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facoltà di architettura di genovaprogettazione bioclimatica_modulo: sostenibilità ambientale

esempi di progettazione sostenibile

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facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta

corso di progettazione bioclimatica - modulo: sostenibilità ambientaleModello di Habitat Simbiotico _ TokyoStudio Iwamura Co. Ltd e Amministrazione di Tokyo

(1994)

Terzo Piano Urbano di Tokyo:

1,75 milioni di abitazioni

(soltanto 350.000 pubbliche),

in 10 anni

strategie sostenibili di gestione dello sviluppo urbano:

contenimento del consumo delle risorse energetiche, riciclo dei rifiuti urbani, recupero del calore, recupero delle preesistenze“storiche” significative

in particolare:

tipi edilizi multifunzionali

sistemi solari passivi, solare termico, pannelli fotovoltaici, frangisole, frangivento, isolanti, circolazione naturale dell’aria, illuminazione naturale, recupero della risorsa idrica

recupero di antichi canali per raccogliere le acque di scolo purificate, anche per veicolare, nelle abitazioni, il calore ottenuto per cogenerazione

politiche di riuso, riciclaggio ecompostaggio

modello “Habitat simbiotico” (pubblico/ privato) Solar City, Linz, Austria (1995) Sir Norman Foster and Partners + Richard Rogers Partnership

soluzioni funzionali miste per gli edifici (che riducono la necessità degli spostamenti in auto),

nuclei dell’insediamento posti ad una distanza dal centro percorribile a piedi,

sistema viario pedonale molto articolato,

garantito l’ottimo funzionamento del trasporto pubblico

nuovo distretto

urbano,

25.000 abitanti

singoli lotti con accessi veicolari e parcheggi nella zona sottostante gli edifici,

posizionamento delle aree verdi in funzione del soleggiamento

soluzioni di risparmio energetico (in relazione alle diverse esposizioni dei lotti)

spazi di transizione termica,

serre, guadagno diretto, solare termico,

frangisole,

serramenti per la ventilazione naturale,

impianti fotovoltaici e di cogenerazione

Potsdamer Platz, a Berlino - Hilmer e Sattler

caso significativo di studio in galleria del vento su un’area complessivamente di 510.000 mq, con nuove costruzioni per circa metà della superficie

l’area, percorsa da venti lungo l’asse Nord – Sud, è in una particolare posizione, tra il parco di Tiergarten e gli spazi urbani densamente costruiti;

la sua urbanizzazione era in grado di influenzare notevolmente la situazione climatica della città

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l’aumento del traffico previsto, in combinazione con una probabile riduzione dei venti (dovuta alla presenza del nuovo edificato), poteva comportare problemi di inquinamento;

la riduzione delle aree verdi, non solo per effetto delle nuove costruzioni ma anche per l’abbassamento del livello della falda, avrebbe rischiato di compromettere il buon livello di ossigenazione dell’aria presente;

l’aumento della densità del tessuto costruito avrebbe contribuito ad aumentare le temperature dell’aria e a creare, in alcune zone, fastidiose turbolenze

grazie alle sperimentazioni in galleria del vento

linee guida di progetto:

mantenimento, almeno parziale, dell’asse Nord-Sud, ottenuto con l’apertura di assi viari;

riduzione del traffico in alcune zone;

riduzione dell’altezza di alcuni edifici e utilizzo di materiali per l’involucro con basso coefficiente di riflessione, al fine di non aumentare il carico termico;

modifica della distribuzione degli edifici che avrebbero comportato fenomeni di turbolenza molto fastidiosi per i passanti

Vauban - Friburgo (1995-2006)

progettisti: vari

committenti: città di Friburgo, associazioni studentesche e attori privati

superficie totale: 42 ha

abitanti previsti: 5000 in 2500 abitazioni

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Friburgo (200.000 abitanti, 20.000 studenti, 20.000 stranieri)

definita la capitale ecologica della Germania

ha organizzato il primo convegno sul solare nel 1987, ha un’Università molto impegnata nella ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili, un Eco-istituto di riferimento per la cittadinanza, ha sviluppato politiche per la riduzione dell’inquinamento di aria, acqua, suolo

di particolare interesse il progetto per la realizzazione del quartiere:

Vauban - a 3 km dal centro storico

l’area di Vauban, ex base militare dell’esercito francese, è stata acquistata dal Municipio nel 1990

il progetto:

-ha previsto ampio coinvolgimento degli abitanti (partecipazione);

