giornalino scolastico d'aosta news - penne curiose

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LA NOSTRA REDAZIONE GENTILE DANIELA, PALAZZI FRANCESCA, CUTOLO ALESSANDRO, SAWA EMANUEL, NIEMIEC GESSICA, PERO VIN- CENZO, PIZZA LUIGI, IOVINO ROSAMARIA , FABBROCINO VITTORIA, DURACCIO NINA, DEL GIUDICE LUCIA, CINIGLIO FIAMMETTA, LUCARELLI ILARIA, IERVOLINO ALESSIA, PAGLIARIELLO CHIARA, PICARIELLO FRANCESCA PIA, DI CHIA- RA ALFONSO, MIRANDA RAFFAELLA, BOCCIA SARA, ANNUNZIATA ANASTASIA, KAHN GABRIEL, RAGOSTA MICHELE BENNARDO, ROMANO MAURO. ANNO I N.1 GIUGNO 2013 Direzione - Redazione - Amministrazione: Istituto Comprensivo “D’Aosta”, Viale Augusto, 1 Ottaviano (Na) www.daosta.it Dirigente scolastico : Michele Montella Il Comitato Scientifico: A. Saviano, A. Menna, A. M. Caldarelli Fare il giornale a scuola è un'e- sperienza davve- ro entusiasmante e rappresenta un'occasione uni- ca per avvicinare in modo diverten- te gli alunni alla scrittura e alla multimedialità. La valenza pedago- gica dell'espe- rienza è enorme; il laboratorio di giornalismo si avventura attra- verso sentieri in- terdisciplinari e mira all'acquisi- zione di capacità metacognitive e fantacognitive costituendo l'hu- mus adatto per sviluppare la co- municazione, la socializzazione e l'autonomia. Animati da cu- riosità e dall'a- more per la veri- tà, i “piccoli gior- nalisti” si pongo- no di fronte alla realtà che li circonda con occhi nuovi: la osservano, la a- nalizzano, formu- lano giudizi ed opinioni. Inoltre lo stare insieme a compagni pro- venienti da varie realtà classe, consente ai di- scenti di cogliere il significato e le potenzialità del lavoro di gruppo e della condivi- sione. Nel labo- ratorio di giornali- smo essi hanno la possibilità di imparare a valu- tare, interpretare, scegliere, pren- dere decisioni. Inoltre, favorire il coinvolgimento di una serie di sog- getti anche ester- ni alla scuola e che operano nel territorio costitui- sce un momento sempre nuovo di arricchimento e conoscenza. Per noi docenti seguire tale e- sperienza è un piacere ed un onore: è bello far parte di un grup- po, scoprire e scoprirci come nuove persone ogni volta. Alla fine del lavo- ro c’è l’orgoglio e la consape- volezza di aver prodotto qualcosa di im- portante, qualco- sa che farà pen- sare e riflettere tutti coloro che lo leggeranno. Ottaviano ha nuovo Sinda- co e senza alcun ballottag- gio. Con una netta afferma- zione sui diretti avversari, è stato eletto al primo turno l'avv. penalista Luca Ca- passo, espressione del centro-destra con il soste- gno di ben sette liste. La scelta degli Ottavianesi è caduta sull' ”uomo della gente”, così è stato definito il neo sindaco e così prefe- risce definirsi lui stesso quando afferma che “continuerà ad essere per tutti Luca Capasso “. D'al- tronde c'era da aspettarse- lo, la cittadinanza era stan- ca ed era giocoforza che, dopo un decennio di inerzia da parte di un'amministra- zione di centro-sinistra, l'at- tenzione e i consensi si spostassero su forze nuo- ve. L'eredità raccolta dal nuovo sindaco non è facile. Ottaviano vive una crisi profonda: le imprese di un tempo sono deboli o non esistono più, pochi i nego- zi rimasti, assai ridotto il numero delle strutture per la ristorazione, inesistente tere insieme i pezzi dell’identità civica, non so- lo aprendo ai cittadini, concretamente, le porte del Palazzo della politica, ma organizzando eventi e manifestazioni che possa- no coinvolgere i quartieri, riaccendere l’entusiasmo della gente e ridare forza al senso di appartenenza”. Infine, ritiene che sia fon- damentale riconsiderare i rapporti con il Parco del Vesuvio e definire tutte le misure utili a far sì che l’Ente diventi promotore di turismo: l'ambiente del Somma- Vesuvio non de- ve essere solo difeso nella sua straordinaria originali- tà, ma va aperto alla co- noscenza diretta del pub- blico. Per finire, sottolinea l'urgenza di rendere effi- cace il piano regolatore. Nel fare gli auguri a Lui e alla nuova Giunta, noi ci auguriamo che il paese, spinto dal vento nuovo e sotto la guida di persone competenti e disinteressa- te, possa davvero ripartire. il turismo. A ciò si aggiun- gono vie e piazze deserte, la cattiva illuminazione del- le strade e la desolazione di Via Cesare Augusto, diventata un cantiere im- praticabile. Più rosea, al- meno economicamente, la situazione della frazione di San Gennarello che ha contribuito in maniera deci- siva all'elezione di Capas- so. Tuttavia a fronte di sif- fatte emergenze gravissi- me, il Primo Cittadino non si scoraggia e dice che affronterà le situazioni concretamente con inter- venti di urgenza e settoria- li. Per lui è necessario che gli imprenditori dimostrino spirito civico “ adottando “ le sedi degli istituti scola- stici e gli spazi pubblici oppure che finanzino i la- vori di riordino e di siste- mazione di strutture che possano offrire servizi al- la cittadinanza. “E’ neces- sario, aggiunge, rimet- UN PATTO PER LA SCUOLA a pagina 5 LA SCUOLA OSPITA TOGNOLINI a pagina 7 IL VOLLEY OTTAVIANESE IN B 2 a pagina 13 Il Comitato Scientifico GIORNALE NUMERO UNO (B.Tognolini) Un giornale per bambini io lo so come si fa: se ne prende uno per grandi, se ne butta la metà… E quel mezzo che rimane per metà è carta di pane gocciolato di scritture, per metà è acqua di mare dove nuotano figure. Si fa bene, si fa bello, come un libro, come un gioiello, con il trucco degli autori, dei poeti e illustratori, dei Rodari e dei Piumini, applicato ad ogni foglio: CON LA SCUSA DEI BAMBINI, FAR LE COSE MEGLIO.

