fattori umani e comunicazione per fornitura di cure sicure ... · la sostenibilità e la potenziale...

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Centro collaboratore OMS in Italia Fattori umani e comunicazione per fornitura di cure sicure e di qualità Attività anno 2016 Responsabili: dott.ssa Sara Albolino dott.ssa Giulia Dagliana 18 dicembre 2017 www.salute.gov.it

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Page 1: Fattori umani e comunicazione per fornitura di cure sicure ... · la sostenibilità e la potenziale replica della soluzione con un breve questionario 3. Progettazione del formato

Centro collaboratore OMS in Italia

Fattori umani e comunicazione per fornitura di cure sicure e di qualità

Attività anno 2016

Responsabili:

dott.ssa Sara Albolino

dott.ssa Giulia Dagliana

18 dicembre 2017

www.salute.gov.it

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1. Organizzazione della Consultazione Globale OMS sulla sicurezza

del paziente

Il Centro Collaboratore ha ospitato a Firenze dal 26 al 28 settembre 2016 la prima consultazione

globale "Stabilire le priorità per la sicurezza globale dei pazienti", organizzata congiuntamente con

il quartier generale dell'OMS. Lo scopo della consultazione era quello di costituire un gruppo di

esperti a livello globale per identificare le principali sfide, nuove direzioni e i temi di maggiore

rilevanza in ambito di sicurezza delle cure nel tentativo di definire un’agenda condivisa sulle priorità

future per i prossimi 5-10 anni.

Erano presenti circa 140 partecipanti provenienti da 30 paesi, tra cui esperti internazionali, leader

accademici, alti funzionari, responsabili politici, punti focali nazionali sulla sicurezza dei pazienti e

referenti dei programmi guidati dai ministeri della salute, rappresentanti di organizzazioni

internazionali e intergovernative, leader di organizzazioni sanitarie, ricercatori in ambito di sicurezza

e qualità delle cure e tecnologia per la sanità, esperti del settore aeronautico e bio-robotico e leader

di enti di accreditamento e organizzazioni professionali.

Ai delegati è stata offerta l'opportunità di prendere parte al "My Patient Safety Podcast" per

condividere i risultati raggiunti e i progetti in corso d’opera, le loro esperienze e raccomandazioni,

gli impegni personali per migliorare la sicurezza dei pazienti nelle rispettive organizzazioni.

L'evento è stato accolto come uno spartiacque per la sicurezza dei pazienti sollecitando nella

comunità degli esperti e tra i leader una visione globale della sicurezza sollecitando i leader,

stabilendo standard e aiutando a definire una nuova direzione strategica per l'OMS e i suoi partner

a livello globale, di seguito la foto dei partecipanti.

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2. Progettazione della piattaforma globale per la condivisione

delle conoscenze sulla sicurezza dei pazienti (GKSP)

2.1 Modulo sulle lezioni apprese dall’analisi degli incidenti alla sicurezza dei

pazienti

Implementazione delle attività

Il Centro Collaboratore ha iniziato a preparare il piano di lavoro e ha condotto i passaggi preliminari

per progettare la GKSP. La piattaforma intende essere "un luogo pubblico e sicuro" per condividere

sistematicamente le lezioni apprese dall'analisi degli incidenti alla sicurezza dei pazienti (PSI), con

un processo strutturato e sostenibile. Questo luogo dovrebbe avere una vita fisica e digitale: il

servizio on-line sarà un sito all'avanguardia con funzioni di presentazione, revisione e pubblicazione,

accompagnato da incontri faccia a faccia dedicati e workshop in conferenze internazionali, in modo

da promuovere lo scambio di conoscenze e rafforzare la rete tra gli attori già presenti nel panorama

della sicurezza e gli attori futuri, quali esperti di RLS, medici e rappresentanti della comunità dei

pazienti.

