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poligoni Farsi un poligono in casa: farsi un poligono privato non è semplice ma chi possiede uno spazio sufficientemente ampio, all'aperto e fuori dalla vista di vicini e passanti, può realizzare il proprio poligono privato garantendo naturalmente, l'incolumità delle persone che possano trovarsi all'esterno di esso o in visita all'interno. Nessuna legge proibisce la costruzione di esso ma bisogna rispettare le norme urbanistiche sulle costruzioni e prestare attenzione a impianti elettrici, antincendio, di sicurezza e insonorizzazione. Molte sono le differenze che contraddistinguono i poligoni a cielo aperto da quelli chiusi (tunnel) cercheremo quindi di seguito di far conoscere quali sono le principali caratteristiche costruttive per la realizzazione di un buon poligono funzionale sia realizzato all'aperto che al chiuso. Naturalmente l'utilizzo sarà espressamente riservato al proprietario che provvederà a costruire il poligono nelle appartenenze della propria "abitazione", superando così il problema dell'uso e trasporto delle armi che non verrà trattato in queste pagine, per le Società sportive e le sezioni di TSN il poligono deve sottoporsi a ben altri controlli indicati nella direttiva dell' UITS. (www.uits.it) Per chi vuole correre subito alla costruzione può visitare....................................................... il sito Italiano della ETEM la ditta che costruisce poligoni di tiro militari e visitare il sito www.remprubber.com/poligoni.htm per la gomma balistica di cui parleremo oltre in queste pagine, infine la Scovati Italia, che produce poligoni civili aperti e chiusi anche in "kit" o posati e collaudati. La Tedesca I.V.A. progetta sistemi parapalle come la sorella Ballistic Steel. Poligoni di tiro della Scovati-Italia La Scovati-Italia di Torino, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di poligoni di tiro chiusi ed all’aperto per militari, polizia e guardia di finanza, ha recentemente messo a punto poligoni civili per il tiro sportivo, forse meno complessi, ma comunque dotati dei massimi livelli di sicurezza. I materiali impiegati sono componenti balistici tra i più qualificati: tutti i poligoni finora realizzati in Italia da Scovati (oltre 50), hanno ottenuto l’approvazione dell Ispettorato dell’Arma del Genio e rispondono alle normative ministeriali antinquinamento acustico e da fumi. Vengono abitualmente forniti sistemi completi "chiavi in mano", garantiti ed assistiti da personale specializzato, oppure kit base per tiro personale di facile montaggio; sono previsti anche poligoni mobili prefabbricati in container.

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Farsi un poligono in casa:farsi un poligono privato non è semplice ma chi possiede uno spazio sufficientemente ampio, all'aperto e fuori dalla vista di vicini e passanti, può realizzare il proprio poligono privato garantendo naturalmente, l'incolumità delle persone che possano trovarsi all'esterno di esso o in visita all'interno.Nessuna legge proibisce la costruzione di esso ma bisogna rispettare le norme urbanistiche sulle costruzioni e prestare attenzione a impianti elettrici, antincendio, di sicurezza e insonorizzazione. Molte sono le differenze che contraddistinguono i poligoni a cielo aperto da quelli chiusi (tunnel) cercheremo quindi di seguito di far conoscere quali sono le principali caratteristiche costruttive per la realizzazione di un buon poligono funzionale sia realizzato all'aperto che al chiuso. Naturalmente l'utilizzo sarà espressamente riservato al proprietario che provvederà a costruire il poligono nelle appartenenze della propria "abitazione", superando così il problema dell'uso e trasporto delle armi che non verrà trattato in queste pagine, per le Società sportive e le sezioni di TSN il poligono deve sottoporsi a ben altri controlli indicati nella direttiva dell' UITS. (www.uits.it)

Per chi vuole correre subito alla costruzione può visitare.......................................................il sito Italiano della ETEM la ditta che costruisce poligoni di tiro militari e visitare il sito www.remprubber.com/poligoni.htm per la gomma balistica di cui parleremo oltre in queste pagine, infine la Scovati Italia, che produce poligoni civili aperti e chiusi anche in "kit" o posati e

collaudati. La Tedesca I.V.A. progetta sistemi parapalle come la sorella Ballistic Steel.

