gazzettatc num4 - 2012

5
CASE POPOLARI AL CAPOLINEA? «Gli gli ex-Iacp rischiano il collasso, servono urgenti contromisure» Le tasse aumentano, le entrate diminuisco- no. E alle case popo- lari chi ci pensa? Se il Governo non intervie- ne, l’intero sistema dell’edilizia sociale, in Piemonte come nel resto d’Italia, rischia di tramontare. A lan- ciare l’allarme è il presidente di Feder- casa Piemonte e dell’Atc di Novara Carlo Sansottera. La gestione delle case po- polari, con una tassazione sempre più gravo- sa ed entrate ridotte all’osso, è arrivata ad un punto di non ritorno. Senza contromisure effi- caci, l’intero sistema rischia di collassare entro un paio d’anni. Il motivo è semplice: gli enti che gestiscono l’edilizia pubblica pagano le tasse esattamente come un normale padrone di casa con la diffe- renza che, rispetto ad un proprietario privato, non hanno certo la stessa possibilità di fare cassa. «Le Atc piemontesi devono far fronte al pagamento di Ires e Irap, dell’imposta di regi- stro e, da quest’anno, anche dell’Imu. Per farla breve, le tasse corrispondono più o meno a metà di quanto dovrebbe venire incas- sato. continua a pagina 5 IN COPERTINA Beinasco, 18 nuovi alloggi popolari in via Torino La foto di copertina è dedicata ai 18 nuo- vi alloggi di via Torino a Beinasco, che presto daranno una nuova casa ad altrettante famiglie. I lavori di costruzione dell’edificio a sei piani stanno per termi- nare e alla fine dell’estate gli apparta- menti saranno pronti per essere asse- gnati. L’intervento si inserisce in un Con- tratto di Quartiere ed è stato finanziato con 3 milioni di euro stanziati dalla Re- gione Piemonte e 80mila euro di investi- mento da parte di Atc. Il nuovo edificio contribuirà all’espansione di quel quartie- re, dove il Comune ha in programma di incrementare servizi, verde pubblico e infrastrutture. Grande attenzione è stata rivolta al risparmio energetico. I materiali utilizzati sono tutti rigorosamente eco- compatibili, l’impianto fotovoltaico produr- rà elettricità per le parti comuni e quello solare termico integrerà la produzione dell’acqua calda. Sommario numero 4 - 13 giugno 2012 Facce da vicini pag. 2 Album fotografico della pag. 3 Come fare per… XV censimento pag. 4

Upload: atc-torino

Post on 07-Mar-2016

230 views

Category:

Documents


3 download

DESCRIPTION

Case popolari al capolinea? L’intervista al presidente di Federcasa Piemonte Carlo Sansottera – Festa dei Vicini, album fotografico dell’edizione 2012 – Parte il XV Censimento di Atc, tutte le informazioni.

TRANSCRIPT

Page 1: Gazzettatc Num4 - 2012

CASE POPOLARI AL CAPOLINEA?

«Gli gli ex-Iacp rischiano il collasso,

servono urgenti contromisure»

Le tasse aumentano, le entrate diminuisco-no. E alle case popo-lari chi ci pensa? Se il Governo non intervie-ne, l’intero sistema dell’edilizia sociale, in Piemonte come nel resto d’Italia, rischia di tramontare. A lan-ciare l’allarme è il presidente di Feder-casa Piemonte e dell’Atc di Novara Carlo Sansottera. La gestione delle case po-polari, con una tassazione sempre più gravo-sa ed entrate ridotte all’osso, è arrivata ad un punto di non ritorno. Senza contromisure effi-caci, l’intero sistema rischia di collassare entro un paio d’anni.

