farmaci antidepressivi. disturbi del tono dell’umore disturbi depressivi - disturbo depressivo...
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Farmaci antidepressivi
Disturbi del tono dell’umore
• Disturbi depressivi
- disturbo depressivo maggiore
- disturbo distimico
• Disturbi bipolari
- disturbo bipolare
- disturbo ciclotimico
Episodi affettiviEpisodi affettivi
• depressivi
• maniacali
• ipomaniacali
• misti
DSM-IV, 1994
Sintomatologia della depressione
• Tono dell’umore - umore depresso - perdita degli interessi e del piacere
• Psicomotricità - rallentamento o agitazione psicomotoria - perdita di energia
• Sfera cognitiva - ridotta capacità di concentrazione - sentimenti di colpa e di autosvalutazione - idee e comportamenti autolesivi (rischio suicidario)
• Sfera neurovegetativa - disturbi del sonno - disturbi dell’appetito - disturbi sessuali - disturbi somatici
Strategie di trattamento dei disturbi depressivi
• Farmacoterapia
• Psicoterapia
• Altre terapie somatiche
- ECT - fototerapia - manipolazioni del sonno
Prima degli antidepressivi
Terapia elettroconvulsivante o Elettroshock (ECT)
Farmaci antidepressivi
• Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) - tranilcipromina
• Triciclici (TCA) - amitriptilina, imipramina, clorimipramina, nortriptilina, desipramina
• Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) - fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, sertralina, citalopram, escitalopram
• Inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (NARI) - reboxetina
• Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI) - venlafaxina, duloxetina
• Antidepressivi noradrenergici e serotoninergici specifici (NaSSA) - mianserina, mirtazapina
• Antidepressivi ad azione serotoninergica mista (SARI) - trazodone
• Inibitori della ricaptazione di noradrenalina e dopamina (NDRI) - bupropione
Sviluppo cronologico dei farmaci antidepressivi
1952 Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO)
1955 Triciclici (TCA)
1988 Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
1994 Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI)
1997 Inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (NARI)
Interazione tra IMAO e cibi o bevande contenenti tiramina“Cheese reaction”
Sviluppo cronologico dei farmaci antidepressivi
1952 Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO)
1955 Triciclici (TCA)
1988 Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
1994 Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI)
1997 Inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (NARI)
• efficacia limitata al 70% dei pazienti trattati
• latenza di 2-3 settimane per la comparsa della risposta
• effetti collaterali a carico del sistema nervoso centrale e vegetativo e dell’apparato cardiovascolare
• tossicità da sovradosaggio
• rischio di interazioni farmacologiche
Limiti della terapia con antidepressivi triciclici
Sviluppo cronologico dei farmaci antidepressivi
1952 Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO)
1955 Triciclici (TCA)
1988 Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
1994 Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI)
1997 Inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (NARI)
1988: fluoxetina, il primo inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina
Sviluppo cronologico dei farmaci antidepressivi
1952 Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO)
1955 Triciclici (TCA)
1988 Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
1994 Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI)
1997 Inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (NARI)
Farmacocinetica degli antidepressivi
ASSORBIMENTO: rapido e completo dopo somministrazione orale con
bassa biodisponibilità per esteso metabolismo di primo passaggio
DISTRIBUZIONE: elevata liposolubilità, elevato grado di legame alle