Primi risultati e prodotti (deliverables)

In collaborazione con il quartier generale dell'OMS è stata creata una prima rete di esperti

nell'analisi del PSI

Italia - Tommaso Bellandi, Michela Tanzini Giuseppina Terranova e Francesco Venneri,

Centro per la gestione rischio clinico e sicurezza dei pazienti, Firenze

Australia - Peter Hibbert, Centre for Healthcare Resilience and Implementation Science,

Australian Institute of Health Innovation Università Macquarie

Spagna - Jesus Aranaz Andres e Josè Valencia Martín, Servicio de Medicina Preventiva y Salud

Pública, Ospedale Universitario Ramón y Cajal, Madrid

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Regno Unito - Andrew Carson-Stevens, Università di Cardiff e Charles Vincent, Università di

Oxford

Giappone - Shin Ushiro, Japan Council for Quality in Healthcare

Oman - Ahmed Mandhari, Ministero della Salute

Marocco - Nejoua Belkaab, Ministero della Salute

Canada - Stephen Routledge, Canadian Patient Safety Institute

India- J N Srivastava, National Health Systems Resource Centre, New Delhi, India

OMS - Liam Donaldson, inviato speciale per la sicurezza dei pazienti e Maki Kajiwara, unità

per la sicurezza dei pazienti

E’ stata proposta e condivisa con gli esperti una metodologia per convalidare il potenziale di

apprendimento dei PSI

Lo strumento on-line è stato selezionato e il team GRC-ICT sta al momento sviluppando il progetto

che definisce i suoi requisiti generali.

Il 27-28 novembre 2017 si è tenuto a Firenze un incontro del Gruppo di Esperti per il quale il Centro

GRC ha fornito il supporto finanziario per ospitare gli esperti, chiedendo al contempo alle istituzioni

collaboratrici di coprire eventualmente le spese di viaggio.

2.2 Modulo sull’applicazione di buone pratiche per la sicurezza e la qualità delle

cure

Implementazione delle attività

Il Centro Collaboratore ha iniziato a lavorare sulla progettazione del modulo per l’applicazione di

pratiche e soluzioni per la sicurezza e la qualità delle cure. La piattaforma intende essere "un luogo

pubblico e sicuro" per raccogliere e condividere sistematicamente soluzioni di sicurezza realizzate

da diversi soggetti interessati in diversi contesti economici, geografici e culturali con una

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metodologia strutturata e sostenibile. L'obiettivo principale di questa attività è la convalida della

metodologia di raccolta e condivisione delle soluzioni per la sicurezza dei pazienti.

Primi risultati e prodotti (deliverables)

Ad oggi le principali attività svolte dal Centro per la progettazione del GRBP sono:

1. Costituzione di una prima rete di esperti: la è composta da esperti in materia di sicurezza dei

pazienti e qualità dell'assistenza provenienti da 9 paesi e rappresentanti dell'OMS. Il gruppo è

multidisciplinare con esperti in ergonomia e fattore umano e clinici provenienti dai settori i

pertinenti coinvolti. Il gruppo è composto dai seguenti esperti:

Italia - Sara Albolino, Giulia Dagliana, Ismaele Fusco e Monica Baroni, Centro per la gestione

del rischio clinico e sicurezza dei pazienti, Regione Toscana, Firenze

Italia - Barbara Labella, Agenas, Roma

Croazia- Jasna Mesarić, University of Zagreb School of Medicine

Australia - Jeffrey Braithwaite - Centre for Healthcare Resilience and Implementation

Science, Università Macquarie

Spagna - Antonio Torres-Olivera, Agenzia andalusa per la qualità dell'assistenza sanitaria,

Siviglia, Spagna

Sudan - Ayda AbdienHago Taha, Ministero della Salute

Brasile - Paulo Antonio Barros Oliveira e Ricardo Kuchenbecker, Universidade Federal do Rio

Grande do Sul, Facoltà di Medicina, Dipartimento di Medicina Sociale Canada - Kimberly

Sears, Queen's University, School of Nursing

Canada - Sandi Kossey, Canadian Patient Safety Institute

Portogallo - Paulo Sousa Scuola nazionale di sanità pubblica

Sud Africa- Andrew Todd, Rhodes University

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OMS - Neelam Dhingra-Kumar, Ufficio sicurezza dei pazienti e gestione del rischio2.

Identificazione del mandato della rete di esperti

Il mandato del gruppo è:

a) elaborare il modello per la raccolta e la condivisione di soluzioni per la sicurezza dei pazienti e

definire le dimensioni descrittive

b) raccogliere le esperienze implementate in ogni paese utilizzando il formato convalidato

c) tradurre in inglese i casi positivi e sottoposti alla revisione della rete di esperti

d) presentare le esperienze selezionate a un campione di dirigenti, medici e pazienti per valutare

la sostenibilità e la potenziale replica della soluzione con un breve questionario

3. Progettazione del formato per la raccolta e la condivisione dell'esperienza

Nella fase precedente all’incontro sono stati ipotizzati e discussi i possibili elementi che dovevano

andare a comporre il formato finale.

