore sollevato, formando, in generale, un’inclinazione di 5°-10° rispetto allo

schienale.

Riguardo al parabrezza, il requisito base è che non deve riflettere l’interno dell’autobus. Questo è

particolarmente significativo al buio, quando l’autobus viaggia senza usare i fari abbaglianti su una

strada poco illuminata.

Un metodo semplice per realizzare ciò è quello di ridurre l’area dell’interno dell’autobus che il

guidatore può vedere riflessa sul parabrezza. Per questa ragione la aree di divisione tra la zona di

guida ed il resto dell’autobus dovrebbe essere oscurata, così da non per-mettere alla luce

proveniente dal resto dell’autobus di arrivare alla zona del guidatore.

Un modo alternativo per ridurre le riflessioni sul parabrezza è quello di curvarlo in modo tale da

far convergere i raggi luminosi sopra qualche punto realizzato con materiale non riflettente

nell’interno. Questa forma del parabrezza può essere ellittica o cilindrica (od ambedue), e sistemato in

maniera tale che gli occhi del guidatore sono vicini ad uno dei fuochi, mentre il secondo fuoco

dell’ellisse è in una area scura non riflettente (fig. 7).

Fig. 7. Due esempi di parabrezza che riduce od elimina le riflessioni verso il guidatore

(focalizzazione dei raggi luminosi su punti scuri non riflettenti).

Infine, riguardo alla strumentazione ed ai comandi, il conseguimento della migliore posizione del

guidatore è un obiettivo essenziale per un confortevole e sicuro esercizio del veicolo. Per il

pannello ed il display degli strumenti le seguenti indicazioni sono degne di essere sottolineate:

- luci di indicazione dovrebbero essere a colori, codificati per distinguere tra emergenza e

procedure standard;

- in fase di regolare esercizio, il guidatore non dovrebbe essere confuso dal pannello strumenti: per

esempio devono apparire solo i segnali essenziali;

- posizioni dei comandi e display non devono ostacolarsi l’un l’altro.

Normalmente tutti i messaggi d’emergenza sono in rosso e le spie luminose delle procedure regolari

sono verdi o blu. E’ raccomandato che tutte le luci di indicazione contengano figure nel display (non

parole) e non si devono vedere quando spente. Quadranti possono essere usati per alcune indicazioni,

per es. temperatura motore, pressione olio e livello carburante. Qualche indicatore desiderabile e luci di

avviso che si ritiene utile inserire nel display comprende:

- indicatore di velocità;

- temperatura motore, indicatori olio e carburante;

- indicatori controllo ambientale;

- varie luci di avviso.

Tutti i comandi di controllo dovrebbero essere in una area, preferibilmente sul lato destro del

pannello di controllo e facilmente raggiungibili dalla mano del guidatore (fig. 8). Interruttori a

bilanciere a 2 o 3 vie, interruttori a rotazione, e reostati internamente illuminati possono essere usati

per le varie funzioni di controllo elettrico.

Fig. 8. Limite della distanza di comandi ai fini ergonomici.

1.3 - Le caratteristiche costruttive e funzionali degli autobus

1.3.1 La normativa italiana

Nell’attuale normativa italiana che disciplina la costruzione e le principali caratteristiche che

devono possedere gli autobus di linea le prescrizioni particolarmente specifiche rivolte alla

standardizzazione ed armonizzazione di quei fattori sopracitati relativi al comfort del posto di guida

sono molto limitate; vi si possono trovare, tranne qualche caso specifico, delle prescrizioni di

carattere generale che, certamente, contribuiscono a migliorare le condizioni di lavoro dell’autista,

ma non esiste un compendio di norme mirate alla definizione completa di un posto di guida

ergonomico per cui, all’interno dell’osservanza di queste prescrizioni a carattere generale la case

costruttrici si giovano della loro esperienza e dei loro studi per la realizzazione del posto di guida.

Si farà adesso una disamina delle principali norme italiane esistenti, evidenziando quan-to in

esse è contenuto in merito all’oggetto della presente ricerca:

- D.M. 06 12 1975 - Caratteristiche funzionali ed approvazione dei tipi di autobus di cui all’art. 17

del decreto-legge 13 agosto 1975, n° 377, convertito, con modificazioni nella legge 16 ottobre

1975, n° 493, recante provvedimenti per il rilancio dell’economia riguardanti incentivi a favore

delle piccole e medie imprese, agricoltura, interventi per il Mezzogiorno e trasporti.

Contiene indicazioni funzionali relative ai sedili, alla separazione del posto di guida rispetto al

pubblico, all’illuminazione interna e ad altri accessori interni

- D.M. 18 08 1976 - Caratteristiche funzionali ed approvazione dei tipi di autobus di linea

interurbani , di cui all’art.17 del decreto-legge 13 agosto 1975, n° 377, convertito, con

modificazioni, nella legge 16 ottobre 1975, n° 493.

Contiene indicazioni sul posto di guida, e sull’illuminazione interna ai fini della protezione del

conducente da eventuali riflessi.

- D.M. 18.04.1977 - Caratteristiche costruttive degli autobus.

In questo decreto l’unica prescrizione che ci riguarda è contenuta nel punto 5.8. laddove recita

“… Negli autobus in servizio pubblico di linea dovranno essere adottati idonei accorgimenti e

dispositivi in modo da evitare che, di notte, la luce interna dell’autobus riflessa dal parabrezza

disturbi il conducente nei riguardi della visibilità della strada ….”

- D.M. 01.02.1982 - Caratteristiche funzionali ed approvazione dei tipi unificati di autobus

urbani e suburbani sovvenzionabili con contributo statale dal 1° Gennaio 1982.

Già in questo decreto si cominciano a trovare qualche norma ed indicazione specifica riguardanti

il posto guida; infatti il punto 4. dell’allegato così recita: “Il posto di guida deve essere ubicato sulla

sinistra del veicolo. Dovranno esservi uno o più specchi retrovisori per il controllo del movimento

dei passeggeri dal posto di guida.

La poltroncina per il conducente deve consentire la regolazione in direzione sia longitudinale che

verticale; è ammesso inoltre un molleggio regolabile.

Il posto di guida deve essere attrezzato con:

- una borsa portacarte e documenti del veicolo;

- ripari dal sole per il conducente;

- apparecchi di sbrinamento e disappannamento del parabrezza e di riscaldamento per il

conducente;

- plafoniera per illuminazione autonoma;

- dispositivi per la segnalazione sul cruscotto della posizione di apertura e chiusura delle porte.

Sono ammessi al servizio del conducente:

- la separazione del posto di guida rispetto al pubblico da realizzare con mancorrenti orizzontali

e verticali;

- una cappelliera;

- una schermatura contro i riflessi dell’illuminazione interna;

Il finestrino al lato del posto di guida deve essere apribile…”

Si incomincia anche a porre l’attenzione al problema della rumorosità, infatti il punto 6. dello stesso

allegato così recita: “... Dovranno essere adottati gli opportuni accorgimenti, anche sulla carrozzeria, in

modo tale che il livello di rumorosità all’interno degli autobus risulti contenuto entro i limiti fissati nelle

corrispondenti tabelle di unificazione a carattere definitivo(*).

Con il motore a minimo non devono manifestarsi effetti di risonanza, apprezzabile senza

strumenti, nella struttura del veicolo, né in altre parti di esso, con particolare riguardo ai finestrini

ed alle portiere”.

- D.M. 18.07.1986 - Caratteristiche funzionali ed unificazione degli autobus urbani e suburbani

sovvenzionabili con contributo statale successivamente al 1° Gennaio 1987.

Questo decreto riprende sostanzialmente le prescrizione del precedente decreto ampliandole in

qualche punto, con la differenza, però, di rimandare a tabelle di unificazione e, quindi, di

normalizzare le varie prescrizioni. Il punto 4. così recita: “... Il posto di guida deve essere ubicato sulla

sinistra. Nei veicoli di tipo snodato, lungo e normale, il campo di visibilità del conducente dovrà

essere verificato con le modalità indicate in tabelle di unificazione a carattere definitivo.

Al servizio del posto di guida dovranno inoltre essere installati uno o più specchi retrovisori

interni.

Ad eccezione dei veicoli di tipo corto e cortissimo, il parabrezza deve essere piano ed, a veicolo

vuoto, essere inclinato di almeno 5° con bordo superiore arretrato verso il conducente.

Il sedile per il conducente deve consentire la regolazione in direzione sia longitudinale che

verticale; è ammesso il molleggio regolabile. L’attacco del sedile conducente al pavimento sarà

realizzato come indicato in tabelle di unificazione a carattere definitivo.

Il posto di guida deve essere attrezzato con:

- una borsa porta carte e documenti del veicolo;

- una cappelliera;

- ripari dal sole per il conducente;

- uno o più dispositivi per il riscaldamento del conducente e per lo sbrinamento e il

disappannamento del parabrezza e dei vetri antero-laterali, se presenti;

- un punto luce autonomo per l’illuminazione locale.

La separazione del posto di guida dal pubblico, nei veicoli di tipo snodato, lungo e normale, deve

essere realizzata secondo quanto stabilito in tabelle di unificazione a carattere definitivo.

Il finestrino a lato del posto di guida deve essere sempre del tipo apribile. Nei veicoli di tipo

snodato, lungo e normale, le prese per l’areazione del posto di guida dovranno essere realizzate

secondo quanto indicato in tabelle di unificazione a carattere definitivo;

Nei veicoli di tipo snodato, lungo e normale, in una zona antistante al conducente, così come

definita in tabelle di unificazione a carattere definitivo, devono essere inseriti i comandi, gli

indicatori, la spie e le apparecchiature elencate nella tabella stessa.

Punto 7: “... Rumorosità.... Dovranno essere adottati gli opportuni accorgimenti, anche sulla

carrozzeria, in modo tale che il livello di rumorosità all’interno dei veicoli, determinato con le

modalità di cui alle apposite tabelle di unificazione a carattere definitivo, risulti contenuto entro i

limiti fissati nelle corrispondenti tabelle di unificazione a carattere definitivo.

Con il motore a minimo non devono manifestarsi effetti di risonanza, apprezzabile senza

strumenti, nella struttura del veicolo, né in altre parti di esso, con particolare riguardo ai finestrini

ed alle porte.”

Punto 23. “... Comando centrale di emergenza. Il comando del dispositivo di emergenza deve

essere sistemato in posizione accessibile dal conducente e realizzato con interruttore a fungo, non

confondibile con altri, a disinserimento manuale. Nei veicoli di tipo snodato, lungo e normale, il

predetto comando del dispositivo di emergenza deve essere sistemato in prossimità della fiancata

sinistra.”

- D. M. 3.9.1987 – Caratteristiche funzionali e di unificazione per la sovvenzionabilità con

contributo statale degli autobus interurbani regionali destinati esclusivamente a servizi con

percorsi limitati e frequenti fermate.

- D. M. 2.10.1987 – Caratteristiche funzionali e di approvazione dei tipi unificati di «autobus e

minibus destinati al trasporto di persone a ridotta capacità motoria anche non deambulanti»

ed «autobus, minibus ed autobus snodati con posti appositamente attrezzati per persone a

ridotta a capacità motoria».

Le tabelle di unificazione, a cui i decreti sopraccitati rimandano, sono le tabelle CUNA

(Commissione Tecnica di Unificazione nell’Autoveicolo), approvate dal Ministero dei Trasporti; in

questa tabelle sono contenute delle norme che, in relazione ai vari argomenti trat-tati, stabiliscono

delle caratteristiche, delle misure, dei parametri che devono essere rispettati nella realizzazione del

posto di guida degli autobus pubblici.

Le principali di queste tabelle sono:

- CUNA NC 504-01;

- CUNA NC 504-02;

In esse viene trattato il problema della rumorosità all’interno di un autobus ad uso pubblico ed,

in, particolare, nella tabella 504-02 viene stabilito che la rumorosità rilevata, secondo le modalità

prescritte nella tabella 504-01, in corrispondenza della testa del conducente non deve essere

superiore a 77 dB(A).

- CUNA NC 571-20 Comando centrale di emergenza;

In essa vengono stabilite le caratteristiche e le funzioni di questo importante comando

azionabile dal conducente.

- CUNA NC 581-05 Fissaggio del sedile del conducente;

Viene normalizzato il fissaggio al pavimento del sedile del conducente.

- CUNA NC 581-22 Separazione del posto di guida dal pubblico;

Questa tabella stabilisce alcune caratteristiche geometriche minime da rispettare, al fine di

separare convenientemente il posto di guida dalla zona riservata al pubblico;

- CUNA NC 582-10 Apparecchiature da sistemare davanti il conducente;

Viene, sostanzialmente, definita geometricamente la “zona antistante il conducente” al-l’interno

della quale deve essere contenuto il “cruscotto anteriore” ed, inoltre, vengono indicati e definiti i

comandi indispensabili e quelli facoltativi che devono essere posizionati nel cruscotto stesso;

- CUNA NC 586-05 Campo di visibilità del conducente;

Partendo da alcuni punti predeterminati, quali il punto “H” sopraccitato ed il punto “V”, detto

centro di visibilità, vengono determinate le zone minime di visibilità che il conducente deve avere

verso l’avanti e verso il lato destro;

- CUNA NC 586-06 Aerazione del posto di guida e sbrinamento parabrezza;

Si danno alcune prescrizioni di massima sull’aerazione del posto di guida;

CUNA 587-20 Superfici libere per indicatori di percorso

La norma interessa parzialmente la definizione del posto di guida in quanto il cartello di

segnalazione percorso viene installato nella zona superiore della testa anteriore e di fatto ne

definisce la geometria.

Norma UNI 9838 – Acustica. Misure della rumorosità interna di veicoli stradali a motore

Si riportano di seguito le tabelle CUNA e quella UNI prima citate con il dettaglio delle

prescrizioni in esse contenute:

1.4 - La Raccomandazione della Federtrasporti

Giova citare, altresì, un’edizione del Febbraio 1999 della Federtrasporti, l’associazione nazionale

delle imprese che eserciscono servizi di pubblico trasporto, avente come oggetto “Raccomandazioni

per l’acquisto di autobus urbani da 12m. - Specifiche Tecniche”, che è u-na sorta di capitolato nel

quale vengono richieste ed anche suggerite alle ditte costruttrici delle specifiche tecniche ben precise

che, pur rispettando le norme sopracitate, vengano incontro e migliorino le esigenze di maggiore

comfort e sicurezza che man mano si sono manifestate sulla base dell’esperienza acquisita. In

particolare, riguardo al posto di guida, si legge:

(1.7)(*) POSTO DI GUIDA

(1.7.1) Struttura di separazione

La realizzazione deve assicurare elevato comfort ed abilità al conducente riservando adeguato

spazio alla postazione.

Il posto guida deve essere separato in conformità della norma CUNA NC 581-22.

In sede di offerta deve essere presentata la descrizione e il disegno illustrativo riguardante la

struttura di separazione del posto di guida e visibilità.

Nota al Par. 1.7.1

Qualora il Cliente ritenga opportuna una soluzione personalizzata, in base alle proprie

specifiche esigenze, dovrà descriverla compiutamente allegando al Capitolato un disegno -

anche di massima - di quanto richiesto.

(1.7.2) Sbrinamento e disappannamento del parabrezza e vetri laterali

Deve essere previsto un efficace impianto di circolazione dell’aria per il disappannamento e lo

sbrinamento del parabrezza e, se presenti, dei vetri antero-laterali.

Gli eventuali vetri laterali devono essere dotati di resistenza elettrica incorporata ed estesa su

tutta la superficie.

L’afflusso dell’aria nell’impianto deve provenire sia da una presa d’aria posta all’interno del

veicolo, collocata nella parte superiore della paretina o comunque lontana da zone di calpestio del

movimento, sia da una presa esterna in prossimità del tetto del veicolo.

La canalizzazione per l’immissione deve essere realizzata in modo da consentire, attraverso un

deviatore manuale, l’aspirazione dell’aria dall’esterno, dall’interno del veicolo o miscelata.

Devono altresì essere attuati tutti gli accorgimenti necessari ad abbattere, mediante idonei filtri

nei vari sistemi di immissione dell’aria, le impurità presenti nell’aria stessa, sia per le fasi di

aspirazione interna che esterna del veicolo.

(1.7.3) Sedile conducente

Sedile del conducente del tipo a sospensione pneumatica con regolazione automatica al peso del

conducente.

Nota al Par. 1.7.3

Il Cliente dovrà precisare le caratteristiche del sedile secondo le proprie specifiche esigenze.

(1.7.4) Cruscotto e strumentazione

Si considerano quattro zone, circostanti al posto guida, indicate schematicamente nella Scheda

tecnica n° 1.7.4 e precisamente:

- zona A) - anteriore sotto parabrezza

- zona B) - anteriore sopra parabrezza

- zona C) - laterale sotto finestrino autista

- zona D) - laterale sopra finestrino autista

In sede di offerta deve essere presentato un disegno raffigurante la disposizione dell’in-tero posto

guida ed il dettaglio delle zone citate.

La disposizione illustrata dalla Scheda tecnica 1.7.4, pur non rappresentando un elemento

vincolante di specifica, costituisce una soluzione a cui il Cliente è interessato.

La realizzazione di tali cruscotti, specie per quelli inferiori (A e C), deve garantire ottima

visibilità dei dispositivi di segnalazione, anche con sole battente e non creare fastidiosi riflessi sulle

superfici vetrate nelle ore serali; la distribuzione dei componenti, nonché le posizioni da prevedere

come scorta, devono risultare ergonomicamente valide ai fini del comfort e della sicurezza di guida.

Deve essere prevista una zona ben individuata, nella quale devono essere collocati i comandi per

la disattivazione di asservimenti e/o sistemi di sicurezza (“sblocco”) previsti nell'impianto.

Nota al Par. 1.7.4

Il Cliente indichi come intende sia realizzata. 1'eventuale “piombatura” dei suddetti comandi.

I vari dispositivi di comando e di indicazione devono garantire una elevata affidabilità e

manutenibilità; devono essere identificati secondo le prescrizioni della normativa vigente oltre che

essere dotati di singola targhetta indicatrice con scritta della funzione, con ottime caratteristiche di

fissaggio.

In alternativa al tradizionale impiego di dispositivi di segnalazione, od anche solo in parte, vi è

notevole interesse per soluzioni diverse e tecnologicamente avanzate, che comunque devono

rispondere a quanto già citato in relazione alla visibilità, ai riflessi, alle particolari condizioni

climatiche.

Il Cliente è interessato a soluzioni che prevedano la messa in atto del criterio che distingue la

segnalazione luminosa non solo per semplice alimentazione ma anche per la funzionalità di taluni

componenti.

