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ANNO 1 - Numero 11 Via Matteucci, 20 - Pisa - Telefono e Fax: 050.540450 - [email protected] - www.scuolabonamicipisa.it Luglio/Agosto 2004 Novecentomusica studi regolari, ma attraverso varie esperienze Marco Lenzi tra suoni e colori artistiche. Alla fine degli anni Ottanta, quando iniziai a comporre i primi pezzi, scrivevo poesie e Per la prima volta Nm parlerà di un compositore dipingevo, inoltre suonavo la chitarra classica della nuova generazione. Dopo Chailly, Petrassi, nella Guitar Symphonietta di Firenze e quella Berio, Frazzi e Messiaën, ci occuperemo di elettrica in vari gruppi rock. Ero anche molto musica non ancora immortalata in enciclopedie o interessato alla filosofia, che studiavo trattati. Marco Lenzi è una delle figure più all'Università di Pisa, e frequentavo un ambiente interessanti attualmente. Livornese di nascita, egli artistico promiscuo e variegato, estremamente incarna appieno il musicista moderno: diplomato stimolante… Quindi, come vedi, non è stato tanto in chitarra con F. Cucchi; compositore, lo studio approfondito di qualche manuale di musicologo, direttore artistico, insegnante. Tra le teoria o delle opere di un particolare autore a sue attività, studi teologici e filosofici (laurea in spingermi verso la composizione, quanto piuttosto Filosofia con A. Gargani, Uni.Pisa), studi sui un insieme di esperienze, umane ancor prima che rapporti tra musica e pittura “Vie dell'astrattismo. artistiche, che mi hanno formato e dalle quali ho Alcune osservazioni su Feldman, Clementi e la tratto e continuo a trarre ispirazione. Comunque, pittura” trad. tedesca di H. Münz e un certo, non posso negare l'importanza che hanno accostamento al cinema, con musiche avuto alcuni compositori che ho conosciuto d'accompagnamento. Lo abbiamo intervistato per personalmente; a tal riguardo, la frequentazione conoscerne meglio personalità ed esperienze assidua del pianista e compositore livornese musicali. Alessandro Amoretti è stata determinante. Marco, quali esperienze sono state fondamentali per il tuo approccio alla continua a pagina 4 composizione? Credo che chiunque di noi, a meno che non sia un talento innato e io non penso certo di esserlo debba prima o poi nella vita, come si suol dire, fare di necessità virtù. Fondamentale in questo senso fu per me la visione del film “Il tempo delle mele” quello con Sophie Marceau, te lo ricordi? oggi oggetto di culto per gli amanti del trash. All'epoca avevo quindici anni e fu quel film a farmi capire definitivamente che non ero fatto per competere con i miei coetanei nel look, nel ballo o con i motori, ma che dovevo cercare qualcos'altro per esprimermi Quel qualcos'altro per me fu l'arte. Non sono infatti arrivato alla composizione da . impastate con colla e acqua come colori; legno. Ecco allora in un sistema di quinte, fondale e Scenografia certamente rappresentata a celetti in tela dipinta a vividi Alla staticità che la forma di aria Napoli con scene e decori di colori, rinforzate secondo l'uso chiusa e recitativo che si gusto italiano, come riportano le da cantinelle di legno, muoversi succedono porta inevitabilmente cronache. Un gusto che peraltro in scena quattro carri su binari; co n sé , co me su cc ed ev a l'Italia ha esportato all'epoca in uno scoglio, tra onde di seta tese all'epoca, è stato contrapposto tutta l'Europa, dalla Russia fino da quinta a quinta e lievemente l'utilizzo di parti di scene mobili, alla Spagna, non solo nelle increspate da un ritmico come i quattro carri e il fondale sc en e te at ra li ma an ch e movimento impartito mobile di nubi che con i loro nell'architettura; la famiglia manualmente fuori scena dai spostamenti, entrate e uscite, Bibiena ne rappresenta macchinisti, il gran pesce di forniscono le necessarie l'esempio più illustre. Per Nereo, recante sul proprio dorso variazioni sceniche; altri effetti, l'ambientazione, una marina con Galatea, con la coda attorcigliata come il piccolo stormo di scogli e vegetazione, dirupi e fuori dal pelo delle onde per tre uccellini attirati dal canto creature marine, la scenografa metri e mezzo in altezza, una languido del pastorello e i Simona Laureti ed io ci siamo montagna alta cinque metri, che mantelli in co ntinuo legger o riferiti ad un¹iconografia ben entra silenziosamente in scena movimento. Inoltre le parziali precisa, la raccolta di stampe da mossa a mano, incombente sui mutazioni sceniche, affidate disegni del Bonavera e del due innamorati come Polifemo, soprattutto alle onde di seta e Mauro per l'allestimento che su di essa li spia, e infine il alla configurazione delle scene dell'opera 'Il favore degli dei' carro marino di Oceano (padre di di fondo (composte dal fondale andata in scena nel 1690 in Galatea), che nel finale riporta a mobile di nubi che si apre su una occasio ne dei festegg iamenti Galatea il suo Aci tramutato in grottesca e, dietro questa, un per gli sponsal i di Odoardo fiume. E ancora effetti teatrali nel fondale a marina, fisso), sono Farnese e di Dorotea Sofia di segno del meraviglioso e state realizzate sempre a vista Neuburg. dell'artificioso, tanto cari alla (secondo la prassi dell'epoca) Filologia nella tipologia dei sensibilità barocca, come il senza interruzione n el flusso materiali, innanzitutto; tele per primo ingresso di Polifemo: un dell' azion e sceni ca come in scenografia (allora di lino, oggi di fondale di nubi si apre quello musicale, per assicurare cotone; inevitabile concessione improvvisamente a scoprire una maggior coesione all'opera e ad un cambio d'uso tra fibre grottesca che è poi l'antro di maggior effetto visivo alle tessili avvenuto agli inizi Polifemo; mutazioni. Datata 1708, fu dell'800), terre macinate continua a pag 5 Aci, Galatea e Polifemo, un esperimento di filologia (continua dal n.10) In questo numero ! Il convegno di Livorno pag.2 ! La presa della Bastiglia pag.3 ! Bonamici: concerti finali pag.3 ! Castagneto Carducci: ecco il teatro pag.4 ! Intermittenti in pericolo pag.4 Giornale di informazione e di cultura musicale a cura della Scuola di Musica Giuseppe Bonamici Lettera aperta a tutti i Cittadini della città di Pisa e alle Istituzioni che li rappresentano. Ai quotidiani e alle riviste specializzate. Ai colleghi insegnanti e musicisti. Pisa, maggio 2004. La Scuola di Musica Bonamici, nata 25 anni fa per volere di alcuni musicisti legati a Giuseppe Bonamici, è una delle poche Scuole italiane intitolate a un musicista contemporaneo; l'unica intitolata a un musicista pisano; la maggiore della provincia; una delle più interessanti realtà didattiche musicali toscane. A onta delle dimensioni, dei numeri, dei risultati, delle produzioni, tra cui partecipazioni a Festival Internazionali, del ruolo che potrebbe assumere nell'ambito della nuova riforma dei cicli e dei conservatori, di un giornale musicale conosciuto e apprezzato, del contributo che dà alla crescita artistica e morale della città, vive in una situazione economica incredibile anche considerando le grandi difficoltà scontate per chiunque faccia musica in Italia. 397 allievi, 44 corsi, 30 insegnanti, 2 collaboratori, 3 volontari tra cui i Dirigenti, 38 serate per i saggi (care istituzioni, mille volte invitate e mai venute, perché non fate un salto a dare un'occhiata? non costa nulla), 70 allievi in lista d'attesa, persino insegnanti disabili con allievi potenziali che non possono far lezione (con buona pace dell'occupazione e delle politiche sociali) perché da anni ci viene negato un finanziamento per l'abbattimento delle barriere architettoniche; 9.000 (sic) di finanziamento fra Provincia e Comune (e quello del Comune quest'anno neppure è arrivato), affitto da pagare al comune stesso, che azzera i finanziamenti. Gli insegnanti, tra cui noti concertisti e compositori, collaboratori di musicisti di fama mondiale di ogni stile musicale, compresi in 2 nomination al Grammy Award, prendono di 8,5 Euro a lezione per 8 mesi l'anno; niente ferie, niente malattia, niente paga per 4 mesi l'anno, niente indennità disoccupazione. Nessuna sicurezza di avere il rinnovo dell'incarico. Da 25 anni. Oltre il terzo mondo, in una delle regioni più ricche della 7a potenza mondiale. Non cerchiamo colpevoli. Chiediamo però dichiarazioni sincere e impegni politici. La quota che viene pagata dagli allievi deve bastare per ogni spesa. Dagli 'stipendi' (virgolette d'obbligo) ai danni dei ladri (6 incursioni da ottobre a oggi), dalla manutenzione degli strumenti a luce, acqua, telefono, affitto. La città deve decidersi: se la Scuola Bonamici non viene ritenuta un bene comune, chiudiamola e apriamoci un bel fast food; forse alle istituzioni renderebbe di più e Pisa avrebbe finalmente un altro bel luogo colorato dove si mangia. D'altra parte lo spreco di energie da parte di chi lavora ora nella scuola in queste condizioni è enorme. Quanto possiamo ancora andare avanti? Se invece la Scuola viene ritenuta importante, occorre attivarsi seriamente per ottenere finanziamenti per raggiungere la decenza e fare altre cose, più semplici e assolutamente urgenti, che almeno ci diano la sensazione di non essere presi in giro. continua a pag 7

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ANNO 1 - Numero 11Via Matteucci, 20 - Pisa - Telefono e Fax: 050.540450 - [email protected] - www.scuolabonamicipisa.it Luglio/Agosto 2004

Novecentomusica studi regolari, ma attraverso varie esperienze Marco Lenzi tra suoni e colori artistiche. Alla fine degli anni Ottanta, quando

iniziai a comporre i primi pezzi, scrivevo poesie e Per la prima volta Nm parlerà di un compositore

dipingevo, inoltre suonavo la chitarra classica della nuova generazione. Dopo Chailly, Petrassi,

nella Guitar Symphonietta di Firenze e quella Berio, Frazzi e Messiaën, ci occuperemo di

elettrica in vari gruppi rock. Ero anche molto musica non ancora immortalata in enciclopedie o

interessato al la f i losof ia, che studiavo trattati. Marco Lenzi è una delle figure più

all'Università di Pisa, e frequentavo un ambiente interessanti attualmente. Livornese di nascita, egli

artistico promiscuo e variegato, estremamente incarna appieno il musicista moderno: diplomato

stimolante… Quindi, come vedi, non è stato tanto in chitarra con F. Cucchi; compositore,

lo studio approfondito di qualche manuale di musicologo, direttore artistico, insegnante. Tra le

teoria o delle opere di un particolare autore a sue attività, studi teologici e filosofici (laurea in

spingermi verso la composizione, quanto piuttosto Filosofia con A. Gargani, Uni.Pisa), studi sui

un insieme di esperienze, umane ancor prima che rapporti tra musica e pittura “Vie dell'astrattismo.

artistiche, che mi hanno formato e dalle quali ho Alcune osservazioni su Feldman, Clementi e la

tratto e continuo a trarre ispirazione. Comunque, pittura” trad. tedesca di H. Münz e un

certo, non posso negare l'importanza che hanno accostamento al c inema, con musiche

avuto alcuni compositori che ho conosciuto d'accompagnamento. Lo abbiamo intervistato per

personalmente; a tal riguardo, la frequentazione conoscerne meglio personalità ed esperienze

assidua del pianista e compositore livornese musicali.

