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Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008

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Settimanale Sportivo

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Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008

Dopo la brutta sconfitta contro la Lazio in Coppa Italia, il Napoli ritrova il sorriso asfaltando la

Fiorentina, una delle squadre in lotta per la Champions, per 3-0. Nei primi minuti di gioco, le due

squadre si sono studiate non producendo azioni da gol. A metà del primo tempo, la squadra di

Benitez va in vantaggio con Dries Mertens con un bel destro a giro da fuori area. Sempre nei primi 45

minuti di gioco, il giudice di porta ha preso una svista non convalidando il gol di Higuain. Nel secondo

tempo, la Fiorentina prova a giocare, ma il Napoli in contropiede fa male. Fuori Gabbiadini e dentro

Hamsik, ed è proprio il capitano azzurro che sigla il 2-0 con l'assist di Callejon. Dopo un gol mancato,

Insigne prende il posto di Gonzalo Higuain. Negli ultimi minuti di gioco, la squadra di Montella è

assente ed il Napoli ne approfitta con il ritorno al gol di Callejon servito da un bel cross di Insigne

che, dopo l’infortunio, é ritornato in una magnifica condizione fisica. Con questa vittoria, il Napoli

ritrova tre punti fondamentali per spegnere le polemiche di De Laurentiis rientrando

prepotentemente in corsa per un posto in Champions. La Viola, con questa sconfitta, viene superata

proprio dalla squadra partenopea e ritorna al quinto posto in classifica.

LORENZO CASTALDO

Impresa Parma con la Juve: Davide batte Golia!

Vincenzo Vitale

Gli emiliani stendono i bianconeri in formato turnover: è J. Mauri l’eroe di giornata.

Un risultato davvero clamoroso al Tardini: il Parma vince 1-0 contro la capolista.

Era la sfida tra la prima e l’ultima, tra una squadra che viaggia verso lo scudetto

e l’altra invece con già un piede e mezzo in B. Una sfida da Davide contro Golia,

e a uscirne vincitore è stato proprio Davide. Gli uomini di Donadoni fanno

l’impresa contro una Juve che veniva dall’entusiasmo della rimonta di Firenze in

Coppa Italia, ma che aveva già la testa al match di Champions con il Monaco.

Una vittoria meritatissima per i gialloblu che, dopo un primo tempo senza

grandi emozioni, ha colpito nella ripresa con il gioiellino Mauri. Ha pagato un

approccio troppo molle la Juve che, al di la del turnover di Allegri, è apparsa

svagata. Complimenti al Parma che, dopo il pareggio a San Siro con l’Inter e la

vittoria nel recupero settimanale con l’Udinese, ha conquistato altri 3 punti;

ma soprattutto sta continuando ad onorare il campionato nonostante le mille

difficoltà societarie.

Sintesi – In vista dell’impegno con il Monaco, Allegri fa riposare qualche big

lasciando fuori Buffon, Tevez e Barzagli, schierando Ogbonna e non Bonucci,

Padoin e non Evra, e la coppia Coman-Llorente davanti. Per Donadoni 3-5-2

senza Lucarelli squalificato, con Lila in panchina e il tandem Ghezzal-Belfodil,

e non Coda, in attacco. Il primo tempo è noioso e non regala tante emozioni.

I gialloblu tengono bene i bianconeri che ci provano con Pereyra al 20°, ma

Mirante si rifugia in angolo. La Vecchia Signora comunque è lenta e con

poche idee, ma dà l’impressione che accelerando possa far male agli

avversari, anche se questo non accade. L’uomo più pericoloso nei primi 45

minuti è Vidal che al 32° sfiora la rete colpendo di testa su punizione di

Marchisio, ma Mirante con un grande intervento di piede salva sulla linea.

Estremo difensore nuovamente chiamato in causa al 43° da Coman, ma

anche questa volta si oppone bene con i piedi. SI va così a riposo sullo 0-0.

Nella ripresa sono i bianconeri a rendersi pericoli per primi con Coman al

58°, ma la conclusione del francesino è fuori di qualche metro. Dopo 120

secondi però è il Parma a trovare l’inaspettato vantaggio: Belfodil decide di

riscattarsi da una prestazione opaca e al 60° salta Chiellini sulla destra e

appoggia al limite dell'area, dove trova Mauri che, con un piatto sinistro di

prima intenzione, trafigge imparabilmente Storari. Il giovane centrocampista

porta in vantaggio i suoi e fa infuriare Allegri che decide di mandare in

campo Morata e Pepe per Pereyra e Sturaro e prova a giocarsi il tutto per

tutto con un offensivo 4-2-4, inserendo poi anche il classe ’97 Vitale (al suo

esordio in A) per Coman. Anche Donadoni è costretto a cambiare e

sostituisce gli infortunati Santacroce e Ghezzal con Cassani e Prestia, oltre a

concedere la passerella a Mauri mettendo Lila. Il Parma si difende con ordine

e alla fine può festeggiare una vittoria prestigiosa. Ora la Juve dovrà leccarsi

le ferite in fretta e preparare con un altro spirito la sfida di Champions.

