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1 Il modo migliore per predire il futuro? Edicola: “Ha TEMPO?”. “Mi dispiace, Bestemmia svizzera: “Minuto piu’… mi- niente nella vita. Sei troppo portato a ri- mandare…”. Il fi glio: “Ah, sì? Aspetta e vedrai”. MAGO VARGA VEDE E PREVEDE TUT- TO”. Suonano e una voce chiede: “Chi e’?”. “Cominciamo bene…”. “Ah! Se il tempo si fermasse, caro”. “Ma sei impazzita? Così la banca smetterebbe di pagarci gli interessi!” Inventarlo… ma sto per chiudere” 2 3

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editoriale

PassatoPresente FuturoQuesto quarto numero di Fanoinforma l’ab-biamo voluto dedicare al tempo, e a chi, per tessere bene oggi il proprio futuro, si ricor-da di lanciare sempre uno sguardo dietro di sé… con il sorriso sulle labbra…

Targa sul portone di una casa: “IL MAGO VARGA VEDE E PREVEDE TUT-TO”. Suonano e una voce chiede: “Chi e’?”. “Cominciamo bene…”.

Quando viaggiate in una macchina del tempo, evitate di sporgere il gomito dal fi -nestrino, vi diventerebbe un fossile!

Bestemmia svizzera: “Minuto piu’… mi-nuto meno…”

La mamma: “Figlio mio, non farai mai niente nella vita. Sei troppo portato a ri-mandare…”. Il fi glio: “Ah, sì? Aspetta e vedrai”.

“Il tempo stringe”, come disse il limone.

Edicola: “Ha TEMPO?”. “Mi dispiace, ma sto per chiudere”

“Ah! Se il tempo si fermasse, caro”. “Ma sei impazzita? Così la banca smetterebbe di pagarci gli interessi!”

Coloro che non imparano dal passato sono costretti a ripetere i corsi di storia.

Cosa deve fare un indovino che non co-nosce ne’ il presente, ne’ il passato, ne’ il futuro? Imparare meglio i verbi!

Il modo migliore per predire il futuro? Inventarlo…

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SOMMARIO NUMERO 4

03 Editoriale

05 STATE PER SPOSARVI? ecco alcuni piccoli consigli

Politiche Giovanili06 CINEMA, MUSICA e MARE per stare tutti allegramente insieme

Essere Giovani06 GENITORI PER LA PRIMA VOLTA conciliare vita e lavoro07 ADOZIONE FORMATIVA l’istruzione tecnica del Don Orione per le piccole e medie industrie

08 Chiacchiere in città CITTÀ DI FANO: consensi e disappunti

10 Essere giovane > Locali GUERRINO e la Fano dei Cesari ha più sapore

12 Eventi LA FANO DEI CESARI... SEI TU!

State per sposarvi?

14 Speciale spiagge BAGNI CARLO

18 Casi di successo YAKITALIA amicizia, complicità, fi ducia reciproca.

Associazioni20 CLUB FRECCE TRICOLORI FANO l’amore per il volo ha sede qui

Arte e cultura22 PINACOTECA SAN DOMENICO il grande tempio fanese ha riaperto le porte alla città

Motori24 BENTORNATA 500

Fano e dintorni26 I BELLISSIMI fascino, talento, innovazione e creatività

30 Rubriche

Anno 1 - Numero 4agosto-settembre 2007distribuzione gratuita

EditoreGlobal Service in Progress s.r.l.Mattia Tarsi

Direttore ResponsabilePaola Zeppi - [email protected]

RedazionePer inviarci i vostri comunicati scriveteci a:[email protected]

334-2430990

Grafi ca e impaginazionewww.contecamillo.it

CopertinaUn ringraziamento a Federica e Margheritache hanno gentilmente posato per noi

Il piacere di fare e ricevere un regalo, so-prattutto un regalo importante come quello di nozze, è una cosa meravigliosa, che però può diventare motivo di imbarazzo, quan-do, chi lo fa, non osa chiedere quali sono i desideri e le necessità della coppia, e quan-do, chi poi lo riceve, non riesce ad esultare perché non sa che farsene di ciò che ha ri-cevuto: o perché non corrisponde ai propri gusti, o ai propri bisogni, o, peggio, perché è la copia esatta di un altro regalo! E allora? Che fare?Niente di meglio di una lista nozze! Rap-presenta la soluzione ideale per tutti questi eventuali problemi, e permette di non incor-rere in fastidiosi equivoci, evitando anche qualche brutta gaffe con parenti e amici.La prima cosa da fare è concentrarsi sulla stesura dell’elenco, ragionando sulle pro-prie esigenze di coppia e suddividendo la lista in tre colonne: Gli Indispensabili, Gli Utili, I Superfl ui. Eh sì! Perché anche tutti quegli oggetti che, pur non essendo neces-sari, appagano il senso estetico, o un sem-plice capriccio, nel momento dell’arredo della propria casa non possono mancare! Se già convivete da tempo, potete approfi t-tare dell’occasione per completare l’arreda-mento della casa, oppure per dare una bella “spolverata”, rinnovando tutto, o in parte, quello che vi sta attorno. Se invece il ma-trimonio coincide con la vostra prima casa, dovete armarvi di pazienza e cominciare a scrivere tutto quello che serve.Allora, vi siete decisi ad evitare di ricevere in dono dieci servizi di piatti, dieci di po-sate e dieci set di lenzuola matrimoniali? E’ suffi ciente che vi organizziate per tem-po, preparando la vostra lista nozze da … GALLERY!

Specializzata da anni in materia, Gallery vi saprà consigliare al meglio su come rendere unica la vostra futura quotidianità domesti-ca, e se prenoterete da loro la vostra lista nozze, avrete in regalo le bomboniere, i segnaposto per il ristorante e le parteci-pazioni. Prenotando inoltre la vostra lista nozze da Gallery, in uno dei suoi due punti vendita di Fano, con in mano uno dei loro spot pub-blicitari contenuti su Fanoinforma, avrete come gentile omaggio l’oggetto Thun che vi comparirà, e se collezionerete tutti i loro 9 tagliandini, che verranno pubblicati da qui ad un anno su Fanoinforma, avrete diritto ad un buono sconto sull’oggettistica Thun.Allora … che aspettate? …SPOSATEVI CON GALLERY!

Ecco alcuni piccoli consigli

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Politiche Giovanili Essere Giovani

Diventare genitori, oggi come un tempo, non è cosa semplice: cambiano le priorità, aumentano doveri e responsabilità, si fanno i conti con la propria inesperienza. Come si dice, comunque, i fi gli sono “gioie e dolori” e, di certo, nulla è pa-ragonabile all’esperienza della maternità, o della paternità. C’è però un’ulteriore “aggravante”a ca-rico dei neo-genitori di oggi: nella società attuale diffi cilmente ci si può dedicare completamente ai propri fi gli. Anzi, molto spesso entrambi i genitori lavorano, a tempo pieno, e solo se va bene nella stessa città di residenza. Ciò non tanto perché vit-time, come sostengono alcuni, dell’indipendenza, quanto piuttosto per una diffi coltà oggettiva ad ar-rivare a fi ne mese, ad acquistare una casa di pro-prietà, a mantenere la prole, ad accumulare un po’ di risparmi. I più fortunati possono contare su una rete parentale che li sostiene (forza nonni e zii!) oppure sui servizi di babysitteraggio (con un costo lasciato alla buona coscienza della baby sitter, che si spera sia fi data). La maggior parte dei genitori, invece, conta sugli asili nido o sulle scuole ma-terne, per le quali occorre presentare apposita do-manda di iscrizione (a Giugno) che verrà valutata secondo la rispondenza a specifi ci requisiti (per il territorio di Fano, ad esempio: reddito, condizio-ne lavorativa dei genitori, composizione nucleo famigliare e altro ancora, con accesso agevolato in caso di disabilità del bambino o di nucleo fami-gliare non idoneo).A Fano, dove il numero dei bambini cresce di anno in anno e con esso anche la domanda di ri-cettività delle strutture, esistono: 4 nidi tradizio-nali (a tempo pieno con pasto e sonno), 3 sezioni di raccordo (ovvero sezioni fi sicamente ubicate nelle scuole dell’infanzia e composte da bambini compresi tra 21 e 36 mesi che svolgono attività in continuità con i bambini più grandi), 2 Centri per l’Infanzia (che hanno una maggiore fl essibilità di orario tra part-time e full time), 1 Centro Gioco, 2 asili convenzionati e asili privati. Per l’anno scolastico 2007/2008 le domande di iscrizione all’asilo nido (fascia di età 0/3 anni), escluso gli asili privati, pervenute al Comune di Fano sono state 319, a fronte di un totale di posti disponibili che si aggira intorno a 165 (copertura pari al 52%).“Non è attualmente possibile incrementare i ser-vizi di asilo nido a causa della carenza di strut-ture”, ci ha detto l’Assessore ai Servizi Educativi Gianluca Lomartire. “Senza contare che si tratta

