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ISTITUZIONE________________________________ CODICE DELL’ISTITUZIONE_______________________________ ISTITUTO DELLA COMMISSIONE D’ESAME_____________________________ CODICE DELL’ISTITUTO_____________________________________________ Esame di Stato a.s. 2010 /2011 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE VB Del Liceo della Formazione Composizione del Consiglio di Classe: DISCIPLINA DOCENTE CONTINUITÀ IRC Maffei Silvia dalla classe I Italiano Fabio Nicoletta* IV e V Latino Fabio Nicoletta dalla classe I Storia Mori Nicoletta IV e V Inglese Papini Paola* dalla classe I Filosofia Quadarti Patrizia* IV e V Scienze della Formazione Quadarti Patrizia* IV e V Matematica Seazzu Mario dalla classe I Fisica Seazzu Mario dalla classe I Multimedia Ancona Rosa Laura V Scienze sperimentali Persiano Teresa dalla classe I 1

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ISTITUZIONE________________________________ CODICE DELL’ISTITUZIONE_______________________________ ISTITUTO DELLA COMMISSIONE D’ESAME_____________________________

CODICE DELL’ISTITUTO_____________________________________________

Esame di Statoa.s. 2010 /2011

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE VB Del Liceo della Formazione

Composizione del Consiglio di Classe: DISCIPLINA DOCENTE CONTINUITÀ

IRC Maffei Silvia dalla classe I

Italiano Fabio Nicoletta* IV e V

Latino Fabio Nicoletta dalla classe I

Storia Mori Nicoletta IV e V

Inglese Papini Paola* dalla classe I

Filosofia Quadarti Patrizia* IV e V

Scienze della Formazione Quadarti Patrizia* IV e V

Matematica Seazzu Mario dalla classe I

Fisica Seazzu Mario dalla classe I

Multimedia Ancona Rosa Laura V

Scienze sperimentali Persiano Teresa dalla classe I

Disegno e Storia dell’Arte Frati Federico IV e V

Educazione motoria Ferrari Riccardo dalla classe I

Attività alternativa Tassoni Leandro V

Con *: commissario interno

Documento deliberato in data 10 Maggio 2011 Firma del Coordinatore Paola Papini

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INDICE DEL DOCUMENTO

1. PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLA FORMAZIONE p. 3

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE p. 5

3. PREPARAZIONE CONSEGUITA p. 6

4. ATTIVITÀ INTEGRATIVE AL PERCORSO CURRICULARE p. 8

5. LE SITUAZIONI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO p. 9

6. IL MODELLO VALUTATIVO p. 10

7. Allegato A (griglie di valutazione) p. 15

8. Allegato B (relazioni finali docenti)

9. Allegato C (programmi discipline)

P. 19

P. 49

1. PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLA FORMAZIONE

Il Liceo della Formazione “S.Caterina da Siena”, autorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione

nel 1999, sostituisce i precedenti indirizzi Magistrale e Pedagogico Sociale; aggregata al Liceo

Ginnasio dall’a.s. 1997/98, attualmente è sezione associata dell’Istituto di Istruzione Superiore

“E.S.Piccolomini”, insieme alle sezioni Liceo Classico, Liceo Linguistico “R. Lambruschini” di

Montalcino, Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna “ di Siena.

Nel curricolo scolastico liceale le discipline fondanti delle scienze sociali ( psicologia, pedagogia,

sociologia) sono affiancate dalle materie di ambito umanistico, storico – filosofico, artistico, e

completate dalle discipline scientifiche ( matematica, fisica, informatica, scienze naturali );

l’educazione giuridico – economica nel primo biennio e lo studio dei nuovi linguaggi nella materia

di Multimedia arricchiscono la base culturale contribuendo alla formazione di figure professionali

che potranno operare in agenzie formative, nel supporto alla persona, nei servizi sociali, animazione

ed organizzazione culturale.

Il quadro orario prevede settimanalmente unità di lezione di 60 minuti in 5 giorni e di 50 minuti in

un giorno, in totale 31unità settimanali per i cinque anni ; nelle classi del triennio risultano così

suddivise:

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MATERIE CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

Religione 1 1 1

Ed.fisica 2 2 2

Italiano 4

3 + 1ora in compresenza

con disegno e storia

dell’arte

4

Latino 2 2 2

Storia 2 2 2

Inglese 3 3 3

Filosofia

2 + 1 ora in compresenza

con scienze della

formazione

2 2

Scienze della

formazione

3 + 1 ora in compresenza

con filosofia

4 + 1 ora in compresenza

con multimedia

4 + 1 ora in

compresenza con

disegno e storia

dell’arte

Matematica 3 3 3

Fisica 2 2

2 + 1 ora in

compresenza con

multimedia

Scienze 2 2 2

Disegno e storia

dell’arte1

1 + 1ora in compresenza

con italiano

1 + 1ora in

compresenza con

scienze della

formazione

Multimedia1 + 1 ora in compresenza

con musica

1 + 1ora in compresenza

con scienze della

formazione

1 + 1 ora in

compresenza con

fisica

Musica1 + 1ora in compresenza

con multimedia1 ----

Strumento

musicale

(facoltativo)

2 2 2

3

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Fanno parte del curricolo del Liceo della Formazione:

1. l’insegnamento di Multimedia, che in generale tende a rafforzare le competenze comunicative

degli studenti con l’uso integrato dei linguaggi verbali, visivi e sonori. Esso riguarda in

particolare il cinema nella classe III e l’utilizzo di linguaggi iconici, multimediali, verbali e non

verbali nella comunicazione didattico-formativa nella classe IV; infine, nella classe V assicura

in particolare l’approfondimento di moduli di fisica sperimentale relativamente a uno dei quali

ogni alunno ha curato una presentazione in forma multimediale interattiva (ipertesto);

2. le attività didattiche in compresenza, per un’ora settimanale ciascuna (vedi la tabella sopra

riportata), che educano all’utilizzo di strumenti logici e linguistici diversi nella soluzione di

problemi comuni a più materie.

Oltre a quelle già descritte sopra, sono state svolte le seguenti attività:

- in III, nella compresenza tra Filosofia e Scienze della Formazione ( lettura diretta di

un classico della Filosofia)

- in IV, nella compresenza tra Italiano e Disegno e storia dell’arte, la lettura e l’analisi di

vari spot pubblicitari televisivi.

- in V, nella ora di compresenza gli insegnanti interessati hanno preferito fare approfondimenti

disciplinari in funzione della preparazione all’esame , seguendo una richiesta delle alunne.

Per gli anni scolastici 2008/09, 2009/2010 e 2010/2011 la tradizionale suddivisione in 2

quadrimestri è stata sostituita da un trimestre e un pentamestre, con scrutini trimestrali a Dicembre e

finali a Giugno.

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe VB del Liceo della Formazione è composta da 22 studentesse e 1 studente,provenienti

dalla classe IV per promozione,classe che ha mantenuto più o meno invariata la sua struttura per

tutto il triennio,ad eccezione del lll anno di corso,durante il quale furono inseriti due alunni e del lV

anno durante il quale fu inserita una nuova alunna. Una buona parte delle alunne ha ottenuto la

promozione per merito,mentre alcune hanno avuto situazione debitoria. Il quadro generale risulta

positivo sul piano dei rapporti interpersonali,sono presenti infatti un soddisfacente equilibrio e

capacità di collaborazione malgrado le differenze evidenti tra l’una e l’altra per quanto concerne il

carattere,le attitudini e la loro provenienza familiare.

Questo ha determinato e giustificato l’esistenza di vari nuclei di amicizia,

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Per quanto concerne la preparazione raggiunta dalla classe,pur essendo diversificata secondo le

capacità individuali e l’impegno di ciascuno,è globalmente soddisfacente.

Alcune alunne infatti possiedono buone abilità logiche ed espressive,sono animate da una certa

curiosità intellettuale,hanno saputo mettere a frutto le loro capacità con uno studio costante e attento

delle varie materie; mentre alcune hanno mostrato di prediligere le materie nell’ambito scientifico

altre sono più sicure in quello umanistico,altre ancora hanno mostrato più passività ed uno studio

non sempre puntuale,tanto da essere necessarie continue sollecitazioni.

Nel complesso la classe non sempre riesce a dimostrare le conoscenze che possiede essendo molto

sensibile e influenzabile emotivamente.

Va comunque detto che la classe tutta nel corso del triennio ha manifestato interesse e particolare

sensibilità per i problemi sociali che le circondano e con cui si sono confrontate ottenendo risultati

davvero apprezzabili.

La mostra “Sguardi incrociati” è l’esito finale dell’omonimo progetto e risultato della

collaborazione tra la classe VB e la residenza assistita e centro diurno per anziani Villa Rubini. Il

progetto ha consentito di avvicinare due universi spesso distanti per incrociarne le prospettive e gli

orizzonti.

Due anni fa gli ospiti della villa hanno regalato agli studenti un libro che raccoglie frammenti delle

loro memorie cui i ragazzi hanno deciso di rispondere con tutta la loro sensibilità,elaborando

progetti visivi che restituissero con semplicità la gratitudine e l’ammirazione per le vite cui si erano

accostati. Con la complicità degli insegnanti di italiano,scienze della formazione e storia

dell’arte,hanno quindi deciso di dedicare un’ora di lezione a settimana allo sviluppo dei percorsi

visivi e audiovisivi che si presentano in questa mostra,ricercando nei dettagli delle mani,dei

gesti,delle espressioni,il fascino delle storie che avevano letto. Hanno esplorato gli oggetti e gli

spazi che accompagnano l’esperienza quotidiana degli anziani,cercando le tracce di quelle memorie

lontane e scoprendo che “Il filo della vita” continua a tessere vicende di grande valore.

17 alunne hanno scelto di seguire le lezioni di Religione Cattolica IRC;le finalità programmate

all’inizio dell’anno all’interno dell’area Persona e cittadino sono state raggiunte. Le alunne sono

state accompagnate dall’insegnante in un cammino di acquisizione personale di competenze di

comprensione della realtà e della natura umana(i inerenti in particolare i vari stili di vita presenti

nella società,il rispetto della dignità umana,le scelte politiche e sociali riguardanti la solidarietà,la

giustizia e la pace). Le alunne sono state inoltre avviate a considerare i modi di agire personali e la

loro coerenza con l’essere persone umane e cittadini . Una parte del materiale usato è stato

selezionato e scelto da ognuno delle 17 alunne che hanno frequentato sin dalla prima la materia.

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I sei alunni che all’inizio di questo anno scolastico hanno deciso di non avvalersi dell’insegnamento

della Religione Cattolica hanno seguito le lezioni della Attività Alternativa,incentrate sul tema

Multiculturalismo e Intercultura.

3. PREPARAZIONE CONSEGUITA

Il Consiglio di Classe ha individuato una migliore potenzialità di crescita personale e collettiva in

percorsi finalizzati a stimolare la creatività e la preparazione individuale nelle materie artistiche e

creative, cercando di raggiungere una base informativa comunque sufficiente nelle altre discipline.

Il lavoro scolastico ha cercato di stimolare l’espressione individuale in percorsi anche personalizzati

di approfondimento, valorizzando in alcuni casi le capacità proprie delle singole alunne, e

contemporaneamente di recuperare quanto possibile le carenze più evidenti.

In particolare sono stati individuati i seguenti

Obiettivi formativi:

1. maturare la conoscenza di sé e la capacità di autovalutazione, di confronto interpersonale

consapevole e tollerante;

2. consolidare il processo di socializzazione e di educazione alla solidarietà;

3. avere chiara la consapevolezza del ruolo e quindi dell’importanza di ogni disciplina nella

formazione del proprio bagaglio culturale, oltre all’attenzione, all’interesse, all’impegno

responsabile nello studio;

Obiettivi cognitivi:

Conoscenze

1. possedere nell’ambito di ogni disciplina un insieme di conoscenze quanto più possibile

ampie e organiche e approfondite

2. padroneggiare gli strumenti linguistici e comunicativi, oltre al lessico specifico, al fine di

analizzare, recepire e trasmettere con chiarezza i contenuti, adoperando anche sintesi

corrette;

3. conoscere adeguatamente regole, procedure, strumenti e metodologie nei vari ambiti

disciplinari;

Competenze:

1. saper operare opportuni collegamenti all’interno delle singole discipline e in modo

interdisciplinare;

2. saper utilizzare correttamente conoscenze e metodologie adeguate anche nella

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soluzione di problemi nuovi;

3. saper applicare consapevolmente le conoscenze relative al lessico specifico e agli strumenti

necessari all’analisi di un testo letterario o storico-filosofico o di un’opera d’arte

Capacità:

1. sviluppare capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale;

2. imparare a progettare un percorso di apprendimento nell’ambito di ogni attività disciplinare

3. potenziare le capacità di riconoscere,analizzare e selezionare fenomeni e dati

Giunti ormai alla conclusione del curricolo,quasi tutte le alunne hanno mostrato di aver raggiunto

gli obiettivi formativi sopra delineati

Il grado di raggiungimento degli obiettivi cognitivi appare piuttosto differenziato,a causa della

eterogeneità presente all’interno della classe

Il livello delle conoscenze è mediamente più che sufficiente nelle discipline socio-pedagogiche e

nella lingua straniera, nelle quali alcune alunne hanno maturato anche apprezzabile padronanza dei

linguaggi, capacità di sintesi ragionata e di corretta esposizione; è invece strettamente sufficiente

nelle discipline di ambito scientifico, dove più incerta è la padronanza dei linguaggi simbolici e dei

collegamenti logici, e nelle materie, diversificate per ogni alunna, dove lo studio è stato meno

assiduo o superficiale.

Per quanto riguarda competenze e capacità il quadro presenta le stesse differenze: solo alcune

alunne sanno organizzare le loro conoscenze nell’analisi di problemi e situazioni, o comprendere

autonomamente e approfondire tematiche disciplinari, in particolare riguardo alle materie

d’indirizzo e artistiche, dove si sono più evidenziate doti di intuito e originalità in proposte

personali di apprendimento. La maggior parte delle alunne invece padroneggia sufficientemente

conoscenze di carattere descrittivo o mnemonico, riesce nell’applicazione su percorsi guidati con

procedure e metodologie collaudate dalla ripetizione in classe, in particolare nelle materie

scientifiche e in quelle di ambito letterario, dove più evidenti si rendono anche le insicurezze

espressive ed espositive.

Riguardo al raggiungimento degli obiettivi disciplinari e ai contenuti delle singole materie si

rimanda alle relazioni dei singoli docenti.

4. ATTIVITÀ INTEGRATIVE AL PERCORSO CURRICOLARE

Durante il terzo anno di corso:

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1. Partecipazione al progetto “Mente Prodigiosa” sistemi di apprendimento di studio veloci e

consapevoli.

2. Partecipazione al progetto “Il mondo in Tasca” in collaborazione con l’associazione Siena

Italian Studies.

3. Approfondimento della disciplina dello sci sulla neve in montagna

4. Partecipazione ai Campionati studenteschi di atletica

5. Visita-concerto alla scuola “Franci” di Siena.

6. Visita all’Accademia musicale Chigiana.

7. Progetto su attività di volontariato CESVOT

8. Per l’educazione alla salute approfondimenti su uso e abuso di bevande alcoliche e sulla

corretta alimentazione in collaborazione con ASL di Siena.

9. Gare di matematica.

Durante il quarto anno di corso:

1. Vacanza studio a Londra per il perfezionamento della Lingua Inglese

2. Stage lavorativo di due settimane presso Enti convenzionati con risultati ottimi certificati da

tali Enti.In particolare le alunne hanno svolto un progetto dal titolo”Sguardi incrociati”

3. Preparazione e successivo conseguimento delle certificazione PET.

4. Preparazione agli esami ECDL con conseguente superamento di un buon numero di prove.

5. Firenze, partecipazione alla prova generale di un concerto del Maggio Musicale Fiorentino.

6. Teatro:spettacolo tratto dall’Orlando Furioso di L:Ariosto.

7. Partecipazione ai Campionati studenteschi di atletica

Durante il quinto anno di corso:

1. Partecipazione selezionata alle Olimpiadi della Matematica e altre gare

2. Progetto “Il mondo in tasca” in collaborazione con l’Associazione Siena Italian Studies.

3. Partecipazione ai Campionati studenteschi di Atletica Leggera.

4. Acquisizione del patentino europeo di informatica.

5. Partecipazione al “ Mondo in tasca”

6. La “Giornata della Memoria”

7. Convegno al Santa Maria della Scala

8. Conferenza sull’Astronomia e visita al planetario di Montepulciano

9. Incontro “Astronomia oggi,storia e approfondimento”

10. Giornata sull’Unità d’Italia

11. Spettacolo sull’Unità d’Italia

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12. Progetto “Il liceo incontra l’università

13. Convegno”La soggettività della donna sta nel mondo e nella storia,il sapere è un modo per

riconoscerla

14. Convegno “Benessere e povertà”

15. Partecipazione individuale con il magistrato Minisci e il giornalista Bodolati.

Durante lo svolgimento di tutte queste attività si segnala la correttezza e serietà della partecipazione

delle studentesse coinvolte oltre ad uno spiccato interesse per le proposte.

5. LE SITUAZIONI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

Fin dall’inizio del triennio sono state concordate e poste in essere, a seconda dei momenti e delle

opportunità, le seguenti metodologie didattiche:

a) uso sia della lezione frontale, intesa come esposizione introduttiva o riepilogo dei dati essenziali

e guida all'analisi dei vari argomenti, sia di una tipologia più "dialogica" di comunicazione

didattica, indirizzata particolarmente a ricercare e stimolare la partecipazione attiva e il

confronto critico da parte degli alunni (discussione guidata, procedimento di indagine attuato

personalmente o in gruppo e poi esposto alla classe mediante forme di interrogazione/lezione,

esercitazioni guidate in classe, incontri di tipo seminariale anche con esperti esterni);

b) valorizzazione dello studio personale, ma anche della collaborazione in lavori di gruppo;

c) costante riferimento ai manuali in uso, lasciando però il massimo spazio possibile all’approccio

diretto con i testi, i documenti, le fonti originali e suggerendo ulteriori letture personali;

d) suggerimento di possibili percorsi di approfondimento personale di tematiche curricolari o

extracurricolari;

e) suggerimento di esercitazioni per il ripasso e il recupero in itinere, oltre allo svolgimento di

IDEI pomeridiani, secondo la necessità e l’opportunità;

f) massimo uso possibile dei laboratori e di tutta la strumentazione didattica disponibile nella

scuola;

g) massimo uso possibile delle risorse offerte dal territorio (beni ambientali, artistici, museali, ecc.;

mostre, conferenze, concerti, lezioni di esperti esterni, iniziative culturali in genere);

h) visite guidate e viaggi d’istruzione, per ampliare gli orizzonti culturali degli alunni;

i) promozione e coordinamento dei possibili contatti di carattere pluridisciplinare,

multidisciplinare e interdisciplinare, particolarmente curati negli insegnamenti svolti in

compresenza.

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Sono stati usati i seguenti mezzi e strumenti:

a) manuali e libri di testo attualmente in adozione, dizionari, enciclopedie e repertori vari;

b) testi e appunti messi a disposizione dai docenti o ricavati da conferenze, incontri con esperti,

ecc.;

c) il patrimonio librario della Biblioteca d’Istituto, consultabile in loco o tramite il prestito (se

consentito);

d) i mezzi audiovisivi e multimediali disponibili nell’Istituto;

e) strumenti e materiali per la produzione artistica;

f) aule speciali e laboratori dell’Istituto (di scienze, fisica, lingue, multimedialità)

g) la palestra con le relative attrezzature.