4. Organizzazione della riunione del gruppo di esperti

L'incontro si è tenuto il 27-28novembre 2017 a Firenze. In questo contesto, la riunione di esperti ha

convalidato il format finale per la raccolta delle esperienze di sicurezza dei pazienti ed è stato

condiviso il primo prototipo della piattaforma globale dell'OMS.

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3. Sostenere l'OMS per diffondere e attuare in modo efficace le

pratiche di sicurezza

3.1 African Partnership for Patient Safety (APPS), Kenya

Implementazione delle attività

Nel quadro APPS, la Regione Toscana ha promosso una partnership focalizzata sulla sicurezza dei

pazienti e il miglioramento della qualità con due ospedali in Kenya. Il Centro Collaboratore insieme

al Centro per la Salute Globale della Regione Toscana, grazie a diversi anni di esperienza

rispettivamente in sicurezza dei pazienti e salute globale, hanno sostenuto l'Ospedale universitario

di Siena (Italia), l'ospedale Ruaraka Uhai Neema e North Kinangop Catholic Ospedale per costruire

una partnership per il miglioramento seguendo l'approccio proposto dall’APPS e concentrandosi su

aree critiche di intervento per aumentare la qualità e la sicurezza dei servizi forniti. Il programma di

miglioramento sviluppato congiuntamente da Italia e Kenya si concentra su: controllo e prevenzione

delle infezioni, sicurezza nell'assistenza materna e neonatale e sicurezza in chirurgia.

Risultati e prodotti (deliverables)

Dall'inizio della partnership sono state realizzate diverse missioni da parte dei partner italiani tra cui

personale clinico e esperti di sicurezza dei pazienti. In entrambi gli ospedali in Kenya è stato

costituito un gruppo di facilitatori che rappresenta il Patient's Safety Team (PST). Il PST è stato

addestrato sui principi di base della sicurezza del paziente e della gestione del rischio clinico: questo

team fornirà addestramento a cascata e i suoi componenti svolgeranno il ruolo di da leader e

promotori del miglioramento.

I PST italiano e keniano hanno definito strategie per l'implementazione di programmi di sicurezza e

qualità nelle quattro principali aree di miglioramento (chirurgia, percorso nascita e IPC) e hanno

individuato strumenti e interventi specifici da introdurre nel contesto (ad es. Checklist per la

sicurezza in chirurgia, checklist per la sicurezza in sala parto e campagna di igiene delle mani). Tali

strumenti sono stati in primo luogo adattati al flusso di lavoro locale, alle procedure cliniche e alle

peculiarità culturali. L'attività ha incluso anche una settimana lavorativa in Kenya con la visita ai due

ospedali coinvolti (Ruaraka Uhai Neema Hospital e North Kinangop Catholic Hospital) per avviare il

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progetto e fare attività di formazione specifica. I due ospedali hanno avviato la sperimentazione di

strumenti e pratiche personalizzati per la sicurezza dei pazienti. Il PST keniani stanno monitorando

i progetti pilota e fornendo coaching e formazione sul campo. I partner italiani supportano la

squadra locale sia con incontri diretti che a distanza attraverso il coordinamento di visite regolari

sul campo da parte di clinici in missione di cooperazione e incontri via skype o videoconferenza. Ad

oggi, l'ospedale di Ruaraka Uhai Neema ha condotto una valutazione dell'usabilità e della fattibilità

della checklist per la sicurezza del parto e nel 2017 verranno presentati i risultati della valutazione

di impatto dello strumento sull’adesione alle pratiche cliniche e sugli outcome.

Al fine di realizzare queste collaborazioni il Centro Collaboratore ha avviato nel 2016 collaborazioni

con associazioni scientifiche del settore di interesse a livello internazionale che si sono poi

formalizzati in accordi MOU (memorandum of understanding) con le reti internazionali ErgoAfrica e

Ulaergo, promotrici rispettivamente dell’ergonomia e fattore umano nei paesi del continente

africano e dell’America Latina. I MOU sono finalizzati alla promozione di progetti di cooperazione

sui temi della sicurezza delle cure.