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Esami di Stato conclusivi del corso di studi Documento del Consiglio di Classe 5 E SSS Servizi Socio-Sanitari. Anno scolastico 2017/2018

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Esami di Stato conclusivi

del corso di studi

Documento del Consiglio di Classe

5 E SSS – Servizi Socio-Sanitari.

Anno scolastico 2017/2018

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Indice

Docenti del Consiglio di Classe

Elenco alunni

Profilo del Tecnico dei Servizi Sociali

Quadri orari

Presentazione della classe

Dettaglio dei programmi

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

STORIA

LINGUA E LETTERATURA FRANCESE

LINGUA INGLESE

MATEMATICA

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELIGIONE CATTOLICA

Simulazioni della terza prova d’esame

Alternanza scuola-lavoro

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Docenti del Consiglio di Classe

MATERIA

DOCENTE

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA FERRINI TIZIANA PATRIZIA

STORIA FERRINI TIZIANA PATRIZIA

LINGUA E LETTERATURA FRANCESE BASILE VANESSA

MATEMATICA SERGI FILIPPO

LINGUA INGLESE FRAMARIN MANUELA

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA ZOMBOLO LOREDANA

IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA DI STEFANO HERMES

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA SORESI ROSA MARIA FATIMA RITA

TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE DURANDETTO CRISTINA

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE BONIN TIZIANA

RELIGIONE CATTOLICA BRUNOD FLAVIANA

SOSTEGNO POMPEO CLAUDIA

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Elenco alunni

COGNOME E NOME

LUOGO E DATA DI NASCITA

ARMAND ANDRE’ AOSTA (AO) 01/11/1996

BIZEL ARIANNA AOSTA (AO) 10/07/1998

BORGA SILVIA AOSTA (AO) 22/01/1998

BRANDA JESSICA AOSTA (AO) 10/08/1998

CABRAZ FRANCESCA AOSTA (AO) 26/09/1999

GIACHINO NICOLO’ AOSTA (AO) 30/04/1997

IANNONE GIULIA AOSTA (AO) 29/06/1998

JERUSEL DESIREE AOSTA (AO) 29/12/1998

MARTINET ALICE AOSTA (AO) 01/07/1999

MERLICCO JACOPO AOSTA (AO) 29/07/1998

MORRONE VALENTINA AOSTA (AO) 27/03/1998

NIRTA GIULIA AOSTA (AO) 23/12/1998

PESA CHIARA AOSTA (AO) 20/12/1999

PINNA IRENE AOSTA (AO) 04/02/1997

SACCHET NICOLE AOSTA (AO) 01/05/1998

SAVOYE CELINE LETIZIA AOSTA (AO) 06/12/1998

SILVESTRO MARTINA NAPOLI (NA) 13/08/1998

SORBARA DESIREE AOSTA (AO) 03/07/1999

TALARICO TANYA AOSTA (AO) 12/05/1998

TORCHIA VERONICA AOSTA (AO) 17/05/1999

ZINZERI LUIGI AOSTA (AO) 08/05/1997

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Profilo dell’Indirizzo “Servizi Socio-Sanitari”

Il Diplomato nell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. In particolare, egli è in grado di:

● partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali;

● rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture;

● intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale;

● applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;

● organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;

● interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;

● individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana;

● affrontare problemi relativi alla non autosufficienza e alla disabilità;

● utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse;

● documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.

Prospettive di lavoro

● Il Diploma di Istruzione professionale nell’indirizzo Servizi Socio-sanitari abilita a:

● lavorare, sia a domicilio dell’utente che in strutture private, nei settori degli anziani, dell’handicap, dell’infanzia e della marginalità;

● svolgere mansioni nei quadri intermedi e dirigenziali presso cooperative sociali, fondazioni socio-culturali, centri educativi e strutture per l’infanzia, strutture residenziali ed enti pubblici di servizi;

● insegnare metodologie operative negli istituti professionali statali ad indirizzo sociale;

● iscriversi a tutte le facoltà universitarie.

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ISTRUZIONE PROFESSIONALE

Settore dei Servizi

Indirizzo “Servizi socio-sanitari”

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE MODULI SETTIMANALI

1a 2 a

3 a 4 a

5 a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e letteratura francese 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Scienze umane e sociali 4 4

di cui in compresenza 1*

Elementi di storia dell’arte

ed espressioni grafiche

2

di cui in compresenza 1*

Educazione musicale 2

di cui in compresenza 1*

Metodologie operative 2** 2** 3**

Igiene e cultura medico-sanitaria 2 2 4 5 5

Psicologia generale ed applicata 5 6 6

Diritto e legislazione socio-sanitaria 3 3 3

Tecnica amministrativa ed economia sociale 2 3 3

Totale complessivo moduli 36 36 36 36 36

* moduli di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico

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Presentazione della classe

Anno scolastico 2017-2018

La classe V E SSS dei servizi socio-sanitari è composta da 21 alunni, di cui 17 femmine e 4

maschi. Sono presenti quattro alunni con PDP per DSA e un PEI.

Dalla classe prima di partenza (a.s. 2013-2014) sono giunti in quinta 12 alunni, in seconda si

sono aggiunte due alunne e un alunno, in terza sono arrivate quattro nuove alunne e un

nuovo alluno, in quarta è entrato un nuovo alunno.

Per quanto riguarda la continuità didattica, purtroppo sia nel biennio che nel triennio non è

stata pienamente assicurata, infatti dalla prima alla seconda la classe ha cambiato gli

insegnanti di lettere, francese, matematica, diritto, scienze della terra, metodologie operative,

scienze umane e igiene; dalla seconda alla terza la classe ha nuovamente cambiato gli

insegnanti di lettere, religione, scienze motorie, diritto igiene e matematica; dalla terza alla

quarta gli insegnanti di tecnica amministrativa, inglese, diritto, matematica e psicologia e dalla

quarta alla quinta gli insegnanti di scienze motorie, diritto, francese e igiene.

La partecipazione alle lezioni da parte di un gruppo di alunni non è stata sempre costante e

soddisfacente e non è sempre stata accompagnata da un adeguato interesse nei confronti di

alcune materie e del lavoro scolastico in generale. In alcune occasioni l’impegno nella

rielaborazione personale e nello studio a casa non sono sempre stati apprezzabili e adeguati

all’aumentare delle richieste. E’ stato sovente necessario ricordare agli alunni il senso di

responsabilità e la consapevolezza rispetto al proprio ruolo, in particolare in merito alla

frequenza delle lezioni. L’impegno e il profitto sono risultati mediamente corrispondenti alle

richieste e, nello specifico, il rendimento evidenzia un piccolo gruppo di allievi determinati e

costanti nello studio, che ha raggiunto risultati buoni ed in alcuni casi eccellenti.

Nel corso del secondo semestre, per preparare gli studenti all’Esame di Stato, sono state

effettuate due simulazioni di Terza prova della durata di quattro moduli orari ciascuna, una di

Prima prova, una di Seconda prova e una di Quarta prova, ognuna della durata di sei moduli

orari. Le materie coinvolte nella Terza prova sono state: Storia, Igiene, Matematica e Diritto.

Per quanto concerne la tipologia di Terza prova, secondo l’orientamento emerso nel Collegio

dei Docenti, il Consiglio di Classe ha optato per la tipologia B con tre quesiti a risposta singola

per materia in un massimo di quindici righe.

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Dettaglio programmi

Materia LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Docente FERRINI Tiziana

LIBRI DI TESTO ADOTTATI

“L’attualità della letteratura vol. 3” di Baldi, Giussi , Razzetti, Zaccaria. Ed. Paravia 2013 “Il manuale della scrittura” di Elisabetta degli Innocenti. Ed. Paravia 2002

OBIETTIVI PREVISTI L’insegnamento dell’italiano nelle classi quinte deve:

· Sviluppare nell’alunno l’interesse per le grandi opere letterarie di ogni tempo e paese, avviandolo a

capirle e a cogliere in esse i valori formali ed espressivi che contengono e promuovendo in lui la formazione di un’autonoma capacità di interpretazione

· Esercitare l’alunno a comprendere il senso della continuità tra passato e presente e l’importanza

della conoscenza del passato per capire il presente

· Favorire la comprensione dei valori e degli ideali di carattere universale e costitutivi della natura

umana, così come sono espressi nei testi letterari elaborati attraverso i secoli. Lo studente deve dimostrare di saper:

· Decodificare e interpretare testi letterari dell’’800 e del ‘900

· Cogliere le caratteristiche peculiari della lingua della prosa e della poesia nei suoi aspetti lessicali,

retorici, tecnici

· Cogliere e valutare lo stretto rapporto che si instaura nel testo letterario tra ciò che l’autore dice e

il modo in cui lo dice, sia che sfrutti i codici espressivi della sua epoca sia che li violi

· Individuare gli influssi e i condizionamenti che la situazione storica, nelle sue implicazioni

economiche, sociali e politiche, esercita su un autore

· Riflettere sul ruolo e la funzione degli intellettuali

· Svolgere una relazione orale della durata di alcuni minuti, anche sulla base di appunti, su un

argomento culturale appositamente preparato

· Possedere la padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo informativo e argomentativo

· Analizzare testi poetici e in prosa anche di autori non conosciuti

· Padroneggiare le caratteristiche e le tecniche dell’articolo di giornale e del saggio breve.

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OBIETTIVI REALIZZATI Gli studenti hanno dimostrato di saper:

Capire e cogliere i valori formali ed espressivi delle diverse opere letterarie raggiungendo solo parzialmente un’autonoma capacità di interpretazione

Decodificare e interpretare testi letterari del ‘900

Cogliere, se guidati, le caratteristiche peculiari della lingua della prosa e della poesia nei suoi aspetti lessicali, retorici, tecnici

Cogliere lo stretto rapporto che si instaura nel testo letterario tra ciò che l’autore dice e il modo in cui lo dice, sia che sfrutti i codici espressivi della sua epoca sia che li violi

Conoscere le caratteristiche e applicare le tecniche per la stesura di un’analisi di testo, di un articolo di giornale e di un saggio breve.

Rispettando le più recenti disposizioni orientative delle autorità ministeriali, i contenuti della disciplina si sono svolti secondo un’articolazione modulare, (moduli per autore, per opera e per genere). Ogni modulo si è sviluppato attraverso attività didattiche, sistematicamente concluse con diverse tipologie di verifica. In particolare, ove possibile, si sono evidenziate le coincidenze funzionali tra i programmi di Italiano e Storia. Nel dettaglio, e ferma restando comunque la sua valenza orientativa, il quadro d’insieme delle attività ha proceduto secondo una formulazione contenutistica come di seguito concepita.

PROGRAMMA DISCIPLINARE

Modulo storico culturale: Il Naturalismo, il Realismo e il Verismo

Testi: “Scienza e forma lettraria” di Capuana

Modulo incontro con l’autore: Verga: la poetica, tecniche narrative e ideologia; l’evoluzione dell’opera verghiana: il periodo preverista, l’approdo al verismo e il ciclo dei vinti.

Testi: “Rosso Malpelo”; lettura integrale dei Malavoglia o di Mastro don Gesualdo

Modulo storico culturale: Il Simbolismo e il Decadentismo

Modulo incontro con l’autore: D’Annunzio: il poeta vate e del panismo: la vita, l’evoluzione ideologica e letteraria (dall’esteta al superuomo)

Testi: “Il vento scrive”; dal Piacere: “Andrea Sperelli, un ritratto allo specchio”

Modulo incontro con l’autore: Pascoli, poeta del lutto e della memoria: la vita, l’evoluzione ideologica e letteraria, la poetica del fanciullino. Testi: dal saggio Il fanciullino “Una poetica decadente”; “Il gelsomino notturno”; “Il lampo”; “Il temporale”

Modulo storico culturale: Il futurismo

Modulo incontro con l’autore: Svevo, il romanzo d’avanguardia e il romanzo psicologico

Testi: Dalla Coscienza di Zeno “La psicanalisi”, da Senilità: “Il ritratto dell’inetto”, da Una vita: “Le ali del gabbiano”

Modulo incontro con l’autore: Pirandello, la vita, il pensiero, la poetica dell’umorismo e il teatro.

Testi: Lettura integrale del Fu Mattia Pascal o Uno nessuno e centomila, “Un’arte che scompone il reale”; brano da “Sei personaggi in cerca di autore”

Modulo storico culturale: L’ermetismo

Modulo incontro con l’autore: Ungaretti.

Testi: “Il porto sepolto”, “San martino del Carso”, “Soldati”; “Mattina”

CONTENUTI

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Modulo incontro con l’autore Saba: poesia e psicanalisi.

Testi: “Trieste”; “Città vecchia”; “Amai”

Modulo incontro con l’autore: Montale: l’aridità della parola poetica e il significato della poesia.

Testi: “Non chiederci la parola”; “Meriggiare pallido e assorto”; “Ho sceso mille gradini dandoti il braccio”.

Produzione scritta: produzione di articoli di giornale, saggi brevi e analisi di testi poetici e in prosa.

METODI

Lezioni frontali ed interattive

Lezione dialogata: analisi e commento di testi

Lavori e letture individuali

MEZZI e STRUMENTI di LAVORO

Manuale

Schemi dell’insegnante

Slides

Video

SPAZI

Aula scolastica (classe)

STRUMENTI di VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Per l’orale: Interrogazione-colloquio e prove semistrutturate sul modello della terza prova

Per lo scritto: Analisi testuale di brani in prosa e poesia, saggi brevi, temi tradizionali (tipologia C e D della prima prova)

Sono state svolte due prove scritte nel primo trimestre e tre nel secondo semestre, con durata da quattro a sei moduli orari, affrontando tutte le tipologie previste dall’esame di maturità; per l’orale ci sono state almeno due valutazioni nel primo trimestre e almeno tre nel secondo trimestre; scala di valutazione da 2 a 10

Per l’orale sono state valutate la capacità di analizzare e parafrasare un testo, l’uso di una terminologia specifica, la capacità contestualizzare e confrontare testi, autori e opere e la capacità di costruire un discorso logico e coerente, nonché le loro interazioni

Per lo scritto sono state valutate la pertinenza alla traccia, la conoscenza degli argomenti, la capacità di rielaborazione e approfondimento, la coerenza e la coesione testuale, la chiarezza e correttezza formali.

