esame di primo livello

Upload: mario-galeano

Post on 22-Jul-2015

5.008 views

Category:

Documents


2 download

TRANSCRIPT

INDICE

III

Indice

V 1

PREFAZIONE PROFILO STORICO DEL BUDDISMO DI NICHIREN DAISHONIN

1 Le origini: Shakyamuni e il Sutra del Loto 4 La vita di Nichiren Daishonin 14 La storia della Soka Gakkai e dei tre presidenti 21 21 23 30 34 40 44 LE BASI DELLA FEDE

Fede, pratica, studio Il daimoku Loggetto di culto: il Gohonzon La propagazione: shakubuku e kosen rufu La relazione con il maestro e con i compagni di fede Lo spirito dellofferta

IV

INDICE

47 47 53 56

LA VISIONE BUDDISTA DELLA VITA Il mutuo possesso dei dieci mondi Il karma e la sua trasformazione Le non dualit: vita e ambiente, corpo e menteCONSEGUIMENTO DELLA BUDDIT

61 Testo del Gosho: IL

IN QUESTA ESISTENZA

66 la tua vita stessa 67 Rendere la causa e leffetto del conseguimento della Buddit il nucleo e la base della nostra vita 69 La Legge mistica e gli insegnamenti incompleti 72 Richiamare e manifestare la natura di Budda 75 Percepire che la propria vita Nam myoho renge kyo 76 Una religione universale per la felicit di tutta lumanit 78 Non cercare al di fuori di te 79 Studiare il Buddismo ma cadere negli insegnamenti non buddisti 82 Cercare lilluminazione al di fuori della nostra vita significa essere sconfitti dalloscurit 83 La fede per conseguire la Buddit in questa esistenza 88 Lo spirito dei tre primi presidenti arde nella Soka Gakkai

PREFAZIONE

V

Gli esami? UnoccasioneD I TA M O T S U N A K A J I M A

A novembre si terranno gli esami di primo livello del Dipartimento di studio, secondo una tradizione che la Soka Gakkai porta avanti in tutto il mondo. Ovviamente non obbligatorio prender parte allesame ma dal momento che le basi del Buddismo del Daishonin sono fede, pratica e studio possiamo considerare la nostra partecipazione come unopportunit per approfondire la conoscenza dellinsegnamento e, soprattutto, per rinnovare la decisione di metterla in pratica ogni giorno. Usare il Buddismo nella vita quotidiana una frase chiave per noi discepoli di Nichiren Daishonin. Scrive il presidente Ikeda a questo proposito: I membri di tutto il mondo hanno approfondito la loro comprensione della fede, della pratica e dello studio, hanno rinvigorito il proprio coraggio e hanno vinto le loro battaglie per kosen rufu aprendo le pagine del Gosho cio gli scritti di Nichiren Daishonin con lo spirito di ricevere consigli e istruzioni direttamente

VI

PREFAZIONE

dallo stesso Nichiren. Se avanziamo con il Gosho come nostro fondamento non ci troveremo mai a un punto morto. (1) Avvicinarsi allo studio del Buddismo con un atteggiamento solo intellettuale, per accumulare dati, conoscenze, citazioni e quantaltro, avr come conseguenza ultima quella di aumentare la tendenza a diventare arroganti. Scrive il Daishonin: Fra i miei discepoli, quelli che credono di conoscere bene il Buddismo sono quelli che sbagliano. (2) Senzaltro importante leggere e conoscere, ma pi importante mettere in pratica ci che si studia, confermarlo con la nostra vita: il Buddismo, fin dalle sue origini, sempre stato una religione strettamente collegata alla realt. Il presidente Ikeda dice che gli scritti che studiamo sono il risultato della continua lotta del Daishonin per salvare le persone attraverso centinaia di lettere e migliaia di dialoghi. Allo stesso tempo fondamentale avere lo spirito di ricerca e lumilt di ascoltare come se fosse sempre la prima volta le parole del Budda originale e del maestro. Un famosissimo passaggio del Vero aspetto di tutti i fenomeni afferma: Impegnati nelle due vie della pratica e dello studio. Senza pratica e studio, non pu esservi Buddismo. (3) Questa frase significa che il Buddismo non vive nei templi o nei sutra, ma nel cuore e negli sforzi di quanti lo studiano e lo praticano: Il Buddismo spiega Ikeda commentando questo brano esiste e si manifesta nella vita di ogni persona che studia il Gosho e pratica la sua fede seguendo esattamente gli insegnamenti del Daishonin. (4)

Buddismo e societ, n. 106, pag. 38 Linsegnamento per lUltimo giorno della Legge, Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, IBISG , Firenze, 2008, vol. I, pag. 802. Di seguito citato come RSND . 3 RSND , vol. I, pag. 342 4 Daisaku Ikeda, La vera entit della vita, Esperia, pag. 681 2

PREFAZIONE

VII

Partendo da queste premesse fondamentali studiare e mettere in pratica la decisione di partecipare allesame gi di per s una grande vittoria, a prescindere da quale sar il risultato finale. Lo sforzo che faremo fino a novembre (che spero continuer poi per tutta la vita) comporter come beneficio quello di approfondire la fede e di essere pi felici.

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

1

Prolo storico del Buddismo di Nichiren Daishonin

L E O R I G I N I : S H A K YA M U N I E I L S U T R A D E L L O T O

Il Buddismo una religione praticata da milioni di persone, principalmente in Oriente. Venne fondato da Siddharta Gautama, principe degli Shakya una piccola trib che viveva alle pendici dellHimalaya. Siddharta, chiamato in seguito Shakyamuni, il saggio degli Shakya, nacque tra il V e il IV secolo a.C. e per ordine del padre crebbe lontano dai problemi della vita reale, relegato negli agi del palazzo. Ma, secondo la tradizione, ci non gli imped di fare quattro incontri: con un vecchio, un ammalato, un cadavere e un asceta. Si tratta ovviamente di incontri che hanno un significato simbolico: i primi tre rappresentano limpatto con la sofferenza, mentre il quarto indica la possibile via di ricerca. La compassione che prov di fronte alle sofferenze fondamentali connaturate alla vita di ogni essere umano

2

M AT E R I A L E D I S T U D I O

nascita, invecchiamento, malattia e morte lo spinse a lasciare il palazzo del padre e a dedicarsi alla via dellascesi per cercare una risposta. Dopo alcuni anni di estenuanti pratiche si rese conto per che quel percorso non lo avrebbe condotto alla soluzione. Torn allora a uno stile di vita pi moderato e un giorno, dopo profonda meditazione, consegu lilluminazione, riuscendo a liberarsi dallignoranza che acceca gli esseri umani e impedisce loro di vivere in ar monia con la vera Legge della vita; da allora in poi decise di dedicarsi a condividere con gli altri questa esperienza, diffondendo il suo insegnamento per il bene di tutti gli esseri umani fino al momento della morte, che avvenne allet di ottantanni. I suoi contemporanei lo chiamavano Budda, che in sanscrito significa risvegliato, a indicare che la sua esperienza consisteva nellaver squarciato il velo di illusione che copre la realt e nellaver percepito nitidamente la vera natura di tutte le cose. Da questo risveglio, o illuminazione, dipendeva il suo stato vitale di gioia cos intensa e profonda che toccava profondamente chiunque lo avvicinasse. A differenza di molti altri fondatori di religioni, che fanno riferimento a modelli di perfezione ultraterreni o si ritengono inter mediar i del volere di una volont divina, il Budda un essere umano che ha messo a disposizione di altri esseri umani la sua esperienza di comprensione profonda della vita realizzata attraverso lautomiglioramento, e che ha indicato agli altri esseri umani la via per acquisire la sua stessa saggezza e condizione vitale. Gli insegnamenti del Budda I suoi insegnamenti sono riportati in una grande raccolta di testi chiamati sutra. Il modo in cui il Buddismo viene presentato nei sutra piuttosto vario: ci deriva da diversi fattori. Durante la predicazione, durata circa cinquan-

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

3

tanni, Shakyamuni viaggi per tutta lIndia condividendo i suoi insegnamenti con tutti coloro che incontrava. Non espose la sua filosofia in modo sistematico, ma la enunci nel corso di dialoghi con le persone e attraverso i discorsi ai suoi discepoli. Frequentando persone molto diverse tra loro principi, studiosi, mercanti, analfabeti cerc di rispondere a ogni loro quesito o dubbio. Ma, pi di ogni altra cosa, cerc di dare una risposta alle domande fondamentali sullesistenza umana: perch siamo nati e dobbiamo affrontare le inevitabili sofferenze di malattia, invecchiamento e morte? I discorsi di Shakyamuni vennero dapprima tramandati oralmente dai discepoli e iniziarono a essere trascritti solo a partire dal III secolo a.C. (un centinaio di anni dopo la sua morte). La compilazione definitiva avvenne per nei monasteri buddisti nel corso dei successivi cinque secoli. Possiamo suddividere linsieme delle dottrine in due grandi filoni che si riconducono alla tradizione Theravada (scuola degli anziani) o a quella Mahayana (grande veicolo). La differenza tra queste due tradizioni deve essere oggetto di una trattazione che non possibile affrontare in questa sede. Possiamo solo dire che ogni scuola si rifaceva a un sutra o a un insieme di sutra, considerandoli come insegnamenti fondamentali. La scuola di Nichiren Daishonin si colloca nella tradizione mahayana del Sutra del Loto. Il Sutra del Loto Si r itiene che il Sutra del Loto sia stato messo per iscritto tra il I e il II secolo d.C. In sanscrito esso conosciuto come Saddharmapundarika-sutra (lett. Sutra del loto bianco del Dharma meraviglioso). Come molti sutra Mahayana, il Sutra del Loto si diffuse dallIndia fino allAsia centrale, la Cina, la Corea e il Giappone. Giunto in Cina nel III secolo d.C., si

4

M AT E R I A L E D I S T U D I O

dice sia stato tradotto in numerose differenti forme di cinese, di cui sono ancora esistenti tre versioni in forma completa. La traduzione in cinese di Kumarajiva (344-413 d.C.) del V secolo considerata particolarmente pregiata per la limpidezza filosofica e la bellezza letteraria, fattori che ne hanno favorito la vasta diffusione in tutta lAsia orientale. Nichiren Daishonin (1222-1282) individu nel Sutra del Loto il cuore dellintero insegnamento di Shakyamuni. Infatti, in questo sutra, che si compone di otto volumi e ventotto capitoli, viene dichiarato: - che tutti gli esseri viventi possiedono la natura di Budda; - che non esistono categorie di persone che non possono conseguire la Buddit nella vita presente; - che il Budda non esiste in qualche luogo speciale non un essere soprannaturale; - che la natura essenziale della vita (Buddit) eternamente inerente a tutti gli esseri viventi. Nichiren Daishonin consider Myoho renge kyo, titolo del Sutra del Loto, come lessenza di questa scrittura, il nome della Legge universale implicitamente rivelata nel sutra. Sulla base di questa profonda percezione stabil linvocazione di Nam myoho renge kyo quale fondamento della pratica buddista da lui istituita.L A V I TA D I N I C H I R E N D A I S H O N I N

Gli anni della formazione Nichiren nacque il 16 febbraio 1222 nel villaggio di Kominato, provincia di Awa, una localit sulle coste della penisola che delimita a est la baia di Tokyo. La sua famiglia viveva di pesca, unoccupazione considerata di basso rango perch comportava luccisione di esseri viventi. Alla nascita fu chiamato Zennichi-maro. Zennichi si-

