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PERCORSI PER SCOPRIRE E CONOSCERE LA STRADA DEI VINI ETRUSCO ROMANA IN PROVINCIA DI TERNI ROUTES TO DISCOVER AND GET ACQUAINTED WITH THE ETRUSCAN-ROMAN WINE ROAD IN THE PROVINCE OF TERNI ESPLORA L’INCANTO

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PERCORSI PER SCOPRIRE E CONOSCERE LA STRADA DEI VINI ETRUSCO ROMANA IN PROVINCIA DI TERNI ROUTES TO DISCOVER AND GET ACQUAINTED WITH THE ETRUSCAN-ROMAN WINE ROAD IN THE PROVINCE OF TERNI

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PERCORSI PER SCOPRIRE E CONOSCERE LA STRADA DEI VINIETRUSCO ROMANA IN PROVINCIA DI TERNI

ROUTES TO DISCOVER AND GET ACQUAINTEDWITH THE ETRUSCAN-ROMANWINE ROAD IN THEPROVINCE OF TERNI

ESPLORA L’INCANTO

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Copyright Associazione Strada dei ViniEtrusco Romana in Provincia di TerniFoto e testi sono riproducibili solo previaautorizzazione

Testi: Mara Quadraccia in collaborazione con Danca Caccavello

Traduzioni: Lingua Sì Srl

Coordinamento editoriale: Danca Caccavello e Chiara Valterio

Foto di:Archivio STA Orvietano e TernanoEmanuele Grilli Gregorio SgrignaPasquale ComegnaAffresco Duomo per gentile concessione OPSM Orvieto

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Una mappa indica luoghi che possonoassumere valori diversi in base a ciò chesi ricerca. La Strada dei vini EtruscoRomana in Provincia di Terni offreindicazioni per itinerari insoliti chevanno oltre la notorietà turistica.L’individuazione di due tematiche

portanti, i luoghi insoliti e le vie d’acqua possonosembrare distanti dal turismo del vino ma con una piùattenta lettura si scoprono le profonde connessioni. Lanatura del territorio, le sedimentazioni della storia, letradizioni culturali, i saperi trasmessi tra generazioni,hanno dato forma e sostanza alla autenticità di questeterre. Queste vie sono tracciate anche grazie all’attività di unafitta rete di operatori: aziende vitivinicole con etichettetutte da gustare, produttori di olio pregiato, di salumidei mastri norcini e di pane sciapo umbro, artigianiesperti e creativi, strutture ricettive che offrono il caloredell’accoglienza, ristoranti dove la solida tradizione siaffianca alla ricercata innovazione. Ogni angolo del territorio è animato da eventi piccoli egrandi durante tutto l’anno, antichi e nuovi, momentidi festa vissuti attivamente da chi abita questi luoghi iquali invitano il visitatore a condividere l‘intensaesperienza.

E nell’inebriante vagabondare, prima di riprendere lastrada del ritorno, bisogna accettare il bicchiere dellastaffa, ultimo e augurale saluto. “Non metterti incammino se la bocca non sa di vino.”

Amap shows places with various valuesbased on the search criteria. The RomanEtruscan Wine Road, in the province ofTerni offers indications for unusualitineraries that go beyond tourist interest.The identification of two important topics,the unusual places and the waterways, can

seem far from wine tourism, but by reading more carefullythe connections are discovered. The nature of the territory,sedimentations of history, cultural traditions, knowledgehanded down through generations, have given shape andsubstance to the authenticity of this land. These routes aretraced thanks to the work of the dense network of operators:wine-growing and wine-producing companies with labelsthat must be tasted, producers of high quality oil, salamisfrom the master pork-butcheries and Umbrian salt-freebread, expert creative artisans, reception structures offering awarm welcome, restaurants where solid tradition isaccompanied by refined innovation. Every corner of the territory is animated by events around theyear, small and large, old and new, moments of festivitiesactively participated by the locals who invite the visitor toshare this intense experience.

And in the inebriating wandering, before returning along theroad home, one must accept ‘one for the road’, the lastgoodbye greeting. “Don’t start off on the road if yourmouth doesn’t taste of wine.”

ESPLORA L’INCANTO

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L’INCANTO DELLA SCOPERTA

L’apparente tortuosità dei percorsi nascondeluoghi, paesaggi eatmosfere che inducono

ad una sosta alla scoperta di unacultura operosa.

THE ENCHANTMENTOF DISCOVERY

The apparent winding of thepaths hides places, landscapesand atmospheres that make onewant to stop and discover a

culture based on hard work.

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IN THE EDEN OF WINE

Un avvincente percorsoai confini dell’altoOrvietano ci porta inluoghi dove appare conforza la continuità dellacoltura estensiva dellavite. Fra castelli, borghie altipiani aleggianopresenze di papi, chequi si rifugiavanoaccolti dalle potentifamiglie, o di madonneche continuano adabitare le propriedimore. Le cantine deicastelli difendono laqualità dei vini contemperature costanti eattenti procedimenti,come nel Castello dellaSala. Gli abitanti diqueste terre, che ancorapresentano i tratti degliantichi Etruschi, hannosaputo sfruttare i terreniargillosi non solo cometerroir fecondo per i

vini, ma anche con la produzione artigianale di mattoniessiccati al sole e cotti nelle fornaci di Castel Viscardo,preziosi per i lavori di restauro dei monumenti. La notte di San Lorenzo a Monterubiaglio le stellepiovono nei calici pieni di quel vino che ha tenuto abattesimo wine makers di fama internazionale ed hapotenziato l’economia rurale con moderne imprese.La Selva di Meana custodisce nel suo bosco incantato leaeree ed eleganti architetture liberty di Villa Cahen, che sischiudono alla vista del visitatore paziente e raffinato. Percoloro che amano i percorsi naturalistici e una giornata

A charming route alongthe upper borders of theOrvieto area takes us toplaces where thecontinuity of extensivegrapevine cultivationnecessarily appears.Among castles, hamletsand tablelands hover overthe presences of popes,who took refuge here,welcomed by the powerfulfamilies, or noblewomenwho continue living intheir homes. The castlecellars defend the qualityof wines with constanttemperatures and carefulprocedures, as in the SalaCastle. The people wholive in these areas, stillbearing features of theancient Etruscans, knewhow to make the most ofthe clayey soils, not just as

a fertile terroir for wines, but also the artisan production ofbricks dried in the sun and baked in the kilns of CastelViscardo, precious for the restoration of monuments. On San Lorenzo’s night (August 10th), in Monterubiaglio thestars shower into goblets full of the wine that baptisedinternationally famous wine makers and developed ruraleconomy with modern companies. Selva di Meana holds in itsenchanted wood the aerial, elegant liberty architectures of VillaCahen that open to the visitor’s view, patient and refined. Forthose who love nature trails and a day in the open air amongtables and fireplaces, Villalba is the ideal setting: a little lowerdown, where the rows of grapevines once again outline thecountryside, the interesting Allerona IGT quality label wines are

ROUTEFROM ORVIETO TO ORVIETOCASTEL VISCARDO Castle - Terracotta Museum,MonterubiaglioALLERONAVilla Cahen, Villalba NaturePark, Pugnaloni ExhibitionFABROCastle, White and Black TruffleMONTEGABBIONEMontegiove Castle, La ScarzuolaPARRANOThe Dens of the Devil, Territorialdocumentation centreFICULLETerrecottas, Sala Castle ORVIETODuomo, Museums, OrvietoUnderground, Medieval Quarter

NELL’EDEN DEL VINO

PERCORSODA ORVIETO A ORVIETOCASTEL VISCARDO Castello, Museo del Cotto,MonterubiaglioALLERONAVilla Cahen, Parco naturalisticodi Villalba, Mostra dei PugnaloniFABROCastello, Tartufo nero e biancoMONTEGABBIONECastello di Montegiove, La ScarzuolaPARRANOLe Tane del Diavolo, Centrodocumentazione TerritorialeFICULLETerrecotte, Abbazia SanNiccolò, Chiesa S.MariaVecchia, Castello della Sala ORVIETO Duomo, Musei, OrvietoUnderground, Quartieremedioevale

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VINI

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all’aria aperta tra tavoli e caminetti Villalba è l’ambienteideale: poco più sotto, dove i filari di vite ritornano adisegnare il paesaggio, si producono gli interessanti viniIGT Allerona.Il dominio della natura prevale su quello dell’uomo, chetuttavia ne sfrutta i prodotti: a novembre, il pregiatotartufo bianco e quello nero diventano protagonisti dellemense arricchite stagionalmente da funghi, asparagi efrutti di bosco. I terreni rocciosi e le elevate altimetriepiuttosto che scoraggiare la viticoltura alimentano gliimpianti di vitigni favoriti dal particolare microclima. Alla Scarzuola la presenza spirituale di San Francesco,attirato dalla forza di sorella acqua e sorella terra, hatrovato la nuova interpretazione dell’architetto Buzzi nellarealizzazione della città ideale, visionaria fusionescenografica di architetture di varie epoche.La terra madre racchiude ancora nelle grotte e nei vulcani isuoi primordiali segreti: le Tane del Diavolo, con le caldeacque termali e i vulcani di San Venanzo, con rocce rarecome la venanzite. Catini, brocche, pignatte di Ficulle sono terrecotte ancoraprodotte per uso quotidiano insieme alla “panata”, formatradizionale per la misura del vino nelle cantine. Inebriati dalla piacevole discesa fra i gironi dei colli avigneto ci si sente nell’eden del vino, che ha qui le sueetichette d’eccellenza: i profumati bianchi OrvietoClassico superiore, secco, abboccato, muffato e il corposoRosso Orvietano D.O.C.Il vero paradiso del vino lo si trova risalendo sull’altipianotufaceo di Orvieto, l’antica Oinarea, “la città dove scorre ilvino”, polo magnetico per tanti percorsi religiosi, artistici eproduttivi.Gli Etruschi intuirono la magia delle grotte scavate nel