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Page 1: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

LA NOSTRA REDAZIONE

GENTILE DANIELA, PALAZZI FRANCESCA, CUTOLO ALESSANDRO, SAWA EMANUEL, NIEMIEC GESSICA, PERO VIN-

CENZO, PIZZA LUIGI, IOVINO ROSAMARIA , FABBROCINO VITTORIA, DURACCIO NINA, DEL GIUDICE LUCIA, CINIGLIO

FIAMMETTA, LUCARELLI ILARIA, IERVOLINO ALESSIA, PAGLIARIELLO CHIARA, PICARIELLO FRANCESCA PIA, DI CHIA-

RA ALFONSO, MIRANDA RAFFAELLA, BOCCIA SARA, ANNUNZIATA ANASTASIA, KAHN GABRIEL, RAGOSTA MICHELE

BENNARDO, ROMANO MAURO.

ANNO I – N.1 GIUGNO 2013

Direzione - Redazione - Amministrazione: Istituto Comprensivo “D’Aosta”, Viale Augusto, 1 Ottaviano (Na) www.daosta.it Dirigente scolastico : Michele Montella

Il Comitato Scientifico: A. Saviano, A. Menna, A. M. Caldarelli

Fare il giornale a scuola è un'e-sperienza davve-ro entusiasmante e rappresenta un'occasione uni-ca per avvicinare in modo diverten-te gli alunni alla scrittura e alla multimedialità. La valenza pedago-gica dell'espe-rienza è enorme; il laboratorio di giornalismo si avventura attra-verso sentieri in-terdisciplinari e mira all'acquisi-zione di capacità metacognitive e fantacognitive costituendo l'hu-mus adatto per sviluppare la co-municazione, la socializzazione e l'autonomia. Animati da cu-riosità e dall'a-more per la veri-tà, i “piccoli gior-nalisti” si pongo-no di fronte alla realtà che li circonda con occhi nuovi: la osservano, la a-nalizzano, formu-lano giudizi ed opinioni. Inoltre lo stare insieme a compagni pro-venienti da varie realtà classe,

consente ai di-scenti di cogliere il significato e le potenzialità del lavoro di gruppo e della condivi-sione. Nel labo-ratorio di giornali-smo essi hanno la possibilità di imparare a valu-tare, interpretare, scegliere, pren-dere decisioni. Inoltre, favorire il coinvolgimento di una serie di sog-getti anche ester-ni alla scuola e che operano nel territorio costitui-sce un momento sempre nuovo di arricchimento e conoscenza. Per noi docenti seguire tale e-sperienza è un piacere ed un onore: è bello far parte di un grup-po, scoprire e scoprirci come nuove persone ogni volta. Alla fine del lavo-ro c’è l’orgoglio e la consape-volezza di aver prodotto qualcosa di im-portante, qualco-sa che farà pen-sare e riflettere tutti coloro che lo leggeranno.

Ottaviano ha nuovo Sinda-co e senza alcun ballottag-gio. Con una netta afferma-zione sui diretti avversari, è stato eletto al primo turno l'avv. penalista Luca Ca-passo, espressione del centro-destra con il soste-gno di ben sette liste. La scelta degli Ottavianesi è caduta sull' ”uomo della gente”, così è stato definito il neo sindaco e così prefe-risce definirsi lui stesso quando afferma che “continuerà ad essere per tutti Luca Capasso “. D'al-tronde c'era da aspettarse-lo, la cittadinanza era stan-ca ed era giocoforza che, dopo un decennio di inerzia da parte di un'amministra-zione di centro-sinistra, l'at-tenzione e i consensi si spostassero su forze nuo-ve. L'eredità raccolta dal nuovo sindaco non è facile. Ottaviano vive una crisi profonda: le imprese di un tempo sono deboli o non esistono più, pochi i nego-zi rimasti, assai ridotto il numero delle strutture per la ristorazione, inesistente

tere insieme i pezzi dell’identità civica, non so-lo aprendo ai cittadini, concretamente, le porte del Palazzo della politica, ma organizzando eventi e manifestazioni che possa-no coinvolgere i quartieri, riaccendere l’entusiasmo della gente e ridare forza al senso di appartenenza”. Infine, ritiene che sia fon-damentale riconsiderare i rapporti con il Parco del Vesuvio e definire tutte le misure utili a far sì che l’Ente diventi promotore di turismo: l'ambiente del Somma- Vesuvio non de-ve essere solo difeso nella sua straordinaria originali-tà, ma va aperto alla co-noscenza diretta del pub-blico. Per finire, sottolinea l'urgenza di rendere effi-cace il piano regolatore. Nel fare gli auguri a Lui e alla nuova Giunta, noi ci auguriamo che il paese, spinto dal vento nuovo e sotto la guida di persone competenti e disinteressa-te, possa davvero ripartire.

il turismo. A ciò si aggiun- gono vie e piazze deserte, la cattiva illuminazione del-le strade e la desolazione di Via Cesare Augusto, diventata un cantiere im-praticabile. Più rosea, al-meno economicamente, la situazione della frazione di San Gennarello che ha contribuito in maniera deci-siva all'elezione di Capas-so. Tuttavia a fronte di sif-fatte emergenze gravissi-me, il Primo Cittadino non

si scoraggia e dice che affronterà le situazioni concretamente con inter-venti di urgenza e settoria-li. Per lui è necessario che gli imprenditori dimostrino spirito civico “ adottando “ le sedi degli istituti scola-stici e gli spazi pubblici oppure che finanzino i la-vori di riordino e di siste-mazione di strutture che possano offrire servizi al-la cittadinanza. “E’ neces-sario, aggiunge, rimet-

UN PATTO PER LA SCUOLA

a pagina 5

LA SCUOLA OSPITA TOGNOLINI

a pagina 7

IL VOLLEY OTTAVIANESE IN B 2

a pagina 13

Il Comitato Scientifico

GIORNALE NUMERO UNO (B.Tognolini) Un giornale per bambini io lo so come si fa: se ne prende uno per grandi, se ne butta la metà… E quel mezzo che rimane per metà è carta di pane gocciolato di scritture, per metà è acqua di mare dove nuotano figure. Si fa bene, si fa bello, come un libro, come un gioiello, con il trucco degli autori, dei poeti e illustratori, dei Rodari e dei Piumini, applicato ad ogni foglio: CON LA SCUSA DEI BAMBINI, FAR LE COSE MEGLIO.

