giornalino della scuola primaria “enrico paini” · alla scoperta di tesori nascosti al museo...
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Noi delle seconde, alla scoperta di tesori nascosti
Al Museo Etnografico con Luca
“Al museo etnografico Luca, la nostra guida, ci ha spiegato
che gli oggetti erano esposti, a seconda delle attività che si
svolgevano un tempo in campagna nei diversi mesi
dell’anno”.
“Nelle sale del museo c’erano tantissimi oggetti antichi,
bellissimi e interessanti: vedendoli e ascoltando Luca, ho
imparato le abitudini dei contadini di una volta. Ho
scoperto ad esempio in che modo facevano il burro e il
vino”.
“In ogni stanza del museo dovevamo cercare degli indizi
rispondendo a degli indovinelli: ad ogni risposta giusta,
Luca ci dava un pezzo di puzzle”.
“Luca ci ha detto che tanto tempo fa i contadini a maggio
portavano le mucche nel maggengo e in estate in
alpeggio”.
“Al museo abbiamo anche visto come erano le camere da
letto di un tempo e come facevano a riscaldarsi le persone
che lì abitavano”.
Noi, piccoli casari
In biblioteca con Michele
“Michele, il bibliotecario, ci ha letto due
bellissime storie:
“KUBBE FA UN MUSEO” e
“L’ALBERO VANITOSO”.
“In biblioteca abbiamo anche scritto una
cartolina con il panorama di Ponte e Michele ci
ha insegnato a costruire un segnalibro a forma di
topolino”.
L’unico vero viaggio non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi. (Marcel Proust)
Tutti in trattoria
Con Guido per conoscere i segreti dell’uva e del vino
di un antico palazzo
E per finire... una gustosa merenda
“Infine siamo andati a casa dei nonni
di Chiara, dove ci siamo divertiti un sacco
e abbiamo gustato una merenda a Km 0:
torte casalinghe, panini a scelta, con
salsiccia, marmellata, crema di nocciole,
miele, zucchero e burro...quello che
avevamo preparato noi al mattino.
È stato supermegabellissimo!”
Siete pronti a tornare indietro nel tempo con il mulino di Valfurva?
Noi di terza della scuola Enrico Paini venerdì 20 aprile abbiamo
visitato questo luogo in cui nonni e bisnonni producevano la farina:
mietevano il grano saraceno e, con uno strumento chiamato trèsc, lo
battevano. I chicchi di grano e segale venivano portati al mulino
dove venivano inseriti in un grande imbuto. Qui venivano macinati e
si otteneva la farina. Il pane prodotto qui era di segale e a forma di
ciambella in modo che potesse essere appeso a una rastrelliera per
evitare che venisse rosicchiato dai topi, ma abbiamo visto che si
potevano fare panini di molte forme.
Vicino all’imbuto abbiamo notato una campanella che suonava
quando finivano i chicchi da macinare. Questo mulino è stato
costruito nel 1756 e veniva azionato dall’acqua. Oggi funziona
ancora, ma con l’elettricità. Abbiamo assaggiato il pane e alcuni di
noi lo hanno trovato buono.
(Martina R, Emma, Riccardo P. Franco, Alessandro C, Nicolò,
Alessandro P, Pablo) 3^A e 3^B
Tanto tempo fa le case erano interamente fatte in legno e al piano inferiore si
ospitavano gli animali d'allevamento.
Esistevano mestieri che oggi non sentiamo più: l'arrotino per esempio era una
persona che affilava forbici, coltelli e vari attrezzi.
La casa aveva caratteristiche particolari: a quei tempi si mangiava in camera da
letto perché qui vi era la stufa accesa ed era il locale più caldo della casa; si
passava il cibo dalla cucina attraverso una finestrella che collegava i due locali.
Si dormiva tutti in una sola stanza, sotto il letto matrimoniale era collocato il letto
dei bambini che era costruito con un ingegnoso sistema a scomparsa in modo che
non occupasse spazio durante il giorno.
I topi adorano il formaggio e il salame così i nonni costruivano in legno e metallo
piccole trappole per roditori.
La scuola al tempo dei bisnonni era uno degli edifici più importanti.
All'interno di questo luogo c’erano: una cattedra rialzata per permettere di
sorvegliare la classe, in genere molto numerosa, i banchi e la lavagna girevole. con
la panchetta su cui i bambini più piccoli potevano salire per riuscire a scrivere.
Ancora oggi i ragazzi di allora ricordano le loro cartelle di legno, di cartone, di
stoffa.
Tutto questo si può vedere al museo Vallivo di Valfurva.
