erosione del suolo ga2015
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Dispense erosione del suolo da slides lezione per il corso di Geomorfologia ApplicataTRANSCRIPT
Erosione del suolo
Filippo Catani Dispense del Corso di Geomorfologia Applicata
Tipi di erosione idrica
• Erosione da impatto (splash erosion): Il processo avviene a seguito all’impatto delle gocce
d’acqua che staccano le particelle e ne causano il movimento.
• Erosione laminare (sheet erosion): Legata allo scorrimento in superficie della porzione di acqua
che non infiltra.
• Erosione per rigagnoli (rill erosion): Legata alla concentrazione delle acque che scorrono in
superficie sotto forma di rigagnoli.
• Erosione per fossi (gully erosion): Legata all’approfondimento di alcuni rigagnoli, evolve
rapidamente approfondendosi ed allargandosi
Si distingue una erosione areale (per impatto e laminare) da una erosione lineare (per rigagnoli e
per fossi).
Ci sono poi l’Erosione Eolica e quella Fluviale propriamente detta, che però non vengono trattate in
questa parte del corso.
Erosione laminare
Erosione a rivoli
Erosione incanalata Erosione a solchi
Processo erosivo: cause principali
• Il processo erosivo può essere messo in relazione a fattori di diversa natura. Questi fattori possono agire secondo modalità diverse causando situazioni di diverso grado di pericolosità
Erosione del suolo
Naturale Antropica
Normale Anormale Accelerata Ostacolata
Alta pericolosità
Bassa pericolosità
Rapporto tra piovosità media annua ed
erosione
La relazione esistente tra la piovosità ed il tasso di erosione è legata alla presenza di vegetazione.
Le zone piovose sono caratterizzate dalla presenza di vegetazione che attutisce l’effetto erosivo della precipitazione
Precipitazione media annua in mm Ta
sso
di e
rosi
on
e 0 250 500 750 1000 1250 1500 1750
Con vegetazione
Senza vegetazione
Tipi di erosione in relazione ai fattori che li determinano
Fattore dominante
ACQUA
NEVE
GHIACCIO
VENTO
GRAVITA’
ORGANISMI
Tipo di erosione
IDRICA
NIVALE
GLACIALE
EOLICA
DI MASSA
ORGANICA
FATTORI DI EROSIONE
DI ENERGIA:
• erosività
• entità del ruscellamento
• energia del rilievo
• lunghezza e pendenza
DI RESISTENZA
• erodibilità
• gestione del suolo
DI PROTEZIONE
•copertura vegetale
•gestione del suolo
Ero
sio
ne
Pre
cip
itaz
ion
e
J F M A M J J A S O N D
Cicli stagionali
• L’andamento nel corso dell’anno delle precipitazioni e della vegetazione mostra come questi influiscano in modo sensibile sull’andamento dell’erosione
Movimento di una particella di suolo conseguente all’impatto di una goccia di
pioggia
La presenza di una superficie inclinata condiziona la possibilità di spostamento delle particelle da parte di una goccia.
A) superficie piana
B) superficie inclinata
A)
B)
Erosione da impatto
Relazione fra intensità dell’erosione - pendenza e lunghezza di un versante
L’intensità dell’erosione risulta fortemente influenzata dalla pendenza e dalla lunghezza del versante questi influiscono sulla velocità dell’acqua e sull’angolo di incidenza della goccia.
Ero
sio
ne/
ha
Ero
sio
ne/
ha
Pendenza del versante
Lunghezza del versante
Fasi di sviluppo di un fosso su un versante
Interruzione della copertura vegetale per ruscellamento superficiale
Formazione di una depressione
Formazione della testata del fosso
Erosione alla base e collasso
Arretramento della testata
Tipi litologici e caratteristiche geometriche dei fossi
Argille e argille limose coesive
Argille moderatamente coesive, sabbie debolmente cementate
Limi moderatamente coesive
Materiali granulari sciolti
Sez. Longitudinale Sez. Trasversale Tipo di substrato
Materiali grossolani
Materiali ben gradati
Pinnacoli alla testata
Profilo del fosso
Influenza della rugosità della superficie
sull’azione erosiva del vento
La rugosità della superficie
ha l’effetto di dissipare
parte dell’energia del vento
aumentando il moto
vorticoso e riducendone la
capacità erosiva.
A) superficie liscia
B) superficie rugosa
velocità del vento
velocità del vento
vortici
uniforme
uniforme
vortici
A
B
Tipi di trasporto eolico
• Sospensione: interessa le particelle più piccole
(<0.1 mm) che possono viaggiare anche per
lunghe distanze.
• Reptazione (trascinamento): interessa le
particelle di maggiori dimensioni (0.5 – 2 mm)
che rotolano e strisciano sotto l’azione del vento.
• Saltazione: interessa particelle intermedie (0.05 -
0.5 mm) con rimbalzi. La traiettoria ha altezza
diversa a seconda della massa delle particelle
interessate.
Tipi di trasporto eolico
Diametro (mm) 0.05 0.1 0.15 0.5 1.0 2.0
Intervallo dimensionale maggiormente vulnerabile
Il tipo di trasporto eolico risulta influenzato dalla granulometria del materiale presente
Effetti della deflazione eolica
• Assottigliamento del suolo a spese degli orizzonti
superiori del suolo.