I tifosi giallorossi settimane fa, furono chiari: ‘’Fatevi superare dalla Lazio e vi verremo a prendere uno per uno nelle vostre case!’’. La minaccia non ha scosso gli uomini di Garcia che questa domenica per la prima volta dopo due stagioni, non sono né primi né secondi. Il terzo posto che vuol dire sempre Champions, ma con i preliminari ad agosto, è ancora più beffardo se si è stati superati dagli odiatissimi cugini biancocelesti, che hanno recuperato tredici punti. A Torino va in scena un brutto primo tempo e una ripresa piena di polemiche. De Rossi si procura un rigore al 58’ con polemiche e rissa con Moretti. Dagli undici metri va incredibilmente Alessandro Florenzi, che con freddezza batte Padelli. Entra Lopez e il Toro pareggia. Peres salva sulla linea di fondo la difesa della Roma si ferma, e Vives appoggia al giocatore argentino che da solo davanti alla porta vuota non può sbagliare. Pari e proteste, ma il gol sembra regolare. Nel finale i giallorossi ci provano con Florenzi (palo) e Nainggolan, ma la partite finisce così.

La Roma adesso è terza a 57 punti, un punto in meno della Lazio e sette in più dal Napoli, ma questa squadra sembra aver perso fiducia in sé stessa, e adesso la pressione dei tifosi potrebbe diventare ancora più veemente!

R.Agnello

LA LAZIO È SUPER, EMPOLI BATTUTO E SECONDO POSTO CONQUISTATO

VITTORIA 4-0 SULL'EMPOLI. IN GOAL MAURI, KLOSE, CANDREVA E ANDERSON

PELLISSIER STENDE IL CESENAIL GOAL ALLO SCADERE DANNO I 3 PUNTI AI CHIEVO

I tre punti arrivano all'82' proprio con il giocatore che nella

giornata di domenica compiva 36 anni, Sergio Pellissier. La

partita non è delle più belle ma è combattuta fino alla fine,

parte bene il Chievo che impegna Leali in più di un occasione, il

Cesena si vede solo a fine primo tempo quando Brienza in semi

rovesciata fa fare bella figura a Bizzarri. Il secondo tempo è più

vivace, ma solo all'82' il Chievo trova il goal che può significare

la salvezza. Per il Cesena si fa davvero dura.

La Lazio è seconda in classifica, merito anche della serie

positiva che dura da ben 8 partite. Una Lazio straripante che

mette subito la partita in discesa con il goal di Mauri al 4'

che batte Sepe con un bel colpo di testa. Al 31' il raddoppio

di Klose, che con un goal fotocopia fa 2-0, al 43' il tris

firmato Candreva che realizza un bellissimo goal con un tiro

dalla distanza. Nella ripresa i biancocelesti controllano la

gara e attaccano quando possono, l'Empoli si butta in avanti

senza mai impensierire la difesa romana. Al 53' il goal del 4-

0 firmato Felipe Anderson. Da annotare l'espulsione di

Novaretti per doppio cartellino giallo. La Lazio vince la sua

ottava partita consecutiva e sorpassa i cugini della Roma in

classifica.

Dario Vezzo

Torna alla vittoria l’Inter dopo poco più di un mese

e lo fa con un netto 0-3 ai danni dell’Hellas Verona.

Finalmente un buon biglietto da visita in vista del

derby della prossima giornata. Il Verona paga il gol

subito a freddo e un Super Handanovic che, come

all’andata,ipnotizza Toni dal dischetto e non

permette agli scaligeri di rientrare in partita. Pronti

via e l’Inter è subito avanti: D’Ambrosio allarga per

Palacio mentre Tachsidis è a terra, El Trenza mette

un pallone tagliato al centro dove, sfruttando una

colossale dormita difensiva, Icardi non deve far

altro che spingere in rete. Ci sono sonanti fischi per

l’inter, rea di non essersi fermata con l’uomo a terra

ma l’immediato ristabilirsi dell’infortunato smorza

un po’ i toni della polemica. Il Verona che aveva

impostato una gara fatta di contenimento e

ripartenza vede già da subito andare a rotoli i suoi

buoni propositi e va in difficoltà. L’Inter ha il pallino

del gioco e mette in luce un Hernanes in versione

Lazio. Nella ripresa si inizia con l’esatta fotocopia

del primo, gol a freddo, praticamente identico ma

con gli interpreti invertiti. Questa volta è infatti

Maurito a rendere il favore a Palacio che con

semplicità sigla in 2-0. I gialloblù hanno una flebile

reazione d’orgoglio che comunque si infrange su un

attento Handanovic. Entra però Greco che da brio e

dopo pochi minuti crea quell’episodio che può

cambiare la partita. Guizzo in area e calcio di

rigore. Toni però non ne approfitta e per la seconda

volta in questo campionato viene murato dal

portieronone sloveno, quest’anno sono 7su 8 per

lui, numeri incredibili. In pieno recupero Moras

devia nella sua rete un velleitario cross di

D’Ambrosio chiudendo definitivamente i giochi.