Alessandro Amoretti è stata determinante.Marco, qual i esper ienze sono state fondamentali per il tuo approccio alla

continua a pagina 4composizione?Credo che chiunque di noi, a meno che non sia un talento innato e io non penso certo di esserlo debba prima o poi nella vita, come si suol dire, fare di necessità virtù. Fondamentale in questo senso fu per me la visione del film “Il tempo delle mele” quello con Sophie Marceau, te lo ricordi? oggi oggetto di culto per gli amanti del trash. All'epoca avevo quindici anni e fu quel film a farmi capire definitivamente che non ero fatto per competere con i miei coetanei nel look, nel ballo o con i motori, ma che dovevo cercare qualcos'altro per esprimermi Quel qualcos'altro per me fu l'arte. Non sono infatti arrivato alla composizione da

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impastate con colla e acqua come colori; legno. Ecco allora in un sistema di quinte, fondale e

Scenografia certamente rappresentata a celetti in tela dipinta a vividi Alla staticità che la forma di aria Napoli con scene e decori di colori, rinforzate secondo l'uso ch iusa e rec ita ti vo che s i gusto italiano, come riportano le da cantinelle di legno, muoversi succedono porta inevitabilmente cronache. Un gusto che peraltro in scena quattro carri su binari; co n sé , co me su cc ed ev a l'Italia ha esportato all'epoca in uno scoglio, tra onde di seta tese all'epoca, è stato contrapposto tutta l'Europa, dalla Russia fino da quinta a quinta e lievemente l'utilizzo di parti di scene mobili, alla Spagna, non solo nelle increspate da un r i tmico come i quattro carri e il fondale sc en e te at ra li ma an ch e m o v i m e n t o i m p a r t i t o mobile di nubi che con i loro nell'architettura; la famiglia manualmente fuori scena dai spostamenti, entrate e uscite, B i b i e n a n e r a p p r e s e n t a macchinisti, il gran pesce di for nis con o le nec ess ari e l 'esempio più il lustre. Per Nereo, recante sul proprio dorso variazioni sceniche; altri effetti, l'ambientazione, una marina con Galatea, con la coda attorcigliata come il pi ccolo s to rmo d i scogli e vegetazione, dirupi e fuori dal pelo delle onde per tre uc ce ll in i a tt ir at i d al ca nt o creature marine, la scenografa metri e mezzo in altezza, una languido del past ore llo e i Simona Laureti ed io ci siamo montagna alta cinque metri, che mantelli in co ntinuo legger o riferiti ad un¹iconografia ben entra silenziosamente in scena movimento. Inoltre le parziali precisa, la raccolta di stampe da mossa a mano, incombente sui mutazioni sceniche, affidate disegni del Bonavera e del due innamorati come Polifemo, soprattutto alle onde di seta e Mauro pe r l ' a l l es t imen to che su di essa li spia, e infine il alla configurazione delle scene dell'opera 'Il favore degli dei' carro marino di Oceano (padre di di fondo (composte dal fondale andata in scena nel 1690 in Galatea), che nel finale riporta a mobile di nubi che si apre su una occasio ne dei festegg iamenti Galatea il suo Aci tramutato in grottesca e, dietro questa, un per gli sponsal i di Odoardo fiume. E ancora effetti teatrali nel fondale a marina, fisso), sono Farnese e di Dorotea Sofia di segno del meravigl ioso e state realizzate sempre a vista Neuburg. dell'artificioso, tanto cari alla (secondo la prassi dell'epoca) Fil ologia n ell a tipologia d ei sensibilità barocca, come il senza interruzione nel flusso materiali, innanzitutto; tele per primo ingresso di Polifemo: un dell' azion e sceni ca come in scenografia (allora di lino, oggi di f o n d a l e d i n u b i s i a p r e quello musicale, per assicurare cotone; inevitabile concessione improvvisamente a scoprire una maggior coesione all'opera e ad un cambio d'uso tra fibre grottesca che è poi l'antro di maggior effetto visivo al le tessi l i avvenuto agl i in iz i Polifemo;mutaz ioni . Datata 1708, fu de l l ' 800) , te r re mac ina te continua a pag 5

Aci, Galatea e Polifemo, un esperimento di filologia (continua dal n.10)

In questo numero

! Il convegno di Livorno pag.2

! La presa della Bastiglia pag.3

! Bonamici: concerti finali pag.3

! Castagneto Carducci: ecco il teatro pag.4

! Intermittenti in pericolo pag.4

Giornale di informazione e di cultura musicale a cura della Scuola di Musica Giuseppe Bonamici

Lettera aperta

a tutti i Cittadini della città di Pisa e alle Istituzioni che li rappresentano. Ai quotidiani e alle riviste specializzate. Ai colleghi insegnanti e musicisti.

Pisa, maggio 2004.

La Scuola di Musica Bonamici, nata 25 anni fa per volere di alcuni musicisti legati a Giuseppe Bonamici, è una delle poche Scuole italiane intitolate a un musicista contemporaneo; l'unica intitolata a un musicista pisano; la maggiore della provincia; una delle più interessanti realtà didattiche musicali toscane. A onta delle dimensioni, dei numeri, dei risultati, delle produzioni, tra cui partecipazioni a Festival Internazionali, del ruolo che potrebbe assumere nell'ambito della nuova riforma dei cicli e dei conservatori, di un giornale musicale conosciuto e apprezzato, del contributo che dà alla crescita artistica e morale della città, vive in una situazione economica incredibile anche considerando le grandi difficoltà scontate per chiunque faccia musica in Italia. 397 allievi, 44 corsi, 30 insegnanti, 2 collaboratori, 3 volontari tra cui i Dirigenti, 38 serate per i saggi (care istituzioni, mille volte invitate e mai venute, perché non fate un salto a dare un'occhiata? non costa nulla), 70 allievi in lista d'attesa, persino insegnanti disabili con allievi potenziali che non possono far lezione (con buona pace dell'occupazione e delle politiche sociali) perché da anni ci viene negato un finanziamento per l'abbattimento delle barriere architettoniche; 9.000 € (sic) di finanziamento fra Provincia e Comune (e quello del Comune quest'anno neppure è arrivato), affitto da pagare al comune stesso, che azzera i finanziamenti.Gli insegnanti, tra cui noti concertisti e compositori, collaboratori di musicisti di fama mondiale di ogni stile musicale, compresi in 2 nomination al Grammy Award, prendono di 8,5 Euro a lezione per 8 mesi l'anno; niente ferie, niente malattia, niente paga per 4 mesi l'anno, niente indennità disoccupazione. Nessuna sicurezza di avere il rinnovo dell'incarico. Da 25 anni. Oltre il terzo mondo, in una delle regioni più ricche della 7a potenza mondiale. Non cerchiamo colpevoli. Chiediamo però dichiarazioni sincere e impegni politici. La quota che viene pagata dagli allievi deve bastare per ogni spesa. Dagli 'stipendi' (virgolette d'obbligo) ai danni dei ladri (6 incursioni da ottobre a oggi), dalla manutenzione degli strumenti a luce, acqua, telefono, affitto.La città deve decidersi: se la Scuola Bonamici non viene ritenuta un bene comune, chiudiamola e apriamoci un bel fast food; forse alle istituzioni renderebbe di più e Pisa avrebbe finalmente un altro bel luogo colorato dove si mangia. D'altra parte lo spreco di energie da parte di chi lavora ora nella scuola in queste condizioni è enorme. Quanto possiamo ancora andare avanti? Se invece la Scuola viene ritenuta importante, occorre attivarsi seriamente per ottenere finanziamenti per raggiungere la decenza e fare altre cose, più semplici e assolutamente urgenti, che almeno ci diano la sensazione di non essere presi in giro.

