giffoni daily 29 luglio 2013

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lunedì 29 LUGLIO 2013 ANNO 4 - NUMERO 10 «Lo sapevo che mi dovevo arrendere a numeri incredi- bili». Claudio Gubitosi, ide- atore e direttore del Giffoni Experience, commenta con soddisfazione il successo della 43esima edizione. «I numeri sono certamente un termometro importan- te – evidenzia con orgoglio il patron – ma mi preme sot- tolineare gli aspetti che più ci rappresentano, anzitutto la condivisone. Abbiamo GIFFONI, LA COMPAGNIA DEI NUMERI PRIMI vissuto dieci giorni sempre uniti ma mai uguali. Niente di scontato qui a Giffoni, dove non abusiamo della parola emozioni. L'entusia- smo che i giurati mostrano qui ci dà uno spaccato anche della solitudine che vivono e che qui superano. La qualità degli appunta- menti è stata eccellente, la selezione in concorso altrettanto, e i ragazzi si sono ritrovati fuori e dentro lo schermo. Parafrasando un titolo famoso, siamo la com- pagnia dei numeri primi». In bilancio, circa 200.000 presenze in undici giorni, distribuite tra i vari eventi. Ai 3.300 giurati si sono aggiunti i 100.000 spettatori che hanno assistito alle an- teprime e agli eventi speciali distribuiti tra Sala Truffaut, Sala Alberto Sordi e Sala Lumière, 5.000 le persone al giorno a caccia di auto- grafi al Blu Carpet e 70.000 che hanno preso parte ai 200 spettacoli per le attività di “Giffoni Entertainment”, mentre il Giffoni Village è stato visitato quotidiana- mente da 3.000 persone. E, ancora, 30.000 le presenze registrate agli show serali. Numeri straordinari anche per quanto riguarda i media e l’universo web e social del Giffoni Experience, sempre più “forever young”. Servizi all’interno

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43’ EDIZIONE

lunedì 29 LUGLIO 2013 ANNO 4 - NUMERO 10

«Lo sapevo che mi dovevo arrendere a numeri incredi-bili». Claudio Gubitosi, ide-atore e direttore del Giffoni Experience, commenta con soddisfazione il successo della 43esima edizione. «I numeri sono certamente un termometro importan-te – evidenzia con orgoglio il patron – ma mi preme sot-tolineare gli aspetti che più ci rappresentano, anzitutto la condivisone. Abbiamo

GIFFONI, LA COMPAGNIA DEI NUMERI PRIMI

vissuto dieci giorni sempre uniti ma mai uguali. Niente di scontato qui a Giffoni, dove non abusiamo della parola emozioni. L'entusia-smo che i giurati mostrano qui ci dà uno spaccato anche della solitudine che vivono e che qui superano. La qualità degli appunta-menti è stata eccellente, la selezione in concorso altrettanto, e i ragazzi si sono ritrovati fuori e dentro

lo schermo. Parafrasando un titolo famoso, siamo la com-pagnia dei numeri primi». In bilancio, circa 200.000 presenze in undici giorni, distribuite tra i vari eventi. Ai 3.300 giurati si sono aggiunti i 100.000 spettatori che hanno assistito alle an-teprime e agli eventi speciali distribuiti tra Sala Truffaut, Sala Alberto Sordi e Sala Lumière, 5.000 le persone al giorno a caccia di auto-

grafi al Blu Carpet e 70.000 che hanno preso parte ai 200 spettacoli per le attività di “Giffoni Entertainment”, mentre il Giffoni Village è stato visitato quotidiana-mente da 3.000 persone. E, ancora, 30.000 le presenze registrate agli show serali. Numeri straordinari anche per quanto riguarda i media e l’universo web e social del Giffoni Experience, sempre più “forever young”.

