festeggiano il natale e la tradizione - marchigianibologna.it · il natale, dun-que, ... ni ripresi...

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ANNO NNO NNO XVIII XVIII XVIII — GENNAIO GENNAIO GENNAIO 2008 2008 2008 — N. 1 . 1 . 1 — S S SPED PED PED IN IN IN A. . . P. D.L. 353/03 ( . D.L. 353/03 ( . D.L. 353/03 (CONV CONV CONV. . . IN IN IN LEGGE LEGGE LEGGE 27/02/04 27/02/04 27/02/04 N. 46) . 46) . 46) ART ART ART. 1 . 1 . 1 C. 2 DCB BO . 2 DCB BO . 2 DCB BO B enché ogni tempo possa restituire vita al passato attraverso una rievocazio- ne o una memoria, il Nata- le è l’occasione più sentita per riscoprire il “piacere del ricordo” e recuperare consuetudini locali o di famiglia. Il Natale, dun- que, può rappresentare la grande rievocazione della storia non solo religiosa di un popolo e l’occasione che più esalta ricordi e antiche tradizioni. Il tutto per affermare che le Festività di fine Anno, quasi a conclusione di un percorso, offrono spazio per rivalutare iniziative che in tante parti delle Marche, e altrove, si por- tano avanti per non perde- re i valori che volontà, intuizione e tenacia di antenati hanno realizzato in altri tempi e su cui una frettolosa riflessione po- trebbe stendere un’ingrata venatura di oblio. La volontà di migliorare la sopravvivenza ha stimola- to nel corso dei secoli, un grande interesse per le problematiche alimentari e ha valorizzato al meglio i prodotti della terra (spontanei e/o a braccio), da utilizzare come tali o dopo virtuosa elaborazio- ne. Oggi che temiamo il tramonto dei cibi “naturali” ci difendiamo con “l’etica della alimentazione” e col proteggere i prodotti “tipici”, che cioè si ottengono ancora con tecniche di antica tradizione e su terreni dalle caratteristiche esclusive. Con questo spirito abbia- mo celebrato la tradiziona- le Festa degli Auguri all’Arcoveggio di Bologna incontrando i concittadini bolognesi che hanno potu- to individuare alcune tipi- cità agro-alimentari mar- chigiane riferite ad altret- tanti centri marchigiani a cui erano state dedicate in successione le gare ippiche in programma. *** In via preliminare era stata individuata una serie di piccoli centri marchigiani che, in omaggio alla tradi- zione, dedicano particola- re attenzione ad alcune tipicità proprie del loro territorio. Quest’anno si è dato parti- colare risalto a Serra De’ Conti (prov. Ancona) riferendo sulle peculiarità della poco nota Cicerchia: legume che acquisisce, per le caratteristiche ambien- tali del luogo e per le tec- niche plurisecolari di col- tura e selezione, un altissi- mo interesse culinario e di dottrina da meritare local- mente una importante celebrazione annuale. Come sottolineato dall’e- sperto prof. Claudio Ma- lagoli, invitato per l’occa- sione, gli alimenti da OGM o da Agricoltura guidata o integrata o bioguidata o altro avranno anche in futu- ro molti termini di confronto con cibi aventi pregio di tipicità. Nel frattempo, Buon Natale e Buon Anno a tutti. Silvio Ferri All’Ippodromo Arcoveggio, Marchigiani e Bolognesi Festeggiano il Natale e la Tradizione 16 dicembre 2007 Ippodromo Arcoveggio Bologna. Luciano Cellini, Duccio Campagnoli assessore regionale, Silvio Ferri e Claudio Malagoli professore universitario 16 dicembre 2007 Ippodromo Arcoveggio Bologna. Vista della gradinata e del pubblico

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Page 1: Festeggiano il Natale e la Tradizione - marchigianibologna.it · Il Natale, dun-que, ... ni ripresi come “ un compagno di viaggio, ... Bologna, Ravenna e Cesena. Durante il tour

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B enché ogni tempo

possa restituire

vita al passato

attraverso una rievocazio-

ne o una memoria, il Nata-

le è l’occasione più sentita

per riscoprire il “piacere

del ricordo” e recuperare

consuetudini locali o di

famiglia. Il Natale, dun-

que, può rappresentare la

grande rievocazione della

storia non solo religiosa di

un popolo e l’occasione

che più esalta ricordi e

antiche tradizioni.

Il tutto per affermare che

le Festività di fine Anno,

quasi a conclusione di un

percorso, offrono spazio

per rivalutare iniziative

che in tante parti delle

Marche, e altrove, si por-

tano avanti per non perde-

re i valori che volontà,

intuizione e tenacia di

antenati hanno realizzato

in altri tempi e su cui una

frettolosa riflessione po-

trebbe stendere un’ingrata

venatura di oblio.

La volontà di migliorare la

sopravvivenza ha stimola-

to nel corso dei secoli, un

grande interesse per le

problematiche alimentari e

ha valorizzato al meglio i

prodotti della terra

(spontanei e/o a braccio),

da utilizzare come tali o

dopo virtuosa elaborazio-

ne.

Oggi che temiamo il tramonto dei cibi “naturali” ci difendiamo

con “l’etica della alimentazione” e col proteggere i prodotti

“tipici”, che cioè si ottengono ancora con tecniche di antica

tradizione e su terreni dalle caratteristiche esclusive.

Con questo spirito abbia-

mo celebrato la tradiziona-

le Festa degli Auguri

all’Arcoveggio di Bologna

incontrando i concittadini

bolognesi che hanno potu-

to individuare alcune tipi-

cità agro-alimentari mar-

chigiane riferite ad altret-

tanti centri marchigiani a

cui erano state dedicate in

successione le gare ippiche

in programma.

***

In via preliminare era stata

individuata una serie di

piccoli centri marchigiani

che, in omaggio alla tradi-

zione, dedicano particola-

re attenzione ad alcune

tipicità proprie del loro

territorio.

Quest’anno si è dato parti-

colare risalto a Serra De’

Conti (prov. Ancona)

riferendo sulle peculiarità

della poco nota Cicerchia:

legume che acquisisce, per

le caratteristiche ambien-

tali del luogo e per le tec-

niche plurisecolari di col-

tura e selezione, un altissi-

mo interesse culinario e di

dottrina da meritare local-

mente una importante

celebrazione annuale.

Come sottolineato dall’e-

sperto prof. Claudio Ma-

lagoli, invitato per l’occa-

sione, gli alimenti da

OGM o da Agricoltura

guidata o integrata o bioguidata o altro avranno anche in futu-

ro molti termini di confronto con cibi aventi pregio di tipicità.

Nel frattempo, Buon Natale e Buon Anno a tutti.

Silvio Ferri

All’Ippodromo Arcoveggio, Marchigiani e Bolognesi

Festeggiano il Natale e la Tradizione

16 dicembre 2007 Ippodromo Arcoveggio Bologna.

Luciano Cellini, Duccio Campagnoli assessore regionale, Silvio Ferri e

Claudio Malagoli professore universitario

16 dicembre 2007 Ippodromo Arcoveggio Bologna.

