fondamenti anatomo-fisiologici dell’attività psichica.pdf

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  • NEUROPSICOLOGIALE FUNZIONI COGNITIVE

    LA MEMORIA

    FONDAMENTI ANATOMO-FISIOLOGICI DELLATTIVIT PSICHICA

    LA MEMORIA

    Prof. CINZIA GIULI

    COS LA NEUROPSICOLOGIA

    OGGETTI DI STUDIO

    Processi cognitivi e comportamentali

    Correlazione tra i meccanismi anatomo-funzionali che permettono il funzionamento

    Scienza interdisciplinare

    OBIETTIVI DELLA NEUROPSICOLOGIA

    Indagine delle basi anatomiche dei processi mentali e cognitivi, relazione mente-cervello

    Studio di sistemi cerebrali danneggiati, indagini su cerebrolesi

  • ORIGINI

    1800, GRANDI SCOPERTE NEUROLOGICHE E NEUROFISIOLOGICHE

    BROCA: CORRELAZIONE TRA DISTURBI DEL LINGUAGGIO E LESIONI DELLA CORTECCIA FRONTALE SIN

    WERNICKE: AFASIA SENSORIALE CIRCONVOLUZIONE TEMPORALE SIN

    LA CORRENTE PREVALENTE NELLA NEUROPSICOLOGIA MODERNA

    Quadro teorico proposto dalla psicologia cognitiva

    Studio della mente come sistema cognitivo

    dalla psicologia cognitiva (COGNITIVISMO)

    come sistema cognitivo

    Il sistema cognitivo

    Paragona la mente a un elaboratore di informazioni suddiviso in componenti interconnesse

    Relazione tra i diversi circuiti neurali e le funzioni cognitiveRelazione tra i diversi circuiti neurali e le funzioni cognitive

    Associare a ogni modulo il circuito neuronale che lo rende possibile

    I circuiti neuronali possono estendersi in pi aree cerebrali

    NEUROPSICOLOGIA CLASSICA

    Scopo: associare una localizzazione precisa e univoca ai processi mentali all'interno del cervellocervello

    Osservare correlazione tra sede precisa della lesione cerebrale e processo mentale alterato, in base alla descrizione clinica del paziente

  • NEUROPSICOLOGIA CLINICA

    Applicazione delle conoscenze alla diagnosi, gestione, riabilitazione pz con deficit cognitivi (cause: malattie /danni cerebrali neurologici/ vascolari / traumatici)vascolari / traumatici)

    Esame dei pazienti per diagnosi e miglioramento delle funzioni specifiche lese

    LE FUNZIONI COGNITIVELE FUNZIONI COGNITIVE

    cognizione

    cognoscere, "sapere

    neurologia, psicologia, filosofia, informatica

    Riferimento al pensiero ed al modo in cui si raggiunge la consapevolezzaRiferimento al pensiero ed al modo in cui si raggiunge la consapevolezza

    Psicologia: visione delle funzioni psichiche secondo l'information processing

    Capacit della mente umana e degli organismi viventi avanzati

    "capire il mondo e dargli un senso"

    Caratteristiche

    La cognizione o i processi cognitivi possono essere naturali o artificiali, consci e inconsci

    Concetti astratti, ragionamento, percezione, intelligenza, apprendimento apprendimento

    In intelligenza artificiale

    Deriva dal cognitivismo

  • FUNZIONI COGNITIVE

    competenze e abilit psicologiche e/o mentali

    per realizzare uno o pi comportamenti, o per realizzare uno o pi comportamenti, o per rappresentarsi il proprio ambiente

    si sono specializzate nel corso dell'evoluzione delle specie

    PRINCIPALI FUNZIONI

    Memoria

    Orientamento

    Funzioni esecutive

    PercezionePercezione

    Intelligenza

    Attenzione concentrazione

    Linguaggio

    Abilit costruttive

    Ragionamento

    ORIENTAMENTO

    tempo, spazio,

    Capacit di esprimere spazio,

    identit

    personale,

    contesto

    esprimere correttamente le coordinate

    essenziali

    ABILITA COSTRUTTIVE

    Pianificare e realizzare

    assemblare oggetti, disegnare, costruire modelli Pianificare e realizzare

    prodotti dotati di rapporti spaziali complessi

    costruire modelli tridimensionali

  • PERCEZIONE

    elaborazione, integrazione ed

    interpretazione degli stimoli sensoriali

    percezione Componenti

    principali

    percezione uditiva, tattile

    e visiva

    Sottocomponenti pi specializzate

    Percezione per i volti,

    colori, ecc.)

    LINGUAGGIO

    Manipolare simboli Manipolare simboli linguistici

    RAGIONAMENTO

    Operazioni mentali che mettono in

    relazione due o pi unit elementari

    sommare

    componenti di

    Distinzioni

    componenti di calcolo, confronto,

    giudizio, formazione di concetti

    Astrazione, generalizzazione,

    soluzione di problemi, ecc..

    FUNZIONI ESECUTIVE

    Abilit di livello gerarchico pi

    elevato

    Comprendono capacit di

    decidere se e come impegnarsi

    in una certa azione in una certa azione

    stabilire obiettivi e scopi

    pianificare, controllare e

    correggere lazione in corso

  • INTELLIGENZA

    Risultato dellutilizzo efficace delle diverse funzioni cognitive specializzatespecializzate

    Si riflette in un vantaggio adattativo

    ATTENZIONE

    Capacit di assegnare, distribuire e mantenere le risorse cognitive disponibili in funzione del compito da svolgerecompito da svolgere

    Processo che permette di selezionare le tante informazioni che arrivano dai nostri sensi

    Distinzioni dellattenzione

    attenzione divisa

    attenzione selettivaattenzione selettiva

    attenzione sostenuta

    vigilanza

    Attenzione divisa

    capacit di prestare attenzione ed elaborare diverse informazioni che si presentano contemporaneamentesi presentano contemporaneamente

    SEDE DI LESIONI: prevalentemente diffuse, emisfero dx, corpo calloso, lobo frontale e parietale

  • Attenzione selettiva

    capacit che permette concentrarsi su uno o pi stimoli target selezionandoli tra altri stimoli distrattori o tra informazioni in competizione tra loro

    Stimoli target: visuo-spaziali e uditivo-verbaliStimoli target: visuo-spaziali e uditivo-verbali

    SEDE DI LESIONI: lobo frontale sinistro, asse tronco-talamo-frontale

    Deficit di attenzione selettiva spaziale (neglet): lesioni lobo parietale

    Attenzione sostenuta

    Capacit di mantenere lattenzione su stimoli target per un protratto periodo di tempo

    Stimoli target: visuo-spaziali e uditivo-verbaliStimoli target: visuo-spaziali e uditivo-verbali

    SEDE DI LESIONI: prevalentemente emisfero dx, pi abile rispetto al sinistro, nellattenzione per lungo tempo (Dimond, 1980)

    Corteccia prefrontale e parietale posteriore, lobo temporale

    Stato di vigilanza

    attivato da vie di proiezione dal setto proiezione dal setto mediale all'ippocampo

    Memoria: intrappoliamo e/o rievochiamo informazioni gi

    acquisite

    Apprendimento: acquisire nuove

    informazioni prelevandole dalla realt

    il mondo che ci circonda la sorgente di due importanti attivit del cervello: APPRENDIMENTO E MEMORIA

  • CENNI STORICI

    Platone: memoria umana come morbida cera dove esperienze imprimevano segni

    Aristotele: "associazioni secondo cui 2 idee sono Aristotele: "associazioni secondo cui 2 idee sono associate se il ricordo delluna un buon indice di richiamo dellaltra

    Nel 900: sistema di memorizzazione costituito da "vie neurali", sentieri mentali che diventavano pi chiari e distinti a forza di essere usati

    In neuroscienze e psicologia: capacit del cervello di conservare informazionicervello di conservare informazioni

    Capacit di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato

    Acquisire / elaborare le informazioni ricevute

    Codifica

    NELL'ELABORAZIONE DELLA

    MEMORIA

    Mantenere nella memoria, creazione di registrazioni permanenti delle informazioni codificate

    Ritenzione/immagazzinamento

    recuperare le informazioni immagazzinate in risposta a qualche sollecitazione

    Recupero

  • Neurobiologia della memoria

    Diversi metodi di immagazzinare

    informazioni

    Potenziamento a lungo termine

    Potenziamento a breve termine

    Potenziamento BT

    alterazione temporanea delle sinapsi coinvolte, ipersensibilizzatetramite la sintesi di nuovi recettori

    di membrana

    Coinvolto nella MBT

    potenziamento a LT

    Richiede pi tempo Coinvolge vie

    metaboliche differenti

    attivano proteine che modificano

    l'espressione genica

    rinforzano in maniera + duratura la sinapsi

    Spiegazioni teoriche

    Esperimenti recentiteoria che prevede diverse fasi

    di modellazione sinaptica

    la MBT ricorre all'ausilio di proteine preesistenti, per

    modificare in modo temporaneo l'attivit sinaptica

    MLT necessita dell'attivazione di geni e la sintesi di proteine nuove, per variare le sinapsi,

    nella quantit e nella conformazione

    m. sensoriale si realizza tramite modifiche transitorie

    nella comunicazione neuronale

  • processo di memorizzazione

    nei neuroni post-sinaptici si attivano geni e proteine, che vanno verso le connessioni tra due neuroni, per rinforzare o costruire le sinapsi

    Il segnale modifica le connessioni presenti nella rete neuronale

    Ogni informazione viene memorizzata grazie alla formazione di una specifica rete neuronale, prima nell'ippocampo e poi nella corteccia, dove viene definitivamente conservata

    In queste sinapsi eccitatorie il mediatore il Glutammato

    neuroni, per rinforzare o costruire le sinapsi

    Aspetti fisiologici

    Nucleo medio-dorsale del

    Talamo

    Corpi mammillari

    Ippocampo

    caso del paziente H.M. (anni 50)

    Grave forma di epilessia farmaco-resistente, incidente in bicicletta

    Nel 1953 fu mandato presso il dottor William Scoville che localizz origine degli attacchi epilettiformi nel lobo temporale mediale

    Terapia: Ablazione chirurgica e asportazione di parte di entrambi i lobi temporali

    Asportazione: formazione ippocampale, giro paraippocampale, distruzione corteccia entorinale, amigdala, rimozione parte corteccia temporale anterolaterale

    Incapacit di trasferire nuove tracce mnemoniche dalla MBT a MLT

    Deficit conseguenti

    Grave forma amnesia anterograda: non riusciva ad accumulare, ritenere o recuperare nuovi ricordi

    Deficit di memoria esplicita per i fatti successivi l'intervento per il resto della sua vita

    Deficit nella capacita di formare nuova conoscenza semantica

    Moderata amnesia retrograda: nessun ricordo fino a 3-4 giorni prima dell'intervento (Ci stava ad indicare come tale amnesia sfumasse nel tempo)

    Abilit intatta di formare tracce di memoria procedurale, poteva apprendere nuove abilit motorie, pur non riuscendo a ricordare esplicitamente di averle apprese

  • struttura cerebrale principale

    Formazione dell'ippocampo

    Vi stato verificato il processo di Vi stato verificato il processo di potenziamento a lungo termine

    il danno selettivo all'ippocampo causa amnesia anterograda

    ippocampo

    Struttura indispensabile alla fissazione della traccia di memoria

    Partecipa alla codificazione delle informazioni che lo raggiungono dalla corteccia associativa cerebrale

    Amigdala (lobo temporale): modellamento e conservazione della memoria, organo deputato a definire le percezioni sul versante emozionale ed affettivo

    studi pi recenti

    l'ippocampo e le cortecce circostanti (entorinale e paraentorinale) svolgono un ruolo di 'smistamento pacchi

    le informazioni che vengono memorizzate devono passare in quelle aree cerebrali, ma, siccome lesioni anche molto gravi non causano un'amnesia retrograda, la memoria gi immagazzinata deve essere registrata altrove, probabilmente nelle aree associative delle cortecce prefrontale e frontale

    Circuito di PAPEZ

    Asse Corteccia-ipotalamo-talamo-corteccia

    Neuroanatomista James Papez (1883-Neuroanatomista James Papez (1883-1958)

    Il percorso intracerebrale implicato nelle funzioni dellemozione e della memoria

  • Papez (1937)

    Risposta emotiva determinata daRisposta emotiva determinata da

    IPOTALAMONUCLEI

    ANTERIORI DEL TALAMO

    GIRO DEL CINGOLO

    IPPOCAMPO AMIGDALALORO

    CONNESSIONI

    Circuito di Papez

    Emozioni innescate attraverso una via sottocorticale ed una corticale Circuito cortico-sottocorticale

    Ipotalamo = valutazione e attivazione risposte

    Cingolo = esperienza cosciente

    Corteccia = inibizione risposte

    AMIGDALA: SEGNALAZIONE ALLA CORTECCIA DI STIMOLI MOTIVAZIONALI (PAURA, RICOMPENSA, REAZIONI EMOTIVE, ATTRAZIONE SESSUALE)

    Diverse strutture =diverse funzioni

    Emozioni innescate da stimoli esterni o

    interni

    MECCANISMO ARMONICO CHE SUSCITA INTERNAMENTE LE EMOZIONI (CONTRIBUISCONO AD ORGANIZZARE LA RISPOSTA EMOTIVA)

    IPOTALAMO: COINVOLTO NELLATTRIBUZIONE DEL SIGNIFICATO AGLI STIMOLI SENSORIALI E SIGNIFICATO AGLI STIMOLI SENSORIALI E LESPRESSIONE EMOTIVA

    COMPONENTE CORTICALE: ELABORAZIONE ESPERIENZA EMOTIVA

    Identificazioni di vari sottonuclei dellipotalamo

    Ippocampo: struttura associata alla Ippocampo: struttura associata alla rabbia

    Lesioni alla corteccia cingolata: sonnolenza, depressione, apatia

  • SISTEMA LIMBICO

    Interviene

    Emozioni OLFATTO MLT Comportamenti

    (aggressivit)

    SISTEMA LIMBICO

    Ippocampo

    Amigdala

    Nuclei talamicianteriori

    Corteccia limbica

    Componenti stimoli motivazionali, reazioni di paura e ricompensaAmigdala

    formazione delle tracce di MLT, orientamento spaziale (mappe cognitive)Ippocampo

    azioni della noradrenalina nel cervello, risposte a stress e panicoLocus ceruleus

    memoria spaziale Giro paraippocampale

    battito cardiaco, pressione sanguigna, implicazioni cognitive attenzione volontariaGiro del cingolo

    MLTFornice

    controllo sul SNA, reazioni emozionali e di paura, stati emotivi, ai ritmi circadiani, comportamenti stereotipati.Ipotalamo

    recezione e ritrasmissione della corteccia cerebraleTalamo

    formazione della MLTCorpi mammillari

    secrezione di ormoni , risposta ormonale del s. endocrino, omeostasiGhiandola ipofisi

    corretto funzionamento del circuito ippocampaleCorteccia Entorinale

    funzioni olfattiveCorteccia Piriforme

    comprendente ippocampo, giro cingolato, giro paraippocampaleGiro del fornice

    recezione degli stimoli di natura olfattivaBulbo olfattivo

    parte dello striato ventrale (Nuclei della base)Nucleus accumbens

    Presa di decisioneCorteccia orbitofrontale (parte corteccia prefrontale):

    Influenza s. endocrino e SNA

    Connesso con il Nucleus accumbens tramite i circuiti cortico-striato-talamici: degenerazione associata a sindromi schizofreniche

    Innervato via dopaminergica mesolimbica: regola grado attivazione

    Nucleus accumbens e sistema limbico: meccanismi ricompensa e punizioneNucleus accumbens e sistema limbico: meccanismi ricompensa e punizione

    Oppioidi endogeni e alcune droghe: trovano recettori

    Connesso alla corteccia prefrontale

    Presa di decisione in base a reazioni emozionali

  • classificazioni dei tipi di memoria

    2 criteri

    La La persistenza del ricordo

    Il tipo di informazioni memorizzate

    Memoria sensoriale

    Memoria a breve termine (MBT + memoria di lavoro)

    Memoria a lungo termine (MLT)

    Modello a due componenti di Waugh e Norman, 1965

    RIPASSO

    STIMOLO MemoriaMemoria Primaria

    STIMOLO MemoriaSecondaria

    OBLIO

    Primaria

    Memoria

    sensoriale

    Memoria a

    breve

    termine

    Memoria a

    lungo

    termine

    Stimolo

    ripetizione

    (Atkinson & Shiffrin, 1971)

    sensorialetermine termine

    decadimento decadimentointerferenza

    reperimento

    decadimentointerferenza

  • Registri temporanei (organi sensori)

    Processo in grado di memorizzare informazioni sensoriali (uditive, visive, tattili, olfattive, gustative)tattili, olfattive, gustative)

    Informazione non elaborata

    Non richiede attenzione

    Breve persistenza dellinformazione (pochi secondi o millisecondi)

    Mantiene ed elabora informazioni durante lesecuzione di compiti

    Capacit limitata Capacit limitata

    Pu mantenere linformazione solo per un breve periodo di tempo Memoria visuo-spaziale (circa 2 secondi)Memoria uditivo-verbale (da 2 a 20 secondi)

    Lo stato emotivo influenza le prestazioni della MBT

    MBT o m. primaria o attiva

    Capace di conservare una piccola quantit di informazioni chiamata span (tra i 5 e i 9 elementi) per 20 secondi circa

    Unesperienza viene mantenuta in un circuito formato da neuroni e dai loro prolungamenti, sotto forma di una attivit elettrica che percorre questo circuito varie volte finch lattivit non stimola la formazione di contatti stabili tra le cellule

    MBT

    Comprende una serie di processi di

    controllo che consentono di

    prendere decisioni

    risolvere problemi dirigere il flusso

    dellinformazione

  • Sedi

    Magazzino fonologico BT: Lobo parietale postero-inferiore emisfero sinsin

    Processo di ripasso verbale: lobo frontale (corteccia premotoria e aree di Broadmann 6,44)

    Fino agli anni 60 si pensava che lunico magazzino a cui afferissero gli stimoli sensoriali fosse la MBT (Waugh e Norman, 1965)fosse la MBT (Waugh e Norman, 1965)

    Negli anni 70 si riconobbe lesistenza della MEMORIA DI LAVORO (WM) e di MULTICOMPONENZIALI

    Working Memory (WM)

    Psicologi cognitivi

    Modello cognitivo di Alan Baddeley (1990)

    Capacit di mantenere presenti e attive informazioni che provengono dallesterno o richiamate dalla MBT

    Trattenute in memoria per il tempo necessario che serve a completare operazioni mentali, come:

    Articolare un discorso, impostare e risolvere mentalmente compiti aritmetici...

  • Memoria di Lavoro

    Psicologia cognitiva sui processi mnestici: Alan Baddeley e Graham Hitch (1974)Hitch (1974)

    Nuovo modello di working memoryper descrivere con pi accuratezza le dinamiche della MBT

    modello tripartito di Baddeley ed Hitch

    MBT come "magazzino unitario", capace di contenere e manipolare le informazioni e allo stesso tempo di esercitare le funzioni cognitive, senza che i compiti interferissero tra loro

    Alternativa a quello dei magazzini a BT di Atkinson e

    Shiffrin

    legata al concetto di MBT, parte di informazioni che legata al concetto di MBT, parte di informazioni che vengono intrattenute temporaneamente dal sistema mnestico, ma con una capacit ed un tempo di ritenzione ridotti

    WM

    Sistema per l'immagazzinamento

    temporaneo e la prima gestione/manipolazione

    dell'informazione

    Architettura multicomponenziale del modello WM

    I sistemi gerarchicamente sottoposti all'esecutivo centrale sono magazzini a BT, dedicati alla ritenzione dell'informazione rispettivamente verbale e visuo-spaziale

    Dual-Task Paradigms (Baddeley 2000)

    Una performance che richiede l'uso di domini percettivi distinti eseguita quasi come se entrambi i compiti fossero compiuti individualmente

    una performance che richiede per l'espletazione dei due compiti l'uso contemporaneo dello stesso canale

    percettivo condotta in maniera significativamente peggiore rispetto

    ad un'esecuzione seriale dei due compiti

    Modello di Baddeley

    Prevede 1 sistema attenzionale supervisore (esecutivo centrale) che supervisiona 2 sistemi

    Ciclo fonologico

    (mantiene disponibili le informazioni

    uditive)

    Taccuino visuo-

    spaziale

    (rappresentazione dello spazio)

  • SISTEMI DI MBT

    UDITIVO-VERBALE (FONOLOGICA)

    UDITIVA NON VERBALE

    VISUO-SPAZIALE (POSIZIONI OGGETTI NELLO SPAZIO)VISUO-SPAZIALE (POSIZIONI OGGETTI NELLO SPAZIO)

    VISIVA

    OLFATTORIA

    GUSTATIVA

    EMOZIONI

    MBT uditivo-verbale

    si identifica con il ciclo fonologico (o ciclo articolatorio) del modello della

    WMWM

    Composta da un magazzino

    fonologico a BT e da un circuito di ripasso

    articolatorio

    Memoria di lavoro visuo-spaziale

    variet di azioni umane

    Orientamentomovimento nello

    spaziocomunicazione

    non verbale

    acquisizione costruzione

    immagini mentalidisegno

    acquisizione conoscenze semantiche

    propriet oggetti

    elaborazione coordinate visive

    e spaziali

    apprendimento geografico

    comprensione testi

    Stimolo acquisito per via uditiva

    Entra nel magazzino fonologico

    rimane per un paio di secondi (a meno che non venga utilizzato il ripasso articolatorio che

    prolunga il T di ritenzione)

  • Stimolo verbale acquisito per via visiva

    Es. leggere una parola

    Passa dal ripasso articolatorio prima di entrare nel magazzino fonologico

    MBT INDIPENDENTE DAGLI ALTRI SISTEMI

    DIMOSTRATO DA STUDI EMPIRICIDIMOSTRATO DA STUDI EMPIRICI

    OBLIO

    EFFETTO SOPPRESSIONE ARTICOLATORIA

    I RISULTATI VENGONO VALUTATI ATTRAVERSO PROVE DI SPAN

    LA RIEVOCAZIONE DI PROVE UDITIVO-VERBALE E VISUO-SPAZIALE INDIPENDENTE

    Effetto di soppressione articolatoria

    Impedito l'uso del ripasso articolatorio (es. impegnando il soggetto in un secondo compito soggetto in un secondo compito articolatorio come pronunciare una sillaba ripetutamente)

    lo stimolo presentato uditivamente si degrada

    lo stimolo presentato visivamente non viene ricodificato in termini fonologici

  • effetto di similarit fonologica

    Prestazione peggioraSe gli stimoli uditivi

    sono fonologicamentesimili

    pi difficile pi difficile discriminare fra 2

    elementi codificati in maniera analoga

    ripasso articolatorio: impiega pi tempo per stimoli pi lunghi: effetto di lunghezza delle parole

    La maggiore lunghezza delle parole influenza

    negativamente la prestazione

    Danno selettivo alla MBT uditivo-verbale

    Difficolt comprendere frasi complesse, ricordare numeri di telefono, calcolare il resto quando si paga il conto

    Lesioni: lobo parietale inferiore o temporale postero-superiore sinistri per magazzino fonologicosuperiore sinistri per magazzino fonologico

    Lesioni: Parte posteriore della terza circonvoluzione frontale sinistra (Area di Broca) per ripasso articolatorio

    Lesioni corteccia prefrontale

    generazione, mantenimento e trasformazione delle immagini mentali

    Punto di interesse cruciale in psicologia

    esistenza di due sottosistemi indipendenti agenti nella codifica di stimoli esistenza di due sottosistemi indipendenti agenti nella codifica di stimoli per modalit, uno verbale e uno non verbale

    Miglior ricordo delle parole concrete rispetto a quelle astratte (le parole con alto valore immaginativo erano codificate sia dal sottosistema verbale che da quello non verbale e questo determinava il loro migliore ricordo)

    I modelli di Paivio(1971)

    Kosslyn (1994)

    Relazione tra WM visuo-spaziale e linguaggio

    es. comprensione del testo

    capacit della memoria di lavoro visuo-spaziale

    Kruley (1994)

    M di lavoro visuo-spaziale come sottosistema della memoria di lavoro

    Cornoldi (1995)

  • Ha capacit illimitata

    Tempo daccesso lungo

    Persistenza di lunghissima durata: decadimento o interferenza

    MLT

    durata variabile: da qualche minuto a qualche minuto a decenni

    Classificazione preliminare

    La MLT: esplicita o implicita

    Dipende dal modo con cui vengono Dipende dal modo con cui vengono conservate e richiamate le informazioni

    Distinzione nata dallo studio delle lesioni di aree associative limbiche del lobo temporale

    Distinzioni della MLT

    2 grandi categorie

    memoria dichiarativa

    memoria procedurale

  • memoria dichiarativa (esplicita)

    Conoscenze esplicite, comunicabili, che si hanno sul mondo

    Ricordi rievocati con partecipazione conscia, volontaria esplicita (es. definizione di una parola)

    codificata nelle aree cerebrali citate precedentemente, e poi depositate nelle aree associative

    sottocategorie

    Memoria dichiarativa

    MEMORIA SEMANTICA(conoscenze generali sul mondo esterno, linguistiche, storiche, musicaliacquisite

    negli anni)

    MEMORIA EPISODICAricordo di cose o eventi che accadono in specifici momenti, contestualizzati nel

    tempo e nello spazio, in un momento e in un luogo (Es. quando caduto il MURO di

    Berlino?)

    Distinzioni

    Ricordo trama di un romanzo o di un film: MEMORIA EPISODICA

    ricordo nomi dei personaggi dello stesso romanzo o film:

    MEMORIA SEMANTICA

    Memoria esplicita in aree associative diverse

    Nozioni semantiche: conservate in maniera diffusa nel neocortex

    Le nozioni episodiche e autobiografiche relative a tempi e luoghi: Corteccia prefrontale

  • memoria procedurale (implicita)

    non verbalizzabile, informazioni relative a comportamenti automatici

    Abilit motorie e fonetiche, che vengono apprese con il semplice esercizio e utilizzate senza controllo attentivo volontarioutilizzate senza controllo attentivo volontario

    riguarda il fare qualcosa (es. andare in bicicletta, guidare )

    codificata e immagazzinata nello striato e nel cervelletto

    lesioni alle cortecce ippocampali ed entorinali: compromissione apprendimento nuove nozioni (intatta la capacit di apprendere nuovi compiti motori)

    Memoria implicita

    Custodita nei circuiti percettivi, motori e limbici

    Alcune forme di apprendimento implicito comportano intervento cervelletto e amigdala

    Memoria autobiografica

    sottoinsieme di memoria episodicaepisodica

    Episodi di vita di chi rievoca

    memoria prospettica

    non riguarda eventi passati ma futuri passati ma futuri

    (es. tra 1 settimana scadr la bolletta)

  • Implicazione aree cerebrali diverse

    Memoria dichiarativa: neocorteccia, in particolare quella temporale

    Memoria procedurale: implicate strutture sottocorticali

    Per consolidamento: impiegate strutture corticali (ippocampo, nucleo dorso-mediale del talamo, corpi mamillari e il fornice)

    Disturbi della MLT

    Amnesia

    anterograda retrograda globale

    Amnesia anterograda

    Incapacit di ricordare nuovi eventi a partire nuovi eventi a partire dall'insorgenza del disturbo

    Amnesia retrograda

    incapacit di ricordare eventi accaduti prima eventi accaduti prima dell'insorgere del disturbo

  • amnesia globale

    presenti entrambe le presenti entrambe le amnesie precedenti

    amnesia globale transitoria (AGT)

    episodio amnesico acuto dalla durata inferiore alle 24 ore

    il pz si dimostra incapace di apprendere nuovi ricordi e presenta amnesia retrograda variabile da poche ore fino ad alcuni anniamnesia retrograda variabile da poche ore fino ad alcuni anni

    le altre funzioni cognitive, lo stato di coscienza e l'identit personale sono intatti

    Il disturbo regredisce spontaneamente fino al completo recupero (meno per lacuna mnestica del periodo dell'amnesia)

    amnesia post-traumatica

    globale

    in seguito a trauma cranico

    perdita di coscienza

    durata variabile

    accompagnata spesso da anosognosia (incapacit di riconoscere e riferire deficit neurologico o neuropsicologico)

    Lesioni

    traumi cerebrali, ictus e malattie neurodegenerative: conseguenze anche sulla memoria (sia retrograda o anterograda)sulla memoria (sia retrograda o anterograda)

    Danni all'ippocampo o al circuito di Papezcausano amnesia anterograda

  • studio della memoria: metodi

    Prove di rievocazione (libera, seriale e guidata) e prove di riconoscimento

    Rievocare libera: elementi di una lista per via uditiva che visiva presentata in precedenza, senza obbligo dellordine del ricordo

    Rievocazione seriale: differisce dalla precedente in quanto si deve cercare di Rievocazione seriale: differisce dalla precedente in quanto si deve cercare di ripetere l'ordine esatto con cui gli elementi sono stati presentati

    Prove di riconoscimento: apprendimento della presenza di un elemento

    Riconoscere se l'elemento mostrato gi stato presentato in precedenza tra i molteplici elementi mostrati (distrattori)

    Riconoscere se l'elemento mostrato appartiene a una data categoria (riconoscimento di identificazione)

    Patologie

    Disturbi e anomalie delle funzioni mnestiche, in varie sindromi, malattie congeniteo degenerative

    Afasia

    Encefalopatia

    Demenza

    Malattia di Huntington

    Morbo di Parkinson

    Sindrome di Korsakoff

    disturbi della memoria

    falsificazione della memoria attraverso una distorsione del ricordoParamnesia

    esagerata ritenzione mnesticaIpermnesia

    i ricordi falsati in termini di spazio o tempo per errore di locazioneAllomnesia

    trasformazione di ricordi in esperienze attualiEcmnesia

    dimenticanza inconsapevole di eventi considerati inaccettabiliRimozione

    temporanea incapacit di ricordare un nome proprio o di un oggettoletologia

    non permette ai nuovi ricordi di fissarsi e sostituire per aggiornamento i vecchi Disturbo della memoria di

    fissazione

    non permette ai vecchi di tornare in mente e tutti i ricordi sono continuamente aggiornati, fino alla scomparsa della percezione del proprio passato, nei casi pi gravi

    disturbo alla memoria di rievocazione

    Parte il fascio mammillo-talamico destinato ai nuclei anteriori del talamo

    Arrivano ai corpi mammillari dell'ipotalamo

    Attraversano il fascio ippocampo-mammillare

    Dalla corteccia ippocampale le informazioni viaggiano tramite il sistema del fornice

    Si chiude il circuito della memoria

    La corteccia invia fibre nervose all'ippocampo ventrale

    I nuclei proietteranno fibre nervose alla corteccia cerebrale del lobo limbico (circonvoluzione del cingolo)

    Parte il fascio mammillo-talamico destinato ai nuclei anteriori del talamo

  • Esempi di strumenti neuropsicologici per lo studio della Memoria

    Digit Span (Wechsler, 1945)

    Breve Racconto (Wechsler, 1987; Novelli et al, 1986)

    Test di Corsi (De Renzi e Nichelli, 1975; Spinnler e Tognoni, 1987)Test di Corsi (De Renzi e Nichelli, 1975; Spinnler e Tognoni, 1987)

    Test di Memoria Autobiografica (Ghidoni, Poletti, Bondavalli , 1995)

    Test di Memoria di Prosa (Spinnler e Tognoni, 1987)

    Wechsler Memory Scale o WMS (Wechsler, 1945)

    1) Deficit mnesico (livelli e componenti)

    MBT/MLT, WM

    m.episodica/semantica/verbale/non verbale (spaziale), esplicita/implicita, dichiarativa/procedurale

    2) Chiariscono lalterazione della funzione mnesica2) Chiariscono lalterazione della funzione mnesica

    deficit attentivo/ deficit di codificazione/deficit di immagazzinamento/ deficit di rievocazione

    3) Definiscono tutto il contesto neuropsicologico

    4) Valutano levoluzione clinica del disturbo/risultati del trattamento riabilitativo

    Test di Corsi

    Abilit mnestica misurata: MBT visuo-spaziale

    Istruzioni: E tocca una sequenza di cubetti (da 2 a 9). Si richiede di toccare, nel medesimo ordine, i cubetti immediatamente dopo la presentazione. Sono previste al massimo cinque ordine, i cubetti immediatamente dopo la presentazione. Sono previste al massimo cinque sequenze per ogni lunghezza Si interrompe la prova quando il S fallisce almeno tre sequenze

    Correzione: La risposta considerata corretta se il S riproduce correttamente 3 sequenze su 5 presentate

    Span (punteggio grezzo): lunghezza della sequenza pi lunga ripetuta correttamente in 3 prove su 5

    Memoria a lungo termine (Novelli, Papagno, Capitani, Laiacona, Cappa, Vallar)

    Breve Racconto

    Abilit mnestica misurata: memoria episodica verbale anterograda

    Correzione:

    P grezzo costituito dalla media degli elementi rievocati dopo le due presentazioni del racconto

    Il punteggio definito come gerarchico poich attribuisce al materiale rievocato valori diversi in rapporto ai significati principali del testo e alle loro relazioni

  • Span di parole o di cifre

    numero di cifre o di parole che riusciamo a ripetere correttamente dopo aver ascoltato una lista

    misura della capacit di memoria fonologica a BT

    Fattori di influenza negativa: lunghezza delle parole (+ tempo per articolarle subvocalmente)

    Somiglianza fonologica: parole simili avranno codici fonologici simili e le tracce mnestichetenderanno a confondersi una con laltra

    Altri fattori di influenza: velocit articolatoria individuale, familiarit con le parole da memorizzare e i suoni, strutture fonologiche che compongono le parole