continua a pag 7

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per accedere al 1mo livello? E se il liceo di cui sopra non c'è? Nessuna risposta. Il M° Specchi ha evidenziato l'esigenza di mantenere il livello artistico dei musicisti che escono dai conservatori, messo in pericolo da In un momento di preoccupazione e caos intorno senza allargarne la base'. alcuni aspetti della riforma: meno soldi, meno alla riforma dei conservatori che deve 'portarci in La Preside Mannucci e la Prof.ssa Lucilla Serchi s t r u t t u r e , p a r c e l l i z z a z i o n e d e l l a Europa', casca a fagiolo il convegno realizzato illustrano il lavoro svolto dal Liceo livornese a programmazione e della distribuzione sul da Ist. Mascagni, Rotary Club 'Mascagni' e Ass. indirizzo musicale: allievi del Mascagni (8, ora territorio, precarietà.Amici del Mascagni al Teatro delle Commedie a 20) lo frequentano con profitto realizzando Il sottoscritto ha relazionato sulla storia e sull' Livorno il 24 maggio. progetti teatrali e musicali multidisciplinari come incredibile situazione della Bonamici a livello Molti gli intervenuti: G.Bruno Civello, MIUR; 'O coronata di viole, divina Saffo' nel centenario finanziario e strutturale in contraddizione con i C.F ron ter a, Pre s. Pro vin cia di Liv orn o; della nascita di L. Dalla Piccola e altri lavori in risultati conseguiti; è poi intervenuto sulla D.Matteoni, Pres. Assemblea Consortile Ist. collaborazione con altri paesi europei su temi situazione commerciale: 'L'industria musicale in Mascagni; C.Roncaglia, V.Pres. Provincia di cari ai giovani quali l'amore, da Shakespeare al crisi? Non è esatto: è in crisi il mercato della Livorno; G.Danesin, Pres. Cons. di Amm. Ist. Coltrane di 'A Love Supreme', sfruttando la musica d'arte, perché la gente la conosce Mascagni; A.Mannucci, Preside I.S.I.S. Livorno; possibilità di ampliare del 15% l'offerta formativa sempre meno. E' in crisi l'industria del disco, ma i R.Parrucci, flautista, insegnante Scuola Media 'senza oneri a carico dello stato': magie, come cachet dei musicisti 'commerciali' sono ancora Bor si, Liv orn o; G.Bri zzi , Pre s. COP EM, sempre. La Preside mette a fuoco poi il ruolo incredibili perché hanno altre risorse; lo star Coordinam. Educaz. Mus.le; A.M.Freschi, della cultura nell'educazione: 'fornire ai ragazzi system è al massimo vigore con i suoi paradossi esperta in Didattica, Cons. Perugia; M° gli strumenti per comprendere e interpretare che i giovani non percepiscono perché A.Specchi, Dir. Ist. Mascagni; F.Giomi, centro l'ambiente che li circonda'.incommensurabili (guadagni di rockstar pari al Tempo Reale, Firenze (fondato da Berio), Cons. Excursus storico di Gabriella Brizzi che riepiloga prodotto interno lordo di stati del Nord Africa); li di Par ma; F.Suv ini , Pre s. Ass . Ita lia na le leggi in materia di istruzione musicale dagli subiscono perché non conoscono e non Professionisti Musicoterapia; S.Fantini, anni '60 ev idenziand o la confus ione, riconoscono la musica, anche a Livorno e Pisa. Respons. Attività produttive Scuola di Mus. di l'arretratezza delle impostazioni filosofiche, la Non è in crisi la musica mondiale, è in crisi la Fiesole; M° F.Papi, Dir. Cons. Boccherini di cronica povertà di mezzi, e il divario fra le musica d'arte mondiale'. Lucca; M.Bertini, Ass. Commercio, Turismo e aspet tative di educazione mus icale della Angosciante relazione di Riccardo Parrucci, noto Spettacolo Com. Livorno, Amm. Unico Fondaz. popolazione, l'importanza sempre crescente flautista. 'Il monte ore della Scuola Media va da Goldoni; A.Paloscia, Dir. Art. CEL; E.Sciarra, Dir. attribuita alla musica da ogni corrente 30 a 27 ore, scompaiono le sperimentazioni Gen. Maggio Fiorentino Formazione; M.Ricci, educativa e la quasi inesistente offerta musicali, scompare educazione tecnica, tutto è Dir. Art. Teatro del Porto, Livorno; C.Rossetti, musicale in Italia. Momento surreale, la lasciato ora alla scelta dei genitori. Lavorare al musi cist a jazz , Lab. Mus. le A.Ba cche lli, proposta di legge del 1-4-2004 n. 4872 tra cui mattino con i ragazzi con la musica dava loro la Rosignano; A.Pellegrini, musicista jazz, Scuola 'Istituire un conservatorio in ogni città che abbia sensazione di fare qualcosa di importante Bonamici, Pisa. 'Nuovi percorsi formativi e nuove dato i natali a famosi musicisti': alcun interesse perché inserito nelle ore curricolari; al professionalità in campo musicale: strategie in per le reali attuali e reali esigenze economiche, pomeriggio non sarà la stessa cosa'. Come fa ambi to terr itor iale '. Sta camb iando tutt o, strutturali, formative delle scuole di musica, notare A.M. Freschi, la concomitanza fra velocemente, in modo confuso; che dobbiamo magari nell'ottica dei buoni propositi della riforma riforma Moratti e riforma dei Conservatori fare, noi delle scuole e delle scuole di base? Le (qualcuno ce n'è), e ci si fa beffa di tutto facendo può essere fatale. A.Paloscia illustra l'attività del istituzioni che risposte danno alle nostre int ers eca re p rop ost e di leg ge d ive rse ! CEL. 'CittàLirica (2° polo lirico della Toscana, aspettative? G.B.Civello esprime il parere del Ministero sulle dice l'Ass. Bertini) lavora da 6 a 8 mesi l'anno': Il Pres. Frontera inaugura la mattinata con la preoccupazioni, sentite in tutta Italia dai docenti: leggo dal contratto di un professore: dal 28.6.03 notizia che la Provincia destinerà avanzi di 'insensate'. Non indica soluzioni alle angosce di al 19.2.04 (6 mesi, e 6 mesi a casa): 44 gg. recite, bilancio per 250.000E. al Mascagni per varie qu el li ch e re st an o 'p oc hi in se gn an ti ': 71 prove, 10 ferie, 39 gg di sospensione non attrezzature. Come ogni esponente politico ' i n f o r m a z i o n i c o n f u s e ' ( a p p u n t o ) , pagati: 125 gg distribuiti in 6 mesi. Paga media intervenuto, appena finito il proprio intervento 'pr eoc cup azi oni esa ger ate e inf ond ate '. lorda giornaliera 39E. Chi studia anni e anni e altri 'impegni urgenti' lo taglieranno fuori da ogni Aspettavamo la parola 'comunisti' , non è suona professionalmente ha oggi, qui, questa possibile dibattito; per Stefano Agostini, arrivata. Ammesse mancanza di chiarezza, di 'nuova professionalità': 39E lordi 1 giorno su 3 e coordinatore del convegno, e il Pres. Danesin, se uniformità progettuale che sarà però 'punto di qualche indennità aggiuntiva.non arriveranno i 300 mila E. del 2003 e quelli del forza' che conferirà ai conservatori 'forti identità': E' chiaro: l'assenza della cultura musicale 2004 il Mascagni non avrà i soldi per gli stipendi: alcuni avranno l'identità di essere ricchi, altri diffusa costituisce un gravissimo ostacolo 'a ottobre dovremo chiudere i battenti': ottimo poveri, a seconda di sponsor e viottoli privati alla possibilità di sviluppare l'industria 'nuovo percorso formativo'. E gli insegnanti presso le istituzioni, casuali o meno; alcuni musicale italiana, ormai al lumicino in ogni hanno i contratti scaduti da 2 anni: come può lavoreranno su certi programmi, altri su altri; settore. questo non minare l'attuazione della riforma e i alcuni avranno certi corsi, avranno rapporti con Dati SIAE 2002: nel 2001 la spesa degli italiani suoi risultati? Non giunge risposta. Dopo il scuole di base, forse; altri no: bellezza delle per la lirica è stata 81,4 milioni di E.: 1,4E. a testa; mattino radioso è subito sera. diversità. per Classica e Jazz (voci riunite), tremate: Danesin sottolinea l'importanza del ruolo della Un chiarimento è arrivato. Alla domanda: come è ogni italiano ha speso in 1 anno 0,56 Euro. cultura e dell'arte per il rilancio del paese, vero possibile attivare corsi di laurea di 2° livello La spesa degli italiani per lo spettacolo è, carattere identitario dell'Italia d'ogni tempo. Su senza soldi? La risposta, chiara: licenziate nell'ordine; 1, ballo (604 milioni di E.); 2, cinema questo deve basarsi ogni azione politica cioè personale di segreteria 'in sovrannumero' (?); (590); 3, prosa (175); 4, mus. leggera e arte varia tesa al bene comune, locale e nazionale. La appaltate pulizie e servizi: ecco i soldi per i corsi (104); 5, piano bar (124); 6 lirica (86); 7, classica cultura, prima risorsa: una grande visione, di perfezionamento. Gran cosa l'autonomia. C'è, e jazz (37); 8, marionette e saggi scolastici (4,6), comune a molti, inascoltata. Ha sottolineato anzi, una precisa richiesta del ministero: allo sfascio. Per i concerti classici ogni italiano ha l'assurdità della pretesa del governo di nominare 'superare le polemiche, e crederci'. Per fortuna speso in un anno 500 lire. Ci siamo? Ma il Livorno dall'alto le cariche dirigenziali dei conservatori ed sono risparmiati altri 2 verbi tradizionali. E' stato è in A (serve uno stadio nuovo. Miliardi).espresso preoccupazione relativamente alla poi ammesso lo stato di totale confusione nei

scomparsa della cultura musicale diffusa che criteri di entrata: come può uno studente di un [email protected] con la pretesa di 'innalzare il livello dei ipotetico liceo musicale raggiungere in 5 anni il

conservatori': 'impossibile alzare la piramide l'8vo anno di pianoforte necessario, più o meno,

Il convegno di Livorno: prospettive? Poche e ben confuse

organizzativa”. Saranno Fest”.o s p i t a t e e t i c h e t t e I concerti: Archie Shepp, Egberto Gismonti Solo, discografiche, associazioni Maria Joao Mario Laginha Duo, Karl Berger musicali e culturali, scuole di Quartet, Louis Sclavis Quartet, Marco Tamburini, m u s i c a , a g e n z i e d i Orchestra Jazz di Terni e molti altri. c o m u n i c a z i o n e , Workshop: Fotografia Musicale Diretto da Didier

La prima edizione del “Meeting del Jazz in management & booking. Nell'arco dei 3 giorni, Ferry (Meph isto) , Coord inato da Lucia no Italia”, fra i più estesi convegni sul jazz italiano sa ra nn o or ga ni zz at i co nc er ti , di ba tt it i, Rossetti; Giornalismo Musicale, Coordinato da mai organizzati, avverrà a Terni dal 25 al 27 conferenze ed esposizioni in concomitanza con Vincenzo Martor ella; sulla Meccan ica del giug no 2004 nel parc o citt adin o de “la “Terni in Jazz Fest”. Sassofono Diretto da Marco Collazioni. Passeggiata”, dove sarà allestita una vera e Il “Meeting del jazz in Italia” -Comune di Terni, Clinics Musicale Diretto da Karl Berger, propria cittadella del jazz. “Il Meeting nasce dalla Provincia di Terni, Camera di Commercio di Terni, coord inato da Marco Colla zioni e Bruno neces sità di reali zzare un appun tamen to Regione dell'Umbria e Comunità Europea- è Erminero.annuale sul jazz in Italia, occasione di confronto organizzato in collaborazione con la rivista continua a pag. 4tra operatori del settore e di riflessione attorno “Jazzit”, la “Guida al Jazz in Italia”, l'Associazione al l 'att ivi tà produtt iva, concert ist ica ed “Per Terni Città Universitaria” e “Terni in Jazz

ARTICOLINUMERO 11

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La presa della BastigliaOre e ore di treno; un caldo infernale, l'estate più rovente degli ultimi decenni. Parigi appena sveglia: Sylvain, camicione arancione e sigaro di mattinata, passo da batterista (tutti uguali, in tutto il mondo) mi porta a far colazione in una Montmatre irreale (tipica macchina da jazzista: vetri elettrici bloccati, chiusi). Poi, vicino all'Opera Bastille, mi infila in un mini-minilocale da jazzista colto di sorpresa dal mio arrivo mattiniero. Poi il putiferio. Urla, clacson impazziti, slogan, traffico bloccato, tamburi, tanti tamburi. Ho pensato: è la guerra. Mai in Italia si è vista roba simile. Non era la guerra, non erano i metalmeccanici: erano gli artisti. Gli intermittenti. Quelli che lavorano alcuni mesi l'anno e hanno indennità con cui vivono decentemente negli altri mesi. Mi precipito in strada, in 27 secondi sono all'Opera bloccata dallo sciopero degli Intermittents come un sacco di altri teatri e festival francesi, fra i più noti del mondo: Avignone. E Parigi, Aix. Così si fa! Altro che discussioni infinite, e abbassare la testa un'altra volta! Questi hanno bloccato la Francia! Violoncellisti sedicenni, musicisti jazz, professori eleganti, mimi, attori, danzatori, giornalisti musicali: davvero arrabbiati. Puoi giurarci, qualcuno li ascolterà: forse non otterranno tutto; ma otterranno qualcosa. Il sole picchia. Ombrelli. Un gruppo jazz sulle scale dell'Opera; una sassofonista suona il bebop; e soprattutto una cosa: le differenze e l'unità. Non c'era categoria di artisti che non fosse lì. Uno sciopero di artisti. Non sto sognando e Sylvain è eccitatissimo, raccoglie pettegolezzi, informazioni, distribusce adesivi, volantini e giornali. Puoi immaginare: un batterista di jazz, parigino doc, che sciopera! Quando capiremo che oggi gli interessi di chi canta Baglioni sotto la doccia sono ormai gli stessi delle prime parti della Scala? Quando capiremo che con la totale ignoranza musicale che attende il paese tutti hanno da perderci, nessuno da guadagnarci?Due mesi dopo, nella bottega del Liutaio Patrick Seaux, a Padova (un altro amico francese: tengono molto alla propria professione; un gran senso della propria dignità di artisti e artigiani: l'opposto di noi). Leggo sulla rivista Strad: Vincent Catulescu, violoncellista, portavoce degli Intermittents: “non possono farci questo…Sarebbe la differenza tra il mangiare e il non mangiare”. Così commentava i tagli minacciati dal governo. Sì, hai letto bene: rileggi: “Sarebbe la differenza tra il mangiare e il non mangiare”. Noi siamo digiuni da anni.Cosa aspettiamo? Roma è vicina. Urge una mobilitazione nazionale per la musica. Tutta.(Ricordo Sylvain, la sua camicia arancione; sghignazzava e ridacchiando mordeva ferocemente una baguette di un metro. Sudatissima)