6. IL MODELLO VALUTATIVO

a) diverse tipologie di prove

Per la verifica periodica i docenti si sono serviti:

delle osservazioni registrate durante il quotidiano dialogo educativo e rispetto a qualsiasi

intervento che gli alunni, da soli o in gruppo, abbiano fatto durante le lezioni;

di interrogazioni formalizzate su argomenti del programma e di prove strutturate di vario tipo,

per la valutazione orale;

di prove scritte, grafiche e pratiche anche di tipo tradizionale, ma più spesso analoghe a quelle

previste dall’attuale esame di Stato, come l’analisi, la sintesi e la contestualizzazione di brani di

vario tipo, la trattazione sintetica di argomenti di studio, la soluzione di quesiti a risposta singola

o multipla, e via dicendo.

Sono state svolte almeno due verifiche formalizzate nelle discipline orali e due scritte, se

previste dall'ordinamento scolastico, per ogni disciplina nel trimestre, e in numero

proporzionalmente maggiore nel pentamestre. Esse sono state indirizzate ad accertare con la

massima precisione possibile il livello raggiunto da ciascun alunno in ordine agli obiettivi proposti,

anche al fine di valutare la concreta rispondenza della programmazione a criteri di utilità ed

efficacia e l'eventuale opportunità di modificare il percorso didattico preventivato per adattarlo alla

realtà della classe.

b) criteri di valutazione/misurazione delle prove

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Per la valutazione si è tenuto conto, oltre che delle effettive conoscenze e competenze acquisite,

anche dei progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, dell’impegno, dell’interesse, e della

partecipazione all’attività didattica.

Si sono quindi valutati:

- il livello di informazione raggiunto;

- la capacità di esposizione(chiarezza, uso del lessico specifico, organicità);

- l’uso del ragionamento analitico e sintetico, ovvero del grado di strutturazione logica del

discorso;

- la capacità di utilizzare il bagaglio culturale precedentemente acquisito;

- la capacità di effettuare opportuni collegamenti interdisciplinari;

- l’elaborazione e l’approfondimento personali.

È stata concordata dal C.d.C. la seguente griglia indicativa di corrispondenza fra voti e livelli di

apprendimento:

- voto da 1 a 3 = (insufficienza grave) - mancanza di elementi valutabili nella prova, o rifiuto di

sostenerla, o carenze gravissime nelle conoscenze e/o nelle abilità, tali da impedire il

raggiungimento di obiettivi anche molto semplici.

- voto 4 = (insufficiente) - conoscenza e comprensione non corretta, e/o molto limitata dei

contenuti; applicazione approssimativa delle metodologie.

- voto 5 = (mediocre) - comprensione e conoscenza non omogenea e/o solo parzialmente

soddisfacente dei contenuti; uso non sempre corretto delle metodologie.

- voto 6 = (sufficiente) - comprensione e conoscenza chiare, anche se acquisite con semplicità;

applicazione corretta, anche se parzialmente guidata, delle metodologie; esposizione almeno

complessivamente chiara.

- voto 7 = (discreto) – comprensione completa e conoscenza generale dei contenuti; capacità

almeno avviate di analisi e sintesi.

- voto 8 = (buono) - comprensione completa e conoscenza ampia dei contenuti; capacità

dimostrate di analisi e sintesi.

- voto 9 = (ottimo) - comprensione completa e conoscenza ampia e approfondita dei contenuti,

arricchita da rielaborazione personale e critica.

- voto 10 = (eccellente) - comprensione completa e conoscenza particolarmente ampia e

approfondita dei contenuti, accompagnata da piena padronanza delle metodologie e dei mezzi

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espressivi e arricchita, oltre che da rielaborazione personale e critica, da riferimenti

interdisciplinari e da letture o ricerche personali.

c) Modelli e risultanze delle diverse tipologie di terza prova e orientamento del Consiglio di Classe

per la terza prova

Oltre alla preparazione remota all’esame di Stato, curata fin dall’inizio del triennio nel quadro della

progressiva acquisizione di adeguate conoscenze, competenze e capacità, il Consiglio di Classe ha

ritenuto opportuno svolgere due simulazioni della terza prova scritta ( febbraio e maggio), nella

prima delle quali è stata inserita in una più vasta simulazione di tutte e tre le prove. Infatti l’intera

mattinata del giorno 1 febbraio è stata dedicata allo svolgimento di un compito di italiano e quella

del 2 febbraio alla soluzione di quesiti psico-pedagogici; in ambedue i casi le tracce e le consegne

sono state formulate con modalità del tutto simili a quelle dell’esame di Stato.

Anche la correzione e la valutazione degli elaborati è avvenuta con strumenti di misurazione

concordati dai tre Consigli di Classe . L’esito delle simulazioni si è mantenuto più o meno in linea

con quello delle verifiche svolte in itinere.

Le tracce e i quesiti proposti, gli elaborati degli alunni, le griglie di valutazione e le tabelle

sintetiche dei punteggi e dei voti attribuiti sono stati depositati e restano a disposizione della

Commissione.

Per quanto riguarda in particolare la formulazione della terza prova scritta, il Consiglio di classe ha

concordato sul fatto che agli alunni dovesse essere data l’opportunità di mettere in risalto la propria

preparazione in un ventaglio abbastanza ampio di materie sia umanistiche che scientifiche, ivi

compresa, come di norma è previsto, la lingua straniera che nel nostro istituto è per tutti gli alunni

l’inglese. E’ sembrato altresì opportuno escludere le materie già oggetto delle prime due prove

scritte, vale a dire l’italiano e le scienze della formazione.

La prima simulazione di tipologia mista B+C ha visto coinvolte quattro discipline: storia dell’arte,

fisica, filosofia, inglese, per ciascuna delle quali sono stati proposti 2 quesiti a risposta aperta con

un massimo di righe prestabilito (8 in totale, da svolgere in 100 minuti) e 6 quesiti a risposta chiusa,

con una sola giusta su quattro (24 in totale, da svolgere in 45 minuti). Per la valutazione, si è

concordato di assegnare fino a punti 4,5 per ogni risposta aperta, partendo da 1 punto per quelle non

date, e 1 punto ad ogni risposta chiusa esatta, 0 punti in caso di errore o di mancata risposta. Il voto

finale è stato poi ottenuto estraendo la media matematica, arrotondata per eccesso in caso di cifra

decimale.

La prova ha dato un esito leggermente inferiore al livello della classe.

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Per la seconda simulazione si è mantenuta la tipologia mista B + C, con un diverso numero di

quesiti per ogni disciplina (2 + 5), formulati ancora una volta senza pretendere artificiosi

collegamenti di contenuto. L’intento condiviso è stato piuttosto quello di saggiare le conoscenze

delle alunne anche nelle altre materie e la capacità di organizzare in tempo utile il loro lavoro. Le

discipline coinvolte sono state Scienze sperimentali,latino, matematica e inglese con un tempo di

svolgimento di 45 minuti per le 20 domande a risposta chiusa e 100 minuti per le 8 domande a

risposta aperta (per la quale si dovevano usare al massimo 10 righe prestampate).

L’esito della seconda simulazione si è rivelato molto inferiore al livello della classe

Visti gli esiti delle simulazioni, il Consiglio di Classe ritiene concordemente che la modalità

prescelta sia la tipologia mista precisando inoltre che sarebbe opportuno:

consentire l’uso del dizionario inglese (sia monolingue che bilingue) che sarà disponibile in

più di una copia nella sede di esame;

allungare leggermente i tempi della prova;

consentire l’uso della calcolatrice purché non programmabile.

d) modalità di conduzione della prova orale e valore formativo assegnato nel colloquio

La prova orale potrà iniziare dall’argomento liberamente presentato dall’alunna in mappa

concettuale, ipertesto multimediale, progetto, ecc., preventivamente presentato almeno in indice

generale. Successivamente il colloquio verterà sulle materie dell’ultimo anno con gli argomenti e i

quesiti posti dalla Commissione, per poi concludersi con la discussione critica degli elaborati scritti.

Il colloquio sarà orientato alla valutazione di:

- conoscenze e competenze

- proprietà di linguaggio e capacità argomentativa

- capacità di mettere in relazione le proprie conoscenze e di creare collegamenti tra le diverse

discipline.

Siena, 21 maggio 2011

Per il Consiglio di Classe

Il coordinatore Paola Papini

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ALLEGATI

Allegato A (griglie di valutazione)

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Griglia di valutazione utilizzata per la simulazione della prima prova

Indicatori Punti 3 Punti 2,5 Punti 2 Punti 1,5 Punti 1 Punti 0,5 Punt

i

ADERENZA ALLA

TRACCIA E ALLA

TIPOLOGIA TESTUALE

SCELTA

Aderenza completa e puntuale

Rispondenza quasi

completa, ampiamente soddisfacent

e

Rispondenza complessivamente soddisfacente

Traccia e/o tipologia in parte non rispettate

Scarsa aderenza

alla traccia e/o alla

tipologia

Elaborato inconsistente

o del tutto fuori tema

QUANTITÀ E QUALITÀ

DELLE INFORMAZION

I

Informazioni esaurienti e

sempre appropriate

Informazioni ampiamente sufficienti

per qualità e quantità

Informazioni sufficienti per

qualità e quantità

Informazioni un po’

limitate e/o non del

tutto precise

Informazioni molto

limitate e/o non corrette

Informazioni estremament

e limitate

LIVELLO DI COESIONE E COERENZA DEL TESTO

Testo ben articolato, del tutto

coerente e coeso

Coerenza e coesione più

che sufficienti

Coerenza e coesione nel complesso

soddisfacenti

Testo poco articolato e/o non

equilibrato e/o non lineare

Testo non articolato e/o spesso

non coerente né

coeso

Testo del tutto privo di coerenza e di

coesione

ORTOGRAFIA, LESSICO E SINTASSI

Forma grammaticale corretta,

lessico ricco, sintassi

scorrevole

Difetti formali lievi e/o sporadici

Forma grammaticale

abbastanza scorrevole e appropriata

Improprietà diffuse e/o

errori di una certa gravità e/o lessico

limitato

Improprietà diffuse e/o

povertà lessicale

Errori molto numerosi e/o molto gravi,

tali da pregiudicare

la comprension

eAPPORTI

PERSONALIMolto validi

e significativi

Validi Rilevabili e pertinenti

Superficiali Non pertinenti

Non rilevabili

PUNTEGGIO TOTALE OTTENUTO →

EVENTUALE ARROTONDAMENTO AL NUMERO INTERO →

VOTO ASSEGNATO (IN QUINDICESIMI) →

15

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Griglia di valutazione utilizzata per la simulazione della seconda prova d’esame

(Scienze della Formazione)

Prova scritta di pedagogia

Griglia di valutazione con uso di descrittori (in quindicesimi)

CANDIDATO/A__________________________________________

INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALL’INDICATORE

LIVELLI DI VALORE - VALUTAZIONE

PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI LIVELLI DIVERSI

VOTO ATTRIBUITO ALL’INDICATORE

Padronanza della lingua, capacità espressive-logico-linguistiche

3 PUNTI Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo

11.52

2.53

Conoscenza degli argomenti richiesti (aderenza alla traccia)

5 PUNTI Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo

12

3.545

Capacità di organizzare un testo

4 PUNTI Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo

12

2.534

Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività

3 PUNTI Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo

11.52

2.53

VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA:______/15

N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato per eccesso all’unità superiore. La sufficienza è

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corrispondente al voto di >10/15

Griglia di valutazione prima simulazione terza prova d’esame (tipologia B+C)

NOME COGNOME CLASSE DATADOMANDE APERTE

Punteggio Voto corrisp.

GIUDIZIO

1 4,5 9/10 OTTIMO/ECCELLENTE4 8/9 BUONO/OTTIMO3,5 7/8 DISCRETO/BUONO3 6/7 SUFFICIENTE/DISCRETO2,5 5/6 QUASI SUFFICIENTE2 4/5 INSUFFICIENTE1,5 3/4 GRAVEMENTE INS.1 2/3 RISPOSTA ASSENTE

DOMANDE CHIUSE

2 4,5 9/10 OTTIMO/ECCELLENTE Crocettare se corretto4 8/9 BUONO/OTTIMO Quesito n° 13,5 7/8 DISCRETO/BUONO Quesito n° 23 6/7 SUFFICIENTE/DISCRETO Quesito n° 32,5 5/6 QUASI SUFFICIENTE Quesito n° 42 4/5 INSUFFICIENTE Quesito n° 51,5 3/4 GRAVEMENTE INS. Quesito n° 61 2/3 RISPOSTA ASSENTE

TOT APERTE

Il punteggio delle domande aperte + il numero didomande chiuse corrette genera il punteggio totale

TOT CHIUSE

PunteggioTotale in 15mi

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Griglia di valutazione seconda simulazione terza prova d’esame (tipologia B+C)

NOME COGNOME CLASSE DATADOMANDE APERTE

Punteggio Voto corrisp.

GIUDIZIO

1 5 9/10 OTTIMO/ECCELLENTE4,5 8/9 BUONO/OTTIMO4 7/8 DISCRETO/BUONO3,5 6/7 SUFFICIENTE/DISCRETO3 5/6 QUASI SUFFICIENTE2,5 4/5 INSUFFICIENTE2 3/4 GRAVEMENTE INS.1,5 2/3 RISPOSTA ASSENTE

DOMANDE CHIUSE

2 5 9/10 OTTIMO/ECCELLENTE Crocettare se corretto4,5 8/9 BUONO/OTTIMO Quesito n° 14 7/8 DISCRETO/BUONO Quesito n° 23,5 6/7 SUFFICIENTE/DISCRETO Quesito n° 33 5/6 QUASI SUFFICIENTE Quesito n° 42,5 4/5 INSUFFICIENTE Quesito n° 52 3/4 GRAVEMENTE INS.1,5 2/3 RISPOSTA ASSENTE

TOT APERTE

Il punteggio delle domande aperte + il numero didomande chiuse corrette genera il punteggio totale

TOT CHIUSE

PunteggioTotale in 15mi

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Allegato B

RELAZIONI INDIVIDUALI DOCENTI

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Liceo Ginnasio Enea Silvio PiccolominiSezione Liceo della Formazione “Santa Caterina da Siena”

Classe V sez. B - Anno scolastico 2010/2011Relazione finale

Italiano

A. Obiettivi raggiuntiIn relazione alla programmazione curricolare, sono stati conseguiti dalla totalità della classe, ma a differenti livelli, i seguenti obiettivi:In termini di conoscenze1. conoscenza delle strutture fondamentali della lingua italiana come strumento comunicativo e

come sistema linguistico regolato da norme grammaticali identificabili ma in costante evoluzione: più che sufficiente per la maggioranza della classe, in alcuni casi ampia e sicura, in pochi casi appena sufficiente;

2. conoscenza dei contenuti disciplinari relativi alla storia letteraria (periodi, autori, testi, generi letterari): per molti si limita alla completezza delle informazioni, per altri risulta invece discretamente ampia ed organica, in rari casi approfondita e personalmente rielaborata;

3. conoscenza del linguaggio specifico e possesso degli strumenti minimi necessari all’analisi formale del testo letterario: approssimativa per alcuni, per i più pienamente sufficiente, mentre alcuni dimostrano padronanza del linguaggio e pieno possesso degli strumenti tecnici.

In termini di competenze1. utilizzo corretto delle strutture linguistiche fondamentali nella produzione di testi orali e scritti:

tale competenza risulta in pochi casi non sufficiente, per la maggioranza degli alunni pienamente sufficiente in termini di correttezza ortografica, morfologica, sintattica e lessicale, per alcuni discreta o buona, grazie ad un linguaggio preciso e chiaro, articolato sul piano sintattico e appropriato sul piano lessicale, in qualche caso anche grazie all’abilità nel variare registro a seconda degli scopi della comunicazione e alla originalità stilistica;

2. riconoscimento dei diversi tipi di testo in base alle loro caratteristiche formali e produzione di testi diversificati a seconda del destinatario e degli scopi comunicativi: mentre il riconoscimento delle diverse tipologie avviene con sufficiente facilità per quasi tutta la classe, la produzione risulta assai più diversificata: mentre alcuni alunni sanno infatti produrre indifferentemente testi di diversa natura con esiti altrettanto validi e in piena autonomia, altri devono essere guidati nella elaborazione di certi tipi di testo e risultano efficaci solo in alcuni;

3. applicazione consapevole delle conoscenze relative al lessico specifico e agli strumenti necessari all’analisi di un testo letterario: tale competenza è pienamente sufficiente per la maggioranza della classe, discreta e in qualche caso decisamente buona da parte di alunni dotati non solo di una migliore strumentazione ma anche di una maggiore autonomia e creatività;

4. applicazione delle conoscenze teoriche relative alla disciplina anche in ambito pluridisciplinare: ciò avviene per pochi in piena autonomia e con immediatezza, per la maggioranza della classe solo sotto la guida dell’insegnante.

In termini di capacità1. organizzazione delle conoscenze e delle competenze in un percorso logico;2. sintesi dei concetti principali ed elaborazione di schemi; 3. contestualizzazione storica.Quasi tutta la classe ha conseguito tali obiettivi minimi in maniera esaustiva; alcuni alunni hanno

sviluppato inoltre, a livelli diversi:

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1. capacità logiche, di analisi e sintesi, e attitudine a problematizzare;2. capacità critiche: valutare l’attendibilità delle informazioni, confrontare e valutare le

interpretazioni, formulare giudizi; 3. capacità di rielaborazione: progettare soluzioni e decidere procedimenti alternativi, condurre

ricerche autonome, muovendo da interessi e curiosità personali, elaborare testi originali;4. capacità di utilizzare consapevolmente e autonomamente le conoscenze e le competenze

disciplinari acquisite anche in ambito pluri o interdisciplinare, in situazioni interattive ed in contesti diversi da quelli dell’apprendimento;

5. capacità di apprezzare il valore formale dei testi.

Un piccolo gruppo di alunni, al di là dei risultati scolastici conseguiti, ha infine approfondito la riflessione sulla letteratura in prospettiva non solo storica ma anche esistenziale, sviluppando l’interesse per la lettura e acquisendo una più profonda consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario come espressione di civiltà e come forma di conoscenza del reale e di sé stessi.

B. Contenuti disciplinariAll’inizio dell’anno scolastico sono state presentate le linee di sviluppo principali della letteratura italiana, ma anche europea ed americana, dall’epoca romantica fino alla seconda metà del Novecento (per la prosa narrativa fino alla produzione degli anni ‘80, almeno per linee molto generali); è stata inoltre consigliata la lettura individuale di romanzi del Novecento, di autori italiani e stranieri, che gli alunni hanno liberamente scelto secondo i propri gusti e interessi; le segnalazioni dell’insegnante si sono basate su due criteri fondamentali: l’appartenenza dell’opera alla categoria dei classici e la ricchezza di spunti presenti nell’opera stessa, nel caso degli autori stranieri anche in vista di una analisi comparata con testi letterari italiani compresi nel programma di studio annuale. Si è quindi avviato lo studio dei singoli autori, delle opere e dei movimenti più significativi, secondo l’articolazione indicata nel programma allegato. La trattazione degli argomenti di letteratura ha seguito solitamente un percorso storiografico.

