geoingegneria: articolo di nyko

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  • 7/30/2019 Geoingegneria: articolo di Nyko

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    lateoriadelcomplotto.com

    http://www.lateoriadelcomplotto.com/2012/10/la-teoria-del-complotto-geoingegneria.htm

    Geoingegneria - Studio di Fattibilit

    Indice:

    Scie Chimiche;

    Fert ilizzazione degli oceani;

    Rischi della Geoingegneria;

    Bibliograf ia e documenti di riferimento.

    "E' in ci che non si dice che risiede la menzogna."

    John Steinbeck

    Rappresentazione schematica di varie proposte di ingegneria del clima (per gentile concessione diB.

    Matthews)

    L'autore del blog "Risveglio Globale", tempo fa, ha affermato che esistono i fatti ed esistono le

    spiegazionidei fatt i.

    Se una decisione molto importante viene presa da un numero relativamente piccolo di individui, da

    un'lite, senza che il popolo ne sappia nulla, questo un fat to.

    Tentare di dare una spiegazione al significato di questo fat to, realizzare una teoria.

    Evidenziare che quella decisione sia stata presa, farne notare l'importanza e portarla alla vista de

    popolo ignaro, quello fare "controinformazione".

    Darne l'interpretazione o, per lo meno, cercare di f arlo, of f rire una "teoria del complotto".

    http://www.lateoriadelcomplotto.com/2012/10/la-teoria-del-complotto-geoingegneria.htmlhttp://www.lateoriadelcomplotto.com/2012/10/la-teoria-del-complotto-geoingegneria.htmlhttp://lateoriadelcomplotto.blogspot.com/2010/11/la-teoria-del-complotto.htmlhttp://www.lateoriadelcomplotto.com/p/mainstream-armi-di-distrazione-di-massa.htmlhttp://risveglioglobale.blogspot.com/http://www.lateoriadelcomplotto.com/2012/10/la-teoria-del-complotto-geoingegneria.html
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    Le teorie riguardanti le "scie chimiche", note anche col nome di "chemical trails" o "chemtrails", sono

    ampiamente discusse in blog quali "la scienza marcia e la menzogna globale" o "Tanker Enemy" o in

    dossier come "Il Dottor Stranamore e le Nanoparticelle"o "Dossier sulle Scie Chimiche", solo per citare

    primi esempi che mi vengono in mente.

    In questa sede, quindi, non t rat teremo ilperch (anche se, qualche idea la si pu trovare nella pagina

    statica "Scie Chimiche: Controllo Climatico, Controllo Mentale o Depopolazione?") n il chi, soffermandoc

    sul come e, argomento a noi caro, dal momento che cerchiamo di dare ad ogni "teoria del complottouna spiegazione economica, sul quanto, inteso come incidenza in termini economici.

    Grafico che confronta le tecniche di CDR ed SRM in base alla loro efficacia ed accessibilit

    Fonte: "Geoengineering, The Climate - Science, governance and uncertainty", pag. 63, cap. 5, "Royal

    Society" 2009

    "Nulla nella vita deve essere temuto. Deve solo essere compreso."

    Madame Curie

    La seguente parte delpost tratta da "La Geoingegneria, nuovi metodi artificiali per contrastare i

    riscaldamento globale", tesi di Alessio Brancaccio, laureato in "Scienze e Tecnologie per l'Ambiente

    presso L'Universit degli Studi di L'Aquila.