(Gabriele, Alberto, Gioele, Sofia G, Ginevra, Alessandro B, Filippo, Sofia C, Samuele)
Il mulino di Valfurva
Al Museo Vallivo di Valfurva
Al laboratorio delle incisioni rupestri, abbiamo incontrato un signore di nome
Gotfried con cui abbiamo realizzato delle incisioni simili a quelle sulla Rupe
Magna.
Vuoi farlo anche tu?
Questo è il materiale:
- un foglio di rame
- dei cartoncini colorati
- un sasso appuntito
- fotocopie con modelli di incisioni
- la colla
- una matita
- delle forbici
Ora ti spieghiamo come procedere:
prendi Il foglio di rame e ponilo sopra il foglio con il modello; ricalca
l’incisione a matita e questa comparirà sul rame.
Batti il quarzo sul rame con la tecnica della martellina.
Incolla il tuo lavoro sul cartoncino.
Utilizza un secondo cartoncino con una finestrella come cornice …
Il gioco è fatto!
(Maia, Alessandro D, Edoardo, Elisa F, Camilla, Anna, Luca, Rocco, Silvio)
3^A e 3^B
La storia della Rupe Magna di Grosio nasce
molti anni fa, quando il professor Pace trovò
delle “coppelle” su una grande roccia a forma
di schiena di balena. Le coppelle sono dei fori
incisi dagli uomini nella preistoria e, secondo il
professore, potevano rappresentare delle
stelle.
Questa roccia è lunga 84 metri di lunghezza e
35 m di larghezza e riporta più di cinquemila
figure incise tra cui animali, uomini e oggetti.
Le figure sono state incise con blocchetti di
quarzo utilizzando la tecnica della martellina,
cioè battendo il minerale sulla roccia.
La rupe è incisa solo da un lato perché in quel
punto batteva il sole: di mattina. Infatti le
incisioni si vedono di più alla mattina.
(Elisa C, Martina R, Elena, Nicola, Pietro, Elisa
M, Tomaso, Riccardo C.) 3^A e 3^B
La Rupe Magna
Le incisione rupestri fatte da noi
Le classi terze e quarte della scuola primaria
“Enrico Paini”, dopo aver sperimentato
praticamente, attraverso la guida di istruttori
esperti nel settore, in che cosa consiste il gioco
dell’EASYBASKET, hanno aderito all’iniziativa
gratuita promossa dalla Federazione Italiana
Pallacanestro. A conclusione del progetto
didattico, gli alunni hanno prodotto, con il
supporto del docente di ed. motoria, un
elaborato artistico che consisteva nella
realizzazione, con creatività e fantasia, della
canotta della Squadra Nazionale di
Pallacanestro. Successivamente, gli elaborati
sono stati pubblicati sul sito ufficiale del
progetto per concorrere, insieme a numerose
scuole italiane, all’estrazione di numerosi
premi. Nessuna classe si è classificata tra le
prime posizioni, ma quel che conta è che tutti
gli alunni hanno partecipato con entusiasmo,
in modo costruttivo e collaborativo ad un
progetto comune.
Tema: il fiume
Noi bambini di terza per
la festa del gemellaggio
abbiamo realizzato
delle barchette che
portavano dei messaggi
di richiesta alle persone
ad avere cura
dell’acqua, fonte di vita.
Sul palco in piazza
Garibaldi abbiamo
danzato e ci siamo
divertiti insieme ad
alcuni compagni e ai
nostri genitori.
Quest'anno abbiamo conosciuto i responsabili del progetto +++PIÙSEGNIPOSITIVI e loro ci
hanno guidato attraverso delle attività, in classe e fuori, ad avvicinarci a una realtà del nostro
territorio. Il percorso del progetto ha avuto come finalità la conoscenza del tessuto sociale
dell’ambiente in cui viviamo e l’individuazione delle modalità in cui ognuno di noi può attivarsi
positivamente nei confronti degli altri.
Venerdì 27 aprile le classi quarte sono andate a visitare, in località Agneda, l'Emporio
+++PIÙSEGNI POSITIVI.
Appena arrivati, Daniela ci ha accolti facendoci sedere su degli sgabelli. Noi ci siamo guardati
intorno e abbiamo notato che nell'ambiente spiccava un po' dappertutto il colore giallo.
I responsabili del progetto +++PIÙSEGNI POSITIVI ci hanno spiegato che hanno scelto questo
colore perchè è solare e trasmette serenità.
Poco dopo noi bambini siamo stati divisi in tre gruppi: ognuno doveva rispondere a delle
domande scritte al centro di un cartellone posto su un grande tavolo.
A prima vista i tre quesiti sembravano semplici ma poi ci siamo accorti che erano difficili e ci
stimolavano a riflettere sul significato del dono e del donare.