Andrea Pellegrini Constantiniwww.andreapellegrini.it

Una bellissima festa. Prima le classi di Pianoforte: David Bacci, Paolo di ogni altra cosa, i saggi De Felice, Carlo Deri, Chiara Mariani e del la Bonamici sono stat i Ottaviano Tenerani; Clavicembalo: una bellissima festa, lunga Ottaviano Tenerani; Organo: Simona un mese, che è iniziata il 26 Casarosa; Flauto Dolce e Oboe Barocco: Maggio e terminata il 28 Martino Noferi; Flauto Traverso: Lucia Neri; Giugno, ed è passata sopra Violino: Luisa Di Menna, Gian Pietro a San Ranieri come un fuoco Melucci; Violoncello: Roberta Monaco;

d'artificio. Chitarra Classica: Andrea Barsali, Stefano Moltissimi sono stati gli appuntamenti (28, Quaglieri, Canto Lirico e Arte Scenica: Niki tra pomeridiani e serali), centinaia i Mazziotta; Musica da Camera: Ottaviano musicisti coinvolti, maestri e allievi che Tenerani; Musica Antica di Insieme: Martino hanno suonato emozionati fianco a fianco. Noferi, Ottaviano Tenerani; il nuovo Coro del Possiamo dire che è andata bene, e Dipartimento di Musica Antica: Chiara potremmo aggiungere orgogliosi come Mariani, Musica d'Insieme per Archi: Gian sempre, ma quest'anno è stato un po' Pietro Melucci; Tromba e Trombone (classici meglio che come sempre, anzi quest'anno e jazz) ed Ensemble di Ottoni, Manolo Nardi; è stato davvero speciale. Cade infatti nel Musica Etnica e String Jazz: Pino 2004 il XXV anniversario dalla fondazione Marco glies e; Piano forte Jazz: Andre a della scuola, nata nel 1979 come timida Pellegrini; Saxofono Jazz: Dimitri Espinoza; appendice della sezione pisana della Clari netto e Saxo fono Jazz: Ste fano Gioventù Musicale d'Italia e cresciuta a Franceschini; Contrabbasso Jazz: Nino dismisura fino ai quasi quattrocento allievi Pellegrini; Batteria: Luca Brunelli Felicetti; di oggi. Ma ancora, da quest'anno la scuola Batteria Jazz: Filippo Todaro; Percussioni: ha finalmente una sua Sala Concerti con 60 Massi mo Paole tti; Tecnica del Canto posti a sedere: i musicisti si sono esibiti Mod ern o: Ila ria Bel luc ci, Ann ama ria dall'alto di un palco, e dal buio della sala, Guarducci, Giovanna Ianno tti; Musica alla fine, hanno raccolto gli applausi del d'Insieme Jazz: Andrea Pellegrini; Musica pubblico. d'Insieme Blues: Dimitri Espinoza; Musica C'è stata musica per tutti i palati, coronata d'Insieme Dixieland: Stefano Franceschini; dal recital del duo Mazziotta-Bacci che ha Laboratorio d'Insieme: Antonello Falorni; offerto, il 12 Giugno, un concerto gratuito Prop edeu tica Musi cale : Mari ca Testi, con musiche originali composte da Carlo Roberta Monaco.Deri. E dopo tutti questi nomi, con la gola un po' Hanno partecipato le classi dei Dipartimenti secca, veniamo alle battute finali. Allora, di Musica Medievale, Antica, Classica, grazie. Agli allievi per il loro entusiasmo, a Jazz ed Etnica; si sono esibiti singoli tutti gli insegnanti che li hanno portati per esecutori e classi di musica d'insieme, mano, a l pubbl ico che è venuto ad spesso accorpati per serate tematiche. Per applaudire e a tutti coloro che, lavorando esempio, ricche sono state la sezione ne ll 'ombra , hanno reso p ossibi le i l dedicata dai gruppi di Musica Antica di funzionamento dell'intero marchingegno, Insieme alle sonate del barocco europeo, cioè un altro anno di scuola e questi bei diretti da Ottaviano Tenerani e Martino concerti a conclusione. Il bilancio e non Noferi, e la sezione di Musica d'Insieme quello di cassa è di nuovo positivo. Anzi e Jazz coordinata da Andrea Pellegrini, i cui per contro, parlando di cose concrete, qui gruppi hanno reso omaggio a Davis, manca sempre qualche pezzo, per esempio Mingus, Ellington, Jarrett e persino Satie, le tende alle finestre della Sala Concerti. Ma ed eseguito molti brani composti dagli è così che, alla fine di tutto, quando gli allievi stessi tra cui Claudio Fissi (corso di irriducibili spengono le luci per andare a perfezionamento), Giacomo Innocenti e casa, a quelle finestre senza tende Matteo Rainieri. appaiono le stelle.Ma ricordiamo tutti i maestri e direttori: per Silvia Faggian

Bonamici: XXV volte concerti di fine anno

ottavino, flauto; Elisa Azzarà, [Radio Sydney, Australia] di esordio, il lavoro di Pellegrini fl au to ; Ma rc o Ba rt al in i, “Complimenti; roba molto energica, attinge a varie fonti con efficace tromba, flicorno; Alessio scr itta mol to b ene ” [Franco senso della sintesi.” [Enzo Boddi, Bianchi, tromba, flicorno, D'Andrea] www.allaboutjazz.com]

bombardino; Luigi Pieri, clarinetto, “…pieno di energia. Mi piace l'idea “The land of the Italian Instabile c la r i ne t to basso ; G iacomo del collettivo musicale, i riferimenti a Orchestra is home to a range of Innocenti, clarinetto, cl. basso, sax Mingus e alla musica più libera di music that is irreverent, joyous, free, soprano, tenore; Piero Bronzi, sax quella che oggi dilaga” [Mario Raja] folky and several other posits that soprano, alto, baritono, flauto; Interferenze - NJI Nuovo Jazz reward careful listening. Andrea Stefano Franceschini, sax soprano I t a l i a n o 2 0 0 3 P e l l e g r i n i f i t s r i g h t i n ” e tenore; Riccardo Filippi, sax alto; www.ravingrecords.com [www.allaboutjazz.com]Jo hn ny Gr ie co , sa x te no re , “La musica di Andrea Pellegrini “...una visione compositiva in bilico didjeridoo; Giuseppe Maraziti, sax estesa al Gruppone risuona come tra supe rstr ato afro amer ican o, Dopo un periodo di meritato riposo tenore; Davide Dente, pianoforte; un'amplificazione dei suoi intenti, sub str ato mel odi co ita lia no e seguito all'attività dello scorso anno Mirco Capecchi, contrabbasso; tanto personali quanto condivisi... patrimonio europeo: una sintesi che l'ha vista tra l'altro incidere il Marco Mariotti, basso el.; Daniele Mi siedo e a momenti canto. Mi ispirata tra spunti popolari, l'eredità secondo cd 'Interferenze' e Paoletti e Riccardo Jenna, batteria sento a casa” del 900 e la tradizione orchestrale i n a u g u r a r e i l 7 ° F e s t i v a l e altre diavolerie. [P. Barbetti, Radio TV Svizzera jazzistica...” [Musica Jazz]Internazionale Instabile 2003 Le recensioni e i commenti Italiana, Lugano] Chi volesse prenotare il terzo cd o suonando a fianco di Instant all'attività dell'orchestra: “The outcome, once again , is acquistare i cd precedenti può farlo Composers Pool, Copenaghen Art Disordini al Confine - NJI Nuovo enticing.” [www.allaboutjazz.com] contattando Johnny Grieco - Ph: Orchestra e Italian Instabile Jazz Italiano 2002 - Materiali “Come Mingus, l'ispirazione ti viene +39 348 6001519, 050 810563; Orchestra, l ' Atypical Jazz Sonori www.matson.com d a q u a l s i a s i l u o g o … Fax: 0584 388959; e-mai l : Orchestra di Andrea Pellegrini “…polifonie vocianti e contrappunti aut ent ica men te jaz z, cal do e [email protected] .'Gruppone' ('Group-One') riprende il graffianti cancellano ogni traccia di potente, con lo swing in cattedra.” volo. In cantiere il terzo cd, con Pino prevedibilità…” [Musica Jazz] [Radio Sydney] ContinuumMinafra, con musica nuova di “From the confines of disorder “un lavoro interessante e ben Andrea Pe l leg r in i , S te fano comes captivating music” [Jerry strutturato, dove non mancano felici Franceschini, Giacomo Innocenti. D'Souza, www.allaboutjazz.com] sortite solistiche” [Jazzit]La formazione: Pino Minafra, “Questa orchestra è sorprendente” “... Già documentato dal brillante Cd tromba, flicorno; Lucia Neri,

L'Orchestra Atipica di Andrea PellegriniIl Gruppone di nuovo al lavoro

ARTICOLI NUMERO 11

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NovecentomusicaMarco Lenzi tra suoni e coloriSegue dalla prima pagina

In quale misura hanno inciso sulla tua attività professionale i corsi di composizione con Aldo Clementi per il G.A.M.O. e i Ferienkurse di Darmstadt, tempio della musica contemporanea?La figura e l'opera di Aldo Clementi hanno esercitato su di me una profonda influenza. I corsi che egli tenne a Firenze nel '90 e '91 mi svelarono un mondo nuovo, un approccio del tutto inedito al fenomeno compositivo e all'arte in genere. Clementi mi fece capire che l'opera, se può, parla “nei suoi stessi termini” senza bisogno che il compositore si affanni per farle

Quel carattere di atemporalità, di staticità assoluta, proprio dei pezzi da te dire ciò che essa in fondo non può dire. Mi colpì molto questa sua umiltà, citati e comune a diversi altri, non esaurisce l'intera mia produzione. Mi è questo suo limitarsi a stabilire dei “codici” come lui chiama i mezzi sempre piaciuto, fin dall'inizio, fare cose diverse, non costringermi nell'hortus compositivi che permettessero alla musica di parlare… Lungi dall'essere conclusus della “coerenza” e del “rigore” ma rimanere aperto all'imprevisto. In un atto d'impotenza, tale rinuncia a un dominio forte sul materiale apre una questo senso credo si possano individuare almeno tre tendenze nella mia nuova dimensione dell'ascolto e schiude nuovi orizzonti alla ricezione opera: una di estrema rigidità formale ed espressiva, un'altra più lirica e dell'opera musicale. In ciò risiede, a mio avviso, il fascino unico della sua flessibile, una terza improntata a una certa poetica dell'assurdo. L'esperienza musica, una musica severa che sembra provenire da un altro mondo, di scrittura per il cinema muto appartiene se vuoi a una quarta categoria, caratteristica, quest'ultima, che è peraltro condivisa dalla musica di altri quella dell'improvvisazione, un aspetto del comporre che tengo in alta miei idoli come M. Feldman, C. Wolff, G. Ustvolskaja…considerazione.L'esperienza di Darmstadt invece, devo ammettere, è stata un po' In questi ultimi anni ti stai dedicando allo studio dei rapporti tra musica deludente. Vi ero andato per confrontarmi con gli altri, per vedere che cosa e pittura. Quali elementi consideri maggiormente responsabili delle facessero i compositori della mia età. Ebbene, vi trovai quattrocento “affinità elettive” tra le due espressioni artistiche?compositori provenienti da quaranta paesi diversi che rincorrevano su e Mi ha sempre affascinato cercare, sulla traccia dei suggerimenti di giù per i corridoi della Georg Büchner Schule altrettanti interpreti affinché Baudelaire, le corrispondenze tra le arti, e in questo senso le affinità elettive eseguissero qualche loro pezzo in uno dei tanti concerti organizzati in tra musica e pittura sono evidentissime: un compositore può imparare molto contemporanea dalle nove di mattina all'una di notte per venti giorni… dal modo in cui un pittore tratta il colore, la disposizione delle forme, il grado di Insomma, una vera e propria babele. Fatto curioso, alla fine i concerti e i visibilità del quadro, anzi credo che il porsi delle domande che di solito non si seminari che ho frequentato risultarono piuttosto omogenei: andavo a un pongono in un determinato ambito disciplinare possa contribuire a liberarlo concerto di nuova musica giapponese, poi magari ad uno di nuova musica da molta retorica e a rinnovarne le tecniche, gli stili, i linguaggi. L'esempio austriaca o portoghese e vi trovavo le stesse musiche, tutte più o meno della musica di Clementi e di Feldman entrambi compositori profondamente improntate a un vago internazionalismo, oscillante tra il post-post-seriale, il influenzati dalla pittura è, in questo senso, tra i più fulgidi.neo-neo-romantico, il post-complesso o quello che più ti piace… Insomma, La tua attività di musicologo è iniziata proprio con lo studio esegetico dopo cinque giorni mi ero già annoiato. Di ben altra natura furono invece i della musica di Feldman. Che cosa ti ha lasciato questa lunga ricerca contatti personali che stabilii; vi conobbi ed ebbi proficui colloqui con Wolff, dal punto di vista artistico?Pestalozza, Münz, Vaglini, i palermitani Damiani e Crescimanno e molti Insieme a Clementi, Feldman ha costituito per lunghi anni il mio principale altri con i quali ho mantenuto stretti rapporti fino ad oggi. Non ebbi alcuna punto di riferimento artistico. Oltre alla sua musica, che trovo bellissima, le esecuzione ma fui invitato da G. Borio a tenere un seminario su Clementi.sue riflessioni sui rapporti tra musica e pittura e in particolare sull'idea di Suonando o semplicemente ascoltando alcuni tuoi lavori si ha la abstract experience di una “esperienza dell'astratto” cioè intesa come percezione di entrare in un mondo senza tempo, dove ogni evento esperienza dell'intraducibilità della dimensione trascendentale e metaforica musicale vive di per sé (mi riferisco a Piano piece for Adi Newton del delle opere d'arte mi hanno spinto verso territori vergini di ricerca, territori che 1992, Besso del 1992/93, Non pervenuto del 2000). Come sei riuscito a considero tuttora fecondi di imprevedibili sviluppi. conciliare la tua indole musicale con il cinema? Hai scritto musiche

d'accompagnamento per alcuni capolavori cinematografici…Paolo De Felice

con compagnie raffazz onate, al pubbli co alla fine delle rappresentazioni, un'opera nuova entusiasta e numeroso. Il Teatro garantiva (e rispetto a quella originaria. Una maniera