    Ricordandovi dell'esistenza di uno scandalo internazionale soprannominato "climategate", che vede

    coinvolt i i principali esponent i del "Centro per la ricerca climatica"(Cru) dell'universita' dell'"East Anglia"a

    Norwich, il principale centro di ricerca che alimenta i rapporti di base del "Gruppo intergorvenativo su

    mutamento climatico"("Intergovernmental Panel on Climate Change"- "Ipcc"), i quali sono st at i accusati d

    aver aggirato le leggi esistenti in Gran Bretagna e negli Stati Uniti riguardanti la trasparenza e la

    ricerca scient ifica sul clima e di aver f alsif icato e manipolato i dat i relat ivi alle t emperat ure globali pe

    http://www.lateoriadelcomplotto.com/p/agw-feat-effetto-serra.html#climategatehttps://docs.google.com/file/d/0B34tqw6Sl1JjOHdOUzROaTltQmc/edithttp://lateoriadelcomplotto.blogspot.com/2010/11/la-teoria-del-complotto.htmlhttp://www.lateoriadelcomplotto.com/p/la-teoria-del-complotto_861.htmlhttp://scienzamarcia.altervista.org/dossier.htmlhttp://download.luogocomune.net/download/scie-chimiche/ScieChimiche.pdfhttp://www.tankerenemy.com/http://scienzamarcia.blogspot.it/
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    ot tenere risultat i equivalent i con la t eoria dell'"Anthropogenic Global Warming"("Agw"), che considera le

    attivit umane la causa principale del riscaldamento del pianeta, realizzando arbitrarie e dubbie

    manipolazioni dei dati climatici, al fine di attribuire all'uomo un ruolo maggiore sui cambiament

    climat ici rispet to a quello mostrato dai dat i uf f iciali, auguro a tutt i voi una buona lett ura.

    Grafico che

    mostra

    l'andamento

    della CO2tra

    le diverse

    ere

    geologiche

    terrestri. Da

    notare

    l'altissima

    concentrazione (pari a 6000 ppm) rinvenibile nel Fanerozoico (circa 500 milioni di anni fa).

    Fonte: Progetto GEOCARB

    La Geoingegneria, nuovi metodi artificiali per

    contrastare il riscaldamento globale

    Un metodo per immett ere in atmosfera aerosolsolfat ici quello di utilizzare opport uni aerei at t rezzat

    allo scopo: il fine quello di aumentare il grado di riflettivit delle nubi in modo da disperdere in

    maniera pi ef f iciente la radiazione solare.

    Come si possono utilizzare gli aeroplani per rilasciare aerosol nella st ratosfera?

    Immet tendo zolfo nel carburante (kerosene), ma f at ta eccezione per l'Art ico, gli aerei non volano cos

    in alto di routine. Di solito si tratta di aerei cisterna e di cacciabombardieri militari che lo spargono

    nella strat osfera (aerei tanker).

    Penner et al. (1984) ha suggerito che le emissioni dell1% della massa di carburante della f lotta

    dell'aviazione commerciale intesa come particolato, tra 40 mila e 100 mila piedi (da 12 a 30 km

    di quota) per un periodo di 10 anni, cambierebbe l'albedo planetaria sufficientemente a

    neutralizz are gli ef fett i di un raddoppio equivalente di CO2.

    Essi hanno proposto che rimappando i sistemi di motore a combustione per bruciare in maniera pi

    ricca durante i voli commerciali di alta quota comport erebbe una perdita di ef f icienza trascurabile.

    Utilizzando le stime "RECK"dei coef f icienti di estinzione per il particolato (Fonte: "Reck", 1979

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    1984), hanno stimato un fabbisogno di circa 1,168 1010 Kg, rispetto alla stima nel pannello d

    1010 Kg, sulla base di Ramaswamy e Kiehl.

    Hanno poi stimato che, se l'1% del combustibile degli aerei vola sopra i 30.000 piedi (9 Km di altezza)

    viene emesso sotto forma di fuliggine e corrisponderebbe alla massa richiesta di materiale

    part icolato nel corso di un periodo di 10 anni.

    Tuttavia, le attuali flotte di aerei commerciali, volano raramente al di sopra dei 40.000 piedi (12 Km d

    altezza), e la permanenza delle particelle alle quote di funzionamento sar molto pi breve di 10 anni.

