gestione delle risorse: #rifiuti
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"Gestione delle risorse: Rifiuto/Sottoprodotto" presentazione di M. Dalla Rosa, Università di Bologna - CIRI Agroalimentare. Quinta giornata di "Curiosi Sostenibili" ciclo di appuntamenti sull'innovazione green. Come ridurre a zero lo smaltimento in discarica dei rifiuti? Il rifiuto, urbano o industriale, diventa risorsa da reinserire nei cicli produttivi. La ricerca scientifica ci offre le risposte per sviluppare un ciclo virtuoso di uso sostenibile delle risorse.TRANSCRIPT
Gestione delle risorse: Rifiuto/Sottoprodotto
Faenza, 25 Febbraio 2014
Marco Dalla RosaCentro Interdipartimentale di Ricerca Industriale
AgroalimentareAlma Mater Studiorum Università di Bologna
Campus di Cesena
venerdì 28 febbraio 2014
OUTLINE Premessa
Utilizzo di Scarti e Residui della lavorazione agricola: la bioraffineria
Il problema del packaging e la Bioeconomy
Lo spreco alimentare
Utilizzo di Scarti e sottoprodotti di processo in uso alimentare
Caratteristiche funzionali dei componenti recuperati
Utilizzo composti di valore funzionale nel food design
Conclusioni venerdì 28 febbraio 2014
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ITALY and Emilia Romagna: On the Top in Food culture2
257: Highest number of Geographical indications and traditional specialities
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Le sfide e le opportunità: Beyond the borders
society &Consumer’s
well being sustainability
crossing nutritional, clinical,
psicological, social, cultural Environments
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Changing Food Technology paradigm
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The Bioeconomy Using research and innovation to produce renewable raw materials sustainably in agriculture, forestry, fisheries and aquaculture…
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…and to process renewable raw materials into value added products in the food, bio-based and energy industries.
J. Lucas, 2013
venerdì 28 febbraio 2014
OUTLINE Premessa
Utilizzo di Scarti e Residui della lavorazione agricola: la bioraffineria
Il problema del packaging e la Bioeconomy
Lo spreco alimentare
Utilizzo di Scarti e sottoprodotti di processo in uso alimentare
Caratteristiche funzionali dei componenti recuperati
Utilizzo composti di valore funzionale nel food design
Conclusioni venerdì 28 febbraio 2014
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White/Industrial Biotechnology (IB): a common challenge for the Technological
Platforms "SusChem" and "Food for Life“ at the European and Italian level
Fabio Fava Ph.D., Professor of Industrial & Environmental
Biotechnology
Faculty of EngineeringAlma Mater Studiorum – University of Bologna
E-mail: [email protected]
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Food-industry surplus
Tailored crops
Sugars(Lipids, Proteins,other chemicals)
Biochemical treatment
Food and nutrition
products, new ingredients
with beneficial
health properties
“ C o n s t r u c t i o n ” o f p l a n t s w i t h b e t t e r sensory, nutritional and production properties
Proper enzymes and/or microbes
in a suitable biotech process
New/improved fermentative
and enzymatic products with
beneficial health
properties.
Improved production of
microbes carrying bioactive agents
IB for “Food for Life” : food quality & manifacturing
Food-industry residues, wastes
Agro-industryresidues & surplus
Prof. Fabio Fava - UNIBO
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Biomass,Agroindustry (by)products
Sugars(Lipids, proteins,
etc
BiospecialtiesFood ingredientsPharmaceuticalsFine chemicals
Biomaterials
Fine chemicals
Chemo-physical treatmentand/or enzymes
BiofuelsEthanol, biodiselHydrogen, biogas Bulk chemicals
Base Chemicals
Plants for the Future
andEPOBIO
Innovative and sustainableuse of forest
resources
Food for Life
Biofuels
White Biotech/IB in the Food Value Chain
IB: a common challenge for different ETPs
H2 & fuel cells
Textile & chlotings
White Biotech/IB in the Non Food Value Chain
Prof. Fabio Fava - UNIBO
venerdì 28 febbraio 2014
OUTLINE Premessa
Utilizzo di Scarti e Residui della lavorazione agricola: la bioraffineria
Il problema del packaging e la Bioeconomy
Lo spreco alimentare
Utilizzo di Scarti e sottoprodotti di processo in uso alimentare
Caratteristiche funzionali dei componenti recuperati
Conclusioni venerdì 28 febbraio 2014
Packaging sostenibile
Biodegradabilià
Biopolimeri
RiciclabilitàClean stream di poliolefineVetroMetalli
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Toward an eco-design of safe and sustainable bio-based packaging
for food Nathalie GONTARD, EcoBioCAP coordinator, INRA, France
H. ANGELLIER, C. GUILLAUME, V. GUILLARD (Univ. Montpellier II, Fr.), C. SCHÖNWEITZ (Fraunhofer IVV, Ge.), F. FAVA (Univ. Bologna, It.), C.