Page 2: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 2 Mondo scuola

Il POF del nostro istituto, “Il Seme

delle Parole” ha contemplato

quest'anno delle progettualità stret-

tamente legate ai percorsi currico-

lari in quanto i soggetti coinvolti nel

processo educativo sostengono

che la comunità debba vivere di un

Progetto Scuola e non debba esse-

re la scuola dei progetti. Si sono

scelti cioè degli approfondimenti

che hanno arricchito i contenuti

programmati, tutti incentrati sull'u-

so della Parola nella comunicazio-

ne. Inoltre sono stati posti in cam-

po i Perditra, cioè percorsi didatti-

ci trasversali alle varie discipline

promossi, a volte, dalle associazio-

ni che intessono relazioni culturali

con la scuola ( Agorà, Archeotta-

viano, LEGAMBIENTE , “Leo Club

Paolo di Mauro”). Tali rapporti sono

stati avviati dopo la firma di

un Protocollo di Intesa che ha pro-

mosso la collaborazione e la siner-

gia con il territorio. I Perditra attivati

s o n o s t a t i i s e g u e n t i :

Germogli: percorsi legati all’

ambiente, alla botanica, al giardi-

naggio, all’ ecologia e alla sosteni-

bilità ambientale, all’informatica

e alle scienze.

Tantimondi: percorsi legati alla

mondialità, alla cittadinanza, alla

nonviolenza.

Tuttestorie: percorsi legati alla let-

teratura, alla lettura, al giornalismo,

alla scrittura creativa.

De Arte: percorsi legati alla musi-

ca, al canto, alla creatività artistica.

Degna di menzione tra queste ulti-

me attività il percorso effettuato dal

Coro stabile dell’I.C.D’Aosta.

I percorsi sono stati realizzati attra-

verso tutte le forme disciplinari, di-

partimentali e di settore ritenute

opportune: teatro, cinema, lezione

frontale, laboratori artistici, musica-

li, motori, informatica e didattica

digitale. Un' esperienza molto si-

gnificativa è stata, senza dubbio,

quella del Progetto Ciliegie. Acro-

nimo imperfetto di Circoli di Lettura

Gen i to r i , C i l iege è s ta ta

un’esperienza di lettura condivisa,

che ha inteso restituire alle fami-

glie un ruolo di centralità nell’ e-

ducazione alle competenze lingui-

stiche e, in particolare, alla citta-

dinanza attiva. La scuola, da sola,

non può assolvere a questo

compito, perché leggere è un affare

di cuore, non solo di mente. Di

qui la necessità di una testimonian-

za costante e affettuosa di colo-

ro che, come i genitori, sono quoti-

dianamente vicino ai ragazzi e cer-

cano di risvegliare in loro il gusto di

raccontare, immaginare, esprimersi,

creare ed essere protagonisti della

costruzione del proprio mondo. Un

altro percorso interessante è stato

il progetto “Crescere felix” portato

avanti dalle classi e dagli insegnati

di tutte le classi Terze della scuola

Primaria in rete con altre scuole del

territorio e con il supporto degli ope-

ratori medici dell'ASL . Il progetto si

è articolato in varie fasi: formazione

docenti attraverso la rete Crescere

Felix; formazione genitori con gli

esperti Asl, itinerario presso le clas-

si con il coinvolgimento di tutte le

docenti dei Consigli e dei genitori. Il

programma parte dalla constatazio-

ne che tra i cinque ed i dieci anni un

bambino su tre è già obeso o in so-

vrappeso e che tra i suoi principali

errori alimentari c’è il consumo di

dolciumi e bibite troppo ricche di

zucchero. Il progetto, volto ad

implementare corrette abitudini

alimentari e a migliorare le dinami-

che relazionali, ha costituito

una significativa occasione di cre-

scita e di coinvolgimento di tutto il

contesto socio educativo scuola,

famiglia, comunità locale, Enti Istitu-

zionali) impegnato a promuovere il

benessere de l bambino e

dell’adulto. Due sono stati i momen-

ti finali del progetto: una prima de-

nominata “Colazione in Cortile per i

Genitori”ed un'altra chiamata

“Verdura party”. Durante il primo di

tali appuntamenti è stato firmato un

“Patto educativo” con i genitori per

suggellare il loro impegno verso

un'alimentazione più sana e corret-

ta, più ricca di verdura e frutta. La

Scuola secondaria ha beneficiato di

due percorsi di potenziamento

delle lingue straniere, francese ed

inglese. In orario aggiuntivo, gli stu-

denti hanno approfondito la lingua

scelta e conseguito la certificazione

DELF o Cambridge.

La Scuola dell’Infanzia, insieme alla

famiglia, costituisce quel terreno fe-

condo in cui si sviluppano i primi ger-

mogli dell'educazione e in cui è cura-

ta la crescita di ogni bambino. Essa

è fondamentale per lo sviluppo della

personalità di ogni discente poiché

presenta tempi distesi e perché ogni

apprendimento in essa avviene in

maniera ludica. Dal primo giorno di

scuola, qui il bambino prende co-

scienza dell’esistenza degli altri, sen-

te di avere gli stessi diritti, inizia a

capire in valore di ruoli e regole nel

pieno rispetto delle differenze

caratteriali e corporee. La conviven-

za con gli altri, il confronto sono

importanti per superare l'egocentri-

smo. Anche il riferirsi a noi do-

centi, figure diverse da quelle

dei familiari,

consente ai pic-

coli di avere una

visione più ge-

n e r a l e

dell’adulto. La

nostra scuola

d e l l ’ i n f a n z i a ,

quest’ anno, è stato il luogo in cui i

bambini hanno potuto svolgere at-

tività finalizzate alla loro crescita.

Sono stati aggiunti percorsi per e-

videnziare giornate, luoghi e incon-

tri. Il giorno della SHOAH ha visto

come protagonisti i nostri bambini

che hanno commemorato questo

triste momento storico attraverso un

racconto, rendendolo

vivo con un’attività che

hanno svolto con alle-

gria e spensieratezza.