    Una stima eff ett uata dal "National Research Council"nel 1985 relativa all'emivita del fumo 1,4 10

    7s. Questo d un tempo di dimezzamento di 83 giorni, o poco meno di un quarto di un anno. Pertanto

    la quantit di carburante da essere trasformata in fuliggine continuamente per la mitigazione

    completa (1012 tC) del 40%, ma se invece viene utilizzato l'1 per cento del carburante, pot rebbero

    essere mit igate circa 25 109 t CO2/anno.

    Il costo approssimativo delle emissioni di particolato dei motori a reazione per la mitigazione

    di CO2 negli Stati Uniti del 1989, le emissioni equivalenti ammonterebbero a circa 7 milioni ddollari, o circa $ 0,001/tCO2/anno pi i cost i di capitale provenienti dall'adeguamento dei motor

    aeronautici. Questo f ornisce una gamma di cost i da 0,001 a $ 0,1/tCO2/anno.

    Nel 1987, le compagnie aeree nazionali, hanno fatto volare 4.339 milioni di tonnellate di merci pe

    miglio per un espresso totale e ricavi operativi del trasporto merci di 4.904 milioni di dollari ("US Bureau

    of the Census", 1988). Questo d un costo di poco pi di 1 dollaro per tonnellata-miglio di merc

    trasportate.

    Se una missione di distribuzione di polvere richiede l'equivalente di un volo di 500 miglia (circa

    1,5 ore), il costo per la distribuzione delle polveri di $ 500/t, $ 0,50/Kg.

    Gli aerei pi comunemente utilizzati sono:

    * F-15 C EAGLE

    Quota operativa: 20 km

    Capacit: 8 tonnellate di gas

    Cost o: 30.000.000 $ (1998)

    con 3 voli al giorno operat ivo per 250 giorni allanno, avrebbe bisogno di 167 aerei per f ornire 1 Tg d

    gas all'anno nella strat osfera t ropicale.

    Per 500 voli l'anno si avrebbe un costo di 4 miliardi di $/anno.

    (Fonte:

    Alan

    Robock

    et al.,

    2009)

    * KC-135

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    STRATOTANKER

    Quota operativa: 15 km

    Capacit: 91 tonnellate di gasCost o: 39.600.000 $ (1998)

    Con 3 voli al giorno, che operano 250 giorni all'anno avrebbe bisogno di 15 aerei per f ornire 1 Tg di gas

    all'anno nella strat osfera art ica.

    * KC-10

    EXTENDER

    Quota operat iva: 12.73 km

    Capacit: 160 tonnellate di gas

    Cost o: 88.400.000 $ (1998)

    Con 3 voli al giorno, che operano 250 giorni all'anno avrebbe bisogno di 9 aerei per fornire 1 Tg di gas

    all'anno per la stratosfera artica.

    Fonte:

    "Is

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    Geoengineering a Solution to Global Warming?", Alan Robock, "Rutgers University", USA 2011

    I costi del personale, manutenzione, emissioni di CO2 potrebbero dipendere dalla strategia d

    attuazione.

    Ogni KC-135 costa $ 4,6 milioni di euro all'anno per le operazioni totali di supporto, incluso i

    personale, carburante, manutenzione e parti di ricambio.

    [...]

    Anche le navi sono st at e vagliate come ipot esi per rilasciare in st rat osf era gli aerosol, fino ad

    un'altitudine di 20 Km, attraverso cannoni da artiglieria di 41 Cm di diametro ("National Academy o

    Sciences", 1992).

    Sono state utilizzate polveri di alluminio (Al2O3) nella stratosfera, per un totale di 1010 Kg d

    polvere atmosferica.

    L'economia di mantenere 1010 Kg di polvere nella stratosfera determinata dal tempo d

    permanenza della polvere in alto e dai mezzi utilizzati per mettere il materiale in quella zona

    atmosferica: si presume un tempo di permanenza della polvere nella stratosfera di 2 anni

    richiedendo la collocazione di 1010 Kg nella stratosfera per 20 volte in 40 anni fino al 2030; i

    progetto ha lo scopo di mitigare 1012 t di C in continuo, pari a 4 1012 t di CO2.

    I cost i di non attuazione in 40 anni sono di 5 $/tC o di 1$/tCO2 mitigata.

