febbraio 2014

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Abruzzo ImpresA il mensile del manager numero 86 febbraio 2014 Anno IX CopIA omAggIo 86 numero

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Abruzzo Impresa, il mensile del manager

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Il futuro di ogni azienda passa dalla sua capacità di “fare rete”.ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire

nuove opportunità con servizi dedicati.

la nuova opportunitàper “fare rete”

www.assoimpresaitaliana.it

ASSOIMPRESA facilita nuove iniziative da sviluppare fra associati.

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ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager,nato nel maggio 2006, è edito da Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenutidella rivista, diretta da Eleonora Lopes.Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazionidi alto profilo, espressione del mondo professionalee accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentitoad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari,che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti.Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraversola spedizione in Posta Target.

Per affrontare insieme un futuro che si prospettasempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA

ha il compito di far crescere il tessuto economico, politicoe formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi,

confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzatodal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo

quello di affiancare e favorire la crescitàdi tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese.Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”,

un riconoscimento al valore delle ultime copertinedel mensile ABRUZZO IMPRESA.

MEETING

sito WEB www.abruzzoimpresa.it

E-mail: [email protected]

[email protected]

[email protected]

indirizzo abruzzo impresa

sp. lungofino complesso ibisco b5/6

65013 città sant’angelo - pescara

tElEfono E fax t. 085 9508161 / f. 085 9508157

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il tribunale di pescara.è iscritta al registro degli operatori di comunicazione al n° 22296 la 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006.

copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati. abruzzo impresa - pescara - italianessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaboratacon uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore.manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

servizio abbonamentiper informazioni scrivi a abruzzo impresa servizio abbonamenti sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 65013 città sant’angelo - pescara o invia una mail a [email protected] invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale.il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.l’abbonamento entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasiperiodo dell’anno. il costo dell’abbonamento per tutto il territorio nazionale è di soli euro 28,90più 7,22 euro iva inclusa per spedizioni postali per la somma totale di euro 36,12 per ricevere12 numeri di abruzo impresa.l’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban it 12 X 05748 77252 100000002016con causale “abbonamento abruzzo impresa”.il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. informare almeno 30 giorni primacomunicando i nuovi dati e indirizzo completo.

i dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale,l’editore garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del d. leg. 196/2003.il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a abruzzo impresa, sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 65013 città sant’angelo - pescarail lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a abruzzo impresa, sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 - 65013 città sant’angelo - pescara

direttore responsabile ElEonora lopEs

redattori DEnia Di Giacomo, laura Tinari, marcElla pacE

hanno collaborato a questo numero

luiGi carunchio, simonE D’alEssanDro,

anTonio TETi, Filippo paolini, lorEnzo piErFElicE, alEssio pElusi,

VincEnzo VErraTTi, BraBara GamBacorTa, lisa DE lEonarDis,

ETTorE Di silVEsTrE, anDrEa Bonanni caionE, chiara ValEnTini, mauro Di cola,

nicola caTEnaro, chiara sTrozziEri, nicola BoschETTi, piETro campanaro

ufficio grafico VincEnzo sulpizio

ufficio fotografico clizia ForcElla

coordinatore web-tV GianluiGi TiBEri

stampa prinTErGroup iTalia srl - na

editore FaBio DE VincEnTiis

FEBBRAIO 2014 n°86 AnnO IX

numero chiuso in redazione il 28 febbraio 2014

in copertinaLuca Paparellafoto di Marco Di Meo - WM Foto

Abruzzo ImpresA il mensile del manager

Fabio de Vincentiiseditore Abruzzo ImpresA

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Sport

Bike Polo.Lo pratico da un anno, e qui a Pescara siamo riusciti a creare un’associazione di cui sono presidente, è impegnativo, ma molto divertente.

Passione

Beh, non potrei che rispondere la bici. Per me non è solo un mezzo di trasporto, ma è uno stile di vita, la vivo a 360° in tutte le sue sfumature.

Musica

La ascolto sempre e ovunque. Il mio genere preferito è il rock, ma mi piace anche la musica elettronica. Pearl Jam, The Heavy, The Black Keys e Artic Monkeys sono tra i miei preferiti.

Arte

Spesso per le mie bici prendo ispirazione dall’arte contemporanea. In particolare amo molto Jean Debufett che con i suoi particolarissimi disegni, fu il primo ad introdurre il concetto dei lavori spontanei e immediati.

Capitani d’impresa

Sta per compiere 36 anni Luca Paparella, ma a vederlo ne dimostra scarsi 30, non solo per il suo aspetto fisico, ma in particolare per la grinta e l’energia, tipiche di un adolescente che sprigiona nel raccontarci della sua passione che si è poi tra-sformata in lavoro: la bici.Partiamo dall’inizio. Di origini milanesi, Luca nasce a Magenta dove i suoi genitori lavorano in un’azienda farmaceutica. Ma nell’80, tornano in Abruzzo (il papà è di Tocco da Casauria) e fondano un’azienda tutta loro la MPIM a Sambuceto. Luca ha una sorella Debora di 38 anni, che lavora tra l’azienda di famiglia a il negozio Kartell, nel centro di Pescara.Cresce a Pescara, e dopo il diploma in Ragioneria, si trasferisce a Roma per fre-quentare lo IED, l’Istituto Europeo del Design, qui si diploma in Virtual e Digital Design. Terminata la parentesi romana, parte per Londra per imparare l’inglese e dopo i classici lavoretti da cameriere diventa un freelance del settore web inter-cettando diversi ed importanti clienti. «Londra è una città –racconta Luca- che porto nel cuore. Ho conosciuto tante persone provenienti da tutto il mondo con le quali mi sono confrontato e sono cresciuto a livello umano e professionale. Ed è proprio a Londra che ho preso ispirazione per alcune mie bici».Nel 2009, quasi per caso, aiutando i suoi genitori come interprete in un viaggio di lavoro in Polonia, inizia a fare i suoi primi passi nell’azienda di famiglia. Decide così di tornare a Pescara in maniera definitiva e qui, la sua passione per la bici che aveva fin da bambino, diventa un vero e proprio lavoro fondando il marchio Maibaic, letteralmente “la mia bici”, proprio perché il suo è un prodotto esclusivo.Da 4 anni Luca realizza le sue bici, un mix tra artigianalità, design e funzionalità.«Ogni bici -continua Luca- ha la sua anima, ed il mio lavoro è proprio quello di trovarla e dargli vita».Luca è un fiume in piena, quando crede in qualcosa ci mette tutto se stesso, ed è quello che è accaduto per Maibaic, lanciando a Pescara e non solo, la moda di queste bellissime biciclette.

LUCA PAPARELLAUNA PASSIONE PER LAVORO

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N 1

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Abruzzo ImpresA il mensile del manager • Gennaio 2013 • numero 73 • anno Viii • www.AbruzzoImpresA.It • CopIA omAggIo

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Riconoscimento alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa

GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

3° MEETING Premio Aquila Reale

IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA.

FARE IMPRESA

con il patrocinio di

COMUNEDI MONTESILVANO

INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ [email protected] _ www.assoimpresaitaliana.it

La scorsa edizione è stata patrocinata da

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NINO GERMANO prima della consegna del PREMIO “AQUILA REALE”Riconoscimento alle ultime copertine del mensile Abruzzo Impresa

La TORTA del SECONDO MEETING “FARE IMPRESA”

Gli IMPRENDITORI e MANAGER che hanno ricevuto

il PREMIO “AQUILA REALE”ALEX GIGLI DELLA EDIMACINSIEME AI DIRIGENTI DELL’AQUILA CALCIO

Il presidente della Regione Gianni Chiodi con il prof. Nicola Mattoscioe il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci

I TAvOLI DELLA SERATA DI GALA DEL MEETING “FARE IMPRESA”In primo piano Michele Amoroso amministratore delegato di Generazione vincente SpA

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«Ci avviamo alla terza edizione del meeting FARE IMPRESA. Obiettivo di quest’anno affron-tare insieme un futuro sempre più competitivo.Il meeting 2014 nasce con l’obiettivo di mettere insieme tutti gli attori del tessuto economi-co, politico e formativo regionale affinchè durante l’arco della serata possano conoscersi, confrontarsi e stringere relazioni proficue. Il meeting FARE IMPRESA è promosso e or-ganizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA. Come di consueto, nel corso dell’evento, sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento alle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA».

L’editore Fabio De Vincentiis

www.galenoweb.it

INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ [email protected] _ www.assoimpresaitaliana.it

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per il futuro del vostro business

ASSOIMPRESA facilita nuove occasioni da sviluppare fra associati.

Gli associati

Le dichiarazioni dell’associato ingegner Mario Tasso

«La cultura nel mattone esiste ancora in Italia e gli italiani sanno bene che questo genere di investimento non tradisce mai nel tempo. Io sono un costruttore e posso

sembrare di parte ma il mattone non perde mai valore, questo è abbastanza palese. Ecco perché spingo all’acquisto in questo specifico momento, questa crisi in alcuni casi è più nella testa che nella realtà e spesso anche i media

contribuiscono ad esasperare questa situazione»

Branmedia srlvia U. Postiglione, 23

67028 San Demetrio nei vestini (AQ)tel.e fax 0862811046 - mob. 3346983195

[email protected]@branmedia.it

CEIT srl via Custoza, 26/A

66100 Chieti Scalo (CH)tel. 0871.564947 - fax 0871.565034

[email protected]

TORRICELLA ETTORINO srlvia S. Pertini

Zona Comm. c/o Centro Lainet66050 San Salvo (CH)

tel. 0873.54154 - fax [email protected]

www.assoimpresaitaliana.it

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opinioni&rubriche

finoaquituttobene 15 Repubbliche

editoriale 17 Gocce d’Inchiostro

ctrl s 18 Tendenze fatti persone

lavoro in corso 49 Flessibilità in entrata e Riforma Fornero:quali risultati dal monitoraggio?

l’evoluzione dell’informatica 51 L’Archiviazione Ottica Documentale

messa in sicurezza 53 La sicurezza parte dalla strada

comunicando 55 Sistemi rappresentazionali

primo piano

politica 22 Elezioni, la competizione entra nel vivo

food 26 Il futuro della tavola? La filiera corta!

cover story

maibaic 28 Maibaic, le biciche hanno un’anima

new generationstorie&persone

miriam stella 56 Miriam Stella

incarichi&carriere

Cia d’Abruzzo/università Teramo/Cidim 35 Di Zio / Traini / Fumo

Inail Teramo/psicologi/ncd 37 Maraldo / Di Iulio / Quagliariello

polo Inoltra/ministero economiaCommissione Tributaria 39 D’Arcangelo / Legnini / Giansaverio

tematiche d’impresa

fisco 40 La rivalutazion dei cespiti aziendali.Un’opportunità per le aziende

norme&leggi 42 Sistema fiscale, cosa cambia

ict 44 Facebook si unisce a WhatsApp:un matrimonio perfetto!

creatività 46 Premio Confindustria Abruzzo Greensi avvia alla terza edizione

sommario _ anno iX n°86 _ febbraio 2014

focusaziende 58 Rete Impresa L’Aquila, l’unione fa la forza

start-up 60 Lo StartupWeekend debutta a Pescara:54 ore di innovazione e startup

aziende 62 In Abruzzo arrivano le Factory, networkdi professionisti al servizio delle imprese

lavoro 65 In arrivo 6,8 milioni di Euro per ricerca e innovazione

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Via Mulino del Gioco, 1265013 Città Sant’Angelo (PE)

Tel. 085.9506425 · Fax [email protected]

residence Panorama - via Della Torre, (Silvi)

residence Borghese - via Canova (Pescara)

complesso Torri Camuzzi (Pescara)capannone 10.000 mq coperti (Chieti)

I principali cantieri attivi

Le nostre proposte immobiliari

SOPES 2 05/10/10 15:59

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101

L’olio più prezioso del Mondo è “Black”

Mario Di Paolo, creatività a 360°

Sweetest, la ricetta anticrisidel cake design

108 KiFood, questione di stile

a cura di Denia Di Giacomo

PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

103 Papille

105 Traparentesi

115 Caffè verde: istruzioni per l’uso

117 Intolleranze: moda o realtà?

121 Quel calice destinato alla periferia di Pescara

123 Bla Bla Design Workshop

125 MutaForma, la Prima Biennale d’Arte Giovane abruzzese

127 Rivista Abruzzese, la nostra storia

128 Abruzzo Cool

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118

focusformazione 67 Crisi aziendali e concordato,

al via il corso per commercialisti e avvocati

trasporti 69 Baltour lancia la “nuova frontieradel viaggio a basso costo”

formazione 71 Energia pulita in “sicurezza”

economia 73 Non si accettano Euro!

enologia 74 Ausonia, il vino dei Calanchi

aziende 76 Ali d’Oro, innovatori per tradizione

solidarietà 79 Amnesty International premia la Gelco

creatività 80 Dal mare il rifiuto diventa arte

creatività 83 Dap Restyling: “Un tarlo per la testa”

seminari&convegni

pari opportunità 86 Leadership femminile, una sfida per le aziende e la Pa

eventi

enologia 88 Ama 2014, grande successo per l’AnteprimaMontepulciano d’Abruzzo

enologia 91 L’Ais sale in alta quota con Feudo Antico

design 93 Mariano Moroni si aggiudica l’If Product Design Award 2014

istruzione 95 Viaggiando con la fantasia

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segue a pagina

sommario _ anno iX n°86 _ febbraio 2014

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meraViGLie d’aBrUZZo

Forte come un vino rosso,

ma delicato come un bianco,

il Pecorino della Tenuta i Fauri, vitigno

autoctono abruzzese, fa parlare

di sé. Della sua eccellenza tra

i bianchi d’autore, e della sua

freschezza tipica di una grande

uva. Il Pecorino delle nostre Colline

Teatine è una lenza.

Che sa come dar piacere al gusto,

facendosi apprezzare a tavola ma

anche nei tanti momenti conviviali

di tutti i giorni.

Con passione.

www.tenutaifauri.it

TENUTA I FAURISchietta e sincera, come i suoi proprietari. In continuo fermento, la famiglia Di Camillo davvero non si annoia mai: nuovi vini da sperimentare, nuovi vigneti con i quali valorizzare i grandi vitigni autoctoni, nuovi mercati da esplorare e nuovi palati da stupire. Trentacinque ettari di vigne vecchie e nuove in giro per la provincia di Chieti, per una produzione di qualità che conserva inalterati i sapori della tradizione. L’enologo Luigi, introverso e severo, assieme al papà Domenico,ha la grinta e la caparbietà degli abruzzesi DOC.

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» di Lorenzo Pierfelice

fino a qui tUtto Bene

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[email protected]

Gli imprenditori italiani sono stanchi di lavorare in condizioni di continua

incertezza, strozzati da una fiscalità intollerabile, inascoltati dalla classe politica, esasperati di sentirsi raccon-tare che la crisi è ormai finita. Questa condizione a volte porta a proteste ec-cessive come quella di un ex imprendi-tore di Montesilvano che giorni fa ha lanciato un appello davanti alla sede di Equitalia: “Dono un rene o una cornea a chi mi salva la casa messa all’asta da banche ed Equitalia”. La società però ha subito precisato che “la legge non consente a Equitalia di pignorare la prima casa, cosa invece concessa agli istituti di credito”. Di fronte a queste azioni estreme, il prefetto di Pescara D’Antuono ha deciso di creare un ta-volo operativo anticrisi con i rappre-sentanti del mondo imprenditoriale, i sindacati di categoria, le associazioni di tutela dei consumatori, gli esponenti dell’agenzia delle entrate e dell’Abi, per avviare un’operazione di infor-mazione capillare che interessi tutti i comuni abruzzesi per tentare di arre-stare questa piaga sociale.

Eleonora Lopes, direttore

Secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione 2013 in Abruzzo è inferiore alla me-

dia nazionale - 11,4% rispetto a 12,2% - ma in crescita rispetto al 2012, quan-do era al 10,8%. Gli occupati sono sce-si nello stesso anno a 490 mila contro i 508 mila del 2012. Dai dati emerge inoltre che sono 63 mila nella regio-ne le persone in cerca di occupazione (3.113.000 in Italia), contro le 62 mila del 2012 (47 mila nel 2011). A livello provinciale il dato di disoccupazione peggiore è quello aquilano, al 12,5%. Numeri, come da copione, non certo entusiasmanti.Pare che nel 2014, seppur lieve, ci sarà una ripresa e “la nostra regione, -ha detto l’economista Pino Mauro- ha le carte in regola per farcela, se le istitu-zioni accompagneranno le aziende, se si punterà su turismo e ambiente, e si attuerà una serie di riforme, sempre sperando che l’Europa sia in ripresa e che cessi l’ incertezza politica italia-na”. Sì, a turismo, ambiente e agro-alimentare per rilanciare l’economia abruzzese, ma servono azioni e proget-ti concreti attorno a questi reparti.

Ea proposito di istituzioni ed economia, ecco un dato positivo che ci riguarda.

L’Abruzzo è la terza regione in Italia per numero di progetti di rete attiva-ti e finanziati. Il dato abruzzese di 83 progetti di rete finanziati si colloca su-bito dopo quello dell’Emilia Romagna (136) e della Lombardia (111), confer-mando in questo senso che “l’Abruzzo nella gestione –ha dichiarato il pre-sidente Chiodi- delle politiche indu-striali si sta muovendo con la stessa disinvoltura di altre regioni più attrez-zate”. I progetti di rete hanno avuto un finanziamento di 9 milioni di euro, un segnale importante per le piccole e medie imprese del nostro territorio che hanno intuito che per competere e cre-scere sono indispensabili: innovazione, ricerca e internazionalizzazione. Da qui l’ invito al Governo che continui a fare la propria parte per supportare l’ecosistema dell’innovazione. Non è infatti un caso che in una recente son-daggio, per il 92% degli imprenditori, l’ innovazione è il fattore principale per aumentare il tasso di competitività del-le economie nazionali.

GoCCe d’inChiostro / editoriale

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ctrl s

«Alle migliori idee non offriremo soltanto visibilità ma anche una possibilità concreta di formazione e supporto affinché il pro-getto imprenditoriale possa essere sostenuto fin dall’ inizio». Così il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Teramo, Giammaria De Paulis ha spiegato la nuova iniziativa organizzata nell’ambito della tradizionale convention “White Information”, in programma quest’anno a Teramo il 21 e 22 marzo. Si tratta di “Il meeting delle idee - Premio Bruno Ballo-ne”, un “talent” per individuare e premiare la migliore idea im-prenditoriale e, successivamente, promuoverne la realizzazione. L’obiettivo della competizione, intitolata all’ imprenditore che del White Information fu l’ ispiratore, è quello di far emergere e sostenere i giovani talenti e gli aspiranti imprenditori, promuo-vendo anche la creazione di imprese ad alto valore innovativo. Il

Premio, il cui bando può essere scaricato sul sito dell’evento (www.whiteinformation.it) ha come scopo il riconoscimento del merito e del talento personale dei concorrenti. La competizione, aperta a tutti, gratuitamente, si svolgerà in tre fasi. Nella prima verranno selezionate le dieci migliore idee, nella seconda i dieci concorrenti verranno affiancati dai componenti del Gruppo GI di Confindustria Teramo che li aiuteranno a migliorare il progetto in vista della presentazione pubblica e, infine, nella terza fase, i finalisti presenteranno le proprie idee di fronte al pubblico e a un Comitato Tecnico-Scientifico che giudi-cherà l’ idea vincente. Il Premio verrà attribuito alla migliore idea prima classificata. Chi se lo aggiudicherà, oltre ad una targa di riconoscimento, avrà accesso ad un percorso formativo de “Il Sole 24 Ore” sull’avvio di progetti innovativi.

IL MEETING DELLE IDEE, UN TALENT IN MEMORIA DI BRUNO BALLONE

Elco Group, azienda di Carsoli, specialista nel settore della produzione di circu-iti stampati ad elevato contenuto tecnologico per sistemi elettronici, ha acquisito la maggioranza della concorrente olandese Pcb Ramaer, con sede a Helmond (Eindhoven). Con quest’accordo si consolida la posizione di Elco come leader in Europa e che le consente di ampliare la gamma di prodotto dai piccoli ai grandi e medi volumi entrando così in gara anche oltre oceano. Le due società opereranno con entrambi i marchi ed ora rappresentano uno dei più grandi operatori europei del settore: 450 dipendenti in cinque paesi (Italia, Francia, Spagna, Olanda e Cina), 45 mln di fatturato circa, oltre 500 clienti tra i quali si contano colossi europei come Siemens e Finmeccanica. «Siamo molto soddisfatti dell’acquisizione della maggioranza di Ramaer - ha dichiarato Carlo Guidetti, amministratore delegato e azionista di maggioranza di Elco -. Ramaer è una società con un consolidato know-how produttivo ed un posizionamento commerciale basato sulla innovazione tecnologica e l’orientamento al cliente. Questa operazione, finaliz-zata grazie al supporto del Fondo Italiano d’Investimento, rappresenta la nostra quarta acquisizione nel settore dei circuiti stampati negli ultimi 5 anni ed è un ulteriore passo avanti verso il nostro obiettivo di diventare il principale operatore

europeo del settore, con una presenza in tutti i principali mercati ed una gamma prodotti completa grazie agli stabilimenti produttivi europei e asiatici». Soddisfatto anche Gerard Meulensteen, fondatore di Ramaer che ha dichiarato: «Siamo estre-mamente contenti di unire le nostre forze con Elco Group poiché condividiamo la filosofia di business basata sulla continua innovazione tecnologica, sulla flessibilità e sulla vicinanza al cliente. Inoltre, pensiamo che l’ampliamento della scala pro-duttiva e commerciale ci consentirà più agevolmente di finanziare ulteriori attività di crescita e di sviluppo internazionale».

CIRCUITI STAMPATI, L’AQUILANA ELCO ACQUISTA L’OLANDESE RAMAER

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tendenze fatti persone

Il 25 maggio si voterà anche per il referendum sulla Grande Pescara. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha firmato il decreto di indizione del referendum consultivo per l’ istituzione del nuovo comune “Nuova Pescara”, il progetto, promosso dal consigliere regionale Carlo Costantini, che prevede la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 7 alle ore 23. Come per le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale si voterà nella sola giornata di domenica. Possono partecipare al referendum i cittadini elettori dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Le opera-zioni di scrutinio si svolgeranno immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di scrutinio delle elezioni regionali, il cui inizio è previsto per le ore 14 del 26 maggio. In caso di risultato affermativo dovrà essere la Regione ad emanare una legge sulla fusione dei tre comuni. La Nuova Pescara avrebbe 192 mila abitanti, 80mila famiglie, un’età media di 41,4 anni, circa 95mila occupati, oltre 20mila imprese.

GRANDE PESCARA, IL REFERENDUM FISSATO PER IL 25 MAGGIO

Dopo mesi di studio e lezioni, gli agenti di commercio iscritti al percorso di Intermediazione Com-merciale per la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo hanno affrontato e superato le prime prove d’esame. Il corso di Comunicazione d’Impresa tenuto dal profes-sor Christian Corsi è stato accompagnato dalla formazione di gruppi di studio misti e da lezioni extra programma dedicate esclusivamente ad approfondimenti per gli agenti di commercio, mentre quello di Istituzioni di Storia è stato tenuto dalla professoressa Nicoletta Bazzano. Il percorso di Intermediazione Commerciale per la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo rap-presenta un esempio concreto del connubio tra università e mondo del lavoro. «Questa iniziativa - spiega Luciano D’Amico, Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Teramo - si colloca nel quadro di una serie di sforzi che la facoltà sta compiendo per avvicinare, quanto più possibile, le competenze offerte alle richieste del mondo del lavoro. Il legame tra università e mondo del lavoro può dare un contributo davvero importante per far fronte agli effetti della crisi economica e alla marcata disoccupazione giovanile». In attesa delle prossime prove, l’Ateneo teramano in collaborazione con USARCI Teramo sta definendo i contenuti della materia a scelta prevista per il secondo e il terzo anno di corso che verterà sui concetti di base delle tecniche di vendita. «L’Abruzzo – prosegue il Magnifico Rettore - è sede dell’unico ateneo in Italia che propone questo indirizzo ed è il primo per numero di iscrizioni, con 30 adesioni, seguito subito dal Veneto con 18 iscrizioni; 54 agenti di commercio, provenienti da tutta Italia, si sono iscritti al nuovo percorso di studi in meno di due mesi».

INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE, CONFERMATO IL CONNUBIO UNITE-USARCI

«Scelta Civica vuole aprirsi alle associazioni, alle liste civiche del territorio crediamo che le liste e i movimenti civici siano nei vari Comuni un grande valore aggiunto e noi vogliamo valorizzarle ulteriormente per creare una lista che corra alle regionali e dia spazio al civismo regionale, vogliamo che cresca una nuova classe dirigente per l’Abruzzo che non faccia politica per guadagnare ma per dare, questo è il nostro obiettivo». E’ questa la strada intrapresa da Scelta Civica in Abruzzo, spiegata dal deputato Giulio Sottanelli nel corso dell’even-to “Superare le barriere – le nostre proposte per abbattere le tasse e tornare a crescere”, promosso dal Gruppo parlamentare alla Camera dei deputati e che si è svolto al teatro Circus di Pescara. In platea tra gli ospiti c’erano rappresentanti istituzionali e politici sia del centrosinistra che del centrodestra. «Il nostro sogno è ridare le opportunità alle persone - ha detto nel suo intervento il coordinatore regionale Sergio Della Rocca - serve discon-tinuità sia nel metodo di governo che nelle scelte di programma finora fatte, bisogna aziendalizzare la sanità e gli ospedali principali, potenziare le infrastrutture sul territorio, come l’aeroporto di Pescara e non come quello dell’Aquila, città che ha ben altre necessità, ma soprattutto bisogna dare priorità assoluta al lavoro e ai fondi di “Garanzia Italia” che presto arrive-ranno e dovranno essere gestiti direttamente alle aziende, vogliamo vivere - ha concluso - in una regione in cui valga la pena vivere, lavorare, pagare le tasse e ogni tanto anche votare».

REGIONALI, SCELTA CIVICA LANCIA LA SFIDA AI PARTITI

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Parte dalla voglia di fare chiarezza e ristabilire la verità il confronto organizzato da Abruz-zo Moderno e dall’Ance L’Aquila e Abruzzo tra le istituzioni locali e alcuni giornalisti della stampa nazionale che nei mesi scorsi si sono interessati della ricostruzione del capoluogo. Un dibattito serrato tra chi la ricostruzione la sta governando, dal sindaco agli imprenditori, passando per i tecnici e le associazioni di categoria, e chi invece la sta raccontando, anche con spirito critico, focalizzando l’attenzione sugli scandali giudiziari, sugli episodi di corru-zione e sperpero di denaro. Gli ospiti dunque Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, Paolo Aielli, responsabile dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, Paolo Esposito, coordinatore Ufficio speciale per la ricostruzione comuni cratere, Alessandra Rossi, presidente Abruzzo Moderno, Gianni Frattale e Enrico Ricci, presidenti Ance L’Aquila e Abruzzo, i giornalisti dell’Espresso Primo Di Nicola e del Sole 24 Ore Mariano Maugeri, il consigliere di ammini-strazione RAI, Gherardo Colombo, e il presidente Confindustria Radio Televisioni, Rodolfo De Laurentiis. A coordinare Aldo Mancurti, capo Dipartimento DISET – Ministero per la Coesione territoriale. La premessa di Frattale «molto si parla di vicende giudiziarie e troppo poco di cronache di ordinaria ricostruzione che nel silenzio vanno avanti». Dal 2009 nel cra-tere lavorano 2mila imprese con 15mila operai, imprese che arrivano da 86 province. «Non

esiste un sistema L’Aquila -conclude- l’ incidenza del numero di inchieste è molto bassa rispetto alla mole di cantieri oggi attivi». Aielli ha fatto un intervento dati alla mano: dal 2009 sono stati spesi quasi 10 miliardi, 5,4 per la ricostruzione priva-ta e pubblica, 4 miliardi per l’emergenza e gli interventi straordinari come il progetto C.a.s.e., 3 mila cantieri aperti, di cui 1500 nei centri storici. A seguire Rossi «È necessario ricreare i presupposti perché L’Aquila ritorni ad essere il cuore pulsante dell’Abruzzo. Come? Identificando i bisogni effettivi socio-economici del territorio e fornendo sostegni strutturali anche a lungo termine tali da sostenerne la ricostruzione e la ripresa». Il giornalista del Sole Maugeri ha denunciato anche l’aspetto sicurezza «la ricostruzione non viene fatta garantendo la massima sicurezza degli edifici. Ed è vergognoso che non ci ancora un piano di prevenzione antisismico degno. È agghiacciante che non sia stata fatta una sola esercitazione», provocando così una forte reazione del sindaco Cialente. Il consigliere ed ex magistrato di Tangentopoli, Gherardo Colombo, tornando sull’aspetto corruzione, ha avvertito «dove ci sono i soldi è normale che si creino sistemi di corruzione. La Corte dei conti ha valutato la corruzione italiana in 60 miliardi di euro, sarebbe strano che il cantiere aquilano fosse immune dal rischio».

L’AQUILA UNA SFIDA PER IL PAESE - OLTRE IL PRESENTE, QUALE FUTURO?A CONFRONTO ISTITUZIONI E STAMPA

Parte il 1° febbraio il progetto GraWIToN, un initial training network grazie al quale tredici giovani ricercatori europei saranno formati nel campo della ricerca alle onde gravitazionali con interferometri, come ad esempio Virgo, l’esperimento nato a Pisa dalla collaborazione tra l’Isti-tuto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il francese CNRS. In Italia saranno assunti in totale cinque giovani ricercatori. «Il training iniziale dei tre giovani in forza all’INFN sarà seguito dal Gran Sasso Science Institute - spiega il direttore Eugenio Coccia - le cui caratteristiche di internazionalità e multi-disciplinarietà si accordano perfettamente con le richieste di GraWIToN». I giovani completeranno poi la loro formazione sperimentale in alcune delle sezioni INFN che partecipano al proget-

to Advanced Virgo, mentre gli altri due giovani ricercatori assunti nel nostro Paese frequenteranno il loro corso di dottorato all’Università di Pisa. GraWIToN rientra nell’ambito delle Marie Curie Actions del VII Programma Quadro (FP7) ed è finanziato per quattro anni con un contributo di circa 3,7 milioni di euro. Il progetto è coordinato dal consorzio EGO, fondato da INFN e CNRS, e vede la partecipazione dell’INFN assieme ad altri due istituti di ricerca, cinque università e tre aziende, italiani ed esteri.