LAGARON (CSIC, Es.), M. MAJONE (Univ. Roma. It.)
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EFFoST 2013: Sessions Map & Topics4
Food Security, Health, Food Safety, Climate Change and Sustainability are keywords of the next Horizon 2020 Societal Challenges.
Chair M. Dalla Rosa
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INPUTS = Resources usedExhaustion vs Renewing
• Energy• Materials • Land
• Air• Water• Soil• Waste
OUTPUTS = Emissions to…
Accumulation vs Elimination
Raw materials production or acquisition
Manufacturing, processing, formulation
Distribution, transportation
Use, reuse, maintenance
Waste production & management
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Obsolescence vs Sustainability
What sustainable means?
Nathalie GONTARD, EcoBioCAP coordinator, INRA, Francevenerdì 28 febbraio 2014
Fresh fruits and vegetables losses (FAO)
Food and sustainability
Nathalie GONTARD, EcoBioCAP coordinator, INRA, France
venerdì 28 febbraio 2014
Food production Food losses vs. Food waste
Up to 40%Production, distribution,
consumption
Developing countries Developped countries
Up to 20%responsible for obesity and
other diseases
Less than 50% of production reach the target
15% missing food
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Food and sustainabilityNathalie GONTARD, EcoBioCAP coordinator, INRA, France
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Food and sustainabilityLotta allo spreco alimentare
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Cicli di vita dei polimeri Biodegradabili18
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Molecular (WP2)
Nanoscopic (WP2,3)
Microscopic (WP3,4)
Macroscopic (WP3,4)
Scales
EcoBioCAP
By-products
Stakes
Industrial (WP1,6)
Consumer (safety & quality)
(WP4,6)
Environmental (WP1,5)
STRATEGYNathalie GONTARD, EcoBioCAP coordinator, INRA, France
http://www.ecobiocap.eu/
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Necessario valutare l’idoneità tecnologica
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• Orientamento ad una sempre più ridotta dipendenza dalle risorse fossili: economia “biobased” e conseguente recupero di energia
• Sviluppo di nuovi materiali “amici dell’ambiente”
• Maggior valore aggiunto sul prodotto finale e minore impatto ambientale
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Texture Analyser TA.HDi type, with a Tensile Grip (A/TG)
accessory
Perkin-Elmer type Pyris DSC-6 Instrument
Shimadzu DTG-60 simultaneous DTA-TG
apparatus
Sample Thickness Tester DM-G
Perkin-Elmer-1725-X spectrophotometer
GDP-C Brugger Feinmechanik GmbH permeability device
Characterization
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Lyfe Cycle Assessment (LCA) can help set the right direction for
product innovation
Human Health
Ecosystem Quality
Climate Change
Resources
Damage Category
Environmental Indicators
Energy consumptionWater consumptionSolid waste Global warmingOzone depletionHuman toxicityAcidificationEutrophicationAquatic ecotoxicity
Multilayer Polymer Bag for Food Packaging Application
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LCA imballaggio alimentare23
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Bando “Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici”
Progetto TEPASS
Obbiettivo: testare una nuova tecnologia del settore plastico: un masterbatch pellets in granuli in grado di aumentare la biodegradabilità delle materie plastiche in alternativa alle ormai tradizionali "bioplastiche".
Gli additivi, offrono prodotti biodegradabili ma non propriamente compostabiliTali additivi, combinati con le resine plastiche tradizionali con un carico del solo 1%, rendono i prodotti finali completamente biodegradabili
La biodegradazione degli imballagggi realizzati con l'aggiunta degli additivi inizierà soltanto quando, terminato il loro naturale ciclo di vita e d'utilizzo, questi verranno a contatto (in discarica, nei compost, interrati o in qualsiasi altro luogo) con un'altra sostanza che si sta biodegradando.
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CIRI Agroalimentare
• www.agroalimentare.unibo.it
• www.mam.unibo.it
• CONTATTI
• MatFood Project è un laboratorio avanzato di ricerca industriale sulle
tematiche alimentari, nutraceutiche, dei cosmetici e dei
materiali e tecnologie per il packaging.