L’Inter ora deve trovare continuità, ottima la prova

di Hernanes. Nota negativa in vista del derby le

squalifiche di Brozovic e Guarin, ora Mancini dovrà

inventarsi un nuovo centrocampo.

Antonio Greco

LA SAMP PORTA A CASA SOLO UN PARI

A San Siro è andato di scena il posticipo della 30esima giornata di Serie A, dove il Milan ha ospitato laSampdoria di Mihajlovic. Nella prima frazione di gara è la Sampdoria che si fa vedere in avanticon Eto’o che prova più volte dalle distanza a trovare la soluzione ma senza impegnare mai realmentel’estremo difensore dei padroni di casa, poi tanto equilibrio e poche occasioni da una parte e dell’altra.

Nella ripresa il primo pericolo lo porta la squadra ospite che al 53’ minuto con Éder si rende insidiosasu punizione impegnando il portiere rossonero, costretto a respingere in angolo la rasoiata da fuori delnumero 23. La partita si sblocca al 57’ con Eto’o che serve con un pregievole assist Soriano bravo ainsaccare la rete dello 0 a 1 e a portare i doriani in vantaggio, incolpevole Diego López. Inzaghi pova acambiare le carte in tavola e inserisce Suso al posto di uno spento Cerci. Mihajlović risponde inserendoDuncan al posto dell’autore del gol Soriano per rinforzare il centrocampo. Pareggio del Milan al 74‘. Suglisviluppi di un calcio d’angolo Nigel De Jong con una girata deviata da Duncan spiazza Viviano e riporta lagara in parità. I rossoneri prendono coraggio e qualche minuto è Suso con un tiro a giro a sfiorare ilvantaggio, solo il palo salva un immobile Viviano. La gara termina sul punteggio di 1-1. Il Milan, ora a 42punti in classifica, restano ancora lontani sette punti dai genovesi sempre più vicini al traguardo Europa.

IL PALERMO ESPUGNA IL FRIULIL’Udinese subisce una sonora sconfitta tra le mura amiche da un Palermo nettamente più brillante dalpunto di vista atletico; i ragazzi di Iachini hanno disputato una gara ordinata in difesa e di qualità inattacco, dove Dybala ha impegnato da solo l’intera difesa avversaria favorendo l’inserimento deicentrocampisti. Al 15′ il Palermo va già in vantaggio: Lazaar esplode un vero e proprio siluro di sinistro da30 metri che si infila sotto l’incrocio. Il 2-0 arriva al 21′. Danilo si fa rubare ingenuamente il pallone sullariga laterale da Vázquez che serve immediatamente Dybala in profondità: l’argentino è bravissimo afornire un assist rasoterra al centro dell’area per Rigoni che insacca senza problemi. Al 44′ l’Udinese vienegraziata dal Palermo: Dybala si presenta a tu per tu con Karnezis e, dopo averlo dribblato in granstile, calcia sul palo a porta vuota. Al 66′ i rosanero chiudono i conti portandosi sul 3-0: Lazaar pennelladal fondo per la testa di Chochev che, indisturbato,insacca in rete. Ipadroni di casa accorciano le distanzecon Di Natale che, servito in area, buca Sorrentino sul primo palo e sigla il definita 3-1 in favore deisiciliani. Per quanto riguarda i friulani, che restano a 34 punti in classifica, pessime le prestazioni diGuilherme e Théréau. Il Palermo, invece, sale a quota 38.

Alessandro Fusco

Inizia molto bene la squadra di Zeman che al 7° di gioco va subito vicino al

vantaggio colpendo un doppio palo: su corner di Farias, Rossettini stacca di testa

ma Lamanna tocca quel tanto che basta per deviare sul legno la palla, che però

ritorna sui piedi di Ceppitelli che calcia a botta sicura e colpisce un altro palo. Il

Cagliari insiste e ci prova Mpoku con un tiro a gira dalla distanza, ma è fermato

dalla traversa. Il Genoa si fa vedere al 30° con Iago Falqué, ma Avelar salva tutto.

Nella ripresa la musica cambia ed è il Grifone a fare la partita portandosi subito in

vantaggio al 52° con Niang, bravo a mandare in rete da 2 passi l’ottimo cross di

Roncaglia. Tempo 6 minuti e il Genoa raddoppia: Perotti se ne va in velocità e

serve Iago Falqué, il cui diagonale batte Brkic. I cambi di Zeman non danno la

scossa e Joao Pedro al 64°, tutto solo, si fa ipnotizzare da Lamanna. La squadra di

Gasperini sfiora il tris con Niang al 78°, ma è fermato dal palo. Un minuto dopo

Lamanna è bravo ad intercettare una sfortunata deviazione di Roncaglia, mentre

all’85° alza sopra la traversa un’insidiosa punizione di Mpoku. Il Cagliari aveva

iniziato bene nella prima frazione colpendo 3 legni, ma nella ripresa è steso dal

micidiale uno-due genoano. Sardi sempre più in picchiata verso la B, con un solo

punti nelle ultime 7 gare. Nonostante l’opaco primo tempo, invece, i liguri sono

riusciti a portare a casa il risultato grazie al proprio tridente.

