faro 46_2007

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www.hotelaranci.it www.hotelaranci.com e-mail: [email protected] Redazione: Via Messapia, 1 - Vieste (Fg)-Fax 0884/704191 Anno XII n.46 (571) 14 dicembre 2007 e-mail: [email protected] HO SPESO MENO DA VIDEO SATELLITE EURONICS POINT di Ricciardelli Giuseppe Via S.Maria di Merino, 46 - Vieste Tel.0884.702731 VIA EUGENIO MONTALE, 5 (adicente Caserma Carabinieri) la qualità del marchio a prezzi imbattibili APERTO D’INVERNO GIOIELLI Francesco Giardino Via S.Maria di Merino, 4 Tel./Fax 0884.701090 Quando negli anni scorsi la tele- visione italiana trasmise il film di Florestano Vancini, Il delitto Matteotti , parlandone con più di un giovane — dico giovani più che ventenni, anche forniti di titoli di studio — mi resi conto che nessuno, almeno dei miei occasionai interlocutori, aveva mai sentito parlare del magistrato che istruì quel processo, alla cui figura nel film è dato notevole rilievo, Mauro Del Giudice. Il quale negli Anni Trenta e Quaranta era notissimo a Vieste, poichè viveva qui. Egli era un nostro conterraneo. Nato a Rodi Garganico il 20 maggio 1857, si era allontanato dal Gargano dopo la laurea per seguire la carriera di magistrato, ritornandovi dopo il pensionamento per stabilirsi a Vieste. I viestani che anno raggiunto o varcato la soglia dei sessant'anni, lo ricordano come l'eccellenza Del Giudice o più semplicemente il giudi- ce, che era il modo con cui veniva nominato dalla gente. Era qui nel 1929, proveniente da Catania dove era stato trasferito cinque anni prima, allorchè fu esonerato dall'occuparsi del processo per l'assassinio del deputato Matteotti, reo, al regime, di non aver voluto allentare l'intransigenza nelle indagini. A Vieste visse presso il fratello Luigi, che faceva il medico. Alto, vestito sempre di scuro, la barba bianca, bastoncino a cui appena si appoggiava, aveva una figura che era la dignità fatta persona. Schivo di carattere, non era però solitario. Amava la compagnia di scelti amici: l'arciprete don Luigi Ruggieri, l'avvocato Berardino Medina, il sacer- dote don Salvatore Latorre, l'impiegato comunale Sante Nobile. Sedeva spesso con l'uno o l'altro di essi davanti alla sala barba che allora si chiamava Salone Americano, al principio del corso Fazzini, e che ora “Mauro Del Giudice: un magistrato scomodo nel Processo Matteotti” Auditorium San Giovanni (adiacente alla Cattedrale) 15 dicembre 2007 – ore 17,00 VIESTE RICORDA UN SUO GRANDE CITTADINO (nel 150º anniversario della nascita) relatrice Teresa Maria Rauzino autrice del volume “Figure egemoni del novecento” (continua a pag.3) E' durata poche ore, mercoledì scorso 12 dicembre, la visita sul Gargano dell'assessore regionale alle Opere Pubbliche Onofrio Introna. Per prima cosa ha fatto un so- pralluogo al Centro Direzionale di Campi dove, con rappresentanti della ditta Italscavi che ha realizzato la struttura (e che vanta circa 8 milioni di euro di credito verso la Regione Puglia). Ha preso visione dello stato di degrado in cui versa il complesso per il disinteresse della Regione (o meglio dei vari governi regionali che si sono succeduti negli anni, da Di Staso a Fitto ed ora a Vendola), che lo ha realizzato usufruendo di finan- ziamenti europei per la somma di circa 40 milioni di euro. «Sono stato a visitare il Centro abbandonato di Baia di Campi — ha detto Introna in esclusiva ai microfoni Ondaradio — per fare una prima valutazione sullo stato di quell'importante infrastruttura per verificare anche con i tecnici del Genio civile cosa è necessario per- ché la Regione possa dare o dire la parole fine su questa vicenda ormai più che ventennale. Mi auguro di avere presto tutto quanto necessario per portare il governo regionale ad assumere una decisione che spero sia positiva, nel senso che si chiuda la vicenda con l'impresa costruttrice [l'Italscavi, ndr] e si dia a questo Centro la possibilità di poter essere uno strumento valido al servizio del turismo per questa vasta zona del Gargano». Fra le questioni importanti per il Centro direzionale c'è l'acquisizione della struttura al patrimonio regionale. La procedura è stata completata? «Ritengo che stia per completarsi l'ultimo atto — ha spiegato l'assessore regionale — quello relati- vo all'acquisizione della proprietà del suolo [dalla Snam, ndr]. Il resto è già in itinere… Ma il problema non è questo. Il problema è chiudere la vertenza con l'impresa [l'Italscavi, ndr] e rimotivare, e quindi dare a questa struttura una funzione che sia coe- rente con lo sviluppo che il Gargano soprattutto nel campo del turismo". E' pensabile, fra le varie ipotesi, anche un'alienazione del Centro da parte della Regione? «Questa è un'ipotesi… — ha detto un po' evasi- vo Introna — Io al momento non sono in condizione di valutare quali sono gli sbocchi. E' importante ora prendere una cosa ormai morta e tentare di riportarla ad una funzione soprattutto nel rispetto delle ingenti risorse pubbliche che nel corso degli anni sono state investite». Sulle impressioni avute nel visita- re il Centro Direzionale l'assessore socialista è stato molto laconico: «Semplicemente, un'impressione di grandissima tristezza». Nella sosta in Municipio a Vieste Introna ha incontrato il consigliere delegato al porto turistico Pasquale Pecorelli ed il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Antonio Chionchio per sollecitare l’invio di tutta la docu- mentazione relativa ai fondi Por in riferimento all’infrastruttura marittima viestana perchè la Regione Puglia deve fare il consuntivo per quelle risorse entro la fine di dicembre. Nella breve visita sul Gargano, Introna era anche latore per le Ammi- strazione comunale di Vieste e Pe- schici (dove si è recato anche per inaugurare una sede del Partito Socialista intitolata al compianto Michele Protano) di una recente delibera della Giunta Vendola per la questio- ne delle risorse stanziate dalla Regione per le località del Gargano toc- cate dagli in- cendi estivi «Ho conse- gnato agli am- ministratori di Vieste e Peschici — ha tenuto a sottolineare Introna — l'ultima delibe- ra che ho fatto assumere al Governo regionale di assegnazione di ulteriori risorse, un milione di euro destinato a progetti di ripristino di opere pubbli- che e di difesa del suolo con una riserva del 15% da utilizzarsi per contributi aggiuntivi alle aziende del comparto turistico-alberghiero dan- neggiate dagli incendi». Incalzato sul fatto se la Regione Puglia non potesse fare di più e se quelle risorse sarebbero state suffi- cienti a rimettere in sesto i territori devastato dagli incendi, Introna ha spiegato che «le risorse che la Re- gione ha messo a disposizione si sommano a quelle rese disponibile dal Governo nazionale con la Prote- zione Civile» ma che «di certo non ripagheranno i cittadini e le imprese del Gargano dei danni morali ed economici subiti, però è sicuramente un atto di grande attenzione e di grande vicinanza del Governo Ven- dola per queste popolazioni». RICORDO VIESTANO DEL MAGISTRATO CHE ISTRUI' IL PROCESSO MATTEOTTI Quali le innovazioni fate dalla Giunta Vendola per la pianificazione urbanistica? «Quella più importante per questi territori è quella dei nuovi Piani urbanistici comunali, documento di indirizzo che prevede una importante salto culturale con una Regione che non è più a Bari ad aspettare i piani in un rapporto di conflitto con i Comuni, ma è una Regione che ne accompagna il percorso. Questi Piani dovrebbero essere costruiti con un'ampia partecipazione pubblica con scelte che guardino alla valorizzazio- ne delle risorse del territorio e che non pensino solo all'edilizia, al costruire… certo anche quello, ma capiscano che la condizione affinchè più turisti vengano nei nostri territori è che ci sia una qualità della vita e che il paesaggio sia preservato e valorizzato». Per quanto riguarda la questione dei vincoli, debbono essere aumenta- ti, resi più forti? «I vincoli debbono essere intelli- genti, comprensibili e socialmente condivisi. Il problema del Piano paesistico oggi in vigore, che stiamo revisionando profondamente per renderlo coerente con la Convezione Europea del paesaggio, è che mette i vincoli dove non ci vogliono e lascia invece non protette zone che merita- no, invece, un vincolo. Mentre la sensibilità collettiva è aumentata accade così che il proprietario di un suolo non comprende perchè lì deb- ba esserci un vincolo ed altrove no. Non si tratta di dire più o meno vincoli ma di metterli in modo diverso e soprattutto bisogna imparare a trasformare il territorio in modo com- patibile con l'ambiente». Per l'edilizia legata al turismo che tipo di impostazione va data: bloccar- la per tutelare il paesaggio o si può fare un'edificazione più controllata? «Noi abbiamo una follia: quella di avere un enorme patrimonio, vuoto, non occupato, degradato, degli stra- ordinari centri storici, un vasto patri- monio rurale. Occorre puntare molto sul recupero ed il riuso del patrimonio edilizio esistente. Abbiamo sbagliato finora a vedere soltanto la costa come luogo del turismo anche perchè questo ha determinato una stagiona- lizzazione esasperata. Bisogna che più territorio sia investito dal turismo, in maniera più diffusa, con una mino- re pressione antropica, tutta concen- trata in pochi luoghi, perché alla fine quello diviene un territorio con una cattiva qualità della vita». Secondo la sua impostazione sul Gargano come è possibile conciliare espansione economica e tutela del paesaggio? «Secondo me bisogna, come ho detto, intanto stare attenti a recupera- re il patrimonio edilizio esistente prima di costruirne del nuovo e quindi orientare gli operatori turistici verso il patrimonio rurale, quello dei centri storici con alberghi diffusi. D'altro canto questa non può essere l'unica (continua a pag.4) QUEL FIGLIO NEGLETTO Dopo i primi ardori iniziali (e torniamo indietro di vent’anni) del Centro Direzionale di Baia di Campi (o meglio di quello che resta visto l’abbandono) nessuno se ne è dav- vero voluto far carico. Come un figlio che non riesce a trovar padre, in questi anni il Centro è stato presen- tato a diversi possibili padri adottivi, presidenti della Regione Puglia. Lo ha visto prima Di Staso, poi Fitto ed infine Vendola. Tutti, al di là delle sfumature politiche, hanno detto: «Vi faremo sapere». La stessa risposta che nel mondo del lavoro si dà a chi cerca impiego, per non infierire con il più duro (ma realista): «Non ci interessa». Ecco perchè oggi, con la proprie- tà del suolo e della struttura ancora da definire e la ditta costruttrice in credito di 8 milioni di euro verso una Regione che vanta buchi di bilancio stratosferici (vedi sanità), sono davve- ro poche le speranze che qualcunoi dalla Regione ne accetti la sfida. Ma chi glielo fa fare?! INTRONA: «QUEL CENTRO DIREZIONALE FA UNA GRANDISSIMA TRISTEZZA» L'assessore regionale alle Opere Pubbliche Onofrio Introna ha visitato il Centro di Baia di Campi In Municipio ha presentato la delibera regionale per le risorse stanziate per le località del Gargano toccate dagli incendi estivi «OCCORRE PUNTARE MOLTO SUL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENT Intervista all’assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente

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settimanale del Gargano 46 2007

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Page 1: FARO 46_2007

www.hotelaranci.it www.hotelaranci.come-mail: [email protected]

Redazione: Via Messapia, 1 - Vieste (Fg)-Fax 0884/704191 Anno XII n.46 (571) 14 dicembre 2007

e-mail: [email protected]

HO SPESOMENO DA

VIDEO SATELLITE EURONICS POINTdi Ricciardelli Giuseppe

Via S.Maria di Merino, 46 - ViesteTel.0884.702731

VIA EUGENIO MONTALE, 5(adicente Caserma Carabinieri)

la qualità del marchio a prezzi imbattibiliAPERTO D’INVERNO

GIOIELLIFrancesco Giardino

Via S.Maria di Merino, 4Tel./Fax 0884.701090

Quando negli anni scorsi la tele-visione italiana trasmise il film diFlorestano Vancini, Il delitto Matteotti,parlandone con più di un giovane —dico giovani più che ventenni, ancheforniti di titoli di studio — mi resiconto che nessuno, almeno dei mieioccasionai interlocutori, aveva maisentito parlare del magistrato cheistruì quel processo, alla cui figuranel film è dato notevole rilievo, MauroDel Giudice. Il quale negli Anni Trentae Quaranta era notissimo a Vieste,poichè viveva qui.

Egli era un nostro conterraneo.Nato a Rodi Garganico il 20 maggio1857, si era allontanato dal Garganodopo la laurea per seguire la carrieradi magistrato, ritornandovi dopo ilpensionamento per stabilirsi a Vieste.I viestani che anno raggiunto ovarcato la soglia dei sessant'anni, loricordano come l'eccellenza DelGiudice o più semplicemente il giudi-ce, che era il modo con cui venivanominato dalla gente. Era qui nel1929, proveniente da Catania doveera stato trasferito cinque anni prima,allorchè fu esonerato dall'occuparsi

del processo per l'assassinio deldeputato Matteotti, reo, al regime, din o n a v e r v o l u t o a l l e n t a r el ' intransigenza nelle indagini.

A Vieste visse presso il fratelloLuigi, che faceva il medico. Alto,vestito sempre di scuro, la barbabianca, bastoncino a cui appena siappoggiava, aveva una figura cheera la dignità fatta persona. Schivo dicarattere, non era però solitario.Amava la compagnia di scelti amici:l 'arciprete don Luigi Ruggieri,l'avvocato Berardino Medina, il sacer-dote don Salvatore Latorre,l'impiegato comunale Sante Nobile.Sedeva spesso con l'uno o l'altro diessi davanti alla sala barba che allorasi chiamava Salone Americano, alprincipio del corso Fazzini, e che ora

“Mauro Del Giudice: un magistratoscomodo nel Processo Matteotti”

Auditorium San Giovanni(adiacente alla Cattedrale)

15 dicembre 2007 – ore 17,00VIESTE RICORDA

UN SUO GRANDE CITTADINO(nel 150º anniversario della nascita)

relatrice Teresa Maria Rauzinoautrice del volume

“Figure egemoni del novecento”

(continua a pag.3)

E' durata poche ore, mercoledìscorso 12 dicembre, la visita sulGargano dell'assessore regionale alleOpere Pubbliche Onofrio Introna.

Per prima cosa ha fatto un so-pralluogo al Centro Direzionale diCampi dove, con rappresentanti delladitta Italscavi che ha realizzato lastruttura (e che vanta circa 8 milionidi euro di credito verso la RegionePuglia). Ha preso visione dello statodi degrado in cui versa il complessoper il disinteresse della Regione (omeglio dei vari governi regionali chesi sono succeduti negli anni, da DiStaso a Fitto ed ora a Vendola), chelo ha realizzato usufruendo di finan-ziamenti europei per la somma dicirca 40 milioni di euro.

«Sono stato a visitare il Centroabbandonato di Baia di Campi — hadetto Introna in esclusiva ai microfoniOndaradio — per fare una primav a l u t a z i o n e s u l l o s t a t o d iquell'importante infrastruttura perverificare anche con i tecnici delGenio civile cosa è necessario per-ché la Regione possa dare o dire laparole fine su questa vicenda ormaipiù che ventennale. Mi auguro diavere presto tutto quanto necessarioper portare il governo regionale adassumere una decisione che sperosia positiva, nel senso che si chiudala vicenda con l'impresa costruttrice[l'Italscavi, ndr] e si dia a questoCentro la possibilità di poter essere

uno strumento valido al servizio delturismo per questa vasta zona delGargano».

Fra le questioni importanti per ilCentro direzionale c'è l'acquisizionedella struttura al patrimonio regionale.La procedura è stata completata?«Ritengo che stia per completarsil 'u l t imo at to — ha spiegatol'assessore regionale — quello relati-vo all'acquisizione della proprietà delsuolo [dalla Snam, ndr]. Il resto è giàin itinere… Ma il problema non èquesto. Il problema è chiudere la

vertenza con l'impresa [l'Italscavi, ndr]e rimotivare, e quindi dare a questastruttura una funzione che sia coe-rente con lo sviluppo che il Garganosoprattutto nel campo del turismo".