Vista della gradinata e del pubblico

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222 CCCOMUNITAOMUNITAOMUNITA’ M’ M’ MARCHIGIANIARCHIGIANIARCHIGIANI DIDIDI B B BOLOGNAOLOGNAOLOGNA LA CERQUA LA CERQUA LA CERQUA

I l Natale 2007 è oramai alle

spalle. Centinaia di presepi e

una miriade di natività hanno

animato le chiese e gli angoli più

caratteristici di Bologna dimo-

strando un risveglio culturale e la

passione per la tradizione.

Tra i presepi artistici più originali

e interessanti anche quest’anno in

posizione preminente quello alle-

stito nell’atrio del convento fran-

cescano di San Giuseppe, in via

Bellinzona n. 6, di un artista mar-

chigiano di grande fantasia e abi-

lità il capuccino frà Giancarlo

Luigi Ciccioni di Sant’Agata Fel-

tria (PU), di cui hanno parlato

anche i giornali locali. Un presepio, senza luminarie, senza

suoni in un ambiente povero e naturale, realizzato con materia-

li di uso comune: cemento, rami, sassi, carta, rete metallica,

polvere di laterizio macinato, colla, ecc.

Sono rappresentate diverse

scene e fatti di cronaca di

vita quotidiana: poliziotto

di quartiere, incendi di bo-

schi, avvelenamenti di ani-

mali, situazione di room e

estracomunitari, poveri del

lungo Reno, pollo tempo fà

alla ribalta per l’influenza

aviaria, vittorie della Ducati

e della Ferrari, ecc. ed una

Natività ben realizzata con

pezzi curiosi di livello arti-

stico e di raffinata eleganza.

Un presepio originale che si

colloca nella categoria dei

“presepi simbolici” e che

vogliono lasciare un segno ed inviare messaggi di attualità a

quanti lo visitano e lo sanno apprezzare.

Luciana Bigonzi

Presepe moderno dei frati a Bologna

Caldo è il pensiero

quando la mia ragione

ancora intatta,

si rifugiava

in quella atmosfera

che di mistero e gioia

era velata.

Quando scendeva

sopra noi mortali

la Vergine

“creatura Immacolata”

posandosi

sul cuore della terra

ancora intatta,

ancora innamorata.

Quando . . . e il pensiero

ritorna ancora indietro

al primo amore,

ai primi sentimenti,

a quel profano

“io t’amo tanto,

da oggi mi appartieni”.

Quando . . . mio Dio

la calza che pendeva

di quei Natali andati

da quel camino

che non ha più mattoni

ci lusingava,

il cuore ci prendeva

“la vecchia la riempiva di

illusioni”.

Quando . . . quel giorno

che non torna più,

che è stato, era,

che appartiene al fu.

Giuseppe Galeazzi

di Cupra Montana (AN)

Frà Giancarlo Luigi Ciccioni e il suo Presepe

P roseguendo la consuetudine di mettere in mostra le

opere di artisti marchigiani presso il ristorante “La Ta-

verna dei Lords”, in via Nazario Sauro n. 12 a Bologna,

dopo i quadri e le pitture di Raf Sparvieri e le fotografie di

Graziano Marinelli, a marzo nelle pareti del locale faranno da

cornice e ornamento le fotografie artistiche di Emanuela

Sforza, nata a Senigallia (An) e bolognese di adozione.

Saranno esposte per alcuni mesi fotografie molto interessanti e

belle di dodici incontri con altrettanti artisti famosi marchigia-

ni ripresi come “un compagno di viaggio, discreto e silenzio-

so” nei loro ambienti di lavoro per carpirne i sentimenti, le

gioie, le angosce.

I dodici artisti sono: Arnoldo Ciarrocchi, Eliseo Mattiacci,

Magdalo Mussio, Tullio Pericoli, Oscar Piattella, Arnaldo

Pomodoro, Loreno Sguanci, Valeriano Trubbiani, Wladi-

miro Tulli, Giuseppe Uncini, Walter Valentini e Giuliano

Vanci.

Un momento interessante sarà l’inaugurazione dell’esposizio-

ne che avverrà sabato 1° marzo alle ore 12 alla “Taverna dei

Lords”con un brindisi di augurio e la presenza dell’artista

Emanuela Sforza. Sono tutti invitati.

Arte e fotografie alla Taverna dei Lords

* dal libro di poesie “NATALE pensieri e ricordi”

con la presentazione e disegni di Paolo Zauli.

Natale pensieri e ricordi*

F esteggiano il 10 febbraio a Bologna il loro cinquantesi-

mo anniversario di matrimonio Ave Coriolani e Sergio

Fanfoni. Ave nata a Pollenza (Mc) e Sergio nato a Pola

è profugo dalmato e grande esperto e collezionista di filatelia.

Un abbraccio affettuoso dagli amici marchigiani e non che li

conoscono e li stimano. Auguroni e tanti anniversari ancora!

Ave e Sergio Fanfoni

NOZZE D’ORO

Urbino

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LA CERQUA CLA CERQUA CLA CERQUA COMUNITAOMUNITAOMUNITA’ M’ M’ MARCHIGIANIARCHIGIANIARCHIGIANI DIDIDI B B BOLOGNAOLOGNAOLOGNA 333

D omenica 24 novembre 2007 con una numerosa parte-

cipazione la Comunità Marchigiani ha ricordato i pro-

pri Defunti con una Santa Messa presso la Basilica di

San Giacomo Maggiore a Bologna. In modo particolare ha

ricordato quelli più vicini alla Comunità deceduti durante l’ul-

timo anno e precisamente: Giorgini Tacchi Rosaria, Silvana

Scacchetti Masia e Paolo Vergari e tanti amici e conoscenti

che involontariamente al momento non si ricorda il nome.

Una chiesa gremita ed ha celebrato il padre priore Marziano

Rondina, fanese d’origine, che con belle parole ha ricordato

la ragione importante del ritrovo in Chiesa per mantenere vivo

nella fede il ricordo di chi ci ha lasciato e ci ha amato.

Lutto

I l primo gennaio è venuto

improvvisamente a mancare

a Bologna il dott. Mario

Forchielli originario di Urbino e

fratello di Alfonso nostro consi-

gliere. Con affetto e sincera ami-

cizia la Comunità Marchigiani è

vicina ai familiari e partecipa al

loro dolore ricordando le doti di

grande umanità dello scomparso.

E ’ confortante quell’austera penombra del tempio di San

Giacomo Maggiore in Bologna, dove ci rifugiamo

puntualmente ogni anno in novembre per ricordare i

nostri “fratelli” marchigiani defunti.