-ha previsto interventi in autocostruzione (es. recupero ex-caserme come alloggi studenteschi);

-l’urbanizzazione è stata pensata conservando tutte le alberature presenti e garantendo ove possibile la permeabilità dei suoli;

-l’acqua piovana, raccolta dai tetti, è in parte incanalata e utilizzata per usi non potabili, in parte convogliata in canalette in pietra e fatta confluire con un piccolo torrente in una palude naturale;

-per rallentare la percolazione dell’acqua, i tetti con pendenza inferiore al 10% devono essere “verdi”

canale di raccolta dell’acqua piovana

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-il consumo energetico massimo, ammesso nelle abitazioni è 65 kWh al mq ogni anno, vi sono però “case passive” con consumi di 15 kWh al mq;

-le caldaie sono cogeneratori (l’80% a legno);

-vasto impiego di pannelli solari e moduli fotovoltaici;

-Vauban è completamente senza auto, c’è un parcheggio collettivo, a circa 5 minuti a piedi dalle abitazioni, che integra soluzioni per l’uso di energia solare;

-il 46% degli abitanti non ha auto e usa il sistema car sharing e le biciclette (ogni 1000 abitanti vi sono 1108 biciclette);

-la cura del verde pubblico è affidata agli stessi abitanti;

-il 50% degli abitanti lavora in casa (telelavoro);

-tra i diversi edifici sperimentali uno dei più interessanti è laCASA ROSSA definita “casa senza emissioni”

il garage solare collettivo collocato all’ingresso del quartiere

Edificio per abitazioni ed uffici a Friburgo-Vauban

Casa rossa

Arch. Common&Gies

volume compatto, scale e ballatoidesolidarizzati dal corpo, utilizzo attivo e passivo dell’energia solare,iper-isolamento (fino a 40 cm), triplo vetro negli infissi con serramento a taglio termico,tetto verde

Viikki, Helsinki, Finlandia (1999-2010)

Masterplan: Riitta Jalkanen

Cliente: città di Helsinki

Superficie totale: 1132 ha

Superficie residenziale: 680.000 mq

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Nel 1998 il Governo finlandese lancia un Programma di sviluppo nazionale nell’ambito di Agenda 21 – Environmental Technology in Construction Program.

Nell’ambito di questo programma Helsinki definisce un programma di edilizia residenziale pubblica – Ecological Community Project.

In questo quadro programmatico nasce l’intervento per il nuovo insediamento di Vikki su un’area a 8 Km dalla città.

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nel progetto sono stati utilizzati cinque eco-criteri guida

1_controllo dell’inquinamentoriduzione del 20% delle emissioni di CO2 rispetto ad edifici convenzionali, politiche per la riduzione dei rifiuti di cantiere (adozione di componenti prefabbricati), politiche per la gestione dei rifiuti ed il riciclaggio

2_utilizzo di risorse naturalitramite uso di sistemi a guadagno solare e di illuminazione naturale accompagnato da isolamento termico (1/5 dei consumi in edilizia tradizionale), uso di tecnologie a basse temperature e sistemi di recupero di calore a ventilazione, produzione di acqua calda consolare termico, predisposizione di una Guida al risparmio energetico per l’utenza

3_controllo della saluteuso di materiali atossici, creazione di comfort attraverso il controllo della ventilazione, dell’umidità, dell’acustica negli spazi chiusi, integrazione di spazi verdi

4_conservazione della bio-diversitàconservazione delle specie arboree e della vegetazione presenti,raccolta e utilizzo delle acque meteoriche e trattamento locale delle acque di scarico

5_produzione alimentareauto-produzione di cibo per gli abitanti tramite coltivazione di ortiricavati con la terra di risulta degli scavi di cantiere e concimata con compost prodotto localmente

Landsberger Allee / Rhinstrasse (1994)

Berlino – Lichtenberg _ Daniel Libeskind con Joachim Eble Architektur

progetto per un’area di 110 ettari nella periferia di Berlino premiato in concorso internazionale per la sua originalità di impostazione

pianta dell’insediamento con organizzazione generale “ecologica”che garantisce flessibilità per lo sviluppo dell’area

indirizzi di progetto:

-controllo microclimatico del sito e della qualità dell’aria,

-progettazione del verde anche all’interno degli edifici e con funzioni bioclimatiche;

-analisi del sistema dei trasporti urbani;

-uso di specchi d’acqua con funzioni bioclimatiche;

-ecobilancio delle soluzioni di progetto;

-uso di sistemi solari passivi (serre, atrii coperti, camini solari)

