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Festa delle Erbe: Festa delle Erbe: curiosità e storia curiosità e storia Dr.ssa Teresa De Monte

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Festa delle Erbe:Festa delle Erbe:curiosità e storiacuriosità e storia

Dr.ssa Teresa De Monte

ERBA CIPOLLINA

Nomi comuni e regionali: Aglio cipollino, Cipolla porraia, Erba di Provenza Porro sottiledi Provenza, Porro sottile

Cipollina: dal latino tardo cepu lla(m) diminutivo di cepaCipollina: dal latino tardo cepu-lla(m), diminutivo di cepa, di origine sconosciuta.Il latino Allium secondo alcuni autori deriva dal celticoIl latino Allium, secondo alcuni autori, deriva dal celtico,con il significato di aspro e pungente, chiaramenteriferito al suo saporeriferito al suo sapore.Si sa da Plinio che i Greci chiamavano questa piantagetion e i Latini pallacanagetion e i Latini pallacana.

Erba CipollinaErba Cipollina

Arabo..........................SoinArabo..........................SoinCinese .........................Xi xiang cong, Ta-suanDanese........................PurløgDanese........................PurløgFrancese .....................Ciboulette, CivetteGiapponese...............AsatsukippInglese/Americano....Chives, RockamboleOlandese....................BieslookPolacco.......................SzczypiorSpagnolo....................Cebolleta, Cebollino,

Ajo pardo, Ajo moriscoSvedese......................GräslökTedesco......................SchnittlauchTurco...........................Yabansarimsag˘ i

L’erba cipollina (Allium schoenoprasum L.)Lerba cipollina (Allium schoenoprasum L.)

è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Liliaceae p p goriginaria del nord Europa, Asia e America del Nord (Canada), e cresce in località fredde e temperato-fredde; ( ), p ;molto diffusa negli orti domestici, e molto resistente all'attacco dei parassiti, l’erba cipollina è una pianta aromatica dalle foglie profumate che ricordano il gusto della cipolla; possiede un bulbo ovale rivestito da tuniche grigio-brune e foglie a steli cavi, cilindrici e lunghi fino a 40 cm di un colore verde intenso; fi i d l l fi fiori, di colore rosa-violetto, sono riuniti in infiorescenze

più o meno sferiche avvolte da una membrana che cade al t d ll fi itmomento della fioritura.

Conosciuta fin dai tempi antichi l’erba cipollina vieneConosciuta fin dai tempi antichi, l’erba cipollina viene menzionata in numerose ricette da Apicio, ma solo nel Medioevo inizia ad essere coltivata per il suo usoMedioevo inizia ad essere coltivata per il suo uso gastronomico.

I popoli Celtici le attribuivano proprietà magiche, e la usavano per togliere il malocchio o qualsiasi incantesimousavano per togliere il malocchio o qualsiasi incantesimo negativo;

il nome allium deriva dal celtico e significa caldo, bruciante.bruciante.

Quando acquistate l’erba cipollina il suo colore deve essere brillante e vivo, le sue foglie carnose, dritte e toniche, dall’aroma consistente.

L'erba cipollina viene generalmente raccolta e utilizzata fresca; può però essere conservata in frigorifero nello scomparto della frutta e verdura per 3-4 giorni circa,

òoppure può essere surgelata, e conservata in sacchetti di plastica ben chiusi o in contenitori con tappo ermetico, d t t t li t d lli i t idopo essere stata tagliata ad anelli, ma non essiccata in quanto mal sopporta questo trattamento (anche se in

i i t h di id t t )commercio si trova anche disidratata).

L’erba cipollina contiene vitamina C, fosforo, e poligoelementi.

Ha diverse proprietà: depurative, digestive e diuretiche, inoltre è un ottimo antisettico, cicatrizzante espettorante, lassativo, cardiotonico e stimolante. In antichità veniva usata per stimolare l'appetito.

Dioscoride assicura che un unguento a base di cenered’ li “f i i lli ti l i ”d’aglio “fa rinascere i capelli cascati per pelagione”.

Anticamente sono state attribuite all’Erba cipollinaAnticamente sono state attribuite all’Erba cipollinaanche proprietà afrodisiache.

In cucina è largamente utilizzata perché esalta il sapore dei cibidei cibi.

C riositàCuriosità

Pare che i cuochi più pignoli, per sfruttare al meglio le qualità aromatiche dell’erba cipollina la tengano comequalità aromatiche dell erba cipollina, la tengano come pianta da vaso e se ne servano solo al momento dell'effettivo utilizzo tagliandola al momento dalla suadell effettivo utilizzo, tagliandola al momento dalla sua collocazione, sciacquandola velocemente e sminuzzandola con le forbicisminuzzandola con le forbici.

CITAZIONI

L’aglio, in generale, veniva anche considerato rimedio ffi i l i t li t il d i tiefficace per i veleni mortali e contro il morso dei serpenti e

degli animali rabbiosi, come sentenzia ild t R i it ti S l i i d i hduecentesco Regimen sanitatis Salerni, in due versi che forse non hanno bisogno di traduzione“Allia nux ruta pyra raphanus et theriaca;Allia, nux, ruta, pyra, raphanus et theriaca;haec sunt antidotum contra mortale venenum.”ma che è comunque divertente leggere nella ottocentescama che è comunque divertente leggere nella ottocentesca vivace versione in rima che ne ha dato Pietro Magenta:CAPO XIII CONTRAVVELENICAPO XIII. CONTRAVVELENI

“Contro ai tossici funestibuoni antidoti son questi:buoni antidoti son questi:ruta, rafano, aglio e verateriaca e noci e pera.”teriaca e noci e pera.

TARÀSSACOTARÀSSACO

NOME SCIENTIFICO: taraxacum officinale

NOMI DIALETTALI: dente di leone, soffione, , ,piscialetto, ingrassaporci, bofarella, soffiùn, cicoria selvaggia, cicoria matta, cicoria burda

DESCRIZIONE: il nome deriva dall'arabo e significa pianta g pda insalata. Erbacea perenne tra le più comuni nelle zone europee, originaria dell'Asia e in seguito importata in altre regioni, è tra le infestanti più utili. Appartiene alla grande famiglia delle composite, la si trova nei campi, pascoli, boschi, cresce bene nei terreni azotati, in qualsiasi posizione fino a circa 2000 metri.

