fotografare con d7000

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NIKON CLUB: FOTOGRAFARE CON D7000 VERSIONE: 29.12.2011 PRINCIPIANTI Leggere la discussione CLUB D7000 dall'inizio e frequentare Primi Passi . Guardare il video tutorial http://www.nikon.it/it_IT/products/digitutor/d7000.page Leggere: http://www.nital.it/corso-fotografia-nikon/intro.php e gli altri corsi on line che si trovano qui: http://www.nital.it/corsi-nikon/ , oltre alle Experience che si trovano qui (non tutte possono interessare, ovviamente): http://www.nital.it/experience/index.php . Paesaggio Ritratto Qualità immagine NEF (RAW) Modo A (Priorità di diaframmi) Diaframma f8-f11 F5,6-f6,3 Modo Autofocus AF-S Modo Area AF Area AF auto AF a punto singolo Misurazione esposimetrica Matrix Spot Controllo immagine Standard D-Lighting Attivo Auto Off Sensibilità ISO 100 Controllo automatico ISO Sensibilità massima - 3200 Tempo di posa minimo - Con VR attivato: (1/focale massima x 1,5) meno 2 stop Senza VR: 1/focale massima x 1,5 Bilanciamento del bianco Auto Spazio colore sRGB NR su pose lunghe On Off NR su ISO elevati Off RIDIMENSIONAMENTO FOTO PER CARICARLE IN NIKON CLUB Per ridurre le dimensioni dei file: -View NX2 -Seleziona foto -File -Converti file -JPEG -Compressione: Qualità alta (cursore tutto a destra) -Cambia dimensione immagine 1

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Page 1: Fotografare Con d7000

NIKON CLUB: FOTOGRAFARE CON D7000VERSIONE: 29.12.2011

PRINCIPIANTILeggere la discussione CLUB D7000 dall'inizio e frequentare Primi Passi. Guardare il video tutorial http://www.nikon.it/it_IT/products/digitutor/d7000.page Leggere: http://www.nital.it/corso-fotografia-nikon/intro.php e gli altri corsi on line che si trovano qui: http://www.nital.it/corsi-nikon/, oltre alle Experience che si trovano qui (non tutte possono interessare, ovviamente): http://www.nital.it/experience/index.php.

Paesaggio RitrattoQualità immagine NEF (RAW)Modo A (Priorità di diaframmi)Diaframma f8-f11 F5,6-f6,3Modo Autofocus AF-SModo Area AF Area AF auto AF a punto singoloMisurazione esposimetrica Matrix SpotControllo immagine StandardD-Lighting Attivo Auto OffSensibilità ISO 100 Controllo automatico ISO

Sensibilità massima - 3200

Tempo di posa minimo -

Con VR attivato:(1/focale massima x 1,5) meno 2 stopSenza VR:1/focale massima x 1,5

Bilanciamento del bianco AutoSpazio colore sRGBNR su pose lunghe On OffNR su ISO elevati Off

RIDIMENSIONAMENTO FOTO PER CARICARLE IN NIKON CLUBPer ridurre le dimensioni dei file:-View NX2-Seleziona foto-File-Converti file-JPEG-Compressione: Qualità alta (cursore tutto a destra)-Cambia dimensione immagine-Lato lungo:imposta circa 1200-1600 pixel-ConvertiNe risulta un file di circa 1 Mb.

Se volete qualcosa di più completo guardatevi : http://www.nikonclub.it/forum/La_Preparazione_Delle_Foto_Per_Il_Web-t174710.html

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CARICARE LE IMMAGINI SU CLICK ONTrovate qui tutte le istruzioni: http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=105226&hl=inserimento+foto.

GARANZIA

http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/02024dl.htm

I prodotti Nital che acquistiamo sono ottimamente coperti dalla garanzia Nital, ma, al momento dell’acquisto è il venditore che deve consegnare un prodotto conforme a quanto specificato. Pertanto, se una volta fatto l’acquisto ne constatate la non conformità potete reclamarne la sostituzione, leggete il seguito:

Esiste una "cosa" in Italia, che si chiama: D.legislativo n.24 del 2/02/2002, che potete leggere per intero all’indirizzo che ho messo sopra e che, nella parte che ci interessa maggiormente in questo momento dice: "Il venditore è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene. In caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformità ... Il consumatore può chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi" ...

Potreste, per esempio, una volta provata la macchina, improbabile ma può succedere, riscontrare che ci sono dei pixel difettosi nel sensore (il controllo va fatto prima di registrare la garanzia, perché, una volta registrata la garanzia la responsabilità passa a Nital) il D.L. di cui sopra dice che potete tornare dal fornitore e farvi cambiare la macchina.