• Arricchimento indiretto del suolo in materiale
grossolano per rimozione selettiva delle particelle
fini.
• Livellamento della superficie del suolo per
colmamento delle depressioni e progressiva
riduzione della rugosità
Esempio degli effetti della deflazione eolica
Erosione torrentizia e fluviale
• Erosione verticale e o di fondo: detta anche
incisione, favorisce l’approfondirsi dell’alveo
• Erosione laterale: agisce sulle ripe favorendo
fenomeni di crollo e l’allargamento dell’alveo
• Erosione regressiva: arretramento verso monte
della testata del corso d’acqua a causa di processi
erosivi
Classificazione dell’erosione in base alla quantità di suolo rimosso
Livello di
erosione
Intensità
mm
Intensità
mc/ha
Attributo
erosione
Erosione di
20 cm(anni)
1 <0.05 <0.5 Nulla o
trascurabile
>400
2 0.05-0.5 0.5-5 Leggera >400
3 0.5-1.5 5-15 Moderata 400-133
4 1.5-5 15-50 Severa 133-40
5 5-20 50-200 Molto
severa
40-10
6 >20 >200 Catastrofica <10
Modelli idrologico-erosivi
Qualitativi o geomorfologici, basati su osservazioni dirette dei fenomeni e delle loro conseguenze sui suoli Semiquantitativi o parametrici, basati su parametri adimensionali ordinali che conducono alla costruzione di scale di potenziale relativo di erosione Quantitativi, basati su variabili con dimensioni fisiche. Forniscono dati di erosione del tipo ML-2T-1
ghgg 23
CLASSIFICAZIONE
DEI
MODELLI EROSIVI
(Nearing et al., 1995)
unicamente sull'osservazione di dati
sperimentali senza che questi abbiano nessun
fondamento teorico
EMPIRICI
Modelli caratterizzati da basi teoriche ed
equazioni fondate su relazioni che descrivono i
processi erosivi da un punto di vista fisico. Tutti
i meccanismi che controllano il processo
erosivo vengono descritti singolarmente e ne
vengono considerate le reciproche interazioni.
FISICAMENTE BASATI
Modelli basati su relazioni teoriche che
descrivono le interazioni fra le diverse
componenti idrologiche (clima, topografia,
parametri idrologici, etc.)
CONCETTUALI
Modelli costituiti da relazioni
statistiche basate
24
Tipo di approccio allo studio dei processi
erosivi
Metodologie basate sull'osservazione diretta dei fenomeni di
degradazione - Carte geomorfologiche. QUALITATIVO
Metodologie che prevedono l'assegnazione di pesi ai diversi
fattori dell'erosione proporzionali alla importanza che assumono
nel processo erosivo. SEMIQUANTITATIVO
Metodologie basate sulla parametrizzazione dei vari fattori -
Modelli matematici per la previsione dell'erosione. QUANTITATIVO
25
Metodo qualitativo o geomorfologico • Si basa sull’osservazione diretta dei fenomeni di
degradazione. Sono basati sul rilevamento e la cartografia geomorfologica.
• Valutazione forme
• Valutazione stato di attività
• Valutazione possibile evoluzione
Legenda carta della dinamica delle forme
26
Depth of rill,
gullies (cm)
spacing between rills and gullies (cm)
<25 25-50 50-150 150-500 >500
5-50
moderate
sligth
50-150
severe
moderate
sligth
150-500
severe
severe
moderate
Sligth
>500
severe
severe
severe
moderate
slight
The criteria determing the classification are the density/frequency of erosion type and
the erosion type and vegetation cover; from which the erosion classification derives.
erosions
classes
erosion type
% Veg.
Cover
Color
Degra-
dation
Erosion
1
no erosion
>90
green
<10
none
2
slight erosion
Inter-rill, rill, shallow
gully
>75
light-
green
<25
slight
3
moderate
erosion
Inter-rill, rill, shallow -
medium deep gully
>75
jellow
<25
moderate
4
moderate
erosion
rill, medium-deep gully,
bank erosion
51-75
brown
25-49
moderate
5
severe
erosion
rill, medium-deep, deep
gully, landslides
26-50
red
50-74
severe
6
severe
erosion
rill, deep gully, badlands
severe mass movements
< 25
dark-
red
>75
severe
Suscettibilità all’erosione su base geomorfologica
27
Esempio di approccio semiquantitativo – Metodo PSIAC
Assegna ai fattori responsabili dell’erosione un valore (peso) legato all’importanza che lo stesso ha nei confronti del processo erosivo.
Molto indicato per aree con notevole energia del rilievo e densa copertura vegetale.
Permette il confronto tra versanti vicini stabilendo un grado di attitudine nella produzione di sedimenti e riconoscendo le aree più soggette alla produzione di sedimento.
Lavora utilizzando lo strumento della fotointerpretazione e costituendo una serie di carte tematiche.
Fattori analizzati nel metodo PSIAC - I
Litologia dei substrati, distinguendo la loro tipologia e loro caratteristiche meccaniche (cementazione, fratturazione, alterazione).