• Nato per rispondere alle richieste interdisciplinari di un settore ad altissima intensità tecnologica,
MatFood Project coordina le attività di oltre 200 ricercatori con
una dotazione strumentale di eccellenza, impegnati su decine di
contratti di ricerca privata e numerosi progetti internazionali
finanziati dalla Comunità Europea.
• MatFood Project è una struttura che si sviluppa direttamente
all’interno dell’industria manifatturiera attraverso laboratori
“in azienda” in cui team misti università-impresa sviluppano soluzioni, prodotti e macchine
innovative per il settore alimentare.
• Nuovi materiali, nanotecnologie, sensoristica avanzata, importanti
partnership industriali ed una consolidata esperienza nelle
tecnologie alimentari e nutrizionistiche consentono a MatFood Project di progettare soluzioni innovative, realizzare prototipi e testarli sul campo.
venerdì 28 febbraio 2014
OUTLINE Premessa
Utilizzo di Scarti e Residui della lavorazione agricola: la bioraffineria
Il problema del packaging e la Bioeconomy
Lo spreco alimentare
Utilizzo di Scarti e sottoprodotti di processo in uso alimentare
Caratteristiche funzionali dei componenti recuperati
Conclusioni venerdì 28 febbraio 2014
Esempio N.1: Produzione di Biovanillina da Crusca (a)
Obiettivo: Sviluppare un processo per la produzione di vanillina naturale da crusca di grano (con Prof. M. Ruzzi, Univ. Viterbo e Prof. L. Setti, Univ. Bologna).
Sponsor: MIUR (2 PRIN, 2002-05); Azienda (2006-08); FP7 NAMASTE (‘10-’12)
Razionale:
La Vanillina e’ uno dei flavour piu’ usati (12.000 ton/anno) E’ prodotta al 97% via ossidazione chimica di Guaiacolo e Lignina ( ~13 €/kg). La vanillina naturale si ottiene da Vanilla sp. (1% del mercato; ~2,000 €/kg). Puo’ essere anche prodotta da Acido Ferulico via conversione microbica; I costi della produzione biotecnologica possono essere ridotti usando microorganismi piu’ specifici, Acido Ferulico da sottoprodotti largamente disponibili a basso costo, come la crusca di grano (1.7 mil ton/anno in Italia), che lo contiene in grandi quantita’ (5 g/kg), attraverso un processo intensificato.
Attivita’: a) pretrattamento enzimatico crusca per generare Acido Ferulico, b) ottenimento di un microorganismo produttore di vanillina e c) sviluppo di processo per la produzione e il recupero del prodotto.
By courtesy of Prof. F. Favavenerdì 28 febbraio 2014
Obiettivo: messa a punto di una strategia per la valorizzazione integrata dalle acque di vegetazione (~4 Milioni Ton/anno in Italia), attraverso la produzione di poliidrossialcanoati (PHA) ma anche polifenoli e biogas. (collaborazione con Prof. M. Majone, Università di Roma “La Sapienza”)
Sponsor: MIUR (PRIN 06-07), Fondaz. Monte (08); FP7 EcoBioCap (11-14)Razionale:PHA sono polimeri biodegradabili, biocompatibili e, in particolare i copolimeri Poliidrossibutirato/Poliidrossivalerianato, hanno proprieta’ simili al polipropilene a bassa densita’. Molto interessanti per imballaggi alimentari.
La loro produzione e’ di 45000 ton/anno ma diverra’ di 10 Milioni ton/anno nel 2020. Il loro costo (produzione con coltura pura su glucosio) e’ di 9€/kg (contro 1 €/kg del polietilene). Questo puo’ diminuire se li si produce da un rifiuto/effluente agroindustriale molto disponibile a basso costo, quale le acque di vegetazione.Approccio: Produzione di PHA da acque di vegetazione via loro digestione anaerobica verso acidi grassi (VFA) poi impiegati per alimentare colture miste acclimatate che producono PHA. I PHA vengono poi recuperati dalle cellule.