In caso di acquisti in rete (ovviamente solo se il fornitore è italiano): in rete trovate qualche venditore (non molti) che dice espressamente di attenersi al dettato di questo decreto, altri che escludono espressamente l'eventualità di un'immediata sostituzione del bene acquistato.

Il mio consiglio è di leggervi bene le condizioni commerciali del sito che vi interessa e, se non vi sembrano chiare, o non le trovate chiedete espressamente che vi confermino l'applicazione del suddetto decreto prima di fare l'ordine.

Compatibilità Fotocamere Nikon Con Prodotti Adobe Guardate qui: http://www.nikonclub.it/forum/SOFTWARE_Compatibilit_Fotocamere_Nikon_Con_Prodotti_Adobe-t209549.htmlSe avete un prodotto Adobe il cui Camera Raw non può essere aggiornato alla versione 6.3 che legge i NEF della D7000 potete usare il DNG Converter, come spiegato da Manovi.

Verifica autofocus

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Qui trovate la guida alla prova http://www.canonclubitalia.com/public/forum/lofiversion/index.php/t106483.html

Qui invece trovate la guida alla prova più approfondita della focus test chart http://www.focustestchart.com/focus12.pdf

Suggerimento: non fatevi prendere dalle fisse, se nelle foto “normali” che fate non esiste nessun presupposto che vi faccia pensare a problemi di fuoco NON c’è alcun bisogno di effettuare la prova, vi metterebbe in testa più dubbi. Ad esempio a molti utenti le tre pile restituivano problemi di back focus su un obiettivo (spesso il 18-105), ma non su altri obiettivi; per cui il problema è dell’obiettivo, ma si può risolvere facilmente con la regolazione fine dell’af, messo apposta per queste cose.

PICTURE CONTROL OPZIONALIA pag. 4 post #100 della discussione CLUB D7000 si può scaricare il file Controllo immagini.zip che contiene un nutrito assortimento di Picture control che possono essere caricati sia in macchina (max 10) che su PC o Mac.Le procedure per caricare i controlli immagini opzionali sono illustrate qui di seguito.

Scaricare i Picture control opzionali In questi link trovate le istruzioni dettagliate per scaricare su PC e in macchina i controlli immagine opzionali in ambiente Windows e Mac:

http://nikonimglib.com/opc/manual/it/opc_win_it_ABF.html

http://nikonimglib.com/opc/manual/it/opc_mac_it_ABF.html

Ancora a proposito di Picture controlLa D7000 viene spesso accusata di produrre delle foto poco nitide e un po’ scialbe, in particolare da coloro che non amano la post produzione. Per chi desidera avere quanto più possibile foto “pronte all’uso” consiglio due Picture control che mi sono creato, partendo dal PC Standard Nikon:

Mio: aumentare a 7 la nitidezza e di una tacca il contrasto

Jpeg: aumentare a 7 la nitidezza e di una tacca contrasto e saturazione

Se poi, dopo aver dato un nome e salvato i due nuovi controlli immagine, guardate il diagramma (menu / Imposta picture control / OK / Reticolo), potete vedere che i due nuovi PC si collocano a mezza via tra lo Standard e i Landscape/Vivid Nikon riempiendo quello che reputo un evidente vuoto. (gioton)

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D-LIGHTING ATTIVO Uno dei problemi più comuni che si incontrano nella fotografia è la scarsa esposizione delle immagini a causa dei soggetti in controluce. Questo inconveniente si verifica in presenza di una luce intensa dietro il soggetto della foto, ad esempio in condizioni soleggiate e di elevato contrasto. Idealmente, si dovrebbe selezionare un diverso angolo di ripresa per evitare situazioni di controluce o si dovrebbe aggiungere un'illuminazione supplementare come il fill flash per bilanciare le condizioni di illuminazione, ma in molti casi ciò non è possibile. L'esposimetro della fotocamera legge la luce, tuttavia la presenza di ampie aree luminose all'interno dell'immagine può ingannare l'esposimetro che baserà l'esposizione principalmente su queste aree luminose.La funzione D-Lighting attivo risolve questo problema riducendo la perdita di dettagli nelle aree con alte-luci e ombre. Su alcune fotocamere SLR digitali sono disponibili fino a un massimo di cinque opzioni per la funzione D-Lighting attivo, che offrono diversi livelli di intensità: Basso, Normale, Alto, Molto Alto o Auto. Per evitare che le immagini appaiano piatte e a contrasto moderato, viene utilizzata la tecnologia per il controllo localizzato del contrasto. Di conseguenza, vengono ripristinate le alte-luci e le ombre perse mantenendo nel contempo il contrasto corretto. Con la funzione D-Lighting attivo, tutto questo viene elaborato immediatamente dopo la pressione del pulsante di scatto, l'unica impostazione da scegliere è il livello di applicazione della funzione D-Lighting attivo, selezionando una delle opzioni sopra riportate.La scelta del livello corretto di D-Lighting da applicare dipende dalle condizioni di ripresa e dall'effetto che si intende raggiungere. In caso di dubbio sull'impostazione da scegliere, selezionare Auto e lasciare che sia la fotocamera ad applicare il livello corretto di D-Lighting attivo in base alla scena.