Un nuovo teatro si aggiungerà presto alla lista garantisce) circa 300 posti tra platea, 13 palchi e comunque originale e creativa per interpretare dei luoghi di cultura della nostra regione: a loggione e, grazie alla passione dei cittadini, era l'opera scenica, che peraltro sarebbe stata breve, infatti, avverrà l'inaugurazione del Teatro spesso colmo di spettatori. Molti si adoperarono, grandemente apprezzata dai fautori del teatro Roma di Castagneto Carducci. La consegna del nel corso del tempo, affinché fosse sempre un moderno (sic!).teatro alla cittadinanza sarebbe dovuta avvenire luogo vitale e ricco di scambi culturali. I Nel corso del tempo il teatro si è visto assegnare il 25 aprile, ma, a causa delle elezioni cas tagnetani ric ord ano anc ora il mit ico vari nomi: da 'Balli' a 'Sociale' fino a giungere, nel amministrative, ne è stata posticipata l'apertura Tavernello, barbiere del luogo che s'ingegnava periodo fascista, a 'Teatro del Littorio'. Dal a giugno. anche di stampare volantini e manifesti per gli dopoguerra in poi il Teatro ha assunto l'attuale Il Teatro vanta una lunga, gloriosa storia, dal spettacoli in cartellone e non solo: spesso d e n o m i n a z i o n e , d e r i v a ta d a l n o m e lontano 1864, quando venne ufficialmente prestava la sua opera come attore di buon livello dell'omonima via sulla quale si affaccia. Oggi, inaugurato con la denominazione ufficiale di nelle varie compagnie che calcavano le scene di risorto a nuova vita, continuerà sicuramente a 'Teatro di Castagneto'. Venne poi rilevato alla quella ridente cittadina. Esisteva naturalmente intrecciarsi con la v ita dei castagne tani. fine del secolo da Antonio Balli che ne fu a lungo anche una filod rammatica del l uogo che Aspettiamo, dunque, impazienti, di poterci promotore tanto da meritarsi di veder intitolare il pre sen tav a ope re scr itt e per occ asi oni accomodare in platea per gustare la nuova teatro a suo nome. Balli fu un sincero e particolari della città in cui il canovaccio iniziale stagione del ritrovato Teatro Roma.appassionato cultore dell'opera scenica in tutte poteva però essere via via trasformato e le sue manifestazioni tanto da voler garantire stravolto, per così dire, dagli errori di trascrizione Francesca Spizzirriuna continua offerta di spettacoli, a volte anche e di pronuncia dei suggeritori, tanto da creare,

Castagneto Carducci: ecco il Teatro

Marco Lenzi (Livorno 1967). Diploma di chitarra con il massimo dei voti

al “Mascagni” con F. Cucchi. Laurea in Filosofia con A. Gargani. Corsi di

Comp. Con A. Clementi e Ferienkurse di Darmstadt. Autore di scritti

sulla musica per importanti riviste e case editrici (Il Grande Vetro,

LIM…). Svolge attività di musicologo, compositore e didatta. A Livorno

ha diretto Musicaobliqua per la diffusione della musica contemporanea.

continua da pag. 2 specializzati in fotografia di Techni Press & Audio Review, Salerno; Jennifer Bettanini, La Meeting del Jazz in Italia spettacolo e soprattutto di musica Roma; Biagio Pagano, Via Veneto Famigl ia Managemen t, Roma;

jazz. Jazz, Roma; Gigi Esposito, Onyx Achille Silipo, Splasc(h) Records, Inoltre la mostra fotografica Il Tra i dibattiti il tema principale: Jazz Club/Gezziamoci, Matera ; Arcisate (VA); Gabriella Piccolo, Corpo del Jazz, percorso di “ S u l l a N e c e s s i t à d i u n a Roberto casotti ECM/Ducale, Pa do va Su on a i l J az z - immagini, installazione fotografica federazione italiana di jazz”. Milano; Paolo Damiani, Festival Associazione Miles, Padova; Fabio all 'An fit eat ro Fau sto , pro get to Partecipanti: Luciano Vanni, Rivista R o c c e l l a J o n i c a R u m o r i Mariani Università della Musica, o r i g ina le de l l 'Assoc iaz ione JAZZIT, Terni; Maurizio Franco, Mediterranei; Claudio Donà, Ass. Roma; Pino Saulo, Radio Rai 3.C u l t u r a l e C h a r l i e p e r i l Ass. Musica Oggi, Milano; Stefano Culturale Caligola, Mestre (VE); Or ga ni zz az io ne As so ci az io ne Terniinjazzfest# 4 in produz ione Mastruzzi, Scuola di Musica Saint Patrizio Romano EMI / Blue Note, Culturale Charlie & Terni in Jazz - dopo il successo della mostra Louis Music Center, Roma; Paul M i l ano ; An d rea Pe l l eg r i n i , Tel /F ax :0 74 4/ 80 12 52 - C el l: “Scatti Jazz: la Tradizione del Gompes/Ernst Bas Dutch Jazz musicista, Dir. Orchestra Atipica 3 3 3 / 4 5 8 9 6 4 5 - e - m a i l : Nu ov o” . E ' u n' in sta ll az io ne Connection, Ambasciata del Regno Ja zz “G ro up -O ne ”, Gi or na le [email protected]. Continuum rea liz zata in esclusi va per i l dei Paesi Bassi, Amsterdam (NL); Musicale Continuum, Dipt.to di Jazz pubb li cherà i n set tembre un Ternii njaz zfes t#4 dal foto graf o Franco Caroni, Siena Jazz; Renato Scuola di Musica Bonamici, Pisa; resoconto del convegno.Didier Ferry dell'agenzia Mephisto, Lombardo, Brass Group di Catania Stefano Giulian o, Musicat eneo, fr a i mi gl io ri pr of es si on is ti Manage ment; R occo Pa triarc a, Orchestra Jazz dell'Università di Continuum

ARTICOLI E INTERVISTENUMERO 11

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complesse e moderne, in a b i l i t à , c o n c e n t r a z i o n e , ripetiamo, è bellissimo, ora che odore di jazz e bossanova; conoscenze di tecniche esecutive c'è. E' bello, la sera, prendere la t e s t i s i n c e r i , s t o r i e a tutto tondo, performance da bici e andare in centro, a Teatro.

Ancora grande musica al Goldoni: pers onal i e evoc azio ni grandi artisti. Ancora al Goldoni, il Continuum! il 30 aprile un'ORT precisa e varie, provocazioni intelligenti e 9 maggio una fresca Orchestra Altri Ensemble del Mascagn i sonora con Heinrich Schiff - sentite, attualità cruda, denunce. dell'Ist. Mascagni, tra qualche ha nn o su on at o, ne ll a Sa la direttore e solista nel Concerto Al Verdi, nella bella serie dei gaffe degli stage manager, sedie e Cons ilia re dell a Prov inci a a per v.cello in Re di Haydn, vero e Concer ti della Normale, il 3 leggii birichini, ha suonato musica Livorno il 14 maggio in occasione p r o p r i o s t a n d a r d p e r i maggio il Kronos Quartet ha del '900 (Rota, Milhaud), barocca del la c onf ere nza “Mu sic a e violoncellisti, e direttore nella tenuto un concerto poliedrico, e c l a s s i c a ( b e l l o i l I V Ambiente”, oltre a una rilettura Kammersymphonie di F. Schreker come sempre pluri-epocale e Brandeburghese, con Stefano de ll e S ta gi on i V iv al di an e, e nella Prima di Beethoven. Un multietnico; in alcune parti, stili già Agos t i n i , Mauro Ross i e 'Paesaggio Cubano con Pioggia' Haydn suonato con piglio ritmico, sentiti, piuttosto innocui ma ben Ann ama ria For nas ier sol ist i e 'Paesaggio Cubano con Rumba' agilità e ironia nelle cadenze, con eseguiti; discutibili altre, con basi impeccabili; la Musica Funebre di Leo Brower e 'Quattro Stagioni' tanto di citazioni del Figaro di preregistrate di tabla e altri Massonica di Mozart un po' di P iaz zol la ( ela b. N ucc io Ross in i ! Ne l l a be l l i ss ima str ume nti (se non pos son o opaca) con l'orchestra disposta D'Angelo), prelibata suite in ritmi Kammersymphonie (1917), perm ette rsi ques ti grup pi di prima alla viennese (1mi violini, di tango e habanera, diretta con e c h e g g i a n t e s o n o r i t à invitare altri musicisti, quando una celli, viole, 2ndi vl e bassi), poi più grande precisione, piglio ritmico e p o s t r o m a n t i c h e e ba se p re re gi st ra ta n on è classicamente: (1mi, 2ndi, vle, un gesto essenziale da Sara impressionistiche trasfigurate, giusti ficata da motiva zioni di celli e bassi); la direzione di Silingardi. La suite è ricca dei forse si poteva curare meglio il ordine sonoro o timbrico, chi può Daniele Giorgi ha evidenziato un consueti elementi stilistici del carattere quasi solistico e permetterselo?) ma veramente ot ti mo la vo ro di pr ov a e grand e musi cista : puls azion e concertante degli strumenti, ec ci ta nt e n el Qu ar te tt o d i orchestrazione. Fra i musicisti, danzante, spazi melodici sognanti coinvolti individualmente e a Schn i t t ke suona to senza docenti, professionisti affermati e e viscerali, grande cura delle parti piccole sezioni al di là dello interruzioni e nel Triple Quartet di in erba, allievi esperti e meno, figli in te rn e, co no sc en za de gl i sfruttamento tradizionale delle Steve Reich, minimale e vivo, d'arte (Laura Falanga, Chandra strumenti, sorprese. La seconda masse e dei timbri. Il giorno dopo, ciclico, poliritmico, magico, oltre Ughi, Alice Clara…) e veri e propri parte del conc erto ha vist o in una Festa dei Lavoratori che nel bellissimo Children's Hour talenti: Giacomo Riggi, fra tutti. Un protagonista il soprano Valentina surreale, fra gare di vela, of Dream di Mingus riletto da Sy be ll o sp ir it o co mp at ta la Valente che, con il pianista Erik esposizioni di auto di lusso e ospiti Johnson. Tre bis esilaranti con formazione, tra trapasso nozioni, B a t t a g l i a , h a e s e g u i t o d'alto rango, e il 15 maggio al evo caz ion i di Jim i Hen dri x; condivisione, collaborazione. Un “Mädchenblumen” op.22 e i 7 Teatro dei Concordi di Campiglia il amp lif ica zio ne mol to cur ata ; piccolo appunto alla logistica del “Sieben Frühe Lieder” di A. Berg.g r u p p o “ A c q u a f o r t e ” d e l effettistica coraggiosa e di qualità, Teatro: dai palchi si sentono chitarrista livornese Marco Del ben usa ta, luc i fo rse poc o spesso le voci del personale ContinuumGiudice ha presentato al Porto approfondite nel design, troppo (concerto ORT), e (incredibile) la Mediceo il cd “Da Un Posto spesso all'unisono con la musica, vocina registrata che annuncia Lontano”: belle canzoni d'autore a volte curiose e stimolanti; l ' a r r i v o e l a p a r t e n z a alla maniera di Conte, de Andrè, i e s e c u t o r i i m p e c c a b i l i , dell'ascensore (concerto Orch. genoves i , a rmon icamente intonazione, insieme, grande Mas cag ni) ! Ma il G old oni ,