proteine plasmatiche (90-95%)
METABOLISMO: epatico (demetilazione ed idrossilazione, coniugazione
con acido glucuronico) con formazione di metaboliti attivi
ESCREZIONE: prevalentemente renale
Neurobiologia della depressioneNeurobiologia della depressione
Alterazioni neurochimicheAlterazioni neurochimiche
• NeurotrasmettitoriNeurotrasmettitori Amine biogeneAmine biogene
- noradrenalina- noradrenalina - serotonina- serotonina
• RecettoriRecettori
• Secondi messaggeriSecondi messaggeri
NoradrenalinaNoradrenalina
SerotoninaSerotonina
AnsiaIrritabilità
UmoreEmotività
Funzioni CognitiveEffetti somatici
AnsiaIrritabilità
UmoreEmotività
Funzioni CognitiveEffetti somatici
NoradrenalinaNoradrenalinaSerotoninaSerotonina
AttenzioneMotivazioneEnergia
ImpulsivitàReazione suicidariaSonno AppetitoFunzioni sessualiAggressività
Trasmissione noradrenergica e serotoninergica
NANA
5-HT5-HTNANA
IPIP
++ ++
II
PKCPKCPKAPKA
ATPATPcAMPcAMP
GsGsACAC
PIP2PIP2
DAGDAG
CaCa2+2+
GG PLCPLC
IP2
IP2
IP3IP3
5-HT5-HT
Ipotesi monoaminergica
Ipotesi dei recettori monoaminergici
Sistemi di trasduzione
post-recettoriali
NANA
BDNFBDNFCREBCREB
5-HT5-HT
Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia e farmacoterapia dei disturbi dell’umore
Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia dei disturbi Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia dei disturbi dell’umore dell’umore e sul meccanismo d’azione degli e sul meccanismo d’azione degli
antidepressiviantidepressivi
Ipotesi monoaminergica:Ipotesi monoaminergica:
La depressione è causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergiciLa depressione è causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergici
Meccanismo d’azione degli antidepressivi Ipotesi monoaminergica (1)
Meccanismo d’azione degli antidepressivi Ipotesi monoaminergica (2)
Dinamica temporale degli effetti degli antidepressivi
Settimane di
trattamento con
antidepressivi
0
2
4
6
88
Effetti sinapticiore - giorni
Effetti collaterali ore - giorni
Effetti terapeutici4 - 6 settimane
Effetto placebo
EFFETTI IN ACUTO DEGLI ANTIDEPRESSIVI SULLE AMINE BIOGENE
Ipotesi aminica
• nella depressione vi è un deficit della neurotrasmissione mediata dalle amine biogene serotonina e/o noradrenalina
• i farmaci antidepressivi correggono questo difetto principalmente mediante: a) blocco della ricaptazione della serotonina e/ della noradrenalina b) inibizione delle MAO
Obiezioni all’ipotesi aminica
• l’effetto clinico si manifesta solo dopo 2-3 settimane
• alcuni antidepressivi non bloccano la ricaptazione delle monoamine e non inibiscono le MAO
• la cocaina e l’amfetamina, potenti inibitori della ricaptazione delle monoamine, non hanno attività antidepressiva
Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia dei disturbi Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia dei disturbi dell’umore dell’umore e sul meccanismo d’azione degli e sul meccanismo d’azione degli
antidepressiviantidepressivi
Ipotesi monoaminergica:Ipotesi monoaminergica:
La depressione è causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergiciLa depressione è causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergici
Ipotesi monoaminergica recettoriale:Ipotesi monoaminergica recettoriale:
Gli antidepressivi agiscono cronicamente modificando laGli antidepressivi agiscono cronicamente modificando la sensitizzazione dei recettori sensitizzazione dei recettori per neurotrasmettitori monoaminergiciper neurotrasmettitori monoaminergici
Meccanismo d’azione degli antidepressivi Ipotesi monoaminergica recettoriale
Depressione: deficit neurotrasmettitoriale
Depressione: up-regulation recettori post-sinaptici
Effetti degli AD in acuto: aumento neurotrasmettitoriale
Effetti degli AD in cronico: down-regulation recettori post-sinaptici
Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia dei disturbi Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia dei disturbi dell’umore dell’umore e sul meccanismo d’azione degli e sul meccanismo d’azione degli
antidepressiviantidepressivi
Ipotesi monoaminergica:Ipotesi monoaminergica:
La depressione è causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergiciLa depressione è causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergici
Ipotesi monoaminergica recettoriale:Ipotesi monoaminergica recettoriale:
Gli antidepressivi agiscono cronicamente modificando laGli antidepressivi agiscono cronicamente modificando la sensitizzazione dei recettori sensitizzazione dei recettori per neurotrasmettitori monoaminergiciper neurotrasmettitori monoaminergici
Ipotesi dei sistemi di trasduzione post-recettoriali:Ipotesi dei sistemi di trasduzione post-recettoriali:
Gli antidepressivi agiscono cronicamente inducendoGli antidepressivi agiscono cronicamente inducendo modificazioni adattative nellmodificazioni adattative nellaa cascatcascataa di trasduzione di trasduzione ddel el segnale post-recettorialsegnale post-recettorialee e nell’espressione genica e nell’espressione genica
nucleonucleo
RecettoreRecettore
Protein chinasiProtein chinasi
effettoreeffettore
BDNF e altrigeni bersaglio
Aumentata funzione e Aumentata funzione e sopravvivenza neuronalesopravvivenza neuronale
Plasticità strutturalePlasticità strutturaleRegolazione delRegolazione delrilascio dei rilascio dei neurotrasmettitorineurotrasmettitori
Effetti degli antidepressivi Effetti degli antidepressivi dopo somministrazione cronicadopo somministrazione cronica
Regolazione espressione Regolazione espressione dei recettoridei recettori
Regolazione dei meccanismi di Regolazione dei meccanismi di trasduzione a livello trasduzione a livello citoplasmaticocitoplasmatico
ControlloControllodell’espressione genicadell’espressione genica
Mood disorders,Schizophrenia
Alzheimer’s Disease, Antidepressant
effects
BDNF SystemsBehavior
Cells
BDNF (Brain-derived neurotrophic factor)Dalle funzioni neuronali alla cognitività
Il BDNF è una neurotrofina importante sia durante lo sviluppo del SNC che nella vita
adulta; dati preliminari suggeriscono alterazioni nei livelli di BDNF nei disturbi dell’umore e
nella schizofrenia
• La neurogenesi consiste nella formazione di nuovi neuroni
- Si verifica nel cervello umano adulto
- Può portare alla sostituzione di neuroni particolarmente vulnerabili
• La neurogenesi è stata documentata nel tubercolo olfattorio e nell’ippocampo
Neurogenesi
Duman, 2002Duman, 2002
Alterazioni strutturali indotte dallo stress e da somministrazione di antidepressivi nell’ippocampo
Efficacia dei farmaci antidepressivi nel tempo
Selettiva interazione con neuroni 5HT/NA
Aumento della concentrazione sinaptica di 5HT/NA
Espressione genica di fattori trofici
Remissione
ore
settimanemesi
giorni Effetto trofico
Patologia TrattamentoRisposte adattativecellulari
Ipotesi monoaminergica:
La depressione è causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergici
Ipotesi monoaminergica recettoriale:
Gli antidepressivi agiscono cronicamente modificando la sensitizzazione dei recettori per neurotrasmettitori monoaminergici
Ipotesi dei sistemi di trasduzione post-recettoriali:
Gli antidepressivi agiscono cronicamente inducendo modificazioni adattative nella cascata di trasduzione del segnale post-recettoriale e nell’espressione genica
Ipotesi di neuroplasticità:
Gli antidepressivi agiscono cronicamente modificando la
neuroplasticità probabilmente alterata da una situazione di
stress cronico in presenza di una vulnerabilità genetica
Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia dei disturbi Evoluzione delle ipotesi su fisiopatologia dei disturbi dell’umore dell’umore e sul meccanismo d’azione degli e sul meccanismo d’azione degli