Immagine originale D-Lighting attivo

Differenze tra D-lighting attivo e D-lightingD-Lighting attivo è diverso da D-Lighting che può essere applicato all'interno della fotocamera o in fase di post-produzione. D-Lighting attivo viene applicato al momento dell'esposizione e, quindi, tiene conto delle impostazioni della fotocamera per produrre l'immagine finale. D-Lighting viene applicato dopo lo scatto di una foto e non utilizza le informazioni dell'esposizione della fotocamera per applicare la correzione.• L'opzione D-Lighting è disponibile dal menu ritocco e può essere applicata a singole immagini dopo che sono state salvate. Questa funzione corregge automaticamente il contrasto e la luminosità sull'intera immagine.• L'opzione D-Lighting attivo viene impostata dal menu di ripresa e applicata prima della ripresa e della registrazione. Questa funzione non soltanto aumenta la luminosità nelle aree sottoesposte dell'immagine ma applica anche il controllo localizzato del contrasto facendo apparire più ampia la gamma dinamica delle immagini.

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Le due tecnologie sono concepite per un utilizzo indipendente e offrono risultati leggermente diversi. L'opzione D-Lighting attivo è consigliata per la ripresa di una sequenza di scene con aree estremamente luminose e scure. L'opzione D-Lighting deve essere utilizzata su immagini che sono gi state salvate, dove sono presenti aree scure.Nelle foto scattate con l'opzione D-Lighting attivo possono apparire disturbi (grana, bande, macchie) in corrispondenza di sensibilità ISO elevate.ID risposta 22888 (Supporto Clienti Nikon) Pubblicato il Giovedì, Nov 29, 2007

D-lighting attivo ed esposizione a destraSul DL attivo riporto innanzi tutto quanto detto da Manovi, che mi sembra descriva benissimo i pro e i contro di questo algoritmo:

1) Il D-Lighting ATTIVO sottoespone tendenzialmente l'immagine. Quindi agisce sul RAW e sul JPEG. La quantità di sottoesposizione non è fissa ma varia in funzione del contenuto dinamico della scena.

2) L'immagine sottoesposta con il D-Lighting ATTIVO viene "recuperata" sulle ombre in NX2 mediante una curva tonale specifica. Per questo in NX2 sembra (dico sembra) possibile "annullare" gli effetti del D-Lighting: basta applicare una curva di compensazione opposta. Il contenuto del RAW sottoesposto non può comunque cambiare.

3) Il D-Lighting ATTIVO non aumenta la "dinamica", invece la diminuisce. O meglio la comprime. Per questo l'immagine appare più "luminosa". In realtà è solo un'immagine in cui le alte luci sono fortemente preservate e quelle basse, "tirate" su artificialmente.

4) Il D-Lighting serve essenzialmente per scatti che potrebbero risultare troppo sbilanciati verso le alte o le basse luci. Non è una buona idea con il RAW, in quanto è probabilmente possibile recuperare di più le alte e basse luci mediante il trattamento dei canali.

5) Il D-Lighting ATTIVO aumenta il rumore visibile sulle basse luci, in quanto la curva di ripristino lo rende più visibile. E tra l'altro, poiché sottoespone, taglia un certo numero di livelli sulle alte luci.

6) Il D-Lighting PASSIVO è solo un'elaborazione software (tipo "luci/ombre" in Photoshop) e non influenza il RAW. La sua "qualità" è inferiore e comunque preserva meno le alte luci. Può essere attivato o disattivato a piacere.