Servizi all’interno

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43’ EDIZIONE

Giffoni si conferma leader mondiale del cinema per ragazzi. A provarlo sono i numeri dell’edizione 2013: un bilancio più che positivo, che conferma ancora una volta il successo e il costante incremento di popolarità del Festival. Una manifestazione dai mille volti che, da un lato ha guidato per mano i più giovani in sala, tra le poltroncine di raso rosso dove basta una luce spenta ed un proiettore per dimostrare che la magia esiste, dall'altra ha incantato i più cresciuti con anteprime, ospiti, concerti ed eventi di ogni sorta. Insomma la prova che, di fronte al Gff, si è tutti degli eterni bambini perché, dai 3 ai 99 anni, rimane intatta la voglia di sorprendersi. «Quest'anno è venuta fuori la vera essenza del Festival – ha continuato Gubitosi – si è prestato ascolto, finalmente, anche a tutta la parte formativa che viviamo durante l'anno». Un ottimo risultato testimoniato anche dal presidente del Festival, Pietro Rinaldi: «Siamo tutti orgogliosi del Festival – ha detto – ci auguriamo di fare gli stessi numeri anche per la 44esime edizione». Un grazie particolare è andato alla Regione Campania: «In un momento difficile l'amministrazione ha dato il suo contributo – ha poi spiegato Claudio Gubitosi – ha scelto di darci fiducia e noi abbiamo dimostrato di essere all'altezza delle aspettative. In tutto abbiamo appurato

che sul territorio la ricaduta economica, apportata durante i giorni del festival, è pari a 14milioni di euro». Poi l'appello: «Dopo 43anni Giffoni non è ancora nata. Ho la visione di questo EXperience come qualcosa che è ancora in costruzione. Alla Regione vorrei ricordare l'importanza di mettere la prima pietra per il Giffoni Multimedia Valley». Progetti per il futuro non solo strutturali quelli posti in essere dall'organizzazione, che non resta di certo indifferente di fronte alla “Chiamata alle arti”. «Giffoni non finisce mai - ha incalzato Gubitosi - da settembre partirà una nuova start-up, l’obiettivo sarà mettere sul mercato i giovani talenti del nostro Festival. Saremo in Macedonia per continuare quell’asse dei Balcani che ci vedrà anche in Kosovo e Serbia. Poi partiremo per Doha, in Qatar, e a gennaio saremo in Brasile». Mentre ha lasciato al Sindaco di Giffoni Valle Piana Paolo Russomando, l’annuncio più importante: «La nascita della Cineteca Regionale, che avrà sede nelle Antiche Ramiere, e della Fondazione Giffoni. Il Comune e il Festival - ha concluso il Sindaco - sono pronti a lavorare insieme per realizzare i sogni che portiamo avanti da anni». Al Vice Direttore Antonia Grimaldi, invece, l'onore di annunciare i titoli

vincitori della 43esima edizione (servizi nelle pagine successive).

GUBITOSI: “UN’ESPERIENZA CHE NON FINISCE MAI”

EDITOREEnte Autonomo Festival Internazionale del Cinema per RagazziSede legaleVia Aldo Moro, 484095 Giffoni Valle Piana (SA)

PRESIDENTEPietro Rinaldi

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ PER L’ITALIA E PER L’ESTEROGiffoni Media Service S.r.l.,Sede legale e Direzione commercialeVia G. Fortunato, 5 84095 – Giffoni Valle Piana (SA)Tel. 39 [email protected] www.giffonimediaservice.it

GIFFONI NEWSIscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 19751

DIRETTORE RESPONSABILEMarco Cesaro

REDAZIONEVia Aldo Moro, 4 84095 Giffoni Valle Piana (SA)tel. +39 089 8023001, fax +39 [email protected] www.giffoniff.it

RESP.LI DEL TRATTAMENTO DEI DATI (d. Les. 196/2003):Marco Cesaro, Pietro Rinaldi

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IL SINDACO PAOLO RUSSOMANDO HA ANNUNCIATO LA CREAZIONE DELLA FONDAZIONE GIFFONI

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DA SETTEMBRE SI PARTE CON LA CINETECA REGIONALE

Il Centro Audiovisivo - Cineteca regionale avrà finalmente una sede. Si tratta delle Antiche Ramiere di Giffoni Valle Piana, già teatro delle Masterclass del Giffoni Experience. Istituita con legge regionale del 1982, la Cineteca sarà finalmente una realtà dal mese di settembre e si prefigge di raccogliere tutte le produzioni mondiali dedicate ai ragazzi, partendo dagli oltre 10mila titoli già in possesso del GFF,

insieme al suo patrimonio documentale, composto da fotografie, ritagli di giornali, filmati, acquisiti nei 43 anni di storia del Festival.Il centro dovrà anche ricostruire il corpus del cinema campano, ovvero tutti i film prodotti in Campania o che hanno come tema o location la regione; particolare attenzione sarà destinata al cinema muto made in Napoli, città che nei primi anni era uno dei centri più

produttivi d’Italia. Il materiale sarà tutto digitalizzato per renderlo fruibile anche online. La Cineteca sarà aperta alle donazioni di quanti vorranno arricchire il suo patrimonio storico documentale. Il primo a raccogliere quest’invito è stato il giornalista RAI Tonino Pinto, cittadino onorario di Giffoni Valle Piana, che ha già donato tutto il suo patrimonio professionale composto da articoli e servizi realizzati nel corso

della sua lunga carriera. A gestire la Cineteca sarà l’istituenda Fondazione creata dal GFF e Comune di Giffoni Valle Piana.