    Il costo annuale di non attuazione di 0,125 $/tC/anno o 0,03$ /tCO2/anno.

    Questo sistema navale solleva polvere nella stratosfera ad un costo da circa 10 a 30 $/Kg d

    polvere. Si suggerisce che sia ragionevole l'incertezza per quanto riguarda le nuvole e la

    densit di polvere necessarie per un effetto dell'1% sul forcing radiativo e di mettere quest

    costi nella gamma da 0,03 $ a 1 $/tCO2 mitigata.

    I costi, compresi di munizioni, cannoni, stazioni e personale, stato stimato essere di 20

    miliardi di dollari.

    Il costo del lancio di razzi dalla nave "Nike Orion", ammonta a circa 25.000 dollari pe

    trasportare un carico utile di 500 libbre, ed di circa 100 $/per Kg di polvere sollevata, 5 volte icosto st imato per sparare le polveri in alto con grandi cannoni.

    Queste cifre sono riferite a lanci a 70 Km di alt itudine.

    "Se nient'altro ci riesce, un insuccesso spettacolare pu sempre garantire l'immortalit."

    John Kenneth Galbraith

    Pochi giorni fa, gli autori del blog "TUTTOUNO", hanno pubblicato il post "Esperimento di Geoingegneria

    http://tuttouno.blogspot.gr/2012/10/esperimento-di-geoingegneria-non.htmlhttp://tuttouno.blogspot.gr/
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    non autorizzato! 100 tonnellate di solfato di ferro scaricate nell'Oceano Pacifico!", in cui si parla di un

    esperimento del costo di 2,5 milioni di dollari per lo scarico di 100 tonnellate di solfato di ferro

    nell'oceano, con la promessa di ripopolare i salmoni e salvare il clima.

    Ecco un altro campo di applicazione della geoingegneria.

    Fertilizzazione degli oceani con ferro e altre sostanze

    nutritive

    Gli oceani svolgono un ruolo enorme nella definizione del clima planetario, sia attraverso il trasporto

    del calore e fornitura di vapore acqueo, sia attraverso l'assorbimento di una grande frazione di CO2

    dei combustibili fossili.

    Le stime relative all'accumulo netto nell'oceano di CO2, ammontano a circa il 40% delle emission

    derivant i dai combustibili fossili (att raverso la reazione del gas CO2 con lo ione carbonato contenuto

    sulla superficie dell'intero oceano, e basate su modelli derivati da Oeschger et al. 1975.), che sono

    at tualmente vicine a 3 GtC /anno mentre, recentemente, Tans et al. (1990) riportano un valore moltopi basso di 0,6 GtC/anno.

    Il ruolo oceanico dipende quasi totalmente dal tasso di miscelazione e di alcalinit.

    L'importo potenziale di carbonio totale che potrebbe essere utilizzato dalla fotosintesi oceanica

    stato st imato essere di 35 Gt/anno.

    Nel 1984, tre gruppi di ricerca, hanno pubblicato indipendenti ipotesi su questo fenomeno (Knox e

    McElroy; Sarmiento e T oggweiler; Siegenthaler e Wenk).

    Ognuno giunto alla conclusione che la chiave nelle concentrazioni di nutrienti, nelle region

    superficiali oceaniche polari. In settori come l'estremo nord del Pacifico e l'oceano circumpolare

    antartico, sono inutilizzate alte concentrazioni di nitrati e fosfati (gli ingredienti chiave per la crescita

    delle piante).

    I modelli del 1984 hanno dimostrato che, se questi nutrienti sono stati assimilati, la conversione di CO2

    in carbonio organico, pot rebbe facilmente spiegare il segnale dell'era glaciale.

    Questi nutrienti possono essere considerati come un'importante capacit chimica dell'oceano

    inutilizzata, uno di una scala che incide significat ivamente sull'equilibrio globale del carbonio.