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Aci, Galatea e Polifemo, un esperimento di lavoro però la Storia della moda in sé non basta; disegni dell'epoca), acconciature (realizzate con filologia bisogna conoscere la storia del costume teatrale. piume di struzzo e piumacchi vegetali a fiamma, Segue dalla prima pagina Il barocco, lung i da qual sias i intento di tinte in varie sfumature a mano con appositi

ricostruzione storica fedele, re-interpreta l'abito colori) e mantelli (in leggerissima seta tempesta, l'ingresso di uno stormo di uccellini richiamati dal antico, mitologico, mescolando ad elementi anche questa tinta appositamente a mano) tutti canto di Aci, che uno stuolo di mimi, nascosti dalle dell'antichità classica altri improntati al gusto accuratamente rifiniti.onde di seta, fa svolazzare intorno al cantante, o coevo, enfatizza le forme e le carica di un Conclusioneancora il crollo repentino, nel finale, dell'antro di significato allegorico che vuole sottolineare Come riportare in scena un'opera antica è Polifemo, seguito dal ritorno delle onde e esteriormente e immediatamente il ruolo, lo anzitutto una questione di sensibilità soggettiva, dall'ingresso del carro marino e del pesce di sta tus e le ca ra tt er is ti che i nt er io ri de l ap pr oc ci o p er so na le , s ce lt a d i p un ti Nereo che riportano in scena Aci e Galatea per il personaggio. E' stato necessario consultare assai d'osservazione individuali. In questo senso, come terzetto finale. Inoltre tutti i movimenti scenici, più iconografia; essendo insufficienti quella è vero per ogni opera teatrale, non c'è mai una affidati principalmente alle varie situazioni create riferita agli allestimenti teatrali dell'epoca (in cui il soluzione giusta o migliore. Molto dipende dalle dai carri, dalle onde (colle loro entrate e uscite in costume è spesso un solo dettaglio accessorio, è suggestioni o bellezza che si riescono a svelare opposizione a quelle di Polifemo) e del fondale la scenografia ad essere in primo piano, e i sulla scena. Il vantaggio tuttavia che mi sembra di mobile di nubi, sono a vista, realizzati da uno costumi, spesso appena abbozzati, sono un solo ravvisare nel metodo di lavoro qui illustrato è di stuolo di macchinisti fuoriscena e di mimi in dettaglio di complemento; è uno scenografo a tenere in considerazione alcuni fattori molto scena, fedeli alla pratica teatrale barocca, che nel disegnarle) sono state integrate con le più rare importanti, come l'epoca e il clima culturale in cui cambio a vista metteva alla prova il proprio raccolte coeve di stampe riproducenti costumi l'opera nasce, sono necessariamente presenti virtuosismo tecnico. Anche per le luci è stato teatrali e maschere, raccolte più che altro francesi nel lav oro tan to del lib ret tis ta che del necessario un attento studio che tenesse conto (in particolare i lavori di Jean Berain per le feste di compositore; la filologia consente di lavorare dei mezzi illuminotecnici dell'epoca; essi si Versailles e di Meudon alla fine del XVII secolo), e nella stessa loro direzione, di enfatizzare e basavano soprattutto su lumi a olio o candele, con con fonti scritte, come soprattutto la 'Iconologia' di completare il loro lavoro sulla scena, vivificare toni dunque gialli e ambrati, e non erano possibili Cesare Ripa, un testo conosciutissimo all'epoca, molti dettagli che semplicemente letti o ascoltati né effetti di grande o rapida variazione né un riferimento costante per scenografi, architetti, apparirebbero molto lontani dal nostro modo di massimi di intensità troppo elevata; si trattava pittori e decoratori, e essenziale per ricostruire pensare, ma che interpretati filologicamente tuttavia di una luce molto morbida, senza quei significati allegorici tipici del barocco trovano il loro senso e la loro collocazione, proprio sciabolatore, uniforme, quasi pittorica, per così attraverso l'utilizzo degli opportuni elementi visivi come per la musica. E non è archeologia, voler dire. Oggi le norme di sicurezza rendono nella decorazione e nelle fogge degli abiti. Allora, 'ricostruire' ad ogni costo, perché allora come ora inattuabile un'illuminazione con fiamme vive e i ad esempio, sull'abito di Polifemo squame a ciò che rende bello il teatro è la vitalità, il teatro è toni si sono dovuti ricostruire con filtri e gelatine significare natura animalesca, rozza e irruenta, fatto di uomini. Ma credo che proprio in questo applicati sull'usuale illuminazione a lampade occhi a significare la gelosia sempre in moto, l'applicazione di un metodo filologico apra molte elettriche. Inoltre, al posto di rapidi effetti di sempre vigile, e spine per le fitte dolorose che possibilità; rivitalizzare un libretto, non solo variazione si è preferita l'uniformità e i semplici essa provoca a se stessa; conchiglie e coralli per sottolineando le cose che sono vicine alla nostra effetti di crescendo e diminuendo, privilegiando Galatea, a sottolineare la sua origine marina (è sensibilità moderna ma anche recuperando sempre una resa pittorica dalla coloristica figlia di Oceano), e così via. Per quanto riguarda quelle tipiche della cultura che le ha prodotte, che morbida e pastosa. la parte tecnico-realizzativa, gli abiti (sarebbe danno la cifra dello stile, che si integrano con la I Costumi meglio dire, per il tipo di confezione, ricami e parte musicale per fornire un tutto organico che In anni di studio personale ho maturato una rifiniture più da abito che da costume teatrale) parla sì di noi, ma attraverso altre epoche, questo appassionata e approfondita conoscenza di sono stati realizzati su tagli dell'epoca in ermesini credo sia il bello del gioco dello spettatore, la Storia del costume e taglio antico, in particolare in di seta, tele di lino, pietre in cristallo svarovski, possibilità di punti d'osservazione inusuale. riferimento ai sec. XVII e XVIII, conoscenza bisa ntin i (le pail lett es del XVII I seco lo), Perché è lui che decreta successo e fallimento.messa al servizio dell'insegnamento e più spesso passamanerie, ricami, completati da accessori della realizzazione di abiti antichi. Per questo quali scarpe (fatte realizzare appositamente su Alessio Rosati - fine.

Recensione

Pisa, Livorno; musica varia di qualità

NUMERO 11ARTICOLI E RECENSIONI

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Dalla nostra corrispondente da Parigi, Liliale Comensoli, oboista e commentatrice

Intermittents en peril: quelle place pour la culture

Deux mois après le raz de marée des élections printemps 2003.régionales qui a basculé la totalité des conseils Institué en 1969, au lendemain des à 952 millions d'euros pour des recettes de régionaux (sauf un) à gauche, et à la veille de l'été des grèves de 1968 afin d'aider la création artistique, le 124 millions d'euros. Après plusieurs années festivals, il paraît opportun de remettre le dossier régime des intermittents indemnise les professionnels de bataille contre le MEDEF (mouvement brûlant des intermittents à l'ordre du jour. A titre dont l'activité s'exerce de manière discontinue et avec des entreprises de France) qui voulait tout limina ire rappelons que les festivals frança is des employeurs multiples. L'artiste doit justifier de 507 simplement supprimer le système, un co ns ti tu en t un at ou t ex ce pt io nn el po ur le heures par an, pour bénéficier de l'allocation sur protocole de réforme a été signé le 26 juin développement culturel et touristique, et la mise en l'année suivante (contre 606 heures pour les autres 2003, entre le patronat et trois syndicats valeur du patrimoine de notre pays. Ils ont valu à la salariés). Basé sur le principe de la solidarité minoritaires, (la CGT le syndicat majoritaire France sa réputation de « terre de festivals » et interprofessionnelle, ce système garantit la richesse en ayant refusé les termes), et agrée le 6 représentent 44 millions d'euros de recettes propres et la pluralité de l'activité culturelle dans notre pays en août.

Cette réforme dont la lecture est très complexe prévoit que les artistes devront, pour prétendre à une indemnisation pendant 8 mois, justifier de 507 heures de travail dans les 10,5 mois précédents (10 pour les techniciens). Les congés maladie et de maternité ne sont plus pris en compte dans le calcul des heures de travail. Loin d'apporter le remède au déficit, elle exclut du système d'indemnisation des dizaines de milliers d'allocataires (environ un tiers), sans pallier les imperfections et abus qui en plombent le fonctionnement. En effet trop de grandes sociétés audiovisuelles publiques et privées, des sociétés de productions et des institutions publiques (opéra de Paris, collectivités locales), profitent du dévoiement du système, notamment en employant des intermittents de manière permanente, afin d'éviter la contrainte des contrats à durée déterminée. Le régime de l'intermittence s'applique à 600 professions différentes. Outre des artistes sont concernés également des techniciens, mais aussi des secrétaires, des vigiles, et des chauffeurs. En présence d'un tel déficit une redéfinition du champ d'application de l'intermittence apparaît alors comme incontournable.Par ailleurs le nouveau système continuera de bénéficier à ceux qui gagnent le maximum et à ceux dont l'activité quasi régulière se rapproche de la permanence. En aucun cas la réforme ne traite ces effets pervers du régime, et à défaut de le rendre équitable elle se contente d'en abstraire environ 1500 artistes par mois.L'été dernier, les festivals les plus prestigieux (Avignon, Aix-en-Provence, la Rochelle), ont été annulés en signe de protestation. La situation n'a guerre évolué depuis. Qu'adviendra-t-il cette année ? Il aura fallu un vote de contestation suivi d'un remaniement ministériel, et le spectre de l'été dernier pour que le gouvernement adresse un geste et quelques paroles à l'encontre des acteurs culturels : le nouveau ministre de la culture vient d'annoncer la création d'un fonds spécifique de 20 millions d'euro pour indemniser les intermittents exclus par la nouvelle convention. Bien au-delà de la redéfinition du statut, s'impose la question du rôle de l'Etat dans le financement de l'action culturelle : les carences dans ce domaine n'incitent-elles pas les sociétés à recourir aux dérives précitées ? Pourquoi le régime de l'intermittence est-il devenu une subvention déguisée de la création ? N'est-il pas injuste que ce système repose uniquement sur les salariés du privé ? Ce fonds spécifique ne sera qu'une goutte d ' e a u d a n s l ' o c é a n t a r i p a r u n désengagement culturel qui dépasse tous les cl ivages polit iques. Face à la prééminence de certains évènements

dégagées, en employant 19 941 artistes dont deux permettant à des milliers de personnes de vivre de médiatiques grand public il est impérieux de tiers sont français. Selon le type de manifestation, on leur art. Malheureusement le régime d'assurance sauver cette spécificité française qu'est estime que le nombre de festivals varie de 600 à 2000 chômage des intermittents a vu croître son déficit l'intermittence pour que nous ayons une par an, dont la moitié sont des festivals musicaux. Une jusqu'à 830 millions d'euros en 2002 (contre 217 en chance de préserver la diversité et la grande part de l'activité artistique (théâtre, danse, 1991), soit un tiers du déficit global de l'Unedic, richesse de la création artistique.musique…) est assurée par les intermittents, et se voit l'organe d'indemnisation. Le nombre d'allocataires a © Liliane Comensoli menacée par la réforme du statut engagée au doublé en 10 ans, et en 2002 les dépenses s'élevaient [email protected]

Intermittenti in pericolo: quale posto per la cultura?