Radice cilindrica, carnosa contenente lattice, da cui si il f li tt f lt l h d t ll t hsviluppano foglie a rosetta, folte, lunghe, dentellate che

raggiungono i 30-50 cm. In natura esistono varie specie di taràssaco alte o nane con foglie ovali strette o floscetaràssaco, alte o nane, con foglie ovali, strette o flosce, erette o a rosetta raso tessa, con frutti di diverso colore, ma tutte inconfondibili I fiori giallo dorati a forma di grandetutte inconfondibili. I fiori, giallo dorati a forma di grande capolino sono presenti da marzo a novembre.

l l l d l lSolitamente si aprono solo al sorgere del sole, chiudendosi quando è notte o il cielo è nuvoloso. D i fi i i il i it l bi h f d i iDai fiori si sviluppano in seguito le bianche sfere dei semi pennati che volano via al soffio del vento. Si p od ce pe semina dalla p ima e a all'a t nnoSi produce per semina dalla primavera all'autunno. Si consiglia di coltivare la pianta come annuale, raccogliendola con la radice invece di tagliarla alla baseraccogliendola con la radice invece di tagliarla alla base delle foglie, per evitare che il sapore diventi troppo amaroamaro. Il taràssaco non risulta conosciuto per le sue qualità in Europa prima del XV secolo infatti nessun testo diEuropa prima del XV secolo, infatti nessun testo di medicina ne parla, mentre gli arabi ne parlano già a partire dal XI secolo Dal XVI secolo è presente comepartire dal XI secolo. Dal XVI secolo è presente come "droga" ufficiale presso i farmacisti che la indicavano come Herba taraxacom o Herba urinaria.come Herba taraxacom o Herba urinaria.

RACCOLTA-CONSERVAZIONE: radice che andrebbe tagliata a fette, per il lungo o a dischi, da essiccare all'aria o in forno, e da

i i di l iconservare in vasi di vetro al riparo dall'umidità e dalla polvere. L f li d ll i ll' t dLe foglie dalla primavera all'autunno, da mangiare in insalata crude o lessate, da essiccare e conservare in sacchettiessiccare e conservare in sacchetti. I fiori si usano sia freschi bolliti sia secchi e conservati come le foglieconservati come le foglie.

PREPARAZIONI Infuso: 25 g di foglie secche in un litro d’acqua bollente, togliere dal fuoco coprire, lasciare raffreddare, filtrare e bere.

Decotto di radici: bollire per quindici minuti in una tazza di acqua 10 g di radici. Raffreddare, filtrare e bere.

Decotto di radici e foglie: in un litro d'acqua fredda sminuzzare 40 g di radici e foglie portare a bollore cuocere per 10 minuti40 g di radici e foglie, portare a bollore, cuocere per 10 minuti. Lasciar raffreddare, filtrare e bere.

Succo di radice: centrifugare radici colte in autunno fino ad ottenere 100 g di succo. Può essere consumato fresco, addolcito con un poco di zucchero o miele se non si sopporta il sapore amaro Per conservarlozucchero o miele se non si sopporta il sapore amaro. Per conservarlo, aggiungere 20 g di alcol da liquori, travasare in una boccetta scura a chiusura ermetica e conservare in luogo fresco e asciutto.

Tintura: si acquista in erboristeria. Per prepararla, macerare 20 g di radice essiccate e sminuzzate in 80 g di alcol a 20° Trascorsi 15 giorniradice essiccate e sminuzzate in 80 g di alcol a 20 . Trascorsi 15 giorni filtrare. La dose consigliata è di 50 gocce tre volte al giorno.

BELLEZZA

Crema per pelli secche e mature: riscaldare a fuoco d t 25 l di li di i 25 l di li di j j bmoderato 25 ml di olio di soia e 25 ml di olio di jojoba.

Sciogliere a bagnomaria 25 g di burro di cacao.

Amalgamare oli e burro. Fondere 15 g di cera d'api e mescolarla al resto del composto fino ad ottenere unamescolarla al resto del composto fino ad ottenere una miscela omogenea. Intiepidire 25 ml d'infuso di tarassaco, aggiungere 0 65 ml di borace mischiare tutti i composti eaggiungere 0,65 ml di borace, mischiare tutti i composti e lasciar raffreddare.

Quando incomincia a rapprendersi, unire 5 gocce di olio essenziale di neroli Conservare in vasetti scuri con tappo aessenziale di neroli. Conservare in vasetti scuri con tappo a vite, lontano da fonti di calore.

Usare come una comune crema mattina e sera.

Lozione per schiarire macchie, efelidi e migliorare ilLozione per schiarire macchie, efelidi e migliorare il colorito giallastro: usare quotidianamente un infuso di fiori per lavare direttamente il viso, lasciando asciugare il p , gpreparato sulla pelle.

ALTRI USI: in cucina il taràssaco si usa come contorno, in insalata crudo, o lessato, anche ripassato in padella. I petali dei fiori possono essere consumati in insalata. Le radici, essiccate e abbrustolite, sono usate come succedaneo del caffè. Tutte le parti della pianta sono impiegate nella preparazione di vini, liquori, aperitivi, birra.

In Russia, il lattice di una specie di taràssaco chiamato kok-h i è i l t ti l t til ll d i disaghyz si è rivelato particolarmente utile nella produzione di

caucciù sintetico.

LINGUAGGIO DEI FIORI: è considerata la pianta della profezia e della fedeltàprofezia e della fedeltà.

ANEDDOTI E CREDENZE: la prima attribuzione la siANEDDOTI E CREDENZE: la prima attribuzione la si deve al fatto che, secondo la tradizione, se si esprime un desiderio e con un sol soffio si fanno volare tutti i semi del pollone, il desiderio si avvererà.

La seconda potrebbe derivare dalla caparbietà di questa pianta, che cresce ovunque, anche dove non è desiderata, e che sopravvive e si riproduce facilmente e velocemente.

CURIOSITA'CURIOSITA

Del tarassaco non si ha notizia prima del 1400 Nel 1546Del tarassaco non si ha notizia prima del 1400. Nel 1546 Bock lo definisce un diuretico; Tabernaemontanus, un farmacista tedesco vissuto nel 1500 definisce il tarassacofarmacista tedesco vissuto nel 1500 definisce il tarassaco una pianta dalle virtù ineguagliabili. Ma è solo nel XX secolo che si scopre veramente questaMa è solo nel XX secolo che si scopre veramente questa pianta tanto che la terapia a base di tarassaco viene chiamata "tarassacoterapia".chiamata tarassacoterapia .