13 DOTTORATI EUROPEI SULLE ONDE GRAVITAZIONALI. IL GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE-GSSI SEGUIRÀ LA FORMAZIONE DEI TRE DOTTORANDI PRESSO L’INFN

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tendenze fatti persone

Le piccole e medie imprese abruzzesi potranno accedere al credito con maggiore facilità per ope-razioni finanziarie fino a 100mila euro. L’operazione tecnica, condotta dall’assessorato allo Svi-luppo economico, prevede che i Confidi, e dunque il sistema delle piccole e medie imprese, potran-no accedere direttamente al Fondo centrale di garanzia senza passare per gli istituti di credito. «Si tratta - ha detto l’assessore Alfredo Castiglione - di una decisione quasi rivoluzionaria perché si rivolge alle pmi che hanno necessità di accedere a linee di finanziamento relativamente piccole. La possibilità di mettere a disposizione dell’ imprenditore la controgaranzia che fornisce Confidi rende più agevole, veloce e semplificato il percorso del credito». L’operazione che ha chiamato in causa il Fondo centrale di garanzia è solo l’ultimo atto che ha visto l’ intervento diretto della Regione in materia di Confidi.

AGEVOLATO L’ACCESSO AL CREDITO PER LE PMI

Un piano strategico per ridisegnare assetti urbanistici e territoriali atti a promuovere lo sviluppo economico e sociale dei territori colpiti dal sisma, superando le criticità con interventi mirati al riequilibrio territoriale e alla crescita dell’occupazione. Il tutto at-traverso la più ampia partecipazione dei soggetti istituzionali, dei cittadini e dei soggetti portatori d’ interessi. La giunta regionale ha approvato un disegno di legge avente ad oggetto “Disciplina delle funzioni di pianificazione territoriale nelle aree del cratere”. L’assessore competente Gianfranco Giuliante ha spiegato «l’obiettivo dell’ iniziativa legislativa è quello di dotarsi di uno strumento che ridisegni armonicamente gli assetti urbanistici e individui gli obiettivi e le strategie di sviluppo per gli enti locali». Uno stru-mento che Giuliante ha definito di importanza fondamentale, poichè sarà da stimolo allo sviluppo dei territori del cratere sismico. Di qui l’esigenza di approvare con tempestività un intervento legislativo che definisca gli adempimenti e le modalità operative per la formazione del Piano». Gli atti e gli elaborati del Piano verranno sottoposti agli enti interessati in sede di conferenza di copianificazione.

TERREMOTO, UN PIANO STRATEGICO PER RIDISEGNAREGLI ASSETTI URBANISTICI E DEL TERRITORIO

È stato un Abruzzo vincente quello che ha preso parte a Milano a Identità Golose, il congresso italiano sulla cucina e pasticceria d’autore, giunto alla sua decima edizione, ideato dal giornalista Paolo Marchi. Lo chef tristellato abruzzese, Niko Romito ha ricevuto il premio per il piatto dell’anno, “animelle, panna, limone e sale”. Consegnando il premio, Paolo Marchi ha affermato: «Nel quadretto che diamo quest’anno c’è scritto “Cercando l’ impossibile l’uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un solo passo”. E’ di Michail Bakunin, padre dell’anarchia. Ecco io credo che se tu non avessi avuto coraggio e non avessi mai sognato l’ impossibile non avresti aperto il Reale o preso in mano l’eredità di tuo padre e tanto meno saresti rimasto in quel di Castel di Sangro. Quindi il premio te lo meriti tutto». «Sicuramente la cucina è cultura – ha dichiarato Romito – è ricerca, memoria, studio, conoscenza della storia e delle tecniche, ma anche del territorio e di tutto ciò che ci circonda. Poi c’è la sensibilità, che racchiude un po’ tutti questi concetti ed è quella che fa la differenza tra un cuoco ed un altro. Oggi la cucina deve essere silenzio, il cuoco deve fare un passo indietro e lasciare che il piatto, da solo, esprima la sintesi del pensiero di chi l’ha preparato. Per questo cerco di ridurre all’essenza la materia prima offrendo grandi contenuti ma mantenendo un linguaggio sempre chiaro, addirittura elementare». Ma è anche un altro il riconoscimento ricevuto dall’Abruzzo. E’ stata Emanuela Tommolini, del ristorante Esprì di Colonnella, a ricevere il premio Identità donna, per «l’originale percorso professionale, che convince con una cucina naturale a 360 gradi nella quale coabitano i tre percorsi classici: carne, pesce e verdure, esaltate queste ultime in importanti commozioni vegane».

IDENTITA’ GOLOSE, L’ABRUZZO TRIONFA CON ROMITO E TOMMOLINI

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25maggio 2014. L’Abruzzo torna al voto. In occasione dell’election day, gli abruzzesi si troveranno a sce-gliere il nuovo presidente regionale,

si esprimeranno per la consultazione europea e in al-cuni comuni, come Teramo o Pescara, verranno eletti i nuovi sindaci. I cittadini di Pescara, Montesilvano

e Spoltore dovranno esprimersi anche per il referen-dum della Nuova Pescara, progetto di fusione dei tre comuni. Ormai nel pieno della campagna elettorale, abbiamo incontrato i coordinatori regionali di 4 for-ze politiche, Forza Italia, Partito Democratico, Nuovo Centrodestra e Sel, ai quali abbiamo posto le stesse domande.

ELEZIONI, LA COMPETIZIONE ENTRA NEL VIVO

» di Marcella Pace

Ncd, Pd, Fi e Sel. I temi caldi che le 4 forze politicheaffronteranno nel corso di questa campagna elettorale

Il prossimo 25 maggio si terrà l’election day in Abruzzo

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primo piano

Quali saranno i punti chiave della campagna elettorale abruzzese di Ncd?

Innanzitutto il Nuovo Centrodestra conferma la sua fiducia al governatore Gianni Chiodi che dal punto di vista amministrativo è stato un ottimo presidente e ha attuato provvedimen-ti molto importanti. Dopo la fase di risanamento dei conti è ora di parlare agli abruzzesi dei servizi che vanno migliorati: trasporti, sviluppo, imprese e lavoro. E proprio questi saranno i temi che il Nuovo Centrodestra affron-terà in campagna elettorale.

Quanto influirà la vicenda Rim-borsopoli su queste elezioni?Io mi auguro che, una volta che le persone coinvolte avranno chiarito le loro posizioni davanti alla magistratu-ra, questa vicenda si possa chiudere e si possa tornare a dedicare attenzione

ai temi della politica.

Anche alla luce delle vicende politiche nazionali, sarà un centrode-stra unito quello di questa campagna elettorale?Il centrodestra continuerà a vincere solo se rimarrà unito, se farà coalizioni forti. L’elemento importante è che ven-gano scelti i candidati migliori. Per la Regione il candidato migliore è Gianni Chiodi. Così come lo è Maurizio Bruc-chi per la città di Teramo. Su Pescara il Ncd ha un’idea diversa: Luigi Albore Mascia è una bravissima persona, ma non si è creato il giusto rapporto di empatia con la città. Credo, quindi, che debbano essere messe in campo energie diverse. E la persona ideale in questo momento è Guerino Testa.

Quali saranno i punti chiave della campagna elettorale abruzzese di Sel?L’Abruzzo ha bisogno di rilanciare

l’economia e l’occupazione. La cre-scita economica dovrà puntare sulla qualità delle infrastrutture, sulla valorizzazione dell’ambiente, sulle nuove opportunità di un moderno sistema assistenziale locale integrato con quello sanitario, sul sostegno ai settori produttivi nel segno dell’in-novazione e della loro internaziona-lizzazione, sulla cura e manutenzione del territorio e delle città. In Abruzzo il primo impegno della nuova Giunta Regionale dovrà essere la definizione di un Piano strategico per il Lavoro.

Quanto influirà la vicenda Rim-borsopoli su queste elezioni? Le vicende giudiziarie devono avere il loro corso. Le sentenze le fanno i Tribunali e noi dobbiamo essere rispettosi dell’indipendenza della

magistratura. E lo siamo se non strumentalizziamo a fini politici le inchieste. Nella campagna elettorale regionale al centro del confronto devono esserci i programmi, le idee, le soluzioni.

Anche alla luce delle vicende po-litiche nazionali, sarà un centrosini-stra unito quello di questa campagna elettorale nella nostra Regione?Mi auguro che il centrosinistra non solo sia unito, ma sia in grado di at-trarre su un progetto di cambiamento anche forze civiche che vogliono mi-surarsi con i grandi temi economici e sociali. Vincerà le elezioni regionali chi strillerà di meno e proporrà solu-zioni valide, chi dimostrerà traspa-renza assoluta unita all’esperienza e alla capacità realizzativa.

A tu per tu con Federica Chiavaroli, ncd

A tu per tu con Gianni melilla, sel

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Sede diCastiglione M. RaimondoViale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE)Tel. 0861/9941Fax. 0861/994215

Filiale di Piane di Castiglione M. R.Fraz. Piane di Castiglione M. R..64034 Castiglione M.R. (TE)Tel. 0861/909150Fax. 0861/909818

Filiale di PenneCirconvallazione A. Moro65017 Penne (PE)Tel. 085/8278386Fax. 085/8210200

Filiale diEliceContrada Sant’Agnello, 193/265010 Elice (PE)Tel. 085/9609006Fax. 085/9609825

Filiale diLoreto AprutinoVia Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE)Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853

Filiale diPianellaPiazza De’ Vestini65019 Pianella (PE)Tel. 085/972626Fax. 085/971456

Filiale diRoscianoVia Roscio da Montechiaro65020 Rosciano (PE)Tel. 085/8509142Fax. 085/8509853

Filiale diCerratinaVia Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE)Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234

Filiale diMarina Città Sant’AngeloVia Tito de Caesaris, 465013 Marina Città S. Angelo (PE)Tel. 085/9506431Fax. 085/9506824

Filiale di Silvi MarinaVia Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE)Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798

Tesoreria diVilla BozzaViale Risorgimento64030 Montefino (TE)Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Tesoreria diCittà S.AngeloC.so Vittorio Emanuele II65013 Città S.Angelo(TE)Tel. 085/969343Fax. 085/9699748

Filiale di PinetoSS. 16 - C. De Titta64025 Pineto (TE)Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374

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primo piano

Quali saranno i punti chiave della campagna elettorale abruzzese di Forza Italia?

In campagna elettorale presenteremo i risultati ottenuti nei 5 anni di ammini-strazione regionale, collegandoli a un nuovo programma elettorale che punte-rà alla fase due: investire nello sviluppo economico della Regione. Dalla sanità ai costi della politica, siamo convinti di aver portato avanti con successo un risanamento finanziario importante per la Regione che avrà effetti positivi sui cittadini.

Quanto influirà la vicenda Rimbor-sopoli su queste elezioni? Preciso che non c’è stata nessuna “rimborsopoli”, forse dovremmo parlare di “risparmiopoli”. Se consideriamo i tagli alle spese di gestione del Consiglio regionale. Le vicende private devono

essere tenute lontane dal dibattito poli-tico. Gli abruzzesi, e di ciò sono sicuro, sapranno valutare ciò che abbiamo fatto in questi cinque anni rispetto ad altro.

Anche alla luce delle vicende politi-che nazionali, sarà un centrodestra uni-to quello di questa campagna elettorale nella nostra Regione?Lavoreremo per tenere unita l’intera coalizione. Oggi, il mio impegno è allargare la coalizione di centrodestra rispetto al 2008, aprendo anche a nuove aggregazioni politiche, come le liste civiche espressione della società civile abruzzese. Sarà una coalizione che avrà come perno portante il nostro candidato presidente Gianni Chiodi. Vinceremo.

Quali saranno i punti chiave della campagna elettorale abruzzese del Pd?L’impresa e il lavoro saranno al

primo posto. Dobbiamo tornare ad occuparci dell’infrastrutturazio-ne materiale e immateriale della Regione. E’ necessaria una riforma della burocrazia, da giocarsi anche sul piano culturale. Un altro punto centrale dei nostri programmi ver-terà sulla formazione. Lavoreremo su tutti questi campi, oltre che sulla sanità e sulla mobilità, stabilendo leggi-obiettivo. Una volta indivi-duate le priorità, queste dovranno essere portate a compimento nei prossimi 5 anni, non come accaduto sino ad oggi.

Quanto influirà la vicenda Rim-borsopoli su queste elezioni? Questa vicenda rischia di aumenta-re il già evidente distacco che c’è tra

cittadini ed istituzioni. Nella nostra campagna elettorale non subentrerà Rimborsopoli. Noi del Pd cerche-remo di ricostruire la fiducia nei nostri riguardi basandola esclusiva-mente su proposte concrete.

Anche alla luce delle vicende politiche nazionali, sarà un cen-trosinistra unito quello di questa campagna elettorale nella nostra Regione?La coalizione che stiamo costruendo va ben oltre il classico centrosini-stra, ma si apre a tutte quelle forze civiche e sociali composte da donne e uomini che vogliono dare il loro contributo. La sfida che ci attende non deve assumere i colori politici, ma i colori dei problemi.

A tu per tu con nazario pagano (Forza italia)

A tu per tu con silvio paolucci, pd

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P are che una delle fonti maggiori di cibo nel mondo derivi dall’allevamento intensivo di animali, che gli scienziati ritengono es-sere tra le maggiori cause d’aumento della

temperatura terrestre (global warming). Su un libro redatto dalla Lega Anti Vivisezione (LAV) “Cambia-mento climatico e allevamenti intensivi” si legge che dagli ultimi 50 anni la temperatura terrestre ha ini-

IL FUTURO DELLA TAVOLA? LA FILIERA CORTA!Parlare di alimentazione significa affrontare uno dei temi più significativi

per l’ intero genere umano, che ha dei risvolti anche dal punto di vista culturale, socialeed economico. Ma oggi soprattutto alimentazione uguale economia e l’economia

porta sempre interessi che spesso prescindono da ciò che è giusto e ciò che è sbagliato

Un agricoltore a lavoro

» di Denia Di Giacomo

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ziato ad aumentare fino a 1°C e gli scienziati sono d’accordo nel sostenere che ciò è stato provocato da attività umane, questi studi sono stati anche supportati da indagini da parte della FAO (Food and Agricolture Organization) secondo cui oltre il 51% dei gas serra, denominati Green House Gases (GHG), soprattutto metano, anidride carbonica e protossido d’azoto sono causa del riscaldamento globale. Ma cosa mai potremmo fare tutti noi per fare in modo che questo non avvenga, o almeno per arginare l’au-mento di questo sistema di allevamenti intensivi e di un’agricoltura che segue quasi modelli “industriali”? Non mangiare più? Assolutamente no, questo è impen-sabile, ma forse un piccolo modo ci sarebbe e per for-tuna in molti se ne stanno rendendo conto, anche nel nostro paese, considerato in tutto il mondo la patria del buon mangiare. Parlo del fiorire di un consumo più consapevole, che vede nella scelta dei prodotti alimen-tari una scelta dettata non solo da questioni puramente economiche ma anche da valutazioni ben più importan-ti, come la genuinità del prodotto, la sua stagionalità e soprattutto la sua provenienza. Prodotti a chilometro zero li chiamano, o filiera cor-ta, e quando si parla di questi alimenti si fa riferimento a merci la cui vendita avviene in un’area distante po-chi chilometri da quella di produzione. In pratica è una sorta di alternativa alla tipica commercializzazione a cui ci ha abituati la grande distribuzione, ma che an-cora oggi molte nonne e mamme soprattutto di provin-cia (e quindi per fortuna anche in Abruzzo), seguono in maniera del tutto inconsapevole ogni qual volta acqui-stano nel mercato rionale frutta e verdura prodotte dal contadino di zona. A differenza di ciò che avviene ogni qual volta acquistiamo un prodotto che proviene dalla GDO, la filiera corta punta alla riduzione dei passaggi

che altrimenti intercorrerebbero tra il produttore ed il consumatore determinando anche un netto abbattimen-to delle spese legate alla distribuzione e al trasporto. Ma i vantaggi della filiera corta sono molto numerosi, scegliere di acquistare generi alimentari a km0 è una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica ed in grado di valorizzare le realtà locali, proprio perché questo genere di commercio stabilisce un numero esi-guo di passaggi e dunque di dispendi.E’ stato stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 km per camion, nave e/o aereo, prima di arrivare sulla nostra tavola, basterebbe abbattere questo dato per avere subito degli effetti positivi per il nostro pia-neta, le nostre tasche e la nostra microeconomia. E poi magiare a Km 0 significa avere la possibilità di scegliere cibi nostrani, più freschi e di stagione, che non hanno perso le proprietà organolettiche a causa di lunghi viag-gi e che soprattutto (nel caso della frutta ad esempio) non sono maturati in frigorifero ma sull’albero!•

Un allevamento intensivo di tacchini

primo piano

L’Abruzzo non è esente dalla consapevolezza che sta maturando il mondo dei consumatori, ecco dunque nascere iniziative importanti come Raggio Corto. Raggio Corto è una nuova realtà imprenditoriale nata dalla volontà di alcuni imprenditori che credono nel sostenibile e nell’attenzione per l’ambiente. Attraverso Raggio Corto è possibile acquistare prodotti locali in modo sicuro economico e veloce, grazie ad una rete che comprende poche decine di produttori agroalimentari dell’area di Miglianico e Francavilla, dove c’è la sede operativa, quella del Fucino, da dove arrivano le patate, alla zona sangrina scelta per i cereali, la Costa dei Trabocchi dove Raggio Corto sceglie gli agrumi, la Val Pescara e le colline teatine per gli ortaggi. Recandosi presso l’area di smistamento della società a Francavilla, oppure attraverso il loro sito internet si possono ordinare coloratissime cassette di frutta e verdura nella consapevolezza di acquistare prodotti abruzzesi, aiutando così l’economia locale e mangiando in modo più genuino!

www.raggiocorto.com

“raggio Corto”, l’abruzzo a km zero

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Il fondatore di Maibaic Luca Paparella

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Questa è la storia di un giovane che ha deciso di investire sulla sua creatività e nel 2010 fon-da “Maibaic”, letteralmente “la mia bici”, eh sì perchè le bici di Luca Paparella, sono preziose

perchè uniche. «Maibaic –racconta Luca- nasce dalla mia grande passione per la bici tra le quattro mura di un gara-ge». Il giovane creativo, (che già da piccolino cambiava le gomme alla sua bicicletta con la quale scorrazzava speri-colato tra le colline di Villa Raspa di Spoltore) crea la sua prima bici nel 2009, poi ne realizza una per la sua ragazza. Un suo amico Riccardo folgorato gli chiede di farne una per sè, e in questo momento che Luca intuisce che la sua passione per le famigerate due ruote, si può trasformare in lavoro. Oggi produce circa 10, 12 bici all’anno, tutti pezzi unici, inconfondibili e di altissima qualità. Una scelta vincente quella di Paparella visto che ora-

MAIBAIC,LE BICI

CHE HANNO UN’ANIMA

Nata da una forte passioneper la bici, Maibaic è la società

di questo giovane talento pescarese che dice: «Continuare a fare biciclette

uniche per clienti dallo stile unico, questo è il marchio di fabbrica

e la mission di Maibaic»

» di Eleonora Lopes / foto di Marco Di Meo

CoVer story

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mai in tutto il mondo la bici è diventata un mezzo di tra-sporto sì ecologico, ma anche cool attraverso cui espri-mere la propria personalità. La bici è infatti un mezzo polivalente, ecologico, economico, comodo e salutare. È perfetta per muoversi in città, per andare al lavoro, per tenersi in forma, per rilassarsi, per esplorare i paesaggi e fare viaggi ecologici e a contatto con la natura.Le sue bici, così belle, così colorate hanno spesso fatto capolino in diverse vetrine in alcune boutique tra le qua-li la Kartell, nella centralissima Piazza Salotto all’inter-

no dell’info point turistico, a Milano presso Argenta 26. Ma per Paparella si sono aperte anche delle parentesi ar-tistiche: iniziando dall’esposizione di alcune bici presso la galleria d’arte White Project all’interno della mostra dell’artista Marco Bernacchia e ancora l’allestimento di un “mostro” fatto di telai di bici nel noto locale pesca-rese Tipografia. Più recente è la collaborazione con Pep Marchegiani con cui ha realizzato cinque modelli sui quali ha applicato alcune opere dell’artista successiva-mente esposte sia nella sua galleria d’arte BR1 che presso

Una bici utilizzata per un set fotografico

Il primo prototipo di telaio interamente disegnato da Luca Paparella in uno shooting presso il bistrot “Supermarket” a Pescara

Bici realizzata in collaborazione con l’artista Pep Marchegiani

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la Borsa di Milano.«La mia filosofia –spiega Paparella- è quella di costruire bici su misura, applicando ad ogni modello uno stile sar-toriale per assecondare qualsiasi richiesta ed esigenza dei miei clienti. Chi sceglie Maibaic sa di entrare in pos-sesso di un pezzo unico, non riproducibile né tantomeno imitabile, è questo il valore aggiunto rispetto ad una bici industriale».Tre sono i passaggi fondamentali della produzione tar-gata Maibaic: analisi del cliente, progettazione e custo-mization.L’analisi del cliente consiste nel conoscere la sua perso-

nalità per poi poterla riportare nella bici. La progettazio-ne, cioè il concept, è una proposta progettuale necessaria a definire gli elementi fondamentali di un progetto. E infine la customization che rappresenta la parte princi-pale del processo di personalizzazione e dell’assemblag-gio della bici realizzando così un vero prodotto made in Italy. Ogni bici in questa fase acquisisce una propria ani-ma. Ma oltre all’aspetto estetico, Luca crede molto nelle due ruote come mezzo ecologico: «La bicicletta, a diffe-renza dell’automobile, -ci spiega- non inquina, non ha costi aggiuntivi, chiunque può guidarla, ed è senz’altro il mezzo del futuro».

Un modello realizzato con le grafiche di Flavio Melchiorre L’esposizione presso lo showroom di Argenta 26 a Milano

CoVer story

La Concept 01 - In questo modello il colore nero simboleggia l’inquinamento che viene frantumato tramite il semplice utilizzo della bici fino a riportare l’ambiente che ci circonda ad una condizione di purezza rappresentata dal colore bianco

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a tu per tu con Luca Paparella

Quando e come nasce la tua prima bici?«Sin da ragazzino mi divertivo

a cambiare piccoli pezzi alle mie

bici. Poi quando mi sono trasferito a

Londra, la città delle tendenze per ec-

cellenza, ne ho viste di tutti i tipi, sono

stato sedotto ed ispirato dall’ idea di

realizzarne una che mi rappresen-

tasse al 100%, e così ho fatto quando

sono rientrato a Pescara. Siamo nel

2009, da lì non mi sono mai fermato,

all’ inizio ne ho creata qualcuna per

gli amici e poi ho fondato il mio mar-

chio nel 2010. Da qui nasce l’avventu-

ra di Maibaic».

Cosa rappresenta per tela bici?

«In realtà ha avuto una strana evo-

luzione nella mia vita. All’ inizio era

un divertimento, un gioco, poi si è tra-

sformato in sport, a 11 anni ho iniziato

a correre per il Sambuceto a livello

agonistico e oggi è a tutti gli effetti

uno stile di vita. La bici è un concetto

legato al mondo eco sostenibile, un

modo per rispettare l’ambiente. Ma

è anche cool e di tendenza. Io mi

sento in completa simbiosi con la mia

bici. Sono convinto che quando ne

guidi una, vedi il mondo in maniera

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diversa, da un’altra prospettiva, è

una sensazione fantastica, difficile

da spiegare, ma semplice da vivere

quando sei in sella».

Chi sono i tuoi clienti?«Non posso negare, che come tutte

le cose uniche il costo della mia bici

non è così accessibile, quindi solita-

mente i miei clienti sono imprenditori,

professionisti o veri appassionati.

Ascolto sempre le esigenze del cliente,

lo consiglio per le scelta dello stile, dei

colori e dei materiali, ma capita che a

volte mi lasciano carta bianca e vado

a mio gusto. Ogni bici che realizzo

deve soddisfare a pieno sia me che

chi mi ha scelto. Continuare a fare

biciclette uniche per clienti dallo stile

unico, questo è il marchio di fabbrica

e la mission di Maibaic».

Tre elementi che nonpossono mancare alle tuecreazioni?

«La bici marchiata Maibaic deve

essere senz’altro: essenziale, unica e

leggera. Essenziale perchè è impor-

tante che abbia uno stile minimal e li-

neare. Unica perchè è oggettivamente

un pezzo unico che non possiede

nessun altro e infine leggera perchè è

importante che pesi poco per essere

il più funzionale possibile. Questi tre

elementi possono coesistere solo in

una creazione artigianale, mentre

in quella industriale, che dopotutto

rispetto, ma che ad oggi è completa-

mente diversa dal mio operato, non

potrebbero convivere».

Perchè oggi la bici èun mezzo così cool?

«Quello delle bici è un mercato

esploso in Italia una decina di anni

fa e oggi ancora in netta crescita.

In questo il Nord Europa la fa da

padrona, in città come Amsterdam ci

sono più biciclette che persone. Il loro

uso è legato anche ad una questione

culturale e qui in Abruzzo è ancora

poco diffusa, ma già il sorgere di nuo-

ve piste ciclabili è un fattore positivo

che mi fa ben sperare. Non dimen-

tichiamo che la bici, a differenza

dell’automobile, non ha costi aggiun-

tivi o tasse da pagare. Niente bollo,

assicurazione, carburante e pochissi-

ma manutenzione. Biciclette colorate,

moderne o dal gusto vintage, con

manubri assurdi e spesso senza freni,

oramai se ne vedono davvero tante e

variegate».

Il tuo possiamo considerarloun prodotto made in Italy,secondo te oggi con l’avventodella globalizzazione, il madein Italy ricopre ancora un ruolocosì rilevante?

«Penso proprio di sì. Per lavoro

mi capita spesso di viaggiare, e

all’estero, specie nei paesi emergenti

tipo Cina o India, il made in Italy ha

ancora il suo valore e il suo fascino

unici. Nonostante ci sia una diatriba

che va avanti da anni sull’autenticità

del made in Italy, credo che ciò che

conti realmente non sia l’etichetta, ma

la mente che sta dietro all’ idea di un

prodotto. Questo ancora ci distingue

nel mondo e ci rende inconfondibili

per il food, la moda e il design».

Sogni nel cassetto?«Mi piacerebbe imparare a fare i te-

lai con le mie mani, mestiere artigia-

nale che purtroppo sta sparendo in un

Paese dove la bici ha una tradizione

centenaria e gode di stima da tutto il

mondo. In questo modo sarei capace

di disegnare e realizzare una bici

cominciando dai tubi d’acciaio fino

alla messa in strada, partendo così

dalla materia prima fino ad arrivare

al prodotto finito»•

CoVer story

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La soluzione al rebus del manager

ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco:

ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting

“FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.

La copertina numero 86 di ABRUZZO IMPRESAcon Luca Paparella

La serata di gala di FARE IMPRESA e il matchingdurante il meeting di FARE IMPRESA.

InFORMAZIOnE • COMUnICAZIOnE • MAtChIng

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CIA D’ABRUZZO, MAURO DI ZIO PRESIDENTE REGIONALE

Mauro Di Zio, titolare di un azienda ad indirizzo cerealicolo-zootecnico a Loreto Aprutino è il presidente regio-nale della CIA d’Abruzzo. L’elezione, avvenuta all’unanimità, è il completamento del percorso per l’autoriforma affrontato dalla Confederazione italiana agricoltori della nostra regione. Vice presidenti sono stati eletti Nicola Sichetti, imprenditore di Fossacesia in qualità di vicario e Roberto Battaglia imprenditore di Roseto degli Abruzzi. La giunta è stata completata con l’elezione di Gianni Fidanza imprenditore di Celano e di Beatrice Tortora, imprenditrice di Abbateggio, presidente regionale di Donne in Campo.

TERAMO, TRAINIÈ IL NUOVO PRESIDE DI SCIENZE

DELLA COMUNICAZIONE

Stefano Traini è stato eletto preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione a Teramo. Succede a Luigi Burroni che, eletto nel marzo 2013, si è trasferito in un’altra università. Il nuovo preside, che resterà in carica per tre anni accademici, è stato eletto all’unanimità. Stefano Traini è professore associato di Semiotica alla facoltà di Scienze della Comu-nicazione dell’Università degli Studi di Teramo, dove insegna Semiotica e Semiotica e pubblicità. Si è laureato all’Università di Bologna, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Semiotica sotto la direzione di Umberto Eco. Ha insegnato all’Università di Bologna, in quella di Modena e Reggio Emilia, allo IULM di Milano e all’ISIA di Firenze. Ha partecipato a ricerche per enti pubblici e privati come la Fiat, la Fondazione Sigma-tau, Mediaset e la Rai.

inCariChi & Carriere

LUCIO FUMO ELETTO PRESIDENTE DEL CIDIM

Lucio Fumo è il nuovo presidente del Centro Italiano Di Iniziativa Musicale. Fondato nel 1978 da 11 associazioni concertistiche, il CIDIM rappresenta per istituzioni musicali italiane un punto di riferimento, in un clima di cambiamento della legislazione musicale e coordina attività musicali e culturali complesse. Nel 1981 il CIDIM viene riconosciuto dall’IMC - In-ternational Music Council (ONG in partnership ufficiale con l’UNESCO) come Comitato Nazionale Italiano Musica. Fumo ha iniziato ad interessarsi all’organizzazione di spettacoli nel 1963, promuovendo il primo concerto Jazz a Pescara, con Gato Barbieri. Nel 1967 ha fondato insieme a Ennio Flaiano ed altri la Società del Teatro e della Musica di Pescara, di cui è stato segretario, vice presidente e quindi presidente dal 1987, organizzando oltre 1.200 concerti e più di 1.400 rappresentazioni teatrali. Ideatore e direttore artistico di Pescara Jazz dal 1969 ne ha curato 41 edizioni. È stato Presidente del T.R.A. - Teatro Regionale Abruzzese dal 1993 al 1996, aministratore delegato e direttore artistico dell’Ente Manifestazioni Pescaresi dal 1993, di cui per alcuni anni ha ricoperto la carica di presidente. Dal 2002 al 2006 è stato componente del Comitato Nazionale per i problemi dello spettacolo. Entrato a far parte del Consiglio Direttivo del CIDIM il 28 ottobre 2008 ne ha ricoperto la carica di vice presidente.