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3.300 VOLTI COLORATI A DECRETARE I VINCITORI TRA 150 FILM

Uno straordinario programma cinematografico con 150 film tra lunghi e corti, in concorso e fuori concorso, selezionati su 2.500 produzioni di 90 paesi. Ieri è calato il sipario sul più importante festival del cinema per ragazzi, con l’annuncio dei vincitori delle diverse sezioni competitive: Elements+3 (3-5 anni), Elements+6 (6-9 anni), Elements+10 (10-12 anni), Generator+13 (13-15 anni), Generator+16 (16-17 anni), Generator+18 (dai 18 anni in su) e, novità di quest’anno, la selezione di cortometraggi in concorso Masterclass Short Films. A giudicarli 3.300 giovani dai 3 ai 23 anni giunti da 41 nazioni e 160 città italiane. Mai come quest'anno le richieste per entrare in giuria sono state così tante: oltre 20mila le domande, grazie soprattutto al web che ha reso il dialogo tra Giffoni e i giovani più diretto e immediato. Le nazioni storiche che da sempre hanno avuto i propri ragazzi in giuria sono Albania, Bielorussia, Serbia, Sud Africa, Svizzera. Tra le new entry di quest’anno, per quanto riguarda le provenienze dall'estero, Cipro e Georgia. Sono tornati, dopo qualche anno di assenza, anche i ragazzi dall'Egitto, dal Belgio, dall'Australia e dalla Grecia. Le sfumature sono diverse,

il senso uno solo: chi è stato giurato al Giffoni Experience lo sarà per sempre e per sempre ricorderà il colore della maglietta che ha indossato durante i giorni della manifestazione, ricorderà il nome della famiglia che lo ha ospitato e le prime sensazioni che ha provato nel dormire in un letto non suo, magari dividendo gli spazi con persone che non sono i suoi fratelli ma che per quei giorni e per il tempo che verrà, lo diventeranno. Chi è stato giurato sa che è un privilegiato perché in tanti vorrebbero esserlo ma semmai non riescono a realizzare il proprio sogno, perché la lista d'attesa è lunga. Nessuno può dimenticare questa esperienza perché ti segna, ti forma, ti completa. A ospitare i giurati sono soprattutto le famiglie di Giffoni Valle Piana e delle zone limitrofe. Da sempre, infatti, il paese ha sposato l'idea del GFF, "adottando" per tutto il periodo del festival questi giovani. Grazie anche a questa enorme generosità del paese, Giffoni ancora oggi riesce ad essere un'Esperienza unica al mondo. Lo pensa così anche Pietro Rinaldi, neo presidente eletto appena un mese fa. «Sono stato un giurato anche io – ha raccontato nella dieci giorni Rinaldi - e oggi, quasi in una favola, mi ritrovo a ricoprire questo importante

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“THE FAMOUS FIVE 2” E “BOBBY” CONQUISTANO I +6 Ancora una volta è un lungometraggio tedesco ad affermarsi come Miglior Film per ELEMENTS +6, selezione ricca di avventura, azione, viaggi fantastici con una forte presenza, come sempre, di Germania e paesi nordici. Più precisamente, trionfa per il secondo anno consecutivo la storia della Banda dei Cinque diretta da Mike Marzuk: come già accaduto per il primo capitolo dedicato ai “FAMOUS FIVE”, vincitore dello stesso riconoscimento al GFF 2012, si è aggiudicato il Gryphon Award “THE FAMOUS FIVE 2” (“FÜNF FREUNDE 2”, Germania, 2013, 93’). Il sequel vede i membri della Banda dei Cinque, George, Julian, Dick, Anne e il cane Timmy, in partenza per il loro primo viaggio da soli, senza genitori. In campeggio, incontrano uno strano ragazzo, Hardy: tentano di liberarsene, ma ecco che Dick viene rapito. Presto i cinque detective scoprono che si tratta di uno scambio di persona: il vero obiettivo dei rapitori era Hardy, figlio di un ricco magnate, Mr. Kent. Grazie al loro intuito investigativo, i ragazzi trovano Dick nel covo dei banditi, un castello medievale noto come il Nido del Gufo. I cinque, aiutati da Hardy, scoprono che i criminali sono alla ricerca di un leggendario smeraldo, l’Occhio Verde, il gioiello più prezioso al mondo. Senza saperlo, Hardy è in possesso di informazioni determinanti per trovare la gemma. Un forsennato inseguimento porta la Banda dei Cinque in un misterioso circo itinerante, e nell’antro della rupe di Graffenstein. Parla dell’'inizio di una vera amicizia tra un bambino di 8 anni, Fares, e un cane randagio che lui chiama Bobby, il cortometraggio premiato per ELEMENTS +6, “BOBBY” (Tunisa, 18’), scritto e diretto da Mehdi M. Barsaoui.