C. Metodologie Si è utilizzata soprattutto la lezione frontale, intesa come esposizione dei dati essenziali relativi al contesto storico-culturale e presentazione complessiva degli autori e delle opere, cui solitamente ha fatto seguito, anche per un’immediata verifica dell’apprendimento, la discussione collettiva, durante la quale l’insegnante ha guidato la classe all’effettuazione dei corretti collegamenti logici e spazio-temporali e all’individuazione dei collegamenti interdisciplinari, trasformando quindi la lezione in problem-solving. Si è sempre cercato di dare rilievo al rapporto degli autori (e delle opere) sia col contesto storico-culturale della loro epoca sia con gli elementi della tradizione letteraria che agiscono di volta in volta come modelli o come referenti conflittuali; molta importanza è stata data anche agli elementi di poetica, soprattutto laddove essi siano dichiarati in scritti teorici e programmatici.La lettura diretta e l’analisi del testo, riscontro imprescindibile per giungere ad una conoscenza e a un giudizio critico delle diverse esperienze letterarie, ha mirato all’individuazione dei motivi tematici più specifici che caratterizzano le opere e gli autori presi in esame e al riconoscimento dei principi di estetica che agiscono dentro il linguaggio dei testi stessi. La lettura/spiegazione/ analisi/interpretazione dei testi fatta in classe è stata guidata dall’insegnante, ma anche autonomamente svolta dagli alunni, onde favorire un approccio induttivo ed escludere astratti formalismi o ripetizioni di stereotipi nozionistici; sono stati per questo assegnati talvolta lavori individuali di analisi del testo letterario, da svolgere in classe o a casa, i cui risultati, con le relative interpretazioni, sono stati poi oggetto di confronto e dibattito; quanto ai modi di analisi e ai metodi di interpretazione si è riconosciuta validità a diverse prospettive critiche, per non ridurre la pluralità

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esegetica ad un unico punto di vista e per invitare gli alunni a cercare autonomamente una via personale alla comprensione del testo. L’insegnante ha inoltre fornito indicazioni teoriche sulle differenti tipologie testuali (analisi del

testo, saggio espositivo ed argomentativo di ambito artistico-letterario, tecnico-scientifico, socio-

economico, storico-politico, articolo di giornale di ambito artistico-letterario, tecnico-scientifico,

socio-economico, storico-politico, tema di storia, tema tradizionale), sulle quali gli alunni si sono

esercitati, autonomamente o con la guida dell’insegnante.

D. Materiali didattici, strumenti e risorseStrumento didattico essenziale è stato il libro di testo adottato: R. Bruscagli, G. Tellini, Itinerari dell’invenzione. Autori, temi, crocevia della letteratura italiana ed europea, Sansoni, Firenze 2004. Oltre al libro in adozione, l’insegnante ha fatto riferimento ad altri manuali scolastici, da cui sono stati tratti appunti di collegamento, schemi e sintesi, e ad altre antologie, da cui sono stati tratti ulteriori testi e schede critiche, ed ha consigliato l’uso di dizionari ed enciclopedie, di materiali audiovisivi e multimediali facilmente reperibili; agli alunni interessati ad approfondimenti individuali sono stati consigliati di volta in volta testi letterari e critici, preferibilmente disponibili presso la biblioteca di Istituto, forniti dall’insegnante o in possesso degli alunni stessi.

E. Tipologie delle proveNel trimestre sono state attuate due prove scritte e due verifiche orali, nel pentamestre quattro prove scritte e due verifiche orali. Verifiche scritte: accanto al tema tradizionale, sono state proposte prove di analisi del testo in forma di questionario, saggi e articoli di giornale di tipo espositivo e argomentativo di ambito artistico-letterario, tecnico-scientifico, socio-economico, storico-politico, temi di storia concordati con l’insegnante della disciplina.Verifiche orali: affiancate da ripetuti sondaggi informali, effettuati sulla base di interventi estemporanei degli alunni (osservazioni, domande, discussioni), le verifiche formali sono state programmate alla fine di un consistente periodo di lezioni e di una serie di unità didattiche fra loro concettualmente o cronologicamente collegate; la prova è stata condotta in forma di colloquio intorno agli argomenti del programma svolto e gli alunni sono stati chiamati ad esporre in modo ragionato e non solo mnemonico le proprie conoscenze relative ai testi, agli autori, ai periodi esaminati, per accertare la competenza linguistica e comunicativa, la comprensione dei contenuti e la capacità di contestualizzarli, le abilità logiche, le attitudini critiche e interpretative. In qualche caso, sono stati ricavati dati per la verifica orale anche da prove scritte di analisi di testi letterari e da produzioni scritte in forma di saggio breve o articolo di giornale di ambito artistico-letterario e sono stati inoltre assegnati ai singoli alunni testi da analizzare, commentare e presentare oralmente alla classe; in questo caso l’intervento dell’insegnante non ha preceduto la verifica, se non con premesse generali, ma ha integrato dove necessario l’intervento degli alunni.

F. Valutazione delle provePer la prova scritta si è tenuto conto dei seguenti criteri: organicità e coerenza logica dell’elaborato; ampiezza dell’informazione; ricchezza dell’argomentazione; aderenza dello svolgimento alla traccia e pertinenza dei contenuti; capacità critica e rielaborazione personale delle conoscenze; correttezza della forma (a livello ortografico e morfosintattico); proprietà lessicale e cura dell’espressione; particolare originalità dell’esposizione sul piano stilistico e argomentativo. Ciascuno di questi criteri è stato ovviamente valutato in relazione alla tipologia testuale prescelta.

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Per la prova orale si è tenuto conto dei seguenti criteri: conoscenza degli argomenti; ricchezza delle informazioni ed eventuali approfondimenti; pertinenza e coerenza del discorso in relazione alle questioni poste; chiarezza dell’esposizione e proprietà del linguaggio; uso corretto della terminologia specifica; valutazione critica e rielaborazione personale.

Nella valutazione finale si è tenuto conto: dei progressi raggiunti rispetto ai livelli di partenza in relazione agli obiettivi programmati (relativamente ai contenuti e al metodo); della capacità di effettuare gli opportuni collegamenti anche interdisciplinari; dell’autonomia di giudizio dimostrata; della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno di studio, di eventuali approfondimenti personali.Nell’attribuzione dei voti, in fase di valutazione formativa, ci si è attenuti alla griglia di riferimento approntata dal Consiglio di Classe; al momento della valutazione sommativa, pur raccogliendo tutte le valutazioni precedenti dalle quali non si può prescindere, si è inteso tuttavia evidenziare l’intero processo di maturazione, comprensivo di tutti gli aspetti formativi, educativi, didattici concordati.

Siena 15/05/2011 L’insegnante

Nicoletta Fabio

Istituto di Istruzione Superiore “Enea Silvio Piccolomini”Liceo della Formazione “Santa Caterina da Siena”

Classe V sez. B - Anno scolastico 2010/2011Latino

Relazione finale

A. Obiettivi raggiuntiIn relazione alla programmazione curricolare, sono stati conseguiti dalla totalità della classe, ma a differenti livelli, i seguenti obiettivi:In termini di conoscenze

conoscenza delle strutture fondamentali della lingua latina nei suoi aspetti morfologici, sintattici e lessicali: la maggioranza della classe possiede tale conoscenza ad un livello pienamente sufficiente; per alcuni alunni il livello è discreto, per altri la conoscenza è invece approssimativa e/o incompleta;

conoscenza dei contenuti disciplinari relativi alla storia letteraria (periodi, autori, testi, generi): per i più risulta pienamente sufficiente, per alcuni discretamente ampia ed organica e in qualche caso approfondita attraverso la lettura individuale di un maggior numero di testi in traduzione ed un personale interesse per i più significativi fenomeni antropologici e culturali che hanno caratterizzato il mondo classico.

In termini di competenze sapersi orientare nella lettura e nella traduzione dei testi latini oggetto di studio, utilizzando

il vocabolario: la quasi totalità della classe necessita a questo proposito del supporto di note esplicative e della guida dell’insegnante;

saper riconoscere i diversi tipi di testo e i generi letterari di appartenenza in base alle loro caratteristiche formali: a questo proposito, alcuni necessitano del supporto di note esplicative, per il resto della classe il livello è più che sufficiente;

saper riconoscere il contenuto e la struttura di un’opera: discreto livello per tutta la classe; saper individuare i dati salienti che caratterizzano la poetica di un autore: a questo proposito,

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alcuni necessitano del supporto di note esplicative, per il resto della classe il livello è più che sufficiente;

saper riferire con chiarezza le proprie conoscenze: discreto livello per tutta la classe; alcuni alunni sono anche in grado di organizzare i diversi contenuti sul piano sincronico e diacronico e di esporli con linguaggio particolarmente appropriato.

In termini di capacità capacità logiche: cogliere analogie e differenze, elementi di continuità e di frattura, nelle

diverse fasi di evoluzione della storia letteraria, individuando gli elementi della tradizione che hanno agito, di volta in volta, come modelli e/o come referenti conflittuali;

capacità critiche: confrontare e valutare le diverse interpretazioni; acquisizione, a diversi livelli, di una più matura consapevolezza storica anche in relazione al

presente.La maggioranza della classe ha conseguito questi ultimi obiettivi ad un livello complessivamente sufficiente. Alcuni, oltre ad aver conseguito tali obiettivi in maniera esaustiva, hanno anche dimostrato di aver potenziato attraverso lo studio della disciplina le seguenti capacità:

capacità logiche e critiche: interpretazione autonoma dei testi e formulazione di giudizi personali;

capacità di rielaborazione: organizzazione di percorsi di approfondimento diacronico e sincronico di opere e tematiche, confronto di modelli della letteratura latina con quelli delle letterature moderne;

capacità di utilizzare consapevolmente e autonomamente le conoscenze e le competenze disciplinari acquisite anche in ambito pluri o interdisciplinare e in contesti diversi da quelli dell’apprendimento;

capacità di apprezzare il valore formale dei testi (anche se letti in traduzione);

B. ContenutiPer la storia della letteratura, dopo aver completato lo studio dell’età augustea (Orazio), si è affrontata l’intera età imperiale, esaminando le opere dei principali autori inserite nel contesto storico-culturale, quindi in ordine cronologico, ma anche mettendo in luce le caratteristiche specifiche e l’evoluzione dei generi letterari, nonché individuando percorsi tematici.Per il dettaglio dei contenuti, si rimanda all’allegato programma, sottolineando qui l’esiguità delle due ore settimanali previste per una disciplina tanto complessa e nei confronti della quale i giovani manifestano spesso una certa insofferenza.

C. MetodologiePerché la trattazione degli argomenti di storia letteraria non risultasse astratta si è dedicata ampia attenzione alla lettura dei testi, presentati dall’antologia e dal manuale con traduzione a fronte; il ricorso a buone versioni italiane è stato reso necessario dallo scarso tempo a disposizione cui si accennava sopra e dalle difficoltà che la classe, ad esclusione di rari casi, ha sempre incontrato nell’approccio diretto ai testi: l’apprendimento della lingua è stato assai problematico a causa delle lacune di base che si è cercato di colmare (anche con interventi di recupero in itinere) ma con risultati parziali. La lettura diretta dei testi latini, effettuata necessariamente sotto la guida dell’insegnante, si è pertanto limitata ai brani indicati nell’allegato programma, anche per evitare di mortificare quegli aspetti della disciplina che più hanno coinvolto la classe e che si sono ritenuti, tutto sommato, più formativi; l’aspetto strettamente linguistico della materia è stato quindi considerato secondario rispetto alla conoscenza della storia letteraria e all’analisi dei contenuti, anche se nella fase di lettura e analisi dei testi si sono richiamate le conoscenze di base della lingua latina e si è stimolata la classe al confronto con l’italiano.Si è cercato di portare l’attenzione degli alunni verso quei motivi poetici e quelle riflessioni teoriche

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che meglio consentono di evidenziare le relazioni che intercorrono tra la nostra cultura e quella latina, privilegiando comunque le tematiche esistenziali, nonché fornendo spunti per riferimenti pluridisciplinari. Dopo ogni lezione frontale, servita a fornire quadri generali di riferimento al contesto storico-culturale e presentazioni complessive degli autori e delle opere, si è dato ampio spazio agli interventi degli alunni, sollecitandone la partecipazione attiva in fase di lettura e commento dei testi.

D. Materiali didatticiIn primo luogo è stato utilizzato il libro di testo in adozione, M. MORTARINO, M. REALI, G. TURAZZA, Genius loci. Storia e antologia della letteratura latina, voll. 2 e 3, Loescher, Torino 2007.Si è fatto inoltre ricorso a vocabolari ed enciclopedie, materiali critici e testi in traduzione tratti da altre antologie e manuali forniti dall’insegnante, testi letterari e critici in possesso degli alunni, forniti dall’insegnante o reperibili presso la biblioteca d’Istituto.

E. Tipologie delle proveLe verifiche formali sono state due nel trimestre (una orale ed una scritta), tre nel pentamestre (una scritta ed una orale, più una simulazione della terza prova d’esame, quest’ultima costituita da 2 domande a risposta aperta, con indicazione del numero di righe entro le quali rispondere, e 5 domande a risposta multipla. Le prove scritte, oltre a domande aperte e chiuse sulla tipologia della terza prova, richiedevano analisi e interpretazione di un testo in latino con traduzione a fronte. Le prove orali si sono invece svolte in forma di colloquio intorno agli argomenti del programma svolto: esposizione non solo mnemonica ma ragionata delle conoscenze, contestualizzazione storica, confronti tra autori, analisi formale dei testi e individuazione dei generi di appartenenza, sintesi delle problematiche principali. Vista l’esiguità del tempo a disposizione, si è preso in considerazione qualunque elemento utile alla verifica, tenendo conto degli interventi estemporanei degli alunni, delle loro domande, delle discussioni sorte intorno agli argomenti via via affrontati, degli eventuali riferimenti alla disciplina emersi durante le lezioni di italiano.

F. ValutazioneNella valutazione delle singole prove si è tenuto conto dei seguenti criteri: ampiezza delle informazioni; competenza linguistica; capacità di contestualizzare; pertinenza e coerenza del discorso in relazione alle questioni poste; capacità di organizzare le conoscenze in un percorso logico; capacità di esporre i contenuti con chiarezza e proprietà di linguaggio; capacità di effettuare gli opportuni collegamenti fra i testi e fra gli autori; capacità interpretativa.Nella valutazione finale si è tenuto conto: dei progressi raggiunti rispetto ai livelli di partenza in relazione agli obiettivi programmati (relativamente ai contenuti e al metodo); della capacità di effettuare gli opportuni collegamenti anche interdisciplinari; dell’autonomia di giudizio dimostrata; della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno di studio, degli eventuali lavori di ricerca e di approfondimento personale. Nell’attribuzione dei voti, in fase di valutazione formativa, ci si è attenuti alla griglia di riferimento approntata dal Consiglio di Classe; al momento della valutazione sommativa, pur raccogliendo tutte le valutazioni precedenti dalle quali non si può prescindere, si è voluto tuttavia evidenziare l’intero processo di maturazione, comprensivo di tutti gli aspetti formativi, educativi, didattici concordati.

Siena 15/05/2011 L’insegnante Nicoletta Fabio

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E. S. PICCOLOMINI”

SEZIONE LICEO DELLA FORMAZIONE “SANTA CATERINA DA SIENA”

A.S. 2010/11 CLASSE V SEZ. C

Relazione finale Storia

Docente: Nicoletta Mori

FONDAMENTI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA IN RELAZIONE ALLE FINALITÁ EDUCATIVE E ALLE COMPETENZE COGNITIVE CONCORDATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE

L’insegnamento della storia nel triennio del Liceo della Formazione, nel rispetto delle finalità generali Piano dell’Offerta Formativa, è finalizzato a:- promuovere l’acquisizione di un metodo storico e di scoperta e utilizzo di quelle

strutture cognitive che consentono di interpretare la realtà- sviluppare la consapevolezza della complessità di relazioni esistente tra i diversi

eventi storici e della reciproca interazione e influenza fra i vari soggetti storici in una determinata epoca

- interiorizzare i concetti, il linguaggio e i metodi specifici della disciplina storica, primo fra tutti quello comparativo, per saper cogliere punti in comune e differenze tra fenomeni analoghi e diversi

- sviluppare la capacità di selezionare i dati storici e di valutare criticamente le testimonianze, le fonti storiografiche, nonché i giudizi di studiosi di epoca moderna e contemporanea su fatti e fenomeni storici

- favorire la formazione di una coscienza storica e la capacità di formulare ipotesi originali di fenomeni complessi

- promuovere l’ampliamento del proprio orizzonte culturale ed una più matura e consapevole sensibilità alle problematiche legate alla convivenza civile, alla tolleranza ed al rispetto reciproco nella società pluralistica moderna

Pertanto, concordemente con gli obiettivi generali, educativi e cognitivi previsti dal Consigli di classe (per cui si rimanda al Documento del Consiglio), gli obiettivi specifici della disciplina sono i seguenti:

- conoscere i contenuti disciplinari e saperli rielaborare ed interpretare in modo personale, sia in prospettiva diacronica che sincronica, individuando rapporti e influenze reciproche tra eventi e fenomeni storici, sociali, politici e tra ambiente e vicende storiche

- acquisire un pensiero critico e autonomo anche grazie al confronto tra la narrazione dei fatti storici e la lettura di contributi storiografici e di fonti dirette sui vari eventi

- padroneggiare il lessico specifico e gli strumenti di supporto allo studio della disciplina storica in modo da esporre le conoscenze in modo chiaro e consequenziale

- acquisire la capacità di comprendere e interpretare i dati oggettivi e le ipotesi interpretative dei testi storiografici letti, selezionandone in modo critico nuclei concettuali fondamentali

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CRITERI METODOLOGICI

Criteri metodologici generali e situazioni di insegnamento-apprendimento

Specialmente nel corso di questo ultimo anno, sono emersi un maggiore interesse ed una più costante e aperta partecipazione da parte delle alunne, sicuramente in parte dovuti alla attualità degli argomenti oggetto di studio nel V anno superiore che ne conferma e rafforza la centralità didattica all’interno del curricolo disciplinare, sia sul piano dei contenuti che del metodo (la storia infatti favorisce l’impiego delle categorie spazio-temporali e lo sviluppo e l’affinamento delle capacità di sintesi e di analisi).Relativamente alla metodologia la lezione frontale è ricorsa al metodo ‘strutturale’ narrativo per illustrare la situazione di partenza ed inquadrare cronologicamente gli argomenti trattati, oltre a mettere in rilievo i fatti e processi più significativi ed i soggetti storici che vi hanno preso parte, al fine di individuare nuclei di grandi temi e problemi all’interno dei singoli argomenti. Le lezioni dialogate, attraverso domande e discussioni guidate, hanno avuto lo scopo favorire l’interesse, il coinvolgimento, l’analisi personale e critica degli alunni, oltre ad un loro impegno sistematico e responsabile nello studio della disciplina. La partecipazione degli studenti è stata inoltre stimolata, quando è stato possibile, dalla lettura, in classe e individuale a casa, di documenti storici e fonti storiografiche e, nel contempo, sono stati offerti continui suggerimenti per il consolidamento e il recupero di conoscenze e abilità non ancora in pieno possesso delle alunne. Costante è stato lo sforzo di attualizzare le tematiche affrontate e le problematiche ad esse connesse, sia al fine di sottolineare l’utilità dello studio della storia per la comprensione del presente, sia per educare le alunne a partecipare al dibattito ed al confronto costruttivo e critico, ma anche al rispetto delle diversità, oltre che alla libera manifestazione dei propri giudizi e valutazioni.

IL MODELLO VALUTATIVO

a) Tipologie di verifiche adottate

Ai fini della valutazione, le verifiche orali formalizzate, colloquio individuale o discussione di gruppo (almeno uno nel trimestre e uno nel pentamestre), hanno saggiato la conoscenza generale degli argomenti, la capacità di collegarli tra loro all’interno del quadro storico di riferimento, oltre a quella di esporli in modo ragionato e personale e non mnemonico. Queste sono state affiancate da prove strutturate o semistrutturate in forma di quesiti a risposta chiusa, multipla o aperta (almeno una per quadrimestre), utili sia ai fini della valutazione orale complessiva che a quello di abituare gli alunni allo svolgimento della terza prova scritta dell’esame di Stato, in quanto stimolano le capacità logico-deduttive e la capacità di sintesi. Accanto e a completamento delle verifiche di tipologia tradizionale si è tenuto conto, inoltre, degli interventi delle alunne durante le discussioni, le interrogazioni, le lezioni, dell’eventuale svolgimento di saggi di ambito storico o di temi di tipologia C assegnati dall’insegnante di italiano nell’ambito delle prove scritte relative a tale disciplina; nonché del livello di partecipazione e di interesse in classe, dei progressi fatti in relazione ai livelli di partenza.