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Gaetano Quagliariello è stato designato all’unanimità dall’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Nuovo Centrodestra, riunitasi alla presenza del leader Angelino Alfano, del presidente del comitato promotore Renato Schifani e dei capigruppo Maurizio Sacconi ed Enrico Costa, quale coordinatore nazionale del partito. «Come parlamentari abruzzesi salutiamo con particolare soddisfazione la nomina di Gaetano Quagliariello a coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra – hanno dichiarato in una nota congiunta Federica Chiavaroli, Filippo Piccone e Paolo Tancredi, parlamentari abruzzesi di Ncd-. In vista delle importanti sfide che ci attendono, sapere che alla guida del partito c’è una persona così legata alla nostra terra è una garanzia di attenzione e centralità per l’Abruzzo. All’amico Quagliariello le nostre congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro».

GAETANO QUAGLIARIELLO, COORDINATORE NAZIONALE NCD

ORDINE DEGLI PSICOLOGI D’ABRUZZO, DI IULLO È IL NUOVO PRESIDENTE

Tancredi Di Iullo, classe 1957, residente a Lanciano, è il nuovo presidente dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo. Di Iullo, che ha alle spalle una lunga esperienza nell’ambito dei servizi dedicati all’età evolutiva, è affiancato dal vice presi-dente Ulderico Cicconi, dal tesoriere Arturo Tenaglia, dal segretario Alessandra Ida Cottone e dai consiglieri: Lisa Bellaspiga, Angelo Collevecchio, Marida D’Angelo, Cinzia D’Amico, Emanuele Legge, Paolo Manfreda, Nicola Mammarella, Stefania Marinelli, Angela Paris, Luigi Zoppo, Marco Campitelli. «La psicologia è rintracciabile in tutto il nostro quotidiano – spiega il presidente Di Iullo - e dobbiamo essere capaci di aiutare i giovani ad acquisire questa consapevolezza e ad individuare queste “nicchie” di psicologia. Recentemente, ad esempio, è emerso con forza il problema della violenza di genere, discorso all’interno del quale c’è molta psicologia rispetto alla persona che subisce violenza, alla persona autore di maltrattamenti e violenza ed ai figli spettatori di violenza. Bisogna riservare maggiore attenzione alla piaga sociale della ludopatia e promuovere interventi preventivi, oltre che terapeutici; ambiti in cui stanno intervenendo anche le istituzioni pubbliche, il privato sociale e il volontaria-to. Ci sono poi settori tradizionali di intervento, come la psicologia scolastica, la psicologia giuridica, etc».

inCariChi & Carriere

“A decorrere dal 14 febbraio il Dott. Antonello Maraldo ha assunto ad interim la Direzione della Sede di Teramo, fermo restando l’incarico di Direttore della Sede di L’Aquila”. Con questa nota l’Inail Teramo ha ufficializzato il cambio della guardia alla direzione dell’ente di Teramo. Antonello Maraldo, già direttore della sede de L’Aquila, assume ad interim la di-rezione della sede teramana, subentrando a Nicola Negri che ha assunto a tempo pieno l’incarico di direttore regionale vicario Inail Abruzzo.

INAIL TERAMO, CAMBIO AL VERTICE

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Alessandro Carbone: «La politica per amore del mio territorio»

Lei ha iniziato ad avvicinarsi in politica da giovanissimo, cosa l’ha spinto a seguire questo mondo?«Sono sempre stato attratto da que-sto mondo, è un qualcosa che pro-babilmente appartiene al mio Dna, la mia prima campagna elettorale risale a 34 anni fa nella pancia di mia madre, lei è stata un importan-te amministratore negli anni ‘80 e ‘90 nelle file della DC. Ho sempre respirato questo mondo, ho impa-rato cos’è lo spirito di servizio alla comunità e cosa significa mettersi al servizio della stessa, essere pre-sente sul proprio territorio, ascolta-re i problemi della gente e cercare di risolverli. Fin da giovanissimo ho militato nei movimenti giova-nili fino a diventare coordinatore provinciale della Giovane Italia e da lì la mia prima candidatura e elezione nel mio Comune a Chieti all’età di 28 anni. Credo che i gio-vani che vogliano impegnarsi in politica debbano essere preparati

per amministrare la cosa pubblica e soprattutto debbano avere una propria professionalità».

L’Abruzzo negli ultimi anni è stato travolto da varie bufe-re giudiziarie che hanno visto coinvolti diversi politici. In quale modo, a suo avviso, è possibile recuperare fiducia nei cittadini?«La fiducia nei cittadini si recupera soltanto con i fatti, dimostrando fino in fondo che il mandato che gli elettori ci affidano deve essere svolto nel solo interesse della cosa pubblica e della comunità che rappresentiamo all’interno delle istituzioni. In questo momento è vero che i cittadini sono sfiduciati, ma la sfiducia e la protesta, spesso legittima, non devono prendere il sopravvento nei confronti della ra-zionalità e del buon senso».

Mi indichi quattro azioni che vorrebbe realizzare per la sua

regione...«Penso che sia necessario interve-nire creando posti di lavoro con quattro azioni fondamentali: la prima creando infrastrutture che colleghino la nostra regione al resto del paese, all’ Europa e agli altri continenti in maniera veloce, facendo interventi sul nostro ae-roporto d’Abruzzo, sul porto di Ortona nodo importantissimo per il commercio mercantile. E anco-ra, potenziando la rete ferroviaria. Come seconda azione, introdurrei una tassazione agevolata sia per le nuove attività in apertura, sia cre-ando un menu Abruzzo da propor-re alle aziende che voglio investire in questa regione. Terza azione, va-lorizzare la bellezza del nostro ter-ritorio incrementando il marketing turistico dei nostri luoghi dal mare alla montagna così da rivitalizzare l’economia turistica. E infine, quar-ta azione, potenziare i nostri centri di cultura, le nostre università, i nostri centri di formazione e so-

prattutto i nostri prodotti dall’agro-alimentare all’artigianato tipico valorizzando le nostre eccellenze e facendole conoscere all’estero».

Quale sarà il suo impegno nel-le prossime elezioni?E quale apporto intende dare in prima persona?«Il mio impegno sarà quello di dare un contributo instancabile alla ri-nascita di questa regione pensando soprattutto alla mia generazione con uno sguardo in prospettiva alle generazioni future. Immagino un Abruzzo nel 2024 diverso, nei prossimi dieci anni questa regione dovrà affrontare un cambiamen-to globale aprirsi all’Europa e al mondo, l’impegno più grande sarà quello di dimostrare ai nostri figli che questa sarà la regione su cui puntare, nella quale studiare, in cui trovare lavoro, nella quale investi-re. Penso davvero che questa sia la sfida più grande che dobbiamo as-solutamente vincere».

Alessandro Carbone - telefono: (+39) 392.7960983 - email: [email protected] - web: www.alessandrocarbone.it - Chieti

IL MIO MOTTO“Tra vent’anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete mai fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.” ( Mark Twain )

Red

azio

nale

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Il giudice Giansaverio Cappa è il nuovo presidente della Commissione Tributaria regionale dell’Abruzzo. Il ma-gistrato aquilano, con una lunga carriera alle spalle, attualmente presidente della sezione civile del Tribunale di Teramo, è stato presentato ufficialmente dal presidente facente funzioni, Romolo Como, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2014.

GIANSAVERIO È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TRIBUTARIA

REGIONALE D’ABRUZZO

inCariChi & Carriere

IL POLO INOLTRA RINNOVA I VERTICI

Aria di cambiamento nel Polo di Innovazione della Logistica e Trasporti Inoltra Scarl, che raggruppa ben 63 aziende del settore dei trasporti e della logistica e ha sede nell’Interporto D’Abruzzo. Il nuovo presidente è Nicola D’Arcangelo, titolare della FAS Trasporti, affiancato da Massimo Cirulli, Antonio Di Cosimo, Alfonso Di Fonzo, Pasquale Di Nardo, Ste-fano Garraffo, Lucio Laureti, Michaela Pace, Stefano Sulli e Teodoro Ivano Calabrese, già amministratore unico, che assume il ruolo di coordinatore del Polo stesso. D’Arcangelo ha tracciato le linee guida del suo mandato, chiedendo alle aziende poliste di voler condividere, in modo sistematico, obiettivi, priorità e strumenti per la risoluzione di alcuni problemi/criticità del settore e lavorare per l’innovazione e la crescita delle aziende stesse e dei loro servizi. Il neoeletto ha auspicato un’ulteriore crescita dimensionale del Polo. Rinnovato anche l’Organo di Controllo composto, invece, da Ciro Nardinocchi, Paolo Marino, Mario Marzovilla, Giovanni Del Bianco e Mario Verzella. Formalizzato, infine, il Comitato Tecnico Scientifico compost da Armando Della Porta, Massimo Campailla, Caterina Verrigni, Tonio Di Battista, Domenico Barricelli, Giuseppe Di Donato, Luca Per-sia, Andrea Campagna, Giuseppe Sciutto, Mauro D’Incecco e Giorgio De Marzi.

GIOVANNI LEGNINI SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA

Giovanni Legnini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri guidato da Enrico Letta, entra a far parte della nuova squadra del ministero dell’Economia guidato da Pier Carlo Padoan. Il Consiglio dei ministri lo ha nominato sottosegretario assieme a Enrico Zanetti (Sc). «L’Abruzzo oggi è più forte con Giovanni Legnini sottosegretario all’Economia - ha commentato il capogruppo del Pd in Regione Camillo D’Alessandro-. Ora si potrà stabilire un asse virtuoso tra il futuro governo regionale e quello nazionale: D’Alfonso in Abruzzo e Legnini a Roma cambieranno la storia della nostra Regione». «La nomina di Giovanni Legnini a sottosegretario all’economia riempie di orgoglio i democratici abruzzesi – ha dichiarato il segretario regionale Silvio Paolucci-. E’ il segno che merito, dedizione, costanza, radicamento e passione vengono finalmente riconosciuti e premiati. Scegliendo Legnini, Matteo Renzi decide di affidare un settore chiave del nuovo governo in mani effi-cienti. Ora per l’Abruzzo è a portata di mano quella svolta che serve: con Giovanni Legnini al governo e Luciano D’Alfonso alla presidenza della Regione – ha concluso Paolucci - si può aprire la nuova, decisiva stagione per lo sviluppo del nostro territorio».

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Il 27 dicembre 2013 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, con validità dal 01/01/2014 la c.d Legge di Stabilità, L.

147/2013. La legge consente, tra le altre agevo-lazioni introdotte a sostegno della particolare situazione economica e finanziaria che caratte-rizza il Nostro Paese, la possibilità di rivalutare o meglio riallineare le differenze esistenti tra i va-lori civilistici e i valori fiscali dei beni aziendali, mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva. Si tratta della possibilità introdotta nel comma 146 dell’articolo 1 della Legge.Così come le precedenti, l’attuale rivalutazione dei beni aziendali può rappresentare un utile strumento per favorire la patrimonializzazione delle imprese, garantendo così una maggiore faci-lità nell’accesso al credito nonchè costituire una riserva da affrancare per poterla successivamen-te assegnarla ai soci, in quanto rende possibile riportare ai valori di mercato dei cespiti aziendali iscritti con valori nettamente inferiori (come ad esempio i beni riscattati a seguito del termine del contratto di leasing), oppure macchinari aventi totalmente ammortizzati ma aventi ancora una vota utile e un valore di mercato.In pratica le aziende, che non applicano nella

redazione dei bilanci i principi contabili inter-nazionali, possono in deroga a quanto previsto dall’articolo 2426 del codice civile, rivalutare i beni d’impresa ad esclusione di tutti quei beni che sono oggetto di produzione e scambio e a cui è diretta l’attività dell’impresa, ovvero i beni considerati merce.Gli assett oggetto di rivalutazione, compresi quelli completamente ammortizzati, devono essere quelli posseduti alla fine dell’esercizio con riferimento al quale viene eseguita la rivalutazio-ne e comunque acquistati al termine dell’esercizio chiuso al 31.12.2012.Per i soggetti che usufruiscono di una contabi-lità semplificata farà fede quanto riportato nei registri dei beni ammortizzabili, registri regolar-mente tenuti e vidimati. La rivalutazione, per tutti i beni diversi da beni immobili e da beni mobili iscritti in pubblici registri, va effettuata per categorie omogenee dei beni, e la rivalutazione deve essere annotata nel relativo inventario e nella nota integrativa. Il raggruppamento per categorie omogenee va fatto per anno di acquisizione e per coefficienti di ammortamento. Per i beni immateriali la rivalu-tazione può essere effettuata distintamente per

La rivaLutazionedei cespiti aziendaLi.un’opportunitàper Le aziendeLa nuova Legge di stabilità consente la possibilità di rivalutare o meglio riallineare le differenze esistenti tra i valori civilisticie i valori fiscali dei beni aziendali, medianteil pagamento di un’imposta sostitutiva

La rivalutazione per tutti i beni diversi da beni immobili e da beni mobili iscritti in pubblici registri, va effettuataper categorieomogenee dei beni

» di Luigi Carunchio

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e-mail: [email protected]

FisCo

ciascun bene.La stessa può essere effettuata sia rivalutando il costo storico e contemporaneamente il rispettivo fondo di ammortamento, in modo da non alterare la durata del processo di ammortamento, sia in alternativa rivalutando o solo il valore dell’attivo lordo o riducendo in tutto o in parte il fondo.Il valore attribuito ai singoli beni in seguito alla rivalutazione, al netto degli ammortamenti, non può essere in nessun caso superiore al valore di mercato, tenuto conto dei prezzi correnti.Il saldo attivo risultante dalle rivalutazioni eseguite deve essere imputato al capitale o ac-cantonato in una speciale riserva appositamente creata, con esclusione di ogni diversa utilizzazio-ne. Nel caso in cui la riserva venga utilizzata per coprire perdite, non si può dar luogo a distri-buzione di utili fino a quando la riserva non è reintegrata.Il maggior valore attribuito ai beni in sede di rivalutazione si considera riconosciuto ai fini delle imposte sui redditi e IRAP a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello con riferi-mento al quale la rivalutazione è stata eseguita, mediante il versamento di un imposta sostitutiva delle imposte sui redditi in misura pari al 16% per

tutti i beni ammortizzabili e il 12% per i beni non ammortizzabili.L’imposta deve essere versata in tre rate annuali di pari importo, senza pagamento di interessi, entro il termine di versamento delle imposte relative all’esercizio nel corso del quale la rivalu-tazione è effettuata e precisamente 16.06.2014, 16.06.2015 e 16.06.2016. L’imposta sostitutiva può essere oggetto di compensazione ai sensi del D.Lgs 241/ 1997.Qualora l’immobile sia ceduto prima dell’inizio del quarto periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata effettuata la rivalutazione in sostanza prima del 1 gennaio 2017, la plusvalenza imponi-bile sarà determinata in base al valore del bene prima della rivalutazione.Le società che si avvalgono della possibilità di rivalutate i cespiti aziendali dovranno avviare per tempo le attività prodromiche all’iscrizione dei maggiori valori. La rivalutazione legittima l’utilizzo del maggior termine dei 180 giorni per l’approvazione del bilancio qualora la stessa dovesse richiedere laboriose operazioni, quali le perizie di stime o complesse elaborazioni conta-bili così come prescritto altresì dalla circolare di Assonime •

Se l’immobileviene ceduto

prima dell’inizio del quarto

periodo d’imposta successivo a

quello in cui è stata effettuata la rivalutazione

la plusvalenza imponibile sarà

determinata in base al valore del

bene prima della rivalutazione

L’attuale rivalutazione dei beni aziendali può rappresentare un utile strumento per favorire la patrimonializzazione delle imprese, garantendo così una maggiore facilità nell’accesso al credito

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Afine febbraio, il Parlamento ha defini-tivamente approvato la così detta delega fiscale, vale a dire la legge che, con il

dichiarato fine di renderlo più equo ed orientato alla crescita, ha delegato il governo a modificare il nostro sistema fiscale.Entro cinque anni dovrebbe finalmente concre-tizzarsi il “miraggio” di un sistema catastale più vicino alla realtà e presumibilmente più equo. Infatti, si passerà dai “vani” al “metro quadrato” per la determinazione del valore di un immobile e per il calcolo delle rendite catastali ci si avvarrà di una formula che terrà conto di diversi fattori quali il valore di mercato e la posizione; prima dell’attribuzione della nuova rendita, il cittadino che la ritenga ingiusta potrà agire in via preven-tiva.Altro capitolo rilevante è il regime fiscale per la riqualificazione degli edifici. In questo campo l’esecutivo avrà il compito di fissare un “regime fiscale agevolato” per la riqualificazione degli immobili con particolare riguarda alla sicurezza degli edifici ed al risparmio energetico.Consistente l’impegno nella lotta all’evasione ed all’elusione fiscale.Anzitutto via libera agli “scontrini detraibili” per

dare vita al così detto contrasto di interessi tra contribuenti: chi acquista un bene o un servizio avrà la possibilità di ottenere un beneficio fiscale documentando la spesa e, pertanto, l’ampliamento della detraibilità degli scontrini dovrebbe portare ad una riduzione del “nero”.In chiave antielusione, invece, è previsto il di-vieto di abuso del diritto, definito come “l’uso di-storto di strumenti giuridici allo scopo prevalente di ottenere un risparmio d’imposta, ancorché tale condotta non sia in contrasto con alcuna specifica disposizione”. Ovviamente, lo scopo di ottenere un vantaggio fiscale deve essere prevalente, se non esclusivo, e deve essere dimostrato dall’am-ministrazione finanziaria, mentre il contribuente potrà provare che l’operazione corrisponda ad esigenze extrafiscali apprezzabili e, così facendo, la renderà legittima.Per il capitolo “fisco amico”, ci sarà una maggiore collaborazione tra fisco e contribuenti con meno adempimenti, riduzione delle sanzioni, procedu-re semplificate per interpelli preventivi, ausilio all’assolvimento degli adempimenti (invio diretto ai contribuenti di modelli precompilati). A ciò si aggiunge, sul piano della riscossione, la sempli-ficazione degli adempimenti amministrativi e

sisteMa FiscaLe,cosa caMBiaanaLizziaMo Le principaLi MisuredeLLa deLega FiscaLe approvataiL cui oBiettivo è La riduzionedeLLa pressione FiscaLe e La seMpLiFicazione degLi adeMpiMenti: non resta che attenderei dodici Mesi previsti per L’eManazionedei decreti attuativi

“Scontrini detraibili”per dare vita al così detto contrasto di interessi tra contribuenti: chi acquista un bene o un servizio avrà la possibilità di ottenere un beneficio fiscale

» di Filippo Paolini

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patrimoniali per accedere alla rateizzazione dei debiti tributariImportante per le imprese è la prevista modifi-ca della tassazione: si parte dall’assimilazione all’Ires dell’imposizione sui redditi d’impresa con la specifica previsione che le somme prelevate dall’imprenditore e dai soci, assoggettabili all’imposta sul reddito delle persone fisiche, saranno deducibili dall’imposta sul reddito imprenditoriale; altre novità saranno l’in-troduzione di regimi forfettari per i contri-buenti di minori dimensioni e la semplificazione dell’imposizione su indennità e somme percepite alla cessazione del rapporto di lavoro.Infine, le realtà imprenditoriali più grandi do-vranno dotarsi di sistemi di gestione e controllo del rischio fiscale, con individuazione di specifi-che responsabilità nel sistema dei controlli inter-

ni e, così facendo, avranno come “premio” meno adempimenti e riduzione delle sanzioni.Sul piano del riordino, sarà compito del Governo

rivedere le imposte minori (bollo, registro, concessioni governative, ecc.) al fine di raziona-lizzare e semplificare e rivedere il sistema degli sconti fiscali per fami-glie ed imprese.Anche per i giochi i de-creti attuativi dovran-no procedere ad una riforma non solo per gli aspetti impositivi ma anche per i rilevan-ti aspetti collaterali riguardanti la ludopatia

e la tutela dei minori.Queste le principali misure della delega fiscale approvata il cui dichiarato obiettivo è la ridu-zione della pressione fiscale e la semplificazione degli adempimenti: non resta che attendere i dodici mesi previsti per l’emanazione dei decreti attuativi•

Il dichiarato obiettivo

della delega è la riduzione della

pressione fiscale e la semplificazione degli adempimenti

: non resta che attendere i dodici

mesi previsti per l’emanazione dei

decreti attuativi

Si passerà dai “vani” al “metro quadrato”per la determinazione del valoredi un immobile e per il calcolodelle rendite catastali ci si avvarràdi una formula che terrà contodi diversi fattori qualiil valore di mercato e la posizione

norme & LeGGi

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Adistanza di alcune settimane, la notizia dell’acquisto di WhatsApp da parte di Facebook, ha contribuito a creare nel

mondo della Rete non pochi timori e perples-sità sull’annoso problema della sicurezza dei dati personali. Il più potente gestore di instant messaging del globo, è stato acquistato da Mark Zuckerberg per la modica (si fa per dire!) cifra di 19 miliardi di dollari. Una somma poderosa, quasi incomprensibile, se consideriamo che questa cifra è pari al PIL dell’Islanda, della Giamaica, delle Bermuda, delle isole Fiji e del Principato di Mo-naco messi insieme. Forte di oltre 450 milioni di utenti attivi mensilmente, WhatsApp può contare su qualcosa come un milione di nuovi iscritti ogni giorno e gestisce un traffico di messaggistica incalcolabile. Con questa operazione, Facebook si è garantito l’accesso al mercato della messag-gistica a livello mondiale, calcolando, secondo quanto riportato nel blog di Mashable, un valore di circa 42 dollari per ogni utente di WhatsApp. L’obiettivo di Zuckerberg è quello di assicurarsi una corposa fetta di nuovi clienti su cui condurre operazioni pubblicitarie, in considerazione del fatto che il futuro della pubblicità risiede proprio nella messaggistica mobile. La bontà di questa previsione è stata accettata anche da altri big del settore, come la giapponese Rakuten, una delle

maggiori Internet company a livello mondiale, che nelle scorse settimane ha acquistato la ciprio-ta Viber per 900 milioni di dollari. Nota per la sua versatilità per la gestione delle telefonate e dei messaggi gratis via Internet, Viber opera sia sul mondo mobile che su quello desktop, oltre a pro-durre software multipiattaforma (Windows, Mac, Linux). Il CEO di Rakuten, Hiroshi Mikitani, si aggiudica in questo modo qualcosa come 225 mi-lioni di utenti registrati, che si possono tranquil-lamente sommare ai circa 300 utenti dell’azienda di Mikitani, che già usufruiscono di una miriade di servizi dalla Rakuten. Quindi la corsa alla conquista delle società produttrici di “app” è già iniziata, e gli scenari che si stanno configurando potrebbero condurre a nuovi accordi e fusioni tra i diversi players che operano nel Cyberspazio. Di certo al buon Zuckerberg non è sfuggita la popo-larità di cui gode WhatsApp, molto utilizzata tra i giovani, ma che può contare anche su una “fetta” di pubblico più “maturo”. Forse è proprio per questo motivo che i 19 miliardi non sono sembrati poi così eccessivi per l’acquisto dell’azienda. Tra gli obiettivi di Facebook c’è sicuramente quello di estendere i suoi servizi agli utenti di WhatsApp, ma probabilmente sussistono altri interessi, meno chiari ma più attraenti. Tra questi, il desiderio di accedere ad un maggior numero di informazioni

FaceBook si uniscea Whatsapp:un MatriMonio perFetto!L’annuncio del matrimonio tra i due grandi “big” del cyberspazio, catapulta il mondo dei fruitori dei social network in una spirale senza fine,che potrebbe condurre alla perdita definitivadi quella privacy sulla cui difesasi discute da tempo, ma che vienecontinuamente violata e mercificata

Facebook e WhatsAppinsieme sotto un unico proprietario alla modica cifra di 19 miliardi di dollari una somma pari al piL dell’islanda, della giamaica, delle isole Fiji e del principato di Monaco messi insieme

» di Antonio Teti

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iCt

personali, valorizzabili e indirizzabili a destina-tari diversi in funzione della specificità dei dati da raccogliere. Stiamo parlando di attività di analisi, o meglio di intelligence delle informa-zioni, attività che comporta la raccolta, l’ana-lisi, l’elaborazione e l’interconnessione dei dati acquisiti. Anche se Jan Koum, CEO di WhatsApp, garantisce che non cambierà nulla in termini di rapporti con il pubblico, sono in molti a temere il peggio. Pubblicamente sia Koum che Zuckerberg, affermano di condurre le loro attività per realiz-zare un mondo completamente connesso e libero di comunicare, ma è indubbio che questa fusione condurrà anche ad una combinazione dei dati posseduti dalle due aziende. I numeri di telefono di WhatsApp possono confluire nelle informazioni gestite da Facebook, così come sarebbe possibile attribuire un volto ai numeri telefonici del pro-gramma di messaggistica istantanea. In Internet, c’è già chi ha sollevato la questione, e le petizioni sul boicottaggio dei due social network iniziano a fioccare. Alcuni vogliono cancellarsi da Facebook, altri da WhatsApp, ma altri non vogliono occupar-si della faccenda, rassegnati ad un destino in cui la questione privacy, sta assumendo sempre di più il ruolo di una commedia dell’assurdo. Interessan-te è l’iniziativa di Valeria Guerra, su Firmiamo.it, che solleva la questione della possibile violazione

e diffusione dei dati personali con un messag-gio oltremodo chiaro: “Ma non avete capito che Zuckerberg non ha comprato gli utenti di Whatsapp, ma le nostre rubriche telefoniche?”. Di particolare incisività è il testo che segue: ”Quante volte vi è comparsa sul lato destro della schermata di Facebook una pubblicità che abbia a che fare coi vostri interessi o gusti personali? Quante volte Facebook vi ha chiesto il vostro nu-mero di telefono per motivi di sicurezza? Quante foto personali avete regalato a Facebook in questi anni? E adesso vorreste anche dargli la vostra ru-brica? Sarete nella rete di Facebook anche contro la vostra volontà”, scrive ancora la Guerra che sta diffondendo il suo dissenso anche attraverso Twitter: “Firmiamo la petizione per chiedere alle principali autorità in fatto di protezione dei dati personali (garante italiano, garante europeo e polizia postale) di vigilare attentamente sull’ope-rato di Facebook-WhatsAapp, in particolare sull’utilizzo dei dati personali. Chiediamo inoltre all’amministratore delegato di Facebook Italia di rendere nota al più presto la policy dell’azienda in merito all’utilizzo dei numeri di telefono degli utenti”. Le sue richieste rimarranno inascoltate, e noi perderemo un altro “pezzo” di privacy, ben disposti a sacrificarlo per soddisfare la nostra inesauribile sete di “realtà virtuale” •

Valerria Guerra sulla questione

sulla possibile violazione e

diffusione dei dati personali:

«zuckerberg non ha comprato

gli utenti di Whatsapp ma le

nostre rubriiche telefoniche»

L’obiettivo di Zuckerberg è quellodi assicurarsi una corposa fettadi nuovi clienti su cui condurreoperazioni pubblicitarie

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Non senza fatica e con uno spirito di ser-vizio che va al di là del normale impegno professionale, siamo arrivati alla Terza

Edizione del Premio Confindustria Abruzzo Green. Un premio nato grazie alla sinergia di Enti come Arta Abruzzo, Associazioni come Confindu-stria e Legambiente Abruzzo, del Dipartimento di Economia (Dec) dell’Università G. D’Annun-zo e di imprese come Carsa, Gruppo Galeno e Futuris Aquilana. Grazie al loro sforzo la Green Economy è entrata definitivamente nell’agenda degli stakeholders abruzzesi; è nato un sentiero pragmatico nella consapevolezza che l’Abruzzo risulta terzo in Italia per presenza di imprese green oriented (fonte: rapporti GreenItaly 2012 e 2013). In un momento in cui la regione è chiama-ta ad affrontare problemi di natura strutturale è necessario ricostruire un’idea di futuro, ma per farlo occorre perseguire il questo tracciato. Il Premio Confindustria Abruzzo Green anche quest’anno assegna un riconoscimento alle imprese e alle pubbliche amministrazioni del ter-

ritorio che sono entrate nella logica della Green Economy. Essere Green significa: considerare l’ambiente un fattore interno all’organizzazione e applicare sistemi (di processo, prodotto o servi-zio) in grado di recuperare, riutilizzare e ridurre materiali, energia e acqua. L’iniziativa intende valorizzare e mettere in rete le migliori pratiche pubbliche e private che determinano il futuro sostenibile del nostro territorio. Per partecipare al premio basta presentare la propria scheda progetto già dal 1 Febbra-io 2014 e fino al 30 Luglio 2014, andando su www.confindustria.abruzzo.it/premioGREEN/home.html scaricando la scheda di censimento da compilare (scegliendo scheda impresa o scheda p.a.) e inviandola compilata a [email protected]; in alternativa è possi-bile compilare il formulario on-line. Possono partecipare tutte le realtà imprendito-riali (private, cooperative e consortili) di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano in tutti i settori (primario, secondario e terziario) purché

preMio conFindustria aBruzzo greensi avviaaLLa terza edizioneil premio assegna un riconoscimentoalle imprese e alle pubbliche amministrazioni del territorio che sono entratenella logica della green economy

Terza edizioneper il premio confindustria abruzzo green nato grazie ad arta abruzzo, confindustria e Legambiente abruzzo, al dec dell’università g. d’annunzio, carsa, gruppo galeno e Futuris aquilana

» di Simone D’Alessandro

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CreatiVità

presenti in Abruzzo con una sede operativa o legale. Possono, inoltre, partecipare tutte le Am-ministrazioni Pubbliche abruzzesi che praticano “acquisti verdi”, gesti-scono “appalti verdi” e/o introducono prati-che virtuose finalizzate a ridurre/risparmiare carta, acqua, energia elettrica, riducendo l’impatto ambientale: la partecipazione è gratuita. Saranno premiati enti e imprese primi classifi-cati per le 3 categorie: prodotto - processo - servizio. Il Premio dà dirit-to all’uso del logo del Premio. Le schede delle organizzazioni ritenute più virtuose verranno pubblicate sul sito di Confindustria Abruzzo e raccolte in una pubblicazione dal titolo Green

Community Abruzzo: buone prassi ed eco-innovazioni di enti e imprese.