Caratteristiche dei suoli, la tessitura (più o meno fine), stato di aggregazione delle particelle, presenza di particolari minerali argillosi, presenza di orizzonti induriti, contenuto di sostanza organica.
Caratteristiche del clima, frequenza ed intensità degli eventi piovosi. Regime dei deflussi, sia sui versanti che negli alvei.
Fattori analizzati nel metodo PSIAC - II
Caratteristiche morfometriche e topografiche, legate all’energia del rilievo, lunghezza e pendenza dei versanti, nonché alla possibilità di formazione di apparati alluvionali.
Copertura del suolo, densità e frequenza del manto vegetale, presenza di lettiera e di roccia affiorante.
Erosione sugli interfluvi, evidenza e frequenza delle forme elementari dell’erosione sia idrica (rigagnoli e fossi), di massa (frane), eolica (deflazione).
Erosione negli impluvi, profondità e frequenza dell’erosione di sponda, questa può essere ostacolata sia da particolari situazioni naturali che artificiali
Valutazione della produzione di sedimenti mediante lo PSIAC
La somma dei vari parametri permette di classificare il bacino in una delle seguenti classi che premette di riconoscere l’attitudine all’erosione.
Esempio di approccio semiquantitativo – Metodo Parametrico Lineare (Catani et al., 2001)
In aree mediterranee semi-aride i processi erosivi sono controllati principalmente dall’equilibrio tra parametri idraulici e morfologici.
Differenti combinazioni di questi parametri si riflettono nella prevalenza spaziale di erosione per overland flow oppure per saturation overland flow e processi ipodermici quali il sifonamento ed il piping.
Metodo Parametrico Lineare Parametri utilizzati (semi-distribuiti)
erodibilità del suolo K, che caratterizza l’attitudine di un suolo all’erosione
uso del suoloV , che controlla la quantità di deflusso prodotto, la velocità dello stesso, l’evapotraspirazione potenziale e la coesione degli apparati radicali, le caratteristiche idrogeologiche del suolo in termini di conducibilità idraulica satura e non satura
coefficiente di infiltrazione relativa Ci, che controlla la distribuzione delle precipitazioni tra ambiente superficiale, ipodermico e profondo
area drenata specifica As, che è normalmente utilizzata come variabile sostitutiva del deflusso attraverso la sezione unitaria considerata
gradiente di pendenza locale del versante z, proporzionale alla velocità del flusso
curvatura del versante 2z, direttamente correlata con l’erosione ipodermica e inversamente con quella di scorrimento superficiale
Metodo Parametrico Lineare Esempio – Dati di base I
Uso del suolo
Erodibilità dei suoli
Capacità di infiltrazione
Scala di erodibilità relativa
Metodo Parametrico Lineare Esempio – Dati di base II
Scala di erodibilità relativa
Classi di pendenza
Classi di curvatura
Classi di area drenata
iiAiziziViKi CwAwzwzwVwKwE
22
Metodo Parametrico Lineare Esempio – Valutazione del potenziale di erosione per O.F. e S.O.F.
I valori vengono combinati tra di loro in modo lineare. I fattori ponderali wi sono assegnati con metodi di matrice come quelli suggeriti ad esempio da Hudson (1992). Nel nostro caso otteniamo, per ogni elemento finito di calcolo, una espressione del tipo:
causes
A 1 0 2 3
4 B 4 1 9
4 0 C 0 4
2 2 3 D 7
effects 10 3 7 3 23 SUM
Code interaction
0 none
1 weak
2 fair
3 strong
4 critical
Matrice di interazione variabili A, B, C, D parameter C E C+E C+E norm weight
A 3 10 13 28.3 9.4
B 9 3 12 26.1 8.7
C 4 7 11 23.9 8.0
D 7 3 10 21.7 7.2
SUM 46 100 33
Determination of parameter weights
I = wAA + wBB + ...+wnN 0 1 2 3
assegnazione valori
ai parametri
Metodo Parametrico Lineare Esempio – Risultati finali
Erosione O.F. Erosione S.O.F.
Modelli quantitativi
Empirici basati su parametri determinati per via sperimentale Semi-empirici, basati sia su parametri sperimentali che su variabili fisiche derivate da equazioni costitutive Fisicamente basati, basati su equazioni costitutive che modellano tutti i processi fisici connessi con l’erosione del suolo. Possono a loro volta essere distinti in vari modi
Modelli fisicamente basati
Una delle principali distinzioni è tra: Distribuiti nei quali, almeno in teoria, si tiene esplicitamente in considerazione la variabilità spaziale dei processi, delle variabili di ingresso, delle condizioni al contorno etc. Aggregati, nei quali non c’è esplicita considerazione delle variazioni spaziali. Spesso sono costituiti da una combinazione di ODE con equazioni algebriche empiriche.
Esistono poi importanti distinzioni relative a scala spaziale e temporale di applicazione, scopi etc.