Genitori per la prima voltaconciliare vita e lavoro

di servizi costosissimi per il Comune: 900 euro a bambino, di cui il 75% circa a carico del Comune. Mi auguro che il progetto della Fondazione Cari-fano per la costruzione a suo carico di un nuovo complesso nella zona di Fano 2, con servizi di asilo nido e di scuola dell’infanzia interamente a gestione comunale, vada a buon fi ne. Per il mo-mento, il Comune sta attivando un nuovo servizio sperimentale, simile alle sezioni di raccordo, che coinvolgerà 15 bambini dai 24 ai 36 mesi presso la Scuola dell’Infanzia di Albero Azzurro a San Lazzaro. Per settembre sono comunque certo che ci saranno parecchie rinunce dalla graduatoria: la domanda è gratuita e quindi viene presentata da molti che, al momento di confermare, hanno già trovato soluzioni alternative, o che ci hanno ri-pensato. Conto quindi di arrivare ad una copertura pari a circa il 65%, di fatto superiore alla media regionale e nazionale.”Per i più grandi (bambini dai 3 ai 6 anni) l’uni-verso della scuola dell’infanzia è composto da 24 strutture di cui 12 statali, 7 comunali e 5 paritarie (ovvero gestite dalle Suore), che nel complesso garantiscono una copertura quasi totale (550 posti circa). “Il Comune – riprende l’Assessore Lomar-tire - ha già provveduto ad ampliare e migliorare i servizi con l’apertura di una nuova scuola nel quartiere Poderino e con l’inaugurazione della nuova struttura del Gallizzi. Abbiamo inoltre già avanzato la richiesta di aprire una nuova sezione per 25 bambini, sempre nella Scuola dell’Infanzia di Albero Azzurro a San Lazzaro e c’è il progetto di creare nel 2009 una scuola anche nel quartiere di Bellocchi, attualmente sprovvisto. Anche per l’iscrizione alle scuole dell’infanzia occorre fare domanda (a Gennaio): in questo caso il criterio di priorità dominante, oltre che la disabilità e la condizione del nucleo famigliare, è la prossimità della residenza del nucleo con la zona territoriale della scuola. Non c’è retta fi ssa a carico delle fa-miglie (che permane solo nelle scuole paritarie), ma si pagano comunque i pasti: ciò grazie al fat-to che le scuole dell’infanzia benefi ciano di un fi nanziamento statale molto più alto rispetto agli asili nido e anche perché le classi richiedono, per legge, un rapporto più basso tra insegnante e nu-mero di bambini. I costi del Comune sono quindi inferiori.”Cari genitori, a questo punto che dire? In bocca al lupo! E per saperne di più potete sempre rivol-gervi direttamente al vostro Comune.

ADOZIONE FORMATIVAL’istruzione tecnica del Don Orione

per le piccole e medie industrie

umana.Alla presentazione del progetto, avvenuta venerdì 1 giugno nell’aula magna del Don Orione di Fano, sia il Direttore dell’Istituto, Professor Giorgi, sia Luigino Gambini, Pre-sidente API, si sono augurati che la domanda di lavoro altamente specializzata dei ragazzi che affronteranno questo percorso potrà un domani trovare facilmente una valida offer-ta, come pure Don Gianni Paioletti, direttore dell’Opera Don Orione, ha ricordato, con le parole di Confucio, che “è più importante accendere una piccola luce, che recriminare contro il buio che c’è attorno”. Un contributo altrettanto valido è giunto anche da Alberto Drudi, Presidente della Camera di Commer-cio, che intervenuto alla presentazione ha detto: “E’ fondamentale mantenere il Made in Italy nel mondo ai vertici come ora, tenen-do conto delle nostre radici, e guardando al futuro con rispetto e lealtà fra gli uomini, con se stessi e verso il prossimo”.

A partire dal nuovo anno scolastico ormai alle porte, gli studenti del terzo anno ad indirizzo meccanico ed informatico del Don Orione di Fano avranno una possibilità nuova: quella di intraprendere un percorso triennale di spe-cializzazione direttamente in azienda, grazie alla collaborazione fra il loro Istuituto e nu-merose industrie d’eccellenza della zona, tut-te appartenenti all’API, Associazione Piccole e Medie Industrie della provincia di Pesaro e Urbino. Attraverso questa innovativa iniziativa, de-nominata “Adozione Formativa” proprio a signifi care la forte presa di responsabilità da parte delle aziende coinvolte nel formare gli alunni assieme alla scuola, ogni allievo sarà il soggetto di un programma formativo indi-viduale, arrivando così ad essere coinvolto e a sentirsi parte utile di ciascuna realtà in-dustriale in cui arriverà ad operare, ognuna pienamente consapevole del fatto che la parte più importante del proprio capitale è quella

Ricca di impegni quest’estate per i giovani fanesi, a partire dal Cinema Trash, rassegna cinema-tografi ca di fi lm di serie “Z”, dedicata alla com-media all’italiana degli anni ’70 e ’80, promossa dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e dalla Quarta Circoscrizione del Comune di Fano, orga-nizzata dal Centro Giovani Gimarra, in collabora-zione con la Cooperativa Crescere.Il direttore artistico della rassegna, giunta que-st’anno all’undicesima edizione, è stato il super-cultore Peppe Nigra, che nel lontano 1997 ha pen-sato di estendere questa sua grande passione, fi no ad allora coltivata a casa sua, ad un pubblico più vasto, trovando nei ragazzi del Centro Giovani Gimarra un valido supporto organizzativo.Nel corso degli anni il numero dei giovani che, in modo totalmente gratuito e volontario, hanno fat-to parte dello staff organizzativo, è costantemen-te aumentato, tanto che nelle ultime edizioni si è giunti alla creazione di un vero e proprio “Trash Staff”, formato da una 20ina tra fanesi e pesaresi.L’edizione 2007, nelle sue 3 serate, ha visto una media di circa 900 spettatori! In poche settimane il sito web della rassegna, inaugurato nella prima-vera 2005, è stato letteralmente preso d’assalto da centinaia tra affezionati “trashofi li” e semplici curiosi, e sono state quasi 500 le ormai famose “trash-shirt”, dedicate a Jimmy il Fenomeno, di-stribuite quest’anno a quanti si sono impegnati a raccogliere i “bollini-fedeltà” al termine di tutte le proiezioni.La novità dell’edizione 2007 è stata però la pre-senza, nella serata “di gala” di mercoledì 1 agosto presso la Corte Malatestiana, di un ospite “all’al-tezza”, uno di quelli che hanno fatto la storia della commedia all’italiana, il mitico Alvaro Vitali, per-ché tra barzellette, risate e fl atulenze varie, il Pie-rino nazionale è stato il protagonista – col fi schio o senza – di tanti dei fi lm coi quali siamo cresciuti (ma mai maturati!). Dal cinema alla musica è stata poi la volta di Fa-note – Musica Emergente, che dal 2 al 6 agosto ha preso il via presso la Cavea del Lido di Fano con la sua dodicesima edizione. La manifestazio-ne è stata organizzata dalla Cooperativa Crescere, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Fano, e quest’anno ha visto la partecipazione di nove gruppi di giovani musicisti, provenienti da tutta Italia, premiati il sei agosto per miglior gruppo, miglior testo, miglior brano e miglior impatto scenico. La serata conclu-siva del festival è servita anche per decretare altri

bravi giovani, quelli che hanno girato il miglior spot della serie H2 SpOt, in merito al progetto di prevenzione alle dipendenze realizzato da Asses-sorato alle Politiche Giovanili e Cooperativa Cre-scere, in collaborazione con gli Istituti d’Istruzio-ne Superiore Nolfi , Olivetti e Volta. Sugli scottanti temi che purtoppo coinvolgono negativamente tanti, troppi ragazzi di oggi, come per esempio alcol e droga, i ragazzi di H2 SpOt hanno girato tutti fi lmati davvero effi caci, perché realizzati con quell’immediatezza e con quella schiettezza di linguaggio che solo loro riescono ad ottenere.Per i primi di settembre, invece, è prevista la terza edizione di Vela Giovane, visto l’enorme succes-so ottenuto negli anni passati.Organizzata dal Presidente del Club Nautico Fa-nese Efrem Nori, in collaborazione con l’Assesso-re alle Politiche Giovanili Mirco Carloni e la Fe-derazione Italiana di Vela, questa iniziativa vuole offrire ai giovani amanti del mare l’opportunità di confrontarsi con la navigazione, di scoprire la bellezza di uno sport che è in grado di insegnare ai ragazzi il rispetto per la natura, il rispetto per gli altri e l’importanza del lavoro di squadra.“L’opportunità”, ci ha dichiarato il Presidente del CNF Efrem Nori, “è rivolta a tutti i giovani tra i 18 e 28 anni che amano il mare e fare nuove esperienze. Sono previsti un corso teorico tenu-to dall’istruttore Federale Marco Gianmarini, in cui si insegneranno tutte le tecniche di base della vela, ed un corso pratico, che consiste in 7 giorni consecutivi di navigazione in mare aperto. L’im-barcazione scuola, offerta da Gasperini Alessan-dro, proprietario del Ristorantino Prima secca di Torrette, un Beneteau di 44,7 piedi (14.7 metri), è un cabinato sul quale gli allievi applicheranno le nozioni teoriche acquisite durante le prime lezioni e, a turno, ricopriranno tutti i ruoli di bordo, com-preso quello di comandante dell’imbarcazione. La partenza è prevista per il giorno 8 Settembre dal Porto turistico di Fano, in direzione Lussino (Croazia) e dintorni.Le prime due edizioni hanno avuto molto suc-cesso e il risultato è stato ottimo. I ragazzi han-no imparato tantissimo e sono rimasti tutti molto soddisfatti. Vogliamo continuare così per dare la possibilità a quanti più ragazzi di ripetere la stessa esperienza”.Le iscrizioni dovranno pervenire al Club Nau-tico Fanese entro e non oltre il 31 Agosto 2007. Per informazioni rivolgersi al CLUB NAUTICO FANESE.