Un nuovo percorso

“Operazione scuole

pulite” ha visto i geni-

tori partecipare al mi-

glioramento di alcuni luoghi fonda-

mentali per la scuola, collaborando

alla nascita di una sala polifunzio-

nale per la lettura e l’ informatica.

Un altro percorso fondamentale

è stato: ” LEGGO IN TRAC”,

un'esperienza altamente formativa

che ha visto protagonisti i ragaz-

zi della scuola secondaria impe-

gnati a raccontare storie ai bambini

della nostra scuola e che ha desta-

to interesse e curiosità. Infine, per i

bambini di 5 anni, l'offerta formati-

va è stata arricchita con un corso

di lingua inglese. La scuola

dell’infanzia spera, così di aver

offerto ai propri discenti i

“prerequisiti” che avranno un ruolo

essenziale per gli apprendimenti

del successivo grado d'istruzione.

Il Comitato Scientifico

Page 3: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 3 Mondo scuola

I ragazzi delle classi quarte e quinte della

scuola primaria del nostro istituto, allenati

dall'ins. De Simone Maria Rosaria, lo scor-

so 22 maggio, hanno partecipato, a Pog-

giomarino, alla manifestazione conclusiva

del Progetto Giocosport gareggiando in

quattro discipline: corsa veloce, staffetta,

percorso misto e tiro alla fune.

Il Preside ha ricevuto tutti gli atleti

partecipanti, che gli hanno consegna-

to la targa commemorativa, e si è

complimentato per i risultati ottenuti.

MEDAGLIA D'ORO

percorso misto femminile

Maria Kiziuk (IV C)

MEDAGLIA DI BRONZO

percorso misto maschile

Vincenzo Tufano ( IV C)

MEDAGLIA DI BRONZO

Tiro alla fune

Angelo Perrella (V E) Alessandro Bifulco (V E) Giuseppe Carillo (IV B)

Il medagliere

Permettere agli studenti di

connettersi e di lavorare con

partners online in tutta Euro-

pa, su di un progetto comu-

ne, è il modo migliore per in-

ternazionalizzare l’istruzione

e prepararli a vivere nel 21°

secolo. E’ l’esperienza che

alcuni alunni dell’I. C.

“D’Aosta” hanno fatto durante

l’anno scolastico aderendo al

Progetto e-Twinning “Save

Europe, make it a better pla-

ce”. Il progetto, che ha come

tema l’ambiente e i suoi pro-

blemi, non è altro che un pro-

logo al futuro progetto Come-

nius, a cui la scuola si è can-

didata. Gli studenti hanno

preparato una presentazione

della scuola e, dopo aver ap-

profondito la conoscenza

dell’Italia, hanno illustrato e

dato notizie ai loro amici eu-

ropei sulla vetta più alta,

il fiume più lungo, i luoghi

più famosi del nostro Paese.

L’attività didattica più signifi-

cativa è risultata l’incontro via

Skype con la scuola polacca

di Staszow. Gli alunni dell’ins.

Anna Maria Caldarelli, mem-

bro del progetto, hanno spe-

rimentato le loro compe-

tenze in lingua inglese par-

lando con un gruppo di alunni

dell’ins. Justyna Szczepań-

ska che, insieme all’ins. Ro-

sitsa Dimova, di origine bul-

gara, è stata la proponente

del progetto. Le altre na-

zioni che partecipano al

progetto sono: il Portogallo,

la Spagna e la Gran Breta-

gna. Il contatto virtuale po-

trebbe diventare reale il pros-

simo anno se la candida-

tura presentata avrà un

esito positivo. Allora,

incrociamo le dita!

La Redazione

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Giugno 2013 4 Territorio

Le passioni nascono per caso e si alimentano nel tempo con l'a-more. Quella dei fratelli Antonel-lo e Lucio Mazza è una passione vera nata da una scoperta casu-ale nel 1992 e che si è alimenta-ta con quell'amore che solo l'at-taccamento al paese natio può generare. In quei tempi, doven-do catalogare dei documenti di un loro zio, Michele Mazza, essi rinvennero delle foto di Ot-taviano dopo l'eruzione del

1906 e copie di giornali dell'epo-ca. Da qui è nata la ricerca di foto e documenti presso rigattieri prima napoletani e campani e poi di altre regioni che li ha por-tati poi ad entrare nel giro delle aste e dei convegni filatelici e numi-smatici. Oggi l'archivio in loro possesso conta circa 300 foto e cartoline su Ottaviano, rigo-rosamente in bianco e nero, risalenti alla fine dell'Ottocento,

agli anni post eruzione 1906 fino al 1970. Si tratta soprattutto di foto riguardanti paesaggi e zone del paese, ma la collezione con-ta anche foto di eventi. Si parte dalla collezione del Maggiore De Marchi, braccio destro del Gene-rale Durelli, alle foto relative alla ricostruzione post eruzione, ai fantastici vetrini delle foto stereo-scopiche di vedute di Ottaviano. A queste si aggiungono copie di giornali francesi ed inglesi

di inizio Novecento e antichi do-cumenti riguardanti la storia di Ottaviano. Tra questi un libretto contenente l'istituzione del liceo pareggiato G. Leopardi del 1905, un annuario dell'epoca in cui era Podestà di Ottaviano un avo dei Mazza, Pasquale Mazza, e co-pie de “ L'Illustrazione Italiana”, “Le Monde” e “Le Pelerin” degli inizi del '900, con articoli sul no-stro paese dopo l'eruzione del 1906.

Il Comitato Scientifico

Page 5: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 5 Territorio

La finalità ultima sottesa al no-

stro POF è la realizzazione di

una scuola intesa come cittadel-

la educante. Per esser tale un'i-

stituzione scolastica non può

operare in modo avulso dal terri-

torio e dagli enti o agenzie edu-

cative preposte a governarlo o

atte a promuoverne le risorse.