E' pensabile, fra le varie ipotesi,anche un'alienazione del Centro daparte della Regione? «Questa èun'ipotesi… — ha detto un po' evasi-vo Introna — Io al momento nonsono in condizione di valutare qualisono gli sbocchi. E' importante oraprendere una cosa ormai morta etentare di riportarla ad una funzionesoprattutto nel rispetto delle ingentirisorse pubbliche che nel corso deglianni sono state investite».

Sulle impressioni avute nel visita-re il Centro Direzionale l'assessoresocialista è stato molto laconico:«Semplicemente, un'impressione digrandissima tristezza».

Nella sosta in Municipio a ViesteIntrona ha incontrato il consiglieredelegato al porto turistico PasqualePecorelli ed il dirigente dell’Ufficiotecnico comunale Antonio Chionchioper sollecitare l’invio di tutta la docu-mentazione relativa ai fondi Por inriferimento all’infrastruttura marittimaviestana perchè la Regione Pugliadeve fare il consuntivo per quellerisorse entro la fine di dicembre.

Nella breve visita sul Gargano,Introna era anche latore per le Ammi-strazione comunale di Vieste e Pe-schici (dove si è recato anche perinaugurare una sede del PartitoSocialista intitolata al compiantoMichele Protano) di una recente

delibera dellaGiunta Vendolaper la questio-ne delle risorsestanziate dallaRegione per lel oca l i t à de lGargano toc-cate dagli in-cendi estivi

«Ho conse-gnato agli am-ministratori diVieste e Peschici — ha tenuto asottolineare Introna — l'ultima delibe-ra che ho fatto assumere al Governoregionale di assegnazione di ulterioririsorse, un milione di euro destinatoa progetti di ripristino di opere pubbli-che e di difesa del suolo con unariserva del 15% da utilizzarsi percontributi aggiuntivi alle aziende delcomparto turistico-alberghiero dan-neggiate dagli incendi».

Incalzato sul fatto se la RegionePuglia non potesse fare di più e sequelle risorse sarebbero state suffi-cienti a rimettere in sesto i territoridevastato dagli incendi, Introna haspiegato che «le risorse che la Re-gione ha messo a disposizione sisommano a quelle rese disponibiledal Governo nazionale con la Prote-zione Civile» ma che «di certo nonripagheranno i cittadini e le impresedel Gargano dei danni morali edeconomici subiti, però è sicuramenteun atto di grande attenzione e digrande vicinanza del Governo Ven-dola per queste popolazioni».RICORDO VIESTANO DEL MAGISTRATO

CHE ISTRUI' IL PROCESSO MATTEOTTI

Quali le innovazioni fate dallaGiunta Vendola per la pianificazioneurbanistica?

«Quella più importante per questiterritori è quella dei nuovi Pianiurbanistici comunali, documento diindirizzo che prevede una importantesalto culturale con una Regione chenon è più a Bari ad aspettare i pianiin un rapporto di conflitto con iComuni, ma è una Regione che neaccompagna il percorso. Questi Pianidovrebbero essere costruiti conun'ampia partecipazione pubblica conscelte che guardino alla valorizzazio-ne delle risorse del territorio e chenon pensino solo all'edilizia, alcostruire… certo anche quello, macapiscano che la condizione affinchèpiù turisti vengano nei nostri territoriè che ci sia una qualità della vita eche il paesaggio sia preservato evalorizzato».

Per quanto riguarda la questionedei vincoli, debbono essere aumenta-ti, resi più forti?

«I vincoli debbono essere intelli-genti, comprensibili e socialmentecondivisi. Il problema del Pianopaesistico oggi in vigore, che stiamorevisionando profondamente perrenderlo coerente con la ConvezioneEuropea del paesaggio, è che mettei vincoli dove non ci vogliono e lascia

invece non protette zone che merita-no, invece, un vincolo. Mentre lasensibilità collettiva è aumentataaccade così che il proprietario di unsuolo non comprende perchè lì deb-ba esserci un vincolo ed altrove no.Non si tratta di dire più o menovincoli ma di metterli in modo diversoe soprattutto bisogna imparare atrasformare il territorio in modo com-patibile con l'ambiente».

Per l'edilizia legata al turismo chetipo di impostazione va data: bloccar-la per tutelare il paesaggio o si puòfare un'edificazione più controllata?

«Noi abbiamo una follia: quella diavere un enorme patrimonio, vuoto,non occupato, degradato, degli stra-ordinari centri storici, un vasto patri-monio rurale. Occorre puntare moltosul recupero ed il riuso del patrimonioedilizio esistente. Abbiamo sbagliatofinora a vedere soltanto la costacome luogo del turismo anche perchèquesto ha determinato una stagiona-lizzazione esasperata. Bisogna chepiù territorio sia investito dal turismo,in maniera più diffusa, con una mino-re pressione antropica, tutta concen-trata in pochi luoghi, perché alla finequello diviene un territorio con unacattiva qualità della vita».

Secondo la sua impostazione sulGargano come è possibile conciliareespansione economica e tutela delpaesaggio?

«Secondo me bisogna, come hodetto, intanto stare attenti a recupera-re il patrimonio edilizio esistente primadi costruirne del nuovo e quindiorientare gli operatori turistici verso ilpatrimonio rurale, quello dei centristorici con alberghi diffusi. D'altrocanto questa non può essere l'unica

(continua a pag.4)

QUEL FIGLIO NEGLETTODopo i primi ardori iniziali (e

torniamo indietro di vent’anni) delCentro Direzionale di Baia di Campi(o meglio di quello che resta vistol’abbandono) nessuno se ne è dav-vero voluto far carico. Come un figlioche non riesce a trovar padre, inquesti anni il Centro è stato presen-tato a diversi possibili padri adottivi,presidenti della Regione Puglia. Loha visto prima Di Staso, poi Fitto edinfine Vendola. Tutti, al di là dellesfumature politiche, hanno detto: «Vifaremo sapere». La stessa rispostache nel mondo del lavoro si dà a chicerca impiego, per non infierire conil più duro (ma realista): «Non ciinteressa».

Ecco perchè oggi, con la proprie-tà del suolo e della struttura ancorada definire e la ditta costruttrice incredito di 8 milioni di euro verso unaRegione che vanta buchi di bilanciostratosferici (vedi sanità), sono davve-ro poche le speranze che qualcunoidalla Regione ne accetti la sfida.

Ma chi glielo fa fare?!

INTRONA: «QUEL CENTRO DIREZIONALE FA UNA GRANDISSIMA TRISTEZZA»L'assessore regionale alle Opere Pubbliche Onofrio Introna ha visitato il Centro di Baia di Campi

In Municipio ha presentato la delibera regionale per le risorse stanziate per le località del Gargano toccate dagli incendi estivi

«OCCORRE PUNTARE MOLTO SUL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE»Intervista all’assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente

Page 2: FARO 46_2007

settimanalepag.2

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SECONDA CATEGORIA

Ordona, Trinitapoli 29; Foggia Incedit28; Nuova Daunia Fg 24; Carapelle,Celle San Vito 21; Sant’Onofrio Sgr20; Atl.Orsara 18; Juvenalia Fg 17;Atl. Manfredonia, San Matteo Ceri-gnola 15; Viestese, Sporting SanSevero 14; Monteleone 11; DauniaVieste, Pietramontecorvino 3.

CLASSIFICA

4-42-01-32-00-43-12-33-1

PROSSIMO TURNO(16 dicembre 2007)

(Girone A)RISULTATI - 13ª Giornata

Atl.ManfredoniaCelle San VitoDaunia ViesteJuvenalia FgMonteleoneOrdonaPietramontec.Trinitapoli

CarapelleAtl.OrsaraFoggia InceditViesteseN. Daunia FgSp.S.SeveroS.M.CerignolaS.Onofrio Sgr

OrdonaTrinitapoliCelle San VitoCarapelleDaunia ViesteMonteleoneJuvenalia FgAtl.Manfredonia

Atl.OrsaraFoggia InceditN.Daunia FgPietramontec.S.Matteo Cerign.Sant’Onofrio SgrSp.S.SeveroViesteseJuvenalia Fg—Viestese 2-0

Viestese: Vitulano, Carretto, Ian-none (4' s.t. Innangi), Carboni, Ciava-rella, Vespa, Savastano, Totaro,Palumbo, Desimio, Giuzio (9' s.t.Silvestri N., 40' s.t. Olivieri) — a disp.Biscotti — all. M. Olivieri.