Esempio 2: Valorizzazione integrata di acque di vegetazione (a)
By courtesy of Prof. F. Favavenerdì 28 febbraio 2014
NAMASTE - EUNew Advances in the integrated Management
of food processing wAste in India and Europe: use of Susta inable Technologies for the
Explo i ta t ion of by-products into new foods and feeds
KBBE-2009-2-7-02 “Valor izat ion of by-products in food processing ”
Co l labora t ive p ro jec t (smal l /med ium sca le ) in coord ina t ion w i th DBT ( Ind ia )
Coordinatore: Fabio FavaDICAM, Alma Mater Studiorum-University of Bologna - Italy
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Approccio
MARKETRAW MATERIA
LFOOD
PROCESSING
BYPRODUCTS
Characterization & Preservation
Pre-treatment & Ingredient recovery
New foods formulation (innovative and
sustainable processes/technologies)
New feeds (for aquaculture)
Assessment of products & processes/
technologiesIdentification of new market opportunities
Knowledge transfer &
exploitation
By courtesy of Prof. F. Fava
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OUTLINE Premessa
Utilizzo di Scarti e Residui della lavorazione agricola: la bioraffineria
Il problema del packaging e la Bioeconomy
Lo spreco alimentare
Utilizzo di Scarti e sottoprodotti di processo in uso alimentare
Caratteristiche funzionali dei componenti recuperati
Utilizzo composti di valore funzionale nel food design
Conclusioni venerdì 28 febbraio 2014
9 novembre 2006
approccio PAN & TAILORED FOODS (cibi su misura)
Food and Drink Europe, Nov. 2006Evidente un’urgente necessità per incrementare gli investimenti in R&D per supportare l’innovazione e promuovere la creazione di prodotti a valore aggiunto più elevato
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Incremento di funzionalità e sostenibilità
Prodotti tradizionali arricchiti o fortificatiValutazione della reale efficacia degli interventi di arricchimentoControllo dei benefici in vivo necessario per claimsSimulazione di rilascio bioattivi in fase digestiva
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Numerosi esempi:Yogurt con steroli / prebioticiPatate al SelenioPiadina al SelenioLatti con fitosteroli e β-glucani Prodotti da forno con steroliRiscoperta di cereali antichi con maggiori
funzionalità ..............
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Caratterizzazione e produzione di ingredienti
•Coloranti da fonti naturali vegetali, bacche e frutta
•Alternativa ai coloranti sintetici o naturali estratti da fonti non alimentari
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utilizzo emergente della CO2 nella tecnologia alimentare
ottenimento concentrati a media polarità, solubili anche nei lipidi, ottenuti per via
fisica, senza solventi35
Evoluzioni / Ricerca nel Food Design : estrazione con CO2 in fase supercritica da scarti e sottoprodotti
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2011Alma Mater Studiorum University of
BolognaCampus of Cesena
Valorization of food residues in sustainable food innovation and
new healthy food design
Scientific Responsible
Prof. Marco Dalla Rosa, PhD
Campus of Food SciencePiazza Goidanich 60
47521 CESENA (Italy)
ETP Food For Life Brokerage Event, Bruxelles, 22.11.11 venerdì 28 febbraio 2014
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Identification of potential raw materials
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2011Sustainable food design: layers of
intervention
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2011Characterization and conversion into ingredients
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Design of healthier foods and meals at sustainable cost
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Popolazione a rischio povertàat-risk-of-poverty (ROP) threshold, stabilito al 60 % del valore mediano del guadagno disponibile dopo aver considerato gli aiuti sociali
Individuazione delle abitudine della popolazione ROP
valutazione delle carenze o sbilanciamenti nutrizionali
formulazione (Food design anche questo) usando ingredienti funzionali al bilanciamento della dieta dei ROP ma a basso costo
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Ricerca EU
• KBBE.2010.2.3-03 Health-value-added food products for population groups at risk of poverty
• ….. The health-value-added food products should be developed considering lower production costs, high accessibility, convenience, sensory quality, nutritional quality, shelf-life, and safety.
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CEN workshop Agreement x Chance Food
1 ScopeThis document specifies the general, specific requirements and labeling criteria of CHANCE food. It proves specific (as describe below) requirements relevant to raw and functional ingredients, food design and formulation, production process, packaging design and analytical approach for fruit, vegetables and animal origin based CHANCE food and ready-to eat- CHANCE pizza.
Moreover it provides general labeling requirements for CHANCE food.
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Utilizzo sottoprodotti1. Berry cakes
fibre ingredients from the berry press cake (by product of berry juice process) which could be used in different type of products (yogurt, soup or shot).
2. Bioprocessed brans fermentation with lactic acid bacteria has a well-known role in enhancing the
nutritional properties as well as the texture and palatability of whole grain and fibre rich products.
Lactic acid bacteria fermentation is a useful tool to obtain specific results such as the increase in dietary fibre solubility and overall bioactivity, but selection of appropriate strains is an important pre-requisite for successful achievements.