I PIÙ PICCOLI PREMIANO L’AMICIZIALa più giovane sezione del concorso ha proposto 16 cortometraggi animati provenienti da 12 nazioni, realizzati con tecniche diverse e dedicati ai temi del rispetto per la natura e gli animali. A conquistare il cuore dei giurati più piccoli la storia di “The Catch” (USA, 2012, 3’): il magro bottino di un giovane pescatore viene rubato da una volpe che però conduce il bambino fino alla più grande preda della storia. Scritto, diretto e animato da Josh Carroll & Scott McWhinnie, studenti della Scuola Ringling di Arte e Design a Sarasota. Nella stessa selezione il “GIOTTO SUPER BE’-BE’” AWARD è andato all’italiano “WHERE ARE YOU HIDING?” di Nadia Abate, Francesco Forti, Victoria Musci, “per il trattamento originale che ha saputo utilizzare con sapienza le originali idee dei bambini trasformandole in un film poetico ed emozionante”.

PODIO ELEMENTS +3 A “THE CATCH”

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Tra i 7 lungometraggi in concorso della sezione ELEMENTS +10 - storie provenienti da latitudini diverse per raccontare ansie, sogni e grandi speranze dei pre-adolescenti – ha trionfato “MIKE SAYS GOODBYE!” (“DE GROETEN VAN MIKE!”, Paesi Bassi, 2012 95’) storia di due giovani olandesi che fanno i conti con la malattia e l’assenza rassicurante dei genitori, ma anche con la scoperta di quanto sappia essere profonda la loro amicizia. Mike, 10 anni, ricoverato per mesi e guarito da una grave malattia, viene dimesso dall’ospedale, ma sua madre, Natasja, non si presenta per riportarlo a casa ed è introvabile. Il Dipartimento per la giustizia minorile decide che Mike non tornerà a casa finché non si sarà stabilito se la madre sia in grado di prendersi cura di lui. Mike non è d’accordo: sa che talvolta sua madre beve tanto e che, quando accade, lo trascura, ma pensa di poter badare a se stesso. Nonostante gli sforzi di Mike, il giudice minorile delibera che il ragazzo sia assegnato a una famiglia affidataria. Con l’aiuto di Vincent, il suo nuovo compagno di stanza, Mike escogita un piano per aggirare la decisione del tribunale. A dirigerlo Maria Peters, che al GFF aveva già presentato nel 2000 “Il Sogno Di Crumb (KRUIMELTJE)” mentre nel 2012 il suo lungometraggio “Sonny Boy” è stato scelto come rappresentante dell’Olanda alle nomination per l’Oscar al miglior film straniero. Oltre al Gryphon Award, “MIKE SAYS GOODBYE!” si è aggiudicato anche i Premi Speciali Amnesty International Award e Bambino Gesù Hospital Award. Tra i cortometraggi della selezione, invece, il più votato è stato “WEEKEND DADDY”

ELEMENTS +10, TRIONFANO LE STORIE GENITORI FIGLI“MIKE SAYS GOODBYE!” E “WEEKEND DADDY”

(“WEEKENDFAR”, Danimarca, 2013, 26’) di Johan Stahl Winthereik, scrittore, direttore della fotografia e regista che ha già lavorato su alcune serie TV e un documentario (“Ambassadøren”). “Weekend Daddy” è il suo primo cortometraggio e parla di Sune, un ragazzo super intelligente, costretto a partire per un viaggio di sopravvivenza nei boschi svedesi con il padre sempre assente. Padre e figlio finiscono per perdersi e separarsi proprio durante il viaggio che avrebbe dovuto riavvicinarli.