AVVERTENZEFare attenzione al latice che fuoriesce quando si tagliano le foglie o gli steli che se ingerito può essere tossico. g g g p

Curiosità

Dall’ortica in Germania si ricavano anche delle fibre tessili usate in Europa durante la prima guerra mondiale. Oggi sono ancore impiegate da popolazioni primitivedell’Asia settentrionale che ne ricavano undell Asia settentrionale che ne ricavano un rozzo tessuto.

Gli Ostiachi, una popolazione della Siberia occidentale, lasciano crescere l’ortica intorno alle loro abitazioni per ricavarne fibre tessilialle loro abitazioni per ricavarne fibre tessili che forniscono una speciale tela verde, praticamente indistruttibile. Una volta questa tela era fabbricata dalla Cina all’Europa settentrionale, come testimoniano alcune fiabe popolaripopolari.Ultimamente l'hanno usata i tedeschi per le loro uniformi durante la seconda guerra gmondiale.

Miti e leggendeMiti e leggende

L’ortica che brucia rappresenta il fuoco dell’inferno.Lortica che brucia rappresenta il fuoco dell inferno.Nel Canavese, in Piemonte, i contadini sostenevano che, portando dell’ortica su di sé, ci si poteva preservare daportando dell ortica su di sé, ci si poteva preservare da ogni maleficio.

In Tirolo, quando scoppia un temporale, si gettano delle ortiche nel focolare per allontanare ogni pericolo. p g p

Proverbi“Più dura che un sasso e più pungente d’un ortica”“È come l’ortica che a toccarla punge”“Ci crescono l’ortiche" (detto di luogo abbandonato)“Gettare la tonaca (o il saio) alle ortiche" (spretarsi)

LINGUAGGIO DEI FIORI: secondo la tradizione èLINGUAGGIO DEI FIORI: secondo la tradizione è prettamente femminile e significa "Sono sorda alle tue promesse e alle tue galanterie". p g

ANEDDOTI E CREDENZE: conosciuta dalla più remota pantichità per usi alimentari e medicinali, nel XVIII secolo è stata usata anche per confezionare un tessuto. I centri erano Lipsia e la Piccardia. Il metodo era stato ripreso durante il periodo dell’autarchia, ma abbandonato di nuovo per l’alto costo. La lavorazione consisteva nel trattare gli steli con

l l l ll’ammoniaca, lavarli in acqua corrente, asciugarli all’aria libera, gremolarli e lavorarli infine come il lino.

Dell'ortica esistono numerose specie tra le quali ricordiamo ùle più importanti:

URTICA DIOICAURTICA DIOICAL'Urtica dioica, pianta perenne, come dice il nome stesso è

i t di i l di h i i t h tuna pianta dioica vale a dire che ci sono piante che portano solo fiori femminili e piante che portano solo fiori maschili.

A prima vista si riconoscono facilmente in quanto nelle "piante femminili" i fiori sono riuniti in spighe pendulepiante femminili i fiori sono riuniti in spighe pendule mentre nelle "piante maschili" i fiori sono riuniti in spighe erette (oltre ovviamente ai diversi organi di riproduzioneerette (oltre ovviamente ai diversi organi di riproduzione facilmente riconoscibili).

URTICA URENS

L'Urtica urens ha le stesse caratteristiche del genere. A diff d ll'O ti di i è i t l è didifferenza dell'Ortica dioica è una pianta annuale, è di dimensioni inferiori ed è monoica vale a dire che porta nello stesso individuo sia fiori femminili che fiori maschilinello stesso individuo sia fiori femminili che fiori maschili ed è molto più urticante.

Esiste una specie chiamata Ortica bianca che inEsiste una specie chiamata Ortica bianca che in realtà non è un'ortica anche se viene spesso scambiata per essaper essa.

Si tratta del LAMIUM ALBUM, appartenente alla famigliaSi tratta del LAMIUM ALBUM, appartenente alla famiglia delle Labiatae e che si riconosce molto facilmente in quanto possiede i fiori bianchi caratteristici della famiglia q p gcon il grande petalo superiore a forma di barchetta capovolta e per il colore verde chiarissimo delle foglie. p p g

L'Ortica bianca pur essendo una pianta ricoperta di peli, non è urticante e non possiede le proprietà terapeutiche del genere Urtica anzi se ne sconsiglia l'uso in quanto pare che contenga amine.

PROPRIETA‘PROPRIETA

L'ortica è tra le piante selvatiche sicuramente la più p papprezzata.Sia l'Urtica dioica che l'Urtica urens sono utilizzate per le ploro proprietà. E' una pianta ricca di vitamina C, clorofilla, sali minerali (silicio, ferro, calcio, manganese e potassio), carotene, acido formico, acido gallico, acido folico, tannino, istamina, acetilcolina. Grazie ai suoi componenti l'ortica è una pianta emostatica, antireumatica, cicatrizzante, vasocostrittrice e antiflogistica.

COME SI UTILIZZACOME SI UTILIZZA

L'ortica può essere usata come decotto, come succo, come p , ,infuso, sciroppo o semplicemente cruda come disintossicante, depuratore e tonico dell'organismo , p gaiutando ad eliminare gli acidi urici, nelle affezioni intestinali, per l'artrite, per l'anemia.

Ha inoltre un forte potere emostatico e antiemorragico e astringente intestinale.

l d l f b lUtilizzando esternamente il succo fresco combatte la perdita dei capelli e rinforza il cuoio capelluto. E' lt ffi i di b f f dE' molto efficace in caso di seborrea, forfora, acne ed eczema.

Cataplasmi delle foglie di ortica sbollentate e tritate sonoCataplasmi delle foglie di ortica sbollentate e tritate sono ottime per le irritazioni cutanee e per le ferite in quanto ha un effetto cicatrizzanteun effetto cicatrizzante.

Combatte efficacemente la pelle grassa.Combatte efficacemente la pelle grassa.

Previa bollitura viene usate per le minestre ed i risotti o le pfrittate. Si può utilizzare come sostitutivo in tutte quelle pietanza che utilizzano spinaci perchè ha un gusto p p p gastringente e leggermente acidulo, molto gradevole.

Dell'ortica non devono essere consumati o comunque utilizzati i semi.

CURIOSITA'CURIOSITA'

Il ti d i d l l ti " b i " iIl nome ortica deriva dal latino "urere = bruciare" in riferimento ai suoi peli urticanti.