Celebrante la funzione religiosa, per consuetudine e per ‘jus

loci’ è un altro marchigiano: l’agostiniano Padre Marziano

Rondina, che, con il suo dire colto ci parla sui misteri della

vita e della morte. La sua bella voce tenorile, tipicamente mar-

chigiana, (non è forse la nostra, la terra di Beniamino Gigli, di

Franco Corelli, Renata Tebaidi ecc. ?!) intona sovrastante i

canti che allietano la liturgia. E’ un piacere ascoltarlo. Pensieri

vaganti ci portano a passare in fugace rassegna la lunga teoria

– come processione – delle anime che sempre più numerose ci

hanno precedute nell’ingresso alla Casa del Padre. E’ un mo-

mento di riflessione sul significato della nostra esistenza su

questa terra. Dove le radici ci tengono strettamente ancorati a

quei luoghi nativi: porto di partenza e di approdo di viaggi

iniziati tanto tempo fa e che ci rendono un po’ tutti assomi-

glianti. “L’infanzia è l’unico luogo che non riusciamo mai ad

abbandonare.” Sentenziava Ennio Flaiano, confermando ciò

che aveva già intuito il grande Sant’Agostino: “Noi abitiamo

lì dove abbiamo il cuore”. Anche di questi pensieri ogni tanto

abbiamo bisogno. E ci auguriamo che tale sentita tradizione

continui nel tempo: ci fa davvero bene a tutti.

Vinicio Giuliodori

INVITO AL TESSERAMENTO

C aro Socio e caro Amico,

la nostra associazione con la sua funzione di aggregazione, di promozione, di scambio iniziative, ecc. favorisce la crescita di

amicizie e di simpatia tra i Marchigiani e non. Ringraziamo tutti coloro che dimostrando fiducia e stima hanno sempre prov-

veduto al pagamento della quota annuale associativa.

Anche per il 2008 la tessera costa: Socio ordinario € 30,00; Socio sostenitore € 40,00.

Versando la quota è un segno di amicizia, si sostiene l’associazione e si ha diritto a ricevere il periodico “La Cerqua” con le

notizie, le iniziative, i programmi, gli sconti, le agevolazioni, ecc.

Per dare l’adesione puoi farlo direttamente durante i nostri incontri oppure versando la quota servendoti del bollettino di C/C

postale nr. 23399405 intestato alla comunità Marchigiani di Bologna.

La tessera ti sarà inviata per posta. Cordiali saluti.

Il Consiglio Direttivo.

“Memento” marchigiano

SANTA MESSA PER I DEFUNTI nella Basilica di San Giacomo Maggiore a Bologna

S i è concluso da poco il viaggio di fine anno e capodanno

nella “marca anconetana” facendo tappa all’Hotel

Klass di Castelfidardo. Un buon successo ottenuto con

la partecipazione numerosa di aderenti alla Comunità Marchi-

giani e al Movimento Italiano delle Casalinghe provenienti da

Bologna, Ravenna e Cesena. Durante il tour dal 30 dicembre al

3 gennaio 2008 ammirato luoghi bellissimi e visitato paesi

interessanti: Castelfidardo, Abbadia di Osimo, Osimo, Of-

fagna, Le Fonti del Clitunno, Cascata delle Marmore, A-

gugliano, Parco del Conero, Numana, Sirolo, Monte Cone-

ro, Portonovo, Riviera del Conero. Sono state incontrate

molte persone e constatata ovunque una grande accoglienza e

squisita gentilezza dove anche i sindaci e gli assessori hanno

spesso portato alla comitiva il benvenuto ed il saluto della cit-

tà. Una bella iniziativa che si ripete con successo da diversi

anni cambiando ogni volta provincia e luoghi da vedere.

Viaggio di fine anno e capodanno nelle Marche e nell’Umbria

Al Passetto di Ancona

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Per mangiare prodotti con piatti e portate della cucina marchigiana basta

telefonare al titolare Giovanni (di Fermo) al numero 051. 221 043

Provare per credere e... buon appetito!

444 CCCOMUNITAOMUNITAOMUNITA’ M’ M’ MARCHIGIANIARCHIGIANIARCHIGIANI DIDIDI B B BOLOGNAOLOGNAOLOGNA LA CERQUA LA CERQUA LA CERQUA

U n grazioso libretto “Il mal di schiena di Babbo Nata-

le” è stato presentato in dicembre a Pesaro nella sala

del Consiglio provinciale con la partecipazione di

tanti bambini e la presenza del presidente della provincia sen.

Palmiro Ucchielli e dell’assessore attività culturali Simonetta

Romagna.

Un libro simpatico scritto dalla giornalista Giovanna Renzini

da leggere tutto di un fiato che racconta la disavventure di

Babbo Natale vecchio e ammalato con tanti acciacchi che,

con Lappy la sua renna fedele, cerca la sostituzione per porta-

re i doni ai bambini la notte di Natale senza però riuscirci.

M a nel 2007 nell'emissione

serba di 3 scienziati con il

grande chimico Dmitrij Iva-

novic Mendelejev e il fisico matemati-

co Lord Kelvin William Thomson c'è

pure il fisico -Dusepe Okjalini alias

Occhialini Giuseppe nato a Fossom-

brone nel 1907 e morto a Parigi nel

1993.

Dal 1949 professore di Fisica Superiore

all'Università di Milano. Scopri i meso-

ni (1947). Socio dell'Accademia dei Licei dal 1958. Ebbe il

premio internazionale delle Scienze Fisiche della Fondazione

Feltrinelli nel 1956.

Sergio Fanfoni

4 francobolli ricordano personaggi famosi e le marche Il trascorso 2007 è stato prodigo a ricordare Marche e Marchigiani con la filatelia

Babbo Natale col mal di schiena

I 1 5 gennaio é stato emesso

un bellissimo francobollo

(cosa non frequente in

Italia)per ricordare il 1° cente-

nario della prima casa dei

bambini di Maria Montesso-

ri, “la famosa pedagogista di

fama internazionale”, nata a

Chiaravalle di Ancona nel

1870 e morta a Noordwijk (Olanda) nel 1952. In passato già

ricordata dal Pakistan e dall'Italia con emissioni filateliche.

I l 16 marzo per la

serie tematica delle

regioni d'Italia é

stato emesso un franco-

bollo che oltre il profilo

della Regione Marche

in centro, evidenzia a

sinistra una veduta di

Ascoli Piceno e a destra

un particolare dei Bronzi

dorati di Cartoceto di

Pergola.

I l 18 ottobre nel foglietto emesso

per i grandi dello spettacolo sono

stati ricordati Amedeo Nazzari,

Maria Callas e Beniamino Gigli, il

grande tenore nato a Recanati nel 1890

e morto a Roma nel 1957, che debuttò

nella Gioconda a Rovigo nel 1914

(come la Callas a Verona con la stessa

opera nel 1947). Trionfò al Metropoli-

tan di N.York con L'Andrea Chenier

che con la Manon e l'Elisir d'amore

erano i Suoi cavalli di battaglia. Nel francobollo in retrospetti-

va è anche indicato in costume per i Pagliacci. Recanati e la

Regione Marche hanno festeggiato solennemente a novembre

il cinquantenario della scomparsa.

Ristorante “Taverna dei Lords” via Nazario Sauro n. 12/b a Bologna

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S ì è proprio vero, nell’appena inaugurato Giardino delle

Farfalle di Cessapalombo (Mc) si possono ammirare

varie e numerose specie di farfalle ondeggianti nell’aria

pura e fresca dei Monti Sibillini. Tutto ciò grazie alle specie

vegetali impiantate nel “giardino” che attirano e fanno molti-

plicare le farfalle. Il giardino è situato alle pendici del castello

di Montalto che domina il territorio comunale e vigila su di

esso.