Essere Giovani

Cinema, musica e mareper stare tutti allegramente insieme

A cura di Roberta Corbelli

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Città di Fano: consensi e disappunti i commenti dei nostri intervistati

C H I A C C H I E R E I N C I T T À C H I A C C H I E R E I N C I T T À C H I A C C H I E R E I N C I T T À C H I A C C H I E R E I N C I T T À C H I A C C H I E R E I N C I T T À

a cura di Roberta Corbelli

Tempo d’estate e di vacanze. Come tutti i lavoratori (o quasi) anche buona parte della

Giunta Comunale va in ferie, per riprendere i lavori a settembre.

Nel frattempo, noi della redazione di Fanoinforma siamo andati a raccogliere pareri ed

opinioni su cosa piace o non piace della città, con l’augurio che quanto emerso possa

servire da spunto ai “governanti locali” per fare sempre meglio e, perché no…

...per essere ancora più vicini ai cittadini fanesi.

“Abito in via Roma, a due passi da i Passeg-gi – sostiene Paolo Rossi - e purtroppo mi trovo a constatare che il modo in cui è tenuto il parco è vergognoso. Entrare con i cani è vietato, certo per questioni igieniche, tanto è vero che mia moglie ha preso anche una multa. Ma nessuno si preoccupa dei buchi nelle reti di recinzione, delle palizzate con i chiodi a vista, delle scatolette di latta lascia-te aperte dagli extracomunitari che hanno “occupato il territorio”, facendo anche i loro “bisogni” all’aperto. I nostri bambini, che giocano in quel parco, e noi pensionati, dove possiamo andare? Ne ho già parlato con il Sindaco e con il Presidente dell’Aset, ma per ora la situazione resta invariata. Almeno pulire e prevedere controlli anche di notte,

PAOLO ROSSI – pensionato

BIAGETTI COLOMBO – titolare bar

“Come commerciante, sconto la scarsa vita-lità del centro storico, soprattutto di via Ca-vour dove lavoro. Sarebbe una cosa simpati-ca e sicuramente utile agli esercenti di questa via che la festa dei 4 cantoni si ripetesse una volta al mese durante il periodo estivo, in modo da attirare i turisti in maniera distri-buita: non tutti vanno in vacanza ad Agosto, ed anzi una buona fetta di vacanzieri prefe-risce periodi differenti, come Giugno e Lu-glio. Naturalmente sono contro una possibile chiusura al traffi co di via Cavour. Da citta-dina, invece, mi preoccupa la mancanza di controlli da parte della Polizia nella zona del Pincio, dove siamo spesso vittime di atti di vandalismo: macchine bozzate, specchietti rotti ed altro ancora. Le abitazioni della zone non hanno garage chiusi di proprietà, pertan-to una maggiore sicurezza diventa necessa-ria. E’ uscito anche un articolo su questo, ma non è stato fatto nulla”.

CHIARA BRAGADIN – artigiana

“Ci sono diverse questioni su cui ritengo che occorra lavorare per fare meglio. Innanzitut-to, favorire una migliore viabilità a piedi e in bicicletta. Mi riferisco in particolare al tratto di strada che va dalla stazione a via Roma, passando per viale Gramsci e la caserma, che è anche la via di accesso al centro storico per chi viene dalla zone periferiche. Le modifi che al piano del traffi co (mancante di semafori, esistenti invece in precedenza) e l’introduzio-ne delle rotatorie e del doppio senso di marcia, hanno reso pericoloso circolare in bicicletta e perfi no l’attraversamento pedonale. La città non è solo per le macchine! Sono già usciti sul giornale degli articoli ed io ho raccolto 250 fi rme di persone concordi nel richiedere una diversa gestione del traffi co. Poi ci sa-rebbe da risistemare il manto stradale di via Garibaldi, che presenta ampie fessure tra un mattone e l’atro, oltre che profondi dislivelli, fatti a posta per inciampare e che non rendono agevole e funzionale l’accesso a questa parte del Centro. Da Icaro in poi l’uomo ha sem-pre avuto il sogno di volare, nella nostra città volare è diventata una necessità! Servirebbe inoltre dare una bella potata agli alberi di viale

FIORELLA BRASILI – commerciante

“Sono di Cuccurano e noto con piacere che la mia zona si sta riqualifi cando tantissi-mo, per cui non ho nulla da ridire. Anzi, mi sembra che i servizi funzionino molto bene: pulizia delle strade, mantenimento degli spazi verdi… La condizione delle strade di Fano, invece, è veramente pes-sima, e lo sottolineo. Soprattutto la strada che fi ancheggia l’aeroporto e quella della zona Codma, sono piene di buche e dif-fi cili da percorrere in bicicletta. Dato poi che da più parti si cerca di ridurre l’uti-lizzo delle auto, un intervento in tal senso è necessario. Mi piacerebbe inoltre che si operasse una forte campagna di sensibiliz-zazione sulla raccolta differenziata e sul problema dei rifi uti domestici, anche attra-verso i media.”

GIOVANNA MARINI – impiegata

“Quello che mi dà più fastidio è l’aumen-to della densità dell’immigrazione degli ultimi anni. Non si vive più come prima. Abito in centro storico, dove la maggior parte delle case è abitata da extracomuni-tari e dove sono aumentati di molto furti e aggressioni. Tanto per fare un esempio, mi hanno aperto tre volte la macchina e “spazzolato via” quello che c’era. Con altri fanesi del centro, abbiamo fatto più volte richiami alla Polizia e anche alla Procura per quanto sta accadendo, comprese le numerose risse e i lanci di bottiglie sulla ferrovia da parte dei fre-quentatori del Green Pub, in prevalenza extracomunitari. Chiedo quindi maggio-ri controlli, dato che ad unità la Polizia è anche troppa (quando si tratta di fare multe), ma paradossalmente la tutela del cittadino è carente.

ALBERTO CAMPISI – agente di commercio

“Premetto che per me Fano è una bella città, dove si sta ancora bene e non manca

MASSIMO TALAMELLI – bidello

“Mi piace tutto di Fano, è una città fantastica: si sta bene, la gente è cortese, ci sono molte iniziative e c’è lavoro. Mi sono trasferito dalla Sardegna oramai da sei anni con mia moglie e siamo contenti. Unico neo: le strade, soprat-tutto percorse in bicicletta o a piedi. In molti punti non sono asfaltate a dovere e le buche sono pericolose. Bene invece la viabilità: le rotatorie in sostituzione dei semafori hanno sicuramente migliorato la circolazione per le auto, forse meno per le bici. Il vero problema è che ci sono troppe macchine in giro”.

SIMONE VOZENILEK – operaio

“A Fano si sta bene: noi ci siamo trasferiti da Napoli e quando vi torniamo facciamo fatica a rientrare “nel giro”, perché siamo abitua-ti bene qui – dice Emanuela Sannino. Ma le scuole sono troppo poche. Per fortuna la mia bimba è rientrata al nido, ma le fi glie di alcu-ne amiche sono rimaste fuori”. “Per i giovani, invece – sostiene Saverio Zanchiello – non ci sono discoteche a Fano. Occorre spostarsi per forza ed è un problema anche per noi giovani genitori, che dovremo accompagnare i fi gli a ballare o patire il loro ritorno.”

EMANUELA SANNINO – casalinga

SAVERIO ZANCHIELLO – libero professionista

Gramsci, poiché con i temporali e le folate la strada viene spesso intralciata da rami e fo-glie. Per concludere, la Chiesa di S. Antonio è chiusa da anni: sarebbe utile eliminare i paletti con le catene che si trovano in prossimità, e sostituirli con rastrelliere per biciclette e punti di sosta per motorini”.

questo sarebbe da fare”.“Ci sembra di essere una via di serie B o C1 – dice invece Biagetti Colombo, titolare di un bar di via Cavour. Qui passa poca gente e le scarse iniziative del Comune non riescono ad animare a suffi cienza le vie del Centro, che non siano quelle attigue alla Piazza e al Corso principale, in modo da attrarre perso-ne anche in via Cavour. A parte la festa dei 4 cantoni che poi noi abbiamo ripreso come festa del Borgo (13 Agosto), non c’è nulla e tutti i commercianti ne sono penalizzati”.

nulla e dove ci sono molte iniziative; mi piacerebbe solo aumentare il numero dei parcheggi e la capienza degli attuali, per-ché la popolazione aumenta e pure le mac-chine. Inoltre, sebbene regni ancora una certa tranquillità, la situazione comincia a cambiare: mi riferisco al fatto che spes-so si incontrano comitive di gente “poco raccomandabile” e se succede qualcosa o resti coinvolto in qualche diatriba non sai a chi rivolgerti. Per una maggiore ga-ranzia di sicurezza, soprattutto di sera, mi piacerebbe che fossero introdotti i vigili di quartiere.”