Seguono le griglie di valutazione adottate in sede di Dipartimento per la correzione delle produzioni

scritte

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ISTITUTO TECNICO PROFESSIONALE CORRADO GEX

Griglia per la correzione della 1^ prova Tipologia A

Analisi di testo

Candidato: Classe:

Indicatori Descrittori Punteggi assegnati

Comprensione Complessiva

3 punti

Completa, approfondita e articolata 3

Completa e approfondita 2.5

Completa ma generica 2

Parziale e superficiale 1.5

Prevalentemente errata 1

Analisi del testo

5 punti

Completa, approfondita, articolata 5

Completa e approfondita 4

Completa ma generica 3

Parziale e superficiale 2

Prevalentemente errata

1

Inquadramento culturale

4 punti

Completo, approfondito, articolato 4

Completo e approfondito 3.5

Completo ma generico 3

Parziale e superficiale 2

Prevalentemente errata 1

Competenza linguistica

3 punti

Scorrevole, lessicalmente precisa, sintatticamente varia 3

Corretta, lessicalmente precisa 2.5

Elementare ma corretta 2

Parzialmente scorretta e lessicalmente povera 1

Scorretta e lessicalmente inadeguata 0.5

Punteggio totale

Data

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ISTITUTO TECNICO PROFESSIONALE CORRADO GEX

Griglia per la correzione della 1^ prova Tipologia B

Articolo / Saggio

Candidato: Classe:

Indicatori Descrittori Punteggi assegnati

Rispetto delle consegne

1 punti

Consegne rispettate completamente 1

Consegne rispettate parzialmente 0.75

Consegne non rispettate 0

Contenuto

7 punti

Utilizzo corretto dei documenti, rielaborazione personale, approfondimenti, osservazioni critiche e originalità

6-7

Utilizzo corretto dei documenti, rielaborazione personale, approfondimenti

5

Utilizzo corretto dei documenti e parziale rielaborazione personale 4

Parziale utilizzo dei documenti e minima rielaborazione personale 3

Scarso utilizzo dei documenti e assenza di rielaborazione personale

1-2

Organizzazione del testo

3 punti

Coeso, organizzato e articolato (presenza di introduzione, conclusione e paragrafi organizzati)

3

Coeso e organizzato 2.5

Non del tutto coeso e organizzato 2

Disorganico 1

Disorganico e incoerente 0.5

Competenza linguistica

4 punti

Scorrevole, lessicalmente precisa, sintatticamente varia 4

Corretta, lessicalmente precisa 3.5

Elementare ma corretta 3

Parzialmente scorretta e lessicalmente povera 2

Scorretta e lessicalmente inadeguata 1

Punteggio totale

Data

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ISTITUTO TECNICO PROFESSIONALE CORRADO GEX

Griglia per la correzione della 1^ prova Tipologia C / D

Tema storico / Tema di cultura generale

Candidato: Classe:

Indicatori Descrittori Punteggi assegnati

Generale pertinenza

1 punti

Totale pertinenza 1

Parziale pertinenza 0,5

Non pertinente 0

Contenuto

7 punti

Completo, approfondito e originale 6/7

Completo, approfondito 5

Completo ma generico 4

Parziale e superficiale 3

Elementare e/o lacunoso 1-2

Organizzazione del testo

3 punti

Coeso, organizzato e articolato (presenza di introduzione, conclusione e paragrafi organizzati)

3

Coeso e organizzato 2.5

Non del tutto coeso e organizzato 2

Disorganico 1

Disorganico e incoerente 0.5

Competenza linguistica

4 punti

Scorrevole, lessicalmente precisa, sintatticamente varia 4

Corretta, lessicalmente precisa 3.5

Elementare ma corretta 3

Parzialmente scorretta e lessicalmente povera 2

Scorretta e lessicalmente inadeguata 1

Punteggio totale

Data

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ISTITUTO TECNICO PROFESSIONALE CORRADO GEX

Griglia per la correzione della 1^ prova DSA Tipologia A

Analisi di testo

Candidato: Classe:

Indicatori Descrittori Punteggi assegnati

Comprensione Complessiva

3 punti

Completa, approfondita e articolata 3

Completa e approfondita 2.5

Completa ma generica 2

Parziale e superficiale 1.5

Prevalentemente errata 1

Analisi del testo

5 punti

Completa, approfondita, articolata 5,5

Completa e approfondita 4,5

Completa ma generica 4

Parziale e superficiale 3

Prevalentemente errata

2

Inquadramento culturale

4 punti

Completo, approfondito, articolato 4,5

Completo e approfondito 4

Completo ma generico 3

Parziale e superficiale 2

Prevalentemente errata 1

Competenza linguistica

3 punti

Corretta 2

Parzialmente scorretta e lessicalmente povera 1,5

Scorretta e lessicalmente inadeguata 1

Punteggio totale

Data

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ISTITUTO TECNICO PROFESSIONALE CORRADO GEX

Griglia per la correzione della 1^ prova DSA Tipologia B

Articolo / Saggio

Candidato: Classe:

Indicatori Descrittori Punteggi assegnati

Rispetto delle consegne

1 punti

Consegne rispettate completamente 2

Consegne rispettate parzialmente 1

Consegne non rispettate 0.5

Contenuto

7 punti

Utilizzo corretto dei documenti, rielaborazione personale, approfondimenti

6-7

Utilizzo corretto dei documenti, rielaborazione personale 5

Utilizzo corretto dei documenti e parziale rielaborazione personale 4

Parziale utilizzo dei documenti e minima rielaborazione personale 3

Scarso utilizzo dei documenti e assenza di rielaborazione personale

1-2

Organizzazione del testo

3 punti

Coeso, organizzato e articolato (presenza di introduzione, conclusione e paragrafi organizzati)

3

Coeso e organizzato 2.5

Non del tutto coeso e organizzato 2

Disorganico 1

Disorganico e incoerente 0.5

Competenza linguistica

4 punti

Corretta 3

Elementare ma corretta 2.5

Parzialmente scorretta e lessicalmente povera 2

Scorretta e lessicalmente inadeguata 1

Punteggio totale

Data

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ISTITUTO TECNICO PROFESSIONALE CORRADO GEX

Griglia per la correzione della 1^ prova DSA Tipologia C / D

Tema storico / Tema di cultura generale

Candidato: Classe:

Indicatori Descrittori Punteggi assegnati

Generale pertinenza

1 punti

Totale pertinenza 2

Parziale pertinenza 1

Non pertinente 0.5

Contenuto

7 punti

Completo, approfondito e originale 7

Completo, approfondito 6

Completo ma generico 4

Parziale e superficiale 3

Elementare e/o lacunoso 1-2

Organizzazione del testo

3 punti

Coeso, organizzato e articolato (presenza di introduzione, conclusione e paragrafi organizzati)

3

Coeso e organizzato 2.5

Non del tutto coeso e organizzato 2

Disorganico 1

Disorganico e incoerente 0.5

Competenza linguistica

4 punti

Corretta 3

Elementare ma corretta 2.5

Parzialmente scorretta e lessicalmente povera 2

Scorretta e lessicalmente inadeguata 1

Punteggio totale

Data

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI

Criteri punteggio

1. Conoscenza degli argomenti e livello di approfondimento 0 – 5

2. Padronanza della lingua e chiarezza espositiva 0 – 3

3. Capacità di argomentare 0 – 2

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI DSA

Criteri punteggio

1. Conoscenza degli argomenti e livello di approfondimento 0 – 6,5

2. Padronanza della lingua e chiarezza espositiva 0 – 2

3. Capacità di argomentare 0 – 1.5

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Materia

STORIA

Docente FERRINI TIZIANA

LIBRI DI TRESTO ADOTTATI “Noi nel tempo, v. 3” Lepre, Petraccone, Cavalli e altri. Ed. Zanichelli 2015 OBIETTIVI PREVISTI

· Favorire, attraverso il confronto con l’esperienza umana e sociale delle generazioni precedenti, la ricerca e l’acquisizione da parte degli studenti di un’identità culturale e sociale capace di accogliere in modo responsabile le sollecitazioni derivanti dall’inserimento nella vita lavorativa o dal proseguimento negli studi universitari

· Favorire l’acquisizione di una mentalità storica e di un atteggiamento attivo nei confronti del passato umano

· Possedere una conoscenza approfondita di alcuni fenomeni storici del ‘900

· Possedere una terminologia adeguata per descrivere tali fenomeni

OBIETTIVI REALIZZATI Gli studenti hanno dimostrato di saper:

· Possedere una buona conoscenza dei principali fenomeni storici del ‘900

· Possedere una terminologia adeguata per descrivere tali fenomeni

PROGRAMMA DISCIPLINARE

MOD. 1 : L’ETA’ GIOLITTIANA I punti chiave della sua politica Le riforme La politica estera

MOD. 2 : LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Cause e inizio della guerra L’Italia in guerra La grande guerra Le conseguenze

MOD. 3 : LA RIVOLUZIONE RUSSA

L’impero russo nel XIX secolo Le tre rivoluzioni Lenin e il comunismo di guerra La NEP La nascita dell’URSS

CONTENUTI

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MOD. 4 : LA CRISI DEL 1929 Gli USA degli anni ‘20 Il crollo della borsa

Roosevelt e il New Deal MOD. 4 : IL PRIMO DOPOGUERRA

I problemi del Dopoguerra MOD. 5 : L’ITALIA TRA LE DUE GUERRE: IL FASCISMO

La crisi del dopoguerra Mussolini L’Italia fascista La politica estera

MOD. 6 : LA GERMANIA TRA LE DUE GUERRE: IL NAZISMO

Il nazismo Il Terzo Reich

Economia e società

MOD. 7 : LO STALINISMO Stalin: politica economica La Russia come stato totalitario

MOD. 8 : LA SECONDA GUERRA MONDIALE Crisi e tensioni internazionali (guerra civile spagnola) La vigilia della guerra La guerra lampo (1939-1940) La svolta (1942- 43)

Dalla Resistenza alla vittoria L’oppressione nazista e lo sterminio degli ebrei La

MOD 9 : GLI ANNI DELLA GUERRA FREDDA

I due blocchi. L’Europa dopo la Seconda guerra mondiale. L’ONU. La divisione della Germania.

MOD. 10 : LA DECOLONIZZAZIONE

La Decolonizzazione il Neocolonialismo.

MOD. 11 : IL MONDO BIPOLARE TRA GLI ANNI CINQUANTA E SETTANTA

L’URSS da Stalin a Kruscev Il muro di Berlino. La situazione della Palestina

METODI

Lezioni frontali ed interattive

Lezione dialogata: analisi e commento di testi

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MEZZI e STRUMENTI di LAVORO

Manuale

Schemi dell’insegnante

Slides

Video

SPAZI

Aula scolastica (classe)

STRUMENTI di VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Interrogazione-colloquio e prove semistrutturate sul modello della terza prova

Ci sono state almeno due valutazioni nel primo trimestre e almeno tre nel secondo semestre; scala di valutazione da 2 a 10

Sono state valutate la capacità di analizzare e parafrasare un testo, l’uso di una terminologia specifica, la capacità contestualizzare e confrontare testi, autori e opere e la capacità di costruire un discorso logico e coerente, nonché le loro interazioni

Per le simulazioni della terza prova - e per tutti i compiti scritti - sono stati proposti tre quesiti della tipologia B (domande a risposta singola) con un limite massimo di quindici righe. E’ stata utilizzata la seguente griglia di valutazione (con 5 punti a quesito):

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CANDIDATO……………………………………………………….. DATA……………………

MATERIA: STORIA

1

quesito

2

quesito

3

quesito

Conoscenza

dell’argomento

Completa 2.50

Buona 2

Discreta 1.75

Sufficiente 1.5

Scarsa 0.5

Nulla 0

Pertinenza Totale 1

Parziale 0.75

Nulla 0

Correttezza e uso lessico

specifico

Forma corretta e lessico

adeguato

0.5

Forma e lessico sufficienti 0.4

Forma scorretta e lessico

povero

0.15

Capacità di sintesi

Buona 1

Discreta 0.75

Sufficiente 0.6

Scarsa 0.25

Totale

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GRGLIA DSA

CANDIDATO……………………………………………………….. DATA……………………

MATERIA: STORIA

1

quesito

2

quesito

3

quesito

Conoscenza

dell’argomento

Completa 2.75

Buona 2.5

Discreta 2.25

Sufficiente 2

Scarsa 1

Nulla 0

Pertinenza Totale 1.25

Parziale 0.75

Nulla 0

Correttezza e uso lessico

specifico

Forma corretta e lessico

adeguato

0.25

Forma e lessico sufficienti 0.15

Forma scorretta e lessico

povero

Capacità di sintesi

Buona 0,75

Discreta 0,60

Sufficiente 0.5

Scarsa 0.15

Totale

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LIBRO DI TESTO ADOTTATO

· Écritures vol.2, G.F.Bonini, M.C.Jamet, P.Bachas, E.Vicari, VALMARTINA, Novara 2009

OBIETTIVI PREVISTI

Comprendre des textes d’actualité et littéraires d’une certaine complexité en vue de l’analyse production

Produire des textes écrits (dissertation, dissertation argumentative, analyse-production) en soignant la

langue, la structure et la cohésion

Comprendre et analyser des textes littéraires

Connaître les principaux courants littéraires et auteurs de la littérature française du XXème siècle

Soutenir une conversation portant sur les sujets littéraires du programme

OBIETTIVI REALIZZATI

Compétence communicative améliorée: les élèves sont à même de se faire comprendre presque tous

aisément. Compréhension de textes oraux et écrits suffisante.

Connaissance des contenus littéraires plus que suffisante pour la plupart de la classe.

Expression écrite passable, sauf quelques cas avec un bon niveau; les élèves sont à même d’organiser un

discours à partir d’un plan précis en employant les mots connecteurs convenables, mais les fautes de

grammaire et syntaxe sont encore nombreuses.

CONTENUTI

Littérature :

Le Naturalisme : Émile Zola (p.160)

« L’alambic » (p.154)

« Qu’ils mangent de la brioche… » (p.158)

Guy de Maupassant (p.167)

« Et Boule de Suif pleurait » (p.162) « Une petite folie » (p.164)

Un itinéraire spirituel : Charles Baudelaire (p.185)

« Spleen » (p.177)

« La mort des amants » (p.179)

« L’invitation au voyage » (p.181)

Panorama des événements historiques, culturels et sociaux du XXème siècle (p.220-227, 304-311)

Principaux courants littéraires, auteurs et textes du XX siècle :

Les avant-gardes:

Apollinaire (p.228,234)

« Il pleut » (p.229)

« Le pont Mirabeau » (p.232)

Marcel Proust ( p.266, 272-273)

« La petite madeleine » (p.267)

« Il était snob » (p.268)

André Gide (p. 274, idée « d’Acte gratuit », 280-281)

Materia FRANCESE

Docente BASILE Vanessa

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Romanciers d’avant 45 : Antoine De Saint-Exupéry (p.296)

« Une vie de moine » (p.290)

« Le Petit Prince » (Photocopie)

L’Existentialisme:

Camus (p.320, 326-327)

« Aujourd’hui, maman est morte » (p.322) « Alors j’ai tiré » (p.323)

« Héroïsme ou honnêteté » (p.324-325)

Lecture intégrale : La Peste (A. Camus) Photocopies sur les différents aspects de la société d’aujourd’hui

A l’écrit: Dissertations

Analyses-productions

METODI Cours magistraux très interactifs car les élèves ont souvent apporté leurs réflexions personnelles sur les œuvres proposées par l’enseignante;

- Cours magistral comportant la prise de notes de la part des élèves (pour la transmission des contenus théoriques de littérature).

- Fréquent questionnement aux élèves et schémas pour la découverte, l’analyse et la révision d’extraits littéraires

- Révision du système organisationnel du texte-discours (cohésion et cohérence) - Pour la dissertation et l’analyse-production: activités d’analyse de sujets de réflexion et élaboration d’un plan. MEZZI e STRUMENTI di LAVORO Le manuel littéraire en adoption. SPAZI

· Salle de classe.

STRUMENTI DI VERIFICA Écrit : dissertations et analyses-productions Oral : interrogations (sujets littéraires/histoire).

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Grilles d’évaluation des épreuves écrites Évaluation de la dissertation (typologie A) Évaluation du contrôle linguistique et qualité stylistique (typologies A et B)

Contrôle linguistique et qualité stylistique (total 7,5

points)

Points CECR

Contrôle

grammatical

max. 1,5 pt

Orthographe, ponctuation : moins de 5 fautes C1

1 pt Orthographe, ponctuation : de 5 à 7 fautes B2

0,75 pt Orthographe, ponctuation : de 8 à 10 fautes B1

0,5 pt Orthographe, ponctuation : plus de 10 fautes -

Contrôle

syntaxique

max. 3 pts

Morpho-syntaxe, lexique, tournures : jusqu’à 5 erreurs de

gravité modeste

C1

2,5 pts Morpho-syntaxe, lexique, tournures :entre 5 et 9 erreurs qui n’occasionnent pas de malentendus de compréhension

B2

2,25 pts Morpho-syntaxe, lexique, tournures :entre 5 et 9 erreurs, de gravité relative, mais qui peut aller, parfois, jusqu’à l’obscurité

B1

1,5 pt Morpho-syntaxe, lexique, tournures : entre 10 et 20 erreurs

1 pt Morpho-syntaxe, lexique, tournures : le nombre des erreurs est supérieur à 20

Qualité du style

max. 3 pts

Expression personnelle, riche, fluide, précise, etc… C1

2,5 pts Expression claire, adéquate, plutôt précise B2

2 pts Expression simple, compréhensible malgré des erreurs, en particulier des italianismes

B1

1,5 pt Expression passable, mais entachée par quelques fautes graves et plusieurs fautes moins graves

1 pt Expression lacunaire, parfois peu compréhensible

0,5 pt Expression maladroite, difficilement compréhensible avec de graves erreurs

-

Total points / CECR

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Maîtrise de la méthode (total 7,5 points) Points CECR

Introduction

max. 2 pts

L’introduction aborde précisément la question traitée, pose

la problématique qui sera développée et annonce le plan qui

sera suivi

C1

1,75 pt L’introduction approche la question, évoque la problématique et indique une perspective de plan, même sommaire

B2

1,25 pts L’introduction paraphrase le sujet mais propose une ébauche de perspective

B1

0,75 L’introduction n’amène que partiellement le sujet

0,5 pt L’introduction est totalement inconsistante

Développement

max. 4 points

Le développement repose sur une organisation précise,

élaborée selon la problématique proposée en introduction ;

l’argumentation, exhaustive, s’appuie sur des exemples bien

choisis

C1

3,75 pts Le développement indique une tentative d’organisation, dans la perspective de la problématique ; l’argumentation est correctement disposée et s’appuie sur des exemples, en général, adéquats

