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Page 1: FARAH DIBA IMPERATRICE IN ESILIO. LA VITA Farah Diba nacque il 14 ottobre 1938 dal padre Sohrab Diba ufficiale dellesercito iraniano. Suo padre era inoltre
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FARAH DIBA IMPERATRICE IN ESILIO.

• LA VITA• Farah Diba nacque il 14 ottobre 1938 dal padre

Sohrab Diba ufficiale dell’esercito iraniano. Suo padre era inoltre laureato in legge del Sorbonne

• Sua madre,la sig.ra Faridch Diba ,ha sorvegliato la sua formazione personalmente,in primo luogo al d’Arc del Jeanne del Tehran e in seguito alla scuola d’architettura di Parigi.

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L’IRAN• All'inizio della seconda guerra mondiale, l'Iran (nome poi dato nel 1935

dallo scià Riza Khan - fondatore della dinastia Pahlavi) in sostituzione di quello di Persia (Iran significa "terra degli Arii", nome smaccatamente nazionalistico) anche se aveva proclamato la propria neutralità, apparentemente parteggiava per i tedeschi (fino allora i principali partner commerciali dell'Iran) che nel giugno 1941 avevano invaso l'Unione Sovietica. Quest'ultima divenuta alleata dell'Inghilterra in funzione antinazista, con i propri militari, uniti a quelli inglesi, il 25 agosto 1941, con il pretesto di dare la sicurezza ai campi petroliferi, occupavano le regioni settentrionali e meridionali del Paese; costrinsero (perchè lo scià non volle avallare quell'arbitraria occupazione) abdicare e andare in esilio Riza Khan, e misero sul trono -il 16 settembre- il figlio Riza Pahlavi. Filo-occidentale, opportunista e con ambiziosi programmi, fondati sull'investimento dei proventi del petrolio che lui avrebbe potuto vendere ai paesi occidentali, giocando ovviamente al rialzo visto che sia la Gran Bretagna che l'Urss miravano a fine guerra proprio ai campi petroliferi iraniani esistenti e a nuove concessioni.

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L’IRAN• A Riza Pahlavi piaceva l'occidente. Fra

una rivolta e l'altra, o meglio fra una fuga e l'altra, era spesso in Europa e negli Stati Uniti, facendo riempire intere pagine di giornali e riviste che si occupavano di cronache mondane. Soprattutto per le sue avventure sentimentali e matrimoniali.

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PAHLAVI• Riza Pahlavi, sempre oggetto di desiderio di

tante attricette, ereditiere, principesse, sposò Soraya. Ma poi ritardando a dargli un erede, ripudiò pure questa. Ricominciò la corsa delle aspiranti dell'ambito trono iraniano. Mattei che pure lui era in corsa per le concessioni petrolifere in Iran fece approcci per favorire un matrimonio dello scià con una ex principessa italiana di casa Savoia.

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IRAN• Nell'Iran, prima dell'avvenimento di Reza Shah Pahlavi (1925-

1941),le donne hanno avuto pochi diritti e la loro partecipazione alla vita quotidiana era piuttosto limitata. Come imperatrice dell‘ Iran, Farah Pahlavi gli ha reso la sua missione per essere la moglie ideale, madre e un consorte devota che hanno realizzato fedelmente le sue funzioni reali. Così ha dimostrato che le donne potrebbero simultaneamente avere carriere ed essere casalinghe. Il successo che ha avuto nel migliorare la condizione delle donne ha avvantaggiato la maggior parte delle donne iraniane. Il suo scopo era dare loro la riservatezza ed il coraggio, per alzarsi sopra e dalla loro esclusione. Benchè sia la prima signora del paese, ha considerato il suo "importanza è essere misurata soltanto dall'effetto pratico di che cosa ho compiuto per il miglioramento del nostro popolo." Ha detto: il "era duro da dimenticarsi che, come donna, la mia posizione era fragile. Eravamo in un paese in cui la tradizione era forte, in cui molti uomini non potrebbero ancora accettare l'uguaglianza, gli stessi diritti per le donne che hanno considerato perfettamente naturali per l’impero.

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IRAN• Negli USA intanto le posizioni in seno all' ’amministrazione americana erano