In sostanza, direi che il DL attivo è raccomandabile per chi salva in JPEG e/o intende limitare quanto più possibile il lavoro di post produzione.A questo punto, però, osservo: se non uso il DL attivo facilmente “brucio” e perdo i dettagli nelle Alte Luci, se lo uso aumento il rumore nelle zone scure, non ci sono alternative?A mio avviso un’alternativa c’è e si trova nell’”Esposizione a destra”, le cui ragioni e vantaggi trovate esposti in questo articolo del 2003:http://www.luminous-landscape.com/tutorials/expose-right.shtml.Per chi avesse problemi con l’inglese sintetizzo il concetto fondamentale (adattato alle caratteristiche della D7000):Il sensore della nostra D7000 ha un gamma dinamica pari a circa 6 f/stop.Quando salviamo un file RAW a 14 bit, esso viene salvato con una gamma tonale di 16384 livelli (2 alla quattordicesima potenza), verrebbe quindi spontaneo pensare che ad ogni f/stop sia riservato un sesto di questi livelli, in realtà ciò che accade è che al primo f/stop è riservata metà dei livelli, al secondo 1/4, al terzo 1/8, al quarto 1/16, al quinto 1/32 e al sesto 1/64, come illustrato nella tabellina qui sotto:

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Nel primo F/stop, che contiene le tonalità più alte 8192 livelli disponibili

Nel secondo F/stop, che contiene le tonalità alte 4096 livelli disponibili

Nel terzo F/stop, che contiene le tonalità medie 2048 livelli disponibili

Nel quarto F/stop, che contiene le tonalità medio/scure 1024 livelli disponibili

Nel quinto F/stop, che contiene le tonalità scure 512 livelli disponibili

Nel sesto F/stop, che contiene le tonalità più scure 256 livelli disponibili

Questa è la ragione per la quale, se schiariamo in PP un file sottoesposto otteniamo un’immagine decisamente peggiore (molto più rumorosa) che se scuriamo un file sovresposto (a patto che non sia tanto sovresposto da avere le alte luci bruciate), di più: l’immagine ottenuta dal file sovresposto è migliore anche di quella ottenuta da un file esposto correttamente. V. anche qui:http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=127552&st=400, (post #417).Mi sono allora chiesto come sia possibile applicare in pratica questa tecnica, la risposta ovvia è quella di controllare l’istogramma, ma l’istogramma che la D7000 mostra è quello dell’immagine Jpeg derivata dal Raw applicando le impostazioni della macchina ed in particolare il controllo immagine, per questo ho predisposto un controllo immagine (Picture Control) che ho denominato SUPERNEUTRO, ottenuto partendo dal Neutro della D7000 e impostando a 0 la nitidezza e su – (meno) gli altri parametri. Nelle due immagini che seguono lo stesso scatto è mostrato con un controllo immagine che simula la Kodachrome 25 e con il SUPERNEUTRO. Come potete vedere, nella prima immagine l’esposizione sembra di essere pressoché al limite, mentre nella seconda si evidenza una possibilità di ulteriore sovresposizione, valutabile in circa uno stop. Il DL va in ogni caso disinserito.Con il mio nuovo controllo immagine scatto (senza DL attivo) sovresponendo sino a quando l’istogramma arriva a sfiorare il lato destro del diaframma e anche un poco più (circa 1/3 di stop in più). In questo modo non ci saranno alte luci bruciate e le zone scure saranno esposte quanto meglio possibile.In PP basta poi correggere l’esposizione e, se si usa Capture NX, applicare il controllo immagine preferito.NOTA: è importante sapere che il D-lighting attivo, come il Picture Control e il Controllo distorsione sono algoritmi che vengono salvati e letti dal Software Nikon on camera o al PC, sono “allegati” al file raw (NEF) ma non ne fanno parte, per cui se aprite il vostro file raw con un sw di altro produttore, come Photoshop, il DL , il PC e il Controllo distorsione che avete impostato in macchina vengono ignorati (salvo l’eventuale sottoesposizione introdotta dal DL attivo) e il file viene aperto con le impostazioni proprie del SW. Se invece salvate i Vs. scatti in Jpeg, il tutto viene incorporato nel file e quindi letto da qualunque SW.P.S. Non tutto quanto sopra è farina del mio sacco, oltre alle fonti citate, andrebbero aggiunti tanti scambi di idee e suggerimenti avvenuti in passato con gli amici del Club D90. (gioton)

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CI Kodachrome 25

CI SUPERNEUTRO

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Ottimizzare l’esposizionePerché i fabbricanti ci danno sistemi esposimetrici del 19° secolo nelle macchine fotografiche del nel 21° secolo?