Inoltre, in collabora-zione con L’Universi-tà G. D’Annunzio di Chieti-Pescara verranno organizzati, a parti-re da Gennaio 2014, seminari gratuiti rivolti a imprese ed enti su temi collegati alla green economy (simbio-si industriali, life cycle assessment, sistemi di certificazione etc.). Nel 2013 sono pervenute 29 schede (27 imprese e 2

enti pubblici). Il livello qualitativo di coloro che hanno presentato le schede è cresciuto notevol-mente rispetto alla prima edizione del 2012. Per la terza edizione 2014 puntiamo ad alzare ancor più in alto l’asticella •

Essere Green significa:

considerare l’ambiente un

fattore interno all’organizzazione

e applicare sistemi in grado

di recuperare, riutilizzare e

ridurre materiali, energia e acqua

l’Abruzzo risulta terzo in Italiaper presenza di imprese green oriented

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Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch)Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807

Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807www.pierangelotrasporti.it · [email protected]

Via Torretta, 21 · 65128 PescaraSede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch)

Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749Uff. Traf co: Tel. 085.4465099

www.ctvlogistica.it - [email protected]

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 PescaraUff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075

e-mail: [email protected]

Niente rompicapi,af dati alla nostra esperienza.

CTV 1 31/01/12 11:49

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LaVoro in Corso

FLessiBiLità in entratae riForMa Fornero:quaLi risuLtatidaL Monitoraggio?

Il Ministero del Lavoro ha di recente pubblicato il Quaderno n. 1 riguardante “Il primo anno di applicazione” della riforma Fornero. L’attuale

momento storico non è dei più favorevoli, e di tale variabile occorre tener conto nella valutazione complessiva della Riforma. Cionondimeno, i dati paiono confermare le critiche che, sin dalla sua emanazione, hanno accompagnato la ricetta ela-borata dai “tecnici” per far ripartire il mercato del lavoro italiano. In estrema sintesi, il contratto di lavoro a tempo indeterminato (modello di riferimento del Legisla-tore) non ha fruito del benefico effetto derivante dalla “stretta” sui cc.dd. “rapporti atipici”. A racco-gliere gli effetti di questa scelta politica sono stati infatti, per la maggior parte, il contratto a tempo determinato, sia diretto che per il tramite di agen-zia per il lavoro, e il contratto di lavoro part time.Un dato quindi è evidente. Se il Legislatore riduce le possibilità del ricorso ai contratti atipici, le aziende, non potendo incamerare ingestibili quote di rigidità, utilizzano strumenti negoziali flessibili più garantisti. E questo risultato non può essere ritenuto negativo, perché è indice di una maggiore normalizzazione nell’impiego delle forme con-trattuali esistenti. La flessibilità è una esigenza multiforme, che può essere soddisfatta tramite diversi strumenti contrattuali. Non è ipotizzabile che le aziende vi rinunzino. È però coerente con il disegno complessivo della stessa Riforma Biagi che vi siano degli strumenti normativi che, ad esem-pio, inducano a limitare l’impiego di co.co.pro ai soli casi per i quali quel modello legislativo è stato ideato. Pur a fronte delle restrizioni previste dalla Riforma Fornero, infatti, le imprese manifestano la preferenza verso il contratto a termine acausale (soprattutto dopo i correttivi apportati con il D.L. n. 76/2013), piuttosto che rischiare l’avventura di

un contratto flessibile utilizzato al di fuori di quel che gli angusti argini normativi lasciano alla ca-pacità creativa degli interpreti. Ciononostante, la auspicata conversione in rapporti a tempo indeter-minato tarda a prendere piede, manifestando una tendenza negativa che, pur a fronte dei cospicui benefici introdotti, non è stata invertita.L’apprendistato, infine, figlio prediletto coccolato da tutte le recenti riforme, continua a non con-vincere gli operatori, con un trend negativo che il monitoraggio non esita a definire «nettamente decrescente». Con una particolarità: l’unica fascia di età che ha fruito di un incremento di assunzioni è quella relativa ai soggetti tra i 30 ed i 34 anni (al contrario per i giovani sino a 19 anni si registra un decremento pari al 40%, che si attenua nella fascia 25-29 anni attestandosi su un più modesto -9,7%). È evidente allora come l’impiego dell’apprendistato si giustifichi solo per quelle fasce di età che in qualche modo fruiscono di incentivazioni all’as-sunzione. Sicché pare davvero archiviato il pro-getto di fare di questa tipologia contrattuale un modello virtuoso che favorisca l’accesso dei giovani al mercato. L’analisi conferma l’impossibilità per il Legislatore di imporre un contratto dominante che non risponda alle concrete esigenze degli operato-ri. Il tentativo di favorire la stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato si è scontrato con la realtà economica del Paese, uscendone inevitabil-mente sconfitto. La realtà dei fatti ha dimostrato come incrementi occupazionali veri possano otte-nersi solo grazie a forme garantite di flessibilità, anche a prescindere dalla esistenza di agevolazioni alla assunzione. La flessibilità è un bene al quale nessuno, oggi, può rinunziare. Ne tenga conto anche il nuovo esecutivo, nella elaborazione della propria ricetta per i mali che affliggono il Paese•

» di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

L’unica fascia di etàche ha fruito di

un incremento di assunzioni è quella relativa ai soggetti

tra i 30 ed i 34 anni

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L’eVoLUZione deLL’inFormatiCa

» di Vincenzo Verratti (ATS Informatica srl)

Utilizzando supporti ottici è possibile archiviare velocementee con un ridottissimo consumo di spaziotutta la documentazione che desideriamo

L’archiviazione ottica docuMentaLe

Sempre più spesso sentiamo parlare di archiviazione documentale, ma di cosa si tratta? Potrebbe essere la semplice

procedura di salvataggio di qualsiasi tipologia di documento su un supporto informatico, ma facendo più attenzione ci accorgiamo che non è proprio così. Pensando alle foto effettuate du-rante le vacanze, ci accorgiamo che sul supporto magnetico le informazioni vengono salvate con un nome non proprio consono all’immagine, pertanto se volessimo ricercare quel particolare tramonto dobbiamo visualizzare l’intero album. Questo metodo non può essere definito archivia-zione documentale in quanto è solo uno storage di informazioni; abbiamo bisogno di classificare ed identificare con parole chiave i documenti da archiviare in modo da facilitarne la ricerca. Sicuramente con uno strumento che ci permette di creare dei “fascicoli”, chiamati per es. vacan-za 2012, 2013, che ci dia anche la possibilità di identificare la foto con degli “attributi” quali tramonto o mare, otteniamo l’obbiettivo prefis-sato. Nonostante la buona volontà di classifi-care i documenti nel migliore dei modi, a volte queste informazioni non bastano per “trovare” quanto richiesto; a questo punto i software professionali aiutano l’utente effettuando un

OCR (Optical Character Recognition) dell’interno documento, cioè “leggono” quanto riportato e permettono la ricerca per ogni singola parola del documento stesso. Questi software sono in grado di acquisire documenti massivi e classifi-carli automaticamente grazie alle informazioni contenute nei documenti stessi quali codici a barre, fogli separatori, spunte colorate, OCR di aree specifiche permettendo l’identificazione del mittente. Alcuni software di fascia enterprise sono equipaggiati di moduli ICR (Intelligent Character Recognition), permettendo il ricono-scimento dei caratteri manoscritti, sia alfabetici che numerici. Finalmente siamo riusciti non solo ad archiviare i documenti, ma anche a ritrovar-li; potremmo essere soddisfatti, ma guardando i nostri scaffali ci accorgiamo che possiamo migliorare. La legge italiana impone la conser-vazione di alcune tipologie di documenti in for-mato cartaceo per un periodo di 10 anni, ma la procedura di conservazione sostitutiva equipara, a certe condizioni, il documento informatico a quello cartaceo permettendo sia alle aziende che alla PA di risparmiare sui costi di stampa, stoc-caggio ed archiviazione. Concludo dicendo che se è vostra intenzione automatizzare il processo documentale, affidatevi a degli esperti•

Finalmentesiamo riusciti

non solo ad archiviare i

documenti, ma anche a ritrovarli;

potremmo essere soddisfatti, ma

guardando i nostri scaffali

ci accorgiamo che possiamo migliorare

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messa in siCUreZZa

La sicurezza partedaLLa strada

Qualche settimana fa ricevo un invito cordiale per un corso di guida sicura. Non sono sicuro di poter andare: gli impe-

gni, la voglia di alzarsi presto anche il sabato. Decido alla fine di accettare, per fortuna. Basta un piccolo sforzo certe volte per scoprire mondi nuovi e persone interessanti. Il mondo è quello automobilistico, quello delle corse e dei rally, a me pressoché sconosciuto, ma non solo è anche una realtà diversa di guida, più attenta alla sicurezza e ai consumi. All’inizio della giorna-ta pensavo che dopo quindici anni di onorata carriera da automobilista prudente, nessuno potesse insegnarmi nulla, al termine del corso avevo cambiato modo di guidare. L’organizzatore e formatore del corso di guida sicura è Alfredo De Dominicis, ingegnere e pilota di professione. A detta di molti uno dei migliori piloti di rally su terra in circolazione. La sua carriera, come l’esperienza sulle piste è decennale, corre in ogni parte d’Italia ed Europa, arrivando fino in America. Il nome in gara e per gli amici è “Dedo”. La giornata comincia alle nove del mattino circa, con un briefing iniziale sulla condivisione del programma, continua con una lezione teorica in aula e la visione di alcuni filmati esplicativi. Due parole bisogna spenderle subito per spiegare il titolo dell’articolo, dove sicurezza stradale e sicurezza sul lavoro s’incontrano? Principalmente nell’obbligo del datore di lavoro di informare, formare e addestrare i propri dipendenti sui rischi specificidella propria attività, nel caso in cui l’automobile sia considerata parte di un processo produttivo, dunque un’attrezzatura di lavoro (art. 73). Non solo, forse più importante

è il tema degli infortuni “in itinere”, ad esempio durante il percorso di andata e ritorno dall’abi-tazione al luogo di lavoro. Dei 496.079 infortuni riconosciuti dall’Inail nel 2012, una cifra come 67.119 sono da considerare “in itinere”. Di 790 decessi accertati nel 2012, 409 si sono verificati fuori dell’azienda, con la strada come principale “scenario” (fonte: INAIL, www.puntosicuro.it). La circolare Inail n.52 del 23 ottobre 2013 “Crite-ri per la trattazione dei casi di infortunio avve-nuti in missione e in trasferta”, inoltre specifica sul tema in oggetto che “La missione è caratte-rizzata da modalità di svolgimento imposte dal datore di lavoro con la conseguenza che tutto ciò che accade nel corso della stessa deve essere con-siderato come verificatosi in attualità di lavoro, in quanto accessorio all’attività lavorativa e alla stessa funzionalmente connesso, e ciò dal mo-mento in cui la missione ha inizio e fino al mo-mento della sua conclusione”. Vediamo dunque la connessione fra sicurezza stradale e sicurezza sul lavoro. Dopo la lezione in aula inizia la sessione in pista, la parte più emozionante del corso. Si fa una guida per conoscere il circuito, poi ci viene insegnato la correzione della sbandata, si fanno esercizi di vario tipo al volante e si capisce bene come impostare una curva e soprattutto dove guardare quando si guida. La cosa più importan-te dice Dedo: “È guardare lontano, vi si aprirà un mondo”. Si chiude con un esibizione del Alfredo e con la consegna degli attestati. Ore 18, si sale sulla propria auto per tornare a casa e si sente che qualcosa è cambiato. I corsi sono interamen-te finanziabili con Fondoimpresa, per contatti: www.dedods.com•

Quando la sicurezza sul lavoro incontrala sicurezza stradale: una giornata intensadi formazione e apprendimento sul campo

Dei 496.079 infortuni

riconosciuti dall’inail nel 2012,

una cifra come 67.119 sono da considerare

“in itinere”. 409 si sono verificati

fuori dell’azienda, con la strada

come principale “scenario”

» di Alessio Pelusi

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AB-IMP-71-2012.indd 2 13/11/12 09:57

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ComUniCando

» di Antonella Valentini*

*Formatore, presidente Comma Srl agenzia di comunicazione

SISTEMARAPPRESENTAZIONALE VERBI SOSTANTIVI AGGETTIVI FORME IDIOMATICHE SGUARDO

VISIVO Descrivere, guardare, focalizzare, illustrare, mostrare…

Fotografia, immagine, luce, ombre, colori, forme, occhiata…

Brillante, chiaro, oscuro, invisibile, visibile, evidente…

Ben in vista, idea nebulosa, punto di vista, messo a fuoco, immagine mentale per come la vedo io…

Rivolto verso l’alto. A sinistra se ricorda a destra se “costruisce” (immagina, inventa!)

AUDITIVO Ascoltare, chiedere, domandare, descrivere, dire, suonare…

Ascolto, domanda, conoscenza, rumore, suono…

Armonioso, sonoro, rumoroso, ritmato…

Ascolti!, parola per parola, per così dire, suona bene/male, prestami attenzione…

Orizzontale. A sinistra se ricorda a destra se “costruisce” (immagina, inventa!)

CINESTESICO Fare, sentire, provare, toccare, stimolare...

Passione, dolore, strappo, panico…

Concreto, soddisfatto, triste, sicuro, forte…

Toccato con mano, farsi vivo, dare una mano, dare un taglio netto, segno tangibile…

Rivolto verso il basso. A sinistra se ricorda a destra se “costruisce” (immagina, inventa!)

sisteMi rappresentazionaLi

Le migliori qualità di un individuo, nella comunicazione efficace, sono la capacità di ascoltare attivamente e la flessibilità,

cioè la capacità di comprendere i pensieri, le emozioni della persona con cui si interagisce e di orientare il proprio comportamento verso il ricevente per ottenere l’obiettivo voluto.Ogni individuo è un universo a sé: questo rende particolarmente interessante la nostra vita rela-zionale ma è anche causa della maggior parte dei problemi di relazione. Conoscere le persone con le quali interagiamo ci dà un enorme vantaggio nell’instaurare delle relazioni interpersonali appaganti e fruttuose. Molto utile in tal senso è riuscire a comprendere lo stile rappresentaziona-le del nostro interlocutore. Tutti noi possediamo la capacità di costruire o ricordare interiormente un’esperienza e lo facciamo attraverso i nostri sensi (vista, udito, tatto, gusto ed olfatto). La PNL definisce i sensi “sistemi rappresentazio-nali”. In ogni momento della nostra esistenza siamo costantemente “bombardati” da informa-zioni dal mondo esterno e nel processare queste informazioni ognuno di noi sceglie il sistema rappresentazionale che ritiene inconsciamente più congeniale. Per comprendere qual è il Sistema Rappresen-tazionale del nostro interlocutore dobbiamo prestare attenzione ad una serie di segnali, in particolare il tono di voce, la cadenza e il ritmo

(paraverbale) i verbi e gli aggettivi utilizzati (verbale), la gestualità e gli sguardi (non ver-bale). La persona visiva elabora le informazioni sotto forma di immagini. Parla con un tono di voce alto ed un ritmo veloce e non costante, il suo discorso non segue necessariamente un filo logico ma è un’elencazione non sequenziale dei fatti. Utilizza verbi, sostantivi, aggettivi e for-me idiomatiche che rimandano alla vista. La persona auditiva elabora la realtà sotto forma di suoni, parole e concetti. Parla con un tono di voce chiaro, né alto né basso, un ritmo costante e con parole ben enunciate, il suo discorso ha un contenuto analitico espresso in modo logico e sequenziale. I verbi, i sostantivi, gli aggettivi e le forme idiomatiche che utilizza sono lega-ti all’udito. La persona cinestesica processa la realtà sotto forma di sensazioni, di emozioni, stati d’animo ed azioni fisiche. Parla con un ritmo lento, con lunghe pause ed il tono basso e profondo, il suo discorso ha un contenuto ricco di riferimenti a sensazioni, emozioni e senti-menti. Utilizza verbi, sostantivi, aggettivi e forme idiomatiche che rimandano al “sentire”. Usare lo stesso codice del nostro interlocutore è fondamentale per creare una relazione positiva con lui e, quindi, comunicare efficacemente.“Non esiste comunicazione corretta o sbaglia-ta in assoluto: esistono solo comunicazioni efficaci o inefficaci”•

Conoscere se stessi e gli altri per comunicare in maniera efficace

Per comprendere qual è il sistema

rappresentazionale del nostro

interlocutore dobbiamo prestare

attenzionead una serie

di segnali

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ato come un gioco, «in un giorno estivo, mentre prendevo il sole sotto la palma

di uno stabilimento balneare di Pescara», il blog “Is Fashion my passion?” prende forma nel 2011, sotto la spinta del suo più grande sostenitore, Nico Ler-ri. Il primo anno è di rodaggio. Miriam Stella, consapevole delle grandi potenzialità della rete e del web, si trova a sbirciare altri blog di moda. «Ben presto mi sono accorta che più postavo e più aumentavano le visite nel mio portale. Non facevo nulla di di-verso dalla mia quotidianità. Mi sono sempre divertita ad abbina-re abiti, creando outfit glamour e particolari, dando consigli spesso anche alle mie amiche. La stessa cosa l’ho fatta nel mio blog». E così giorno dopo giorno, la visi-bilità del blog di Miriam Stella aumenta, raggiungendo anche

le dieci mila visite al giorno da Italia, ma anche Spagna, Stati Uniti, Russia, Germania, Cina e Australia. La fashion blogger pescarese viene contattata dalle più grandi aziende di moda che la invitano alle loro sfilate e ad indossare i capi più esclusivi che Miriam posta sul suo por-tale. Sull’onda del suo dilagante successo, la Stella fonda circa tre mesi fa il suo personalissimo marchio di scintillanti gioiel-li e accessori che non passano inosservati, in vendita on line sul sito www.miriamstella.it e nelle più esclusive boutique italiane e all’estero, realizzati in collabo-razione con aziende che lavorano con le più grandi case di moda. «Nella mia esperienza da blogger ho avuto l’occasione di entrare in contatto con aziende di altissima qualità e proprio dalle collabora-zioni con questi marchi è nata la mia linea di gioielli».

l primo sguardo Miriam Stella esprime glamour. Dall’abbigliamento agli accessori sino al trucco, nulla è la-sciato al caso. Ogni suo gesto esprime femminilità. Il legame che ha con il mondo della moda è indissolubile. La sua for-

mazione sembrava averla portata da tutt’altra parte. Spinta dai genitori e dalla sua passione per la matematica, perché come lei stessa confessa «con i numeri non si sgarra e io sono una persona molto precisa», Mi-riam diventa ingegnere. Ma «le passioni vanno assecondate, non si può reprimerle perché prima o poi tornano a galla», spiega l’ingegnere che ama follemente Miami, città che frequenta con assiduità insieme a suo marito, l’imprenditore Nico Lerri, primo fan della Stella, e così due anni fa dà vita al suo blog di moda “Is Fashion my Passion?” che in breve tempo diventa uno dei fashion blog più seguiti, annoverando Miriam tra le prime 10 blogger d’Italia.

Is fashion my passion?

«Non sprecate il vostro tempo a giudicare l’operato altrui, ma concentrate le vostre energie per costruire il vostro futuro: fidatevi, è più interessante!»

LE PAROLE

di Miriam Stella

«La tecnologia è un processo inarrestabile che va verso una sola direzione: inutile illudersi di volerlo arrestare. Tanto vale assecondarlo e sfruttarne le infinite opportunità»

«All’ inizio ti chiederanno ‘perché’ lo stai facendo, ma più tardi gli stessi ti chiederanno ‘Ma come hai fatto’?»

«Il vero amore non è colui che ti chiede rinunce e compromessi, ma colui che riesce a far esprimere la tua personalità e realizzare i tuoi sogni, più di quanto riesca a fare tu stesso. Ed io l’ho trovato, sei tu Nico!»

A

N

» di Marcella Pace / foto concessa da Miriam Stella

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Miriam Stella

new Generation storie&persone

in da piccola si divertiva a cucire abiti per le sue Barbie per poi rivenderli all’asilo. Miriam Stella, nata a Pescara e vissuta a Miglianico sino ai 18 anni, ha sempre

saputo coniugare la passione per la moda con l’animo imprenditoriale. Dopo aver frequentato Ingegneria Gestionale, tra Roma e Bologna, torna in Abruzzo e inizia a lavorare in un’importante azienda di telefonia mobile nell’ambito della progettazione di impianti. «Un ambiente esclusivamente maschile nel quale è molto difficile esprimere la mia femminilità – racconta la Stella del blog -. Sentivo il desiderio di evasione e così ho deciso di buttarmi in questa avventura. Cercavo un modo per coniugare i miei amori per la finanza, il business e la moda. Il blog mi è sembrato una buona soluzione». I primi tempi sono quelli più difficili. «Essendo nato tutto per scherzo, non avevo un obiettivo ben preciso, e allo stesso tempo non ottenevo grandi risultati. Talvolta mi sono scoraggiata – confessa – ma il sostegno di mio marito, che ha visto in me delle grandi potenzialità, mi ha spinto ad andare avanti. Il perseverare e la passione mi hanno consentito di raggiungere in breve tempo una bella notorietà». All’esperienza del fashion blog, che la porta in giro per il mondo, abbina ben presto la creazione della linea di gioielli e accessori Miriam Stella. «Cerco sempre di assecondare i trend del momento con i miei gusti – racconta. È una grande soddisfazione vedere che le mie creazioni piacciono molto a clienti ed esperti di settore. Nei prossimi mesi, infatti, una delle più importanti riviste di moda, Vogue, dedicherà uno spazio proprio alla mia linea di gioielli. E questo mi riempie di orgoglio».

S

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Unirsi per essere più competitivi, anche in un campo in cui spesso si tende a “giocare” da soli. Voglia di fare per la propria città e di crescere insieme.

Sono questi gli obiettivi di chi entra in Rete

Rete Impresa L’Aquila, l’unione fa la forza

» di Laura Tinari

Prima su un campo di calcio, poi su un cantiere edile. È stato un po’ questo l’iter di costituzione di Rete Impresa L’Aquila,

formalmente nata nel mese di aprile dello scor-so anno, ma già da tempo ben impostata nella mente del presidente Stefano Cipriani. Parliamo dell’unione di diverse imprese inerenti la filiera delle costruzioni, tra edilizia pura e rivenditori di materiali. Imprese che subito hanno saputo coglie-

re l’opportunità che la Regione Abruzzo dava loro finalizzando risorse verso nuove forme di aggrega-zione. Crescere, innovare, collaborare, essere più compe-titivi proprio attraverso l’unione è la sostanza del percorso che sette imprese aquilane, quali Aterno Costruzioni, Brunamonti Costruzioni, F.lli Chiodi Costruzioni, Domus, Gaia, Innamorati Edilizia e Impresa Mancini stanno portando avanti insieme.

Corrado Chiodi Massimo Mancini Elio Gizzi

Antonio Brunamonti Cesare Innamorati Giuseppe Mililli

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FoCUs

Al di là della semplice defi-nizione, cos’è per lei una rete d’impresa?«La rete è una nuova forma di aggregazione, all’interno della quale è molto importante la stima reciproca tra gli imprenditori che la compongono. L’obiettivo è colla-borare in progetti che permettano di incrementare la propria compe-titività, senza entrare in contrasto e contenzioso. Per raggiungere questo obiettivo è necessario com-prendere l’importanza dello scam-bio di best practice, di know how e di quant’altro possa creare senso di appartenenza e di gruppo».

Alla base di Rete Impre-sa L’Aquila c’è un gruppo di imprenditori coeso, che ha di-mostrato di saper lavorare bene insieme già in altri campi?«Si, la Rete è nata intorno alla squadra dell’Aquila calcio, che ha visto unirsi una serie di impren-ditori con la passione per la città e la voglia di fare qualcosa di im-portante per il proprio territorio. Durante le riunioni per L’Aquila calcio vedevo nei miei colleghi e nei nostri discorsi la possibilità di andare oltre il campo dello sport per lavorare su qualcosa di ancora più grande proprio all’interno del nostro settore, l’edilizia, e così si è poi concretizzata la mia idea di costituirci in rete».

Tutte imprese che operano nel settore edile?«Sostanzialmente tutte imprese che operano nella filiera delle costruzioni, insieme a quelle edili c’è anche un grande rivenditore di materiali. L’idea alla base della nostra rete è quella di alzare il livello delle costruzioni e porta-re avanti l’aspetto della ricerca scientifica, siamo infatti in con-tatto con istituti come il Cnr e il Dipartimento di ricerca Sapienza e Innovazione dell’Università “La Sapienza”, con cui collaboriamo per sviluppare e rendere più credi-bile la nostra volontà di migliorare sempre più il rapporto che lega la qualità al prezzo».

Avete in corso altri progetti di sviluppo per la Rete?«Abbiamo stipulato una con-venzione in esclusiva per tutto il cratere per la realizzazione della cellula antisismica, una stanza sicura, da inserire all’interno di abitazioni, scuole o altri edifici esistenti, dove si resta al sicuro in caso di sisma o altri eventi, quali scassi con furto. Faremo a breve una dimostrazione, mon-tando questa stanza su un edificio aquilano per poi demolirlo e far vedere la validità di questo sistema di sicurezza. Quelle legate alla ricerca sono iniziative che con un’impresa singola difficilmente si

potrebbero portare avanti, invece in rete riusciamo a supportarle più facilmente e a ricavarne più prestigio per tutti».

In Abruzzo esistono già altre reti?«Nel settore delle costruzioni noi siamo stati i primi a costituirci, anche grazie ai bandi regionali che hanno cercato di far sviluppare questo nuovo metodo di aggrega-zione, ma nella nostra regione, che io conosca, ora ce ne sono almeno altre due. In altri ambiti, come il turismo, il manifatturiero o la moda ne esistono diverse, ma sono più sviluppate e improntate anche all’internazionalizzazione. In questo ultimo caso si può parlare però più di filiera: dal produttore del tessuto al prodotto finale e poi la commercializzazione. L’edilizia è un settore cultural-mente non molto elevato, ricor-diamo che abbiamo sempre a che fare con calce e cemento e in cui si tende a ragionare sempre singolar-mente: le modalità con cui si pren-dono i lavori, basate spesso sulla partecipazione a gare d’appalto pubbliche o private, porta alla competizione e alla concorrenza. Per questo può risultare anomalo vedere queste aziende insieme senza fini diretti al raggiungimen-to di proprie commesse, ma per obiettivi ben più alti»•

A tu per tu con Stefano Cipriani, presidente Rete Impresa L’Aquila

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» a cura della redazione

A partecipare all’evento che arriva per la prima volta in Abruzzo, saranno tecnici,creativi e aspiranti imprenditori con un’idea nel cassetto che vogliono trovare

le persone e il supporto necessari per realizzarla

Lo StartupWeekend debutta a Pescara:54 ore di innovazione e startup

Una maratona di 54 ore lunga un intero fine settimana che darà l’opportunità a sviluppa-tori web, programmatori, tecnici, designer e

aspiranti imprenditori di incontrarsi, formare gruppi di lavoro e lanciare startup innovative. Ma anche l’occasione per gli startupper e per tutti i protagoni-sti dell’ecosistema locale di guardarsi in faccia, trarre le somme di quanto fatto, mettere in campo nuove sinergie, idee e progetti. Tutto questo sarà lo Startup Weekend che arriva per la prima volta in Abruzzo dal 7 al 9 marzo all’Aurum a Pescara. Si tratta della più grande competizione per startup a livello mondia-

le con 1068 eventi già svolti, 478 città ospitanti in diversi Paesi, 8190 startup create e 100mila impren-ditori coinvolti. Il format dell’evento nasce dall’idea della statunitense Kaufmann Foundation e si avvale del supporto di grandi nomi del business mondiale come Google, Coca Cola e Amazon tra i tanti. La manifestazione è organizzata in Abruzzo dalla rete di imprese Digital Borgo, dal Polo ICT Abruzzo, da Spqwork coworking e dalla Bocconi Alumni As-sociation con il patrocinio del Comune di Pescara, dell’assessorato all’Innovazione tecnologica, dell’uni-versità “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara, dell’Au-

L’immagine di Startup Weekend 2014 Pescara

Come funziona la competizioneSi partirà nel pomeriggio di venerdì 7 marzo quando i partecipanti avranno a disposizione 60 secondi per presentarsi e mettere sul tavolo la loro idea di business. Una volta scelte le idee più interessanti ciascun parte-cipante deciderà di aderire ad uno dei progetti in gara formando così dei veri e propri team di lavoro completi. Dalla mattina di sabato 8 marzo al pomeriggio di domenica 9 i partecipanti avranno modo di creare l’impresa attraverso lo studio del business plan e lo sviluppo concreto del prodotto e del mercato di riferimento. Dome-nica sera le idee, diventate progetti di impresa, saranno presentate e valutate da parte di una giuria di esperti, imprenditori e investitori.