Arbitro: D'addato di Barletta.Reti: al 22' p.t. ed al 37' s.t. la

Juvenalia Fg. Note: ammoniti Carbo-ni, Silvestri N. e Desimio.

Vince la Juvenalia con un goalper tempo contro una Viestese disar-mata e decimata per infortuni esqualifiche che la stanno attanaglian-do in questo finale di girone d'andata.

Le due squadre si presentavanoappaiate in classifica, in piena zonaplay out per cui lo scontro si presen-tava come una sorte di spareggio perallontanarsi dalla zona calda dellaclassifica. Dopo una prima fase distudio era la Juvenalia a passare invantaggio al 22' del p.t. grazie aBaratta che partiva dalla sinistra edopo aver saltato il suo diretto mar-catore Vespa faceva partire unarasoiata che s'infilava tra palo eportiere. Pronta reazione della Vieste-se che un minuto dopo su contropie-de di Palumbo si vedeva respingeredal portiere un tiro forte ma centrale.Al 25' del p.t. Giuzio veniva contra-stato in area di rigore sul pieded'appoggio ma per l'arbitro eratutto regolare. Al 27' ed al 30'del s.t. ci provava ancora Pa-lumbo ma nell'occasione ince-spicava sul pallone e l'azionesfumava. Al 32' ed al 35' del s.t.era Cassano a fare le prove peril raddoppio, con un paio di tiriche terminano fuori di poco. Poial 37' del s.t. mentre la Viesteseera tutta in avanti alla ricercadel pareggio, Cassano ricevevaun traversone dalla sinistra e ditesta insaccava per il definitivo2-0 che chiudeva l'incontro.

Domenica a Peschici control'Atletica Manfredonia l'ultimagara di questo sfortunato 2007per la Viestese, si riprenderàdopo la sosta per le festività.

Francesco Dell'Aquila

Lo Sportlab Foggia continua lasua marcia inarrestabile e consolidail suo primo posto passando per 3-0anche a S.G. Rotondo a spese del-l’Itis Di Maggio. Fermo il CSP IpssarVolley Vieste la cui partita con l’Olim-pia Apricena è stata rinviata a merco-ledì 19 dicembre, al secondo postopassa l’Avis di Marco Mazzilli grazieai tre punti presi in casa con la Pol.S. Pietro di Vico. In terza posizionea dodici punti in condominio con ilCSP si portano sia la Sieco ViesteN.V., corsara per 3-1 (18/25-13/25-25/21-14/25) ad Ischitella e l’AVLucera, sempre 3-1 a Troia con laSilver Sun Ecana. Termina al tiebreak la partita di Orta Nova traFitness Expression e l’AV Manfredo-nia, 3-2 per gli ospiti. Si accorciadunque la classifica, alle spalle dellaSportlab, che sembra non conoscereostacoli nella sua avanzata. Benquattro squadre si trovano nellospazio di soli 2 punti, ma nel prossi-mo turno ci saranno degli scontridiretti tra quattro delle prime cinquesquadre in classifica: solo il Lucerava a Vico, mentre lo Sportlab ospitala Sieco Vieste e il CSP Ipssar V.Vieste ospita l’Avis. Così la parte altadella classifica subirà inevitabilmentequalche modifica e sarà l’ultimagiornata prima della pausa dellevacanze di Natale.

In Prima Divisione maschile ilCSP Ipssar Volley Vieste incespica incasa del Mattinata e con molto faticariesce a passare ma solo al tie break2-3 (25/23-19/23-25/22-11/25-11/15).I padroni di casa hanno sfoggiato unaprestazione molto energica e convintamentre la capolista è approdata allapartita con troppa sufficienza, con laconvinzione di fare una “Pasquetta”ed è stata castigata a dovere. Comesuol dire l’esperto Trapattoni: «Nondire gatto se non lo tieni nel sacco».Bravi... ma solo ai ragazzi dellaPentagono. Lo Sportlab approda alsecondo posto con tredici punti vin-cendo per 3-1 a S.Giovanni R.,anche il San Severo raggiunge ilLucera in terza posizione a dodicipunti, battendolo in casa per 3-1,continua la sua marcia di avvicina-mento il Vico che vince per 3-1 conil Trinitapoli e termina al tie break lapartita tra l’Avis ed il Sammarco, 3-2per i padroni di casa. Sarà capace ilVieste di riscattarsi in casa con ilLucera nel prossimo turno?

In settimana si è parlato moltodella metamorfosi viestana, dei mec-canismi di gioco che la sorreggono esoprattutto si è cercato di capire sequesto logorio sia più mentale chefisico.

Unanime la condivisione e ladiagnosi che è stata fatta di questoAtletico Vieste quasi irriconoscibile eriscopertosi povero nel suo organico.Forse è stato un errore non trattenerealcuni giocatori come Elia Gravinesee Francesco Azzarone che potevanotornare utili in questo momento.

Non meno importanti il forfait

San SeveroCastellanaMinervinoJapigia BariAcquavivaLaterzaMolaCandela

ApricenaAtl.ViesteCanosaCastellanetaF.TraniPolignanoRuvoTerlizzi

(Girone A)RISULTATI - 15ª Giornata

CanosaApricenaAtl.ViesteAcquavivaF.TraniRuvoPolignanoTerlizzi

CandelaCastellanaCastellanetaJapigia BariLaterzaMinervinoMolaSan Severo

Polignano 34; Atl.Vieste 31; Terliz-zi 29; Castellana 27; Japigia Bari 24;Mola 23; F.Trani 21; Canosa 20;Minervino 19; Ruvo, Laterza 17;Acquaviva, Apricena, Castellaneta 14;S.Severo 13; Candela 10.

CLASSIFICA

PROSSIMO TURNO(16 dicembre 2007)

2-21-11-02-02-20-00-21-1

PROMOZIONE

Atl.Vieste—S.Severo 0 – 1Atl.Vieste: Zillo (46’ Prencipe), Del

Viscio (51’ Troiano), Fabrizio, Tatalo(55’ Troia, 82’ Iannoli) Masciullo,Tomasetti, Vescera, Coda, Abatantuo-no, Latorre, Calabrese (Cavaliere) —all. T.Palatella

Reti al 30’ il San Severo.Nonostante la buona volontà,

l’Atletico Vieste con qualche assenzadi troppo non ha retto la sfida del-l’ambizioso S.Severo.

L’uno a zero finale ha evidenziatola caratura degli ospiti e la giornatapoco brillante dei bianco-azzurri locali,che non hanno mai assunto le redinidella gara. Sin dai primi minuti, infatti,è il S. Severo a mettere in mostra lesue intenzioni, mettendo in difficolta’la retroguardia viestana.

Una partenza a spron battuto cheporta i suoi frutti già al 30’, con ilguizzante Fatone che trova il varcogiusto per trafiggere Zillo. I padroni dicasa cercano di reagire, ma la difesaavversaria non concede spazi e laporta difesa da Totaro non correparticolari pericoli. Nella ripresa, pursenza trovare l’incisività necessaria, igiocatori di Palatella cercano diaumentare la loro pressione, ma così

Castellaneta—Atl.Vieste 1-0Atl.Vieste: Bua, Silvestri, Sollitto,

Melchionda, Piracci, Cariglia, AugelliRocco, Chiappinelli (36’ s.t. Cinque),Gentile, Scarano, Campaniello — all.M.Mimmo — arbitro: Viola di Bari — reti: al 27’ s.t. il Castellaneta —note: espulso per proteste AlessioCampaniello al 39’ s.t.

Doveva essere la più facile dellevittorie ed invece è stata la piùclamorosa delle sconfitte, maturatacontro un avversario di livello scaden-te, praticamente la squadra più ab-bordabile sinora incontrata.