Il Genoa stende il Cagliari 2-0 e manda i sardi a un passo dalla B

Vincenzo Vitale

Niang e Iago Falqué regalano il successo. Per gli uomini di Zeman 3 legni in 14 minuti.

Non sono due numeri a casa il 36 e il 90. Tutto torna e lui, Sergio Pellissierè immortale, e oggi, nel giorno in cui il bomber clivense spegne le sue 36 candeline, porta alla vittoria il suo Chievo Verona, firmando con questa maglia il suo novantesimo gol in carriera. Il Cesena ormai è con un piede e mezzo in serie B e adesso solo un miracolo può riaprire la corsa della salvezza. Il gol di Pellissier arriva all’ottanduesimo con un bel colpo di testa ed è un gol importantissimo per l’intera Serie A. Con il gol del giocatore valdostano, si apre un solco tra il Cesena, terzultimo, e l’Atalanta, quartultima, di ben sette punti mettendo una seria ipoteca sulla questione Serie B.

R.Agnello

Carlo Sicignano

Allunga ancora il Carpi e oramai la serie A è ad un passo: altra vittoria, altri 3 punti in trasferta ed ennesima

consapevolezza che lo stare lì su non è un semplice caso ma è un grande merito di tutta la squadra e la società. 1

a 0 in casa del Cittadella e distacco che aumenta sul Bologna secondo, il quale non va oltre l’1 a 1 in casa di un

Brescia in cerca di preziosi punti salvezza. Carpi 71, Bologna 57 e un sorprendentemente Vicenza terzo, a quota

56, che vince lo scontro diretto di giornata contro l’Avellino per 1 a 0, giungendo ad un solo punto dalla seconda

piazza. Supera l’Avellino anche il Frosinone, vittorioso 2 a 1 in casa contro il Pescara mentre il Livorno del neo

tecnico Cristian Panucci, impatta in uno spettacolare 3 a 3 in casa della Pro Vercelli. L’altra vittoria in esterna di

giornata, oltre a quella della capolista, arriva all’Alberto Picco di La Spezia, dove la Ternana trova il colpaccio

vincendo per a 1 a 0 grazie al gol di Avenatti. Pareggio per 1 a 1 tra Lanciano e Latina, così come tra Bari e

Crotone, mentre risorge per la seconda partita consecutiva il Catania, vincendo il derby siciliano contro il Trapani

con il risultato netto di 4 a 1, nonostante l’iniziale vantaggio proprio degli uomini di Serse Cosmi: il rigore

realizzato dal centrale di difesa Terlizzi, illude i trapanesi che chiudono la prima frazione di gioco in vantaggio per

1 a 0. La ripresa si apre con l’immediato pareggio ad opera di un altro centrale difensivo, questa volta catanese,

Raffaele Schiavi, al quale segue subito un auto gol, o meglio, autogol, proprio ad opera di Terlizzi e dopo 10

minuti ancora un gol catanese, questa volta con Castro. Chiude il discorso ancora una volta Schiavi, che in pieno

recupero firma la personale doppietta e fissa il risultato sul 4 a 1 finale. Torna a vincere il Modena e lo fa con un

secco 2 a 0 sulla Virtus Entella: questa sconfitta è stata fatale per il mister dell’Entella, Prina, il quale viene

esonerato a fine gara. Infine posticipo del lunedì sera tra Perugia e Varese.

Gli azzurri, grazie alle reti di Pedrito, Javi Rodriguez e Vega, battono il Corigliano e continuano a sperare nella salvezza diretta. Servirà una vittoria colKaos Futsal se il Corigliano non batte il Pescara. Altrimenti, saranno playout col Sestu col ritorno in casaMADE IN SPAIN Gli azzurri partono forte. Javi Rodriguez disegna un arcobaleno perfetto per Botta che si coordina e calcia al volo: Martino sporca in

angolo. Al 4’ la pressione iniziale del Napoli trova lo sbocco naturale nella rete del suo terminale offensivo: Pedrito si trascina dietro il diretto marcatore

e con una puntata velenosa mette fuori causa Martino. Passa un minuto e l’asse tutto spagnolo Pedrito-Javi porta il laterale a tu per tu con Martino, ma il

tentativo di aggiramento non riesce. Il primo squillo del Corigliano arriva al 6’ con Japa, ma Soso è attento. Al 9’ Ivan Oranges butta nella mischia anche

Michele Pantanella: il talento dell’Under 21 tiene bene il campo, si prende un buon minutaggio e si propone anche con una conclusione respinta da

Martino. Al 13’ il Corigliano si rende ancora pericoloso con il suo uomo migliore, Leandrinho, la cui assenza dal campo per un mese e mezzo ha messo in

difficoltà le rotazioni di Toscano. L’ex Fuente trova ancora la parata di Soso, sul tap in Japa centra il palo. Dall’altra parte il Napoli cerca sempre Pedrito,

che fa letteralmente a sportellate con gli avversari nella metà campo calabrese e prende qualche colpo proibito proprio sotto gli occhi dell’arbitro Malfer,

che osserva ma lascia proseguire in più di una circostanza. Nel finale gli azzurri tornano ad esercitare una grande pressione. Al 17’ Javi cerca Pedrito sul

secondo palo con un tracciante laser che il pivot non trasforma in gol per questione di centimetri. Al minuto 19 Pedrito quasi fotocopia l’azione del

vantaggio ma trova Martino sulla sua strada. L’appuntamento col raddoppio è solo rimandato. Passano venti secondi e il pivot spagnolo si traveste da

Hulk. Sfonda sull’out di destra, resiste all’ennesima carica e scaraventa il pallone in area. Javi Rodriguez si tuffa letteralmente sulla sfera e in stile

rugbystico, entra in porta col pallone e sigla il 2-0 napoletano. Qui finisce il primo tempo

Focus serie a1 – scontro salvezza

.