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rum –La fabbrica delle idee, del Dipartimento di economia aziendale dell’università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara e dell’Europe direct Pescara. L’evento è realizzato grazie agli sponsor Las Mobili, Accentu-re Customer Innovation Network, Sisofo, Blackberry, Startupct, Istituto paritario Mecenate, Almond22, WineoWine, Campi Valerio, Torre Zambra, TreValli, Latte Cigno. A capo dell’organizzazione di Star-tup Weekend Pescara ci sono Andrea Risa, Mario Massarotti, Tommaso Spagnoli, Francesco Marisei e Fabrizio Di Fulvio. Il progetto intende attirare talenti in Abruzzo e mettere in luce le potenzialità di giovani entusiasti e capaci da qualunque parte d’Italia: la competizione riguarda in modo particolare i giovani in cerca di opportunità lavorative che intendono mettersi in gio-

co dal punto di vista imprenditoriale. A partecipare saranno infatti tecnici, creativi e aspiranti impren-ditori con un’idea nel cassetto che vogliono trovare le persone e il supporto necessari per realizzarla. In palio un premio consistente in 3 mesi di accesso e utilizzo degli spazi di co-working nelle sedi di Digital Borgo a Pescara: inoltre saranno messi a disposizione l’opportunità di un colloquio per uno stage in Accen-ture Customer Innovation Network, il premio spe-ciale di Blackberry, l’ultimo modello di Smartphone Z10 limited edition, due stampanti offerte da Sisofo e i vouchers per i servizi su cloud messi a disposizione da Google e Amazon. Il motto dell’evento? No talk, all action! Insomma, poche chiacchiere e tanta azione per fare costruire insieme imprese innovative•

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Una foto dell’Aurum che ospiterà l’evento

Ad aprire Vincenzo Di Nicola, l’abruzzese che ha conquistato AmazonSarà Vincenzo Di Nicola, l’abruzzese che ha conquistato Amazon, il testimonial e lo spea-ker di apertura della prima edizione dello Startup Weekend Pescara. Di Nicola, ingegnere abruzzese di soli 34 anni originario di Sant’Atto (Teramo), racconterà ai giovani parteci-panti la sua esperienza di successo che lo ha portato a vendere al colosso Amazon la sua startup GoPago, specializzata in pagamenti da dispositivi mobili.

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» di Lisa De Leonardiis e Massimiliano Barattucci*

Uno strumento efficace per risparmiare in consulenze e formazione

In Abruzzo arrivano le Factory, networkdi professionisti al servizio delle imprese

Il mondo delle aziende sta affrontando una serie di trasformazioni che impongono una continua e profonda ri-organizzazione con prospetti-

ve sempre più a medio-breve termine. Le costanti imperative aziendali sono diventate flessibilità ed ri-adattamento anche e soprattutto ad un mercato del lavoro cangiante e multiforme. La ri-organizzazione si realizza con la diversificazione della forza lavoro ed una verifica continua della domanda di risorse umane e di aggiornamento. La flessibilità si esprime invece con la capacità di adattarsi ad ogni situazione ed ad ogni esigenza del cliente/utente. Ma non è semplice manterere il passo e il dispendio di energie è grande.Al di là dei fattori congiunturali del mercato del

lavoro, sono molte le aziende che affrontano la crisi attraverso politiche di riduzione dei costi, ma anche e soprattuto utilizzando il momento di ristrettezza per puntare ad un cambiamento e ad una sintesi che rappresenti un’opportunità di miglioramento. Pilastri: staff e clientiMantenere contemporaneamente uno sguardo attento verso l’interno, ovvero al personale/staff e verso l’esterno, ovvero ai clienti, all’immagine e alla visibilità al pubblico, non è semplice.L’impresa deve fare attenzione contemporaneamente al grado di attrattività e retain sia del personale che del cliente, così come deve gestire in parallelo gli aspetti di reputation sia nei confronti dei lavoratori che dei clienti acquisiti, oltre che – sempre più – del-

Una riunione per la gestione dello staff e dell’area marketing e comunicazione

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la rete che pullula di potenziali clienti. Così la gestione dello staff e dell’area marketing e comunicazione può rappresentare per le aziende dei costi non indifferenti e gli imprenditori lamentano spesso una mancanza di linearità tra investimenti e risultati. Eppure, almeno in teoria, le formule per il successo ed il risparmio dovrebbero essere semplici: un personale ben selezionato, efficiente ed al posto giusto è chiaramente in grado di fornire performance migliori e comportare minori spese per l’azienda (ad esempio, in termini di formazione, risorse temporanee e turno-ver). Ed ancora: una buona visibilità sociale e commerciale è in grado di assicurare maggiori guadagni e la fidelizzazione del cliente. Ciò nonostante i dati e le testimonianze aziendali parlano di una situazione del tutto differente: la gestione delle risorse umane e la comunicazione esterna sono, in Italia, tra gli aspetti più trascurati e ritenuti, in molti casi, esclusivamente voci di costo. Nonostante l’ampia offerta di realtà consulenziali a disposizione delle imprese, i costi dei servizi, non sono sempre competitivi. Inoltre, si riscontra una tendenza a fornire formule a pacchetto che non sempre tengono conto delle specificità delle singole aziende. Alcune società di consulenza puntano mol-to nel chiarire all’azienda cliente quali siano i benefi-ci dei servizi che vendono (formazione, intervento o consulenza che sia), met-tendo in secondo piano le prospettive organizzative a medio e lungo termine

dal punto di vista dei risultati misurabili e tangibili per l’azienda in termini, ad esempio, di riduzione dei costi.Nuove forme di collaborazione tra professionisti a vantaggio delle imprese Piccolo è meglio: dalle reti di professionisti, passan-do per gli studi associati, sino alle più recenti facto-ry, le imprese integrano le risorse interne in servizi

chiave (commerciale, marketing, formazio-ne, sicurezza, ecc.) con professionalità esterne sempre più organizzate da reti di collaborazione informale, con un considerevole rispar-

mio dei costi.A differenza delle grandi società – è facile da com-prendere – le factory non hanno organigrammi da mantenere e questo rende snelli sia i contatti che, soprattutto, i preventivi, oltre ad avere la garanzia di un approccio specifico e personalizzato.In Abruzzo la prima Factory di questo tipo si chiama Alto ed ha sede a Pescara in pieno centro (www.al-tofactory.it). Al suo interno quattro professionisti si occupano di selezione e ricerca del personale, social media marketing, inbound marketing, comunica-zione, produzione, regia e allestimento di eventi, formazione e training. Una équipe di professionisti a servizio dell’impresa, non una semplice realtà che

offre servizi di consulenza. Abbiamo provato a scrivere loro una mail e ci hanno risposto subito con le loro quattro parole chiave: leggerezza, sostenibilità, attenzione al cambiamento, innovazione•

UNA BUoNA VISIBILITà SoCIALEE CoMMERCIALE è IN GRADo

DI ASSICURARE MAGGIoRI GUADAGNIE LA FIDELIzzAzIoNE DEL CLIENTE

*Consulente marketing&comunicazione e consulente del lavoro Rif. Alto Factory, www.altofactory.it - Largo dei Frentani, 13 Pescara – 338.8801966 – 340.2442202

I social network sempre più importanti nel marketing

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Un Piano da oltre 6 milioni e 800 mila euro a sostegno della ricerca e dell’inno-vazione delle imprese abruzzesi. A tanto ammontano le risorse della Sovvenzione

Globale ‘Più Ricerca e Innovazione’, finanziata dalla Regione Abruzzo  - Assessorato al Lavoro e alla Formazione – con risorse del Fondo Sociale Europeo P.O 2007/2013. «Parliamo di fondi per attività di alta formazione e la creazione d’impresa in settori fortemente innova-tivi e tecnologici -spiega l’assessore al Lavoro e alla Formazione Paolo Gatti- l’obiettivo è di alimentare un circuito virtuoso, tra imprese, università e mondo delle professioni per sostenere la crescita occupazio-nale e rendere più attraente e competitivo il tessuto economico abruzzese».Il Piano si articola in quattro “macro azioni” nell’ambito della promozione di progetti di ricerca industriale, trasferimento tecnologico e sviluppo precompetitivo; progetti di impresa ad alto conte-nuto tecnologico e/o innovativo; progetti di mobilità interregionale e/o transnazionale e, infine, progetti di innovazione organizzativa e manageriale. Due i bandi già pubblicati. Il primo finanzia con oltre 1 milione di euro l’attivazione di 90 borse di ricerca destinate a laureati residenti in Abruzzo che, per otto mesi, prenderanno parte a progetti di ricerca indu-

striale, trasferimento tecnologico e sviluppo precom-petitivo. L’importo di ogni borsa è di 12mila euro. Il bando è rivolto ai soggetti attuatori degli interventi progettuali (Università e/o i Centri di Ricerca, in for-ma singola o associata) accreditati come organismi per la formazione superiore. Con il secondo avviso pubblico saranno invece attivate 60 borse lavoro (10mila euro l’importo di cia-scuna) rivolte a giovani professionisti abruzzesi per la partecipazione a progetti di sviluppo e trasferimento di competenze innovative, organizzative o manage-riali. Il finanziamento complessivo è di 930mila euro. Destinatari dell’avviso sono soggetti singoli o in ATI/ATS, abilitati a rendere i servizi e le attività previsti dall’avviso. Entro marzo saranno pubblicati altri due bandi per finanziare 40 nuovi progetti d’impresa ad alto con-tenuto tecnologico o innovativo e 130 voucher per la mobilità interregionale. I bandi sono consultabili su www.piuricercaeinnovazione.it e www.regione.abruzzo.it/filLe attività del Piano, come previsto dalla normativa europea sul Fse, sono coordinate dall’Organismo in-termedio aggiudicatario del bando per l’affidamento della gestione della dote della Sovvenzione Globale. L’Organismo è composto dalla società consortile Ass.For.SEO., dalla KPMG Advisory e dalla Metron•

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» a cura della redazione

Le risorse della Sovvenzione Globale “Più Ricerca e Innovazione” sono finanziatedalla Regione Abruzzo-Assessorato al Lavoro e alla Formazione

In arrivo 6,8 milioni di Euro per ricerca e innovazione

L’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Paolo Gatti

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Una sinergia concreta per la crescita pro-fessionale di avvocati, commercialisti ed esperti, per approfondire come evitare i fal-

limenti aziendali e gli inevitabili impatti socio-eco-nomici. Ha preso il via sotto questo auspicio il corso di aggiornamento professionale “Teoria e pratica del-le procedure concorsuali”, la cui prima edizione sarà sul tema “Gli accordi di ristrutturazione ed il concor-dato preventivo”. L’iniziativa formativa, articolata in dieci lezioni che andranno avanti fino a giugno, nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze giuridiche e sociali dell’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara, l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara, la Fondazione per la promozione della cultura professionale e dello svi-luppo economico, l’Ordine degli Avvocati di Pescara e la Fondazione “Forum Aterni”, in partnership con FastFinance del Gruppo Banca Ifis. Alla lezione inau-gurale presso l’ateneo di viale Pindaro hanno portato il loro saluto i docenti Federico Briolini e Lorenzo Del Federico, direttori del corso, Donato Di Campli, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pescara, Do-menico Di Michele, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Pescara, Giuseppe Anto-nio Cassano, presidente del Tribunale di Pescara, Giancarlo

Grossi, presidente della Fondazione per la promozio-ne della cultura professionale e dello sviluppo econo-mico, e Caterina Verrigni, dell’Università di Pescara. A seguire, si sono alternati sulla cattedra Giovanni La Croce, dottore commercialista di Milano, Marco Giuliano, dell’Università Politecnica delle Marche, e Diego Valentinetti, dell’Università di Chieti-Pescara, che hanno relazionato sul tema “La crisi d’impre-sa: emergenze aziendali e soluzioni concorsuali”. «Purtroppo - ha detto nel suo intervento introduttivo Domenico Di Michele - le crisi aziendali negli ultimi anni sono aumentate esponenzialmente, con impatti sull’occupazione e sul tessuto socio-economico davvero forti. Un corso come questo, dunque, mira a favorire una conoscenza di strade alternative al fallimento, come il concordato preventivo, in grado di garantire tutti gli attori in gioco».«Aver pensato e realizzato insieme all’Ordine dei Commercialisti all’Università questo corso - gli ha

fatto eco Donato Di Campli- sta lì a dimostrare che insieme si può lavorare non solo per la propria crescita professionale, ma in definitiva per il bene dell’intera collettività. Il nostro grazie, dunque, a tutti coloro, Università in primis, che hanno collaborato alla riuscita»•

» di Piergiorgio Greco

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A Pescara la lezione inaugurale dell’iniziativa formativa promossa dai due ordini professionali con l’Università “d’Annunzio”: sulla cattedra professionisti e docenti di alto profilo

Crisi aziendali e concordato,al via il corso per commercialisti e avvocati

A sinistra: i saluti istituzionali, a destra: i partecipanti alla prima lezione

Da sinistra: Domenico Di Michelee Giovanni La Croce

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Il prezzo di un caffè per attraversare mezza Italia. È “la nuova frontiera del viaggio a basso costo”, come recita lo slogan della nuova campagna

di promozioni low cost del Gruppo Baltour che si arricchisce di una offerta senza precedenti nel set-tore delle autolinee di lunga percorrenza. Fino al 31 maggio, salvo proroghe ulteriori, si potranno infatti acquistare anche al prezzo di un euro i biglietti per le tratte Roma/Milano e Roma/Torino. La novità è stata presentata a Milano in occasione della Bit, Borsa internazionale del turismo. L’offerta, che rientra nelle politiche di fidelizzazione della clientela in cui Baltour investe da anni ingenti risorse, riguarderà un numero limitato di biglietti e si applicherà per il momento sol-tanto alla corsa notturna sui per-corsi Roma-Milano e Roma-Tori-no in entrambe le direzioni. Non è previsto alcun limite temporale per l’acquisto preventivo, tuttavia la tariffa non sarà rimborsabile o cumulabile con altre riduzioni.

L’offerta sulle relazioni Roma-Milano-Torino ha va-lore di test, ma l’obiettivo a regime è di generalizzare l’offerta su un ampio spettro di collegamenti nazio-nali. Tutelati al massimo anche gli interessi degli operatori di viaggio, sulla cui collaborazione Baltour conta molto per la buona riuscita dell’iniziativa. «Da anni, ormai, sperimentiamo con successo campagne promozionali low cost sulle nostre tariffe – spiega il presidente del Gruppo Baltour, Agostino Ballone – e così ci siamo chiesti se non fosse utile inserire

tra le opzioni vantaggiose, che consentono di acquistare biglietti per percorrenze anche lunghe ad un prezzo che parte da soli dieci euro, anche l’opzione di viag-giare praticamente a costo zero. Dall’idea alla sperimentazione il passo è stato breve, ora ci augu-riamo che i nostri clienti riman-gano soddisfatti dalla novità». Alla Bit è stato presentato agli addetti ai lavori anche il nuovo catalogo generale 2014 con tutti gli orari aggiornati•

» a cura della redazione

FoCUs

Fino al 31 maggio sarà possibile acquistare anche a un euro i biglietti,la novità del colosso teramano è stata presentata alla Bit di Milano

Baltour lancia la “nuova frontieradel viaggio a basso costo”

Agostino Ballone, presidente Gruppo Baltour

Antonella Ballone, vice presidente Baltour allo stand aziendale della BIT 2014

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Ancora una scommessa (vinta) per la Forma-pi srl, ente accreditato alla Regione Abruz-zo per la formazione continua e superiore,

con il progetto “ENERGIA PULITA IN SICUREZ-ZA”, (finanziato dalla Provincia di Chieti, con i fondi comunitari del FSE), brillantemente conclusosi di recente e che ha permesso, alla Mario Di Cesare srl, di aggiornare le competenze dei propri operatori nei diversi settori in cui opera il gruppo.Il progetto formativo ha visto coinvolti ben 15 dipendenti, molto eterogenei nelle competenze tra loro: quattro impiegate amministrative, “responsa-bili” dell’amministrazione, degli acquisti, del perso-nale e della qualità, due impiegati tecnici, respon-sabili delle costruzioni e della manutenzione e del laboratorio, (entrambi over 40), e ben nove operai provenienti dai diversi settori operativi della Mario Di Cesare Srl, quali edili, tecnici montatori mecca-nici ed idraulici, tecnici elettricisti e elettronici. Ci si è basati sulla specifica mansione, sottolinea l’ing. Giacomo Colabattista, direttore della Formapi, nonché al settore di riferimento, alle competenze già possedute, sulle quali si è poi fatta leva per svi-luppare in maniera uniforme ed integrata le proce-dure legate alla qualità ambientale, peculiarità che hanno costituito le “back-ground skills”, ovvero quelle competen-ze ritenute imprescindibili per realizzare in maniera efficace il progetto formativo.Infatti, le competenze relative al modello di gestione della qualità ambientale, essendo trasversali,

sono state implementate e trasmesse in maniera uniforme, valorizzando le specificità già possedute in una ottica di integrazione e di innovazione azien-dale rispetto alla gestione della variabile ambientale. Il progetto aveva una “vision” ben chiara ed una “mission” specifica, rimarca l’ing. Colabattista, ovvero la Mario Di Cesare srl, dopo anni di opera-tività e di successi conseguiti nel proprio settore di attività, ha ravvisato la necessità di enfatizzare, in maniera ancor più decisa, le proprie priorità strate-giche per il futuro, prima fra tutte, l’attenzione alla qualità. Del resto l’impegno a garantire un processo di lavorazione e di prodotto a basso impatto am-bientale è già da tempo attuato dall’azienda, sia per quanto attiene la sfera lavorativa, garantendo così al dipendente un ambiente di lavoro salubre visto che è presente all’interno dell’azienda un rappresentante della Direzione per la salute e la sicurezza di tutto il personale, ma anche e soprattutto nelle attività manifatturiere, attraverso la conformità ai requisiti normativi, legislativi, regolamentari di riferimento per i propri prodotti, servizi, processi, luoghi di la-voro, per l’ambiente e la responsabilità sociale grazie alla certificazioni “volontarie” come l’ISO 9001: 2008, la ISO 14001:2003, e la SA8000: 2008.

L’attenzione per questa tematica ha portato all’adozione all’in-terno dell’azienda, e questo è il “core” del progetto formativo, di un Sistema di Gestione Integrato attraverso cui la direzione azien-dale può monitorare i processi e i prodotti aziendali•

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Soluzioni innovative grazie alla formazione del personale della Mario Di Cesare srl

Energia pulita in “sicurezza”

» di Mauro Di Cola

Un corso di formazione professionale

Un’immagine della Mario Di Cesare srl

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La chiamano moneta virtuale, oppure moneta locale e forse rappresenta il futuro della no-stra economia territoriale, un futuro molto

più concreto di quello che pensiamo, visto che già in alcune regioni esiste e funziona anche bene.Parliamo ad esempio della “Sardex” ormai famosa in Sardegna, che coinvolge ben 1500 imprese, pro-fessionisti e onlus con numeri in continua crescita, sembra infatti che solo nell’ultimo anno in Sardex si siano scambiati l’equivalente di 15 milioni di euro! La rete funziona in questo modo: supponiamo che Paolo abbia un’agenzia di viaggi e aderendo al circuito Sardex venda un pacchetto vacanze premio per i dipendenti di una grande azienda cagliaritana, ricevendo in cambio duemila Sardex. Ora Paolo vorrebbe spendere i suoi Sardex per rinnovare il mobilio della sua agenzia e così contatta un negozio aderente anch’esso al circuito acquistando due libre-rie, ma volendo potrebbe anche scegliere di riman-dare questo acquisto e di spendere i suoi Sardex per acquistare dei toner per le sue stampanti oppure qualsiasi altra cosa, purchè la scelga in uno degli aderenti a Sardex.Ovviamente il sistema funziona solo se ad aderir-vi sono più soggetti possibili, perché lo scambio avviene solo in beni e servizi e mai in termini monetari, la filosofia che vi sta dietro è quella che sta alla base della finanza etica, per la quale i soldi servono esclusivamente per effettuare lo scambio di qualcosa permettendo alle imprese di finanziar-si reciprocamente anche in assenza di liquidità. E già, l’assenza di liquidità, per alcuni forse è proprio questa la motivazione che sta alla base del successo

di Sardex e di altre formule simili, l’euro non circola abbastanza, le imprese sono strozzate e dunque si assiste al ritorno di una sorta di baratto evoluto, che occorre proprio per continuare a far muovere il meccanismo economico reale.Ora il passaggio successivo è il coinvolgimento dei privati, «Dopo le imprese, i professionisti e il terzo settore ora puntiamo ai consumatori-cittadini che potranno avere un loro conto. La nostra idea di moneta locale è una “nuova sinapsi” tra i soggetti economici locali, una moneta di relazione che crea un senso di comunità», spiega Carlo Mancosu, co-fondatore insieme ai quattro soci di Sardex.net.Comunque l’idea è ormai messa in pratica da anni a livello mondiale e non si può tornare indietro, anzi…negli USA sono una settantina le città che usano la moneta locale, in Inghilterra ci sono le “Bristol Pound ”, le sterline auto-coniate dalla città nel Sud Ovest e poi anche in Spagna, Francia, Germania Olanda, Belgio e Giappone…paesi molto distanti e altri più vicini, ma tutti accomunati dalla volontà di fare un passo indietro e tornare ai vecchi sistemi di scambio. Rientrando in Italia trovia-mo invece la Lombardia che punta sul Lombard, l’Emilia Romagna che vuole il Liberex mentre “la compagnia del Sardex” è sbarcata nel continente “coniando” il Tibex (Lazio), Marchex (Marche), Piemex (Piemonte) fino al Samex del Sannio, una zona appenninica a cavallo tra la Campania, Molise e Abruzzo. La conquista dell’Abruzzo intero dunque si avvici-na…come si chiamerà la nostra nuova moneta? Si aprono le scommesse!•

» di Denia Di Giacomo

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Cinquemila posti nel mondo hanno scelto di usare la moneta locale al posto di quella ufficialee anche in Italia il fenomeno si sta espandendo, a partire da Sardex

la moneta della Sardegna, e l’Abruzzo diviene nuova terra di conquista

Non si accettano Euro!Il logo del circuito Sardex.net

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» di Marcella Pace foto concesse da Azienda Agricola Ausonia

Da Mantova ad Atri, Simone Binelli lascia i panni da farmacista e indossaquelli di viticoltore dando vita ad un’azienda ecosostenibile

Ausonia, il vino dei Calanchi

Undici ettari vitati, circondati dal sugge-stivo paesaggio dei calanchi. Al centro una cantina letteralmente ecososteni-bile, composta di 2 locali interrati per

la maturazione e conservazione del vino, comple-tamente coibentata e dotata di un tetto in legno che recupera l’acqua piovana in una cisterna da 200 metri cubi da utilizzare durante l’estate. E’ questo il quadro nel quale è immersa l’Azienda Agricola Au-sonia, nata per volontà di Simone Binelli, farmacista mantovano che, spinto da sua moglie Francesca, ha scelto di assecondare la sua vera e grande passione. «Ero dipendente in una farmacia, ma non amavo molto il mio mestiere – racconta Simone, in una stanza della sua cantina che, tra fialette ed ampol-le, sembra il laboratorio di un vero chimico -. Mia moglie Francesca mi spinse a lasciare tutto e così mi iscrissi alla facoltà di Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Firenze. Amanti del mare, del-

la montagna e della collina frequentavamo da anni l’Abruzzo. Ed è proprio qui che scegliemmo di apri-re la nostra azienda. L’Abruzzo è un territorio, dal punto di vista enologico, ancora emergente. Inoltre a fronte di costi di investimento più bassi, risponde con una materia prima di altissima qualità. E’ così che scegliemmo la zona di Atri mettendo in piedi, grazie a dei fondi della Comunità Europea, la nostra cantina. Nel 2005 acquistammo questi terreni in parte già adibiti alle coltivazioni di vitigni autoctoni come il Montepulciano d’Abruzzo e il Trebbiano, al quale aggiungemmo 2,5 ettari di uva Pecorino».Passo dopo passo, affiancato dalla moglie Francesca, che sceglie di lasciare il suo lavoro da ingegnere meccanico per occuparsi della gestione ammi-nistrativa dell’azienda, Ausonia fa la sua prima vinificazione nel 2011. Il sostegno per questi giovani imprenditori arriva da tutta la famiglia. «Mio pa-dre, che per hobby è un entomologo, si accorse che

Simone Binelli all’interno della sua azienda

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nella zona dei Calanchi era numerosa una specie di farfalle, l’Ausonia, che nel resto d’Italia è più rara. Fu questo particolare, unito al fatto che Ausonia è an-che il termine con il quale i Greci indicavano l’Italia centrale, a suggerire il nome per la nostra azien-da. Da lì abbiamo deciso di chiamare i nostri vini con i nomi di altre farfalle che abitano l’Abruzzo». Un marchio vincente, che, anche grazie alla crea-tività di Spazio Di Paolo che ne ha ideato l’etichet-ta, si è aggiudicato il Premio Speciale Packaging 2012 del Vinitaly. Ma è soprattutto la produzione a consegnare le più grandi soddisfa-zioni per questa giovane azienda diretta verso la produzione biologica. «Siamo molto attenti all’ecososteni-bilità – spiega Binelli – e questo è testimoniato dalla scelta di tappi in sughero, a quella di bottiglie di vetro leggero, dall’utilizzo di cartone riciclato per il confezionamento, al recupero dell’acqua piovana per quanto riguarda la cisterna. Con il passaggio al biologico pratichiamo solo trattamenti in rame e zolfo. Inoltre ci siamo dedicati alla riscoperta di pratiche agronomiche di buon senso come l’iner-bimento per i vigneti, la concimazione organica dei terreni e il sovescio, che consiste nel semina-re diverse varietà leguminose e graminacee che migliorano la struttura del terreno, apportando so-

stanza organica». Pratiche che hanno già prodotto i primi risultati. «E’ di pochi giorni fa – prosegue l’imprenditore – la notizia che abbiamo vinto un ri-conoscimento proprio per l’ecosostenibilità da parte della “Guida Vini buoni d’Italia”». Poggiandosi su questa filosofia, in due anni Ausonia, che distri-

buisce nell’Horeca italiana e nei mercati esteri della Norvegia e degli Stati Uniti, ha prodotto la linea Apollo, caratterizzata da Montepulciano, Cerasuo-lo e Trebbiano, tutti D.O.P; il Pecorino Machaon e ultimo in ordine di tempo il Nostradamus, un

D.O.C.G Colline Teramane, com-mercializzato lo scorso novem-bre. A questi si è aggiunta la Linea Fermentazio-ne Spontanea, senza l’aggiunta di lieviti se-lezionati, che conta sull’Apollo

Trebbiano D’Abruzzo D.O.P. e sul Montepulciano D’Abruzzo D.O.P. Fermentazione Spontanea. «La nostra intenzione è quella di mantenere l’identità agricola della nostra azienda, cercando di ridurre il più possibile l’intervento in cantina e rispettando le caratteristiche del vitigno. Siamo convinti che quando si parte da una buona materia prima, meno si interviene in cantina e meglio è. Attualmente questa filosofia sembra darci ragione. Nelle degu-stazioni i prodotti piacciono e questo ci soddisfa e incoraggia nel perseguire questa strada»•

“LA NoSTRA INTENzIoNE è QUELLADI MANTENERE L’IDENTITà AGRICoLADELLA NoSTRA AzIENDA, CERCANDo

DI RIDURRE IL PIù PoSSIBILE L’INTERVENToIN CANTINA E RISPETTANDo

LE CARATTERISTIChE DEL VITIGNo”

Gli 11 ettari vitati che circondano l’azienda

La bottaia La cantina ecosostenibile dell’Azienda Agricola Ausonia

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» di Marcella Pace / foto concesse da Ali d’Oro

Vanni e Antonella Di Giosia, terza generazione di imprenditori, ripercorronoquasi 70 anni di storia dell’azienda di famiglia tra passione e divertimento

Ali d’Oro, innovatori per tradizione

«Io sono il Ministro degli Esteri, An-tonella quello degli Interni e insieme gestiamo le Finanze». Il “governo” in questione è l’impresa di famiglia e a

parlare è Giovanni Di Giosia, titolare insieme alla sorella, Antonella appunto, dell’azienda teramana “Ali d’Oro”. Loro sono la terza generazione di im-prenditori specializzati nella produzione di dolcezze. Tutto inizia nel 1946 per «mano– racconta Vanni – di nostro nonno Giovanni, quando affiancò al bar “Aquila d’Oro” che aveva ac-quistato nel corso principale di Teramo, un laboratorio artigianale per la produzio-ne di pasticceria fresca e di coni per il gelato». La pro-duzione rimane artigianale fino agli anni ’70. L’azienda passata nelle mani di Carlo, padre di Vanni e Antonella,

si trasferisce nell’attuale sede, nella zona industriale a San Nicolò a Tordino, prende il nome Ali d’Oro e inizia a sfruttare i primi macchinari automatici. «Vo-gliamo sempre ricordarci da dove proveniamo. Ecco perché all’ingresso abbiamo conservato una delle prime macchine utilizzate per la produzione». E di si-curo le loro origini le tengono ben salde in mente. Le ricette utilizzate per coni, sigarette, ventagli e altre leccornie che escono dalla fabbrica Ali d’Oro sono quelle tradizionali, ideate dal nonno di questi due

imprenditori, pur inno-vandole continuamente. E anche la passione è quella di un tempo. «Abbiamo la fortuna – dicono insieme questi due fratelli, entrati in azienda a pieno ritmo nel 1986, affiancando il padre, rimasto al timone fino al 2003 – di fare un lavoro

I due titolari di Ali d’oro, Vanni e Antonella Di Giosia

Antonella e Vanni con il padre Carloal Sigep di Rimini nel 1991

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che ci piace e di divertirci». E d’altra parte sono stati entrambi a scegliere di lavorare nell’azienda di famiglia. Dopo gli studi universitari in Economia e un colloquio alla Fiat, Vanni prefe-risce rimanere in azienda, mentre Antonella, quasi come per ri-spondere ad una vocazione decide d’istinto di en-trare in fabbrica. «Da allora– dice Lella - non ab-biamo più potuto mollare». Oggi Ali d’Oro vola su due linee. Da una parte produce e distribuisce per la gelateria artigianale storica; dall’altra per la Grande Distribuzione. «E’ stata proprio quest’ultima scelta a consentirci di raggiungere le attuali dimensioni industriali. Nostro padre aveva la passione per le confezioni da supermercato. Erano gli anni ’80 e un giorno riuscimmo a prendere un appuntamento con il buyer della Standa, che all’epo-ca era una delle catene di distri-buzione più importanti d’Italia. Partimmo con la nostra valigia piena di coni e ventagli. La Stan-da ci disse di no. Non ci siamo arresi. Abbiamo lavorato tanto e procedendo a piccoli passi in quello che potremmo definire il “sottobosco” della Gdo siamo riusciti ad arrivare lentamente, ma anche inesorabilmente alle grandi catene». A decretare il vero successo di quest’azienda di dolcezze è, nel 1986, il Flou, «il primo cono gelato frutto di uno studio combinato tra ricerca estetica e volontà di differenziare l’offerta», ma è il Palì, il progetto, risalente al 1988, che sta più a cuore a questi due imprendito-ri. Si tratta di un piccolo cono con il bordo a becco di clarino. «All’inizio fummo quasi derisi per questa produzione. Oggi possiamo dire che è il prodotto più imitato dalla concorren-

za, oltre ad essere anche quello più venduto». E le sorprese per Ali d’Oro non finiscono. È recente la creazione del BisCono, il primo cono componibile, da

gustare singolo o in coppia con un altro dive-nendo medio-grande. E men-tre ogni anno questa impresa riesce a creare dolcezze sempre più sfiziose, inizia ad affac-ciarsi anche al mercato estero. «Chiunque parla di internazio-

nalizzazione – spiega Di Giosia -. Noi non vogliamo solo parlarne, ma farlo con calma e rispetto, espan-dendoci in maniera mirata, consolidando la nostra posizione in Italia, che rimane il nostro principale mercato di riferimento». Sono molte le occasioni di soddisfazione per i due imprenditori teramani, impegnati da due anni anche in un progetto edito-

riale, «nato quasi per scherzo, ma che oggi – sottolineano – ci inorgoglisce. Il 13 dicembre 2012 – data che, nel 1903, corrispon-de anche alla nascita del cono gelato in America – abbiamo presentato “Il Cono si racconta”, una raccolta di storie, ideate da giornalisti e scrittori abruzzesi. Il ricavato della vendita di questi libri è stato devoluto alla Fonda-zione Anffas Onlus di Teramo che ha realizzato una palestra a Sant’Atto; il 13 dicembre 2013 abbiamo presentato “Il senso del gelato”, una nuova raccolta di racconti che sta per finanziare l’acquisto di una serie di lavagne multimediali per bimbi affetti da autismo. Ed ora è già in fase di lavora-zione il terzo volume. Il fatto di essere riusciti a mettere in rete - conclude Antonella –la cultura d’impresa, con quella letteraria per una finalità sociale è per noi un grande traguardo»•

«ChIUNQUE PARLADI INTERNAzIoNALIzzAzIoNE.