The effect of bioprocessing on different particle size bran to enhance its nutritional properties have been investigated.
3. Tomato pomace (Tomato-processing by-product)
However, it is well known that the main source of fibre, but also of other micronutrients important for nutritionally correct food are contained in peels and seeds. Unfortunately, these parts of fruits are usually discarded as the by- products or the waste in majority of commonly used processing procedures applied in fruit and vegetable processing
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09Elenco proprietà funzionali
tecnologiche•capacità di legare e adsorbire acqua, solubilità•capacità emulsionante, •capacità addensante, •capacità adesiva, •capacità dispersiva,•capacità solubilizzante, •capacità gelificante, •capacità schiumogena, •capacità di legare aromi
•capacità di rilasciare aromi, •capacità edulcorante,•capacità acidificante,•capacità aromatizzante, •capacità di abbassare l’attività dell’acqua, •capacità di innalzare la temperatura di transizione vetrosa•proprietà antiossidante•proprietà antimicrobica
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Proprietà funzionali “protettive o nutraceutiche” (bioattività)
• Effetto antiossidante antiradicalico (oxygen scavenger)
• Promozione dello sviluppo della flora intestinale (prebiotico)
• Bilanciamento nutrizionale (aa essenziali) • Riduzione colesterolo, prevenzione tumori
intestinali, malattie cardiovascolari, diabete
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Messa a punto di un componente funzionale
proteico
Recupero, isolamento e purificazione
delle proteine su scala di laboratorio
Valutazione proprietà
funzionali su sistemi modello
Sperimentazione del processo
ottimizzato su scala pilota
Feed-back / ottimizzaz. Condizioni operative
Valutazione proprietà
funzionali in formulazione
si/no
si/noALL’USO
INDUSTRIALE
Modificazioni delle proprietà funzionali con
mezzi fisici e/o chimici
e/o enzimatici
Studio fondamentale relazioni tra
caratteristiche chimico-strutturali
delle proteine e proprietà funzionali
Feed-back / ottimizzaz. Condizioni operative
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Fattori che influenzano la funzionalità
FATTORI INTRINSECI• - composizione amminoacidica• - sequenza amminoacidica• - struttura secondaria e terziaria• - forze di stabilizzazione intramolecolari (interazioni
ioniche e idrofobiche• - carica netta superficiale, idrofobicità effettiva• - struttura quaternaria• - interazioni secondarie (intra e inter-peptide)• - gruppi sostituenti (fosforico e glucidico)• - legame e/o gruppo prostetico (ferro, calcio, lipidi)• - gruppi disolfuro o tiolici
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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Fattori che influenzano la funzionalità
FATTORI ESTRINSECI• Grado di degrassatura• Rapporto proteine/ proteasi• Tipo e condizioni di utilizzo di proteasi• Trattamenti tecnologici di separazione• Trattamenti termici• Acidità / pH• Forza ionica• Reazione di Maillard in stoccaggio
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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METODI DI VALUTAZIONE DELLE PROPRIETA’
FUNZIONALI
• Approccio interdisciplinare
• Analisi fine dei principi molecolari alla base della proprietà funzionali, con mezzi analitici chimici e fisici (NMR, NIR, ecc.)