In offerta deve essere presentata documentazione tecnica di quanto citato ricordando che la

logica di funzionamento e l’uso in linea non devono distogliere il conducente, la cui attività

primaria è la guida dei veicolo in condizioni di sicurezza.

A tutti i concetti precedentemente citati, viene posta particolare rilevanza, intendendosi con ciò

che deve essere data possibilità al Cliente di personalizzare cruscotto e strumentazione in relazione

alle proprie specifiche esigenze.

Nota al Par. 1.7.4

Il Cliente potrà aggiungere nella specifica proprie indicazioni relative alla verifica “al vero”

della soluzione adottata per cruscotto e strumentazione al livello di “proto-serie” o di

“maquette” riservandosi di approvare la soluzione proposta prima dell'avvio della produzione

in serie.

Si precisa che a riguardo sarà elaborata, per la prossima edizione, una specifica tabella CUNA

per cui si raccomanda di aggiornare tale paragrafo non appena verrà emanata la tabella

suddetta.

(1.7.5) Impianto di aria condizionata del posto di guida

Il veicolo deve essere dotato di un impianto di aria condizionata del posto di guida L'impianto deve

essere parte integrante di quello di sbrinamento. In sede di offerta deve essere dettagliatamente

illustrato l'impianto proposto, il suo funzionamento e la sua efficacia.

Nota al Par. 1. 7.5

Si raccomanda al Cliente di valutare con attenzione l’opportunità di mantenere nel Capitolato le

specificazione di questo punto attesa la complessità del costo di installazione e gestione di tali

impianti.

(1.7.6) Impianto TVCC

Sui veicoli deve essere installato un impianto TVCC, per il controllo della movimentazione dei

passeggeri della porta posteriore e di quella centrale.

Nota al Par. 1. 7.6

Si ritiene di raccomandare tale installazione che tuttavia può essere omessa a scelta del Cliente.

Il cliente può richiedere, peraltro, l’applicazione di un impianto TVCC, per il controllo dell’area

posteriore esterna del veicolo, per facilitare la retromarcia.

CAPITOLO II

LA NORMATIVA EUROPEA.

LE INIZIATIVE PER IL NUOVO POSTO DI

LAVORO NEGLI AUTOBUS URBANI DEL 2000

2.1.- Introduzione

In campo europeo, fermo restando che si è in attesa della prossima emissione da parte del

Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea della prima Direttiva Europea per gli

autobus, la documentazione più significativa nel settore è la normativa redatta dalla Associazione

Tedesca Operatori Bus “VDV” ed in particolare la “Raccomandazione 234” - Posto di lavoro del

conducente autobus urbani”, edita nel Giugno 1996 ed aggiornata nel Marzo 1998.

Detta pubblicazione nasce a seguito della ricerca e degli studi svolti da parte dell’Asso-ciazione

suddetta in collaborazione con la Professional Association of Tramways, Metros and Railways con

l’Institute of Occupational Safety (BIA), l’Evobus Gmbh (società formata da Mercedes e

Setra),Man, Neoplan, con Istituto di Veicoli a Motore e l’Istituto di Tecnologia di Aachen ed altri

tra Istituti universitari, Associazioni e Autorità nel settore dei trasporti.

L’intento è stato quello di sviluppare e proporre concretamente un nuovo concetto per l’ambiente

di lavoro del conducente per autobus di città al fine di migliorarne le condizioni di lavoro, sulla base

delle più recenti scoperte scientifiche ed anche a seguito di svariate indagini sulle problematiche

evidenziate degli stessi conducenti mediante questionari.

Il risultato finale è consistito in una serie di suggerimenti tecnici e di precisi parametri da

rispettare che consentono di determinare una configurazione ottimale e standardizzata della

postazione di guida degli autobus urbani a cui fa ormai riferimento un gran numero di case

costruttrici sia tedesche che di altri paesi europei.

I principali aspetti di questa “Raccomandazione 234” consistono nei seguenti punti:

- avere progettato una postazione di lavoro che consenta un ottimale adattamento a conducenti di

altezza compresa tra 1,58 m e 2,00 m;

- la possibilità di regolare il volante sia in altezza e sia in inclinazione;

- raggruppare i comandi di uso più frequente e renderli di facile accesso al conducente senza

bisogno di curvare in avanti il corpo;

In particolare, giova evidenziare i principali punti sviluppati:

- l’inclinazione del sedile, compresa tra 15°-20°, rispetto alla verticale è stata concepita in modo

che la parte superiore del corpo sia meno eretta; il sedile deve essere girevole verso la porta

della cabina per almeno 35° e ciò per facilitare l’accesso del conducente;

- la possibilità di regolare la posizione del sedile in altezza, in profondità, in inclinazione sia

dello schienale e sia dell’area sedile; possibilità di regolazione anche del supporto lombare e

del poggiatesta; tutte queste regolazioni, oltre che manualmente, devono essere possibili anche

mediante servomeccanismi con possibilità di memoriz-zare le varie posizioni a seconda del

conducente in servizio;

- il sedile deve avere un sistema ad aria compressa per lo smorzamento delle vibrazioni e deve

adattarsi a pesi compresi tra 40 e 130 Kg; l’imbottitura deve essere più soffice al centro e con

una determinata durezza nei lati sporgenti e deve essere fatta in modo da assicurare una

temperatura ed umidità variabili entro certi limiti;

- l’ottimizzazione delle condizioni di microclima attorno al sedile del conducente deve essere

possibile mediante vari accorgimenti ed opportune regolazioni della ventilazione e del

riscaldamento/raffreddamento dell’aria.

- i pedali devono essere tali che il movimento del piede sia rotatorio con raggio di rotazione

attorno al punto di appoggio del tallone e devono avere una superficie di contatto convessa.

Deve essere previsto un appoggio per il piede sinistro con angolo di riposo di 25°.

- specifici accorgimenti sono suggeriti per diminuire gli abbagliamenti e le riflessioni di luce

verso il conducente; gli specchietti retrovisori esterni devono essere completamente visibili da

tutti gli autisti di altezza compresa tra 1,58 e 2,00 m, come già citato;.

- un’attenzione particolare viene riservata alla ottimizzazione del cruscotto raggruppando i

comandi di funzione omogenee in appropriate aree ed attraverso l’introduzione di un display

all’interno del quale vengono presentate con dei simboli e testi brevi le informazioni più

importanti riguardanti il funzionamento dei vari organi meccanici e la gestione delle principali

funzioni del bus. Tali informazioni appaiono in funzione della priorità, per cui solo le

informazioni più importanti sono mostrate nel display, mentre la normale condizione di

operatività è mostrata solo dietro richiesta pressando un bottone.

In questo modo si raggiunge l’obbiettivo di rendere chiara la fonte di informazioni al conducente,

diminuire il numero delle spie del cruscotto, concentrare la fonte delle informazioni in un unico

posto e di rendere minimo lo sforzo del conducente per identificare i guasti e gestire agevolmente

tutte le varie funzioni del veicolo.

Si riporta nell’ allegato al capitolo il testo completo della Raccomandazione 234 del VDV.

2.2 – Problemi ergonomici nel nuovo posto di lavoro del guidatore di autobus

La guida di un autobus in condizioni di traffico congestionato, i frequenti contatti con i passeggeri

trasportati ed il controllo del pannello degli strumenti di informazione sullo stato del veicolo, possono

essere causa di stress. Offrire un salutare ambiente di lavoro per il conducente, migliora la sicurezza e

riduce i fattori che determinano stanchezza fisica e mentale.

In Germania, l’Industria Mannesmann VDO AG ha sviluppato il progetto di un nuovo posto di

lavoro del guidatore di autobus urbano, che include importanti innovazioni anche nel ridisegno del

cruscotto, regolabile in relazione alla disposizione del volante ed è adattabile ai bisogni del

conducente. Così le condizioni di lavoro del conducente sono segnatamente migliorate sia dal punto

di vista ergonomico che da quello della sicurezza.

Del progetto tedesco, che costituisce sicuramente l’aspetto più avanzato nel settore della ricerca

riguardante il posto di lavoro del guidatore di autobus, di seguito vengono esposti i contenuti

almeno per quanto attiene agli elementi più significativi dei risultati conseguiti.

Da una valutazione statistica delle informazioni, acquisite attraverso un’indagine svolta ad hoc, le

aziende di trasporto pubblico tedesche hanno rilevato un numero crescente di autisti di autobus

urbani in pensione anticipatamente. La maggior parte di questi pensionamenti si è fatta dipendere da

problemi di salute (per esempio, dolori lombari) e quest’elemento costituì il punto di partenza di

un’indagine sul posto di lavoro del guidatore e sul loro comportamento giornaliero nello

svolgimento della mansione assegnata. Un campione dell’indagine svolta mostrò che i vecchi posti

di lavoro dei guidatori nei bus di città avevano una quantità di difetti ergonomici (Fig. 9). Questa

conoscenza portò alla decisione di creare un gruppo di lavoro specialistico al fine di eliminare

questi difetti. Ne venne fuori un nuovo progetto di posto di lavoro (fig. 10) per i guidatori di

autobus urbani con l’obiettivo fondamentale di sviluppare un nuovo ambiente di lavoro finalizzato a

migliorare le condizioni operative del conducente (figg. 11, 12)

2.3 - Il progetto

Per acquisire esperienze partendo dalle situazioni pratiche di ogni giorno, la ricerca è stata basata

su un’analisi della situazione attuale, con particolare interesse su un’analisi del modo di svolgersi

del lavoro attraverso riprese con videocamera ed attraverso un questionario sui guidatori femmine e

maschi e su come questi possono interagire con il posto di lavoro, prendendo in considerazione

anche gli aspetti relativi al rumore, alle vibrazioni ed alle condizioni climatiche. Importante per il

dimensionamento del posto di lavoro, è la statura corporea del guidatore sulla base di confronti

nazionali ed internazionali su dati antropologici, è stato deciso di definire la statura media del corpo

di guidatori maschi e femmine tra 1,58 m ed 2,00 m. Questa statura è stata definita per assicurare ai

guidatori una salutare e confortevole posizione al sedile. Considerare guidatori con queste

caratteristiche del corpo è importante per tenere conto del fatto che, ad esempio, conducenti di sesso

femminile di piccola statura operanti nel bus potrebbero avere problemi a raggiungere i pedali.

Fig. 9 Il vecchio posto di lavoro nella forma utilizzata negli anni ‘60

Fig. 10 Layout del nuovo posto di lavoro del guidatore degli autobus urbani.

11 12

Fig.11 Posizione del sedile nel posto di lavoro del guidatore (1967)

Fig. 12 Posizione del sedile nel posto di lavoro del guidatore (1996)

I guidatori maschi di alta statura richiedono, invece, un ampio campo per muovere il sedile

all’indietro al fine di trovare una confortevole posizione da seduto.

È stato costruito un prototipo e circa 120 guidatori selezionati dalle aziende di trasporto pubblico

sono stati coinvolti in test che simulavano il pratico esercizio dell’autobus di città.

In base a questi test, prototipi di sedili e di ambienti di lavoro per l’applicazione negli autobus di

trasporto pubblico, sono stati sviluppati dai maggiori fabbricanti tedeschi di bus, sono stati oggetto

di ulteriori studi e successivamente, con l’introduzione di modifiche derivanti da questi studi, le

specifiche emerse sono state inserite nella Raccomandazione 234 del VDV “Il posto di lavoro del

conducente degli autobus a pianale ribassato in servizio di linea”.

Dal 1996 il vecchio posto di lavoro dei conducenti del 1967 è stato sostituito dal “nuovo posto di

lavoro del conducente”. Da principio, il nuovo posto di lavoro del conducente è stato offerto come

equipaggiamento optional, ma dal 1998, in Germania, il nuovo posto di lavoro del guidatore è

diventato equipaggiamento standard nell’ultima generazione di bus.

2. 4 - Il concetto del nuovo posto di lavoro dei guidatori

Le esigenze emerse riguardo al nuovo posto di lavoro dei guidatori degli autobus urbani sono

scientificamente ben inserite all'interno di un’idea finalizzata all’armonizzazione degli aspetti

interdisciplinari dell'ergonomia, della tecnica e dell'esercizio.

La piena e pratica applicazione, nella più ampia estensione possibile, è del nuovo progetto mira

alla disponibilità per guidatori di sesso maschile e femminile (nelle caratteristiche antropometriche

prima dette) di un posto di lavoro ottimizzato sia dal punto di vista della sicurezza che da quello

dell'ergonomia.

Sebbene il concetto fondamentale per il posto di lavoro dei guidatori sia stato sviluppato per gli

autobus urbani con trasmissione automatica, è auspicabile che ciò avvenga anche per gli autobus

suburbani e interurbani con cambio meccanico (fig. 13)

Tutte le dimensioni del posto di lavoro del conducente sono riferite ad un sistema di coordinate

umane.

Il sistema di riferimento è formato da tre piani perpendicolari tra di loro (piano o-x, piano o-y,

piano o-z). Il punto di intersezione (origine coordinate) di tutte e tre i piani corrisponde alla

proiezione verticale del punto di appoggio del tallone al pedale dell’accelerato-re definito punto

tallone nel piano o-y. La linea di intersezione del piano o-x è definito come linea punto tallone.

Fig. 13 Versione di posto di lavoro per guidatori di autobus extraurbano

Un importante obiettivo è stato quello di pervenire ad una fisicamente sana e confortevole

posizione del sedile. La postura della parte superiore del corpo è meno eretta rispetto a quella usuale

nel bus urbano del passato.

Essa è caratterizzata da una posizione leggermente inclinata all’indietro con un angolo dello

schienale di 15°-20°.

Allo scopo di rendere questa posizione del sedile accettabile pure per i guidatori alti, è stato

necessario rendere più ampia la cabina di guida.

La lunghezza e larghezza del posto di lavoro del conducente (dimensioni interne) deve essere

tale che il sedile sia girevole di almeno 30° nella posizione più arretrata, più alta del sedile stesso.

La profondità della parte più bassa dell’abitacolo deve essere almeno di 340 mm. Per la protezione

delle dita è previsto di mantenere una distanza di sicurezza di 25 mm tra il volante ed il cruscotto. Il

minimo spazio per muovere la spalla deve essere di 800 mm in una distanza verticale non superiore

a 900 mm dalla linea punto tallone.

Il passaggio di accesso nel compartimento passeggero deve avere una larghezza interna

maggiore o uguale a 860 mm e fino ad un’altezza di 300 mm sopra il pavimento del veicolo. Deve

essere garantito un flusso passeggeri su due file durante l’apertura della doppia porta.

Nei bus urbani, dove un accesso attraverso la prima porta è previsto per passeggeri in sedia a

rotelle, deve essere possibile l’installazione di un montacarichi (piattaforma con dimensioni 1100 mm

× 900 mm).

Il posto di lavoro del conducente è montato su una piattaforma alta non più di 200±50 mm per

evitare gli scalini.

Allo scopo di garantire un sicuro e facile accesso al posto di lavoro del guidatore, la porta della

cabina deve essere preferibilmente incardinata nel lato anteriore. È previsto uno spazio per la borsa

del conducente (posizione verticale), es. nella porta della cabina. Le dimensioni sono di 440 × 330 ×

170 mm (trasporto urbano) ed 440 × 330 × 230 mm (interurbano/trasporto regionale). Oggetti di

valore (monete, tagliandi in bianco, ecc.) devono essere mantenuti al sicuro da un accesso non

autorizzato per es. in un box sottochiave, in uno spazio riservato ricavato nella mensola del soffitto

sopra il sedile del guidatore.

2.5 - Sedile del guidatore

Il sedile ottimizzato del guidatore è una versione sviluppata non esclusivamente per il bus

urbano.

Innanzitutto i costruttori hanno scelto sedili con campi e possibilità di regolazione per motivi

ergonomici, per es. regolazione della profondità del sedile, un sostegno regolabile per la parte

lombare. La regolabilità aggiunta del volante e del pannello strumenti rendono molto più flessibile

l’adattamento della posizione del sedile.

Per la regolazione del sedile del guidatore è importante che sia adottata la posizione

ergonomicamente corretta del sedile e che il punto dei pedali possa essere raggiunto da questa in

modo rilassato.

Un passo importante nel futuro sarà quello finalizzato ad arrivare ad un sedile motorizzato

(elettrico o pneumatico) per la sua regolazione sulla base di una memoria con i parametri di base,

ritenuti importanti per la salute (regolazione longitudinale ed elevazione sedile, inclinazione

schienale, inclinazione dell’area del sedile, profondità dell’area sedile). La correzione individuale

dell’adattamento base memorizzato deve essere possibile entro certi limiti.

Per rendere più facili le fasi di salita e di discesa, il sedile del guidatore è equipaggiato con un

meccanismo girevole.

Le caratteristiche vibrazionali del sedile del guidatore sono armonizzate con il comportamento

vibrazionale dell’autobus urbano in modo da realizzare un facile smorzamento delle vibrazioni.

Il sedile è equipaggiato con una limitazione progressiva della posizione di fermo e con un sistema

automatico di regolazione per persone di peso corporeo fra i 45 ed i 130 kg. La sua imbottitura deve

essere più soffice al centro rispetto ai rigonfiamenti laterali. È necessaria un’imbottitura traspirante

nel sedile del guidatore per ottenere il migliore microclima possibile nell’area di contatto con il

sedile (fig. 14).

Fig. 14 Regolabilità del sedile per diversa corporatura del guidatore

2.6 - I pedali

I pedali sono sistemati in modo tale che il movimento del piede sia rotatorio durante l’operazione,

con il tallone appoggiato sul pavimento del veicolo

La superficie di contatto è convessa intorno all’asse trasversale del pedale ed è progettata in

modo tale che l’attrito risultante tra la superficie di contatto ed il suolo sia il più basso possibile

nell’asse longitudinale del pedale e il più alto possibile in direzione trasversale. Per l’appoggio del

piede sinistro, viene realizzato un supporto con angolo di 25° rispetto all’orizzontale, a sinistra

dell’albero dello sterzo od a sinistra del pedale della frizione.

2.7 - Visione diretta e indiretta

Riguardo alle condizioni di progetto per la “visione diretta”, devono essere applicati i requisiti

formulati in regolamenti normativi, direttive e standard vigenti. Le aree di riflessione degli

specchietti esterni devono essere completamente visibili da tutti gli autisti maschi e femmine con

altezza nella gamma delle stature considerate (1,58-2,00 m). Per la visione del compartimento

passeggeri deve essere previsto uno specchietto interno rettangolare per la linea di posizione del

corridoio (superficie pari almeno a 240 × 400 mm) e specchietti circolari alla prima porta (piano) ed

alla seconda porta (convesso) con un’area minima di 300 cm2 ciascuno.