NoI NoN VoGLIAMo SoLo PARLARNE,MA FARLo CoN CALMA E RISPETTo,

ESPANDENDoCI IN MANIERA MIRATA,MA CoNSoLIDANDo LA NoSTRA PoSIzIoNE

IN ITALIA, ChE RIMANE IL NoSTRoPRINCIPALE MERCATo DI RIFERIMENTo»

I coni prodotti da Ali d’oro

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Nel giorno di San Valentino Amnesty Inter-national Italia è venuta a Teramo a portare un ringraziamento personale per l’impegno

mostrato dall’azienda nella promozione della cultura dei diritti umani e del lavoratore.Negli scorsi tre anni, infatti, la fabbrica di caramelle ha sostenuto il più grande movimento internazionale per i diritti umani con delle donazioni legate alle strategie di Natale.Renata De Rugeriis, responsabile della Raccolta Fondi del gruppo locale di Amnesty International e teso-riere della circoscrizione Abruzzo Molise, ha riferito che si tratta di un evento unico nel nostro territorio.Amnesty International è un movimento indipen-dente e non accetta donazioni o sponsorizzazioni da partiti, governi e talvolta neanche da aziende, se non  rispettano delle rigidissime linee guide per il corporate fundraising. La Gelco srl è stata oggetto di screening, dunque, da parte della Sezione Italia di AI per verificare che la stessa non avesse rapporti con banche che finanzino il traffico di armi o che tra i suoi lavoratori ci fossero degli immigrati irregolari o che ad esempio l’impatto ambientale nello smalti-mento dei rifiuti fosse compatibile con l’etica di AI. Tutti questi elementi caratterizzano infatti l’azienda la quale ha dichiarato, a voce del suo direttore ing. Massimiliano Bolognesi, che questo riconoscimento è stato del tutto inaspettato e per loro ha rappresen-tato una vera e propria sorpresa. «Siamo felici - ha

detto Bolognesi - di questa gratifica perchè la nostra azienda tiene molto a cuore specialmente i bambini, ideali destinatari del prodotto».La consegna della pergamena è stata affidata al diret-tore generale di AI, Gianni Rufini, peraltro oriundo di Canzano da parte materna e di Giulianova, da parte del padre. Erano presenti inoltre Riccardo Nou-ry, portavoce nazionale di AI, e la responsabile del gruppo di Amnesty Teramo, Elena Talamonti ed altri attivisti che hanno preparato un piccolo brunch. In occasione di questo evento speciale è stata allestita la sala conferenze della Gelco e si è trattato di un incontro riservato alla stampa e a pochi ospiti. Sono intervenuti il sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco, e l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti, i quali hanno stimolato l’auditorio con le riflessio-ni circa le eccellenze del territorio e la stima per la realtà imprenditoriale della azienda. Una pergamena è stata consegnata anche a Salvatore Di Paolo, già procuratore della Gelco per oltre 30 anni e che per primo ha voluto unire il marchio al brand di AI. Alla cerimonia è seguita una visita presso lo stabi-limento con tanto di camice e copricapo per garan-tire i processi produttivi nel rispetto delle norme HACCP. Tutto il gruppo dei presenti ha manifestato apprezza-mento ed orgoglio per la solida realtà aziendale e per l’efficiente organizzazione garantita dallo staff della Gelco, per questa festa speciale•

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» a cura della redazione

Una delegazione della nota associazione ha consegnato un importante riconoscimentoal colosso della caramelle per il suo impegno nella difesa dei diritti umani

Amnesty International premia la Gelco

Alcuni degli ospiti che hanno preso parte all’evento

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Il mare è una risorsa di valore inestimabile ma troppo spesso, purtroppo, è vittima dell’incu-ranza umana. Pesca indiscriminata, inquina-mento e scarico di rifiuti pericolosi non fanno

altro che depauperare la nostra immensa risorsa blu, rischiando di comprometterne per sempre l’equili-brio e l’ecosistema. E’ da questo pensiero che nasce il Progetto MARLISCO (MARine LItter in Europe Seas Social Awarness and CO-responsability), finanziato dal Settimo Programma Quadro della Commissione Europea, con l’obiettivo di sensibilizzare gli attori so-ciali e gli stakeholders di settore appunto sul delicato tema dei rifiuti marini.La Provincia di Teramo, sempre molto attenta alle

problematiche legate all’ambiente, ha sposato appieno questa iniziativa, facendosi la promotrice in Abruzzo del Primo Premio Internazionale MARLISCO Art Contest, un concorso d’arte volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento del mare. Il concorso è infatti rivolto ad artisti e creativi chiamati a progettare delle opere realizzate utilizzando “rifiuti marini”, dunque installazioni, quadri , sculture e qualsiasi altra forma d’arte saranno i protagonisti del questo Art Contest, purché le materie prime siano rifiuti.Le opere prodotte dall’Art contest MARLISCO saranno pubblicate sul sito www.marliscoexhibition.it.; una piattaforma creata per far conoscere le attività

La Provincia di Teramo patrocina il 1° Premio Internazionale del Rifiuto,il MARLISCo Art Contest 2014, un progetto europeoper sensibilizzare al rispetto del mare attraverso l’arte

Dal mare il rifiuto diventa arte

Il MuMa Galata Museo del Mare di Genova

» di Denia Di Giacomo / foto concesse dalla Provincia di Teramo

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espositive e didattiche, gli eventi del progetto e molto altro ancora e la valutazione sarà quindi fatta anche dai navigatori della rete che con i loro “like” potranno contribuire al 30 per cento del punteggio valido per la vittoria.Le opere vincitrici, oltre ad un premio in denaro (1° classificato 2.000€, 2°classificato 1.200€, 3° classifica-to 800.€) avranno la possibilità di esporre le proprie opere presso il Museo del Mare di Genova (MuMa) per un periodo che andrà dal 3 giugno al 26 agosto 2014.Insieme alla Provincia di Teramo l’Art Contest MARLISCO ha visto l’importante collaborazione di CoRePla www.corepla.it Consorzio Nazionale per la Raccolta il Riciclaggio e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, che ha messo a disposizione i premi in denaro per i primi 3 classificati; Waste Recycling www.w-r.it con il suo Progetto SCART, (www.scartli-ne.it ) che mira a dare nuova vita, funzio-nale ed estetica, a tutti quei materiali che troppo spesso divengono rifiuti, il tutto mediante il linguaggio dell’arte; il Museo del Riciclo - www.museodelriciclo.it - portale web che si

occupa della sensibilizzazione dell’ambiente attraver-so l’arte e il noto MuMa - Galata Museo del Mare di Genova - www.muma.genova.it - che ha dato ampia disponibilità ad esporre le opere vincenti nelle proprie sale.«Attraverso il concorso riusciamo ad aprire nuovi canali di comunicazione rispetto al problema dell’in-quinamento ambientale e nello specifico di quello marino, lavorando sul messaggio positivo del riuso e del recupero», questo hanno dichiarato gli assessori all’Ambiente, Francesco Marconi e quello alle Politi-che comunitarie, Davide Di Giacinto, nel corso della presentazione del progetto.La premiazione dei vincitori avverrà il prossimo 4 aprile la premiazione con la straordinaria parteci-pazione di una testimonial ben nota nel “mondo del mare” ovvero Tessa Gelisio, conduttrice televisiva, giornalista e presidente dell’Associazione per la con-

servazione ambientale forPlanet Onlus, volto di “Pianeta Mare”, trasmissione in onda su canali Mediaset.Il bando è visionabile sul sito dell’ente www.provincia.teramo.it, oppure sul sito web www.marliscoexhibi-tion.it•

Il manifesto promozionale del progetto MarliscoGenova

L’assessore all’Ambiente della Provincia di Teramo Francesco Marconi a Genova

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Moglie e mamma di due bimbi, viso simpatico e aria sbarazzina, 34 anni e tanta voglia di crescere ancora, questa è Paola Dell’Aquila, una Mon-

tesilvanese che per vivere ha deciso di reinventarsi creando e dando nuovo lustro ad arredi altrimenti destinati alla cantina. Ecco dunque una triste lampada beige trasformar-si nel punto focale della stanza, grazie al restyling di Paola, oppure un piccolo mobiletto da ingresso diventare un grintoso arredo che farà invidia a tutti i vostri amici, o una semplice borsetta un po’ retrò trasformarsi in un pezzo unico di gran moda! Ma dalle abili mani di questa ragazza possono nascere le

più svariate realizzazioni, gadget e accessori in stile un po’ naif in grado di star bene proprio con tutto, perché è da tutto che prendono le distanze, in uno stile originale e mia scontato!Dap.Restyling, questo il nome della sua attività, si oc-cupa di restyling di mobili e oggettistica, biorestauro aromatico, decorazioni di pareti, allestimento di vetrine e infine di look&gadget, campi diversi ma con un grande filo conduttore: il buon gusto e la fantasia.Paola Dell’Aquila nasce in realtà come scenografa e costumista, ecco spiegate le sue competenze, ma nel 2010, un po’ a causa della crisi che ne mette a dura prova il lavoro, un po’ per scelta personale, decide di dar sfogo al suo talento e di reinventasi un

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» di Denia Di Giacomo / foto concesse da Focus Art

Una giovane coreografa di Montesilvano reinventa la sua professionee diventa una originale restauratrice e creatrice di manufatti, ora venduti ovunque

grazie al sito AlittleMarket.com… come crescere anche in tempo di crisi!

Dap Restyling: “Un tarlo per la testa”

Paola Dell’Aquila titolare di Dap Restyling

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mestiere, quello della restauratrice appunto. «La mia è una dote ereditata dal nonno – ci racconta Paola – che naturalmente ho voluto riadattare ai tempi e alla mia personalità». Ecco dunque nascere la Dap.Restyling, la sua azienda in Via Verrotti 13 a Monte-silvano. «Ho trasformato la vecchia falegnameria di mio suocero nel mio attuale laboratorio – ci confessa – e in questo posto lavoro sodo per creare pezzi davvero unici, che possano dare un nuovo senso alla casa o allo studio che li ospita». Le creazioni di questa ver-satile professionista sono veramente particolari, sem-brano trarre ispirazione da un mondo incantato dove tutto è possibile accostando colori e formule stilisti-che molto particolari che a guardarle viene quasi da dire “ma come ci ha pensato!?”. L’ispirazione di certo non le manca, dalla moda alla letteratura, dai fumetti ai libri pop-up per bambini, Paola sembra un piccolo

vulcano di colori «Io traggo ispirazione da qualsiasi cosa, fortunatamente le idee non mi mancano e rie-sco a proporre oggetti adatti sia ai bambini che agli adulti. Spesso è la notte a portarmi consiglio con idee belle e pronte da realizzare». Ma qual è il mercato di Paola, i suoi acquirenti e il suo target? «Ho un target molto vasto, proprio perché molto variegate sono le mie creazioni, passo dalla vendita on line grazie al portale di AlittleMarket.com, che mi ha permesso di avvalermi di una piattaforma di e-commerce 2.0, alla vendita diretta di un mobile rivisitato». E come riesci ad avere tante competenze messe insieme, le chiedo, «Mi avvalgo di straordinari professionisti che mi aiutano – ci svela Paola – sono ormai miei fidati collaboratori che uniscono il loro know how al mio, per permettermi di scegliere sempre i materiali migliori e le migliori competenze, in perfetto stile made in Italy»•

Miricreo… Idee in corsoPaola Dell’Aquila ha sempre la testa in ebollizione, ecco il perché è anche presidente dell’associazione culturale Miricreo, un progetto molto interessante di baratto creativo che Paola sta portando avanti in questi giorni in-sieme ad altri validi collaboratori e amici. Non si tratta di un semplice scambio di oggetti, ma di una formula un po’ diversa, che vede il suo fulcro nel know how delle persone, un bagaglio che ognuno di noi si porta dietro e che ci rappresenta e ci rende unici. è ancora presto per svelare tutti i segreti di questa bella iniziativa in itinere, ma ci ripromettiamo di raccontarla a breve…

Una delle creazioni di Dap Restyling Paola Dell’Aquila tra le sue creazioni

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Fare della questione di genere un’opportunità strategica per l’impresa e per la Pubblica ammi-

nistrazione, focalizzandosi sui cambiamenti ai sistemi e alla mentalità delle organizzazioni nel pieno coinvolgimento sia delle don-ne che degli uomini. Ha ruotato intorno a questo punto il dibattito dal titolo “Leadership femminile – Il ruolo strategico delle donne in azienda e nella Pubblica ammini-strazione”, organizzato nell’ambito del Progetto “L’Aquila città per

le donne” e tenutosi nella sede confindustriale del capoluogo. Al confronto hanno partecipato tutte professioniste che quotidianamen-te ricoprono quei ruoli nel privato e nel pubblico.Ad aprire il dibattito il saluto dell’assessore comunale alle Pari opportunità, Emanuela Iorio, che ha definito ogni donna «leader nel-la propria vita privata e nella pro-pria famiglia». È stata poi Laura Tinari, imprenditrice e promotrice del Progetto, a portare al cuore della tematica «vogliamo leggere

il tema della leadership femminile nell’ottica della valorizzazione delle differenze, dell’integrazione tra professionalità, competenze, sensibilità e mai della contrappo-sizione tra uomo e donna. Perché il team funzioni è necessaria la collaborazione». Ad evidenziare queste differenze nella modalità di conduzione di una organizzazione, pubblica o privata, è stata Elisa Antonioni, vice-presidente As-sociazione Italiana Direttori del Personale Abruzzo e Molise, sot-tolineando come le donne abbiano

Peculiarità, difficoltà, diversità strategica tra approcci e modi di operare,se ne é parlato in un confronto promosso dal Progetto “L’Aquila città per le donne”

Leadership femminile,una sfida per le aziende e la Pa

» a cura della redazione

La locandina dell’evento

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Alcune immagini del convegno svoltosi all’Aquila

capacità organizzativa, mentre gli uomini doti di direzione del per-sonale. Il vice-questore aggiunto della Polizia di Stato Questura della Provincia dell’Aquila, Delfi-na Di Stefano, ha invece portato tutti in un altro ambito, ripercor-rendo la storia delle donne nella Polizia e sottolineando «Se oggi nelle questure italiane determina-te posizioni non sono occupate da mie colleghe è perché i tempi non sono maturi e non per discrimi-nazione. La nostra ambizione è arrivare ad un direttore generale donna». Settori diversi quelli che sono stati raccontati dalle donne che hanno partecipato al dibattito, dopo il mondo dell’impresa e quello della Polizia, infatti, la rettrice Università degli Studi dell’Aqui-la, Paola Inverardi, ha parlato del contesto accademico e della sua esperienza personale, sofferman-dosi anche sul difficile lavoro della ricercatrice «Sono cresciuta con la consapevolezza che non ci sia nulla che una donna non possa fare, ma purtroppo la mancanza di politiche di sostegno la porta a continuare a scegliere la vita privata a scapito di quella profes-sionale. Ho fatto della battaglia

per l’asilo nido in ateneo il punto centrale della mia campagna elettorale prima per la presidenza della facoltà di Scienze e poi per il Rettorato». Al centro però sempre il tema della differenza, anche per Isabella Rauti, consigliere del Ministro dell’Interno per le Politi-che di contrasto della violenza di genere, sessuale e del femminici-dio, è «fondamentale la distinzione tra uguaglianza di genere, come categoria giuridica, e differenza di genere, quale valore alla base della leadership». Il consigliere

Rauti ha comunque toccato nel suo intervento tutti i temi sensibili dal rapporto donne e lavoro a donne e politica, ribadendo però che il problema principale è ancora quello del pregiudizio «L’utilizzo del pregiudizio, giudizio che viene prima, senza conoscere, facilita la vita di chi lo usa e rende più diffi-cile quella di chi ne è oggetto».Il dibattito è stato coordinato da Eleonora Lopes, direttrice di Abruzzo Impresa, una delle poche donne a capo di una testata gior-nalistica nella nostra regione •

seminari & ConVeGni

Isabella Rauti, consigliere del Ministro dell’Interno per le Politiche di contrasto della violenza di genere, sessuale e del femminicidio

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Chieti ama il Montepulciano. Per dimostrarlo ha ospitato per il secondo anno consecutivo AMA, Anteprima Montepulciano d’Abruzzo, un minivinitaly tutto regionale. Teatro della kermesse

enologica, che si è svolta dall’1 al 3 marzo e promossa dal Centro Commercio Interno delle CCIAA d’Abruzzo, dalla Camera di Commercio di Chieti, dall’Agenzia di Sviluppo della CCIAA di Chieti e dall’Associazione Italiana Sommelier Abruzzo, i padiglioni del Centro Espositivo della Camera di Commercio di Chieti. 49 le aziende vitivinicole, 5 più dello scorso anno che hanno preso parte alla festa del vino abruzze-se. 33 le aziende della provincia di Chieti, 12 della provincia di Pescara, 3 della provincia di Teramo, 1 della provincia dell’Aquila. Ad esse si sono affiancati gli stand espositivi dell’Istituto Agrario di Scerni con i suoi vini vincitori nel 2013 del concorso nazionale Bacco e Minerva, del Consor-zio di Tutela della DOCG Colline Teramane, del Movimento Turismo del Vino Abruzzo, dell’Associazione Donne del Vino

e dell’Enoteca Regionale d’Abruzzo. «Dedicare una manifestazione al Montepulciano d’Abruzzo – ha commentato Silvio Di Lorenzo, presidente del Centro Regionale delle Camere di Commercio d’Abruzzo - significa rimarcare il peso ed il ruolo che questo vitigno ha nella stessa riconoscibilità dell’Abruzzo nel mondo. Il Montepulciano d’Abruzzo con i suoi 900.000 ettolitri rappresenta la DOC più importante costituendo poco meno del 75% del totale regionale, con un trend di crescita costante. In Abruzzo la coltivazione della vite – ha spiegato ancora Di Lorenzo - si concentra per la quasi totalità sulla collina litoranea ed in particolare nella provincia di Chieti, dove ricade circa l’80% del territorio vitato, seguono Pescara, Teramo ed infine L’Aquila». La prima giornata, dopo l’inaugurazione alla quale hanno preso parte oltre a Di Lorenzo, Mauro Febbo, asses-sore regionale alle Politiche Agricole, Alessandro Nicodemi presidente del Consorzio di Tutela DOCG Colline Teramane, Valentina Di Camillo responsabile regionale dell’Associazione

Ama 2014, grande successo perl’Anteprima Montepulciano d’Abruzzo

Il centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti ha ospitatoper il secondo anno la rassegna dedicata al vino abruzzese

Il taglIo del nastro del presIdente della CCIaa dI ChIetI sIlvIo dI lorenzo

» di Marcella Pace

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Donne del Vino Abruzzo, Paola Sabella, direttore del Centro Regionale per il Commercio Interno delle Camere di Commer-cio d’Abruzzo, Maria Loreta Pagliaricci, direttore dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti e Gau-denzio D’Angelo, presidente AIS Abruzzo e Molise, è stata interamente dedicata ai workshop d’affari e alle degustazioni, per i giornalisti, nel Salotto delle Anteprime, appositamente realizzato per illustrare le diverse novità immesse sul mercato. La seconda giornata, aperta al pubblico degli eno-appas-sionati, è stata caratterizzata da una speciale degustazione di etichette, organizzata per i 10 anni della DOCG Colline Teramane, guidata da Alessandro Bocchetti del Gambero Rosso e da Luca Panunzio consigliere nazionale AIS. Spazio anche alle iniziative allestite dal Movimento Turismo del Vino Abruzzo, dall’Associazione Donne del Vino Abruzzo e da Slow Food Abruzzo e Molise che ha mostrato, in due labo-ratori del gusto, il legame inscindibile tra vino e territorio con i suoi prodotti e la sua storia. Grande novità della seconda edizione di AMA, la profonda interazione con il mondo culinario. La scuola di cucina RED Academy, infatti, con gli chef Ermanno Di Paolo e Francesco Giordano, ha presentato

in 3 cooking show i diversi utilizzi ed abbinamenti di Monte-pulciano d’Abruzzo nei piatti della cucina internazionale, nella pasticceria gourmet e con i prodotti del territorio. La giornata si è conclusa con la premiazione del concorso fotografico, realizzato con la community web Paesaggi d’Abruzzo e patrocinato dalla FIAF, giunto alla seconda edizione, a cui hanno partecipato 89 fotografi con 246 foto. Infine, la terza ed ultima giornata è stata dedicata agli operatori abruzzesi del canale Horeca. Le aziende alberghiere, di ristorazione, bar e catering abruzzesi hanno potuto incontrare le cantine presso gli stand. «Questa giornata è stata voluta – ha spiegato Di Lo-renzo - dalle stesse cantine già al termine della prima edizione di AMA. Un momento di incontro e di conoscenza ulteriore tra operatori dello stesso territorio, affinché sia l’Abruzzo stesso il primo promotore del suo territorio e dei suoi pro-dotti». Novità introdotta nella giornata del 3 marzo è stato il FOCUS Mercati, “Come vendere in Estonia e in Russia”, evento organizzato dall’Agenzia di Sviluppo della CCIAA di Chieti e dal concorso enologico all’e-commerce: Selezione del Sindaco e ItaliaVendeVino.it, promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino per le imprese vitivinicole

lo stand dI CItralo stand dI ChIusa grande

lo stand dI Farnese vInI

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lo stand dI tenuta I FaurI

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Una location d’eccezione a 2000 metri d’altezza è stata scelta per il primo evento del 2014 targato Ais Abruzzo. Si tratta dell’Anfiteatro delle Piste di Ovindoli, dove si è svolta la cena con l’azienda

Feudo Antico.Un incontro da vivere tutto d’un fiato, immersi nella cornice di una splendido inverno, tra risalite in cabinovia, buona cucina, un caldo chalet, e logicamente non poteva mancare la degustazione dei vini e per questa serata l’Ais Abruzzo ha scelto una giovane, ma già importante realtà Feudo Antico. Feudo Antico ospita dal 2009 una delle più piccole dop d’Italia, Tullum, la prima dop territoriale dell’Abruzzo nata per valorizzare le specificità di un territorio da sempre vocato, i cui rigidi parametri produt-tivi sono l’elemento caratterizzante.Organizzatore della serata, il dele-gato Ais Marsica Massimo Iafrate. «Sono molto soddisfatto –ha detto Iafrate- per la grande partecipazione a questa iniziativa, non potevamo iniziare meglio il 2014. L’auspicio è che quest’anno insieme a tutti

voi si possano organizzare eventi che accrescano sempre più il valore dell’associazione». Presente alla cena il direttore generale di Feudo Antico, Andrea Di Fabio che ha ringrazia-to l’Ais per la scelta della sua cantina. «Tra i vini presentati questa sera –ha spiegato Di Fabio- abbiamo inserito anche un biologico, ma l’obiettivo della nostra cantina è di convertire tutta la linea». Ha preso parte alla cena anche il titolare della

baita, l’imprenditore Alessandro Bartolotti che ha scelto per la sua struttura un arredamento unico nel suo stile, con un mobilio in legno lavorato a mano e stube tipica che rendeva l’ambiente molto raccolto e confortevole. Durante la cena, che ha voluto esaltare i prodotti tipici della provincia dell’Aquila, sono stati degustati: il Tullum Dopo Passerina per l’aperitivo, il Tullum dop Pecorino per l’antipasto, il Tullum Dop Bianco Biologico per il primo, il Tullum Dop Rosso per il secondo ed infine il Tullum Dop Rosso Riserva in degustazione per il dolce. Presente anche uno degli enologi di Feudo Antico Daniele Ferrante

L’Ais sale in alta quota con Feudo AnticoL’Ais di Avezzano ha scelto una cena in baita dentro l’Anfiteatro delle Piste di Ovindoli

per esaltare i vini della giovane azienda di Tollo

al Centro, Il tItolare della baIta alessandro bartolottI Con glI organzzatorI

andrea dI FabIo, dIrettore generale dI Feudo antICo

Con Il delegato aIs MarsICa MassIMo IaFrate

un soMMelIer versa Il vIno Feudo antICo

» di Eleonora Lopes / foto di Denia Di Giacomo

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I l radiatore d’arredo Giuly disegnato dal designer ed artista Mariano Moroni, x per Cordivari Design è il vincitore dell’If Product Design Award 2014, tra i più importanti premi del design internazionale, riconosciuto e apprezzato

dai media e dai professionisti di tutto il mondo, con oltre 60 anni di storia.Lo scorso 28 febbraio presso il BMW Welt di Monaco di Baviera sono stati insigniti i 75 prodotti che una prestigiosa giuria composta da 50 esperti internazionali di design e comunicazione ha testato e valutato dal vivo e solo dopo un’attenta analisi ha identificato Giuly come il miglior corpo scaldante del 2014, apprezzandolo per la qualità del design, il livello di innovazione, la funzionalità, l’ergonomia e per il basso impatto ambientale

Mariano Moroni si aggiudica l’If Product Design Award 2014

L’artista, originario di Nereto, ha realizzato il radiatore d’arredo Giuly per l’azienda Cordivari

Il radIatore d’arredo gIuly realIzzato per l’azIenda CordIvarI

MarIano MoronI Con Il radIatore Che glI ha Fatto aggIudICare Il prestIgIoso rIConosCIMento

» a cura della redazione

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Chi è Mariano Moroni

Pittore, architetto e designer, Mariano Moroni è un artista poliedrico che spazia nelle complessità dell’arte visiva contemporanea. Famo-sa la sua opera “scarpe Rosse” 2006, della collezione Tod’s. Espone oltre che in Italia, Austria, Cina, Francia, Germania, Giappone, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Ungheria, Stati Uniti. Ha ottenuto riconoscimenti sia in Italia che all’estero ed è stato selezionato in concorso dal Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Di recente ha esposto al PAC, al Palazzo della Triennale di Milano, al J.K.J. Center di New York, al Museo dell’Ara Pacis di Roma “Il palazzo della Farnesina e le sue collezioni”, assieme a Michelangelo Pistoletto, Ron Arad , Pininfarina..., Padiglione Italia alla 54 Biennale di Venezia. Da molti anni collabora con note aziende Italiane creando installazioni e complementi d’arredo. Le sue opere di design, oltre che nelle maggiori città italiane, sono state esposte a Parigi, Francoforte, Londra, Osaka, New York.

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Lo scorso 27 gennaio la scuola è andata in scena, con un originale spettacolo dal titolo “Viaggiando con la fantasia”. A promuovere l’evento è stato l’Istituto Comprensivo 4 di Pescara, e nello

specifico le Scuole secondarie di primo grado Michetti e Pascoli, lo spettacolo è stato cu-rato dalle insegnanti Franca Berardi, Loredana Luciani, Verena Perozzi e Anna Caruso. Tutto comincia con una simpatica coppia di anziani signori, che per il loro anniversario di matrimonio decidono di intraprendere un viaggio affidandosi alle svariate proposte di una agenzia di viaggi. In base alla meta sugge-rita nasce un multiforme insieme di spettacoli, al’insegna della musica, della poesia, del canto e del ballo, ovviamente tutto coerente e strettamente connesso alla destinazione menziona-ta. Uno spettacolo davvero divertente dunque, che ha visto la

folta partecipazione di un pubblico entusiasta ed emozionato, non solo grazie alla vivacità e alla varietà della storia raccon-tata, ma anche grazie alla straordinaria bravura dei piccoli

attori, che hanno saputo dare il meglio si sé in un’atmosfera collaborativa ed impegnata quasi come dei grandi professionisti. Molti i genitori coinvolti per coadiuvare gli insegnanti e i ragazzi nell’organizzazione dello spettacolo e numerosi anche gli sponsor e le collabora-zioni, tra i quali: la asd URSUS 1925 F.C., Cooperativa La Minerva, Ottica Febo, Dolci Sport, Antonella, Il Calzettiere, Reffa, Hair Look Sergio, Rayal Wellness Club, Errecidue

s.n.c. di Consoli E&M, Hellopizza.it.Per rendere onore alla bellezza dello spettacolo vi lasciamo con una breve poesia scritta da Francesca Marzulli della classe seconda A, che merita davvero di essere valorizzata

Viaggiando con la fantasiaUno spettacolo di grande partecipazione, messo in scena

dai piccoli grandi attori della Scuola secondaria di primo grado Michetti - Pascoli

da sInIstra: la presIde dalla ragIone e la proFessoressa berardI

le alunne dell’IstItuto CoMprensIvo 4 Cantano l’Inno dI MaMelI

Il balletto deglI alunnI MIChettI-pasColI durante lo spettaColo

la Folta platea Che ha assIstIto allo spettaColo “vIaggIando Con la FantasIa”

» di Denia Di Giacomo / foto a cura della redazione

eVenti

“Mi appartengono le tue cimerassicuranti di bianco vellutoe le profondità più remotedel mare in burrascache accompagnai battiti del mio cuoreAbruzzo mio…”

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Approda nel calcio sei anni fa e dopo aver vinto quattro campionati di seguito riporta il Teramo nel calcio che conta. E infatti fra i professionisti il presidente Campitelli dimostra di saper fare bene, e il presente diceche dietro l’angolo c’è la terza serie nazionale che gli esperti e gli occhi di molti vedono come B2.