L'ortica essendo molto ricca di sali minerali e clorofilla è un ottimo fertilizzante per le piante d'appartamento cheottimo fertilizzante per le piante d appartamento che potranno essere annaffiate con l'acqua nella quale sono state lasciate a macerare per circa 7 gg delle foglie distate lasciate a macerare per circa 7 gg delle foglie di ortica (500 gr per 5 litri d'acqua).

In molte tradizioni popolari che si ritrovano in tutta l'Europa centrale, si crede che una pianta di Ortical Europa centrale, si crede che una pianta di Ortica allontani i fulmini se gettate nel focolare.

In passato con l'ortica si usava flagellare le parti doloranti p g pdel corpo affette da dolori reumatici perchè stimolava benefiche reazioni.

Questo non deve stupire se si pensa che i reumatismi vengono curati anche con la puntura delle api.

Al d l i hAltre credenze popolari sostengono che portare con se una pianta di ortica allontani influssi negativi e quindi si sarebbe l i d i l fi ial riparo dai malefici.

L'Ortica considerando la sua ricchezza di principi attivi èL'Ortica, considerando la sua ricchezza di principi attivi è un'ottima pianta foraggera per gli animali.

In passato dai fusti delle piante di Ortica si ricavavano fibreIn passato dai fusti delle piante di Ortica si ricavavano fibre tessili praticamente indistruttibili, simili alla canapa.

Questa pratica è ancora diffusa in alcune popolazioni della Siberia occidentale. Inoltre è un'ottimo colorante per i tessuti pdelicati quali la lana: le foglie tingono di verde mentre le radici di giallo.

L'ortica, pur essendo considerata una pianta infestante, esplica numerosi effetti benefici sulle piante che le sono vicine, in particolare verso le piante aromatiche nelle quali fa

l l laumentare il contenuto in oli essenziali. L'Ortica ha anche un'azione insetticida: facendo macerare le f li i 12 i i tti b fi idfoglie per circa 12 ore in acqua si ottiene un buon aficida. A livello industriale l'ortica viene utilizzata per estrarre la clo ofilla della q ale è icchissimaclorofilla della quale è ricchissima.

Se inavvertitamente si tocca l t d ll i t diqualunque parte della pianta di

ortica, si ha una forte sensazione di b i d t ll'i t idi bruciore dovuta all'istamina, all'acetilcolina e all'acido formico tutte sostanze contenute nei pelitutte sostanze contenute nei peli che appena vengono toccati si rompono iniettando le sostanzerompono iniettando le sostanze urticanti.

E' meglio non sfregarsi ma aspettare qualche minuto ed ilaspettare qualche minuto ed il prurito passa da solo senza ulteriori effetti collaterali. Si puòulteriori effetti collaterali. Si può però trovare immediato sollievo passando del bicarbonato umido opassando del bicarbonato umido o del succo di acetosa.

L'Ortica ha diversi significatiL'Ortica ha diversi significati.

Si dice "essere pungente come l'ortica" per significare unaSi dice essere pungente come l ortica per significare una persona che ferisce con le sue parole, oppure di una casa abbandonata si dice "ci crescono le ortiche" in riferimento alabbandonata si dice ci crescono le ortiche in riferimento al fatto che l'ortica cresce nei luoghi incolti.

Un altro detto popolare è "gettare la tonaca all'ortica" in riferimento al fatto che viene abbandonata fuori mano.riferimento al fatto che viene abbandonata fuori mano.

Il suo significato è comunque positivo in quanto considerataIl suo significato è comunque positivo in quanto considerata una pianta solare ed ha quindi un significato propiziatorio positivo.p

GINEPRO (Juniperus communis L.) CARATTERISTICHE GENERALIGENERALIIl Ginepro, nome scientifico Juniperus communis L., appartiene alla famiglia delle Cupressaceae ed è una pianta presente in tuttapianta presente in tutta Europa fino ad un'altitudine di 2500 m. Le sue bacche, molto conosciute per l'aroma che danno alle pietanze tantodanno alle pietanze tanto d'avere dato il nome al genere, infatti la parola "Juneprus" deriva dal celtico che significa "acre".

PROPRIETA‘

il Ginepro contiene olio essenziale ricco di terpeni, acido ossalico, acido malico, resina, glucidi, acidi organici. Le sue proprietà sono: carminativo, depurativo, diuretico, emmenagogo, rubefacente, balsamico, antireumatico, tonico.

PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA

Del Ginepro si utilizzano i rametti più teneri, i frutti raccolti in autunno e poi rapidamente essiccati in luoghi ventilati perautunno e poi rapidamente essiccati in luoghi ventilati per evitare la formazione di muffe.

COME SI UTILIZZA

L'essenza e l'infuso di Ginepro si utilizzano per il meteorismo i bruciori di stomaco e per problemi diureticimeteorismo, i bruciori di stomaco e per problemi diuretici.

Le fumigazioni aiutano nelle malattie da raffreddamentoLe fumigazioni aiutano nelle malattie da raffreddamento.

Le frizioni con gli oli essenziali per i dolori reumaticiLe frizioni con gli oli essenziali per i dolori reumatici.

I lavaggi per le irritazioni cutanee.I lavaggi per le irritazioni cutanee.

Viene utilizzato in cucina come aromatizzante e nell'industria dei liquori.

AVVERTENZENon si deve abusare con l'uso delle bacche di Ginepro in quanto possono arrecare problemi dati dal suo olio essenziale ricco di terpenipossono arrecare problemi dati dal suo olio essenziale, ricco di terpeni.

Il LINGUAGGIO DELLA PIANTA

Il Ginepro in greco è chiamato "arkeuthos" dal verbo "arkéo = respingere un nemico" infatti era considerato in grado di proteggere sia dalle malattie che dagli spiriti maligni questo grazie ai suoi rami spinosi. In molti paesi c'era infatti l'abitudine di piantare il ginepro vicino alla casa e addirittura si colpivano con le fronde eventuali fessure o

d l hcrepe del muro per evitare che quei punti potessero diventare delle vie per le negatività, le malattie e gli spiriti

l imalvagi.

Angelo De Gubernatis (letterato e studioso soprattutto delleAngelo De Gubernatis (letterato e studioso soprattutto delle problematiche sociali nato a Torino nel 1840 e morto a Roma nel 1913) racconta che nel pistoiese c'era l'abitudine di appendere sulla porta di p pp pcasa un ramo di ginepro perchè si credeva che le streghe, alla sua vista, non potevano resistere dal contare i suoi aghi, ma siccome erano tanti perdevano il conto e così spazientite se ne andavanotanti, perdevano il conto e così spazientite se ne andavano.