Due mesi dopo il maremoto delle elezioni regionali che ha capovolto la totalità dei consigli regionali

(eccetto uno) a sinistra e alla vigilia dell'estate dei festival, pare opportuno rimettere all'ordine del giorno la

pratica scottante degli intermittenti. A titolo preliminare ricordiamo che i festival francesi costituiscono un

vantaggio eccezionale per lo sviluppo culturale e turistico, e per la valorizzazione del patrimonio del nostro

paese. Hanno valso alla Francia sua reputazione di “terra dei festival”, e rappresentano 44 milioni di euro

d'incasso proprio, impiegando 19.941 artisti tra i quali 2/3 francesi. Secondo il tipo di manifestazione, si stima

che il numero di festival oscilla tra 600 e 2000 al anno, tra i quali metà sono festival musicali. Un gran parte

dell'attività artistica (teatro, danza, musica...), è effettuata dagli intermittenti, e si trova in pericolo dalla

riforma dello statuto iniziata di primavera 2003.

Istituito in 1969, all'indomani dei scioperi di 1968 per aiutare la creazione artistica, il regime degli intermittenti

indennizza i professionisti la cui attività s'esercita in un modo discontinuo e con datori di lavoro molteplici.

L'artsita deve dare prova di 507 ore al anno, per beneficiare dell'indennità nel anno seguente (606 ore per gli

altri salariati). Fondato sul principio della solidarietà interprofessionale, questo sistema garantisce la ricchezza

e la pluralità dell'attività culturale del nostro paese, permettando a migliaia di persone di vivere della loro

arte. Purtroppo il regime di sussidio di disoccupazione degli intermittenti ha visto crescere il deficit fino a 830

milioni di euro in 2002 (217 nel 1991), cioè 1/3 del deficit globale dell'Unedic, organo d'indennizzo. Il numero

degli assegnatari è raddoppiato in 10 anni e in 2002 le uscite ammontavano a 952 milioni di euro per entrate

di 124 milioni di euro. Dopo molti anni di battaglia contro il MEDEF (equivalente della vostra Cofindustria) che

voleva semplicemente sopprimere il sistema, un protocollo d'accordo è stato firmato il 26 giugno 2003 tra il

padronato e tre sindicati minoritarii (la CGT, il sindicato maggioritario ne aveva rifiutato le termini).

Questa riforma, la cui lettura è molta complessa, prevede che gli artisti dovranno, per pretendere a un

indennizzo per 8 mesi (al posto di 12), dare prova di 507 ore di lavoro nei 10,5 mesi precedenti (10 per i

tecnici). I congedi per malattia o maternità non saranno più presi in conto nel calcolo delle ore. Lontano di

portare il rimedio al deficit, esclude dal sistema d'indennizzo decine di migliaie d'assegnatari (circa 1/3)

senza rimediare alle imperfezioni e abusi che ne minano il funzionamento. Effettivamente grandi società

audiovisive publiche e private, società di produzione e istituzioni pubbliche (Opera di Parigi, realtà locali),

approfittano della deviazione del sistema, segnatamente impiegando intermittenti in un modo

permanente, per schivare le costrizione dei contrati di durata determinata. Il regime dell'intermittenza

s'applica a 600 professioni differenti. Oltre gli artisti riguarda i tecnici, ma anche segretarie, vigili e autisti. In

presenza di un deficit del genere una ridifinizione del campo d'applicazione dell'intermittenza apparisce

inevitabile.

Per altro il nuovo sistema contiuna di benificiare a coloro che guadagnano il massimo e a coloro la cui

attività quasi regolare si avvicina alla permanenza. In nessun modo la riforma tratta quest'effetti perversi del

regime, e in mancanza di renderlo più equo, si contenta di astrarne circa 1500 artisti al mese.

L'estate scorso i festival i più prestigiosi (Avignon, Aix-en-Provence, la Rochelle...) sono stati annullati in segno di

protesta. Da allora, niente evoluzioni. Cosa avverrà quest'estate? Sarà servito un voto di contestazione

seguito da un rimaneggiamento ministeriale, e lo spettro dell'estate scorsa perché il governo rivolga un gesto

e qualche parola agli attori culturali: il nuovo ministro della cultura ha bandito la creazione di un fondo

specifico di 20 milioni di euro per indennizzare gli intermittenti esclusi dalla nuova convenzione.

Aldilà della ridefinizione della statuto, s'impone il problema del ruolo dello Stato nel finanziamento del'azione

culturale: le carenze in questo campo incitano le società a ricorrere alle derive precitate. Perché il regime

dell'intermittenza è diventato una sovvenzione travestita della creazione? E giusto che il sistema riposi

unicamente sui salariati del privato?

Questo fondo specifico sarà apena una goccia d'acqua nel oceano inaridito da un disimpegno che

sorpassa tutti i divari politici. Di fronte alla preminenza di certi eventi mediatici di grande pubblico, è

imperioso salvare questa specificità francese ch'è l'intermittenza perché si possa preservare la diversità e la

richezza della creazione artistica.

Liliane Comensoli

NUMERO 11 ARTICOLI

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m e n t e ” diversissima estrazione analizzando il come questi, non tonali, r i t m o non modali, “non” un f r e n e t i c o sacco di cose, e molto d e l l e musicali. In Ottobre il mascelle del basso svolge un bel solo mio cane Lillo partendo da incipit i n ten to ad ricorrenti la-mi sviluppati inseguire ed liberamente in varie Brani, tutti di Rino Adamo: complesso dal punto di vista delle acc hia ppa re suggestioni, a cui segue 1 Prologo; 2 Lillo e La Mosca; 3 trovate compositive, ispirato e u n a il solo del violino in ¾ e Canone Imperfetto; 4 Ottobre; 5 fresco : “L'idea fondamentale é fa s t id io sa de l p iano : un be l Benko Opening; 6 Un Tono Sopra; sviluppata su un tema di 8 battute, mosca che si aggirava in casa”. controllo, un approccio con una 7 Le Cognac Du Dimanche; 8 s v i l u p p a t o i n 7 d i f f e r e n t i In Prologo, al pedale evocativo e grande attenzione al timbro. In Anima tripla; 9 Lillo e La Mosca modi/variazioni sia da un punto di fa ta le , sov rappos to a un Benko Opening l'unisono violino-(Epilogo). vista strettamente attinente al tema, intervento del violino freely, segue pianoforte (esistono violinisti ben Un bel lavoro basato fortemente q u i n d i v a r i a z i o n e d e l l a il tema dopo una cesura, disteso, i n t o n a t i a n c h e n e l j a z z su ll 'improvv isaz ione e su un metrica/andamento ritmico, sia sugli suddiviso in frammenti intersecati 'd'avanguardia', e lasciano l'Italia: app roc cio l ibe ro ed eur ope o, sviluppi armonici di alcune parti da interventi di basso e batteria quand'è che cominc iamo a (Canone imperfetto, Ottobre, Un che a tratti ricordano Peter Erskine chiederci qualcosa?) precede un Tono Sopra), sia come “libera e Gary Peacock di 'Guamba'. Lillo delirio violinistico e un bel solo del interpretazione” utilizzando E La Mosca è danzante, il basso basso con l'arco - anche a 2 con il frammenti e progressioni per altalena fra il do e il mi grave, e il violino, a tratti (avrei amato un' imitazione (Anima Tripla). In quadro ritmico e armonico è già approfondimento di quest'idea!), forma di suite, infatti il prologo e chiaro, eppure abbastanza vago prudente ma caldo e evocativo. Le l'epilogo sono basati su un da suggerire un sacco di idee Cognac Du Dimanche ha spunti pedale di re semidiminuito con improvvisative. Il trucco per una swinganti. Un gran bel pianista, e basso di mi, rispettivamente uno buona composizione nel jazz è un viol inis ta che amer emmo su un diminuendo e l'altro su un spesso stabilire delle forme incontr are per v edere se … crescendo. La forma speculare abbastanza rigide da dare parafrasando A. de Sai nt-nella quale il lavoro é racchiuso sicurezza e confini al contributo Exup éry: chis sà se Lill o ha ha una sua ragion d' essere in del solista, ma abbastanza vaghe mangiato la mosca? quanto il tema fondamentale, da poter essere interpretate a l'idea base (le 8 battute) utilizza piacere, a volte radicalmente. APCsoprattutto strutture palindrome. Così gli standards, così brani di Tema il cui ritmo “mi é venuto in

7

RecensioneRino Adamo Fiii Quartet “Variazioni su un tema”Rino Adamo, vl Loïc Dequit, p Mauro Gargano, cb Fabio Accardi, drwww.splaschrecords.com (cdh 2505.2)acquistabile su www.jazzos.com Disegni di Pascale Goupy BellacParigi, Bopcitystudio, e Siena, Audiobytesstudio, 2003

Lettera apertacontinua dalla prima pagina

piuttosto che in qualche sala giochi!"; “…la ciliegina sulla torta rappresentata dal patrocinio comunale ad imperdibili appuntamenti culturali quali le sfilate di miss Pisa"; “La Scuola Vorremmo risposte, chiare e immediate:Bonamici è un bene comune”; “Com'è che - come è possibile che un gruppo di ragazzi che CittàLirica spende 30 mila Euro in pochi giorni per suona oltre ogni limite di volume e di decenza sia le audizioni? Perché Bocelli prende 200 mila Euro stato mandato a schiamazzare proprio sopra la per un concerto e nello stesso concerto i nostra scuola, creando danni al proprio udito, professori d'orchestra prendono 40 Euro lordi?”; rendendo il nostro lavoro impossibile? In quale “Un' autorevole rivista scientifica inglese altra parte del mondo oltre che a Pisa accadono pubblicò un articolo secondo il quale il diploma di cose simili? Abbiamo insonorizzato un'aula con pianoforte equivale, in termini di impegno enormi fatiche: non ci possiamo neanche parlare psicofisico, a 2 lauree in giurisprudenza e una in quando al piano di sopra 'suonano'. Perché a noi sia quello della socialità, della ingegneria. 2 ore di concerto equivalgono, in è stata mandata la Polizia e è stata fatta una giustizia, del rispetto per il lavoro, non investe termini di metabolismo, a 8 ore in una catena di denuncia (!) alle ore 21,00, durante le lezioni e seriamente nella cultura musicale? Non è montaggio”; “Colgo l'occasione per denunciare la questi giovanotti a cui qualcuno ha concesso forse il primo e il più credibile patrimonio della medesima situazione di indifferenza nei stanze a titolo gratuito possono invece storia del popolo italiano e toscano in confronti della Scuola di Musica presso la suonare fino alle 2 di notte massacrando se particolare? Cosa vendiamo ai turisti? Un Filarmonica Pisana”; “solidarietà per la gloriosa stessi, noi che lavoriamo e i nostri allievi, oltre pallone? Bonamici, unico esempio di diffusione di che tutto il vicinato? Il quale poi denuncia noi - quanto dobbiamo aspettare per ricevere un cultura musicale moderna nei dintorni di perché nessun altro è rintracciabile aiuto determinante che dia ai cittadini e agli Livorno e Pisa”; “Ho trovato maggiore ufficialmente? ospiti di Pisa la sensazione di trovarsi in una città attenzione alla cultura nel deserto del Cairo”; - Perché nell'immobile dei Frati Bigi l'unica moderna e in linea con le tendenze culturali e “gli enti Locali si sentano responsabili del associazione che paga l'affitto è la nostra, sociali più evolute, agli insegnanti il segnale che futuro di una realtà già consolidata”; “E' invece di ricevere finanziamenti come è si rispetta il loro lavoro e lo si riconosce, agli allievi veramente incredibile, a volte basta fare 10 km dovuto a una così grande e importante realtà il segnale che il loro impegno è davvero per ritrovarsi un altro mondo”.culturale e artistica? importante per loro e per tutti, ai genitori il segnale La raccolta delle adesioni continua: fax: 050 - come è possibile che non si sia trovata in 25 che qualcuno li supporta davvero nella fatica di 540450 ; ema i l : seg re te r i a@l ibe ro . i t ; anni, in una città con decine di migliaia di studenti, continuare a credere nella cultura e nella musica, personalmente o per posta ordinaria: Scuola una sede degna per la nostra scuola? I ai giovani e a tutti il segnale che indichi che sì, è Bonamici, Via Matteucci 20, 56100 Pisa. Italia.Cittadini sanno che in molte altre località toscana meglio suonare Bach o Ellington che spaccare “…E' come bruciare libri in piazza. ci sono piccole scuole di musica che ricevono vetrine? Ci vengano date risposte chiare. Solidarietà alla Bonamici”.centinaia di migliaia di €, sede, supporto Abbiamo un giornale per pubblicarle.