Propongo questo articolo dell’ agosto 2011, dello stesso autore (Michael Reichmann) del precedente articolo richiamato a proposito dell’esposizione a destra: http://www.luminous-landscape.com/tutorials/optimizing_exposure.shtmlPer coloro che non hanno sufficiente famigliarità con la lingua inglese propongo una sintesi in italiano della parte fondamentale del testo, se però potete leggetevi l’articolo per intero. L’autore inizia riassumendo i principi dell’esposizione a destra, che io vi invito a rileggere nelle pagine precedenti e poi continua:

E allora?Perché quello che abbiamo detto sull’esposizione a destra è riferibile a quanto scritto nel sottotitolo più sopra? Leggete di seguito:

Gatti bianchi e gatti neriSe fotografate un gatto nero su un mucchio di carbone e un gatto bianco su un mucchio di neve, otterrete due foto molto simili, i gatti, la neve e il carbone saranno tutti grigi, pressoché allo stesso modo. Questo perché i sistemi esposimetrici delle nostre macchine sono tarati sul grigio 18% o, per dirlo in altro modo sulla zona 5 del Sistema zonale.

Cosa fa allora il bravo fotografo, diminuisce l’esposizione perché il gatto nero diventi nero e l’aumenta perché quello bianco diventi bianco. Giusto? Sì, se fotografiamo con la pellicola, ma Non Per il Digitale!

Nel caso del gatto bianco dobbiamo comportarci allo stesso modo, ma per il gatto nero dobbiamo fare l’opposto di quello che faremmo con una macchina a pellicola, anziché ridurre l’esposizione dobbiamo aumentarla, esattamente come faremmo per il gatto bianco.

La ragione per la quale vogliamo esporre ogni foto che facciamo sino all’estremo destro dell’istogramma è perché è a destra che c’è l’informazione ed è a destra che non c’è il rumore.

Qualche avviso1. Questa tecnica è utilizzabile solo salvando i file raw, non con i jpeg

2. Esporre a destra vuol dire sovresporre per spostare a destra l’istogramma, ma non significa bruciare le alte luci!

3. Ovviamente se la scena inquadrata ha una gamma tonale che si espande su tutta l’ampiezza dell’istogramma non si può intervenire in alcun modo

NormalizzazioneTorniamo ai nostri gatti. Abbiamo fatto due foto, entrambe sovresposte, quella del gatto bianco andrà più o meno bene, ma quella del gatto nero apparirà del tutto sbagliata. E’ facile intervenire, basta aprire il file col nostro software abituale (Capture NX2, Adobe camera raw o altro) e correggere l’esposizione diminuendola di quanto era stata aumentata allo scatto.

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Vignettatura http://it.wikipedia.org/wiki/Vignettatura

In fotografia e ottica, la vignettatura indica la riduzione della luminosità dell'immagine alla periferia rispetto al centro.

È un difetto causato spesso da ottiche di non buona qualità o dall'uso di paraluce non idonei alla focale dell'obiettivo impiegato.

A volte la vignettatura è usata per effetti creativi (ad esempio per attirare l'attenzione al centro dell'immagine). Può essere introdotta deliberatamente dal fotografo usando specifici filtri o delle tecniche di post-produzione.

Tipi di vignettaturaIl termine vignettatura è usato anche per descrivere l'oscuramento degli angoli delle fotografie. Ci sono tre tipi di questo tipo di vignettatura:

Vignettatura meccanica (o fisica)

Vignettatura ottica

Vignettatura digitale

Vignettatura meccanica

La vignettatura meccanica o fisica capita quando i raggi di luce emanati dai punti della scena fuori asse sono parzialmente bloccati da oggetti esterni come filtri spessi o impilati o lenti secondarie/aggiuntive, che fanno abbassare la luminosità dell'immagine alla periferia. La vignettatura meccanica NON è dipendente dall'apertura,non essendo un fenomeno ottico ma meccanico

Vignettatura otticaLa vignettatura ottica è l'attenuazione della luce inerente al progetto della lente ed è approssimato dalla legge cos4(θ) in cui l'attenuazione luminosa è approssimativamente proporzionale alla quarta potenza del coseno di θ, dove θ è l'angolo di scostamento dall'asse. Le lenti grandangolari, e le lenti usate nelle macchine fotografiche compatte sono più soggette alla vignettatura ottica delle lenti più lunghe e delle lenti retrofocus usate dalle macchine SLR perché queste configurazioni hanno θ più grandi. Questo tipo di vignettatura è correggibile con l'apertura essendo un fenomeno strettamente connesso all'ottica, in particolare al passaggio della luce attraverso le sue lenti/gruppi di lenti.