L’abbagliamento determinato dagli specchietti esterni durante i periodi di oscurità deve essere

evitato e devono essere minimizzate le riflessioni nel parabrezza per mezzo di un adeguato progetto

di esso.

Devono essere previsti colori opachi e scuri, sorgenti di luce schermate nella parte anteriore del

comparto passeggeri, una parete divisoria antiabbagliamento alle spalle dell’autista.

2.8 - Strumenti di controllo e di informazione. Presentazione dei dati

La più importante caratteristica del posto di lavoro dei conducenti è il cruscotto. Gruppi

funzionali sono combinati in appropriate aree: funzioni che sono usate raramente sono sul lato

sinistro della consolle, le funzioni più comunemente usate sono raggruppate intorno allo sterzo (in

posizione evidente). La caratteristica saliente è il computer centrale del display. L’informazione è

mostrata secondo un ordine di priorità, nel senso che sia presentata al guidatore solo la più

importante, in modo che egli non sia distratto da molte funzioni e spie luminose.

Un’altra importante caratteristica è che l’informazione presentata al guidatore sia principalmente

costituita da simboli e testo. Si usa luce gialla per un primo messaggio (non necessario un

intervento), mentre il messaggio di allerta è rosso (richiesto un immediato intervento).

Per raggiungere l’obiettivo, sono state messe a punto le seguenti definizioni:

- la fonte di informazione deve essere chiara ed indicata da pittogrammi/parole (fig. 15),

- utilizzo del minor numero possibile di spie nel quadro

- la rappresentazione dell’informazione deve essere collocata in un unico posto,

- deve essere richiesto al conducente il minimo sforzo per identificare i guasti,

- utilizzazione di simboli grandi e facili da leggere,

- utilizzazione di display con idonea grafica

e messaggi di guasti con priorità. (avviso ed allerta, avviso significa che non è richiesto un

immediato intervento - allerta significa allarme e richiesta di immediato intervento).

Fig. 15 Esempio di display monocromatico

Come conseguente risultato, il solo strumento che rimane è il tachigrafo, che indica la velocità e

registra le ore di guida. Sono sostituiti gli strumenti che indicano la pressione dell’olio, la pressione

dell’aria dell’impianto frenante ed il livello del carburante. Il loro compito è stato ora assunto da un

display centrale (monocromatico o a colori).

I guidatori, con la vecchia versione del posto di guida, avevano da scegliere una serie di

dettagliate informazioni nel corso della guida dell’autobus e, inoltre, essi dovevano controllare i

movimenti dei passeggeri alle fermate, prestare loro attenzione e vendere i biglietti. Con il nuovo

posto di guida, vengono evidenziate sul display solo le informazioni importanti. Le condizioni

operative normali sono mostrate solo su richiesta attraverso un pulsante. I messaggi di guasto sono

stati predisposti in maniera da risultare molto più facili da interpretare rispetto all’informazione in

codice su piccole lampade sia con simboli che con un piccolo testo di informazione che rende i

messaggi più semplici per il guidatore.

La presentazione dei dati sul display è in funzione dell’importanza di ciascuno di essi.

Messaggi di primo avviso: su display monocromatico, sono dati per mezzo di una lampadina

(gialla) di avviso centrale ed un corrispondente messaggio di testo. Se non c’è bisogno di un

intervento immediato, nessun messaggio è mostrato durante la guida.

Messaggi di allarme: sono dati mediante una lampadina centrale (rossa) ed un

segnale acustico (limitato nel tempo) comprendente un messaggio nel display. Se

questo tipo di guasto si manifesta è richiesto un immediato intervento. Appare una

chiara istruzione di intervento (per es. “STOP!! MOTORE GUASTO!!”).

Il messaggio scompare solo dopo che si è intervenuto per eliminare il guasto. Le spie di avviso

sono sistemate al centro della visione.

Quando si è in fase di salita o discesa dei passeggeri ed il freno di stazionamento od il freno sono

attivati, la corrispondente condizione operativa deve essere comunicata al guidatore attraverso la

rappresentazione dei componenti interessati (rampa/montacarichi).

2.9 - Registratore di cassa, obliterazione dei biglietti e sistema

automatico di monitoraggio del veicolo (AVMS)

Integrato nella proposta del nuovo posto di guida è anche la previsione della presenza di sistema

di registratore di cassa, per il quale fu sviluppata una soluzione ergonomica. Tutte le funzioni

necessarie sono inserite in una piccola apparecchiatura compatta, che ne rende ottimale la

sistemazione. Il principale problema per un’eventuale ridotta diffusione della soluzione è quello

legato aspetti economici, che per certi versi fanno ancora preferire la soluzione precedente.

2.10 - Sistema di Riscaldamento/Ventilazione

Un efficiente sistema di riscaldamento/ventilazione è un ulteriore importante miglioramento per

il posto di lavoro dei guidatori. L’aria fresca è prelevata da aree che sono meno cariche di

inquinanti, per esempio lateralmente nella zona del tetto del bus ed inoltre essa è depurata attraverso

un filtro. Con riferimento ad una sufficiente qualità dell’aria, la cabina del guidatore deve essere

ventilata con il 100% di aria esterna. Il principio del ricambio dell’aria fornisce più comfort durante

l’operazione di riscaldamento. Le pareti della cabina lambite da aria calda determinano una

gradevole temperatura. Il riscaldamento e la ventilazione nella cabina del guidatore devono essere

controllabili indipendentemente dal comparto dei passeggeri. Devono essere previste speciali

misure per impedire l’ingresso di aria calda quando la porta anteriore è aperta.

2.11 - Il futuro

Il nuovo posto di lavoro dei guidatori è un importante passo verso lo sviluppo di concezioni

moderne per gli autobus urbani. I vantaggi del nuovo concetto di posto di guida per l’esercizio

pratico furono accettati e riconosciuti dalle aziende di trasporto pubblico, ma fu osservato anche che

alcuni dettagli possono essere ancora migliorati.

Uno dei punti più discussi fu la posizione dell’installazione del sedile. Autisti alti si sono

lamentati del fatto che la posizione del sedile era troppo bassa. Così la posizione del supporto fu

alzata di 50 mm. Ci sono molti aggiustamenti possibili per giungere ad una posizione ottimale. Una

cura dei dettagli è necessaria allo scopo di sviluppare continuamente il posto di guida in armonia

con lo stato dell’arte del settore.

È immaginabile che gli avanzamenti tecnici dei singoli componenti del posto di guida sono

possibili nel prossimo futuro, ma la loro realizzabilità è legata a ragioni di ordine economico e

pratico. La sperimentazione di un sistema di memorizzazione delle caratteristiche principali del

sedile e di quelle dei suoi usuali utilizzatori per le pratiche applicazioni, richieste dalle aziende di

trasporto, è ancora una via da seguire. Un tale sistema ha enormi vantaggi per la regolazione

individuale del sedile perché la corretta regolazione di base può essere sempre riprodotta una volta

trovata e memorizzata.

Una cabina chiusa offre vantaggi riguardo al condizionamento dell’aria e alla sicurezza del

guidatore. Il futuro fa prevedere, inoltre, buoni miglioramenti sul fronte dell’elettronica. Nuovi

sviluppi nella “tecnologia dei commutatori” sostituirà l’ancora fin troppo necessaria, complessa rete

di cavi elettrici.

Un altro passo logico è l’integrazione dell’informazione sul traffico nel display centrale. L’uso di

videocamere per la vista posteriore e per dare un rapido sguardo al comparto passeggeri (alle

fermate per la sicurezza dei passeggeri) migliorerà la sicurezza.

2.12 - Esperienza con il nuovo “Posto di lavoro del conducente”

Nel frattempo l’esperienza di quasi quattro anni di esercizio quotidiano ha mostrato l’importanza

della nuova concezione del posto di guida,.nell’interesse dei passeggeri e delle aziende di trasporto

pubblico. Buona visione della strumentazione, migliore visione per l’attuazione dei dispositivi,

buona regolazione del sedile ed una piacevole temperatura nell’ambiente di lavoro possono rendere

meno gravoso l’impegno del guidatore nel suo turno giornaliero. Il nuovo progetto di posto di

lavoro ha ottenuto largo consenso non solo in Germania ed altri paesi europei, ma anche in ambito

americano ed asiatico.

Appendice al capitolo II

Raccomandazione 234 VDV

(Verband Deutscher Verkehrsunternehmen)

“Driver’s Workplace in the low-floor line-service bus”

(aggiornamento al 1998)

1. Sistema di riferimento per le dimensioni

Tutte le dimensioni nel posto di lavoro dei conducenti sono riferite ad un sistema di coordinate

umane (fig. 1.1), che è formato da tre piani perpendicolari tra di loro, definiti come segue:

Piano Zero - X : un piano traversale verticale che parte dal punto di appoggio del tallone al pedale

dell’acceleratore e perpendicolare al piano di mezzeria longitudinale dell’autobus.

Piano Zero – Y: piano mediano dell’uomo (nella posizione di guida) parallelo al piano di mezzeria

longitudinale dell’autobus.

Piano Zero – Z: piano orizzontale che parte dal punto di appoggio del tallone al pedale

dell’acceleratore.

Il punto di intersezione (origine delle coordinate) di tutte e tre i piani corrisponde alla proiezione

verticale del punto di appoggio del tallone sul pedale dell’acceleratore - prima menzionato “punto

tallone” - nel piano Zero - Y. La linea di intersezione del piano Zero - X con il piano Zero - Z è

definita “linea punto tallone”.

Gli assi X - Y - Z sono orientati in modo tale che il campo negativo delle coordinate, rispetto a chi

guarda nella direzione del traffico, sia davanti al piano Zero - X, sulla sinistra del piano Zero - Y ed

al di sotto del piano Zero - Z.

Per misure lineari è valida una tolleranza di ± 10 mm, se non specificato in maniera differente.

Una tolleranza non può essere applicata per le dimensioni che siano specificate attraverso valori

compresi in un intervallo (es. x = 10÷0 mm).

2. Il posto di lavoro dei conducenti: generalità

2.1 Dimensioni

2.1.1 Lunghezza del posto di lavoro dei conducenti

La lunghezza del posto di lavoro dei conducenti (dimensioni interne) deve essere tale che partendo dal

piano Zero - X - ci sia la possibilità per un sedile girevole di muoversi di almeno 35°, nella posizione

più arretrata, più alta del sedile stesso (x = 752 mm, z = 560 mm) nel caso di sedile con poggiatesta e

inclinazione all’indietro rispetto alla verticale di 20° (vedi paragrafo 3.3). La profondità

dell’alloggiamento pedali deve essere ≥ 340 mm (fig. 2.1).

Fig. 1.1: Sistema di coordinate umane

Fig. 2.1: Vista laterale del posto di guida

2.1.2 Larghezza del posto di lavoro dei conducenti

La larghezza del posto di lavoro dei conducenti deve essere scelta in maniera tale che una

distanza sufficiente dalle pareti della cabina ed una sufficiente libertà di movimento delle gambe

siano disponibili per un sedile girevole (almeno 35°) da seduto in tutte le sue posizioni, con un

poggiatesta e con inclinazione all’indietro di 20° rispetto alla verticale. Il movimento rotatorio del

sedile deve essere limitato da un fine corsa tale che il sedile non urti violentemente con le parti

rigide. Per la protezione delle dita bisogna mantenere una distanza dalle pareti di 25 mm ( vedi fig.

9.2).

Il minimo spazio per muoversi nell’estensione della spalla deve essere di 800 mm o ad una distanza

verticale ≤ 900 mm dalla “linea punto tallone”.

Negli autobus in servizio di linea, dove l’accesso dalla prima porta è riservato ai passeggeri in

carrozzella, deve essere prevista l’installazione della piattaforma elevatrice nello spazio di accesso

(dimensioni piattaforma 1100 mm × 900 mm nello stato a riposo, fig. 2.2. b).

Il varco di accesso al compartimento dei passeggeri deve avere una larghezza ≥ 860 mm ad

un’altezza di 300 mm dal pavimento del veicolo, oppure deve essere conforme alla norma DIN

75077 ed avere larghezza ≥ 900 mm. Il flusso dei passeggeri su due corsie durante l’apertura della

doppia porta I deve essere organizzato secondo quanto indicato nella fig. 2.2.a.

2.2 Accesso alla postazione del guidatore

Negli autobus a pavimento ribassato il posto di lavoro dei conducenti deve essere collocato su di

una piattaforma alta 200 mm ± 50 mm. Deve essere evitata un’altezza maggiore della piattaforma

che richieda gradini. Nei veicoli con pavimenti alti e medio-alti può essere evitata la piattaforma per

il conducente. Ai fini della sicurezza, per un accesso senza ostacoli al posto di lavoro del

conducente, la porta della cabina dovrebbe essere preferibilmente incernierata nella parte anteriore.

Con la porta aperta, la larghezza del passaggio deve essere di almeno 500 mm.

Fig. 2.2. a Vista dall’alto del posto di guida (flusso dei passeggeri su due file)

*) Per una piattaforma elevatrice le dimensioni sono 1100 x 900 mm.

**) Spazio sufficiente per il sedile girevole (almeno35°)

***) Al di sopra di 300 mm più in alto del pavimento del compartimento passeggeri, almeno 900

mm.

Le dimensioni per il passaggio al compartimento passeggeri si riferisce ad un autobus di linea con

accesso per le carrozzelle dalla porta 1

Fig. 2.2 b: Vista dall’alto del posto di guida (piattaforma elevatrice)

2.3 Spazio porta oggetti

Nel posto di lavoro del conducente deve essere previsto lo spazio per la borsa di lavoro

(posizione verticale), per esempio nella porta della cabina (fig. 2.2.a). Le dimensioni (lunghezza,

altezza e profondità) considerate per la borsa del guidatore devono essere almeno:

440 × 330 × 170 mm │ 440 × 330 × 230 mm

Deve essere possibile aprire la borsa per estrarre gli oggetti nel compartimento. Per strumenti ed

oggetti che si rendono necessari durante la guida (es.: dimensioni del foglio orario circa 210 mm ×

150 mm) per una facile presa, deve essere disponibile uno spazio non scivoloso. La giacca deve

essere appesa in uno spazio idoneo, un gancio può essere facoltativo.

Oggetti di valore (monete, carnet di biglietti) devono essere mantenuti al sicuro in un luogo

accessibile a personale autorizzato, per esempio in un box sottochiave, nella mensola a soffitto,

sopra il sedile del guidatore.

3. Sedile del guidatore

3.1 Dimensioni e campi di regolazione del sedile

Per una salutare e confortevole posizione sul sedile, devono essere rispettate le dimensioni e gli

intervalli di regolazione di cui rispettivamente alla tabella 3.1 e fig. 3.1. La posizione dei prescritti

intervalli di regolazione in orizzontale e verticale è mostrata in fig. 3.2 (H – point position). Le

specifiche si riferiscono, al campo di regolazione dell’altezza tecnicamente oggi effettuabile (100

mm). Il campo di regolazione verticale per una posizione da seduto più bassa deve essere ampliato,

al fine di ottenere la migliore posizione possibile da seduto per persone basse, preferibilmente nel

corso di ulteriori studi di evoluzione del sedile.

(*) Inclinazione posteriore rispetto alla verticale

(**) Da – 3° a 10°

Fig. 3.1.: Campi di regolazione e di dimensione del sedile di guida

Fig. 3.2. Campo di regolazione del sedile; Posizione media del volante; Posizione dei punti degli

occhi per la progettazione della visuale

Tabella 3.1: Dimensioni sedile ed intervalli di regolazione

Componenti Dimensioni/intervalli

di regolazione

Valori

standard

Intervallo

di regolazione

Memoriz-

zazione

(mm) (mm)

Sedile

completo Orizzontale ----- > 200 si

Verticale ----- > 100 si

Area sedile Profondità area sedile ---- 390 – 450 si

Larghezza area sedile

(totale) min. 495 ---- ----

Larghezza area sedile

(zona piana in

corrispondenza del bacino)

430 ---- ----

Imbottitura laterale in

corrispondenza del bacino

(sez. trasversale)

40 - 70 ---- ----

Profondità dell’avvallamen-

to del sedile (sez. verticale) 10 - 20 ---- ----

Inclinazione

dell’area sedile

---

0° - 10°

(crescente

verso la parte

anteriore)

si

Spalliera Altezza spalliera:

- min altezza

- max altezza

495

640

----

----

----

----

Larghezza spalliera (totale) min. 475 ---- ----

Larghezza spalliera (zona

piana):

- zona lombare (in basso)

- zona della spalla (in alto)

340

385

----

----

----

----

Imbottitura laterale

(profondità del profilo):

- zona lombare (in basso)

- zona della spalla (in alto)

50

25

---

---

---

---

Inclinazione spalliera:

(rispetto alla verticale)

--- 10° - 25° si

Poggiatesta Altezza del bordo

superiore del poggiatesta

rispetto all’area sedile

--- min. 840 ---

Altezza del poggiatesta min. 120 --- ---

Larghezza del poggiatesta min. 250 --- ---

Supporto

lombare

Curvatura del supporto lom-

bare rispetto allo schienale --- 10 - 50 ---

Altezza del limite inferiore

del supporto lombare rispet-

to all’area sedile

--- 180 - 250 ---

3.2 Funzionamento

Deve essere prevista una regolazione del sedile attraverso un meccanismo (elettrico o

pneumatico) con memoria per una registrazione delle caratteristiche di base (regolazione

longitudinale e di elevazione del sedile, inclinazione posteriore, inclinazione dell’area sedile,

profondità dell’area del sedile). La correzione individuale dei parametri di base memorizzati deve

essere possibile entro certi limiti.

È facoltativa la regolazione meccanica del sedile senza memoria.

Il supporto lombare e il poggiatesta devono essere regolabili manualmente, oppure regolabili

elettricamente, con adattamento dei parametri memorizzati.

3.3 Meccanismi girevoli

Al fine di facilitare la salita sull’autobus e la sistemazione sul sedile, quest’ultimo deve essere

equipaggiato di un meccanismo girevole. L’angolo di rotazione varia da 0° (posizione di guida) fino

ad almeno 35° in direzione della porta della cabina; il campo di rotazione è limitato da un fine corsa

(sezione 2.1.2). Il sedile deve essere automaticamente bloccato nella posizione di guida. Il controllo

per l’autobloccaggio deve essere facilmente accessibile.

Il sedile del guidatore, opzionalmente può essere senza meccanismo girevole, quando l’autista

non ha il compito di vendere i biglietti.