Il motivo è semplice: gli enti che gestiscono l’edilizia pubblica pagano le tasse esattamente come un normale padrone di casa con la diffe-renza che, rispetto ad un proprietario privato, non hanno certo la stessa possibilità di fare cassa. «Le Atc piemontesi devono far fronte al pagamento di Ires e Irap, dell’imposta di regi-stro e, da quest’anno, anche dell’Imu. Per farla breve, le tasse corrispondono più o meno a metà di quanto dovrebbe venire incas-sato.

continua a pagina 5

IN COPERTINA

Beinasco, 18 nuovi alloggi

popolari in via Torino

La foto di copertina è dedicata ai 18 nuo-vi alloggi di via Torino a Beinasco, che presto daranno una nuova casa ad altrettante famiglie. I lavori di costruzione dell’edificio a sei piani stanno per termi-nare e alla fine dell’estate gli apparta-menti saranno pronti per essere asse-gnati. L’intervento si inserisce in un Con-tratto di Quartiere ed è stato finanziato con 3 milioni di euro stanziati dalla Re-gione Piemonte e 80mila euro di investi-mento da parte di Atc. Il nuovo edificio contribuirà all’espansione di quel quartie-re, dove il Comune ha in programma di incrementare servizi, verde pubblico e infrastrutture. Grande attenzione è stata rivolta al risparmio energetico. I materiali utilizzati sono tutti rigorosamente eco-compatibili, l’impianto fotovoltaico produr-rà elettricità per le parti comuni e quello solare termico integrerà la produzione dell’acqua calda.

Sommario

numero 4 - 13 giugno 2012

Facce da vicini pag. 2

Album fotografico della pag. 3

Come fare per…

XV censimento

pag. 4

Page 2: Gazzettatc Num4 - 2012

2

FACCE DA VICINI

Sabato 2 giugno gli abitanti delle case popo

lari

ci hanno ricordato che bastano un b

rindisi

e un piatto di pasta per sentirsi m

eno soli

Musica e carne alla brace nei pala

zzi ex-Moi di via Pio VII, bimbi che leggono

poesie all’angolo di via Arquata, fotograf

ie di un tempo in mostra sotto la cupola

di piazza Tartini. E poi pizza e lunghe tavolate in via

Pacini, appassionanti gare

con i giochi in legno in via Ghedini, grigliata

multietnica sotto i portici di piazza

Astengo a Falchera e l’immancabile cena in strada lungo via

Parenzo. Da sud a

nord della città, gli abitanti dell

e case Atc sono stati anche quest’anno tra

i più

attivi protagonisti della Festa dei Vicini. Per questo abbiam

o deciso di dedicare uno

speciale album fotografico ai momenti più belli del

la giornata.

Arrivederci al prossimo anno!

Via Parenzo Falchera

Page 3: Gazzettatc Num4 - 2012

3

Via Arquata

Via Pio VII

C.so Taranto V. Ghedini

Page 4: Gazzettatc Num4 - 2012

Addio alle code, il censimento Atc da quest’anno si presenta anche al Caf.

È una delle novità introdotte dalla nuova legge regionale 3 sull’edili-zia sociale. Da quest’anno il censimento si fa al Caf. Addio a code, moduli scritti a mano e montagne di documenti da portare agli spor-telli: il nuovo censimento socio-economico delle famiglie Atc si potrà trasmettere direttamente in uno dei Caf convenzionati, per via tele-matica.

Tutte le famiglie riceveranno al più presto per posta un lettera con le spiegazioni dettagliate, l’elenco dei documenti da preparare e quello dei Caf convenzionati.

Attenzione: ricordate che il censimento è un obbligo e per legge chi non lo consegna rischia la perdita della casa. Leggete dunque con attenzione la lettera e recatevi al Caf più vicino. Si parte il 25 giugno e ci sarà tempo fino al 28 settembre.

Ma cos’è il censimento socio-economico? È la fotografia della situazione reddituale degli assegnatari delle case Atc aggiornata al 2011. Gli inquilini devono comunicare la loro situazione economica al completo: i redditi percepiti da tutti i componenti del nucleo familiare, ma anche eventuali terreni posseduti e la relativa rendita catastale e pure le rendite mobiliari come Bot, azioni o fondi di investimento. Da quest’anno, poi, il reddito sarà certificato dall’attestazione ISEE.