In Germania si credeva che esisteva uno spirito benefico che pportava il nome della pianta "Frau Waccholder" e che se invocato con un particolare rituale faceva si che eventuali ladri che avevano rubato, riportassero il maltolto al legittimo proprietario.

Questo era legato al fatto che i rami spinosi e contorti del i f i d di bl l f d l l dginepro fossero in grado di bloccare la fuga del ladro.

U ' lt d di i i l h ll i iliUn'altra credenza, di origine norvegese voleva che alla vigilia di Natale le case venissero ornate con i rami di ginepro questo perchè si credeva che purificasse l'aria con il suoquesto perchè si credeva che purificasse l'aria con il suo profumo.

Queste sono solo alcune delle tante leggende che circondano questa splendida pianta, in parte cristianizzate attribuendo al ginepro (come a tante altre piante) il

i il i di l f d ll S F i liprivilegio di aver protetto la fuga della Sacra Famiglia inseguita dai soldati di Erode e Maria riconoscente l'avrebbe b d tt di d li h bb t l' dibenedetta predicendogli che avrebbe avuto l'onore di fornire il legno per croce di Cristo.

Teofrasto parla della silene e dal greco antico viene il nome i tifi l i d i il d bbi d " i l "scientifico, lasciandoci il dubbio se provenga da "sialon",

saliva (alcune varietà presentano una "bava" all'interno d ll i fi ) d l iti di Sil ldella infiorescenza) o dal mitico dio Sileno e la sua grossa pancia rotonda che ci rimanda alla forma del frutto.

Poi inizia un lungo periodo di oblio per la silene che non viene citata né dal medico erborista Castore Durante né vi èviene citata né dal medico-erborista Castore Durante né vi è traccia nei libri in cui il naturalista Costanzo Felici descrisse le erbe commestibili spontanee Idem per Pierre Lieutaghi ele erbe commestibili spontanee. Idem per Pierre Lieutaghi e "le livre des bonne herbes". Seri studi iniziati nel 1995 hanno confermato che si tratta diSeri studi iniziati nel 1995 hanno confermato che si tratta di un vero cibo-farmaco, dalle notevoli proprietà rimineralizzanti ed immunomodulatorie, ricco di silenosidi,rimineralizzanti ed immunomodulatorie, ricco di silenosidi, polisaccaridi pectinici e saponine.

La silene è conosciutissima in tutta Italia ed ogni luogo ha ilLa silene è conosciutissima in tutta Italia ed ogni luogo ha il suo nome e relativi aneddoti. Stridolo da stridere ricorda il suono della pianta stropicciataStridolo, da stridere, ricorda il suono della pianta stropicciata tra le mani; strigolo rimanda alle onnipresenti streghe (era compito delle donne la raccolta e gli usi vari delle erbe...);compito delle donne la raccolta e gli usi vari delle erbe...); erba schioppettina perché nessuno, bambino o no, resiste a scoppiarne i frutti...pp

Più curiosità suscita "cavoli della comare", rammentante il ,brusio delle pettegoli camari impiccioni ed "ammazzamogli", che rimanda al fenomeno del "restringimento" degli strigoli nella padella di cottura, dando prova al marito tradito della cuoca che "l'amante" si sia servito per primo...

l l l f h lMolto particolare la fioritura notturna che associa il nome della pianta a Selene, la dea-Luna greca (Per i più esperti d ti d ll li t i d h A t id led amanti delle lingue morte ricordo che Artemide e le sue

artemisie è altro discorso...), i profumati fiori sono impollinati da fa falle nott ne Se t o ate q alche b coimpollinati da farfalle notturne. Se trovate qualche bruco sappiate trattarsi della bella farfalla Hadena confusa, che vive in simbiosi con la silenevive in simbiosi con la silene.

Mi astengo dal fornire ricette sono sicura sia inutile perchèMi astengo dal fornire ricette, sono sicura sia inutile perchè il delicatissimo sapore della silene è apprezzato e conosciuto ovunqueconosciuto ovunque. A voi il compito di scrivere di zuppe, frittate e ripieni...

Strigolo sclopitStrigolo, sclopit…

Fioritura: da marzo ad settembre.Luoghi: prati, campi, ruderi, margini dei

i isentieri.Diffusione: è comune in tutta Italia tra la bassa pianura e la montagna.bassa pianura e la montagna.Altri nomi: Bubbolino, Erba del cucco.Sinonimi: Silene cucubalus, Silenei fl Silinflata, Silene venosa.Nomi locali: Verzitt (Lombardia).Famiglia:Cariofillacee.Famiglia:Cariofillacee.Genere: Silene vulgaris

C i i à il i d i d SilCuriosità: il termine deriva da Sileno, accompagnatore ebbro di Bacco, dal ventre rigonfio come il calice di questeventre rigonfio come il calice di queste piante.

Caratteristiche:pianta perenne con fusto eretto dalle caratteristiche moltopianta perenne con fusto eretto dalle caratteristiche molto variabili, giunge ad altezze di 20 - 60 cm; le foglie presentano forme diverse: da ovato lanceolate ale foglie presentano forme diverse: da ovato - lanceolate a ovali, di color verde - bluastre, glabre o talvolta pelose sui bordi;bordi; i fiori sono riuniti in pannocchie, penduli su peduncoli flessuosi lunghi 1 5 - 2 cm la corolla è formata da 5 petaliflessuosi, lunghi 1,5 2 cm, la corolla è formata da 5 petali bianchi bifidi, il calice è rigonfio con 20 nervature principali;il frutto è una capsula globosa - piriforme lunga 1,5 cmil frutto è una capsula globosa piriforme lunga 1,5 cm circa.

Il fiore di questa pianta è elemento comune nei ricordi d'infanzia di molte persone: chiuso con le pdita veniva fatto "scoppiettare" sul dorso della mano o sulla fronte!

LA MISTICANZA

Tradizioni contadine

Per festeggiare la primavera, l’ideale è comporre un insieme di erbe, di germogli di steli e di foglie diversi come suggerisce la famosa misticanzagermogli, di steli e di foglie diversi, come suggerisce la famosa misticanza, sempre più rara da trovare sui banchi degli ortolani, anche là dove la tradizione è radicata.

A Roma, per esempio, e in tutto il Lazio, ma anche in Umbria, nelle Marche per esempio sui Monti Sibillini in ToscanaMarche, per esempio sui Monti Sibillini, in Toscana.