3.4 Sospensione del sedile e smorzamento

Deve essere previsto un sistema di sospensione ad aria compressa con frequenza naturale compresa

tra f = 1 e 1,3 Hz. Lo smorzamento regolabile deve permettere al costruttore dei veicoli una possibilità

di sistemazione regolabile (per es. tramite bloccaggio) per adattamento a differenti tipi di autobus. È

preferibile un controllo adattativo dello smorzamento.

Il sedile deve essere equipaggiato con una limitazione progressiva della posizione di blocco e con

un sistema di regolazione automatica per persone di peso fra i 45 – 130 Kg.

3.5 Imbottitura del sedile

L’imbottitura del sedile deve essere più soffice al centro rispetto alle parti più rigonfie laterali

(durezza dell’imbottitura approssimativamente 300 - 350 N al centro, 450 – 500 N nella parte

esterna). Per l’imbottitura deve essere utilizzato materiale traspirante.

3.6 Climatizzazione sedile

Allo scopo di raggiungere il migliore microclima possibile nella zona di contatto uomo/sedile, si

devono rispettare i seguenti limiti (specifica DIN 53429):

- Temperatura della superficie del sedile max 36 °C

- Umidità relativa max 85 °C

- Permeabilità umidità atmosferica ≥ 4 .

In opzione si può avere un sedile riscaldabile e/o con all’interno un sistema di ventilazione.

3.7 Equipaggiamento di sicurezza

Il poggiatesta regolabile in altezza ed inclinazione deve essere montato sopra il sedile. Il sedile

deve essere equipaggiato con punti di ancoraggio della cintura (in numero di 3).

3.8 Manuale di funzionamento

Il manuale riguardante il sedile di guida fornito all’operatore deve includere:

• Note per la corretta regolazione del sedile

• Note per la manutenzione, la verifica e riparazione del sedile

• Dettagli relativi ad una dimensione di riferimento per la verifica del montaggio del sedile (es.

distanza del punto di ancoraggio sedile - punto tallone).

4 . I pedali

4.1 Progetto dei pedali

I pedali devono essere sistemati in modo tale che il movimento del piede sia rotatorio durante

l’operazione, con il tallone poggiato sul pavimento del veicolo. L’asse di rotazione del pedale deve

essere compreso nella zona di supporto del tallone, ortogonale al piano mediano del piede. Per

adattare la superficie di contatto alla sequenza motoria del piede, tale superficie deve essere

convessa attorno all’asse trasversale del pedale ed essere progettata in modo tale che l’attrito tra la

superficie di contatto ed il suolo sia il più basso possibile lungo l’asse longitudinale del pedale e il

più alto possibile in direzione trasversale.

4.2 Posizione e sistemazione

Per quanto riguarda la posizione, l’assetto e le forze di funzionamento dei pedali, si hanno i

seguenti valori approssimati (fig. 4.1 - 4.2):

- Pedale acceleratore:

• Coordinate in mm del punto tallone: (0,250,0)

• Rotazione del pedale rispetto al piano Zero – Y

(in direzione del piano di mezzeria carreggiata): βp-a = 12°

• Funzionamento (angolo rispetto al piano Zero –Z):

- a riposo: α = 45° - 49°

- angolo di funzionamento: Δα = 20°

• Forze sul pedale acceleratore:

- forza di funzionamento: F = 35 – 40 N

- forza riequilibratrice: F = 20 N

- Pedale del freno

• Coordinate(mm) del punto di sostegno nel corso del

funzionamento del pedale (0,130,0)

• Rotazione del pedale rispetto al piano Zero – Y

(in direzione del piano di mezzeria della carreggiata): β = 5°

• Funzionamento (angolo rispetto al piano zero –Z):

- posizione neutrale: α = 45° - 49°

- angolo di funzionamento: Δα = 25°

Fig. 4.1: Posizione dei pedali

Fig. 4.2: Posizione neutrale, corsa del pedale frizione

• Forze sul pedale del freno:

Rapporto di frenatura Forza Metodo di funzionamento

20 % ≤ 120 N Piede

50 % ≤ 180 N Piede

100 % ≤ 420 N Gamba

Lo scopo è una forza più bassa del valore massimo.

Le forze di funzionamento si riferiscono ad un braccio di leva di 188 mm (distanza dal punto

tallone al centro della superficie del pedale).

- Pedale frizione (fig. 4.2)

Negli autobus in servizio di linea urbano sono usate soltanto le trasmissioni automatiche.

• Distanza tra l’asse longitudinale del pedale

ed il piano Zero – Y Yop = 130 mm

• Rotazione del pedale rispetto al piano Zero – Y β = 0°

• Funzionamento:

- posizione neutrale: altezza del centro del pedale

dal pavimento della piattaforma Zn. p. = 150 ± 50 mm

- spostamento del piede ottimale = 100 mm

massimo = 150 mm

• Forze sul pedale di frizione Fop = 20 – 100 N

Fmx = 150 N

4.3 Appoggio del piede

Per il riposo del piede sinistro deve essere previsto a sinistra dell’albero dello sterzo od a sinistra

del pedale della frizione un appoggio del piede con un angolo approssimativamente di 25° con

l’orizzontale. La lunghezza dell’appoggio deve essere al minimo 350 mm.

Larghezza dell’appoggio del piede Larghezza dell’appoggio del piede

minimo 150 mm minimo 100 mm*

La superficie deve essere coperta con un rivestimento antiscivolo.

5. Lo sterzo

Deve essere possibile regolare e bloccare il volante partendo dalla normale postura del

conducente. La variazione della posizione del volante è possibile solo quando il veicolo è fermo

(con il freno a mano inserito). Devono essere possibili i seguenti intervalli di regolazione (fig. 3.2):

• intervallo di regolazione assiale: 110 mm

• angolo di regolazione: 20° - 30°

• diametro volante(valore appr.): 450 mm

L’impugnatura del volante deve essere tale che la parte centrale del pannello degli strumenti

(tachigrafo, contagiri, display, spie luminose) sia ben visibile. In alternativa il centro del volante nel

punto centrale può essere equipaggiato con un display scritto.

Per lavori di manutenzione, deve essere possibile assemblare e smontare il volante in modo

semplice. La posizione di partenza del volante deve essere trovata agevolmente e senza ambiguità

durante il montaggio, per es. mediante perni spinotti di guida.

6. Vista

6.1 Visione diretta

Per quanto riguarda la progettazione relativa alla visione diretta, devono essere osservati i

requisiti indicati nei regolamenti, nelle direttive e negli standard vigenti.

6.1.1 Visione frontale

Come criteri di progetto per la visione verso l’alto deve essere applicata dal set di semafori la

visione più bassa (dimensioni conformi alle direttive del sistema semaforico RILSA 292 - 1977). La

visione verso il basso è definita nel “Specificazione dei requisiti dei bus a motori e minibus usati

per il trasporto urbano” dal 20/10/1986 (VkBl, 610); paragrafo 2.4 “condizione di visibilità per il

conducente del veicolo” (requisiti per la visibilità del “rego-lo graduato regolare” di fronte al

veicolo.

Per la specificazione delle condizioni limite (misure del parabrezza, altezza piattaforma ecc.)

devono essere prese in considerazione l’estrema posizione dei punti dell’occhio in ba-se alle

dimensioni ottimali al corpo.(vedi fig. 6.1)

6.1.2 Visione laterale

Per la visione in basso a sinistra devono essere considerate le disposizioni delle direttive per il

trasporto di allievi o scolari relative alla parte anteriore del veicolo (visibilità diretta all’interno del

semicerchio di visione, visibilità indiretta lungo il lato del veicolo).

Per garantire una buona visione laterale in basso a destra ci deve essere una porta a vetri.

Al fine di garantire la visione ai conducenti come previsto dalla legge, sono previste delle barriere

nella prima porta. Per diminuire la quantità di radiazioni solari, bisogna minimizzare le superfici dei

vetri compatibilmente alla necessità di una buona visione dell’a-rea di traffico.

6.2 Visione indiretta

6.2.1. Visione dell’area di traffico (specchio esterno)

Le aree di riflessione degli specchietti esterni devono essere completamente visibili da

Fig. 6.1: Visione diretta, vista verso l’alto e verso il basso

tutti gli autisti femmine e maschi con le altezze considerate. La regolazione elettrica degli

specchietti esterni di destra e di sinistra può essere predisposta con comandi dal posto del guidatore.

Gli specchietti esterni devono essere riscaldabili. Gli specchietti esterni devono essere accessibili

per la pulitura esterna effettuata presso auto lavaggi. In alternativa possono essere costruiti

rimovibili. Se sono usati specchietti esterni molto sporgenti, deve essere possibile farli ruotare dal

posto di guida.

6.2.2 Visione del compartimento dei passeggeri (specchio interno)

Per l’osservazione degli spazi riservati ai passeggeri devono essere previsti i seguenti specchietti

interni:

• uno specchietto rettangolare per la vista del corridoio,

superficie minima 240 400 mm.

• specchietto circolare in corrispondenza della prima porta (piano) e della seconda

porta (convesso), superficie minima di 300 cm2 ciascuno.

6.3 Abbagliamento, Riflessioni

L’abbagliamento dagli specchietti esterni durante il buio deve essere evitato, p.e. con l’uso di

specchietti di interferenza.

Riflessione da sorgenti luminose o da altri oggetti illuminati e riflessione dalla luce del sole non

devono impedire la visione esterna o la visione del quadro di controllo.

Le riflessioni sul parabrezza devono essere minimizzate dal disegno adeguato di questo. Buio,

colori opachi devono essere usati nella cabina, fonti di luce dello schermo devono essere usate nella

parte frontale del compartimento passeggeri, e deve essere previsto un muro divisorio

antiabbagliante dietro l’autista. Devono essere evitate le riflessioni ingannevoli sul parabrezza che

interferiscono con la valutazione del traffico.

7 Mezzi di informazione e controllo

7.1 Presentazione dei dati

Il disegno delle unità di informazione (strumenti) devono avere i seguenti requisiti:

• la fonte di informazione indicata chiaramente per mezzo di pittogrammi

• il minor numero possibile di spie del quadro

• rappresentazione del centro di informazione in un unico posto

• il minimo sforzo richiesto dall’autista per identificare i guasti e prendere provvedimenti.

• simboli abbastanza larghi (per gli autisti più anziani)

• numero limitato di variazioni e brevi cicli di innovazioni (software, upgrading)

• possibilità universale per rappresentare informazioni che potrebbero essere richieste in futuro (e.g.

diagnosi centrale/manutenzione di tutti i sistemi del veicolo o mantenimento del personale).

A questi requisiti devono esserne aggiunti altri:

• l’uso di una buona grafica, display monocromatico, in alternativa a colori, per rappresentare le

principali informazioni,

• messaggi di guasti che distinguano tra un primo avvertimento ed allarme,

• primo avvertimento, messaggi indicati nel display monocromatico tramite spia centrale di avviso

(giallo) e chiari ed opportuni messaggi nel display, od in un display colorato (facoltativo) dalla

spia centrale di avviso (rossa) e messaggi di display gialli.

Spiegazione: “Ci sono informazioni disponibili!”. Tuttavia, non c’è bisogno di agire immediatamente.

Nessun messaggio sul display durante la guida. Mentre si è fermi: indicazione dei valori operativi i

quali sono soggetti ad avere serie conseguenze se non c’è ulteriore variazione. Deve essere altrettanto

possibile passare ad una condizione alternativa nella quale i messaggi appaiono durante la guida e

scompaiono mentre si è fermi.

• allerta: messaggi indicati dalla spia centrale di avviso (rossa) più un segnale di allarme acustico

(limitato nel tempo) e chiari ed opportuni messaggi nel display, in un monocromatico display o

messaggi di display rossi su un display colorato.

Spiegazione: “ALLARME!! Guarda il monitor!” È richiesta un’azione immediata. Appaiono

brevi istruzioni di azione (es.: “STOP!! SPEGNI IL MOTORE!!”). In aggiunta appare

l’informazione riguardo al guasto. Il messaggio scompare solo dopo che il guasto viene riparato.

Le spie di avviso devono essere situate vicino il centro di visione della guida (il campo di visione

degli autisti).

Per presentare i dati nel display, il sistema di informazioni richiede un criterio di priorità delle

informazioni da:

- rilevante (sicurezza, danno risultante)

- origine

- destinatario (autista, personale di manutenzione)

e per scegliere il messaggio corretto per la corrente situazione (es.: guida, fermata, salita e uscita

passeggeri, altri messaggi aspettano (struttura gerarchica della presentazione), o accantonare il

messaggio per una successiva lettura nel display.

Deve essere possibile richiamare manualmente le informazioni.

L’informazione visualizzata sullo schermo deve comprendere le seguenti situazioni:

Sequenza iniziale:

dopo la messa in moto del motore seguono una indicazione del livello di carburante ed una

indicazione della pressione del serbatoio aria sino a quando ciò è sufficiente per il rilascio del freno

a mano o per almeno due secondi.

Condizione normale:

nessun messaggio sul display, possibilità alternativa di utilizzare un importante sistema di

informazione e di monitoraggio automatico del veicolo (AVMS) durante il viaggio (es.: ritardo

prossima fermata). Gli unici ulteriori messaggi permessi durante la guida sono: messaggi di allerta e

messaggi richiamati manualmente con l’attivazione del corrispondente controllo.

Salita e discesa dei passeggeri:

quando il freno o il freno a mano sono attivati, segue la rappresentazione simbolica delle porte,

ruote e sedie a rotelle, ad es. nella grafica del bus. Le rispettive condizioni operative devono essere

comunicate all’autista dalla rappresentazione dei componenti (codice).

Devono essere rappresentati i seguenti dati:

a) in un display monocromatico

Funzione/

componenti

Condizione di esercizio Simboli

Colore/

rappresentazione

Porte Porta chiusa, non libero

Porta chiusa, libera

Porta aperta

Porta guasta, non pressurizzata

Porta aperta, libera cancellato

porta a libro bianco

bianco, telaio nero

nero

nero, lampeggiante

bianco, telaio nero lam-

peggiante

Chiusura della

porta a libro

(facoltativa)

Porta a libro chiusa Porta a libro Croce nera

Dispositivo di

abbassamento

Bus abbassato/sollevato Bus bianco, frecce nere lam-

peggianti su ambedue lati

del veicolo;

barra orizzontale sotto le

frecce quando raggiunge

la posizione finale

Rampa di

sollevamento

carrozzella

Non estesa o rampa non

sganciata

In estensione

Estesa

Guasto, inversione automatica

Non estesa o rampa sganciata

rampa Telaio nero

Nero lampeggiante

Nero

Telaio nero lampeggian-

te

bianco

Freno di

stazionamento

Freno di stazionamento

inserito

Ruote

posteriori

Nero e pittogrammi

“parking brake”

Freno di arresto Freno di arresto attivato Ruote post. nero

Pronto a partire Pronto a partire

Non pronti a partire

Bus Bianco

Completamente nero

b) display a colori (facoltativo)

Funzione/

componenti

Condizioni di esercizio Simboli

Colore/

rappresentazione

Porte Porta chiusa, non libero

Porta chiusa, libera

Porta aperta

Porta non funzionante, non pres-

surizzata

Porta aperta, bloccaggio

annullato

porta a libro verde

bianco

rosso

rosso, lampeggiante

bianco lampeggiante

Chiusura della

porta a libro

(facoltativa)

Porta a libro aperta Porta a libro Croce verde

Dispositivo di

abbassamento

Bus abbassato/sollevato Bus bianco, frecce bianche su

ambedue lati del veicolo;

barra orizzontale sotto le

frecce quando raggiunge

la posizione finale

Rampa

sollevabile per

carrozzelle

Non estesa o rampa non

bloccata

rampa Verde

bianco lampeggiante

In estensione

Estesa

Guasto, inversione automatica

Non estesa o rampa libera

rosso

rosso lampeggiante

bianco

Freno di

stazionamento

Freno di stazionamento

inserito

Ruote post. rosso e pittogrammi

“parking brake”

Freno di arresto Freno di arresto attivato Ruote post. Rosso

Pronto a partire Pronto a partire

Non pronti a partire

Bus Completamente verde

Bianco

L’attivazione del pulsante per le carrozzine deve essere indicato da un simbolo nella porta relativa,

più un segnale acustico. L’indicazione “salita e discesa passeggeri” ha la priorità sui primi

avvertimenti; comunque, deve essere possibile mostrare queste indicazioni manualmente.

Le seguenti indicazioni possono essere incluse nel display:

• indicatore per dati tecnici: capacità del serbatoio, riserva aria compressa, capacità della batteria;

• indicatore diagnosi: richiama dei messaggi di errore registrati per il personale dell’officina.

7.2 Progetto del display

• Temperatura dell’acqua di raffreddamento nel display

Messaggio di allerta indicato nel display quando il valore limite è superato: “STOP!! SPE-GNERE

MOTORE!!” “Temperatura acqua troppo alta!!”

• Dispositivo di indicazione temperatura olio

Analogo al dispositivo della temperatura di raffreddamento dell’acqua.

• Pressione olio motore nel display

Indicazione automatica della serie valore/valore istantaneo in funzione del numero di giri; quando il

valore limite è superato, deve essere mostrato il seguente messaggio di allerta: “STOP!!”,

SPEGNERE IL MOTORE !! “Pressione olio zero!”.

• Livello carburante

Indicazione della riserva di carburante nel display durante la “sequenza iniziale” dopo l’avviamento

del motore; quando il valore limite è superato, deve essere indicato il seguente primo messaggio di

allarme: “LIVELLO CARBURANTE x %”.

• Tachigrafo

Strumento combinato con display e unità di registrazione. Se disponibile, può essere utilizzato un

modello separato dall’indicatore di velocità.

• Tachimetro

Convenzionalmente, strumento indicatore con una scala circolare; in multipli di 20 km.

• Contagiri

Facoltativo in caso di trasmissione automatica, standard in caso di trasmissione manuale. Strumento

integrato nel tachigrafo, in alternativa strumento separato ma entro il campo di visibilità.

• Circuito freni 1 e 2 pressione aria serbatoio

Indicazione pressione serbatoio durante la “sequenza iniziale”. Quando il valore limite è superato,

deve essere indicato il seguente primo preavviso: “STOP!!” “No pressione serbatoio”.

• Luci di allarme (Rosso o Rosso e Giallo) in combinazione con il display

Indicazione supplementare di allerta oppure primo messaggio di preavviso (vedi sez. 7.1).

• Cambio olio motore (facoltativo)

Se il cambio olio motore è in difetto, deve essere indicato il seguente messaggio nel display:

“Necessita cambio olio motore: informare officina”!

• Indicatore di carica del generatore

Se il generatore non carica, deve essere indicato il seguente primo preavviso di messaggio nel

display: “Batteria non in fase di caricamento! Disinserire carichi non necessari!”

• Luce abbagliante

Singola lampada blu.