Poligoni di tiro della Scovati-Italia

La Scovati-Italia di Torino, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di poligoni di tiro chiusi ed all’aperto per militari, polizia e guardia di finanza, ha recentemente messo a punto poligoni civili per il tiro sportivo, forse meno complessi, ma comunque dotati dei massimi livelli di sicurezza. I materiali impiegati sono componenti balistici tra i più qualificati: tutti i poligoni finora realizzati in Italia da Scovati (oltre 50), hanno ottenuto l’approvazione dell Ispettorato dell’Arma del Genio e rispondono alle normative ministeriali antinquinamento acustico e da fumi. Vengono abitualmente forniti sistemi completi "chiavi in mano", garantiti ed assistiti da personale specializzato, oppure kit base per tiro personale di facile montaggio; sono previsti anche poligoni mobili prefabbricati in container.

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La più recente espressione della maturità tecnica di Scovati-Italia nel settore degli equipaggiamenti e delle apparecchiature specialistiche per l’addestramento al tiro, è costituita da un sistema a sagoma mobile con controllo rapido dell’esito di tiro, venduto anch'esso in kit con istruzioni di montaggio o con fornitura e posa.

La sagoma mobile a soffitto del sistema SM 50 consiste in un’apparecchiatura, che si sposta per tutta la lunghezza della galleria di tiro su di una monorotaia rigida ancorata alle schermature di sicurezza od al soffitto della galleria di tiro. Il movimento è velocissimo e consente un addestramento al tiro anche intensive di reparto con notevole risparmio dei tempi morti: dalla piazzola di tiro in posizione frontale, il bersaglio raggiunge la distanza prescelta, si arresta per il tempo programmato o voluto e ritorna per il controllo dei colpi e per la sostituzione del bersaglio. La sagoma mobile può essere comandata in manuale dal quadro comando tiratori oppure in automatico, semiautomatico e manuale tramite la consolle comando dell’istruttore o direttore di tiro. E garantita per resistere ad eventuali colpi vaganti di armi portatili sino al calibro 9 Parabellum ed al 44 Magnum, con l’esclusione dei tiri con palle perforanti. Gli altri elementi del sistema, che ne costituiscono poi la configurazione minima per una sola galleria di tiro, tutti blindati, sono la monorotaia rigida (la monorotaia base è lunga 10 m, ed è estensibile fino a 50 m con multipli di 5 metri), le apparecchiature elettromagnetiche di traino ed il carrello di traslazione corredato di supporto-bersaglio e fine-corsa.

Ogni sistema è progettato da Scovati-Italia in varie tipologie, per tutte le armi, con varie combinazioni (sagome mobili, rotanti, ribaltabili, pivotanti, combat), da una sola linea di tiro fino a numeri molto elevati, senza nessun limite di sorta, per rispondere ad ogni possibile esigenza dei clienti.

Per ulteriori informazioni: Scovati Italia srl, via Cernaia 16, 10122 Torino, tel. 011/ 5620702, fax 011/5620703.

Terremo conto anche delle " DIRETTIVE TECNICHE PER POLIGONI DI TIRO IN GALLERIA E A CIELO APERTO" D.T- P1e P2 dello Stato Maggiore dell'Esercito Ispettorato dell'Arma del Genio (Uff. Infrastrutture) edita nel 1988 e nel 1993 unica reperibile i cui stralci più salienti appariranno in queste pagine.

Copia della Direttiva del Genio è scaricabile in formato .pdf da questo sito

Partiamo dal disegno base del primo poligono, interrato: quello che possiamo costruire sotto casa o scavando una trincea nella campagna adiacente. E' un disegno di base da cui estrapoleremo in seguito tutti i dati e i dettagli utili per comprendere come deve essere concepito per un ottimo utilizzo la "linea

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di tiro" e il poligono in sé.

La pianta schematica di questo tunnel indica la disposizione base dei muri di contenimento, delle quinte e del parapalle, il tunnel interrato in realtà non ha bisogno dei muri in cemento armato per protezione al parapalle ma questo potrebbe essere costituito da sabbia adagiata direttamente contro la terra in fondo alla linea di tiro; il poligono avrebbe in questo caso solo 5 pareti in cemento anzichè 6.