Nelle vicinanze c’è il restaurato Palazzo Simonelli sede di

numerose attività e di un ostello. Dal giardino inoltre si dipar-

tono tutti i numerosi sentieri naturalistici lungo i quali oltre

alle immancabili farfalle si possono vedere le ‘ncotte’, i tradi-

zionali “mucchi di legna” dai quali si produce il carbone che è

l’elemento tradizionale per cuocere alla brace la carne che la

Pro-loco prepara nelle numerose iniziative. Ricordiamo che

Cessapalombo è un centro dell’alto maceratese all’interno del

Parco Nazionale dei Sibillini, finora conosciuto e ricordato da

molti per via della strage che si è compiuta il 22 marzo 1944,

costata la vita a numerosi giovani maceratesi.

Gianvittorio Antenucci

Ateneo di Ancona

Offresi occupazione certa

E ’ un messaggio promozionale con cui l’Università Poli-

tecnica delle Marche si presenta alla popolazione stu-

dentesca che ha appena conquistato la fatidica Maturi-

tà. Lo fa con importanti dati alla mano offerti dai rilievi del

Censis che vogliono l’Università di Ancona al primo posto sia

tra gli atenei marchigiani e sia tra quelli nazionali di medie

dimensioni. Il medesimo ateneo risulta poi al secondo posto

nella graduatoria di merito tra tutte le 58 Università pubbliche

italiane.

Ma non finisce qui il capitale qualitativo della “Politecnica”

marchigiana: basta scorrere i dati Istat relativi al tasso di occu-

pazione di chi esce dalle Facoltà di Ingegneria, Economia ed

Agraria dell’Ateneo dorico. Ebbene, a tre anni dal consegui-

mento del titolo di studio era occupato il 92.7% degli ingegne-

ri, l’89.8 % degli economisti e il 77% dei laureati in Agraria.

Questi risultati giustificano e premiano gli sforzi condotti dal

corpo accademico diretto dal rettore Marco Pacetti nel dare

alla “occupabilità” una strategia specifica.

I risultati giustificano in modo sintetico ed esplicito quanto

l’Ateneo di Ancona promette al grande pubblico della scuola.

Complimenti!

A Cessapalombo

Farfalle anche d’autunno!

U n bellissimo libro di 220 pagine

con centinaia di fotografie

(tantissime molto rare e bellissi-

me) tratte da musei e archivi privati rac-

contano le gesta sportive e la vita di sei

piloti marchigiani famosi che hanno fatto

parte della “scuderia” di Enzo Ferrari

dai tempi eroici delle corse automobilisti-

che dei primi del novecento a giorni no-

stri.

Essi sono: Piero Bucci (Senigallia),

Luigi Scarfiotti (Potenza Picena - Porto

Recanati), Luigi Fagioli (Osimo), Dori-

no Serafini (Pesaro), Ludovico Scarfiot-

ti figlio di Luigi (Potenza Picena - Porto

Recanati) e Gianni Morbidelli (Pesaro).

Il titolo: “I piloti marchigiani della Scu-

deria Ferrari – nella storia dell’auto-

mobilismo sportivo” e l’autore: Franco

Andreatini, pesarese, giornalista-

pubblicista collaboratore di riviste specia-

lizzate e quotidiani.

Non si tratta di una semplice raccolta di

biografie e imprese. Il libro ha infatti il

grande merito di narrare le vicende dei

sei campioni con continui riferimenti alla

storia e costumi del nostro Paese. Si passa dalle strade polvero-

se e facce sporche d’olio di Bucci e Scarfiotti Luigi, alle gran-

di vittorie e trionfi mondiali di Fagioli e Serafini, fino ai più

recenti successi di Scarfiotti Ludovi-

co e Morbidelli.

Ricco di episodi curiosi la lettura è

piacevole per tutti e può interessare

anche chi non è appassionato del

mondo dei motori e delle corse. Si

parla di un‘ Italia vincente che ha

insegnato al mondo come si costrui-

scono le vetture da competizione. Nel

1923 sul rettilineo del circuito di

Monza, una vettura Fiat viene lanciata

a “folle velocità” e raggiunge i 160

Km /h (ancora non c’era la Ferrari

che debutta nel 1947!). E, per finire,

c’è spazio anche per tanti aneddoti

spiritosi come quello legato alla Mille

Miglia del 1948 quando Nuvolari

perse il cofano della sua Ferrari a cau-

sa di un contraccolpo su un passaggio

a livello sull’adriatica a Pesaro.

Per chi fosse interessato all’acquisto

(prezzo scontato per la Comunità

Marchigiani) il costo è di 35 euro e

può rivolgersi direttamente all’autore.

Franco Adreatini: e-mail [email protected].

tel. 338 763 5138.

Stefano Cellini

La storia dell’automobilismo sportivo

Piloti marchigiani alla “corte” di Enzo Ferrari

LA CERQUA CLA CERQUA CLA CERQUA COMUNITAOMUNITAOMUNITA’ M’ M’ MARCHIGIANIARCHIGIANIARCHIGIANI DIDIDI B B BOLOGNAOLOGNAOLOGNA 555

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GENNAIO

� Viaggio per le Feste di fine anno

e capodanno nelle Marche e in Umbria

con soggiorno Hotel Villa Quiete di

Montecassiano. Visitato le città di:

Loreto, Macerata, S. Angelo in Ponta-

no, Montecassiano, Recanati, Cingoli,

Foligno, Spello, Assisi.

Recanati Bona Cellini e Elisa Cingolani

responsabile Moica regione marche

MARZO

� Ritrovo alla Taverna dei Lords

per la festa di compleanno di Mara E-

leuteri

� Numerosa partecipazione all’As-

semblea Ordinaria dei Soci presso il

Circolo Mcl di Bologna con la parteci-

pazione del Consorzio Artigiani della

provincia di Macerata. Al termine la

degustazione di prodotti e specialità

marchigiane

Veduta della sala in prima fila Alvaro e

Laura Camporesi.

MAGGIO

� Si ripete ogni anno il successo

della Festa Marchigiana di Primavera

a Villa Orsi – Centergross di Bologna

giunta alla 37^ edizione. C’è stata anche

la partecipazione del gruppo “Insieme

per l’Arte” di Recanati ed il Consorzio

Artigiani di Macerata che hanno presen-

tato i prodotti e le specialità marchigia-

ne.

Veduta sotto il portico

D. Petri, L. Cellini, S. Brocca, A. Cam-

poresi, G. Vanni , B. Cellini

� Viaggio meraviglioso in Abruz-

zo e Molise “dove natura, arte e cultu-

ra s’incontrano”.

Paesaggi straordinari e località stupende

visitate: Isola del Gran Sasso, Santua-

rio dell’Addolorata, Castelli, L’Aqui-

la, Campo Imperatore, L’Aquila, S.

Stefano di Sessanio, Balascio, S. De-

metrio né Vestini, Bominaco, Scanno,

Sulmona, Isernia, Castelpetroso,

Campobasso, Sepino-Altilia, Agnone,

Roccavivara, Pescara.

