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Nell’odierna società sta acquistando sempre più importanza il desiderio quasi ossessivo di diventare famosi.
In realtà il concetto di fama ha le sue radici nell’antichità dove le grandi gesta di condottieri, re ed imperatori
permettevano loro di guadagnare un posto nella storia. La grandezza delle opere terrene e la memoria verso
i posteri erano valori fondamentali per l’uomo.
La ricerca della notorietà si spiega semplicemente con la considerazione che permette di dominare nella
società. Essa rappresenta un vero e proprio vantaggio che si concretizza in una sorta di potere sociale.
Non dimentichiamo che l’uomo è un animale sociale il cui obiettivo è la sopravvivenza nella società; in
quest’ottica la fama e il successo possono essere considerati un valido aiuto per migliorare la sua esistenza.
Essere famosi non è altro che un’espressione del desiderio di immortalità che da sempre l’uomo ha cercato
di realizzare nel tempo in diversi modi.
La fama si può acquistare per virtù speciali, azioni lodevoli, contributi alla ricerca scientifica, aver scritto un
best seller, avere realizzato un capolavoro artistico, recitato in un film popolare. Ma sempre più spesso
accade che si divenga famosi anche per demeriti: un ladro, un omicida, un truffatore diventano subito noti
nonostante siano figure negative.
La ragione per cui si acquista notorietà è di fondamentale importanza perché stabilisce se si stratta di fama
duratura o fama effimera: dura nel tempo quando è il risultato di un lavoro serio e costante, al contrario dura
poco quando è la conseguenza di un fatto di cronaca od un programma televisivo.
A questo proposito la televisione ed i social network sono strumenti che permettono di raggiungere la
notorietà in breve tempo.
Spettacoli come i reality show ed i talent show introducono personaggi della vita comune che vengono
osservati da milioni di telespettatori. Detto ciò, non si può che considerare un precursore dei nostri tempi il
famoso artista Andy Warhol il quale sosteneva che “Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici
minuti”, facendo riferimento alla forza mediatica dei mass media.
Ma sul web quindici minuti diventano un intervallo di tempo esageratamente lungo. In un quarto d’ora i
social network si popolano di migliaia di nuovi iscritti e su youtube vengono caricati video per l’equivalente
di trenta giorni.
Credo che anche un genio come Andy Warhol avrebbe fatto fatica ad immaginare uno scenario simile.
Il web brucia la notorietà, crea personaggi virali ad una velocità inimmaginabile grazie a miliardi di
smartphone e computer connessi tra loro. Il mito della gente comune che diventa famosa in men che non si
dica, a dispetto di artisti che riescono ad ottenere qualche risultato dopo anni di gavetta, se non addirittura
dopo la morte, è la grande menzogna del secolo, che colpisce in maniera particolare i giovani.
Le vie per raggiungere la fama sono molteplici, ma la vera difficoltà sta nel riuscire poi a mantenere vivo il
successo ottenuto.
Una cosa forse è certa: quindici minuti sono pochi per diventare qualcuno, ma abbastanza per evadere
dall’anonimato.
La fama duratura appartiene solo a coloro che cercano, o hanno cercato in passato, di creare un mondo
migliore. Sarà eterna, per una ristretta minoranza ovvero coloro che hanno segnato l’evoluzione culturale
del pensiero.
Ma se 15 minuti di notorietà portano un pizzico di felicità nella nostra vita, concediamoceli senza troppi
pensieri!