genealogia della militanza: forma di vita e spiritualità … · 2016-11-04 · teologia. oggi, nel...

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Genealogia della militanza: forma di vita e spiritualità rivoluzionaria Negli ultimi corsi che Michel Foucault diede al Collège de France e dedicati ai temi etici – la soggettività, la verità, l’ascetica – tra i pochissimi riferimenti che il filosofo fa alla nostra modernità vi è quello alla rivoluzione e in particolare a coloro che hanno fatto di questa la forma della propria vita: i militanti. La figura del militante fa inizialmente la sua comparsa in relazione alla questione della “spiritualità”, che Foucault distingue dalla filosofia, cioè come di qualcuno che vive l’esperienza di una “conversione alla rivoluzione”. Quindi, nell’ultimo corso del 1984, Foucault sostiene che la rivoluzione, nella vicenda storica europea, non è stato semplicemente un progetto politico ma una “forma di vita” e pone tutta una serie di problemi e domande alle quali potrebbe rispondere una genealogia storica a venire che, a nostra conoscenza, non è mai stata condotta. Fare una storia dell’esperienza rivoluzionaria, della costituzione di una forma di vita rivoluzionaria, dovrebbe poter percorrere diverse piste di ricerca: non solamente la storiografia intesa in senso classico, ma un campo di indagine che si addentri anche nei campi dell’arte, della letteratura, del teatro, della teologia. Oggi, nel momento in cui la storia della militanza moderna può considerarsi conclusa, è forse possibile compiere questa indagine genealogica. E così far risaltare, come fossero il negativo di un’immagine del passato, le possibilità di una nuova forma di vita rivoluzionaria. Marcello Tarì è un «ricercatore scalzo» i cui interessi si rivolgono principalmente alla comprensione dei movimenti contemporanei antagonisti. Ha pubblicato Movimenti dell’ingovernabile. Dai controvertici alle lotte metropolitane (ombre corte, 2007) e ha partecipato alla stesura del primo volume della trilogia Gli autonomi, edita da DeriveApprodi. Per DeriveApprodi ha pubblicato Il ghiaccio era sottile. Per una storia dell’Autonomia.

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Genealogia della militanza: forma di vita e spiritualità rivoluzionaria Negli ultimi corsi che Michel Foucault diede al Collège de France e dedicati ai temi etici – la soggettività, la verità, l’ascetica – tra i pochissimi riferimenti che il filosofo fa alla nostra modernità vi è quello alla rivoluzione e in particolare a coloro che hanno fatto di questa la forma della propria vita: i militanti. La figura del militante fa inizialmente la sua comparsa in relazione alla questione della “spiritualità”, che Foucault distingue dalla filosofia, cioè come di qualcuno che vive l’esperienza di una “conversione alla rivoluzione”. Quindi, nell’ultimo corso del 1984, Foucault sostiene che la rivoluzione, nella vicenda storica europea, non è stato semplicemente un progetto politico ma una “forma di vita” e pone tutta una serie di problemi e domande alle quali potrebbe rispondere una genealogia storica a venire che, a nostra conoscenza, non è mai stata condotta. Fare una storia dell’esperienza rivoluzionaria, della costituzione di una forma di vita rivoluzionaria, dovrebbe poter percorrere diverse piste di ricerca: non solamente la storiografia intesa in senso classico, ma un campo di indagine che si addentri anche nei campi dell’arte, della letteratura, del teatro, della teologia. Oggi, nel momento in cui la storia della militanza moderna può considerarsi conclusa, è forse possibile compiere questa indagine genealogica. E così far risaltare, come fossero il negativo di un’immagine del passato, le possibilità di una nuova forma di vita rivoluzionaria. Marcello Tarì è un «ricercatore scalzo» i cui interessi si rivolgono principalmente alla comprensione dei movimenti contemporanei antagonisti. Ha pubblicato Movimenti dell’ingovernabile. Dai controvertici alle lotte metropolitane (ombre corte, 2007) e ha partecipato alla stesura del primo volume della trilogia Gli autonomi, edita da DeriveApprodi. Per DeriveApprodi ha pubblicato Il ghiaccio era sottile. Per una storia dell’Autonomia.