fare di più non significa fare meglio

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e il progetto Fare di più non significa fare meglio Milena Lo Giudice Alberto Ferrando Marcello Bergamini Stefano del Torso Valdo Flori Michele Fiore Laura Reali Giovanni Simeone

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Health & Medicine


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Fare di più non significa fare meglio, choosing wisely, slow medicine, Ferrando,Vernero

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Page 1: Fare di più non significa fare meglio

e il progetto Fare di più non significa fare meglio

Milena Lo GiudiceAlberto FerrandoMarcello BergaminiStefano del Torso Valdo FloriMichele FioreLaura RealiGiovanni Simeone

Page 2: Fare di più non significa fare meglio

RELAZIONE DIVISA IN 4 parti1)Cosa è “Slow Medicine” e “Fare di più non significa fare meglio”2)Esempi pediatrici di “Fare di più non significa fare meglio”3)Proposte FIMP4)Possibili ostacoli all’iniziativa

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• L`OMS stima che l`ammontare delle prestazioni che non danno nessun beneficio ai pazienti corrispondono a circa il 20 – 40% della spesa sanitaria ( WHO 2010),

• I`80% dei «nuovi» farmaci immessi sul mercato negli ultimi 30 anni non sono che copie degli esistenti e solo il 2,5% rappresenta un progresso terapeutico (Fonte: Prescrire 2012)

Domenighetti-Vernero © SIMI 2014

Page 4: Fare di più non significa fare meglio

• Secondo la RAND Corporation, l` «inappropriatezza clinica» è definita come "...la prescrizione di prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche i cui rischi attesi o gli effetti negativi superano in modo significativo i benefici attesi per un paziente medio con uno scenario clinico specifico”

•Inappropriato sarà pure “l’accesso a prestazioni non necessarie” (overuse) e il “non accesso a prestazioni e cure necessarie ed adeguate” (underuse) - Institute of Medicine - Crossing the Quality Chasm

Quando una prestazione è inappropriata ?

Sandra Vernero

Page 5: Fare di più non significa fare meglio

•SOVRAUTILIZZO

•SOTTOUTILIZZO

•SCORRETTO UTILIZZO

Evitare:

Institute of MedicineCrossing the Quality ChasmA new Health System for the 21st Century

QUALITA’ = APPROPRIATEZZA

Sandra Vernero - Slow medicine

Sandra Vernero

Page 6: Fare di più non significa fare meglio

http://choosingwisely.org/

ABIM FOUNDATION : the American Board of Internal Medicine FoundationCONSUMER REPORTS: magazine americano pubblicato mensilmente da Consumers Union

Sandra Vernero

Page 7: Fare di più non significa fare meglio

Superamento del concetto “paternalistico” del Medico e sostituzione della “cultura dellamalattia” con la “cultura della salute”

To cure

To care

integrare il tradizionale modello bio- medico (processi di diagnosi e terapia)

con un più articolato modello di medicina centrata sul bambino e la famiglia (Patient -and Family- Centered Care o PFCC).

Ruolo del Pediatra di Famiglia

Page 8: Fare di più non significa fare meglio

L'essenza del PFCC è la certezza che ogni persona ha il diritto di essere integralmente rispettata e considerata, avendo al contempo la consapevolezza che la relazione di cura efficace si fonda sull’alleanza tra il medico, il bambino e la famiglia

Page 9: Fare di più non significa fare meglio

Consumer Reports Health

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Page 12: Fare di più non significa fare meglio

Torino, dicembre 2010: nasce Slow Medicine

www.slowmedicine.it

Page 13: Fare di più non significa fare meglio

… non ho dubbi che Slow medicine sia la migliore medicina del 21°secolo. Richard Smith

The case for Slow medicine

Complessità, incertezza, opacità, scarsa misurabilità, variabilità delle decisioni, asimmetria informativa, conflitti d’interesse e corruzione, sono le caratteristiche dei sistemi sanitari … una scatola nera difficilmente controllabile …

Gianfranco Domenighetti - Bologna, 14 dicembre 2012

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Sandra Vernero

Page 14: Fare di più non significa fare meglio

- uso appropriato delle risorse: EVITARE SOVRAUTILIZZO di indagini e trattamenti

- dare valore alla STORIA DEL PAZIENTE: la “voce della vita”- riappropriarsi della SEMEIOTICA FISICA, ridare importanza

all’esame obiettivo e su quella base richiedere gli esami appropriati

- NON RITENERE CHE IL NUOVO SIA SEMPRE MEGLIO, in particolare riguardo ai farmaci e ai dispositivi medicali