amministrativo, logistico? Rosignano, Cecina, Tra le 600 adesioni pervenute, quasi tutti i Docenti ContinuumCapannori, Montopoli in val d'Arno, Lucca, Prato e allievi Scuola Bonamici e Ottaviano Tenerani, meritano più di Pisa? Evidentemente per chi Direttore e docente Scuola Bonamici; docenti Ist. decide delle sorti di Pisa sì, e forse è vero. Mus.le P.Mascagni Istituzione d'Alta Cultura, - come è possibile che si debba aspettare anni Livorno; Franco D'Andrea, Tino Tracanna, per ottenere il cambio di una lampadina, un Stefano Bollani, Marty D.Werner; 30 Professori chiarimento burocratico, una risposta? d'Orchestra, CittàLirica Orchestra; docenti della - come è possibile che in 25 anni non si sia trovata Scuola di Musica della Soc. Filarmonica Pisana; una forma decente per una gestione in qualche ex allievi, pensionati, professionisti, docenti modo pubblica e professionale, seria, di una universitari; allievi, docenti e funzionari della realtà che nel frattempo cresceva così tanto in Scuola Normale Superiore, insegnanti della qualità e in quantità e che ha sempre tenuto al scuola pubblica, persone da Madrid, Egitto, Usa, corrente tutti - istituzioni e cittadini di questa Olanda, Inghilterra, Francia. Alcuni messaggi: crescita? (Un giornale, un sito, 400 allievi e 40 “Questo paese cerchiamo di farlo andare avanti e serate di musica all'anno possono passare non indietro. Sono con voi”; “ho un figlio e mi inosservati? Per 25 anni?). piacerebbe che andasse a lezione di musica - perché questa città, il cui colore politico si dice

Numero di Iscritti per Anno Scolastico

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Numero delle serate di Saggi per Anno Scolastico

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NUMERO 11ARTICOLI E RECENSIONI

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Continuum - Anno 1, n° 6 (n° progressivo 11)

Direttore responsabile: Francesco Ermini Polacci

Direttore di redazione: Ottaviano Tenerani

Redattori: Monica Cicu, Paolo De Felice, Davide Dente, Silvia

Faggian, Gianna Nuzzo, Andrea Pellegrini Constantini, Elena

Talotta

Editore: Ottaviano Tenerani

Hanno collaborato a questo numero: Liliane Comensoli, Paolo De

Felice, Silvia Faggian, Alessio Rosati, Francesca Spizzirri.

Sede: Via Matteucci, 20 - Pisa - Tel e Fax 050.540450

Sito internet: www.scuolabonamicipisa.it

e-mail:

Le immagini pubblicate sono copyright degli aventi diritto. Il

contenuto di questa pubblicazione è di proprietà degli autori ed è

tutelato dalle vigenti leggi sul diritto d'autore.

Per spazi pubblicitari: 050.540450

Registrazione Tribunale di Pisa n° 17/2002 del 28/10/2002

[email protected]

„ Il Jazz nelle Terre di Mezzo:

Concerti nei Piccoli Comuni della Provincia di Pisa (Provincia di Pisa Comuni di Riparbella, Lajatico, Lorenzana, Crespina, Scuola di Musica Bonamici, Dip.to di Jazz, Pisa Teatro Verdi, Pisa,GoJazzing 2004)email [email protected] , tel 338 63 46 03730 Luglio Riparbella Gabrio Baldacci Trio “Formica” (Gabrio Baldacci, gtr; Giacomo Riggi, vib; Daniele Paoletti, dr)11 Agosto Lajatico, Parco Della Chiesa, V. Roma Tino Tracanna “Tre”15 Agosto Lorenzana, Piazza Tripoli Michela Lombardi Quintet “Small Day Tomorrow” (Michela Lombardi, v; Piero Frassi, p, kb; Luca Giovacchini, gtr; Nino Pellegrini, cb; Riccardo Jenna, dr)21 Agosto Cenaia (fraz. di Crespina), Piazza Don Minzoni Dinamitri Jazz Folklore (Dimitri G. Espinoza, sax; Mirco Mariottini, cl; Emanuele Parrini, vl; Pewee Durante, kb; Andrea Melani, dr)

„ Carta Bianca a Andrea Pellegrini

(Provincia di Pisa Comuni di Santa Luce, Guardistallo, Montecatini Val Di Cecina, Scuola di Musica Bonamici, Dip.to di Jazz, Pisa,Teatro Verdi, Pisa,GoJazzing 2004)emai l segreter iar t is t ica@libero. i t , te l 338 63 46 037, www.andreapellegrini.it 6 Luglio, Santa Luce, esterno Chiesa di S. Lucia: Paul McCandless,Andrea Pellegrini Ainulindale Duo 17 Luglio, Guardistallo, Piazza del Plebiscito: Stefano Franceschini Andrea Pellegrini New Quartet10 Agosto, Montecatini Val di Cecina, Piazza Garibaldi: Andrea Pellegrini - Tino Tracanna Quartetto Toscano, Progetto Macchiaioli

„ VIII Festival Instabile 2004

(Ministero dei Beni e Attività Culturali, Dipartimento per lo Spettacolo Provincia di Pisa Teatro Verdi, Pisa Associazione Italian Instabile Orchestra GoJazzin' 2004)8 Dicembre, Cineclub Arsenale, Pisa, Progetto Beuys con Umberto Petrin9 Dicembre, Cantiere S. Bernardo, Pisa, Progetto Boccioni con Giancarlo Schiaffini e Silvia Schiavoni10 Dicembre, Teatro Lux, Pisa, Holystone Quartet di Daniele Cavallanti11 Dicembre, Teatro Verdi, Pisa, Mimmo Rotella, Tiziana Ghiglioni + Quartetto Zeno De Rossi12 Dicembre, Teatro Verdi, Pisa, Mosaic Orchestra di Giovanni Maier + Anthony Coleman solo13 Dicembre, Pontasserchio, Teatro Rossini, Lezione Concerto con Giovanni Maier Quintetto e Francesco Martinelli (narratore)GoJazzin' 2004 Pisa casa del jazz

Anche quest'anno, fra luglio e dicembre, in tutta la provincia di Pisa sarà „ Volterra Jazz Festivalrealizzato l'ormai noto festival jazz Gojazzin' (direttore artistico (Provincia di Pisa,Comune di Volterra,Associazione Volterra Francesco Martinelli), che riunisce concerti di grande spessore Jazz,Consorzio Turistico di Volterra,Teatro Verdi, Pisa,GoJazzin' 2004)finanziate in parte dalla Provincia, in parte dai Comuni, in parte dal Volterra, Piazza dei Priori, ingresso 12 EuroMinistero, fortemente incentrati sul Jazz italiano. Ecco il programma tel 050 40963, e-mail: [email protected](tutti i concerti iniziano alle 21 30 e sono a ingresso libero eccetto quelli 1 Agosto, Stefano Bollani Piano Solodel Festival Volterra Jazz, ingresso 12 Euro): 6 Agosto, Pietro Condorelli "Quasimodo" Quintetto

8 Agosto, Luigi Tessarollo,Rachele Could 10 Agosto, Mauro Negri Jazz Quartet „ Festival del Lungomonte 12 Agosto, Banzigu Big Band + Charlie Mariano, Special Guest

(Provincia di Pisa Comune di Cascina Comune di San Giuliano Terme Comune di Vicopisano Teatro Verdi, Pisa GoJazzin' 2004)email [email protected] , tel 338 63 46 0377 Luglio Cascina, Paul McCandless Andrea Pellegrini Ainulindale Duo 15 Luglio San Giuliano Terme, Piazza Italia: Andrea Tofanelli Quartet 22 Luglio San Giuliano Terme, Piazza Italia: Les Italiens 4 Agosto Vicopisano, Torre del Soccorso, V.le Brunelleschi: Vittorio Silvestri Quartet

„ VI Festival Jazz di Montescudaio “Il Nuovo jazz Italiano” NJI

(Provincia di Pisa Comune di Montescudaio, Ass.ne Spazio Minerva, Montescudaio Teatro Verdi, Pisa GoJazzin' 2004)email [email protected], www.spaziominervarte.it, tel. 0586.650271Montescudaio (Pisa) (superstrada Livorno Grosseto, uscita Cecina Nord, poi prendere per Volterra) Piazza del Municipio5 Agosto Vittorio Silvestri Quartet “Sinestesia”6 Agosto P. Bronzi S. Ordini Metafonie Duo8 Agosto E. Rodriguez, S. Zanchini, R. Bartoli “Terre di Mezzo” Trio 12 Agosto Tino Tracanna “Tre” (T. Tracanna, sax; Tito Mangialajo, cb; Cristian Calcagnile, dr)13 Agosto Quartetto Piero Bronzi (sax), Stefano Franceschini (sax), Alessandro Riccucci (sax), Daniele Nannini (basso el.)

Cartellone

„ 12 Giugno 2004

David Bacci (piano) e Niki Mazziotta (voce), musiche di C. Deri Scuola Bonamici, Pisa, 050 540450

„ 16 e 18 Luglio 2004 -Festival Opera Barga, Teatro dei

Differenti - Barga (Lu) ore 21,00replica: 29 e 30 Ottobre 2004 Siena, Teatro dei Rozzi ore 21,00 Alessandro Scarlatti: La Caduta de' Decemviri, Dramma per musica in tre atti (1697) Nuovo allestimento e prima rappresentazione in tempi moderniRegia, scene e costumi: Alessio RosatiOrchestra Barocca Il Rossignolosu strumenti originali, Direttore: Ottaviano Tenerani

„ Giovedì 22 Luglio 2004 ore 21.00

Concerto per pianoforte e orchestra KV.467 in Do maggiore di W.A. MozartOrchestra sinfonica della CatalognaPianoforte: David BacciDirettore: Sergio Alafont - San Galgano (Siena), info 050 540450

„ Mercoledì 28 Luglio 2004

David Bacci, pianoforte, musiche di Beethoven, Liszt, Chopin Forte dei Marmi (Lucca), info 050 540450

„ 15-20 Settembre

Vittorio Silvestri - Andrea Pellegrini - Michel Altier - Eric Bretheau quartet, tour in Francia (Vaison La Romaine, St.Siffret, Uzes, Nimes, Gruissan).

NUMERO 11 APPUNTAMENTI