L’Aquila le Cento cannelle

Gli scavi Amiternum la città dei Sabini.

GIUGNO

� Inaugurazione mostra di quadri

alla Taverna dei Lords di Bologna del

pittore Raf (Raffaele) Sparvieri artista

bolognese di origine ascolana.

AGOSTO

� Straordinario successo a Fano

per il XVII Convegno delle Associazio-

ni dei Marchigiani fuori r e g i o n e .

Oltre 200 presenze e numerose delega-

zioni dall’Italia e dall’estero.

Il sindaco Stefano Aguzzi, Gabriele Ne-

pi, Rossana Vaudetti, assessore France-

sco Cavalieri, Silvio Ferri.

Foto sotto: gruppo di partecipanti “Al

pesce Azzurro”.

Almanacco delle principali iniziative del 2007

666 CCCOMUNITAOMUNITAOMUNITA’ M’ M’ MARCHIGIANIARCHIGIANIARCHIGIANI DIDIDI B B BOLOGNAOLOGNAOLOGNA LA CERQUA LA CERQUA LA CERQUA

Page 7: Festeggiano il Natale e la Tradizione - marchigianibologna.it · Il Natale, dun-que, ... ni ripresi come “ un compagno di viaggio, ... Bologna, Ravenna e Cesena. Durante il tour

� Visita alla città di Pesaro, incon-

tro alla sera presso l’ Hotel Napoleon.

Giorgio Girelli Ambasciatore e presi-

dente del Conservatorio Rossini di Pe-

saro, Saby D’Amico presidente dell’-

associazione Marchigiani di New York e

Noris De Stefani cantante milanese

nata a Pesaro

Cristina Morbidoni fotografa, Susanna

Brocca consigliere della Comunità e

Saby D’Amico

SETTEMBRE

� Inaugurazione “Monumento al

brutto” a Piobbico (PU) voluto dal

presidente Telesforo Jacobelli scom-

parso un anno fà.

Davanti alle stele l’autore prof. Augusto

Ranocchi e dietro il dott. Dino Petri

OTTOBRE

� Viaggio stupendo in pullman e

aereo in Spagna e la visita a città famo-

se e bellissime: Barcellona, Saragozza,

Madrid, Avila, Escorial, Alcazar, To-

ledo, Valencia.

Saragozza piazza del Pilar “i putti” e

Anna Maria Arbizzani

� Gita a Sant’Angelo in Vado

(PU) e visita ai monumenti e ai Mosaici

romani in occasione della Mostra nazio-

nale del tartufo.

Palazzo Mercuri il sindaco Settimio

Bravi, Luciano Cellini, Carlo Amadori e

Edma Boschi

NOVEMBRE

� Inaugurazione mostra di fotogra-

fie alla Taverna dei Lords di Graziano

Marinelli, nato ad Arcevia (AN) e bo-

lognese di adozione.

G. Marinelli, Bona e Luciano Cellini

� Come è consuetudine e tradizione

anche quest’anno nella Basilica San

Giacomo Maggiore a Bologna c’è stata

la Santa Messa per ricordare tutti i De-

funti ma in modo particolare quelli

scomparsi durante l’anno. Ha celebrato

il priore padre Marziano Rondina.

DICEMBRE

� All’Ippodromo Arcoveggio di

Bologna si è svolta la Festa e Pranzo

degli Auguri di Natale e Anno Nuovo.

Numerosa la partecipazione e al pome-

riggio le gare di trotto e la Coppa della

Comunità Marchigiani al vincitore.

Enrico Fiore, Mariangelo Pacetti,

Giampaolo Bettamio, Silvio Ferri, Clau-

dio Malagoli

� Viaggio per le Feste di fine anno

e capodanno nelle Marche e in Umbria

con soggiorno Hotel Klass di Castelfi-

dardo. Visitato le città di: Ancona, Ca-

stelfidardo, Osimo, Offagna, Cameri-

no, Numana, Sirolo, Portonovo, Agu-

gliano, Fonti del Clitunno, Cascata

delle Marmore, Terni.

Il gruppo a Sirolo in visita alla Riviera

del Conero.

LA CERQUA CLA CERQUA CLA CERQUA COMUNITAOMUNITAOMUNITA’ M’ M’ MARCHIGIANIARCHIGIANIARCHIGIANI DIDIDI B B BOLOGNAOLOGNAOLOGNA 777

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P robabilmente molte località, ol-

tre a quelle indicate, potranno

considerasi in evidenza: purtrop-

po non sempre si riesce a seguire il

succedersi degli avvenimenti o ad ap-

prezzarne l’importanza. Vogliate scusa-

re. Iniziamo con:

Appignano del Tronto (AP): strage di

4 ragazzi e condanna “ai domiciliari”

per il rom che li aveva travolti guidan-

do in stato di ubriachezza.

Ascoli Piceno: una delegazione alta-

mente qualificata propone la città come

sede per XVIII Incontro delle Associa-

zioni di Marchigiani fuori Regione in

occasione delle celebrazioni in onore del generale

ing. Luigi Stipa, Medaglia d’Oro al merito Aero-

nautico.

Cagli (PU): centro dalle molte opportunità turisti-

co-culturali, ha materializzato con la “Mostra su

l’arte francescana” l’interesse dei fautori del

“piccolo è bello” che ben si integra con il concet-

to di Museo Diffuso che viene utilizzato per defi-

nire le Marche.

Caldarola (MC): organizza la mostra dei De

Magistris (chiusura procrastinata a novembre) e

si propone all’attenzione ed ammirazione di un

gran flusso di visitatori.

Campofilone (AP): località già nota per i

“maccheroncini”, compare ancora su tanti giorna-

li per l’iniziativa singolare portata avanti dal con-

cittadino/imprenditore Enzo Rossi di rivoluziona-

re i rapporti fra imprenditoria e prestazione d’o-

pera aumentando in modo significati-

vo, spontaneamente e con risultati lu-

singhieri, il salario dei dipendenti del

proprio pastificio.

Civitanova Marche (MC): organizza

una Mostra sull’opera grafica di Marc

Chagall e Joan Mirò e ne ottiene un

grande successo. Festeggia inoltre il V

centenario della nascita di Annibal

Caro.

Fano: ospita con ottima accoglienza il

XVII Incontro delle Associazioni di

Marchigiani fuori Regione. Molti gli

intervenuti.

Loreto (AN): accoglie con entusiasmo

incredibile il Papa e i 500 mila fedeli

giunti sulla piana di Montorso per l’Agorà dei

Giovani.

Pergola (PU): il cui nome gira il mondo assieme

ai suoi Bronzi Dorati; al momento i Bronzi fanno

bella mostra di se presso il Museo di Belle Arti di

Montreal per l’occasione della Giornata delle

Marche in Canada. La mostra “Archeologia in

Festa” (ancora aperta) ha migliorato ulteriormen-

te la notorietà di questa città.