ORVIETO D.O.C. L’area di produzionedell’Orvieto bianco D.O.C.comprende i territori per lopiù collinari di Orvieto,Allerona, Alviano, Baschi,Castel Giorgio, CastelViscardo, Fabro, Ficulle,Guardea, Montecchio,Montegabbione, Monteleoned’Orvieto, Porano e unaparte del viterbese nel Lazio. E’ tra i più rappresentativivini umbri, conosciuto findall’antichità, e copre il 70%della produzione a D.O.C.della provincia di Terni. E’prodotto con le qualifiche“Orvieto Classico”, con uvedella zona ristretta dellaValle del Paglia, e “ClassicoSuperiore”, con 12° e tremesi di affinamento. Il disciplinare prevede uveTrebbiano Toscano(Procanico) e Grechetto (min.60%), e altri vitigni a baccabianca, non aromatici,idonei alla coltivazione(max. 40%). Un’ulterioredistinzione riguarda levarianti secco, abboccato edolce, tra i quali l’importanteproduzione di “vendemmia

tardiva” e “muffato”.La produzione del Muffato èstata recentementeregolamentata daldisciplinare della D.O.COrvieto, unica ad averlo inItalia, questo vino è definitoanche muffa nobile in quantoprodotto con uve lasciateattaccare da botrytis cinereasulla pianta e raccolte adautunno inoltrato. I risultato èun vino dolce di colore giallooro tendente all’ambra,odore profumato eavvolgente che va degustatocon pecorino stagionato emiele. Oggi nell’Orvietopredomina la variante secca,mentre in passato era piùrinomata la versioneabboccata lodata da papi,principi e pittori, dal coloregiallo paglierino più o menointenso, profumi delicati,fruttati e gradevoli, e saporesecco con lieve retrogustoamarognolo. L’abbinamentogiusto è nell’aperitivo aiprimi piatti senza pomodoro,adatto anche a secondi dipesce, bollito o arrosto dicarni bianche.

Orvieto

Castel Viscardo

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produced. Nature prevails over man, who nevertheless takes advantage ofits products: in November the prized white truffle along with theblack truffle have a special place at the table, seasonably enrichedby mushrooms, asparagus and berries. The rocky terrains andhigh altitudes feed the grapevines rather than discourage them,favoured by the special microclimate. At Scarzuola, the spiritual presence of St. Francis, attracted bythe force of sister water and sister earth, found the newinterpretation of architect Buzzi in creating the ideal city, avisionary scenographic fusion of architectures from variousepochs. Mother earth still hides her primordial secrets in grottoesand volcanoes: the Dens of the Devil, with hot springs and SanVenanzo volcanoes, with rare rocks such as “venanzite”. Ficulle basins, jugs, pots in terracotta still made for daily usealong with the “panata”, a traditional form for measuring winein cellars. Intoxicated by the pleasant descent around the circlesof the hills planted with vineyards, you feel like you are in theEden of wine, which has its labels of excellence here: theperfumed white of Orvieto Classico superior, dry, smooth,“muffato” and the full bodied Rosso Orvietano D.O.C.The true wine paradise is found by going up to the Orvietotufaceous tableland, the ancient Oinarea, “the city where wineflows”, a magnetic pole for many religious, artistic andproductive routes. The Etruscans sensed the magic of the grottoes dug in the tuffand the secrets for pressing, ripening and preserving wineentrusted to three underground levels, as in the cellars of the SanGiovanni convent, headquarters of the Regional Enotheque, theonly showcase in Umbria of the production of D.O.C.G. ,D.O.C and I.G.T. wines.The symbols of vine and grape, constantly present in theimagination of the artists who worked in this city, unravel like a

WINES

ORVIETO D.O.C. The Orvieto white D.O.C.growing area includes themore hilly areas of Orvieto,Allerona, Alviano, Baschi,Castel Giorgio, CastelViscardo, Fabro, Ficulle,Guardea, Montecchio,Montegabbione, Monteleoned’Orvieto, Porano and apart of the Viterbo area inLazio. It is among the most typicalUmbrian wines, known sinceancient times, and covers70% of the D.O.C.production in the province ofTerni. It is made with the“Orvieto Classico”qualifications, from grapesof the restricted area of theValle del Paglia, and“Classico Superiore”, with12° and three months ofrefining. Regulations call forTrebbiano Toscano(Procanico) and Grechetto(min. 60%) grapes, andother white grape varieties,non aromatic, suitable forcultivation (max. 40%). Afurther distinction concernsthe dry, smooth and sweet,among them the important

production of “late harvest”and “muffato”. Production of “muffato”wines was recently regulatedby the Orvieto D.O.C.discipline, the only one inItaly that has it. This wine isalso defined a noble mouldsince it is made with grapesleft to be attacked by botrytiscinerea on the vine andharvested in late autumn.The result is a sweet wine,golden yellow tendingtowards amber, a perfumed,enveloping aroma that is tobe tasted with sharppecorino cheese and honey.Today the dry variation ispredominant in the Orvietoarea, whereas in the past thesmooth version praised bypopes, princes and painterswas more famous, its moreor less intense straw-yellowcolour, delicate, fruity andpleasant aromas, and dryflavour with a light bitterishaftertaste. The right match iswith a good aperitif, firstcourses without tomatoes,suitable even for fishcourses, boiled meats orroast white meats.

IN THE EDEN OF WINE

La Scarzuola

Ficulle e la panata

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tufo e affidarono a tre livelli sotterranei i segreti per lapigiatura, la maturazione e la conservazione del vino,come nelle cantine del Convento di San Giovanni, sededell’Enoteca Regionale, unica vetrina in Umbria dellaproduzione di vini D.O.C.G., D.O.C e I.G.T.I simboli della vite e dell’uva, presenza costantenell’immaginario degli artisti che in questa città hannooperato, si dipanano come un filo negli affreschi, nellesculture, negli oggetti di ceramica, fino a ricomporsi nei

raffinati merletti d’Orvieto. L’elegante gestualità del fanciullo etrusco, logo della stradadei vini tratto dagli affreschi della tomba Golini,ripropone la ritualità pagana del convivio in cui il vinorappresenta l’elemento di coesione sociale e culturale.Nella scintillante cattedrale è custodita la prova delmistero del vino che si fa sangue di Cristo, il corporale delmiracolo di Bolsena: qui è l’origine dell’istituzione dellaFesta del Corpus Domini, celebrata dai cattolici di tutto ilmondo e ricordata dalla preziosa reliquia portata inprocessione il giorno della celebrazione.Per i pittori rinascimentali il vino ha avuto anche valore dimoneta sonante: Luca Signorelli che nel contratto per gliaffreschi della Cappella di San Brizio in Duomo feceincludere “che gli desse di quel vino orvietano quanto nevolesse”.

LE CURIOSE GASTRONOMIEDELL’ORVIETANOLa semplicità della cucina che ripete gesti antichi è unaeredità da custodire, generata da pochi e fondamentaliprodotti. Cibi poveri ma ricchi di sapori fatti talvoltaanche con ingredienti di scarto ma preparati con abilità efantasia. Un susseguirsi di originali forme e gusti: lelumachelle, usate dai contadini per la colazione, leciambelline con l’anice lessate alla maniera medioevale, ilbaffo, guanciale di maiale cotto con salvia e aceto, gliumbrichelli all’arrabbiata rossi di pomodoro epeperoncino, il pecorino cenerieno, la gallina ‘ubriaca cherecupera la sua tenerezza con il vino, la sandra inporchetta, pesce ripieno di finocchio selvatico e tartufo, labistecca del curato ricoperta di una salsa di erbe segreta, lefrittelle dolci di riso per la festa di San Giuseppe e, aPasqua la Pucciarella, per il divertimento dei bambini, imaccheroni dolci per la vigilia di Natale e l’immancabileciambellone con il vino. La tradizionale norcineriatrasformata dalla fantasia diventa quasi arte e allora laSella di San Venanzo, il salame accannato, le mazzafegatedolci e la porchetta. Un riconoscimento IGP per la carnechianina, il gigante bianco dell’Appennino, dalle carnimagre e saporite e di grande pregio. Insomma un’intrigante cercare tra ristoranti, norcinerie,panetterie e pasticcerie.

VINI

ROSSO ORVIETANO O ORVIETANO ROSSOD.O.C.Si produce nella stessa areadell’Orvieto bianco, nelterritorio di San Venanzoverso la valle del Tevere, inalcune ristrette areedell’Amerino e del Viterbese. La denominazione “RossoOrvietano”o “OrvietanoRosso” è riservata a diversetipologie di vino rosso , conriferimento ai vitigni primarida uve: Aleatico, Cabernetfranc, Cabernet Sauvignon,Canaiolo rosso, Ciliegiolo,Merlot, Montepulciano, PinotNero e Sangiovese da soli ocongiuntamente per almeno il70% e inoltre da vitigni

secondari, da soli o nellamisura massima del 30%, diBarbera, Cesanese comune,Colorino e Dolcetto.Invecchiamento: fino a 2-3anni.Il disciplinare, nello stabilirele caratteristiche al consumoindica per il “RossoOrvietano” un colore rossorubino vivace intenso, talvoltacon riflessi violacei, profumovinoso intenso , talvoltaerbaceo, sapore morbido,elegante e vellutato. Questo vino si abbina apiatti di carne saporitiarrosto, cacciaggione eformaggi stagionati e puòessere consumato fino a 4anni dalla vendemmia.