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Essere Giovani > Locali

Quest’anno il catering della cena conclu-siva della Fano dei Cesari è stato affi dato per la prima volta alle esperte mani di Andrea Urbani, Guerrino Pasticceria-Catering e Banqueting, e noi di Fanoin-forma siamo andati a chiedergli com’è andata.“In verità noi generalmente non gestia-mo questa tipologia di cene, perché pun-tiamo più sull’immagine e sulla qualità” ha esordito Andrea, “infatti due anni fa, quando Fabio Bargnesi mi propose la stessa cosa, gli dissi di no. L’anno scor-so poi io ebbi un grave incidente, quindi non se ne parlò, mentre questa volta ho pensato di tentare, soprattutto perché si tratta, secondo me, di una manifestazio-ne fra le più suggestive ed emozionanti dell’intera regione”. Conoscendoti non

GUERRINOe la Fano dei Cesari ha più sapore

potevi che introdurre delle novità!“Effettivamente abbiamo pensato che, dopo tanti anni di cene espressamente ‘alla romana’, la gente si potesse esse-re stancata, così abbiamo preparato un menù semplice, genuino, direi marchi-giano…con solo i nomi volutamente ro-mani: abbiamo esordito con delle LASA-GNETTE ALLA MEO P. (nome ispirato al famoso ristorante romano, tipico per essere sempre particolarmente ‘cordia-le’ con la sua clientela…), con ciccioli macinati di prosciutto crudo nel sugo, perché fossero ben saporite; secondi il GIRELLO ALLA GIULIO CESARE (per-chè legato con la pancetta attorno face-va sembrare ogni sua fetta una corona) e lo SPEZZATINO ALLA ROMANA, una specie di porchetta la cui carne è stata

però cotta, poi tagliata a cubetti, e poi ancora condita. Per contorni verdure grigliate, e naturalmente acqua, vino e pane”.Servire tanta gente in poco tempo è stato un problema?“Assolutamente no, anzi, devo dire di aver ricevuto a tal proposito un sacco di complimenti, perché per gestire velo-cemente tante persone, senza che queste dovessero fare lunghe fi le o mangiare piatti freddi, abbiamo avuto la brillante idea di realizzare una sorta di self servi-ce, come avviene nelle mense: abbiamo dato un vassoio per ciascuno, con sopra porzioni pre-pronte di ciascuna portata, e tutti si sono dimostrati più che soddi-sfatti, perché non solo hanno mangiato caldo, ma anche in poco tempo, tanto

che nell’arco di una mezzoretta erano già pronti a ricominciare con i festeg-giamenti”.E quindi poi siete passati alla gestione del bar.“Esatto, e da lì è stato tutto ancor più divertente, a suon di musica, balli e ri-sate. Anche qui ci eravamo organizzati al meglio, con tagliandini di diversi co-lori a seconda del tipo di consumazione, sempre per velocizzare il servizio: giallo per i cocktails, celeste per la birra, aran-cione per le bibite e rosso per l’acqua naturale”.Ne parli e ti ridono ancora gli occhi! “Be’, dicendola tutta é stata una grossa faticata, ed è suffi ciente che ti dica solo qualche ‘piccolo’ numero per fartelo capire: 3 quintali di carne, 120 chili di sugo, 100 di pasta… però i miei ragazzi si sono dati tutti tanto da fare, e come sempre li ringrazio davvero perché senza di loro nulla si potrebbe fare così bene. Poi è stata una soddisfazione tutta par-ticolare anche solo l’entrare nel Pincio con quell’atmosfera, che ti fa sembrare veramente di essere tornato indietro nel tempo, e ti fa venire la pelle d’oca. Noi fanesi sentiamo molto questa festa, ed anzi, ti dirò di più: per quanto è bella bisognerebbe coinvolgerci anche i turi-sti, chessò, magari istituendo una circo-scrizione solo per loro, così che Cesari diventerebbero davvero tutti”.Per concludere, mi racconti un aneddoto della ‘tua’ Fano dei Cesari?“Mi fa un po’ ridere raccontarlo, proprio io che sono considerato uno dei pastic-ceri STORICI di Fano, eppure credo di essere stato l’unico, quel giorno, a fare il giro del Pincio -destinato alle bighe- con un veicolo MODERNO… La gara stava per cominciare, io però non avevo an-cora consegnato l’acqua refrigerata ai fi guranti, così ho dovuto precedere tutti gli altri ‘concorrenti’… ‘in sella’ al mio furgoncino: comico no?”.

Essere Giovani > Locali

A cura di Paola Zeppi

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DARSENA CENTRALEPORTO DI FANO

WWW.SCIMITAR.IT

TEL. 0721.820829

Eventi Eventi

La Fano dei Cesari... SEI TU!

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Bagni Carlo, ringraziando tutti i suoi sponsor e collaboratori e ricordando che nel suo sito, www.bagnicarlo.it, è presen-te un link per accedere al sito del C.S.I., per tenersi aggiornati sullo svolgersi di tutta l’animazione sportiva, continua ad augurare a tutti una felice estate. Ecco le occasioni della spiaggia più gran-de, giovane e spensierata della sassonia:

- NAVIGAZIONE INTERNET WI-FI direttamente dall’ombrellone

- Domenica 1/15/29 Luglio e 5/19 Agosto

APERITIVO IN SPIAGGIA con la discoteca Miù Jadore di Marotta

- Tutti i martedì, dal 3 al 31 Luglio, dal 1 al 21 Agosto,

Radio Fano presenta BOLLICINE, trasmissione in diretta di satira dove i protagonisti saranno i clienti

- Tutti i giorni dall’1 al 31 luglio e dal 1 al 30 Agosto LEZIONI DI NUOTO

- Dall’1 al 31 Luglio e dal 1 al 26 Agosto servizio di BABYSITTERAGGIO

E ANIMAZIONE di giovedì, vener-dì, sabato e domenica

- Tutti i sabati, dalle 9 alle 13, dal 1 al 31 Luglio, dal 1 al 25 Agosto,

DIRETTA CON RADIO FANO

- Dal 1 luglio al 20 Agosto tante giornate saranno dedicate a

fare MERENDA INSIEME a base di frutta.

- Tutti i giorni, dal 1 al 19 Agosto, lezioni di ACQUAGYM

LA NOSTRA ESTATE

Bagni Carlo

- Giovedì 9 Agosto WATAMU DAY festa in piscina dalle ore 20.

- Mercoledì 15 Agosto FERRAGLUPPA cena in spiaggia con prelibatezze

portate da casa

- Tutti i mercoledì dal 1 al 22 Agosto CENTRO BENESSERE

- Venerdì 24 Agosto CENA E DOPOCENA al Miù

Jadore

- Dal 6 al 13 Agosto GRAN TOR-NEO DEL CALCIO

Speciale Estate Speciale Estate

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Amicizia, complicità, fi ducia reciproca.

Casi di successo Casi di successo

A TU PER TU CON DOMENICO SERAFINI…

Domenico, tanta passione per il volo e…cos’al-tro?“Be’, assolutamente molto altro. Non esisterebbe la Yakitalia se non ci fossero solide fondamenta, e mi riferisco all’amicizia, alla complicità, alla fi ducia reciproca, sentimenti imprescindibili che animano fi n dal primo giorno i nostri rapporti. L’amore per il volo ci ha fatto incontrare, l’ar-monia e il forte spirito di gruppo ci hanno con-sentito e ci consentiranno di stare insieme”.

YAK52Lo YAK52 è un aereo biposto in tandem, progettato in Russia dalla YAKOVLEV BUREAU.La produzione dell’aereo si è avvia-ta nel 1979 a Bacau in Romania dal-la AEROSTAR.Da allora sono stati prodotti più di 1.800 esemplari. Lo YAK52 è stato impiegato in tutta l’Unione Sovie-tica come addestratore militare di base e come addestratore acrobatico avanzato.Lo YAK52 è un aeroplano dalle pre-stazioni eccellenti e forza notevole con fattori di carico di +7/-5G con due piloti e il pieno di carburante. Dopo il 1991 L’aereo ha diversifi -cato il suo mercato di utenti milita-ri esclusivi, conseguendo anche un grande interesse da parte di utenti civili.L’aereo è un monoplano tutto me-tallico ad eccezione degli alettoni, del timone di direzione e del timone di profondità che sono ricoperti in tela.Dispone di due serbatoi posti al-l’interno delle ali della capacità di lt.61 ognuno. E’ equipaggiato con un motore M14P a pistoni con nove cilindri radiale raffreddato ad aria che sviluppa ben 360 cavalli, monta un’elica bipala a passo variabile del diametro di 2,40 metri.Il carrello triciclo è semi-retrattile ad azionamento pneumatico, come i fl ap ed i freni.