    La fertilizzazione degli oceani con il ferro un metodo proposto per f ar aumentare la quantit

    di alghe per l'assorbimento di CO2. L'anidride carbonica necessaria per tale crescita viene fornita in

    parte dall'atmosf era: quando le alghe muoiono e si depositano sul fondo marino, il carbonio presente

    nella biomassa non si diff onde nell'atmosf era.

    Questa metodica consiste nello scaricare in mare tonnellate di solfato di ferro, che si trova o nella

    forma ferrosa FeSO4 oppure nella f orma f errica Fe2 (SO4)3.

    Per verificare la funzionalit di questo metodo, alcuni scienziati indiani dell'"Istituto Nazionale d

    Oceanografia", in collaborazione con quelli tedeschi dell'"Istituto Alfred Wegener" e altri 50 scienziat

    arrivati da diverse nazioni quali Spagna, Cile, Francia, Gran Bretagna ed anche Italia, hanno preso

    parte ad un esperimento denominato "Lohafex"(termine che deriva da "Loha", parola hindiche signif ica

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    ferro e "fex", che sta ad indicare un esperimento di f ert ilizzazione).

    Il gruppo di Scienziati dei 7 Paesi salpato il 7 Gennaio del 2009 da Cape Town, in Sudafrica, sulla

    nave "Polarstern", diretta verso il Mare di Scozia, in una zona a sud dell'Oceano Atlantico, tra

    l'Argentina e la Penisola Antartica.

    L sono state scaricate 20 tonnellate di solfato di ferro in 2 mesi e mezzo, su una superficie

    oceanica di 300 Km2, attraverso cui gli Scienziati hanno cercato di stimolare la crescita delle

    alghe per aumentare cos il loro assorbimento della CO2.

    Nonostante le avverse condizioni meteo, gli Scienziati hanno analizzato per 39 giorni gli effett

    del supplemento di ferro sul plancton e sulla chimica dell'oceano.

    In un primo momento, tutto sembrava procedere come previsto: il ferro stimolava la crescita de

    fitoplancton (la parte vegetale del plancton), che era raddoppiato in numero nel corso delle prime 2

    set t imane dello studio ma poi, improvvisamente, intervenuto lo zooplancton (la part e animale) che

    per mezzo della cat ena alimentare, ha provveduto a riequilibrare il rapporto t ra il numero delle prede

    e quello dei loro predatori (principio ecologico di "Lotka-Volterra").

    Questo fenomeno stato spiegato dal DottorWajih Naqvi, del "National Institute of Oceanography("NIO") indiano: "la crescente pressione di pascolo dello zooplancton composto da piccoli crostace

    (copepodi) ha impedito l'ulteriore fioritura di fitoplancton".

    L'aumento abnorme della popolazione di zooplancton, ha tenuto sot to controllo quella di f itoplancton

    impedendo un ulteriore assorbimento di CO2. Di conseguenza, solo una percentuale minima d

    carbonio stata sottratta agli strati superficiali per essere immagazzinata nelle profondit

    oceaniche.

    Esperimenti effettuati negli anni passati, avevano portato a risultati piuttosto diversi, in quanto

    significative quantit di carbonio erano state spostate nelle profondit dell'oceano. Cos'era

    cambiato?

    Secondo gli scienziati, le sperimentazioni avevano innescato fioriture di diatomee, un tipo di alga

    compost a da una conchiglia f ormata da ossido di silicio SiO2, sviluppata come arma difensiva contro

    l'eccessiva proliferazione della popolazione di zooplancton.

    Quando le diatomee muoiono, la scarsit di acido salicilico, componente principale del rivestimento

    esterno dell'alga, ha impedito loro di prosperare nel sito dove stato condotto l'esperimento

    "Lohafex".

    Nel frattempo, l'esperimento ha continuato a dare risultati stupefacenti, come dichiarato daProfessorVictor Smetacek, dell'Istituto tedesco "Alfred Wegener" per la Ricerca Polare e Marina

    "con grande sorpresa, l'area fertilizzata con ferro ha attratto un gran numero di predatori dello

    zooplancton, appartenenti al gruppo di crostacei noto come anfipodi".

