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Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova Piazza Portoria 1 16121 Genova Tel. 010/5691 Email: [email protected] Nelle mani ESCLUSIVAMENTE del Procuratore Generale Blera, 17-08-2010 Oggetto: 5° Querela, integrativa DI ALTRE QUATTRO PRECEDENTI QUERELE, in data 13, 22 luglio e __ agosto 2010. Il decreto trasversale. La scrivente DIANA Eva, nata a Genova l’11/07/1959 e attualmente residente in Viale Etruria 23, 01010 Blera (VT) dal 5 agosto 2010, C.F. DNIVEA59L51D969V, cell. 3772987028, con la presente si rivolge al Procuratore Generale della Repubblica di Genova, affinché proceda d’ urgenza, ex art. 700 CPC , ad un’ indagine approfondita a verifica di TUTTI i fatti oggettivi di seguito esposti, per l’eventuale sussistenza di estremi di reato e, di conseguenza, si proceda con gli opportuni provvedimenti nei confronti dei seguenti soggetti, ricollegabili ad altri soggetti già oggetto delle precedenti querele: Il sig. Oriano PIANEZZA, assistente sociale del distretto Genova Est Pre’Molo-Maddalena. La sig. Marina BESIO, giudice. La scrivente, ad evidenza di quanto esposto nelle querele precedentemente depositate, di cui la presente è estensione dei fatti, ama ricordare come, dopo l’inspiegabile “allontanamento” della figlia minore Ariela, si vide forzata dal Tribunale dei Minori, nella figura PERSECUTORIA del giudice delegato dott.sa Marina BESIO, in un colloquio il 12 dicembre 2009, a prendere in seria considerazione un piano di recupero della propria salute di tipo psichiatrico, assieme allo stesso Pianezza, non avendo la sottoscritta MAI E POI MAI sofferto di alcuna patologia conclamata, se si esclude una frattura lombosacrale e una NORMALISSIMA sofferenza per la morte di un marito, cui seguirà la scomparsa misteriosa di una figlia e di un cane. Non rientra in alcuna particolare patologia nemmeno un recente ricovero presso l’ospedale di Galliera, in quanto il motivo ufficiale sarà una sospetta epatite e successiva presenza di 1

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Page 1: Web viewdella Polizia Municipale di Genova accompagneranno la scrivente presso il reparto ginecologia dell’Ospedale Galliera,

Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di GenovaPiazza Portoria 116121 GenovaTel. 010/5691

Email: [email protected]

Nelle mani ESCLUSIVAMENTE del Procuratore Generale

Blera, lì 17-08-2010

Oggetto: 5° Querela, integrativa DI ALTRE QUATTRO PRECEDENTI QUERELE, in data 13, 22 luglio e __ agosto 2010. Il decreto trasversale.

La scrivente DIANA Eva, nata a Genova l’11/07/1959 e attualmente residente in Viale Etruria 23, 01010 Blera (VT) dal 5 agosto 2010, C.F. DNIVEA59L51D969V, cell. 3772987028, con la presente si rivolge al Procuratore Generale della Repubblica di Genova, affinché proceda d’ urgenza, ex art. 700 CPC , ad un’ indagine approfondita a verifica di TUTTI i fatti oggettivi di seguito esposti, per l’eventuale sussistenza di estremi di reato e, di conseguenza, si proceda con gli opportuni provvedimenti nei confronti dei seguenti soggetti, ricollegabili ad altri soggetti già oggetto delle precedenti querele:

Il sig. Oriano PIANEZZA, assistente sociale del distretto Genova Est Pre’Molo-Maddalena. La sig. Marina BESIO, giudice.

La scrivente, ad evidenza di quanto esposto nelle querele precedentemente depositate, di cui la presente è estensione dei fatti, ama ricordare come, dopo l’inspiegabile “allontanamento” della figlia minore Ariela, si vide forzata dal Tribunale dei Minori, nella figura PERSECUTORIA del giudice delegato dott.sa Marina BESIO, in un colloquio il 12 dicembre 2009, a prendere in seria considerazione un piano di recupero della propria salute di tipo psichiatrico, assieme allo stesso Pianezza, non avendo la sottoscritta MAI E POI MAI sofferto di alcuna patologia conclamata, se si esclude una frattura lombosacrale e una NORMALISSIMA sofferenza per la morte di un marito, cui seguirà la scomparsa misteriosa di una figlia e di un cane. Non rientra in alcuna particolare patologia nemmeno un recente ricovero presso l’ospedale di Galliera, in quanto il motivo ufficiale sarà una sospetta epatite e successiva presenza di staffilococco aureo, peraltro anche in questo caso una diagnosi sospettabile. L’evidenza di tale occulto piano di psichiatrizzazione forzata della scrivente risulta dai “messaggi subliminali” presenti nel decreto del 26 aprile 2010, sempre a firma della BESIO:

Ci sarebbe da domandarsi per quale oscuro motivo si debba sottolineare che una persona sia SANA.