Ecco la ragione per cui il nostro

Preside ha organizzato un incon-

tro sia con le associazioni locali

che con i vari candidati a sinda-

co, per verificare la possibilità di

trovare connessioni tra i loro

programmi, la questione dell'e-

ducazione e le istanze sempre

più pressanti che ogni giorno si

presentano a scuola. L'iniziati-

va, oltre ad essere stata inno-

vativa, ha creato i presupposti

per future collaborazioni e si-

nergie di risorse. Per noi opera-

tori scolastici e per i nostri di-

scenti ha costituito un'esperien-

za unica il fatto di aver potuto

incontrare i futuri amministratori

del nostro paese che, con gran-

de disponibilità, hanno ac-

consentito a sottoscrivere

una carta d'intenti per individua-

re strategie e percorsi mirati e

per consentire alla scuola di

avere strutture sicure, arredi e

servizi efficienti. I vari candidati

a sindaco, oltre ad esporre i

punti del loro programma atti-

nenti alle politiche giovanili,

hanno dato molta importanza al

mondo della scuola. Sono ve-

nute fuori iniziative interessanti

tipo la realizzazione di punti wi-

fi per favorire l'aggregazione

sociale, il ripristino di strutture

sportive esistenti e mai conclu-

se (piscina comunale, palazzet-

to dello sport, campi ), la realiz-

zazione di una biblioteca, affi-

dandone la gestione a privati e

ad associazioni locali ed offrire

servizi a costi ridotti.

Quella del preside Montella è

stata una sfida raccolta dal

nuovo sindaco di Ottaviano,

l'avv. Luca Capasso che ,

all'indomani del suo suc-

cesso elettorale, ha visita-

to la nostra scuola e

tutte le istituzioni scolastiche

del territorio per toccare

con mano le difficoltà in cui

esse versano quotidianamente.

La tradizione orale raccolta e soste-

nuta da Padre Luigi Saviano, gran-

de studioso e storico del nostro pa-

ese, vuole che Giacomo Leopardi si

sia fermato per ben due volte ad

Ottaviano durante i suoi viaggi ver-

so Torre del Greco dall'amico Ra-

nieri. La tesi è avvalorata dal ritro-

vamento di documenti del 1905 con

cui si intitolò il Liceo Ginnasio di al-

lora al famoso poeta di Recanati.

Questa è la ragione per cui nel

chiostro del convento, che

ospita la sede centrale della nostra

scuola, è presente una lapide

in memoria dei soggiorni

del Leopardi ad Ottaviano.

A conclusione dell'anno scolastico,

il Preside e gli Organi Collegiali

dell'I.C. D'Aosta hanno voluto da-

re un segnale e avviare simbolica-

mente, con l'affissione di una tar-

ga, l'intitolazione del chiostro al

Poeta de “La Ginestra”. La cerimo-

nia di intitolazione ha rappresenta-

to uno dei momenti più emozio-

nanti del bistrot letterario, tenutosi

nel chiostro, avente per titolo “Se

le parole dicessero i sogni”. E' sta-

ta una serata coinvolgente in cui

si sono alternati varie esibizioni di

danza, musica, canti, letteratura

alla presenza di tanti ospiti. Ragaz-

ze e ragazzi hanno incrociato di-

scorsi in Inglese e in Francese

con grande maestria e tanti do-

centi, pieni di forza e di allegria,

hanno offerto il loro tributo alla

riuscita della serata. Un ele-

gante buffet di esclusivi dol-

ci e raffinati vini ha fatto da

contorno all'evento. Presente il primo cittadino, Luca Ca-passo, Don Vittorio Garzo-ne e tanti nomi noti della cultura ottavianese.

Il Comitato Scientifico

Page 6: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 6 Attualità

la caratteristica principale del

bravo giornalista. Una volta costi-

tuita la redazione, tutti i ragazzi in

essa impegnati sono stati invitati a

disegnare le “Penne” . Sono venuti

fuori dei disegni bellissimi con pen-

ne personificate che ora compaio-

no nel nostro giornale e caratteriz-

zano le varie rubriche. Le penne

presenti nella testata costituiscono

il logo del nostro giornale e sono

particolarmente colorate. Una ha

un abito tricolore perché vuole evi-

denziare e promuovere il senso di

appartenenza e l'attaccamento al

territorio italiano, mentre l'altra ve-

stita con un abito un po' orientale

sta a testimoniare una forte apertu-

ra all'interculturalità e alla coope-

razione.

A seguito del provvedimento di di-

mensionamento che ha ridisegnato

la rete scolastica ottavianese, il Pre-

side e la comunità scolastica

dell'I.C. D'Aosta hanno sentito la

necessità di realizzare un logo che

identificasse la nostra istituzione

sul territorio. Così è nato un simbolo

che è frutto di un lavoro in cui l’arte

e la creatività si sono sposate con

le finalità pedagogiche perseguite

dalla scuola. Esso rappresenta un

albero, fonte della vita e tipico sim-

bolo della paternità educativa, che

presenta la chioma formata da lette-

re e numeri, invece che da foglie.

La rappresentazione di base è stata

rielaborata attraverso l’idea che le

radici della conoscenza fanno sboc-

ciare gli strumenti essenziali, grazie

ai quali l’essere umano si esprime:

le parole e i numeri. Da essi ogni

alunno apprenderà a trarre la nar-

razione della propria vita e a creare

i discorsi che possano costruire li-

bertà e civiltà. Le radici dell’albero

spuntano dalla silhouette della città

di Ottaviano, di cui si riconosce

chiaramente il santuario di San

Michele Arcangelo, patrono della

comunità dei credenti. La città rap-

presenta l’humus nel quale cre-

sciamo e di cui ci alimentiamo; è il

sostrato profondo delle nostre tra-

dizioni, delle consuetudini e dei

valori civili a cui riferirci. E’ anche il

luogo da cui dobbiamo trarre novi-

tà di atteggiamenti e di vita, al fine

di migliorare la vita del territorio ed

estirpare i semi di violenza e di in-

vivibilità che sono ancora presenti

e diffusi. Su uno dei rami è appol-

laiato un bambino, intento a legge-

re un libro, perché dall’albero della

conoscenza tutti traggono linfa per

partecipare alla vita del mondo e

della storia. Ciò ci fa capire anche

quanto per noi sia importante la

lettura e il libro.

Per ultimo la nostra attenzione si

ferma su un aquilone che dalla

chioma dell’albero vola verso l’alto;

chiaro riferimento al desiderio di

libertà e di pura gioia

della vita che caratterizza il

bambino e la profonda inte-

riorità delle donne e degli

uomini che abitano la terra.