Osservando il disegno possiamo vedere che la linea di tiro può essere suddivisa in tre parti principali: la zona riservata al tiratore, la linea di tiro e la zona bersagli, il parapalle. Il Genio Militare suddivide il poligono in 5 settori che sono: 1) area di parcheggio esterna alla costruzione, 2) edificio servizi dove trovano posto armerie, uffici, servizi igienici, sale di ritrovo, 3) sezione di tiro, con area tiratori, box di tiro e di controllo, 4) galleria di tiro che comprende le linee e i bersagli 5) area parapalle con il parapalle stesso. Partiamo subito dall'entrata, cioè l'accesso al poligono di tiro. Questo non deve dare direttamente alla linea di tiro ma deve essere protetto in modo che chiunque entrando in qualsiasi momento non possa essere colpito da proiettili diretti o di rimbalzo esplosi da un tiratore già presente in linea. Sarà quindi opportuno frapporre una paratia parapalle tra la porta d'ingresso e la zona di tiro anche, di cristallo antiproiettile. Più sicura sarà una porta ad apertura elettrica azionabile dalla

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postazione di tiro, il tiratore in linea sarà costretto ad interrompere il tiro per aprire la porta cessando così ogni possibile pericolo. (Il I° tiratore per entrare ha chiaramente usato la sua chiave personale, il II° personaggio in visita aziona per entrare, un campanello con avviso sonoro e luminoso che attirerà l'attenzione del tiratore in linea all'interno del poligono).

Il G.M. (Genio Militare) divide i poligoni in 3 Categorie che sono:1a Cat. per armi con Energia Cinetica non superiore a 80 Kgm.2a Cat. per armi con E. C. non superiore a 130 Kgm.3a Cat. per armi con E. C. superiore a 130 Kgm

Puntualizziamo che le Direttive del G.M. riguardano poligoni di uso pubblico e militare e che quindi possono essere solo tenute in considerazione quelle norme che riguardano la sicurezza delle zone di tiro e dei parapalle, il resto poco può influenzare la costruzione di un poligono privato non soggetto a collaudo.

Ritornando al nostro poligono, le pareti (costruite in blocchetti autoportanti di cemento o cemento armato molto compatto), il soffitto (in cemento vibrato, possibilmente portante per ricoprirlo poi di terra e vegetazione), il pavimento (dalle spalle del tiratore fino a 5 mt. oltre la linea di tiro), dovranno essere rivestite/i di materiale balistico assorbente che eviterà rimbalzi accidentali nella zona tiratori, la classica gomma balistica applicata con colle e al di sotto tavole di legno da 25 mm. di spessore sono sufficienti ad arrestare qualsiasi proietto d'arma corta e molti di fucile e comunque tutti i rimbalzi almeno con un angolo di incidenza di 150°/160°.

Qui a fianco si nota un tipo di accesso ad una linea di tiro

sotteranea con paratie di protezione, queste possono essere in cemento rivestito o legno con

anima in acciaio balistico.

La porta blu da accesso alle linee da qui aggirando il separè si

giunge al tavolo punto di origine del tiro, subito sopra abbiamo le

prime quinte di protezione in legno.

Pavimento in gomma per poligoni di tiro.

Quadrotte calandrate e stampate composte da una mescola omogenea di gomma naturale e sintetica, cariche minerali, vulcanizzanti, stabilizzanti, pigmenti coloranti, retro liscio smerigliato o a peduncoli, per la protezione e sicurezza dei locali adibiti a poligono di tiro.

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Questo pavimento ha superato il test di determinazione del comportamento di rimbalzo di colpi da arma da fuoco presso l’ ente "Banco Nazionale di Prova per le Armi da Fuoco Portatili e per le munizioni commerciali" di Gardone Val Trompia (BS) – Italia.

Dati tecnici.