Una sfida che Campitelli accarezza da tempo e che sicuramente vincerà.

manaGer sportiVo

Luciano Campitelli, Presidente Teramo Calcio

teramo Calcio una sfida da vincere

www.teramocalcio.net

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È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Univer-sità “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia

si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È do-cente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Com-puter Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Uni-versità Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnolo-giche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazio-ni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Antonio Teti ict

Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Asso-ciati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’ini-

zio nell’organizzazione dell’attività profes-sionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Com-mercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economi-ca e lavoro con la delega per il fisco e la giu-stizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fonda-tori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Luigi Carunchio fisco

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente. Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazio-

ne dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscen-za.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo.it. Tra le più recenti pubblicazioni: The rela-tional organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

Simone D’Alessandro creatività

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza

di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Andrea Bonanni Caionelavoro in corso

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la profes-sione forense prevalente-mente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse azien-

de, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consu-lente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati pres-so il Tribunale di Avezzano.

Filippo Paolini norme&leggi

Nicola Boschetti Maitre-sommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e

formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enoga-stronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Orga-nizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.

Nicola Boschetti Di vino e non solo

Alessio Pelusi messa in sicurezza

Il dott. Alessio Pelusi si occupa di sicurezza sul lavoro e gestione della qualità da 8 anni. Ha un Master in Safety Manage-ment presso l’Università

di Modena e Reggio Emilia, dove ha conse-guito le qualifiche di RSPP per i macroset-tori B4-B5-B6-B7-B9. Ha un Master in gior-nalismo, presso la Eidos Communications di Roma; la qualifica di Valutatore di sistemi di gestione della qualità del RINA training fac-tory ed una Laurea quinquennale in Scienze della comunicazione, presa all’Università “La Sapienza” di Roma. È autore del romanzo “La moleskine nera” (Tracce 2009).

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Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità,

quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale.Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari,

che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevantiorganizzate dagli attori economici della nostra regione.

Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono&Bello”,dove si parla di enogastronomia,

turismo, territorio, cultura, tradizioni, arte, musica e moda.

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Emidio Morgia, Eugenio Leonzio, Francesco Perla,Stefano D’Archivio, Luigi Lumento

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l’obiettivo di unificare il tema grafico nell’ambito di tutti i moduli del software. Tra le novità: l’adozione di un nuovo menù di navigazione scomposto in due aree la prima dedicata alla scelta dell’area tematica che ora presenta un menù ad albero gerarchico mettendo in evidenza l’area attiva, la seconda in stile facebook ha l’obiettivo di dare un’impronta social permettendo in una prima fase di avere a portata di mano le notifiche del sistema in tempo reale quali aggiornamenti, correzioni di bug e attività da concludere.

Nell’ottica dell’innovazione continua il gruppo IT della Si&T ( Emidio Morgia, Eugenio Leonzio, Francesco Perla, Stefano D’Archivio, Luigi Lumento) annuncia la pubblicazione dell’anteprima Vittoria 3.0.Gli sforzi nella realizzazione del nuovo prodotto si sono concentrati nel rafforzare la compatibilità con i nuovi browsers e nella fruibilità dei contenuti attraverso i dispositivi mobili di ultima generazione come tablet e smartphone.È migliorata la veste grafica e l’impaginazione con

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L’olio più prezioso del Mondo è “Black”

Mario Di Paolo, creatività a 360°

Sweetest, la ricetta anticrisidel cake design

108 KiFood, questione di stile

a cura di Denia Di Giacomo

PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

103 Papille

105 Traparentesi

115 Caffè verde: istruzioni per l’uso

117 Intolleranze: moda o realtà?

121 Quel calice destinato alla periferia di Pescara

123 Bla Bla Design Workshop

125 MutaForma, la Prima Biennale d’Arte Giovane abruzzese

127 Rivista Abruzzese, la nostra storia

128 Abruzzo Cool

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papiLLe

Essere figli d’arte non è sempli-ce, a dispetto di chi immagina una strada spianata, ce lo rac-

conta Mario Di Paolo, figlio del noto fotografo Gino Di Paolo, una vita fatta di immagini per raccontare l’Abruzzo e non solo… e sempre della nostra regione parliamo nell’articolo dedicato alla Rivista Abruzzese, un trimestrale di cultura che vanta oltre 40 anni di storia, senza sostegni economici, se non quelli dei suoi cari abbonati! Passiamo all’arte con la mostra MutaForma, la Prima Biennale d’Arte Giovane abruzzese, che si terrà al Mu.Mi di Francavilla dall’8 marzo al 13 aprile tentando di porre in evidenza 22 artisti abruzzesi, con un occhio attento ai giovani talenti, collocandoli in un dialogo aperto e costante alle nuove tecnologie, inte-ressante ma soprattutto stimolante.E cos’è l’arte se non anche un modo per esprimere la propria fantasia? E di fantasia c’è n’è tanta nella presentazione di un olio EvO, mostrato nel Museo Nazionale

Archeologico“La Civitella” di Chieti nel corso della presentazione della Collezione 2014 del nuovo Gioiello XoroXolio “Black Edition” firmato

Angelica Bianco. Passiamo da un cibo ad un altro, in un periodo di cuochi alla riscossa non poteva mancare una scuola per pasticceri e cake designer, parliamo di Sweetest, la nuova e prima in Italia “Professional Pastry & Cake Design School”, istituita da Simona Miramare e Lorenzo Renzetti e che vanta già una seconda sede a Taranto… immaginate una buo-nissima torta servita su un vassoio artigianale realizzato in ceramica di Castelli, non sarebbe splendido? E proprio la ceramica di Castelli è la protagonista del “Bla Bla design workshop”, una tre giorni full immersion nel mondo della “cre-atività ceramica” avvenuta presso

il Liceo Artistico Statale “F.A. Grue” di Castelli, il workshop, a cura di ArDe, Artigianato e Design ha visto esporre due esperti di

argilla, Dario Oggiano e Elisabetta Di Bucchianico titolari dell’Officina delle Invenzioni e fondatori del marchio di autoproduzione Arago Design, insieme a

Daniela Mauer giovane designer milanese, anche docente presso Naba_Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Stile e cibo sono invece il filo con-duttore di KIFood Entertainment, il nuovo progetto sul food della ristorazione pescarese, a capo di questa iniziativa imprenditoriale, Fabrizio Sacco e Nicola Dragani, un duetto giovane e vincente che ci farà senz’altro meravigliare… Non dimentichiamo infine i preziosi contributi del maestro sommelier Nicola Boschetti, acuto e anticonfor-mista come sempre, del nutrizioni-sta Pietro Campanaro saggio e utile e del critico Chiara Strozzieri che ci racconta l’arte con egregia maestria

» di Denia Di Giacomo

“Si dice che l’appetito vien mangiando,ma in realtà viene a star digiuni”

(Totò)

Letture da gustare!

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traparentesi

Pescara Loves Fashion lancia il contest Fashion Loves You Cercasi stilisti emergenti. A loro è rivolto il nuovissimo contest “Fashion Loves You 2014”, lanciato dall’associazione culturale Pescara Loves Fashion, presieduta da Ilenia Colasante. Il concorso si svolgerà nell’ambito del Pescara Loves Fashion Event (#PLFevent), una due giorni di eventi e workshop che si terrà nel capoluogo adriatico il 26 e il 27 aprile prossimi, organizzata in collaborazione con il Comune di Pescara. #FLY2014, che ha lo scopo di ricercare su tutto il territorio nazionale nuovi talenti nel campo della moda da promuovere al pubblico, è rivolto a stilisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Il 27 aprile, in P.zza della Rinascita a Pescara,

durante il #PLFevent, i concorrenti selezionati sfileranno davanti alla giuria che decreterà il vincitore. Il bando e la domanda di iscrizione sono scaricabili sul sito internet www.pescaralovesfashion.com

MODA

L’Abruzzo al Festival di San Remo

È stato un festival di San Remo firmato Abruzzo, grazie alle produzioni tipiche, con parti-colare riferimento a quelle pescaresi. Lo chef Silvano Pinti, titolare di un noto ristorante a Francavilla al Mare e nome di punta della ristorazione abruzzese, è stato uno dei cuochi di Casa Sanremo e, in onore della sua terra, grazie alla collaborazione del Comune di Pescara, ha scelto di essere accompagnato dal meglio delle produzioni tipiche regionali. Sono stati in-

fatti i prodotti venduti dai produttori del mercato di Campagna Amica di via Paolucci (vicino al Ponte del mare) a caratterizzare le ricette scelte dal cuoco abruzzese: cicorie, bietole, radicchio, cipolla, aglio, mele nostrane, e molto altro ancora, oltre, ovviamente, all’olio extravergine d’oliva e la passata di pomodoro, che incanteranno gli ospiti vip di Casa Sanremo, l’area ospitalità ufficiale del Festival della Canzone Italiana. «Un modo diverso per far conoscere l’Abruzzo e le sue eccellenze ad un pubblico particolarmente esigente e qualificato» ha detto il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Simone Ciampoli.

ATTUALITA’

La Finanziaria Regionale Abruzzese vittima di una tentata truffa online

È uno dei fenomeni più diffusi del nostro tempo: la frode telematica, che ogni anno colpisce milioni di vittime, persone truffate che si sono viste prosciugare i propri conti correnti. Questa volta al centro della truffa FIRA, la Finanziaria Regionale Abruzzese, vittima di un gigantesco scippo telematico prontamente bloccato. È accaduto lo scorso febbraio: dopo

essersi accorti di una anomalia, il direttore dell’agenzia 7 Carichieti di Pescara Raffaele Di Ciccio ha immedia-tamente chiamato il direttore amministrativo di Fira, Andrea Di nizio, segnalando l’episodio e chiedendo se avesse potuto procedere ad addebitare la somma di 642 mila euro su un conto in Austria intestato ad una società di Hong Kong, come acconto per una fantomatica fattura. Si trattava evidentemente di un imbroglio, bloccato per tempo grazie all’efficienza e ad un perfetto coordinamento tra la Banca Carichieti e i vertici della Società.

ATTUALITA’

I maccheroni alla chitarra verso la certificazione di filiera

Sono stati conferiti i primi titoli di Cavaliere dei maccheroni alla chitarra a 12 abruz-zesi, tra cuochi e studiosi, che hanno dimostrato un operato di promozione e sensibiliz-zazione della cultura enogastronomica abruzzese. I 10 fondatori dell’Ordine dei Cavalieri dei maccheroni alla chitarra, che si è auto-costituito in ottobre 2013 come emanazione

dell’Unione Cuochi Abruzzesi (UCA), li hanno vestiti della fascia onorifica al termine del convegno “I macchero-ni alla chitarra verso la certificazione di filiera” che si è svolto all’Aurum di Pescara. Nell’ambito del convegno, introdotto dallo chef Peppino tinari, presidente Ordine CMC, il sociologo dell’alimentazione gabriele Di Fran-cesco, docente dell’Università d’Annunzio, e l’enogastronomo Leonardo Seghetti, docente dell’ITAG Ulpiani di Ascoli Piceno, hanno tracciato la storia antropologica e culturale dei maccheroni alla chitarra nella tradizione abruzzese e le possibili stradi perseguibili nell’ottenere una certificazione di filiera che tuteli la ricetta. www.cavalierichitarra.it

GASTRONOMIA

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Sironi in mostra a Palazzo De Mayo Dal 22 febbraio al 25 maggio, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, presso il S.E.T – Spazio Esposizioni Temporanee nel Palazzo De Mayo a Chieti, si terrà la mostra “ Sironi e la grande guerra. L’arte e la prima guerra mondiale dai futuristi a Grosz e Dix”, a cura di Ele-na Pontiggia. Dopo i successi delle mostre dedicate a Francis Bacon, Aligi Sassu, Emilio Greco e alla grande esposizione sui codici miniati “Illuminare l’Abruzzo”, la Fondazione Carichieti propone al pubblico ancora una volta una programmazione di alto livello scientifico, mentre si avvicina il centenario della prima guerra mondiale (1914-1918), la mostra rientra infatti nel

programma ufficiale delle Commemorazioni del Centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018, ricevendo anche il Patrocinio della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, della Presidenza del Consiglio Regionale Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti. Oltre cinquanta le opere esposte, da Balla a Carrà, da Léger a Grosz e Dix, da Previati a Nomellini, ma il cuore è la figura di Sironi, di cui per la prima volta vengono analizzate organicamente la stagione degli anni 1915-1918 e la tematica della guerra.L’ingresso è gratuito e la chiusura settimana è del lunedì. INFO: Tel: +39- 0871-359801 Fax: +39-0871-347606 - E-mail: [email protected] - Sito: www.fondazionecarichieti.it

ARTE

È abruzzese uno dei negozi online più sicuri al mondo

L’azienda abruzzese g.F. narcisi, presente sul mercato della termoidraulica dal 1993, ha ottenuto il prestigioso sigillo Netcomm entrando nell’olimpo degli store online più certificati al mondo a garanzia di totale trasparenza, sicurezza del pagamento e tutela del Consuma-tore. Il sigillo Netcomm è rilasciato a negozi online che rispettino rigidi standard di qua-lità dei servizi offerti da operatori, merchant, e presso i consumatori. Questo titolo viene

rilasciato a seguito di accurati controlli e valutazioni dal Consorzio Netcomm, ente di promozione dello sviluppo dell’e-commerce in Italia e dell’e-commerce italiano all’estero. L’onestà e l’affidabilità sono un valore importante per tutta la nostra regione.

ATTUALITA’

Impegno e successo dei Parchi d’Abruzzo alle fiere internazionali del turismo

L’impegno delle aree protette abruzzesi (i Parchi nazionali d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Gran Sasso e Monti della Laga e della Majella ed il Parco regionale Sirente velino) nell’ambito del progetto di promozione turistica condiviso dalla Regione Abruzzo, continua a produrre risultati tangibili. A tal fine, sono stati affrontati anche quest’anno alcuni dei più importanti appuntamenti fieristici internazionali, come “Destinations the holiday & travel show”, che si è tenuto a Londra lo

scorso febbraio e “Fiets en Wandelbeurs”, la tradizionale fiera del turismo natura e della bicicletta che proprio nei giorni scorsi si è conclusa ad Amsterdam, mentre una prossima, “Destination Nature”, attende i parchi a Parigi, dal 28 al 30 marzo. La presenza delle aree protette abruzzesi alle esposizioni si è rafforzata grazie all’adozione di ulteriori strumenti di promozione, come il nuovo stand, realizzato nell’ambito del progetto di co-marketing con la Regione Abruzzo “Slow Park: incentivare il turismo slow nei Parchi”, uno spot emozionale che presenta il territorio dei parchi come un unicum di natura, cultura e bellezza, insieme a strumenti inediti e multilingue e basati sulle nuove tecnologie.

TURISMO

La stilista pescarese Doriana Roio entra nel circuito delle Grandi Firme

Doriana Roio, la stilista pescarese entra nell’olimpo delle grandi firme al fianco dei più impor-tanti nomi della moda internazionale come Dior, Lanvin, Chloé, Nina Ricci, Sonia Rykiel, Betty Jackson, L’Wren Scott, Karl Lagerfeld. La fashion designer abruzzese, infatti, è entrata nella Managing Direction che da Londra gestisce questi ed altri grandi marchi internazionali, dagli showrooms internazionali alle fashion weeks di Parigi, Londra, Milano e New York. Partendo

dalla filosofia e storia del marchio Doriana Roio, il managing director delinea le linee guida per le creazioni della pescarese nell’ottica di un messaggio comprensibile e adeguato al mercato del lusso, identificando e monitorando l’aspetto commerciale vendita/clientela a spettro internazionale.

MODA

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traparentesi

Un UFO sull’Italia! Un oggetto di enormi dimensioni fermo nei pressi dell’aeroporto di Torino Caselle, il fatto si sarebbe verificato lo scorso 14 febbraio 2014. L’avvistamento è stato documentato con diversi scatti ed è attualmente analizzato dal Centro Ufologico Mediterraneo che ne ha diffuso la notizia. Secondo quanto riferito, all’avvistamento avrebbe partecipato anche un uomo, esperto in volo e dunque que-

sto ne confermerebbe la maggiore attendibilità. Pochi giorni dopo, dall’altra parte del mondo, A Medellin in Colombia, diversi filmati raccontano di un oggetto forse simile che è rimasto sospeso nel cielo per diversi minuti e che è sembrato di dimensioni molto grosse. C’è chi spiega i due fenomeni con la presenza di droni ma in molti tendono ad escludere questa ipotesi mentre i filmati vengono sezionati ed analizzati con le più moderne tecnologie digitali di scomposizione dei fotogrammi. Il presidente del Centro Ufologico Mediterraneo, Angelo Carannante, dice di essere molto cauto e occorre la massima prudenza in quanto «Sull’avvistamento non c’è la parola definitiva».

ATTUALITA’

“Maia” casa per le donne abruzzesi maltrattate

“Maia” è una casa-rifugio per donne vittime di violenza. È la seconda struttura abruzzese (la prima è a Sulmona) ma la prima a nascere da un ampio partnerariato interprovinciale con un progetto finanziato (nel 2012) dal Dipartimento per le Pari Opportunità (400 mila euro). Tante le donne delle istituzioni e quelle del privato sociale, lo scorso 8 marzo, data significativa, che

hanno voluto partecipare alla “inaugurazione virtuale” di casa Maia il cui luogo, per ragioni di sicurezza, non viene rivelato. Del progetto è capofila la Provincia di Teramo (coordinatrice Roberta Pellegrino di Ananke Onlus) che ha lavorato insieme al Comune di Teramo, al Comune di Pescara, al Comune di Chieti, all’Associazione Ananke Onlus e alla Cooperativa sociale AlphA. Comprensibile soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente Renato Rasicci che ha seguito il progetto sin dall’inizio: «È un giorno importante per le donne perchè colmiamo un vuoto offrendo un servizio fondamentale per le vittime di violenza e per i loro figli».

ATTUALITA’

Legale la cannabis per uso terapeutico

Il Governo non ha impugnato la legge sui cannabinoidi promulgata nello scorso gennaio dalla Regione Abruzzo nella quale è prevista l’erogazione su ricetta medica dei farmaci galenici a base di cannabinoidi, la decisione conferma l’orientamento positivo all’uso di cannabis per uso terapeutico. Secondo la legge promulgata in Abruzzo, e che il Governo Renzi non ha impugna-

to, in base al piano terapeutico redatto da un medico specialista, i cannabinoidi potranno essere prescritti anche dai medici di base. “La mancata impugnativa della legge regionale dell’Abruzzo - dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - è una non notizia. Ricordo che in Italia l’uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legit-timo. Le Regioni possono poi - ha proseguito Lorenzin - decidere di porre il relativo costo a carico del Servizio Sanitario Regionale. Ciò è già stato deciso in molte Regioni; l’Abruzzo infatti è la settima”.

ATTUALITA’

È pianellese l’assistente di Sorrentino

La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino vince l’Oscar, ma un po’ d’Abruzzo c’è anche in questo, sì perché è pianellese l’assistente del noto regista: Fabrizio Provinciali. «Mentre giravamo si capiva che stavamo facendo qualcosa di importante, di complesso - racconta Provinciali, 30 anni e da 10 a Roma -, c’era una aria magica, scene con 300 figuranti che giravano lisce come l’olio. E

io che vengo da una delle capitali dell’olio abruzzese davvero avevo capito di star vivendo una esperienza notevole, senza sbavature. E sono orgoglioso del mio umile lavoro». Fabrizio ha iniziato a occuparsi di cinema a Pescara, ai tempi del liceo, «ma non c’era niente in Abruzzo, e quindi son venuto a Roma», spiega ricalcando le orme di un altro pescarese illustre, Ennio Flaiano, abruzzese di nascita ma di fatto romano d’adozione. «Sono giorni che tutti mi chiamano da Pianella, tutti che fermano i miei genitori, come se scoprissero solo ora il lavoro che faccio - prosegue Provinciali -. Da noi c’è un deserto culturale ma se dovessero chiamarmi per fare una rassegna verrei volentieri perché la Grande Bellezza della mia terra è il calore della gente, la solidarietà che altrove non c’è, non solo i prodotti alimentari». (Fonte:primadanoi.it)

CINEMA

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KiFood, questione di stile

» Da sinistra: Nicola Dragani e Fabrizio Sacco

ualità, stile e passione. Sono questi gli ingredienti segreti

di KiFood Entertainment, il nuovo progetto sul food che propone uno stile unico nella ristorazione pesca-rese e non solo. Artefici di questa iniziativa impren-ditoriale, Fabrizio Sacco, ingegnere con la passione per la cucina, e Nicola Dragani, per gli amici Mallo, musicista e concorrente della passata edizione del noto programma Masterchef Italia. Due ragazzi diversi, vul-canico e passionale Fabrizio, composto e schivo Nicola, due caratteri opposti che si completano e si “legano perfettamente come alcuni ingredienti in cucina” nel lavoro e nell’amicizia che li unisce da una vita. Nicola lo avevamo già intervistato appena conclusa l’esperien-za televisiva; oggi incontriamo Fabrizio, tra un buco e l’altro della sua dinamica, ma faticosa vita. Eh si perchè a volte ci dimentichiamo quanto sia faticosa la vita di chi sceglie la ristorazione come professione.38 anni, 2 figli, Fabrizio si laurea in Ingegneria a Bo-logna. Nel 2000 si “ritrova” titolare di un piccolo risto-rante nel cuore di Pescara vecchia, Kitchen. Il mondo della ristorazione, dell’ospitalità e della convivialità

lo seducono. Il suo primo maestro in

cucina è lo chef Giacomo Turzo. Nel 2005 acquisisce insieme ad altri soci il lido di Silvi Marina l’Oasi di Morgan. Nel 2007 con gli stessi soci apre anche il Caffè delle Merci a Pescara (ad onor del vero va detto che dopo il titolare di visaggio furono i primi a credere in una zona che oggi è considerata la più cool di Pescara). Nel 2010 lavora con lo chef Marco Fadiga a Bologna, nel 2012 si unisce, per un breve periodo, alla brigata dello chef Filippo La Mantia presso l’hotel Majestic di Roma. Tornato a Pescara decide di dar nuova forma al progetto KiFood che aveva, solo per questioni di tempo, messo da parte.Classe 1970, gli inizi di Nicola sono nel mondo della musica house-garage della fine degli anni ‘80. In quell’ambiente, a Bologna, produce più di 20 dischi per diverse etichette, collaborando con vari artisti. Tornato a Pescara, continua a suonare sperimentan-do nuove strade. La necessità e la voglia di cambiare “strumenti” lo portano a lavorare nelle cucine del Caffè delle Merci come lavapiatti. Tra piatti e lavan-dini vive la fatica di questo lavoro, ma si lascia anche

» di Eleonora Lopes / foto concesse da KiFood

È il progetto sul food dei due giovani pescaresi Fabrizio Sacco e Nicola Dragani. Attenzione per la materia

prima, un’atmosfera alternativa per gli ospiti e tanta voglia di sperimentare, sono il fulcro del loro lavoroQ

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storie & sapori

» Due piatti ideati da Nicola Dragani

pian piano conquistare dalla passione per la cucina che nutriva fin da bambino ma che aveva accantonato a favore della musica. Nel 2012 avviene la svolta con la partecipazione alla seconda edizione di Masterchef Italia e finita l’esperienza televisiva, decide di abbrac-ciare il progetto del suo amico Fabrizio.Torniamo a KiFood che nasce come dicevamo da un’idea di Fabrizio nel 2010, ma si sviluppa nel 2012 con l’ingresso del “talentuoso amico” Nicola. Insieme decidono di sviluppare e sperimentare modelli alter-nativi nella ristorazione e nella gestione di un evento. Oggi KiFood offre servizi di catering, chef a domicilio, eventi aziendali e banqueting sia per piccoli che grandi numeri rivolgendosi ad un target variegato.«Proponiamo una cucina moderna legata al territorio -ci spiega Fabrizio- alla re-gionalità e alle tecniche clas-siche, ma allo stesso tempo attenta al mercato globale, alle nuove sollecitazioni, alle tecniche differenti. Una cucina sempre in evoluzione che prova a mixare ricerca e tradizione, cultura e innova-zione in un’armonia di colori, odori, sapori». «La nostra cucina –continua- è una sintesi fra tradizione e

innovazione. Tradizione nell’ispirazione e nella sapien-za del cucinare, innovazione nella forma di presenta-zione del piatto. Le ricette sono inedite, frutto di una ricerca attenta alle esigenze del gusto e all’offerta dei prodotti stagionali».I competitor in questo settore, che oltre a tirare econo-micamente, va anche molto di moda, spuntano come funghi. Cosa vi distingue dai vostri colleghi? «Chi sceglie KiFood –spiega il cuoco-ingegnere- lo fa per la formula che offriamo in tutta la sua totalità. Noi proponiamo un’esperienza, dalla cura del cibo e della materia prima, fino all’atmosfera e al clima che si cre-ano nei nostri eventi, il tutto condito da professionalità e attenzione ai dettagli. I prodotti che utilizziamo sono

quelli del nostro territorio, ma mi diletto anche ad inse-rire nei piatti le contamina-zioni di altri paesi».Progetti futuri? «Ci pia-cerebbe creare –conclude l’ideatore di KiFood- un laboratorio di cucina tutto nostro dove organizzare corsi e interagire con i clienti. Quanto a me, è importante migliorare la mia formazione e tra i progetti c’è quello di frequentare una scuola di alto livello qui in Abruzzo»» Un’immagine di un evento organizzato da KiFood

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Sweetest, la ricetta anticrisi del cake design

» Simona Miramare e Lorenzo Renzetti, ideatori di Sweetest Eventincucina

a ricetta anticrisi è buona da gustare e bella da vedere.