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

5

gnifica splendido sole, mentre maro un suffisso comune per i nomi dei ragazzi. A dodici anni entr nel tempio Seicho per studiare. Allepoca i bambini di famiglie povere potevano istruirsi soltanto nei templi buddisti. Fin da piccolo nutr il grande desiderio di sviluppare la saggezza per trovare la risposta alla questione fondamentale della vita e della morte, che rappresenta la pi grande fonte di sofferenza per gli esseri umani, e ripagare in questo modo il debito di gratitudine nei confronti dei propri genitori. Cos afferma in un suo scritto: Nessuno, saggio o sciocco, giovane o vecchio, pu sfuggire alla morte. Per questo il mio unico desiderio fu di risolvere questo eterno mistero. Il resto era secondario. (1) Con questa forte motivazione for mul il suo pr imo voto, quello di diventare luomo pi saggio del Giappone. A quel tempo il Buddismo nel paese era rappresentato da numerose scuole, che predicavano varie dottrine e adottavano differenti pratiche religiose. Nichiren si domandava come mai linsegnamento di Shakyamuni si fosse cos frammentato, e perch il Buddismo, nonostante fosse nato con lo scopo di salvare le persone dalla sofferenza e di portare pace e stabilit alla societ, non avesse pi la capacit di realizzare questi obiettivi. A sedici anni decise di diventare monaco, dedicandosi totalmente agli studi buddisti. Entr nellordine monastico sotto la guida del prete anziano Dozen-bo prendendo il nome di Zesho-bo Rencho. In seguito lasci momentaneamente il tempio Seicho per approfondire ulteriormente lo studio delle scritture e le dottrine delle varie scuole nei pi importanti centri buddisti di Kamakura, Kyoto e Nara.1 Limportanza del momento della morte, The Writings of Nichiren Daishonin, vol. II, pag. 759, Soka Gakkai, Tokyo, 2006. Di seguito citato come WND .

6

M AT E R I A L E D I S T U D I O

La proclamazione di Nam myoho renge kyo Grazie a questa esperienza di studio e alla sua stessa illuminazione ebbe la profonda consapevolezza che linsegnamento fondamentale di Shakyamuni fosse il Sutra del Loto, e che il suo titolo, Myoho renge kyo, fosse la Legge che permette il risveglio al vero aspetto della vita universale. Tornato allet di trentadue anni al tempio Seicho, il 28 aprile del 1253, con il nuovo nome di Nichiren (che significa sole-loto, a indicare di aver ottenuto lilluminazione da solo), tenne un sermone in cui confut le dottrine delle altre tradizioni buddiste, in particolare della scuola della Pura terra, chiamata anche Nembutsu. Con voce risonante recit Nam myoho renge kyo, proclamando che questa grande Legge era lunico insegnamento capace di condurre direttamente le persone allilluminazione nellUltimo Giorno della Legge. Questo evento costituisce la fondazione del suo insegnamento e la base per il suo secondo voto, quello di propagare la Legge per la felicit degli esseri umani senza risparmiare la propria vita. Affermando che le principali scuole buddiste dellepoca (Pura terra, Zen, Precetti, Vera parola) erano basate su parziali ver it dei sutra provvisor i che, nellUltimo Giorno della Legge, non erano pi validi e avrebbero portato alla rovina e non alla salvezza, si attir lodio di diversi esponenti del mondo politico e religioso. La notizia della dichiarazione del Daishonin (il termine Daishonin un titolo onorifico che significa grande saggio) arriv anche a Tojo Kagenobu, signore del luogo e fervente seguace della scuola della Pura terra, che ordin di arrestarlo. Prevedendo laggressione, Nichiren riusc a fuggire con laiuto dei suoi primi discepoli. And dai suoi genitori che vivevano nelle vicinanze e li convert. Poi part per Kamakura, sede del governo militare, che sarebbe diventata il

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

7

centro delle attivit di propagazione, e prese alloggio a Matsubagayatsu, dove cominci a diffondere i suoi insegnamenti, convertendo molti discepoli importanti. Scrisse alcune di rilievo opere, tra le quali Il conseguimento della Buddit in questa esistenza (1255). In quel periodo il numero dei suoi seguaci aument e fu allora che si convertirono, tra gli altri, Toki Jonin, Shijo Kingo, Ikegami Munenaka e il giovanissimo prete Nikko, che rimase accanto a Nichiren per tutta la vita. Intanto il paese era afflitto da nubifragi e terremoti, ai quali si aggiungevano carestie, incendi ed epidemie. La popolazione era precipitata nella miseria e nella disperazione. Colpito da questi avvenimenti eccezionali, e per alleviare le sofferenze dei suoi connazionali, Nichiren decise di ricercarne la causa fondamentale nei testi buddisti. Giunse cos a scrivere il trattato Adottare linsegnamento corretto per la pace del paese (giapp. Rissho ankoku ron) che il 16 luglio del 1260 invi allex reggente, Hojo Tokiyori, la persona pi potente del governo. Nel trattato si dichiara che la causa di quelle calamit era che la popolazione sostenendo dottrine erronee e falsi maestr i aveva voltato le spalle al corretto insegnamento buddista. I sutra predicevano infatti che sette tipi di disastri avrebbero colpito il paese che si fosse opposto allinsegnamento corretto. Cinque di essi (pestilenze, cambiamenti straordinari nei cieli, eclissi lunari e solari, tempeste fuori stagione e siccit fuori stagione) si erano gi verificati, gli ultimi due la guerra civile e linvasione straniera sarebbero seguiti immancabilmente. Raccomanda perci ai governanti di prendere provvedimenti immediati accettando e sostenendo il corretto insegnamento del Buddismo contenuto nel Sutra del Loto. Questa azione coraggiosa, chiamata primo ammonimento, scaten nei suoi confronti una nuova ondata di persecuzioni.

8

M AT E R I A L E D I S T U D I O

Le persecuzioni I capi del governo ignorarono lappello di Nichiren Daishonin e alcuni seguaci della Pura terra, col tacito sostegno di notabili del luogo, si prepararono per attaccare direttamente Nichiren. La sera del 27 agosto del 1260 presero dassalto la sua dimora con lintenzione di ucciderlo. Questo incidente noto come la persecuzione di Matsubagayatsu. Nichiren riusc a scampare allassalto e, per un certo periodo, si allontan da Kamakura. Quando vi ritorn nellanno seguente il governo ordin il suo arresto e, senza avere seriamente indagato sulla veridicit delle accuse mosse contro di lui, lo condann allesilio. Cos il 12 maggio 1261 Nichiren part per Ito, nella penisola di Izu. Nel febbraio del 1263 ottenne la grazia e ritorn di nuovo a Kamakura. Lanno seguente Nichiren si rec nella sua provincia natale per occuparsi della madre, gravemente malata. Come scrisse in seguito, grazie alle sue preghiere la donna non solo guar dalla malattia, ma prolung la sua vita di quattro anni. L11 novembre dello stesso anno Nichiren Daishonin e un gruppo di suoi discepoli caddero in unimboscata tesa dal sovrintendente della regione Tojo Kagenobu e dai suoi guerrieri. Nello scontro un seguace rest ucciso e Nichiren stesso riport una ferita di spada alla fronte e una frattura al polso sinistro. Lincidente noto come la persecuzione di Komatsubara. Nel 1268 limpero mongolo minacci di invadere il Giappone se non si fosse sottomesso. Nichiren si rese conto che linvasione straniera, predetta nel suo trattato Adottare linsegnamento corretto per la pace del paese, stava per avverarsi. Nellottobre di quellanno scrisse nuovamente a undici influenti personalit governative e religiose, ricordando loro la sua predizione e chiedendo che venisse indetto un dibattito religioso

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

9

pubblico tra lui e i rappresentanti delle principali scuole buddiste per dimostrare i loro errori dottrinari. Ma n il governo n i capi religiosi presero in considerazione tale richiesta. Nonostante il crescente pericolo per la sua vita, Nichiren continu a indicare gli errori delle principali scuole buddiste e, dopo la seconda serie di messaggi di ammonimento, inizi il periodo pi difficile della sua vita. Il 10 settembre del 1271 il capo della polizia Hei no Saemon, incitato dal prete Ryokan, capo della scuola dei Precetti-Vera parola, convoc Nichiren per un interrogatorio. Il Daishonin non perse loccasione per spiegare di nuovo quale fosse, dal punto di vista degli insegnamenti buddisti, il corretto atteggiamento che i governanti della nazione avrebbero dovuto adottare per assicurare la pace e la sicurezza dei cittadini. Due giorni dopo fu arrestato con laccusa di fomentare disordini e condannato allesilio nellisola di Sado, nel mar del Giappone. Hei no Saemon, per, aveva progettato di giustiziarlo in segreto prima che arrivasse a Sado. Cos il 12 settembre, poco prima dellalba, ordin a un drappello di soldati di condurre Nichiren in un luogo chiamato Tatsunokuchi (la Bocca del drago), una spiaggia nei pressi di Kamakura dove venivano eseguite le condanne a morte. Ma proprio quando Nichiren stava per essere decapitato, un oggetto luminoso apparve in cielo. In seguito il Daishonin lo descrisse cos: Una sfera brillante quanto la luna, proveniente da Enoshima [una piccola isola al largo della spiaggia], attravers il cielo da sud-est a nord-ovest. (2) I soldati, terror izzati, r inunciarono allesecuzione. Questo evento noto come la persecuzione di Tatsunokuchi. La mancata decapitazione di Tatsunokuchi stata estre-

2

Le azioni del devoto del Sutra del Loto, RSND , vol. I, pag. 682

10

M AT E R I A L E D I S T U D I O

mamente significativa per la vita di Nichiren perch, come dice nel Gosho Lapertura degli occhi, a Tatsunokuchi abbandon il suo stato transitorio di comune mortale e rivel la sua vera identit di Budda originale. Questo rappresenta il punto di svolta cruciale nella vita di Nichiren. Dopo il fallito tentativo di decapitazione, il governo conferm la condanna allesilio nellisola di Sado. Qui Nichiren prese alloggio nella dimora assegnatagli, una piccola cappella in rovina, senza tetto, allinterno del cimitero di Tsukahara. Era pieno inverno e dovette affrontare la neve, la scarsit di cibo e di vesti nonch lostilit dei seguaci della Pura terra, che costituivano una seria minaccia alla sua vita. Il 16 gennaio dellanno successivo, 1272, diverse centinaia di preti e di seguaci laici delle varie scuole buddiste di Sado e delle province vicine si riunirono per sfidare Nichiren in un dibattito religioso. Egli accett la sfida e in quellincontro, noto come il dibattito di Tsukahara, confut gli argomenti dei suoi avversari e le dottrine erronee delle scuole che essi rappresentavano; molti preti e laici divennero suoi discepoli. Tra questi Abutsu-bo, sua moglie Sennichi-ama e il prete Sairen-bo. Durante lesilio a Sado Nichiren scrisse molte lettere di incoraggiamento ai suoi discepoli e alcuni importanti trattati, tra cui Lapertura degli occhi e Loggetto di culto per losservazione della mente, che rappresentano le basi teoriche e dottrinali per la successiva iscrizione del Dai Gohonzon, loggetto di culto per tutta lumanit (che avverr il 12 ottobre del 1279). Nel febbraio del 1274 anche lesilio a Sado venne condonato e Nichiren pot tornare a Kamakura. Incontr nuovamente Hei no Saemon e, in risposta a una sua precisa domanda, predisse che i mongoli avrebbero sicuramente attaccato il Giappone entro lanno. Cosa che accadde effettivamente, nellottobre del 1274.