Superficie In rilievo( BB h 0.6mm. - Ø 26mm.) o liscia

Rovescio smerigliato per il fixing adesivo o a peduncoli per la posa libera

Lastre 500 x 500 mmSpessore 20 - 30 mmPeso 20 mm. 25 kg / m² - 30 mm. 36 kg. / m²Durezza 80±5 Shore A -DIN 53505Resistenza al fuoco classe 1Resistenza all' abrasione <190- DIN 53516Improntabilità mm 0.200-DIN 51955Stabilità al colore 5-7-DIN 53389Conducibilità elettrica 1010 Ohm -DIN 53596Carica elettrostatica da calpestio Kv<2 antistatico DIN 54345Effetto bruciatura da sigaretta nessuna bruciatura DIN 51961

Resistenza agli agenti chimici resiste ai prodotti usati per la pulizia DIN 51958

Esente da amianto e formaldeide

Dal sito: http://www.remprubber.com/poligoni.htm

Anche il tavolino sarà in legno, l'altezza da terra varierà dai 700 mm. ai 1050 mm., la larghezza tra 300 mm. e 500 mm. occupando parte della linea lascerà comunque uno spazio laterale libero per poter

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eseguire il tiro da sdraiati o l'estrazione rapida. (Il tiro da sdraiati può essere fatto anche sdraiandosi sul tavolino ma questo dovrà allora essere di larghezza più confortevole). Potrà essere costruito un particolare pilastro in cemento che verrà ricoperto in legno e gomma bal. su cui sarà affogata una particolare morsa, per la prova di precisione di armi o canne questa risulta molto utile senza occupare poi troppo spazio anzi, potrebbe essere parte del citato tavolino. Le luci in questa zona sono molto importanti ed importante il modo in cui saranno poste in essere. Le sorgenti si troveranno tutte dietro il tiratore, ma se dirette su di lui sarà difficile per lui inquadrare bene il mirino che brillerà dalla troppa luce. Le luci saranno quindi dirette verso il soffitto (dipinto in bianco), la luce diffusa così creata sarà anche di intensità minore di quella che illumina i bersagli che dovranno apparire più in luce di tutto il resto. Altro impianto importante è quello dell'aspirazione dei fumi di sparo, aspirati direttamente sopra l'arma saranno espulsi all'esterno attraverso una semplice ventola sufficientemente capace (Ricordiamo che i fumi cosi creati dovranno essere ripuliti da scorie e vapori di piombo e polveri varie).

Le norme richiedono quindi la protezione degli impianti contro la perforazione dei proiettili e lo smaltimento dei gas venefici tramite appositi filtri e questo stà al buon senso di chi costruisce il poligono, incassare i tubi elettrici in tutto il loro percorso anziché farli correre all'esterno del poligono può essere sufficiente e filtrare i gas con filtri a carbone attivo e antipolveri pesanti aiuta anche la natura.

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La direttiva del G.M. prevede per quelle zone di tiro in cui si esercitano più tiratori contemporaneamente, di inserire dei séparé tra gli stessi composti da: partendo dal tiratore e andando verso il tiratore successivo, foglio di alluminio traforato da 1 mm., masonite o similare 10 mm., truciolato da 20 mm., lamiera in acciaio da 5 mm., truciolato da 20 mm., masonite o similare 10 mm., foglio di alluminio traforato da 1 mm. Il pannello sarà sospeso al soffitto restando così flottante con la possibilità di essere spostato lateralmente.

La zona che si trova tra il tiratore e i bersagli, potrà essere rivestita in tavole da 25 mm. oppure lasciata grezza (in cemento a vista se questo è liscio e compatto), in quanto ogni eventuale rimbalzo avrà sempre come direzione quella dei bersagli. Di norma (G.M.) le gallerie saranno larghe come misura minima: 6 mt. se lunghi fino a 10 mt. dalla linea di tiro, 10 mt. se lunghi fino a 18 mt. dalla linea di tiro, 12 mt. se lunghi fino a 21 mt. dalla linea di tiro; oltre queste misure la linea dovrebbe aprirsi ad una larghezza maggiore, cioè partendo dal punto del tiratore la linea va ad essere sempre più larga verso i bersagli. In