B2

3,25 pts Le développement se manifeste par une juxtaposition

d’arguments, parfois accompagnés d’exemples et plutôt dans la perspective du sujet

B1

2,5 pts Le développement n’aborde que partiellement le sujet ; l’argumentation est plutôt faible

2 pts Le développement présente des lacunes dans l’enchaînement logique des arguments

1 pt Le développement est souvent incohérent et se borne à paraphraser maladroitement et, souvent, de façon répétitive, le sujet

Conclusion

max. 1,5 pt

La conclusion reprend et synthétise clairement et de

manière efficace la progression du devoir avec ou sans «

ouverture »

C1

1 pt La conclusion synthétise les différentes phases du devoir B2

0,75 pt La conclusion est à peine amorcée et, souvent, se présente

comme une réitération du sujet

B1

0,5 pt La conclusion est totalement inconsistante -

Total points / CECR

Note sur 15 ……………/15

Note sur 10

……….……/10

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Évaluation de l’analyse-production (typologie B) Évaluation du contrôle linguistique et qualité stylistique (typologies A et B)

Contrôle linguistique et qualité stylistique (total 7,5

points)

Points CECR

Contrôle

grammatical

max. 1,5 pt

Orthographe, ponctuation : moins de 5 fautes C1

1 pt Orthographe, ponctuation : de 5 à 7 fautes B2

0,75 pt Orthographe, ponctuation : de 8 à 10 fautes B1

0,5 pt Orthographe, ponctuation : plus de 10 fautes -

Contrôle

syntaxique

max. 3 pts

Morpho-syntaxe, lexique, tournures : jusqu’à 5 erreurs de

gravité modeste

C1

2,5 pts Morpho-syntaxe, lexique, tournures :entre 5 et 9 erreurs qui

n’occasionnent pas de malentendus de compréhension B2

2,25 pts Morpho-syntaxe, lexique, tournures :entre 5 et 9 erreurs, de gravité relative, mais qui peut aller, parfois, jusqu’à l’obscurité

B1

1,5 pt Morpho-syntaxe, lexique, tournures : entre 10 et 20 erreurs

1 pt Morpho-syntaxe, lexique, tournures : le nombre des erreurs est supérieur à 20

Qualité du style

max. 3 pts

Expression personnelle, riche, fluide, précise, etc… C1

2,5 pts Expression claire, adéquate, plutôt précise B2

2 pts Expression simple, compréhensible malgré des erreurs, en particulier des italianismes

B1

1,5 pt Expression passable, mais entachée par quelques fautes graves et plusieurs fautes moins graves

1 pt Expression lacunaire, parfois peu compréhensible

0,5 pt Expression maladroite, difficilement compréhensible avec de graves erreurs

-

Total points / CECR

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Maîtrise de la méthode (total 7,5 points) Points CECR

Introduction

max. 1,5 pt

L’introduction aborde précisément la question traitée, pose

la problématique qui sera développée et annonce le plan qui

sera suivi

C1

1,25 pt L’introduction approche la question, évoque la

problématique et indique une perspective de plan, même

sommaire

B2

1 pt L’introduction paraphrase le sujet mais propose une

ébauche de perspective

B1

0,75 pt L’introduction n’amène que partiellement le sujet

0,5 pt L’introduction est totalement inconsistante -

Développement

max. 4,5 pts

Le développement, clairement organisé, exploite avec

précision et de façon exhaustive les documents proposés ; il

recompose les arguments de manière personnelle et en

rapport avec une problématique nettement posée

C1

4,25 pts Le développement repose sur une bonne utilisation des documents proposés et reprend clairement les points clés de la question abordée

B2

3,5 pts Le développement manifeste un niveau satisfaisant de compréhension des documents utilisés, généralement, de façon juxtaposée

B1

2,75 pts Le développement montre que les documents ont été au moins partiellement utilisés, même si l’argumentation résulte plutôt faible

2 pts Le développement montre que les documents n’ont pas toujours été correctement interprétés et/ou qu’ils n’ont pas toujours été utilisés de façon adéquate

1 pt Le développement montre que les documents proposés ne sont pas compris et/ou ne sont pas utilisés de façon adéquate

-

Conclusion

max. 1,5 pt

La conclusion reprend et synthétise clairement et de

manière efficace la progression du devoir avec ou sans l’«

ouverture »

C1

1 pt La conclusion synthétise les différentes phases du devoir B2

0,75 pt La conclusion est à peine amorcée et, souvent, se présente

plutôt comme une réitération du sujet

B1

0,5 pt La conclusion est totalement inconsistente

-

Total points / CECR

Note sur 15 ……………/15

Note sur 10

……………./10

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Évaluation de la dissertation (typologie A) – Grille destinée aux BES

Maîtrise de la méthode (total 15 points) Points CECR

Introduction

Max 2 points

L’introduction aborde précisément la question traitée,

pose la problématique qui sera développée et

annonce le plan qui sera suivi

C1

1,75 points L’introduction approche la question, évoque la

problématique et indique une perspective de plan,

même sommaire

B2

1,5 point L’introduction paraphrase le sujet, mais propose une

ébauche de perspective

B1

1 point L’introduction n’amène que partiellement le sujet

0,5 point L’introduction est totalement inconsistante -

Développement

Max 8 points

Le développement repose sur une organisation

précise, élaborée selon la problématique proposée en

introduction ; l’argumentation, exhaustive, s’appuie

sur des exemples bien choisis

C1

7,5 points Le développement indique une tentative

d’organisation, dans la perspective de la

problématique ; l’argumentation est correctement

disposée et s’appuie sur des exemples, en général,

adéquats

B2

7 points Le développement indique une tentative

d’organisation ; les arguments s’enchaînent de

manière adéquate, à quelques exceptions près ;

quelques exemples ont été introduits

B1

6,5 points Le développement indique une tentative

d’organisation ; il y a quelques carences au niveau de

l’enchaînement logique des arguments ; quelques

exemples ont été introduits

6 points Le développement indique une tentative

d’organisation, mais il est entaché par des carences

au niveau de la logique

5 points Le développement se manifeste par une juxtaposition

d’arguments, avec des carences au niveau de la

logique

4 points Le développement est, dans plusieurs passages,

incohérent, même si quelques contenus sont

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pertinents

3 points Le développement est, dans plusieurs passages,

incohérent et se borne à paraphraser maladroitement

et, souvent, de façon répétitive, le sujet

-

Conclusion

Max 2 points

La conclusion reprend et synthétise clairement et de

manière efficace la progression du devoir, avec ou

sans « ouverture »

C1

1,5 point La conclusion synthétise les différentes phases du

devoir

B2

1 point La conclusion est à peine amorcée et, souvent, se

présente comme une réitération du sujet

B1

0,5 point La conclusion est totalement inconsistante -

Qualité du style

max. 3 pts

Expression personnelle, riche, fluide, précise, etc… C1

2,5 pts Expression claire, adéquate, plutôt précise B2

2 pts Expression simple, compréhensible malgré des

erreurs, en particulier des italianismes

B1

1,5 pt Expression passable, mais entachée par quelques

fautes graves et plusieurs fautes moins graves

1 pt Expression lacunaire, parfois peu compréhensible

0,5 pt Expression maladroite, difficilement compréhensible avec de graves erreurs

-

Total points / CECR

Note sur 15 ……………/15

Note sur 10

………………/10

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Évaluation de l’analyse-production (typologie B) – Grille destinée aux BES

Maîtrise de la méthode (total 15 points) Points CECR

Introduction

Max 2 points

L’introduction aborde précisément la question traitée,

pose la problématique qui sera développée et annonce

le plan qui sera suivi

C1

1,75 points L’introduction approche la question, évoque la

problématique et indique une perspective de plan,

même sommaire

B2

1,5 point L’introduction paraphrase le sujet, mais propose une

ébauche de perspective

B1

1 point L’introduction n’amène que partiellement le sujet

0,5 point L’introduction est totalement inconsistante -

Développement

Max 8 points

Le développement, clairement organisé, exploite avec

précision et de façon exhaustive les documents

proposés ; il recompose les arguments de manière

personnelle et en rapport avec une problématique

nettement posée

C1

7,5 points Le développement repose sur une bonne utilisation des

documents proposés et reprend clairement les points

clés de la question abordée ; il révèle une bonne

réélaboration des informations

B2

7 points Le développement repose sur une bonne utilisation des

documents proposés ; il révèle une réélaboration

satisfaisante des informations

B1

6,5 points Le développement manifeste un niveau satisfaisant de

compréhension des documents proposés ; les

informations ont été choisies convenablement, mais

elles ont été peu réélaborées

6 points Le développement manifeste un niveau passable de

compréhension des documents utilisés, généralement,

de façon juxtaposée ; la réélaboration est à peine

ébauchée

5 points Le développement révèle une compréhension partielle

des documents utilisés, généralement, de façon

juxtaposée ; la réélaboration est inconsistante

4 points Le développement révèle plusieurs carences au niveau

de la compréhension des documents ; les informations,

dans la plupart des cas, n’ont pas été utilisées de

façon adéquate

3 points Le développement montre que les documents

proposés ne sont pas compris et ne sont pas utilisés

-

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de façon adéquate

Conclusion

Max 2 points

La conclusion reprend et synthétise clairement et de

manière efficace la progression du devoir, avec ou

sans « ouverture »

C1

1,5 point La conclusion synthétise les différentes phases du

devoir

B2

1 point La conclusion est à peine amorcée et, souvent, se

présente plutôt comme une réitération du sujet

B1

0,5 point La conclusion est totalement inconsistante -

Qualité du style

max. 3 pts

Expression personnelle, riche, fluide,

précise, etc…

C1

2,5 pts Expression claire, adéquate, plutôt précise B2

2 pts Expression simple, compréhensible malgré des erreurs, en particulier des italianismes

B1

1,5 pt Expression passable, mais entachée par quelques fautes graves et plusieurs fautes

moins graves

1 pt Expression lacunaire, parfois peu compréhensible

0,5 pt Expression maladroite, difficilement compréhensible avec de graves erreurs

-

Note sur 15 /15

Note sur 10

/10

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Materia LINGUA INGLESE

Docente FRAMARIN Manuela

M. SPIAZZI, M. TAVELLA, The Prose and the Passion, Zanichelli Editore I. PICCIOLI, Living Together , ed. San Marco

S. MINARDI e S. Fox, English Grammar Live, De Agostini Editore

Conoscenze acquisizione e consolidamento delle strutture sintattiche, grammaticali e lessicali apprendimento della microlingua dei servizi socialiCapacità

saper utilizzare correttamente le strutture sintattico-grammaticali nello scritto e nell’orale saper utilizzare il lessico adeguato al contesto

sapere affrontare un discorso, scrivere un brano legato agli argomenti studiati, elaborandoli in maniera personale

Competenze

saper utilizzare autonomamente le funzioni, le strutture e il lessico studiati in classe in modo coerente alla situazione comunicativa

saper sviluppare la capacità di analisi e di sintesi sia nella produzione di testi scritti sia nella produzione orale

saper confrontarsi criticamente con forme culturali diverse dalla propria

E' stata sviluppata in modo mediamente più che sufficiente la competenza linguistico-comunicativa. I contenuti riescono ad essere trasmessi in maniera comprensibile, sebbene permangano, in molti casi, alcune difficoltà nell'applicazione corretta delle strutture sintattico-grammaticali, nella scelta del vocabolario specifico e nella pronuncia. E' stata appresa una microlingua di indirizzo relativa agli argomenti teorici affrontati. Le competenze di analisi e sintesi risultano ancora deficitarie in alcuni casi, ma sono mediamente sufficienti.

LIBRI DI TESTO ADOTTATI

OBIETTIVI PREVISTI

OBIETTIVI REALIZZATI

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Module 1 - Grammar

English Grammar Live

Used to

The passive form

Reflexive pronouns and verbs

Connectors and clauses

Module 2 - Social Problems Living Together Module 7 • 4 Homelessness p. 299 • 5 Unemployment p. 304 • 6 Social Exclusion p. 306 The Prose and the Passion 5.10 Charles Dickens pp. 220, 221

- Life and works

- The plots of Dickens’s novels

- Characters

- A didactic aim

Module 3 - Careers in the Social Sector

Living Together

Module 8

3.1 Childminders, Nursery Nurses & Nannies p. 324-326

4 Elderly People’s Care Assistance p. 337

5 Home Care Assistants pp. 340-341

Module 9

3.2 Down Syndrome p. 383

3.3 Autism pp. 384, 385

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Module 4 - Multicultural Britain

Living Together

Module 9 2.1 Multicultural Britain pp. 366-368

“True Brit”: Out of Ourselves by A. Srivastava

Introduction to the Author p. 368

British Minorities Ethnic Population Pie Chart p. 369

E' stato adottato un approccio didattico di tipo comunicativo-funzionale offrendo agli allievi la possibilità di interagire in modo attivo e cercando di venire incontro ai diversi stili cognitivi. Si è cercato di incentivare l’uso orale della lingua da parte degli studenti proponendo esercitazioni frequenti rispetto all’esposizione dei contenuti appena trattati durante la lezione.

I dizionari utilizzati sono stati di tipo bilingue.

Libri di testo, e schemi messi a disposizione degli studenti tramite Classroom. Materiale video, tra cui anche alcune video lezioni di argomento grammaticale, liberamente disponibili su Internet.

Le lezioni sono state tenute in aula.

La valutazione ha tenuto conto di tutto il processo d’apprendimento.

Nelle prove scritte sono stati valutati i progressi nei seguenti aspetti: conoscenza dei contenuti, capacità di argomentazione, competenza linguistica, lessicale (generale e di microlingua) e sintattico-grammaticale, comprensione del testo scritto. Nelle prove orali sono stati valutati i progressi nei seguenti aspetti: padronanza dei contenuti, capacità di argomentazione, capacità di esposizione (fluency and pronunciation), competenza lessicale e sintattica

METODI

MEZZI e STRUMENTI di LAVORO

SPAZI

STRUMENTI DI VERIFICA

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ENGLISH GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3a PROVA D’ESAME DI STATO

NOME DEL CANDIDATO _________________________________________________

INDICATORE DESCRITTORE PUNTEGGIO

DOMANDA

1° 2° 3°

USO DELLA LINGUA grammar, spelling, punctuation, verb tenses

Il linguaggio utilizzato è corretto dal punto di vista morfosintattico e grammaticale

5 5 5

Il linguaggio utilizzato presenta qualche imperfezione dal punto di vista grammaticale e ortografico

4 4 4

Il linguaggio utilizzato presenta imperfezioni dal punto di vista grammaticale e ortografico, ma è globalmente comprensibile

3.5 3.5 3.5

Il linguaggio utilizzato presenta errori linguistici tali da rendere difficile la comprensione

2 2 2

Il linguaggio utilizzato presenta numerosi e gravi errori grammaticali e/o ortografici

1 1 1

CONTENUTO selezione delle informazioni più rilevanti, completezza, esattezza, rielaborazione ed apporto personale

I contenuti sono rilevanti, esaurienti, corretti, rielaborati con brillante apporto personale

5 5 5

I contenuti sono esaurienti, corretti e ben presentati 4 4 4

I contenuti sono sufficientemente rilevanti, esaurienti e corretti

3.5 3.5 3.5

I contenuti sono incompleti, poco rilevanti e con scarsa rielaborazione personale

2 2 2

I contenuti sono molto lacunosi, irrilevanti e/o privi di rielaborazione

1 1 1

STRUTTURA DEL PARAGRAFO coesione, coerenza, appropriatezza, accuratezza

Il testo è coerente e coeso 5 5 5

Pur non essendo sempre coerente e coeso, l’organizzazione testuale rende ben comprensibile il messaggio

4 4 4

Pur non essendo sempre coerente e coeso, l’organizzazione testuale rende comprensibile il messaggio

3 3 3

L’organizzazione testuale rende difficoltosa la comprensione del messaggio

2 2 2

Il testo è articolato in modo tale da non rendere comprensibile il messaggio

1 1 1

TOTALI PARZIALI IN 15i

TOTALE DERIVANTE DALLA MEDIA IN 15i

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ENGLISH GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3a PROVA D’ESAME DI STATO - DSA

NOME DEL CANDIDATO _________________________________________________

INDICATORE DESCRITTORE PUNTEGGIO

DOMANDA

1° 2° 3°

USO DELLA LINGUA grammar, spelling, punctuation, verb tenses

Il linguaggio utilizzato è corretto o presenta solo qualche imperfezione dal punto di vista morfosintattico, grammaticale e/o ortografico

4 4 4

Il linguaggio utilizzato presenta imperfezioni dal punto di vista grammaticale e ortografico, ma è globalmente comprensibile

3 3 3

Il linguaggio utilizzato presenta errori linguistici tali da rendere difficile la comprensione

2 2 2

Il linguaggio utilizzato presenta numerosi e gravi errori grammaticali e/o ortografici

1 1 1

CONTENUTO selezione delle informazioni più rilevanti, completezza, esattezza, rielaborazione ed apporto personale

I contenuti sono rilevanti, esaurienti, corretti, rielaborati con brillante apporto personale

6 6 6

I contenuti sono esaurienti, corretti e ben presentati 5 5 5

I contenuti sono sufficientemente rilevanti, esaurienti e corretti

4 4 4

I contenuti sono sufficientemente rilevanti e corretti, anche se non totalmente esaurienti.