NELL’EDEN DEL VINO

Enoteca Regionale dell’Umbria

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thread in frescoes, sculptures, ceramic objects. They eventuallyreassemble in Orvieto’s refined lace. The elegant gestural expressiveness of the Etruscan child, logo ofthe wine road taken from the frescoes in the Golini tomb, againshows the pagan rites of banqueting in which wine is theelement of social and cultural cohesion. The sparkling cathedral holds proof of the mystery of wine thatturns into Christ’s blood, the Corporal of the Bolsena miracle.Here is the origin of the institution of the Corpus Domini feastday, celebrated by Catholics all over the world and rememberedby the precious relic taken in procession on the day of celebration. For renaissance painters, wine even had a hard cash value: Luca

WINES

ROSSO ORVIETANO OR ORVIETANO ROSSOD.O.C.It is produced in the samearea as Orvieto Bianco, inthe San Venanzo territorytowards the Tiber valley, inrestricted Amerino andViterbo areas. The "Rosso Orvietano" or"Orvietano Rosso"denomination is reserved tovarious types of red wine,with reference to primarygrapevines: Aleatico,Cabernet franc, CabernetSauvignon, Canaiolo red,Ciliegiolo, Merlot,Montepulciano, Pinot Neroand Sangiovese alone ortogether for at least 70% and

furthermore from secondarygrapevines, alone or at themost 30% of Barbera,common Cesanese, Colorinoand Dolcetto. Ageing: atleast 2-3 years.Regulations: in establishingthe characteristics forconsumption, “RossoOrvietano” should have alively, intense, ruby redcolour, at times with purplishhighlights, an intense vinousaroma, at times herbal, asoft, elegant and mellowflavour. This wine is a goodcomplement to tasty roasts,game and mature cheesesand can be drunk up to 4years from harvest.

IN THE EDEN OF WINE

Signorelli required by contract for the frescoes in the Duomo’sSan Brizio Chapel “that they pay him with as much Orvietowine as he wants”.

GASTRONOMIC CURIOSITIESOF THE ORVIETO AREA The simplicity of cuisine that repeats age-old gestures is aninheritance to be treasured, generated by products that are fewand fundamental. Poor foods but rich in flavours, at times evenwith leftover ingredients prepared with skill and imagination.Original shapes and tastes follow each other: the “lumachelle”(spiral shaped bun with cheese, bacon and pepper) used byfarmers for breakfast; the anise pretzels boiled as was done in themiddle ages; the “baffo” lard from the pig’s cheek, cooked withsage and vinegar; umbrichelli pasta “all’arrabbiata”, tomato andchili peppers; pecorino cenerino cheese; the ”drunken hen” thatbecomes tender when cooked in wine; the ”sandra” (zander) inroast suckling pig, fish stuffed with wild fennel and truffles; thecurate’s steak covered with a secret sauce of herbs; the sweet ricecakes fried for the St. Joseph’s feast day, and at Easter the“Pucciarella”, so children can have fun; sweet macaroni forChristmas Eve, and the usual ring cake with wine. Thetraditional pork processing that is imaginatively transformedbecomes almost art, and then the ”Sella di San Venanzo”, the”accannato” salami, the sweet liver sausages and roast sucklingpig. An IGP recognition for Chianina meat, the white Appeninegiant, with tasty lean meat, highly prized. So it is intriguing to search among restaurants, pork butchers,bakeries and pastry shops.

Duomo, Cappella di San Brizio

Le lumachelle

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HIDDEN TRACES

All’interno delle muradi Amelia i nobilipalazzi racchiudonosaloni affrescati in cui ilpassare dei mesi èrappresentato dal ciclodei lavori agricoli e dalpassaggio dei simboliastrali. Le cantine, cheemanano ancora ilprofumo del vino,celano cisterne romanee mosaici romani.Tralci di vite emergonodal marmo deibassorilievi del MuseoArcheologico erammentano la tecnicadella coltura della vite,come ricorda Virgilionelle Georgiche “Atqueamerina parant lentaeretinacula viti». Nella sala delloZodiaco di PalazzoPetrignani i personaggidipinti animano scenesenza tempo, fra ilcalore del camino e latavola imbandita conselvaggina arrosto o neilavori dei campi,dall‘aratura allavendemmia con la

pigiatura a piedi scalzi. In cima al colle, la torremaestosa, simbolo della dignità civica e oggi campanile,nasconde nella sua forma a dodici lati la sua anticafunzione di orologio solare.

HIDDEN TRACES Inside the Amelia walls,the noble palaces containfrescoed halls where thepassage of months isshown by the cycle offarming and by thepassage of astral symbols.The cellars, that still giveoff the aroma of wine,conceal Roman cisternsand Roman mosaics. Grape vines emerge fromthe marble bas-reliefs inthe ArchaeologicalMuseum and remind usof the technique forgrowing grapevines, asVirgil remembers in hisGeorgics “Atque Amerinaparant lentae retinaculaviti”. In the Zodiac hall of thePetrignani Palace thepainted charactersanimate scenes withouttime, in the warmth ofthe fireplace and the tablelaid with roast game orwork going on in thefields, from ploughing toharvesting and pressinggrapes barefoot.At the top of the hill, themajestic tower, symbol of

civil dignity and a bell tower today, hides its ancient functionas a sundial in its twelve-sided shape.Like the ancient Umbrians who searched for bearings in the

PERCORSODA AMELIA A TODIAMELIAPalazzo Petrignani, Duomo,Torre CivicaNARNIAbbazia di San Cassiano,Rocca Albornoz, Duomo di SanGiovenale, Narni SotterraneaSpeco di S.UrbanoSTRONCONEChiesa e convento di SanFrancesco, Palazzo del ComuneCESIChiesa e montagna di Sant’Erasmo, Grotta di EoloCARSULAEAntiquarium, Area ArcheologicaAVIGLIANO UMBRO Foresta Fossile di Dunarobba MONTECASTRILLI Chiesa e Convento delleClarisse, Chiesa di San NicolòTOSCOLANOCappella BellaMELEZZOLE Castello e Monte Pian dell'Ara CIVITELLA DEL LAGO Ovoteca - Area archeologicaFornace di Scoppieto - Eremodella Pasquarella

ROUTEFROM AMELIA TO TODIAMELIAPalazzo Petrignani, Duomo,Torre CivicaNARNISan Cassiano Abbey, AlbornozFortress, San Giovenale Duomo,Narni Underground Speco diS.UrbanoSTRONCONEChurch and convent of SanFrancesco, Municipal PalazzoCESISt. Erasmus church andmountain, Aeolus CaveCARSULAEAntiquarium, Archaeological AreaAVIGLIANO UMBRO Dunarobba Fossil Forest MONTECASTRILLI Clarissa church and convent,San Nicolò churchTOSCOLANOBella ChapelMELEZZOLE Pian dell'Ara castle and mount CIVITELLA DEL LAGO Ovoteca (egg museum) -Fornace di Scoppietoarchaeological area -Pasquarella Hermitage

TRACCE NASCOSTE

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TRACCE NASCOSTE

Come gli antichi Umbri che nella volta celeste cercavanoun orientamento con lo sguardo verso il cielo cerchiamodi comprendere i suoi misteri e rintracciae la nostra stellanel Planetarium del Convento dell’ Annunziata diAmelia.

Le pietre di Narni, fanno da fondale alla ricostruzione diun medioevo che rivive nella Festa dell’Anello , quandole cantine diventano taverne e ci si passa il bicchierecolmo di vino al ritmo di “Filumé!Filumè! voglio stareinsieme a te ...” in una gara di gioiosa resistenza alsopraggiungere dell’ebbrezza.Alla base della Loggia dei Priori le forme di una figuraumana impresse sulla pietra testimoniano la punizionedella gogna sulla pubblica piazza.Insolite tracce della presenza umana le ritroviamo neigraffiti dei sotterranei di S. Domenico, prigione deltribunale dell’inquisizione, o nelle grotte eremitiche neipressi dell’ Abbazia di San Cassiano. I canti gregoriani, miniati nei preziosi corali diStroncone, echeggiano nei conventi nascosti in questeterre di confine, in cui si può ritrovare se stessi nellospirito francescano del remoto Speco di Sant’Urbano. Le montagne evocano tempi di frequentazione di luoghida sempre considerati sacri: sulla montagna di S.ErasmoEolo ha trovato la propria dimora nelle grotte meta diappassionati speleologi.L’oblio del tempo non è riuscito a far dimenticareCarsulae: camminando sul basolato romano sembraancora di sentire il brusio della vita della città ricordatada Plinio per la particolare abilità degli abitanti nellapotatura della vite. Nel silenzio del Convento delle Clarisse di Montecastrilliun’insolita tela raffigura il mistero della trasformazione

VINI

“COLLI AMERINI” D.O.C.La zona di produzioneD.O.C. comprende il territoriocollinare di Amelia, Narni,Calvi, Otricoli, Montecastrilli,Alviano, Lugnano e Penna inTeverina, Giove, e parte delTernano. Un territorio conosciutoprevalentemente per i vinirossi, ma il disciplinare sicaratterizza per diversetipologie, bianco, rosso erosato.Nel Rosso, Rosso Superiore,Rosato e Novello la base ècostituita da uve Sangiovese(65-80%), accompagnate daMerlot, Montepulciano,Cannaiolo, Ciliegiolo eBarbera;nella tipologia “Colli AmeriniBianco” la base è diTrebbiano Toscano (70-85%),

con Grechetto, Verdello,Garganega e MalvasiaToscana; nella tipologia “Colli AmeriniMalvasia” la base è diMalvasia Toscana (85-100%),la parte rimanente è costituitada Trebbiano Toscano e altre.Un buon abbinamento con ilBianco è con i primi piatti dipesce di acqua dolce, fritturedi pesce di lago. Il Rosato siassocia ad antipasti saporiti,risotti o pasta con sughileggeri e piatti a base diuova. Il Rosso si accompagnaa salumi freschi, primi piatticon sughi di pomodoro, carnibianche grigliate o arrosto,formaggi poco stagionati.A breve un nuovo disciplinarecambierà le varie tipologie deivini e il nome della D.O.C.sarà “Amelia D.O.C.