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Nella selezione più eterogenea e articolata che mai, quella di Generator+13 - con sette temi per sette film che restituiscono il panorama generazionale dei preadolescenti, funestato da inquietudini, problemi sociali ed esistenziali, ma anche attraversato da venti di speranza e di desiderio – vince “REGRET!” (“SPIJT!”, Paesi Bassi, 2013, 95’). A colpire i giurati la pellicola in cui l’handicap fisico diventa ostacolo insormontabile al raggiungimento della felicità e causa di quel male oscuro che è il bullismo scolastico portato fino alle più drammatiche conseguenze. Il protagonista, infatti, Jochem subisce continue angherie e umiliazioni dai suoi compagni di classe. Il suo amico David non partecipa a questi atti di bullismo, ma ha troppa paura per parlare e denunciarli. Apparentemente Jochem non sembra comunque lasciarsi sopraffare da queste vessazioni, ma una mattina il preside della scuola comunica alla classe che il ragazzo, dopo aver partecipato a una festa, non è ritornato a casa. David viene assalito dal senso di colpa. Insieme a un altro amico, si prefigge di ritrovare Joachem e di chiedere il suo perdono. Una doppia vittoria al GFF per Maria Peters (regista di “Mike Says Goodbye!” trionfatore ad Elements +10) - che firma la sceneggiatura di questo film insieme a Dick van den Heuvel, e per il regista Dave Schram, che è anche il produttore del lungometraggio premiato della Peters. Ben due Premi Speciali invece sono stati assegnati a "THE INEVITABLE DEFEAT OF MISTER AND PETE” di George Tillman Jr. (USA, 2012, 120’) Il primo, il PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) – “Percorsi Creativi 2013”, “perché il film – spiega la motivazione – affronta

GENERATOR +13, GRYPHON AWARD ALL'OLANDESE "REGRET!"

una molteplicità di temi, quali amicizia, famiglia, crescita, disagio, tossicodipendenza, vita di strada, rapporto tra generazioni, con intensità ed efficacia, pur conservando tratti di leggerezza che riescono a rappresentare la giovane età dei protagonisti. Le scelte di regia, di ripresa, di fotografia, di montaggio valorizzano pienamente lo scavo dei personaggi e delle situazioni e accompagnano lo spettatore verso un finale non scontato ma realistico e denso di domande”. Il secondo, l’ARCA CINEMAGIOVANI AWARD “Per aver raccontato la disperazione, la povertà e la fame che spesso associamo ai paesi più poveri, ma che esistono anche nelle periferie delle grandi e ricche città. Per aver trattato il tema dell’amicizia, della complicità e della solidarietà grazie alle quali i protagonisti crescono e superano insieme, ogni ostacolo e difficoltà anche quando la sconfitta sembra inevitabile”. Nella stessa selezione, infine, “LA BOTTEGA DIGITALE” AWARD è andato al francese “ASPHALT PLAYGROUND” di Julien Abraha; il film realizzato con realismo attraverso montaggio serrato – spiega la motivazione – rappresenta una sceneggiatura innovativa che sviluppa una triplice storia con un triplice esito dei protagonisti puntando l'attenzione su una periferia europea. La Periferia è stata raccontata come un luogo non necessariamente brutto dove le persone non sono fatalmente destinate al male, il degrado può essere interiore ed è possibile scegliere il bene. Nel film viene altresì affrontata in maniera efficace la tematica del razzismo.

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È l’opera prima del regista spagnolo Diego Quemada-Diaz “THE GOLDEN CAGE” (“LA JAULA D’ORA”, Messico-Spagna, 2013, 102’) il Miglior film per la sezione GENERATOR +16 (lungometraggi). Un’opera che incanta, commuove per la straordinaria poesia di cui è pregno ed emoziona, tanto per la naturalezza degli interpreti quanto per il realismo con cui la semplice, dolce e struggente vicenda si sviluppa. Tre ragazzini partono dal Guatemala e attraversano il Messico nella speranza di raggiungere il sogno degli USA. La Golden Cage del titolo (la gabbia d’oro) è l’America, che sfrutta lavoratori clandestini, li tiene nascosti nel suo ventre e li condanna ad un destino a senso unico nell’illegalità e nella povertà. La prestazione dei tre giovanissimi attori non professionisti è straordinaria. Un film che ci fa viaggiare tra desideri inseguiti e sogni irrealizzabili, alternando momenti di delicata bellezza a tragedie sconfortanti. Il film sarà distribuito in Italia dalla Parthénos. Alla co-produzione Spagna-Messico è andato anche il Grifone di Cristallo della banca della Campania “per la sensibilità ed il coraggio avuto nel raccontare un viaggio oltre ogni tipo di fronitera”, e il Grifone di Alluminio “Premio CIAL

GENERATOR +13, GRYPHON AWARD ALL'OLANDESE "REGRET!"