Troppe le assenze ed il logoriofisico o mentale? Le contemporaneeassenze di Paolo Augelli, MicheleGualano, Nicola Ducange, Elia Ma-stromatteo ed Alessio Modesto Seve-rino, gli acciacchi di Michele Mel-chionda e Rocco Augelli (che hannogiocato per “costrizione”) hanno finitocol pesare oltre il dovuto nonostantel’inconsistenza del Castellaneta.

Solo due le azioni degne di nota,entrambe costruite dal Vieste. Nelprimo tempo Rocco Augelli ha sfrutta-to uno svarione del difensore ionicoma, entrato in area, ha preferitoservire Chiappinelli che in corsa hatirato a rete ma il portiere è statobravo a deviare in angolo. Nellaripresa con una bella finta MaurizioGentile liberava in area Alessio Cam-paniello, conclusione d’istinto e tirodeviato in angolo.

Il Castellaneta si affacciava dalleparti di Bua quasi per caso e da uncalcio di punizione traeva origine larete della vittoria. Il Vieste si spegne-va inesorabilmente e sino alla fineera solo noia e delusione per unasconfitta che non cancella un gironed’andata esaltante e pieno di soddi-sfazioni. (Michele Mascia)

L’ATLETICO SAPRA’ SUPERARE LA SCONFITTA?

11 Magno (Polignano), De Lorenzo (Polignano)10 Fiorella (Ruvo), Manzari (Terlizzi) 9 Lopriore (Castellana) 8 Rocco Augelli (Atletico Vieste),

Lopriore (Castellana) 7 Maurizio Gentile (Atl. Vieste),

Borrelli (Fortis Trani), Carbonara (Laterza) 6 Gaggiano (San Severo), Ciccone (Candela) 5 Partipilo (Atl. Mola), Marzano (Castellaneta), Terrone (Fortis Trani) 4 Garofalo (Castellana), Ventura (Minervino), Miano (Japigia)

Elia Gravinese 3Michele Melchionda 2Paolo Augelli 2Michele Gualano 1Antonio Scarano 1autoreti 3

CLASSIFICA MARCATORICAMPIONATO DI PROMOZIONE

LA GIUSTA MISURASfumato il sogno del primo posto

(almeno per il momento), cosa cerca-sotto l’albero di Natalee l’Atletico-Vieste? Pensare in positivo è diventa-to difficile ed una manciata di punti-salvezza è il regalo più economico inquesto periodo di vacche magre.

Forse la squadra, la società ed itifosi non sono ancora pronti per unulteriore salto di categoria: il motoresi surriscalda nel momento del sor-passo. In un campionato equilibratospesso l’ago della fortuna sceglie ilverso del vincitore. Inutile imprecarecontro il magnetismo arbitrale, riflette-re prima di parlare è quasi impossibi-le. Bisogna incitare la propria squadraanche nelle difficoltà e rispettare gliavversari sempre! Umiltà, pazienza,solidarietà, amicizia sono ormai soloparoloni da libro “Cuore”.

Questo sport non va vissuto co-me una battaglia continua. Quandola squadra giocava bene si vincevaanche contro le avversità ambientalied arbitrali. I numerosi infortuni divaria natura stanno mettendo a duraprova il serbatoio dell’Atletico e nonsarebbe scandaloso pescare ragazzidalla Juniores piuttosto che ricorrereai saldi del mercato natalizio.

Se per un periodo manca labenzina non deve essere umilianteandare a piedi e riscoprire il gustodella vita in questa società virtuale.Ricordiamoci sempre che siamo incampionati dilettantistici dove lasemina ed il raccolto avvengono sul“proprio campo”. (F.Patrone) Marconi Ischitella—Atl.Vieste 0-2

Atl.Vieste: Grima (Quitadamo),Vetrano (Scala), Di Mauro (Cariglia),Palumbo, Fezga, Impagnatiello, Cura-tolo (Capita), Troiano (Losito), Mastro-matteo (Del Duca), Scirocco, Sicuro— all. L. Ranuschio.

Reti: Mastromatteo, Sicuro.Una discreta prestazione con

tante indecisioni sotto rete. MatteoImpagnatiello guarda oltre la fittanebbia del “Santucci” di Ischitella erguida la squadra alla terza vittoriaconsecutiva.A.R.C.A.Vieste—A.C.Cagnano n.d.

Prossimi incontrivenerdì 14 dicembre (ore 16,00) Atl.Vieste—Sp.C.Vico (a Peschici)domenica 16 dicembre (ore 10,30 A.Potenza—A.R.C.A. Vieste (a Poggio Imperiale)

PARTITEvittorie 10pareggi 1sconfitte 4punti 31

in casavittorie 6pareggi 0sconfitte 2punti 18 retifatte 18subite 8

fuori casavittorie 4pareggi 1sconfitte 2punti 13 retifatte 9subite 9

I NUMERIDELL’ATL.VIESTE

forzato di Fabio Pappano e forseanche quello di Michele Gualano cherischiano di peggiorare ancor più lasituazione se non si correrà ai ripari!

A Castellana si tenterà qualcherecupero ma la condizione fisica dialcuni giocatori (Rocco e PaoloAugelli, Michele Melchionda, NicolaDucange) è molto precaria... manessuno si tirerà indietro!

In settimana un grave lutto fami-liare ha colpito il portiere PasqualeBua. A lui le condoglianze delleredazioni di Ondaradio e de “Il Faro”.

Michele Mascia

facendo offrono invitanti spazi agliaffondi del S.Severo.

Al 60’, il Vieste ha l’opportunità diportare la gara in parita’ con Masciul-lo, pescato ottimamente da Coda inpiena area, ma il bravo centraledifensivo spreca malamente un rigorea porta vuota, stessa sorte all’80’ conCavaliere che da buona posizionespara sull’esterno della rete. I ragazziviestani, negli ultimi minuti, mettonosotto assedio la porta del S.Severo,che si difende con ordine e porta acasa il risultato pieno.

Un partita da dimenticare perl’Atletico, chiamato a ritrovare in frettabrillantezza e gioco perchè sabatoprossimo incombe una sentita partitacon il Candela, a sua volta a cacciadi una vittoria dopo l’inopinato pareg-gio colto con l’Apricena.

Una partita che si preannunciamolta intensa e che vede le duesquadre intenzionate a strapparequanto più punti possibili.

Ma per disputare una buonagara, i ragazzi di Palatella devonodimenticare in fretta la sconfittarimediata con il San Severo e metter-si a giocare con la giusta determina-zione, cosa che è mancata nellagara di sabato.

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Page 3: FARO 46_2007

settimanale pag.3

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PRIMA DIVISIONE (Femminile)6ª Giornata 8/9 dicembre 2007

Ipssar V.Vieste—Olimpia Apricena rinv.Avis Foggia—S.Pietro Vico 3-0Pol.Itis SGR—Sport Lab FG 0-3P.V.Ischitella—Si.Eco Vieste N.Volley 1-3F.E.Ortanova—A.S.V.Manfredonia 2-3S.S.Ecana Troia—A.V.Lucera 1-2Classifica: Sport Lab FG 18; Avis Foggia13; Ipssar V.Vieste*, Sieco ViesteN.Volley, A.V.Lucera 12; Pol.Itis SGR,Manfredonia 9; S.Pietro Vico 8; Ortanova5; P.V. Ischitella 4; Olimpia Apricena* 3;Ecana Fg 0. (* partita da recuperare)

PROSSIMO TURNO7ª Giornata 15/16 dicembre 2007

S.Pietro Vico—A.V.LuceraIpssar V.Vieste—Avis FoggiaF.E.Ortanova—P.V.IschitellaSport Lab FG—Sieco Vieste N.VolleyOlimpia Apricena—ManfredoniaS.Sun Ecana Troia—Pol.Itis SGR

PRIMA DIVISIONE (Maschile)6ª Giornata 8/9 dicembre 2007

P.Mattinata—Ipssar V.Vieste 2-3A.V.Lucera—S.Severo Volley 1-3Pol.Itis SGR—Sport Lab FG 1-3Pol.Masi Avis Foggia—Sammarco 3-2Pol.S.Pietro Vico—C.Trinitapoli 3-1(ha riposato: Anspi Sannicandro)Classifica: Ipssar V.Vieste 14; Sport LabFG 13; A.V.Lucera, S.Severo Volley 12;Pol.S.Pietro Vico 11; Casale Trinitapoli 9;Pol.Itis SGR 6;Masi Avis Foggia 5; Sam-marco 4; P.Mattinata 3; Sannicandro 0.