Vignettatura digitaleLa vignettatura digitale capita solo con le macchine fotografiche digitali, ed è causata dalla profondità dei pozzi fotonici che catturano la luce negli attuali sensori. Così come una maggiore quantità di luce raggiunge il fondo di un pozzo quando il sole è allo zenit, la luce che colpisce un pozzo fotonico ad angolo retto è più efficace di quella che lo colpisce in obliquo. La maggior parte delle fotocamere digitali compensano automaticamente sia la vignettatura ottica che quella digitale quando convertono i dati grezzi del sensore ad un formato standard come JPEG o TIFF.

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Di seguito trovate le tabelle relative alla vignettatura del 18-105 e del 16-85.

Le linee colorate corrispondono alle lunghezze focali. Sull’asse delle x c’è l’apertura del diaframma; nell’esempio della prima tabella vediamo che alla focale di 70mm con apertura f/5.6 corrisponde sull’asse delle y una vignettatura di circa 0.6. Più alto è questo valore e più vignettatura avremo.

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AUTOFOCUS D7000Nota: quanto segue non si riferisce alla messa a fuoco in Live-view, ma solo a quella attraverso il mirino. Tenere presente il manuale di istruzioni pagg.91-98 e 208-209.

Un consiglio, guardate anche il questo Tutorial: http://www.youtube.com/watch?v=I1dorRVdPuw&NR=1 (che comunque non mi risulta di provenienza Nikon) e quest’altro di J. Odell, se riuscite a capirne l’inglese: http://www.youtube.com/watch?v=WyPv1bLkwqA

Modo AutofocusAdottare AF-S o AF-C a seconda che si riprendano soggetti rispettivamente statici o dinamici.

La modalità AF-A è sconsigliata nella maggior parte dei casi, poiché in questo modo si lascia decidere alla macchina che cosa mettere a fuoco all’interno della scena inquadrata (e generalmente sono i soggetti in primo piano o con maggior contrasto, che non sempre corrispondono a ciò che realmente intendiamo fotografare).

Modo area AF AF-SNel modo area AF-S sono disponibili le opzioni punto singolo e 39 punti auto. La prima è da utilizzare quando si voglia mettere a fuoco un particolare punto all’interno dell’inquadratura. E’ possibile inoltre selezionare un punto di messa a fuoco diverso da quello centrale, scegliendo fra uno qualsiasi dei 39 disponibili (questa funzione è particolarmente indicata per foto scattate con il cavalletto, quando non è molto pratico spostare l’intera inquadratura. Per scatti a mano libera, invece, si può più convenientemente riquadrare).

La seconda, invece, si può utilizzare in situazioni generiche in cui non è richiesta una messa a fuoco specifica (es. panorami).

AF-CNel modo area AF-C sono disponibili tutte le opzioni, cioè (oltre alle opzioni punto singolo e 39 punti auto): 9, 21 o 39 punti di messa a fuoco e modalità di tracking 3D. A pag.94 sono illustrate le caratteristiche delle varie impostazioni, ma come scegliere tra loro?

- Punto singolo : impostazione indicata per soggetti in lento movimento con una traiettoria il più possibile lineare, o comunque facilmente prevedibile (in questo modo si riesce ad avere una messa a fuoco molto precisa e reattiva, a patto di riuscire a mantenere costantemente il punto di messa a fuoco sovrapposto al soggetto in movimento).

es. persone che passeggiano.

- Area dinamica a 9 punti : indicata per soggetti in movimento a velocità maggiori, con traiettorie comunque prevedibili, facili da seguire, in modo tale che questi rientrino facilmente sempre nell’area dinamica.

es. macchine per strada o in pista, persone che corrono, aerei in fase di atterraggio/decollo.

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- Area dinamica a 21 punti : indicata per soggetti in movimento con traiettorie imprevedibili, più difficili da seguire e tenere centrati nel mirino.

es. bambini, animali domestici, giocatori durante una partita (calcio, tennis, basket, …)

- Area dinamica a 39 punti : indicata per soggetti in rapido movimento, con traiettorie estremamente imprevedibili , molto difficili da tenere nel mirino.

es. volatili, insetti, animali domestici.

N.B. 1All’aumentare dell’estensione dell’area dinamica, la macchina farà trascorrere un tempo sempre maggiore prima di cambiare il fuoco, qualora il soggetto inquadrato dovesse spostarsi dal punto iniziale. Bisogna cercare il giusto compromesso fra reattività dell’autofocus e possibilità di mantenere a fuoco un soggetto che si sposta dal punto inquadrato mentre lo seguiamo. A ciò devono essere aggiunte alcune considerazioni sulla questione del lock-on (V. più avanti nella pagina).