• Indicatore di direzione sinistro/destro

Singola lampada verde

• Richiesta di fermata

Rappresentazione nel display (simbolo lampeggiante nel quadro) coadiuvato da un breve segnale di

beep.

• Livello dell’acqua di raffreddamento nel display

Se il livello oltrepassa il limite, deve essere indicato il seguente primo preavviso di messaggio:

“PARCHEGGIA VEICOLO!! Informa officina!”

• Guasto del sistema ABS/ASR (facoltativo)

Se vi è un guasto, deve essere indicato il seguente primo preavviso di messaggio: “ABS/ASR

INSUFFICIENTI!! Continuare Guida”. Comunque, il messaggio deve apparire immediatamente non

solo quando il bus è fermo.

• Riscaldamento del finestrino e dello specchietto

Interruttore illuminato e spegnimento automatico.

• ASR (facoltativo)

Quando il comando automatico di antislittamento (ASR) è attivato, il messaggio “ASR” deve apparire

nel monitor durante il funzionamento del sistema come avvertimento di superficie stradale

sdrucciolevole.

• Guasto del dispositivo di abbassamento

Bus sopra il normale livello: primo messaggio di preavviso “Guasto del dispositivo di

abbassamento”, “Continuare guida”.

Bus troppo basso: messaggio di pericolo “Guasto del dispositivo di abbassamento!”.

• Guasto EMR

Se il sistema di controllo elettronico del motore (EMR) è difettoso, deve apparire il preavviso di

allerta: “STOP”, “E-GAS GUASTO”:

• Riscaldamento ausiliario

Indicato da interruttore illuminato.

• Porta aperta

Indicazione nel display “Salita/discesa passeggero” (vedi sez. 7.1)

• Pronto partenza

Indicazione nel display “Salita/discesa passeggero”

• Freno a mano

Indicazione nel display “Salita/discesa passeggero”

• Carrozzelle

Indicazione nel display “Salita/discesa passeggero”

• Sbloccaggio porta

Indicazione nel display “Salita/discesa passeggero”

• Funzionamento dispositivo di abbassamento

Indicazione nel display “Salita/discesa passeggero”

• Richiesta salita (facoltativa)

Indicazione nel display “Salita/discesa passeggero”

• Operazione salita (facoltativa)

Indicazione nel display “Salita/discesa passeggero”

• Tempo

Indicazione nel campo di visibilità del conducente (per es. nel sistema di monitoraggio automatico del

veicolo (AVMS) o nel tachigrafo, in alternativa separazione del tempo reale e del tempo standard.

Nel singolo display devono essere previste le seguenti spie luminose e segnali acustici:

a) Lampade spia:

Colore Simbolo

• Lampade centrale preavviso rosso nessuno

• Lampade centrale preavviso giallo nessuno

(primo preavviso, in un display monocromatico)

• Indicatore di direzione/luce di verde doppia freccia pericolo

• Controllo luci abbaglianti blu (DIN 70 005 T2)

• Guasto del sistema frenante rosso pittogrammi

b) Segnali acustici

Devono essere previsti i seguenti segnali acustici:

• in caso di richiesta di fermata

• quando la “chiave di accensione” è rimossa se il freno a mano non è inserito e

• da allerta messaggi.

(riferimento a DIN EN 457 per requisiti di progetto)

8 Comandi

I comandi nel cruscotto e nella mensola laterale devono essere progettati come segue(fig. 8.1, 8.2):

• Porta aperta/chiusa o pulsante di sblocco porta

(due posizioni, autoripristino, rotondo; oppure due posizioni, senza autoripristino, rettangolare)

Le due porte di entrata sono attivate da pulsanti. Porta automatica sulla terza porta, facoltativa anche sulla

seconda porta; sblocco porta attivato/disattivato da commutatore con leva a scatto.

Le seguenti funzioni devono essere accoppiate con l’apertura delle porte o con la operazione di

sblocco porta:

1 Libero 16 Controllo luci

abbaglianti

31 Selettore altoparlanti

dentro/fuori

2 Libero 17 Guasto impianto freni 32 Sistema radio-telefono

3 Riconoscimento chiave

per il display

18 Libero 33 Spie luminose di

pericolo alle fermate

4 Libero 19 Libero 34 Chiusura porta

(facoltativa)

5 Libero 20 Libero 35 Sbloccaggio porte

6 Libero 21 Libero 36 Libero

7 Pulsante freno on/off 22 Libero 37 Pulsante porta anteriore

8 Pulsante freno diretto 23 Schermo 38 Pulsante porta posteriore

9 Aumento soglia ASR 24 Freno 39 Libero

10 Regolazione parasole (in 25 Dispositivo di 40 Luci principali, luci

op-zione) abbassamento o

preselezione del

dispositivo

anteriori antinebbia, luci

posteriori antinebbia

11 Luci di pericolo 26 Dispositivo di

abbassamento di

emergenza

41 Luci interne scomparto

pas-seggeri

12 Tachigrafo 27 Chiusura automatica

porte

(facoltativa)

42 Accensione luci del

posto di guida e del

distributore biglietti

13 Luce centrale di pericolo

(quando “allerta” = rosso)

28 Libero 43 Selettore

14 Luce centrale di pericolo

(quando “il primo

pericolo” = giallo)

29 Sbloccaggio rampa

(facoltativo)

15 Indicatori di direzione

luci/luci di pericolo

30 Rampa di

sollevamento

salita/discesa

Fig. 8.1 Cruscotto con sistemazione dei comandi, strumenti di controllo e di informazione

52 - Freno di stazionamento (sistemato

non necessariamente nello stesso

piano degli altri comandi)

53 - Riscaldamento del comparto

passeggeri

54 - Finestrino guidatore, specchietto,

porta 1, riscaldamento

56 - Controllo riscaldamento

57 - Regolazione specchietto esterno

58 - Portello tetto

59 - Ventilatore tetto

60 - Portello tetto

Fig. 8.2. Mensola laterale con sistemazione dei comandi di controllo

- Il display mostra l’indicazione “salita/discesa passeggero”,

- Porta libera: la richiesta di apertura porte da parte dei passeggeri, oppure le porte sono attivate

dai passeggeri stessi

- Quando le luci principali sono accese: illuminazione del comparto passeggeri, illuminazione

del registro di cassa.

La chiusura delle porte o la cancellazione delle porte libere deve risultare come segue:

- Sblocco porta: la richiesta di apertura porte da parte dei passeggeri, oppure le porte sono

attivate dai passeggeri stessi,

- Quando i fari sono accesi: illuminazione del comparto passeggeri, illuminazione del registro di

cassa.

La chiusura delle porte o l’annullamento dello sblocco porte deve risultare come segue:

- Quando la porta è sbloccata: le porte si chiudono automaticamente dopo un certo tempo,

- Quando si è pronti per partire (tutte le porte chiuse), nel display compare “salita/discesa

passeggeri”.

• Bloccaggio porte (facoltativo)

(tre posizioni, a scatto, rettangolare)

Posizionato orizzontalmente con interruttore a leva a tre posizioni (posizioni: bloccaggio porta

anteriore, nessuna porta bloccata, bloccaggio porta posteriore); indicazioni luminose in ambedue le

parti dell’interruttore.

• Tenere porta aperta (per porte con meccanismo automatico di chiusura)

(due posizioni, autoripristino, rettangolare)

Interruttore a leva; la funzione “Tenere porta aperta” deve essere attivata pure quando i passeggeri

agiscono sull’interruttore per carrozzine. Il dispositivo di chiusura automatica deve essere inserito di

nuovo quando viene premuto una seconda volta.

• Rallentatore diretto

(tre posizioni, a scatto, rettangolare)

Interruttore a leva o a contatti multipli, in alternativa braccio a scatto sulla destra.

• Rallentatore on/off

(due posizioni, a scatto, rettangolare)

Azione del rallentatore aggiunta a quella del pedale freno tramite attivazione dell’interruttore a leva; la

condizione di disattivazione è indicata da una lampada spia nell’interruttore.

• Freno a mano (leva girevole)

Viene attivato tramite una valvola manuale e regolabile agente sul freno. Si avverte un segnale

acustico quando la “chiave del quadro” è rimossa ed il freno a mano non è inserito. La posizione del

freno (on/off) deve essere evidenziata chiaramente (fig. 8.2).

• Freno di arresto

(Leva girevole, in opzione interruttori a due posizioni; riposo, rettangolare)

Quando la leva scatta nella posizione, deve essere attivata la sincronia freno di arresto e blocco

trasmissione. La sincronizzazione deve essere tolta dopo aver resettato la leva ed abbassato

l’acceleratore; l’indicazione nel display allora ritorna nello stato iniziale (sez. 7.1).

• Sganciamento d’emergenza del freno a molla

Comando sigillato non a portata delle mani, per es. nella zona della mensola, in alternativa un

meccanismo di sblocco di emergenza (integrato, pneumatico od elettrico). L’attivazione di questo

dispositivo deve essere indicato sul display.

• Sganciamento d’emergenza per freno d’arresto (facoltativo)

Comando non nella zona operativa delle mani, per es. nella parte della mensola.

• Fari, luci antinebbia anteriore (facoltativo) luci antinebbia posteriori

Gruppo degli interruttori incassato con meccanismo combinato di rotazione ed estrazione per

accendere i fari anteriori, le luci anteriori antinebbia e le luci posteriori antinebbia, a seconda della

posizione dell’interruttore. Luce gialla nella manopola rotonda per luci posteriori antinebbia.

• Accensione/spegnimento motore, attivazione on/off del circuito elettrico del veicolo

Attivazione governata dalla posizione della chiave di accensione.

• Indicatore di direzione

Sulla parte sinistra

• Commutatore fari anteriori/luce intermittente

Comando sulla sinistra. La commutazione dei fari anteriori è attivata tirando la leva di sinistra nella

direzione del volante fino al punto di fine corsa. L’intermittenza delle luci principali è attuata da

una trazione senza oltrepassare lo scatto.

• Tergicristallo/dispositivo lavavetri

Comando combinato sulla sinistra (interruttore a rotazione con almeno tre posizioni, una di queste

con una funzione di intermittenza.)

• Finestrino conducente, riscaldato elettricamente

(due posizioni, autoripristino, rettangolare)

Pulsante a leva per il riscaldamento del finestrino on/off (indicato con luce nel pulsante);

riscaldamento simultaneo dello specchietto esterno e del vetro della porta; spegnimento automatico

dopo un predefinito periodo di tempo. Pulsante separato per riscaldamento elettrico del parabrezza

(facoltativo).

• Specchietto esterno, riscaldato elettricamente

Operazione combinata con il riscaldamento del finestrino del conducente:

• Dispositivo di abbassamento

- Preselezione singola/preselezione permanente

(due posizioni; autoripristino oppure a scatto; rettangolare)

Commutatore con levetta a scatto per singola o permanente preselezione del meccanismo automatico

di abbassamento. L’autobus è sollevato di nuovo al normale livello dopo la chiu-sura dell’ultima

porta.

La preselezione è indicata da una spia luminosa nell’interruttore.

- Dispositivi di abbassamento manuale

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Commutatore con levetta a scatto per la completa operazione manuale di solo

abbassamento/sollevamento.

- Sollevamento di emergenza (per operazione automatica)

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Pulsante rosso, deve essere posizionato vicino al pulsante per il funzionamento del dispositivo di

abbassamento.

• Lampeggiatore di pericolo

(due posizioni, a scatto; rettangolare)

Pulsante rosso per comandare il continuo lampeggiare on od off; deve operare anche con i circuiti

elettrici del veicolo disattivati.

• Attivazione delle luci di pericolo alle fermate selezionate (scuola bus)

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Interruttore a leva per il posizionamento “on” delle luci di pericolo alle fermate selezionate. Con il

posizionamento dell’interruttore nella posizione “on” è attivato il sistema di lampeggiamento,

indicato da lampada spia intermittente, un indicatore di direzione a luce rossa nel pulsante ed un

segnale acustico collegato al lampeggiamento.

Le luci di pericolo si spengono tramite il posizionamento in “off” del pulsante, o tramite

l’attivazione dell’indicatore di direzione sinistra.

• Clacson

Pulsante nel centro del volante, facoltativo nella leva di sinistra.

• Limite del sollevamento, ASR (facoltativo)

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Interruttore a leva per attivazione o disattivazione del limite del sollevamento; optional,

disattivazione automatica del limite del sollevamento dopo un predefinito periodo di tempo.

• Pulsante per chiamata d’emergenza (facoltativo)

Questo pulsante deve essere possibilmente non a vista.

• Sistema citofono

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Pulsante di attivazione nella parte sinistra. Il sistema deve includere un microfono molto leggero,

preferibilmente pendente. L’equipaggiamento radio deve essere installato in una sezione nell’Euro

box sopra il guidatore.

• Messaggi alle fermate (altoparlante) per annunci interni/esterni

Pulsante per operazioni con il piede sinistro, oppure pulsante nel microfono.

• Pulsante di selezione altoparlanti interno/esterno

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Interruttore a leva con due posizioni sulla sinistra per l’attivazione degli altoparlanti all’in-terno od

all’esterno.

• Commutatore di marcia (trasmissione automatica)

(due posizioni, a scatto; multiplo)

Gruppo di tre pulsanti in fila, per marcia avanti, marcia indietro e posizione neutra, rispettivamente. In

alternativa un sistema con 6 pulsanti, di cui 3 per la selezione individuale di marcia.

• Aggiornamento del display

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Pulsante vicino al display, con le seguenti funzioni:

- mostrare messaggi di “primo avviso” mentre si guida

- riconoscimento e rimozione messaggio già visualizzato.

• Regolazione specchietto esterno

(quattro posizioni; a scorrimento; pulsante)

Operazione di regolazione specchietto elettrico tramite un interruttore a cursore che può essere

mosso su due assi (joystick).

• Regolazione sedile

Regolazione elettronica del sedile con una memoria per le posizioni principali più importanti per la

salute; carta magnetica come supporto di memorizzazione. Comandi per limitate regolazioni

manuali (sono preferibili indicazioni chiare di funzioni) posizionati sul lato destro del sedile.

• Regolazione del volante (sbloccaggio)

Pulsante a pedale vicino alla colonna sterzo; il pulsante deve essere sistemato nella zona bassa

dell’abitacolo in modo tale da non arrecare alcun impedimento. In alternativa può adoperarsi un

pulsante manuale sistemato nella mensola laterale.

Valori standard per il pulsante a pedale:

- diametro del pulsante = 20 – 50 mm

- altezza sul pavimento veicolo = 30 – 50 mm

- distanza dalla colonna sterzo = 30 – 50 mm

- forza di funzionamento = 20 – 80 N

• Regolazione visiera parasole (facoltativo)

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Regolazione elettrica della tendina avvolgibile per il parabrezza. Comando tramite interruttore a

leva.

• Illuminazione del distributore biglietti e del posto di guida

(due posizioni, autoripristino; rettangolare)

Attivazione con un interruttore a leva; in aggiunta, la luce del distributore biglietti deve accendersi

in automatico quando le porte sono aperte e oscurarsi quando il blocco trasmissione è disinserito.

• Illuminazione interna nel compartimento passeggeri

(due posizioni; a scatto; rettangolare)

L’illuminazione del compartimento passeggeri deve essere attivata quando si accendono le luci del

veicolo; operazioni manuali per ambedue i circuiti tramite interruttore a leva; lo spegnimento delle

luci del circuito anteriore è correlato all’illuminazione del distributore di biglietti.

• Portello Tetto

(due posizioni, autoripristino, rettangolare)

Operazione elettrica con al massimo un interruttore per portello-tetto; il portello si chiude

automaticamente quando la “chiave accensione” è tolta.

Sblocco rampa (facoltativo)

Interruttore a bilancia per attivare la funzione “Sblocco rampa”; rampa attivata dai passeggeri.

Abbassamento rampa/montacarichi (facoltativo)

(due posizioni, autoripristino, rettangolare)

Operazione attraverso un commutatore; operazione ripetuta abbassa l’eventuale alettone di

sicurezza.

Riscaldamento/Ventilazione

Operazione effettuata tramite un regolatore automatico a rotazione od a cursore per selezionare la

temperatura, per regolare il ventilatore (sequenza di scatti) e distribuzione dell’aria (sequenza di

scatti), rispettivamente, optional aggiunta di pulsante per speciali scopi quali il riscaldamento del

finestrino e comando circolazione dell’aria. Per la protezione dalla penetrazione di umidità, l’area di

controllo elettronico deve essere progettato conformemente a DIN VDE 0470 parte 1 con protezione

tipo IP54.

Blocco trasmissione

Le ruote sull’asse posteriore rimangono frenate dopo il rilascio del freno a mano se il bus non è

pronto per uno dei seguenti motivi:

- rampa o montacarichi allungata od abbassata

- bus ancora abbassato

- non tutte le porte sono chiuse.

Se il bus è pronto a partire, premendo l’acceleratore deve risultare:

- dispositivo di blocco trasmissione libero,

- luci anteriori interne spente,

- luce spenta del distributore di biglietti.

9. Area per l’installazione dei dispositivi di controllo, verifica ed informazione

9.1 Aree regolabili

Per la disposizione e progettazione del cruscotto, il seguente criterio di progetto deve essere preso in

considerazione, in assunto il diritto di sagomare come descritto in sezione 1:

- regolazione compiuta contemporaneamente con quella del volante,

- area dei comandi accessibile dalla normale posizione di guida, senza curvare in avanti la parte

alta del corpo

- non è ammissibili limitazioni di visibilità nella parte anteriore e laterale

- aree di controllo completamente visibili

- sufficiente distanza del piano del volante (100 mm. in conformità della sez. 35 Road Traffic

Regulation (StVZO)

- nessun dispositivi azionabile “attraverso il volante”

- sufficiente libertà delle gambe

- nessuna collisione con parti del veicolo o accessori

- nessuna compressione o schiacciamento di parti del corpo.

Il volante e il cruscotto devono essere progettati come un’unità combinata (fig. 9.1). Opportune

misure costruttive devono essere adottate per limitare le influenze del sistema sterzo (vibrazioni,

urti, ecc.) sulla strumentazione in modo da permettere lettura ed operatività facili, veloci e senza

errori. Devono essere previste aree libere per almeno otto interruttori per funzioni aggiuntive.

Fig. 9.1 Sistemazione del volante e delle aree dei comandi

9.2 Superfici fisse

Dispositivi raramente usati o meno importanti (ad es. la regolazione del riscaldamento e

ventilazione, movimentazione elettrica del portello tetto) devono essere fissati esternamente al

cruscotto nella console fissa situata alla sinistra del sedile (fig. 9.2).