Amelia

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HIDDEN TRACES

heavenly vault with their gaze to the sky, we try to understandits mysteries and search for our star in the Planetarium ofAmelia’s Annunziata Convent.The stones in Narni are the backdrop for the reconstruction ofthe Middle Ages that are revived in the Ring Festival, when

the cellars become taverns and a full glass of wine is passedaround to the rhythm of “Filumé!Filumè! I want to be withyou ...” in a contest of joyfully resisting getting drunk. At the base of the Loggia dei Priori, the shapes of a humanfigure impressed on the stone witness punishment in the stocksin the public square. We find unusual traces of human presence in the graffiti ofthe San Domenico underground, prison of the Public Office,or in the eremitic caves near the San Cassiano Abbey. The Gregorian Chants, illuminated in the precious Stronconeanthem books, echo in the convents hidden in theseborderlands, where one can find oneself in the Franciscanspirit of the remote Speco of Saint Urban. The mountains evoke the days when places always consideredholy were visited: on the St. Erasmus mountain, Aeolus foundhis home in the caves, the destination of enthusiasticspeleologists.The oblivion of time didn’t succeed in letting Carsulae beforgotten: walking on the large Roman paving stones we stillseem to hear the buzzing of city life remembered by Plinio forthe particular ability of the inhabitants in pruning grapevines. In the silence of the Clarissa Convent in Montecastrilli, anunusual painting depicts the mystery of the transformation ofChrist’s blood into wine, while not far away, in Dunarobba,nature has kept in her clay womb the logs of the threethousand year old Fossil Forest. In the shelter of vigorous chestnut groves, the village of SantaRestituta offers a living example of the medieval communities,

WINES

“COLLI AMERINI” D.O.C.The area of D.O.C.production includes the hillyterritory of Amelia, Narni,Calvi, Otricoli, Montecastrilli,Alviano, Lugnano and Pennain Teverina, Giove, and partof the Terni area. A territory known mainly forred wines, but by regulationit is characterised for varioustypes: white, red and rosé. In the Rosso, RossoSuperiore, Rosato andNovello the basis is made upof Sangiovese grapes (65-80%), accompanied byMerlot, Montepulciano,Cannaiolo, Ciliegiolo andBarbera;in the “Colli Amerini Bianco”type the basis is TrebbianoToscano (70-85%), withGrechetto, Verdello,Garganega and MalvasiaToscana;

in the “Colli AmeriniMalvasia” type the basis isMalvasia Toscana (85-100%), the remainder ismade up of TrebbianoToscano and others.A good match with theBianco (white) is with firstcourses of fresh-water fish,fried lake fish. The Rosato(rosé) is associated withflavourful antipasti, risotto orpasta with light sauces andegg dishes. The Rosso (red)accompanies fresh salamis,first courses with tomatosauces, grilled or roast whitemeat, slightly maturecheeses. Soon a newdiscipline will change thevarious types of wines andthe DOC name will be“Amelia DOC”.

Narni lo Speco francescano Terni Carsulae

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del sangue di Cristo in vino mentre poco distante, aDunarobba, la natura ha mantenuto nel suo grembo diargilla i tronchi della trimillenaria Foresta Fossile.Al riparo dei vigorosi castagneti, il borgo di SantaRestituta offre un esempio ancora vivo dellecomunanze medioevali, proprietà collettiva di genti checon continuità hanno coniugato la cura della castagna edel legno alla produzione tradizionale di scale o botti.Sulla cima più alta la chioma maestosa del grandeAcerone, patrimonio dell ‘Unesco, incorona il mantodei boschi. Nei silenzi di questi luoghi, gli affreschi rinascimentalidi Pier Matteo d’Amelia e le moderne composizionimusicali del Centro Europeo di Toscolano, sonoespressioni artistiche che, attraverso i tempi,interpretano la ricerca essenziale della bellezza. Un’attenta fitoterapia, unita ai principi della tradizioneerboristica umbra, permette di ritrovare equilibrio delcorpo con la mente nel centro benessere di TorreErrighi. Al valico della montagna lo sguardo si estendeoltre i confini della regione, scoprendo un orizzontequasi marino. Sul poggio di Civitella del Lago, il museodell’Ovo Pinto, offre una letterale sorpresa con le uovadecorate provenienti da tutta Italia. Tutto da scovare,poco sotto in un angolo incantato, l’Eremo dellaPasquarella dove ogni anno si ripete la ritualeprocessione a ricordo del battesimo collettivo del Lunedìin Albis.

LE CURIOSE GASTRONOMIEDELL’AMERINOUn primordiale impasto di acqua e farina sonol’essenza dei manfricoli conditi con il “sugo pacio “,pomodoro e odori, o con funghi o asparagi edella”acciaccata“di Fornole, pizza bianca cotta a legna.Questa terra agreste dona ancora i suoi frutti miglioricon la selvaggina: il cinghiale accompagna la polenta e iPalombacci all’Amerina sono arricchiti dalla “leccarda”,tipica salsa aromatica di intenso sapore. L’autunnoregala il pane al mosto, una ripetuta tradizione peronorare la vendemmia; quando le foglie ingialliscono icastagni lasciano cadere il frutto con cui si preparanodolci e minestre, fino ad arrivare a Natale per gustare ilbaccalà con le prugne e il Torciglione, dolcepropiziatorio per il nuovo anno, a forma di serpente.Una fama più che meritata che viene dal passato per iFichi di Amelia, ripieni di frutta secca, che non hannoancora finito di stupire il palato, accanto alle piùsemplici pastarelle, o alle ciambelline al vino.Unsalvataggio dall’oblio per la Fava cottora, oggi presidioSlow Food, senza dimenticare cicerchie e lenticchie dagustare con il pane sciapo e l’olio DOP colli Amerino.

Montecastrilli il Torchio Mistico

Fichi di Amelia e fava cottora

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HIDDEN TRACES

collective properties of people who have continued to combinecare for chestnuts and the wood with the traditionalproduction of ladders or barrels. On the highest peak, themajestic foliage of the great maple, UNESCO heritage, crownsthe mantle of the woods. In the silences of these places, the renaissance frescoes by PierMatteo d’Amelia and the modern musical compositions of theToscolano European Centre are artistic expressions that,throughout time, interpret the basic search for beauty. Careful phytotherapy along with the principles of the Umbrianherbal tradition enable us to regain the body’s balance withthe mind in the wellbeing centre of Torre Errighi. At themountain pass, the view goes beyond the confines of theregion, discovering a nearly marine horizon. On the knoll of Civitella del Lago, the Ovo Pinto museumoffers a surprise with decorated eggs coming from all overItaly. More to be discovered, a little below in an enchantedcorner is the Pasquarella Hermitage where every year theyrepeat the ritual procession in memory of the collectivebaptism of the Monday in Albis.

GASTRONOMIC CURIOSITIES IN AMERINOA primordial mixture of water and flour is the essence of the“manfricoli” (hand-rolled spaghetti) with “pacio sauce”,tomatoes and herbs or with mushrooms or asparagus and theFornole “acciaccata” (squashed) white pizza baked in awood-fired oven. This farmland still yields best with game:wild boar accompanies polenta and the Amerina gamepigeons are enriched with the “leccarda”, a typical aromaticsauce with a strong medieval flavour. Autumn brings“maritozzi” (sweet currant buns) with must, a repeatedtradition to honour the harvest; when the leaves turn yellowthe chestnuts let their fruit fall, to make sweets and soups,until we come to Christmas to taste dried salt-cured cod withplums and the Torciglione, a snake-shaped propitiatory sweetfor the new year. A well deserved fame that comes from thepast for the Amelia figs, stuffed with nuts, that still amazethe palate, along with the simplest pastries, or wine pretzels.Rescued from oblivion is the “fava cottora” (a type of broadbean), today a Slow Food Presidium, without forgettingcicerchie and lentils with the salt-free bread and DOP oil ofthe Amerino hills.

Castagneti secolari

Tradizione erboristica

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COME L’ACQUACOSI’ IL VINO

Come le vie d’acqua hannoportato le popolazioni allastanzialità nel territorio così la coltivazione della

vite ha caratterizzato il paesaggio.

WINE IS AS ESSENTIAL AS WATER

As the waterways led the people to settle in the territory,thus the cultivation ofgrapevines has characterised

the landscape.

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L’Umbria conserva letracce del mare allabase delle colline, untempo isole. Qui ilverde presenta unavitale esplosione disfumature, alimentatodalle acque ches’insinuano nelsottosuolo, sgorganodalle fonti escompaiono nellegrotte.I primitivi abitantihanno scelto questicolli e altipiani, protettidai limiti naturali difiumi o torrenti, poi viedi comunicazione efonte di energia.Il paesaggio è statodisegnato dal lavorodell’uomo, con colturearrivate ancheattraverso il mare, comela vite. Nel corso deisecoli la viticoltura ha

attraversato diverse sfide, fra sapienza antica e modernatecnologia, per ottenere una produzione sempre piùraffinata. Il Tevere, confine naturale fra gli Umbri e gliEtruschi, ha solcato la roccia carsica fra Todi ed Orvietofino ad incidere una gola aspra ma attraente, fra il rosadel calcare e il verde intenso dei lecci: Il “Forello”. Lungo questo sorprendente percorso un gioco continuodi luci e di ombre ci accompagna finché la vista non si

Umbria preserves thetraces of the sea at thefoot of its hills, onceislands. Here greeneryshows a vital explosion ofnuances, fed by the watersthat wind in and aroundthe underground, gurglefrom the springs anddisappear in the grottoes. The primitive inhabitantschose these hills andplateaus, protected by thenatural limits of rivers ortorrents, once routes ofcommunication andsources of energy. The countryside wasdesigned by man’s work,with crops coming evenfrom across the sea, suchas the grapevine. Over thecenturies viticulture hasencountered variouschallenges, from ancientwisdom to moderntechnology, to obtainproduction that has beenever more refined.