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b) Criteri di valutazione delle prove di verifica

La valutazione si è basata sui parametri di giudizio dettati nella tabella di corrispondenza tra giudizi e voti numerici concordata tra i docenti e resa nota alle alunne (si veda il Documento del Consiglio di classe). Sono state depositati e restano a disposizione della commissione d’esame gli elaborati degli alunni relativi alla I simulazione della III prova dell’Esame di Stato e le altre prove strutturate formali da esse svolte nel corso dell’anno scolastico come previsto dagli ordinamenti in vigore. Tutte le verifiche sono state finalizzate ad accertare: il possesso dei contenuti studiati, la capacità di istituire rapporti causa-effetto tra eventi storici diversi, capacità di esporre gli argomenti in modo chiaro, corretto e sicuro, dimostrando di saper utilizzare, se necessario, termini del lessico specifico della materia, la capacità di porre in relazione fatti e fenomeni storici con fenomeni di tipo sociale e di tipo economico.Oggetto di valutazione sono stati:- il livello di conoscenze e informazioni raggiunto- la capacità di esposizione, sia nella forma orale che in quella scritta, sotto tutti i suoi

aspetti: chiarezza, capacità di sintesi e di analisi, uso corretto ed appropriato del lessico, ivi compreso il lessico specifico delle singole discipline, coerenza e organicità

- la capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari, di personalizzare le conoscenze, di attingere in modo spontaneo al bagaglio della conoscenze precedentemente acquisite

- percorsi di studio e di approfondimento personaleIn ogni caso, nella valutazione sommativa, pur partendo dalle valutazioni formali da cui non si può prescindere, si è tenuto conto dell’intero processo di maturazione delle alunne, comprendente non solo gli aspetti didattici, ma anche quelli formativi e educativi condivisi (vedi anche il precedente punto a).Per la griglia di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento si rimanda al Documento del consiglio di classe.

STRUMENTI

a. Libri di testo in adozione:- A. Bravo, A. Foà, L. Scaraffia, I nuovi fili della memoria. Uomini e donne nella

storia, Laterza, 2003, voll. II e IIIb) Dizionari, enciclopedie, riviste, quotidiani, testi disponibili in biblioteca o posseduti

dagli alunni, brani critici e di approfondimento di testi non antologizzati, , articoli di giornale, forniti in fotocopie dal docente

c) Materiali fotografici, audiovisivi, multimediali in possesso dell’Istituto

GIUDIZIO SUL RENDIMENTO GENERALE DELLA CLASSE

Dei 25 alunni frequentanti la classe IVB lo scorso anno scolastico, sono stati ammessi alla classe quinta 23 alunni, 22 femmine e 1 maschio. La classe, nella quale la sottoscritta è titolare dell’insegnamento della Storia solo dalla classe IV, è abbastanza eterogenea ma, all’inizio di questo ultimo anno superiore è apparsa un po’ più coesa al suo interno, non mostrando particolari divisioni interne, sebbene già dagli anni precedenti si siano evidenziati gruppi più piccoli legati da amicizia più profonda. Il

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rendimento nella disciplina è variabile, ma in generale gli alunni si sono dimostrati quest’anno fin da subito interessati e partecipi nel corso delle spiegazioni, intervenendo spesso con domande e commenti, o chiedendo ulteriori spiegazioni. Sul piano didattico e contenutistico la mia personale opinione si trova in linea con quanto emerso nel corso del C.d.C del 8.10.2010, che, tenuto conto del particolare gradimento di una buona parte della classe per le discipline di area scientifica, ha espresso un giudizio complessivo positivo. Ciò nonostante, l’impegno profuso da parte degli alunni nella mia disciplina è stato in generale più che soddisfacente, in parte forse perché i contenuti di questa disciplina oggetto di studio nel V ed ultimo anno destano solitamente maggior interesse negli studenti, che li sentono molto ‘vicini’ e si mostrano sempre molto sensibili a comprendere le cause e le conseguenze dei grandi fatti storici del ‘900, in parte perché la classe (tranne rarissime eccezioni) ha mostrato fin da subito e progressivamente sempre più grande senso di responsabilità e serietà nell’affrontare gli argomenti oggetto di studio e nella preparazione per le relative verifiche orali e scritte in tutte le discipline del presente anno scolastico. Tale atteggiamento è stato tanto più apprezzabile, per quanto mi riguarda, tenuto conto che, almeno per una parte degli studenti, permangono difficoltà nel padroneggiare le abilità espressive, sia quelle specifiche per le discipline umanistico-letterarie, sia quelle trasversali a tutte le materie, e che gli alunni hanno profuso maggior impegno e tempo nel loro affinamento, con risultati più che soddisfacenti in molti casi, più che sufficienti in alcuni e, solo in pochi casi, non pienamente sufficienti.

Siena, lì 10.05.2011L’insegnante

Nicoletta Mori

Liceo della Formazione “S.Caterina da Siena” a.s. 2010/11

RELAZIONE FINALE CLASSE: V° B

Materia: SCIENZE DELLA FORMAZIONE Docente: PATRIZIA QUADARTI

Premessa deontologica e fondamenti formativi della disciplina Il piano di lavoro che ha caratterizzato questo anno scolastico è nato dalla condivisione dei fondamenti formativi delle discipline che caratterizzano il Dipartimento “Persona-Cittadino”, anche se poi ogni singolo docente in piena libertà ed autonomia ha individuato una propria strategia comunicativa all’interno della specificità delle classi.Lo studio delle Scienze della Formazione ( Psicologia, Sociologia, Pedagogia ed Antropologia ), ha avuto lo scopo di formare nelle alunne la capacità di comprendere la complessità del mondo attuale, è stato quindi opportuno sviluppare nelle alunne la consapevolezza del percorso evolutivo

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compiuto dalle scienze socio-antropologiche, favorire la formazione di una mente aperta al confronto interculturale ed alla comprensione dell’importanza che rivestono nel processo formativo le dinamiche educativo-pedagogiche.

Presentazione della classe

La classe V° B è costituita da 23 alunni ( 22 femmine ed 1 maschio) che hanno conservato nel tempo le dinamiche che la hanno caratterizzata nel tempo.E’ presente infatti un buon equilibrio ed un discreto livello di collaborazione delle alunne fra di loro e con la docente. Correttezza, atteggiamento propositivo e non di rado vivace partecipazione alla lezione hanno caratterizzato il loro rapporto con le discipline, anche se ovviamente le alunne hanno partecipato in maniera diversificata secondo le loro attitudini personali. Quindi i risultati che le alunne hanno conseguito sono generalmente accettabili ed in alcuni casi apprezzabili, infatti alcune hanno mostrato di possedere una preparazione puntuale, ben organizzata, frutto di una studio costante ; altre, nonostante l’impegno profuso , presentano ancora delle difficoltà nell’organizzazione del lavoro e nella rielaborazione personale delle discipline, altre ancora a causa dello studio non sempre puntuale e dell’interesse altalenante, evidenziano carenze a livello conoscitivo.

Finalità educative e competenze cognitive

Facendo sempre riferimento alle premesse d’area ed alle finalità educative concordate durante il Consiglio di classe, è stato possibile realizzare gli interventi che hanno favorito lo sviluppo della personalità delle alunne e della loro coscienza sociale.Infatti le riflessioni costitutive e fondanti le Scienze della Formazione hanno permesso alle allieve di comprendere e conoscere le problematiche legate alla diversità, di orientarsi nel mondo grazie alla sensibilità che i temi socio-psicologici hanno potenziato ed acquisire la consapevolezza che l’uomo è un essere biologico, ma anche il risultato dell’interazione con l’ambiente, in quanto la sua natura è il prodotto di una costruzione sociale e culturale.L’insegnamento delle varie discipline nella specificità del processo di apprendimento, ha potenziato le capacità di contestualizzare, di saper operare confronti, di essere in grado di usare il linguaggio specifico, di formulare modi interpretativi dei processi formativi ed educativi, di sviluppare in loro una particolare sensibilità nei confronti delle situazioni problematiche del mondo. Questa ultima caratteristiche è emersa in maniera importante nella progettazione e realizzazione della mostra fotografica “Sguardi Incrociati”, tale progetto nato dalla collaborazione degli insegnanti di Storia dell’arte, Italiano e Scienze della Formazione ha fornito una chiave di lettura significativa “dell’anziano” inserito in una struttura assistita, mostrando alcuni momenti della vita comunitaria e del vissuto degli ospiti della redidenza.

Modello di apprendimento-insegnamento

La convinzione che per poter lavorare in modo efficace e produttivo sia fondamentale preoccuparsi del benessere psicologico degli alunni coinvolti nel processo educativo mi ha portato ad adottare il metodo integrato, puntando sull’aspetto relazionale inteso come momento portante del processo di apprendimento, in quanto il benessere o malessere individuale stanno proprio nella qualità

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dell’interazione, che permette anche di valorizzare le potenzialità degli alunni, di correggere i loro errori, evitando qualsiasi tipo di svalutazione critica o giudizio di valore.In ragione di ciò , il mio ruolo è stato caratterizzato da onestà intellettuale, chiarezza di intenti che ho esplicitato, disponibilità all’ascolto.A livello propriamente metodologico ho utilizzato la lezione frontale perché mezzo che permette la trasmissione delle conoscenze in tempi relativamente brevi ad un numero elevato di persone. Importante anche l’utilizzo della lezione discussione per il confronto e la valutazione di quanto proposto, tutto questo anche suffragato da presentazione di esperienze, di punti di vista, di riflessioni personali anche grazie a letture appropiate, proiezione di films ed a tutto il materiale ritenuto utile per il processo di apprendimento.

Valutazione del processo di apprendimento La valutazione è stata attuata in due momenti: una prima valutazione durante il processo educativo, in itinere , tesa a correggere e potenziare le conoscenze, competenze e capacità raggiunte ed una sommativa che ha tenuto conto del modo di essere, della partecipazione, dell’interesse, delle conoscenze posseduta, quindi tutti gli aspetti personali e didattici ritenuti indispensabili.Nello specifico sono state effettuate molte prove simili a quelle che sarà la loro seconda prova di esame allo scopo dio evidenziare lacune, chiarire dubbi, organizzare in modo sintetico idee, problemi ed il linguaggio.Inoltre sono state effettuate interrogazioni orali per valutare le conoscenze possedute e la comprensione degli argomenti trattati.

Siena, 15 Maggio 2011 L’Insegnante Patrizia Quadarti

Liceo della Formazione “S.Caterina da Siena” a.s.2010/2011

Relazione Finale di Filosofia

Classe: V°B Insegnante: Patrizia Quadarti

Premessa deontologia e fondamenti formativi della disciplina

Il piano nasce dal confronto fra colleghi del medesimo dipartimento disciplinare che porta alla condivisione dei fondamenti formativi delle discipline che caratterizzano tale dipartimento e che deve supportare la piena libertà di insegnamento di ogni singolo docente nella creativa ricerca di una strategia comunicativa all’interno della specificità di ogni classe.L’educazione filosofica deve contribuire a consolidare il possesso degli strumenti della comunicazione, andando a rinforzare le capacità argomentative e l’impegno alla

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riflessione, costruire quindi uno strumento indispensabile per la formazione di personalità critiche.Facendo proprie, quindi, quelle che sono le finalità dell’area persona-cittadino, lo studio della filosofia deve favorire la formazione di persone autentiche, capaci di dare una propria interpretazione del mondo e della vita, costruendo così la propria individualità pur nel rispetto degli altri.

Presentazione della classe

La classe V B che è costituita quest’anno da 23 alunni (22 studentesse ed 1 studente), ha cambiato quindi la propria composizione rispetto allo scorso anno, per la bocciatura di due alunni.Gli studenti, nel corso dell’anno, hanno avuto un atteggiamento positivo nei confronti dello studio della disciplina pur diversificando il proprio comportamento e quindi i risultati raggiunti, in relazione al proprio modo di essere. Correttezza, atteggiamento propositivo e non di rado viva partecipazione alla lezione, hanno caratterizzato il rapporto degli alunni con le argomentazioni proposte.Quindi i risultati che gli studenti hanno conseguito sono in generale apprezzabili, infatti una parte della classe ha mostrato di possedere una preparazione puntuale, frutto di uno studio consapevole e personalizzato; altri, nonostante il’impegno profuso, presentano ancora difficoltà nell’organizzazione del lavoro e nella rielaborazione personale delle tematiche proposte.

Modello di apprendimento insegnamento

La convinzione che per poter lavorare in modo efficace e produttivo si fondamentale preoccuparsi del benessere psicologico degli alunni coinvolti nel processo educativo mi ha portato ad adottare il metodo integrato, puntando sull’aspetto relazionale inteso come momento portante del processo di apprendimento, in quanto il benessere o malessere individuale stanno proprio nella qualità dell’interazione, che permette anche di valorizzare le potenzialità degli alunni, di correggere i loro errori, evitando qualsiasi tipo di svalutazione critica o giudizio di valore.In ragione di ciò il mio ruolo è stato caratterizzato da onestà intellettuale, chiarezza di intenti che ho esplicitato, disponibilità all’ascolto.A livello propriamente metodologico ho utilizzato la lezione frontale perché mezzo che permette la trasmissione delle conoscenze in tempi relativamente brevi ad un numero elevato di persone.Importante anche l’utilizzo della lezione discussione per il confronto e la valutazione di quanto proposto, tutto questo anche suffragato da presentazione di esperienze di

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punti di vista, di riflessioni personali anche grazie a letture appropriate ed all’utilizzo di tutto il materiale ritenuto utile per il processo di apprendimento.Il programma di filosofia effettivamente svolto non corrisponde fedelmente a quanto ipotizzato ad inizio anno scolastico, perché il ridotto numero di ore settimanali assegnate all’insegnamento della disciplina e le vacanze che nel corso dell’anno hanno coinciso con i giorni in cui erano previste tali lezioni, mi hanno costretto a svolgere un programma ridotto rispetto a quello preventivamente proposto.

Valutazione del processo di apprendimento

La valutazione è stata attuata in due momenti: una prima valutazione durante il processo educativo, in itinere, tesa a correggere e potenziare le conoscenze, competenze e capacità raggiunte ed una sommativa che ha tenuto conto del modo di essere, della partecipazione, dell’interesse, delle conoscenze possedute, quindi tutti gli aspetti personali e didattici ritenuti indispensabili.Nello specifico sono state effettuate prove e simulazioni simili a quella che sarà la terza prova di esame, allo scopo di evidenziare lacune, chiarire dubbi, organizzare in modo sintetico le idee, problemi ed il linguaggio.Inoltre sono state effettuate interrogazioni orali per valutare le conoscenze possedute e la comprensione degli argomenti trattati.

Siena, 15 maggio 2011 L’Insegnante Patrizia Quadarti

LICEO DELLA FORMAZIONE S.CATERINAa.s. 2010/2011

RELAZIONE FINALEClasse VB

Docente: Mario SeazzuDiscipline: Matematica e Fisica

Situazione della Classe

La classe è formata da 23 studentesse, la preparazione tecnica e disciplinare fino alla quarta risulta differenziata con alcuni ottimi risultati e altri

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insufficienti, mentre risulta decisamente soddisfacente la preparazione intellettuale e culturale, nonché il dialogo sulle discipline quando queste non richiedano tecnicismi particolari .Da notare semmai la buona preparazione in fisica anche per ciò che concerne la risoluzione di semplici problemi di applicazione delle leggi studiate. Alcune studentesse hanno inoltre ottenuto ottimi risultati nelle gare matematiche a loro proposte. Particolarmente curata è stata nel corso degli anni la preparazione alle prove a Test così diffuse ( purtroppo ) nelle prove di ammissione all’Università; in questo caso i risultati possono dirsi sufficienti.

Da segnalare alcuni casi non soddisfacenti soprattutto per ciò che riguarda gli aspetti tecnici delle discipline.

Nell’ultimo anno la risposta alle richieste più impegnative connesse alla complessità degli argomenti matematici svolti si è dimostrata discontinua alternando prove decisamente buone a cali di concentrazione peraltro usuali in quinta. Migliore la situazione per la fisica dove gli aspetti teorici dell’elettromagnetismo sembrano chiari e correttamente esposti sia in forma scritta che orale.

Sono state svolte due simulazioni di Terza prova ( vedi documento di classe), nelle due discipline: i risultati della seconda sono probabilmente influenzati dal periodo intenso cui gli studenti sono stati sottoposti e quindi non troppo indicativi delle effettive qualità della classe.

Verifiche

Sono state svolte a onde, cioè a gruppi di due o tre durante una settimana di interruzione del programma nel primo trimestre, nel pentamestre si è puntato sulla preparazione alla terza prova miscelando nello stesso compito le tre tipologie. Esse dhanno avuto perciò modalità differenti (esercizi e problemi; domande; tests). I risultati sono stati soddisfacenti in matematica e discreti in fisica con alcune punte di eccellenza.

Valutazione

Si è tenuto conto principalmente di tre fattori : rendimento nella lezione progresso prove

in particolare il primo punto riguarda la puntualità negli esercizi, l’attenzione e la capacità d’intervento. Il secondo la differenza fra il livello di partenza e quello di arrivo. Il terzo il successo o meno durante una settimana di prove.

Non posso altresì negare che la valutazione finale tiene in debito conto il lavoro svolto durante l’intero percorso scolastico.

Attività

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Tutte le gare matematiche ed i concorsi sono state affrontate dagli studenti interessati. Inoltre si sono tenuti incontri pomeridiani per approfondimenti di vario genere.

Siena, 15 maggio 2011 Mario Seazzu

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E. S. PICCOLOMINI”

Sezione Liceo della Formazione

Anno scolastico 2010/2011CLASSE 5B

RELAZIONE FINALE

Materia SCIENZE SPERIMENTALI – GEOGRAFIA GENERALE E ASTRONOMICA

PERCORSO DIDATTICO EDUCATIVOLo studio delle scienze naturali, articolato nelle Scienze della Terra durante il primo

biennio, Scienze sperimentali comprendenti Biologia, Chimica ed elementi di Geografia

astronomica e Geologia nel triennio, è stato affrontato dalla classe con sufficiente

interesse, e, per un gruppo di studentesse, con più manifesta curiosità e partecipazione al

dialogo educativo, che hanno facilitato nel quinquennio l’acquisizione di un metodo di

studio autonomo ed efficace nelle discipline scientifiche. Una buona parte della classe

invece ha spesso incontrato difficoltà nel collegamento logico, nei linguaggi simbolici, nelle

procedure di applicazione e di analisi; lo studio delle discipline è stato pertanto svolto su

percorsi guidati e ripetuti, ma che hanno permesso comunque di raggiungere con

sicurezza gli obiettivi programmati di conoscenza, che in alcuni casi risulta anche ampia e

articolata.

In relazione alla programmazione iniziale dell’ultimo anno sono stati conseguiti i seguenti

obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: il livello medio delle conoscenze sugli argomenti trattati risulta

ampiamente sufficiente, con punte di livello più che discreto per alcune studentesse

costantemente studiose e particolarmente interessate alla materia, strettamente o non del

tutto sufficiente per poche, meno assidue nell’impegno individuale perché meno

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interessate o portate allo studio della disciplina, complessivamente poco efficace per

rielaborazione e collegamento dei contenuti.