Foto archivio Yakitalia

Yakitalia

Il team YAKITALIA è stato fondato il 5 marzo 1999 da un sogno di due amici, Carlo Mariani e Domenico Serafi ni, l’uno l’antitesi dell’altro. Carlo aveva nel proprio carnet 2.200 ore di F104 e altre diecimila di Boeing 737, più di 1.200 lanci col para-cadute e un’interminabile sfi lza di brevetti di istruttore, compresa l’acrobazia con gli alianti. Domenico, invece, vantava un bre-vetto di 2° grado e un attestato di istruttore ULM con 2.000 ore di tubi e tela. Carlo e Domenico si erano incrociati sui campi di volo più di una volta, simpatizzando e get-tando le basi paritetiche del loro sodalizio: “Se tu mi insegni a tirare il tonneau con il CAP10, ti faccio provare il Tucano”.Da lì iniziò l’avventura YAKITALIA.Il nome YAKITALIA prende spunto dagli aerei impiegati, di costruzione sovietica, quali lo YAK 52 e lo YAK 55.

Oggi il team YAKITALIA è composto da una compagnia di piloti “assortita”: pro-fessioni diverse, diverse esperienze di volo, differenti percorsi di vita, ma tutti amalgamati nel crogiolo di una comune e sconfi nata passione per quel volo da adre-nalina, fatto a bordo di aeroplani che sanno di ferro e di olio come quelli di una volta.La pattuglia è composta da 4 aerei, di cui 3 YAK52 ed 1 Yak55, basati sull’aeroporto di Fano.La YAKITALIA vuole promuovere e di-vulgare il volo acrobatico in formazione in tutta la sua spettacolarità, proprio perché è in grado di trasmettere emozioni così forti ad ogni evoluzione.Dalla sua nascita ha partecipato ha più di 160 eventi in tutta Italia.Da questa stagione (2007) la pattuglia è sponsorizzata da Memphis Belle.

Carlo Mariani, in aeronautica militare dal 1976 al 1992 – corso “sparviero III”5° Stormo 23° Gruppo Caccia Intercet-tori su F104S su cui ha volato per ben 2.200 ore.Attualmente Comandante di Boeing 737 (Airone).E’ istruttore di volo acrobatico a motore e di aliante. E’ paracadutista sportivo. All’attivo 19.700 ore e 1.350 lanci con paracadute. Ha partecipato a competi-zioni nazionali ed internazionali di acro-bazia. YAK52 – HA-HUI

Domenico Serafi ni, ha conseguito la licenza di pilota privato nel 1982, all’at-tivo 3.700 ore e da allora ha esercitato la sua passione su diversi tipi di aeromobi-li; dall’ultraleggero dove ha totalizzato ben 2.000 ore di volo, all’aliante dove conta 600 ore di volo ed è anche istrut-tore ed ha partecipato a gare nazionali di acrobazia.

Nel 1993 ha conseguito l’abilitazione al volo acrobatico partecipando a competi-zioni nazionali con CAP10B.Gregario di sinistra e leader YAKITALIA durante il volo in formazione in coppiaYAK52 – HA-HUJ.

Carlo Alberto Scopel, 43 anni pilota istrut-tore VDS. Pilota acrobatico, di aliante, para-cadutista sportivo. Ha completato l’addestra-mento per il volo acrobatico in formazione e da quest’anno ricopre il ruolo di gregario destro. Ha all’attivo 1.600 ore di volo.

Daniele Locatelli, in Aeronautica Milita-re, assegnato al 53° Stormo 21° Gruppo Caccia dal 1991 al 1996 dove ha volato su Velivolo F104. Dal 1996 al 2004 al 4° Stormo 20° gruppo come pilota istruttore su F104, totalizzando ben 2.500 ore di volo su F104. Attualmente è pilota istruttore Su Velivolo EF 2000 (Eurofi ghter 2000), oltre ad essere Pilota istruttore acrobatico pres-so il locale Aeroclub. Ad oggi ha totalizza-to oltre 3.500 ore.Attività acrobatica dal 1995 ad oggi: ha partecipato in tutte le categorie acrobati-che oltre ad aver fatto parte dal 2003 al 2006 della squadra italiana categoria illi-mitata.

Antonio Diana, in Aeronautica dal 1976, attualmente in servizio al 2° Stormo 313° Gruppo Addestramento Acrobatico PAN.Dal 2004 cura le pubbliche relazioni non-ché l’organizzazione di tutte le manifesta-zioni sul territorio nazionale, seguendo l’apporto logistico e organizzativo.

Piloti in addestramento:Giuseppe Pierantoni, 53 anni, ha conse-guito la licenza di pilota privato nel 1999, all’attivo 550 ore di volo, abilitato al volo acrobatico dal 2004; nella vita privata fa l’imprenditore e costruisce piscine.

Pacenti Enzo, 50 anni, ha conseguito la li-cenza di pilota acrobatico nel 1985, all’at-tivo 2.750 ore di volo. Istruttore di volo da diporto e sportivo. Gare acrobatiche nazio-nali dal 1987 al 1991 con CAP10. Dal 1997 ad oggi partecipa alle manifesta-zioni nazionali con lo spettacolare RV6, che conta 870 ore dal primo volo effettuato dallo stesso Enzo Pacenti.

Piloti in addestramento acrobatico:Gianfranco CapraiMoreno MancinelliPaolo SapignoliLorenzo Pesaresi

COMPONENTI DEL TEAMED EQUIPAGGI:YAK52 – LY-GFC

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Associazioni Associazioni

11 agosto GRADO12 agosto LIGNANO26 agosto JESOLO1 settembre MEMPHIS BELLE2 settembre MEMPHIS BELLE8 settembre FERRARA CAP9 settembre FERRARA CAP15 settembre RAVENNA16 settembre RAVENNA17 settembre LODI22 settembre UDINE AIR EXTREME23 settembre UDINE AIR EXTREME29 settembre FERRARA30 settembre LUCCA6 ottobre VIGNA DI VALLE7 ottobre VIGNA DI VALLE

Il 13 gennaio 2005, presso il ristorante La Cantinaza di S. Liberio, Monte Maggiore al Metauro, si è costituita L’Associazione Club Frecce Tricolori Fano, Associazione di promozione sociale.

SOCI FONDATORIUgo Diana (Presidente)Domenico Serafi ni (Vice Presidente)Antonio Rossetti (Consigliere)Angelo Proscia (Consigliere)Duilio Signoretti (Consigliere)Gianluca RossettiLuigi FerriCarlo MarianiMario FrancoliniAlfi o Baruffi (segretario)

L’amore per il volo ha sede qui

L’Associazione ha sede a Fano in via Enrico Mattei 50, presso l’aeroporto, e persegue il fi ne della solidarietà, civi-le, culturale e sociale, oltre a fi nalità di aggregazione di ammiratori della Pattu-glia Acrobatica Nazionale “Frecce Tri-colori”, con lo scopo di dare continuità all’attività di sostegno e divulgazione della P.A.N. e dell’Aeronautica Militare Italiana. Il Club ha lo scopo di far cono-scere il mondo aeronautico ai cittadini, creando un’aggregazione tra più perso-ne, trasmettendo valori di unità, lealtà e solidarietà, ed essendo apolitica, aparti-tica, senza fi ne di lucro. Il Club Frecce Tricolori Fano realizza i seguenti interventi:• Organizza conferenze, viaggi, corsi di carattere aeronautico, come momenti di socializzazione e di sviluppo culturale.• Partecipa a manifestazioni aeree e sa-loni aeronautici, visite a musei, aeroporti militari e civili, campi volo, industrie ae-ronautiche.• Affi ancamento alle nuove generazioni che intendono avvicinarsi al mondo del volo, organizzando battesimi del volo o voli promozionali.• Favorisce lo svolgimento della vita asso-ciativa in un ambiente di incontri e utilizza le tecnologie moderne per poter facilitare lo scambio di idee e conoscenze sulle te-matiche del mondo dell’aviazione. • Svolge tutte le sue attività anche in col-laborazione con enti pubblici, istituzioni, altre Associazioni e scuole.

Il 6 luglio scorso il Club Frecce Tricolori Fano ha organizzato una cena presso il Ri-storantino Primasecca di Torrette di Fano, per invitare il Comandante Massimo Tam-maro ed altri sette piloti delle Frecce Tri-colori, in occasione della loro venuta nelle Marche per via di due manifestazioni alle quale avrebbero dovuto partecipare il 7 e l’8 Luglio, a Falconara e Porto Recanati.“Non è stato facile organizzare l’incontro” ci ha detto il Presidente del Club, Ugo Dia-na, “perché questi piloti hanno veramente tanti impegni da osservare, però sono felice abbiano accolto la nostra richiesta, anche perché la causa era particolarmente impor-tante. Le Frecce Tricolori hanno fatto stare con il naso all’insù i cittadini fanesi tre vol-te, fi no ad ora, la prima nel lontano 1967, e poi di recente nel 2004 e nel 2006. In que-ste occasioni abbiamo potuto assistere tutti a momenti di rara e straordinaria bellezza,

Club Frecce Tricolori Fano

rara soprattutto perché questi piloti si esibi-scono molto poco spesso in Italia. Eppure, quando siamo riusciti ad averli, è stata per tutti un’emozione indescrivibile, che fa ri-cordare con nostalgia persino le ore di fi la in auto che in tanti hanno dovuto sopportare prima, per raggiungere il luogo dell’evento, e dopo, per fare rientro a casa.Bene, il 15 settembre prossimo scadranno i

termini per presentare la domanda da inol-trare all’Aeroclub Italia, affi nchè possiamo tornare ad ammirare nel 2008 le acrobazie delle Frecce Tricolori sui cieli fanesi, così noi del Club abbiamo colto l’occasione del-la loro venuta nelle Marche per invitarli e far loro capire quanto teniamo alla loro esi-bizione”.La cena in onore degli straordinari piloti

Tricolori è stata possibile grazie ad Alessan-dro Gasparini del Ristorantino Primasecca, ma ulteriori ringraziamenti vanno anche a Massimo Spriano, che ha offerto loro 10 caschi Momo Design modello Ferrari (nei colori del giallo e del rosso), e ad Ermes Boiani della Pasticceria Letizia di Marotta, che ha preparato per l’occasione una bellis-sima quanto ottima torta.