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alto saranno poste alcune "quinte", traverse in legno e metallo che serviranno per lo più a proteggere le luci poste sul soffitto, l'inclinazione dovrà essere sufficiente a indirizzare un proiettile che le colpisce, sempre verso il basso e verso i bersagli, calcolando l'origine del tiro non solo dal punto del tavolo ma anche da terra. Il G.M. prevede un angolo di 30°, tavole in abete da 40 mm. o diaframmi in acciaio da 6 mm. Per evitare che parti di proietto possano colpire le lampade d'illuminazione dopo un rimbalzo accidentale sul terreno, può essere utilizzata della sabbia fine che verrà posta per uno spessore di almeno 50 mm. e ricoprirà il pavimento dai 5 mt. dopo il tiratore fino ai bersagli. (La sabbia però ha la caratteristica di fare polvere se colpita e diminuire la visibilità interna del poligono, la gomma balistica è sicuramente la soluzione migliore anche se più cara.

L'intensità luminosa quì non è importante, anzi molti preferiscono il buio per esaltare la luce sui bersagli, consiglio di fornire l'impianto di interruttori che possano comandare ogni singola lampada per regolare la luce al meglio secondo le proprie esigenze dovute anche alla capacità visiva personale.Applicare dei regolatori di intensità luminosa sarebbe un'ulteriore tocco tecnico.

In questo disegno potete vedere il tavolo nella zona di tiro, sopra di esso, subito avanti, la prima luce al neon riparata da tavole e acciaio, poi dopo poco un'altro illuminatore sempre protetto, al centro della linea il terzo illuminatore e prima dei bersagli l'ultimo sempre protetti.

Le distanze di tiro, cioè le distanze tra tiratore e bersaglio sono: per armi corte e per il tiro rapido, da 7

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mt. a 15 mt., per il tiro a segno classico, 25 mt., per il tiro di precisione, 50 mt. Per armi lunghe e per tiro a segno 50 mt. (cal. 22), 100 mt., 300 mt. per grosso calibro. (Per le armi ad aria compressa la distanza è sempre 10 mt. sia che siano lunghe o corte). La distanza si misura dal bordo esterno del tavolino, al centro del bersaglio.

Passiamo ora la zona parapalle, questa richiede un occhio di riguardo in più: Esistono diversi tipi di parapalle ed ora li esaminiamo sottolineando che tutti troveranno posto in una zona delimitata al fondo della linea di tiro di forma quadrangolare leggermente più larga della linea stessa, protetta verso il fondo da due muri in cemento armato distanti tra loro almeno 400 mm. il primo di 100 mm. di spessore sulla cui facciata anteriore (quella verso il tiratore) verranno poste tavole in legno da 250 mm. fino a ricoprirlo completamente e il secondo di 150/200 mm.

Il primo parapalle che presento è costituito da tronchi in legno di diametro medio tra i 100 mm. e i 200 mm. lunghi almeno 300 mm. impilati perpendicolarmente alla linea di tiro, in modo da dare la faccia più tonda e liscia verso il tiratore e coprire l'intero muro di protezione. Con il tempo colpiti dai proiettili verranno sostituiti quei tronchi che non garantiranno più la protezione sufficiente ne la sicurezza della linea semplicemente sfilando i vecchi e reintroducendone dei nuovi. Questo parapalle è consigliato dal Genio Militare sez. Poligoni e dall'UITS. Questo sistema è costoso ma sporca poco e occupa pochissimo spazio pur garantendo perfetta ritenuta contro i proiettili.

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Il secondo più semplice, richiede semplicemente di disporre un cumolo di sabbia fine contro il muro di protezione dietro i bersagli. Era il vecchio sistema parapalle utilizzato fino a pochi anni fa nei poligoni di TSN. Questo sistema è poco costoso, facile da predisporre ma occupa molto spazio e la sabbia produce polvere se non preventivamente inumidita, richiede di essere spesso setacciata e risistemata, permette facilmente però il recupero del piombo sparato (setacciando la sabbia con un retino si recuperano i proiettili sparati che possono essere rifusi e rigenerati se in piombo).