GENERATOR +16, INCETTA DI PREMI PER “THE GOLDEN CAGE”

per l’Ambiente”. Quest’ultimo, istituito nel 2005 con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto ormai alla sua ottava edizione, è stato decretato da una giura ad hoc con queste osservazioni: “I protagonisti del film sono tre adolescenti che vivono nei quartieri poveri del Guatemala e che sognano di raggiungere “la terra promessa” per una vita migliore. Il loro viaggio sarà pieno di difficoltà ma anche di scenari naturali spettacolari, rappresentati al meglio dal regista che – grazie a riprese aeree mozzafiato – porta lo spettatore in quei territori bellissimi e selvaggi. Il rapporto dei protagonisti con la natura è anche evidenziato dalla NEVE che rappresenta per loro una vera magia. Quando arriveranno negli Stati Uniti e vedranno finalmente nevicare, per loro sarà il momento di una nuova vita”. Nella stessa selezione, premio speciale ARCA CINEMAGIOVANI AWARD a “LORE” di Cate Shortland “per aver affrontato da un punto di vista inedito e senza retorica l’orrore della seconda guerra mondiale. Per l'ambientazione suggestiva nella la foresta nera, di solito teatro delle fiabe per bimbi, e qui invece cupo e claustrofobico sfondo al viaggio di Lore e i suoi fratelli”.

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È andato ad “ANY DAY NOW” dell'americano Travis Fine (USA, 2012, 91’) il Gryphon Award come miglior lungometraggio della sezione GENERATOR + 18. Nella pellicola – già vincitrice del Premio del Pubblico al Tribeca Film Festival 2012 - si narra dell'amore di una coppia gay per un ragazzino down abbandonato dalla propria madre. Il loro non convenzionale modo di vivere però viene scoperto dalle autorità e i due uomini sono costretti a lottare col sistema giuridico per salvare la vita del ragazzino che hanno imparato ad amare come un figlio. Tratto da una storia vera, la storia si svolge a Los Angeles, alla fine degli anni ’70. Rudy Donatello lavora come drag queen in un locale a West Hollywood. Una notte, dopo il suo spettacolo, incontra Paul Fleiger, un vice procuratore distrettuale. I due iniziano a frequentarsi e presto diventano una coppia. Quando Marco Deleon, un ragazzo di 14 anni affetto dalla sindrome di Down, viene abbandonato dalla madre tossicodipendente, Marianna, in seguito all’arresto di lei, Rudy e Paul decidono di prenderlo con loro, e divengono per il giovane la famiglia che egli non ha mai avuto. Tuttavia, nel momento in cui le autorità vengono a conoscenza di questa inconsueta situazione familiare, Rudy e Paul si vedono costretti a ingaggiare una battaglia legale per salvare la vita del ragazzo, che hanno imparato ad amare come un figlio. Con un grande Alan Cumming, il film è spiccato nella selezione che, giunta al suo terzo anno di vita, rappresenta uno sguardo crudo ed estremo sui rapporti intergenerazionali offrendo ai giurati di questa sezione (adolescenti e adulti) spunti e motivi di discussione e riflessione. Due

GENERATOR +18, VINCE “ANY DAY NOW”EX AEQUO PER I CORTOMETRAGGI“BUT MILK IS IMPORTANT” E “MAMMA MIA”

i cortometraggi di animazione sul podio ex equo: “BUT MILK IS IMPORTANT” (Norvegia, 2012, 10’ 38’’) di Anna Mantzaris, Eirik Grønmo Bjørnsenl, “MAMMA MIA” (Italia, 2013, 7’ 14’’) di Milena Tipaldo, Francesca Marinelli. Infine, premiata anche la fiction “PENNY DREADFUL” di Shane Atkinson (USA).