3 3 3

I contenuti sono incompleti, poco rilevanti e con scarsa rielaborazione personale

2 2 2

I contenuti sono molto lacunosi, irrilevanti e/o privi di rielaborazione

1 1 1

STRUTTURA DEL PARAGRAFO coesione, coerenza, appropriatezza, accuratezza

Il testo è coerente e coeso 5 5 5

Pur non essendo sempre coerente e coeso, l’organizzazione testuale rende ben comprensibile il messaggio

4 4 4

Pur non essendo sempre coerente e coeso, l’organizzazione testuale rende comprensibile il messaggio

3 3 3

L’organizzazione testuale rende difficoltosa la comprensione del messaggio

2 2 2

Il testo è articolato in modo tale da non rendere comprensibile il messaggio

1 1 1

TOTALI PARZIALI IN 15i

TOTALE DERIVANTE DALLA MEDIA IN 15i

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LIBRO DI TESTO ADOTTATO

Bergamini-Trifone-Barozzi “MATEMATICA.VERDE”, vol. 4s. Zanichelli

OBIETTIVI

OBIETTIVI GENERALI Conoscere e comprendere i concetti alla base dello studio di funzione (in particolare attraverso gli strumenti dell’analisi quali i limiti e le derivate). Conoscere e comprendere il concetto di integrale. Conoscere e comprendere i concetti fondamentali della Statistica. Utilizzare le potenzialità delle conoscenze in situazioni problematiche. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI Conoscere e comprendere il concetto di derivata Conoscere e comprendere il legame tra studio del segno della funzione derivata, la ricerca di massimi e minimi e le considerazioni sulla concavità e convessità Conoscere il percorso per lo studio completo di una funzione (dominio, ricerca delle intersezioni con gli assi, studio del segno, calcolo dei limiti agli estremi del campo di esistenza, ricerca di eventuali asintoti orizzontali e verticali, ricerca di massimi e minimi, studio della concavità, grafico) Conoscere e comprendere il concetto di integrale come operatore inverso della derivata, e il suo significato geometrico, le proprietà di linearità, la funzione integrale Conoscere gli elementi fondamentali della Statistica descrittiva (dati statistici, indici di posizione centrale e di variabilità), l’interpolazione, dipendenza, correlazione, regressione OBIETTIVI IN TERMINI DI CAPACITA’ Saper individuare il dominio di una funzione Saper determinare le intersezioni con gli assi Saper studiare il segno Saper determinare il comportamento di una funzione agli estremi del suo campo di esistenza Saper individuare eventuali asintoti Saper calcolare derivate di funzioni elementari (a partire dalla definizione), di funzione di funzione (su esempi), di una somma (a partire dalla definizione), di un prodotto e di un quoziente (senza dimostrazione) Saper individuare punti di massimo e minimo di una funzione Saper determinare gli intervalli di concavità di una funzione Saper tracciare il grafico di una funzione Saper individuare primitive di una funzione Saper calcolare integrali immediati (potenza di x, 1/x, esponenziali) e quasi immediati (funzioni composte) Saper calcolare aree di trapezoidi Saper rappresentare dati tramite istogrammi, areogrammi, diagrammi cartesiani, tabelle Saper calcolare la media aritmetica e la media aritmetica ponderata, la mediana la moda Saper individuare il campo di variazione Saper calcolare lo scarto semplice medio e la deviazione standard Saper individuare la funzione interpolante lineare Individuare la dipendenza tra due caratteri utilizzando frequenza assoluta teorica, contingenza, indice “chi quadrato”, indice “chi quadrato” normalizzato La regressione lineare OBIETTIVI IN TERMINI DI COMPETENZE

Utilizzare il linguaggio specifico e i metodi propri della matematica per affrontare questioni inerenti i parametri relativi allo studio completo di una funzione

Utilizzare le strategie del pensiero razionale per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

Materia MATEMATICA

Docente Filippo SERGI

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PROGRAMMA

ANALISI

Revisione di: dominio, ricerca delle intersezioni con gli assi, studio del segno, calcolo dei limiti agli estremi del campo di esistenza, ricerca di eventuali asintoti orizzontali e verticali Concetto di derivata e significato geometrico Derivate di funzioni elementari Derivata di funzione di funzione (su esempi) Derivata di una somma Derivata di un prodotto e di un quoziente Ricerca di massimi e minimi a partire dallo studio del segno della derivata prima Analisi della concavità e convessità a partire dallo studio della derivata seconda Studio completo di funzione e grafico Individuazione di primitive di una funzione Calcolo di integrali immediati (potenza di x, 1/x, esponenziali) e quasi immediati (funzioni composte) Calcolo di aree di trapezoidi

STATISTICA I dati statistici: popolazione, caratteri quantitativi e qualitativi, frequenza assoluta, relativa e cumulata. Serie e seriazioni statistiche. Rappresentazioni dei dati: istogrammi, areogrammi, diagrammi cartesiani. Calcolo di media aritmetica e media aritmetica ponderata, mediana e moda Individuazione del campo di variazione Calcolo dello scarto semplice medio e della deviazione standard Individuazione di funzione interpolante lineare (retta di regressione) Individuazione di dipendenza tra due caratteri utilizzando frequenza assoluta teorica, contingenza, indice “chi quadrato”, indice “chi quadrato” normalizzato

METODI

Esposizione classica partecipata Esposizione multimodale Istruzione sequenziale interattiva Apprendimento cooperativo Metacognizione e autoregolazione

TIPOLOGIA DELLE PROVE

Le prove scritte consistono in esercizi e in prove semistrutturate. In particolare, nella simulazione della terza prova sono stati proposti quesiti di tipologia B

VALUTAZIONE

Si valutano conoscenze, abilità e competenze procedurali complesse. Inoltre, la prova orale permette di valutare la capacità di organizzare un discorso coerente e l’utilizzo del linguaggio specifico

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TABELLE DI VALUTAZIONE

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA

Esercizio Indicatori Punti Punti totali

1

Conoscenze: in questa sezione vengono specificate, per ogni quesito proposto, le varie conoscenze richieste (definizioni, enunciati di teoremi, linguaggio specifico e simboli) Abilità: in questa sezione vengono specificate, per ogni quesito proposto, le varie abilità richieste (calcolo, procedure risolutive, rappresentazioni grafiche, relazioni fra concetti)

In questa sezione sono indicati i punteggi parziali attribuiti a ogni richiesta relativa al quesito corrispondente

In questa sezione è indicata la somma dei punteggi di cui alla casella adiacente

2 Conoscenze: Abilità:

3

Conoscenze: Abilità:

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE

Criteri Punteggio

1. Conoscenza degli argomenti e livello di approfondimento 0 – 3

2. Padronanza del linguaggio specifico 0 – 1

3. Capacità di riconoscere e stabilire relazioni fra concetti 0 – 3

4. Abilità procedurali 0 – 2

Punteggio totale 1 – 10

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Materia PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA Docente Loredana ZOMBOLO

E. Clemente, R. Danieli, A. Como “ Psicologia generale ed applicata” M. Bernardi - Edizioni Paravia

Conoscere le principali teorie psicologiche funzionali alla professionalità dell'operatore socio- sanitario

Individuare esigenze, bisogni psicologici e aree problematiche degli utenti

Conoscere le procedure di attivazione e gestione di un intervento psicologico

Saper utilizzare informazioni teoriche per analizzare casi pratici

Saper interagire con le diverse tipologie di utenza, identificando i servizi e le figure implicati nella

definizione, progettazione e gestione di un piano di intervento.

Gli obiettivi minimi di conoscenza sono stati raggiunti dalla classe, mentre gli obiettivi ulteriori sono stati realizzati in modo differenziato dagli alunni.

CONTENUTI

Modulo 1

Le teorie psicologiche a disposizione dell'operatore socio-sanitario : le teorie della personalità

(appunti)

Il concetto di personalità

L’mportanza della psicoanalisi infantile a riguardo della strutturazione della personalità

Ripasso della teoria freudiana (appunti) Melanie Klein: la tecnica del gioco e l’importanza del setting

( appunti) Donald Winnicott: l’importanza del legame con la madre,

l’oggetto transizionale ( appunti) René Spitz: lo sviluppo del bambino e gli organizzatori psichici

(il sorriso indifferenziato, l’angoscia dell’estraneo, il “no” del bambino); l’importanza delle cure materne ( appunti)

Modulo 2

Le teorie psicologiche a disposizione dell'operatore socio-sanitario:

l'approccio sistemico relazionale ( da pag. 28 a pag.34)

La comunicazione e la sua importanza nella relazione tra

operatore e assistito Bateson: il doppio legame

Altre forme di comunicazione disfunzionale: la disconferma e la mistificazione (appunti)

La scuola di Palo Alto: gli assiomi della comunicazione L’approccio non direttivo di C. Rogers Dalle teorie psicologiche alla pratica in ambito socio-sanitario

Letture: Il doppio legame pag. 54

LIBRI DI TESTO ADOTTATI E DISPENSE

OBIETTIVI PREVISTI

OBIETTIVI REALIZZATI

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Modulo 3

Le teorie psicologiche a disposizione dell'operatore socio-sanitario:

le teorie dei bisogni

(da pag.35 a pag.40 )

Il concetto di bisogno Bisogni omeostatici e innati specifici

La teoria dei bisogni di Maslow (appunti) Bisogni e ambiente

L'influenza dei bisogni sui comportamenti delle persone e il need for competence

L'operatore socio-sanitario e i bisogni (caregiver)

Modulo 4

La professionalità dell'operatore socio- sanitario (da pag.96 a pag.117)

I servizi sociali e i servizi socio-sanitari Le diverse professioni in ambito sociale e socio-sanitario,

l’operatore socio-sanitario:l’importanza della formazione psicologica, le funzioni e le competenze (pp. 5-8 del libro)

Valori fondamentali e principi deontologici dell'operatore socio- sanitario

I rischi che corre l'operatore socio-sanitario

La relazione d'aiuto: obiettivi e strategie Le abilità di counseling dell'operatore socio-sanitario

La progettazione di un intervento attraverso le tappe del piano di intervento individualizzato (metodologia dell’intervento: il caso di Luca)

Letture: La relazione d’aiuto pag. 11

Un problema di equilibrio pag. 122

L’importanza di una formazione continua e costante (fotocopia)

Modulo 5

L'intervento sui nuclei familiari e sui minori ( da pag. 128 a pag.161 )

Le forme del maltrattamento fisico, psicologico, abuso sessuale

(ripasso) Il maltrattamento psicologico in famiglia: la violenza assistita,

la sindrome da alienazione parentale, la mediazione familiare

L’intervento sui minori vittime di maltrattamento: il rilevamento, la diagnosi, la presa in cura

Il gioco in ambito terapeutico (esemplificazione il caso di Eleonora) Il disegno in ambito terapeutico (pag. 80-81)

I servizi per le famiglie e per i minori: servizi socio-educativi, ricreativi e per il tempo libero; servizi a sostegno della genitorialità; servizi residenziali per i minori in situazioni di disagio (le comunità)

Le comunità terapeutiche (San Patrignano) pp. 271-273

Realizzazione di un piano di intervento individualizzato per minori in situazioni di disagio

Intervento coordinatrice comunità per minori “La Ruche” sul lavoro delle

comunità per minori in Valle d’Aosta

Visione film: A testa alta

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Modulo 6 L'intervento sui soggetti diversamente abili (da pag. 206 a pag. 234)

L’approccio alla tematica della disabilità, cause e tipologie di disabilità (ripasso). La malattia mentale (ripasso)

Le disabilità di carattere cognitivo I comportamenti problema L'analisi dei comportamenti problema

Gli interventi sui comportamenti problema Il disturbo da deficit di attenzione ed iperattività Il disturbo oppositivo provocatorio I trattamenti dell’ADHD

La presa in carico dei soggetti diversamente abili, gli interventi sociali e i servizi

Realizzazione di un piano di intervento individualizzato per soggetti diversamente abili

Letture: Agio e disagio, l’importante è mettersi in gioco pag. 238

Modulo 7

L'intervento sugli anziani

( da pag. 170 a pag.173, 175-176, da pag. 178 a pag. 196)

L’approccio alla vecchiaia e al processo di invecchiamento (ripasso)

Le diverse tipologie di demenze La demenza di Alzheimer, le demenze vascolari; demenza e

depressione

I trattamenti delle demenze: la terapia di orientamento alla realtà (ROT), la terapia della reminiscenza, il metodo comportamentale, la terapia occupazionale

I servizi rivolti agli anziani: i servizi domiciliari, i servizi residenziali e semi-residenziali

Realizzazione di un piano di intervento per persona anziana

Visione film: Still Alice

Modulo 8

L'integrazione sociale, scolastica e lavorativa (da pag. 328 a pag. 348)

L’integrazione sociale: i fattori che determinano l’integrazione dei soggetti diversamente abili (concetto di normalizzazione)

I bisogni di “normalità” delle persone diversamente abili Verso una scuola inclusiva: inserimento, integrazione,

inclusione L’integrazione nel lavoro; il ruolo delle cooperative sociali nel

processo di integrazione; le caratteristiche delle cooperative sociali di tipo A e tipo B

L'integrazione sociale dei carcerati

Letture: Lo psicologo in carcere pag. 353

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Lezioni frontali e partecipate

● Analisi di casi pratici

● Esercizi di progettazione di interventi individualizzati

● Visione film

Libro di testo

Appunti

Aula scolastica

● Verifiche scritte: temi, quesiti e progettazione di casi su tematiche inerenti il programma.

● Interrogazioni orali

● Numero di valutazioni: 2 scritti e 2 orali nel primo trimestre; 4 scritti( tra cui una simulazione della seconda prova) e 2 orali nel secondo pentamestre.

In allegato: la griglia di valutazione della seconda prova scritta

Tabella di conversione per griglie di valutazione:

- /15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

- /10 1 1 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 8 9 10

METODI

MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO

SPAZI

STRUMENTI DI VERIFICA

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Candidato …................................ classe …..........

Griglia Valutazione II prova: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

Conoscenze e competenze linguistiche (CCL) (3/15, sufficienza 2 punti) a-rispetto dell’ortografia, lessico, grammatica e sintassi della Lingua italiana b-utilizzo della terminologia specifica c- chiarezza espositiva

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e buono ottimo

(CCL) 1 1,5 2 2,5 3

Conoscenze disciplinari (CND) (7/15, sufficienza 5 punti) a-interpretazione della traccia b-cogliere l’ambito di riflessione proposto c-aderire ai punti della traccia d-sviluppare i contenuti con opportuni riferimenti teorici

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e discreto buono ottimo

(CND) 1 - 2 3 - 4 5 5,5 6 7

Competenze disciplinari (CMD) (5/15, sufficienza 3 punti)

a-individuare ambiti, concetti, situazioni problematiche b-fare collegamenti attraverso una rielaborazione personale dei contenuti c-individuare modalità di intervento adeguate sulla base della situazione proposta

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e discreto buono ottimo

(CMD) 1 2 3 5,5 4 5

Valutazione del commento alla traccia del TEMA: ____________

QUESITI Q1 Q2

Contenuto

8/15

Errato

e/o parziale

1-3

Superficiale

e/o parziale

4-5

Essenziale

6

Completo

7

Approfondito

8

Organizzazione

4/15

Confusa e

incoerente

0,5-1

Confusa e/o

frammentaria

2

Schematica

2,5

Discorsiva

3

Strutturata

e coerente

4

Terminologia

3/15

Poco

comprensibile

e assenza del

linguaggio

specifico

0,5

Comprensibile,

ma non del

tutto corretto

1

Sufficiente

forma

espressiva e

uso del

linguaggio

1,5

chiara

2

Precisa e

corretta

3

parziale

TOTALE

Somma della valutazione pesata tra: il voto del TEMA (x 0,70) + il voto delle RISPOSTE AI QUESITI (x 0,30).............