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

11

Il ritiro sul monte Minobu Ma dal momento che le sue rimostranze erano rimaste inascoltate, Nichiren decise di lasciare Kamakura e di ritirarsi (come era consuetudine fare in tali circostanze) sul monte Minobu nel maggio del 1274, da dove intensific le attivit di propagazione. In quegli anni scrisse molte opere importanti e tenne delle lezioni sul Sutra del Loto e su altri argomenti, riversando le sue energie nella formazione di discepoli capaci di diffondere il suo insegnamento. Come gi aveva fatto a Sado, scrisse anche molte lettere personali ai suoi seguaci, incoraggiandoli continuamente nella fede e istruendoli su come affrontare le dure realt della vita quotidiana alla luce degli insegnamenti buddisti. I martiri di Atsuhara e liscrizione del Dai Gohonzon Dopo il ritiro di Nichiren a Minobu, le attivit di propagazione nel distretto di Fuji continuarono sotto la guida di Nikko. Per contrastare tale espansione, i preti dei templi Tendai di quella regione cominciarono a perseguitare i seguaci del Daishonin. Il 21 settembre 1279 venti contadini che si erano convertiti agli insegnamenti di Nichiren furono arrestati, con la falsa accusa di avere illegalmente raccolto il riso nei terreni di un tempio. Portati a Kamakura vennero interrogati duramente e torturati perch rinnegassero la loro fede. Ma essi rimasero saldi nella loro convinzione e cos tre di loro i fratelli Jinshiro, Yagoro e Yarokuro, chiamati i martiri di Atsuhara furono giustiziati, mentre gli altri vennero banditi. Il comportamento dei credenti di Atsuhara aveva colpito profondamente Nichiren che, ritenendo maturi i tempi, decise di iscrivere il Dai Gohonzon, realizzando cos la missione della sua vita. Il 12 ottobre del 1279 iscrisse lOggetto

12

M AT E R I A L E D I S T U D I O

di culto per il raggiungimento della Buddit di tutta lumanit. In precedenza aveva affidato il Gohonzon solo ai discepoli dalla fede pi salda, ma ora che tanti credenti avevano manifestato una forte fede egli poteva affidare il Dai Gohonzon a tutta lumanit. Lultimo periodo della vita di Nichiren Daishonin L8 settembre 1282 Nichiren trasmise tutti i suoi insegnamenti, compreso il Dai Gohonzon, a Nikko Shonin, affidandogli la guida della propagazione attraverso il Documento di trasmissione di Minobu. Nello stesso mese, Nichiren abbandon il monte Minobu e si mise in viaggio verso la provincia di Hitachi. Apparentemente il motivo era di recarsi alle terme per curare la malattia di cui soffriva. Ma lungo il tragitto si ferm nella casa di Ikegami Munenaka, suo discepolo, dove pot incontrare molti dei suoi seguaci e dare le ultime disposizioni prima di morire. Sebbene avesse inizialmente designato sei preti anziani come figure di riferimento per la propagazione nelle rispettive zone, il 13 ottobre 1282 il Daishonin riconferm la trasmissione dei suoi insegnamenti a Nikko (Documento di trasmissione di Ikegami o Atto di successione di Ikegami), lunico che ne aveva compreso il significato essenziale. Mor quella stessa mattina mentre recitava Nam myoho renge kyo assieme ai suoi discepoli. Nei secoli successivi linsegnamento del Daishonin venne custodito dal clero della Nichiren Shoshu ma, tranne rare eccezioni, perse quasi del tutto lo spirito originario. Nel 1930 la Soka Gakkai ripart dallo spirito originario di Nichiren Daishonin dando un nuovo impulso allo sviluppo di kosen rufu.

LE TAP P E P R I NCI PALI DE LLA VITA DI N ICH I R E N

16 febbraio 1222 28 aprile 1253 16 luglio 1260

nasce a Kominato, nellantica provincia di Awa proclama per la prima volta Nam myoho renge kyo invia il trattato Adottare linsegnamento corretto per la pace nel paese a Hojo Tokiyori persecuzione di Matsubagayatsu esilio di Izu persecuzione di Komatsubara persecuzione di Tatsunokuchi esilio a Sado dibattito di Tsukahara ritorna dallesilio di Sado ritiro sul monte Minobu inizio della persecuzione di Atsuhara iscrive del Dai Gohonzon muore presso la residenza di Ikegami Munenaka

27 agosto 1260 12 maggio 1261 11 novembre 1264 12 settembre 1271 novembre 1271 16 gennaio 1272 aprile 1274 maggio 1274 settembre 1279 12 ottobre 1279 13 ottobre 1282

14

M AT E R I A L E D I S T U D I O

LA STOR IA DE LLA SOKA GAK KAI E DE I TR E P R E S I DE NTI

I primi passi Il 18 novembre 1930 Tsunesaburo M AKIGUCHI (18711944), direttore di una scuola elementare, insieme a Josei TODA (1900-1958) fond unassociazione di educatori che aveva come scopo una riforma del sistema pedagogico, la Soka Kyoiku Gakkai (Societ educativa per la creazione di valore). Makiguchi era un colto pedagogista, osteggiato dal governo conservatore per le sue idee molto avanzate sulleducazione. Toda era un insegnante elementare che incontr Makiguchi nel 1920 abbracciandone entusiasticamente le idee. Nel 1928 i due si convertirono al Buddismo di Nichiren Daishonin aderendo alla scuola Nichiren Shoshu, che faceva capo al tempio principale Taiseki. Ben presto spostarono lattenzione dallambito educativo allo studio e alla propagazione degli insegnamenti di Nichiren Daishonin, perch in essi trovarono la base per le proprie teorie pedagogiche e per lo sviluppo dellessere umano e della societ. A partire dal 1933 lorganizzazione cominci a tenere corsi annuali di studio del Buddismo e, in meno di dieci anni, arriv a contare circa duemila membri. Con linizio della Seconda guerra mondiale, il governo militarista giapponese cominci a reprimere ogni forma di libert nel paese e in nome della sicurezza nazionale obblig tutti i gruppi religiosi a unificarsi sotto legida dello Shintoismo, che divenne religione di stato. La Nichiren Shoshu accett di fondersi con le altre scuole Nichiren e di esporre i talismani shintoisti accanto al proprio oggetto di culto, mentre Makiguchi e Toda si opposero con fermezza allingerenza del governo e in generale alla politica militarista di quegli anni. Da quel momento la persecuzione delle autorit si spost dalla Nichiren Shoshu alla Soka Kyoiku Gakkai e Makiguchi fu arrestato il 6 luglio 1943 con laccusa di aver violato

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

15

la legge per la preservazione della pace e di non aver rispettato i santuari shintoisti. Makiguchi, dopo aver subito un interrogatorio sommario, venne rinchiuso in condizioni di estrema durezza. Consumato dal freddo e dalla denutrizione mor dopo circa un anno e mezzo, il 18 novembre 1944, a settantatr anni. Anche Toda fu arrestato insieme ad altri responsabili, ma fu lunico a mantenere le sue convinzioni e dunque trattenuto in carcere. Fu liberato il 3 luglio del 1945. La citt di Tokyo era un cumulo di rovine a causa dei bombardamenti e i membri della Soka Kyoiku Gakkai erano tutti dispersi. Nel periodo precedente alla guerra il primo presidente Makiguchi aveva avuto il ruolo fondamentale di restituire al Buddismo di Nichiren Daishonin il ruolo di religione attiva nella vita quotidiana. Ora con Josei Toda cominciava una nuova fase. La ricostruzione In carcere Toda aveva sperimentato il potere della fede, maturando una profonda coscienza della missione della sua vita. Propagare gli insegnamenti di Nichiren per realizzare la pace nel mondo divent cos lo scopo principale dellassociazione che Toda si impegn a ricostruire. Nel 1946 ne cambi il nome in Soka Gakkai (Societ per la creazione di valore), che divenne una vera e propria organizzazione religiosa laica basata sullinsegnamento di Nichiren Daishonin. La ripresa delle attivit nel dopoguerra fu un compito arduo: quasi tutti i responsabili avevano smesso di praticare. Il 14 agosto 1947 Toda conobbe Daisaku I KEDA , allora diciannovenne, che partecipava per la prima volta a una riunione buddista: da quel momento il giovane r imase sempre al suo fianco, scegliendolo come maestro, pronto a realizzare tutti i suoi desideri.

16

M AT E R I A L E D I S T U D I O

Negli anni che seguirono, lorganizzazione conobbe una grande espansione. Il 3 maggio 1951 Toda divenne il secondo presidente della Soka Gakkai, e decise di convertire 750mila famiglie prima di morire. Dedic il resto della vita al raggiungimento di questo obiettivo: nel 1957 alla Soka Gakkai avevano aderito 765mila famiglie. In quello stesso anno, in piena guerra fredda, durante una riunione con migliaia di giovani, Toda pronunci una storica dichiarazione contro le armi nucleari. Da allora le iniziative per la pace avrebbero costituito una delle attivit principali della Soka Gakkai. Mor poco tempo dopo, il 2 aprile 1958. Il 3 maggio 1960 Daisaku Ikeda divent il terzo presidente della Soka Gakkai. Il secondo presidente Josei Toda ha avuto il merito di aver ricostruito la Soka Gakkai dopo la Seconda guerra mondiale, determinando la diffusione dellinsegnamento di Nichiren Daishonin in tutto il Giappone, e di aver stabilito il Buddismo della rivoluzione umana, cio il conseguimento della Buddit attraverso il profondo cambiamento della vita. Sotto la guida di Ikeda il movimento per la pace della Soka Gakkai si diffuso oltre i confini del Giappone, portando milioni di persone in tutto il mondo a praticare questo insegnamento. La Soka Gakkai Internazionale A partire dal primo anno della sua presidenza Daisaku Ikeda inizi a recarsi allestero: visit lAmerica del Nord e del Sud, il Sud-est Asiatico, lIndia, lEuropa. Nellarco di quindici anni il Buddismo di Nichiren Daishonin si diffuse in tutti e cinque i continenti. Il 26 gennaio del 1975 sullisola di Guam nelloceano Pacifico, di fronte ai rappresentanti di cinquantuno paesi, Italia compresa, nacque la Soka Gakkai Internazionale (S GI ). Da

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

17

allora, in molte nazioni si andata costituendo unorganizzazione autonoma che aderisce alla S GI , con sede a Tokyo, con diversa struttura a seconda delle esigenze e delle culture. Dallinizio degli anni Ottanta la S GI stata riconosciuta presso le Nazioni Unite come Organizzazione non governativa (O NG ) e ha cominciato a impegnarsi in diverse agenzie internazionali, quali lU NESCO e lACNUR . Ogni anno, dal 1983, il presidente Ikeda invia alle Nazioni Unite una Proposta di pace, che contiene riflessioni sulla pace, i diritti umani, leducazione, la politica e leconomia ispirate allumanesimo buddista. Il distacco dalla Nichiren Shoshu Il grande sviluppo dellorganizzazione laica sia a livello locale in Giappone che a livello internazionale port inevitabilmente ad una messa in discussione del ruolo e del significato del clero della Nichiren Shoshu. Come gi accennato in precedenza, Nikko Shonin, il discepolo pi vicino a Nichiren Daishonin, fond nel 1289 la scuola Fuji chiamata poi Nichiren Shoshu, con il compito di custodire il Dai Gohonzon e trasmettere correttamente gli insegnamenti del fondatore. Ben presto tuttavia, per diversi motivi legati anche alle trasformazioni sociali e politiche del Giappone, essa perse la sua autonomia uniformandosi ai dettami del governo, e di fatto abbandon la sua missione di kosen rufu, il desiderio originale del Budda. Questa situazione si and cristallizzando nei secoli successivi, e lassoggettamento al controllo statale dur fino alla seconda guerra mondiale, quando la Nichiren Shoshu non oppose nessuna resistenza al governo militarista che volle imporre lesposizione del talismano shintoista nel tempio principale, e favor larresto di Makiguchi e Toda per la loro opposizione al governo e alla guerra.