A cosa serve? Questi dati sono necessari per verificare se l’assegnatario ha ancora i requisiti per la permanenza dell’alloggio e an-che per aggiornare l’affitto. Infatti, anche sulla base di questi indicatori, dal 1 gennaio 2013 Atc adeguerà il canone. Detto in soldoni, se i redditi sono aumentati potrebbe aumentare anche l’affitto mentre, nel caso in cui le condizioni economiche della famiglia fossero peggiorate, la rata potrebbe diminuire.

Chi calcola il reddito ISEE? Come sapete, il calcolo del reddito ISEE si ottiene gratuitamente recandosi in un qualsiasi Caf. Ecco perché, se possedete una certificazione ISEE ancora valida vi basterà recarvi, pre-vio appuntamento, allo Sportello Unico di Atc. Se invece non lo avete, niente paura. Risolverete comunque tutto con un solo appuntamento. Atc ha infatti stipulato una convenzione con i Caf che vi permetterà, previo appuntamento, di aggiornare l’Isee e di presentare il censimento in un’unica soluzione.

Sarà poi il Caf a trasmetterlo ad Atc per via telematica, senza alcun aggravio per il cittadino e soprattutto senza alcun costo. Insieme alla lettera del censimento, riceverete anche l’elenco dei Caf convenzionati, disponibile anche sul sito internet di Atc.

Per il resto il quindicesimo censimento non si discosta molto dai prece-denti. Gli assegnatari Atc sono già abituati ad aggiornare ogni due anni la propria situazione reddituale, ma, mentre in passato dovevano recarsi di persona nella sede di corso Dante o in uno dei punti di accoglienza nei quartieri, oggi possono rivolgersi al Caf più vicino, risparmiando tem-po e carta.

4

Il 25 giugno parte il censimento di Atc, ecco tutte le informazioni.

Quest’anno tempi d’attesa più rapidi grazie ai Caf

Documenti necessari per il censimento:

attestazione Isee (aggiornata al 2011);

i redditi percepiti nell’anno 2011 rilevabili dai mo-

delli: CUD - ex mod. 101, ex mod. 201, mod. 730,

mod. UNICO 2012 se la situazione socio economi-

ca attuale non è cambiata rispetto al 2011;

in caso di situazione attuale diversa dall’anno

2011 necessitano i redditi attualmente percepiti

dal nucleo (rilevabili dalla busta paga o da mod. O

Bis ove il reddito sia da pensione). In caso di inizio

di nuova attività autonoma dichiarare il reddito

mensile realizzato dalla stessa rapportato ai 12

mesi), oppure lo stato di disoccupazione;

i redditi derivanti da rendita da immobili: l’importo

da dichiarare è quello calcolato ai fini I.R.P.E.F. ed

i dati catastali necessari sono rilevabili dalla visura

catastale (es. regione in cui è ubicata la proprietà,

categoria catastale, ecc.) e, per gli alloggi in pro-

prietà ubicati nella Regione Piemonte con catego-

ria catastale da A/3 ad A/6, la superficie utile in

mq;

la lettera del censimento Atc che avete ricevuto

per posta;

una bolletta d’affitto.

Page 5: Gazzettatc Num4 - 2012

5

Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012

direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] In redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini Hanno collaborato: Roberto Borgo (foto Festa dei Vicini), Laborato-rio Parenzo.

La signora Lucia, cuoca ufficiale della cena in strada per la Festa dei Vicini di via Parenzo, ci svela tutti i segreti del suo

TIMBALLO CON LE MELANZANE

Ingredienti per 4 persone

½ cipolla

2 barattoli di polpa di pomodoro a pezzetti

3/4 melanzane lunghe

1 kg di rigatoni o penne rigate

4 mozzarelle , 3 uova

2 etti di prosciutto cotto e/o spalla

1 busta di besciamella

formaggio grattugiato q.b.