Catello Carbone

Foto di Catello Carbone

DON ALEJANDRO La partenza azzurra nella ripresa è da brividi. Passano

appena 14’’ e il Corigliano trova il gol che riapre il match. La rete nasce da

una carambola spaventosa, risolta da uno sfortunato tocco di Botta con la

porta sguarnita. La rete restituisce vigore al Corigliano e annacqua le

certezze degli azzurri, che vivono cinque minuti di parziale

annebbiamento. Soso salva su Japa, poi si sdraia per rintuzzare una giocata

di Dentini. Poi Bertoni è bravo a spazzare l’area sull’ennesima incursione

di un indiavolato Leandrinho. Vega prova ad alleggerire la pressione con

un taglio laterale che mette in crisi la retroguardia calabrese: l’angolo di

tiro però è proibitivo e la palla finisce sull’esterno della rete. Al 6’

Leandrinho scappa via alla marcatura morbida di Pedrito e con un

delizioso scavino supera Soso. 2-2, tutto da rifare. Il pareggio, complice la

netta sconfitta del Sestu a Roma, assicurerebbe comunque la posizione di

vantaggio in ottica play-out. Ma il pensiero non sfiora neppure gli azzurri,

che vogliono giocarsela fino all’ultimo minuto. La gara diventa una

staffetta senza soluzione di continuità: gli azzurri vanno vicinissimi al 3-2

con Javi ma rischiano l’imbarcata in ripartenza. Vega calcia alto sugli

sviluppi di una punizione, poi Urio fa correre un brivido sulla schiena della

tribuna napoletana quando stampa sulla traversa un gran sinistro, toccato

da Soso. Se al Corigliano va bene anche il pari, gli azzurri non fanno calcoli

e al 16’ concretizzano un buon momento con Vega, bravo a trovare

l’angolino basso con la porta semi sguarnita dopo l’ennesima accelerata

spacca partita di Pedrito. Subìto il 3-2, il Corigliano mette subito il portiere

di movimento. Gli azzurri difendono bene, ma Leandrinho – sempre lui-

scappa dai radar e va vicino al nuovo pareggio. A 42’’ dalla fine sembra

fatta quando Vega ruba palla e calcia dai 25 metri. Il pallone però si

stampa sul palo e c’è ancora da soffrire. A 14’’ dalla fine Leandrinho si

immola sul secondo palo e blocca il respiro dei tifosi azzurri, per un attimo

lunghissimo che segna lo spartiacque della gara. La palla non entra e il Pala

Cercola torna a respirare, liberando l’urlo di gioia per il 3-2 finale che

allunga la speranza fino a sabato prossimo, quando gli azzurri battendo il

Kaos potrebbero cogliere un’incredibile salvezza diretta. Crederci non

costa nulla. Quella che fino a poche settimane fa sembrava una pazzia, da

stasera è un sogno realizzabile.

28° SUPER M’GLADBACH ABBATTE IL DORTMUND. BAYERN, WOLFSBURG E LEVERKUSEN OKVincono tutte in testa, nessuna esclusa. La prova di forza stavolta è del M’gladbach che con una prestazione

maiuscola si impone contro il Borussia Dortmund per 3-1 confermandosi terza forza del campionato e

mantenendo i due punti di distanza sul Lerverkusen vittorioso a Mainz per 3-2. In attesa di ospitare il Napoli

giovedì per il quarti di Europa League, il Wolfsburg mette a tappeto a domicilio l’Amburgo (2-0), club mai

retrocesso nella sua storia e adesso ultima forza del campionato. Per il Bayern ci pensa ancora Lewandowski, la

sua doppietta insieme al gol di Muller consegnano a Guardiola gli ennesimi tre punti nell’agevole impegno

casalingo contro l’Eintracht. Vittoria anche per il Colonia in uno scoppiettante 3-2 sull’Hoffenheim e del

Paderborn 2-1 sull’Augsburg, il quale vede lo Shalke, sia incappato in un altro 0-0 stavolta con il Friburgo,

prendergli un altro punto nella corsa al 5° posto. L’importante vittoria casalinga per 3-2 contro il Werder Brema

permette allo Stoccarda di abbandonare il fondo della classifica, e a quota 26, sperare ancora in una miracolosa

salvezza. Infine termina con il segno «X» la sfida tra Hannover e Hertha.