USLE (Wischmeier & Smith, 1965)
Si tratta di un modello a scala di parcella (aggregato) e semiempirico. Non tiene conto della rideposizione dei sedimenti presi in carico. Nella sua espressione originaria l’erosione è valutata in ton/ha anno come:
E = R · K · L · S · C · P
E = Quantità di suolo asportata ogni anno per unità si superficie (ton/ha anno)
R = Erosività della pioggia (REcI30)
K = Erodibilità del suolo, K=(cont.organico, tessitura, granulometria, permeabilità)
L = Lunghezza del tratto di versante considerato
S = Pendenza del tratto di versante considerato
C = Fattore relativo alla tipologia delle colture ed alle tecniche colturali (0≤C≤1)
P = Fattore relativo alla presenza ed alla efficacia di opere sistematorie (0≤P≤1)
USLE Distribuita - Generalità
E’ possibile utilizzare la USLE o qualcuna delle sue modifiche (che riguardano principalmente i metodi per la determinazione dell’erosività della pioggia, in modo distribuito. E’ infatti possibile equiparare una cella di una griglia rettangolare finita ad una singola parcella. Il risultato dell’applicazione, che richiede un certo aggiustamento nei parametri e alcune ipotesi semplificative, produce come risultato un potenziale locale di erosione visto che non fornisce informazioni sul trasferimento di sedimenti tra celle.
PCSLKRE
In questo caso il parametro R, per bacini di piccole dimensioni (<10 km2), può essere considerato costante. Per superfici maggiori si dovrà invece definirne i valori in modo distribuito in base a dati sulla pluviometria dell’area. Gli altri valori vengono tutti distribuiti spazialmente sulla base della discretizzazione dei dati di ingresso. Per K ci si basa sulla carta dei suoli e sul relativo database delle proprietà tessiturali, granulometriche, idrogeologiche e chimiche medie. Per C e P si attribuiscono dati per classi di uso del suolo, sulla base dei dati di letteratura.
USLE Distribuita - R
Il fattore R esprime come già detto il potenziale erosivo della pioggia, cioè la sua energia. Tale energia viene correttamente espressa dal prodotto tra energia cinetica E delle gocce di pioggia (dipendente dalla massa e dalla velocità di caduta delle stesse) e intensità massima I della pioggia stessa nell’intervallo di 30 minuti. Purtroppo il calcolo di R in questo modo è reso estremamente complesso dalla difficoltà di avere dati sulle intensità massime nei 30 minuti e dalla incertezza notevole nell’approssimazione della massa delle gocce di pioggia. Si utilizzano perciò formule empiriche semplificate, quali ad esempio quella di Wishmeier e Smith (1965) che dipende solo dalla altezza H di pioggia di durata 6 ore e tempo di ritorno 2 anni: Il valore di H viene stimato con la distribuzione di Gumbel (1967): dove μ = m - 0,45σ e α = 1,283/σ m = media di pioggia di durata uguale a 6 ore espressa in mm/h σ = deviazione standard T = tempo di ritorno che viene posto uguale a 2 Il valore di H per l’esercitazione è stato già calcolato per 3 stazioni pluviometriche (Ponte a Olmo, Vetta le Croci e Croci di Calenzano. Il dato deve però essere interpolato su tutta l’area, per poi calcolare R col map calculator di ArcView utilizzando l’espressione R=0.417*H2.17
17,22,6417,0 anniToredHR r
aTTH //1lnln
USLE Distribuita - K
Il fattore K esprime la erodibilità di un suolo, quindi la sua propensione ad essere asportato dalle acque di scorrimento superficiale. K dipende essenzialmente dalla natura granulometrica del suolo, dalla sua struttura, dal contenuto di sostanza organica e dalla permeabilità. In simboli K nella USLE si ottiene con la seguente espressione: dove: - M è un paramentro che tiene conto delle dimensioni delle particelle del terreno ed è calcolato come M = α(100 - γ), con α pari alla percentuale di materiale limoso e sabbioso molto fine (cioè caratterizzato da diametri compresi tra 0,1 e 0,002 mm) e γ pari alla percentuale di argilla (diametro <0,002mm); - a è la percentuale di sostanza organica nel terreno; - b che è la classe di tessitura del suolo secondo la classificazione utilizzata per l'abaco di Wischmeier e Smith (vedi slide successuva); - c è la classe di permeabilità del suolo secondo la stessa classificazione Nel nostro caso avremo valori costanti di M, a, b e c per ogni litologia della carta geologica. Il K verrà calcolato con un apposito foglio Excel già compilato per i valori suddetti. I valori di K ottenuti andranno poi aggiunti alla tabella della litologia come attributi nel campo nuovo, da creare, “k_usle”
35,2225,312101,2100 414,1 cbaMK
Abaco per il calcolo di K (Wishmeier & Smith, 1965)
Nome Litologia limo sabbia molto fine
argilla % s.o. (a)
Struttura (b)
Permeabilità (c)
M K
Alluvioni recenti 20 30 10 2 3 2 4500 0,0405
Alluvioni terrazzate 20 30 10 1,9 3 2 4500 0,0409
Arenarie 20 50 10 2,7 2 1 6300 0,0476
Arenarie calcaree ed argillitiche 30 30 20 2,7 1 2 4800 0,0322
Arenarie con argilliti e siltiti 30 30 30 3 1 3 4200 0,0287
Arenarie con marne 30 30 20 3 1 2 4800 0,0309
Arenerie e marne 30 30 20 2,8 1 2 4800 0,0318
Arenarie e siltiti 30 40 10 2,9 1 2 6300 0,0454
Argille 30 10 50 2,1 1 6 2000 0,021
Brecce calcaree ed argilloscisti 30 20 30 2,4 3 3 3500 0,0327
Calcari argillosi fortemente tettonizzati 30 20 35 2,7 3 4 3250 0,0328
Calcari della serie ofiolitifera 30 20 30 3 2 3 3500 0,0267
Calcari marnosi 35 15 30 3 2 3 3500 0,0267
Complesso caotico ed olistostromi 35 10 35 2,6 4 5 2925 0,0376
Detrito di falda 30 20 20 2,7 4 2 4000 0,0373
Ghiaie e ciottolami 10 30 10 2,5 4 2 3600 0,0343
Marne 40 20 20 2,9 2 3 4800 0,0388
Rocce vulcaniche basiche 30 20 30 2,7 3 3 3500 0,0318
Sabbie 20 50 10 2,3 2 1 6300 0,0499
Siltiti con arenarie 40 30 10 2,8 1 4 6300 0,0525
065.0sin56.4sin41.6513.22
2**
m
LLS
USLE Distribuita - LS
Per L ed S, o meglio per il cosiddetto fattore topografico LS, le cose sono un po’ più complesse perché la lunghezza da considerare non è quella della singola cella o elemento finito ma quella media a monte dello stesso. In base a quanto utilizzato da O’Loughlin (1986) il parametro LS può tuttavia essere stimato con buona approssimazione in base all’area drenata As, utilizzata come approssimazione della lunghezza del versante a monte della cella considerata (Bianchi et al., 2001).