La vera misticanza, che persino nel nome ha un sapore antico, con quel tanto di ricercato che ha il linguaggio contadino rimasto autentico, dovrebbe essere a base di erbe spontanee, quelle che crescono nei luoghi incolti - sui bordi dei campi e dei sentieri nei prati nei boschiluoghi incolti sui bordi dei campi e dei sentieri, nei prati, nei boschi, persino nei fossi - e fra i coltivati.

Qui, ai bordi della terra seminata, prosperano anche le semispontanee,Qui, ai bordi della terra seminata, prosperano anche le semispontanee, in varietà innumerevoli. Secondo la tradizione, i frati che andavano di casa in casa a chiedere la carità, portavano le erbe raccolte lungo il cammino.

Nelle famiglie contadine erano le donne che andavano per erbe laNelle famiglie contadine erano le donne che andavano per erbe la mattina presto, per farle arrivare fresche sui mercati.

ll l h h f l d ll’ hA quelle selvatiche, aggiungevano anche foglie dell’orto, che in genere hanno sapori più gentili, più dolci, e danno un contrappunto in bocca deliziosodelizioso.

Cocktail vegetale

Le componenti della misticanza, per chi sa cercarle, ci sono ancora. Certo ci vuole un occhio un po’ allenato e voglia di documentarsi magariCerto, ci vuole un occhio un po allenato e voglia di documentarsi, magari sulle pagine di un manualetto tascabile. Ecco allora che una passeggiata nel verde, persino ai margini della città,

òpuò dare umili prede che, accostate a quelle coltivate, danno un cocktail vegetale prezioso. Gioia per gli occhi sono il verde scuro del dente di leone e quello chiaroGioia per gli occhi sono il verde scuro del dente di leone e quello chiaro del crescione d’acqua, il rosso vinoso della cicoria, la piccola spada dell’acetosa e la rosetta della lattughina, gli steli ramificati e un po’ gommosi della portulaca, le leggerissime barbe del finocchio selvatico, la radice carnosa del raponzolo, la foglia dentellata della ruchetta...

E si può aggiungere qualche fiorellino blu di borragine o qualche petalo di nasturzio a dare un tocco solare. Una freschezza variegata di forme e di colori, di consistenze e di spessori che diventano una sinfonia di gusti fra l’amaro e il dolce, il piccante, anzi il “mordace”, come scrisse cinquecento anni fa Pietro Aretino facendo l’elogio della misticanzaanni fa Pietro Aretino facendo l elogio della misticanza.

«Non è poca dottrina saper mitigare l’amaro e l’acuto di alcune erbe col p p gsapore nè amaro nè acuto di alcune altre, facendo di tutte insieme un componimento sì soave, che ne assaggeria a sazietà».

I nomi delle erbe sono curiosi e cambiano di regione in regione, da zona a zona: il crespigno o crespino o lattuca pungente, il caccia-lepre,la cresta di gallola cresta di gallo, il dente di leone o pisciacane o tarassaco, la pimpinella, p p ,l’erba noce o erba san pietro,la lattughetta o radicchiello, la valerianella o dolcetta che nel nord è soncinonord è soncino, il cordone del frate, l’orecchio d’asino...

Le guide botaniche riportano tutti i nomi popolari e dialettali: ce ne sono tanti e così fantasiosi da perdere la testatanti e così fantasiosi da perdere la testa.

Misticanze da provareMisticanze da provare

Nei negozi degli ortolani o anche in certi supermercati si trovano spesso miscellanee di foglie coltivate che hanno una base aromatica di rucola, (quella coltivata, diversa da quella selvatica), insalata riccia, indivia, lollobrigida radicchiettolollobrigida, radicchietto. E il condimento? Il più semplice è olio extra vergine di oliva, sale, pepe e aceto di vino, distribuiti secondo le regole. Sciogliere il sale nell’aceto, distribuirlo sull’insalata, mescolare, unire l’olio e il pepe, mescolare ancora.

Ma si può provare il contrasto, secondo l’uso nordico, dei dadini di pancetta sfrigolante o di fettine di lardo sciolto in qualche goccia di aceto, che stanno a meraviglia sul fresco delle foglie. Anche yogurt e panna acida sono interessanti, come maionese e senape, care ai francesi: sciogliere un po’ di senape nell’olio dà quella nota piccante che accende ilsciogliere un po di senape nell olio dà quella nota piccante che accende il palato.

Sempre in ambiente mediterraneo, l’aglio può essere benvenuto, p g pmagari solo sfregato sulle pareti dell’insalatiera. “Fa piatto”, classico un formaggino di capra passato qualche attimo in forno e servito su erbe e foglie miste.

òAl formaggio si può unire pancetta affumicata.

C i i di èCome accompagnamento, crostini di pancarrè tostato. Facile è aggiungere all’insalata tonno, spicchi di uova sode, olive, i li h i li di i l l t t it t i dipinoli, gherigli di noce, nocciole grossolanamente tritate, semi di

girasole, fave fresche sgranate e acciughe dissalate.

Queste ultime sono un altro must, fin dal famoso “garum”dei Romani la salsa di pesce che veniva usata con le verduredei Romani, la salsa di pesce che veniva usata con le verdure.

Del resto le celebri puntarelle romane punte di cicoriaDel resto, le celebri puntarelle romane, punte di cicoria novella, sono sempre servite con olio extra vergine, aglio e acciughe pestate nel mortaio o tritate e stemperate nell’olioacciughe pestate nel mortaio o tritate e stemperate nell olio.

E poi largo ad altri abitanti dell’orto secondo la stagione:E poi, largo ad altri abitanti dell orto, secondo la stagione: rapanelli, pomodorini, anellini di cipollotto, bietoline, finocchi tagliati sottilissimi zucchinetti a rondellefinocchi tagliati sottilissimi, zucchinetti a rondelle

Papavero dei campi (PapaverPapavero dei campi (Papaver rhoeas – Fam. Papaveraceae).

Il fi è t i iù i ti lIl fiore è tra i più conosciuti; la pianta verde, prima della fioritura, molto meno. Nella foto in basso simolto meno. Nella foto in basso si può provare a riconoscere il papavero, quando è, come in

t t lt i t ( i t ilnatura, tra altre piante (qui tra il trifoglio, il timo e l’ortica). Le foglie di papavero non hannoLe foglie di papavero non hanno particolare sapore o carattere se mangiate fresche, anche se molti le

di ‘b ’ i lgradiscono come ‘base’, in luogo della comune lattuga; in alternativa possono essere lessate e quindipossono essere lessate e quindi condite in vario modo (all’agro, olio e limone o soffritte con l’aglio).