18

M AT E R I A L E D I S T U D I O

A partire dallimmediato dopoguerra, la Soka Gakkai fa completamente sua la missione della propagazione, cercando nel contempo in tutti i modi di far tornare il clero alla sua originaria funzione. Negli anni della presidenza di Toda si apre una fase di proficua collaborazione che vede la realizzazione di importanti obiettivi : la ricostruzione del Taisekiji, la sede principale della Nichiren Shoshu; la costruzione di numerosi templi in tutto il Giappone; la pubblicazione, mai realizzata fino ad allora, della raccolta completa dei gosho, che d la possibilit a tutti i praticanti di leggere e studiare direttamente gli scritti del Daishonin. Inoltre la Nichiren Shoshu accetta, su richiesta della Soka Gakkai, di consegnare il Gohonzon a ogni persona o famiglia che si converte al Buddismo di Nichiren, rompendo una secolare situazione di immobilismo. Lattivit e il dinamismo del movimento laico della Gakkai cominciarono a creare malumore allinterno della comunit di monaci che vedevano via via diminuire il loro potere, e si and creando una fazione che avversava la collaborazione con la Soka Gakkai. Quando Daisaku Ikeda assunse la carica di presidente delle Soka Gakkai nel 1960 inizi il processo di mondializzazione del Buddismo di Nichiren Daishonin; nel frattempo, per lafflusso di un numero sempre crescente di praticanti, si rese necessario costruire una nuova e pi grande sede per il Dai Gohonzon, alla cui realizzazione contribuirono, con le loro offerte, 8 milioni di membri della Soka Gakkai, in Giappone e nel resto del mondo. Se la Nichiren Shoshu da un lato accoglieva i successi dellorganizzaizone laica traendone ampi benefici, dallaltro ne temeva lespansione e lautonomia che questa acquistava con il passare del tempo, temendo che venisse messa in discussione la sua autorit di fronte ai credenti. Questa situazione port una parte del clero a fare pressioni per ottenere le

P RO F I L O S T O R I C O D E L B U D D I S M O D I N I C H I R E N DA I S H O N I N

19

dimissioni del presidente Ikeda, cosa che alla fine avvenne il 24/4/1979. Se da una parte si vide costretto a lasciare lincarico, dallaltra Ikeda prese spunto da questi eventi per intensificare la sua attivit di sostegno diretto ai membri dentro e fuori il Giappone, e per allargare la cerchia di amici della Gakkai, attraverso numerosi incontri internazionali con personalit del mondo accademico e politico. Lanno seguente gli viene chiesto dal nuovo Patriarca di riassumere la carica e Ikeda accetta, ma lostilit del clero riesplode definitivamente nel dicembre del 1990 con la volont del patriarca Nikken di estromettere la Soka Gakkai dalla guida del movimento internazionale di kosen rufu, per arrivare poi nel 1991 a scomunicare tutti quei membri di ogni paese che intendevano continuare ad appartenere allorganizzazione laica. Da allora vennero sospese le consegne dei Gohonzon e venne emanato il divieto di visitare il tempio principale a chi non si fosse affiliato alla Nichiren Shoshu, un atteggiamento in palese contrasto con luniversalit dellinsegnamento di Nichiren Daishonin. Negli anni successivi la Soka Gakkai ha potuto tornare a consegnare i Gohonzon grazie alla decisione di un prete che, a capo di un tempio dissociatosi dal tempio principale e da Nikken, nel 1993 ha donato un Gohonzon or iginale iscritto nel XVIII secolo dal patriarca riformatore Nichikan Shonin, uno dei pi illustri della storia della Nichiren Shoshu. Questo Gohonzon costituisce la matrice dei Gohonzon che vengono oggi consegnati in tutto il mondo ai nuovi membri. Nel 1998 a riprova della degenerazione e del disprezzo verso i membri laici del patriarca Nikken e del gruppo di monaci radunati intorno a lui, fu rasa al suolo la costruzione inaugurata nel 1972 per la custodia del Dai Gohonzon, lo Sho Hondo, simbolo della sincera dedizione e della fede pura di milioni di credenti.

20

M AT E R I A L E D I S T U D I O

La missione della Soka Gakkai Per la Soka Gakkai il distacco dalla Nichiren Shoshu stato loccasione per dare unulteriore spinta alla diffusione del Buddismo del Daishonin. Negli anni successivi infatti la S GI ha proseguito la sua espansione a livello mondiale che la vede attualmente presente in 192 paesi e territori con pi di dodici milioni di membri, uniti dalla fede negli insegnamenti di Nichiren Daishonin. Si incrementato limpegno verso la pace, la cultura, leducazione, laiuto umanitario, la difesa dellambiente, portati avanti sia attraverso lazione dei singoli individui che attraverso le tante iniziative promosse dalla S GI nel mondo, come ad esempio le mostre sui diritti umani e sullambiente, le raccolte di firme contro le armi nucleari e per la moratoria della pena di morte. Il presidente Ikeda sta moltiplicando i suoi sforzi per incoraggiare i membri di tutto il mondo e per creare una rete di amicizia e di dialogo con personalit di paesi diversi, superando ogni differenza culturale o ideologica: accanto a lui sua moglie Kaneko lo sostiene costantemente nei viaggi e nelle attivit per la pace. Lobiettivo della Soka Gakkai fondamentalmente duplice: aiutare i membr i nel loro percorso di r ivoluzione umana, facendo in modo che pratichino il Buddismo esattamente come ha insegnato Nichiren Daishonin, e diffondere in ogni campo della societ lumanesimo buddista, basato sul rispetto della dignit della vita, al fine di trasformare pacificamente la nostra epoca. Il terzo presidente Daisaku Ikeda, che ha portato il Buddismo di Nichiren in tutti i paesi del mondo e si prodigato per far conoscere linsegnamento in moltissimi ambiti della cultura mondiale, colui che ha favorito laffermazione di questo umanesimo buddista.

LE BASI DELLA FEDE

21

Le basi della fede

F E D E , P R AT I C A , S T U D I O

I cardini del Buddismo di Nichiren Daishonin sono la fede, la pratica e lo studio. Nel Gosho Il vero aspetto di tutti i fenomeni si legge: Impegnati nelle due vie della pratica e dello studio. Senza pratica e studio, non pu esservi Buddismo. Devi non solo perseverare tu, ma anche insegnare agli altri. Sia la pratica che lo studio sorgono dalla fede. Insegna agli altri come meglio puoi, anche una sola frase o verso. (1) F EDE significa credere nel Gohonzon, cio credere nel fatto che sia noi sia tutti gli altri esseri umani possediamo la natura di Budda e che tutti i fenomeni delluniverso sono

1

RSND ,

vol. I, pag. 342

22

M AT E R I A L E D I S T U D I O

manifestazioni della Legge mistica, Myoho renge kyo. La fede la causa profonda che fa emergere la Buddit dalla nostra vita, vincendo loscurit fondamentale. Nella Raccolta degli insegnamenti orali il Daishonin afferma: Questa parola fede una spada affilata che taglia loscurit fondamentale o ignoranza, [] che taglia via il dubbio e lincertezza. (2) Una fede libera dal dubbio ci consente di affrontare qualsiasi difficolt e trasformare limpossibile in possibile. Una fede di questo tipo non sorge dal nulla, occorre costruirla sperimentando il funzionamento della Legge nella vita reale. Per questo bisogna esercitarsi nella pratica e nello studio. La PRATICA consiste di due aspetti: la pratica per s e la pratica per gli altri. La prima costituita dalla recitazione quotidiana di Gongyo, che significa pratica assidua e comprende a sua volta sia il daimoku la pratica principale del Buddismo di Nichiren Daishonin sia la recitazione di parte dei capitoli Espedienti e Durata della vita del Tathagata del Sutra del Loto. La pratica per gli altri shakubuku, ovvero lazione di parlare agli altri della Legge di Myoho renge kyo, insegnare a praticarla e incoraggiare ad affrontare la vita sperimentando la fede nel Gohonzon. Da un punto di vista profondo la pratica per s e la pratica per gli altri non si possono considerare separatamente, in quanto sono entrambe indispensabili per manifestare la Buddit nella nostra vita. Nichiren Daishonin scrive a questo proposito nel Gosho Le tre grandi Leggi segrete: Adesso, nellUltimo giorno della Legge, il daimoku che recita Nichiren diverso da quello delle epoche precedenti. Nam myoho renge kyo che comprende la pratica per s e la pratica per gli altri.(3)2 The Record of the Orally Transmitted Teachings, Soka Gakkai, Tokyo, 2004, pag. 54. Di seguito citato come ROTT . 3 WND , vol. II, pag. 986

LE BASI DELLA FEDE

23

Lo STUDIO consiste essenzialmente nella lettura degli scritti di Nichiren Daishonin, il Gosho. A questo si aggiungono gli scritti di Daisaku Ikeda, come pure di Josei Toda e Tsunesaburo Makiguchi, presidenti della Soka Gakkai e guide del movimento di kosen rufu nel mondo. Nello studio laspetto pi importante lo spirito di ricerca, il desiderio di mettere in pratica quello che si studia sperimentandolo nella propria vita. Utilizzare il Buddismo nella vita quotidiana il punto chiave per i discepoli di Nichiren. Scrive il presidente Ikeda a questo proposito: Membri di tutto il mondo hanno approfondito la loro comprensione della fede, della pratica e dello studio, hanno rinvigorito il proprio coraggio e hanno vinto le loro battaglie per kosen rufu aprendo le pagine del Gosho cio degli scritti di Nichiren Daishonin con lo spirito di ricevere consigli e istruzioni direttamente dallo stesso Nichiren. Se avanziamo con il Gosho come nostro fondamento non ci troveremo mai a un punto morto. (4)I L DAI MOKU

Daimoku in giapponese letteralmente significa lessenza di un testo espressa dal suo titolo. Nel Buddismo di Nichiren Daishonin si riferisce al titolo del Sutra del Loto nella sua traduzione cinese, Myoho renge kyo, e ne rappresenta il fondamento. Myoho renge kyo infatti il nome della Legge universale alla quale Nichiren Daishonin si illuminato. Egli fece precedere al nome della Legge universale di Myoho renge kyo la parola nam, variante fonetica di namu, traslitterazione del sanscrito namas che significa devozione. Perci, recitando Nam myoho renge kyo con fede risve4 Daisaku Ikeda, Lapertura degli occhi Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia Edizioni, Milano, 2007, pag. V