mn
sAnLS
0896.0
sin
13.221
dove L* viene calcolato come As0.6, m* varia tra 0.4 e 0.6 dipendentemente dalla
pendenza e è l’angolo del pendio nell’intorno finito della cella. Altri autori (Moore et al., 1993) propongono invece la relazione:
con n costante pari a 0.4 ed m costante pari a 1.3
La accumulazione di flusso, o area drenata (upslope contributing area), esprime l ’ estensione (in pixel o in m2) del sottobacino drenato dal pixel considerato (area in rosso nella figura a lato rispetto al punto P). Il calcolo di questa quantità a partire da un DTM richiede il GRID delle direzioni di flusso connesse. Si tratta di una procedura iterativa che si propaga all’indietro, controllando quali celle inviano il flusso verso il pixel considerato. Per ognuna di queste la procedura viene ripetuta finché non si arriva al crinale. Il conteggio finale cumulato indica il numero di celle dell’area a monte. Il calcolo può tener conto, eventualmente, della divergenza del flusso se prevista nella matrice delle direzioni.
USLE Distribuita – Calcolo dell’area drenata in ambiente GIS
USLE Distribuita – C e P
Il fattore C esprime l’effetto di protezione esercitato mediamente, nell’arco dell’anno, dalla copertura vegetale. Mediamente nell’anno significa che una vegetazione molto rigogliosa in una stagione ma completamente spoglia nell’altra produce comunque un effetto di protezione minore che nel caso di coperture continue. E’ per questo che i seminativi (specie a causa del periodo dell’aratura, sarchiatura e semina) sono altamente esposti ad erosione ed è per lo stesso motivo che i vigneti, specie se organizzati a rittochino, sono ancor più vulnerabili. I valori di C, variabili tra 0 (massima protezione) ed 1 (nessuna protezione), vengono assegnati in base a dati di letteratura derivanti da esperimenti di campagna e risultati reali riscontrati in tutto il mondo su tipologie diverse di uso del suolo. Nella nostra visione semplificata delle cose faremo dipendere C direttamente dalle classi di uso del suolo del CORINE land cover. Si tratta quindi di assegnare a tutti i poligoni corine nuovi valori (nel campo “c_usle”) relativi al fattore C, secondo quando fornito in una tabella già compilata per l’area di indagine. Infine il file shape dovrà essere convertito in grid usando il valore c_usle. Il discorso relativo a P è ancor più semplice: esso viene di solito posto uguale ad 1 (nessun intervento di protezione dall’erosione) in modo da individuare lo scenario peggiore possibile e precederne le conseguenze in caso di abbandono delle tecniche di conservazione del suolo.
Classe di uso del suolo Valore di C
Aree a pascolo naturale e praterie d'alta quota 0,013
Aree a vegetazione boschiva e arbustiva in evoluzione 0,12
Aree industriali o commerciali 0
Aree prevalentemente occupate da colture agrarie con spazi naturali 0,15
Boschi di conifere 0,005
Boschi di latifoglie 0,007
Boschi misti 0,009
Brughiere e cespuglieti 0,12
Cantieri 0
Oliveti 0,38
Prati stabili 0,012
Seminativi in aree non irrigue 0,25
Sistemi colturali complessi 0,3
Tessuto urbano 0
da 0 a 1 t/(ha anno): perdita nulla o trascurabile
da 1 a 10 t/(ha anno): basso rischio
da 10 a 30 t/(ha anno): rischio moderatamente elevato
da 30 a 100 t/(ha anno): rischio elevato
da 100 a 400 t/(ha anno): rischio molto elevato
> 400 t/(ha anno): catastrofico
Calcolo finale
Al termine delle operazioni viste avremo 4 grid da moltiplicare tra loro, utilizzando il map calculator di ArcView/Analysis:
E (ton/ha anno) = [grid R]*[grid K]*[grid LS]*[grid C]*1
La valutazione dei valori finali ottenuti può essere fatta in base a tabelle standard come la seguente, oppure in base ad esperimenti di taratura in campagna.