PROSSIMO TURNO7ª Giornata 15/16 dicembre 2007

S.Severo Volley—Anspi SannicandroIpssar V.Vieste—A.V.LuceraP.S.Pietro Vico—Masi Avis FoggiaSammarco—Pol.Itis SGRCasale Trinitapoli—P. Mattinata(riposa: Sport Lab FG)

Prima Divisione Femminile6ª Giornata (andata)

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Sebbene si diceva che fossesoggetto a vigilanza da parte deicarabinieri, era tuttavia rispettato datutti, compresi i fascisti, i quali, nelloro generale, non furono mai violentinè particolarmente faziosi, come nonlo furono gli antifascisti di prima e didopo. A chi lo salutava — e nel"ventennio" v'era chi lo faceva alzan-do il braccio nel saluto romano,divenuto saluto fascista —, eglirispondeva togliendosi il cappello.Ricorda Vincenzo Medina, alloragiovane avvocato, entrato a far partedopo la guerra del piccolo cerchiodelle amicizie di Mauro Del Giudice,che se gli si rivolgevano delle doman-de sul processo Matteotti, non avevadifficoltà a rispondere. Una volta cheMedina gli chiese: «Eccellenza, voi achi davate il voto prima del fascismo?A Matteo Imbriani — rispose — esono r imasto repubbl icano».

Allo scoppio della seconda guerramondiale, nel 1939, quando Mussoli-ni, dubbioso della nostra preparazio-ne militare, dichiarò la non belligeran-za dell'Italia (in pratica, la neutralità),egli commentando con l'arcipreteRuggieri tale decisione esclamò:«Questa è la prima cosa buona chefa!».

Caduto il fascismo nel '43, non silasciò andare a pubbliche espressionidi esultanza. Rimase quell'uomodiscreto e composto che era semprestato. Fu tuttavia vicino agli uominidel comitato di liberazione cittadino,amico e consigliere, pur senza entra-re a far parte del comitato.

Ma oltre che per la dirittura mora-le e per l'alta magistratura, Mauro DelGiudice godette di stima e considera-zione per la sua grande cultura. Diciò che scrisse nel campo dellescienze giuridiche, ho rintracciato peruna fortuita circostanza pochi anni faalcune testimonianze. Si tratta diquattro sue pubblicazioni, che hoaffidato alla biblioteca comunale. Siintitolano: La legge penale nel tempo,del 1882; Il fenomeno giuridico nellascienza sociale, del 1908; La scuolastorica italiana del diritto e i suoifondatori, del 1918; Problemi di ieri edi domani, del 1918. Non so seesistono altre sue pubblicazioni inmateria giuridica. I libri suddetti li hotrovati in mezzo ad altri libri, di varianatura e autori, in una vecchia cassascoperchiata e polverosa, giacentenel magazzino della casa del fratelloLuigi, in piazza del Seggio. Una casache fu già signorile, rimasta poi vuotae cadente sino al principio degli AnniOttanta, che io ero andato a visitarecon la persona che l'aveva acquistatacol proposito di restaurarla e farne —come ha fatto — un elegante albergoin armonia col luogo, all'insegnaResidence del Seggio. Ma un'altrasorpresa mi riservò quel ritrovamentolibrario, ed è un'orazione funebre cheMauro Del Giudice scrisse e fecestampare In memoria del dottorFilippo Medina, suo amico di Vieste.E' del 1932. In questa orazione, tuttavibrante del suo rigore morale, egliaccenna velatamente alla sua vicen-da personale. Ne trascrivo i passi che

mi sono sembrati più significativi.«Le sciagure e le sofferenze

fisiche e morali — egli scrive —colpiscono indifferentemente il giustoe il peccatore, colui che generosa-mente dà opera assidua a sollevaree lenire le miserie dei propri simili, echi trascorre la sua vita nell'empietàe nella ingiustizia. E, ciò che èspettacolo ancora più dolorante, lesventure piombano di preferenza suibuoni e risparmiano i tristi». Poi citala Bibbia: «Queste cose, grida ango-sciato il sapiente Salomone, vidi neigiorni della mia vanità: il giustoperisce nella sua giustizia e l'empiovive lungamente la sua malvagità»(Ecclesiaste, VII, 16).

Tanta traboccante amarezza ècomprensibile. Quando egli scrivequeste cose l'Italia vive gli anni delconsenso al regime fascista. Ciò nonpertanto la fede cristiana e quellanella giustizia continuano a sorregger-lo, tanto che più avanti aggiunge:«Benvero lo stesso Salomone, delquale sono riportate le sconsolantiparole, aveva pure scritto in prece-denza: Io ho detto nel cuor mio, Iddiogiudicherà il giusto e l'empio, e quellosarà il tempo di trattare ogni cosa(Ecclesiaste, II, 17)».

Ed ecco l'accenno diretto alla suavicenda personale. Dice Del Giudice:«Conobbi il Medina nel mese dinovembre del 1929, quando, travoltoanch'io nel flutto della sventura, giunsiin Vieste come naufrago in cerca diun porto di rifugio, ove avessi potutocurarmi di una grave e dolorosainfermità, dalla quale ero stato colpitocirca due anni prima».

Nel significato di questo passo,credo che si debba lasciar stare laseconda parte, dove dice di esserevenuto a Vieste per curarsi di unagrave e dolorosa infermità, poichèVieste non era allora, e non è nem-meno oggi, il luogo adatto per curarsile gravi infermità fisiche. Si pongainvece attenzione alle parole: «…travolto anch'io nel flutto dellasventura…». E' in queste parole ilrichiamo esplicito doloroso alla suabattaglia di magistrato intemerato,combattuta e persa contro il poterepolitico del suo tempo.

Non trovai in quella vecchia cas-sa altro di suo, nè memorie nè note,che la gente di Vieste supponeva egliavesse scritto sul processo Matteotti.

Confesso che anch'io, mentrerovistavo, un filodi speranza in talsenso ce l'avevo.Ma, come hodetto, non trovainulla.

Eppure, lasupposizione deiviestani — Io ab-biamo saputo inanni recenti —e r a e s a t t a .L'eccellenza DelGiudice, duranteil suo soggiornoa Vieste scrissedi quel processo

ed il documento che ne risultò, datatoVieste 9 febbraio 1947. venne pubbli-cato col titolo di Cronostoria delprocesso Matteotti, nel 1954, per leedizioni Principato. Ma, per quantoricordo, in paese nessuno lo seppe.

Nel 1985 il libro è stato ristampa-to dal figlio di Matteotti, con prefazio-ne del nostro concittadino sen. Anto-nio Cariglia, il quale ricorda MauroDel Giudice con la rispettosa atten-zione con cui la nostra generazioneIo considerò.

E' una cronistoria dei fatti e deipersonaggi che nel processo ebberouna loro parte, redatta senza reticen-ze e riguardi per nessuno, in cuisono chiamati per nome e cognomei ribaldi, i pusillanimi, gli acquiescenti,tutti quelli, trattati come tali nella suanarrazione, che per calcolo o per viltànon seppero stare a schiena drittadavanti al capo del fascismo.

Più che una cronistoria sembrauna requisitoria.

Mauro Del Giudice se ne partì daVieste nell'estate del 1949 e andò astabilirsi a Roma presso una figliaadottiva. A Roma si spense il 12febbraio 1951, all'età di 94 anni.

Ludovico Ragno

Mauro Del Giudice nacque a RodiGarganico i l 20 maggio 1857.“Eccellenza” lo chiamavano a Vieste,quando qui venne a risiedere nel 1931,per stare vicino al fratello Luigi, che viesercitava la professione di medico. Quiabitò quasi ininterrottamente per 18 annifino al 1949, nel villino del ColonnelloCimaglia, in Via Madonna della Liberaangolo Via C. Battisti (una casa dicampagna che ormai non esiste più). Inmolti dicevano che qui a Vieste risiedevaa domicilio coatto. In realtà questa erauna notizia inesatta messa in giro dalpopolino. A Vieste decise di venire apassare gli anni della pensione e ascrivere le sue ultime opere, tra cui“Cronistoria del Processo Matteotti”.