Alcuni itinerari didattici ( Storia della Terra; dinamica esogena e cenni di stratigrafia;

idrosfera; parte della atmosfera e climatologia) non sono stati trattati se non in cenni e

riferimenti, per necessità di spiegazioni ripetute, o aumento delle ore dedicate allo studio di

altre unità didattiche. Lo studio delle rocce, inserito nel libro di testo della disciplina, è stato

ridotto ad elementi essenziali perché già affrontato nel programma della prima classe.

COMPETENZE: la competenza lessicale risulta generalmente collegata al livello di

conoscenze conseguite; è precisa e articolata per alcune, sufficientemente chiara per la

maggior parte delle studentesse, incerta per poche che non hanno evidenziato

motivazione ad uno studio più approfondito. Occorre precisare che tale valutazione

riguarda prove prevalentemente scritte, e che parte delle studentesse ha spesso

evidenziato incertezze nella sintesi e nella esposizione orale.

Non risultano invece a livello apprezzabile le competenze su applicazione di formule e

leggi per lo svolgimento di esercizi o semplici problemi, per la difficoltà di molti nella

rielaborazione logica e per il poco tempo dedicato in classe a questo obiettivo.

La materia è stata pertanto svolta privilegiando gli aspetti di conoscenza generale,

descrittiva, discussione e loro collegamento a esperienze dirette, a eventi di attualità o

informazioni in possesso degli studenti.

CAPACITA: riguardo all’obiettivo di conseguire una visione sistemica dei processi naturali,

la classe ha maturato una capacità generalmente apprezzabile nella sintesi delle

conoscenze acquisite e nel collegamento dei nodi concettuali più importanti dell’itinerario

didattico proposto, pur con livelli molto differenziati individualmente. Meno sicura appare la

capacità di analisi di problemi e situazioni, la deduzione logica e la scelta di risposte o

soluzioni. Tranne che per poche alunne, è risultata particolarmente evidente la difficoltà di

risolvere quesiti a test con scelta multipla nelle risposte, modalità di verifica più volte

presentata nelle prove di valutazione e di simulazione svolte durante l’anno scolastico.

Nel complesso si è privilegiato l’aspetto descrittivo degli elementi strutturali e

fenomenologici della disciplina, guidato dal libro di testo e dagli appunti delle spiegazioni,

con pochi ampliamenti su fonti diverse, mantenendo l’approccio allo studio della materia

già mostrato dall’inizio dell’anno e più consono allo stile di apprendimento della classe.

METODI E STRUMENTI

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Il lavoro è stato svolto tramite lezioni frontali, impostate quanto possibile in modo

problematico, sollecitando e guidando l’individuazione e la sistemazione di dati e prove, la

deduzione e la comprensione di ipotesi e possibili spiegazioni. Oltre al libro di testo sono

stati utilizzati campioni, modelli, grafici e tabelle, carte geografiche e tematiche, audiovisivi

a disposizione quale materiale didattico nell’aula di Scienze dell’Istituto.

Brevi verifiche formative con domande ed esercizi applicativi hanno valutato la

comprensione dei nuovi contenuti, con eventuale sostegno o rinforzo tramite ulteriori

spiegazioni in caso di comprensione incompleta.

PROVE DI VERIFICA E ATTIVITA DI SOSTEGNO

Le verifiche sommative sono state impostate su più argomenti relativi ad un itinerario

didattico ampio, al fine di potenziare e valutare il collegamento sistemico delle

conoscenze, la loro sintesi e padronanza lessicale, e sono state svolte con prove scritte

strutturate (domande aperte, quesiti a scelta multipla, definizioni, esercizi vero – falso ), e

orale, valutate con voto secondo i criteri accordati nel Consiglio di Classe.Nelle prove di

verifica stesse sono state riportate le correzioni scritte, sia per facilitare il recupero

individuale, sia per rinforzare e ordinare le conoscenze. In tal modo sono state limitate le

ore curricolari destinate alle attività di recupero, con interventi nelle lezioni successive allo

svolgimento e correzione delle prove di verifica.

ATTIVITA INTEGRATIVELa classe ha partecipato ad una lezione presso il Planetario Poliziano annesso la Liceo

Scientifico omonimo di Montepulciano.

Siena, 16 Maggio 2011 L’insegnante Teresa Persiano

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ISTITUTO SUPERIORE E.S.PICCOLOMINI - SIENA

Sez. Liceo della Formazione

RELAZIONE FINALE DI LINGUA E CIVILTA' INGLESE

INSEGNANTE: PAOLA PAPINI

CLASSE VB

A.S. 2010-11

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

CONOSCENZE

La classe è composta da 22 alunne e un alunno,provenienti dalla classe lV per promozione,classe

che ha mantenuto più o meno invariata la sua struttura per tutto il triennio. Le relazioni

interpersonali mostrano sufficiente affiatamento.

Per quanto riguarda il profitto una parte di alunne possiede discrete capacità espressive e logiche,in

alcuni casi supportate da uno studio ordinato e puntuale raggiungendo risultati soddisfacenti.

Alcune alunne mancano di applicazione costante, le conoscenze risultano più superficiali.

COMPETENZE

In riferimento alle competenze specifiche della lingua inglese si nota che, grazie anche all'impegno

e alla partecipazione, gli argomenti sono presentati in maniera adeguata,in alcuni casi anche molto

sicura,salvo qualche eccezione.

CAPACITA'

Laddove c'è stato impegno e partecipazione gli studenti hanno dimostrato sicurezza e autonomia

nella comprensione e commento degli argomenti affrontati; in alcuni casi la capacità di

rielaborazione è risultata molto argomentata.

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METODOLOGIE

Per le spiegazioni dei Moduli programmati è stata usata la lezione dialogata in lingua inglese

seguita da dibattito ed esercitazioni.

MATERIALI DIDATTICI

E' stato utilizzato il libro di testo "Lit and Lab", ed.Zanichelli; fotocopie; laboratorio linguistico per

l'ascolto; il video-registratore per la visione di film in lingua inglese.

TIPOLOGIE DI PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Prove scritte quadrimestrali. Verifiche orali. Test oggettivi come previsti dalla terza prova.

ESPERIENZE DURANTE L'ARCO DEL TRIENNIO

Nel corso dell'anno scolastico precedente, in quarta, una parte della classe ha partecipato ad un

progetto di viaggio studio a Londra; l'esperienza è stata positiva per la formazione delle alunne, ha

contribuito a migliorare la capacità di comunicazione nella lingua inglese e ad aprire i loro orizzonti

culturali.

Sempre nel corso della classe quarta alcune alunne hanno frequentato il corso preparatorio

all'ottenimento della certificazione PET.

Quest’anno è stato proposto un progetto dal titolo ”Il Mondo in tasca”, gestito da un insegnante

Americano coadiuvato dai suoi studenti. Nel corso degli incontri gli alunni della VB hanno avuto

modo di affrontare argomenti di attualità e di parlare in lingua inglese. Tutti hanno dimostrato

interesse e partecipazione.

Siena 18/05/2011

L’insegnante

Paola Papini

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a.s. 2010/2011Liceo della formazione S. Caterina da Siena

Disegno e storia dell'arte Prof. Frati FedericoRelazione finale classe VB

PresentazioneAl mio primo incontro con la classe, lo scorso anno, gli studenti dimostravano una buona curiosità culturale ed una disponibilità al dialogo educativo che ha favorito da subito l’instaurarsi di un proficuo rapporto di lavoro. L’interesse per i linguaggi non verbali, la sensibilità per i codici comunicativi della modernità e ed il coraggio di mettersi in gioco nella produzione di messaggi originali li ha resi abbastanza reattivi alle proposte didattiche multimediali ed espressive in genere. Sul piano del profitto scolastico tutti gli studenti si sono dimostrati in grado di fronteggiare con successo le proposte didattiche, riuscendo in qualche caso ad approfondirle ed interiorizzarle autenticamente. E’ presente, infatti, un gruppo di alunni in grado di fornire buoni risultati sia sul piano critico che su quello espressivo, le cui abilità si sono consolidate nel corso del biennio. Ci sono poi alcuni ragazzi che sembrano aderire alla materia su piano prevalentemente affettivo e riescono a sopperire con l’impegno alle incertezze critiche che permangono, altri che approcciano la disciplina ad un livello intuitivo e conseguono risultati più superficiali. Le situazioni precarie sono quasi del tutto assenti anche grazie alle attività del disegno che aiutano tutti a raggiungere la sufficienza. Dovendo riassumere il quadro in un giudizio sintetico, questo può ritenersi mediamente più che discreto.

ConoscenzePur con le inevitabili sfumature, in questo ambito, tutte le alunne raggiungono un livello di preparazione valutabile positivamente. Si evidenzia infatti un congruo gruppo di alunne che evidenziano livelli di conoscenza buoni, un gruppo intermedio (più numeroso) con conoscenze comunque più che sufficienti, un terzo (esiguo) gruppo con conoscenze inficiate da una certa superficialità ma ancora accettabili.Obiettivi interamente(i) o parzialmente(p) raggiunti:Conoscere gli elementi fondamentali del codice visuale ed il loro concorso nel definire le caratteristiche espressive di una forma o di uno stile [(i) da tutti gli studenti]Conoscere essenziali elementi biografici di alcuni artisti studiati [(i) da tutti gli studenti]Conoscere gli elementi fondamentali dei principali codici stilistici (classico, romantico, realista, impressionista, simbolista, espressionista, cubista, astrattista, futurista etc…) [(i) dalla maggioranza degli studenti]Conoscere le poetiche degli artisti inseriti nella programmazione e le correnti culturali cui hanno dato vita [(i) dalla maggioranza degli studenti]

CompetenzeSempre riferendosi a livelli piuttosto elevati, si registra in questo ambito una minore uniformità rispetto alle conoscenze. Per la storia dell'arte la competenza fondamentale è quella relativa all’analisi degli aspetti formali e semantici di un testo visivo, si richiede pertanto il concorso in ugual misura di conoscenze e capacità astrattive e le ultime sono nel gruppo, più diversificate. Inoltre questa abilità sottintende il possesso di altre capacità/competenze trasversali, quali quelle espositive, variamente distribuite, nonché l’efficacia del metodo di studio che influenza inevitabilmente l’estensione dell’analisi e quindi la ricchezza dei dati da utilizzare, anch’essa non identica tra gli studenti. Si individuano pertanto sostanzialmente gli stessi tre livelli di prima con una leggera flessione numerica nelle fasce più alte. Per il disegno, invece, avendo scelto di subordinare il quadro delle abilità tecniche al piano espressivo, possiamo indicare un complessivo progresso nelle competenze di metaforizzazione e trasformazione simbolica dei messaggi visivi anche negli studenti meno dotati. Quasi tutti hanno infatti saputo adottare nella loro produzione forme ricche nei significati e piuttosto evolute nei significanti. Obiettivi interamente(i) o parzialmente(p) raggiunti:Saper collocare storicamente gli artisti, le opere, le correnti [(i) da tutti gli studenti]Saper analizzare la struttura di un’immagine sul piano formale e su quello semantico[(i) da tutti gli studenti]Saper individuare il valore espressivo di un testo visivo; [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]Saper impiegare il lessico specifico della disciplina [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]Riconoscere un’opera d’arte come un codice propositivo, ambiguo e molteplice. [ (p) e solo da alcuni studenti]Superare gli stereotipi del gusto nella produzione di immagini [(i) da quasi tutti gli studenti]Saper attivare dei processi di metaforizzazione e trasformazione simbolica[ (i) da quasi tutti gli studenti]

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CapacitàCome già anticipato si osservano in questo ambito inevitabili sfumature. Dalla riflessione sulle immagini della storia dell'arte e le implicazioni storiche, filosofiche, psicologiche, letterarie, insite in essa, sono scaturite alcune sintesi efficaci dagli studenti più dotati di capacità intuitive, logico-critiche, espressive. Nel gruppo intermedio le doti di sintesi risultano mediamente inferiori a quelle di analisi e la fluidità ideativa, sembra frenata da una maggiore concretezza. Nel terzo gruppo l’analisi resta limitata a concetti essenziali e la rielaborazione appare talvolta superficiale.Anche in questo caso, più positivo è il quadro del disegno dove si rileva un maggior numero di studenti in grado di perseguire la ricerca di un linguaggio autonomo con codici diversi (grafico, pittorico, plastico, fotografico, letterario) da impiegare con originalità e spigliatezza.Obiettivi interamente o parzialmente raggiunti: Effettuare collegamenti tra i contenuti disciplinari [(i) da quasi tutti gli studenti]Effettuare collegamenti tra i contenuti di discipline diverse [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]Sviluppare le proprie ipotesi ermeneutiche [(p) e solo da alcuni studenti]

Sviluppare un linguaggio espressivo originale e autonomo [(i) dalla maggioranza degli studenti]

MetodologiePer la storia dell'arte, si sono compiute lezioni frontali con la spiegazione degli argomenti e la letture delle immagini. Si è cercato di fornire agli studenti un metodo di indagine per l’analisi dei testi visivi centrato sul confronto e teso a sviluppare le loro competenze critiche sia sul piano semantico che stilistico. Di molte opere o correnti abbiamo suggerito una lettura formale, cercando di indicare l’evoluzione storica del linguaggio pittorico, proponendo talvolta analisi tematiche del tipo: storia del colore, della linea, della tecnica pittorica, antitesi razionale/irrazionale, statico/dinamico etc… In ogni caso la trattazione ha privilegiato la riflessione sui nuclei di contenuto fondamentali, trascurando la sterile elencazione dei dati riferibili ad un mero sapere nozionistico a favore di un coinvolgimento diretto con i codici stilistici ed il loro valore semantico ed espressivo.

Per il disegno, sono stati scelti titoli in grado di sollecitare la sensibilità espressiva degli studenti attraverso un piccolo concorso interno in cui loro stessi hanno proposto e selezionato a maggioranza i temi di “innesco” per il lavoro creativo. L’attività si è svolta poi a casa, ma l’insegnante ha utilizzato i momenti di verifica e valutazione come indirizzo delle ricerche individuali e incoraggiamento delle opzioni linguistiche più interessanti.

Materiali didatticiPer la storia dell'arte, il principale sussidio didattico è stato il libro di testo: "Dell’arte e degli artisti" di P. Adorno e G. Mastrangelo edizioni G. D'Anna, tomi 3 e 4. Le attività di disegno si sono svolte, come accennato, sfruttando le potenzialità espressive dei materiali più disparati.

VerificheLa conoscenza dei moduli di contenuto della storia dell'arte è stata verificata con prove scritte a tipologia mista in ciascun quadrimestre, alternando quesiti a risposta aperta, (con immagini da descrivere e temi a carattere generale) e questionari a scelta multipla con 4 opzioni che è stata la tipologia nettamente prevalente. Questi momenti di verifica sono coincisi, talvolta, con le simulazioni della terza prova, previste per la classe in vista dell'esame di stato (disponibili per una consultazione in apposito fascicolo). Le valutazioni del disegno, si sono svolte in modo flessibile e, a seconda dei casi, si sono soffermate sulle prove grafiche o sulla validità dei percorsi progettuali concepiti, nel corso dell'anno dagli studenti.

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Siena 20/05/2011 L’insegnante

Federico Frati

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ E.S. PICCOLOMINI”

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LICEO DELLA FORMAZIONE "S. CATERINA DA SIENA" - SIENAAnno Scolastico 2010-2011

Classe 5^B

Relazione della prof.ssa Rosa Laura Ancona

Materia: Multimedia

Presentazione della classe e preparazione conseguita:

La classe 5° B si è da subito contraddistinta sia per la vivacità che fortemente la contraddistingue sia per l’impegno sempre costante. Insieme al collega di Fisica è stato possibile strutturare un lavoro complesso che, sviluppandosi in un percorso annuale che si è snodato rispettando le seguenti fasi fase di esplorazione, di progettazione, di pianificazione, di organizzazione dei contenuti e di realizzazione di un sito a tema.In particolare, con il collega di Fisica sono stati da subito concordati con la classe cinque progetti di gruppo rispetto ai quali realizzare un sito:- crisi dei fondamenti: 1870-1930

Componenti del gruppo: Mori, Marsili, Mugnai, Peres, Tassi;- i test di selezione: raccolta dei test proposti nelle varie università per la selezione e la costruzione di

test in differenti ambiti e la costruzione di un sito dove trovare un’ampia raccolta di test e dove poter monitorare il proprio livello di competenza svolgendo simulazioni di test predisposti.Componenti del gruppo: Ancillotti, Caliani, Chiodi, Costanti, Mari, Nencini, Quercioli, Vanni;

- La costruzione di un sito dove poter reperire le principali informazioni utili alla selezione di Università in ambito internazionaleComponenti del gruppo: Bucci, Petrangeli, Schmid;

- La stabilità nelle strutture architettonicheComponenti del gruppo: Burroni, Cocchi, Fanetti, Lillo, Nuti, Pascucci.

I temi individuati avevano la finalità di condurre la classe in una riflessione a ampio respiro sui tematiche contemporanee proprie dell’ambito di ricerca scientifico con un giusta attenzione sia ai possibili sbocchi di studio successivi al diploma sia alle eventuali selezioni, e in particolare ai test previsti dal maggior numero di facoltà sia in ambito nazionale sia internazione.Rispetto al piano programmatico di multimedia la proposta si inquadra perfettamente nelle finalità individuate in fase programmatica per tale classe miravano a stimolare nelle alunne una duplice riflessione:

- Sull’uso professionale di strumenti multimediali gratuitamente scaricabili individuando elementi positivi e negativi dell’uso tecnico;

- sulla conoscenza nel dettaglio delle principali funzioni del programma Dreamweaver relativamente alla progettazione, costruzione e implementazione di un sito dinamico.

In particolare, il lavoro così sviluppato ha permesso di orientare la riflessione della classe su differenti aspetti in ordine alle principali scelte progettuali e operative da effettuare per la realizzazione un sito.In particolare gli aspetti presi in considerazione sono stati i seguenti:1. rispetto alla ricerca di gruppo e individuale orientata alla esplorazione e all’approfondimento dei

temi scelti, individuare un canale multimediale per condividere continuamente il materiale raccolto e uno strumento multimediale per schematizzare i principali nodi esplosi.

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2. Strutturare l’architettura del sito, e quindi interrogarsi sulle possibili finalità del sito, sceglierne uno e strutturare un’architettura adatta alla finalità prescelta.

3. Realizzare il sito.

La prima finalità ha permesso di sviluppare nel primo trimestre una duplice azione: durante l’ora di copresenza avviare la ricerca in gruppo e singolare sulla raccolta dei materiali indispensabili; nell’ora di multimedia sugli strumenti presenti in rete che potessero facilitare l’attività di condivisine.In tal senso gli alunni hanno approfondito la conoscenza e l’utilizzo di differenti google epps: dalla costruzione di gruppi di lavoro tematici; alla condivisione in rete di materiali indispensabili al gruppo; all’uso ragionevole della posta elettronica; all’uso della calendarizzazione di google per scandire i tempi del gruppo.Rispetto alla riorganizzazione dei materiali e, soprattutto, all’organizzazione spaziale dei contenuti esplorati è stato analizzato il programma cmap scandagliando finalità, potenzialità e limiti del programma.A livello metacognitivo l’uso di tale programma ha stimolato, a più ampio respiro, una riflessione sul reale significato di ‘mappa concettuale’ distinguendo il concetto di ‘nodo concettuale’ rispetto ai ‘collegamenti logici’. Nel pentamestre l’azione è stata orientata sui punti 2. e 3. che hanno permesso di analizzare nell’ordine:- i principali strumenti presenti in dreamwever per strutturare l’architettura dei siti: struttura di pagina,

sfondi, collegamenti.- Organizzazione degli elaborati prodotti nelle pagine nell’ottica di una giusta ‘usabilità’ del mediatore

multimediale.Gli alunni hanno partecipato con spiccato impegno e interesse in tutte le fasi progettuali e in tutte le attività informatiche strutturate a margine. Rispetto ai livelli di conoscenze e abilità mediamente sufficienti all’inizio del percorso, tutti hanno registrato un miglioramento nella gestione dei programmi stessi. l’attività di gruppo alternata a quella individuale ha permesso di incrementare indispensabili azioni di mediazione e monitoraggio oltre che di tutoraggio nell’uso consapevole degli strumenti oltre a una maggiore esplorazione degli strumenti multimediali stessi superando l’uso standard degli stessi e sperimentando originali soluzioni grafiche, di impaginazione e/o di movimento.