TOTALE determinante la VALUTAZIONE FINALE: …………………………………

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Candidato …................................ classe …..........

Griglia Valutazione II prova DSA: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

Conoscenze e competenze linguistiche (CCL) (2/15, sufficienza 1,5 punti)

a- rispetto dell’ortografia, lessico, grammatica e sintassi della Lingua italiana b- utilizzo della terminologia specifica c- chiarezza espositiva

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e buono ottimo

(CCL) 1 1,25 1,5 1,75 2

Conoscenze disciplinari (CND) (9/15, sufficienza 6 punti) a- interpretazione della traccia b- cogliere l’ambito di riflessione proposto c- aderire ai punti della traccia d- sviluppare i contenuti con opportuni riferimenti teorici

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e discreto buono ottimo

(CND) 1 - 3 4 - 5 6 7 8 9

Competenze disciplinari (CMD) (4/15, sufficienza 2,5 punti)

a-individuare ambiti, concetti, situazioni problematiche b-fare collegamenti attraverso una rielaborazione personale dei contenuti c-individuare modalità di intervento adeguate sulla base della situazione proposta

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e discreto buono ottimo

(CMD) 1 2 2,5 3 3,5 4

Valutazione del commento alla traccia del TEMA: ____________

QUESITI Q1 Q2

Contenuto

10/15

Errato

e/o parziale

1-4

Superficiale

e/o parziale

5-6

Essenziale

7

Completo

8

Approfondito

9-10

Organizzazione

3/15

Confusa e

incoerente

0,5

Confusa e/o

frammentaria

1

Schematica

1,5

Discorsiva

2

Strutturata

e coerente

3

Terminologia

2/15

Poco

comprensibile

e assenza del

linguaggio

specifico

0,5

Comprensibile,

ma non del

tutto corretto

1

Sufficiente

forma

espressiva e

uso del

linguaggio

1,5

chiara

1,75

Precisa e

corretta

2

parziale

TOTALE

Somma della valutazione pesata tra:

il voto del TEMA (x 0,70) + il voto delle RISPOSTE AI QUESITI (x 0,30).............

TOTALE determinante la VALUTAZIONE FINALE: …....................

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Candidato …................................ classe …..........

Griglia Valutazione II prova PEI: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

Conoscenze e competenze linguistiche (CCL) (3/15, sufficienza 2 punti)

a-rispetto dell’ortografia, lessico, grammatica e sintassi della Lingua italiana b-utilizzo della terminologia specifica c- chiarezza espositiva

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e buono ottimo

(CCL) 1 1,5 2 2,5 3

Conoscenze disciplinari (CND) (9/15, sufficienza 6 punti) a-interpretazione della traccia b-cogliere l’ambito di riflessione proposto c-aderire ai punti della traccia d-sviluppare i contenuti con opportuni riferimenti teorici

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e discreto buono ottimo

(CND) 1 - 3 4 - 5 6 7 8 9

Competenze disciplinari (CMD) (3/15, sufficienza 2 punti)

a-individuare ambiti, concetti, situazioni problematiche b-fare collegamenti attraverso una rielaborazione personale dei contenuti c-individuare modalità di intervento adeguate sulla base della situazione proposta

grav.

insuff.

insufficient

e

sufficient

e buono ottimo

(CCL) 1 1,5 2 2,5 3

Valutazione del commento alla traccia del TEMA: ____________

QUESITI Q1 Q2

Contenuto

9/15

Errato

e/o parziale

1-4

Superficiale

e/o parziale

5-6

Essenziale

7

Completo

8

Approfondito

9

Organizzazione

3/15

Confusa e

incoerente

0,5

Confusa e/o

frammentaria

1

Schematica

1,5

Discorsiva

2

Strutturata

e coerente

3

Terminologia

3/15

Poco

comprensibile

e assenza del

linguaggio

specifico

0,5

Comprensibile,

ma non del

tutto corretto

1

Sufficiente

forma

espressiva e

uso del

linguaggio

1,5

chiara

2

Precisa e

corretta

3

parziale

TOTALE

Somma della valutazione pesata tra: il voto del TEMA (x 0,70) + il voto delle RISPOSTE AI QUESITI (x 0,30).............

TOTALE determinante la VALUTAZIONE FINALE: …....................

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Materia IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

Docente DI STEFANO HERMES

LIBRO DI TESTO Igiene e Cultura-medico sanitaria - Organizzazione dei servizi socio-sanitari (S.Barbone-P.Alborino) – Competenze di igiene e cultura medico-sanitaria (R.Tortora)

Competenze - Consapevolezza del valore salute e del diritto alla salute

- Individuare i bisogni socio-sanitari e le risposte necessarie in termini di offerta dei servizi - Orientarsi all’interno delle strutture e dei servizi socio-sanitari - Fornire assistenza per l’accesso ai servizi socio-sanitari ai soggetti anziani, ai disabili e alle

loro famiglie - Essere in grado di rilevare i bisogni, di individuare le risposte e di tracciare un percorso di

recupero relativo a soggetti in difficoltà - Impostare uno studio descrittivo su una patologia, raccogliendo dati e porli in un contesto

coerente di conoscenze - Individuare le caratteristiche essenziali della metodologia del lavoro nell’ambito socio-

sanitario (comunicare in modo efficace, gestire i conflitti, lavorare in équipe) - Progettare interventi di educazione alla salute

CONTENUTI

Unità 1: La gravidanza e il parto - Le fasi di sviluppo psico-fisico dell’età evolutiva UA1.1 La gravidanza e il parto – approfondimento sullo sviluppo degli apparati e dei sistemi del corpo umano in gravidanza attraverso una visita al museo di anatomia di Torino UA1.2 La crescita, lo sviluppo e i fattori influenzanti (elementi di pediatria e puericultura) Unità 2: Epidemiologia, eziologia e prevenzione delle malattie più diffuse nella popolazione UA2.1 Il diabete e le sue complicanze UA2.2 Le cardiopatie ischemiche UA2.3 I tumori (approfondimento sul tumore del polmone, della mammella e del pancreas) UA2.4 Le epatiti virali (epatite A, epatite B, epatite C) UA2.5 La sindrome dell’immunodeficienza umana - AIDS - approfondimento sugli aspetti sociali della sindrome attraverso la visione dei film Dallas Buyers Club (2013) e Philadelphia (1993) UA2.6 L’osteoporosi e l’artrosi

Unità 3: Problematiche specifiche del minore, dell’anziano e delle persone con disabilità UA3.1 Concetto di menomazione, disabilità e handicap (ICIDH, ICIDH-2), la disabilità fisica – la sclerosi multipla e l’ictus cerebrale UA3.2 Disabilità psichica – la sindrome di Down e la sindrome dell’ X fragile

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UA3.3 Elementi di neuropsichiatria – le nevrosi infantili, le epilessie infantili (approfondimento sulle epilessie generalizzate: “piccolo male”, “grande male”), l’autismo infantile (cenni sulla patologia), le psicosi, la schizofrenia (approfondimento sulla sindrome schizofrenica paranoide), la depressione, la paralisi cerebrale infantile – PCI UA3.4 Le demenze e l’invecchiamento cerebrale patologico – il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson – approfondimento sul trattamento delle demenze attraverso la visione del film Risvegli (1990) Unità 4: Progetti di intervento per minori, anziani, soggetti con disabilità e disagio psichico UA4.1 L’elaborazione di un progetto: le fasi – incontro con AIDO VDA per progetto di sensibilizzazione sulla Fibrosi Cistica UA4.2 L’intervento sui minori disabili affetti da PCI (paralisi cerebrale infantile) UA4.3 Il progetto di intervento integrato su soggetti affetti da demenza Unità 5: I bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunità UA5.1 Il concetto di bisogno UA5.2 L’analisi dei bisogni socio-sanitari, il rapporto tra bisogni, domanda e offerta di servizi Unità 6: L’organizzazione dei servizi socio-sanitari e delle reti informali UA6.1 L’organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), le strutture e servizi socio-sanitari (Segretariato Sociale, Consultorio Familiare, SerT, Asssistenza Domiciliare Integrata, Residenze Sanitarie Assistenziali, Case di Riposo, Case Famiglia) – Incontro con assistente sociale del SerT di Aosta per parlare di dipendenze da sostanze di abuso UA6.2 Le reti formali e informali (cenni sull’argomento) Unità 7: Le figure professionali in ambito socio-sanitario (assistente sociale, assistente sanitario, fisioterapista, logopedista, infermiere professionale, OSS, assistenza di base/assistente domiciliare)

METODI

● Lezioni frontali e dialogate

● Visione di documentari, filmati e film come approfondimento ● Esercitazioni individuali e di gruppo

MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO

● Appunti ● Libro di testo

● Uso di supporti multimediali oltre al manuale scolastico (Google Classroom, Google Drive, Internet..)

STRUMENTI DI VERIFICA

● Verifiche scritte: trattazione di tematiche inerenti il programma o di interesse attuale in relazione al corso di studi; prove semistrutturate; prove con domande aperte a trattazione sintetica.

● Interrogazioni orali ● Numero di valutazioni: 3 scritti (di cui due simulazioni terza prova) e 2 orali

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

Alunno: __________________________________ Classe: ____________

IGIENE E CULTURA

MEDICO -SANITARIA

Terza prova esame di stato

La prova è articolata in 3 domande a risposta aperta la cui risposta

deve essere di max 10-15 righe. Ogni domanda può essere valutata fino ad un massimo di 15 punti

Contenuti, pertinenza, correttezza e completezza 9/15 Punti

Non conosce i contenuti richiesti 1

Conosce solo una minima parte dei contenuti richiesti 2

Conosce parzialmente i contenuti richiesti 3

Conosce i contenuti richiesti in modo incerto e approssimativo 4

Conosce i contenuti richiesti in modo quasi sufficiente 5

Conosce i contenuti richiesti in modo pienamente sufficiente 6

Conosce i contenuti richiesti in modo discreto 7

Conosce i contenuti richiesti in modo buono 8

Conosce i contenuti richiesti in modo preciso e completo 9

Coerenza argomentativa ed organizzazione logica della risposta 4/15

Si esprime in modo poco chiaro con gravi errori formali e/o terminologici

1

Si esprime in modo comprensibile con alcune imprecisioni formali e/o terminologiche

2

Si esprime in modo lineare, pur con qualche lieve imprecisione 3

Si esprime in modo corretto e coerente 4

Capacità di sintesi 2/15

Dimostra una scarsa capacità di sintesi 1

Analizza gli argomenti richiesti con una sintesi appropriata 2

TOTALE Prima risposta ......../ 15

Seconda risposta ......../ 15

Terza risposta ......../ 15

Media aritmetica

..........

VOTO arrotondato per eccesso ......../ 15

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Per la conversione dai quindicesimi ai decimi si propone la seguente scala di conversione:

- /15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

- /10 4 5 6 7 8 9 10

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

Alunno: __________________________________ Classe: ____________

IGIENE E CULTURA

MEDICO -SANITARIA

BES

Terza prova esame di stato

La prova è articolata in 3 domande a risposta aperta la cui risposta

deve essere di max 10-15 righe.

Ogni domanda può essere valutata fino ad un massimo di 15 punti

Contenuti, pertinenza, correttezza e completezza 9/15 Punti

Non conosce i contenuti richiesti 1

Conosce solo una minima parte dei contenuti richiesti 2

Conosce parzialmente i contenuti richiesti 3

Conosce i contenuti richiesti in modo incerto e approssimativo 4

Conosce i contenuti richiesti in modo quasi sufficiente 5

Conosce i contenuti richiesti in modo pienamente sufficiente 6

Conosce i contenuti richiesti in modo discreto 7

Conosce i contenuti richiesti in modo buono 8

Conosce i contenuti richiesti in modo preciso e completo 9

Coerenza argomentativa ed organizzazione logica della risposta 4/15

Si esprime in modo comprensibile con alcune imprecisioni formali e/o terminologiche

2

Si esprime in modo lineare, pur con qualche lieve imprecisione 3

Si esprime in modo corretto e coerente 4

Capacità di sintesi 2/15

Dimostra una scarsa capacità di sintesi 1

Analizza gli argomenti richiesti con una sintesi appropriata 2

TOTALE Prima risposta ......../ 15

Seconda risposta ......../ 15

Terza risposta ......../ 15

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Media aritmetica

..........

VOTO arrotondato per eccesso ......../ 15

Per la conversione dai quindicesimi ai decimi si propone la seguente scala di conversione:

- /15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

- /10 4 5 6 7 8 9 10

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Materia DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA Docente SORESI Rosa Maria Fatima Rita

LIBRO DI TESTO ADOTTATO

M. Messori e M. Razzoli, Percorsi di diritto e legislazione socio-sanitaria, Zanichelli Editore, 2013.

OBIETTIVI PREVISTI

● Conoscere i contenuti della disciplina

● Conoscere la terminologia tecnica specifica della disciplina

● Utilizzare in modo appropriato il linguaggio giuridico nell’esposizione dei concetti appresi ● Dimostrare una certa capacità di ragionamento autonomo sulla base delle conoscenze acquisite

ed effettuare collegamenti trasversali ai vari argomenti (anche interdisciplinari) ● Confrontare le nozioni apprese dallo studio con situazioni reali, legate sia a fatti di attualità sia

all’esperienza personale e familiare

● Avere consapevolezza della dimensione storica ed evolutiva delle discipline giuridiche

● Saper utilizzare le conoscenze teoriche per la soluzione di semplici casi pratici ● Saper reperire e consultare le fonti del diritto

OBIETTIVI REALIZZATI

Gli obiettivi minimi di conoscenza sono stati mediamente raggiunti dalla classe, mentre gli obiettivi ulteriori sono stati realizzati in modo differenziato dagli alunni.

CONTENUTI DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA

Percorso di diritto commerciale: imprenditore e imprese

1.L’attività d’impresa e le categorie d’imprenditori:

● l’imprenditore commerciale e l’imprenditore agricolo

La società in generale :Nozione di società;

● I conferimenti; capitale sociale e patrimonio sociale;

● L’esercizio in comune dell’attività economica;

● Lo scopo della divisione degli utili; Società e Associazione.

Le società di persone e le società di capitali :

● I criteri di classificazione delle società;

● Le caratteristiche delle società di persone; Le società di persone, le caratteristiche delle società di capitali; Le società di capitali.

2. Le società mutualistiche

Le società cooperative :

● Il fenomeno cooperativo;

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● gli elementi caratterizzanti la società cooperativa;

● la disciplina giuridica e i principi generali delle società cooperative;

● gli utili e i ristorni;

● la cooperativa a mutualità prevalente;

● i soci e la loro partecipazione;

● la società cooperativa europea;

● le mutue assicuratrici.

Le cooperative sociali :

● lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative sociali;

● le cooperative sociali di tipo “A” e di tipo “B” e l’oggetto sociale;

● i possibili interventi delle cooperative sociali di tipo “A” e di tipo “B”;

● caratteristiche e ruolo dei soci;

4.Le funzioni del benessere e lo sviluppo del terzo settore

Le funzioni del benessere:

● lo Stato sociale e le funzioni del benessere;

● crisi dello stato sociale;

● l’identità e il ruolo del terzo settore;

● la riforma del terzo settore D. Lgs. 117/2017;

● il nuovo Welfare State e le reti sociali

5.La deontologia professionale e tutela della privacy

Il lavoro sociale:

Etica e deontologia del lavoro sociale;

la responsabilità degli operatori;

individuazione e formazione delle professioni sociali;

Professioni sociali e professioni sanitari (Relazione individuale);

il codice della privacy e la tutela della privacy sul lavoro;

il diritto alla protezione dei dati personali,il trattamento dei dati e dei diritti dell’interessato;

il trattamento dei dati sanitari.