    Dopo t re set t imane di esperimenti, gli scienziat i hanno versat o alt re quant it di ferro nella zona senza

    per provocare alcun ef fet to sul f itoplancton, segno evidente che l'area ne era gi sat ura.

    La spedizione ha fatto ritorno a Bremerhaven, in Germania, verso la fine di Maggio del 2009 e, come

    espresso dal Dottor Naqvi, "l'esperimento ha rappresentato il primo esempio di collaborazione

    internazionale nelle scienze oceaniche interdisciplinari".

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    La fert ilizzazione oceanica ha generato pareri piut tosto discordanti t ra gli ambientalist i e i Ricercator

    per i primi, rappresentati dall'"Africa Centre for Biosafety", l'esperimento "Lohafex" ha violato una

    moratoria varata dalle Nazioni Unite, che bandisce le attivit di fertilizzazione e permette di creare

    solo esperimenti pilota su piccola scala, mentre per i ricercatori non vi alcuna violazione.

    I dati raccolti dall'esperimento hanno portato alla conclusione che, nonostante l'immissione d

    tonnellate di fert ilizzante ferroso nell'oceano, non c' stato verso di far crescere ulteriormente il f ito e

    lo zooplancton, quindi sostanzialmente tutt a la spedizione stata un generale fallimento: ad oggi, la

    fertilizzazione oceanica con ferro non considerata ancora un valido sistema per catturare la

    CO2 dall'aria!

    Nave

    "Polarstern" che ha condotto l'esperimento "Lohafex" e relativo logo

    Ci sono due basi per il costo di fertilizzazione con ferro, uno basato sul lavoro di Martin, e l'altro sulla

    base del laboratorio del "National Research Council" ("NRC"): quello di Martin indicherebbe che la

    fert ilizzazione di tutt i gli oceani del Sud pot rebbe essere realizzata con solo 0,43 milioni di tonnellate

    di ferro (Fe) per anno, l'importo necessario per supportare la rimozione di 2 o 3 GtC /anno (Fonte

    Mart in, 1990).

    Egli non d alcun numero per la zona di oceano da fecondare e neanche alcuna forma chimica

    specif ica per il ferro.

    Il laboratorio "NRC"suggerisce che la fertilizzazione con ferro possa rimuovere una media di 1,8 GtC

    /anno per un periodo di 100 anni. Il laboratorio propone un'applicazione da 1 a 5 Mt Fe/anno

    sottoforma di una soluzione di cloruro ferroso (FeCl2), "o magari in qualche altra forma", e definisce

    l'area da fecondare come "circa 18 milioni di miglia quadrate".

    I cost i st imati saranno rappresentat i dalle operazioni delle navi, e dal cost o dei prodot t i chimici.

    Saranno prese in considerazione, per stimare gli effetti in un 1 milione di miglia nautiche quadrate, una

    zona suddivisa in corsie da 1 miglio. Tutto ci genera 1 milione di miglia di vapore ogni anno. Quindic

    navi, ognuna delle quali emette vapore per 240 miglia al giorno (alla velocit di 10 nodi) per 300 giorn

    all'anno, viaggerebbero per 1 milione di miglia.

    Quando viene considerato il tempo di rifornimento, possibile quantificare che 20 navi, ciascuna

    avente una capacit di 10 mila tonnellate, venga riempita ognuna di vapore ogni 2 mesi.

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    Se si assume un costo di 100 milioni di dollari a nave, avente ognuna un costo di esercizio di 10.000

    dollari al giorno, otteniamo un costo per la flotta intera di 2 miliardi di dollari, attribuendo un costo

    annuo del capitale (ammortamento in 20 anni) di 0.10 miliardi di dollari e un costo operat ivo annuale d

    73 milioni di dollari.

    Si arriva cos ad un costo totale di esercizio annuo, di 173 milioni di dollari, per una copertura di 1

    milione di chilometri quadrati. Per 18 milioni di chilometri quadrati il sistema deve essere aumentato in

    dimensioni di un fat tore pari a 18, dando circa 3 miliardi di dollari all'anno.