Aspetti valutativi:

Rispetto alla valutazione, vi è stata un continuo monitoraggio dell’attività dei singoli e dei gruppi fissando dei momenti di valutazione- monitoraggio collettivo cercando di condividere con essi griglie di valutazione chiare e condivise e puntando a sottolineare i punti di forza e i punti di debolezza dei singoli lavori. L’azione di valutazione e autovalutazione, così stimolata, è stata ben compresa e fortemente motivazionale.

Siena, 18 Maggio 2011 Il docente Rosa Laura Ancona

Istituto di Istruzione Superiore "E. S. Piccolomini"SEZIONE LICEO DELLA FORMAZIONE “S. CATERINA DA SIENA”

A.S. 2010/11 CLASSE V SEZ. B EDUCAZIONE Motoria

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In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di :

CONOSCENZE: conoscere il proprio corpo, sapersi muovere e orientarsi nello spazio; coordinare gli schemi motori di base.

Giochi di squadra: pallavolo pallacanestro (fondamentali, tecnica e regolamento).

Atletica Leggera.

Conoscenza del linguaggio specifico.

Cenni di anatomia degli apparati scheletrico, muscolare, articolare

Capacità condizionali e coordinative.

COMPETENZE: è stato loro richiesto l’uso del linguaggio specifico per descrivere un movimento o una tecnica.

Gestire una breve seduta di allenamento.

Riuscire a comprendere e ad eseguire il lavoro proposto con movimenti specifici ed economici del proprio corpo in varie situazioni, atteggiamenti e ambienti.

CAPACITA’: saper ascoltare, analizzare, e rielaborare;

imitare ed economizzare il gesto motorio, autocontrollarsi negli atteggiamenti statici e dinamici del corpo.

Eseguire movimenti con la maggior elasticità ed escursione

articolare possibile; capacità di combinazione motoria nello spazio e

nel tempo; visione di gioco e fantasia motoria.

OBIETTIVI RAGGIUNTI: Gli alunni si sono presentati con un bagaglio motorio omogeneo e generalmente discreto. Con l’impegno, anche quelli meno abili sono riusciti a tollerare un carico di lavoro submassimale, ad eseguire movimenti con l’escursione articolare più ampia, ad avere il controllo segmentario e a realizzare in minima parte movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali. I ragazzi hanno dimostrato di possedere i fondamentali per il gioco di squadra; la classe intera si è dimostrata in grado di sapersi organizzare nel lavoro autonomo. Tutti hanno assimilato concetti importanti riguardanti i presupposti

per la pratica dell'attività fisica e i conseguenti adattamenti dell'organismo alla attività motoria. Per quasi tutti la partecipazione è stata seria e puntuale, alcuni più di altri hanno dimostrato un vivo interesse sia per l'attività pratica che per i percorsi teorici, raggiungendo buoni risultati.

METODI E STRUMENTI: le lezioni si sono svolte quasi sempre in

forma frontale, per far sì che gli allievi arrivino ad una cosciente osservazione delle proprie possibilità. Spesso gli alunni sono stati posti in situazioni globali di gioco, dalle quali poi risalire all'analisi del gesto specifico. E' stata sottolineata l'importanza di un buon uso della palestra con i suoi attrezzi, sia per il miglioramento complessivo a livello individuale, che per il livello medio di preparazione e per la prevenzione degli infortuni.

Gli alunni hanno fatto uso del libro di testo in adozione (“Manuale dell’Ed. Fisica scolastica” - Balboni, Dispensa - Ed. Il Capitello).

CONTENUTI DISCIPLINARI

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Potenziamento generale. Corsa continuata.

Esercizi di mobilità, di allungamento e di destrezza a corpo libero.

Reattività degli arti inferiori con saltelli alla funicella: pari uniti e alternati.

Destrezza ed equilibrio. .

Giochi di squadra: pallavolo e pallacanestro.

Atletica Leggera

Teoria: apparato scheletrico, apparato muscolare, apparato articolare.

ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE DAL DOCENTE NELL’INTERO

ANNO SCOLASTICO 2010-11 ore 42.

STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE: proposte di situazioni

esercizi per verificare il livello motorio raggiunto, tanto nelle discipline individuali che in quelle di squadra. Verifiche nel metodo, cioè sul riconoscimento e la comprensione da parte degli alunni del processo per effettuare la prestazione.

Nella valutazione si è tenuto conto delle conoscenze acquisite, della chiarezza espositiva, dell'applicazione e dei progressi conseguiti, dell'impegno e della partecipazione dimostrata.

Prof. Ferrari Riccardo

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E. S.

PICCOLOMINI”

SEZIONE LICEO DELLA FORMAZIONESIENA

Anno scolastico 2010/2011Relazione finale Materia I.R.C. Classe V B

Le finalità generali della disciplina che erano state programmate all’inizio dell’anno all’interno dell’area Persona e cittadino sono state raggiunte. Gli alunni sono stati accompagnati dall’insegnante in un cammino d’acquisizione personale di competenze di comprensione della realtà e della natura umana inerenti in particolare i vari stili di vita presenti nella società, il rispetto della dignità umana, le scelte politiche e sociali riguardanti la solidarietà, la giustizia e la pace. Gli alunni sono stati inoltre avviati ad considerare i modi di agire personali e la loro coerenza con l’essere persone umane e cittadini.

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OBIETTIVI RAGGIUNTIIn relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in

termini di:CONOSCENZE

1. Gli alunni sono in grado di descrivere l’ambito dell’esperienza umana identificato come “etico” e riguardante la persona in relazione con se stessa, con gli altri e con l’ambiente nel quale vive.

2. Gli alunni sono in grado di fornire indicazioni di massima per una sintetica, ma corretta trattazione delle principali tematiche etiche.

3. Gli alunni sono in grado di identificare i vari modelli etici presenti nel pluralismo culturale contemporaneo.

COMPETENZE1. Gli alunni sono in grado di comparare e correlare le conoscenze acquisite con l’esperienza

personale e sociale (cattolicesimo e/o altre confessioni cristiane, altre religioni, vari sistemi di significato).

2. Gli alunni sono in grado di comprendere ed utilizzare quasi sempre in modo adeguato i termini che si riferiscono al linguaggio religioso.

3. Gli alunni sono in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per elaborare scelte quotidiane ed esistenziali di responsabilità e rispetto nei confronti dell’ambiente, del Creato, degli altri esseri umani.

CAPACITA’1. Gli alunni sono in grado di rielaborare personalmente i contenuti.2. Gli alunni sono in grado di analizzare fonti e documenti in modo logico e critico.3. Gli alunni sono in grado di operare sintesi e connessioni tra ambiti disciplinari diversi.

CONTENUTIIl ritmo accelerato con il quale si sono evolute e continuano ad evolversi scienza e

tecnologia in campo medico e biologico e le consistenti ripercussioni che le nuove conquiste da esse acquisite hanno sulla vita dell’uomo, rendono necessaria una costante riflessione di ordine etico. Da qui il processo di profondo e rapido sviluppo che, in breve tempo, ha avuto la bioetica, nata da non molti decenni. Mi sono quindi proposta di contribuire ad un’opera di seria informazione, offrendo un quadro abbastanza ampio dei temi principali, con la preoccupazione di garantire una conoscenza appropriata dei termini delle questioni e dei nodi critici che ad esse fanno capo, con l’obiettivo di individuare i criteri in base ai quali procedere nella formulazione del giudizio morale e negli orientamenti da assegnare alla ricerca ed alla sperimentazione. Partendo dalla definizione del termine etica sono stati affrontati i principali temi legati a questo ambito: la bioetica, la sessualità, la politica e l’ambiente.

Evidentemente tali problemi hanno chiamato in causa il rapporto tra religione e cultura svoltosi nel Novecento. In particolare si è cercato di trattare il problema della esistenza/non esistenza di Dio, il rapporto tra la fede e la scienza, le risposte di alcune grandi religioni mondiali e delle Chiese cristiane riguardo ai problemi suddetti; il cambiamento negli stili di vita, fondato per il credente non solo su una riflessione filosofica culturale, ma anche teologica riguardante la responsabilità dell’essere umano nei confronti del Creato.

METODOLOGIEI nuclei tematici proposti sono stati affrontati secondo una logica di correlazione fra

teologia, fenomenologia religiosa e scienze umane. Il coordinamento interdisciplinare appare evidente in questo tipo di insegnamento, sia per gli argomenti affrontati, che per il metodo di lavoro usato: riferimenti alla storia, alla filosofia, all’arte, alle scienze, alla letteratura, hanno accompagnato costantemente il lavoro della classe. Costante è stato anche il riferimento a problemi

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di attualità, finalizzato ad una maggiore comprensione critica del presente per un più efficace e consapevole inserimento dei diversi dibattiti culturali in corso.

Oltre alla classica lezione frontale, l’attività didattica è stata corredata da esercitazioni, da letture e lavori individuali e di gruppo che hanno permesso un corretto approfondimento delle tematiche.

I materiali didattici utilizzati sono stati il libro di testo, video e brani tratti da AA.VV.. Una parte di questo materiale è stato selezionato e scelto da ognuno dei 17 alunni che hanno frequentato sin dalla prima classe la materia.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Oltre alle conversazioni finalizzate a verbalizzare concetti, a definire ipotesi interpretative, a

sintetizzare i contenuti svolti e ad analizzare e comparare fatti e fenomeni, sono state utilizzate esercitazioni individuali e di gruppo ordinate all’approfondimento, all’estensione ed al trasferimento di concetti e relazioni già conosciuti.

VALUTAZIONEI criteri di valutazione sono stati i seguenti:1. Partecipazione, intesa come capacità d’intervenire in modo pertinente nel dialogo educativo.2. Interesse, inteso come grado d’apprezzamento manifestato dall’alunno nei confronti delle

tematiche affrontate.3. Conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborarli personalmente.4. Comprensione ed uso di un linguaggio specifico.5. Capacità di riferimento alle fonti ed ai documenti.E’ stata oggetto di valutazione anche l’osservazione delle dinamiche presenti in classe durante il

lavoro (atteggiamenti e comportamenti) e la partecipazione al dialogo educativo.La tabella usata per la corrispondenza tra voti e giudizi è quella presentata nella

programmazione iniziale.

Siena, 10 maggio 2011

Silvia Maffei

Materia Alternativa Classe V B anno scolastico 2010-2011Prof. Leandro Tassoni

Gli alunni Fanetti Ilaria, Lillo Desiree, Mari Ilaria, Pascucci Critina, Schmid Manuel, Vanni Erika, avendo formalmente espresso il desiderio di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica hanno seguito con profitto e interesse le lezioni della Materia Alternativa. Il corso durato tutto l’anno con scadenza settimanale (un’ora la settimana) si è incentrato su tematiche coerenti con l’argomento scelto dai docenti nelle riunioni di inizio anno. Gli incontri hanno favorito pertanto una riflessione sul tema MULTICULTIRALISMO e INTERCULTURA e si sono sviluppati intorno a tematiche collaterali quali l’immigrazione, l’accoglienza, gli anziani, gli emarginati, il ruolo della scuola nel processo formativo, l’educazione degli adulti, la lotta contro l’analfabetismo nell’Italia post unitaria.

Il programma è così articolato

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1 – La necessità della educazione interculturale,

2 – La democrazia e l’universalità dei valori,

3 – Commento all’art. 3 della Costituzione Italiana,

4 – Il problema dell’accoglienza dell’altro,

5 – Il fenomeno delle migrazioni umane,

6 – l’autobiografia come metodo di conoscenza e di racconto di sé,

7 – Le nuove emergenze educative e il ruolo sociale della scuola,

8 – L’educazione degli adulti nelle società complesse,

9 – La lotta all’analfabetismo nell’Italia post unitaria.

Per gli argomenti sono stati usati i seguenti testi:

1 - F. Cambi, I saperi dell’educazione, ed La nuova italia 2000,

2 – D. Sarsini (a cura di), Percorsi dell’autobiografia, ed Unicopli, 2005,

3 – G. Giorello e C.M. Martini, Ricerca e carità, ed S Raffaele 2010,

4 – A. Senn, La democrazia degli altri, ed Mondadori, 2004,

5 - F. Cambi, Manuale di storia della pedagogia, ed Laterza, 2006,

6 – D. Tettamanzi, Etica e capitale, ed. Rizzoli, 2009.

Siena 18/05/2011 Prof. Leandro Tassoni

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Allegato CPROGRAMMI DISCIPLINARI SVOLTI

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Liceo Ginnasio Enea Silvio PiccolominiSezione Liceo della Formazione “Santa Caterina da Siena”

Classe V sez. B - Anno scolastico 2010/2011Italiano - Programma svolto

Giacomo Leopardi: la vita, il pensiero, le opere, la poetica.Il primo Leopardi: pessimismo storico e idillio, la poetica del vago e dell’indefinito.Testi: brani dall’Epistolario, dai Ricordi d’infanzia e di adolescenza e dallo Zibaldone. Dai Canti: L’infinito, Alla luna, La sera del dì di festa, L’ultimo canto di Saffo.Il pessimismo cosmico e l’arido vero.

Testi: dalle Operette morali, Dialogo della Natura e di un Islandese, Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare, Cantico del gallo silvestre.Il “risorgimento” e i grandi idilli.Testi: dai Canti, A Silvia, Le ricordanze, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, Il sabato del villaggio.L’ultimo Leopardi.Testi: dalle Operette morali, Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere,; dai Canti, A se stesso, La ginestra.

Romanticismo e Decadentismo: diverse interpretazioni critiche del rapporto di continuità o frattura tra i due momenti. Autori romantici anticipatori del Decadentismo: Hoffmann, L’uomo della sabbia; Poe, Una discesa nel Maelstrom; Melville, brani da Moby Dick.

La bohème parigina e la Scapigliatura italiana.Charles Baudelaire, dai Fiori del male, Corrispondenze, L’albatros, Spleen; da Lo spleen di Parigi, Perdita d’aureola, Le nuvole.Arthur Rimbaud, dalle Poesie, Vocali. Paul Verlaine, Arte poetica.Cletto Arrighi, Introduzione a La Scapigliatura e il 6 febbraioEmilio Praga, PreludioArrigo Boito, Lezione d’anatomiaIginio Ugo Tarchetti, brani da Fosca.

Naturalismo francese e Verismo italiano: i “manifesti” della nuova corrente; realismo e positivismo; lotta per la vita e darwinismo sociale; la specificità del Verismo; Giovanni Verga: la vita, le opere, il pensiero, la tecnica narrativa; cenni ad altri autori veristi e al romanzo d’appendice.Giovanni Verga, brani da Nedda e dalla Lettera al Paola; la Prefazione a L’amante di Gramigna; la Prefazione ai Malavoglia; da Vita dei campi, Fantasticheria; Rosso Malpelo; brani dai Malavoglia; dalle Novelle rusticane, La roba; brani da Mastro don Gesualdo.

Fra Otto e Novecento: l’estetismo di Huysmans e di Oscar Wilde; le “filosofie del dubbio” e il superomismo nietzschiano; la poetica, i temi e i miti del Decadentismo: Huysmans, brani da Controcorrente; Pascoli, Il fanciullino; D’Annunzio, dal Piacere, il ritratto di Andrea Sperelli, “Il verso è tutto”.Giovanni Pascoli: la vita, le opere, la poetica; i temi della poesia pascoliana; il “nido” e i simboli pascoliani; le soluzioni formali e il fonosimbolismo.Testi: da Myricae, Temporale, Il lampo, Il tuono, L’assiuolo, X Agosto, Lavandare, Digitale purpurea; dai Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno, Nebbia.Gabriele D’Annunzio: la vita, le opere, la poetica; l’estetismo e la sua crisi; l’incontro con Nietzsche e Wagner e i romanzi del superuomo; la poetica di Alcyone, il panismo; il periodo “notturno”; la lezione di D’Annunzio e la poesia del Novecento.

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Testi: brani da Il piacere (Il ritratto di Andrea Sperelli, L’attesa dell’amante), dal Trionfo della morte e dalle Vergini delle rocce; da Canto novo, O falce di luna calante, da Alcyone, La sera fiesolana, Meriggio, La pioggia nel pineto, Stabat nuda aestas; passi dal Notturno.

Il romanzo del primo Novecento. La dimensione europea di Svevo e Pirandello.Italo Svevo: la formazione culturale, l’incontro con Joyce e con la psicanalisi; dal naturalismo al romanzo moderno; la figura dell’inetto; il nuovo impianto narrativo.Testi: brani da Una vita (La nostra buona aria pura, Ci sono del tutto ignote le cause del suicidio), Senilità (Erano tutti ricordi della propria colpa) e La coscienza di Zeno (La prefazione e il preambolo, L’ultima sigaretta, La morte di mio padre, il finale).Luigi Pirandello: la visione del mondo e la poetica; il relativismo conoscitivo; vita e forma; l’umorismo; i romanzi; il teatro.Testi: da L’umorismo, Il sentimento del contrario; dalle Novelle per un anno, Tu ridi, La carriola; brani da Il fu Mattia Pascal (Cambio treno cambio vita; Mattia Pascal porta i fiori sulla sua tomba), da Uno, nessuno e centomila, da Così è se vi pare (Chi è il pazzo?, Per me io sono colei che mi si crede), Sei personaggi in cerca d’autore e da Enrico IV (Sono guarito).

La poesia del primo NovecentoIl Futurismo e la nozione di avanguardia; i Crepuscolari; le riviste; i “vociani” e la poetica del frammento.F. T. Marinetti, Manifesto del Futurismo; da Zang tumb tumb, BombardamentoAldo Palazzeschi, da L’incendiario, E lasciatemi divertire!Guido Gozzano, dai Colloqui, parti da La Signorina Felicita e da L’amica di nonna Speranza, Sergio Corazzini, da Piccolo libro inutile, DesolazioneMarino Moretti, A CesenaCamillo Sbarbaro, da Pianissimo, Taci, anima stanca di godere.Dino Campana, dai Canti orfici, L’invetriata.I poeti maggiori del Novecento: Saba, Ungaretti, Montale; l’ermetismo.Umberto Saba, dal Canzoniere, Trieste, Città vecchia, La capra, Ulisse, A mia moglie, Il borgo.Giuseppe Ungaretti, da L’allegria, Il porto sepolto, Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Mattina, Sono una creatura, Fratelli, Tramonto, Soldati; dal Sentimento del tempo, L’isola, Di luglio; da Il dolore, Giorno per giorno.Eugenio Montale, da Ossi di seppia, I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere, Cigola la carrucola; da Le occasioni, Non recidere, forbice, quel volto, La casa dei doganieri, Ti libero la fronte dai ghiaccioli, Addii, fischi nel buio; da Satura, La storia.

Il Neorealismo: la ripresa del romanzo realistico ottocentesco (con riferimento al realismo europeo); cenni sui principali autori neorealisti: le tematiche, la lingua e lo stile.Cenni al secondo Novecento: ipotesi di periodizzazione. Il postmoderno: definizione, tematiche e forme; esempi di narratori postmoderni: Umberto Eco, Antonio Tabucchi.