Tagliare a fette sottili metà cipolla e metterla in una padella con un po’ di olio. Quando la cipolla è dorata toglierla dalla padella (se no diventa amara). Poi aggiungere la polpa di po-modoro, sale quanto basta e fare cuocere almeno per una mezz’ora a fuoco basso. Coprire la padella a metà con un co-perchio. Nel frattempo, pelare le melanzane e tagliarle per la lunghezza a fette sottili. Su una padella aderente scaldare dell’olio di girasole e friggere le melanzane tagliate a fette sot-tili. Girare le melanzane da una parte all’altra e quando sono sufficientemente fritte metterle su una teglia con alcuni strati di scottex così da assorbire l’olio. Prendere una teglia da forno e stendere le melanzane sul fondo della teglia fino a coprirlo tutto e intorno ai bordi, lasciando sempre mezza melanzana che fuoriesce dalla teglia. A parte mettere su l’acqua e buttare rigatoni o penne (con i rigatoni viene più buona). Quando i ri-gatoni sono arrivati a metà cottura scolarli bene bene. Nella pentola insieme alla pasta scolata per bene aggiungere: le mozzarelle tagliate a dadini, il prosciutto cotto tagliato a cubet-ti, la besciamella, il formaggio grattugiato, le uova e il sugo di pomodoro preparato all’inizio. Mescolare tutti gli ingredienti, facendo un impasto con la pasta. Ricordatevi di lasciare un po’ di sugo a parte. Mettere l’impasto così preparato dentro la te-glia con le melanzane stese e aggiungere sopra formaggio grattugiato, 1 mozzarella tagliata a rondelle e un po’ di sugo fino a coprirla ma senza esagerare! Prendere le melanzane che fuoriescono dalla teglia e chiudere il tutto: la pasta viene così tutta coperta. Sopra le melanzane aggiungere ancora un cucchiaio di sugo e stenderlo bene. Metterla in forno a 180 gradi fino a quando diventa dorata. Servirla calda.

Dall’altro lato, il canone d’affitto è stabilito dalla legge regionale 3 ed è commisurato in base al reddito della famiglia. Mediamente, non supera i 100 euro mensili ma in molti casi è anche nettamente inferiore.

Teniamo presente, infatti, che i Comuni assegnano le case sulla base di una graduatoria stilata in base al grado di emergenza. Evidentemente, in un momento di crisi così forte, in cima alla graduatoria ci sono famiglie che non possono contare su alcun reddito e dunque andranno a collocarsi nella fascia economicamente più bassa per il pagamento dei canoni. Questo determina, in molti casi, frequenti situazioni di morosità. Ma il fon-do sociale nazionale e regionale, destinato a coprire gli affitti dei cosiddetti morosi incolpevoli, negli ultimi anni si è ridotto del 90%. Nemmeno i piani vendita, contra-riamente a quanto si pensa, aiutano più di tanto le en-trate. La vendita di un alloggio popolare è più che altro una forma di “riscatto”: l’inquilino acquista infatti pagan-do il valore catastale dell’immobile, che di solito non è superiore a 30mila euro».

Non serve essere economisti per capire che questa situazione, dal punto di vista economico e gestionale, non sarà sostenibile tanto a lungo.

Due sono le possibili soluzioni di cui Federcasa discu-terà con gli addetti ai lavori proprio oggi, nel corso di un seminario in programma a Novara.

La prima ipotesi è che le Atc piemontesi potrebbero trasformarsi in enti pubblici sociali, quindi non soggetti a tassazione, e investire quanto avrebbero corrisposto in tasse in opere di manutenzione o in nuove costruzio-ni. L’alternativa è diventare enti privati e incassare un canone di equilibrio, in grado di coprire tassazioni e spese di gestione, manutenzioni e nuove costruzioni. A quel punto, sarebbero altre istituzioni a farsi carico del sostegno per le famiglie meno abbienti.

«La necessità di garantire la casa ad affitto contenuto è un tema che non può e non deve essere affrontato con superficialità, come spesso purtroppo accade» spiega il presidente Sansottera. «La storia e la professionalità degli ex Iacp meritano rispetto. E’ l’ora delle decisioni coraggiose, per far sì che anche domani ci sia la spe-ranza di una casa per ogni famiglia italiana».

continua da pagina 1