Piobbico (PU): per aver voluto un Monumento al

Brutto; tema unico nel suo genere, sviluppato

dall’artista marchigiano Augusto Ranocchi con

l’intento di assecondare (a un anno dalla sua

scomparsa) uno dei desideri dell’indimenticabile

Lelè Jacobelli animatore “buono” e assai brillante

in ogni iniziativa riguardante i Brutti e non solo

questi. (S.F.)

T ra i primi in Italia per longevità, per il minor bisogno di

Case di Riposo, per produttività e valore delle esporta-

zioni, per arte e cultura, i marchigiani primeggiano an-

che nel campo delle Scienze Fisiche e Matematiche; ne ricor-

diamo alcuni.

E’ recentissima la comparsa di un volume dedicato al centena-

rio della nascita a Fossombrone (PU) di Giuseppe Occhialini

(1907-1993) a cui è dedicata una Fondazione diretta dal prof.

Antonio Vitale ordinario di Fisica Sperimentale nell’Università

di Bologna. Il testo redatto dal Prof. Vitale riporta altresì me-

morie a firma del Nobel Carlo Rubbia e di numerosi altri fisici

e accademici italiani di fama internazionale.

L’occasione, di cui va dato grande merito alla ben nota fama

del prof. Vitale, ci riporta a sottolineare il valore dei contributi,

mai molto pubblicizzati, dati alle scienze fisiche e matematiche

da parte di numerosi scienziati nati nelle Marche.

Andando a ritroso, e dopo aver ricordato le autorevoli figure

dei nostri giorni come i fisici pesaresi Antonio Vitale, Giorgio

Giacomelli e Giuseppe Occhialini titolari di importanti incari-

chi e di riconoscimenti scientifici prestigiosi, è doveroso men-

zionare anche Augusto Occhialini (padre di Giuseppe) e An-

gelo Battelli (Macerata Feltria) molto noti sul piano accademi-

co ma anche per meriti sociali e parlamentari.

A fronte di questa fioritura di cervelli pesaresi, il Piceno (vedi

gli anni a cavallo fra ‘800 e ‘900) risponde con Temistocle

Calzecchi Onesti (Lapedona) e con Oreste Murani

(Monterubbiano) i cui meriti eccelsi scaturiscono per entrambi

dalla frequentazione del celebre istituto Montani di Fermo. Tra

i due, il primo rese possibili con un suo dispositivo i primi e-

sperimenti di Marconi e il secondo, oltre agli specifici meriti,

ha quello di essere stato co-fondatore della ancor oggi attivissi-

ma Società Italiana di Fisica.

In periodo analogo hanno dato un rilevante lustro agli studi

fisico-matematici il cingolano Corrado Ciamberlini e l’anco-

nitano Vito Volterra.

In sostanza oltre a pittori, poeti, musicisti, architetti, …. sporti-

vi illustri, ecc., ecc., sarà bene ricordare per le Marche anche

quotatissimi fisici e matematici.

Silvio Ferri

Località marchigiane in evidenza nel 2007

Orgoglio Marchigiano nel campo delle Scienze Fisiche e Matematiche

Campofilone (AP)

Cagli (PU)

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LA CERQUA CLA CERQUA CLA CERQUA COMUNITAOMUNITAOMUNITA’ M’ M’ MARCHIGIANIARCHIGIANIARCHIGIANI DIDIDI B B BOLOGNAOLOGNAOLOGNA 999

P robabilmente sono tante di più le personalità che

hanno ottenuto riconoscimenti di particolare rilie-

vo nel corso dell’anno, ma non tutte hanno avuto

la buona sorte di stimolare la nostra migliore attenzione

e ce ne scusiamo. Esordiamo con:

-Giovanni Allevi, pianista e compositore di notorietà

internazionale; protagonista alla III giornata delle Mar-

che di Montreal e Ascoli (premio Presidente Regione);

suo l’Inno delle Marche; esibizioni applauditissime a

Loreto (Agorà giovani), Imola e Bologna (ottobre u.s.).

-Marisa Barth Ferretti, ascolana approdata in Canada dopo

varie esperienze all’estero, è senatrice al parlamento Canadese

per nomina governativa in riconoscimento della grande attività

spesa su temi sociali specialmente rivolti verso la terza età. E’

stata la madrina della grande manifestazione iniziata a Montreal

come preambolo al programma della Giornata delle Marche che

si è conclusa ad Ascoli il 10 dicembre, presente la senatrice

Marisa Ferretti.

-Francesco Bellini, ascolano emigrato giovanissimo in Canada,

è diventato personaggio di grande successo come

fondatore, direttore e quindi presidente di una

prestigiosa multinazionale farmaceutica. Risiede

a Montreal ove in segno di omaggio verso le Mar-

che ha finanziato nel luglio u.s., gran parte della

organizzazione della Giornata delle Marche svol-

tasi nella sua città.

-Bruno Bruni, pittore pesarese tanto affermato in

Germania da guadagnare l’amicizia del cancellie-

re G. Scroheder , si conferma di successo alla

mostra organizzatagli nella città natale.

-Dante Ferretti, maceratese già consacrato artisticamente da

un crescendo di riconoscimenti fino all’assegnazione dell’Oscar

per la scenografia del film “Aviator”, è stato nuovamente ripro-

posto all’attenzione del pubblico al recente Festival del Cinema

di Venezia e poco prima in Campidoglio, dulcis in fundo, co-

me “Marchigiano dell’anno”.

-Adriano Gamberini, mette in Mostra a Pesaro Foto-

grafie da un Altro Mondo in una esposizione ideata e

presentata dal premio Nobel Dario Fo.

-Beniamino Gigli: celebrazioni per il 50.mo della scom-

parsa.

-Riz Ortolani, artista pesarese già celebrato da impor-

tantissimi riconoscimenti internazionali e nazionali, è

stato il protagonista di eccellenza nell’assegnazione del

premio Frontino-Montefeltro 2007; grande successo a Venezia

per la prima mondiale del musical “Il principe della Gioventù”.

-Filippo Magnini: con un tempo da finale mondiale negli As-

soluti Invernali a Riccione, conferma di non temere rivali nei

100 s.l. e di avere rosee prospettive per un podio anche alle

Olimpiadi in Cina dopo aver già conquistato due titoli mondia-

li.

-Maria Montessori: francobollo commemorativo a un secolo

dalla nascita in Roma della prima “Casa per bambini”.

-Igino Straffi (Gualdo – Mc) papà delle fatine

Winx note in tutti i cinque Continenti; premio

“Picchio d’Oro 2007” nel corso della Giornata delle

Marche ad Ascoli.

-Domenico Svampa, maceratese cardinale a Bolo-

gna degno della celebrità dei Murri, Marconi, Car-

ducci, Pascoli, Respighi ecc, già onorato a Monte-

granaro (e prossimamente a Bologna) per l’anniver-

sario dei cento anni dalla sua scomparsa nel 1907.

L’Avvenire nel mese di agosto gli ha dedicato un ampio servi-

zio.

-Valentina Vezzali e Giovanna Trillini (jesine): a coronamen-

to di una lunga serie di titoli mondiali e olimpionici di fioretto,

si ripropongono ancora ai vertici mondiali con una magica dan-

za che le alterna sui gradini del podio. (S.F.)