Devono essere presi in considerazione i seguenti criteri:

- accessibilità idonea al profilo del guidatore

- non è consentito l’intralcio della visione

- nessuna collisione con l’unità di regolazione

- nessun ostacolo alla rotazione del sedile (sez. 2.2, 3.3)

10. Registratore di cassa, emittitrice biglietti e Sistema Automatico Monitoraggio Veicoli (AVMS)

Questa sezione include raccomandazioni relative ai componenti necessari per il servizio

passeggeri (AVMS, registratore di cassa, emettitrice biglietti) ed alla sistemazione per gli appositi

strumenti. Non è stato possibile confrontare queste raccomandazioni con l’espe-rienza pratica.

10.1 Progettazione dell’unità di controllo

Per la tastiera ed il display devono essere considerati i seguenti valori approssimati e le

caratteristiche di progettazione:

• i singoli tasti devono essere usati come pulsanti:

- valore limite spostamento = approssimativamente 4 mm

- controllo forze = approssimativamente 0.6 N

Fig. 9.2. Sistemazione della mensola laterale

• L’area tasto non deve essere minore di 200 mm2.

• La grandezza del carattere nel display deve essere almeno di:

- altezza = 7 mm

- larghezza = 5 mm

- spessore = 0,8 mm

Il display deve essere incassato in modo da evitare qualsiasi bagliore o riflessione (valore

approssimato incasso = altezza display).

10.2 Posizione e Sistemazione

Per ragioni ergonomiche e per ragioni di spazio limitato, è richiesta un’unità combinata AVMS,

un’emettitrice biglietti ed una macchina per il resto dei soldi. Durante la guida deve essere possibile

operare indipendente su 28 tasti per la funzione AVMS.

Va applicato il seguente criterio per la sistemazione e la progettazione (fig. 10.1):

- accessibilità ai tasti per le funzioni AVMS dalla normale posizione di guida senza curvare la

parte alta del corpo,

- operazione comoda per l’emissione di biglietti e funzione di registratore di cassa, senza girare il

sedile del guidatore

- non è ammissibile visibilità limitata nella parte frontale e laterale

- buona visione del display, tastiera, tabella registratore di cassa, macchina per il resto dei soldi e

contenitore per il cambio monete per il guidatore

- riduzione di sforzo statico

- nessun impedimento nell’accesso al posto di lavoro del conducente.

L’area della tastiera deve essere sufficientemente dimensionata per 45 tasti. L’uso di tasti

multifunzione deve essere evitato.

La tastiera deve essere collocata e fissata sulla destra vicino il pannello strumenti

approssimativamente in corrispondenza del punto più alto della mensola strumenti.

Fig. 10.1: Posizione e progettazione dell’unità di controllo

Le coordinate dell’intervallo ideale per l’accessibilità manuale per le persone basse e alte (158 o

200 cm) sono indicate nella tabella 10.1.

Le due file superiori di tasti devono essere riservate per funzioni di timbratura del biglietto che

devono essere eseguite esclusivamente durante le fermate. Il bordo superiore del display deve essere

al di sotto del riferimento di visibilità degli occhi come in figura 10.1 onde evitare limitazioni di

visibilità del parabrezza.

L’unità per l’installazione del tavolo per il registratore di cassa e di cinque, opzionalmente sei tubi per

monete, deve essere posizionata in modo tale che il registratore di cassa non sporga al di sopra del

fronte esterno della porta della cabina di comando all’interno dell’area di passaggio. L’unità del

registratore di cassa/emettitrice biglietto/AVMS deve essere montata vicino alla porta della cabina di

comando del guidatore, o sulla copertura della struttura di supporto degli strumenti.

Se l’unità è montata o incastrata separatamente dalla porta della cabina di guida, allora essa deve

girare con la porta della cabina, in modo tale che non impedisca l’accesso al posto di guida.

Tab.10.1 Coordinate degli spazi delle mani per “ donne di piccola statura (158 cm) e per uomini alti

(200 cm)” nell’area dell’unità del registratore di cassa/emettitrice biglietti/AVMS:

200 cm

158 cm

X Y Z X Y Z

228 704 706 353 698 710

255 742 714 237 686 713

290 779 722 112 523 720

105 536 731 504 745 729

125 581 735 611 756 729

151 624 741 146 563 732

178 666 747 285 669 735

207 706 754 184 601 747

239 745 76 341 700 761

274 782 770 227 637 765

91 538 779 104 523 773

113 582 784 594 760 776

137 626 789 490 747 779

165 667 795 138 563 785

194 707 802 276 670 787

226 746 810 405 726 792

261 783 818 176 601 801

80 538 828 333 700 814

102 583 832 220 636 820

126 626 838 98 522 828

154 667 844 583 761 828

183 707 851 482 747 832

215 746 859 133 562 841

256 783 867 271 669 843

74 537 877 173 599 857

93 581 882 330 697 871

117 625 887 219 634 877

145 666 893 581 759 885

174 706 900 98 519 886

481 744 890

133 558 899

11. Riscaldamento, Ventilazione

11.1 Requisiti base

Il sistema base deve consistere in un convenzionale riscaldamento dell’aria e di ventilazione, in

aggiunta si possono avere dei pannelli radianti per il riscaldamento.

In alternativa può essere prevista aria condizionata nella cabina di guida od all’interno del

veicolo se è ivi incluso il posto di lavoro del conducente.

Il riscaldamento e la ventilazione nella cabina del guidatore deve essere controllata

indipendentemente dal compartimento passeggeri.

L’interferenza dall’area porta e dal compartimento passeggeri deve essere ridotta quanto più

possibile.

Sarebbe preferibile avere una sovrapressione nella cabina di guida durante tutte le condizioni di

marcia. La velocità e la temperatura dell’aria non dovrebbero essere influenzate dalla velocità del

veicolo. La velocità dell’aria non deve eccedere 0,1 m/s nella più bassa condizione di ventilazione

vicino alla zona del corpo.

11.2 Riscaldamento

Le temperature previste devono essere ottenute in una normale condizione di marcia e con una

temperatura esterna di tA = - 15 °C.

La temperatura in uscita deve essere controllabile con temperature variabili nell’in-tervallo 18 -

25°C ± 2 K (Kelvin).

Il gradiente della temperatura non può essere più alto di 2 K/m. Sarebbe preferibile una

distribuzione graduale della temperatura tale che la zona superiore sia più fredda

approssimativamente di 1-3 K della zona pedali.

La capacità richiesta del riscaldamento deve essere ottenuta con una velocità dell’aria ≤ 0.2 m/s

vicino all’area del corpo. Speciali misure devono essere previste per ostacolare l’ingresso di aria

fredda quando la porta anteriore è aperta, per esempio tramite:

- una porta della cabina alta per proteggere l’area delle gambe e/o

- una separazione al di sopra della cabina e

- una cortina di aria calda e/o speciali tubi di aria calda nell’area porta.

Durante l’operazione di riscaldamento deve essere assicurata una temperatura superficiale

costante ≥ 15°C della parete sinistra, nel pavimento e nella parete posteriore al posto di guida.

11.3 Ventilazione

La ventilazione deve avere al minimo 3 livelli e deve essere possibile disinserirla quando il

motore è spento. Devono essere previsti tubi d’aria supplementare indirizzati verso il conducente,

ad es. due tubi di uscita dal pannello strumenti con regolazione del flusso di corrente e di direzione.

Alla massima potenza di ventilazione la velocità dell’aria in uscita deve essere ≥ 5 m/s.

11.4 Disappannamento dei vetri

Per disappannare i vetri ci devono essere tubi di aria con getti diretti nella direzione del

parabrezza e dei finestrini (finestrino guidatore e porti anteriori) come pure un finestrino laterale

elettricamente riscaldato, che permetta una veloce pulizia e sbrinamento così che la visione di guida

sia mantenuta libera durante la marcia. Il finestrino della porta principale di doppia porta I deve

essere elettricamente riscaldato, opzionalmente può essere con doppi vetri. In alternativa può essere

previsto il riscaldamento del parabrezza. Il disappannamento del parabrezza usualmente può essere

ottenuto con aria calda e, se richiesto, con aggiunta di riscaldamento elettrico da poter accendere

manualmente.

11.5 Qualità aria

La cabina guida deve essere ventilata con il 100% di aria esterna. Inoltre ci deve essere un

controllo manuale del sistema circolazione dell’aria che funzioni per un limitato periodo di tempo.

L’aria fresca fornita deve provenire da un’area a bassa polluzione, ad es. attraverso una presa d’aria

sul tetto. Per la filtrazione dall’esterno deve essere usato un filtro aria (filtri particella) con le

seguenti caratteristiche:

- valore di ritenzione di almeno 80 % per le particelle con diametro ≥ 1μm (in accordo con DIN

71460 parte 1)

- dimensionamento per un valore massimo di flusso d’aria di 700 m3/h (in caso di

disappannamento del finestrino)

- la durata del filtro deve essere di almeno 3 mesi oppure 15.000 Km

- prova di connessione per verificare il grado di sporco del filtro (diametro interno 5 mm; tappo 10

mm)

- in alternativa, l’aggiunta di un filtro assorbente.

12. Rumore interno

Il rumore del motore a 50 Km/h non deve eccedere di 70 dB(A) all’orecchio del conducente

(metodo di misurazione in accordo con DIN ISO 5128); il livello del rumore quando il veicolo è

fermo deve essere al di sotto di 55 dB(A).

Il livello del rumore di ventilazione nella posizione I deve essere ≤ 55 dB(A) al-l’orecchio del

conducente, nella posizione II ≤ 65 dB(A).

Devono essere evitati rumori con caratteristiche distintive del tono (rumoroso, spiacevole,

strillante). Il volume della radio deve automaticamente regolarsi in funzione del livello del rumore del

posto di lavoro del conducente per mezzo di un meccanismo automatico di controllo, in opzione può

essere usata una selezione radio (con segnale preannunciato).

CAPITOLO III

LA PROGETTAZIONE DEL SEDILE PER GUIDATORE DI

AUTOBUS COME ELEMENTO QUALIFICANTE DELLA

POSTAZIONE DI LAVORO. L’ESPERIENZA AMERICANA.

3.1 - Introduzione

Anche sul continente americano (con particolare riferimento al Canada ed agli Stati Uniti), il

problema del comfort e delle proprietà ergonomiche del posto di lavoro dei guidatori degli autobus si

è posto, in questi ultimi anni, con decisione e con l’impegno di ingenti risorse finanziarie nel campo

della ricerca e dell’industria.

Nello stato dell’Oregon, la Tri-Met (Tri-County Metropolitan Transportation System), ora

chiamata Coast Mountain Bus, ha promosso la ricerca e lo sviluppo di una nuova generazione di

sedili per autobus.

Tali studi, che sono iniziati nel 1980 e proseguiti per tutti gli anni ’90, si sono basati su analoghe

attività portate avanti dalla Canadian Communité Urbaine Association (CUTA), dalla Societé

Transport Urbaine de Montréal (STCUM), dall’Ottawa Carleton Transportation Authority (OC

Transpo) e dalla British Columbia’s Transportation System.

La Tri-Met, in collaborazione con industrie fabbricanti di sedili per veicoli e con centri di ricerca

nel campo dell’ergonomia, ha messo a punto specifici criteri di progettazione del posto di lavoro per

guidatori di autobus, in modo che questi possono svolgere con sicurezza e confortevolmente la loro

mansione nei pesanti turni di lavoro.

Il problema di base nella progettazione fu quello relativo alla disponibilità di un’area destinata

alla guida più ampia rispetto a quella prevista nel passato, in modo che si potessero anche garantire

caratteristiche di forte ergonomia nella sistemazione della postazione di guida e dei comandi.

Nel passato, l’industria del trasporto pubblico urbano su gomma, fu costretta ad utilizzare sedili

progettati per gli autocarri. Questo anche perché il relativamente ristretto mercato degli autobus non

giustificava uno studio ed una progettazione specifici.

In questo senso va sottolineato che molte aziende di trasporto, nell’ottica di migliorare le

condizioni di lavoro del conducente, hanno dovuto lavorare anche sui vecchi autobus con modifiche

che potessero, anche parzialmente, far conseguire gli obiettivi sommariamente prima indicati.

Alcune aziende di trasporto erano però dotate di un parco rotabile così lontano dagli standard da

dovere ricostruire interamente il posto di lavoro sul vecchio bus, spesso dovendo rinunciare a uno o

due sedili per i passeggeri.

Il sedile di guida del bus è un componente critico del posto di lavoro. Il sedile, il volante, il

pannello degli strumenti ed i pedali sono l’interfaccia tra uomo e macchina. In passato, comunque,

il sedile era guardato come un elemento secondario, e situato in un’area di lavoro ristretta

precedentemente progettata e, quindi, con vincoli pesanti per il raggiungimento di caratteristiche

ergonomiche spinte.

Oggi, comunque, i costruttori di bus tendono a progettare posti di lavoro più ampi ed ergonomici

nei quali il sedile è parte integrante del processo di progettazione. Il progetto del sedile e del posto

di lavoro richiede una considerazione complessiva non solo delle caratteristiche fisiche dei

guidatori, ma anche delle loro mansioni. L’American Public Transportation Association (APTA) ha

sostenuto questo sforzo attraverso lo sviluppo di norme standard che comprendono gli indirizzi per

il posto di lavoro del guidatore visto nel suo complesso.

È largamente accettato in generale che la popolazione del Nord America è aumentata di numero,

ma è mutata anche nelle caratteristiche fisiche. Gran parte della popolazione americana è

considerata sovrappeso. Sono stati scritti numerosi articoli circa la necessità, conseguente al fatto

evidenziato, di dovere ricorrere a sedili più grandi, incluse le sedie negli uffici, i sedili per

passeggeri dei bus e sedili nelle tribune dei campi sportivi. Inoltre si è registrato un cambiamento

demografico nella categoria dei guidatori di autobus negli ultimi 50 anni. Vi sono molte più donne e

differenti gruppi etnici, oggi, alla guida degli autobus. È ampiamente confermato che tali operatori

si presentano secondo taglie fisiche molto diverse e che il campo delle dimensioni è aumentato.

Pochi dati specifici sono disponibili per oggettivamente quantificare l’estensione della variazione

della dimensione degli operatori. Questa carenza di informazioni ha pratiche implicazioni nel

progetto del sedile del guidatore.

L’industria del sedile del bus ha progettato sedili più ampi da adattare ai guidatori più corpulenti

in diretta risposta alla domanda di mercato. Un rapido esame della popolazione dei guidatori di

un’azienda di trasporti rivela una grande diversità nella taglia e nel peso del guidatore. Da questo

punto di vista è evidente l’esigenza che tutti i guidatori devono essere capaci di operare con

sicurezza e confortevolmente al posto di guida dell’autobus.

Le tradizionali specifiche per i sedili dei guidatori sono state basate su vecchi dati

antropometrici. È stato dimostrato che il campione utilizzato non rappresenta accuratamente la

popolazione nel suo universo e, più specificatamente, la popolazione dei guidatori di autobus. Dati

più specifici sono stati ottenuti attraverso uno studio di carattere statistico, significativo se si vuole

rappresentare la popolazione del Nord America in generale. I risultati delle indagini sono stati utili

anche nell’ambito della ricerca che aveva come obiettivo lo sviluppo di un sedile che potesse

adattarsi a qualunque operatore di autobus (il 5% femmine ed il 95% maschi).

Progettare un sedile per guidatore di bus rappresenta una sfida per i fabbricanti operanti nel settore.

Poiché un particolare autobus può essere guidato da differenti guidatori in un giorno, il sedile deve

essere facilmente regolabile e le regolazioni devono essere intuitive, facili da capire e facili da effettuare.

Inoltre, la grande variabilità nelle dimensioni del guidatore richiede che le varie regolazioni abbiano un

adeguato campo di valori per potere accogliere guidatori di differente taglia. Da un altro punto di vista,

il fatto che gli autobus operano quasi ogni giorno richiede che si adottino sedili molto resistenti. Infine, i

sedili devono essere adattabili a tutti i differenti modelli di autobus del parco. Generalmente, c’è

mancanza di uniformità tra i differenti costruttori e anche variazioni nell’ambito dello stesso modello di

autobus in uso nelle aziende di trasporto pubblico urbano.

3.2. Il progetto del sedile

Il progetto sviluppato dal gruppo di ricerca americano è stato articolato in sei fasi.

3.2.1 - Fase I: Questionario

Il gruppo di ricerca ha sviluppato un questionario e, attraverso un’indagine specifica, ha raccolto dati

(Tabb. 1,2) finalizzati a studiare sei dimensioni antropometriche critiche e altri cinque fattori connessi.

Queste schede sono state inviate a quattro aziende di trasporto (C-Trans di Vancouver e Washington;

Lane County Transit dell’Oregon; Seattle Metro di Seattle e Washington; Tri-Met). L’indagine ha

prodotto 152 risposte e 912 dati, che sono risultati molto importanti perché riferiti ad una specifica

classe di popolazione, i guidatori di autobus. Pur non costituendo questi dati il 100% dei guidatori di

tutte le aziende di trasporto, è stato accertato che essi rappresentano quella classe di lavoratori con una

precisione maggiore rispetto agli altri dati disponibili. I risultati ricavati dall’indagine e dalle

successive elaborazioni sono mostrati in Tab. 3.

In aggiunta ai questionari destinati alla raccolta dei dati antropometrici, alle quattro aziende di

trasporto sono stati distribuiti altri questionari, attraverso i quali si sono ottenuti dai guidatori

giudizi sui differenti modelli sedili comunemente usati dalle loro aziende di trasporto con

particolare riguardo alle differenti regolazioni possibili e alle opzioni disponibili. I risultati sono

sintetizzati nella Tab.4.

3.2.2 - Fase II: Analisi preliminare del progetto

L’esame approfondito ha consentito di formulare le prime indicazioni relative alle specifiche

costruttive per il nuovo sedile.

3.2.2.1 - Determinazione delle regolazioni richieste

Furono passate in rassegna tutti i meccanismi di regolazione(ne sono state identificate ben ventuno)

comunemente disponibili su differenti modelli di sedile. Guidatori diversi, nel corso dei turni di

lavoro assegnati durante il giorno, usano uno stesso sedile; emerge, quindi, la necessità di una facile

regolabilità di esso in modo da poterlo adattare alle differenze notevoli che si possono presentare nelle

taglie dei guidatori stessi.

Per evitare che i guidatori siano disorientati dalle diverse sistemazioni del sedile, è necessario che le

regolazioni siano intuitive e facili da effettuare, a causa del breve tempo destinato alla preparazione

ed all’inizio del turno di servizio. Non è raro per molti guidatori di autobus che il loro cambiamento

di turno avvenga per strada, sostituendo i guidatori già in servizio.