L’ a.s. Oriano Pianezza giunse in breve al punto di costringere la sottoscritta ad un inspiegabile asportazione dell’ utero , quando la scrivente si recò nei suoi uffici per chiedere della figlia, pochi giorni dopo l’ inspiegabile sequestro per sua mano, come se volesse inibire la maternità della scrivente, per motivi che sospetto essere di tipo sèttario- esoterico.

SOSPETTO CHE L’INTERA VICENDA ABBIA UNA CONNOTAZIONE MAGICO-ESOTERICA E OCCULTA-TRASVERSALE.

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Fatto sta che, in data 14 maggio 2010, giungerà una missiva ( in allegato) del Dipartimento Interaziendale di Prevenzione Secondaria dei Tumori Femminili dell’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria, a firma (ma non firmata) di due personaggi: il dott. FARAGLI Giancarlo e la dott.a ALBA Maria Grazia, il referente dottore di base della precedente residenza di Molare (AL). Gli esami dovrebbero riguardare, toh!, proprio un PAP-TEST per evidenziare tumori al collo dell’utero e la scrivente dovrebbe essersi presentata in data 3 maggio 2010, alle ore 9.30 presso il consultorio familiare di Acqui Terme di Via Alessandria - che notoriamente è anche la sede del Centro Igiene Mentale del paese.

SECONDO LA S.V. LA SCRIVENTE SI RECHERA’ A QUELL’APPUNTAMENTO TENDENZIOSO? E CHI AVREBBE PROVOCATO QUELLA MISSIVA?

Giusto casualmente, nel decreto dell’ 8 settembre 2009, a firma della “camera di consiglio” genovese del Tribunale dei Minorenni già interamente querelata, rinfrescato in data 26 maggio 2010, si afferma CON ESTREMA FALSITA’ IN ATTI, che la scrivente, così come il marito defunto, fossero due malati terminali, in particolare la scrivente con “ cancro all’utero e che appariva in stato confusionale ”, oltre alle “ condizioni di casa, da cui fuoriusciva un odore nauseabondo ”. Una insopportabile serie di menzogne calunniosa, ricollegabile alle insistenze del Pianezza di asportare l’utero al più presto.

PURTROPPO per i CALUNNIATORI, il pomeriggio dell’ 8 settembre, dopo il prelievo illegale della figlia Ariela i vigili Marina MARI e Fabio LOFRANO della Polizia Municipale di Genova accompagneranno la scrivente presso il reparto ginecologia dell’Ospedale Galliera, che rileverà LA TOTALE ASSENZA DI UN QUALSIVOGLIA CANCRO UTERINO, che peraltro non dovrebbe essere MAI contemplato fra i motivi per cui una famiglia debba vedersi sottrarre una figlia, peraltro appena 5 giorni dopo la morte del padre della minore oggetto del provvedimento, per motivi del tutto diversi da quel cancro CALUNNIOSAMENTE dichiarato in un decreto di Tribunale!

CHIEDO VENGA ACQUISITO IL REFERTO CHE TESTIMONIA LO STATO DI SALUTE ECCELLENTE DELLA SCRIVENTE.

LE CALUNNIE nel decreto 825/09, peraltro utilizzate in molti altri decreti di SEQUESTRO DI MINORI, come la scrivente accerterà, vanno dunque a CALUNNIARE la madre di Ariela dipingendola come una persona SCIATTA che TIENE LA CASA IN STATO NAUSEABONDO (sarà o no lecito trascurare la casa nei giorni intorno alla morte di un marito??)