    Nell'Oceano Antartico, dobbiamo dare una concessione generosa per contingenze atmosferiche: in

    questo caso usiamo un fattore pari a 3, dando una stima di 9 miliardi di dollari all'anno per le

    operazioni e i costi delle navi. A questo possiamo aggiungere 1 miliardo di dollari all'anno per le

    operazioni generali di sistema, dando un costo totale di operazioni di 10 miliardi di dollar

    all'anno.

    Per le stime di valutazione si deve aggiungere il costo legato alla fert ilizzazione con ferro.

    Di solito, la forma di ferro che viene assorbita facilmente dagli organismi viventi la forma ferrosa: i

    composto pi economico e facilmente disponibile il solfato ferroso. Le 0,43 Mt di ferro stimate da

    Martin sono pari a circa 1,2 milioni di tonnellate di solfato ferroso, che pu essere acquistato in

    massa ad un costo che va dai 10 ai 15 dollari a tonnellata (Fonte: "Reporter Marketing Chemical", 1991)

    per un totale da 12 a 18 milioni di dollari all'anno.

    Il cloruro ferroso, citato dal laboratorio "NRC", molto pi costoso del solfato ferroso. Pu

    essere acquistato in massa per220 dollari a tonnellata di Fe nel settore chimico (Fonti: Alfred M

    Tenney, "Eaglebrook", Inc., private communicat ion to Lynn Lewis, "GM Research", 11 Aprile 1991).

    La richiesta del gruppo di lavoro del laboratorio "NRC"da 1 a 5 Mt Fe d un costo di cloruro ferroso da

    0,22 a 1,1 miliardi di dollari all'anno.

    In questo modo il range dei costi della chimica pu essere compreso tra 0,012 e 1,1 miliardi di dollarall'anno.

    Tuttavia, sia il solfato ferroso che il cloruro ferroso sono relativamente economici, perch sono i

    prodot to di scarto del "decapaggio" dell'acciaio con l'acido.

    L'attuale disponibilit di cloruro ferroso nel Nord America stimata essere di circa 1,5x105 tonnellate

    di ferro equivalente, e l'importo mondiale pu ammontare ad un milione di t onnellate (Fonte: Alfred M

    Tenney, "Eaglebrook", Inc., comunicazione a Lynn Lewis, "GM Research", 1991).

    Se assumiamo che il prezzo sar inferiore a 100 volte il prezzo corrente di cloruro di ferro, si ott iene

    una gamma t ot ale dei cost i per la fert ilizzazione con esso di 0,010 a 100 miliardi di dollari all'anno.

    Aggiungendo il costo delle operazioni a quello relativo dei fertilizzanti, otteniamo un range d

    costo che va da 10 a 110 miliardi di dollari all'anno . Questo consent ir di mit igare da 1,8 a 3 GtC

    (usando il range sia di Martin che del laboratorio "NRC"), equivalente alla riduzione di circa 7-11

    GtCO2/anno, ottenendo un range f inale da circa 1 a 15 dollari per tonnellata di CO2/anno.

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    Geoingegneria

    Nessuno dei metodi di Geoingegneria valutati offre una soluzione immediata al problema de

    cambiamenti climat ici, poich lo stato at tuale delle conoscenze senza alcun dubbio insuff iciente pe

    una valutazione esaust iva dei rischi che derivano dalla Geoingegneria.

    Per molti aspetti, i metodi relativi alla riduzione dell'anidride carbonica (CDR), sembrano comportare

    meno rischi e incertezze riguardo alle tecniche di gestione della radiazione solare (SRM), poichinducono i fenomeni climatici ad indirizzarsi maggiormente verso il loro stato naturale.

    In linea di principio questi metodi consentono addirittura di generare "emissioni negative" e, a

    contrario, la presenza di elevate concentrazioni di gas serra nell'atmosfera e una temperatura

    diminuita tramite tecniche SRM, costituisce per il Pianeta uno stato nuovo, dinamico, caratterizzato

    da notevoli incertezze.