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Novità di quest’anno la selezione di cortometraggi in concorso Masterclass Short Films ha visto premiati ex equo “FATHER” (Bulgaria/ Croazia/ Germania 2012, 6’) di Ivan Bogdanov, Veljko Popovic, Moritz Mayerhofer, Asparuh Petrov, Rositsa Raleva, Dmitry Yagodin e "THE BOOK OF DEAD” (“LE LIVRE DES MORTS”, Francia, 2013, 30’) di Alain Escalle. Il primo nasce da un soggetto originale di Diana Ivanova su un interrogativo: quando hai fatto l'ultima chiacchierata con tuo padre? Gli parlerai mai delle cose che ti hanno fatto soffrire? Il secondo invece è ambientato tra le macerie di una città orientale in cui il protagonista, Micha, è sopraffatto dai fantasmi e dalle nebulose visioni del passato.

GENERATOR +18, VINCE “ANY DAY NOW”EX AEQUO PER I CORTOMETRAGGI“BUT MILK IS IMPORTANT” E “MAMMA MIA”

PREMI MASTECLASS

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«Il mio primo approccio al cinema è stato con un film dei Monty Python, da allora la mia vita è cambiata e in me c’è molto di quei personaggi». Sacha Baron Cohen, attore londinese, stella del cinema mondiale divenuto famoso per avere interpretato Borat Sagdiyev, giornalista kazako, nel film “Borat”, è arrivato al Giffoni Experience per incontrare i giurati nell’ultimo giorno di festival e per raccontare la sua esperienza nel mondo del cinema. «Devo ringraziarvi per avermi invitato qui – ha detto Cohen entrando nella sala Truffaut, accolto dall’applauso caloroso degli oltre 900 giurati – Viva Giffoni! Le domande fatte qui sono le più intelligenti che mi abbiano mai fatto in qualunque conferenza stampa. Molti dei miei personaggi sono cattivi,

a volte bastardi – ha spiegato ai ragazzi che a decine si sono prenotati per fargli delle domande – Non mi aspettavo che Borat avesse tutto quel successo, anzi, pensavo che sarebbe rimasto un prodotto di nicchia. In fondo il personaggio era un antisemita, razzista, un uomo veramente brutto».Cohen ha ricordato che i primi anni da attore sono stati molto duri, tanti provini e pochi contratti. «Il consiglio che dò ai ragazzi che vogliono fare questo mestiere – ha spiegato in sala – è di farlo per buone ragioni e non per essere ricchi o famosi perché è possibile che non diventino né l’uno né l’altro. Le cose sono però cambiate quando ho trovato la mia caratteristica. Bisogna coltivarsi per fare l’attore». Baron Cohen ha interpretato

"GRAZIE GIFFONI.

LE DOMANDE PIÙ

INTELLIGENTI ME LE

AVETE POSTE VOI

RAGAZZI"

nel 2012 uno dei personaggi del kolossal Les Misérables con Helena Bonham Carter. «È stato un grande onore collaborare con lei – ha detto Cohen – un vero privilegio. La lavorazione del film è stata molto difficile ma divertente, abbiamo anche fatto delle riprese live, cantando e ballando per oltre sei minuti. All’inizio, il regista Hooper non era d’accordo, poi sotto mia insistenza ha capito che potevamo registrare dal vivo». In sala alcuni giurati israeliani hanno chiesto all’attore se si sente portavoce della causa ebraica e dell’ebraismo in genere. «La domanda è complessa – ha spiegato – sono orgoglioso di essere ebreo e sono inglese, non mi sento ambasciatore solo di una cosa. Quando, ad esempio, in Borat c’era una canzone che diceva “butta l’ebreo nel pozzo”, la cosa ha suscitato una serie di perplessità e critiche. Pensavo che la commedia potesse risolvere questo malinteso, ma gli ebrei mi hanno condannato lo stesso». Per Cohen uno dei più grandi registi del mondo è Tim Burton. «Quando ho girato Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street – ha detto – ho capito che Tim era eccezionale, è un regista leggendario». L’attore, proprio in queste settimane, avrebbe dovuto vestire i panni di Freddie Mercury. La lavorazione è stata interrotta per divergenze di opinione tra Sacha Baron Cohen e i componenti dei Queen che avrebbero voluto, pare, parlare poco della vita privata della scomparsa rock star. «Non voglio parlare di questa cosa – ha spiegato a giornalisti e ragazzi –. Sono sempre stato un fan dei Queen e c’erano le possibilità per realizzare un grande film. Mi auguro ci siano ancora le condizioni per farlo».