Con una celerità pari ad un SEQUESTRO BANDITISTICO, la sottoscritta, in data 8 settembre 2009, si vedrà portar via la figlia Ariela Puddu, dal Servizio Sociale del distretto di PRE’ MOLO/MADDALENA, del comune di Genova, grazie al sig. Oriano PIANEZZA, sulla scia di tali MENZOGNE E CALUNNIE, convalidato (è giusto ricordarlo) dalla seguente “camera di consiglio”:

in luogo non precisato e dunque segreto (ALTRA ILLEGALITA’). Non paghi di tale SEQUESTRO, il GRUPPO DI BANDITI sottolineerà che la scrivente (che lo fa di mestiere) “attraverso le proprie investigazioni” aveva trovato la attuale collocazione della figlia (che era ILLEGALMENTE segreta).

E MENO MALE CHE LA SCRIVENTE HA TRASGREDITO LE REGOLE DEI BANDITI!

Le rivelazioni che l’investigatrice e mamma Eva Diana avrebbe raccolto SI RIVELERANNO alquanto scottanti, in quanto riguardano la “gestione” della “casa-famiglia” CEA SABA (termine stregonesco), una struttura fatiscente e non

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autorizzata dallo Stato o da una ASL per ospitare minori, priva di riferimenti esterni (le foto scattate lo dimostrano) e dalla sede legale incerta, gestita ADDIRITTURA dall’ imam di Genova, certo Salah Hussein, palestinese appartenente alla comunità ISLAMICA musulmana, sita in una zona molto vicina alla residenza del dott. Pianezza.

Nessun pregiudizio verso quelle religioni, a meno di un empio coinvolgimento di tipo trasversale.

Della stessa “parrocchia” è il sig. CAPO TRIBU’ Marco Sensori “Saba”, la cui comunità in questione, la CEA SABA è a suo nome registrata come CAPO CONVIVENZA in un appartamento diverso da quello dove è Ariela, in Via Sampierdarena 25/2. Il personaggio in questione è definito “sospetto” persino da un gruppo dei giornalisti di Indymedia, in un’accurato dossier sul web che ne svela molteplici indentità e lo ricollega in modo diretto ad un noto estremista Gaetano Saya, quello della Polizia Parallela, per questo arrestato, nel 2005. E’ evidente che un simile intreccio di personaggi non può che rivelare un malsano contesto dove ci si possa prendere cura dei minori. Sarà forse lecito sospettare tutto questo come il motivo per cui la scrivente Eva Diana, in un appostamento per indagare, ha potuto vedere la figlia Ariela inquadrata in una sorta di plotone di bambini, marciante a 2 a 2, nel il tragitto dalla scuola a questa “comunità” , cui era imposto di stare a testa bassa e in silenzio, oltre a confessioni di un ragazzino di nome Adhib, quattordicenne, egiziano, ospite, purtroppo per lui, della predetta CEA SABA, su presunte schedature di ogni minore, che nasconderebbero un sistema più occulto di annotazione di identità dubitabili.

LE CALUNNIE nel decreto in oggetto continuano facendo affermare, ad una figlia sequestrata, che ha sempre voluto un gran bene alla sottoscritta, BALLE del tipo che “Ariela teme che la madre possa chiederle di cucinare, pulire, fare le compere” come se una NORMALE educazione di OGNI GENERAZIONE possa essere un pregiudizio per un bambino che la riceva. PUO’ MAI ESSERE UN DANNO INSEGNARE UNA FIGLIA A CUCINARE O A PULIRSI UNA STANZETTA? E FARE LE COMPERE? IN PIENO CONSUMISMO MONDIALISTICO E’ UN ERRORE CLAMOROSO?

A questo proposito, con sdegno indicibile, la scrivente ebbe la tempestività di scrivere al sig. PIANEZZA una raccomandata (in allegato), in data successiva alla comunicazione di cui all’allegato, prot. 10767 del 13 gennaio 2010 firmata dal coordinatore dei Sequestri, PIANEZZA, dove precisava di non riconoscersi in quello che secondo il Servizio Sociale avrebbe dichiarato la figlia Ariela ed anzi di essere alquanto preoccupata - come madre, s’intende - che la figlia fosse finita in un giro di pedofilia, dalle indagini personalmente svolte attorno a quel luogo OCCULTO dove è attualmente SEGREGATA. La lettera al prot. 10767 non faceva che riconfermare le MENZOGNE LEGALIZZATE del PIANEZZA che aveva imparato una versione dei fatti, somministrata alla figlia Ariela per bocca, circa la condizione di “schiava in casa” e con una madre “confusionaria”.