USLE Distribuita Esempio
Dati del modello (comprendono anche dati relativi al modello di frana)
Carta dell’erosione potenziale
(Torrente Virginio)
WEPP (Water Erosion Prediction Project)
Si tratta di un modello a scala di versante (aggregato) e fisicamente basato. Valuta l’erosione sia a scala di evento che su base annuale e tiene conto di tutti i principali processi fisici conosciuti che influenzano l’erosione. Esiste anche una versione semi-distribuita, per adesso prototipale.
Componenti idrologiche di WEPP Bilancio idrologico in WEPP
DATA BASES
Clima
Suolo
Piante
CLIMA
IDROLOGIA Infiltrazione
Deflusso
Bilancio idrologico
EROSIONE
IRRIGAZIONE
SUOLO
COLTIVAZIONI Pratiche agricole
Distribuzione spaziale
e temporale dell’erosione e
della risedimentazione
INTERFACCIA
GRAFICA
INPUT FILES
Suolo
Pendenza
Management
Clima
Irrigazione
Canali
Struttura del
bacino
OPERATORE
Conduttività
Erodibilità
Ag
giu
sta
me
nti
tem
po
rali
Ag
giu
sta
me
nti
tem
po
rali
WEPP Schema del modello (da Spicchi, 2001)
WEPP – Eq. Costitutive del modulo erosivo
La componente erosiva del modello è basata sulle seguenti equazioni costitutive per i processi di rill e interrill (che WEPP separa): Eq. di continuità per i sedimenti per la descrizione del trasporto nei rill:
if DDdx
dG
dove G è il carico solido (kg s-1 m-1), x è la distanza lungo il versante, Df il tasso di erosione nei rill (kg s-1 m-2) e Di il tasso di trasferimento tra interrill e rill (kg s-1 m-2). Eq. di distacco di sedimenti nei rill, basato sul superamento di uno sforzo di taglio critico da parte della corrente e sul fatto che il carico solido sia inferiore alla capacità di trasporto Tc (kg s-1 m-1):
c
cfT
GDD 1
dove Dc è la capacità di distacco per flusso incanalato (kg s-1 m-2). Quando lo sforzo di taglio della corrente supera quello critico del suolo, la capacità di distacco Dc si esprime come:
cfrc KD
nel quale Kr (s m-1) è l’erodibilità del canale, f è lo sforzo di taglio della corrente e c quello critico.
55
Interfaccia grafica
56
4.20
1 0 0
Station: DELPHI IN CLIGEN VERSION 4.2
Latitude Longitude Elevation (m) Obs. Years Beginning year Years simulated
40.58 -86.67 204 44 1 1
Observed monthly ave max temperature (C)
1.4 3.8 10.1 17.7 23.6 28.5 30.1 28.9 25.7 19.3 10.9 3.7
Observed monthly ave min temperature (C)
-8.0 -6.2 -1.2 4.5 9.9 15.1 17.1 15.9 11.9 5.8 0.6 -5.1
Observed monthly ave solar radiation (Langleys/day)
125.0 189.0 286.0 373.0 465.0 514.0 517.0 461.0 374.0 264.0 156.0 111.0
Observed monthly ave precipitation (mm)
51.4 49.0 67.4 91.3 94.4 100.3 108.9 93.0 72.5 69.3 71.3 65.3
da mo year prcp dur tp ip tmax tmin rad w-vl w-dir tdew
(mm) (h) (C) (C) (l/d) (m/s)(Deg) (C)
1 1 1 8.7 2.42 0.02 1.01 -1.1 -8.9 54. 6.2 286. -5.1
2 1 1 0.0 0.00 0.00 0.00 -6.4 -13.7 95. 6.4 271. -10.1
3 1 1 3.2 1.64 0.07 1.01 -4.1 -13.3 146. 3.6 142. -19.4
4 1 1 0.0 0.00 0.00 0.00 10.4 -14.7 117. 6.7 292. -18.8
5 1 1 0.0 0.00 0.00 0.00 0.9 -0.4 89. 6.1 257. -0.4
6 1 1 0.0 0.00 0.00 0.00 8.4 3.1 82. 6.6 264. 1.1
7 1 1 0.0 0.00 0.00 0.00 -3.9 -6.7 103. 4.1 68. -7.5
8 1 1 0.0 0.00 0.00 0.00 7.2 -2.3 151. 2.8 187. -6.1
9 1 1 21.9 0.86 0.80 4.80 1.5 -0.9 143. 6.1 9. -2.9
10 1 1 0.0 0.00 0.00 0.00 4.1 -10.9 134. 4.3 311. -3.6
Soil Loss Graph
File Climatico
57
Struttura del WEPP
La sedimentazione avviene quando il carico G è maggiore della capacità di trasporto Tc. Cioè:
WEPP – Eq. Costitutive del modulo erosivo
GTq
VD c
f
f
dove Vf è l’effettiva velocità di caduta dei sedimenti, q è il deflusso per larghezza unitaria (m2 s-1) e è un coefficiente che tiene conto della turbolenza generata dalle gocce di pioggia. L’erosione di interrill è invece controllata da un apposito parametro :
r
e
ce
i
t
t
T
LD
dove Kiadj è la erodibilità di interrill, Ie la intensità di pioggia effettiva, ir il tasso di runoff sul versante, SDRRR un sediment delivery ratio funzione della rugosità e della granulometria del suolo, Fnozzle un fattore per tener conto degli effetti di irrigazione, Rs la spaziatura tra i rill e w la larghezza di questi ultimi. Tce è la capacità di trasporto alla fine del versante, L la lunghezza dello stesso, tr è la durata della pioggia e te il tempo totale durante il quale l’intensità di pioggia supera la capacità di infiltrazione del suolo.