G.Castellano

PUNTO LIGA E LIGUE 1Il Barça stecca, il Real si avvicina

Nella 31° giornata della Liga, il Real Madrid vince in casa contro l’Eibar , portandosi a -2 dalla vetta, anche grazie al

pareggio esterno del Barcellona. La partita al Santiago Bernabeu la sblocca il pallone d’oro, Cristiano Ronaldo, che con un

calcio di punizione da circa 30 metri porta in vantaggio i blancos. Al 31’ minuto c’è il raddoppio di Javier Hernanez «El

Chicharito», ex Manchester United, che sfrutta l’invitante assist di Arbeloa. La partita la chiude al 83’ minuto Jese con

uno strepitoso diagonale.

Il Barça, Invece, pareggia fuoricasa per 2-2 contro il Siviglia. Ad aprire le marcature ci pensa il solito Messi che sfrutta un

assist al bacio di Neymar. Al 31’ minuto i Blaugrana raddoppiano proprio con Neymar, la partita sembra finita, ma

passano soli 7’ minuti e il Siviglia accorcia le distanze con Banega. Il gol del pareggio lo realizza Gameiro all’84 minuto.

Altri risultati della Liga: Malaga-Atl .Madrid 2-2; Celta Vigo-Vallecano 6-1; Almeria-Granada 3-0; Getafe-Villarreal 1-1;

Espanyol-Ath.Bilbao 1-0; Real Sociedad-La Coruna 2-2; Cordoba-Elche 0-2.

Nella 32° giornata della Ligue 1 il St. Etienne vince per 1-0 in casa contro il Nantes . La rete la realizza nel primo tempo

Tabanou. L’Evian TG, invece, perde in casa contro il Lilla per 1-0. il gol lo realizza Boufal su rigore a 10 minuti dal triplice

fischio. Continua la serie positiva del Nizza che vince fuoricasa contro il Reims, il gol lo realizza Benrahma a 4’ minuti

dall’inizio della partita.

Altri risultati della Ligue 1: Caen-Monaco 0-3; Lens-Lorient 0-0; Rennes-Giungamp 1-0; Tolosa-Montpellier 1-0; Bordeaux-

Marsiglia 1-0.

MARCO SORRENTINO

32° turno: chelsea ok a fatica, arsenal inarrestabile. Derby di londra allo utdNon importa la prestazione sottotono, il Chelsea ha vinto ancora, stavolta all’88’ grazie ad un rinvio goffo di Green che ha

permesso a Fabregas (uomo in più quest’anno) di trovare il gol partita a Loftus Road contro il Qpr. Il titolo è sempre più vicino, e

a giudicare dall’esultanza di Mou e i suoi uomini, i blues lo sanno bene. Inarrestabile l’Arsenal che corsaro a Burnley vince ancora

grazie ad un gol di Ramsey, vince ancora soprattutto il Manchester United. In una partita importantissima non solo per l’orgoglio

ma soprattutto per la classifica, i red devils si sono aggiudicati con una prestazione super lo spettacolare derby di Manchester. Lo

United ribalta il vantaggio iniziale di Aguero prima con Young, poi con Fellaini, Mata e Smalling, sempre di Aguero l’altro gol

messo a segno dal City nel 4-2 finale. Adesso gli uomini di Pellegrini si trovano a -4 dal terzo posto in crisi fisica e mentale. Crollo

Tottenham che viene abbattuto in casa dall’Aston Villa con una rete di Benteke, tiene botta il Southampton senza problemi

sull’Hull city, vincono anche Crystal Palace (4-1 sul Sunderland) e Lecester City (3-2 sul West Brom). Uno ad uno in Galles tra

Swansea ed Everton, medesimo risultato a Londra tra West Ham e Stoke City. Con le reti di Sterling e Allen, nel Monday night, un

buon Liverpool archivia la pratica Newcastle ad Anfield Road.

G.Castellano

LEGA PRO: IL PUNTO SUI GIRONI

.

Girone A ancor guidato dal Novara, che vince in

casa del Mantova per 2 a 1 e allunga sul Bassano,

sconfitto inaspettatamente fra le mura amiche dal

Venezia. Buona vittoria del Pavia che supera

facilmente il Renate e scavalca in classifica

l’Alessandria, sconfitta dal Monza.

Teramo sempre più vicino alla promozione dopo la

rocambolesca vittoria per 4 a 3 contro la

Lucchese, che permette alla capolista di volare a

+7 sull’ Ascoli, fermato sull’1 a 1 a Grosseto. Secco

3 a 0 della Reggiana sulla Carrarese e terzo posto

raggiunto, aspettando il posticipo del Pisa.

Continua il testa a testa tutto campano in vetta al

girone C, con Salernitana e Benevento che vincono

agevolmente in casa contro Lupa Roma e Reggina.

I granata mantengono così invariato il vantaggio di

5 punti sui sanniti , a quattro giornate dalla

conclusione del torneo, mentre si spengono quasi

del tutto le speranze di risalite di Juve Stabia. E

Foggia.

Francesco Rosa.