24

M AT E R I A L E D I S T U D I O

gliamo e manifestiamo la nostra innata natura illuminata (o natura di Budda) che esiste nella nostra vita e in quella degli altri. Il Daishonin descrive nel Gosho questo processo di trasformazione interna: Quando veneriamo il Myoho renge kyo che nella nostra vita come oggetto di culto, la natura di Budda che in noi viene richiamata dalla nostra recitazione di Nam myoho renge kyo e si manifesta. Questo si intende per Budda. Per fare un esempio, quando un uccello in gabbia canta, gli uccelli che volano liberi nel cielo sono richiamati e si radunano intorno a lui. E quando gli uccelli che volano nel cielo si radunano, luccello in gabbia cerca di uscire fuori. Cos, quando con la bocca recitiamo la mistica Legge, la nostra natura di Budda viene richiamata e immancabilmente emerger. (5) Il daimoku della fede e il daimoku della pratica Scrive il presidente Ikeda: La recitazione del daimoku la base di tutto linsegnamento del Daishonin. Il suo Buddismo, a differenza delle scuole buddiste del suo tempo, non si basava sul culto di una specifica divinit o Budda; ci che il Daishonin stabil fu il mezzo per realizzare lideale del Sutra del Loto, il raggiungimento dellilluminazione da parte di tutte le persone. Nel Buddismo di Nichiren possiamo distinguere tra il daimoku della fede e il daimoku della pratica. Il primo riguarda laspetto spirituale della nostra pratica e consiste essenzialmente nella battaglia che ha luogo nel nostro cuore per contrastare la nostra condizione interiore illusa, od oscurit. una battaglia contro le forze negative e distruttive interiori per apr ire un varco nelloscur it che avvolge la natura di

5 Come coloro che inizialmente aspirano alla vita possono conseguire la Buddit attraverso il Sutra del Loto, RSND , vol. I, pag. 789

LE BASI DELLA FEDE

25

Budda e far emergere la condizione vitale di Buddit grazie al potere della fede. Il daimoku della pratica riguarda invece lazione specifica di recitare Nam myoho renge kyo e di insegnarlo agli altri, gli sforzi che compiamo, con le parole e con le azioni, per la nostra felicit e per quella degli altri, che sono la dimostrazione tangibile della nostra battaglia interiore contro lillusione e i nostri aspetti negativi interiori. Quando la fede vince sul dubbio e sulle illusioni, il potere della natura di Budda viene risvegliato dal suono del daimoku e si manifesta spontaneamente nella nostra vita. Il punto essenziale che differenzia il Buddismo del Daishonin dalle altre scuole buddiste del suo tempo laver stabilito questo mezzo concreto per raggiungere la Buddit. Dalla prima volta che proclam Nam myoho renge kyo fino al momento della morte Nichiren si impegn ardentemente per insegnare questo supremo sentiero per lilluminazione a tutte le persone della sua terra. (6) Di seguito si analizzeranno uno a uno i differenti ideogrammi e i loro molteplici significati. Nam Nel Gosho Cavalli bianchi e cigni bianchi Nichiren scrive: La parola namu esprime un sentimento di riverenza e di adesione, (7) e nel Gosho Lofferta del riso bianco precisa: Qual il significato di namu? [] Significa dedicare la propria vita al Budda. (8)

6 Daisaku Ikeda, Il raggiungimento della Buddit in questa esistenza Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia, pag. 8. Di seguito citato come Il raggiungimento della Buddit in questa esistenza. 7 RSND , vol. I, pag. 942 8 Ibid., pag. 997

26

M AT E R I A L E D I S T U D I O

La recitazione del daimoku rappresenta la determinazione e il voto di dedicare la nostra vita alla verit universale di Myoho renge kyo con pensier i, parole e azioni. La recitazione del daimoku non un semplice invocare il nome di una verit esterna, ma costituisce una pratica per far emergere e manifestare concretamente la verit interna che pervade luniverso e il nostro stesso io, e vivere in accordo con essa. Myoho Il termine myoho significa, letteralmente, Legge mistica. In particolare myo significa mistico, cio infinitamente profondo e impossibile da concepire o esprimere per la mente umana, e si riferisce alla natura insondabile della realt ultima di tutte le cose. Ho il nome dato alle manifestazioni di questa natura mistica della vita, o mondo fenomenico. Lunione di questi due concetti, rappresentati dal singolo termine myoho, riflette lessenziale unicit della realt ultima di tutte le cose e del mondo fenomenico. Infatti, secondo il Buddismo non esiste nessuna distinzione essenziale tra la realt fondamentale e le cose della vita quotidiana. Chi comprende questo illuminato, chi non lo comprende illuso. Inoltre Daisaku Ikeda, nelle lezioni sul gosho Il conseguimento della Buddit in questa esistenza, scrive: Il carattere myo di myoho, o Legge mistica, ha tre significati, tutti impliciti nella recitazione del daimoku: essere pienamente dotato, aprire e rivitalizzare. In altre parole nellazione di recitare daimoku sono contenuti: 1) il myo della perfetta dotazione, cio il fatto che lunica Legge di Myoho renge kyo abbraccia tutti i fenomeni; 2) il myo della trasformazione, che apre il mondo di Buddit nella vita degli esseri dei nove mondi (da Inferno a Bodhisattva); 3) il myo del grande beneficio, in virt del quale unesi-

LE BASI DELLA FEDE

27

stenza colma di sofferenza viene rivitalizzata e diventa piena di gioia e serenit. La nostra vita unentit della Legge mistica, e perci pienamente dotata di tutti i fenomeni. Loscurit fondamentale e la natura illuminata del Dharma, le illusioni e i desideri e lilluminazione, i nove mondi e la Buddit tutti esistono dentro di noi. proprio per questo che possiamo realizzare una r ivoluzione inter iore, mistica e fondamentale, cambiando loscurit in luce, alimentando la fiamma dellilluminazione con la legna delle illusioni e dei desideri e manifestando perci il mondo di Buddit nella nostra vita dei nove mondi. La chiave per raggiungere questa profonda trasformazione interiore il nostro cuore il nostro atteggiamento di fondo o disposizione interiore. Perci, nel Conseguimento della Buddit in questa esistenza, il Daishonin avverte: Se pensi che la Legge sia al di fuori di te, stai abbracciando non la Legge mistica ma un insegnamento inferiore. (9) Quando ci sforziamo assiduamente di recitare daimoku basandoci su questo ammonimento, tenendo sempre a mente che determinante il cambiamento nel nostro cuore o mente, i tre significati di myo si manifestano con evidenza nella nostra vita. (10) Renge La parola renge letteralmente significa fiore di loto. Il Daishonin nel Conseguimento della Buddit in questa esistenza afferma: Renge, che significa fiore di loto, simboleggia la meraviglia di questa Legge. (11) Di solito scrive Ikeda le piante prima fioriscono e9 10 11

Ibid., pag. 3 Il raggiungimento della Buddit in questa esistenza, pag. 43 RSND , vol. I, pag. 4

28

M AT E R I A L E D I S T U D I O

poi producono i frutti, e la relazione tra questi due eventi viene utilizzata per illustrare la causalit lineare o sequenziale nella quale i fiori rappresentano la causa e i frutti leffetto. Al contrario, il fiore di loto produce simultaneamente i petali e il ricettacolo che contiene i semi, vale a dire che nel momento stesso in cui i petali si schiudono ci sono gi anche i frutti. Il loto simboleggia cos il principio di simultaneit di causa ed effetto. Negli insegnamenti provvisori precedenti al Sutra del Loto si afferma che la condizione vitale di Budda si pu conseguire soltanto sottoponendosi a un periodo incalcolabilmente lungo di pratica buddista. Quindi la causa e leffetto non sono simultanei. Gli insegnamenti del Sutra del Loto, invece, spiegano che tutte le persone sono dotate originariamente dello stato di Buddit e sono in grado di r ivelarlo istantaneamente. In altre parole, in un istante la mente illusa di una persona comune viene trasfor mata nella mente di myo (della suprema illuminazione) di un Budda. Il fiore di loto simboleggia questa simultaneit di causa ed effetto. (12) Kyo Kyo la traduzione giapponese della parola sutra, che indica gli insegnamenti del Budda Shakyamuni. Poich Shakyamuni impart i suoi insegnamenti solo oralmente, per mezzo della voce, alla parola kyo stato attribuito a volte il significato di suono. Il Daishonin dice: Kyo esprime le voci e le parole di tutti gli esseri viventi, (13) indicando in tal modo che la Legge mistica alla quale il Budda si illuminato inerente a tutti gli esseri viventi. Inoltre, lideogramma cinese che corrisponde a kyo ori12 13

Il raggiungimento della Buddit in questa esistenza, pagg. 72-73 ROTT , cit., pag. 4

LE BASI DELLA FEDE

29

ginar iamente indicava lordito di un tessuto, e per questo viene utilizzato anche per indicare il trascorrere del tempo. Dal punto di vista della nostra esistenza individuale ci significa che continuando a recitare daimoku, giorno dopo giorno, possiamo accumulare le cause e gli effetti per il conseguimento della Buddit, che rendono possibile trasformare una mente annebbiata dalloscurit innata in una mente che riflette la natura essenziale dei fenomeni e il vero aspetto della realt. Le virt di queste cause ed effetti col tempo diventano lossatura della nostra vita, dove i benefici sbocceranno come fiori sia nel nostro carattere sia nella nostra vita concreta.(14) Kyo si riferisce anche alla diffusione della Legge mistica da noi agli altri. Scrive ancora Ikeda: Possiamo considerare questo mistico kyo anche come la diffusione della Legge mistica da noi agli altri. [] In tal senso potremmo affermare che lo sviluppo di kosen rufu cio tante persone che propagano la Legge mistica e recitano daimoku senza sosta per la propria felicit e quella degli altri e insegnano anche alle altre persone a fare lo stesso corrisponde al mistico kyo. Come abbiamo appena visto, Myoho renge kyo la Legge connaturata alle nostre vite. La continua trasformazione istante per istante, che realizziamo nei nostri cuori e menti recitando daimoku, non solo conduce a un radicale cambiamento inter iore, ma cambia interamente anche il modo in cui viviamo, ponendoci sul cammino del raggiungimento della Buddit in questa esistenza e suscitando quella potente ondata di trasformazione di tutta lumanit che kosen rufu. La forza dinamica per il cambiamento a tutti i livelli Myoho renge kyo. (15)