Ruchetta coltivata (Eruca sativa – Fam. Cruciferae).

Ruchetta selvatica (Diplotaxis muralis – Fam(Diplotaxis muralis Fam. Cruciferae). Il sapore tra le due specie di

h tt è bb t i ilruchetta è abbastanza simile, leggermente pungente, più forte per la specie selvatica,forte per la specie selvatica, a maggior ragione se cresce su terreni aridi. L d i di h ttLe due specie di ruchetta hanno foglie di diverso aspetto; più larghe e inciseaspetto; più larghe e incise nella varietà coltivata; quasi lanceolate nell’altra. Il fi (4 t li dIl fiore (4 petali a croce, da cui crucifere!) è bianco nell’Eruca sativa, giallo nellanell Eruca sativa, giallo nella Diplotaxis muralis

IL NOME

Rucola: diminutivo di ruca, dal latino eruca(m) di etimologia incerta.Alcuni risalgono al latino urere, che vuol dire “bruciare”, con riferimento al gusto piccante della Rucola.

L R l d l i (Di l i if li ) l R lLa Rucola detta selvatica (Diplotaxix tenuifolia) e la Rucola detta domestica o coltivata (Eruca sativa), appartenenti

t b ll f i li d ll B i i tentrambe alla famiglia delle Brassicaceae, sono piante diverse che sovente vengono confuse tra loro per certe grossolane somiglianze nell’aspetto e nel saporegrossolane somiglianze nell’aspetto e nel sapore aromatico, molto più intenso però nella Rucola selvatica.

RUCOLA SELVATICARUCOLA SELVATICA

Altri nomi comuni e regionali:Altri nomi comuni e regionali:Ruchetta selvatica Eruca sativa (Miller)Genere (specie)Brassicaceae (Cruciferae)Genere (specie)Brassicaceae (Cruciferae)

Sinonimi:Sinonimi:Brassica eruca, Eruca eruca, Eruca foetida.

RUCOLA DOMESTICA Altri nomi comuni e regionali:Arigola, Aruca, Erba ruga, Gruritta, Rucola coltivata,Arigola, Aruca, Erba ruga, Gruritta, Rucola coltivata, Ruchetta

Rucola selvatica Rucola domestica

• Francese.....Roquette,

Rucola domestica

• Arabo ............GargirRoquette sauvage

• Inglese/Americano....Rocket,Perennial wal

g• Danese...........Salatsennep• Francese ........Roquette,

Perennial walrocket,Wild rocket

Roquette cultivée• Inglese/Americano....Arugula,

RocketWild rocket• Olandese.....Grote zandkool• Spagnolo.....Roqueta silvestre

Rocket,Garden rocket

• Polacco...........Rokietta siewnap g q• Tedesco.......Doppelsame,

Schmalblättriger

Polacco...........Rokietta siewna• Russo .............Mindau• Spagnolo.........Arugula

doppelrauke • Svedese..........Senapskål• Tedesco...........Garten senfrauke,

Öl k R kÖlrauke, Rauke,Ruke

LE PROPRIETÀ MEDICAMENTOSELE PROPRIETÀ MEDICAMENTOSE

Un tempo la Rucola era più apprezzata per virtù medicinaliUn tempo la Rucola era più apprezzata per virtù medicinali che per l’uso alimentare: le si attribuivano proprietà depurative, digestive, diuretiche, stimolanti e toniche;depurative, digestive, diuretiche, stimolanti e toniche; se ne facevano sciroppi per la tosse ed era ritenuta utile nei casi di astenia e di impotenza.p

Gli antichi romani attribuivano alla Rucola proprietà p pafrodisiache e ne consumavano anche i semi. Testimoniano di ciò un verso chiaro e conciso di Columella, scrittore latino autore di un monumentale trattatodi agronomia:

“ … perché i pigri mariti desti a Venere la Rucola.”ed anche uno dei celebri epigrammi salaci di Marzialeed anche uno dei celebri epigrammi salaci di Marziale, rivolto a tale Luperco, impotente senza rimedio, al quale, dice Marziale nulla ormai possono giovare Rucola edice Marziale, nulla ormai possono giovare Rucola e santoreggia.

Per questa stessa temuta proprietà la Rucola non era, allora coltivata negli orti delle comunità conventualiallora, coltivata negli orti delle comunità conventuali.Un’antica ricetta per la preparazione dell’Elisir nobilissimo per la Venere, di “grandissima efficacia per rinforzare leper la Venere, di grandissima efficacia per rinforzare le Parti Genitali, provoca gagliardamente la Venere; aumenta il seme, lo rende prolifico, accresce la robustezzaseme, lo rende prolifico, accresce la robustezzavirile, … stimatissimo per l’Impotenza de’ Vecchi, … leva l’Imbecillità”, elenca fra i molti ingredienti semi di Eruca con , gtesticoli di galli giovani e cervelli di passeri.

Un’altra ricetta di remote epoche, per preparare l’Elettuario per la Venere che “presta il desiderato aiuto a gli impotentiper la Venere, che presta il desiderato aiuto a gli impotenti di natura fredda, & a gli Vecchi accompagnati con Donne giovani” elenca tra i più disparati ingredientigiovani , elenca tra i più disparati ingredientisemi di Eruca con priapo di tauro o di cervo e testicoli di cervo seccati!cervo seccati!

CITAZIONICITAZIONI

Scrive della Rucola, selvatica e domestica, il Mattioli, nell’edizione del suo trattato data alle stampe nel 1557, riportando quanto detto da Dioscoride:“La Ruchetta mangiata cruda & copiosamente nei cibi desta Venere IlLa Ruchetta mangiata cruda, & copiosamente nei cibi, desta Venere. Il che fa parimente il suo seme: commodo anchora à provocar l’orina. … Credesi che mangiata aumenti la sperma, & provochi gli huomini al g p , p gcoito. … Mondifica facendosene linimento col mele (miele), le macole (macchie) della faccia, & spegne le lentigini. …”

Scrive ancora lo stesso Mattioli che la ruchetta bagnata col vino giova per guarire “la morsura” del Topo ragno, rimedio certamente più gradito p g p g , p gdi un altro alternativo:“Sono alcuni, che dicono valere l’istesso topo ragno trito & preso per bocca ”bocca.