- Tracking-3D : indicata per soggetti in movimento non troppo rapido su sfondo possibilmente uniforme. Se non riusciamo a seguire un determinato soggetto perfettamente, la macchina sposta automaticamente il punto di messa a fuoco, cercando di tenerlo costantemente sovrapposto al soggetto inquadrato.

N.B. 2 Il tracking 3D è una funzionalità molto interessante a livello tecnico, ma che spesso, purtroppo, restituisce risultati deludenti. In genere è consigliabile per soggetti che si muovono su uno sfondo il più possibile uniforme (dato che il sistema funziona riconoscendo il contrasto dei bordi del soggetto con lo sfondo). In scene più caotiche, invece, spesso non si ottengono i risultati voluti (in questi casi è quindi preferibile l’area dinamica con un determinato numero di punti).

Nota: anche con l’area dinamica attiva è possibile spostare il punto di messa a fuoco. I punti circostanti continueranno lo stesso ad attivarsi, coerentemente con la specifica area dinamica selezionata e compatibilmente con la posizione scelta per il punto di messa a fuoco.

Lo scopo dell’area dinamica è sostanzialmente quello di garantire la continuità del fuoco sul soggetto inizialmente inquadrato nel punto singolo (sempre visibile nel mirino), anche quando questo dovesse spostarsi leggermente, a patto che rientri comunque in uno dei punti facenti parte dell’area selezionata.

es. se si vuole fotografare un volatile durante il volo, inizialmente lo si inquadra sovrapponendolo al punto di messa a fuoco e, successivamente, la macchina continuerà a tenere il fuoco corretto anche se non dovessimo riuscire a tenere il volatile sempre nello stesso punto in cui abbiamo eseguito la messa a fuoco inizialmente.

In aggiunta a quanto già detto, bisogna inoltre tener presenta la possibilità di tenere attivo o meno il lock-on. Tale impostazione è pensata appositamente per posticipare il cambio della messa a fuoco, con ritardo variabile, in tutti quei casi in cui reputiamo probabile la presenza di soggetti che potrebbero disturbare lo scatto, falsando quindi la messa a fuoco.

es. mentre si fotografa un giocatore durante una partita, per un istante di tempo un altro giocatore passa davanti. Con il lock-on disattivato la macchina cambierebbe istantaneamente il fuoco sul secondo giocatore, mentre, attivandolo, continueremmo ad avere il fuoco sul primo giocatore per il tempo da noi impostato. Questa comodità si paga, però, in termini di minore reattività dell’autofocus stesso (il lock-on, quindi, meglio tenerlo impostato su off in tutte quelle situazioni in cui non c’è possibilità di disturbo da parte di terzi che potrebbero sovrapporsi al soggetto inquadrato).

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Vediamo qualche consiglio dato durante la discussione:

Adriano_86 (tennis): scatto continuo, AF-C con area dinamica a 21 punti e lock-on disattivato.

Castorino (caccia fotografica): L'autofocus io lo regolo in AF-C 39 zone, imposto sempre il punto centrale per la MAF perché lo reputo il più sensibile, cerco di evitare il VR tutte le volte che posso.

IMPOSTAZIONI U1 U2

Penso che sia utile raccogliere gli usi che si possono fare con queste due impostazioni, comincio a raccontare come gli ho impostati io:

Ho trovato due impostazioni soddisfacenti per i miei U1 e U2. La prima è quella che uso per fotografare la nipotina (penso sia adatta anche per ritratti), rigorosamente senza flash, la seconda per la modesta caccia fotografica che posso fare col 70-300VR. (gioton)

Foto bimbi fermi e/o ritratti (obiettivo 16/85VR - AF-S 50mmf1.8 G) Impostazione di partenza A Modo AF AF-S Area AF Punto singolo Misurazione esposimetrica Ponderata centrale ISO 100 Controllo automatico ISO ON con tempo min. 1/50 (1/100 col 50mm) Diaframma 5,6 (più aperto se l’obiettivo lo consente e se si vuole accentuare lo

sfocato)Caccia fotografica (obiettivo 70-300VR)

Impostazione di partenza A Modo AF AF-C Area AF Dinamica 21 punti Misurazione esposimetrica Matrix ISO 100 Controllo automatico ISO ON con tempo min. 1/200 Diaframma 8 (aprire di più se in condizioni di luce scarsa)

RIDUZIONE DEL RUMORE DIGITALE

Suggeriamo un link, su questo e altri interessanti argomenti, al sito del nostro amico