9

Marco Sebastiano Zotti

Ouahab infiamma Casablanca con

deliziosi drop e tocchi a rete,

accelerazioni fulminanti ma

soprattutto sfida le leggi della fisica

compiendo veri e propri miracoli in

difesa per uno della sua stazza (e

con quella pancia). Garcia-Lopez si

innervosisce perché si trova inerme

dall’altra parte della rete a subire il

frizzante gioco del tennista di casa.

In un’ora e mezza di pure goduria

per il pubblico marocchino .Alla fine

è costretto ad alzare bandiera

bianca. Ma il tennis è strano e

quello di Lamine ancora di più .E’

qualcosa di diverso dal solito, non si

insegna nelle scuole. Il suo fisico

non può permettergli di impostare i

match su lunghi scambi, e lo

costringe ad un gioco non

convenzionale.Nel torneo di

Casablanca, la favola di Lamine

Ouahab finisce ai quarti per mano

di Gimeno-Traver che si è imposto

sul marocchino (313 del ranking)

per 6-4 6-3 in 1 ora e 11 minuti. Ma

resta pur sempre una bella favola…

Nel torneo di Casablanca che inagura la stagione sul rosso, due wild card sono assegnate a tennisti locali, al

blasonato Nicolas Almagro e a Lamine Ouahab. Il primo non può nulla contro Youzhny, il secondo invece

stupisce e non pare aver intenzione di smettere. Maglietta a righe, un peso forma tutt’altro che invidiabile, quasi

a voler sbeffeggiare i super atleti che ormai dominano i piani alti, senza coach. Lui è il nr.313 al mondo e vince in

due set nel primo match contro Robin Haase, ripetendosi clamorosamente al secondo turno contro il nr.24 al

mondo Guillermo Garcia-Lopez. Sulla carta non dovrebbe esserci match, il campo invece fornisce un responso

decisamente diverso

LE SATRANEZZE DEL TENNNIS

CHI FERMERA’ LA MUSICA?Montecarlo al via: cambia la superficie, ma djokovic rimane favorito. E nadal…

Con il torneo di Miami non va in archivio solo il

secondo Master 1000 stagionale, ma anche la prima

parte di stagione, sul cemento. Adesso si cambia aria,

oltre che superficie. Il torneo più “glamour” del circuito, nel Coutry Club di Montecarlo, da il via

ufficiale alla stagione europea su terra rossa. Ma,

nonostante questo, le carte in tavola rimangono

identiche. Novak Djokovic rimane l’uomo da battere.

Incontrastato numero 1 del Mondo, si è già portato a

casa i 3 appuntamenti principali del 2015 (uno Slam e

due Master 1000), in questo momento nessuno

sembra in grado di fermare il serbo negli appuntamenti

che contano. Sulla carta, ovviamente.

Ma il tabellone del Principato ha subito offerto spunti

interessanti. Uno su tutti, Rafael Nadal. Inutile ripetere

che lo spagnolo è l’unico che, su questa superficie, può

davvero impensierire Djokovic. Ma l’attuale numero 5

del Mondo (a proposito, attenzione alla sua classifica in

vista di Parigi) rappresenta anche un’importante

incognita.

Nadal, infatti, non è ancora riuscito a ritrovare il suo

tennis, dopo un finale di 2014 caratterizzato dai soliti

(solo 7 match dopo Wimbledon), tanto da accusare la peggior partenza stagionale dal 2004, in termini di

punti guadagnati.

I tornei americani non hanno migliorato questo trend, e

Montecarlo potrebbe risvegliare il “gigante” dal torpore.

Qui ha vinto 8 volte di fila, ma è atteso da un probabile

quarto di finale contro Ferrer e, soprattutto, da

un’eventuale interessantissima semifinale proprio con

Djokovic.

Ci sono anche altri grandi nomi ovviamente, primo su

tutti Federer (testa di serie numero 2), l’anno scorso

finalista. Oppure Wawrinka, che difende il titolo e

rischia di uscire dalla top 10 dopo i fasti del 2014. Ma è

fuor di dubbio che nessuno più di Nadal può

rappresentare una minaccia seria e prolungata per

Djokovic, sul rosso.

Rafa è ancora virtualmente fermo ai box, ma se dovesse

riprendersi, la lotta al Roland Garros (che comincia a

Montecarlo) tornerebbe ad essere infuocata.

Per adesso, comunque, nessuno sembra in grado di

fermare il numero 1.

Alessandro Testa

Da 186 anni due tra le università più prestigiose del mondo si sfidano in una regata

che ha fatto la storia del Tamigi. La chiamano The Boat Race, la Corsa delle Barche e

per molti rappresenta la vera essenza dello sport che vede contrapposti i Dark Blue

di Oxford ed i Light Blue di Cambridge. Non occorre essere nativo britannico per

parteciparvi ed infatti nel 1997 anche un italiano vi prese parte: Roberto Blanda

all'epoca reduce dalle sue due Olimpiadi (1992, 1996) il quale dice che le emozioni

della regata sono superiori addirittura di quelle provate ai "Giochi". Quest'anno, la

squadra femminile per la prima volta ha disputato la gara nello stesso giorno e con

la stessa distanza di quella maschile. Alla fine come l'anno scorso vince Oxford che

con una media di sei vittorie negli ultimi 8 incontri sta accorciando le distanze.