The Tiber river, natural boundary between the Umbrians andthe Etruscans, has furrowed the Karst rock between Todi andOrvieto to the point of carving a bitter but attractive gorgebetween the pink limestone and the intense green of the holmoaks: the “Forello”. Along this surprising trail, a continuous play of lights and

PERCORSODA TODI A LUGNANO IN TEVERINACORBARAArea archeologica del Porto di Pagliano, ConventoFrancescano di PantanelliORVIETOPozzo di San Patrizio, Pozzo della Cava, Orvieto UndergroundBASCHIChiesa di San Niccolò,Antiquarium ComunaleMONTECCHIONecropoli preromana Vallone di San Lorenzo, Tenaglie,Antiquarium ComunaleALVIANOOasi Naturalistica, Castello,Museo della Civiltà Contadina edei Condottieri di Ventura LUGNANO IN TEVERINA Chiesa S.Maria Assunta e la Collegiata

ROUTEFROM TODI TO LUGNANO IN TEVERINACORBARAPagliano Port archaeologicalarea, Pantanelli FranciscanconventORVIETOSt. Patrick’s Well, Quarry Well,Orvieto UndergroundBASCHISan Niccolò church, Municipal AntiquariumMONTECCHIOVallone di San Lorenzo pre-Roman necropolis, Tenaglie,Municipal AntiquariumALVIANONature oasis, Castle, Farm Civilisation and Captainsof Venture MuseumGUARDEA Poggio Castle, L’Arco dellaCoscienza Planetaria LUGNANO IN TEVERINA Santa Maria Assunta churchand Collegiate

IL PARCODEL TEVEREE I SUOI LAGHI

THE TIBERPARK ANDITS LAKES

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placa sull’ampio specchio del lago artificiale di Corbara,dove la forza dell’acqua produce energia rinnovabile.Sulle coste assolate, alla tradizionale coltivazione deivitigni del bianco D.O.C. Orvieto sono stati affiancati altrivigneti a bacca rossa che danno un vino corposo D.O.C.Lago di Corbara. La presenza del lago ha mutato ilmicroclima stimolando una ricerca enologica per prodottidi qualità, frutto di esperienza e di ricercati processiproduttivi che hanno la loro massima espressione nellefine bollicine di spumante di sapore pieno ed elegante.Le nebbie autunnali che avvolgono questi scenari pieni disorprese creano nelle uve una muffa essenziale per laproduzione di un vino dolcissimo e nobile riconosciutocon una nuova D.O.C.La storia si è fermata sulle rocce e nelle gole, tra gli alberi ei verdi silenzi di boschi che nascondono eremi e luoghi diculto, riti sacri e memorie archeologiche. Lungo il percorso fluviale si sono sviluppate nuove attivitàsportive, come la pesca, il canottaggio, il trekking, chehanno accompagnato lo sviluppo di imprese dellaricettività e della ristorazione.L’accoglienza rispecchia l’abbraccio emozionante delpaesaggio dove ogni luogo parla di storia, e di arteculinaria le cui radici, di solida tradizione familiare, sonostate reinterpretate dai nuovi maestri della cucina famosioltre il livello regionale.Oltre l’imponente diga s’incontrano i resti archeologici diPagliano, l’ultimo porto sul Tevere un tempo navigabile,

IL PARCO DEL TEVERE E I SUOI LAGHI

VINI

LA D.O.C. “LAGO DI CORBARA“E’ una denominazionespecifica per le particolaricaratteristiche dei luoghi chesi affacciano sull’omonimobacino artificiale attorno alcorso del Tevere tra Orvieto,Baschi e Montecchio.

I TIPI:“Rosso”: da uve CabernetSauvignon, Merlot, PinotNero, Sangiovese(min.70%); il rimanente 30%è composto da uve Aleatico,Barbera, Cabernet franc,Canaiolo, Cesanese,

Ciliegiolo, Colorino, Dolcettoe Montepulciano. 12,5°;invecchiato minimo 9 mesifino a 8-9 anni.“Cabernet Sauvignon”: dauve Cabernet Sauvignon(85-100%). “Merlot”: da uve Merlot(85-100%).E’ un vino di colore rossorubino con riflessi granatoquando invecchia, il profumovinoso un sapido saporeelegante e armonico moltoadatto ad accompagnarepiatti di carne sia rosse chebianche e la selvaggina.

Prodotti localiBaschi lago di Corbara

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shadows accompanies us until we come to the calm mirror ofthe Corbara lake, an artificial lake, where the force of waterproduces renewable energy. Other red grapevines have been planted alongside thetraditional cultivation of the Orvieto D.O.C. vines on thesundrenched slopes that give a full bodied Lago di CorbaraD.O.C. wine. The presence of the lake has changed themicroclimate, stimulating an oenological search for qualityproducts, the fruit of experience and refined productiveprocesses with their maximum expression in the fine bubbles ofa full, elegantly flavoured ‘spumante’. The autumn fog that covers these landscapes full of surprises,creates a mould in grapes that is essential for the production ofa very sweet, noble wine, recognised with a new D.O.C .It’s history stopped on the rocks and in the gorges, among thetrees and the green silence of woods that hide hermitages andplaces of worship, sacred rites and archaeological memories. New sports have developed along the river trail, such as fishing,canoeing and trekking that have accompanied the developmentof companies involved in hotel and restaurant services. Reception reflects the exciting embrace of the countryside whereevery place speaks of history and culinary art whose roots,embedded in a solid family tradition, have been reinvented bynew master chefs, famous beyond the regional level. Beyond the imposing dam, we find the archaeological remainsof Pagliano, the last port on the Tiber when it was stillnavigable, at its confluence with the Paglia river. Accompaniedby orderly rows of vines, we climb until we see emerging, like

THE TIBER PARK AND ITS LAKES

WINES

“LAGO DI CORBARA“D.O.C.It is a specific denominationbecause of the particularcharacteristics of the placesthat overlook the artificiallake around the Tiber’scourse between Orvieto,Baschi and Montecchio.

TYPES:“Rosso”: from CabernetSauvignon, Merlot, PinotNero, Sangiovese (min.70%)grapes; the remaining 30%is made up of Aleatico,Barbera, Cabernet franc,Canaiolo, Cesanese,

Ciliegiolo, Colorino,Dolcetto and Montepulcianograpes: 12,5°; agedminimum 9 months up to 8-9years. “Cabernet Sauvignon”: from Cabernet Sauvignon (85-100%) grapes. “Merlot”: from Merlot (85-100%) grapes.The wine is ruby red incolour with garnet reflectionswhen it ages; vinous aroma,a sapid, elegant flavour, andharmonic, suited toaccompany both red andwhite meat dishes andgame.

Trekking tra gli ulivi

Orvieto

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alla confluenza con il Paglia. Accompagnati da ordinatifilari di viti si risale fino a vedere emergere, comeun’isola nella valle, Orvieto, la città alta e strana. Unaprofonda contraddizione apparente, l’acqua in una, terradi fuoco: qui l’uomo si è industriato a trovare, scavandonel tufo, l’elemento della sua sopravvivenza. “Quod natura munimento inviderat industria adiecit”così è scritto sul Pozzo di San Patrizio fatto costruire dalPapa, contemporaneamente al Pozzo della Cava, perrifornire d’acqua la città in caso di assedio. Uninesauribile intreccio tra la cultura dell’acqua e del vinoha segnato la città, la storia si è stratificata nei pozzi,nelle cisterne e nei silos etruschi, nelle cantine, usateancora oggi, dal microclima ideale per il vino, neimonumenti dove l’arte ha impresso i simboli dell’uva edella vite.

“I buchi” di Baschi, un piccolo mondo antico quello delborgo medioevale, vicoli, case, porte e finestre mignon eancora la misteriosa e enigmatica scultura della Marroca. Come in una cartolina Montecchio emerge dal collecoperto da olivi secolari che fanno da sfondo al piccoloMuseo dell’Olio, un percorso di cultura e storia checomprende anche il gusto per l’assaggio, sullabruschetta, del delicato olio DOP Umbria ColliOrvietani.Il corso del Tevere si adagia poi nella pianura protettadai colli e difesa dai castelli, come nella Rocca diBartolomeo d’Alviano dove le gesta del condottiero e laraccolta degli strumenti della civiltà contadina parlanoalle nuove generazioni del coraggio e della fatica delvivere. La quiete delle acque, fermate di nuovo persfruttarne l’energia, ha favorito lo sviluppo di unapalude: qui gli uccelli migratori e gli animali acquaticihanno trovato un nuovo habitat naturale nell’ Oasi diAlviano dove il WWF gestisce un centro visite per ilbirdwatching nei mesi di passo dei migratori e per leattività didattiche e di studio delle zone umide. Dal castello del Poggio di Guardea la difesa delterritorio ha assunto la funzione di salvaguardia deivalori fondanti dell’umanità e le pietre dell’Arco dellaCoscienza arrivate da tutte le città del mondo, sono latestimonianza dell’impegno per la costruzione del TerzoMillennio come “Millennio di Pace”.