Con questa convinzione Simona Miramare e Lorenzo Ren-zetti hanno dato vita nel 2011 ad un progetto vincente. Organizzatrice di eventi nel ramo medico-scientifico lei, esperto marketer lui, Simona e Lorenzo, tre anni fa hanno deciso di cambiare vita, creando la Sweetest Eventincuci-na, un’agenzia di eventi connessi al mondo del food. Sono tanti i progetti seguiti da quest’agenzia di Pescara che oggi ha anche una sede a Taranto, in Puglia e ben presto toccherà il nord Italia. Ma la vera idea vincente che ha decretato il successo di Simona e Lorenzo è legata al cake design. «Questo mondo – spiega Simona, in un’ampia e luminosa sala riunioni al piano superiore del Mancinelli Group, sede dei corsi di pasticceria organizzati dai due imprenditori – stava subendo un vero e proprio boom. In tv tra “Il Boss delle Torte” di Buddy valastro e tantissimi altri programmi del genere, ma anche a casa amatorial-mente, si stava diffondendo una vera mania del decoro delle torte. La crisi economica, inoltre, ci ha indotto a trovare opportunità di impiego diverse dal solito. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di dedicarci alla forma-zione nell’ambito del cake design». Brillante intuizione

quella dei due organizzatori di eventi, che in pochissimo tempo allestiscono i primi

corsi di cake design, amatoriali e professionali. «La vera novità – prosegue Lorenzo – è stato il coniugare il mondo della pasticceria con quello del cake design. I pasticceri non sempre sono abituati a realizzare i decori richiesti dal mercato. Inoltre noi abbiamo compreso che il cake design non è una moda del momento, ma una vera e propria evoluzione della pasticceria tradizionale. Con i nostri corsi abbiamo unito questi due mondi, ufficializzando una professione che fino a quel momento era considerata solo un “hobby fatto in casa”». Nasce così la Professional Pastry & Cake Design School, prima in Italia, in collaborazione con la FIP, la Federazio-ne Italiana Pasticceria Gelateria e Cioccolateria. La scuola in due anni di vita, con i suoi corsi da 80 ore sviluppati in 10 giorni, ha già formato più di 300 cake designer prove-nienti da tutta Italia, ma anche da Svizzera, Germania, venezuela, Romania e Brasile, molti dei quali «hanno aperto una loro attività – precisa Simona-. All’inizio i cor-si vedevano un 70% delle lezioni orientate sulla pasticceria e il restante 30 sul cake design. Poi con il tempo ci siamo accorti che la richiesta di questa figura professionale era

» di Marcella Pace / foto concesse da Lucia Perricone

L’agenzia pescarese di eventi in cucina ha ideato la “Professional Pastry & Cake Design School”, la scuola per pasticcerie cake designer riconosciuta dalla FIPL

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sempre crescente e così abbiamo deciso di strutturare il corso al 50 e 50. La finalità di queste lezioni è quella di insegnare a decorare torte su base mangiabile e non su polistirolo come spesso accade. Ecco perché i nostri corsi hanno un filo logico che si sviluppa di lezione in lezione e

che intreccia perfettamente la pasticceria tradizionale con l’arte del cake design». A tenere i moduli di insegnamento sono tutti docenti della FIP e campioni del cake design. Ad ogni corsista viene fornito un ricettario di base che la Sweetest ha elaborato insieme a Roberto Lestani, presi-dente della Federazione Italiana Pasticceri e campione del mondo di cioccolateria, e che viene arricchito nell’ambito di ciascun corso dai docenti. «La nostra ambizione è valo-rizzare la tradizione italiana perché crediamo che sia pos-sibile unire il gusto italiano, unico al mondo, all’estetica, che oggi conta tantissimo, al design. E allo stesso tempo dare un futuro a questi ragazzi appassionati. Anche per questo motivo abbiniamo agli insegnamenti teorici e alla pratica, una lezione di start up, tenuta da un commerciali-sta che illustra leggi e finanziamenti per l’imprenditoria». Ogni classe, composta al massimo da 15 corsisti per volta, conclude il suo percorso con la realizzazione di una wed-ding cake, per poi ricevere un vero diploma professionale, riconosciuto dalla Federazione. Nella Professional Pastry & Cake Design School vengono, inoltre, proposti anche Master di specializzazione di 10-12 ore, da 2/3 giorni, come quello di modelling avanzato o per la realizzazione di bellissimi fiori in gum paste. Ora la Sweetest si prepara a partecipare alle prime selezioni italiane dei Campionati Assoluti Italiani di cake design, il cui vincitore prenderà parte nel 2015 al Campionato del mondo di cake design, all’Expo di Milano

» Una delle torte realizzate nel corso del Master di specializ-zazione sul modelling avanzato

» Le corsiste impegnate in una lezione

storie & sapori

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rande successo per il Luxury Event svoltosi al Museo

Archeologico “La Civitella” di Chieti per la presentazio-ne della Collezione 2014 del nuovo Gioiello XoroXolio “Black Edition” firmato Angelica Bianco. Per l’occasio-ne è stata presentata la sinuosa bottiglia cadeaux tipica Xoro Xolio tutta in cristallo tempestata da Swarovski Silver con il tappo fatto realizzare in modo esclusivo dal Maestro Orafo Filigranista Tito Rubini che prende le forme di una Corona eseguita secondo le antiche tecni-che abruzzesi in Oro Bianco e ametiste per i clienti più esigenti o in Argento e cristalli color ametista per chi volesse sperimentare la magia della nuova collezione. In Abruzzo è la prima volta che un olio EvO viene mostrato in un Museo Nazionale Archeologico, il senso è stato quello di voler passare alla storia con un prodotto da guinness. Abbat-tuti gli schemi museali offerti da teche che custodiscono pezzi di storia, in uno scenario da favola tra arte e cultura, la scelta dell’imprenditrice di una bellissima modella dai lineamenti delicati e sensuali, lasciava ammirare le fattezze straordinarie di Xoro Xolio “Black” a tutti i presenti. Il senso dell’arte viva e in movimento è stato possibile anche grazie alle organizzatrici dell’evento lusso Cristina Orsatti ed Ema-nuela Boemi.Un lavoro straordinario, per l’esclusiva bottiglia “Regina Theti” questo il nome,

che richiama la meravi-gliosa Dea che secondo tradizione fondò la stessa

Chieti il cui antico nome era Theate. «L’idea di una bottiglia di olio extravergine che diventa gioiello -spiega l’imprenditrice- è un’innovazione che vuol ridare im-portanza ad uno dei prodotti più importanti della dieta mediterranea». La via del lusso nel campo del food è stata una scommessa che la giovane Angelica Bianco caparbiamente ha voluto sperimentare e sulla quale continua a credere; infatti è stata la prima in Italia a creare un prodotto che dalla terra oggi viene presenta-to addirittura in musei o fiere esclusivissime del lusso accanto a profumi e gioielli. Novità Xoro Xolio 2014 è l’olio EvO “Black” particolarità riferita alla tipicità delle rare cultivar utilizzate che consegnano un alto

contenuto polifenolico e quindi un colore “nero” all’olio stesso, per un elisir concen-trato di giovinezza dal profumo fruttato suadente e penetrante quanto al gusto un giusto accordo tra l’amaro e il piccante che regalano un’emozione intensa. Cinque le tappe importanti già identifica-te per tracciare il nuovo grande successo di questa piccola azienda: Chieti, Roma, Milano, Londra, Parigi. Nessun dettaglio è lasciato al caso, una volta terminato il prelibato olio, la bottiglia cadeaux diviene un candelabro tempestato di Swarovski e la corona diviene un portatovagliolo pre-ziosissimo

Presentata in grande stile la Collezione 2014 del nuovo Gioiello XoroXolio “Black

Edition” firmato dalla giovanissima imprenditrice teatina Angelica Bianco

L’olio più prezioso del Mondo è “Black”

G

» Alcune immagini della sfilata

» a cura della redazione

» La preziosissima bottiglia

storie & sapori

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Caffè verde: istruzioni per l’uso

l “caffè verde” è il normale chicco di caffè che non è

stato tostato, ha subito invece soltanto un pro-cesso di asciugatura e poi è stato macinato o pestato; viene consumato in infusione in acqua bollente e poi filtrato oppure viene preparato con la comune moka o con la caffettiera cosiddetta americana. Il suo sapore è un po’ più forte e amarognolo rispetto a quello tostato e l’indubbio vantaggio del caffè verde è di possedere quasi intatte di-verse sostanze che nel trattamento termico della tostatura si perdono o si riducono notevolmente e tra queste in par-ticolare alcuni polifenoli che hanno proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie e che, come noto, aiutano il nostro organismo a neutralizzare i radicali liberi dannosi alla salute e causa dello stress ossidativo che genera diverse malattie e provoca un più veloce invecchiamento corporeo. È sbagliato pensare che il caffè verde non contenga caffei-na che invece è presente seppure in dose minore rispetto a quello tostato, ma questa viene assorbita dall’intestino in maniera più lenta e costante e solitamente non crea i tipici effetti eccitatori dovuti al rapido assorbimento, tuttavia se si consuma caffè verde in abbondanza ci possono essere i tipici effetti collaterali come l’ipereccitabilità del siste-ma nervoso, la tachicardia e l’aumento della pressione arteriosa. Il corretto consumo di caffè verde è di circa 4

tazzine al giorno, in questo modo si apporta il giusto quantitativo di caffeina utile per aumentare i livelli di

concentrazione, stimolare leggermente il metabolismo, prevenire le malattie degenerative del sistema nervoso (tipo Alzheimer) e addirittura migliorare la pressione san-guigna. Di recente il caffè verde è salito alla ribalta per i suoi miracolosi effetti dimagranti tanto da essere venduto anche come integratore sotto forma di compresse specifi-che per la perdita di peso, ma pur se è vero che la caffeina stimola il metabolismo aumentando leggermente il dispen-dio energetico, che l’azione dei polifenoli ripulisce il corpo dai radicali liberi favorendo il dimagrimento, che l’elevato contenuto di acido clorogenico riduce l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale e quindi migliora la glicemia (anche nel diabetico) e controlla l’azione dell’insulina fa-vorendo la riduzione del grasso a livello addominale, senza una buona e corretta alimentazione neanche il caffè verde può fare miracoli!Per una corretta preparazione il caffè verde macinato o pestato va lasciato in infusione in acqua ben calda a 80-100 °C per 5 minuti e poi filtrato, oppure conviene farlo con la classica moka e per avere il massimo dei vantaggi conviene berlo al mattino e prima dei pasti evitando quel-lo serale se si è particolarmente sensibili alla caffeina

» di Pietro Campanaro

Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, FitoterapeutaGiulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - [email protected] gruppo su Facebook: Nutraceutica e FitomedicinaBlog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com - canale Youtube: Pietro Campanaro

Il campo della nutraceutica, la scienza che studiale proprietà preventive e curative degli alimenti,

è in continua evoluzione e negli ultimi tempimolti studi si sono concentrati sul caffè verde

e sulle sue molteplici proprietà benefiche

Dottore Pietro Campanaro

saLUs, iL CiBo per ViVere meGLio

I

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remettendo che non voglio assolutamente sostituirmi ai professionisti della salute, e che nutro un forte rispet-

to per tutte quelle persone che ogni giorno combattono contro queste nuove patologie, un pensiero mi assale e cerco di

capirne la verità, qualora ve ne fosse una.Mi capita sempre più spesso che in occasioni conviviali io venga a conoscenza di nuovi soggetti affetti da intolleranze molto strava-

ganti e strane.Oltre al famigerato glutine e lattosio, in cui le industrie si sono subito adattate invadendo il mercato con pseudo prodotti bio, magari scrivendo sul retro in maniera microscopica che possono contenere tracce di latte o glutine, a quanto pare esistono una marea di altre problematiche.“Sono allergica al cioccolato, ma solo fondente”, “Sono allergica ai formaggi, ma solo quelli stagionati”, “Non posso mangiare le uova, ma creme si”, “L’alcol mi fa male, ma bevo birra”… e potrei riempire pagine e pagine con nuove tendenze di allergie.A parte il fatto che la conoscenza sulle allergie è spesso pari a zero, e i pediatri e gli alimentaristi di turno ben si tutelano a togliere ingredienti necessari alla nostra alimentazione, piuttosto che andare a fondo nella diagnosi.Giustamente si innesca il commercio di riviste, locali bio e vegani, luminari della salute nei palinsesti televisivi, e tutto ciò a danno dei consumatori che si ritrovano in stato confusionale. A quanto pare secondo alcune mode il Made in Italy è fatto di tanti prodotti che fanno male e questo comporta che secoli di tradizioni contadine scompariranno per far posto ai più “genuini” fast food che riempiono già le nostre città.Il cioccolato fa male, (o fa ingrassare?), ma ore con il cellulare o su internet ci salvano da tutte le malattie!Rivolgo dunque un sorriso affettuoso a tutte quelle persone che vorrebbero gustare tanti alimenti che fanno “male” e purtroppo non possono

Intolleranze: moda o realtà? Scelto per voi

Nominato bianco 2011Nicola Minnucci è un ragazzo contadino, dotato di grande autocritica e voglia di fare, non si lascia prendere dalle manie di grandezza, ma realizza solo ciò che gli piace fare.Questo nuovo bianco appena assaggiato in anteprima potreb-be essere definito il “Traminer povero” .Creato da moscato giallo e chardonnay, alla vista e dotato di un giallo oro entusiasmante, pulito e fluido. Nei profumi ben si evidenzia la nota matura e

abboccata delle uve usate, ma allo stesso tempo freschezza e fragranza comandano. Alla bevuta la dolcezza e la sapidità fanno unione con lo spessore alcolico (14 gradi) e vorresti berne tanto.Di produzione limitatissima (circa 1000 bottiglie) ben sposa sia prodotti di terra che di mare, oltre a formaggi freschi e dolci alla crema. Nei migliori risto-ranti e enoteche.Lunga vita, da bere ben fresco.Prezzo in enoteca 15 Euro

Alcune assurde tendenze alimentari vedonoil proliferare delle intolleranze più svariate,

dietro le quali si cela spesso ignoranza e preconcetto

Lunga vita, da bere ben fresco. Prezzo in enoteca 15 EuroAzienda Nicola Minnucci , Bucchianico (Ch) - minnuccivini.com

Info

diVino & non soLo

» di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

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Mario Di Paolo, creatività a 360°

Èfiglio d’arte Mario Di Paolo, è nato tra le pellicole e i flash

di papà Gino, noto fotografo professionista molto apprezzato nell’ambito dell’arte e dell’architettura. Ma questo non gli ha facilitato la strada, anzi, il paragone si sa è sempre dietro l’angolo. Ma Mario non teme confronti, perchè negli anni ha trovato la “sua” strada.Definirlo fotografo è riduttivo, lui preferisce “creativo”, Mario infatti oltre a lavorare per artisti di livello nazionale e internazionale, opera anche per la pubblicità nel settore enogastronomico e organizza eventi di arte. Nato a Pescara 38 anni fa, ha due figlie Adria e Maia, (che gli scorrazzano intorno mentre gli facciamo l’intervista). «Anche se sono ancora piccole- ci dice- già sperimentano e progettano con me e Cristina». Cristina è la mamma delle bimbe, anche lei fa un lavoro creativo nell’ambito del fashion, nel settore gioielli.Mario si diploma all’Istituto d’Arte di Pescara, poi si iscrive a Lettere e Filosofia, ma non termina gli studi. A

18 anni, seguendo le orme del papà aveva già iniziato a lavorare. «Io provengo dalla vecchia scuola, -ci raccon-

ta- fare le foto venti anni fa era diverso da farle oggi dove la tecnologia la fa da padrona. Io sono autodidatta, mio padre non mi ha mai insegnato nulla, anzi, all’inizio mi ha quasi ostacolato nell’intraprendere questo lavoro, io ho imparato tutto osservandolo e standogli accanto».Oggi Mario è un affermato fotografo tra i più richiesti nell’ambiente dell’arte contemporanea, opera in tutta Italia, e grazie ai lavori svolti con alcuni dei più grandi ar-tisti internazionali, le sue fotografie girano il mondo. Tra i suoi clienti ci sono nomi del calibro di: Ettore Spalletti, Joseph Kosuth, Alberto Garutti, Carla Accardi (recente-mente scomparsa), Michelangelo Pistoletto e molti altri.Da sei anni si è trasferito a Spoltore in uno studio da lui stesso progettato che sembra un loft di una grande metro-politana e nel quale ha concentrato tutto il suo operato: fotografia, arte, design, e naturalmente cibo, altra sua grande passione.

» Mario Di Paolo con i prodotti delle aziende con le quali collabora

» di Eleonora Lopes / foto concesse da Mario Di Paolo

Fotografia, marketing, arte e food sonoi settori nel quale questo giovane creativoopera da 20 anni. Il tutto nella cornice

della casa-studio Spazio Di Paoloalle porte di Pescara

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Mille metri quadrati di superficie, “Spazio Di Paolo”, così l’ha chiamato, non è la classica agenzia di comunicazione, ma una casa-studio, dove vivere e lavorare. Uno spazio che, grazie a 20 anni di esperienza lavorativa alle spalle, è una vera e propria “factory” dove tutto viene curato nei minimi dettagli. Mario oltre ad essere un creativo è un esteta, ma non gioca ad esserlo, lui è così e basta. «Mi pia-ce vivere qui, si sta bene in questa regione, -ci dice- sono riuscito a portare grandi artisti nel mio Spazio e ci hanno pubblicato le più note riviste di arte, food e moda. Provo sempre a crescere e a migliorare. Nei miei lavori cerco sempre di essere innovativo e di mantenere altissima la

qualità pur operando con semplicità e naturalezza. Dallo scorso anno sto organizzando mostre con artisti di livello internazionale e a giugno faremo una mostra con Franco Gorgoni fotografo di fama mondiale che fotografò i pro-tagonisti della Factory di Andy Worhol». «Adoro la buona cucina –continua- e il buon vino, e tra i miei clienti ho diverse cantine abruzzesi, e molte aziende del settore food, non solo regionali. Tra i lavori per le cantine c’è anche la realizzazione di una linea di etichette BIO per Cantina Tollo con un codice visivo appropriato al mondo biologico. Quando uscì questa nuova linea, la cantina aumentò il suo fatturato del 24% e sono orgoglioso di aver contribuito a questa crescita». Ma non è finita qui. La sua passione per il buon cibo lo porta a creare GNAM! un’associazione eno-gastronomica che organizza eventi, corsi, ma che soprat-tutto intende insegnare la cultura del cibo. Attualmente GNAM! sta proponendo corsi di cucina con chef importan-ti, ultimo in ordine di tempo quello con la chef Emanuela Tommolini e il nutrizionista Paolo De Cristofaro.«Qualsiasi lavoro io faccia, -conclude Mario- che sia una foto, una mostra o un’etichetta, è il risultato di tutte le mie esperienze di vita unite alla tecnica. I luoghi che ho visitato, le persone che ho incontrato mi hanno contami-nato e tutto ciò si riscontra nel mio lavoro. Io sono nato così, questa era per forza la mia vita, un percorso naturale il mio, non ci sono diventato creativo, non avrei potuto fare altro». Un storia questa di Mario Di Paolo che prova come si possa lavorare con qualità e professionalità con nomi in-ternazionali pur stando in un piccolo paesino in provincia di Pescara

arte & Co.

» Due immagini dello “Spazio Di Paolo”

» Alcune etichette realizzate da Mario Di Paolo

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Quel calice destinato alla periferia di Pescara

arte & Co. in CorniCe

ll’indomani della rimozione del calice di Toyo Ito da piazza del-la Rinascita a Pescara, per un

intervento di restauro reso necessario dopo soli 64 giorni dalla sua inaugura-zione nel 2009 e finalmente commissio-nato, è necessario aprire una parentesi sul tormentato rapporto tra città e arte contemporanea. Da una parte moltissime amministra-zioni pubbliche in tutta Italia, dagli anni ‘70 ad oggi, hanno cercato di aprirsi alle forme artistiche più innova-tive e pubblicamente riconosciute come autorevoli sul panorama internazionale, dall’altra un vero e proprio dialogo tra vecchio e nuovo non si è mai instaura-to. Per questo la Montagna del sale di Mimmo Paladino di fronte al Duomo di Milano è stata tollerata, ma solo in quanto installazione temporanea, men-tre il dito medio di Maurizio Cattelan alzato alla Borsa continua a suscitare reazioni di ogni tipo.Diverso destino è toccato a lavori di alcuni fra gli artisti più quotati, che si sono dovuti piegare al volere di cittadini indignati e risoluti, che hanno alimentato polemiche finché non hanno visto le loro città liberate da opere scandalosamente moderne. È il caso del Ragazzo con la rana di Charles Ray, che a venezia ha restituito il posto a un lampione dell’Ottocento. Con Huge Wine Glass di Ito siamo di fronte a una situazione ben più com-plessa, in quanto la circostanza della rottura (dovuta o meno a una negli-genza da parte della Clax Italia, che l’ha realizzato e ora dovrà restaurarlo) è diventata un pretesto per liberarsi di

un’opera pubblica che ha suscitato fin dal principio il malcontento popolare, vuoi per i suoi canoni estetici di certo non facili, vuoi per la spesa di oltre un milione di euro sostenuta dal Comune di Pescara per averla.Dunque è certo che l’opera non tornerà mai più nella sua posizione origina-le, ma verrà relegata alla periferia, probabilmente alla zona del tribunale, con tanto di scuse sulla vicinanza alla Facoltà di Architettura, essendo Toyo Ito un architetto di fama mondiale, e sulla creazione di un polo artistico, insieme con la fontana di Spalletti e la non lontana sede della Fater di Massi-miliano Fuksas.Col fiato sospeso abbiamo atteso il risultato di un sondaggio indetto dal Comune, in cui si chiedeva ai cittadini di votare in merito alla riqualificazione di piazza della Rinascita e, come era prevedibile, a scapito di un’opera monu-mentale di un maestro storico e di una scultura realizzata da un giovane talen-to scelto grazie a un concorso pubblico, è stata abbracciata la proposta di una fontana con giochi d’acqua. C’è man-cato poco che passasse l’idea di mettere aiuole e panchine, seconda votata nel sondaggio.E mentre questo dato ci porta a chie-derci se sia davvero giusto dare voce alla volontà popolare quando si tratta di arte contemporanea, riflettiamo sul fatto che è stato appena conferito a Toyo Ito il Premio Pritzker, sorta di Nobel per l’architettura, e forse l’idea di rivedere Huge Wine Glass al centro di Pescara non ci sembrerà poi così assurda

Nuova collocazione per l’opera di Toyo Ito dopo l’atteso restauro

A

» di Chiara Strozzieri

» Toyo Ito, Huge Wine Glass

» Charles Ray, Ragazzo con la rana

» Maurizio Cattelan, L.o.v.e.

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www.chiusagrande.it

mos

aica

onlin

e.it

IL PRIMO BIO-SPUMANTEMETODO CLASSICO D’ABRUZZO

Un nu

ovo mond

o si apr

e a te

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arte & Co.

Bla Bla Design Workshop

arlare di ceramica significa par-lare di economia. È quanto han-no voluto dimostrare due esperti

di argilla, Dario Oggiano e Elisabetta Di Bucchianico titolari dell’Officina delle Invenzioni e fondatori del marchio di autoproduzione Arago Design, insieme a Daniela Mauer giovane designer milane-se, anche docente presso Naba_Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, con il “Bla Bla design workshop”. Per tre giorni, il Liceo Artistico Statale “F.A. Grue” di Castelli, Città della Ceramica abruzzese, incastonata tra le vette del Monte Camicia e il Gran Sasso d’Italia, famosa per la produzione di maioli-che, ha ospitato il workshop, a cura di ArDe, Artigianato e Design, mettendo a disposizione i suoi spazi e la competenza tecnica dei docenti dei laboratori. Nei tre giorni di full immersion nel mondo della “creatività ceramica”, i parteci-panti si sono dedicati ad operazioni di scomposizione delle forme del catalogo tradizionale castellano e di ricerca delle parole dimenticate o nascoste nelle forme archetipe. Le successive opera-zioni di riassemblaggio a cui ciascun

progettista si è dedicato ha generato un nuovo catalogo parlante di “manifesti in ceramica” che testimoniano quanto an-cora hanno da dire le forme tradizionali e anticipano quanto potrà raccontare la maiolica della Castelli di domani. E’ sta-to messo a disposizione dei partecipanti un abaco di oggetti della tradizione da alcune botteghe di Castelli. La parola assegnata è stata interpretata attraverso la “scomposizione” e “ricomposizione” degli elementi di questo abaco. Ogni “collage” è stato poi verificato attraverso un modello fisico in argilla, realizzato con il supporto dei docenti della scuola. L’operazione di “collage” ha generato una famiglia di oggetti compendio del catalogo tradizionale, ricombinati per definire un lessico nuovo.Tutto questo ha consentito di dimostrare che i linguaggi tradizionali possono esse-re ricombinati in forme contemporanee appetibili e che il giovane creativo può re-instaurare con la storia un rapporto affettivo, fruttuoso e soddisfacente. Al workshop ha preso parte un ospite d’ec-cezione, Paolo Ulian, designer di respiro internazionale

La nuova vita della ceramica parte da Castelli

P

» di Marcella Pace - foto concesse da Dario Oggiano e Elisabetta Di Bucchianico, di Emanuela Amadio

» Dal basso, Elisabetta Di Bucchianico, Danuela Mauer e Dario Oggiano, i tre docenti e organizzatori del workshop

» Uno dei partecipanti al corso, durante la fase di realizzazione di un prototipo

» Uno dei risultati della tre giorni, il Prototipo Spiritualità » Osservazione degli archetipi castellani

» Tutto il gruppo che ha preso parteal workshop

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arte & Co.

MutaForma, la Prima Biennaled’Arte giovane abruzzese

a mostra d’arte contemporanea pone uno sguardo alla multime-dialità e al futuro. Lo scopo è presentare 22 artisti abruzzesi,

con un occhio attento ai giovani talenti, collocandoli in un dialogo aperto e costante alle nuove tecnologie. Undici giovani artisti abruzzesi interagi-ranno in coppia con altrettante perso-nalità abruzzesi più grandi e affermate, residenti fuori regione, che contribuiran-no ad affinare la loro conoscenza con gli usi di linguaggi differenti, per ampliare lo spettro della sperimentazione valoriz-zandone il sapere in un processo costante di condivisione.Pittura, architettura, scultura, roboti-ca, netart, teatro biomeccanico, sound engineering e lighting design, saranno

alcuni degli elementi che racconteranno un percorso d’interazione, concepito in strutture articolate, in movimento e contaminazione, disposte a rinnovare paesaggi visivi e sensoriali.L’impatto fra tradizione e innovazione, sarà il sistema di relazioni che articolerà l’avvenimento voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Francavilla al Mare, in collaborazione con Commu-nite srl e A.c. Contemporary, a cura di Lucia Zappacosta.La mostra sarà allestita al Mu.Mi di Francavilla dall’8 marzo al 13 aprile. Nell’arco della mostra ogni week end sarà inaugurato un evento per attirare un pubblico diversificato in un mu-seo che necessita di attività per essere frequentato

La mostra sarà allestita al Mu.Mi di Francavilla dall’8 marzo al 13 aprile

L

» a cura della redazione - foto concesse da MutaForma

1. Rashid Urì e Enzo Calabrese (pittore e architetto)2. Gloria Sulli e Luigi Pagliarini (scultura e robotica)

3. Bianconiglio e Francescpaolo Isidoro (pittore e regista teatro biomeccanico)4. Jukuki e Danny Jorket (animazione e sculture)

5. Matteo Liberi e Jay Artworx (aka Dj Batman) (pittura writing e sound engineering, produttore musicale)6. Vice e Globster (concettuale e sound engineering)

7. Antonio Di Biase e Caterina De Nicola (installazione audio e installazione concettuale)8. Bruno Cerasi e Giustino Di Gregorio (installazione e light designer)

9. Jaromil e Scie comiche net art e gruppo giovani autori di satira)10. Iolanda Di Buonaventura e Max Leggieri (fotografa e sviluppo app/interazione pubblico)

11. Lorenzo Kamerlengo e Catodo (videomapping e creative coder / arte genrativa)

Gli artisti

» La locandina della BiennaleMutaForma

» Watching Godiva di I. Di Bonaventura e M. Leggieri, una delle opere esposte

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arte & Co.

Rivista Abruzzese, la nostra storia

utti sappiamo come sia importan-te per ogni cittadino conoscere la storia della nazione a cui appar-

tiene. Ma non è meno importante cono-scere la storia della propria terra, quella limitata alla regione in cui si è nati e cresciuti. E’ la storia locale che svilup-pa il nostro senso di identità facendoci inorgoglire per quanto realizzato dai nostri Padri. Perciò il prof. Francesco verlengia, a lungo direttore della Biblio-teca De Meis di Chieti, nel 1947 fondò la Rivista Abruzzese: sequenza trimestrale, tutta in bianco e nero, orgogliosa di non ospitare nessuna forma di pubblicità né di chiedere aiuti agli Enti. vive di soli abbonati. Nel 1961, alla direzione della rivista, al prof. verlengia subentrò il gio-vane prof. Emiliano Giancristofaro, già suo collaboratore. Molti sono gli scrittori della rivista tra i quali Franco Batti-stella, Alfonso Di Nola, Donatangelo Lupinetti, Corrado Marciani, Giuseppe Profeta, Beniamino Rasetti, Umberto Russo... Tra gli argomenti trattati, ricordiamo, di Aristide vecchioni, Rocco Carabba una vita per la cultura, n.1 del 2005, che è una dotta recensione del “saggio di avvincente fascino affabula-torio e di rigorosa ricostruzione storico-letteraria” scritto da Lia Giancristofaro – doc. di Sociologia all’Università di Chieti ed ora direttrice della Rivista Abruzzese –sul tipografo-editore di Lan-ciano. Eide Spedicato Jengo, docente di Sociologia all’Università di Chieti, n.2 del 2012, in L’Aquila, La cifra simbo-lica di una città ferita, si chiede se la città devastata dal terremoto del 2009 potrà riconfermare la sua immagine

di “museo diffuso”. Serena Di Genova, dottoressa in Etnologia, nel S. Domenico dei serpenti,n.1 del 2005, racconta la festa del protettore di Cocullo - nella Marsica - quando i serpenti si avvin-ghiano alla statua del Santo. Gabriella Albertini, artista, nel Palazzo de Majo di Chieti, l’inaugurazione di uno splendido museo, n. 3 del 2012, descrive le varie raccolte d’arte in mostra e “La figlia di Iorio” esposta nella Sala Convegni del meraviglioso Palazzo finemente restau-rato dalla Carichieti. Si tratta di una delle prove del capolavoro michettiano, una versione più ombrosa e inquietante di quella esposta a Pescara, nel Palazzo della Provincia. Maria Cristina Rossi ri-ferisce di un convegno di studi dedicato alla cattedrale di Atri, n.4 del 2013, nel periodo anteriore ad Andrea Di Litio, e non è mancato il ricordo della bellissima Croce di cristallo di rocca. Dal passato si passa al presente leggendo la seconda e terza di copertina dove Emiliano Gian-cristofaro allieta i lettori con mordaci osservazioni sulla società attuale. E non meno interessante è la parte dedica-ta alle recensioni di libri. La Rivista Abruzzese si fa anche Editrice con la pubblicazione di libri che, con eccesso di modestia, definisce Quaderni, anche se a volte si tratta di libri in carta patinata e sopracopertina illustrata. La città di Lanciano che pubblica questa gloriosa rivista, vanta una vitalità antica: nel 1500 vendeva lana alla Repubblica aristocratica di Ragusa, oggi Dubrov-nik come risulta dal libro “L’Abruzzo e la Repubblica di Ragusa” di Antonio Farese e vincenzo Sottanella

Conosciamo una preziosa pubblicazione periodica che parla del nostro territorio e della nostra storia, un modo per conoscere ed approfondire meglio l’Abruzzo che molti non raccontano

T

» di Ettore Di Silvestre - foto concesse da Rivista Abruzzese

» La copertina della Rivista Abruzzese

» La statua di San Domenico nel corso dei festeggiamenti a Cocullo

» La gloriosa Cattedrale di Atri (TE)

RIVISTA ABRUZZESE via Cesare Fagiani 37,66034 Lanciano Abbonamento 2014 Euro 30,00 tel. 0872 [email protected] - www.rivista-abruzzese.it

Approfondimenti e contatti

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La cena in baita dell’Ais che ha visto protagonisti i vini di Feudo Antico

Amnesty International premia l’azienda dolciaria Gelco

L’edizione 2014 di Ama, Anteprima Montepulciano D’Abruzzo

aBrUZZo CooL

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Senza un monitoraggio costante e un controllo tecnico professionale ogni impianto fotovoltaico rischia di trasformarsi nel tempo in un investimento deludente che non sfrutta le potenzialità economiche offerte dai contributi GSE sull’energia prodotta. Per questo chi desidera la massima efficienza si affida a Solis, il leader di settore che scongiura malfunzionamenti e cali di produttività grazie all’istallazione di un controllo a distanza su ogni impianto. Chiama subito il nostro numero verde e scopri come far fruttare al meglio il tuo investimento nel fotovoltaico.

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