14 15

Il raggiungimento della Buddit in questa esistenza, pag. 73 Ibid., pag. 74

30

M AT E R I A L E D I S T U D I O

L O G G E T T O D I C U LT O : I L G O H O N Z O N

La parola giapponese Gohonzon formata da due parti: go un prefisso onorifico, mentre honzon significa oggetto di fondamentale rispetto. A differenza di altre scuole buddiste che usavano come oggetti di culto statue in legno o mandala sui quali erano scolpite o dipinte immagini di Budda o Bodhisattva, Nichiren Daishonin stabil come oggetto di culto i cinque caratteri di Myo ho renge kyo, la Legge suprema, rivelata dal Sutra del Loto. Nel Gosho scritto: Quando veneriamo il Myo ho renge kyo che nella nostra vita come oggetto di culto, la natura di Budda che in noi viene richiamata dalla recitazione di Nam myoho renge kyo e si manifesta. (16) Scr ive Daisaku Ikeda: Molte religioni della nostra epoca hanno, consciamente o inconsiamente una visione esterna delloggetto di culto che colloca lentit suprema o la realt fondamentale al di fuori dellessere umano. Ma nel XXI secolo necessario un profondo umanesimo che insegni che la vita di tutte le persone possiede in egual misura un aspetto assolutamente nobile e prezioso. Perci il fatto che nel Buddismo di Nichiren loggetto di culto sia interno alla vita di estrema importanza. Al centro del Gohonzon c scritto Nam myoho renge kyo Nichiren a indicare che il Daishonin considerava il Gohonzon la sua stessa vita, come scrive nel Gosho: Io, Nichiren ho iscritto la mia vita in inchiostro di sumi, perci credi profondamente nel Gohonzon. Il volere del Budda il Sutra del Loto, ma lanima di Nichiren non altro che Nammyohorengekyo. (17)16 Come coloro che inizialmente aspirano alla Via possono conseguire la Buddit..., RSND , vol. I, pag. 789 17 Risposta a Kyoo, RSND , vol. I pag. 365

LE BASI DELLA FEDE

31

Il Daishonin ha iscritto nel Gohonzon la condizione vitale di gioia illimitata di una persona comune come lui, che grazie alla fede nella Legge mistica - Myo ho renge kyo - e al desiderio di propagare ampiamente la Legge, nonostante le difficolt, manifesta lo stato di perfetta identit con la Legge eterna o Buddit. Credere nel Gohonzon di Nichiren Daishonin significa credere che anche noi, come ogni persona senza distinzioni, possediamo la Buddit nella nostra vita e possiamo manifestare quella stessa condizione vitale di gioia illimitata. Nichiren inizi a iscrivere dei Gohonzon personali per alcuni discepoli dopo la persecuzione di Tatsunokuchi (18); fino ad allora aveva insegnato linvocazione il daimoku ma non aveva istituito nessun oggetto di culto concreto. Dopo quella fondamentale esperienza nella quale rischi di morire e verific il potere della sua fede, riconobbe la sua vera missione di trasmettere allumanit intera la chiave per accedere alla saggezza suprema, capace di vincere totalmente loscurit fondamentale, come aveva fatto lui stesso in quella circostanza. Il Daishonin non parla mai di un miracolo riferendosi a quanto accadde a Tatsunokuchi, n parla mai della Buddit come un condizione straordinaria e inaccessibile, bens come di qualcosa che noi tutti possiamo sperimentare se manteniamo una salda fede, anche davanti a grandi ostacoli. Successivamente, quando nel 1279, durante la persecuzione denominata di Atsuhara, anche dei suoi discepoli affrontarono lostacolo della morte senza retrocedere dalla loro convinzione, Nichiren decise che era giunto il momento in cui stabilire definitivamente loggetto di culto per manifestare la Buddit per tutte le persone dellUltimo giorno del-

18

Vedi pag. 9

32

M AT E R I A L E D I S T U D I O

la Legge e iscr isse quindi il Dai Gohonzon (dai significa grande). Il significato del mandala Gohonzon e i quattro poteri Nichiren Daishonin iscrisse il Gohonzon in forma di mandala; mandala una parola sanscrita che significa accumulo di benefici. Per rappresentare la Legge universale ha utilizzato caratteri (ideogrammi) scritti e non forme o figure, per permettere di prendere in considerazione il significato delle parole, pi che la forma dellimmagine. Il Gohonzon una pergamena sulla quale al centro e verticalmente sono scritti in ideogrammi il nome della Legge (preceduta da Nam) e della Persona: Nam-Myo-ho-rengekyo Nichiren a indicare che la realt fondamentale tuttuno con la vita individuale illuminata. Intorno sono disposti i nomi dei rappresentanti dei Dieci mondi per indicare che tutte le forme e tutti gli aspetti della vita, illuminati dalla Legge mistica, manifestano le loro caratteristiche positive e coesistono in meravigliosa armonia. Recitare daimoku di fronte alloggetto di culto in cui sono rappresentate tutte le funzioni della vita disposte intorno alla Legge fondamentale, ci permette di riconfermare che la nostra stessa vita cos com perfettamente dotata di ogni beneficio, perch esattamente equivalente alla vita cosmica. Questo tipo di convinzione ci permette di sconfiggere le illusioni della mente ed essere realmente in armonia con la Legge. Mosso dallinfinita compassione del Budda, Nichiren ha iscritto per tutta lumanit il Gohonzon, affinch ogni persona possa creare una relazione diretta con la Legge, che invisibile e difficile da esprimere con le parole, e percepirla dentro di s, manifestando cos lo stato supremo della vita, la Buddit, nella propria esistenza reale.

LE BASI DELLA FEDE

33

Il Gohonzon lunica causa esterna appropriata per manifestare la Buddit, latente nella nostra vita, ma occorre attivare la causa interna della fede per manifestare questo potenziale. Il Buddismo parla dei quattro poteri: il potere della fede, il potere della pratica, il potere della Legge e il potere del Budda. I primi due poteri, quelli della fede e della pratica, sono nelle nostre mani perch si riferiscono alla forza della nostra personale convinzione e allassiduit della nostra pratica ( per s e per gli altri), mentre i secondi due, quelli della Legge e del Budda, sono inerenti alla Legge mistica. Il potere della Legge si riferisce alle infinite funzioni benefiche della vita, il potere del budda la manifestazione del decimo mondo con le sue qualit specifiche. La presenza nella nostra casa delloggetto di culto ci permette di allenare quotidianamente la nostra fede e la nostra pratica e rappresenta loccasione esterna per far emergere la Buddit e sconfiggere loscurit fondamentale ogni volta che appare a stimolare le nostre tendenze negative. Data la sua importanza, e poich lo riceviamo basandoci sulla decisione di praticare esattamente come insegna Nichiren Daishonin, il modo in cui accogliamo e custodiamo il Gohonzon nelle nostre case molto importante. Porlo nel posto migliore possibile della nostra abitazione, ben illuminato, alla giusta altezza in modo che lo sguardo sia leggermente sollevato, mantenerlo pulito e senza inutili ornamenti od oggetti intorno, approfondisce la nostra relazione con il Gohonzon. Il Gohonzon e kosen rufu Il Daishonin ha iscritto il Gohonzon per realizzare la pi ampia propagazione della Legge, per la felicit di tutti gli

34

M AT E R I A L E D I S T U D I O

esseri umani. Il Gohonzon quindi rappresenta questa compassione di Nichiren Daishonin, limpegno di tutta la sua vita e anche lappello rivolto ai discepoli affinch si alzino per proteggere e diffondere la Legge con la sua stessa determinazione e lo stesso coraggio. Una pratica legata solo al beneficio personale non ci per mette di manifestare completamente il nostro massimo potenziale: La Buddit dice Daisaku Ikeda si manifesta nella vita degli individui di forte fede che fanno proprio il voto del Budda e dedicano la loro vita a realizzarlo. Per questo si dice che il Gohonzon il vessillo di kosen rufu.L A P R O PA G A Z I O N E : S H A K U B U K U E K O S E N R U F U

Shakubuku Il termine shakubuku significa far conoscere la Legge alle altre persone apertamente e con coraggio, con lo scopo di metterle in grado di diventare felici. Lazione di shakubuku lespressione concreta della nostra fiducia nellesistenza della natura di Budda in noi e negli altri: un atto umanistico che esprime il massimo rispetto dovuto a ogni essere umano. lazione fondamentale che consente di trasformare il karma individuale e quello dellumanit. LUltimo Giorno della Legge scr ive il presidente Ikeda unepoca di conflitto. [] Limpulso irresistibile che conduce al conflitto sorge dallignoranza. Nel Buddismo ignoranza significa mancanza di consapevolezza o fede nel fatto che le persone posseggono la natura di Budda. anche limpulso oscuro che conduce a mancare di rispetto alla vita umana e a violarne la dignit innata []. Proprio per questo la diffusione della pratica del Buddismo del Daishonin, che identifica la natura di Budda come nucleo essenziale della nostra umanit, cos importante. Solo il Buddismo del Daisho-

LE BASI DELLA FEDE

35

nin pu curare la profonda malattia dellepoca attuale causata da unassenza di umanit, dalla mancanza dellimpegno di porre al pr imo posto il benessere e la dignit delle persone. (19) Shakubuku rappresenta la lotta incessante contro loscurit fondamentale inerente alla vita. Lo stesso Nichiren Daishonin, subito dopo aver proclamato Nam myoho renge kyo, inizi a insegnare la recitazione del daimoku ai suoi genitori e al suo maestro Dozen-bo, e non smise neanche per un momento della sua esistenza di portare avanti lo shakubuku. In seguito cominci a incoraggiare energicamente i suoi discepoli a unirsi a lui in questa grande impresa per condurre le persone allilluminazione. La pratica di shakubuku non va intesa come una pratica fanatica, esclusivista o di proselitismo. Il presidente Ikeda scrive: Nella pratica di shakubuku sono contenuti due elementi fondamentali: la compassione e la filosofia. La compassione il desiderio del Budda di alleviare la sofferenza delle persone. Nella nostra pratica significa preoccuparci della felicit e del benessere dei nostri amici e si manifesta nel coraggio e nella perseveranza con cui continuiamo a parlare profondamente alle persone degli insegnamenti buddisti. La filosofia unincrollabile convinzione nellinsegnamento del Sutra del Loto secondo cui tutte le persone possono conseguire la Buddit e ognuno ha il diritto di diventare felice. [...] Lessenza di shakubuku il desiderio del Budda di permettere a ogni persona di raggiungere la vera felicit e il voto dei veri discepoli quello di far proprio questo spirito, lottando per kosen rufu. il voto dei Bodhisattva della terra. La parola giapponese per compassione jihi. Ji significa amore, significa guidare le persone come se fossero i propri Daisaku Ikeda, Il mondo del Gosho, Esperia Edizioni, Milano, 2004, vol. II, pag. 106. Di seguito citato come Il mondo del Gosho.19

36

M AT E R I A L E D I S T U D I O

figli, e hi significa dispiacersi delle loro sofferenze e condividerne il dolore come se fosse nostro. (20) Parlare a qualcuno del Buddismo di Nichiren Daishonin unazione del massimo valore che crea la condizione necessaria affinch quella persona possa ottenere lilluminazione. Perci il beneficio di fare shakubuku infinito, anche se quella persona non prender subito fede nella Legge. Il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, osserv a proposito: Ci sono due tipi di semina [nel Buddismo]: seminare permettendo alle persone di ascoltare linsegnamento e seminare conducendo le persone a prendere fede nellinsegnamento. Poniamo che incontr iate per la pr ima volta qualcuno e gli parliate del Buddismo del Daishonin ma quella persona non si converta. Questo seminare permettendo alle persone di ascoltare linsegnamento. Ma supponiamo che in seguito un altro praticante si avvicini a quella persona parlandole nuovamente della fede nella Legge mistica e questa decida di ricevere il Gohonzon. Questo seminare conducendo le persone a prender fede nellinsegnamento. Si tratta sempre di seminare i semi della Buddit e il beneficio lo stesso. sempre la stessa nobile azione di insegnare la Legge mistica agli altri. In entrambi i casi il beneficio che si riceve, agendo come inviati del Budda, illimitato. (21) Quando permettiamo agli altri di udire la Legge mistica, la natura di Budda che esiste profondamente nella loro vita viene immancabilmente attivata. Reagire negativamente o decidere di convertirsi dipende da ciascuna persona; ma in ogni caso la sua natura di Budda latente viene senza alcun dubbio stimolata. Perci, indipendentemente dal fatto che le persone prendano fede o meno, la cosa importante pregare per la loro felicit e sfor20 21