Siena 18/05/2011 L’insegnante Nicoletta Fabio

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Liceo Ginnasio Statale “Enea Silvio Piccolomini”Sezione Liceo della Formazione

“Santa Caterina da Siena”Classe V sez. B - Anno scolastico 2010/2011

Latino - Programma svolto

1. Storia della letteratura (informazioni sul periodo storico, sulle opere e la poetica degli autori maggiori, con letture antologiche in traduzione; cenni agli autori minori); trattazione per generi letterari.

Completamento del quadro letterario dell’età augustea.Orazio

L’età imperialeLa favola: FedroLa filosofia: Seneca La satira: Persio; GiovenaleL’epica: Lucano; cenni a Silio Italico, Valerio Flacco, StazioL’epigramma: Marziale Il romanzo: Petronio; Apuleio La retorica: Quintiliano La storiografia: Tacito

Il periodo della decadenza: il contesto storico, l’ambiente culturale, le correnti letterarie, la novità del Cristianesimo.La poesia pagana: i poetae novelli; il Pervigilium Veneris; cenni ai poeti del III, IV e V secolo. La storiografia pagana: Svetonio. La letteratura cristiana: caratteri generali e periodizzazione. I generi letterari: Passiones e Acta martyrum; l’apologetica: Tertulliano; la patristica: Ambrogio, Gerolamo, Agostino (le Confessioni).

2) I testi della letteratura latina (analisi stilistica, traduzione e commento)Orazio, Carmina, I, 1; I, 4; I, 9; I, 11; I, 20; I, 38; II, 10; III, 1; III, 30; IV, 7; Sermones, I, 1. Epistole, I, 4.Quintiliano, Institutio oratoria: i problemi pedagogici dell’età evolutiva; scuola pubblica e scuola privata (I, 2, 1-5, 13-15, 18-22); il giuoco; prevenire e non punire.Seneca, De brevitate vitae, 7, 1-3 (la folla); Ep. ad Lucilium, 1, 1 (il tempo); 47, 1-4, 10-11 (gli schiavi).

Siena 18/05/2011 L’insegnante Nicoletta Fabio

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E. S. PICCOLOMINI”

SEZIONE LICEO DELLA FORMAZIONE “SANTA CATERINA DA SIENA”

A.S. 2010/11 CLASSE V SEZ. B

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Disciplina Storia

Contenuti del programma svolto

Da I nuovi fili della memoria. Uomini e donne nella storia vol. 2

Le nuove classi socialiFabbrica e campagne; borghesia e classe operaia; le ‘classi pericolose’; Marx e il materialismo storico; la teoria del plusvalore; Bakunin e l’anarchismo; la Prima Internazionale; la seconda Rivoluzione industriale; socialisti rivoluzionari e riformisti; il darwinismo sociale e la teoria razzista; la nascita del pensiero socialista; il movimento cattolico; la nascita dei partiti di massa; il suffragismo

L’Europa delle grandi potenzeL’ascesa di Napoleone III in Francia; l’Inghilterra vittoriana; l’organizzazione dello stato prussiano; Bismark e l’unificazione tedesca; la guerra austro-prussiana; la guerra franco-prussiana; la Francia dopo la sconfitta di Napoleone III; la nascita dell’Impero austro-ungarico; l’Impero turco; la Russia di Alessandro II; il Congresso di Berlino e la politica di alleanze di Bismark; l’instabilità politica nell’Europa orientale e nei Balcani; panslavismo e sionismo; la guerra di Secessione negli Stati Uniti e la dottrina di Monroe; la modernizzazione del Giappone; imperialismo e colonialismo; la politica espansionistica degli Stati Uniti nell’America centrale

Da I nuovi fili della memoria. Uomini e donne nella storia vol. 3

Nasce la società contemporaneaGli scenari internazionali prima del 1914; l’Impero russo: la rivoluzione del 1905

L’Italia liberaleDestra e sinistra storica; la destra al potere: provvedimenti urgenti e problemi irrisolti; il divario economico tra nord e sud; la Sinistra storica: politica estera ed economica; da Crispi a Giolitti; socialisti e cattolici: correnti interne al movimento socialista, le formazioni cattoliche; i clerico-moderati; la Triplice Alleanza; tentativi reazionari e crisi di fine secolo; l’età giolittiana: il boom economico, trasformismo e riforme sociali; la guerra di Libia; dalla crisi del liberalismo al ritorno della destra al potere; la crescita dei nazionalismi, nuovi radicalismi: la settimana rossa

La Grande Guerra e la Rivoluzione russa

La Grande Guerra: le cause; la crisi nei Balcani, l’instabilità e i sistemi di alleanze in Europa; lo scoppio del conflitto; neutralisti e interventisti in Italia; il patto di Londra, l’alleanza con l’Intesa e l’entrata in guerra dell’Italia; dalla guerra di movimento alla guerra di trincea: il

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fronte occidentale; nuove armi e nuove tattiche di guerra; un anno cruciale: il 1917; la disfatta di Caporetto; gli Stati Uniti entrano in guerra, l’Unione sovietica esce dal conflitto; l’offensiva italiana del 1918; i quattordici punti di Wilson; la Società delle nazioni; la conferenza di pace di Versailles; il crollo degli imperi dell’Europa orientale

L’età delle rivoluzioniLa Russia all’alba della rivoluzione; il variegato panorama politico in Russia; dalla cacciata dello zar alla Rivoluzione d’ottobre; Lenin a capo del partito bolscevico; la nascita Della Repubblica federale socialista russa; la guerra civile e il ‘comunismo di guerra’; la repressione dei ‘nemici del popolo’: il ‘piccolo terrore’; il “biennio rosso” in Europa e la sua repressione; il movimento spartachista tedesco; la rivoluzione messicana

Tra le due guerre: crisi e totalitarismiIl dopoguerra in Europa, la crisi economica europea; i reduci e i movimenti combattentistici; la Germania di Weimar: fattori di debolezza; Hitler e la nascita del Partito nazionalsocialista dei lavoratori; il colpo di Stato e l’arresto di Hitler; i piani Dawes e Young; distensione e crisi tra Francia e Germania: la linea Maginot; il dopoguerra in Italia; le elezioni del ’19 e le nuove forze politiche; crisi economica e malcontento; la “vittoria mutilata” e l’avventura fiumana

La “grande crisi” del 1929Il boom economico degli Stati Uniti e la ripresa europea fino alla fine degli anni ’20; dalla crescita al crollo della Borsa di New York: il “giovedì nero” di Wall Street; le ripercussioni in Europa; la teoria economica di Keynes; Roosevelt e Il “New Deal”

Il regime fascista in ItaliaBenito Mussolini e la creazione dei Fasci di combattimento; lo squadrismo fascista; il fascismo agrario; le elezioni del ’21 e la nascita del Partito nazionale fascista; la marcia su Roma: Mussolini al potere; le responsabilità della classe dirigente italiana; la ‘normalizzazione’; le elezioni del ’24: minacce e violenze, il successo del Pnf; consensi e denunce: il delitto Matteotti; la secessione dell’Aventino e la repressione fascista dell’opposizione; la dittatura: le leggi “fascistissime” e la fine dello Stato liberale; fascismo e cultura; la riforma Gentile; Stato e Chiesa: i Patti Lateranensi e il Concordato; la politica economica fascista; la “quota novanta”; l’Imi, l’Iri, i grandi lavori pubblici; la politica estera; la guerra d’Etiopia; l’Asse Roma-Berlino e il Patto d’Acciaio; la politica sociale del fascismo; arretratezza e fascistizzazione del paese; le leggi razziali; propaganda e consenso: simboli, tradizioni; il culto del ‘Duce’; resistenze e antifascismo politico

Il totalitarismo comunista in Unione SovieticaUn tentativo di riforma economica: la Nep; la nascita dell’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (Urss) e del Pcus; da Lenin a Stalin; la guerra ai contadini: collettivizzazione e dekulakizzazione; i piani quinquennali e l’industrializzazione ‘a tappe forzate’; la grande carestia; le ‘grandi purghe’ e il Grande terrore; i campi di concentramento

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russi: il sistema dei Gulag; la politica estera di Stalin: il Komintern: dalla condanna del ‘socialfascismo’ all’auspicio della nascita dei fronti popolari

Il totalitarismo nazista in GermaniaCrisi e autoritarismo in Germania: il fronte delle sinistre si spacca; la fine di Weimar; sottovalutazione del pericolo nazista; Hitler cancelliere; l’ideologia nazista: antisemitismo e mito ariano; l’organizzazione interna del partito: SA e SS; la costruzione dello stato nazista: Hitler Führer del Terzo Reich; censura, repressione e distruzione del dissenso: la Gestapo e i primi campi di concentramento; nazismo e società; politica demografica interna: la difesa della razza, la politica demografica: eugenetica e ‘operazione eutanasia’; il Lager: fasi e tipologie; organizzazione e funzionamento; collaborazionismo e gerarchie interne ai prigionieri; la politica estera: prime violazioni; l’autoritarismo dilaga in Europa; ‘prove di guerra’: la guerra civile in Spagna

La guerra dei crimini contro l’umanitàVerso la guerra; la politica aggressiva di Hitler e Mussolini; l’annessione austriaca; responsabilità degli statisti europei: la Conferenza di Monaco e la politica dell’“appeasement”; il patto Molotov-Ribbentrop; l’invasione della Polonia e lo scoppio della guerra; iniziali successi dell’Asse; l’occupazione della Francia; l’Italia in guerra; insuccessi italiani; la battaglia d’Inghilterra; il patto tripartito; 1941: Hitler padrone d’Europa; il Terzo Reich attacca l’Urss; tensione e preparativi nel Pacifico: l’attacco giapponese di Pearl Harbor e l’entrata in guerra degli Stati Uniti; l’Europa occupata: collaborazionismo e resistenza; la Resistenza armata; il 1942: controffensiva alleata: la battaglia di Stalingrado; Guadalcanal e El Alamein; lo sbarco in Normandia; la resa tedesca; le bombe atomiche sul Giappone; i trattati di pace; contro i criminali di guerra: i processi di Norimberga e di Tokyo; la campagna d’Italia e il crollo del fascismo: Salò e la Resistenza; vincitori e vinti; i “due Imperi”: le premesse alla ‘guerra fredda’

*La “Shoah”Dalle leggi razziali di Norimberga al genocidio degli Ebrei; l’esplosione della violenza: dalla “notte dei cristalli” ai ghetti; la ‘soluzione finale’: massacri, campi della morte, annientamento attraverso il lavoro; un esempio concreto: Auschwitz: selezione, sfruttamento, sterminio; i sopravvissuti e il valore della testimonianza

*L’Italia repubblicanaL’Italia del dopoguerra; la Costituzione; l’egemonia di Dc e Pci; la grande trasformazione; l’Italia del centro-sinistra

NB: Gli argomenti e le letture da completare nelle ultime settimane di lezione sono contrassegnati con asterisco.

Siena, lì 10.05.2011L’insegnante

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Nicoletta Mori

Liceo della Formazione “S.Caterina da Siena” a.s.2010/2011

Programma di Scienze della Formazione

Classe: V° B Insegnante: Patrizia Quadarti

SCIENZE SOCIALI

Antropologia: -trasmissione e riproduzione culturale, -processo di inculturazione, -valori, norme e modelli, -la politica della cultura: tradizioni, gruppi ed identità.

Sociologia: -Orientamento e controllo dell’azione sociale, -la socializzazione ed il conflitto, -caratteri ed agenzie di socializzazione: scuola, famiglia, gruppo dei pari e mass media.

Psicologia:-socialità e socializzazione dall’infanzia all’adolescenza -la socializzazione nello sviluppo, -socializzazione di genere, -scuola e socializzazione cognitiva, -società umana e psicologia sociale, -la conoscenza sociale, -atteggiamenti e loro modificazioni, -stereotipi e pregiudizi.

Pedagogia: -il sistema formativo e le finalità sociali dell’educazione,le agenzie formative ed il sistema formativo: scuola e famiglia.

Il Gioco: caratteristiche educative e teorie ( pre-esercizio, ricapitolazione, catartica, dinamiche infantili, psicoanalitica e piagetiana).

Il Disegno: La teoria di Lowenfeld.

La vecchiaia: caratteristiche generali e considerazioni sulle strutture assistite.

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STORIA DELLA PEDAGOGIA

Caratteristiche generali del positivismo:- Legge Casati e attuazione dell’istruzione popolare

-A.Gabelli: La concezione pedagogica.

L’attivismo pedagogico e le Scuole Nuove

-R. e C. AGAZZI: -l’educazione infantile materna: caratteri fondamentali e scopi dell’educazione materna, -la nuova educatrice.

-O.DECROLY:- vita ed opere, -programmi e bisogni, -il metodo: centri di interesse ed ambiente, -idee associate e globalizzazione.

-M.MONTESSORI:- vita ed opere, -l’ambiente educatore, -il materiale scientifico, -il metodo, -la maestra direttrice.

-J.DEWEY: -vita ed opere, -il pensiero filosofico: centralità dell’esperienza, -scuola e vita sociale, -il ruolo dell’educazione, -l’esperimento di Chicago.

-A.MAKARENKO: -vita ed opere, - la pedagogia socialista sovietica, - il poema pedagogico.

-J.BRUNER:-vita ed opere, -concettualizzazione e categorizzazione: la teoria dell’informazione, -lo strutturalismo pedagogico, -la dimensione sociale dell’apprendimento, -la scuola dell’eccellenza.

La Psicopedagogia europea

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-La scuola Psicoanatica: A.FREUD: il ruolo della psicoanalisi per la pedagogia. -M.KLAIN: L’analisi attraverso il gioco.

-E.ERIKSON: lo sviluppo psico-sociale (teoria stadiale).

-B. BETTLHEIM: l’educazione come comunicazione e rac- conto.

-J. PIAGET: -la psicologia genetica, -la teoria operatoria dell’intelligenza, -la concezione pedagogica.

-VYGOTSKIJ: il confronto con Piaget.

-Critica alla scuola e la pedagogia alternativa

-C.ROGERS: -la pedagogia non direttiva: la teoria centrata sul cliente, -l’insegnante come facilitatore e l’attività didattica.

P.FREIRE:- il dialogo come strumento di liberazione

-DON L. MILANI: -l’antipedagogia, -il linguaggio come strumento di selezione, -Lettere ad una Professoressa.

Libri di testo:-Avalle Maranzana “Corso di Scienze Sociali” ed. Zanichelli vol: III°-Avalle Maranzana “Pensare ed Educare” ed. Paravia vol: III°

Siena, 20 Maggio 2011 L’insegnante Patrizia Quadarti

“Liceo della Formazione “S.Caterina da Siena”a.s.2010/2011

Programma svolto di FILOSOFIA

Classe V°B Insegnante Patrizia Quadarti

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-Il ROMANTICISMO: aspetti generali

-L’IDEALISMO TEDESCO: -FICHTE: la dialettica dell’io. - HEGEL: -vita ed opere, -La Fenomenologia dello Spirito: analisi delle figure della coscienza e della Autocoscienza, -L’assoluto e l’identità di reale e razionale, -La logica: caratteristiche strutturali, -La filosofia dello Spirito: spirito soggettivo, oggettivo ed assoluto.

-Destra e sinistra hegeliana: la nascita del socialismo moderno.

-K.MARX: -vita ed opere, -Critica delle filosofia hegeliana, -Il materialismo storico, -Il materialismo dialettico, -L’avvento del comunismo.

-L’opposizione al sistema: la filosofia irrazionale di:-A. SCHOPENAUER: -vita ed opere, -Il mondo come rappresentazione, -Il mondo come volontà, -Le vie della liberazione.

-IL POSITIVISMO: caratteri generali.

-F. NIETZSCHE: -vita ed opere, -La nascita della tragedia e la concezione del mondo,

-Dioniso, la vita, la terra, il superuomo, -Il crepuscoli degli Dei e la morte di Dio: il nihilismo, -Volontà di potenza, amor fati ed eterno ritorno.

-CARATTERISTICHE GENERALI DELLA FILOSOFIA DELL’900

-H. BERGSON: -vita ed opere, -tempo spazializzato e durata, -L’evoluzione creatrice.

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LA PSICOANALISI. S.FREUD: -vita ed opere, -la scoperta dell’inconscio, -la teoria psico-sessuale, -l’interpretazione dei sogni, -il disagio della civiltà.

IL PROBLEMA DELL’ESSERE: M.HEIDEGGER: -vita ed opere, -Essere e tempo: il problema dell’es- sere e l’analitica esistenziale, -Vita autentica e vita in autentica, - Il senso della morte.

-K.R.POPPER: -vita ed opere, -il problema dell’induzione e demarcazione, -congetture e confutazioni : il metodo della scienza, -critica dello storicismo e la società aperta.

Libro di testo: Magni- De Bartolomeis “ le voci della filosofia” Ed. Atlas Vol: III°

Siena, 20 Maggio 2011 L’Insegnante Patrizia Quadarti

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ E.S. PICCOLOMINI”

LICEO DELLA FORMAZIONE “S.CATERINA DA SIENA”(SEZIONE ASSOCIATA)

A.S. 2010/2011 CLASSE V SEZ.B

Contenuti del programma svolto:

MATEMATICA

- Il concetto di funzione e di grafico di una funzione. Proprietà elementari di una funzione: pari, dispari, iniettiva, suriettiva, biunivoca, monotona,periodica. Costruzione dei grafici di particolari funzioni a partire da un grafico noto.

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- Elementi per lo studio di una funzione: dominio, segno, intersezioni con gli assi.

- Limiti: definizioni, verifica di un limite. Teoremi sui limiti: unicità, permanenza del segno, confronto (solo enunciati), limiti notevoli (senx/x con dimostrazione).Forme indeterminate: ordini di infinito e sostituzione di infinitesimi equivalenti.Continuità in un punto ed in un intervallo, Teorema di Weierstrass, Teorema di Darboux, Teorema degli zeri .Discontinuità di una funzione in un punto.Applicazione dei limiti allo studio di una funzione: asintoti di una funzione.

-Derivata di una funzione in un punto e suo significato geometrico.Concetto di derivata in generale.Calcolo di derivate.Applicazione della derivata prima allo studio di una funzione: massimi e minimi relativi.Studio della derivata seconda: flessi.Derivabilità e dimostrazione dell’implicazione derivabile<continua. Punti di non derivabilità e loro determinazione.Teorema di Rolle Teorema di Lagrange ( con dimostrazione)Teoremi di De l’Hospital.

-Studio del grafico di funzioni razionali fratte.

-Introduzione al problema delle quadrature: Definizione di primitiva e sua determinazione nei casi immediati.Definizione di integrale definito e calcolo dell’area nel caso di funzioni algebriche intere.Teorema della Media e Teorema fondamentale del calcolo integrale ( con dimostrazione )

Siena 18/05/2011 Prof. Mario Seazzu

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ E.S. PICCOLOMINI”

LICEO DELLA FORMAZIONE “S.CATERINA DA SIENA”(SEZIONE ASSOCIATA)

A.S. 2010/2011 CLASSE V SEZ.B

Contenuti del programma svolto:

FISICA

Elettrostatica. La carica elettrica. Unità di misura della carica elettrica. Elettrizzazione

per contatto e per strofinio. L'induzione elettrostatica.

La legge di Coulomb.

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Definizione di campo elettrostatico. Calcolo del campo elettrico prodotto da una carica puntiforme. Linee di campo elettrico.

Teorema di Gauss e calcolo del campo di un filo, di una superficie e di una sfera. Proprietà del campo elettrostatico e confronto con il campo gravitazionale

Definizione di potenziale elettrico. Relazione tra potenziale e campo elettrico nel caso di distribuzioni uniformi di carica. Superfici equipotenziali.