IL PARCO DEL TEVERE E I SUOI LAGHI

Ceramica BaccoOrvieto il Pozzo di San Patrizio

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an island in the valley, Orvieto, the tall strange city. Aprofound apparent contradiction, water in a land of fire: hereman has worked hard digging in the tuff to find the element ofhis survival. “Quod natura munimento inviderat industriaadiecit” thus is written on St. Patrick’s Well, built to the ordersof the Pope, and the Quarry Well was built at the same time, tosupply the city with water in case of siege. The city was markedby an endless tangle between the culture of water and wine, itshistory has stratified in the wells, the Etruscan cisterns andsilos, in the cellars, still used today, with their microclimate

ideal for wine, in the monuments where art has impressed thesymbols of grapes and grapevines. “The holes“ of Baschi, a small ancient world in a medievalhamlet, alleyways, houses, tiny doors and windows and still themysterious, enigmatic Marroca sculpture. Like a postcard,Montecchio stands out on the hill covered with centuries-oldolive trees that are the background to the small Museo dell’Olio(Oil Museum), a journey through culture and history thatincludes enjoying a taste of the delicate DOP Umbria ColliOrvietani oil on a piece of toasted bread.The course of the Tiber river slows on the plain protected by thehills and defended by the castles, such as the Bartolomeod’Alviano Fortress where the deeds of the leader of mercenariesand the collection of the tools of farm civilisation speak to thenew generations of courage and fatigue. The calm of the waters, stopped again to take advantage oftheir energy, encouraged the development of a swamp: themigratory birds and the aquatic animals found a new naturalhabitat in the Alviano oasis where the WWF manages avisitors’ centre for bird watching during the months when themigratory birds pass by and for education and study of theswampy areas. From the Poggio di Guardea castle, defence of the territory hastaken on the function of safeguarding the founding values ofhumanity, and the stones that have been sent from all the citiesof the world, included in the Arc of Planetary Awareness, bearwitness to the commitment for building the Third Millenniumas the “Millennium of Peace”.

THE TIBER PARK AND ITS LAKES

Olio e bruschetta

La barricaia

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Sui pendii lungo ilpercorso del Tevere ilpaesaggio è costellatoda viti e olivi di“cultivar “che leaziende di consolidatatradizione trasformanoin vino e olio diqualità, D.O.P. Umbriadei Colli Orvietani eAmerini.Risalendo dalla Valledel Tevere verso iMonti Amerini, ilterreno , dal grigiodelle argille al giallodelle sabbiealluvionali, assume labianca durezza delcalcare dove radicano ivitigni a bacca rossaper la produzione deivini Colli AmeriniD.O.C., dei profumati

I.G.T. Umbria e del’intenso Ciliegiolo di Narni.Prima di inoltrarsi nei terreni laziali, il fiume siarricchisce delle acque stagionali del Rio Grande chescende dai Monti Amerini ed è sorvegliato daimponenti baluardi dell’antica nobiltà romana, come ilCastello di Giove o il borgo di Penna in Teverina.Passeggiare lungo il Parco fluviale del Rio Grande èun’esperienza ideale per coloro che ricercano nel

On the slopes followingthe Tiber, the countrysideis dotted with strings ofgrapevines and groves ofolive trees, that thecompanies of consolidatedtradition turn into qualitywine and oil, D.O.P.Umbria dei ColliOrvietani e Amerini.Going upstream from theTiber valley towards theAmerini Mounts, theterrain turns from claygrey to the yellow of floodsands, and takes on ahard white colour wherered grapevines take root toproduce the Colli AmeriniD.O.C. wines, theperfumed I.G.T. Umbriaand the intense Ciliegiolodi Narni.Before going on into the

Lazio terrains, the river is enriched with the seasonal waters ofthe Rio Grande that descends from the Amerini Mounts and isoverlooked by imposing bastions of Roman nobility, such asCastello di Giove or the village of Penna in Teverina.Strolling along the Rio Grande is an ideal experience foranyone who seeks images and suggestions in silence in anatural harmony with light, aromas and sounds. Here the water moved the mills to grind cereals and olives, in a

PERCORSODA ATTIGLIANO AD ACQUASPARTAGIOVEPalazzo DucaleAMELIAMura poligonali, MuseoArcheologico, Cisterne romaneOTRICOLIAntiquariumNARNIPonte di Augusto, RoccaAlbornoz, Narni sotterraneaTERNICascate delle Marmore, Lago di Piediluco, Villa LagoSAN GEMINI Fonte e Carsulae resti della città romana ACQUASPARTA Palazzo Cesi

ROUTEDA ATTIGLIANO AD ACQUASPARTAGIOVEPalazzo DucaleAMELIAPolygonal walls, ArchaeologicalMuseum, Roman cisternsOTRICOLIAntiquariumNARNIPonte di Augusto, RoccaAlbornoz, Narni undergroundTERNIMarmore waterfalls,Lake Piediluco, Villa LagoSAN GEMINI Spring and Carsulae, remains of the Roman city ACQUASPARTA Palazzo Cesi

VALLI FLUVIALI EMATRIMONIDELLE ACQUE

FLUVIAL VALLEYSWHERE WATERS JOIN

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VALLI FLUVIALI E MATRIMONI DELLE ACQUE

silenzio immagini e suggestioni in una naturalearmonia fra luce, profumi e suoni. Qui l’acqua muoveva i mulini per la macina dei cerealie delle olive, in un territorio che i Romani conoscevanobene per l’abbondanza di olio, vino e frutta essicata alsole, il “siccume”, come i fichi di Amelia. Sotto i boschidi lecci e querce, in un caleidoscopio di colori, ci si puòaddentrare alla ricerca fruttuosa di funghi, tartufi,asparagi e bacche che insieme ai castagni delle zone

montane arricchiscono il gusto della tavola in ognistagione.Sul colle calcareo che gli Umbri avevano scelto perfondare Amelia, difesa dalla doppia cinta di murapoligonali, l’acqua, indispensabile al vivere quotidiano,ha sempre giocato il suo ruolo aggregante e simbolico.Nel II sec. d.C. i Romani s’ingegnarono raccoglierladalle gronde dei tetti nelle grandi cisterne, oggiinteressante luogo di visita sotterraneo. L’imponentestatua bronzea di Germanico approdata ad Amelia del Isec. d.C. narra ancora la gloria della civiltà romanaripresa nel logo della strada dei vini.Verso i declivi di Narni il sapiente lavoro dell’uomo hasottratto il terreno al dominio del bosco creando zoneper la coltura vitivinicola che genera vini rosati el’interessante monovitigno del Ciliegiolo I.G.T. Narni.Sotto il colle dove sorge la città del condiottero diventura, il Gattamelata, il Nera , prima di pacificarsinell’abbraccio con il Tevere verso Otricoli, scorretortuoso fra le gole scavate nella roccia e assume unaparticolare colorazione azzurra nei pressi di Stifone. Passeggiando tra gli scavi della città di Otricoli si arrivaal Porto dell’Olio da dove la VI regione augustea,l’Umbria, inoltrava anfore di pregiato olio ed altreprovviste per rifornire le mense della capitale. In questoangolo verde la pastorizia offre l’opportunità di gustarericotte e pecorini dolci e piccanti.L’unione del Nera con il Serra ha favorito la fondazione

VINI

UMBRIA I.G.T. In Umbria è riconosciutal'indicazione geograficatipica dei vini “Allerona”,“Bettona”, “Cannara”,“Narni”, “Spello”, “Umbria”.“Allerona I.G.T.” indica lazona di produzione, di vinibianchi, rossi e rosati neicomuni di Allerona, CastelViscardo e Castel Giorgio,possono essere prodotti vinibianchi, rossi, rosati.“Narni I.G.T.” indica la zonadi produzione, di vini bianchi, rossi e rosati nei comuni diAttigliano, Giove, Penna inTeverina e in parte i territoridi Alviano, Amelia, Calvidell'Umbria, Guardea,

Lugnano in Teverina,Montecastrilli, Narni,Orticoli,Sangemini e Terni,possono essere prodotti vinibianchi, rossi, rosati.La indicazione tipica“Narni”, con laspecificazione del vitignoCiliegiolo, è riservata ai viniottenuti per almeno l'85% deldetto vitigno. Il Cigliegiolo unvitigno autoctono oggirivalutato su tutti i fronti,oggetto di sperimentazioni ericerche, una componenteessenziale per i vini dei ColliAmerini e prodotto anche inpurezza.