w
RFSDRIKD s
nozzleRRireiadji
LISEM (Limburg Soil Erosion Model – De Roo et al., 1996)
LISEM è un modello fisicamente basato e distribuito adatto alla applicazione in bacini di piccole dimensioni (< 100 km2). E’ stato messo a punto per la previsione del deflusso e della produzione e trasporto dei sedimenti durante e immediatamente dopo singoli eventi piovosi. E’ quindi un modello a scala di evento, non adatto a valutazioni della erosione annuale. Il modello è in grado di tener conto degli effetti dovuti ai differenti usi del suolo e pratiche conservative.
LISEM – Componenti del modello
LISEM è costituito da una serie di componenti che tengono conto di: pioggia intercettazione della precipitazione immagazzinamento in depressioni superficiali infiltrazione movimenti verticali dell’acqua nel suolo deflusso superficiale diffuso deflusso incanalato distacco di sedimenti da impatto e deflusso ipodermico distacco di sedimenti per deflusso superficiale capacità di trasporto dei flussi effetti del passaggio di mezzi meccanici sul suolo effetti di strade pavimentate
In LISEM il flusso e gli altri parametri a variabilità spaziale connessa con la topografia, vengono direttamente estratti dalla analisi di DTM all’interno dell’interfaccia per i dati geografici, rappresentata da GIS raster-based PCRaster (Van Deursen & Wesseling, 1992)
Legame tra DTM e componenti di flusso del LISEM
LISEM – Equazioni costitutive per l’erosione
Il modello di distacco di sedimenti utilizzato da LISEM è mutuato dal modello Eurosem (Morgan et al., 1992). Si ha un bilancio tra erosione (di impatto Ds e di flusso Df) e sedimentazione Dp:
pfs DDDe
La determinazione di Ds (kg s-1) avviene secondo l’equazione: APeKAD h
ess 96.282.2 48.1
dove As è la stabilità degli aggregati di suolo, Ke è l’energia cinetica della pioggia, h la profondità della lama d’acqua, P è il totale di pioggia che nell’intervallo di tempo di calcolo raggiunge il suolo, A è la superficie sulla quale ha luogo l’impatto delle gocce, w la larghezza del flusso, C la concentrazione di sedimenti e Vs la velocità di deposizione di questi ultimi. Il distacco o sedimentazione per flusso sono invece: dxwVCTYD sc
dove D può essere sia Df che Dp, Tc è la capacità di trasporto del flusso e Y un coefficiente adimensionale di efficienza che serve a considerare gli effetti della coesione del suolo. La capacità di trasporto è nel LISEM funzione dello stream power (Hack, 1973):
dcsc cT
in questa espressione s è la densità del materiale, è lo stream power e c il valore critico di quest’ ultimo secondo la definizione di Govers (1990). c e d sono coefficienti sperimentali che dipendono dalla granulometria media (d50) del materiale.
LISEM – Interfaccia base
LISEM – Inserimento dati
LISEM – Simulazione
LISEM – Risultati grafici simulazione in PCRaster
66
Un esempio Il bacino del Flumendosa
67
DATI STORICI
TELERILEVAMENTO
LAVORO DI CAMPAGNA
Dati climatici Dati pedologici Dati litologici Dati derivanti
da foto aeree
Simulazioni di
pioggia e test
di infiltrazione
GIS (Arcview)
MODELLING
(WEPP)
VALUTAZIONE DEL DEFLUSSO
E DELLA
PERDITA DI SUOLO
Organizzazione del lavoro e utilizzazione dei dati Carta litologica
Carta pedologica
Carta dell’uso del suolo
Carta delle unità di territorio
Modello digitale del terreno
68
LITOLOGIA
PEDOLOGIA
GEOMORFOLOGIA
USO DEL SUOLO
CLIMA
TOPOGRAFIA
SIMULAZIONI DI PIOGGIA
E
BACINI ATTREZZATI
MODELLI
IDROLOGICO-EROSIVI
VALORI STIMATI
VALORI MISURATI
COMPARAZIONE
E
TARATURA
Procedura di messa a punto del modello
69
Simulatore grande - 4,5mX1m
Simulatore piccolo – 1mX1m
Simulatori
di pioggia
70
Monte Perdedu (53,70 mm/h)
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0
min.
l/m
in.