Ibid., pag. 115 Ibid., pag. 130

LE BASI DELLA FEDE

37

zarci sinceramente per il loro bene, spiegando loro coraggiosamente la grandezza del Buddismo. La figura che nel Sutra del Loto e nella tradizione buddista meglio incarna tutte le caratteristiche della pratica di shakubuku il bodhisattva Mai Sprezzante (giapp. Fukyo). Questi aveva preso fede nel Sutra del Loto e ogni volta che incontrava una persona si inchinava riverendo la sua natura di Budda. Il bodhisattva Mai Sprezzante veniva deriso e scacciato per questo suo atteggiamento e spesso colpito con pietre o bastoni. Ma lui non si curava di tali reazioni: si metteva al riparo a debita distanza e continuava a ribadire la sua lode, convinto che ogni vita avesse inerente la Buddit. Grazie alla perseveranza in questo comportamento pot non solo prolungare la sua vita ma alla fine ottenne il rispetto di coloro che lo avevano maltrattato e rinacque come il Budda Shakyamuni. Da ci si comprende che la pratica del bodhisattva Mai Sprezzante, cio la pratica di shakubuku, la via diretta per la trasformazione del karma negativo e per il conseguimento della Buddit nostra e degli altri. Kosen rufu Il termine kosen rufu esprime un concetto di fondamentale importanza per i membri della Soka Gakkai. Viene spesso usato come sinonimo di pace nel mondo, intesa per in un senso pi vasto della semplice assenza di guerre. Si potrebbe definire come pace omnicomprensiva, ottenuta attraverso un radicale cambiamento nella mente e nel cuore delle persone grazie alla diffusa adozione di valori umanistici quali lassoluto rispetto per la dignit della vita. Lespressione kosen rufu ha unorigine antica e appare nel ventitreesimo capitolo del Sutra del Loto, Precedenti vicende del bodhisattva Re della medicina. Nel passo del Sutra del Loto: Dopo la mia estinzione, nellultimo periodo di cinque-

38

M AT E R I A L E D I S T U D I O

cento anni, dovrai diffonderlo in tutto Jambudvipa e non permettere mai che la sua diffusione sia interrotta (22) lespressione dovrai diffonderlo [il Sutra del Loto] viene resa da Nichiren Daishonin con il termine kosen rufu. I quattro ideogrammi che compongono lespressione significano: ko ampiamente, sen dichiarare, ru corrente dellacqua e fu tessuto, costituito dalla trama e dallordito. Kosen indica quindi lazione di far conoscere ampiamente la Legge, mentre rufu indica la propagazione come flusso incessante che scorre nella vita quotidiana delle persone e nelle relazioni sociali. Poich, secondo la visione buddista, la Legge mistica la Legge della vita che permette alle persone di diventare felici consentendo loro di manifestare il pi grande potenziale (o Buddit), ed quindi il motore del progresso degli esseri umani e della societ, agire per realizzare kosen rufu significa lavorare per costruire una societ pacifica e felice. Il Daishonin decise da solo e spontaneamente di realizzare kosen rufu nel mondo, spinto dalla compassione per tutti gli esseri umani, sicuro che molti lavrebbero seguito. Dapprima solo Nichiren recit Nam myoho renge kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupper cos anche in futuro. Non vuol dire ci emergere dalla terra? Infine, al tempo in cui la Legge si diffonder ampiamente [il tempo di kosen rufu, n.d.r.] lintero paese del Giappone reciter Nam myoho renge kyo; questo certo come una freccia che, puntata verso terra, non pu mancare il bersaglio. (23) Naturalmente kosen rufu non indica la conversione di tutti gli abitanti della terra al Buddismo del Daishonin. Poich le vite di tutte le persone sono collegate nel profondo, un22 Il Sutra del Loto, a cura di Burton Watson, Esperia Edizioni, Milano, 1997, pag. 386. Di seguito citato come Il Sutra del Loto. 23 Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND , vol. I, pag. 341

LE BASI DELLA FEDE

39

cambiamento radicale di un individuo avr un effetto positivo su tutti coloro con cui entra in contatto, soprattutto con quelli con cui condivide un forte legame. Il presidente Ikeda scrive: La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuir al cambiamento nel destino di una nazione e condurr infine a un cambiamento nel destino di tutta lumanit. (24) Ci che conta scrive ancora Ikeda che lo spirito della grande filosofia di pace che il Sutra del Loto espone quando spiega che tutte le persone sono Budda sia pienamente applicato alla societ nel suo complesso. [] Significa far s che il fondamento e la forza propulsiva della societ siano i concetti di dignit umana e santit della vita. (25) In questo senso, kosen rufu si realizza a partire dal cambiamento di ogni singola persona, una trasformazione che avviene attraverso il continuo sforzo di avvicinare la propria intenzione, il propr io comportamento e le propr ie azioni a quelle del Budda. Questa la via della rivoluzione umana, come la defin Josei Toda, attraverso la quale possiamo costruire pace e felicit durature. Infine, importante comprendere che kosen rufu non rappresenta un obiettivo finale o un capolinea. In tal senso, la realizzazione di kosen rufu non implica la fine degli inevitabili conflitti e delle contraddizioni che caratterizzano la societ. Piuttosto, si pu pensare a kosen rufu come alla costruzione di un mondo in cui un profondo e diffuso rispetto per la vita sia la base su cui vengono affrontati e risolti in modo pacifico e creativo i conflitti stessi. Inoltre, non qualcosa da attendere passivamente. Il Buddismo insegna che kosen rufu qualcosa che possiamo cominciare a realizzare proprio ora, nelle nostre comunit, attraverso lesem24

La rivoluzione umana, Esperia Edizioni, Milano, 2007, vol. I, Il mondo del Gosho, vol. I, pag. 78

pag. IV25

40

M AT E R I A L E D I S T U D I O

pio della nostra rivoluzione umana e lazione di shakubuku basata sulla compassione verso le altre persone. Il Buddismo di Nichiren scrive Ikeda la religione di kosen rufu. Senza la decisione di diffondere la Legge mistica e gli sforzi pratici per metterla in atto, gli insegnamenti del Daishonin rimangono parole vuote. Il suo insegnamento indubbiamente esistito in forma scritta per settecento anni, ma non mai stato ampiamente diffuso ed stato il nostro predecessore Tsunesaburo Makiguchi che ha fatto rivivere gli scritti del Daishonin secondo le vere intenzioni di questultimo. Lapparizione della Soka Gakkai la testimonianza della validit del Buddismo del Daishonin. (26) Oggi i membri della Soka Gakkai stanno realizzando kosen rufu perch praticano e diffondono Nam myoho renge kyo e il Gohonzon condividendo lintenzione del Daishonin di rendere felici tutte le persone.L A R E L A Z I O N E C O N I L M A E S T R O E C O N I C O M PA G N I D I F E D E

Nel Buddismo di Nichiren Daishonin esistono due relazioni di fondamentale importanza per praticare correttamente linsegnamento e assicurarne la trasmissione: quella con il maestro e quella tra i compagni di fede. Le due relazioni sono in stretto rapporto luna con laltra. Per fare unanalogia, si pensi alla tessitura di una stoffa: I legami tra i membri della comunit buddista (in sanscrito sangha) scrive Daisaku Ikeda possono essere assimilati allordito e alla trama di un tessuto. Per tessere, si stende lordito nel senso della lunghezza e poi lo si intreccia con la trama. Lordito rappresenta il legame tra maestro e discepolo, la trama quello tra i membri, e attraverso il loro intreccio si crea

26

Il mondo del Gosho, vol. I, pag. 69

LE BASI DELLA FEDE

41

lo splendido broccato di kosen rufu. Nella maggior parte dei tessuti lordito costituisce la struttura portante, mentre la trama forma il disegno. Allo stesso modo, finch alla base della Soka Gakkai vi sar la relazione tra maestro e discepolo, sar possibile forgiare uno splendido disegno di solidariet tra i discepoli. (27) La relazione di non dualit tra maestro e discepolo In generale, la relazione tra maestro e discepolo si stabilisce quando il discepolo vuole apprendere una particolare disciplina e si rivolge a chi esperto in quel campo. Questa relazione si realizza quindi attraverso una trasmissione di conoscenza ed esperienza. Le persone considerano come loro maestro chi le aiuta a migliorarsi e a sviluppare se stesse. Nel Buddismo ci che lega maestro e discepolo la trasmissione della Legge fondamentale della vita. Nellinsegnamento buddista del Sutra del Loto il maestro Shakyamuni, basandosi sul suo risveglio alla Legge, si impegn insieme ai discepoli per fare s che essi potessero far emergere il pi elevato e nobile potenziale di esseri umani. Questa Legge era la Legge mistica, che i discepoli non erano in grado di percepire da soli poich la loro consapevolezza era offuscata dalloscurit fondamentale che li rendeva incapaci di concepirla. Anche se fossero state date loro spiegazioni teoriche della Legge o fosse stato detto loro di praticare per superare la sofferenza, non sarebbe stato possibile trasmettere lo stato vitale della Buddit solo attraverso le parole. Fu piuttosto attraverso lispirazione che essi sentirono venendo a contatto con il carattere umano del Budda, oltre alle istruzioni da lui ricevute, che essi furono in grado di risvegliarsi alla Legge con la loro

27

Cfr. Il mondo del Gosho, vol. I, pag. 140

42

M AT E R I A L E D I S T U D I O

stessa vita. La Legge fu comunicata loro in questo modo. Per tutti questi motivi la relazione tra maestro e discepolo riveste cos tanta importanza nel Buddismo. La Legge trasmessa attraverso il legame da vita a vita tra il maestro e il discepolo; ed basandosi su questa Legge che possiamo realizzare la nostra rivoluzione umana. (28) Nel Buddismo il maestro non concepito come un essere sovrumano, trascendente o mistico, ma come una persona che per prima ha messo in pratica gli insegnamenti del Budda facendo propr io il suo voto di condurre allilluminazione tutte le persone. Maestro quindi chi pratica correttamente la Legge e la incarna nella sua vita, discepolo chi si impegna con tutto se stesso a condividere con lo spirito e con le azioni lintento del maestro. Questo impegno permette di crescere e di uscire dal ristretto confine del proprio piccolo io, di trasformare il karma e superare e vincere tutte le difficolt. Quando il maestro e il discepolo sono uniti possono realizzare gli scopi pi grandi. La caratteristica fondamentale di questa relazione quella della non dualit, unespressione che indica la fondamentale uguaglianza di maestro e discepolo come esseri umani che condividono lo stesso voto. NellUltimo Giorno della Legge il maestro originale il Budda Nichiren Daishonin, che ha r ivelato la Legge di Nam myoho renge kyo per lilluminazione di tutta lumanit e ne ha stabilito il metodo di propagazione. Nellepoca attuale i maestri sono i primi tre presidenti della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, Josei Toda e Daisaku Ikeda, che si sono risvegliati al grande voto di realizzare kosen rufu il desiderio del Budda e hanno lottato per questo senza risparmiarsi. Mettendo in pratica loro stessi la28 Daisaku Ikeda, Leredit della Legge fondamentale della vita Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia Edizioni, Milano, 2008, pag. 114

