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Ripercorrendo la lunga serie delle pubblica- zioni di Cesifin si è avuto modo di riscontra- re come talune di esse, tra l’altro tutte edite da Passigli Editori, non solo sono state scrit- te da grandi Maestri del diritto ma hanno avuto in comune una lettura dell’‘europeiz- zazione’ del nostro ordinamento secondo un’ottica all’un tempo costituzionalistica e realistica, nel senso che anzitutto vanno a misurare il rispetto dei nostri principi costi- tuzionali (i quali non sono né possono esse- re ‘declassati’), e indi si caratterizzano per- ché non cedono a visioni formalistiche, in quanto ogni dato giuridico viene verificato e interpretato alla luce delle situazioni e delle esigenze concrete, ed in particolare di quel- le sociali ed economiche. Di qui l’idea di creare una Collana ad hoc denominata Percorsi e prospettive, per indi- care che si tratta di contributi i quali da un lato costituiscono dei punti di riferimento della via italiana all’Europa (‘i percorsi’) e dall’altro sono strutturati in chiave costrutti- va e delineante gli scenari che le soluzioni normative scrutinate andranno a determina- re (‘le prospettive’). Volumi pubblicati: Giuseppe Guarino, Ratificare Lisbona? Stefano Merlini (a cura di), La democrazia dei partiti e la democrazia nei partiti www .cesifin.it Collana Cesifin PERCORSI E PROSPETTIVE La democrazia dei partiti e la democrazia nei partiti a cura di Stefano Merlini Augusto Barbera, Franco Bassanini, Roberto Bin, Sandro Bondi Ginevra Cerrina Feroni, Lorenzo Cesa, Enzo Cheli Vannino Chiti, Leopoldo Elia, Andrea Manzella Altero Matteoli, Stefano Merlini, Gennaro Migliore Gianfranco Pasquino, Giovanni Tarli Barbieri Passigli Editori L’articolo 49 della Costituzione Italiana attribuisce ai cittadini il diritto di associarsi in partiti per concorrere con metodo democrati- co a determinare la politica nazionale. Dal 1948 ad oggi, i partiti politici sono stati, effettivamente, gli indiscussi protagonisti della politica nazionale che è stata da loro ‘determinata’ nel Parlamento, nel Governo, nella Pubblica Amministrazione, nell’economia, nell’informazione, nella cultura e così via. Più difficile è, invece, sostenere che i partiti siano stati, come pre- scrive la Costituzione, gli strumenti attraverso i quali i cittadini hanno attivamente partecipato alla determinazione delle scelte poli- tiche e delle classi dirigenti dei partiti stessi, realizzando quella ‘democrazia di massa’ o democrazia ‘organica’ che era stata auspi- cata all’Assemblea Costituente da Elio Basso e da Palmiro Togliatti, da Costantino Mortati e da Aldo Moro. La democrazia dei partiti, che sono stati, in Italia, i ‘padri della Costituzione’ è sembrata, infatti, trasformarsi progressivamente in un sistema politico che ha livellato a favore dei partiti quella artico- lazione democratica e istituzionale (sistema associativo, autonomia della cultura, pluralismo del sistema dell’informazione, referendum, istituti di garanzia, separazione dei poteri) che è invece prevista dalla stessa Carta Costituzionale. Dall’altra parte, debolissima, per non dire inesistente, è stata la democrazia all’interno dei partiti, che si è fondata, per decenni, su statuti fondati sul centralismo democratico o su di un sistema cor- rentizio, entrambi molto lontani da quel ‘metodo democratico’ che l’articolo 49 della Costituzione sembra imporre ai partiti che voglio- no concorrere alla determinazione delle scelte politiche nazionali. Oggi, i partiti politici, dopo la lunghissima inattuazione dell’artico- lo 49 della Costituzione, sembrano dichiararsi favorevoli all’appro- vazione di una legge sui partiti che imponga loro almeno un mini- mo di democrazia interna; tuttavia, mentre in Parlamento appaiono bloccati tutti i progetti e i disegni di legge che si occupano di que- sto problema, gli statuti e le prassi dei partiti, anche dei più nuovi, appaiono molto lontani da un’adozione soddisfacente di quel meto- do democratico che i partiti politici hanno, invece, accettato negli Stati Uniti, in Germania, in Spagna, in Gran Bretagna ed in molti altri paesi d’Europa. Questo volume, che contiene l’ultimo scritto di Leopoldo Elia a favore di un’approvazione di una legge sui partiti politici, compren- de scritti di noti costituzionalisti, politologi e uomini politici su di un problema che appare sem- pre più decisivo per una riforma effettiva del sistema democratico del nostro paese. Giuseppe G u La democrazia dei partiti e la democrazia nei partiti Passigli 19,50

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Page 1: G L La democrazia dei partiti - Fondazione Cesifin Alberto ... · La democrazia dei partiti, che sono stati, in Italia, i ‘padri della Costituzione’ è sembrata, infatti, trasformarsi