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ParcBIT Maiorca, Baleari, Spagna (1994)

Richard Rogers

progetto sperimentale di parco per l’innovazione telematica

i due principi base: telematica e sostenibilità

strategie progettuali:

-studio dei trasporti per controllo inquinamento;

-riciclo dei rifiuti;

-controllo delle risorse idriche (recupero idrico per irrigazione);

-gestione dell’energia;

-architettura bioclimatica

Solar Village 3 – Atene (1989)

Alexandros N. Tombazis

progetto pilota di 435 unità residenziali di edilizia sociale, nell’ambito di accordo intergovernativo tra Grecia e Germania

realizzato da Solar Village Company (ente pubblico appositamente creato per questo tipo di operazioni)

il luogo: periferia nord di Atene (7,2 ha) con clima mediterraneo, esigenza di riscaldamento invernale (possibili problemi di surriscaldamento estivo)

-impiego di energia solare considerando anche i problemi di manutenzione e dell’utenza (semplificazione massima e immagine tradizionale)

-uso di sistemi solari passivi combinati con sistemi di riscaldmaneto tradizionali e sistemi di isolamento (copertura del 70% del fabbisogno energetico)

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Ecolonia Lucien Kroll,

Alphen-aan den Rijn, Olanda, 1989/93linee guida del progetto:

“crescita naturale”,

relazioni tra gli abitanti e il loro ambiente,

riduzione accesso veicolare,

creazione zone verdi,

realizzazione di un centro informativo sulle tecnologie ambientali

Novem (Agenzia Olandese per l’Energia e l’Ambiente)

Conservazione dell’energia:

riduzione delle perdite di calore, utilizzazione dell’energia solare, controllo del consumo di energia durante la costruzione e l’uso;

Ciclo di gestione integrata:

limitazione del consumo di acqua e riciclaggio dei materiali, durata e manutenzione, flessibilità e ricon-vertibilità;

Miglioramento della qualità:

isolamento acustico fra gli alloggi, sicurezza e salute, uso di materiali ecologici nella costruzione

tre indicazioni tematiche seguite nella progettazione

In Italia è stata avviata un’iniziativa simile: ancora in fase progettuale

VILLAGGIO ECOLOGICO DI MONDOVI’

Progettazione coordinata

dall’Arch. E. Zambelli

Progetto gruppo

DiPArch - Genova

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Contratto del Quartiere Savonarola a Padovacreazione di un «Forum per l'autogoverno e la sostenibilità»

coadiuvato da un «Comitato scientifico» universitario

problemi immediati e concreti alla scala circoscrizionale:

•recupero di residenze di edilizia sociale e di una casa dello studente con sistemi bioclimatici,

•progettazione delle aree verdi,

•sperimentazione di nuove forme di raccolta dei rifiuti,

•moderazione del traffico,

•riduzione del consumo energetico, dell'inquinamento acustico e regolazione del consumo idrico (recupero acqua piovana e fitodepurazione),

•creazione di strutture per arginare il fenomeno della tossicodipendenza

sistema di fitodepurazione

per irrigazione dei giardini

IGA_STOCCARDA (1996)Internationale Garten Ausstellung

(IGA, Mostra Internazionale di Orticultura)a seguito di un concorso con 25 progettisti invitati, 13 architetti di fama internazionale si misurano con il tema dell’architettura ecologica realizzando gli edifici di un nuovo quartiere sperimentale

...Stoccarda

Jourda & Perraudin (Lione, Francia)

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Szyszkowitz & Kowalski (Graz, Austria)

HHS Architekten(Kassel, Germania)

brise-soleil in vetro con ologrammi

che sono in grado di effettuare un filtraggio

della radiazione in funzione dell’angolo di

incidenza con una relativa riduzione della

trasparenza e del passaggio di calore

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Mecanoo (Delft, Olanda)

LOG ID (Tübingen, Germania)

altri progetti _ IGA ...

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...Monaco

... alcuni testi di riferimento:

Miguel Ruano. Ecourbanismo. GG, Barcellona. 1999

Dominique Gauzin Müller. L’architecture écologique. LeMoniteur. 2001

Thomas Herzog (a cura di). Solar Energy in Architecture and Urban Planning. Prestel. Monaco. 1996

AA.VV. Innovazione costruttiva nell’architettura sostenibile. Edilstampa. Roma. 2003

Rossana Raiteri (a cura di). Progettare la residenza: tendenze innovative. Maggioli. Rimini. 1996.

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