antidepressiviantidepressivi
NeurogenesiNeurogenesiEspressione GenicaFattori trofici
Espressione GenicaFattori trofici
+ +
Plasticità Neuronale
BDNF
Profilo farmacodinamico degli antidepressivi tricicliciProfilo farmacodinamico degli antidepressivi triciclici
TCA
NRISRI
H1
M1
1
Effetti anticolinergici
Secchezza delle fauci
Midriasi
Stipsi
Ritenzione urinaria
Turbe della memoriaEffetti antistaminergici
Sedazione
Aumento ponderale
Effetti antiadrenergici
Tachicardia
Ipotensione posturale
Inibizione della ricaptazione di noradrenalina
e serotonina
Azione antidepressiva
Inibizione canali sodio
Effetti chinidino-simili
Disturbi del ritmo e della conduzione cardiaca
Effetti indesiderati degli antidepressivi triciclici
Effetti sul sistema nervoso autonomo
- secchezza delle fauci, visione annebbiata, stipsi, ritenzione urinaria, tachicardia sinusale
Effetti sul sistema nervoso centrale
- sedazione, tremore, viraggio maniacale, disturbi della memoria, confusione (anziano), abbassamento della soglia convulsiva
Effetti cardiovascolari
- ipotensione ortostatica, tachicardia riflessa, disturbi del ritmo e della conduzione cardiaca
Effetti endocrini e metabolici
- disturbi della sfera sessuale, aumento ponderale
Intossicazione acuta da triciclici
• Potenzialmente fatale
• Caratterizzata da una triade sintomatologica:
- coma
- convulsioni
- gravi aritmie
Profilo farmacodinamico e tollerabilità degli SSRI
SRISRISSRISSRI
Inibizione della ricaptazione di serotonina
Azione antidepressiva
Effetti indesiderati di tipo serotoninergico
• effetti neurologici
• effetti gastrointestinali
• disturbi della sfera sessuale
Effetti indesiderati degli SSRI
Disturbi gastrointestinali
- nausea, vomito, diarrea, perdita dell’appetito
Disturbi a carico del SNC
- irritabilità, ansia, insonnia, cefalea, sedazione
Disturbi della sfera sessuale
- diminuzione della libido, impotenza, anorgasmia, eiaculazione ritardata
Differenze cliniche tra SSRI ed antidepressivi triciclici
• Sostanziale equivalenza terapeutica nel trattamento della depressione
• Identico periodo di latenza (2-3 settimane) per la comparsa della risposta
• Gli SSRI presentano un più favorevole profilo di tollerabilità rispetto ai triciclici
• Gli SSRI presentano una minore tossicità da sovradosaggio
• Sia gli SSRI che i triciclici danno luogo a numerose interazioni con altri farmaci
Effetti indesiderati di altri antidepressivi
TRAZODONE
- sedazione, ipotensione ortostatica
VENLAFAXINA
- nausea, vomito, vertigini, cefalea, insonnia, disturbi sessuali, rialzi pressori (alte dosi)
REBOXETINA
- secchezza delle fauci, stipsi, ritenzione urinaria, sudorazione, insonnia, tachicardia
MIRTAZAPINA
- sedazione, sonnolenza, ipotensione, aumento ponderale
Uso degli antidepressivi in particolari condizioni
• Gravidanza
• Anziani
• Pazienti con patologie concomitanti
Sindrome da brusca sospensione di antidepressivi
• Comune a tutti gli antidepressivi
• Tra gli SSRI descritta più frequentemente con paroxetina
• Più intensa con antidepressivi ad emivita breve
• Sintomatologia: disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea), vertigini, mialgie, irrequietezza, insonnia, cefalea, parestesie, sintomi extrapiramidali
• Riduzione del 25% della dose a settimana
Indicazioni
• Disturbo depressivo maggiore e distimia (triciclici ed SSRI)
• Disturbo da attacchi di panico (SSRI)
• Disturbo ossessivo-compulsivo (SSRI)
• Disturbi del comportamento alimentare (SSRI)
• Enuresi (triciclici)
• Emicrania (triciclici)
Durata della terapia antidepressiva
Fase acuta
• a dosaggio pieno per almeno 3 mesi fino alla remissione
Fase di proseguimento o continuazione
• a dosaggio pieno per altri 3-6 mesi per prevenire le ricadute (relapse)
Fase di mantenimento
• a dosaggio ridotto per almeno 6 mesi-1 anno per prevenire le recidive (recurrence)
Fasi della terapia