PROGRAMMA MANIFESTAZIONI AEREE 2007

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Arte e cultura Arte e cultura

Tilli Antonelli, Presidente Pershing e Itama

“La chiesa di San Domenico è il grande tempio sorto sull’intersezione del cardo con il decumanus, probabilmente dove sorgeva l’antico fanum: forse proprio in questo luo-go gli àuguri, presenti alla fondazione della città, hanno tracciato le due grandi linee di-rettrici sulle quali è cresciuto e si è svilup-pato il tessuto urbano, dall’inconfondibile fi sionomia classico-romana tuttora presente nella distribuzione delle vie e nella disposi-zione delle piazze, con il preciso riferimento, di inusuale suggestione, dell’arco augusteo”. Con queste parole l’Ingegner Fabio Tom-bari, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, ha introdotto il volume “La chiesa di San Domenico a Fano” (*), facendo quindi capire sin da subito l’enorme importanza che questo monumento ha per la città di Fano. Vittima di angherie belliche, oltre che di ca-lamità naturali, il San Domenico avrebbe fi -nito di sprofondare nel pietoso degrado che aveva iniziato a coinvolgerlo negli ultimi decenni, se la Fondazione non fosse inter-venuta per acquisirlo prima, e restaurarlo poi, con l’obiettivo principale di ridargli vita con lo stesso “slancio ideale dei fonda-tori”, ovvero “prevedendo la conservazione nel tempio delle opere d’arte di ispirazione esclusivamente religiosa, in particolare quelle attinenti l’Ordine Domenicano, ori-ginariamente concepite per la chiesa e dal-la Fondazione appositamente riacquistate per tale intento” (*).Dopo i terremoti e le distruzioni del seco-

Il grande tempio fanese ha riaperto le porte alla città

Pinacoteca San D omenico

lo scorso, dopo circa cento anni di tentati e parziali restauri, nel corso del 2006 la chiesa venne uffi cialmente acquistata dalla Fonda-zione, la quale incaricò gli architetti Simonci-ni e Landi di presentare un nuovo progetto di restauro e risanamento conservativo, questa volta per realizzarvi qualcosa che mettesse a disposizione di tutta la collettività “un edi-fi cio grande, spazioso, imponente, di gran-dissimo interesse architettonico e artistico, ricco di tele, affreschi, statue, lapidi e tracce signifi cative di un passato meravigliosamen-te vivo e godibile” (*), ovvero la pinacoteca che è oggi il San Domenico.L’ambizioso progetto è ora dunque diventa-to una realtà, inaugurata il 10 Luglio scor-so alla presenza non solo delle massime autorità sia civili che religiose locali, ma anche del Ministro Francesco Rutelli, che durante il suo intervento ha ribadito quanto sia importante che, quando si parla di con-servazione e valorizzazione di ciò che rende preziosa l’Italia tutta, gli italiani rimangano saldi e uniti, nel nome di quella bellezza dif-fusa che tutti dovrebbero poter non solo co-noscere, ma soprattutto amare e difendere.La pinacoteca San Domenico comprende opere di artisti locali dei secoli XIV – XVIII, quali ad esempio Giovanni Francesco Guer-rieri ed il Guercino. Le visite, completa-mente gratuite, si svolgeranno dalle ore 19 alle 23, ogni venerdì e sabato fi no all’8 di Settembre, e chiunque lo desidererà, sem-pre a titolo gratuito, potrà disporre di un si-stema di audio-guida turistica a 4 lingue per

apprendere la storia di ogni opera esposta.

L’interno della chiesa dopo il restauro

L’abside ancora squarciata dal crollodel campanile, come appariva nel 1947

La chiesa durante i lavori di restauro del 1975

Foto di repertorio e documentazioni (*) tratte dal libro “La chiesa di San Domenico a Fano”, a cura di Gianni Volpe

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Motori Motori

Dire che l’attesa per la nuova Fiat 500 sia stata spasmodica è decisamente riduttivo. Ogni pagina web, ogni rivista, ogni forum, qualsiasi ambiente automobilistico è lette-ralmente deragliato dai binari della comune trepidazione, perché questa nuova Fiat 500 è come la punta di diamante del Gruppo Fiat, come il gioiellino da portare al dito per far vedere di cosa si può essere capaci.Ma siccome a volte, per andare avanti, bi-sogna fare un passo indietro, così come l’ha fatto Fiat negli ultimi tempi, recuperando appieno la missione originaria dell’azienda, ovvero quella di costruire auto belle nello stile, brillanti nei motori, accessibili e capaci di garantire una migliore qualità della vita di ogni giorno, anche noi, per parlarvi un po’ di questa nuova “piccolina”, abbiamo voluto fare altrettanto…La Fiat 500, amichevolmente detta cinquino, è senza dubbio fra le automobili italiane più famose, ma gli eventi e le circostanze che portarono alla sua ideazione non lo sono al-trettanto, infatti parrà strano, ma tutto ebbe inizio da un’idea di Benito Mussolini. Nel 1930, il Duce aveva convocato il senatore del Regno d’Italia, Giovanni Agnelli, per informarlo della “inderogabile necessità” di motorizzare gli Italiani con una vettura eco-nomica che non superasse il costo di 5.000 Lire.Un’idea di grande impatto propagandistico, questa, che, non appena fu eletto primo mini-stro, Hitler si affrettò a copiare, convocando Ferdinand Porsche ed intimandogli di realiz-zare un’automobile dal costo non superiore ai 1.000 marchi; quella che sarebbe divenuta

SCHEDA TECNICAPer quel che riguarda le dimensioni, i dati uffi ciali parlano di 355 cm di lunghezza, 165 cm di larghezza e 149 cm di altezza. Dal punto di vista dei propulsori, oltre al turbodiesel 1.3 16V Mjet da 75 cavalli, sotto il cofano compatto della nuova 500 trovano posto due motori benzina, il 1.2 8V da 70 cavalli ed il divertente 1.4 16V da 100 cavalli, in attesa del paventato bi-cilindrico turbo, di cui si chiacchera ormai insistentemente.La versione fi rmata dallo scorpione Abar-th utilizzerà invece un 1.4 T-JET Turbo da 135-150 cavalli, come una vera piccola bomba, di quelle che non si vedevano da tempo.Ad affi ancare la berlina ci sarà una versio-ne convertibile, con tetto apribile a scom-parsa. Questo sfi zioso allestimento sem-bra però destinato a debuttare nel 2009, in contemporanea con la Giardiniera, dotata anche di trazione integrale.Gli allestimenti sono due, denominati Lounge e Sport. Il primo prevede tessuti in cordura, mentre la versione più sporti-va offre dei sedili più avvolgenti, elementi neri e color cuoio ed il pomello del cam-bio in metallo. La dotazione interna di ambedue gli allestimenti prevede clima manuale, tetto apribile elettrico, autoradio Mp3 con ingresso USB e comandi al vo-lante, oltre a ben sette airbag.Non mancheranno comunque molti optio-nal, con i quali personalizzare la “propria” 500: dagli interni in pelle Frau ai cerchi in lega fi no a 16 pollici, passando per vari adesivi esterni e particolari cromati per la carrozzeria. 12, infi ne, i colori previsti al lancio: si va dal bianco perlato al giallo.

Nata il 4 luglio / 1957-2007

Bentornata 500famosa con il nome di “Maggiolino”.Preoccupato per il diffi cile incarico, cui avrebbe volentieri rinunciato, Agnelli rimise la questione ai progettisti dell’uffi cio tecni-co della Fiat, che si divisero in due opposte correnti di pensiero. La prima riteneva pos-sibile raggiungere lo scopo con tecnologie e schemi già utilizzati dalla Fiat, risparmiando all’osso su dotazioni e materiali. La seconda, valutando che l’azienda torinese non fosse in grado di fornire un prodotto adeguato in tempi brevi, proponeva di affi dare il proget-to a Oreste Lardone, un estroso tecnico che all’Itala aveva già realizzato un interessante prototipo di piccola vettura economica.All’inizio la scelta della direzione aziendale Fiat fu di procedere con entrambe le ipotesi di lavoro, ma dopo che, nell’estate del 1931, il prototipo della Lardone, appena uscita dal Lingotto, si incendiò facendo saltare a terra gli sfortunati occupanti, la progettazione del-la piccola vettura proseguì senza entusiamo fi no all’ottobre 1932, quando un’improvvisa visita del Duce allo stabilimento rammentò ad Agnelli l’impegno assunto.Di qui, nel 1936, venne partorita la “Topoli-no”, che rimase in produzione fi no al 1955,

sostituita poi dalla 600. Nell’Italia dei primi anni 50, caratterizzata da un’economia pre-valentemente agricola e ancora lontana dal benessere diffuso, erano forti le avvisaglie di un radicale sviluppo economico e sociale, che presto avrebbe coinvolto il Paese: con il graduale passaggio all’industrializzazione e con i primi tiepidi approcci al consumo, una delle principali domande, ancora sen-za adeguate risposte del mercato, riguarda-va proprio la mobilità individuale. Sin dal 1952 correva voce che Fiat stesse pensando di realizzare una piccola vettura economi-ca, e quando nel marzo 1955 fu presentata la “600”, si era creduto che il progetto fosse stato fi nalmente raggiunto. L’anno seguente, invece, ripresero a circolare voci uffi ciose in merito ad una nuova vetturetta, questa volta davvero “minima”, le cui immagini comin-ciarono presto ad essere cercate, poi scattate, poi fugacemente pubblicate; fi no a quando, nella data del 4 Luglio 1957, la Fiat Nuova 500 venne uffi cialmente presentata.Alla distanza esatta di 50 anni mamma Fiat ha ridato vita a quel mito, ed oggi Fanoinfor-ma ve la propone, con lo stesso ilare entusia-smo che si riserva ad un neonato!

