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L’arrivo di FREE.rider in edicola è l’espressione di un nuovo modo di vivere lo sci. Il freeride è infatti qualcosa di magico, di straordinario, difficile da spiegare. Più facile dire cosa non è: non è un fenomeno di moda passeggero né un progetto di marketing. Non è un prodotto da vendere. Non è un modo di sciare. Di certo non è, come dice la più autorevole rivista italiana dedicata allo sci, “come lo sci alpinismo, ma fatto con gli impianti di risalita”. No grazie. Il freeriding non ha nulla a che fare con tutto questo. Il freeriding è piuttosto un’attitudine, uno stile di vita. Fare freeriding significa svincolare la propria gratificazione personale da un concetto di competizione, di confronto. Significa spostare l’attenzione verso la sensazione, la qualità assoluta delle emozioni; saper godere delle piccole cose lasciandosi trasportare dal ritmo con cui accadono, esplorare ambienti e sensazioni nuove, spostare la propria attenzione su inconsuete prospettive e differenti punti di vista, senza pregiudizi o diffidenze. Per questo sulle pagine di FREE.rider non troverete articoli dedicati alla tecnica pura. Non troverete manualetti e miniguide. Non troverete la “pappa pronta”. Anche gli itinerari che vi proponiamo e che potrete scaricare da www.freeeridermag.com lasciano appositamente spazio all’avventura. Noi ci sforzeremo di incuriosirvi, di stimolarvi. Proveremo ogni volta a spingere il vostro desiderio di fare, di esplorare e di conoscere oltre il limite precedente. Vi spingeremo a trovare dentro di voi la forza e l’equilibrio per essere in sintonia con la neve, lo sci e le montagne. È difficile, tremendamente complicato. Ma questa è la sola strada percorribile per dare consistenza al nostro progetto e andare oltre le apparenze. Insomma non ci basta sedurvi, vogliamo farvi innamorare. Della libertà, naturalmente. Emilio Previtali EDITORIALE INNAMORARSI SPOT VERBIAN PARADISE / PIVOVSTEVE HADIK E NOB MAZARRI / FOTO JANCSI HADIK

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L’arrivo di FREE.rider in edicola è l’espressione di un nuovo modo

di vivere lo sci. Il freeride è infatti qualcosa di magico, di

straordinario, difficile da spiegare. Più facile dire cosa non è:

non è un fenomeno di moda passeggero né

un progetto di marketing. Non è un prodotto

da vendere. Non è un modo di sciare.

Di certo non è, come dice la più autorevole

rivista italiana dedicata allo sci, “come lo sci

alpinismo, ma fatto con gli impianti di

risalita”. No grazie. Il freeriding non ha nulla

a che fare con tutto questo.

Il freeriding è piuttosto un’attitudine, uno stile di vita.

Fare freeriding significa svincolare la propria gratificazione

personale da un concetto di competizione, di confronto.

Significa spostare l’attenzione verso la sensazione, la qualità

assoluta delle emozioni; saper godere delle piccole cose

lasciandosi trasportare dal ritmo con cui accadono, esplorare

ambienti e sensazioni nuove, spostare la propria attenzione

su inconsuete prospettive e differenti punti di vista, senza

pregiudizi o diffidenze. Per questo sulle pagine di

FREE.rider non troverete articoli dedicati alla tecnica

pura. Non troverete manualetti e miniguide. Non

troverete la “pappa pronta”. Anche gli itinerari che vi

proponiamo e che potrete scaricare da

www.freeeridermag.com lasciano appositamente

spazio all’avventura. Noi ci sforzeremo di incuriosirvi, di

stimolarvi. Proveremo ogni volta a spingere il vostro desiderio di

fare, di esplorare e di conoscere oltre il limite precedente. Vi

spingeremo a trovare dentro di voi la forza e l’equilibrio per

essere in sintonia con la neve, lo sci e le montagne. È difficile,

tremendamente complicato. Ma questa è la sola strada

percorribile per dare consistenza al nostro progetto e andare

oltre le apparenze. Insomma non ci basta sedurvi, vogliamo farvi

innamorare. Della libertà, naturalmente. Emilio Previtali

ED

ITO

RIA

LE

INNAMORARSI

SPOT VERBIAN PARADISE / PIVOVSTEVE HADIK E NOB MAZARRI / FOTO JANCSI HADIK