Tartufo bianco Amelia mura ciclopiche

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FLUVIAL VALLEYS WHERE WATERS JOIN

territory that the Romans knew well for the abundance of oil,wine and sun-dried fruit, called “siccume”, such as the Ameliafigs. In the oak woods, in a kaleidoscope of colours, you can searchfor mushrooms, truffles, asparagus and berries that, along withthe chestnuts of the mountain areas, enrich the table the yeararound. On the calcareous hill that the Umbrians chose for buildingAmelia, defended by the double ring of polygonal walls, water,which was indispensable for daily life, always played itsaggregating, symbolic role. In the 2nd century AD, the Romansfound a way to collect it from the eaves of the roofs in the largecisterns, today an interesting underground place to visit. Theimpressive bronze statue of Germanico which came to Ameliain the 1st century AD, still tells of the glory of Romancivilisation, depicted in the logo of the wine road. Towards the Narni descent, man wisely worked to take theterrain from the dominium of the forest, creating areas forgrowing grapes that generate rosé wines and the interestingCiliegiolo I.G.T. single vine species in Narni.Below the hill where stands the city of the leader ofmercenaries, Gattamelata, the Nera river winds its waythrough the gorges carved in the rock and takes on a specialblue colour near Stifone, before making peace with the Tibertowards Otricoli. Strolling among the archaeological excavations of the city ofOtricoli we come to the Oil Port, from which the VI Augustanregion – Umbria – sent out amphorae of high quality oil and

WINES

UMBRIA I.G.T. Umbria recognises the typicalgeographic indication (I.G.T.)of the following wines:“Allerona”, “Bettona”,“Cannara”, “Narni”,“Spello”, “Umbria”.“Allerona I.G.T.” indicatesthe production area of white,red and rosé wines in thecomunes of Allerona, CastelViscardo and Castel Giorgio;white, red and rosé winescan be produced there. “Narni I.G.T.” indicates theproduction area of white, redand rosé wines in thecomunes of Attigliano,Giove, Penna in Teverina andpartially in the territories of

Alviano, Amelia, Calvidell'Umbria, Guardea,Lugnano in Teverina,Montecastrilli, Narni,Orticoli, Sangemini andTerni; white, red and roséwines can be producedthere. The “Narni” typicalindication, with specificationof the Ciliegiolo grapevariety is reserved to winesobtained by at least 85% ofthis variety. Cigliegiolo is alocal variety, today revaluedon all fronts, the object ofexperiments and research, anessential component for theColli Amerini wines andproduced also in purity.

Terni cascata delle Marmore

Corteo storico

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VALLI FLUVIALI E MATRIMONI DELLE ACQUE

da parte delle popolazioni preitaliche di “Interamna”,città tra i fiumi. Nel giorno di San Valentino Terni èinvasa da coppie di innamorati che qui rinnovano leloro promesse d’amore davanti al santo protettorecelebrato nella sua basilica. Al matrimonio naturale delle acque l’ingegno umanoha aggiunto la confluenza artificiale del Velino nelNera, creando la spettacolare Cascata delle Marmore,meta di tanti visitatori già dall’epoca del Grand Tour.Sulla spinta delle cascate l’acqua a valle diventavorticosa formando entusiasmanti rapide, ideali persport acquatici come rafting, canoa e torrentismo.In un percorso inverso si risale verso Papigno, dove i

siti industriali sono diventati set cinematografici, perarrivare a scoprire la corona di monti che si specchianelle calme acque del Lago di Piediluco.Le tranquille acque lacustri ospitano non solo l’attivitàdi pesca del salmerino e dell’anguilla ma anche l’attivitàremiera, con annuali regate di interesse internazionale ela tradizionale festa delle acque. Verso la Forca d’Arronesi arriva al parco di Villa Lago dove la sosta per un pic-nic è l’occasione per una panoramica visione.Nelle fertili vallate delle Terre Arnolfe, San Gemini devela sua fama all’acqua leggera e pura tanto da essereindicata come la prima acqua per i bambini, chepossono trovare un luogo ameno nel Parco della Fonte. Le fonti dell’Amerino ad Acquasparta furonoapprezzate da S. Francesco, che fece costruire nei pressiun convento, e da Galileo Galilei, ospite nel palazzo,Federico Cesi, fondatore dei Lincei e infine citate daD’Annunzio per le virtù terapeutiche.

LE CURIOSE GASTRONOMIEDEL TERNANOUna singolare forma di protesta “la guerra del sale”contro il papa, che voleva alzarne il prezzo, è all’origine del pane sciapo di Terni, cotto nei forni a legna,che esalta il gusto della raffinata norcineria. I prodottidel sottobosco, funghi asparagi e tartufi sono ilcondimento ideale delle ciriole alla ternana; la salsicciae i fagioli esaltano gli gnocchetti alla collescipolana,fatti con farina e pangrattato. Dai freschi corsi d’acqua icarbonaretti, pesce persico alla griglia e la trotaaromatizzata con spezie e tartufo arricchiscono lamensa. La vera magia si può trovare nel pampepato,un’alleanza tra dolce, amaro e piccante di ben 16ingredienti per allietare le feste natalizie. E’ dell’iniziodel secolo scorso che la pasticceria offre dolci diraffinata fattura e bontà in un tripudio di golosità comeil p anpolenta, il panfrutto e le pizze dolci o alformaggio della tradizione pasquale senza dimenticarela pizza con gli sfriccioli.

Rafting sul Nera

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FLUVIAL VALLEYS WHERE WATERS JOIN

other provisions to restock the capital city’s tables. In this greencorner, sheep farming offers a chance to taste ricottas andsheep cheeses both mild and spicy. When the Nera river joined the Serra river it favoured thefoundation by the pre-Italic peoples of “Interamnia”, a citybetween rivers. On St. Valentine’s day, Terni is invaded bycouples in love who renew their promises of love before theholy protector, celebrated in its basilica. At the natural joining of the waters, human engineeringadded the artificial confluence of the Velino river into the

Nera river, creating the spectacular Marmore Waterfalls, thedestination of many visitors as early as the Grand Tour period. From the thrust of the waterfalls, the water whirls downhill,creating incredible rapids, ideal for water sports such asrafting, canoeing and canyoning.A reverse route goes back up towards Papigno, where theindustrial sites have become movie sets, and we discover thecrown of mounts reflecting in the calm waters of LakePiediluco.The calm lake waters host not only traditional fishing for laketrout and eel, but also rowing, with annual regattas at aninternational level, and the traditional water festival. In theForca d’Arrone direction you come to the Villa Lago parkwhere stopping for a picnic lunch is a chance for a panoramicview. In the fertile valleys of the Arnolfe lands, San Gemini owes itsfame to the light, pure water recommended for babies, whocan find a calm place in the Spring Park. The Amerino springs at Acquasparta were appreciated bySaint Francis, who had a convent built nearby; and by GalileoGalilei, guest in the palace; Federico Cesi, founder of theLincei and lastly recommended by D’Annunzio for theirtherapeutic virtues.

GASTRONOMIC CURIOSITIESOF THE TERNI AREA A singular form of protest: “the salt war” against the popewho wanted to raise its price, is at the origin of Terni’s salt-free bread, baked in a wood-fired oven that exalts the taste ofrefined pork-butchering. Forest produce such as mushrooms,asparagus and truffles, are the ideal condiment for the Terni“ciriole”, handmade pasta; sausage and beans give taste tothe Collescipolana small dumplings, made with flour andbreadcrumbs. From the fresh waterways, the “carbonaretti”,grilled bass and trout flavoured with spices and trufflesenrich the table. Real magic can be found in the Pampepato,an alliance of 16 sweet, bitter and sharp ingredients toenliven the Christmas table. Since the beginning of the lastcentury pastry chefs have offered refined sweets, in ajubilation of delicacies such as the “panpolenta”, the“panfrutto” and pizza cake either sweet or with cheese in theEaster tradition, without forgetting pizza with “sfriccioli”(fried pork cubes).

Panpepato

Terni lago di Pediluco

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DOVE GUSTARE E ACQUISTARE

WHERE TO TASTE AND BUYCANTINE

ANTINORI CASTELLO DELLA SALALoc. Sala, 05016 Ficulle (TR) tel. 076386127 fax 076386491 [email protected]

ARGILLAE AZIENDA VINICOLA Voc. Pomarro 45, 05011 Allerona (TR) tel. 0763624604 fax [email protected] – www.argillae.eu

BARBERANI AZIENDA AGRICOLALoc. Cerreto, 05023 Baschi (TR) tel. 0763341820fax. 0763340773 [email protected]

CANTINA CARDETO S.C.A.Loc. Cardeto, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763341286 fax [email protected] – www.cardeto.com

CANTINA DEI COLLI AMERINI Loc. Fornole, 05022 Amelia (TR) tel. 0744989721fax 0744989695 [email protected]

CANTINA MONRUBIO S.C.A.Loc. Le Prese 22, 05010 Monterubiaglio CastelViscardo (TR) tel. 0763626064 fax [email protected] – www.monrubio.com

CASTELLO DELLE REGINEStr. di Castelluccio Amerino 1, 05022 Amelia (TR)tel. 0744702005 fax [email protected] –www.castellodelleregine.com

CASTELLO DI CORBARA Loc. Corbara 7, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763304035 fax [email protected] - www.castellodicorbara.it

CUSTODI AZIENDA AGRICOLAViale Venere Loc. Canale, 05010 Orvieto (TR) tel. 076329053 fax [email protected] – www.cantinacustodi.com

DECUGNANO DEI BARBI Loc. Fossatello, 50 05019 Orvieto (TR)tel.0763308255 fax [email protected]

FALESCO AZIENDA VINICOLA Loc. San Pietro, 05020 Montecchio (TR) tel. 07449556 fax 0744951219 [email protected] – www.falesco.it

FATTORIE DI TITIGNANO E SALVIANOLoc. Titignano, 05010 Orvieto (TR) tel. 0763308000 fax [email protected] – www.titignano.com

LA CARRAIA AZIENDA VINICOLALoc. Tordimonte 56, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763304013 fax [email protected] - www.lacarraia.it

14 LA PALAZZOLA AZIENDA AGRICOLAVoc. Vascigliano 45, 05039 Stroncone (TR) tel.0744609091 fax 0744609092 [email protected]– www.lapalazzola.it

LE CRETE AZIENDA VITIVINICOLALoc. Piscicoli, 05024 Giove (TR) tel. 3287011808 fax 0744992443 [email protected] – www.cantinalecrete.it

LE POGGETTE FATTORIAVoc. Le Poggette, 05026 Montecastrilli (TR)tel. e fax 0744940338 [email protected]

PALAZZONE AZIENDA AGRICOLALoc. Rocca Ripesena 68, 05010 Orvieto (TR) tel. 0763344921 fax [email protected] – www.palazzone.com