E’ disgustoso e da SEQUESTRATORI ESPERTI cercare di giustificare una semplice reazione di una minore che chiami la propria madre sotto le festività natalizie, sostituendo un gesto disperato di una bimba alienata dai propri genitori con MENZOGNE INDOPPORTABILI come quelle descritte. Questo ha una valenza decisamente OCCULTISTICO-MAGICA.

Deve sapere che la scrivente ha avuto consultazioni con molti altri casi in tutta Italia e che tali menzogne si ripetono uguali in tutti quei decreti ove si sospettano le devianze trasversali già espresse. In tutti questi casi, già oggetto di querele simili alla presente, i minori sono stati portati via senza motivo e in fretta, parlando proprio di presunte malattie, presunte abitazioni fatiscenti e presunte condizioni psichiche instabili dei genitori.

Tornando al decreto oggetto della querela, il gruppo di Banditi costituito da Giudici e Assistenti Sociali oserà persino “rendere non idonee” le perizie di parte, aggiungendo un secondo sciame di CALUNNIE, che INCASTRERA’ la LORO NATURA CRIMINALE E PREMEDITATA, attraverso una dichiarazione, sicuramente opera della sig. “giudice” BESIO. Attribuendo una CTU decisiva ad una certa dott.a Linda ALFANO (parente del Ministro? Chi è costei?), la Besio SCAVERA’ NEL PASSATO DELLA SCRIVENTE seppellendola di MENZOGNE del tipo “ i minori sono caratterizzati da una lunga e protratta privazione affettiva e relazionale i cui esiti hanno configurato per ciascuno note di intensa sofferenza psichica che la madre non sia idonea ad esercitare funzioni genitoriali nel rispetto che bisogna e nell’esigenza dei figli, come testimoniano le sue protratte assenze nell’accudimento, l’instabilità ed irregolarità del suo stile di vita ed il coinvolgimento saltuario ed intermittente in esso dei minori. La

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conflittualità agita nei confronti di tutte le figure di riferimento dei bambini (nonna materna, fratelli maggiori, operatori degli ss, della struttura educazionale)”.

ECLATANTI MONTAGNE DI MENZOGNE!

Facciamo un po’ di precisazioni, Costituzione e Codici alla mano, al fine di sottolineare LE CALUNNIE CRIMINOSE DELLA BESIO, EX ATTRICE DI PRECEDENTI DISGRERGAZIONI FAMILIARI CHE HANNO INDOTTO I FIGLI AVUTI DAL 2* MARITO VERSO UN’ALIENAZIONE E UN ODIO MATERNO.

E’ opportuno domandarsi più volte è come mai un giudice ami riprendere il passato rovinoso di una madre, andando a mettere il dito proprio sulle sue mancanze, semmai ci siano state?

NON E’ FORSE TALE COMPORTAMENTO DELLO STATO UN SINTOMO DI PERSECUZIONE? E allora a cosa serve un Tribunale dei Minori o un Consultorio? A far AFFOGARE una famiglia qualunque in VIZI E DIFETTI, per poi agire EVERSIVAMENTE sulla prole, SEQUESTRANDOLA LEGALMENTE, DOPO AVER CREATO I PRESUPPOSTI DI TALE CATAFASCIO FAMILIARE ?

Come fa la Besio a sapere che la scrivente avesse una conflittualità “nei confronti di tutte le figure di riferimento dei bambini”? E su quali elementi acquisiti? RITENGO SACROSANTO DIVENTARE CONFLITTUALI IN OCCASIONI DI CONFLITTI; FOSSERO ANCHE DI NATURA PARENTALE E FAMILIARE. (Bisognerà pur difendersi da accuse infamanti, se si è in salute mentale). E’ forse lecito che la Besio, come ho letto in altri decreti di vittime di simili persecuzioni occulte, valuti i fatti come se fosse lei il tecnico consulente?

E’ vero che L’art. 24 della Costituzione recita che “la difesa è un diritto inviolabile del cittadino in ogni stato e grado del procedimento” ? SE UNA BANDA DI PIRATI SEQUESTRA UN BAMBINO AD UNA MADRE COME SI DIFENDE QUEL BAMBINO?