Terzo tipo, quello metallico a piastre inclinate. Il G.M. individua vari sistemi detti "a scivolo", "a persiana", "a chiocciola", o con "setti abbattitori di energia" Anche se più costoso come allestimento questi parapalle richiedono meno impegno di gestione e il piombo che viene ad accumularsi alla base di esso è immediatamente riutilizzabile, previa rifusione, senza bisogno di essere ripulito da scorie di sabbia o legno oppure smaltito (così andrebbe fatto) attraverso ditte specializzate per lo smaltimento di

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prodotti inquinanti. In seguito vedremo come realizzare questo tipo di protezione.

Parapalle a scivolo o persiana. Distribuito dalla Ballistic Steel (Germania)

In Francia alcuni parapalle sono realizzati con cumuli di vecchi copertoni. Questi però spesso perchè di mescola dura o perchè vecchi e con le tele metalliche scoperte, permettono ai proiettili di rimbalzare verso il tiratore che si vede letteralmente arrivare addosso il proietto appena sparato che non è pericoloso ma se preso in testa garantisco che non è affatto piacevole, così come usare vecchie traversine da ferrovia; quelle puzzolenti traversine in legno che oltre ad emanare un odore sgradevole per un tunnel chiuso, sono così dure che alcuni proiettili è proprio come spararli contro un muro, con il risultato di riaverli indietro......... Per ovviare però a questi inconvenienti è possibile appendere subito dietro i bersagli e prima dell'impianto parapalle dei pesanti tendoni, come quelli all'entrata dei cinema,

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che perforati in un senso rendono però impossibile al proiettile che rimbalza di riperforarli di ritroso e quindi tornare all'origine del tiro.

Voglio accennare ad un ultimo sistema parapalle, quello realizzato dalla ditta FRASA, un parapalle a terrapieno, (come quello per la sabbia), in cui al posto della sabbia viene usata una mescola granulare elastometrica di granuli irregolari che sono stati provati balisticamente. La penetrazione in questa massa da parte di un proiettile militare varia da 60 a 90 cm. massimo.

Ecco il parapalle costruito dalla Frasa per il poligono della scuola di Guardia di Finanza di Ostia Lido

Questo parapalle invece, è costituito da diecine di trefoli (corde) in acciaio appese in verticale e sorrette da un telaio in metallo, esposte in più strati queste permettono l'arresto di tutte le palle con energia cinetica anche elevata. La sostituzione delle funi usurate è semplicissima e richiede pochi minuti. Distribuito dalla IVA (Germania)

Riassumendo abbiamo: parapalle con tronchi in legno, parapalle in sabbia, parapalle in metallo, parapalle ad assorbimento, parapalle con copertoni e tende di protezione, parapalle con traversine e tendoni o con gomma balistica. Di seguito illustriamo in dettaglio i disegni forniti dal Genio. La scelta sufficientemente ampia permette di adattare alle esigenze di spazio e spesa il vostro parapalle.

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fig 23

fig 25

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Il parapalle alla figura 23 è il classico usato ancora in molti poligoni di TSN ma poco benvisto dal Genio, quello della figura 24 viene solitamente usato nelle linee ad aria compressa come quello di fig. 25. La figura 26 presenta un parapalle particolare, usato nelle linee a 50 mt. ( cal. .22) il sistema di chiusura e cambio bersagli evita che venga colpito il personale per errore. I sistemi in fig. 27, 28 e 29 fanno parte di quella categoria di parapalle metallici molto adottati nei poligoni militari, mentre quelli delle fig. 30 e 31 sono apprezzati nei poligoni pubblici per la loro sicurezza e basse esalazioni di piombo. Le DIRETTIVE TECNICHE PER POLIGONI DI TIRO sono scaricabili sul Vostro computer alla pagina www.studionet.it/mori/poligoni.htm tutte le direttive sono uno spunto per il privato ma

essenziale guida per chi deve progettare e costruire un poligono per pubblico utilizzo, a questo aggiungiamo di considerare il parere espresso dall'Arma del Genio prima di iniziare la costruzione o richiedere il collaudo. Spesso sono stati rifiutati benestare di agibilità per semplici inezzie, come teste di chiodi sporgenti, assi non in linea, angolazioni troppo accentuate di traverse o terrapieni. Durante i lavori un preventivo parere di un addetto

(esperto del Genio) costa molto meno che rifare parte del lavoro già messo in opera.