L’analisi delle diverse regolazioni sotto esame portò alla selezione di dieci di esse ritenute

imprescindibili al fine di potere disporre di un posto di guida degli autobus sicuro e confortevole.

La tabella seguente analizza le regolazioni esaminate con l’indicazione di quelle che sono state

giudicate necessarie.

Nr Descrizione delle regolazioni esaminate Regolazione Richiesta

1. Altezza Si

2. Sospensione Si

3. Smorzamento regolabile della sospensione Si

4. Limitatore del movimento della sospensione No

5. Movimento avanti/indietro Si

6. Inclinazione del pannello del sedile Si

7. Lunghezza del pannello del sedile Si

8. Cuscino d’aria nel pannello del sedile No

9. Reclinamento all’indietro Si

10. Alloggio della zona lombare Si

11. Articolazione della parte centrale dello schienale No

12. Poggiatesta: movimento su/giù Si

13. Poggiatesta: movimento avanti/indietro Si

14. Bracciolo: movimento su/giù No

15. Regolazione inclinazione bracciolo No

16. Cuscino d’aria nella parte superiore dello schienale No

17. Imbottiture laterali sullo schienale Optional

18. Imbottiture laterali sul pannello del sedile No

19. Altezza regolabile dello schienale Optional

20. Regolazione dell’altezza dello schienale No

21. Camera d’aria nella parte centrale dello schienale No

3.2.2.2 - Determinazione dei meccanismi di regolazione

Dopo avere determinato le regolazioni necessarie, sono stati esaminati i tipi di meccanismo da

utilizzare per la regolazione. Principale attenzione fu posta sull’affidabilità e sul grado di

accoglimento più o meno favorevole del sistema da parte dell’utente e sulla facilità operativa

connessa all’effettuazione della regolazione.

Molti sedili nel mercato degli autobus usano pomelli girevoli per azionare un meccanismo di

regolazione meccanico o pneumatico. Questi sistemi sono tipicamente caratterizzati da difficoltà

nell’operatività e richiedono al guidatore azioni difficili. Furono sviluppate ed adottate semplici

levette per gli adattamenti richiesti, mentre fu abbandonato l‘uso di regolazioni di tipo elettrico in

relazione a problemi di durata e di costo.

3.2.2.3 - Determinazione dei campi di regolazione

Dall’analisi dei dati specifici sulla classe “guidatori di autobus”, si sono potuti fissare dei campi

di regolazione da introdurre come caratteristici della futura generazione di posti di guida.

Per le dieci regolazioni selezionate e prima evidenziate sono stati fissati i campi di regolazione

riportati di seguito.

Nr Descrizione e campo della regolazione

1. Regolazione dell’altezza: Il sedile dovrebbe essere idealmente sistemato a 6”, potendo variare

tra 14” e 20” (altezza misurata dal pavimento al bordo anteriore del cuscino del sedile in

assenza di compressione)

2. Smorzamento della sospensione: Il sedile dovrebbe essere equipaggiato con un

ammortizzatore a smorzamento variabile per permettere al guidatore di regolarla da soffice a

molto duro.

3. Movimento avanti/indietro: Il sedile dovrebbe poter essere regolato almeno per una corsa tra

10” e 12”, Per facilitare il movimento del sedile è stato proposto l’uso di un meccanismo di

sganciamento di tipo pneumatico o di tipo meccanico. Il sistema di bloccaggio deve essere

situato su ambedue i lati, e le guide per lo scorrimento devono essere poste sotto la

sospensione.

4. Inclinazione del pianale del sedile: Il sedile deve potersi regolare meccanicamente su circa

17° (idealmente nell’intervallo fra –5° a +12°). Il meccanismo di regolazione deve essere

alloggiato in ambedue i lati.

5. Lunghezza del pianale del sedile: Misurato dalla parte anteriore dell’imbottitura del sedile

allo schienale a livello dell’intersezione dell’imbottitura del sedile, il pianale del sedile

dovrebbe essere regolato su un campo di 4”, da 16” a 20”.

6. Inclinazione dello schienale: Lo schienale dovrebbe essere regolato all’indietro di 35° rispetto

alla verticale. La regolazione dovrebbe essere meccanica.

7. Lombare: Il sedile dovrebbe essere equipaggiato con 3 camere d’aria a livello lombare.

8. Poggiatesta con movimento su/giù: Il poggiatesta deve essere regolabile in alto ed in basso

con una corsa minima di 2” rispetto alla parte superiore del sedile.

9. Poggiatesta con movimento avanti/indietro: Il poggiatesta deve essere regolabile con un

angolo minimo di 40° in avanti rispetto alla verticale.

10. Aggancio: Il sedile dovrebbe essere equipaggiato con una cintura rimovibile a 3 punti di

fissaggio.

L’altezza dello schienale è stata fissata al valore di 24” sopra il piano del cuscino del sedile in

assenza di compressione. Il cuscino del sedile deve essere largo 20”. Nella zona della cabina non

dovrebbero essere previsti cuscini più grandi dato che alcuni comandi vanno sistemati ai lati dei

sedili. Per i cuscini della spalliera è stata prevista una larghezza di 23”. Non sono stati previsti

bracciuoli negli autobus per il trasporto ad uso urbano. Essi dovrebbero, comunque, essere

considerati nel caso di mezzi destinati all’esercizio suburbano. Controlli di regolazione dovrebbero

essere situati sul lato destro del sedile in gruppi logici. mentre non sarebbe facile raggiungere

comandi situati sul lato sinistro del sedile di alcuni pulmann.

3.2.2.4 - Progettazione della sospensione

L’esame dell’attuale posto di guida degli autobus, sia in termini di resistenza all’usura che di

comfort dei guidatori, ha interessato varie tipologie, di sospensione tra cui quelle a braccio

oscillante e quelle a molla.

Il confronto tra le diverse tipologie ha condotto alla scelta di un sistema di sospensione

pneumatica a braccio oscillante, con il quale si ottiene una limitazione del movimento laterale e,

quindi, un sedile con un pianale più stabile rispetto agli altri sistemi. Inoltre la tipologia di

sospensione prescelta consente, rispetto a quella meccanica, una più facile azione da parte degli

utilizzatori in fase di regolazione.

Tutti i meccanismi di regolazione devono essere bilaterali, perché in caso contrario si potrebbe

andare incontro a torsioni laterali del sedile nella fase di aggiustamento in alto/in basso. Va

riconosciuto, però, che tale tipo di soluzione porta a costi, almeno per gli specifici aspetti

considerati, più elevati rispetto al caso di regolazioni poste in un solo lato.

3.2.2.5 - Altri criteri di progettazione

Il gruppo di ricerca ha pure valutato e raccomandato altri diversi aspetti progettuali e costruttivi.

3.2.2.6 - Cuscini rimovibili

Dato che i sedili negli autobus di trasporto pubblico sono usati tutto il giorno da molti autisti,

essi possono raccogliere odori ed essere soggetti a deteriorarsi. Alcune aziende di trasporto

cambiano, per questo, i cuscini quando richiesto. La rimozione di parti del cuscino su molti sedili

richiede attrezzi, un parziale smontaggio e/o la rimozione dal bus. Le specifiche richiedono che un

meccanico sia in grado di cambiare i cuscini in meno di 5 minuti senza rimozione del sedile dal bus.

Una industria costruttrice di sedili ha sviluppato una serie di cuscini amovibili che usano ganci e

anelli e chiusure meccaniche per fissarli alla struttura del sedile.

3.2.2.7 - Requisiti antincendio

In assenza di normativa riservata agli autobus, i requisiti dei materiali da utilizzare nei sedili a fini

della sicurezza nell’ambito dell’infiammabilità e delle emissioni di fumo, il gruppo di ricerca

americano ha fatto riferimento ai regolamenti relativi alle vetture ferroviarie.

Altri test a cui i materiali devono essere sottoposti sono quelli della densità di fumo e della

tossicità.

Tra i materiali utilizzati nei sedili la gommapiuma è stato il più controverso. La gommapiuma del

tipo resistente al fuoco non può essere modellata ed inoltre ha caratteristiche fisiche molto scadenti

oltre che essere molto costosa. La gommapiuma poliuretanica, invece, può essere modellata, ha

buone caratteristiche fisiche, è duratura nel tempo, ed è relativamente economica.

Va sottolineato, comunque, che l’American Public Transportation Association (APTA) non ha fissato

norme particolari per quanto attiene all’infiammabilità e all’emissione di fumo dei materiali utilizzati

nei sedili per gli autobus.

3.2.2.8 – Forma e tipo di imbottitura

Tri-Met ha valutato cuscini differenti per forma e dimensioni mediante prove sperimentali.

Sono stati provati cuscini più rigidi come pure quelli più morbidi. Tri-Met ha anche testato

cuscini di differenti materiali, imbottiture, “con effetto memoria”, in poliuretano, in silicone ed in

neoprene. Gli autisti preferiscono imbottiture interamente in poliuretano con lo schienale verticale.

È stato verificato che lo schienale ha un ruolo determinante nel comfort di guida.

3.2.2.9 - Set individuale di cuscini

Il concetto che è stato discusso tra il gruppo di ricerca e le aziende di trasporto è quello della

personalizzazione dell’imbottitura del sedile. Il sedile dovrebbe essere fornito ai clienti privo di alcune

imbottiture e dovrebbe prevedere alcune regolazioni base - sospensioni, altezza, regolazione della

distanza dal volante, inclinazione spalliera. I costruttori del sedile dovrebbero fornire un gruppo di

schienali interamente rivestiti e un set completo di cuscini differenti per altezza, larghezza, curvatura

lombare e forma. L’autista potrebbe in questo caso scegliere la combinazione che meglio si adatta al

proprio corpo. Questo set dovrebbe essere affidato all’autista cui spetta la responsabilità della custodia

e dell’uso sull’autobus che è chiamato a guidare. Un set di imbottiture “standard” dovrebbe essere

comunque disponibile in rimessa nel caso nel caso in cui l’autista dimenticasse il proprio

personalizzato.

La proposta ha numerosi vantaggi.

Il primo è quello di eliminare le lamentele di alcuni autisti che sono costretti a sedersi su sedili

sporchi, anche in relazione all’uso da parte di altri guidatori di prodotti per i capelli o di creme

personali.

In secondo luogo essa semplifica la conformazione del sedile, non essendo più necessarie

regolazioni lombari, dello schienale e della seduta.

Il terzo vantaggio consiste nell’eliminare la necessità di fodere per coprire sedili usurati o

tappezzerie stracciate. Dal momento che ciascun autista utilizza il proprio set personale di cuscini,

nessun altro set dovrebbe essere usato contemporaneamente.

La proposta ha comunque delle controindicazioni. Richiede che l’autista porti sempre con sé il

proprio set di cuscini. L’esperienza maturata dimostra che l’autista non è disposto a portare con sé il

set se questo è voluminoso. Inoltre l’autista potrebbe cambiare spesso veicolo. Il sedile fisso

diminuisce le regolazioni che si possono fare. Questa soluzione, per il momento, non è stata

adottata.

3.2.2.10 - Scelta della tappezzeria

Il gruppo di ricerca non ha mostrato preferenze sulla tappezzeria. In genere ciascun cliente specifica

il tipo di tessuto e modello più adatto alle proprie esigenze. Uno degli obiettivi del progetto era,

infatti, proprio quello di valutare i tessuti della tappezzeria. È stato raccomandato che il

rivestimento del poggiatesta fosse sempre in vinile. Questo facilita la pulizia dal momento che

alcuni autisti usano prodotti per i capelli che altri ritengono non igienici.

3.2.2.11 - Protezione posteriore

Sebbene molti autisti possono adattare il proprio posto di guida grazie alle molteplici possibilità di

regolazione, qualche autista non riesce a trovare la posizione del sedile a lui consona. Lo schienale

spesso offre una modesta protezione per l’autista ed è soggetto a danneggiamenti che richiedono

frequenti interventi di riparazioni sul sedile. È stato sperimentato che l’uso di protezioni dello

schienale realizzati con materiale termoplastico contribuisce a ridurre il costo di riparazione del sedile.

3.2.2.12 – Costruzione del telaio

Il sedile deve soddisfare i requisiti previsti per l’utilizzo di cinture di sicurezza a 3 punti di

ancoraggio e per un fissaggio di alta qualità al pavimento.

Le guide necessarie per la regolazione della distanza dal volante sono collocate sotto la

sospensione.

Se da un lato questo requisito fa aumentare la vita utile del sedile e consente il movimento delle

cinture con l’operatore, dall’altro viene reso più difficile l’intervento per fare scorrere il sedile.

Specialmente, è scomodo per l’operatore raggiungere il meccanismo di rilascio che è posto tra le

guide nella parte anteriore alta della sospensione del sedile. Questo è particolarmente difficile con

volanti grandi, e per autisti robusti. Prima soluzione a questo problema a questo problema è stato

spostare sul lato del sedile la maniglia del meccanismo di rilascio del sedile. Questa soluzione,

comunque, richiede ancora che l’operatore si pieghi per raggiungere la maniglia di regolazione della

distanza del sedile dal volante. Un fabbricante di sedili ha sviluppato un primo meccanismo

pneumatico per le guide che usa un cilindro ad aria che facilita la regolazione manuale.

3.3 - Fase III: Primo prototipo

In base alle specifiche emerse dallo studio, è stato realizzato un primo prototipo del sedile.

Piuttosto che partire da zero, si è preferito arrivare al prototipo, dopo un esame attento di tutti i

modelli di sedile che erano in commercio, verificando anche se alcuni di essi potessero essere usati

come base della nuova progettazione. Questo approccio ha avuto due vantaggi:

Primo, è stato fornito al gruppo un progetto che ha avuto realizzazioni precedenti. Nel caso di

progetto completamente nuovo alcuni problemi non noti dall’esperienza passata potrebbero

rimanere sconosciuti per anni fino alla fase realizzativa. L’esperienza di un sedile esistente può,

invece, fornire soluzioni già studiate ed accettate.

Secondo, l’uso di un sedile esistente dovrebbe ridurre l’investimento richiesto. Il mercato dei

mezzi di trasporto è relativamente piccolo, e, quindi, un ritorno soddisfacente su un ingente

investimento può non essere realizzato. L’industria USSC ha iniziato la sperimentazione con il

modello 2100 prodotto da Be-Ge Industrie AB in Svezia, che ha fornito i sedili a molti costruttori di

autobus e di autocarri in Europa. La Be-Ge ha anche fornito le sospensioni per i sedili a diverse

industrie costruttrici di sedili incluse USSC, Recaro, come pure ad alcuni distributori di sedili in

Europa.

Questo prototipo non ha risposto a tutti i requisiti richiesti dai committenti, in quanto il progetto

è stato indirizzato verso un sedile di stile “europeo”, tale, quindi, da adattarsi ad autisti di taglia più

piccola rispetto a quelli americani. A partire dal modello base 2100, USSC ha ridisegnato il sedile.

La sospensione è stata modificata e rafforzata; vari meccanismi e la struttura sono stati anch’essi

modificati per aumentare il range di regolazione delle diverse parti ed essere maggiormente

adattabili ai vari operatori. Lo schienale è stato ridisegnato per sistemare degli appoggi ad aria alla

zona lombare e per ospitare la cintura a 3 punti di fissaggio. La sospensione è stata modificata per

adattarvi un secondo ammortizzatore idoneo a favorire regolazioni bilaterali.

Le strutture sono state modificate per meglio sistemare il set amovibile di cuscini più ampi del

sedile.

3.4 - Fase IV: Nuovi prototipi

Furono realizzati altri prototipi. USCC, Tri-Met ed Ergonomic Consultants hanno continuato la

collaborazione al fine di valutare i prototipi nel corso della loro sperimentazione in esercizio presso

le aziende di trasporto coinvolte.

La sperimentazione dei prototipi nell’attività giornaliera degli autobus è servita anche a raccogliere

i giudizi degli autisti, che potranno costituire oggetto di ulteriori analisi e, conseguentemente,

portare ad eventuali altre modifiche del sedile.