L'albo d'oro parla infatti di 81 vittorie per Cambridge e 79 per Oxford.

MIRKO MAZZOLA

CANOTTAGGIO:THE BOAT RACE; OXFORD BATTE CAMBRIDGE

Mercedes: piano Shangai riuscito!Hamilton - Rosberg davanti a Vettel - Raikkonen in Cina

Torna la Mercedes. Torna soprattutto Lewis Hamilton con la vittoria nel

Gp di Shangai. Vittoria chiusa già in regime di Safety Car dal

cinquantaquattresimo giro, resasi necessaria dal botto causato da

Verstappen. Il pilota inglese campione del mondo gestisce una gran

gara, mettendosi alle spalle il deludente (ma pur sempre secondo)

compagno di scuderia Nico Rosberg e soprattutto le Ferrari di Sebastian

Vettel (altro podio per il tedesco) e di Kimi Raikkonen, quarto all’arrivo.

Come preannunciato in settimana da un “twitt” di Rosberg, le frecce

d’argento avevano escogitato un piano strategico per mettersi dietro le

rosse di Maranello: piano, a quanto pare, perfettamente riuscito. Dietro

i “fantastici 4” le Williams di Massa e Bottas, rispettivamente quinto e

sesto al traguardo. Solo nono Ricciardo su Red Bull e dodicesimo

Alonso che riesce quantomeno a scavalcare il compagno Button, giunto

immediatamente alle sue spalle. Prossimo appuntamento con la

Formula1 tra una settimana per il Gp del Bahrain.

Fabio De Martino

Incredibile ma vero la schedina dell’ultima giornata di Lega A di basket parla chiaro;

tutti 1. Non c’è gloria, per chi questa settimana si è spinto fuori dalle mura amiche,

una coincidenza, casualità, chiamatela come volete ma per oggi è realtà.

Reggiana-Sassari 74:66; Cremona-Bologna 81:76; Varese-Caserta 84:80; Venezia-

Cantù 89:68; Milano-Roma 77:56; Capo d'Orlando-Brindisi 66:65; Trento-Pesaro

77:65

Rapida sbirciata e subito salta all’occhio la partita tra Reggiana e Sassari, la prima

centra due vittorie consecutive in altrettanti scontri diretti affermandosi la più in

forma delle inseguitrici, i sardi invece collezionano solo un’altra sconfitta tre di fila

per la precisione. Milano fa invece campionato a sé e nonostante una partita in

meno è a +8 sulle seconde. La partita più combattuta è stata quella tra Capo

d’Orlando e Brindisi risolta per un solo punto nei minuti finali.

Solita nota dolente le squadre campane con una Caserta oramai inabissata sul

fondo della classifica.

MIRKO MAZZOLA

Marquez conquistadores delle americheRitorno al successo dello spagnolo davanti a Dovizioso e Rossi

Non ha atteso una gara in più il campione del mondo Marc Marquez

per riscattare il flop della prima del motomondiale in Qatar. Stavolta il

pilota Honda Hrc non ha commesso errori e infila la prima vittoria

stagionale al secondo tentativo. Lo spagnolo vince dunque il Gp delle

Americhe sul circuito di Austin davanti alla coppia italiana Dovizioso

(Ducati) e Rossi (Yamaha) a completare il podio con tanto di selfie finale.

Giù dai tre gradini Jorge Lorenzo e Andrea Iannone che chiudono

rispettivamente quarto e quinto all’arrivo. Hiroshi Aoyama, che in

questa gara sostituiva l’infortunato Dani Pedrosa sulla Honda ufficiale,

non va oltre l’undicesimo posto. Ritiro per Marco Melandri su Aprilia. In

classifica generale conduce Valentino Rossi con un punto di vantaggio su

Andrea Dovizioso. Prossimo appuntamento con la MotoGP tra una

settimana per il Gran Premio d’Argentina.

Fabio De Martino

Fuori dal campo : il calciatore e la cantante

Il calciatore irlandese Sean St Ledger e la regina del popstatunitense Taylor Swift sembra abbiano una relazione.Hanno spesso smentito queste voci ma alla fine è propriovero, i due stanno vivendo una storia d’amore che voglionotenere segreta, ma come sappiamo è difficile non intrufolarsinei vari social network e scovare le schiaccianti fotografie chesi scatta la coppia. Il campione rivela in un’intervista cheprobabilmente la sua «amorosa» potrebbe anche presentarsisugli spalti durante una partita.. Ha poi aggiunto: « sarebbeesclusivo per voi, ma non è vero.. Sono seduto in difesa» . Oraattendiamo che sia la Swift a prendere parola in riguardo..Sarà un «fake» o un vero amore?

Corinne Crescenzo

Direttore: Cristiana BaroneEditore: Antonella CastaldoCapo Redattore: Luigi LiguoriCoordinatore di Redazione: Ferruccio MontesarchioEditing Grafica: Catello CarboneRedazione: Corso di Giornalismo Sportivo - Università Parthenope di Napoli FDC e FDS by Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008Info line: [email protected] anche su Facebook : FATTO DI SPORT

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