All'inizio dell'anno scolastico, pri-

ma che iniziasse il percorso di

giornalismo, si è presentata la ne-

cessità di dare un nome alla no-

stra testata. Allora il Preside

Montella ha pensato che, in modo

democratico, dovessero espri-

mersi tutti gli alunni delle ultime

classi della Sc.Primaria e i ragaz-

zi della secondaria. In un primo

momento sono state avanzate

varie proposte, poi si è passati

alla fase della votazione ed infine

c'è stata la scelta. Questa è cadu-

ta sul nome “D'Aosta News . L'ag-

giunta al titolo di “Penne Curiose”

è stata fatta dalle docenti a cui è

stato affidato il compito di portare

avanti il laboratorio di giornalismo

in base al fatto che la curiosità è

Il Comitato Scientifico

La Redazione

Page 7: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 7 Cultura

Nei giorni 21 e 22 Maggio la nostra scuola ha avuto la gran-de opportunità di conoscere u-no dei più famosi scrittori per l'infanzia dei nostri tempi: Bruno Tognolini. Lo scrittore, famoso per aver scritto le sceneggiatu-re e aver raccolto i successi di programmi famosi per bambini come “L'Albero Azzurro” e la “Melevisione”, ha scelto di es-sere poeta rapsode e di girare in tutte le scuole d'Italia per dif-fondere la sua produzione poe-tica. La visita nella nostra scuo-la ha previsto due momenti: u-no per gli adulti, insegnanti e genitori presso l'ISIS De' Medi-ci ed un altro, il giorno succes-sivo, per gli alunni del nostro istituto gemellati per l'occasione con l'I.C. Summa Villa di Som-ma Vesuviana. Lo scrittore ha catturato l'atten-zione di grandi e piccini ed ha spiegato cosa significa per lui fare poesia. La forza della poe-sia sta nel linguaggio misterico. Tognolini dice che il poeta non deve avere una preparazione

accidentale, deve essere colto per guardare la realtà con gli oc-chi “spalancachiusi”. Per lui l'uo-mo che scrive con gli occhi chiu-si guarda solo a se stesso, non è attento alla realtà; invece, chi scrive con gli occhi spalanca-chiusi sogna e fa sognare chi legge. Solo in tal modo a lui si aprono orizzonti sconosciuti e si trovano le soluzioni ai problemi della vita. Nella sua relazione, divertente è stata la spiegazione delle “chimere linguistiche”, parole na-te da approssimazioni linguisti-che e da assonanze, forme erra-te che si ricordano facilmente perché sono “paroline staminali”, cioè parole destinate ad evolver-si verso vari significati. Il poeta sardo dà grande valore alla mu-sicalità delle parole nonché alla posizione e alla ripetizione delle vocali. Questa infatti è stata la tecnica che ha seguito per scrivere le sue filastrocche e i testi del-le canzoni in italiano de “La Gabbianella e il Gatto”.

E’ lei Bruno Tognolini?

Lo scrittore per bambini?

Il poeta delle rime

delle tante filastrocche

un po’ matte, un po’ sciocche;

delle mille poesie

tanto tanto divertenti, tanto tanto

interessanti

Cosa rimane di un poeta e della sua poesia, dopo averne incon-trato l’estro e la fantasia? Un senso di nostalgia coglie l’interiorità e la mente e soprat-tutto rinasce indomito lo strano desiderio di ricreare le condizio-ni che hanno permesso il mira-colo dell’incontro. Noi, chi eravamo, chi siamo? Una scuola con tante attese, tanti problemi aperti, ma an-che tanti desideri sepolti, tan-ta voglia di far emergere dal sonno la creatività che ci inva-de, il bene che non sappia-mo di offrire, la benefica tentazione di provare a rimet-tersi in gioco, di sperimen-tare, di non perdere per sempre quello che siamo stati per gli altri e che potremmo an-cora essere. Infine siamo una nave di bambini e di ragazzi che naviga im-perterrita, malgrado le tempeste e le insicurezze. Il poeta chi è stato, chi è? Una specie di folletto dal-la criniera grigia e bianca, uno hobbit, uno spiritello shakespeariano che vaga per i boschi d’ombra e i prati di sole.

di permettere alla nostra interio-rità di vincere le paure, le incer-tezze, i pensieri cattivi di non essere all’altezza, di non poter fare ciò che invece siamo chia-mati a fare. Giocare con i nostri alunni, in-namorarsi dello scambio intel-lettuale, riassaporare l’eccitazione della novità, del non ancora fatto, del non anco-ra detto, delle parole che sosta-no in noi e cercano le strade per uscire all’aperto, diventa il richiamo profondo di un dio dell’educazione che ci abita e che non abbiamo ancora ascol-tato abbastanza. Un poeta ci ha insegnato che è importante ripartire e non ap-prodare.

E’ stato il pittore di uno sfondo dove ci ha chiesto di riprenderci la dignità del nostro lavoro, condividere l’affetto dei compagni di viaggio, ar-ricchirci l’uno con l’altro delle nostre

nostri ideali di cambia-mento, di rinnovamento. Da oggi rimettersi a studiare per trovare il modo di avvici-nare l’alunno pensieroso, di

sapienze, di tutte le sapienze che siamo stati in grado di produrre fi-nora. L’incontro fra questi due sog-getti, uno collettivo e comunitario, un altro singolo e aperto al mondo, ha creato un momento di af-fettuosa magia; ha fatto bale-nare il mondo sommerso del-le nostre attese più pure e soprattutto ha dato forza ai

colmare il bisogno di essere ama-ti dei nostri ragazzi, di diventare esploratori di mondi umani piccoli, ma più grandi del nostro futuro, ci sembra meno difficile e più alla nostra portata. Resta il compito di non lasciare riaddormentare lo spirito del navi-gatore, del timoniere che ogni in-segnante è o deve diventare,

Il Preside Michele Montella

piene di cento emozioni

dalla rabbia, al rancore,

all’amore?

Scriva ancora, caro amico.

Lei è grande, glielo dico,

ma ha un cuore birichino

che lo rende sempre bambino!

La Redazione

Classe IV B

Page 8: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 8 Penne curiose

Parole, parole, parole,

c’è chi parla troppo,

c’è chi parla poco,

come “Il Gigante senza parole”.

“Il seme delle parole”

tra l’erba e le viole

fa crescere un albero

con le foglie – parole: parole dure,

parole belle

parole d’amore e

“Un albero è il mio cuore”.

Parole senza significato

parole vuote, inascoltate

e in un momento

sono “Parole al vento”.