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Fano e dintorni

Se madre natura ha fatto un bel regalo a tutti i ragazzi che hanno partecipato, il concor-so di bellezza di certo le ha fatto capire che l’avvenenza fi sica non è tutto: condizione necessaria, ma di certo non suffi ciente per diventare il Bellissimo o la Bellissima 2007, il fascino in quest’occasione è stato infatti affi ancato, oltre che dal carattere, anche da un’altra prioritaria “condizione”: il sistema della raccolta dei tagliandi. Che vuoi, se Bellissimo/a vuoi diventare, un po’ ti devi impegnare!

Fascino, talento, innovazione e creatività

I Bellissimi

Di Valentina Carboni, foto Leonardo Mattioli

Partito quattro anni fa dalla collaborazione de Il Resto del Carlino, il ristorante Albero-ne di Cartoceto e i Cerioni parrucchieri, il concorso di bellezza maschile e femminile insieme “I Bellissimi” si è concluso anche quest’anno, dopo essere stato ospitato nella nostra provincia per cinque selezioni, quelle di Fermignano, Fano, Tavernelle, Urbania e Fossombrone. A vincere, nella serata fi nale tenutasi presso il ristorante Alberone, sono stati i ragazzi che hanno ottenuto più taglian-di de Il Resto del Carlino a loro favore, oltre

che il giudizio più alto della giuria, e que-st’anno lo scettro lo hanno portato a casa due pesaresi, Johnny Variani e Laura Bitondo. I due giovanissimi hanno guadagnato un pre-mio in denaro offerto dalla Bomber viaggi di Fermignano ed un book fotografi co offerto da Foto Jonata di Calcinelli: “Mi ha iscrit-to mia madre – ci ha detto Johnny, nato a Torino nell’88– ed ora le sono grato, sono felice di aver partecipato, non solo perché ho vinto! Vivo a Pesaro e devo frequentare il V° anno al Benelli. Le mie passioni sono

lo sport in generale, soprattutto il calcio, la musica, l’elettronica e le macchine”. Anche Laura ha le idee piuttosto chiare, nonostante i suoi 16 anni: “Ho partecipato perché sa-pevo che mi sarei divertita tantissimo – ci ha raccontato la Bitondo, nata a San Giovanni Rotondo nel’91 – e così è stato. Poi ho vin-to! Studio al liceo artistico di Pesaro, adoro l’arredamento, infatti mi piacerebbe aprire un bel negozio tutto mio”. Due fasce speciali sono andati a quei ragazzi che hanno avuto maggiori voti dalla giuria: Luca di Giulio, spigliato fanese di 22 anni e Marella Conti, altrettanto disinvolta pesarese con il sogno di mettere su famiglia. Poi c’erano Mister macho e Miss in Gambissima: il primo è an-dato a Marco Venturi di Fermignano, mura-tore con il sogno di diventare il Caltagirone della nostra provincia e la seconda alla bella ucraina Karolina Lupu, cameriera di Borgo Massano, fi no al penultimo giorno in testa alla classifi ca dei tagliandi. Miss e Mister sorriso sono Valentina Capellacci, dolce ur-binate, giovanissima, con la passione per il rap e il sogno di fare la dottoressa e Kimi Sadiku, dal sangue macedone, allegro e

Fano e dintorni

13 AGOSTO

Musica dal vivo con i“Neutro a terra”

19 AGOSTO

Spettacolo brasilianocon animazione, musica

e ballerine

24 AGOSTO

Degustazione di gelatonel privé del MIU MIU

12 E 26 AGOSTO

Aperitivi ai Bagni Carlocon la musica del MIU MIU

29 AGOSTO

Musica dal vivocon i “Lofers”

BON BON ART CAFÈViale Cairoli, 56

Lido di Fano

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solare. Miss e Mister eleganza invece sono andati al giovane di Urbania Andrea Duran-ti e a Teresa Fratepietro, mediterranea. Tut-to questo nella bella serata di fi nale del 15 luglio, all’Alberone dell’instancabile Euro Roscini, che non si è fatto mancare neppure ospiti d’eccezione: la conduzione del bravo speaker di Radio Fano, Daniele Bolla, le sfi -late dei Bellissimi (in abito elegante, costu-me e intimo), le coreografi e della brava Si-mona, le voci di Rodolfo Cangiotti (Dodo), di Francesca Aureli e di Mattia Sciascia, i Bellissimi 2006 Fabio Cannella e Giada Ga-sperini e la reginetta del Carnevale Alice Se-veri. Ad impreziosire ancor di più la serata sono stati poi la sfi lata degli abiti realizzati dagli allievi del corso di design e discipli-ne della moda dell’Università di Urbino e il premio “Urbino per la moda”, in cui gli abiti dei ragazzi sono stati giudicati da una giuria a dir poco qualifi cata, presieduta da Domenico Spaggiari, presidente della D.S. Consulting /Billionaire, di Fano. In giuria anche Galliano Crinella, presidente del cor-so di laurea urbinate. Ecco a chi sono andati i premi: miglior talento è Giada Gaia Cica-la, ricerca e innovazione per Sandra Cricca, creatività per Elena Bigini e tecnica di realiz-zazione a Lusy Felicetti. “Sono felice di es-sere stato invitato – ha detto Spaggiari – ed è stato davvero diffi cile scegliere gli abiti da portare, questi ragazzi sono tutti fantastici. Mi piace la collaborazione che si è creata con l’Università, la cooperazione tra scuola e azienda è fondamentale”.

> Fano

> Fermignano

> Fossombrone

> Tavernelle

> Urbania

Fano e dintorni Fano e dintorni

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Il trasportoaereoa cura dell’Avv. Nicolò [email protected]

Molti hanno paura di volare.Altrettanti amano il volo nella molteplicità delle sue forme e componenti.L’art. 1 del Codice della Navigazione, rubri-cato “Fonti del diritto della navigazione”, così recita: “In materia di navigazione, marittima, interna ed aerea, si applicano il presente codi-ce, le leggi, i regolamenti, le norme corpora-tive e gli usi ad essa relativi. Ove manchino disposizioni del diritto della navigazione e non ve ne siano di applicabili per analogia, si applica il diritto civile.”.Esiste, quindi, una molteplicità di norme - molte di valenza internazionale - che di-sciplinano le attività di volo, commerciale

Quando il contenuto gastrico - duodenale, sia esso gassoso che liquido, risalendo l’esofago, raggiunge le corde vocali e le strutture superiori ipofaringee, si realizza il cosi detto “ refl usso laringo-faringeo”. Questa entità patologica è considerata oramai da molti Autori come patologia autonoma anche se è corretto inquadrarla fra le manifestazioni extraeso-fagee del più conosciuto “refl usso gastro esofageo – GER”.La risalita del contenuto gastro-duodenale verso l’esofago è principalmente da ricondurre a rallentato svuotamento gastrico e ad incontinenza dello sfi n-tere esofageo inferiore associate ad errate abitudini alimentari (caffè, coca cola, cioccolata, menta, fumo, etc.) ed obesità, in situazioni anatomo funzionali fa-vorenti quali la presenza di una ernia iatale (scivola-mento di parte dello stomaco oltre il cardias). Tale malattia è responsabile dei rigurgiti e della classica” e pirosi retrosternale” più comunemente conosciuta come “bruciore nel petto” che può determinare vere

A solo 40 chilometri a nord-est di Madeira si trova una delle più affascinanti isole del mondo: Porto Santo, scoperta nel XV secolo. Il centro principale è Vila Baleira, dove soggiornò Cristoforo Colombo dopo aver sposato la fi glia del governatore dell’isola, e fu proprio in questa cittadina che avvenne la pre-parazione del suo viaggio alla scoperta del Nuovo Continente. Di quel suo soggiorno resta la casa dove visse, un’abitazione quattrocentesca che attualmente ospita un Museo Etnografi co di valore unico. Il clima dell’isola è decisamente fuori dalla norma per mitez-za: le temperature medie variano infatti fra i 18 e i 27 gradi tutto l’anno. Porto Santo è conosciuta come Isola d’Oro grazie al suo clima asciutto, che riempie il paesaggio di ombre nei toni del giallo e dell’ocra. Le precipitazioni qui sono infatti normalmente scar-se, con poche differenze fra una stagione e l’altra, il che rende l’isola ampiamente godibile tutto l’anno.