diversificate. Appoggiavano cautamente il governo dello scià sia Rosalynn Carter, moglie del Presidente e amica personale dell' ’imperatrice Farah Diba, sia Schlesinger, il quale riteneva che sarebbe stato più facile tutelare gli interessi petroliferi americani nella zona se Pahlavi fosse rimasto al potere. Anche il potente Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Zbigniew Brzezinski, era favorevole a conservare il trono all' autocrate persiano. Il Presidente Carter però non sembrava ancora propenso a un intervento statunitense in Iran. La questione si risolse nel modo più semplice e forse inaspettato: ai primi di gennaio del nuovo anno Reza Pahlavi decise di abbandonare la lotta e lasciare l ‘Iran. Lo scià era stato spinto a questo passo sia dall ’ aggravarsi delle sue condizioni di salute fisica e mentale (era malato di cancro e in uno stato di grave depressione), sia dal convincimento che oramai la partita contro i suoi avversari, appoggiati del resto da gran parte della popolazione, fosse definitivamente persa. Il 26 ottobre, giorno del 59esimo compleanno dello scià, fu una giornata di lotta in Iran. Invece dei consueti festeggiamenti per il genetliaco del sovrano, Pahlavi e la sua famiglia furono costretti ad assistere alle devastazioni della folla inferocita, mentre le loro immagini venivano date alle fiamme. Il 16 gennaio 1979, lo scià e la sua famiglia salirono a bordo del Boeing Aquila Imperiale che doveva condurli in Egitto, ospiti del Presidente Sadat e subito dopo nel Marocco di re Hassan II. Alcune fonti parlano di un tentativo di colpo di stato organizzato dal   Farah Diba e Reza Pahlavi il giorno della partenza.

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Farah diba• Soraya Esfandiari Bakhtiari è morta il 25 ottobre 2001. Spieghiamo che era l'ex

regina di Persia, non imperatrice come erroneamente pubblicano molti giornali, poiché lo Scià suo

• marito era diventato imperatore solo alla nascita dell'erede maschio avuto da Farah Diba che, lei sì, è stata incoronata imperatrice. Soraya, è il nome arabo di una costellazione, nasce ad Isfahan, figlia del capo della nobile tribù degli Esfandiari Bakhtiari

• Soraya studia in Svizzera, in collegi scelti, si dice sogni di diventare attrice.• A diciotto anni quando la sua vita subisce una svolta: lo Scià ripudia la prima moglie

Fawzia, sorella di Faruk re d'Egitto, perché gli ha dato solo una figlia femmina e non l'erede maschio, e il primo ministro persiano, Mossadeq, gli mostra

• album di fotografie delle possibili, nuove spose. Così la• scelta cadde su Soraya, detta Raya, e il matrimonio è combinato.• 12 febbraio del 1951 la quasi diciannovenne Soraya sposa• trentaduenne Muhammad Reza Pahlavi. Il matrimonio combinato si rivela un

matrimonio d'amore, i due si amano appassionatamente. Ma i figli non arrivano e

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Farah diba• Soraya inizia la peregrinazione tra i luminari mondiali. Intanto, lo Scià è costretto

all'esilio. Il primo ministro Mossadeq• esautora e, in seguito ad una sollevazione popolare, il 16• 1953 la coppia è costretta alla fuga. Sono a Roma dove alloggiano al quarto piano

dell'hotel Excelsior, assediati• fotografi. Rientrano in Iran il 22 agosto,, ma i figli• continuano a non arrivare. Secondo quanto detto e scritto• Soraya, lei non aveva alcuna imperfezione fisica, semplicemente non arrivavano.

Poiché lo Scià l'ama appassionatamente, e lei lo ricambia, per salvare il matrimonio si ventilano due ipotesi. La prima è designare erede al trono

• fratello minore dello Scià, Alì, ma questi muore in un incidente aereo. La seconda: lui avrebbe sposato un'altra donna,

• poligamia è ammessa, che avrebbe ripudiato non appena• avesse dato il sospirato maschio. Soraya, nata persiana• cresciuta europea, rifiuta questo compromesso umiliante.• febbraio del 1958 lei si trasferisce in Europa dai genitori,• marzo lo Scià dà al mondo l'annuncio del ripudio. Soraya, così verrà chiamata

"principessa triste"

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LA FAMIGLIA• Nel 1939 Mohammad Reza Pahlavi sposò una sorella di Faruq I

d'Egitto, da cui divorziò dieci anni dopo. Nel 1951 sposò in seconde nozze Soraya Esfandiary Bakhtiari la quale non riuscì però a dargli un erede al trono, per questo con dolore venne ripudiata, ricevendo ricche probende dal divorzio che ne seguì. Quindi in seguito ad accordi con Savoia e Vaticano sposa, segretamente ma con rito cattolico e mussulmano, l'allora diciassettenne Maria Gabriella di Savoia dal quale riesce ad avere il tanto atteso figlio primogenito, Josef Monhud. Quest'ultimo vive oggi in Italia nascosto da poteri che gli negano il diritto di essere sé stesso, ovverosia: il figlio primogenito dello Shah di Persia Reza Pahlavi. Josef è povero e ha subito parecchi soprusi, ma continua la sua estenuante lotta per riappropriarsi della sua vera identità e della sua inenarrabile fortuna. Dopo questo matrimonio, durato solo il tempo che serviva alla nascita di Josef, Reza lo Scià sposò il 21 dicembre del 1959 Farah Diba, che gli dette un figlio maschio (Ciro Reza Pahlevi).

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FARAH DIBA IMPERATRICE IN ESILIO

La storia di Farah Diba e Reza Pahlavi è stata una storia sofferta poiché quando Reza Pahlavi,ripudiò Soraya,perché non aveva concepito eredi maschi lui l’amava ancora pur sposando Farah Diba.

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Lettere

Queste sono le lettere inviate da Farah Diba