L’IMPIEGO IN CUCINA

Apprezzata fin da tempi antichiApprezzata fin da tempi antichiper il suo deciso aroma speziato e piccante, dovuto ad un glucosideche libera solfocianati, la Rucola trionfa nelle insalate, e nelle salse;arricchisce di sapore i tramezziniarricchisce di sapore i tramezzini, esalta alcuni formaggi molli e può anche essere cotta a vapore.ÈÈ certo difficile che qualcuno non abbia mai assaggiato la Rucola,ma se così fosse si affretti ama se così fosse si affretti a rimediare, non sa cosa ha perso finora!

Pianta verde, pianta fiorita e fiore di borragine (Borrago officinalis – Fam. Borraginaceae). Il nome deriva dal latino "borra" (tessuto di lana ruvida) e in effettiIl nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida) e in effetti le foglie sono ruvide, raspose. Mentre la pianta adulta è leggermente spinosa e va consumata lessa, le foglioline giovani in questa stagione si possono mangiare fresche, e hanno un grato sapore di cetriolo

ATTENZIONE ALLA DIGITALE (Digitalis purpurea – Fam. Plantaginaceae giàPlantaginaceae, già Scrophulariaceae).

L di it l è i tLa digitale è una pianta medicamentosa e tossica. NON È COMMESTIBILE!NON È COMMESTIBILE! E’ qui riportata solo per la possibile confusione con la b i d l dborragine, quando le due piante non sono ancora fiorite

(v. dopo)

Digitale e borragine, qui fotografate vicine tra loro, nel terreno di un giardiniere temerario o particolarmente esperto ( oppure unun giardiniere temerario o particolarmente esperto (…oppure un esteta che ama solo vederle fiorite). La borragine è quella di sinistra nella foto; le foglie sono leggermente g q ; g ggpiù appuntite rispetto alla digitale. Il sapore è nettamente diverso: la borragine sa di cetriolo, la digitale è amarognolala digitale è amarognola.

Crisantemo campestre [Chrysanthemum segetum (fioreCrisantemo campestre [Chrysanthemum segetum (fiore d’oro dei campi) – Fam. Asteraceae]. CRESTE DI GALLOHa foglie profondamente incise, di colore verde con una sfumatura glauca. Il crisantemo è una delle piante più apprezzate per insaporire le insalate primaverili Il fiore è giallo simile ad una margheritainsalate primaverili. Il fiore è giallo, simile ad una margherita.

FAMIGLIA: COMPOSITENOME LATINO: CHRYSANTEMUM SEGETUM ( L )NOME LATINO: CHRYSANTEMUM SEGETUM ( L )NOME ITALIANO: INGRASSABUE, CRISANTEMO CAMPESTRE, CRESTA DI GALLO.,

Sanguisorba (Sanguisorba officinalis – Fam. Rosaceae);h i ‘ l ll ’ ‘ i i ll ’ ‘ i i i ll ’ ( )anche conosciuta come ‘salvastrella’, ‘pimpinella’, ‘pimpirinella’ (!).

Deve il suo nome latino all’uso medico, noto fin dall’antichità, di arrestare le emorragie. Ha un particolare sapore, come di noce,arrestare le emorragie. Ha un particolare sapore, come di noce, che arriva al gusto un attimo dopo che l’incredulità ci ha fatto dire ‘…Ma va’!

Portulaca selvatica (Portulaca oleracea – Fam. Portulacaceae).Piccola pianta ad andamento strisciante; per l’aspetto carnoso traslucidoPiccola pianta ad andamento strisciante; per l aspetto carnoso, traslucido delle foglie è detta anche porcellana; nota in alcune regioni anche come ‘porcacchia’. pNelle varietà coltivate la portulaca fa bei fiori, di colori diversi, molto diffusi per le bordure estive

Tanaceto o balsamina (Tanacetum balsamina – Fam. Asteraceae). Pianta perenne, che ai nostri climi mantiene le foglie – di color

d l’ l f bverde tenero - per tutto l’inverno. Molto profumata; ne basta qualche fogliolina, in un’insalata di altre erbe, per darle un tocco riconoscibile fresco leggermente amarognoloriconoscibile, fresco, leggermente amarognolo

Raperonzolo (Campanula rapunculus Fam Campanulaceae)Raperonzolo (Campanula rapunculus - Fam. Campanulaceae). Il nome generico descrive la forma del fiore; quello specifico la forma della radice a fittone, simile a una rapa (rapunculus, piccola rapa). Sono

tibili l f li tt tt l di d l d tcommestibili le foglie, ma soprattutto la radice carnosa, dopo averla mondata dai peli

Il raperonzolo è una delle piante più ambite dai cercatori di pianteIl raperonzolo è una delle piante più ambite dai cercatori di piante (l’equivalente del porcino per i cercatori di funghi!). Esistono addirittura delle sagre che lo celebrano, come la Sagra del g gRaperonzolo ( ‘rapunzli’) a Borghi, in Romagna, il 15 aprile.

Una usanza piuttosto antica come si ritrova nella sezione dedicata (Una usanza piuttosto antica, come si ritrova nella sezione dedicata (“De' raponzoli” ) in un libro di cucina del XIV sec.:

“Sono eziandio allora buoni i raponzoli, che son certe radicine candide, lunghette e sghiaccide molto; e non pur le radici sole, ma le foglie sono ancor buone E le radici ancor si deono radere e crude in insalata siancor buone. E le radici ancor si deono radere, e crude in insalata si mangiano e con molto gusto delle persone che tal insalata san conoscere. Alcuni ancora nella patria mia ne fann'ottima minestra, p ,cocendole in molto buon brodo di carne con pepe e cacio grattugiato sovra”

Cicoria (Cichorium intybus -Fam. Asteraceae): la pianta verde, con l’aspetto p , pche ha in questa stagione, e i bei fiori blu, che compariranno iù i làpiù in là

Ramolaccio selvatico (Raphanus raphanistrum L. –( p pFam. Cruciferae). Da marzo a giugno, produce fiori bianchi, venati di violettovenati di violetto.

Del amola io sel ati o siDel ramolaccio selvatico si raccolgono le cime e le foglie della pianta giovane. p gNella cucina romanesca la pianta ( ‘e ramoracce) è tenuta i t t l lt i tin gran conto e talvolta si trova nei mercati; tutte le parti della pianta hanno un tipico sapore p p ppiccante, qualora la si assaggi cruda (è evidente la parentela

il f ) il h f icon il rafano), il che conferisce alla verdura, anche lessa, un gusto forte e deciso. g