e proprie lesioni infi ammatorie (esofagiti) del rive-stimento esofageo e/o nei casi cronici più gravi non trattati, neoplasie. Il cattivo funzionamento anche dello sfi ntere esofa-geo superiore che “chiude” la regione esofagea più alta, permette il contatto fra contenuto gastrico e la regione cordale e sopracordale che sovrasta l’esofa-go, generando il “refl usso laringo – faringeo” che va considerato nella maggior parte dei casi una malattia cronica intermittente, presentando periodi di riacu-tizzazione nel contesto di pause sintomatologiche.Il rivestimento mucoso delle corde vocali e delle strutture sopracordali ipofaringee, non ha meccani-smi di difesa atti a proteggerli dall’azione lesiva del contenuto liquido gastrico, principalmente pepsina (enzima digestivo) ed acidi biliari (contenuti nel duodeno) e questo determina nel tempo un edema (gonfi ore) delle strutture laringee (corde vocali, ari-tenoidi, regione interaritenoidea) ma anche, nei casi cronici più gravi, lesioni leucoplasiche (pre cancero-si) o carcinomatose. Questo quadro patologico peculiare, assieme alla presenza di sintomatologia correlata, permette allo specialista otorinolaringoiatra con un attento esame di videolaringofi broscopia (visone ingrandita delle corde vocali per mezzo di un sistema di fi broscopia

o privato.E se un incidente aereo comporta sempre un importante impatto emotivo, il trasporto aereo è un genere di trasporto sicuro e, se confronta-to, più sicuro di altri generi quali il trasporto ferroviario o quello automobilistico.Ciò è una convinzione suffragata da dati sta-tistici consolidati che, negli anni, hanno mo-strato peraltro una continua tendenza al mi-glioramento.Ma la sicurezza del volo - a tutti i livelli - è oltremodo garantita da norme e standard in-ternazionali, pur se non ancora recepiti for-malmente nell’ordinamento nazionale.Oltre al Codice della Navigazione, vi sono varie circolari della Direzione Generale del-l’Aviazione Civile che danno disposizioni in materia di esercizio della navigazione aerea.Ma soprattutto vi è l’ICAO (International Civil Aviation Organisation) che ha stabilito Standards di sicurezza operativi per gli sta-ti contraenti la Convenzione di Chicago del 1944: tali standards sono stati recepiti in Italia attraverso la legge 213 del 1983.A livello europeo, infine, con l’obiettivo di rendere omogeneo - ergo più sicuro - il tra-sporto aereo, è stata istituita la JAA (Joint Aviation Authority) cui aderiscono i 27 Stati contraenti gli accordi di Cipro del 1990.La JAA ha promulgato la normativa JAR-OPS1 che regola in toto le attività di esercizio del volo di linea; tale normativa è stata recepi-ta mediante Decreto del Ministro dei trasporti nel suo testo integrale in lingua inglese e di fatto scavalca e risolve in buona parte i vuoti presenti nella legislazione nazionale.

.Nel 1474 Giovanni della Rovere, nipote del Papa Sisto IV, diventa Signore di Senigallia e del Vica-riato di Mondavio. La concessione di questi ter-ritori era avvenuta per consentire al Pontefi ce di trattare da pari a pari il matrimonio, che avrebbe unito la Casata dei Della Rovere con quella dei Montefeltro. Giovanna, fi glia di Federico, creato Duca nello stesso anno, avrebbe sposato il dicias-settenne nipote del Papa. La concessione del Vi-cariato di Mondavio era particolarmente impor-tante, perché il suo territorio univa la Signoria di Senigallia al Ducato Urbinate. La Rievocazione Storica ricorda il fastoso corteo che si mosse da Urbino per la presa di possesso uffi ciale dei nuovi possedimenti rovereschi e ripercorre, con rigore

storico, le tappe che sottolineano quella che pos-siamo defi nire una vera e propria festa. Accompa-gnato dal suocero, il Duca Federico e dai maggiori esponenti della corte, Giovanni arriva a Mondavio. Nell’ultimo tratto del percorso gli erano andati in-contro alcuni tra i principali rappresentanti della comunità mondaviese, mentre alla porta principale della città lo accoglievano le autorità cittadine per richiedergli nuovi capitoli che il signore avrebbe dovuto redigere in comunione con la Sua gentile consorte, come atto di benevolenza ver-so i suoi sudditi. Nell’anno 1476 verranno pubbli-cati i Capitoli della Illustrissima et Eccellentissima Madonna Madonna Giovanna Feltria de Ruvere Prefectissa de Roma per lo bono Regolamento del-la Comunità de Mondavio”. La comunità offriva al Signore una manifestazione che rievocava le anti-che tradizioni del paese ed alcune gare di abilità in

cui si cimentava la gioventù del loco. Ogni anno, da allora, anche in forme diverse, il 13, 14 e 15 Agosto Mondavio rievoca questo episodio felice della sua storia, perché a Giovanni Della Rovere esso deve per mano di Francesco di Giorgio Mar-tini, la costruzione della sua importante Rocca, massima espressione delle fortifi cazioni militari del primo rinascimento italiano. Il programma inizia il 13 con un suntuoso Banchetto, prosegue il 14 con la parte rievocativa dell’offerta del cero, della terra, del sale, del pane e del vino alla chiesa, della promessa solenne di gareggiare con lealtà nel Palio e la preghiera dell’AMRS. Termina il 15 con un susseguirsi di cortei, giocolieri, saltimban-chi, le gare individuali ed il “Palio delle Contrade” di tiro all’arco e balestra, lo spettacolo teatrale “il Suoni e Luci”, la simulazione dell’incendio alla Rocca e fuochi storici d’artifi cio.

Rievocazione storica della Caccia al cinghiale

“CONOSCERE IL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTE E PREPARARE IL FUTURO”

e registrazione video) di formulare con ragionevole certezza il sospetto della presenza di un refl usso la-ringo faringeo.I sintomi che indirizzano lo specialista otorinola-ringoiatra a ricercare i segni laringei della presenza di un refl usso laringo faringeo sono statisticamente molto comuni:1. raucedine – disfonia (abbassamento di voce);2. “catarro” laringeo;3. sensazione di corpo estraneo faringeo;4. tosse cronica;5. faringodinia – disfagia (diffi coltà ad ingoiare).Formulato il sospetto diagnostico lo specialista oto-rinolaringoiatra, può a seconda del quadro clinico generale e sintomatologico ma anche dal disconfort che tale situazione provoca al paziente, consigliare una immediata terapia con IPP (inibitori di pompa protonica) per un adeguato periodo (che può essere anche di molti mesi) o richiedere un approfondi-mento diagnostico mediante un esame di PH – me-tria con impedenziometria. Nel caso in cui siano presenti lesioni leucoplasiche o carcinomatose cordali va programmato un breve ricovero ospedaliero per effettuare una MLDS (mi-crolaringoscopia diretta in sospensione) con biopsia escissionale della lesione cordale.

Molto diversa da Madeira, nonostante la breve di-stanza, Porto Santo è un’immensa distesa di sabbia color oro, calda ed accogliente: dune a perdita d’oc-chio. Il clima mite dona al luogo un’aura bucolica, dove frutta e ortaggi prendono il profumo della terra fertile, infatti qui è possibile assaggiare il gusto origi-nale dei frutti cresciuti naturalmente, come angurie, fi chi e meloni, ed immergersi nei profumi delle nu-merose varietà di fi ori spontanei dell’isola. In quest’isola il mare è limpido, calmo, caldo tutto l’anno e capace di rigenerare la pelle di chi va a fare il bagno: nelle acque e nella sabbia di Porto Santo i medici hanno scoperto proprietà terapeutiche che sono state provate scientifi camente, particolarmente ricche di iodio, magnesio e calcio e dalla temperatura che oscilla tra i 19 ed i 26 gradi. I vicoli e le affa-scinanti strade del quartiere storico di Vila Baleira, fondato da Goncalves Zarco nel 1418, sono diventati una bellissima area pedonale. Tutta la cittadella è im-preziosita da monumenti di navigatori, il più famo-so dei quali naturalmente è dedicato a Colombo, e da giardini pubblici dove, tra una boutique e l’altra, sono soliti riposare i turisti. Edifi ci interessanti della città sono poi la Chiesa Matrice, del XV secolo, e la fortezza di Sao Josè, del XVII°.La vivacità di questo paese, ancora fuori dallo stress moderno, è ben rappresentata nei chioschi e nei cafè circondati da palme esotiche. Davanti all’isola si tro-vano le Ilhas Desertas e Selvagens, isolotti disabitati, dichiarati riserva naturale: completamente privi di acqua dolce e raggiungibili solo con imbarcazioni private, rivestono un interesse soprattutto geologico e faunistico. Per maggiori informazioni … contattateci!

Porto Santo, l’isola d’oro

Errateabitudini alimentaria cura del Dott. Giuseppe [email protected]

a cura di Bomber Viaggi, [email protected]

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