E’ vero che L’art 111 della Costituzione Italiana recita che “il giusto processo si svolge nel contraddittorio fra le parti”? COME PUO’ DIFENDERSI UNA BAMBINA RINCHIUSA IN UNA STRUTURA ILLEGALE PER ORDINE DI UNO STESSO TRIBUNALE? E COME PUO’ UNA MADRE DIMOSTRARE LE ECLATANTI MENZOGNE DI QUESTO GRUPPO TRASVERSALE DI CRIMINALI?

E’ vero che l’organico dei TRIBUNALI PER I MINORENNI è costituito da magistrati anch’essi soggetti alla legge (art. 101 Cost.) ?

E’ vero che la Legge da' pieno diritto al cittadino italiano alla presa conoscenza degli Atti contenuti nel fascicolo (cfr. art. 169 C.p.C. e artt. 76 e 77 Disp. Att. C.p.C.). E ALLORA PERCHE’ PRIMA SI TOGLIE UNA BAMBINA ALLA MADRE POI NON SI VEDE NEMMENO L’OMBRA DI UNA NOTIFICA ALLA STESSA?

E’ vero che i giudici, pur facendo parte di un fondamentale organo dello Stato, sono terze persone che devono giudicare in maniera neutrale ed imparziale nelle controversie fra due o più parti in causa e, quindi, non rappresentano gli interessi dello Stato (che non ne deve avere), ma la corretta amministrazione della giustizia, NON SECONDO YAHVE’, MA SECONDO IL CODICE DEONTOLOGICO DEL MAGISTRATO E l’ART. 111 Cost. ?

Lo Stato, rappresentato dai Servizi Sociali (affidatari del minore), può benissimo commettere abusi ed errori. Gli abusi per conflitto di interessi e gli errori per le inconfutabili regole che “nessuno è perfetto” e che “tutti possono sbagliare”. Non può, a mio modesto avviso, il giudice (di qualsiasitribunale), nelle controversie fra Stato e cittadini, rifiutare i reclami, le istanze e gli atti probatori presentati da questi ultimi, in difesa dalle accuse mosse nei loro confronti. Senza contraddittorio fra le parti è come dire che lo Stato ha sempre ragione e che può decidere le sorti del cittadino (nella fattispecie della famiglia) indipendentemente dai fatti.

Uno Stato civile qualunque che neghi un contraddittorio, condanni senza giusto processo, rifiuti reclami e istanze, disgreghi famiglie senza un criterio giuridico corretto e violi i diritti dei minori (la corte Europea ha condannato decine di volte questi misfatti) E’ UN OCCULTO STATO ANTIDEMOCRATICO ED EVERSIVO.

P.Q.M.

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Chiedo fermamente

a questa Corte di Giustizia,

che i responsabili siano puniti a norma di legge per quelli che si configurano come i seguenti reati: Calunnia Diffamazione aggravata Abuso d’ufficio e falso in atti pubblici Associazione per delinquere di stampo mafioso, trasversale allo Stato Stalking (persecuzione), aggravato dall’associazione per delinquere.

CHIEDO CHE LA FIGLIA ARIELA SIA RICONDOTTA IMMEDIATAMENTE A CASA E CHIEDO UNA PROTEZIONE PER I MESI FUTURI CHE IMPEDISCA ALL’APPARATO DEVIATO DELLO STATO DI NON NUOCERE PIU’ ALLA FAMIGLIA.

Per tutto quanto non espresso in questa querela, chiedo di essere sentita personalmente riservandomi di integrare ogni evidenza di prova, in ogni grado e stato di giudizio, alla presente querela, anche a mezzo di un difensore nominato d’ufficio o personalmente, anche in seconda istanza, data l’urgenza di depositare la seguente querela nelle sedi opportune.

Chiedo di essere informata, ex art. 406 III° comma cpp., di ogni eventuale richiesta di proroga delle indagini.

Chiedo altresì di essere informata, ai sensi degli artt. 408, 409 e 410 c.p.p., su eventualerichiesta di attivazione o richiesta di archiviazione della presente.

Allegato:

1. Missiva del Dipartimento Interaziendale di Prevenzione Secondaria dei Tumori Femminili dell’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria.

2. Decreto 825/09 del 26 Aprile 2010 a firma BESIO.3. Missiva al prot. 10676 del 13 gennaio 2010 del PIANEZZA4. Raccomandata personale di risposta

FIRMA DEL QUERELANTE

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