Coeff. Deflusso misurato = 64,7% Coeff. Deflusso stimato = 64,3% Errore = -0,6%
Intensità della precipitazione
Deflusso misurato
Deflusso simulato Monte Perdedu (38,20 mm/h)
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0
min.
l/m
in.
Coeff. Deflusso misurato = 55,5% Coeff. Deflusso stimato = 52,5% Errore = -5,4%
Monte Perdedu (23,9 mm/h)
0
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0.14
0.16
0 10 20 30 40 50 60
min.
l/m
in.
Intensità della precipitazione
Deflusso misurato
Deflusso simulato
Coeff. Deflusso misurato = 44,8% Coeff. Deflusso stimato = 35,8% Errore = -20,1%
71
Montepiscu (31,4 mm/h)
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
0 10 20 30 40 50 60
Tempo (min.)
Co
nc.
torb
ida
(g
/l)
Risultato simulazioni località Montepiscu
Coeff. deflusso misurato = 13,4%
Coeff. deflusso stimato = 9,7%
Erosione misurata = 3,99 g (0,106 t/ha)
Erosione stimata = 2,52 g (0,067 t/ha)
Coeff. deflusso misurato = 24,4%
Coeff. deflusso stimato = 27,8%
Erosione misurata = 13,10 g (0,364 t/ha)
Erosione stimata = 12,62 g (0,351 t/ha)
72
Localizzazione del Rio Uvini
Rio Uvini
Uso del suolo
%
Pascolo
30,9%
Vigneti e oliveti
-
Seminativo
6,2%
Bosco
60,0%
Altro
2,9%
Classi di pendenza
%
<10%
20,6%
10-20%
19,7%
20-40%
46,0%
>40%
13,7%
73
Suddivisione in versanti del Rio Uvini Un bacino è definito come uno o più profili di versante che drenano in uno o più canali o
zone di raccolta delle acque
Il bacino più piccolo possibile include un versante ed un canale
74
PROF. DEF. (mm) S. L. (t/ha) SUP. (%) DEF. TOT. (mm) S. L. TOT. (t/ha) SUP. (ha)
1 140,28 0,641 3,997 5,607 0,0256 20,3
2 107,87 0,47 5,364 5,786 0,0252 27,3
3 108,22 0,49 6,735 7,289 0,0330 34,3
4 130,78 0,65 6,182 8,085 0,0402 31,4
5 152,18 0,97 5,658 8,610 0,0549 28,8
6 197,04 0,46 3,422 6,743 0,0157 17,4
7 147,85 0,42 3,12 4,613 0,0131 15,8
8 98,13 0,003 2,784 2,732 0,0001 14,2
9 86,27 0,004 1,209 1,043 0,0000 6,1
10 430,05 0,001 2,274 9,779 0,0000 11,6
11 106,77 0,94 4,221 4,507 0,0397 21,5
12 96,87 2,608 3,936 3,813 0,1027 20,0
13 97,53 0,06 14,57 14,210 0,0087 74,1
14 71,02 0,012 2,119 1,505 0,0003 10,8
15 75,47 0,014 8,904 6,720 0,0012 45,3
16 73,82 0,02 2,832 2,091 0,0006 14,4
17 86,55 0,017 1,71 1,480 0,0003 8,7
18 51,6 0,01 10,932 5,641 0,0011 55,6
19 81,32 0,002 4,553 3,702 0,0001 23,2
20 50,49 0,03 5,493 2,773 0,0016 27,9
106,729 0,3642 508,7
Risultati della simulazione sul Rio Uvini per l’anno idrologico 1992-93
Coeff. deflusso misurato = 22,4%
Coeff. deflusso stimato = 17,5% Errore = - 21,9%
75
Confronti dati stimati/dati misurati
Trasporto solido misurato = 58,4 t
Trasporto solido stimato = 60,8 t
Coeff. deflusso misurato = 22,4%
Coeff. deflusso stimato = 17,5% Errore = - 21,9%
Errore = + 4,1%
76
Metodo adottato per la stima del trasporto solido
Erosione stimata
Sediment Delivery Ratio
L
RSDR logco82362,094259,2log Maner (1958)
Roehl (1962) RBL
RSSDR log78594,2logco51022,010log23043,050047,4log
USSCS (1971) 1842,034,0 ASDR
Stima WEPP = 0,364 t/ha Superficie del bacino = 508,7 ha X
X S.D.R. (Sediment Delivery Ratio)
77
Stima dell’erosione all’intero bacino del Flumendosa
Realizzata mediante l’applicazione del
WEPP a oltre 150 profili rappresentativi
delle 48 tipologie di suoli presenti e
tenendo conto dei diversi usi del suolo.
Il risultato è stato ottenuto sulla base
della media pesata in proporzione alla
superficie di ogni unità di territorio.
UNITA' DI TERRITORIO % soil loss erosione unitaria (t/ha)
A 56,78 2,82 1,601
B 15,50 1,65 0,256
C 3,60 0,13 0,005
D 1,62 0,69 0,011
E 13,41 1,53 0,150
F 1,88 0,01 0,000
G 0,06 23,91 0,015
H 0,37 0,28 0,001
I 1,65 0,65 0,011
L 2,13 4,47 0,095
M 3,00 4,10 0,123
100% 2,323
Erosione stimata = 2,323 t/ha*y