PONTEGGIA AGRARIALoc. Belvedere 221, 05029 San Gemini (TR) tel. e fax 0744630531 [email protected]

RUFFO DELLA SCALETTA AZIENDA AGRICOLAVia della Luna 6, 05035 Narni (TR) tel. 0744715227 fax. [email protected]

SASSARA AZIENDA AGRICOLALoc. Pian del Vantaggio 43, 05019 Orvieto (TR) tel. e fax 0763215119 [email protected]

TENUTA CASTELLO DI MONTEGIOVELoc. Montegiove, 05010 Montegabbione (TR) tel. e fax 0763837473tenuta@castellomontegiove.comwww.castellomontegiove.com

TENUTA CORINIVoc. Casino 53, 05010 Montegabbione (TR) tel. e fax 0763837535 [email protected]

TENUTA LE VELETTELoc. Le Velette, 05019 Orvieto (TR) tel. 076329090 fax 076329114 [email protected] – www.levelette.it

TENUTA PIZZOGALLOLoc. Pizzogallo, 05022 Amelia (TR) tel. e fax 0744970094 [email protected] – www.pizzogallo.it

TENUTA POGGIO DEL LUPOVoc. Buzzaghetto 100, 05011 Allerona (TR) tel. 0763628350 fax [email protected]

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TORDIMARO AZIENDA AGRICOLALoc. Tordimonte 37, 05019 Orvieto (TR) tel. 0763/304227 fax [email protected] – www.tordimaro.com

VALLANTICALoc. Valle Antica 280, 05029 San Gemini (TR) tel. 0744/243454 fax. 0744/[email protected] – www.vallantica.com

VITALONGA AZIENDA AGRICOLALoc. Montiano, 05016 Ficulle (TR), tel. 0763836722 fax [email protected] – www.vitalonga.it

ZANCHI AZIENDA AGRICOLA Via Ortana, 122 05022 Amelia (TR) tel. e fax 0744970011 [email protected] – www.cantinezanchi.it

ENOTECA REGIONALEVia Ripa Serancia I 16, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763341818 – 0763393529 fax 0763394455, [email protected]

PRODOTTI TIPICI

CASA PARRINA APICOLTURA Loc. San Giorgio 05018 Orvieto (TR) tel. 3477452382 [email protected] –www.casaparrina.it

COOPERATIVA ORVIETANA DI PANIFICAZIONEVia dei Funari 1/3, 05019 Orvieto (TR) tel. 0763/315222 fax 0763316595,[email protected] - www.idolcidiorvieto.it

FRANTOIO COOP. AGRICOLA VICENO Loc. Viceno Via della Mola 05014 Castel Viscardo tel. 0763361682

NORCINERIA GIUSEPPE MENICHETTI Via Sette Martiri 96, 05019 Orvieto (TR) tel. 0763300264 [email protected]

PANETTERIA “LA NOSTRA TERRA” Largo Maurizio Ravelli, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763305575

SALUMIFICIO ARTIGIANALE SCIANCAVia Teverina 13, 05020 Montecchio (TR)tel. 0744951040 fax [email protected] – www.scianca.it

AL VECCHIO FRANTOIO F.LLI BARTOLOMEILoc. Cagnano 6, 05020 Montecchio (TR), tel. 0744/951395 fax 0744/951655,[email protected] –www.oleificiobartolomei.it

ANTICA PROFUMERIA ETRUSCAVia G. Marconi 26, 05023 Baschi (TR),tel. 3402210172,catiapetrangeli@benessereturismocosmesi.itwww.benessereturismocosmesi.it

ARTIGIANATO ARTISTICO

CERAMICA E COTTO DEL CROCE COSTANTINOSS Cassia 53, 05016 Ficulle (TR), tel. 0763/86044, [email protected]/bottegadelcroce/

STUDIO ARTISTICO TUFO IN ARTE Str. Del Marchigiano, 05018 Orvieto (TR), tel. 3332706791

TERRECOTTE FATTORINI FABIOVia Roma, 40 05016 Ficulle (TR) tel. 3387142649 fax [email protected]

DOVE DORMIRE E MANGIARE

AGRITURISMO BELVEDERE CRAMACCIOLIVia Flaminia Vecchia 11, 05035 Narni (TR) tel. e fax [email protected] – www.cramaccioli.com

AGRITURISMO CASA RONDINIPian di Faiolo 28, 05010 Montegabbione (TR) tel. 0763837031 [email protected] –www.casarondini.com

AGRITURISMO IL MANOSCRITTOLoc. Moiallo, 05039 Stroncone (TR) tel e fax 0744/[email protected]

AGRITURISMO LA CASELLAStrada Casella 4, 05016 Ficulle (TR) tel. e fax 076386588 o [email protected] – www.lacasella.it

AGRITURISMO LA PILALoc. Le Mura 3, 05034 Ferentillo (TR) tel. 0744780793 [email protected]

AGRITURISMO LOCANDA ROSATILoc. Buonviaggio 22, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763217314 fax [email protected] – www.locandarosati.it

AGRITURISMO PODERE LE OLLE Voc. Olle 18, Loc. Faiolo 05010 Montegabbione(TR) tel. 0763837581 [email protected] – www.podereleolle.it

AGRITURISMO TENUTA DI CORBARALoc. Corbara 7, 05018 Orvieto (TR)tel. 0763304003 fax [email protected]

B&B CASA SELITA Strada di Porta Romana 8, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763344218 [email protected]

CASA VACANZE CASALE MONTEMOROLoc. Montemoro 05011 Allerona (TR) tel. 3392073064 [email protected]

CASA VACANZE CASTELLO DI CASIGLIANO Piazza Corsini 1, 05021 Acquasparta (TR) tel.0744943428 fax [email protected] –www.castellodicasigliano.com

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COUNTRY HOUSE LA PORTA DEL TEMPOVia G. Contessa 22, 05039 Stroncone (TR) tel. 0744608190 fax [email protected] –www.portadeltempo.com

GRAND HOTEL ITALIAVia di Piazza del Popolo 13, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763342065/6 fax [email protected] – www.grandhotelitalia.it

HOTEL RISTORANTE LA PENISOLAS.S. 448 Loc. Pian delle Monache 89, 05023Baschi (TR) tel. 0744950521 fax 0744/[email protected] – www.albergolapenisola.it

HOTEL RISTORANTE VILLA CICONIAVia dei Tigli 69, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763305582 fax [email protected] – www.hotelvillaciconia.com

RESIDENZA D’EPOCA PALAZZO VENTURELLIVia Pomponia 30, 05022 Amelia (TR) tel. e fax 0744/983809 [email protected]

RISTORANTI

RISTORANTE AL SAN FRANCESCO Via B. Cerretti 10, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763343302 fax [email protected] –www.ristorantealsanfrancesco.it

RISTORANTE ANTICA CANTINA Piazza Monaldeschi 18, 05018 Orvieto (TR) tel e fax. 0763344746 [email protected]

RISTORANTE L’ANTICA RUPEVicolo Sant’Antonio 2/a, 05018 Orvieto (TR) tel. e fax 0763343063 [email protected]

RISTORANTE LA BOTTEGA DEL BUON VINOVia della Cava 24-26, 05018 Orvieto (TR) tel. 0763342373 fax [email protected]/bottega/

RISTORANTE LA PALOMBAVia Cipriano Manente 16, 05018 Orvieto (TR) tel. e fax 0763343395

TRATTORIA LA CERQUETTAStrada di Streppara 10, 05035 Narni (TR) tel. 0744744122 fax [email protected] –www.trattorialacerquetta.com

LEGENDA ITINERARI

L’INCANTO DELLA SCOPERTA

THE ENCHANTMENT OF DISCOVERY

NELL’EDEN DEL VINO

IN THE EDEN OF WINE

TRACCE NASCOSTE

HIDDEN TRACES

COME L’ACQUA COSI’IL VINO

WINE IS AS ESSENTIAL AS WATER

IL PARCO DEL TEVERE E I SUOI LAGHI

THE TIBER PARK AND ITS LAKES

VALLI FLUVIALI E MATRIMONI DELLE ACQUE

FLUVIAL VALLEYS WHERE

WATERS JOIN

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Fiume Tevere

Fiume Paglia

Lago

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Fiume Nera

Fiume Tevere

Lago di Piediluco

PUNTO INFORMAZIONI

ENOTECA REGIONALE

EMERGENZE ARCHEOLOGICHE

CASCATA DELLE MARMORE

PARCHI NATURALISTICI E AMBIENTALI

LEGENDALEGENDA

ITINERARIO AZIENDE/CANTINE

SUPERSTRADA

AUTOSTRADA

USCITA AUTOSTRADA A1

FERROVIA

FIUME

ROSSO ORVIETANO DOC

ORVIETO CLASSICO DOC

LAGO DI CORBARA DOC

COLLI AMERINI DOC - AMELIA DOC

LEGENDA AREE VINILEGENDA AREE VINI

STRADA DEL VINOCOLLI DEL TRASIMENO

STRADA DEI VINIDEL CANTICO

STRADA DEI VINIDELLA TUSCIA

STRADA DEL SAGRANTINOORVIETO

Castel Viscardo

Monterubiaglio

Allerona

AMELIA

Fabro

Montegabbione

S. Venanzo

Parrano

Ficulle

TERNINARNI

Stroncone

San Gemini

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Avigliano Umbro

Dunarobba

Toscolano

Melezzole

Civitella del LagoCorbara

Baschi Montecchio

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Attigliano

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Segreteria:P.zza Duomo, 24

05018 - ORVIETO (TR) ItalyTel. +39 0763 306508 Fax +39 0763 344433

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UNIONE EUROPEAREGIONE UMBRIA

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