Parole scritte, parole lette,

parole chiare,parole che servono a

raccontare

a presentarci, a comunicare,

parole per “Narrarsi agli altri”.Parole

importanti, parole interessanti,

“Parole tra noi leggere”,

parole tra noi non dette,

parole che cadono nel vuoto,

parole che non si capiscono

e volano nel cielo lontano.

Parole, parole, parole, parole che

ci allontanano

o che ci fanno

prendere per mano.

Classe IV B Classi V D– E

Page 9: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 9 Penne curiose

Caro Mimmo, ci è stato raccontato che eri un medico molto bravo

e generoso, che sei stato ucciso sotto gli occhi di

tua madre per mano di delinquenti...Dovevi essere

davvero una presenza scomoda per loro che, evi-

dentemente, temevano la tua parola e la forza del-

la giustizia. Tu hai cercato di rassicurare tutte le

persone che avevano paura. Per noi sei stato un

grande uomo, un esempio ricco di tante qualità co-

me l’onestà e la verità, Ti porteremo sempre nei

nostri cuori... Grazie per il tuo sacrificio, per quello

che hai fatto per noi.

Caro Don Peppino, oggi scriviamo in Tua memoria e ti ricordiamo co-

me una delle tante vittime dell’illegalità. Il nostro

Stato ha dedicato il 17 marzo al ricordo della vitti-

me della mafia. Tu sei e sarai sempre una persona

molto importante, un grande sacerdote che è stato

ucciso dalla camorra. Tu avevi un grande deside-

rio: volevi aiutare la gente, invece la camorra non

voleva che i ragazzi diventassero persone oneste

e perbene. Così fosti ucciso con molti colpi di pi-

stola che ti raggiunsero al volto e al cuore. Tu sa-

pevi che avresti potuto morire e pronunciasti que-

ste parole al tuo assassino: “Ti stavo aspettando” ,

parole di pace, di perdono e moristi con un bel sor-

riso. Ci dispiace molto che sei morto, perché avre-

sti potuto fare tante altre cose importanti special-

mente per i giovani. In televisione hanno detto che

forse ti faranno Beato perché sei stato un uomo da

imitare, un santo.

IL GABBIANO COLORATO C’era una volta un gabbiano tutto colorato che an-dava in cerca di un mare pulito, ma andò in tutto il mondo e non ne trovò uno adatto a sé. Un giorno una bambina gli chiese perché fosse triste. Il gab-biano si confidò con lei e allora la bambina , per incanto, si trasformò in una fata bellissima. All’improvviso arrivò un vento forte che trasportò il gabbiano in un mare trasparente e pieno di pesci che danzavano felici. Là il gabbiano ritrovò la sua famiglia e visse per il resto della sua vita, felice e libero. Testo di Luca Capasso classe IV C

I sentimenti a colori Di sentimenti ce ne sono tanti: mille colori e poi tanti canti. La tristezza è di colore nero, anche se sei un bambino sincero. L’allegria è di mille colori E riempie mille cuori. L’amicizia è di colore rosa, perché per giocare non si riposa. Poi c’è la rabbia che è di colore Rosso! Vuol dire che sono Arrabbiato a più non posso. La gioia è di colore bianco, come la neve, perché rende il giorno più lieve. C’è poi la felicità, che è di colore Argentato e fa riempire tutto il prato. Poi c’è l’amore… Quanti colori sono? Tanti! E ce ne sono di altri sentimenti! Io li vorrei cantare ai quattro venti! Emiliana Intagliatore IV C

Tutti bambini hanno dei diritti:ce l'ha detto la mae-stra ed esiste una Carta scritta apposta per difen-derli. Tutti i capi delle Nazioni hanno fatto delle riunioni : hanno detto e hanno scritto sui diritti dei bambini. Quando gioco al girotondo penso che a questo mondo c'è qualcosa che non va: ci sono tanti bambini abbandonati senza mamma né papà. C'è chi non può andare a scuola , chi giocattoli non ha, e c'è pure chi si ammala e il medico non ha, chi lavora in strada e non ne ha l'età, chi subisce una tortura o l'amore è costretto a far. C'è chi muore appena nato, chi non è vaccinato. C'è chi è sfortunato perché nato handicappato. Chi è solo e torturato, ogni giorno maltrattato. Ma ora sarà sicuro e con la Carta avrà un futuro. Classi V sez.B-C

PERCHE' LE ROSE HANNO LE SPINE Tanto tempo fa c'era un piccolo principe che viveva in un castello con un giardino pieno di rose dove lui andava a giocare. Un giorno, mentre giocava tra le rose, una decina di porcospini lo volevano mangiare. Le rose per difenderlo crearono una barrie-ra contro cui andarono a finire i porcospini conficcando le spine nelle rose. Da allora le rose hanno le spine e non pun-gono se le tocca un bambino. Anna Arpaia III C

VORREI Vorrei che il mondo

non fosse più tondo.

Vorrei che le stelle

fossero ancora più belle.

Vorrei che ogni bambino

donasse il suo cuore

e che l'amicizia

si trasformasse in amore.

Alessandra Rosa Sessa III D

Classi V B-C

Cutolo Carla III D

Page 10: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 10 Cultura

ha spiegato che i Leo sono un'associazione di servi-

ce che opera sul territorio da 11 anni, nata per vo-

lontà del Dott. Giuseppe Di Mauro, dopo la morte

del figlio Paolo. Il club si autofinanzia con le sotto-

scrizioni dei soci e, per realizzare le opere di benefi-

cenza che si propone, organizza degli eventi : sa-

gre, tombolate, cocktail. Poi i fondi raccolti vengono

impiegati per le varie destinazioni. Pregevole è stato

l'impegno dei giovani che ne fanno parte per abbel-

lire ed arredare la biblioteca della sede D'Aosta.

Uno di loro ha persino donato alla scuola un'enci-

clopedia.

“Il percorso è nato dalla necessità di offrire agli a-

lunni un’occasione di crescita culturale, attraverso

metodologie più operative e mirate alla realizzazio-

ne di attività interattive – è stato spiegato dai pro-

motori dell’iniziativa. Noi abbiamo voluto aiutare so-

prattutto i ragazzi più bisognosi di attenzione”.