Fervente assertore dello Stato liberale,si trovò investito nel 1924 dell’istruttoriadel Processo Matteotti, agli albori delnuovo corso politico che portò l’Italianella seconda guerra mondiale. Le vocisulle responsabilità del delitto Matteotticorrevano in un’unica direzione. Ma fula dichiarazione del capo dell’ UfficioStampa di Mussolini, Cesare Rossi a farscoppiare la bomba: «Tutti i casi diviolenza accaduti dalla Marcia su Romain poi sono avvenuti sempre per volontàdiretta e con l’approvazione e la compli-cità di Mussolini».

La tensione in tutto il paese è almassimo, la stampa ancora libera, non dàtregua a Mussolini, il quale decide diliquidare l’opposizione con la seguentedichiarazione: «Dichiaro qui al cospettodi questa Assemblea parlamentare e alcospetto di tutto il popolo italiano, che ioassumo, io solo, la responsabilità politica,morale, storica di tutto quanto èavvenuto».

In questo contesto storico politico,Mauro Del Giudice si trova ad operarenel Processo per il delitto Matteotti, nellaqualità di Presidente della IV sezionePenale e della sezione di Accusa dellaCorte d’Appello. Benché anziano (68anni) e malato assunse personalmente ilgrave peso e la terribile responsabilitàdell’istruttoria del processo. Ignobilitentativi furono messi in opera, perottenere la deviazione del processo ed ilsalvataggio dei mandanti: gli si proposela nomina a Presidente di Sezione allaCassazione, ma la sua retta e indomitacoscienza resistette eroicamente. Pertoglierlo di mezzo fu sbalzato in Siciliacon la nomina di Procuratore Generale aCatania. La sua carriera era ormai finita.

A Vieste trascorse gli ultimi annidella sua vita fino al 1949, quando ormaibisognoso di cure si trasferì a Romapresso amici, ove, come scrisse il suoamico Alberto Scabelloni, il «dotto ederoico Magistrato si spense serenamentecome un santo il 14 febbraio 1951».

F.Ruggieri (pres. Societàdi Storia Patria per la Puglia

sez. di Vieste “Pasquale Soccio)

Play Volley Ischitella 1Si.Eco. Vieste New Volley 3(18/25-13/25-25/21-14/25)Sull’ostico campo della Play Vol-

ley Ischitella, la SI.ECO. Vieste NewVolley, ha vinto con autorevolezzacancellando la brutta prestazionedella scorsa giornata di campionato.Ha conquistato tre punti importanti,raggiungendo quota dodici in classifi-ca al terzo posto.

La formazione della New Volley èpartita convinta fin dalle prime fasidell’incontro, mostrando subito l’inten-zione di voler far sua tutta la posta inpalio. Si aggiudicava così il primo eil secondo set con il punteggio di25/18-25/13. Al terzo set, non riuscivaa chiudere l’incontro complice lemodeste dimensioni della palestra diIschitella che condizionano non poco

Domenica scorsa 9 dicembrepresso la palestra “Taralli” di Foggiasi è tenuto la gara regionale di karate“1° Trofeo Shin Ki Tai Città diFoggia”, gara regionale organizzatadall’omonima scuola di karatè diFoggia. La gara, con la partecipazio-ne di circa 200 allievi di Puglia, eradivisa in tre fasi: una per gli allievi dai6 a 12 anni, un torneo per le cinturemarroni ed una competizione per gliagonisti. Alla manifestazione eraabbinato il concorso “Il Karate inFesta” che consisteva in base all’etànell’inviare un disegno sul karate edil Natale per i più piccoli, mentre peri più grandi un disegno e un temasulla disciplina del karate. In questoconcorso, l’atleta Gabriele Campaniel-lo della “Kensho” di Vieste ha vintoil titolo “disegno simpatia”.

Ottimi i risultati della “Kensho”,non nuova a queste prestazionianche per l’impegno degli atleti segui-ti dall’istruttore Nazario Moffa, piùvolte campione mondiale ed europeo.

Grazie ai numerosi podi ottenuti,la “Kensho” ha vinto il trofeo per lasocietà prima classificata per i risultatiottenuti. Kata cinture nere: 2° posto:Ruggieri Giovanni; kata a coppiecinture marroni (1993-1994): 1° posto:Prencipe Cristian e Santoro AntonioPio; kumitè cinture marroni (1993-

il gioco. Così, nonostante una rimontaverso la fine, il per 25/21 è andatoalla squadra di casa. Con l’ingressoa fine del terzo set di Lina Castriotti,per sostituire Rosaria Cariglia, e diAnna Olivieri dall’inizio del quarto set,al posto di Filli Ragno. tutta la squa-dra riprendeva a macinare gioco epalla su palla chiudeva l’incontro sul25/14 nel quarto set.

Domenica 16 dicembre la NewVolley si recherà a Foggia sul campodello Sport Lab. Non sarà una pas-seggiata, ma sicuramente, da questasquadra ci si può aspettare di tutto,nella speranza di una prestazionesuper, con o senza... super eroi.Comunque non c’è fine partita in cuigli avversari non spendono parole dielogio nei confronti di tutte le ragaz-ze. Merito sicuramente dell’impegnoprofuso in campo e del team tecnicodi indubbio valore.

1994): 3° posto: Prencipe Cristian eRuggieri Emiliano; trofeo kata ekumitè cinture marroni: 1° postoSicuro Daniele e Santoro Antonio Pio,2° posto Lopriore Michele, 3° postoDi Nunzio Enrico, 4° posto SantoroMichele, 5° posto Foglia Raffaele;kata a coppie e kumitè cinture bian-co-giallo ed arancio (1993-1994): 1°posto Ercolino Michele e TataloDavide; kata a coppie cinture bianco-giallo ed arancio (1998-1999 e 2000):3° posto Ruggieri Giovanni e LaTorre Fabio; kumitè cinture bianco-giallo ed arancio (1998-1999 e 2000):1° posto Campaniello Gabriele eRuggieri Giovanni.

Grande merito per i risultati vannoall’istruttore Nazario Moffa, cinturanera 5° dan che, grazie al suo instan-cabile impegno e dedizione, riesce atrasmettere la sua esperienza a tuttigli allievi nella pratica del karatètradizionale.

settimanale

Reg. Tribunale Foggia n.6 dell’11 giugno 1996Stampa: Grafiche Iaconeta

Giornale stampato su carta riciclata

Direttore responsabile: Ninì delli SantiDirettore editoriale: Antonio Troia

Collaboratori: Luther Blisset, Vincenzo CasamassimaA.Cellamare, Michele Mascia, Michele Notarangelo

Franco Patrone, Giuseppe Ruggieri, Saverio Serlenga,Matteo Siena, Sandro Siena

"Il FARO" settimanale sarà in edicolavenerdì 21 dicembre 2007

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Dopo un percorsodurato ben dieci anniper intitolare la palestradell’Ipssar alla memoriadel maestro GaetanoNotarangelo, insegnanteper ben 37 anni nelleScuole Elementari diVieste ed amministrato-re comunale per oltreun ventennio, mercoledìprossimo 19 dicembrea l l e o r e 11 , 3 0 avent’anni dalla morte, grazie al diri-gente scolastico Andrea Cariglia, delCollegio dei docenti e del Consigliod’istituto, la struttura sportiva avràquelll’intitolazione.

Sono, infatti, trascorsi, dieci annida quella prima richiesta. Era il 1997quando il Distretto Scolastico diVieste presieduto all’epoca da Giu-seppe d’Avolio, attuale dirigentescolastico del Polivalente “Fazzini” diVieste, su delibera della giunta ese-cutiva e su pro-posta di PaoloSoldano, attualedirigente del Cir-colo Didattico diVieste, inoltrò for-male richiesta, aldirigente dell’Ips-sar ed al Consi-glio d’istituto,

Nella stessamanifestazione,su espressa ri-chiesta avanzatada Michele Nota-rangelo, avverràanche l’inaugura-

risposta per lo sviluppo turistico percui bisogna certamente costruire main modo compatibile con l'ambienteper materiali usati, per forme, pertipologie».