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METODI

● Lezioni frontali e partecipate

● Elaborazione di schemi logici riepilogativi

● Risoluzione di semplici casi pratici

MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO

● Libro di testo

● Codice civile e leggi complementari

● Appunti

SPAZI

● Aula scolastica

STRUMENTI DI VERIFICA

● Verifiche scritte a domande aperte con risposte contenute in un numero massimo di righe

● Interrogazioni orali.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA

Alunno: ………………………………………………………… Classe: ………………

Indicatori

1° quesito

2° quesito

3° quesito

CONOSCENZA DEI CONTENUTI

Non conosce i contenuti richiesti 1

Conosce solo una minima parte dei contenuti richiesti

2

Conosce parzialmente i contenuti richiesti

3

Conosce i contenuti richiesti in modo incerto e approssimativo

4

Conosce i contenuti richiesti in modo quasi sufficiente

5

Conosce i contenuti richiesti in modo pienamente sufficiente

6

Conosce i contenuti richiesti in modo discreto

7

Conosce i contenuti richiesti in modo buono

8

Conosce i contenuti richiesti in modo preciso e completo

9

CORRETTEZZA FORMALE ED UTILIZZO DEL LESSICO SPECIFICO

Si esprime in modo poco chiaro con gravi errori formali e/o terminologici

1

Si esprime in modo comprensibile con alcune imprecisioni formali e/o terminologiche

2

Si esprime in modo lineare, pur con qualche lieve imprecisione

3

Si esprime in modo corretto e coerente 4

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CAPACITA’ DI SINTESI

Dimostra una scarsa capacità di sintesi 1

Analizza gli argomenti richiesti con una sintesi appropriata

2

VALUTAZIONE DI OGNI QUESITO

……./15

……./15

……./15

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PROVA

Per gli alunni BES non si tiene conto degli errori formali.

………../15

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Materia TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE Docente DURANDETTO Cristina

LIBRO DI TESTO UTILIZZATO

- “Tecnica amministrativa ed economia sociale, Istituti professionali indirizzo servizi socio-sanitari”, autori Ghigini, Robecchi, Dal Carobbo, ed. “DIGIT”.

Ore di lezione effettuate a.s. 2016/2017: 3 ore settimanali, totale n. ore 81 su ore 99.

OBIETTIVI

NUMERO MODULO OBIETTIVI PREVISTI 1 I bisogni sociali Conoscenze

● Conoscere la natura e le caratteristiche dei bisogni sociali ● Conoscere l’evoluzione nel tempo dei bisogni sociali

Abilità/Capacità

● Comprendere la nozione di bisogno sociale

2 L’azienda e la sua

organizzazione Conoscenze .

● Conoscere il sistema azienda ed i suoi elementi costitutivi ● Conoscere i rapporti tra azienda, ambiente e stakeholders ● Conoscere le caratteristiche delle aziende non profit e i loro ambiti di intervento ● Conoscere l’organizzazione aziendale e l’evoluzione delle teorie organizzative ● Conoscere la macrostruttura e la microstruttura ● Conoscere le variabili organizzative ● Conoscere le differenti scelte organizzative in fase di costituzione e di funzionamento ● Conoscere la rappresentazione delle strutture organizzative ● Conoscere le nuove forme organizzative delle aziende

Abilità/Capacità ● Individuare gli elementi costitutivi del sistema azienda in alcuni casi concreti ● Individuare il soggetto giuridico ed economico di aziende locali ● Definire gli ambiti di intervento delle aziende non profit ● Definire le relazioni tra azienda e stakeholders ● Riconoscere le tipologie di aziende e i principali organi. ● Riconoscere le varie funzioni aziendali e descriverne le caratteristiche e le correlazioni ● Individuare i punti di forza e di debolezza delle diverse strutture organizzative ● Saper analizzare organigrammi e funzionigrammi ● Costruire schemi organizzativi ● Saper distinguere i diversi modelli organizzativi

3 L’economia sociale Conoscenze ● Conoscere il concetto di economia sociale ● Conoscere la natura e i caratteri delle aziende non profit ● Conoscere la gestione delle aziende di produzione e di erogazione ● Conoscere la contabilità delle aziende di produzione e di erogazione

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● Conoscere il bilancio delle aziende di produzione e di erogazione

Abilità/Capacità ● Saper distinguere le aziende non profit dalle aziende for profit ● Riconoscere le finalità e i requisiti delle aziende di erogazione, in particolare di quelle non profit ● Analizzare i fatti di gestione sotto l’aspetto finanziario ed economico ● Comprendere ed interpretare il bilancio consuntivo e di previsione sia delle aziende for profit sia di quelle non profit ● Comprendere le finalità del bilancio delle aziende ● Leggere e comprendere il bilancio di un’azienda

4 La gestione del

personale Conoscenze

● Conoscere le risorse umane in azienda

● Conoscere le tecniche di gestione del personale ● Conoscere il curriculum vitae europeo ● Conoscere le fasi della pianificazione e le modalità di reperimento, selezione ed inserimento del personale ● Conoscere il concetto di lavoro subordinato e le principali categorie di lavoratori dipendenti ● Conoscere i contratti di lavoro subordinato ● Conoscere gli aspetti amministrativi, previdenziali e fiscali della gestione del personale ● Conoscere le caratteristiche e gli elementi della retribuzione ● Conoscere la determinazione del costo del lavoro

Abilità/Capacità ● Comprendere l’importanza delle risorse umane nel settore socio-sanitario ● Classificare le fasi della pianificazione del personale ● Compilare un curriculum vitae europeo ● Individuare le forme di reperimento e di formazione del personale ● Raffrontare le diverse tipologie di rapporti di lavoro ● Distinguere i diversi elementi della retribuzione e del costo del lavoro ● Saper calcolare il TFR ● Saper redigere la busta paga

5 L’organizzazione

aziendale secondo il

sistema della

qualità

Conoscenze ● Conoscere il concetto economico-aziendale di qualità totale ● Conoscere la normativa ISO ● Conoscere il sistema di gestione per la qualità (GQ) ● Conoscere i documenti del sistema di gestione per la qualità ● Conoscere la certificazione di un sistema di gestione per la qualità ● Conoscere il regolamento EMAS e la certificazione ambientale

Abilità/Capacità ● Classificare le fasi del processo per l’ottenimento della certificazione del SGQ ● Riconoscere i vantaggi di un sistema di gestione per la qualità

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OBIETTIVI REALIZZATI Ad oggi non sono stati raggiunti tutti gli obiettivi suesposti, ma si prevede di realizzarli entro la fine dell’anno scolastico.

CONTENUTI

Modulo (1) I bisogni sociali U.D. 1 I bisogni sociali ● Caratteristiche dei bisogni sociali ● Bisogni materiali ● Bisogni socio-psicologici

U.D. 2 Evoluzione e misurazione dei bisogni sociali ● L’evoluzione dei bisogni sociali ● La misurazione dei bisogni sociali

Modulo (2) L’azienda e la sua organizzazione

U.D. 1 Il sistema azienda e i suoi stakeholders ● L’azienda ed i suoi elementi costitutivi ● Il soggetto giuridico ed il soggetto economico ● L’azienda come sistema ● Gli stakeholders U.D. 2 Principali classificazioni delle aziende ● Criteri di classificazione U.D. 3 L’azienda e l’ambiente: ambiti di intervento delle imprese non profit ● Il macrosistema ambientale ● Il microsistema ambientale ● Gli ambiti di intervento degli enti non profit U.D. 4 Le aziende non profit: principali caratteristiche ● Classificazione delle aziende non profit ● Caratteristiche delle aziende non profit U.D. 5 L’organizzazione e l’evoluzione delle teorie organizzative ● Concetto di organizzazione aziendale ● Evoluzione delle teorie organizzative U.D. 6 La struttura organizzativa ● La macrostruttura ● La microstruttura U.D. 7 Le variabili organizzative ● Forme di struttura organizzativa ● Cultura aziendale e stili di direzione U.D. 8 La rappresentazione della struttura organizzativa ● L’organigramma ed il suo scopo ● I funzionigrammi

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U.D. 9 Nuove forme organizzative delle aziende ● L’organizzazione a rete ● La lean organization ● La learning organization ● Il reengineering ● La delocalizzazione e la dematerializzazione

Modulo (3) L’economia sociale

U.D. 1 L’economia sociale ed il mondo del non profit ● Breve storia del non profit ● Lo sviluppo del settore non profit U.D. 2 Le associazioni, le fondazioni e i comitati ● Le associazioni ● Le fondazioni ● I comitati U.D. 3 Gli altri enti non profit e le ONLUS ● Le cooperative sociali ● Le organizzazioni di volontariato ● Le organizzazioni non governative ● Le ASP (ex IPAB) ● Altri soggetti del non profit ● L’impresa sociale ● Le ONLUS ● Il regime fiscale delle ONLUS U.D. 4 La gestione e la contabilità delle aziende di erogazione ● La gestione delle aziende non profit ● L’aspetto finanziario della gestione ● L’aspetto economico della gestione ● L’aspetto patrimoniale della gestione ● La contabilità delle aziende di produzione e di erogazione ● Le rilevazioni finanziarie ● Le rilevazioni economico-patrimoniali U.D. 5 Il bilancio ed il controllo di gestione nelle aziende di erogazione ● Il bilancio preventivo ● Il bilancio consuntivo ● Il controllo di gestione

Modulo (4) La gestione del personale

U.D. 1 Il ruolo delle risorse umane e le tecniche di gestione del personale ● Il fattore umano come risorsa strategica nel settore non profit ● Le tecniche di gestione del personale ● La ricerca del personale ● La selezione e le sue fasi ● L’assunzione, l’accoglienza e l’inserimento ● Formazione e sistema incentivante U.D. 2 Il rapporto di lavoro subordinato ● Il lavoratore subordinato ● I contratti di lavoro subordinato ● Il lavoro part-time ● La somministrazione di lavoro ● Il lavoro “a chiamata”

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● Il lavoro ripartito ● Il telelavoro U.D. 3 L’amministrazione dei rapporti di lavoro ● Il servizio del personale ● I libri obbligatori U.D. 4 Il sistema previdenziale ed assistenziale ● INPS ● INAIL U.D. 5 La retribuzione ed il costo del lavoro ● Le forme e gli elementi della retribuzione ● La busta paga ● Il TFR ● Il costo del lavoro

Modulo (5) L’organizzazione aziendale secondo il sistema della qualità

U.D. 1 L’impresa e la qualità ● Nuove forme organizzative e qualità ● La customer satisfaction ● La gestione totale della qualità

U.D. 2 Il sistema di gestione per la qualità ● I documenti del Sistema GQ U.D. 3 Le norme ISO ed il regolamento EMAS ● La normativa ISO ● La certificazione del SGQ ● Il sistema di gestione ambientale ● Il regolamento EMAS

METODI DI INSEGNAMENTO E STUMENTI DI LAVORO

METODI DI INSEGNAMENTO STRUMENTI DI LAVORO

Lezione frontale

Quaderno/manuale/normativa

Lezione dialogata Lavagna/quaderno

Esercitazione guidata Lavagna/calcolatrice/quaderno

Lavoro individuale guidato Libro/calcolatrice/quaderno

Lavoro di gruppo Libro/calcolatrice/quaderno

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SPAZI ● Aula

STRUMENTI DI VERIFICA ● Verifiche orali ● Trattazione sintetica di un argomento ● Risposte brevi ● Esercizi tradizionali ● Analisi di un caso

GRIGLIA DI VALUTAZIONE delle VERIFICHE SCRITTE

INDICATORI PUNTI Domanda 1

Domanda 2

Domanda 3

COMPLETEZZA E COERENZA NELL’ESPOSIZIONE

Pochissimi aspetti sono stati sviluppati 1

Parecchi aspetti non sono stati sviluppati 2

Pochi aspetti non sono stati sviluppati 3.5

Tutti gli aspetti sono stati sviluppati 4.5

CONOSCENZA DEI CONTENUTI E DELLA TERMINOLOGIA TECNICA

Conoscenza decisamente carente 1

Conoscenza incerta 2

Conoscenza sufficiente 3

Conoscenza discreta 4

Conoscenza precisa 5

CORRETTEZZA LINGUISTICA E DI CALCOLO

Numerosi e gravi errori 1

Numerosi errori non gravi 2

Pochi errori 3.5

Nessun errore 4.5

RIELABORAZIONE PERSONALE

Non presente 0

Presente 1

TOTALE PUNTEGGIO 15

MEDIA DEL PUNTEGGIO CONSEGUITO NELLE TRE DOMANDE

Per gli alunni BES non si valuta l’aspetto formale.

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Materia SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Docente BONIN TIZIANA

OBIETTIVI DISCIPLINARI

● Potenziamento fisiologico

- al fine di ottenere un progressivo aumento delle grandi funzioni organiche, della mobilità articolare e della destrezza.

● Rielaborazione degli schemi motori di base

- acquisiti negli anni precedenti e loro ristrutturazione a causa delle mutate situazioni fisiologiche e nuove esigenze somato-funzionali degli allievi.

● Socialità e del senso civico

- inteso come sviluppo della personalità nella sua totalità, superamento di timori e remore attraverso atteggiamenti non abituali del corpo e nello spazio, conoscenza di sé e delle proprie capacità, rapporti con i compagni e con l'insegnante, rispetto delle regole e delle consegne.

● Conoscenza e pratica delle attività sportive

- intesa come occasione di tutela e difesa della salute e di possibilità di svolgere attività in ambienti codificati e non.

- Argomenti teorici trattati solo con l’alunna esonerata. - Conoscenza di giochi x bambini dai 5 ai 14 anni

CONTENUTI

1. Elementi di preatletismo, giochi sportivi all’aria aperta e camminate. Tali argomenti sono stati svolti all’area di Saumont ad inizio anno. Alcuni elementi sono stati poi

ripresi nella fase di riscaldamento durante ogni unità didattica 2. Elementi di potenziamento fisiologico generale e specifico Sono stati utilizzati percorsi attrezzati e di destrezza, a circuito, a stazioni, staffette con piccoli e

grandi attrezzi (spalliera). 3. Esercizi di mobilità articolare ed equilibrio Esercitazioni ai grandi attrezzi (spalliera) Esercitazioni con piccoli attrezzi 4. Giochi sportivi Giochi per l’ approccio con bambini della fascia di eta’ dalle primarie alle secondarie di primo grado Creazione di un libricino sui giochi da proporre nei centri estivi ,oratori,asili. 5. elementi di yoga METODI

1. Rispetto della gradualità e della progressione didattica

2. Analitico

3. Globale

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A seconda dell' attività proposta sono state adottate procedure e metodologie differenti, nel rispetto della maturazione psico-somatica degli allievi e delle loro reali possibilità di apprendimento al momento dell'intervento educativo.

STRUMENTI/MEZZI

1. Attività individuali, a coppie, a gruppi 2. Attività con attrezzi di fortuna e non codificati 3. Giochi di squadra (basket, pallavolo, pallamano,uniokey) 4. Giochi di regole nella fase di riscaldamento come miglioramento e riattivazione dei grandi

sistemi 5. Attività all’aria aperta: camminate nella collina di Aosta.

Criteri di valutazione

Sono state eseguite verifiche sistematiche mediante: ● Test e percorsi misti ● Misurazione delle capacità attraverso l’osservazione sistematica durante la pratica

delle attività sportive tenendo in considerazione, ai fini della valutazione finale, l’impegno, l’interesse e la partecipazione

TEMPI

Due moduli settimanali da 50 minuti

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Materia RELIGIONE CATTOLICA

Docente BRUNOD Flaviana

LIBRI DI TESTO

Nessun testo in adozione – Utilizzati Manuali e schede tematiche

OBIETTIVI PREVISTI

Coincidono con quelli effettivamente realizzati.