Personalità marchigiane in evidenza nel 2007

N el corso dei lavori di consolidamento del Torrione Me-

dievale di Spilamberto danneggiato durante il secondo

conflitto mondiale, fu scoperta sotto l’ultima rampa di

scale una cella di appena 2 mq con le pareti interamente rico-

perte da iscrizioni e disegni rossastri, come in un fumetto.

Era l’angusta prigione di messer Filippo, ignota fino ad allora, a

cui il prigioniero aveva affidato la sua triste storia d’amore.

Parlava la leggenda di un giovane, giunto non si sa come a Spi-

lamberto, che aveva poi conosciuto la bella castellana del luogo

(già promessa) con la quale era nato un amore che aveva pro-

dotto incontri fugaci e proibiti conclusi dal concepimento di un

figlio. Scoperti, il severo padre costrinse la castellana in con-

vento, mentre messer Filippo venne gettato nella cella più se-

greta del Castello. Il prigioniero, nell’attesa del supplizio finale

e tra un lamento e l’altro, scrisse con il sangue sui muri delle

piccola prigione la storia ancora leggibile della sua vita infeli-

ce: “ … io a nessuno mai male già feci …”; in altre parti si de-

finiva poverin marchisano e, in altre, firmano cioè di Fermo,

città che all’epoca (1528 ca) dipendeva da Camerino.

Da allora, racconta la leggenda, Filippo non cessa di lamentarsi,

ma solo poche ragazze romantiche, nelle sere d’estate, lo pos-

sono udire.

Leggenda a parte, Filippo è stato un personaggio vero. Si trova-

va a Camerino: caduto prima nelle tresche amorose di Caterina

da Varano e poi allontanato, avrebbe potuto svelare segreti ne-

fasti per il ducato dei Da Varano; sicché era stato affidato per

una crudele condanna ai cugini regnanti in Ferrara e che gover-

navano anche il Castello di Spilamberto.

Recentemente uno studio disposto dal Comune modenese sulla

conservazione e valorizzazione della cella stessa ed esteso ai

simboli, frasi e immagini ivi riscontrate e recuperatte, ha fatto

concludere che la gran parte degli elementi esaminati ben si

addice alle reali vicende storiche di quell’epoca.

Silvio Ferri

Messer Filippo… poverin marchisano Il Fantasma della Torre di Spilamberto

B. Gigli

V. Vezzali e G. Trillini

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T eresa, Milvia e Valentina nell’andare in pensione hanno

voluto trasmettere ai concittadini del Capoluogo mar-

chigiano le loro esperienze lavorative presso l’importan-

te catena di vendita, giusto al momento in cui il marchio chiu-

deva anche ad Ancona ogni attività; protrattasi per 2/3 di seco-

lo.

Il volume che ne è venuto fuori, è un diario dal titolo Fram-

menti/Racconti (Humana ed., Ancona) che riporta piccoli fatti,

esperienze e sensazioni di vita vissuta che a fatica avrebbero

potuto attrarre la tiepida curiosità di un quartiere. Invece non è

stato così.

Sono già indicative del libro le spontanee presentazioni sotto-

scritte da molte ottime firme: tra chi vi legge un elogio ad un

tempio della modernità e del benessere e chi vede nella quoti-

dianità del lavoro un soffio di poesia che le Autrici autonoma-

mente hanno saputo cogliere con meravigliosa spontaneità e

ancora chi vede in quella organizzazione del lavoro tempi, ritmi

e opportunità d’incontro che hanno dato una speciale condivi-

sione di intenti a donne che vivevano in città diverse e lontane.

Ebbene la lettura del libro (di cui vorremmo consigliarvi, a ca-

so, i racconti a pag. 38, 64, 101, 139 e altri) dice tanto di più.

Infatti, i molti messaggi che vi si colgono sono una anticipa-

zione (ancor più esplicita) rispetto a quanto si è dibattuto, poco

dopo la stampa del volume, in un convegno tenutosi a Lugano

nel febbraio 2004 tra esperti internazionali sul tema Economy,

Society & Justice. Free Market:Means or End?. In quella sede

si definì “buon lavoro” (pari a quello esercitato da Teresa, Mil-

via e Valentina) il comportamento di chi ripudia sia imposta-

zioni carrieristiche (nocive per la costruzione di relazioni posi-

tive con tutti) sia impostazioni di “minimo impe-

gno” (contraltare della massimizzazione del tempo di “non la-

voro”) e sposa invece l’etica del lavoro volta alla ricerca di una

“felicità di crescita” (Teilhard de Cardin, 1943) che si motiva e

si accumula nel mettere a frutto l’insieme di attitudini e qualità

di cui si è dotati e nel riuscire a “crescere in umanità, valere di

più, essere di più” come indicato nell’enciclica di Paolo VI

Populorun Progressio,1967.

Un doppio commento a margine di quanto sopra esposto.

Il messaggio forte che emerge dalla lettura del libro è il magni-

fico elogio della operosità di cui le Autrici sono testimonianza e

della cui straordinaria importanza neppure, forse, se ne sono

rese conto. Elogio, ripeto, del cosiddetto “sistema del valore” e

cioè della “triangolazione” che lega: “1-soddisfazione dei clien-

ti, 2- soddisfazione e valorizzazione dei dipendenti, 3- creazio-

ne di valore per l’imprenditore”. Sistema che si pone in palese

contraddizione rispetto a modelli e stili di leadership del tipo

“comando e controllo”; imperversanti, purtroppo, oggi più che

mai.

Il secondo commento è di compiacimento e gratitudine per que-

ste concittadine per avere fatto indirettamente il più straordina-

rio encomio di tutta la “buona marchigianità” di cui sia loro che

noi “de fora” (con tanti altri!) cerchiamo orgogliosamente di

esserne parte attiva e integrante.

Silvio Ferri

E ’ opinione comune che il nome di Force (comune del

Piceno) derivi da “forca” luogo di passaggio tra la valle

dell’Aso del Tesino e la valle del Tronto e che la sua

origine risalga al V secolo d.C. quando le popolazioni delle

pianure vicine vi si stanziarono per sfuggire alle invasioni bar-

bariche di Goti e Longobardi. Nel X secolo, Force venne in

soggezione ai monaci Farfensi, che vi fondarono conventi e

favorirono lo sviluppo dell’agricoltura e della piccola proprietà.

Nel 1272 si insediò nel territorio di Force una comunità di

Francescani che vi rimase fino all’arrivo di Napoleone.

Force, uno dei tanti balconi naturali delle Marche da cui si pos-

sono godere magnifici scenari e paesaggi fantastici deve la pro-

pria notorietà alla presenza di ben cinque tavole del De Magi-

stris (Museo di Palazzo Canestrari) oltre che all'artigianato arti-

stico del rame che vi ha prosperato fino ai tempi recenti. Oggi

possiamo ammirare alcuni dei migliori oggetti di uso pratico od

ornamentale nel Museo lavorazione del Rame allestito nella

chiesa di S. Biagio.

L’opinione di alcuni è che l’arte del battirame arrivò a Force

nel ‘500 con un gruppo di nomadi artigiani. Altri sostengono

che furono i farfensi a intraprendere questo tipo di attività e a

divulgarla. La cosa certa è che a Force risiedette un grande ma-

estro spoletino, Felice Rosati, che aprì una tra le più grandi

botteghe artigiane, dove impararono il mestiere un grande nu-

mero di calderai la cui arte e maestria è arrivata fino ai nostri

giorni.

Si racconta che i calderai nel trattare tra di loro usavano parlare

secondo un vocabolario per addetti che era il “baccaiamento”

da cui derivò il nome “callarà”, cioè calderaio. Dal che se vuoi

cercare una calderaio a Force (titolo nobiliare di città dal 1799)

devi chiedere del Callarà.

I 65 anni della Standa ad Ancona

Ricordi … e il buon lavoro di tre Commesse

La città dei Callarà

I NOSTRI INDIRIZZI “La Cerqua”: periodico bi-trimestrale della

Comunità Marchigiani di Bologna

Reg. Trib. Bo N. 5866 del 6/6/1990

Amministrazione: via Ferrara 8 Bologna

Direttore responsabile: Paolo Zauli

Segreteria: via Leoncavallo 18

Casaleccchio di Reno—BO

Tel. e fax: 051 754 644

Stampa in proprio

SEGRETARIO Luciano Cellini

Via Leoncavallo, 18 Casalecchio di Reno (BO) Tel. e fax: 051.754.644

[email protected]

PRESIDENTE Silvio Ferri

Via C. Boldrini, 16 40121 Bologna

Tel e fax 051.249.196 [email protected]

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LA CERQUA CLA CERQUA CLA CERQUA COMUNITAOMUNITAOMUNITA’ M’ M’ MARCHIGIANIARCHIGIANIARCHIGIANI DIDIDI B B BOLOGNAOLOGNAOLOGNA 111111

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da 50 anni Insieme tuteliamo Meglio Meglio la nostra salutesalute

Q uelli come noi che amano la propria terra, non possono

ignorare l’avvincente opera di Valentino Rocchi, scrit-

tore pesarese che alle Marche ha dedicato il suoi libri

migliori: “Una storia di Castelvecchio”, “L’Eredità di Venan-

zio”, “Gli uomini di Bluma”, “La saggezza di Toni”, “Notte

all’Hostaria La Guercia”.

Nei suoi lavori, Rocchi pensa spesso all’ambiente marchigiano,

che dimostra di conoscere senza incertezza. I personaggi che

egli descrive e le vicende che egli racconta non sembrano usciti

da una fertile fantasia, ma da episodi di vita vissuta. Tanto è

precisa l’indicazione delle circostanze, tanto acuta è l’analisi

psicologica dei protagonisti che più volte anima un dialogo

dove le espressioni tipiche della nostra parlata assumono valore

letterario.

L’ultima fatica di Rocchi ha per titolo “La Magia del fuoco”.

Vi si narra di un giovane Benvenuto, o semplicemente Nuto,

che riesce a superare la condizione di umile figlio illegittimo

grazie alla sua tenace volontà ed al suo talento di artista. Tutto

si svolge in un piccolo centro della campagna di Pesaro, ben

familiare a Rocchi, mentre passano anni indefiniti, forse ante-

guerra o subito dopo. Dobbiamo essere grati a Rocchi, attento

divulgatore delle nostre tradizioni!

Alfonso Forchielli

Le storie marchigiane di Valentino Rocchi

Dal 26 al 31 maggio 2008 in pullman (6 giorni/5 notti)

Viaggio in FRANCIA in BORGOGNA e CASTELLI della LOIRA

1° giorno Bologna – Aosta – Monte Bianco – Digione (km 800)

Partenza ore 6.30 da Bologna stazione F. S. (davanti Mc Donald’s)

2° giorno Digione – Beaune – Orleans (km 350)

3° giorno Orleans – Chartres – Tours (km 230)

4° giorno Tours – Amboise – Blois – Chambord - Tours (km 200)

5° giorno Tours – Bourges – Chenonceaux – Chambery (km 550)

6° giorno Chambery – Frejus – Torino – Bologna (km 540)

Arrivo ore 21 circa a Bologna stazione F. S. (davanti Mc Donald’s)

La QUOTA di partecipazione € 700,00 p. p. camera doppia

(quota non soci € 750,00 - supplemento singola/5 notti € 200,00)

Pagamento ACCONTO € 150,00 entro il 10 aprile p. v. e il SALDO entro il 20 maggio p. v.

Per informazioni, PROGRAMMA e PRENOTAZIONI telefonare in Segreteria al nr. 051 754 644

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Prossimi appuntamenti

CONVOCAZIONE

ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI e ELEZIONI

per il rinnovo delle CARICHE SOCIALI triennio 2008 - 2010

prima convocazione venerdì 14 marzo 2008 alle ore 06,00 e seconda convocazione

SABATO 15 MARZO 2008 ALLE ORE 15,00 presso il Circolo MCL “MARVELLI” (g.c.) in via Ferrara 18/a a Bologna

(autobus 19, 27B, 94, 101 e possibilità di parcheggio)

In agenda:

- presentazione, discussione, approvazione bilancio consuntivo 2007;

- presentazione, discussione, approvazione bilancio di previsione 2008;

- varie ed eventuali;

e a seguire:

- consegna scheda votazione alla commissione elettorale;

- spoglio delle schede e risultati;

- scambio auguri pasquali e brindisi.

* * * * * *

Nota importante per le elezioni: tutti i soci in regola con il pagamento della quota 2007

riceveranno una busta, una scheda e le istruzioni per votare.

Il Consiglio direttivo

Celebrazioni in onore di

DOMENICO SVAMPA Cardinale marchigiano di Bologna

Nel centenario della scomparsa In collaborazione con

Istituzioni Religiose e Civili bolognesi e marchigiane

Sabato 29 marzo presso Istituto Salesiano, via J. Della Quercia, 1

Ore 15,30: registrazione, accoglienza

Ore 16,00: saluti autorità, conferenza, coffee break

Ore 18,30: S. Messa solenne nella Chiesa del Sacro Cuore e

visita-omaggio alla tomba del Pastore nella cripta

Domenica 18 maggio 2008

38^ FESTA MARCHIGIANA “Incontro di Primavera”

a “VILLA ORSI” CENTERGROSS - Funo di Argelato – Bologna viale della Mercanzia, n. 20 - tel. 051 664 7882

(Km 9 dall’uscita n. 6 e n. 7 bis della tangenziale) PROGRAMMA DI MASSIMA

ore 10,00 accoglienza e S. Messa

ore 11,00 saluti delegazioni e ospiti, incontro dibattito

ore 12,45 buffet brindisi aperitivo

ore 13,15 seduta conviviale tavolata marchigiana

pomeriggio festa insieme nel parco: musica, giochi, sorprese

ore 19,00 commiato e . . . arrivederci al 2009!

La QUOTA di partecipazione alla Festa e al Pranzo € 35,00 p. p.

Per chiarimenti, informazioni e prenotazioni telefonare in Segreteria al nr. 051 754 644