Ripercorrendo la lunga serie delle pubblica-zioni di Cesifin si è avuto modo di riscontra-re come talune di esse, tra l’altro tutte editeda Passigli Editori, non solo sono state scrit-te da grandi Maestri del diritto ma hannoavuto in comune una lettura dell’‘europeiz-zazione’ del nostro ordinamento secondoun’ottica all’un tempo costituzionalistica erealistica, nel senso che anzitutto vanno amisurare il rispetto dei nostri principi costi-tuzionali (i quali non sono né possono esse-re ‘declassati’), e indi si caratterizzano per-ché non cedono a visioni formalistiche, inquanto ogni dato giuridico viene verificato einterpretato alla luce delle situazioni e delleesigenze concrete, ed in particolare di quel-le sociali ed economiche.

Di qui l’idea di creare una Collana ad hocdenominata Percorsi e prospettive, per indi-care che si tratta di contributi i quali da unlato costituiscono dei punti di riferimentodella via italiana all’Europa (‘i percorsi’) edall’altro sono strutturati in chiave costrutti-va e delineante gli scenari che le soluzioninormative scrutinate andranno a determina-re (‘le prospettive’).

Volumi pubblicati:

Giuseppe Guarino, Ratificare Lisbona? Stefano Merlini (a cura di), La democraziadei partiti e la democrazia nei partiti

www.cesifin.it

Collana CesifinPERCORSI E PROSPETTIVE

La democrazia dei partitie la democrazia nei partiti

a cura di

Stefano Merlini

Augusto Barbera, Franco Bassanini, Roberto Bin, Sandro BondiGinevra Cerrina Feroni, Lorenzo Cesa, Enzo Cheli

Vannino Chiti, Leopoldo Elia, Andrea ManzellaAltero Matteoli, Stefano Merlini, Gennaro Migliore

Gianfranco Pasquino, Giovanni Tarli Barbieri

PPaassssiiggllii EEddiittoorrii

L’articolo 49 della Costituzione Italiana attribuisce ai cittadini ildiritto di associarsi in partiti per concorrere con metodo democrati-co a determinare la politica nazionale.Dal 1948 ad oggi, i partiti politici sono stati, effettivamente, gli indiscussi protagonisti della politica nazionale che è stata da loro‘determinata’ nel Parlamento, nel Governo, nella PubblicaAmministrazione, nell’economia, nell’informazione, nella cultura ecosì via.Più difficile è, invece, sostenere che i partiti siano stati, come pre-scrive la Costituzione, gli strumenti attraverso i quali i cittadinihanno attivamente partecipato alla determinazione delle scelte poli-tiche e delle classi dirigenti dei partiti stessi, realizzando quella‘democrazia di massa’ o democrazia ‘organica’ che era stata auspi-cata all’Assemblea Costituente da Elio Basso e da Palmiro Togliatti,da Costantino Mortati e da Aldo Moro.La democrazia dei partiti, che sono stati, in Italia, i ‘padri dellaCostituzione’ è sembrata, infatti, trasformarsi progressivamente inun sistema politico che ha livellato a favore dei partiti quella artico-lazione democratica e istituzionale (sistema associativo, autonomiadella cultura, pluralismo del sistema dell’informazione, referendum,istituti di garanzia, separazione dei poteri) che è invece previstadalla stessa Carta Costituzionale.Dall’altra parte, debolissima, per non dire inesistente, è stata lademocrazia all’interno dei partiti, che si è fondata, per decenni, sustatuti fondati sul centralismo democratico o su di un sistema cor-rentizio, entrambi molto lontani da quel ‘metodo democratico’ chel’articolo 49 della Costituzione sembra imporre ai partiti che voglio-no concorrere alla determinazione delle scelte politiche nazionali.Oggi, i partiti politici, dopo la lunghissima inattuazione dell’artico-lo 49 della Costituzione, sembrano dichiararsi favorevoli all’appro-vazione di una legge sui partiti che imponga loro almeno un mini-mo di democrazia interna; tuttavia, mentre in Parlamento appaionobloccati tutti i progetti e i disegni di legge che si occupano di que-sto problema, gli statuti e le prassi dei partiti, anche dei più nuovi,appaiono molto lontani da un’adozione soddisfacente di quel meto-do democratico che i partiti politici hanno, invece, accettato negliStati Uniti, in Germania, in Spagna, in Gran Bretagna ed in moltialtri paesi d’Europa.Questo volume, che contiene l’ultimo scritto di Leopoldo Elia afavore di un’approvazione di una legge sui partiti politici, compren-de scritti di noti costituzionalisti, politologi euomini politici su di un problema che appare sem-pre più decisivo per una riforma effettiva delsistema democratico del nostro paese.

Giuseppe G

uL

a democrazia dei partiti e la dem

ocrazia nei partiti Passigli

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