LE BASI DELLA FEDE

43

relazione di non dualit tra maestro e discepolo hanno trionfato su tutti gli ostacoli e le difficolt creando le basi per kosen rufu nel mondo. La relazione di unit tra i discepoli La relazione di non dualit tra maestro e discepolo e la relazione di unit tra i discepoli sono inseparabili come le due ruote di un carro. Se non si condivide il cuore o spirito del maestro, che aspira a realizzare kosen rufu, non pu esserci una vera unit di intenti tra compagni di fede cos diversi tra loro. Daltra parte, se non abbiamo a cuore larmoniosa comunit dei praticanti e non ci sforziamo costantemente di mantenere lunit, non possiamo essere definiti veri discepoli che manifestano lo stesso spirito del maestro. (29) Nichiren Daishonin aveva cos a cuore lunit dei discepoli che la defin il vero scopo della sua propagazione. Scrive infatti: In generale che i discepoli di Nichiren, preti e laici, recitino Nam myoho renge kyo con lo spirito di diversi corpi, stessa mente senza alcuna distinzione tra loro, uniti come i pesci e lacqua, questo si chiama eredit della Legge fondamentale della vita. In ci consiste il vero scopo della propagazione di Nichiren. Se cos anche il grande desiderio di unampia propagazione potr realizzarsi. Ma se qualcuno dei discepoli di Nichiren distrugge lunit di diversi corpi, stessa mente sar come chi distrugge il proprio castello dallinterno. (30) Qui il Daishonin non parla di unit tra persone simili o di soppressione della personalit dellindividuo, ma usa il concetto di diversi corpi, stessa mente proprio per porre laccento sullunit nella diversit.29 Daisaku Ikeda, Gli insegnamenti della speranza Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia Edizioni, Milano, 2009, pag. 220 30 Leredit della Legge fondamentale della vita, RSND , vol. I, pag. 190

44

M AT E R I A L E D I S T U D I O

Lespressione diversi corpi (i = diversi, tai = corpi) si riferisce al fatto che noi discepoli siamo individui con vite, personalit, interessi e funzioni diverse. Stessa mente (do = stesso, shin = mente, cuore o spirito) significa coltivare il desiderio di realizzare insieme un ideale o un nobile obiettivo. Dal punto di vista buddista, avere la stessa mente significa avere la stessa mente del Budda, cio far proprio il grande desiderio della propagazione del Buddismo per la felicit di tutta lumanit. Avere a cuore lunit dei credenti e mantenerla significa rispettarsi e apprezzarsi lun laltro come individui diversi e insostituibili, cercando di mettere in evidenza la parte migliore di ciascuno, incoraggiandosi e sostenendosi a vicenda. Chi si impegna attivamente con questo spirito di unit riesce a liberarsi dalla sofferenza che deriva da un eccessivo attaccamento allio, dalla tendenza alla discriminazione e allegoismo, e arriva a vincere in tutti gli ambiti della propria vita. Lar moniosa unit dei credenti pu manifestare una forza molto superiore alla somma delle capacit individuali perch condividendo la stessa mente del Budda ogni persona pu esprimere il proprio potenziale unico e irripetibile. Questa lunica via per realizzare kosen rufu.LO S P I R I TO D E L L O F F E R TA

Nella storia del Buddismo lofferta ha sempre rivestito un ruolo centrale. Nel Buddismo mahayana la donazione la prima delle sei paramita, (31) i sei tipi di pratica che i bodhisattva dovevano osservare vita dopo vita per poter conseguire la Buddit. La pratica della donazione consisteva nel fare offerte

Paramita una parola sanscrita che significa raggiungere laltra sponda, ovvero passare dalla sofferenza allilluminazione.31

LE BASI DELLA FEDE

45

materiali e spirituali per salvare chi soffre, senza volere nulla in cambio. Questultimo aspetto il cuore dellofferta perch sottolinea limportanza dello spirito sincero e disinteressato con cui agiamo sia per il nostro miglioramento sia per sostenere gli altri. Nei vari sutra sono riportate molte storie che descrivono la retr ibuzione che segue le sincere offerte fatte al Budda e Nichiren le cita come esempi per la corretta pratica buddista in numerosi Gosho: Nel passato il giovane Virt vittoriosa offr una torta di fango al Budda e rinacque come il re Ashoka che regn su tutto Jambudvipa. Una povera donna si tagli i capelli e li vendette per comprare olio [per il Budda] e nemmeno i venti che soffiano impetuosi dal monte Sumeru poterono estinguere la fiamma della lampada alimentata da quellolio. (32) oppure: [...] per quanto una persona possa essere ignorante e le sue offerte misere, se sono indirizzate a chi sostiene la verit allora il suo merito sar grande. Quanto pi vero questo nel caso di persone che in tutta sincerit fanno offerte al corretto insegnamento! (33) Oggi la Soka Gakkai che mette in pratica il desiderio di Nichiren Daishonin di propagare la Legge per condurre le persone alla felicit; le offerte in denaro che i membri fanno per sostenere le sue attivit hanno il valore di quelle offerte descritte nel gosho e sono la causa da cui si originano immensi benefici e un elevato stato vitale. Anche dedicare il tempo, cos prezioso per noi, per la recitazione del daimoku, per parlare agli altri della pratica, per lo studio del buddismo, per le attivit di sostegno degli altri sono offerte di grande valore, che aumentano la nostra fortuna e la gioia di vivere. Ci pu sembrare di togliere qualcosa alla nostra vita ma

32 33

Risposta a Onichi-nyo, RSND , vol. I, pag. 965 Il corpo e la mente delle persone comuni, ibid., pag. 1006

46

M AT E R I A L E D I S T U D I O

in realt, come spiega bene il Gosho La torre preziosa, stiamo beneficiando la nostra vita stessa: Potresti pensare di aver fatto offerte alla torre preziosa del Tathagata Molti Tesori, (34) ma non cos. Le hai offerte a te stesso. Tu stesso sei un Tathagata da sempre illuminato e dotato dei tre corpi. (35) Poter offrire al movimento per kosen rufu qualcosa che per noi ha valore, sia esso un bene materiale (come il denaro per mantenere i centri culturali - kaikan - o la nostra casa per le riunioni) oppure un bene immateriale (come il tempo per lattivit o lincoraggiamento a una persona in difficolt) una grande opportunit per accrescere la nostra fede e per trasformare gli attaccamenti in cause per benefici sempre pi vasti e profondi nella nostra vita.

34 35

Termine sanscrito che si riferisce al Budda. La torre preziosa, RSND , vol. I, pag. 264

L A V I S I O N E B U D D I S TA D E L L A V I TA

47

La visione buddista della vita

IL MUTUO POSSESSO DEI DIECI MONDI

La vita in ogni istante dotata dei dieci mondi. Al tempo stesso ognuno dei dieci mondi dotato di tutti gli altri dieci mondi. (1) Il Buddismo spiega che la nostra vita non limitata ai ristretti confini dellio, ma include gli altri esseri viventi, il mondo esterno e addirittura lintero universo. Ogni fenomeno considerato parte di un tutto, ed fondato sulla realt fondamentale, eterna e immutabile che il Daishonin denomin Myoho renge kyo. La nostra coscienza abitualmente percepisce la vita individuale come separata da quella degli altri, e il nostro interno1

Loggetto di culto per losservazione della mente,

RSND ,

vol. I,

pag. 313

48

M AT E R I A L E D I S T U D I O

separato dallesterno. Questa visione della vita genera molti altri dualismi (corpo-mente, materia-spirito, individuo-ambiente...) che sono alla radice di gran parte dei problemi dellumanit. Secondo il Buddismo il risveglio a una vita pi grande che trascenda i confini dellio, ma non separata da noi stessi, ci permette di attingere a una fonte di gioia e di creativit interiore in grado di trasformare le sofferenze di vita e morte e di ritrovare la profonda connessione con gli altri e con luniverso. La reciproca inclusione di tutti i fenomeni nella realt fondamentale della vita stata spiegata da Tien-tai, maestro buddista cinese del VI secolo, con la teoria dei tremila regni in un singolo istante di vita (ichinen sanzen), secondo la quale in un singolo istante di vita (ichinen) contenuto linsieme di tutti i fenomeni (sanzen) delluniverso. Il primo tipo di classificazione dei fenomeni che compone la complessa teoria di ichinen sanzen il principio del mutuo possesso dei dieci mondi. Questo principio comprende unaccurata analisi dei diversi stati esistenziali, definiti mondi, sperimentati da ogni singola vita di momento in momento, che condizionano la percezione della realt e la capacit di interagire con lambiente. Esso descrive la dinamicit della vita, mostra come costantemente ognuno dei mondi interiori passi dallo stato latente a quello manifesto e viceversa. Lalternarsi delle condizioni vitali condizionato sia dallapparire di uno stimolo appropriato esterno, sia delle nostre tendenze interne. Cos Nichiren descr ive il succedersi delle pr ime sei condizioni vitali o mondi in una persona: Osservando di tanto in tanto il viso di una persona, talvolta lo troviamo gioioso, talvolta rabbioso, talvolta calmo; a volte mostra avidit, a volte stupidit, a volte servilismo. La rabbia il mondo di inferno, lavidit il mondo degli spiriti affamati, la stupidit quello degli animali, il

L A V I S I O N E B U D D I S TA D E L L A V I TA

49

servilismo il mondo di asura, la gioia il mondo del cielo e la calma quello degli esseri umani. (2) Ma il cuore del concetto del mutuo possesso dei dieci mondi che ogni condizione vitale contiene il mondo di Buddit: ciascuno di noi, in qualsiasi istante della propria vita e con qualunque stato danimo, ha il potenziale per sperimentare e manifestare la Buddit. Grazie a questa teoria si in grado non solo di riconoscere lo stato vitale presente, ma anche di cambiarlo istantaneamente, facendo apparire la condizione di Buddit con la recitazione di Nam myoho renge kyo, che ne rappresenta lo stimolo appropriato. Inoltre possiamo meglio comprendere i sentimenti delle altre persone pensando che anchesse sono dotate dei dieci mondi, compresa la Buddit. Il Sutra del Loto espone il mutuo possesso dei dieci mondi per rivelare che le persone comuni possono manifestare la propria Buddit cos come sono, senza dover rinascere in unaltra forma o in unaltra terra. Scrive Ikeda nel Mondo del Gosho: Il vero significato di percepire i dieci mondi dentro la propr ia mente consiste nel manifestare il mondo di Buddit che esiste nella propria vita. [] Per esempio, supponiamo di trovarci in una condizione senza speranza, in cui soffriamo nel mondo dInferno. Se percepiamo la realt del mutuo possesso dei dieci mondi e siamo convinti che nella nostra vita esiste senza alcun dubbio la grande forza vitale della Buddit, riusciremo a superare qualsiasi cosa e infine a vincere. (3) I dieci mondi sono: Inferno, Avidit, Animalit, Collera, Umanit, Cielo, Apprendimento, Realizzazione, Bodhisattva e Buddit. I primi tre mondi - Inferno, Avidit e Animalit - sono2

Loggetto di culto per losservazione della mente, Il mondo del Gosho, vol. I, pag. 291

RSND ,

vol. I,

pag. 3173

50

M AT E R I A L E D I S T U D I O

chiamati i tre cattivi sentieri, condizioni in cui la singola vita, priva di coscienza di s e forz