• Valutazione oggettiva con parametri fondamentali delle modificazioni chimiche, fisiche e enzimatiche
Studio e ricerca a livello molecolare
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VALUTAZIONE DELLE PROPRIETA’ FUNZIONALI
• Ogni singola proprietà considerata singolarmente
• Forte semplificazione del sistema• Carenza informazioni su relazioni tra
prop. Funzionali• Difficoltà di trasferimento al sistema
reale• Necessità di standards di riferimento
-Analisi su sitemi modello
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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METODI DI VALUTAZIONE DELLE PROPRIETA’
FUNZIONALI
• Maggiore affinità con lʼapplicabilità pratica
• Scarsa ripetibilità • Non considera alcune variabili
tecnologiche industriali• Scarsa riproducibilità di scala• Necessità di ricorrere a parametri
reologici fondamentali• Necessità di evolvere dalla scala di
laboratorio a quella pilota
-Analisi su sistemi reali
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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Dal componente funzionale alla formulazione: Food / Feed (pet-food) design
Necessaria l’impostazione di un piano sperimentale adeguato
•CRITERI: Identificare ogni limite dei componenti della formulazione al fine di specificare la regione sperimentale
•Identificare le variabili - risposta da misurare
• Impostare un modello appropriato per prevedere i risultati in funzione dei componenti della miscela
•Selezionare un piano sperimentale appropriato (DOE)
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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Proteine delle carni e componenti funzionali
Yada, Proteins in food processing, CRC press, 2004
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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Proprietà funzionali delle proteine carnee e modo di azione
Yada, Proteins in food processing, CRC press, 2004
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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Proprietà funzionali delle proteine allo stato nativo
Solubilità Molto buona Dispersione Molto buona Capacità di legare acqua Buona Viscosità Buona Stabilità al calore Debole Capacità schiumogene Buona Stailità della schiuma Buona Capacità emulsionante Buona Stabilità dell'emulsione Molto buona Attitudine alla gelificazione Molto buona
il trattamento tecnologico di produzione può modificare la struttura delle proteine e di conseguenza le proprietà funzionali
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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Cinetiche idratazione Siero UF
Tempo (giorni)
M (g
H2
O/1
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g s
.s.)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
0 5 10 15 20
0,14 0,44 0,76 0,88 0,94 0,98
M finale
K= dM/dt
Giavedoni P., Bressa F. e Dalla Rosa M.: Proprietà funzionali di concentrati di siero ottenuti per ultrafiltrazione. 2: Capacità di idratazione. Il Latte, 1, 71-74, 1995
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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Isoterme di adsorbimento Siero UF
Attività dell'acqua
M (g
H2
O/1
00
g s
.s.)
010
2030405060708090
100
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1
UF 1 UF 2
Giavedoni P., Bressa F. e Dalla Rosa M.: Proprietà funzionali di concentrati di siero ottenuti per ultrafiltrazione. 2: Capacità di idratazione. Il Latte, 1, 71-74, 1995
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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Capacità gelificante• Gel proteico riferito ad una entità visoelastica costituita di
catene cross-linked in una struttura reticolare continua capace di immobilizzare una elevata quantità d’acqua
Favorita da denaturazione termica e idrolisi per produrre polipeptidi in strutture lineari in grado di inglobare l’acqua
Tracciato reometrico di proteine miofibrillari di fibre muscolari di pollo
Yada, Proteins in food processing, CRC press, 2004
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
venerdì 28 febbraio 2014
CENTRO LERICI - BERTINORO 10.12.2009
© M
AR
CO
DA
LLA
RO
SA
, U
NIB
O,
20
09
Effetto idrolisi enzimatica• Miglioramento delle proprietà funzionali• Miglioramento della digeribilità• Maggiore possibilità di utilizzo dietetico• Utilizzo in formulazioni nutrizionali con
arricchimento di amminoacidi essenziali• Maggiore possibilità di utilizzo di sottoprodotti
della macellazione• Ingredienti per alimenti a basso costo (risk of
poverty)
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
venerdì 28 febbraio 2014
CENTRO LERICI - BERTINORO 10.12.2009
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Criticità nell’utilizzo di componenti / ingredienti
funzionali proteici
• Aspetti normativi / autorizzazioni• Possibile presenza di aspetti sensoriali sgraditi• Disomogeneità / incostanza delle materie prime• Componenti non proteiche
– Dalla materia prima– Dal processo biochimico
• Tendenze di mercato – Riduzione numero di ingredienti– Assenza di ingredienti semi-lavorati non disponibili al
consumatore
Idrolizzati proteici da sottoprodotti
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OUTLINE
Premessa
Utilizzo di Scarti e Residui della lavorazione agricola: la bioraffineria
Il problema del packaging e la Bioeconomy
Lo spreco alimentare
Utilizzo di Scarti e sottoprodotti di processo in uso alimentare
Caratteristiche funzionali dei componenti recuperati
Utilizzo composti di valore funzionale nel food design
Conclusioni
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Horizon 2020 WORK PROGRAMME 63
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CIRI Agroalimentare Università di Bologna Campus di Cesena59
DirettoreProf. Marco Dalla Rosa
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ALMAFOOD IRT: FROM FORK TO FARM
Food and Health: Biochemistry, Physiology and Nutrition
Food and health: clinical aspects
Food safetyPlant food production
Quality and processing of plant - derived foodAnimal food production
Quality and processing of animal- derived food and feed
By-products valorizationEnvironmental impacts and sustainability of food
production systems
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ALMAFOOD IRT e Ricerca Europea66
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KIC Food4Future: FoodBest Consortium
venerdì 28 febbraio 2014
Possible KIC Food evolution
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Grazie per l‘attenzione
e per l’invito
Si ringrazianoProf. F. FavaProf. N. Gontard
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