Dopo esserci confrontati nei gruppi, aver scritto e disegnato sui cartelloni abbiamo gustato le
nostre merende arricchite da patatine, popcorn, succhi di frutta e caramelle gentilmente offerti
da chi ci ha seguito con pazienza in questo progetto. Samanta infine ci ha illustrato come
funziona l'Emporio e abbiamo simulato l'acquisto di alcuni prodotti con la carta punti.
Per noi questa esperienza è stata importante perchè ci ha stimolato a riflettere sulla vita, a
capire il significato profondo di donare, amare, includere, aiutare e a conoscere meglio la realtà
che ci circonda. Ognuno di noi può vivere, nel corso della sua vita, dei periodi di vulnerabilità
ma non deve vergognarsi anzi deve sempre essere positivo e vedere negli altri una risorsa e
una ricchezza, per poter superare serenamente questi momenti difficili.
IL TASSO HA PERSO LA MEMORIA E NON
TROVA PIÙ LA STRADA DI CASA.
DOVE SARÀ FINITO?
IN GIRO PER IL MUSEO CERCHIAMO LE
TRACCE PER RITROVARLO.
RISOLVIAMO ALCUNI INDOVINELLI E …
FINALMENTE RITROVIAMO E ACCAREZZIAMO
La signora Roberta ci ha
letto alcune storie.
C’era un leone in
biblioteca, c’era un
bambino che non riusciva
a togliersi la maglietta,
c’era Cecino che correva a
comprare le cose che
servivano alla mamma.
NEL CASTELLO DEI LIBRI
Noi abbiamo aperto il nostro giardino
delle storie.
Quando un bambino trova una bella
storia, la legge ai suoi compagni.
Il nostro giardino e la nostra classe si
riempiono di principesse, di gatti, di
mostri, di draghi…
Siamo arrivati in cima alla torre.
Ci sono libri antichi, hanno uno
strano odore. Non vediamo quello
delle pozioni magiche.
CLASSI PRIME
CLASSI PRIME
CLASSI PRIME
A SPASSO CON IL VIGILE…
… A SCUOLA LE STRISCE SONO
DIVENTATE
PER ATTRAVERSARE LA STRADA IN
SICUREZZA USO LE STRISCE PEDONALI.
CON CAPPELLO, PALETTA E PETTORINA
CI SIAMO DIVERTITI A FARE I VIGILI.
INSIEME AL VIGILE ANGELO ABBIAMO RICORDATO LE REGOLE DEL BUON PEDONE.
CLASSI PRIME
MANI IN PASTA
Una mattina siamo andati nei locali
della mensa e abbiamo provato a
fare il pane.
É stato divertente impastare
seguendo le indicazioni delle cuoche
e scegliere le forme dei nostri panini!
A mezzogiorno i nostri panini sono
usciti dal forno belli croccanti e
pronti per essere mangiati! CLASSI PRIME
Noi di seconda, nel mese di marzo, abbiamo visitato il panificio “La bottega del dolce” in via Fiume. Ad accoglierci c’erano Mario, il simpatico il panettiere, e un profumino che ci ha fatto subito venire l’acquolina in bocca!
PANINI A … MERENDA Le classi seconde al panificio
Mario ci ha distribuito un cappellino da panettiere e ci siamo messi tutti al lavoro! Abbiamo preparato la pasta per il PANE versando nell’impastatrice 6 kg. di farina, 200 gr. di lievito, tre litri e mezzo di
acqua e 150 gr. di sale. Alla fine abbiamo aggiunto un ingrediente segreto che ha reso il nostro PANE più goloso: il BURRO.
Eccoci
nel laboratorio ad ascoltare con attenzione … quante
cose interessanti!
Ora che la pasta del PANE è pronta… rimbocchiamoci le maniche! Rosette, tartarughe… faccine… ci è piaciuto tantissimo dare varie forme al PANE ma, soprattutto assaggiarlo! Infatti, mentre aspettavamo che cuocessero i nostri panini, ci siamo seduti sulle ceste rovesciate e ci è stata offerta una deliziosa merenda … naturalmente con PANE fresco, burro e marmellata.
Quando Mario ha tolto i PANINI dal forno li ha rovesciati in grandi ceste per farli raffreddare. Per portarli a casa noi li abbiamo messi, ancora caldi, nei sacchetti di carta.
È stata una bellissima esperienza, abbiamo scoperto tante curiosità sul PANE e soprattutto abbiamo capito che l’ingrediente più importante per fare un PANE veramente speciale è …
FARE IL PROPRIO LAVORO CON PASSIONE!
Se ripensiamo a quel giorno, sentiamo ancora il profumo del PANE … Vorremmo
fare una proposta al signor Mario: <<Perchè ogni giorno all’intervallo non vieni a
portarci i tuoi deliziosi PANINI appena sfornati?>>