    Tra queste vanno ricordat i i valori soglia sconosciut i e i meccanismi di reazione del sistema terrest re

    come pure le conseguenze dell'acidificazione degli oceani, che in questo caso progredirebbe in modo

    illimitato.

    Gli effetti di alcune tecniche SRM variano da una regione all'altra ed hanno ripercussioni per esempiosulle precipitazioni, intensit dei venti e correnti oceaniche.

    L'applicazione delle metodiche SRM comporterebbe perci ulteriori rischi, generando costi aggiuntivi

    Queste non possono essere considerate una soluzione sostenibile, perch non si conosce bene i

    momento e il modo di abbandonarle correttamente. Infatti, in base a quanto risulta dai modell

    matematici, l'interruzione improvvisa dell'applicazione di una tecnica SRM comporta il rischio

    di un improvviso e intenso riscaldamento ("Termination Problem"), derivante da un meccanismo

    di feedback o di retroaz ione negativo.

    Oltre a queste considerazioni di carattere generale, ogni singolo approccio di Geoingegneria implica

    anche rischi part icolari.

    A t itolo di esempio si cit ano due processi molto discussi:

    * Per quanto riguarda l'applicazione della tecnica CDR di fertilizzazione degli oceani, allo stato

    attuale delle conoscenze, si possono prevedere massicci effetti collaterali sulla biodiversit

    marina. La comprensione del problema viene ulteriormente ostacolata dal fatto che i risultat

    sperimentali in parte si contraddicono. In determinate condizioni la degradazione delle alghe che s

    depositano sul fondo, pare favorire la formazione di protossido di azoto N2O (il gas esilarante), un

    potente gas serra, cos che alla f ine si ott errebbe l'ef fet to opposto;

    * L'immissione continua di aerosol sulfurei nella stratosfera, nell'ordine di grandezza d

    parecchi milioni di tonnellate all'anno, secondo molti fautori della Geoingegneria sarebbe

    l'opzione SRM pi indicata, che potrebbe ridurre rapidamente la temperatura media globale

    Una volta nella st ratosfera, le part icelle di aerosol rif lett ono una part e della luce solare disperdendola

    nello spazio (scattering), contribuendo a raffreddare il pianeta, diminuendo cos l'effetto serra

    Osservazioni e studi su modelli indicano, altres, che il ricorso a tale tecnica influirebbe su

    quadro globale delle precipitazioni e indebolirebbe i forti monsoni estivi, mettendo

    eventualmente a rischio l'approvvigionamento alimentare di miliardi di persone in Asia e in

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    Africa. Inoltre, le particelle di aerosol potrebbero indebolire lo strato di ozono, che nella

    stratosf era assorbe le radiazioni ultraviolette UVc della luce solare, pericolose per g li esser

    viventi. Lo strato di ozono si gi indebolito dalla seconda met del Novecento in poi, fino ai giorn

    nostri. [...] Lozono ferma nella stratosfera i raggi ultravioletti del Sole, in particolare gli UVb e gli UVc

    cio i pi energetici. Questa radiazione produce mutazioni nelle cellule umane che possono dare

    origine a melanomi, tumori maligni della pelle.

    [...] Tornando ai rischi in ambito della Geoingegneria, considerazioni etiche si impongono anche perquanto concerne la responsabilit generazionale: chi punta sulla Geoingegneria costringe le

    generazioni future a continuare le misure gi avviate, nel peggiore dei casi ancora per

    parecchi secoli, a cost i elevati e con ef fett i avversi per gli ecosistemi globali che, al momento

    sono ancora imprevedibili.

    In uno scenario di questo t ipo, le generazioni a venire non disporrebbero pi di una libera scelta.

    Componenti chimichedelle polveri e loro effetti

    biologici

    Fonte: "Health Effects

    Institute", 2000, 20001,

    2002

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