BARON COHEN, DAI MONTY PHYTON LA MIA VITA È CAMBIATA

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BARON COHEN, DAI MONTY PHYTON LA MIA VITA È CAMBIATA

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L'ABBRACCIO DI GASMANPER LA SERATA FINALE

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L'ABBRACCIO DI GASMANPER LA SERATA FINALE

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Un'informazione chiara e corretta, a cominciare da quella sulle etichette, forma consumatori più attenti e consapevoli e crea un circuito positivo nell’intera filiera produttiva e nella distribuzione. Ne è fortemente convinta l’Assessore all’agricoltura della Regione Campania, Daniela Nugnes, che è stata ospite del Giffoni Experience di cui apprezza il ruolo centrale che la rassegna attribuisce i ragazzi e alle loro idee. Tutto ciò diventa ancor più significativo se a quell’informazione chiara e corretta vengono educati i ragazzi. Come il cinema rappresenta un espediente per trasmettere loro messaggi e temi di rilevanza sociale e culturale, così l’agricoltura in Campania,

su inziativa della Nugnes, si affiderà a strumenti e modalità che proveranno a spiegare al giovane target la necessità di un’alimentazione sana ed equilibrata, delle opportunità professionali connesse al settore e della ricchezza che offrono i territori rurali sia in termini umani che occupazionali.«L’agricoltura – ha spiegato l’assessore al ramo - è stato l’unico settore produttivo che nel 2012, anno nel quale la crisi economico-

IL PLAUSO DELL'ASSESSORE REGIONALE ALL'AGRICOLTURA IERI IN VISITA

DANIELA NUGNES, GIFFONI MODELLO UNICO PER DIFFONDERE LA SANA ALIMENTAZIONE

finanziaria ha contratto consumi e acquisti, in Campania ha registrato un +14%. Ciò significa che la “terra” è una risorsa preziosa ma anche che è necessario investire in agricoltura. Lo sblocco dei terreni demaniali sono l’ultima sfida, in ordine di tempo, che l’assessorato sta portando avanti mentre sul versante della comunicazione e della promozione dell’agroalimentare l’idea è di organizzare a breve dei focus mirati e su temi particolarmente avvertiti o che suscitano curiosità. La Dieta Mediterranea è tra questi».Per l’Assessore Nugnes il Giffoni Experience costituisce un modello anche in materia di incentivazione alla sana alimentazione non soltanto con attività come i Movie Days e lo Gnam Fest (che quest’anno celebra il decimo anno di collaborazione tra il GFF e l’Assessorato all’Agricoltura) ma anche per l’intelligente coinvolgimento dei partner sul territorio.

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“LEGGI SCRIVI AZIONE!” CON ELI E GFF

istituto comprensivo Sabaudia 1 con "Alee Ooo". «Andiamo fieri di questa editrice – ha affermato Gubitosi – Il mio affetto va a Michele Casali ma soprattutto a Lamberto Pigini, patron di Eli, al quale vogliamo tributare un premio speciale. Niente metalli o ceramiche, un semplice angelo con lo sguardo rivolto al cielo, verso nuovi traguardi».

Oltre 100 sceneggiature provenienti da altrettanti scuole primarie d’Italia hanno dato vita alla prima edizione del concorso "Leggi Scrivi Azione!" promosso dalla casa editrice Eli di Recanati (Macerata) in collaborazione con il Giffoni Experience. Da due anni l’azienda marchigiana, leader in Italia per la narrativa rivolta ai ragazzi e nella pubblicazione di testi scolastici, ha stretto una collaborazione con il festival del cinema per ragazzi. «La sfida – ha spiegato in conferenza stampa Michele Casali, amministratore delegato di Eli – è stata quella di abbinare la narrativa e il cinema. Due mondi apparentemente antitetici che noi siamo riusciti ad unire». E i risultati si sono visti. Tra le cento sceneggiature arrivate alla casa editrice, lo staff del GFF ha selezionato quattro scuole finaliste, due delle quali hanno realizzato il proprio cortometraggio che è stato insignito del Premio "La Spiga". Le scuole finaliste sono la scuola primaria "Della Valle" di Sant’Elpidio a mare (Fermo), la scuola primaria – istituto comprensivo Sabaudia 1 di Sabaudia (Latina), l’istituto comprensivo – plesso "La Selva" di Amorosi (Benevento) e il collegio S. Antonio di Busnago (Mantova). Le scuole che hanno realizzato i corti, proiettati al Giffoni Experience, sono state la scuola primaria "Della Valle" con "The Canterville Ghost" e la scuola primaria –

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FESTA BLUIN CITTADELLA

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investigazioniISTITU TO DI SICUREZZA E DI I NVESTIGAZI ONI PRI VATE

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GRAZIE A...

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