La capacità di un conduttore. Il condensatore. Capacità di un condensatore piano. Capacità di condensatori collegati in serie ed in parallelo. Lavoro di carica e scarica di un condensatore

Corrente continua. Definizione di intensità di corrente. Il circuito elettrico. La 1^ e la 2^ legge di Ohm. Resistenza di conduttori collegati in serie ed in parallelo. Forza elettromotrice e differenza di potenziale. Energia e potenza dissipate per effetto Joule Leggi di Kirchhoff. Studio di un circuito.

Elettrolisi: funzionamento e leggi di Faraday.

Elettromagnetismo. Il campo magnetico. I magneti naturali.

La forza di su un filo percorso da corrente e la definizione di B. Dipendenza del verso di B dal verso della corrente (regola della mano destra).

Applicazione del teorema di Biot-Savart al calcolo del campo magnetico prodotto da un filorettilineo, da una spira e da un avvolgimento a forma di solenoide percorso da corrente.

Forza di Lorentz: traiettorie di una particella carica in moto attraverso un campo magnetico.

Forza tra fili percorsi da corrente.

Induzione elettromagnetica: Legge di Faraday-Neumann- Lenz.

Legge della corrente alternata derivata dalla Legge di F.N.L.

Siena 18/05/2011 Prof. Mario Seazzu

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E. S. PICCOLOMINI”

Sezione Liceo della Formazione

Anno scolastico 2010/2011CLASSE 5B

CONTENUTI DISCIPLINARI

Materia SCIENZE SPERIMENTALI – GEOGRAFIA GENERALE E ASTRONOMICA

ELEMENTI DI ASTRONOMIASistema ed elementi di riferimento per la posizione astronomicaAsse del mondoEquatore celesteColuro equinozialeParalleli celestiMeridiani celestiPunto γCoordinate astronomiche equatoriali: declinazione e ascensione rettaVerticale dell’osservatoreZenit e nadirOrizzonte astronomicoCircoli verticaliCoordinate altazimutali: altezza e azimutStelle occidue e stelle circumpolariMoto apparente della sfera celesteMoto apparente del SoleLO STUDIO DELLE STELLELunghezza d’onda e frequenza Luminosità intrinseca e Intensità luminosa di una sorgente stellareCos’è l’analisi spettrale e quali sono le tipologie spettraliPerché gli spettri stellari sono “spettri di assorbimento”; quali informazioni sono deducibili dalle righe di assorbimento.La legge di Wien: come si deduce la temperatura superficiale delle stelle.Parallasse trigonometrica e determinazione della distanza stellare.Unità astronomicaAnno luceParsecMagnitudine apparente e magnitudine assoluta.Classificazione spettrale di HarvardDiagramma H-RParallasse spettroscopicaNebuloseGlobuli di BokI processi di fusione nucleare che avvengono nei nuclei stellarLe tappe principali dell’evoluzione di una stella di massa simile al SoleLe tappe principali dell’evoluzione di una stella di massa superiore a 8 masse solari

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Pulsar e Buchi neriLe stelle variabili; CefeidiAmmassi aperti e globulariLa Via LatteaClassificazione delle galassieLa materia oscuraEffetto doppler; red o blu shift negli spettri stellariLegge di Hubble: studi e dati dai quali fu dedottaTeoria del Big Bang e dell’espansone dell’universo; prove e dati a sostegno della teoriaOrigine del Sistema SolareLeggi di KepleroClassificazione spettrale del SoleStruttura esterna ed interna del sole e fenomeni associati alle zone solariCaratteri complessivi dei pianeti “terrestri” e “gioviani”Asteroidi, comete, meteore e meteoritiLA FORMA DELLA TERRAForma della Terra Meridiani e paralleli e coordinate geografiche assoluteMOTO DI ROTAZIONEInclinazione dell’asseVelocità angolare di rotazione e velocità lineare di rotazioneL’esperienza di GuglielminiL’esperienza di FoucaultMoto di rotazione e variazioni di gravitàConseguenze del moto di rotazione: deviazione apparente di Coriolis e alternanza di dì e notteMOTO DI RIVOLUZIONEDurata e velocità di rivoluzioneProve del moto di rivoluzione: effetto di parallasse e aberrazione della luce stellareAfelio e perielioConseguenze della rivoluzione: variazione della durata del dì e della notteAltezza del sole sull’orizzonteSolstizi ed equinoziGiorno solare e giorno sidereoGiorno solare vero e giorno solare medioFusi orari e tempo civileAnno solare, anno sidereo e anno civileI MOTI MILLENARIPrecessione luni – solare: cause, durata ed effettiVariazione dell’eccentricità dell’orbitaVariazione dell’inclinazione dell’asseEffetti dei moti millenari: variazioni climatiche periodicheLA LUNACaratteri fisici della superficie e modello strutturale internoOrigine della lunaMoto di rotazione e di rivoluzione – conseguenzeMoto di traslazioneFasi lunari LibrazioniEclissi di Sole e di Luna

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GEOLOGIAEvoluzione del pianeta Terra : litosfera, atmosfera, idrosferaStruttura interna della Terra secondo caratteri di composizione chimica e secondo caratteri di stato fisicoI MINERALIReticolo cristallino e abito cristallinoCella elementareCoordinazione degli elementiVicarianzaMinerali polimorfi ed isomorfiProprietà fisiche dei mineraliClassificazione dei silicatiMinerali non silicaticiLE ROCCE FIG. 2.11 Rocce magmatiche: struttura cristallina nelle intrusive ed effusive Rocce acide ( sialiche o felsiche ) e basiche ( femiche o mafiche ) Caratteri distintivi di granito e basalto Rocce sedimentarie: processo sedimentario e origine dei sedimenti - diagenesi Rocce clastiche, organogene, di origine chimica Rocce metamorfiche: tipi di metamorfismo Minerali indice del grado di metamorfismo

Il ciclo litogeneticoDeformazione delle rocceGiacituraComportamento elastico - plastico o duttile - rigido o fragilePressione litostatica e fattori che influenzano la deformazione delle rocceMovimenti epirogenetici e subsidenzaDiaclasiFaglie diretta, inversa, trascorrente, trasformeCome si riconosce la presenza di una faglia in una formazione rocciosaFosse tettoniche e rift valleyPieghe sinclinali e anticlinali – fianchi, asse e linea di cerniera - tipi di piegheFalde di ricoprimentoI TERREMOTITeoria del rimbalzo elasticoOnde sismicheTsunamiSismografi e sismogrammaDromocrone e distanza epicentraleCome si determina l’epicentro di un sismaTerremoti superficiali, intermedi, profondiDistribuzione dei terremoti sulla Terra: zone particolarmente sismicheMagnitudo e scala RichterIntensità sismica e scala MCS - isosismeDistribuzione dei terremoti in Italia e zone di maggior sismicitàPrevisione dei terremotiPrevenzione e norme di comportamento in caso di sismaL’INTERNO DELLA TERRA

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Propagazione delle onde sismiche all’interno della TerraPerché si registrano le onde sismiche che si propagano all’interno della TerraZona d’ombra delle onde P e SSuperfici di discontinuità sismicaCrosta, mantello e nucleo: caratteristiche chimiche e fisicheLitosfera e astenosferaIl calore interno della TerraGradiente geotermico verticaleGeotermaFlusso di caloreMovimenti convettivi nel mantelloDifferenze fra crosta continentale e crosta oceanicaAnomalie della gravità terrestre: variazione del raggio terrestre e contributo della forza centrifuga di rotazioneL’isostasiaIl campo magnetico terrestre: caratteristiche del campo attuale – ipotesi sulla sua origine - funzione della magnetosferaIl paleomagnetismo: materiali ferromagnetici, magnetizzazione termorimanente e detriticaDeterminazione dei poli paleomagnetici e ipotesi sullo spostamento dei continentiLe inversioni di polarità: campo magnetico diretto o normale e inversoI MAGMI E LE FORMAZIONI MAGMATICHECosa sono i magmi: composizione chimicaFattori che influenzano la fusione: temperatura e pressione Magmi primari e magmi anatetticiCristallizzazione magmaticaPlutoni, batoliti, corpi ipoabissali, filoni strato,laccoliti e dicchi.I FENOMENI VULCANICII vulcani e loro distribuzione sulla TerraIl meccanismo eruttivoEruzioni effusive o esplosive in relazione alla tipologia dei magmi eruttatiAttività vulcanica esplosiva: piroclasti, ceneri lapilli e bombeCaduta gravitativa dei piroclasti, nubi ardenti, lahar, ondate basaliRocce clastiche di origine vulcanica: tufi, ignimbritiAttività vulcanica effusiva: lave scoriacee, a corda, a blocchi, pillow lava ( lave basaltiche ) guglie, cupole, coni di cenere ( lave sialiche ) Formazione delle caldere Fenomeni vulcanici secondariVulcani e aree vulcaniche in Italia LA TETTONICA DELLE PLACCHEL’evoluzione storica delle teorie sulla dinamica della LitosferaLa deriva dei continenti: prove geologiche, paleontologiche, paleo climaticheLe dorsali medio-oceanicheL’espansione del fondo oceanico: ipotesi di Hess, ricerche e prove a sostegno del modelloLe anomalie magnetiche e paleomagnetizzazione delle rocce della crosta oceanicaEtà e spessore dei sedimenti sui fondali oceaniciLe faglie trasformiLe placche litosfericheMargini convergenti, divergenti e conservativi

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Il moto delle placcheZone di subduzione e fosse oceanicheIl piano di BenioffArchi insulari e vulcanismo Punti caldiL’orogenesi nella teoria delle placcheLa cronologia degli eventi e delle formazioni geologiche: cronologia relativa e datazione radiometrica Cenni alla struttura dell’Atmosfera, ozonosfera e d effetto serra.

Siena, 16 Maggio 2011 L’insegnante Teresa Persiano

LICEO DELLA FORMAZIONE SIENA

CLASSE VB

A.S. 2010-2011

PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

INSEGNANTE PAOLA PAPINI

Testo in uso: Lit and Lab

CONTENUTI DISCIPLINARI

The Romantics (1798-1837)

Romantic literary movement. History and Society. The Novel.

Poetry.The Romantic poets: Analyzis of the texts;poet's aim;language;task of the

poet;themes and features.

- Blake,Songs of Innocence and Songs of Experience The Lamb,The Tyger, London

- Wordsworth,Lyrical Ballads My Heart Leaps up,Daffodils,Composed Upon ..

- Coleridge,The Romantic Ballad,The Rime of the Ancient Mariner

- Shelley, Ode to the West Wind

The Victorian Age (1837-1901)

Historical background.Literary background.

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The Victorian novel. Analyzis and comments of the extracts read.

- Charles Dickens,from "Hard Times":Coketown and Facts,Facts,Facts

- Emily Bronte,from "Wuthering Heighs":Back to Wuthering Heighs, I'll have her in my

arms..

- Charlotte Bronte,from Jane Eyre” an extract

- R.L.Stevenson,from"Dr Jeckyll and Mr Hyde":Story of the door

- Oscar Wilde,"The Picture of Dorian Gray"

The Victorian Drama:The Theatre of O.Wilde.

Film "An Ideal Husband" from the play by Oscar Wilde

The Modern Age (1901-1945)

Historical background.Literary background.

The modern novel.

- James Joyce, "Dubliners"

- George Orwell,from "1984" This was London

- From “Animal Farm” an extract

Contemporaries (1945 and after)

- Historical background. Literary background.

- Contemporary Drama

- The play of the absurd.

- Samuel Becket. ”Waiting for Godot”

Film “Driving Daisy”

L’insegnante

Paola Papini

a.s. 2010/2011Liceo della formazione S. Caterina da Siena

Disegno e storia dell'arte Prof. Frati FedericoContenuti classe V B

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Storia dell’arte:Il Neoclassicismo: architetti utopisti e architettura formalista; Antonio Canova, Jacques Luis David, J.A.D. Ingres, F. Goya. Il Romanticismo: architettura formalista neogotica; C. Friedrich, W. Turner, Théodore Géricault, Eugène Delacroix, Francesco Hayez. Il Realismo di Gustave Courbet, J. F. Millet, H. Daumier; L’Impressionismo*: Eduard Manet, Claude Monet, C. Pissarro, Edgar Degas, Auguste Renoir, Paul Cézanne. Il Neoimpressionismo: Georges Seurat. Il Post-impressionismo: Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Henry Toulouse Lautrec, Henri Rousseau. L’architettura degli ingegneri: J. Paxton, G. Eiffel. I macchiaioli: Giovanni Fattori. L’art Nouveau, E. Guimard, Antoni Gaudì, Gustav Klimt. I Fauves, Henry Matisse, A. Derain. Precursori dell’espressionismo: James Ensor ed Edvard Munch. L’espressionismo: il gruppo “Die Brucke”: Kirchner. Il Cubismo: Pablo Picasso,

Restano da affrontare i seguenti moduli: George Braque, l'influenza dell'arte africana nella pittura del XX secolo. L’astrattismo“Der Blau Reiter”: Vasilij Kandinskij; Paul Klee; Piet Mondrian e “De Stijl”. Le avanguardie russe: il raggismo, il suprematismo di Malevic, il costruttivismo di Tatlin. Il Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti e l’estetica futurista, Umberto Boccioni, Giacomo Balla. Il Dadaismo: M. Ernst, M. Duchamp. Il Surrealismo: R. Magritte, J. Mirò, S. Dalì.

Per ogni artista inserito nella programmazione si sono prese in esame le opere principali, compiendo un’ulteriore selezione tra quelle proposte dal manuale.

* Della corrente impressionista abbiamo favorito un’interpretazione che ne ridimensiona il carattere soggettivo rispetto a quanto proposto dal manuale, insistendo sull’ispirazione positivista e “retinica” per contrapporla più facilmente agli sviluppi postimpressionisti e all’esperienza delle avanguardie storiche.

Disegno:Il disegno, come programmato, si è proposto quale spazio dedicato a percorsi di carattere espressivo ma rinviato all’attività domestica. Attraverso le sollecitazioni di temi aperti abbiamo incoraggiato gli studenti ad esplorare codici e canali di vario genere, accostandosi ad itinerari operativi ed a valori formali non convenzionali. Gli elaborati hanno sviluppato linguaggi e tecniche espressive contemporanee, dagli assemblaggi polimaterici all’arte concettuale, dalla grafica digitale alla fotografia, facendo emergere vari gradi di consapevolezza e sensibilità ma riuscendo quasi sempre a riferire questi tentativi ad un universo espressivo personale.

Siena 10/05/11 L’insegnante

Federico Frati

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ E.S. PICCOLOMINI”

LICEO DELLA FORMAZIONE "S. CATERINA DA SIENA" - SIENAAnno Scolastico 2010-2011

Classe 5^B

Relazione della prof.ssa Rosa Laura Ancona

Programmi svolti: Multimedia

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Esplorazione, conoscenza e uso consapevole dei seguenti strumenti informatici:

- utilizzo di differenti google epps:o Gestione della posta elettronica con gmailo Costruzione di google-group e tematici e gestione in itinere del lavoro in team in reteo Utilizzo della calanderizzazione offerta da google per gestire l’attività di gruppo in reteo

- costruzione di un sito mediante il Dreamwever:o Creazione della cartella sito e gestione di tutti i materiali nella cartella del sitoo Creazione di pagine o Costruzione di collegamenti tra pagine e all’interno delle pagineo Utilizzo di vari strumenti per ottimizzare la grafica del sitoo Inserimento di immagini, sfondi adattando dimensioni opportunamente con l’uso eventuale di

Photoshopo Collegamenti a siti esternio Rollover di immagini, menù a tendina e/o scorrevolio Costruzioni di pagine dinamiche con pop-up di risposta per l’utente

- Realizzazione, in gruppo, di siti relativi a uno dei seguenti temi selezionati in collaborazione con il docente di Fisica:

o crisi dei fondamenti: 1870-1930o i test di selezione: raccolta dei test proposti nelle varie università per la selezione e la

costruzione di test in differenti ambiti e la costruzione di un sito dove trovare un’ampia raccolta di test e dove poter monitorare il proprio livello di competenza svolgendo simulazioni di test predisposti.

o La costruzione di un sito dove poter reperire le principali informazioni utili alla selezione di Università in ambito internazionale

o La stabilità nelle strutture architettoniche

Siena, 15/05/2011 La Docente Rosa Laura Ancona

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. S. PICCOLOMINI”

SEZIONE LICEO DELLA FORMAZIONE

Programma svolto nell’anno scolastico 2010/11 per l’IRC

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Classe V B

ARGOMENTO N. 1: L’ETICA

1. La banalità del male.2. La crisi delle certezze.3. Modelli e valori nel mondo contemporaneo.4. L’individuo ripiegato su se stesso.5. Il bene comune.6. L’etica cristiana e i principali problemi etici. 7. Definizione del termine Bioetica e studio di alcuni ambiti particolari: la fecondazione

assistita e la selezione genetica, il commercio degli organi, l’eutanasia, l’aborto, il suicidio.8. Ambito riguardante la sessualità: l’omosessualità, la violenza sessuale, la prostituzione.9. Ambito riguardante l’ambiente: l’inquinamento, gli animali e la moda, i cambiamenti

climatici: il riscaldamento globale, gli organismi geneticamente modificati. 10. Ambito riguardante la politica: il divorzio, il congedo parentale, la follia, il razzismo, le sette

sataniche, l’abbandono del minore.11. Religioni a confronto sui principali temi etici.

Lettura critica di brani tratti dal libro di BIBIANI COCCHI, Per il mondo che vogliamo, ed SEI, 2007.

Video RAI “Chernobyl”. Visione del film: “2001 Odissea nello spazio”.

Siena, 16 maggio 2011 Silvia Maffei

Materia Alternativa Classe V B anno scolastico 2010-2011Prof. Leandro Tassoni

Gli alunni Fanetti Ilaria, Lillo Desiree, Mari Ilaria, Pascucci Critina, Schmid Manuel, Vanni Erika, avendo formalmente espresso il desiderio di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica hanno seguito con profitto e interesse le lezioni della Materia Alternativa. Il corso durato tutto l’anno con scadenza settimanale (un’ora la settimana) si è incentrato su tematiche coerenti con l’argomento scelto dai docenti nelle riunioni di inizio anno. Gli incontri hanno favorito pertanto una riflessione sul tema MULTICULTIRALISMO e INTERCULTURA e si sono sviluppati intorno a tematiche collaterali quali l’immigrazione, l’accoglienza, gli anziani, gli emarginati, il ruolo della scuola nel processo formativo, l’educazione degli adulti, la lotta contro l’analfabetismo nell’Italia post unitaria.

Il programma è così articolato

1 – La necessità della educazione interculturale,

2 – La democrazia e l’universalità dei valori,

3 – Commento all’art. 3 della Costituzione Italiana,

4 – Il problema dell’accoglienza dell’altro,

5 – Il fenomeno delle migrazioni umane,

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6 – l’autobiografia come metodo di conoscenza e di racconto di sé,

7 – Le nuove emergenze educative e il ruolo sociale della scuola,

8 – L’educazione degli adulti nelle società complesse,

9 – La lotta all’analfabetismo nell’Italia post unitaria.

Per gli argomenti sono stati usati i seguenti testi:

1 - F. Cambi, I saperi dell’educazione, ed La nuova italia 2000,

2 – D. Sarsini (a cura di), Percorsi dell’autobiografia, ed Unicopli, 2005,

3 – G. Giorello e C.M. Martini, Ricerca e carità, ed S Raffaele 2010,

4 – A. Senn, La democrazia degli altri, ed Mondadori, 2004,

5 - F. Cambi, Manuale di storia della pedagogia, ed Laterza, 2006,

6 – D. Tettamanzi, Etica e capitale, ed. Rizzoli, 2009.

Siena, 16 maggio 2011 Prof. Leandro Tassoni

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