Giacomo Terracciano:

http://fototerry.it/tutorials.php

APERTURE 3 PRESETS: Nikon D7000 "Standard"

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Per gli utenti MAC che sono soliti sviluppare gli scatti con Apple Aperture3, l’amico Alessio Benedetti ha messo a punto un Preset specifico per Nikon D7000 denominato "Standard" in quanto si adatta alla maggioranza delle situazioni; in seguito saranno rilasciati ulteriori Presets.Prendendo spunto da quelli che sono gli aspetti sui quali lavora tipicamente un Controllo Immagine Nikon ha creato un Preset specifico per Aperture 3. In pratica aumenta il Contrasto e la Saturazione, gli interventi principali di cui necessita un file RAW così come uscito dalla Nikon D7000, e inoltre migliora il dettaglio e aumenta la nitidezza automatizzando in questo modo la quasi totalità del lavoro di sviluppo dietro ad un file RAW.Ovviamente, la sola applicazione del Preset non è sufficiente, tuttavia, una volta regolata l’esposizione e recuperate le alte-luci un file RAW generalmente non necessita di ulteriori interventi.Per maggiori informazioni fate riferimento al suo Blog:http://nonsoloimmagini.wordpress.com/2011/12/04/aperture-3-presets-nikon-d7000-standard/

IMPOSTAZIONI PER FOTOGRAFARE

in diverse situazioniFotografia Notturna

Per la fotografia notturna ci sono diversi accorgimenti che si possono prendere.

Ciò di cui non si può fare a meno è il treppiede, possibilmente che arrivi ad altezza occhio, in maniera tale da poter scattare comodamente in piedi senza doversi piegare. Se si prevedono lunghe escursioni serali (ma questo ovviamente vale anche per le diurne) sarebbe meglio prenderne uno che pesi anche poco.

I risultati migliori si ottengono scattando a basse sensibilità, meglio se 100 ISO, ed allungando molto i tempi di esposizione. Ed ecco allora che entra in gioco il secondo elemento critico: le vibrazioni, con la conseguente necessità di ridurle al minimo. A tal fine sarebbe conveniente adottare le seguenti impostazioni:

- autoscatto (almeno 5 secondi);

- esposizione posticipata attivata;

- VR disabilitato.

Per la scelta del diaframma è consigliabile cercare sul sito http://www.slrgear.com/reviews/index.php la recensione del proprio obiettivo, per conoscere il valore da impostare per ottenere la massima nitidezza possibile. Nel caso in cui nell’inquadratura siano presenti forti sorgenti di luce (per esempio dei lampioni) si preferisce chiudere di più il diaframma per ottenere il classico “effetto stellina”, ma questo dipende dai gusti personali.

Se si ha la necessità di superare i 30 secondi di esposizione si può acquistare il comodo telecomando ad infrarossi, con il quale è possibile attivare la posa “bulb” (otturatore che rimane aperto finché non si preme di nuovo il pulsante sul telecomando).

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Conviene scattare sempre in NEF (oppure NEF+JPEG) in modo tale da avere la possibilità di intervenire in post produzione sul bilanciamento del bianco, parametro anche questo abbastanza critico in questa tipologia di foto.

Altro accorgimento, infine, è quello di rimuovere eventuali filtri montati sull’obiettivo, poiché è molto probabile che questi creino, o comunque aumentino, i riflessi delle sorgenti luminose presenti nell’inquadratura.

Fotografia NotturnaTrovate tutto ciò che può interessare sull’ottimo tutorial che Giacomo Terracciano ha messo sul suo sito: http://fototerry.it/view?article=37

PERCHÉ SALVARE IN RAW I NS. SCATTI?Spesso ci domandiamo se conviene salvare i nostri scatti in Raw piuttosto che in Jpeg.

Fondamentalmente il file raw rappresenta quello che ha registrato il sensore, che necessita poi di essere “sviluppato” con opportuni programmi di elaborazione. Se invece salviamo in Jpeg il file Raw viene già sviluppato in macchina, secondo le impostazioni (Picture control e D-lighting in particolare) che abbiamo dato alla macchina. È poi possibile ancora intervenire in post produzione, ma con molta meno libertà d’azione che lavorando sul Raw.

In rete ho trovato una completa trattazione dell’argomento, seguito da un pratico “manuale” sull’elaborazione del file Raw con Adobe Camera Raw: http://www.abfotografia.it/articoli/Sviluppo_Digitale_Dai_Concetti_Base_al_Formato_Raw.htm

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