OBIETTIVI REALIZZATI

L’alunno è in grado di: ● identificare le linee fondamentali dell’antropologia cristiana ● correlare bisogno di senso e realizzazione della persona ● presentare e argomentare le diverse proposte di realizzazione dell’uomo secondo la

proposta cristiana ● confrontarsi e rilevare il valore anche per il non credente della proposta di vita cristiana ● discutere e valutare la ragionevolezza della salvezza cristiana ● riconoscere i fondamenti dell’etica e dell’etica cristiana ● identificare gli elementi centrali dell’etica delle grandi religioni ● argomentare la circolarità ermeneutica tra libertà, responsabilità, legge morale, valori e

coscienza nell’ambito di una decisione ● presentare ed argomentare i fondamenti dei giudizi e delle scelte dell’etica laica e cattolica ● definire le diverse possibilità di risposta alle domande esistenziali ● conoscere la specificità della risposta delle Religioni orientali (Induismo e Buddismo) e della

Religione Musulmana ● argomentare i diversi modi di rispondere alle domande esistenziali

CONTENUTI

Unità di Apprendimento 1:

• La ricerca della propria identità

• Identità e differenza

• L’uomo nella visione della cultura attuale

• L’uomo nella visione della Bibbia

Unità di Apprendimento 2:

• La ricerca di un senso per la vita

• Le proposte di realizzazione della cultura attuale

• Le proposte di realizzazione delle religioni

Unità di Apprendimento 3:

• Il concetto di dignità e il suo fondamento ontologico

• La maturità morale

• I fondamentali dell’etica: libertà, responsabilità, coscienza

• L’etica delle religioni

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Unità di Apprendimento 4:

• Le esperienze umane che aprono l’uomo alla Trascendenza

• Le domande esistenziali • Dialogo intereligioso - Ecumenismo

• Le risposte delle religioni orientali (Induismo e Buddismo) e dell’Islam

METODI

- Organizzazione del lavoro in moduli flessibili articolati in unità di apprendimento poste in sequenza logica

- Agganci e riferimenti al vissuto quotidiano e scolastico degli alunni

- Visione e analisi di film e documentari

- Lezioni dialogate e discussioni guidate in classe

MEZZI e STRUMENTI

● Raccolta di Schede Tematiche ● Bibbia e documenti del Magistero ● Testi letterari ● Sussidi audiovisivi (film e documentari) ● Mappe concettuali e Schemi

SPAZI

● Aula

STRUMENTI DI VERIFICA

● Problem solving ● Test e relazioni ● Verifica della conoscenza dei contenuti e della relativa esposizione orale

OSSERVAZIONI Nel corso del presente anno scolastico 15 alunni si sono avvalsi dell’IRC. L’interesse, l'impegno e la partecipazione al lavoro proposto sono stati generalmente costanti e i risultati raggiunti per alcuni alunni sono più che soddisfacenti, per altri globalmente buoni.

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Simulazioni della terza prova d’esame Simulazione terza prova esame di stato STORIA Prima simulazione del 7/03/2018 In un massimo di 15 righe rispondi ai seguenti quesiti:

1. Esponi un quadro generale della Germania del dopoguerra 2. Quali sono le cause che portano alla grande guerra? 3. Esponi i punti chiave del Mein Kampf

Seconda simulazione del 27/04/2018 In un massimo di 15 righe rispondi ai seguenti quesiti:

1. Delinea sinteticamente i tre momenti della rivoluzione russa 2. Delinea in quale modo Mussolini giunge al potere 3. Esponi le azioni preparatorie alla seconda guerra mondiale

Simulazione terza prova esame di stato DIRITTO Prima simulazione: In un massimo di 15 righe rispondi ai seguenti quesiti:

1. Il candidato, dopo aver definito lo scopo mutualistico delle cooperative sociali, illustri i caratteri fondamentali delle cooperative di tipo A e di tipo B.

2. Il candidato metta in relazione le principali caratteristiche che distinguono una società di persone da una società di capitali

3. Il candidato, dopo aver definito il terzo settore, illustri i principali cambiamenti apportati dalla riforma D.lgs 117/2017

Seconda simulazione del 27/04/2018 In un massimo di 15 righe rispondi ai seguenti quesiti:

1. Illustri il candidato le tipologie di imprenditore commerciale e imprenditore agricolo 2. Illustri il candidato la deontologia dell’operatore socio-sanitario 3. Illustri il candidato lo Stato Sociale e la funzione del benessere

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Simulazione terza prova esame di stato IGIENE

Prima simulazione:

In un massimo di 15 righe rispondi ai seguenti quesiti:

1. Illustra brevemente il quadro clinico dell’AIDS e la sua evoluzione 2. Spiega le differenze tra un tumore benigno e un tumore maligno focalizzandoti sui loro aspetti clinici 3. Descrivi brevemente che cosa sono le psicosi e come vengono classificate in base agli aspetti

eziopatogenetici delle loro manifestazioni

Simulazione della terza prove d’esame

IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA (max 15 ogni risposta)

Quesito 1. Illustra e descrivi quali sono i tre sintomi principali del morbo di Parkinson.

Quesito 2. Spiega quali sono le possibili cause che potrebbero provocare la paralisi cerebrale infantile.

Quesito 3. Descrivi brevemente che cos’è il profilo dinamico funzionale e su quali assi distinti si focalizza.

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: MATEMATICA Classe VE SSS

1

Dopo aver definito in termini generali il concetto di campo di esistenza di una funzione y = f(x), soffermatevi in

particolare sui casi della funzione razionale fratta e su quello della funzione irrazionale con radice di indice dispari.

Individuate il campo di esistenza delle funzioni 3

2

)2log( e 8

13

xy

x

xxy

2

Date la definizione di derivata di una funzione y = f(x) come limite del rapporto incrementale.

Applicate la definizione per trovare la derivata della funzione identica y = x.

Determinate l’equazione della retta tangente alla curva di equazione 9). P(3; punto nel 2xy

3

Dopo aver spiegato cos’è un punto di flesso di una funzione, individuate quelli della funzione 34 3xxy

Tabella di valutazione Esercizio Indicatori Punti Punti totali

1

Conoscenze:

conosce il concetto di CE

conosce il CE delle funzioni fratte

conosce il CE delle funzioni irrazionali

Abilità:

risolve correttamente il CE della funzione fratta

risolve correttamente il CE della funzione

irrazionale

1

1

1

1

1

5

2

Conoscenze:

conosce la definizione di derivata

conosce l’equazione del fascio proprio di rette

conosce la formula di derivazione della

funzione potenza

conosce il significato geometrico di derivata

Abilità:

applica la definizione di derivata in un caso

1

0,5

0,5

0,5

1

5

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particolare

determina l’equazione della retta tangente

1,5

3 Conoscenze

conosce il concetto di flesso

Abilità:

calcola correttamente i punti di flesso

1

4

5

Strumenti compensativi per alunni DSA, BES, PEI:

Tabella delle principali derivate e dei campi di esistenza

Formula del fascio di rette

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: MATEMATICA Classe VE SSS

1

Dopo aver illustrato in termini generali il concetto di asintoto, individuate gli eventuali asintoti verticali e orizzontali

della funzione

25

32

2

x

xy

2

Relativamente ai dati di seguito riportati, compilate una tabella che evidenzi, oltre ai dati stessi, le frequenze assolute, le

frequenze assolute cumulate, le frequenze relative, le frequenze relative percentuali.

Sintetizzate poi opportunamente i dati in un grafico.

Dati (voti conseguiti in una certa classe nell’ultimo compito di italiano):

7, 5, 6, 6, 9, 7, 5, 6, 8, 6, 4, 4, 8, 7, 2

3

Dopo aver spiegato brevemente il significato geometrico dell’integrale definito, determinate l’area della superficie

delimitata dalle rette di equazione 2 equazione di curva dalla e 0 ;4 ;2 xyyxx .

Rappresentate la superficie in questione nel piano cartesiano.

Tabella di valutazione Esercizio Indicatori Punti Punti totali

1

Conoscenze:

conosce il concetto di asintoto

conosce le condizioni per determinare gli

asintoti verticali e orizzontali

Abilità:

calcola correttamente il CE

risolve correttamente i limiti

scrive le equazioni degli asintoti

1

1

0,5

2

0,5

5

2

Conoscenze:

conosce le varie frequenze

Abilità:

imposta funzionalmente la tabella

svolge correttamente i calcoli

crea il grafico

2

1

1

1

5

3 Conoscenze

conosce il significato geometrico dell’integrale

definito

Abilità: imposta correttamente l’integrale

calcola correttamente l’integrale

crea correttamente il grafico

1

1

2

1

5

Strumenti compensativi per alunni DSA, BES, PEI

Tabella degli integrali

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Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli, Nella Nebbia (da L’Allegria)

E guardai nella valle: era sparito

tutto! Sommerso! Era un gran mare piano,

grigio, senz’onde, senza lidi, unito.

E c’era appena, qua e là, lo strano

vocìo di gridi piccoli e selvaggi:

uccelli spersi per quel mondo vano.

E alto, in cielo, scheletri di faggi,

come sospesi, e sogni di rovine

e di silenziosi eremitaggi.

Ed un cane uggiolava senza fine,

né seppi donde, forse a certe péste*

che sentii, né lontane né vicine;

eco di péste né tarde né preste,

alterne, eterne. E io laggiù guardai:

nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.

Chiesero i sogni di rovine: – Mai

non giungerà? – Gli scheletri di piante

chiesero: – E tu chi sei, che sempre vai?

Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errante

con sopra il capo un largo fascio. Vidi,

e più non vidi, nello stesso istante.

Sentii soltanto gl’inquieti gridi

d’uccelli spersi, l’uggiolar del cane,

e, per il mar senz’onde e senza lidi,

le péste né vicine né lontane.

Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna nel 1855, quarto di dieci figli. Il poeta è segnato

dolorosamente da un’infanzia e un’adolescenza costellate da lutti familiari e sciagure, prima fra

tutte l’assassinio del padre. Dopo alcuni anni di insegnamento nei licei,inizia la carriera

universitaria, che lo porterà a succedere a Carducci all’Università di Bologna. Muore a Bologna nel

1912, accudito dalla sorella Mariù, con la quale aveva cercato tutta la vita di ricostituire il ‘nido’

distrutto. Le raccolte poetiche di Pascoli presentano un’organizzazione che non corrisponde alla

reale sequenza cronologica dei testi, in quanto l’autore lavora contemporaneamente a contenuti e

generi diversi. La lirica Nella Nebbia, tratta dai Primi poemetti, presenta molti dei motivi, delle

immagini e dei simboli che caratterizzano la produzione poetica pascoliana.

1. Comprensione del testo

Dopo un’attenta lettura, presenta in sintesi il contenuto della lirica.

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2. Analisi del testo

2.1 Analizza il testo dal punto di vista stilistico, con riferimento alla metrica, alla presenza di figure

retoriche, alle scelte lessicali.

2.2 Spiega il significato simbolico dell’immagine del “mar senz’onde e senza lidi” presente nella

prima e nell’ultima strofa del testo.

2.3 Spiega a che cosa può alludere l’espressione ‘un’ombra errante’ al v. 19.

2.4 Soffermati sulle modalità descrittive dell’ambiente naturale, evidenziando l’uso dei diversi piani

sensoriali e il particolare effetto di sospensione degli elementi di riferimento spazio-temporali.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia,

ricostruendone simboli e temi. Approfondisci l’interpretazione con opportuni collegamenti ad altri

testi di Pascoli e/o di altri autori a te noti, in cui il rapporto con ’ambiente naturale diventa

esperienza dell’insondabilità del reale e percezione del mistero dell’esistenza.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI

GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve»

o di «articolo di giornale»,utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i

documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti

alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi,

suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul

quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il tema della gelosia nella letteratura e nell’arte.

Edvard Munch, Gelosia, 1895, Bergen Kunstmuseum

La figura maschile sulla destra del quadro mostra una sfumatura verdastra negli occhi e nel viso ed

ha lo sguardo allucinato; evidentemente la sua sofferenza nasce dalla scena che si svolge in secondo

piano, dove un uomo sta offrendo dei fiori rossi ad una donna seminuda rappresentata nell’atto di

cogliere un frutto da un albero.

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«Quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo; alto di statura, ferrigno. Ma ora, tutto raso per obbedire alla moda,

con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso, dire che fosse bello, via, non si poteva più dire, soprattutto

perché pareva che lui lo pretendesse, anche così con la barba rasa, anzi appunto perché se l'era rasa. - La gelosia, del

resto, - sentenziò, - non dipende tanto dalla poca stima che l'uomo ha della donna, o viceversa, quanto dalla poca stima

che abbiamo di noi stessi. E allora...

Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso, e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e

non lui.

Donna Giannetta, che se ne stava ancora alla specchiera, con le spalle voltate, lo vide nello specchio, e con una mossetta

degli occhi gli domandò:

- E allora... che cosa?

- Ma sì, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese lui, con rabbia. - Da questa poca stima di noi, che ci fa credere, o

meglio, temere di non bastare a riempire il cuore o la mente, a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco!»

Luigi PIRANDELLO, La fedeltà del cane, Novelle per un anno, CDE, Milano, 1987

«Fra i poteri della gelosia c’è quello di rivelarci quanto la realtà dei fatti esteriori e i sentimenti dell’animo siano

qualcosa di sconosciuto che si presta a mille supposizioni. Crediamo di sapere esattamente le cose e quel che pensa la

gente per la semplice ragione che non ce ne importa. Ma non appena abbiamo, come hanno i gelosi, il desiderio di

sapere, davanti a noi c’è un caleidoscopio vertiginoso nel quale non distinguiamo più niente.»

Marcel PROUST, Alla ricerca del tempo perduto, Albertine scomparsa, trad. G. Raboni, Mondadori, Milano, 1993

«La cucina è spenta, non preparo la cena, non apparecchio i piatti, niente vino. Siedo con il foglio del conto aperto e

aspetto. Lei ritorna, saluta, vede e si mette a sedere.

Quanto siamo rimasti zitti, poi che parole mandate allo sbaraglio nel campo dei centimetri che le nostre mani non

potevano attraversare: ho scordato. Deve avermi detto di non fare così, ma io non so più di che materia fosse quel così,

se bruciava o era spento.

Ora che è vita andata, recito l’atto di dolore: mi pento e mi dolgo, mi dolgo e mi pento di averle presentato il conto. La

presunzione di avere diritto mi gonfiava la vena della fronte. Avanzavo il mio rauco reclamo e più sacrosanto era, più

era goffo: le chiedevo conto, e mai si deve tra chi sta in amore. Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio,

esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.»

Erri DE LUCA, Il conto, Il contrario di uno, Feltrinelli, Milano, 2009

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Nuove tecnologie e lavoro.

DOCUMENTI

«Dai droni postini alle auto che si guidano da sole […], si sapeva che le macchine minacciano parte del

lavoro oggi svolto dall’uomo. La grande novità è che nel mirino dei robot ci sono soprattutto i Paesi

emergenti: quelli che fino a ieri avevano sviluppato un’industria a basso valore aggiunto contando su una

manodopera a costi stracciati. Quella stessa manodopera, domani, potrebbe perdere il lavoro perché superata

in economia dalle macchine.

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Il campanello d’allarme è stato suonato dall’Onu attraverso un recente report dell’Unctad, la Conferenza

delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo. Che mette in guardia Asia, Africa e America Latina:

attenti, dice il report Robot and Industrialization in Developing Countries, perché è da voi che l’impatto

dell’era dei robot sarà più pesante. […] Come evitare la desertificazione economica? Il primo consiglio che

l’Onu dà ai Paesi emergenti è banale ma ovviamente validissimo: abbracciate la rivoluzione digitale, a

partire dai banchi scolastici. “Bisogna ridisegnare i sistemi educativi – spiega il report – in modo da creare le

competenze manageriali e professionali necessarie a lavorare con le nuove tecnologie”.»

Enrico MARRO, Allarme Onu: i robot sostituiranno il 66% del lavoro umano, in «Il Sole 24 Ore», 18 novembre 2016

«La digitalizzazione e l’automazione del lavoro rappresentano un’opportunità. A rivelarlo è una ricerca di

Manpower Group – dal titolo “Skills Revolution” – presentata al World Economic Forum 2017 di Davos.

L'indagine, condotta tra 18.000 datori di lavoro in 43 Paesi del mondo, affronta il tema dell'impatto della

digitalizzazione sull'occupazione e dello sviluppo di nuove competenze dei lavoratori. […]

L’83% del campione intervistato ritiene che l’automatizzazione e la digitalizzazione del lavoro faranno

crescere il totale dei posti di lavoro. Inoltre, si prevede che questi cambiamenti avranno un impatto positivo

sull’aggiornamento delle competenze dei lavoratori, rispetto al quale i datori di lavoro prevedono di

implementare specifici programmi formativi nel prossimo futuro. Tra i 43 Paesi oggetto dell'indagine, è

l’Italia ad aspettarsi il maggior incremento di nuovi posti di lavoro grazie alla quarta rivoluzione industriale

al netto di un “upskilling”, un aggiornamento delle competenze, con una creazione di nuovi posti di lavoro

prevista tra il 31% ed il 40%.»