Nasce la Slow Medicine. Io c’ero.Ferrara | Castello Estense| 29 giugno 2011

Fra acuzie e cronicità: curare malati, curare malattie

Sandra Vernero

Page 15: Fare di più non significa fare meglio

Ogni società scientifica/associazione di professionisti che aderisce al progetto individuerà una lista di cinque test diagnostici o trattamenti, a partire da quelli già indicati negli USA in Choosing Wisely, che :

• sono effettuati molto comunemente in Italia

• non apportano benefici significativi, secondo prove scientifiche di efficacia, alle principali categorie di pazienti ai quali vengono generalmente prescritti

• possono al contrario esporre i pazienti a rischi

Questi test e trattamenti ad alto rischio di inappropriatezza dovranno essereoggetto di aperto dialogo nella relazione tra medico e paziente per facilitare scelte sagge e consapevoli.

http://www.slowmedicine.it/

Pratiche ad alto rischio d’inappropriatezza in Italiadi cui medici, altri professionisti e pazienti dovrebbero parlare

Sandra Vernero

Page 16: Fare di più non significa fare meglio

Altri promotori del Progettolanciato da Slow Medicine a dicembre 2012

• Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO)

• Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d'infanzia (IPASVI)

• Società Italiana per la Qualità dell’Assistenza Sanitaria (SIQuAS VRQ)

• Istituto Change di Torino

• Partecipa Salute, promosso dall’IRCCS-Mario Negri, dal Centro Cochrane Italiano e da Zadig srl.

• Inversa Onlus, associazione di pazienti affetti da idrosoadenite suppurativa

• Altroconsumo

• Slow Food Italia

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• Assunzione di responsabilità da parte dei medici e degli altri professionisti della salute

• Scelta attiva da parte delle Associazioni Professionali e delle Società Scientifiche delle pratiche che dovrebbero essere discusse tra medici, altri professionisti e pazienti in Italia

• Momenti di informazione e di formazione dei professionisti, particolarmente centrati sulla relazione medico-paziente

• Partecipazione di pazienti e cittadini

• Diffusa sensibilizzazione dei cittadini sulle pratiche ad alto rischio di inappropriatezza individuate e sul fatto che per tutelare la loro salute non sempre sia meglio fare di più

Page 18: Fare di più non significa fare meglio

IMPOSTAZIONE

• È fondamentale che il progetto continui ad essere, come Choosing Wisely, un progetto che parte dai medici e dagli altri professionisti sanitari, come loro assunzione di responsabilità, e non rappresenti invece imposizione e controllo dall'alto o adempimento burocratico

• parallelamente deve essere percepito dai cittadini come miglioramento di qualità e sicurezza del servizio sanitario, nel loro stesso interesse, e non come razionamento della spesa sanitaria

• rispetto di valori e preferenze della persona curata

>> ALLEANZA tra medici e altri professionisti e cittadini

• top 5 condivise a livello nazionale

• far interagire le società scientifiche tra loro e con rappresentanti di pazienti e cittadini: visione sistemica

Page 19: Fare di più non significa fare meglio

Sono state pubblicate liste di esami e trattamenti a rischio di inappropriatezza da parte delle società scientifiche e associazioni:

1.Società Italiana di Radiologia Medica – SIRM2.Collegio Italiano dei Primari Medici Oncologi Ospedalieri – CIPOMO3. Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica – AIRO4. Cochrane Neurological Field – CNF5. Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica – ADI 6. Società Italiana di Medicina Generale – SIMG 7. Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri – ANMCO 8. Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica – SIAIP9. Società scientifiche di IPASVI: AICO, AIOSS, AIUC, ANIMO

http://www.slowmedicine.it/fare-di-piu-non-significa-fare-meglio/pratiche-a-rischio-di-inappropriatezza-in-italia.html

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Hanno inoltre aderito al progetto e stanno elaborando loro liste :

•Associazione Italiana di Neuroradiologia – AINR•Associazione Medici Diabetologi – AMD•Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti - FADOI•Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani – ADOI •Associazione per un’assistenza appropriata in ostetricia e ginecologia - ANDRIA•Società Italiana di Genetica Umana – SIGU•Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica – SIAAIC•Associazione Italiana di Medicina Nucleare – AIMN•Collegio Italiano dei Primari di Chirurgia Vascolare •Società Italiana di Cure Palliative – SICP•Federazione Italiana Medici pediatri – FIMP•Associazione Culturale Pediatri - ACP•ISDE Medici per l’Ambiente•Società Italiana di Pedagogia Medica - SIPeM• Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere - ANMDO•Altre Società scientifiche di IPASVI tra cui ANIARTI e AISLEC