Tab.3 Indagine sul posto di guida degli autobus. Risultati dei dati raccolti

Descrizione C- Tran Lane County Seattle Metro Tri-Met Total Group A Distanza pavimento - sottocoscia

Minimo 15.0 16.5 16.0 15.0 15.0

Massimo 20.0 20.0 19.5 21.0 21.0 Media 17.7 18.1 18.1 18.5 18.1

B Distanza schienale – dietro ginocchio Minimo 16.0 16.0 15.5 12.0 12.0 Massimo 21.5 22.5 20.0 24.0 24.0 Media 18.8 19.3 18.3 18.9 18.9

C Distanza imbottitura sedile – base collo Minimo 22.5 22.5 25.0 20.0 20.0 Massimo 31.0 29.0 32.0 33.0 33.0 Media 27.5 25.8 27.6 26.1 26.8

D Larghezza spalle Minimo 16.5 14.8 15.5 15.0 14.8 Massimo 26.0 21.8 24.0 31.0 31.0 Media 19.5 18.0 19.8 20.1 19.4

E Larghezza circonferenza del conducente

(Misurata all’ombellico)

Minimo 10.0 10.3 11.5 11.5 10.0 Massimo 19.0 17.0 22.0 24.0 24.0 Media 14.5 13.4 16.0 16.0 15.0

F Lunghezza naturale quando seduto Minimum 14.0 14.0 16.5 12.5 12.5 Maximum 26.5 20.0 28.5 24.0 28.5 Average 19.0 16.8 19.7 16.9 18.1

Tab.4 Indagine sul posto di guida degli autobus. Giudizi dei guidatori su modelli diversi di sedili

A B C D E F

Spalliera sedile

OK 8% 58% 50% 80% 67% 67%

Troppo largo 21% 1 % 20% 0% 0% 0%

Troppo Stretta 21% 21% 20% 0% 17% 0%

Troppo Corta 58% 16% 10% 20% 8% 33%

Troppo alta 0% 9% 20% 0% 0% 0%

Pianale sedile

OK 8% 62% 30% 40% 58% 67%

Troppo largo 25% 2% 10% 20% 8% 0%

Stretto 21% 24% 20% 20% 0% 0%

Basso 21% 8% 20% 0% 8% 0%

Alto 25% 3% 20% 0% 0% 0%

Duro

1% 0% 0% 0% 0%

Morbido

10% 20% 33% 33%

Regolazione in altezza

Non abbastanza alto 4% 11% 10% 0% 8% 0%

Non abbastanza basso 29% 17% 20% 0% 33% 33%

Facile da aggiustare 46% 45% 60% 100% 42% 67%

Difficile da aggiustare 38% 43% 20% 0% 33% 33%

Regolazione avanti/indietro

Non è possibile raggiungere i pedali 25% 6% 20% 0% 0% 0%

Poco spazio per le gambe 33% 28% 0% 0% 0% 33%

Facile da regolare 38% 58% 80% 100% 92% 100%

Difficile da regolare 29% 18% 10% 0% 8% 0%

Regolazione lombare

Adeguata 4% 52% 40% 80% 33% 33%

Non adeguata 88% 29% 40% 20% 42% 33%

Troppo alta 13% 5% 20% 0% 25% 0%

Troppo bassa 25% 16% 10% 0% 17% 0%

Preferenza regolazione lombare

Ad aria 75% 71% 70% 60% 75% 33%

Meccanica 21% 8% 10% 0% 8% 0%

Nessuna 4% 7% 20% 0% 17% 67%

Entrambe

2%

Poggiatesta

Adeguato

42% 30% 40% 8% 0%

Non adeguato

32% 30% 0% 25% 33%

Troppo alto

13% 10% 20% 25% 0%

Troppo basso

20% 10% 20% 0% 33%

Non usato

4% 20% 0% 58% 33% Regolazione inclinazione spalliera Necessita più inclinazione in avanti 13% 6% 30% 40% 25% 0% Necessita più inclinazione all’indietro 17% 21% 20% 0% 17% 0% Difficile da regolare 71% 29% 20% 40% 33% 0% OK 40% 20% 33% 100% Poggiatesta reclinabile

Necessario più all’indietro 13% 31% 40% 100% 0% 33% Difficile da regolare 67% 19% 10% 0% 8% 0% OK 45% 30% 0% 67% 67% Preferenze tappezzeria Tessuto 100% 82% 80% 80% 100% 100% Vinile 0% 8% 0% 20% 0% 0% Cuscini per la sedia personale Preferibile 58% 56% 70% 20% 58% 33% Non preferibile 29% 44% 20% 80% 42% 67% D’accordo a mettere sul posto 79% 64% 70% 20% 58% 33% Non lo metterei sul posto 8% 32% 20% 80% 42% 67% Li utilizzerei se < 5 Kg. 46% 42% 50% 20% 42% 33% Li utilizzerei se 5–7 Kg. 8% 12% 20% 0% 17% 0% Li utilizzerei se 7-9 Kg. 0% 4% 10% 0% 0% 0% Li prenderei per lavorare 75% 54% 20% 20% 58% 33% Non li prenderei per lavorare 13% 38% 60% 80% 42% 67%

CONCLUSIONI

Lo studio si è posto l'obiettivo di inquadrare gli aspetti ergonomici della guida degli autobus in

servizio di linea nei trasporti urbani, al fine di mettere a punto delle indicazioni utili alla

formulazione di norme volte ad assicurare un posto di guida caratterizzato, nel suo complesso, da

condizioni ottimali per l'operatore.

Da qui l'esigenza del confronto tra le norme elaborate in vari Paesi, che, nell'ambito di questo

studio, sono state ricercate ed esaminate. Va sottolineata, comunque, la mancanza di una normativa

specifica e dettagliata sia in campo italiano che in campo europeo. Gli aspetti legati alla

ergonometria e alle condizioni di lavoro del guidatore che del resto influenzano indirettamente sia la

sicurezza che il confort di marcia, sono stati curati dai costruttori, anche in assenza di un

coordinamento della ricerca e della sperimentazione.

Senza dubbio la posizione di tutti gli organi meccanici sotto pavimento ha migliorato

notevolmente le condizioni di lavoro del guidatore.

L'impiego dei cambi automatici o semiautomatici, oltre a migliorare le condizioni di lavoro del

motore, ha ridotto l'impegno del guidatore, che può dedicare in misura maggiore la propria

attenzione ai pericoli causati dal caotico traffico urbano.

Sotto l'aspetto ergonometrico, studi approfonditi sono stati condotti per la realizzazione di un

posto di guida, che, nel suo complesso, possa ridurre la fatica dell'operatore.

Sono stati adottati sedili anatomici, dotati di ammortizzatori idraulici e molle di richiamo in grado

di smorzare le vibrazioni indotte dal movimento del veicolo; sono state curate al massimo le

condizioni di visibilità del guidatore; è stato semplificato e reso maggiormente leggibile il quadro di

indicatori del cruscotto. Tale semplificazione consente all'autista di valutare agevolmente lo stato

del veicolo e l'andamento dell'emissione automatica dei titoli di viaggio, utilizzando un ripetitore

opportunamente collocato presso il cruscotto stesso.

Questi miglioramenti costituiscono il risultato delle ricerche che, specialmente in Germania e negli

Stati Uniti, sono state portate avanti sinergicamente dai diversi soggetti che a vario titolo sono

impegnati nel settore (costruttori, aziende esercenti, organismi sindacali, enti preposti alla

previdenza e alla sicurezza, utenti del sistema).

La diversità nelle caratteristiche antropometriche dei guidatori, in relazione alle aree geografiche

interessate meriterebbe di essere oggetto di una ricerca, simile a quella svolta negli Stati Uniti,

finalizzata ad avere un giudizio da parte dei guidatori sui sedili attualmente utilizzati sugli autobus e

sulla facilità di attivazione dei comandi presenti nella cabina di guida. Un’indagine sui legami fra

assenze per malattia e condizioni di lavoro al posto di guida, mai svolta nelle aziende di trasporto

pubblico urbano italiane, sarebbe auspicabile per una maggiore conoscenza dei rischi connessi alla

tipologia di lavoro oggetto della presente relazione.

Un approccio che tenga anche conto degli elementi legati al “comportamento del guidatore”, a cui

devono essere affiancati quelli relativi al “comportamento di guida”, è necessario ai fini del

perseguimento di un obiettivo che si ritiene prioritario nel settore: la redazione di un Manuale per la

definizione di standard progettuali e qualitativi per i vari aspetti connessi alla postazione di guida ed

alle condizioni di lavoro dei guidatori di autobus per il trasporto pubblico urbano.

Con l’ausilio dell’opinione dei medici, deve essere scientificamente e ulteriormente curata la forma

dei sedili per diminuire al massimo la fatica muscolare. Devono essere proseguiti gli studi, già

avviati delle grandi industrie, sull’importanza che anche una piccola variazione degli angoli ideali

delle articolazioni delle caviglie, ginocchia, anche, spalle, collo e gomiti può avere sulla fatica di

guida. La forma del sedile deve infine evitare zone di pressioni eccessive specie nelle parti inferiori

delle cosce per eliminare dannosi intorpidimenti.

Nel campo restano, quindi, ampi spazi di ricerca che riguardano anche i materiali usati per le

imbottiture dei sedili, l’applicazione della tecnologia dell’informazione per il continuo

aggiornamento del guidatore durante il suo turno di lavoro, il miglioramento delle condizioni

ambientali nella cabina di guida.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Matthew P. Reed, Michelle M. Lehto and Lawrence W. Schneider, 2001-01-3405, Methods for

Laboratory Investigation of Truck and Bus Driver Posture, estratto da Ergonomics, Work Station,

and Driver Issues, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-1570

Laura Ziegler, Logan Mullinix and John Harkleeroad, 2000-01-3407, Safety, Durability, and

Comfort Technologies for Suspension Seating in Heavy Truck, estratto da Ergonomics, Work

Station, and Driver Issues, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP- 1570

Steven J. McManus and Kenneth A. StClair, 2000-01-3408, Vibration and Shock Isolation

Performance of a Commercial Semi-Active Vehicle Seat Damper, estratto da Ergonomics, Work

Station, and Driver Issues, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-1570

Andrew H. Middleton, 2000-01-3516, Benefits of Noise Testing in the Truck and Bus Transmission

Industry, estratto da Ergonomics, Work Station, and Driver Issues, Warrendale, Society of

Automotive Engineers, SAE SP-1570

Max A. Sardou, Patricia Djomseu, 2000-01-3519, Low Energy Consumption & Low Noise fans for

Cooling Systems of Trucks, Buses, Cars & Trains, estratto da Ergonomics, Work Station, and

Driver Issues, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-1570

Giannopoulos, G. A. (1995), Bus Planning and Operation in Urban Areas: A Practical Guide,

Aldershot, Avebury, 1995

Kevin Quaid, 2000-01-3403 Bus Maintenance Ergonomics, estratto da Ergonomics, Work Station,

and Driver Issues, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-1570

Steven S. Wreggin, Jared Powell, Chris Kirn and Elizabeth Hayes, 2000-01-3409 Human Factors

Evaluation of the Truck Productivity Computer’s Elettroluminescent Dispay, estratto da Ergonomics,

Work Station, and Driver Issues, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-1570

Bernd Rosmislowsky, 2000-01-3435 The Concept of the New Driver Workplace for City Buses,

estratto da Ergonomics, Work Station, and Driver Issues, Warrendale, Society of Automotive

Engineers, USA, SAE SP-1570

Christian U. Hammarskjold, Harry Saporta, Steve Russell, 2000-01-3436 Design and Development

of Bus Operator Seat as an Integral Part of the Bus Operator Workstation Redesign, estratto da

Ergonomics, Work Station, and Driver Issues, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE

SP-1570

Stephen J. Reinach and Jeffrey H. Everson, 2001-01-0052 Driver-Vehicle Interface Requirements

for a Transit Bus Collision Avoidance System, estratto da Human Factors in Automotive Design,

Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-1591

Gerri E. Baker and Anthony J. Boardman, 2001-01-0358 Human Factors Studies of VehicleInterior

Products - Interactive Driving Simulator Applied Research, estratto da Human Factors in

Automotive Design, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-1591

Nanae Michida, Hiroshi Okiyama, Kazuo Nishikawa and Takahide Nouzawa, 2001-01-0381 A

Study of Drivers’ Fatigue Mechanisms During Long Hour Driving, estratto da Human Factors in

Automotive Design, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-1591

Rayya Hassan and Kerry McManus, 2001-01-0386 Heavy Vehicle Ride and Driver Comfort, tratto

da Human Factors in Automotive Design, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE SP-

1591

Thomas Seitz and Heiner Bubb, 1999-01-1913 Measuring of Human Anthropometry, Posture and

Motion, Digital Human Modeling for Design and Engineering International Conference and

Exposition The Hague, May , 18-20,1999, Warrendale, Society of Automotive Engineers, SAE

Technical paper series

Dennis Gryp, Sears Seating, 1999-01-3735 Using Modern Technology to Improve Truck Seating,

International Truck & Bus Meeting & Exposition Detroit, November 15-17, 1999, Warrendale,

Society of Automotive Engineers, SAE Technical paper series

SAE J1100 Revised JUN 1998 Surface Vehicle Recommended Practice, Warrendale, Society of

Automotive Engineers

Pocci, G. (1978) Les vehicules routiers destinés au transport en commun de personnes, Quaderno

n°12, Centro Studi sui Sistemi di Trasporto, Roma Luglio 1978

Federtrasporti, Capitolato generale per la fornitura di veicoli per il trasporto pubblico ad aziende

affiliate alla Federtrasporti, 18 Maggio 1981 (capitolato base)

Ministero dei Trasporti, Direzione Generale M.C.T.C., Circolare N° 177 del 1987, Caratteristiche

funzionali e di approvazione dei tipi unificati di “Autobus e minibus destinati al trasporto di

persone a ridotta capacità motoria anche non deambulanti” ed “Autobus, minibus e autobus

snodati con posti appositamente attrezzati per persone a ridotta capacità motoria”

ANFIA Gruppo Autobus (1987), Libro bianco sull’autobus in servizio pubblico di linea, Roma,

Centro Studi sui Sistemi di Trasporto

Verband Deutscher Verkehrsunternehmen (VDV), Recommendation 234, Driver’s Workplace in

the Low-Floor Line-Service Bus, June 1996 (with chenges/supplements March 1998)

Federtrasporti, Raccomandazioni per l’acquisto di Autobus Urbani da 12 m.- Specifiche Tecniche,

1a Edizione, Febbraio 1999

R.Lamm, B.Psarianos, T.Mailaender (1999), Highway design and traffic safety engineering

handbook, McGraw-Hill handbook 1999

Vehicle safety

Vehicle design

Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 22-12-2000, Consiglio-Posizione comune (CE)

N°50/2000 definita dal Consiglio il 28 Settembre 2000

Specifications relatives aux issues et à l’aménagement intérieur afin de faciliter l’évacuation des

voyageurs en cas d’èmergence

Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana:

n. 326 dell’ 11-12-1975

n. 268 del 7-10-1976

n. 135 del 19-5-1977

Serie generale, n. 185 dell’ 11-8-1986

Serie generale, n. 220 del 22-9-1986

Serie generale, n. 257 del 3-1- 1987

Ministero dei Trasporti, Direzione Generale M.C.T.C., Circolare n. 177 del 1987, Caratteristiche

funzionali e di approvazione dei tipi unificati di “Autobus e minibus destinati al trasporto di

persone a ridotta capacità motoria anche non deambulanti” ed “Autobus, minibus e autobus

snodati con posti appositamente attrezzati per persone a ridotta capacità motoria”

Indice

Prefazione Pag. 2 Cap. I Il posto di guida nell’autobus fino agli anni ‘80 » 6

1.1 Introduzione »

1.2 L’evoluzione del posto di guida negli autobus urbani » 9

1.3 Le caratteristiche costruttive e funzionali degli autobus » 18

1.3.1 La normativa italiana » 18

1.4 La Raccomandazione della Federtrasporti » 49

Cap. II La normativa europea. Le iniziative per il nuovo posto di lavoro negli

autobus urbani del 2000 » 54

2.1 Introduzione » 55

2.2 Problemi ergonomici nel nuovo posto di lavoro del guidatore » 57

2.3 Il progetto » 58

2.4 Il concetto del nuovo posto di lavoro dei guidatori » 60

2.5 Sedile del guidatore » 62

2.6 I pedali » 63

2.7 Visione diretta e indiretta » 64

2.8 Strumenti di controllo e di informazione.. » 64

2.9 Registratore di cassa, obliterazione dei biglietti e sistema auto-matico di

monitoraggio del vecchio (AVMS) » 66

2.10 Sistema di riscaldamento/ventilazione » 66

2.11 Il futuro » 67

2.12 Esperienza con il nuovo “posto di lavoro del conducente” » 68

Appendice al capitolo II Raccomandazione 234 VDV (Verband Deutscher

Verkehrsunternehmen) “Driver’s workplace in the low–floor line-service bus

(aggiornamento al 1998) » 69

Cap. III La progettazione del sedile per guidatore di autobus come elemento

qualificante della postazione di lavoro. L’esperienza americana » 120

3.1 Introduzione » 121

3.2 Il progetto del sedile » 123

3.2.1 Fase I: Questionario » 123

3.2.2 Fase II: Analisi preliminare del progetto » 124

3.2.2.1 Determinazione delle regolazioni richieste » 124

3.2.2.2 Determinazione dei meccanismi di regolazione » 126

3.2.2.3 Determinazione dei campi di regolazione » 126

3.2.2.4 Progettazione della sospensione » 127

3.2.2.5 Altri criteri di progettazione » 128

3.2.2.6 Cuscini rimovibili » 128

3.2.2.7 Requisiti antincendio » 128

3.2.2.8 Forma e tipo di imbottitura » 129

3.2.2.9 Set individuale di cuscini » 129

3.2.2.10 Scelta della tappezzeria Pag. 130

3.2.2.12 Costruzione del telaio » 131

3.3 Fase III » 132

Conclusioni » 138

Bibliografia » 142

Allegato

1

Evoluzione della postazione di guida: Esempi relativi ad alcuni modelli

significativi di autobus

Allegato

2

Raccolta di norme legislative italiane sulle caratteristiche costruttive e

funzionali degli autobus

ALLEGATO 1

EVOLUZIONE DELLA POSTAZIONE DI GUIDA:

ESEMPI RELATIVI AD ALCUNI MODELLI

SIGNIFICATIVI DI AUTOBUS Tratti dai disegni 1:20 e da altra documentazione tecnica delle Case costruttrici, si riportano di seguito i

particolari del posto di guida di alcuni dei modelli di autobus più diffusi nel panorama del trasporto

pubblico italiano.

Le date evidenziate permettono di seguire l’evoluzione della postazione di guida, sempre più indirizzata

verso criteri di maggiore comfort ed ergonomicità, anche per quanto attiene alla sistemazione raggruppata

dei comandi a disposizione del guidatore.

Autobus Urbano INBUS U210 su Autotelaio SICCAR 177 LU. (1980)

Autobus Urbano U210-FT-N su Autotelaio SICCAR 283 NU (1982)

Autobus Urbano MONOCAR 201/2LU F.T.: Porte Carrozzeria Menarini (1982)

Autobus Urbano 480.9.21 Derivato da Iveco 480.10.21 – 480.12.21 Tipo U.922 Nr. 801/Bus

Officine VIBERTI S.p.A. (1990)

Autobus Urbano Su Autotelaio Iveco 490.12.22 Officine Viberti S.p.A. (1991)

Autobus Euroclass IVECO (tipo interurbano) – 1992

Autobus Pollicino Downtown (1998)

ALLEGATO 2

Raccolta di Norme Legislative italiane

SULLE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

E FUNZIONALI DEGLI AUTOBUS

Vengono presentati di seguito i decreti ministeriali (Ministero dei Trasporti) relativi alle caratteristiche

costruttive e funzionali degli autobus dagli anni ‘70 ad oggi.

Non è una normativa ricca, specialmente per quanto riguarda gli aspetti relativi al posto di guida degli

autobus, oggetto del presente studio.

Pur nella limitatezza degli interventi normativi nel settore, è possibile notare una crescente attenzione verso

i problemi connessi al comfort di guida e la definizione più dettagliata delle caratteristiche dello spazio

destinato al posto del guidatore, del sedile e di altri elementi costruttivi correlati all’attività del guidatore

stesso.

LE NORME LEGISLATIVE RACCOLTE IN QUESTA

APPENDICE SONO QUELLE ELENCATE NELLE PAGG. 19-22

(*) n.d..r. ci si riferisce alle tabelle CUNA che saranno analizzate più avanti.

(*) I numeri posti tra parentesi si riferiscono alla numerazione relativa al testo originale della

Raccomandazione.

* ottimale almeno 150 mm.

Federal Register (12/5/1999), volume 64, N° 91, Department of Transportation,

Federal Railroad Administration, 49 CFR Part 216 et al “Passenger Equipment Safety Standards;

Final Rule”.

La USSC Group Inc., industria fabbricante di sedili di Philadelphia (Pennsylvania, USA) ha

collaborato ampiamente alla ricerca americana, realizzando tutte le prove tecniche necessarie alla

elaborazione del progetto e, alla fine, un prototipo del nuovo sedile.