Per i poligoni di TSN l'UITS ha un apposito ufficio poligoni il cui personale (una volta era il Gen. Galliano) si occupa proprio di questi problemi e assiste al progetto, alla costruzione e al collaudo.

Illuminazione: ancora alcuni consigli.

Per illuminare i bersagli basta un semplice faro alogeno da 150/300 W. posto dietro all'ultima quinta a circa 5 mt. dal bersaglio e diretto su di esso in modo che lo illumini senza ombre. Più bersagli più fari sempre ben protetti contro rimbalzi accidentali. Nella Direttiva D.T. - P1 a pag.67 trovate le modalità costruttive di un diaframma con faro di illuminazione.

Ecco la linea di tiro presso un poligono privato posto sotto una abitazione di campagna lungo 50 mt. circa ha la semplicità di una semplice galleria scavata sottoterra, l'illuminazione si trova protetta dietro le travi poste a 15 mt. di distanza tra loro.

Bersagli.

I bersagli possono essere appesi come panni al sole, un cavo in acciaio di piccole dimensioni attraversa la linea, quì vanno appesi i bersagli con le mollette, quelle con cui nostra moglie stende i panni, due sopra e altre due, appesantite con un po' di piombo, sotto per tenere teso il bersaglio. Se poi siete più esperti una carrucola al soffitto può far correre i bersagli avanti e indietro, come nei film ma ricordate di

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proteggere tutto contro accidentali colpi che potrebbero poi rimbalzarvi contro.Se colpite il cavo, se non è troppo teso, tenderà a flettere e il proiettile continuerà la sua corsa lasciando integro il cavo stesso, ma se troppo teso si spezzerà; se colpite una molletta....bé il costo di questa non pregiudica nulla.

Fatte salve leggi, norme e direttive varie, l'importante nella costruzione di un poligono è che non possano verificarsi incidenti da attribuirsi ad accidentali rimbalzi, per l'esposizione prolungata a polveri di piombo o esalazioni di fumi tossici, per l'esposizione a rumore elevato e naturalmente per il maneggio incauto di un'arma da parte di persone non abilitate. Anche se il poligono privato e non soggiace a tutte le normative queste restano le essenziali caratteristiche per garantirsi sicurezza e divertimento. L'obbligo delle cuffie e degli occhiali protettivi, l'utilizzo di panelli insonorizzanti e fonoassorbenti, di paratie a prova di "cannone", di entrate a prova di stupido hanno sempre tenuto distanti incidenti e problemi, seppur l'accesso al poligono privato è permesso solo al legittimo proprietario, figli e mogli, amici curiosi sono sempre in agguato.

Ecco qui sotto però come l'esercito ha risolto il problema dell'addestramento del personale.

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L'ISIPOL. poligono prefabbricato composto da container assemblati e coibentati, smontabili e trasportabili

Le linee all'interno del sistema di conteiner, le sagome sono montate su supporti scorrevoli

Le postazioni di tiro separate da robuste paratie a prova di proiettile, impianti citofonici collegati con le cuffie

Vista dalla postazione del Direttore di Tiro, la consol è una delle più moderne in funzione nei poligoni Italiani

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La Direttiva tecnica per i poligoni è a disposizione presso lo Stato Maggiore dell'Esercito, nella fattispecie per l'Italia Nord Occidentale presso il Comando Regione Militare NordOvest, Comando Genio RMNO di Torino - E.I. Palazzo dei Comandi Militari di C.so Matteotti, 18, oppure sul sito di E.Mori, o in queste pagine.

I poligoni ad uso pubblico, vengono collaudati dal Banco Di Prova Nazionale.

Ricordate anche che per la Legge chi impugna un'arma fuori della propria abitazione può essere accusato di porto o uso abusivo d'arma da fuoco.