Federica META, Industria 4.0, contrordine: i robot creano lavoro, «Corcom.it», 20 gennaio 2017

«Nei prossimi dieci anni la tecnologia creerà o cancellerà posti di lavoro? Se lo è chiesto l’autorevole Pew

Research che ha girato la domanda a quasi duemila esperti, analisti e costruttori di prodotti tecnologici che

hanno partecipato all’inchiesta intitolata “Future of the internet”. […] Per il 48% degli esperti, la nuova

ondata dell’innovazione, fatta di auto che si guidano da sole, robot e network di intelligenza artificiale,

impatterà negativamente sulla creazione di posti di lavoro. Nei prossimi anni, dunque, le macchine e i

programmi sostituiranno non solo i lavoratori meno specializzati, ma anche gli impiegati. Ne conseguiranno

vaste aree di ineguaglianza economica, disoccupazione e, addirittura, la rottura dell’ordine sociale. L’altra

metà degli intervistati, invece, si dice fiduciosa della possibilità che la tecnologia e l’innovazione saranno in

grado di creare più posti di lavoro di quanti ne andranno perduti a vantaggio dei robot. Perché l’uomo, così

come ha sempre fatto dalla Rivoluzione Industriale in avanti, non smetterà di creare nuovi tipi di lavoro,

nuove industrie e nuovi modi di guadagnare.»

Stefania MEDETTI, Il lavoro nel futuro: i robot saranno una minaccia o un’opportunità?, «Panorama», 12 agosto 2014

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: La tragedia, il lutto e la memoria collettiva della Grande Guerra. DOCUMENTI

«La ricerca di un “senso” della Grande Guerra ebbe inizio con la guerra stessa. Per alcuni, quella ricerca non

è ancora finita. Manifestazioni visibili di quell’anelito sono rintracciabili in città grandi e piccole di ogni

angolo d’Europa, e praticamente in ciascuna di esse si trovano monumenti ai caduti: sculture, targhe, o opere

d’altro genere che rammentano la guerra del 1924-18 e i sacrifici che comportò. [ .... ]

Dall’Acropoli all’Arc de Triomphe, i monumenti ispirati alla guerra hanno avuto un ruolo centrale nella

storia dell’architettura e della statuaria pubblica europea, e sono stati simboli importanti delle glorie

nazionali. Tuttavia pe quanto forte sia stato il messaggio estetico o politico da essi veicolato o richiamato,

per la generazione che era passata per il trauma della guerra possedevano un altro significato. Esso era tanto

esistenziale quanto politico o artistico, legato ai momenti della perdita individuale e del lutto come alle forme

artistiche o alle rappresentazioni collettive, alle aspirazioni e ai destini nazionali.

I monumenti dedicati ai caduti in guerra erano luoghi dove le persone manifestavano il proprio dolore, in

forme individuali e in cerimonie collettive. Le modalità in cui ciò avveniva non sono mai state documentate

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come si conviene. Per chiunque risieda in Europa, questi “documenti” fanno parte del paesaggio: per trovarli

basta guardarsi intorno. I segni ancora visibili di questo momento di lutto collettivo sono quelle opere, al

tempo stesso utili e decorative, prosastiche e sacrali, collocate nei mercati cittadini, agli incroci, sui sagrati

delle chiese, e sugli edifici pubblici o nelle loro vicinanze a partire dal 1914. Alcune furono costruite

all’epoca del conflitto, la maggior

parte nel decennio successivo. Posseggono ciascuna una propria biografia, e come altri monumenti hanno

perso una parte del proprio significato ma, al contempo, ne hanno acquistati di nuovi col passare degli anni

J. WINTER, Il lutto e la memoria. La grande guerra nella storia culturale europea, Il Mulino, Bologna 1998

«La guerra di massa produsse una morte di massa e, di conseguenza, un lutto di massa in milioni di famiglie.

Mai, nel corso della sua storia, l’umanità aveva vissuto contemporaneamente una così vasta esperienza

collettiva del lutto per la perdita in guerra di un marito, di un padre, di un fratello, di uno o più figli. Un

dolore incommensurabile fu il marchio indelebile che la Grande Guerra impresse nella coscienza di milioni

di famiglie: un dolore che si perpetuò nella memoria personale e collettiva, e forse ebbe un labile conforto

dalla trasfigurazione mitica dei congiunti caduti in nuovi martiri, che avevano sacrificato la vita per la

salvezza della propria patria e della propria famiglia. Il cordoglio di massa per la morte di massa generò un

culto di massa, il culto dei caduti, comuni a tutti i paesi e a tutte le popolazioni che avevano preso parte alla

guerra».

E. GENTILE, Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo Storia illustrata della Grande

Guerra, Laterza, Roma-Bari 2014

«All’indomani del primo conflitto mondiale, le nazioni vittoriose (Francia e Gran Bretagna nel 1920, Italia e

Stati Uniti nel 1921, successivamente le altre) resero “onori sovrani” ad un simbolo nuovo che subito

s’impose come oggetto di culto: l ‘Eroe ignoto.

A distanza di due o tre anni dalla conclusione della guerra, dunque, si tornò sui luoghi delle battaglie, là dove

giaceva “l’esercito dei morti”, per disseppellire alcuni corpi di combattenti non identificati e per “eleggere”

tra questi la Salma del soldato ignoto. L’Eroe ignoto viaggiò quindi accompagnato con solenne e partecipe

rito funebre, verso un nuovo luogo di sepoltura: l’Arco di trionfo a Parigi, Westminster a Londra, l’Altare

della patria a Roma, il cimitero nazionale di Arlington a Washington.

E’ stato scritto (Vovelle 1986) che il nuovo personaggio del soldato ignoto sorge in seguito ai

perfezionamenti dei mezzi di sterminio che moltiplicano enormemente il numero dei caduti non identificati.

Causa ed effetto, infrastruttura e sovrastruttura? Indubbiamente, questa particolare dimensione della morte di

massa nella prima guerra mondiale costituì un gigantesco fatto sociale ed un trauma difficile da esprimere

con i tradizionali culti mortuari […].»

V. LABITA, “Il Milite ignoto. Dalle trincee all'Altare della patria" in Gli occhi di Alessandro. Potere sovrano e

sacralità del corpo da Alessandro Magno a Ceausescu, Firenze, PONTE ALLE GRAZIE, 1990

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.

DOCUMENTI

«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica

vita umana sulla terra.»

Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.

originale 1979)

«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a

oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o

neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere

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il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua

decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di

formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una

scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere

meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro

l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando

sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»

Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997

«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora

scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero

sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul

serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più

che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse

disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere

l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a

considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»

Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni

indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare

alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il

mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente

ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della

scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha

dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids

[…]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale.

Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della

conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»

Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001

«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da

che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da

vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere

degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca

scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare

progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di

conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe

saper rinunciare.»

Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il documento che segue è tratto dalla lettera di dimissioni dall’incarico universitario dello storico e politico Gaetano

Salvemini. Nella lettera emergono alcuni tratti dell’opposizione al regime fascista di una parte del mondo intellettuale

italiano. Illustra, anche a partire da quanto presente nel documento proposto, i caratteri salienti dell’opposizione

intellettuale e politica al regime fascista.

Dalla lettera al Rettore dell’Università di Firenze del 5 novembre 1925 da Londra.

«Signor Rettore, la dittatura fascista ha soppresso, oramai, completamente, nel nostro paese, quelle condizioni di libertà,

mancando le quali l’insegnamento universitario della Storia - quale io lo intendo - perde ogni dignità, perché deve

cessare di essere strumento di libera educazione civile e ridursi a servile adulazione del partito dominante, oppure a

mere esercitazioni erudite, estranee alla coscienza morale del maestro e degli alunni.

Sono costretto perciò a dividermi dai miei giovani e dai miei colleghi, con dolore profondo, ma con la coscienza sicura

di compiere un dovere di lealtà verso di essi, prima che di coerenza e di rispetto verso me stesso.

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Ritornerò a servire il paese nella scuola, quando avremo riacquistato un governo civile.»

Gaetano SALVEMINI, Memorie di un fuoruscito, Feltrinelli, Milano 1973

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «L’uomo che ha stupito il festival è un italiano che gira il mondo in carrozzina e domani dirigerà la

Lithuanian Orchestra a Vilnius. Non aveva mai inciso un disco. […] Ezio Bosso dal 2011 fa i conti con una

malattia neurodegenerativa che agisce sui neuroni. […] È un uomo sereno. ”Forse esiste un bisogno di

ascoltare cose meno urlate e più sincere.[…] La musica è un’azione condivisa”.[…]

In che cosa trova ristoro? “Nell'ascolto degli altri, negli sguardi, nella capacità di farsi compagnia. Amo le

preghiere. [...] Credo nella poesia. [...] La musica mi ha dato una bella vita, mi ha fatto viaggiare, conoscere

la filosofia, [...]. Mi ha fatto incontrare l’amore”. […]

Bosso, c'è qualcosa che le fa paura? “Le paure servono. Non è utile scacciarle. Ho paura che la paura un

giorno mi paralizzi. Questo sì. Ma non vale solo per me. Mi spaventa che possa accadere a chiunque”. »

Angelo Carotenuto, Bosso, magia oltre la malattia: ”Che noia prendersi sul serio” – Parla il maestro che ha

stregato il festival di Sanremo, La Repubblica, R2, 12 febbraio 2016

Esprimi le tue riflessioni personali sul rapporto tra disabilità, socialità e musica/arti sulla base delle parole

tratte dall’intervista sopra riportata.

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SIMULAZIONE

DELL’ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

SERVIZI SOCIO-SANITARI

Tema di: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

“L’abuso di cui può essere vittima un bambino non si riferisce soltanto ad un illecito sessuale, ovviamente.

Sono abusi i maltrattamenti, l’incuria e la violenza psicologica che altro non è che un abuso emotivo, una

forma di sopraffazione, una mancanza di rispetto della persona, a volte un vero e proprio ricatto affettivo

(“mamma non ti vuole più bene”) che fa sentire il figlio solo e abbandonato [….].

La violenza educativa causa infelicità, insicurezza, senso di ingiustizia, umiliazione, svalutazione di sé,

rabbia e desiderio di vendetta e anche dipendenza emotiva. Legittima, inoltre, la legge del più forte.

Assuefatto alla violenza, il bambino la rivolge ai compagni e ai fratelli minori e una volta divenuto adulto –

se non avrà preso coscienza del suo problema e non lo avrà elaborato sul piano emotivo – potrà dirigerla

verso i propri figli. [….].

Per interrompere il corto circuito della violenza occorre la prevenzione. Prevenire significa promuovere,

attraverso la diffusione tra le giovani coppie di una genitorialità consapevole, una forma di relazione più

sana tra di loro e con i figli. Si tratta di far acquisire ai genitori comportamenti educativi favorevoli allo

sviluppo del bambino, alla risoluzione non violenta dei conflitti e alla cittadinanza responsabile.

Nel caso in cui il maltrattamento sui figli si sia già verificato, è necessario accogliere il disagio del genitore

maltrattante (o di entrambi i genitori) sostenendolo nel cambiamento. Il terapeuta può aiutarlo ad elaborare

le ragioni reali, immaginarie o simboliche di un eventuale inconsapevole rifiuto del figlio o di una

identificazione, altrettanto inconsapevole, con i propri genitori maltrattanti, perché possa maturare come

persona acquisendo le funzioni genitoriali di cui è carente. […..].

L’intervento sulla famiglia è fondamentale e propedeutico a qualunque tipo di trattamento del bambino

emotivamente ferito […]. I bambini in età scolare potranno elaborare la drammaticità dei propri vissuti

attraverso il disegno, il gioco e il sogno. La fantasia è, infatti, una chiave per raggiungere emozioni e

sentimenti negati”.

(Lia Antonella, Figli maltrattati, in Psicologia Contemporanea, gen-feb. 2016, N.253)

Il candidato, avvalendosi delle sue conoscenze e delle riflessioni scaturite dalla lettura del documento sopra

riportato, tratti l’argomento.

SECONDA PARTE

1. Individua tre bisogni e tre obiettivi da inserire in un Piano di Intervento, in riferimento ad una bimba di

quattro anni accolta in una comunità per minori per aver subìto un abuso sessuale intrafamiliare.

2. Quali sono le caratteristiche delle disabilità sensoriali e quali sono gli ambiti in cui il bambino, affetto da

tali disabiltà, incontra maggiori difficoltà nel corso dello sviluppo?

3. Quali possono essere le difficoltà di una persona anziana, affetta da demenza, accolta in una struttura

residenziale e come può intervenire, in questo caso, l’operatore socio sanitario?

4. In quali rischi può incorrere l’Operatore socio sanitario nell’esercizio della sua professione?

Durata massima della prova: 6 ore.

E’consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non

italiana.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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CLASSE 5 E SSS

Alternanza scuola lavoro

Finalità, obiettivi formativi e competenze

La metodologia dell’alternanza scuola lavoro presuppone un sistematico rapporto di interrelazione tra scuola, azienda, parti sociali e attori territoriali pubblici e privati. In generale le finalità, già definite dal MIUR, del progetto che ha utilizzato la metodologia dell'alternanza scuola/lavoro sono state le seguenti: a) collegare sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica, utilizzando l’azienda come “aula”; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro; e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Si è utilizzata, quindi, una metodologia che presuppone la didattica delle competenze, fondata sul presupposto che gli studenti apprendono meglio quando fanno “esperienza”: aiutandoli a scoprire e perseguire interessi si può elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento. La scuola ha offerto agli studenti, a potenziamento delle attività previste nel tetto di 80 ore, ulteriori occasioni di Alternanza Scuola-Lavoro, nell’insieme riportate nella seguente tabella riepilogativa:

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ANNO SCOLASTICO

DESCRIZIONE ATTIVITÀ DURATA

2015-16 STAGE 36

Classe terza

2016-17 Classe quarta

PROGETTO DI PROMOZIONE DEL VOLONTARIATO DEL SOCCORSO

2,5

VISITA ALLA PICCOLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA - TORINO

4

CORSO SICUREZZA 4

STAGE 72

PROGETTO "DIALOGO NEL BUIO" - MILANO

4

VISITA AL MUSEO DI CESARE LOMBROSO E AL MUSEO DI ANATOMIA - TORINO

4

2017-18 Classe quinta

INCONTRI CON COORDINATRICE COMUNITA' PER MINORI "LA RUCHE"

4

INCONTRO CON OSTETRICA ASSOCIAZIONE "ALMA"

2

PROGETTO ADECCO 9

FRONT-DOC - FILM DOCUMENTARIO SU AUTISMO E SINDROME DI ASPERGER

3

TOTALE 144,5

Stage All'interno del percorso didattico, la parte più significativa dell’attività di Alternanza Scuola-Lavoro è rappresentata dallo stage: nel corso del terzo anno di studi e al termine del quarto anno gli alunni hanno svolto rispettivamente 36 e 72 ore di stage presso strutture socio-sanitarie o educative pubbliche o private, oltre a un corso propedeutico di 4 ore dedicato alla formazione generale sulla sicurezza. L’inserimento di uno studente nelle attività di lavoro di una struttura socio-sanitaria o educativa con affiancamento da parte di un lavoratore esperto ha permesso un contatto più diretto e approfondito con l’organizzazione del lavoro e l’acquisizione di specifiche competenze tecniche. Obiettivi specifici dello stage:

CONOSCITIVI: acquisizione e rafforzamento di conoscenze e abilità nei campi relativi alle discipline

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specifiche del corso di studi;

APPLICATIVI: acquisire abilità in un lavoro prevalentemente pratico, riconoscendo l'utilità

dell'apprendimento teorico conseguito in ambito scolastico;

RELAZIONALI: prendere dimestichezza con il mondo del lavoro e con le sue regole, instaurando un

positivo rapporto di collaborazione con i colleghi e con l'utenza;

SOCIO – AFFETTIVI: migliorare le capacità di percezione di sé e di autovalutazione al fine di

accrescere la propria autostima e di prendere coscienza della proiezione del ruolo dello studente nel mondo del lavoro; acquisire consapevolezza del ruolo di membro di una equipe valorizzando il rispetto degli altri funzionale al rispetto della propria persona; valorizzare la soggettività, favorire la crescita, potenziare l'autonomia.

Finalità formative dello stage: lo stage ha consentito all'alunno di incrementare il proprio bagaglio

di conoscenze e di competenze, fornendogli la possibilità di applicare quanto appreso a scuola e

contribuendo alla formazione della sua personalità e dei suoi "comportamenti" (rispetto delle regole

e degli orari, disponibilità nei confronti dei colleghi e degli utenti).

Finalità preorientative: lo stage ha favorito la scelta professionale futura, ha potenziato la conoscenza da parte degli studenti delle caratteristiche del settore socio-sanitario operanti sul territorio valdostano e la conoscenza da parte degli enti di realtà scolastiche che tengono conto del mondo del lavoro. Inoltre, per la maggior parte degli alunni è stata la prima esperienza di lavoro in un ambiente pertinente con gli studi affrontati e consente un contatto con persone diverse per età e formazione culturale.