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International Roundtable on Choosing WiselyWednesday, June 11 – Thursday, June 12, 2014

Amsterdam, The Netherlands

Australia

Canada

Denmark

Germany

Italy

New Zealand

The Netherlands

UK

US

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Si tratta di un cambiamento di cultura: rifletterePossibili ostacoli

- abitudini consolidate- “medicina difensiva”- scarsa abitudine alla relazione con il paziente- essere percepito come un’imposizione dall’alto- frodi - conflitti di interesse, economici e professionali - parametri di valutazione economici e quantitativi e non appropriatezza ed

esiti clinici- eccessiva offerta di prestazioni- essere visto come un razionamento, un togliere prestazioni- comunicazione miracolistica, cultura del “fare di più”, pubblicità

ingannevoli …………………………

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www.slowmedicine.it

[email protected]

Facebook: Gruppo (chiuso) Slow Medicine Italia

Twitter: @Slow Medicine

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STRUTTURA: ALLERGOLOGIA E FISIOP. RESPIRATORIA

Responsabile di Struttura Dr. Riccardo Pellegrino - Referente Dr. Andrea Antonelli

Page 31: Fare di più non significa fare meglio

STRUTTURA: DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA

Direttore di Struttura Dr. Giuseppe Malfi Referente Dr. Marco Cipolat

Page 32: Fare di più non significa fare meglio

STRUTTURA: MALATTIE INFETTIVE e TROPICALI

Direttore di Struttura Dr. Guido Raineri - Referente Dr.ssa Patrizia Romano

Page 33: Fare di più non significa fare meglio

STRUTTURA: NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Direttore di Struttura Dr.ssa Eleonora Briatore - Referente Dr.ssa Barbara Podestà

Page 34: Fare di più non significa fare meglio

STRUTTURA: OTORINOLARINGOIATRIA E CHIRUR. CERVICO FACCIALE

Direttore di Struttura Dr. Raffaele Vitiello - Referente Dr. Walter Lerda

Page 35: Fare di più non significa fare meglio

STRUTTURA: PEDIATRIA

Direttore di Struttura Dr. Massimo Chiossi - Referente Dr.ssa Santina Merlino

Page 36: Fare di più non significa fare meglio

STRUTTURA: TERAPIA INTENSIVA NEONATALE

Direttore di Struttura Dr. Giovanni Paolo Gancia - Referente Dr.ssa Cristina Dalmazzo

Page 37: Fare di più non significa fare meglio

Le cinque pratiche a rischio d’inappropriatezza di cui medici e

pazienti dovrebbero parlare -Società Italiana di Allergologia e

Immunologia Pediatrica (SIAIP)

Page 38: Fare di più non significa fare meglio

Le cinque pratiche a rischio d’inappropriatezza di cui medici e

pazienti dovrebbero parlare -Società Italiana di Allergologia e

Immunologia Pediatrica (SIAIP)

Attenzione: le informazioni sopra riportate non sostituiscono la valutazione e il giudizio del medico. Per ogni quesito relativo alle pratiche sopra individuate, con riferimento alla propria specifica situazione clinica è necessario rivolgersi al medico curante.

http://www.partecipasalute.it/cms/files/Scheda%20SIAIP.pdf

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Lista di  test diagnostici e/o trattamenti che in Italia:•sono effettuati molto comunemente •non apportano benefici significativi, secondo prove scientifiche di efficacia, alle principali categorie di  pazienti ai quali vengono generalmente prescritti •possono al contrario esporre i pazienti a rischi 

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Si tratta di un cambiamento di cultura: rifletterePossibili ostacoli

- abitudini consolidate- “medicina difensiva”- scarsa abitudine alla relazione con il paziente- essere percepito come un’imposizione dall’alto- frodi - conflitti di interesse, economici e professionali - parametri di valutazione economici e quantitativi e non appropriatezza ed

esiti clinici- eccessiva offerta di prestazioni- essere visto come un razionamento, un togliere prestazioni- comunicazione miracolistica, cultura del “fare di più”, pubblicità

ingannevoli …………………………

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La NONMalattia

-Passiva : si segue la corrente senza alcun vantaggio per sé e per il pz.

-Attiva: si “vende una malattia” per guadagno (DISEASE MONGERING)

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“…….does not believe the

available data support a

significant public health

benefit from using the 12-

lead ECG as a universal

screening tool”.

Page 63: Fare di più non significa fare meglio

EBM 1: Evidence Based MedicineEBM 2: Emotional Based MedicineEBM 3: Economic Based Medicine