Quale visione avete in Regionedel Gargano: di un territorio tropposviluppato a livello edilizio da teneresotto controllo oppure…?

«Il problema non è il troppo o ilpoco, ma il come si sviluppa il territo-rio. Come governo regionale noisiamo arrivati nel 2005 in un momen-to in cui le deroghe sembravano laregola. Si sono trasformati territorimolto sensibili mediante procedurederogatorie, con singoli progettirealizzati in luoghi non idonei, senzafare sistema, ci siamo privati di servizidi spazi di socialità, le nostre cittàormai non hanno più piazze, hannomarciapiedi piccolissimi. Questo incidesulla qualità quotidiana della vita dellepersone. Non si tratta di congelare ilterritorio che si è sempre trasformatoma dobbiamo cominciare a cambiareil modo di farlo».

Da tecnico prestata alla politicacome vive questa esperienza nellagiunta Vendola?

«Avevo un po' di timori… sonoun tecnico, ho svolto solo un manda-to per quattro anni in un piccoloComune… pensavo di non essereadatta per la politica… Credo che lagiunta Vendola sia molto coesa, c'èmolta sintonia tra i settori. Certo la

(segue da pag.1)

LA PALESTRA DELL’IPSSAR SARA’ INTITOLATAAL MAESTRO GAETANO NOTARANGELO

zione e l’intitolazione della nuovasaletta pesi realizzata nel-l’Ipssar, alla memoria diSaverio Chionchio, atletapoliedrico e docente dieducazione fisica prema-turamente scomparso inun tragico incidente stra-dale. Alla cerimonia parte-ciperanno personalità delmondo scolastico, politicoe sportivo di Capitanata.

Via S.Mariadi Merino, 34

GIOIELLERIA

IERVOLINOMARIO

pubblica amministrazione è moltosettorializzata: la mano destra non saquello che fa la sinistra. Però devodire che la giunta è un luogo in cuici sia scambia e si elaborano le idee.Abbiamo una buona guida e dalpunto di vista politico c'è una leader-ship in Vendola intelligente, appassio-nata, con una visione dello sviluppodella Puglia diverso, sostenibile,basato su una forte innovazione».

Nel suo operato sente la pressio-ne della politica e soprattutto deipartiti?

«Ad esser sincera non sento lapressione della politica… forse per-ché hanno rispetto di un tecnicoprestata alla politica. Quella che micirconda è una politica fatta con la"p" minuscola, fatta del particolare,una politica che non riesce ad averedelle visioni forti, che si oppoen aprescindere. Se io dico "A" perché dicentro sinistra, quell'altro deve dire"B" perchè di centro destra. Questosta facendo letteralmente impazzire icittadini. La gente non capisce perchéopporsi comunque, magari usando glistessi argomenti usati prima propriodalla parte avversa. Questa politicagenera solo sfiducia nelle istituzioni.La politica deve invece costruire dellevisioni e dei consensi larghi».

E’ stato convocato per mercoledìprossimo 19 dicembre alle ore 9,30il Consiglio comunale di Vieste. Que-sti gli argomenti all’ordine del giorno:1) Regolamento dell’accoglienza edella promozione turistica — Approva-zione; 2) Pianificazione strategica diarea vasta “Capitanata 2020-Innovaree connettere” — Approvazione con-venzione tra Enti; 3) Piano per ilDiritto allo Studio-anno 2008 — Ap-provazione.

CONSIGLIO COMUNALE

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Due passioni: il caffèed il nostro mare fino in fondo

«E' sicuramente motivo di grandesoddisfazione personale ma credoche debba essere ancor di più moti-vo di soddisfazione per l'intero partitodi Vieste la mia nomina a componen-te dell'esecutivo provinciale del PartitoDemocratico».

E’ stato questo il primo commentodi Aldo Ragni alla notizia della istitu-zione, da parte del coordinatoreprovinciale del PD Paolo Campo,

dell'esecutivo provinciale delpartito del quale fa parteappunto Ragni.

Aldo Ragni è stato se-gretario della sezione Ds diVieste dal 2002 fino allanascita del PD, capolistadel collegio garganicoall'assemblea nazionale peri Democratici per Letta alleprimarie del 14 ottobre allaquale è stato eletto e daquesta mattina componentedel primo esecutivo provin-ciale del Partito Democrati-co di Capitanata.

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IL VIESTANO ALDO RAGNINELL’ESECUTIVO

PROVINCIALE DEL PD

Cambio alla guida del consorzio“Gargano Mare” di Vieste, l’organizza-zione che raggruppa gli operatorituristici locali. Al presidente uscenteNicola Rosiello, che era giunto altermine del mandato triennale, èsubentrata come presidente del con-siglio di ammini-strazione VittoriaVescera. Rinno-vata anche lacomposizionedel CdA. Nefanno ora parte,oltre alla neo presidente ed a quellouscente, Dante Ottolini, LorenzoSpina Diana, Rossella Falcone, Nico-la Vergura, Vito Turi, DomenicoVescera, Pierpaolo Pupillo.

VITTORIA VESCERAPRESIDENTE DEL CONSORZIO

“GARGANO MARE”

Si è svolta mercoledì scorso 12dicembre in Municipio la gara per laconcessione del servizio di gestione,custodia e manutenzione dell'areaadibita a parcheggio al LungomareEuropa di proprietà del Comune perdue anni (dal primo del mese digennaio 2008 al trentuno dicembre2009).

Come previsto dal bando di garasi è riunita l'apposita Commissioneinterna composta da GelsominaScattino, Michele Fusillo, Sofia Rug-gieri e presieduta dal dirigente delterzo settore Angelo Vecera. Unasolo offerta è pervenuta, quella pre-sentata dall'impresa "EUROPA piccolasocietà cooperativa a r.l.".

Dopo la verifica della correttezzaformale della documentazione pre-sentata si è presa visione dell'offertaeconomica.

L'importo annuale posto a basedi gara era pari a 20mila euro oltread un aggio del 10% sul totale degliincassi (al netto di Iva) relativamentealla parte eccedente il prezzo diaggiudicazione. L'offerta economicapresentata da "EUROPA piccolasocietà cooperativa a r.l." era pari a20.500 euro all'anno oltre all'aggiocosì come indicato.

Vista la validità dell'intera offertapresentata la gara si è chiusa conl'aggiudicazione della concessione perla gestione del parcheggio all'unicoofferente.

La tariffe del parcheggio, chesaranno applicate dal gestore, sono

stabilite dal Comune, per posto autoe per posto per bus turistici.

Il gestore dovrà provvedere allamanutenzione del verde, della segna-letica, nonché della pubblica illumina-zione (assicura-ta da 26 fariposti su 6 torri)secondo le in-d i c a z i o n idell'Ufficio tec-nico comunale.E' compreso fragli oneri del ge-store anche lamanutenzioneordinaria e stra-o r d i n a r i adel l ' impiantomeccanizzatoper la gestionedel parcheg-g i o , n o n c h édell'esercizio dell'attività di bar, ufficioinformazioni e servizi igienici. Ilconcessionario si assumerà inoltretutti i costi relativi al personale, alletariffe per la fornitura di acqua,energia elettrica ed altri servizi. Ilgestore riserverà, in uso gratuito, afavore del Comune per tutta la duratadella concessione 25 posti auto cosìcome riserverà tutta l'area necessariaper lo svolgimento di 5 manifestazionio eventi all'anno organizzati dall’Am-ministrazione comunale. Inoltre si

consentirà lo svolgimento del mercatoquindicinale in tutta l'area e gli incassiderivanti dallo stesso sarano riscossidirettamente dal concessionario se-condo gli importi stabiliti dal Comune.

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AGGIUDICATA ALLA COOPERATIVA “EUROPA” LA GESTIONE BIENNALE DEL MEGA PARCHEGGIOUna sola offerta pervenuta in Comune per 20.500 euro all’anno oltre ad un aggio del 10% sugli incassi «OCCORRE PUNTARE MOLTO SUL RECUPERO

DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE»