Per consentire un rapido ed efficace utilizzo di Autodesk Revit Architecture il lettore deve dapprima conoscerne, una volta avvia-to il programma, la cosiddetta “interfaccia grafica utente” (GUI, Graphical User Interface).L’interfaccia grafica di Autodesk Revit Architecture si compone di una serie di elementi, tra cui spicca la barra multifunzione con-tenente gli strumenti/icone, che consentono di eseguire dei co-mandi specifici, come creare, selezionare, spostare, ruotare o, più in generale, trasformare, modificare e anche personalizzare elementi e oggetti costruiti in precedenza. Gli elementi che compongono l’interfaccia di Autodesk Revit Architecture sono, peraltro, comuni a molte applicazioni che uti-lizzano il sistema operativo Windows Vista/7. Se il lettore possiede già qualche familiarità con Windows troverà molto più agevole l’utilizzo di Autodesk Revit Architecture. I paragrafi che seguono intendono presentare una puntuale de-scrizione delle singole parti che costituiscono l’interfaccia grafica utente. Si consiglia vivamente al lettore principiante di seguire pari passo le indicazioni fornite.

L’interfaccia Autodesk Revit Architecture può essere aperto semplicemente dal menu Start di Windows Vista/7, oppure facendo clic sull’icona del programma direttamente dal desktop. All’apertura, per default, viene presentata una maschera contenen-te il link, tramite miniature, degli ultimi file utilizzati, suddivisi per progetti e famiglie; vi sono inoltre i comandi per realizzare nuovi progetti o famiglie partendo da zero. Successivamente l’interfaccia grafica utente sarà quella di lavoro vero e proprio (Figura 1.1), dove trascorreremo la maggior parte del tempo.

In questo capitoloL’interfaccia•

La barra del titol• o

Il m• enu dell’applicazione

La barra di accesso • rapido

La barra multifunzion• e

La barra delle opzion• i

La tavolozza • delle Proprietà

Il Browser di progett• o

La barra dei controlli • della vista

La barra di stat• o

Navigare nella finestra • di una vista

Uso del mous• e

Familiarizzare • con l’interfaccia di Revit

Capitolo 1

Fondamenti di Autodesk Revit Architecture

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4 Capitolo 1

Si tratta di un ambiente di lavoro piuttosto semplice e ben orga-nizzato. L’area grafica in cui eseguire la modellazione è costituita da una grande finestra di visualizzazione, che in Revit viene denomina-ta vista e che per default nel template di partenza viene sempre associata alla vista del piano terra. Le altre viste disponibili sono i prospetti nord, sud, est e ovest, due piante del pavimento e due piante del controsoffitto.All’avvio del programma viene visualizzata per impostazione pre-definita la vista della pianta del pavimento, corrispondente appun-to al piano terra. Dalla vista della pianta del piano terra è possibile cominciare a creare i muri dell’edificio. Tutte le altre finestre di visualizzazione che si andranno a creare, e questo si verifica man mano che si aggiungono nuovi piani o livelli, sono anch’esse viste e corrisponderanno alle varie piante del manufatto (piano primo, secondo, pianta copertura ecc.) e dei controsoffitti, ai prospetti (nord, sud est, ovest), alle sezioni, agli abachi dei locali, dei muri, delle finestre, delle porte, delle viste 3D.

Figura 1.1 L’interfaccia grafica di Autodesk

Revit Architecture come si presenta dopo l’apertura

del programma.

Area di disegno

Browser di progetto

Barra dei controlli della vista Barra di stato

Gruppo SchedaBarra delle opzioni

Barra multifunzione

Selettore del tipoTavolozza delle Proprietà

Pulsante a discesaStrumento

Menu dell’applicazione Barra di accesso rapido Barra del titolo

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Fondamenti di Autodesk Revit Architecture 5

L’idea di poter organizzare la progettazione in viste costituisce un fattore di indubbio vantaggio nell’ambiente parametrico di Revit. Le viste vengono generate in automatico da Revit e possono esse-re affiancate a piacere; ognuna è in relazione di associatività con le altre, il che significa che per modificare o aggiungere un compo-nente nella progettazione basta intervenire in una vista qualsiasi: il motore parametrico di Revit propagherà istantaneamente le mo-difiche in tutte le altre viste aggiornandole in automatico. Ciò vale indistintamente sia che si operi in una vista in pianta, in prospetto, in sezione, sia che si operi nelle viste degli abachi. Ciascuna vista è caratterizzata da una serie di proprietà; più avanti avremo modo di approfondire il concetto di proprietà della vista, man mano che si proseguirà nello studio di Revit.È possibile visualizzare qualsiasi vista creata da Revit selezionan-dola nel Browser di progetto. Quando si seleziona la nuova vista, si aprirà una nuova finestra in cui è visualizzata la vista selezionata. È possibile regolare le finestre delle viste in modo da visualizzare contemporaneamente diverse viste del progetto; quando si esegue una modifica in una vista è possibile visualizzare le modifiche anche nelle altre viste.Nella parte superiore dell’interfaccia trovano posto:

la barra del titolo ●

il menu dell’applicazione ●

la barra di accesso rapido ●

la barra multifunzione ●

la barra delle opzioni ●

Nella parte sinistra dell’interfaccia sono posizionate:

la tavolozza delle ● Proprietà

il ● Browser di progetto

Nella parte inferiore di ogni vista è collocata:

la barra dei controlli della vista ●

Infine, nella parte inferiore della finestra del programma è collo-cata:

la barra di stato ●

Di seguito viene fornita una dettagliata descrizione delle caratte-ristiche dell’interfaccia di Autodesk Revit Architecture.

La barra del titoloLa barra del titolo è situata nella parte superiore dell’interfaccia di Autodesk Revit Architecture. Essa fornisce indicazioni sul nome del file sul quale si sta lavorando e sulla vista attiva. Se il lavoro che

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6 Capitolo 1

si sta eseguendo non è ancora stato salvato, a esso sarà attribuito il nome Progetto1 – Pianta del pavimento: 0 - Piano terra, finché non saranno eseguite le operazioni di salvataggio.

Il menu dell’applicazioneIl menu dell’applicazione appare facendo clic sul pulsante in alto a sinistra, all’inizio della barra del titolo (l’icona con la R). Si apre un pannello, contenente i comandi per le operazioni che riguar-dano i file. Alcuni di questi comandi prevedono ulteriori pannelli, che si aprono a cascata, contenenti ulteriori scelte e opzioni. I comandi principali sono quelli elencati di seguito.

1. Nuovo: apre un pannello contenente i comandi per creare un nuovo Progetto o una nuova famiglia; per le famiglie lo stesso comando porta a varie cartelle contenenti i relativi template: Famiglia, Massa concettuale, Cartiglio, Simbolo di annotazione.

2. Apri: in questo pannello sono contenuti i comandi per aprire progetti e famiglie già realizzati oppure dei file .adsk (Compo-nente di costruzione) o ancora gli .ifc con relative impostazioni.

3. Salva: non ha un pannello, perché salva semplicemente il file aperto e corrente.

4. Salva con nome: in questo pannello sono contenuti i comandi per salvare una copia del progetto o della famiglia con un al-tro nome; ci sono anche i comandi per creare un template di partenza partendo dal file corrente o per estrarre dallo stesso famiglie, gruppi e viste.

5. Esporta elenca tutte le possibili esportazioni del progetto cor-rente (Figura 1.2):

Formati CAD ● per esportare in DWG, DXF, DGN e ACIS

DWF/DWF/x ●

Planimetria edificio ● per esportare in ADSK

Immagini e animazioni ● come Animazione, Studio solare, Im-magine

Rapporti ● come Abaco e Rapporto locali/aree

FBX ● per 3D Studio Max

gbXLM ● per Green Building

IFC ●

Database ODBC ● per Access, Excel ecc.

6. Pubblica: nel pannello sono disponibili i comandi Dwf su Buzz-saw e Dwg su Buzzsaw per inviare direttamente i file ai gruppi di lavoro condiviso sul servizio Autodesk Buzzsaw.

Figura 1.2Il menu dell’applicazione con

i pannelli Esporta | Formati CAD | File DWG.

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Fondamenti di Autodesk Revit Architecture 7

7. Stampa: contiene i comandi Stampa, Anteprima di stampa e Im-postazioni di stampa.

8. Gestione licenze: contiene i comandi per gestire le licenze.

In basso, il pulsante Opzioni permette di aprire la finestra di dialo-go per la configurazione di Revit e il pulsante Chiudi Revit con-sente di terminare l’applicazione.

La barra di accesso rapidoSubito a destra del menu dell’applicazione si trova la barra di ac-cesso rapido, che contiene i comandi usati più di frequente; è possibile personalizzarla facendo clic sulla freccia verso il basso presente al termine della barra stessa.Nel menu a discesa sono elencati i comandi disponibili; questi possono essere spenti e accesi semplicemente facendo clic su di essi: per indicare che il comando è attivato comparirà un segno di spunta davanti al suo nome (Figura 1.3). Alla fine della lista c’è il comando Personalizza barra degli strumenti Accesso rapido, che apre una finestra di dialogo dove si può cambiare l’ordine dei comandi, inserire dei separatori ed eliminare i comandi che non servono.Alla barra si può aggiungere un comandi selezionando quest’ul-timo, nell’interfaccia normale, con il tasto destro del mouse e fa-cendo clic su Aggiungi alla barra di accesso rapido nel menu di scelta rapida che appare.

Figura 1.3La barra di accesso rapido conil pannello di scelta dei comandi visualizzati.

La barra multifunzioneIntrodotta nella versione 2010, è stata notevolmente migliorata nella release corrente. Riprende la modalità operativa degli al-tri software per Windows, in particolare della suite Office 2007, molto conosciuta dal pubblico. Lo scopo è ovviamente quello di mettere subito a suo agio l’utilizzatore ed evitare di dover impa-

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8 Capitolo 1

rare a cercare tra interfacce completamente diverse a seconda del software utilizzato.La barra multifunzione è posizionata sotto alla barra del titolo e si distende automaticamente per riempire tutta la larghezza di-sponibile. Le icone dei vari strumenti si ridimensionano e riposi-zionano per sfruttare al meglio lo spazio disponibile e mantenere comunque la fruibilità necessaria.È organizzata in schede che raggruppano gli strumenti per argo-mento:

Inizio ● è forse la scheda di maggior interesse, perché compren-de componenti di edificio comuni quali muri, finestre, porte, tetto, soletta, locale, linee, testo, piani di lavoro ecc.

Inserisci ● include i comandi per collegare o importare i vari tipi di file e caricare nuove famiglie sul progetto.

Annota ● comprende le quote, i simboli di annotazione, le eti-chette ecc.

Struttura ● comprende i comandi comuni per la progettazione strutturale, per esempio pilastri, rinforzi e travi strutturali.

Volumetrie e planimetria ● include i comandi per la creazione del-le forme volumetriche e quelli per la progettazione di una planimetria, per esempio una superficie topografica, una re-gione livellata e i confini catastali.

Collabora ● comprende i comandi per creare e gestire i workset oltre a quelli di coordinamento.

Vista ● comprende i comandi per la creazione di nuove viste, quali pianta, prospetto, sezione, vista cinepresa, animazione ecc., per i modelli di vista e la gestione delle finestre conte-nenti le varie viste.

Gestisci ● comprende i comandi per impostare le modalità di lavoro di Revit come Snap, unità di misura, parametri e in-formazioni sul progetto, fasi ecc. e quelli per definire e gestire i materiali con relativi retini, tipi di linea ecc.; contiene inoltre l’importantissimo Stile oggetti per definire la grafica di rappre-sentazione di tutti gli oggetti.

Modifica ● raggruppa tutti i comandi di editazione quali Sposta, Copia, Copia speculare, Allinea, Riduci ecc. È inoltre visualizzata, quando si seleziona un oggetto, assieme alla scheda contestua-le relativa all’operazione o all’oggetto stesso.

Ogni scheda è poi suddivisa in pannelli o gruppi che organizzano gli strumenti per tipologia.All’interno dei gruppi si trovano gli strumenti veri e propri per tracciare gli oggetti, per modificarli, per inserire quote e annota-zioni ecc. Questi strumenti sono rappresentati da un’icona, con

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Fondamenti di Autodesk Revit Architecture 9

relativo testo o nome, e sono a tutti gli effetti dei pulsanti. Ci sono tre tipi fondamentali di pulsanti (Figura 1.4):

semplice, che avvia subito il comando; ●

a discesa, che visualizza un pannello a scomparsa, o menu a ●

discesa, contenente altre opzioni o dei pulsanti semplici;

multiplo, che avvia subito il comando, facendo clic sulla parte ●

superiore, oppure apre un menu a discesa contenente altri pulsanti se premuto sulla parte inferiore. Quando si posiziona il mouse appaiono divisi a metà da una linea orizzontale.

Alcuni gruppi hanno una freccia verso il basso accanto al il nome; facendo clic su tale freccia si apre un ulteriore pannello contenen-te altri pulsanti o si aprono delle finestre di dialogo per gestire la configurazione di quelle specifiche funzionalità.I pannelli dei gruppi possono essere spostati a piacere facendo clic sul loro nome e tenendo premuto, quindi trascinandoli in altra posizione o lasciandoli fluttuare sull’area di disegno.Come da “filosofia” di Revit, fin dalla sua prima versione, non è cambiata la filosofia di mettere a disposizione quello che serve solo quando serve. Revit, infatti, ricombina schede e gruppi a secon-da del comando in esecuzione, proponendo solamente gli stru-menti effettivamente necessari all’operazione in corso. A secon-da dell’operazione appaiono quindi delle schede supplementari, chiamate contestuali, contenenti gli strumenti o le opzioni necessa-rie allo svolgimento del compito. Per esempio, durante il traccia-mento sono mostrate le varie primitive geometriche utilizzabili.Queste schede sono caratterizzate da una colorazione in verde del titolo stesso della scheda e dei vari gruppi che le compongono.Nella trattazione del testo si farà riferimento a ogni specifico strumento dichiarando prima il suo posizionamento rispetto alle schede e ai gruppi.L’equivalente di “rendere corrente la scheda Inizio e cercare nel gruppo Costruisci il pulsante Muro, fare clic sulla parte inferiore del pulsante per aprire il menu a discesa e selezionare Estrusione muro” sarà trattato semplicemente come “nella scheda Inizio, gruppo Co-struisci, fare clic su Estrusione muro dal pulsante Muro”.

Figura 1.4La barra multifunzione con i diversi tipi di pulsanti.

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La barra delle opzioniLa barra delle opzioni (Figura 1.5) è situata sotto alla barra mul-tifunzione ed è destinata a ospitare opzioni specifiche relative al comando attivo. È tramite questa barra che comunichiamo a Re-vit importanti informazioni sul comportamento dei comandi o su valori specifici da assegnare agli oggetti in costruzione.

Figura 1.5La barra delle opzioni, e la scheda contestuale, con il comando Muro.

Se la famiglia in tracciamento è un muro si avrà la possibilità di specificare il Vincolo di altezza, di stabilire dal menu a discesa la Modalità di creazione del medesimo (linea d’asse del muro, superfi-cie di finitura esterna ecc.), di impostare un offset sul tracciamen-to, di abilitare o meno l’opzione Concatena per il tracciamento singolo o continuo della catena di muri. Ciò, ovviamente, in abbi-namento alla scheda contestuale che contiene i pulsanti per settare la primitiva geometrica da utilizzare.

La tavolozza delle ProprietàLa tavolozza delle Proprietà (Figura 1.6) è una delle novità dell’ul-tima release; è di fatto l’equivalente di quella che si usa già in Au-toCAD da molto tempo. Non è stata di certo introdotta per uni-formare le interfacce, anzi; era un’esigenza molto sentita in quanto gli oggetti di Revit hanno molteplici proprietà che devono essere non solo editate ma più spesso anche consultate.Di default la tavolozza è posizionata lungo il lato sinistro, sopra al Browser di progetto, ma può essere agganciata al lato destro o rima-nere fluttuante sull’area di disegno.Nelle versioni precedenti era una finestra di dialogo che si atti-vava tramite un pulsante nella barra o dal menu di scelta rapida dopo aver selezionato l’oggetto. Ovviamente i dati contenuti nella vecchia finestra di dialogo sono gli stessi contenuti nella nuova tavolozza delle Proprietà.Quando non c’è nessun oggetto selezionato, la tavolozza mostra le proprietà della vista corrente. Per attivarla, in caso fosse spenta, bisogna fare clic con il tasto destro del mouse e scegliere Proprietà dal menu di scelta rapida.Nella parte alta è stato poi sistemato il selettore del tipo, che nelle versioni precedenti era posizionato sulla barra delle opzioni.

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È possibile utilizzare il selettore del tipo in due modi: innanzitutto, per selezionare il tipo di componente da aggiungere al modello di edificio; in secondo luogo per cambiare tipo, una volta che un componente è stato aggiunto al modello di edificio. Nell’area di disegno, basta selezionare un qualsiasi componente e cambiare Tipo nel selettore del tipo. Sotto al selettore del tipo, e prima dei parametri, trova posto il pulsante Modifica tipo che apre la consueta finestra di dialogo per la definizione dei parametri legati allo specifico Tipo di oggetto.In basso, un pulsante Applica permette di aggiornare l’oggetto selezionato con le modifiche effettuate sui suoi parametri, nella tavolozza. L’aggiornamento è comunque eseguito in automatico non appena si lascia la tavolozza.

Il Browser di progettoIl Browser di progetto (Figura 1.7) è situato di default a destra nella finestra di Revit ma, come per la Tavolozza delle proprietà, è pos-sibile lasciarlo fluttuante nell’area di disegno. Contiene l’elenco di tutte le viste delle piante, dei controsoffitti, dei prospetti, delle

Figura 1.6La tavolozza delle Proprietà con un muro selezionato e con il selettore del tipo aperto.

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12 Capitolo 1

viste 3D, le famiglie e i gruppi, gli abachi, le tavole del progetto, i file collegati. Per aprire una vista è sufficiente fare doppio clic sul relativo nome nel Browser.Per impostazione predefinita la vista correntemente attiva è quella del Piano terra ed è da questa vista che generalmente si inizia, definendo i muri esterni del piano terra di un progetto. In alterna-tiva è possibile partire creando o importando una planimetria per stabilire un contesto dell’edificio. Una volta creati i muri del piano terra è possibile passare in una vista in prospetto (doppio clic in corrispondenza del nome di un qualsiasi prospetto contenuto in elenco sul Browser). Nella vista di prospetto è possibile disegnare nuovi livelli o piani, per definire le altezze dei piani medesimi. Realizzati i muri e i livelli è possibile ritornare alla pianta del piano terra (o sulle piante dei vari piani), selezionare i muri per modificarne le proprietà e impostare l’altezza sul livello ritenuto opportuno. I muri si estenderanno attraverso i livelli e potranno essere utilizzati per impostare tutte le solette (solai) e i tetti. Di seguito avremo modo di prendere dimestichezza con il Browser di progetto mediante alcune semplici esercitazioni.Man mano che si aggiungono nuovi livelli e si disegnano le piante corrispondenti, Autodesk Revit Architecture genera automatica-mente le viste standard del progetto. Esse comprendono viste di prospetto, viste di pianta per ciascun livello del progetto e viste di pianta del controsoffitto. Il programma consente inoltre di creare viste personalizzate, quali viste di sezione e viste 3D. È possibile af-fiancare tutte le viste create o parti di esse e i cambiamenti eseguiti in una vista vengono automaticamente visualizzati nelle altre.

La barra dei controlli della vistaPosizionata sul lato inferiore di ogni finestra contenente una vista grafica, riporta le principali impostazioni della vista stessa (Figura 1.8). Si noti che gli stessi parametri sono riportati anche nella tavolozza delle Proprietà assieme a tutti gli altri che regolano la rappresentazione della vista stessa.Se si desidera modificare rapidamente la visualizzazione di una vista, è possibile scegliere tra le visualizzazioni con Wireframe, Linee nascoste, Ombreggiato e Ombreggiato con bordi, Colori omogenei e Re-alistico intervenendo direttamente nella Barra dei controlli della vista usando il pulsante a discesa Stile visualizzazione. In tale barra è possibile controllare anche la Scala del disegno (ge-neralmente fissata in 1:100 se il disegno è in metri), il Livello di dettaglio del disegno (basso, medio, alto), attivare disattivare e ge-stire il percorso solare, la possibilità di attivare o disattivare e impo-stare le Ombre generate dal modello, Nascondere o isolare oggetti e

Figura 1.7Il Browser di progetto. Contiene

l’elenco di tutte le viste, famiglie, gruppi, abachi, tavole

di un progetto.

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Figura 1.8La barra dei controlli della vista.

categorie (tutti i muri, tutte le porte, tutte le finestre, ecc,), che momentaneamente potrebbero dare intralcio alla progettazione, di stabilire le Regioni di taglio per il modello in una parte della vista e di mostrare gli oggetti o le categorie disattivati.

La barra di statoNella parte bassa dell’interfaccia si trova la barra di stato (si veda ancora la Figura 1.1), che mostra lo stato del comando corrente o il nome dell’oggetto pre-selezionato o evidenziato. Nella barra di stato vengono inoltre fornite informazioni, in concomitanza con le descrizioni del comando, riguardanti i componenti selezionati in una vista. Quando si posiziona il cursore su un componente, quest’ultimo viene evidenziato e nella barra di stato ne è visua-lizzato il nome.Nella release corrente sono stati posizionati anche i pulsanti per gestire i Workset e le Varianti di progetto, in modo da avere sempre presente qual è impostazione di questi due importanti strumenti per la vista corrente.

Navigare nella finestra di una vistaLa navigazione nella finestra di una vista consiste nel modificare le viste del modello mediante l’uso dello Zoom e di Pan. Anche se

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14 Capitolo 1

tali argomenti saranno approfonditi nel seguito del testo, si ritiene opportuno fornire fin da ora alcuni suggerimenti che interessano l’uso dei tasti centrale (la rotellina) e destro del mouse.Un modo piuttosto agevole per modificare la vista o adattarla nella finestra di una vista consiste nell’usare i tasti centrale e destro del mouse. Per essi valgono le regole di seguito indicate.

1. Premendo il tasto centrale (o rotellina) e trascinando il puntatore del mouse in una qualsiasi vista si esegue il Pan. Ruotando la rotellina (sempre il tasto centrale) del mouse si esegue invece lo Zoom in allontanamento o in avvicina-mento.

2. Facendo clic con il tasto destro del mouse nella finestra di una vista, si apre il menu di scelta rapida dove è possibile eseguire lo Zoom su regione, lo Zoom indietro (2x) e Adatta alla finestra qualora si intenda far rientrare l’intero disegno nella finestra della vista (è una specie di Zoom estensioni).

3. Se la finestra della vista è una vista 3D, è possibile tenere pre-muto il tasto centrale (la rotellina) assieme al tasto Maiusc per effettuare lo spostamento del punto di vista, quindi ruotare visivamente il modello tridimensionale.

In alto a destra di ogni finestra grafica, contenente una vista 3D, è presente permanentemente lo strumento ViewCube, usato per passare dalle viste standard del modello a quelle assonometriche e viceversa. Rappresenta sempre il punto di vista del modello cor-rente. Facendo clic sui suoi vari elementi o ruotandoli è possibile cambiare rapidamente la posizione di vista della finestra rispetto al modello.Subito sotto vi è lo strumento SteeringWheel, noto anche come disco, che combina i comuni strumenti di navigazione in un’unica interfaccia. I dischi sono ovviamente specifici del contesto della vista in cui è utilizzato il comando e possono essere configurati in modo diverso a seconda delle esigenze.

Uso del mouseAnche se molte delle funzioni del mouse sono state descritte nei paragrafi e nelle note precedenti, è opportuno soffermarsi ancora qualche istante e analizzare quali altre possibilità esso può fornire.

Il semplice clic con il tasto sinistro del mouse su un’icona di ●

comando attiva il comando corrispondente o apre una scheda sulla barra multifunzione.

NOTA

Le rotazioni delle viste sono pos-sibili quando è attiva una vista 3D. Se una vista è a proiezione piana (piante, prospetti, sezioni ecc.) la vista dinamica sarà limitata ai soli comandi Zoom e Pan.

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Fondamenti di Autodesk Revit Architecture 15

Il doppio clic con il tatsto sinistro del mouse eseguito in ra- ●

pida successione su una voce d’elenco del Browser di progetto apre la finestra della vista corrispondente.

Familiarizzare con l’interfaccia di RevitAdesso che sono noti gli elementi componenti l’interfaccia, è pos-sibile dare inizio a una serie di esercitazioni preliminari al fine di familiarizzare con l’interfaccia stessa e imparare a creare i primi componenti parametrici di Autodesk Revit Architecture. In que-sta parte verranno utilizzati alcuni dei comandi fondamentali di Revit. Lo scopo di tali applicazioni è di dimostrare quanto sia facile progettare in Autodesk Revit Architecture, pur senza avere nessuna precedente esperienza.

Alcune operazioni preliminari:la scelta delle unità di misuraPrima di iniziare un nuovo progetto in Autodesk Revit Architec-ture è buona norma fissare le idee su alcuni concetti preliminari che interessano la scelta delle unità di misura (metri, centimetri, millimetri) e il grado di precisione (arrotondamento) da assegnare dopo la virgola, sia che si tratti di quote lineari sia che si tratti di misure angolari. Non è, questa, un’operazione strettamente neces-saria, ma conviene abituarsi a procedere secondo i propri metodi di pianificazione del lavoro. In Autodesk Revit Architecture le unità di misura possono esse-re assegnate in qualunque fase del processo di progettazione. Per definire la scelta delle unità di misura metriche e angolari basta digitare UN da tastiera e subito si aprirà la finestra di dialogo Unità di misura (Figura 1.9). In alternativa è possibile aprire la medesima finestra dalla scheda Gestisci, gruppo Impostazioni, facendo clic su Unità di misura.È possibile scegliere il formato delle unità per le lunghezze, per le aree, per i volumi e per gli angoli, nonché il loro grado di precisio-ne. Per assegnare il formato alle unità di misura basta fare clic sul pulsante nella colonna Formato in corrispondenza della Lunghezza, dell’Area, del Volume ecc.: si aprirà una nuova finestra di dialogo denominata Formato, dove è possibile definire la scelta dell’unità di misura e del grado di precisione. In Figura 1.10 sono illustrate le due finestre Formato relativamente alle lunghezze (in metri) e agli angoli (gradi decimali) e il relativo grado di precisione (due

Figura 1.9La finestra di dialogo Unità di misura. In tale finestra è possibile assegnare l’unità di misura per la progettazione.

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16 Capitolo 1

Figura 1.10Le finestre di dialogo

per il formato delle lunghezze e degli angoli e il relativo grado

di precisione.

cifre decimali dopo la virgola). Le quote si materializzeranno con il grado di precisione assegnato.

Disegnare linee modelloVediamo ora come fare esperienza con i primi oggetti parametrici di Autodesk Revit Architecture, in maniera da rafforzare la cono-scenza sull’interfaccia e sull’uso di alcuni semplici comandi. Ci si accorgerà presto che il metodo di lavoro in Revit non si differen-zia da un componente parametrico a un altro, sia esso un muro, una linea modello, un solaio, una porta, una finestra ecc. Nel caso specifico impareremo, dapprima, a creare delle linee modello sulle quali impostare la nostra progettazione. Capita spesso, durante le fasi di progettazione, di dover disegnare delle linee come riferi-mento da utilizzare per lo sviluppo del lavoro.

1. Aprite una nuova sessione di lavoro in Revit. Impostate, se-guendo le istruzioni descritte in precedenza, le Unità di misura in Metri e il relativo grado di precisione (due cifre dopo la virgola). Se non fosse già impostata per default, fissate la scala in 1:100 selezionandola dall’elenco contenuto nella barra dei controlli della vista. Fate clic con il tasto destro sull’area vuo-ta della vista e dal menu a comparsa selezionate il comando Adatta alla finestra. In questo modo tutti gli oggetti contenuti nella finestra della vista, corrispondente al piano terra (si os-servi il Browser di progetto), saranno aggiornati e adattati all’in-terno della vista medesima.

Se si osserva attentamente la Figura 1.11 è possibile notare che non ci sono oggetti contenuti all’interno della vista, a eccezione di quattro segni grafici posizionati in corrispon-denza dei quattro punti cardinali. Questi simboli, detti anche simboli di prospetto, si compongono di due parti, il simbolo principale e le frecce direzionali del prospetto; essi rappre-sentano delle telecamere virtuali che osservano il modello da quattro punti di vista differenti, corrispondenti alla direzione

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Fondamenti di Autodesk Revit Architecture 17

Figura 1.11La finestra della vista corrispondente al piano terra e le quattro telecamere virtuali che inquadrano il modello.

Telecamere virtuali cheosservano il modello da diversi punti di vista

nord, est, sud, ovest. Da questo è possibile dedurre che tutti gli oggetti contenuti in una vista vengono osservati da una tele-camera posizionata a una distanza prefissata, sia essa una vista in pianta, in prospetto, in sezione, un abaco ecc. Le telecamere sono contenute all’interno di una vista di ritaglio e possono essere create in qualsiasi momento (per esempio quando si crea una sezione), selezionate e spostate o ruotate a piacere. È consigliabile in questa fase non modificarle.

Le viste di ritaglio possono essere visualizzate selezionando dalla barra dei controllo della vista il comando Mostra vista di ritaglio. Sarà evidenziato un perimetro chiuso contente all’in-terno le telecamere. Una vista di ritaglio può essere modifi-cata a piacere trascinando il punto di controllo (un pallino di colore blu) che appare non appena si fa clic su una qualsiasi linea che definisce il perimetro della vista di ritaglio medesi-ma. Le viste di ritaglio servono per limitare le estensioni dei prospetti, delle piante, delle sezioni, degli abachi quando si decide di effettuare la messa in tavola finale. Nella seconda parte del testo si avrà modo di approfondire questi concetti.

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18 Capitolo 1

Si supponga ora di dover disegnare un rettangolo avente la base di lunghezza pari a 20 metri e l’altezza di 10 metri.

2. Nella scheda Inizio, gruppo Modello, fate clic su Linea modello. Appena si seleziona il comando si aprirà automaticamente la scheda contestuale e la barra delle opzioni specifiche per il tipo di componente che si andrà a realizzare, in questo caso una linea. Il puntatore si trasforma in una matita. Fate clic in un punto qualsiasi sulla finestra della vista e trascinate il mouse: apparirà una linea elastica con riportato un valore della quota corrispondente alla lunghezza della linea che state creando. Il valore della quota è temporaneo e può essere modificato in qualsiasi momento in base alle esigenze imposte dalla proget-tazione. Per il momento non occupiamoci di quanto lunga dovrà essere la linea. Trascinando la linea elastica è possibile avere una visualizzazione dinamica dell’aspetto assunto dalla linea, che in questo caso vincoleremo alla direzione orizzon-tale. Fate clic in un secondo punto per definire la lunghezza finale della linea; il risultato potrà essere molto simile a quello rappresentato in Figura 1.12. In questo caso la linea che si è

Figura 1.12 Tracciamento di una linea

modello orizzontale di lunghezza arbitraria.

Barra delle opzioni Modalità Disegna e primitiva geometrica Linea

Quota temporanea Linea guida

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Scheda contestuale

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disegnata è lunga 33.00 metri ed è stata creata nel Livello 0 – Piano terra in modalità Disegna, con il selettore Stile di linea impostato su Linea (si presti attenzione alla barra delle opzioni e alla scheda contestuale Posiziona linee).

3. Tracciata la linea (che risulta essere di colore verde, così come tutte le linee modello appartenenti al tipo Linee), selezionate dalla scheda contestuale il pulsante Modifica o premete il tasto Esc due volte per uscire dal comando Linea; in questo caso si entra nella modalità Modifica dove è possibile apportare le prime modifiche alla linea tracciata in precedenza. Selezionate la linea: essa diventerà di colore blu, presenterà alle due estre-mità due pallini di colore blu e riporterà il valore della quota temporanea sempre di colore blu e un simbolo di quotatura posizionato direttamente al di sotto del testo di quota, che consente di trasformare la quota temporanea in quota per-manente. Tutti gli elementi di colore blu sono modificabili. Facendo clic all’interno del testo di quota è possibile modi-ficarne il valore e assegnare un nuovo valore, digitandolo da tastiera, corrispondente a quello previsto dal progetto (in que-sto caso 20 metri), come illustrato in Figura 1.13. Una volta

Figura 1.13Modifica del testo di quota al componente Linea. La linea si adatterà alla nuova lunghezza assegnata.

Nuovo valore assegnato alla quota

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assegnato il nuovo valore alla quota premete il tasto Invio e la linea si adatterà alla nuova lunghezza assegnata.

4. Selezionate ancora, dalla scheda Inizio, gruppo Modello, il co-mando Linea di modello. Tracciate una linea verticale a partire dall’estremità sinistra della linea orizzontale. Gli Snap presenti in Revit consentono di agganciare con precisione punti ap-partenenti a geometrie già tracciate. Modificate il valore della quota temporanea assegnando il valore 10 metri. Continuate a disegnare le altre due linee, quella orizzontale di 20 metri e l’altra verticale di 10, sempre servendovi degli Snap all’oggetto. In tal modo si completerà il rettangolo di dimensioni assegnate (20×10 m). Per esercizio tracciate anche le linee diagonali del rettangolo, servendovi sempre degli strumenti di Snap, come illustrato in Figura 1.14. È possibile modificare la lunghezza della linea intervenendo anche sui punti di controllo posizio-nati all’estremità della linea: selezionando un punto di control-lo e trascinandolo con il mouse si modifica la lunghezza della linea. Le modifiche vengono visualizzate dinamicamente nella finestra della vista. Si noti fin da ora che tutti gli elementi di

Figura 1.14Completamento di un rettangolo

di dimensioni assegnate e tracciamento delle linee

diagonali.

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colore blu sono elementi modificabili. Se si fa clic sul simbolo di quotatura, riportato al di sotto del testo di quota, si trasforma la quota da temporanea a permanente. Una quota permanen-te può essere bloccata o meno a un vincolo: basta chiudere o aprire il lucchetto che appare sotto il testo di quota una volta che la si è resa permanente. Nel seguito del testo si avrà modo di approfondire il concetto di quota permanente e di creare o rimuovere il vincolo di lunghezza e di allineamento.

5. Per rafforzare ulteriormente la preparazione con lo strumento Linea di modello disegnate nell’intersezione delle diagonali un cerchio avente raggio pari a 3 m. Anche in questo caso, dalla scheda Inizio, gruppo Modello, si selezioni lo strumento Linea di modello, ma prima di iniziare il tracciamento della medesima occorre definire il tipo di geometria linea, o primitiva geo-metrica (in questo caso un cerchio), selezionando nella scheda contestuale, gruppo Disegna, la primitiva geometrica Cerchio. In questo caso la linea sarà un cerchio di raggio assegnato pari a 3 metri posizionato con gli Snap nell’intersezione delle diagonali, come illustra la Figura 1.15.

Figura 1.15Con lo strumento Linea è possibile definire altri tipi di geometrie quali cerchi, archi, Spline, ellissi ecc.

Barra delle opzioni Primitiva geometrica Cerchio

Scheda contestuale

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22 Capitolo 1

6. A completamento della nostra semplice, ma utile esercitazio-ne con le linee, provate a tracciare due linee orizzontali di lunghezza pari a 3 metri posizionate sui punti medi dei lati più corti del rettangolo.

7. Tracciate queste due linee, uscite dal comando Linea e se-lezionate nella scheda Modifica, gruppo Modifica, il comando Offset. Quest’ultimo esegue una copia dell’oggetto seleziona-to sfalsandolo di una quantità pari al valore numerico (4.00 metri) assegnato nelle barra delle opzioni (Figura 1.16).

8. Per concludere la prima esperienza con il componente Linea tracciate due archi passanti per tre punti, come illustrato in Figura 1.17. Anche in questo caso nella scheda Inizio, grup-po Modello, fate clic su Linea di modello. Per disegnare l’arco passante per 3 punti occorre selezionare la primitiva geome-trica Arco passante per 3 punti, dal gruppo Disegna della sche-da contestuale, e fare clic in 3 punti distinti (1, 2 e 3 come punto finale), come illustrato in Figura 1.17. Come si vede,

Figura 1.16Il comando Offset esegue una copia dell’oggetto selezionato

sfalsandolo di una quantità definita.

Offset 4 metri

Linea base

Scheda modifica Gruppo modifica Comando OffsetBarra delle opzioni

Linea sfalsataoffset 4 metri

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viene usato sempre il comando Linea di modello per definire linee orizzontali, verticali, inclinate, poligoni, cerchi, archi, ellissi, spline ecc.

È possibile verificare quanto finora descritto aprendo il file 01- Disegnare linee modello.rvt contenuto nella cartella Capitolo 01 scaricabile dal sito associato a questo libro.

Creare muri da linee modelloPer familiarizzare ulteriormente con l’interfaccia di Revit ve-diamo come sia possibile, partendo da linee modello, creare dei semplici muri. Si supponga di dover intervenire su un disegno in pianta simile a quello di Figura 1.17, ovviamente dopo aver can-cellato alcune linee superflue.Apritea il file 02-Disegnare muri da linee modello.rvt. In alterna-tiva, seguendo i passaggi descritti in precedenza, è possibile dise-gnare la stessa pianta illustrata in Figura 1.18.

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Figura 1.17Altri tipi di linea definite mediante l’opzione Arco passante per 3 punti.

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FileCapitolo-01/02- Disegnare muri da linee modello.rvt

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FileCapitolo-01/01- Disegnare linee modello.rvt

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1. Per default, quando si inizia un nuovo progetto si lavora sempre nella vista Pianta del pavimento: 0-Piano Terra. Per creare i muri, nella scheda Inizio, gruppo Costruisci, fate clic sul comando Muro. Subito appariranno anche la scheda con-testuale Posiziona muro e la barra delle opzioni che permette di eseguire alcune scelte preliminari sulle modalità di crea-zione del muro medesimo. Nel selettore del tipo della tavo-lozza delle Proprietà selezionate il tipo Muro di base: Generico – 30 cm. Nella barra delle opzioni impostate Altezza su Non collegata dall’apposito menu a discesa; quindi il valore su 3 metri nella casella che si attiva; impostate come Linea di ubi-cazione il valore Superficie di finitura: esterno, sempre dall’ap-posito selettore; infine selezionate la primitiva geometrica Rettangolo nel gruppo Disegna della scheda contestuale. Nel-la finestra della vista fate clic una volta per definire il punto 1 in basso a sinistra del rettangolo e una seconda volta per definire il punto 2 in alto a destra del rettangolo medesimo (il rettangolo è di dimensioni 20×10 metri).

Figura 1.18Una pianta disegnata con linee

modello, cui bisogna aggiungere i componenti muri.

Linee modello

NOTA

Per affiancare più finestre basta selezionare dalla barra dei menu: Finestra | Affianca o digitare diret-tamente da tastiera WT. In figura la modalità di visualizzazione è in stile Ombreggiato con bordi.

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Noterete che nel momento in cui spostate il cursore per posizionare il secondo punto le quote temporanee appaiono sullo schermo e lo schema dei muri è contenuto esattamen-te nella parte interna del rettangolo 20×10 metri (perché si è optato per la Superficie di finitura: esterno). Inoltre l’altezza del muro si eleverà fino a 3.00 metri, come illustrato in Fi-gura 1.19. In tale figura si è affiancata anche la vista 3D che si apre automaticamente facendo doppio clic nel Browser di progetto.

2. Allo stesso modo si creano anche i muri ad arco alle due estre-mità selezionando, in questo caso, l’opzione Arco passante per 3 punti e andando a snappare sulle estremità e sul punto medio degli archi già tracciati in precedenza con l’uso delle linee modello. verificate la differenza che intercorrere nelle scelte di Superficie di finitura: esterno/interno durante la creazione dei muri ad arco (Figura 1.20).

Figura 1.19 I primi muri creati su un rettangolo disegnato partendo da linee modello.

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Primitiva geometricaRettangolo

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Figura 1.20Creazione di muri ad arco.

Primitiva geometrica Arco passante per 3 punti

3. La progettazione impone ora che parte dei muri rettango-lari siano modificati per innestarsi con i muri ad arco. Più precisamente, si rende necessario tranciare, fino all’innesto con i muri ad arco, una parte dei muri lunghi 10 metri. Per dividere o tranciare una parte di muro si utilizza lo strumen-to Dividi contenuto nella barra multifunzione. Nella scheda Modifica, gruppo Modifica, fate clic su Dividi; basta quindi portare il puntatore (che assumerà la forma di un taglierino) in corrispondenza dei punti dove dividere il muro. Alla fine è possibile selezionare la parte di muro divisa e cancellarla (con il tasto Canc). Il risultato dell’applicazione del coman-do Dividi è illustrata in Figura 1.21. Provate per esercizio a creare il muro circolare interno alla pianta.

4. Le due absidi di forma semicircolare devono essere modi-ficate perché la committenza impone che queste due parti di muro siano costruite come facciate continue in vetro. In questo caso specifico è più comodo lavorare sulla vista 3D.

NOTA

Quando provate a selezionare un componente specifico in una vista molto dettagliata, utilizzate il tasto Tab per spostarvi tra i componenti contigui.

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Figura 1.21 Divisione e cancellazione di parti di muro interno con lo strumento Dividi.

Comando Dividi

Selezionate dapprima un’abside e successivamente l’altra te-nendo premuto il tasto Ctrl (il tasto Ctrl aggiunge elementi alla selezione, il tasto Maiusc toglie elementi dalla selezione). Una volta selezionate, le absidi diventano di colore celeste; in tal caso è possibile assegnare dal selettore del tipo, nella tavolozza delle Proprietà, la nuova famiglia denominata Fac-ciata continua: divisione verticale e automaticamente le modifiche saranno propagate alle due absidi, come illustrato in Figura 1.22.

5. Per aggiungere i montanti alla facciata continua è sufficiente aprire la scheda Inizio, gruppo Costruisci, e fare clic sul co-mando Montante. Nel gruppo Posizionamento delle scheda contestuale fate clic su Tutte le linee di griglia e selezionare in successione le due facciate continue. I montanti si inseriscono automaticamente selezionando le linee di divisione della fac-ciata continua (Figura 1.23).

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Rappresentazioni di prospettoPer aprire una rappresentazione di prospetto dell’edificio occorre posizionare il cursore, per esempio, sopra il nome Prospetto: Ovest nel Browser di progetto e fare doppio clic. La rappresentazione di prospetto Ovest viene aperta. Lo stesso vale per tutti gli altri pro-spetti. Osservando la Figura 1.24, si vede che le rappresentazioni di prospetto evidenziano sempre due livelli corrispondenti ai piani dell’edificio. In questo caso i muri si estendono fino al primo livello perché durante la fase di creazione dei muri si è stabilita un’altezza di 3 metri. Ovviamente i muri possono essere modificati nelle altezze anche nelle rappresentazioni di prospet-to, trascinando la sommità del muro fino al livello interessato (Figura 1.24).Un termine fondamentale in Revit è il livello. I livelli sono piani orizzontali infiniti che fungono da riferimento per gli elementi ospitati nei livelli stessi, quali tetti, solai e controsoffitti. Nella maggior parte dei casi il termine “livello” viene utilizzato per in-

Figura 1.22Modifica dei componenti

il muro delle due absidi. Il nuovo componente è una facciata

continua in vetro.

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Montanti

Figura 1.23 Aggiunta dei montanti alle facciate continue in vetro.

dicare un’altezza verticale o un piano all’interno di un edificio. È possibile creare livelli per ogni piano o altri punti di riferimento di un edificio, per esempio il primo piano, l’estremità superiore del tetto o l’estremità inferiore della fondazione. I livelli posso-no essere posizionati solo all’interno di una vista di sezione o prospetto.

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Figura 1.24La rappresentazione di prospetto.

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