Per quanto riguarda la costruzione o per meglio dire la trasformazione di un luogo all'aperto in poligono di tiro i problemi si moltiplicano a dismisura. Il principale è il poter garantire che non possano verificarsi fuoriuscite di proiettili vaganti dalla zona di tiro. Questo si ottiene solo con il posizionamento delle già citate "quinte" frapposte tra il tiratore e i bersagli.

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Dalla piazzola di tiro, guardando verso il cielo, da qualsiasi angolazione e punto basso o alto che sia il cielo stesso non si deve vedere. In pratica se un'arma cadesse lasciando partire un colpo verso l'esterno, il proiettile non deve trovare una strada libera che lo lasci fuoriuscire dalla zona di tiro. La zona di tiro è considerata tutta la parte che si trova a vista davanti al tiratore e se è a vista è anche percorribile da un proiettile sparato volontariamente o involontariamente, nella costruzione di una linea all'aperto non stancatevi mai di traguardare da tutti i punti e le angolazioni, sdraiandovi fino al suolo per vedere eventuali traiettorie pericolose. Ricordiamo che i proiettili possono rimbalzare, quindi toglieremo dal suolo tutte le pietre o gli oggetti duri e dove possibile ricopriremo di sabbia fine il suolo e di tavole in legno gli ostacoli verticali: (comunque i proiettili sparati con grande angolo rimbalzano anche sull'acqua). La zona quindi dovrà essere cintata e tabellata con cartelli di pericolo in modo che nessuno possa entrare senza essere al corrente del pericolo che potrebbe correre. Dietro i bersagli naturalmente avremo una collina e un terrapieno di sabbia fine per l'arresto dei proiettili esplosi. Tutta la zona di tiro sarebbe più prudente si trovasse in un avvallamento al di sotto della linea del terreno circostante questo ridurrebbe l'acustica verso l'esterno spingendo il suono verso l'alto. Non dimenticate dietro i tiratori, anche in questa direzione possono sfuggire dei proiettili.

Se possibile, erigere dei muri in cemento o blocchetti di cemento autoportanti a chiusura perimetrale della zona di tiro, in questo caso il parapalle può essere fatto nello stesso sistema di quelli per tunnel di tiro così come le protezioni laterali all'area di tiro. Il poligono sopra disegnato riproduce molti di quelli del TSN in funzione ancor oggi.

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La direttiva tecnica indica misure minime per la sistemazione dei parapalle nei campi di tiro aperti.

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I campi completamente aperti come quello nel disegno possono essere contestati per la scarsa sicurezza che offrono contro la possibilità di lasciarsi sfuggire proiettili vaganti specialmente verso l'alto, se poi nel campo si utilizzano armi lunghe rigate, la cui gittata va ben oltre la cinta perimetrale, la frapposizione delle quinte è di vitale importanza per evitare spiacevoli incidenti. Ricordare che esistono distanze da rispettare tra zona di tiro e abitazioni circostanti è superfluo ma ricordate che il rumore prodotto non deve superare i 65db misurati ad un metro dal confine o dalla cinta del poligono. Se in muratura va misurato a un metro oltre il muro; chiaramente se chiamata ad intervenire (dai vicini disturbati), la USL locale potrebbe provvedere alla misurazione fonometrica, ma di solito i vicini chiamano sempre prima i Carabinieri !!

disegni di L.Golino E.Mori

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disegno di L.Golino E.Mori

Alcune immagini di poligoni

Le linee di tiro a 50mt. per carabina in un poligono di TSN

Le linee di tiro a 100/300mt. di un poligono di TSN

Le linee di tiro a 25mt. per pistola di un poligono di TSN

poligoni

Bersagli in un campo di tiro per pistola all'aperto

Campo di tiro all'aperto a 300mt. per carabine

Tunnel privato a una linea di tiro (20mt)

Linee di tiro a 10mt. per armi ad aria compressa in un poligono chiuso di TSN

Campo di tiro dinamico all'aperto.

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Linee di tiro a 25mt. per pistola in un poligono di TSN

Linee a 25mt. in un poligono di TSN allestite per il tiro rapido sportivo, i bersagli sono a 10mt.

Linee di tiro a 50mt. in un poligono di TSN

Campo di tiro dinamico

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Un campo di tiro all'aperto per fucili e pistole.