Cultura e solidarietà: ecco un binomio importante

per poter promuovere quanto di bello c'è sul terri-

torio e spesso viene dimenticato. E' questo uno

degli obiettivi del Club Leo San Giuseppe Vesu-

viano “Paolo Di Mauro” che quest'anno ha sotto-

scritto un protocollo d'intesa con la nostra scuola

per realizzare una sala – biblioteca nella sede

centrale dell'istituto di via Cesare Augusto e per

diffondere l'amore per la lettura. Il progetto è stato

appoggiato subito dal Preside Montella, sostenito-

re convinto della forza della lettura come strumen-

to valido per innescare a scuola forme di democra-

zia e cooperazione. Così dopo giorni di intenso la-

voro, a metà aprile, è avvenuta l'inaugurazione

della sala.

La redazione ha incontrato la Presidente del club

Leo, la dott.ssa Rita Nappo che, con grande dispo-

nibilità, ha accettato di sottoporsi ad un'intervista.

La giovane professionista, laureata in giurispru-

denza e vincitrice di uno stage per il Sole 24 Ore,

La Redazione

Page 11: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 11 Incontri

Conoscere Vincenzo Russo è dav-vero un onore, leggerlo è un piace-re. E' la sensazione che abbiamo provato avendolo ospite nel nostro paese, presso il Circolo Principe d'Ottajano, allorché è venuto a presentare la sua opera. Poeta ed umorista sensibilissimo di San Giorgio a Cremano, impegnato nel sociale, Vincenzo Russo è autore di “Che bello lavorare!”, un roman-zo in cui, con coinvolgimento e do-vizia di dettagli, si racconta il trava-gliato percorso di caduta e rinasci-ta di una giovane donna, Marirò, inizialmente destinata a una vita piena di successi e poi condannata a subire tutte le vessazioni tipiche del mobbing: retrocessione sul la-voro, imposizione di regole ingiu-ste contrarie alle norme contrattua-li,minacce, isolamento. La tematica ci ha portato ad approfondire il termine mobbing, parola che deri-va dal verbo inglese ‘to mob’: “aggredire qualcuno in modo col-lettivo. L’espressione ha poi trova-to la sua collocazione proprio per descrivere questo tipo di situazio-ne nell’ambito della sfera lavorati-va, allorquando si realizza – senza che a volte si possa addirittura in-dividuare un vero momento scate-nante – una situazione conflittu-ale caratterizzata da comporta-menti che siano esplicitamente

o implicitamente oppressivi, umi-lianti e minacciosi, realizzati in maniera comunque sistematica e protratta nel tempo. Il mobbing nasce spesso da situazioni che all’inizio normali; l’amico, il com-plice, il galante, il gentile, il dispo-nibile che inizialmente appare un vero punto di riferimento e poi (pian piano o anche improvvisa-mente) si trasforma in quanto la sua vittima non appare mo-dellabile con la immediata facili-tà con cui lo sembrava all’inizio.

monte tanto più potrà subire de-terminate conseguenze, con cor-relativo nesso tra l’azione mob-bizzante e danni alla salute. Questa è la storia di Marirò, una giovane entusiasta della vita e del lavoro, che finisce vittima di pressioni e soprusi da parte dei superiori finché non trova in se stessa e nel suo profondo senso di giustizia le chiavi d'accesso per una risalita morale e profes-sionale, che diverrà paradigmati-ca anche per altri lavoratori.

In uno dei laboratori po-meridiani la redazione ha incontrato il dott. France-sco Gravetti, noto gior-nalista del Mattino e di un giornale on line “www.comunicareilsociale.com” che conta circa duemila/tremila contatti al giorno. Il giornalista ci ha messo subito a nostro a-gio e ci ha consentito di fargli le domande che ave-vamo preparato. Abbiamo saputo che è laureato in Lettere e che ha rinunciato ad essere insegnante per diventare un giornalista. Per lui esserlo, significa avere una grande passio-ne per la verità e tanta curiosità. Ci ha spiegato come bisogna strutturare un articolo seguendo la regola delle cinque W e ci ha detto che per scrivere un articolo bisogna attin-gere le notizie da fonti at-tendibili e sicure. L'articolo non deve contenere la no-stra opinione ma, se scrit-to in modo esaustivo ed interessante, può far cam-biare quella degli altri che

lo leggeranno fino alla fine. Un altro incontro significati-vo è stato quello con Gen-naro Di Gennaro e Fabiana Pirone de Il Confronto , il giornale locale che, con ca-denza mensile, da 5 anni esce ad Ottaviano. I due gio-vani giornalisti ci hanno rac-contato che il giornale è nato per documentare tutti gli e-venti che accadono nel pae-se. La redazione del Con-fronto conta all'incirca 10 giornalisti che, oltre alla cro-naca del territorio, si occupa-no di varie rubriche: musica, psicologia...Originariamente il loro giornale contava quat-tro pagine; oggi, invece, ne ha otto. Se succede qualco-sa sul territorio essi cercano di essere sul posto oppure, se non è possibile, cercano di documentarsi sull’evento accaduto. Non c’è una ge-rarchia all’interno della loro redazione ma molta demo-crazia e condivisione. Per diffondere il loro giornale, i giovani del Confronto fanno opera di volantinaggio: cioè distribuiscono il loro numero mensile gratuitamente. Ne

stampano più o meno 3000 copie che vengono distri-buite nei bar e nei gazebi fuori le chiese di San Fran-cesco in piazza Municipio e a San Gennarello. Il giorna-le va avanti grazie al contri-buto dei soci e agli sponsor. Il “Confronto” nasce con un’associazione ONLUS di cui oggi è presidente Fabia-na Pirone. Non ha scopi poli-tici. Se quindi un membro dell'associazione vuole fare esperienza politica e candi-darsi, deve dimettersi dall'associazione. A loro si deve l'organizzazione del confronto tra i candidati a sindaco in cui sono stati se-guiti i seguenti criteri: do-manda uguale per tutti i can-didati, tempo limitato (due minuti), possibilità di replica limitata (massimo tre repli-che a candidato), appello finale con divieto di nomina-re gli altri candidati, doman-de provenienti dai comitati elettorali incrociate o rivolte ad un altro candidato sorteg-giato.

Allora il lavoratore inizia a diven-tare un bersaglio sempre più al centro del mirino e gli attacchi ini-ziano a diventare personali, si tra-valica nelle offese, negli inutili ri-chiami, nelle umilianti e prete-stuose attese dietro le porte (dove magari gli altri entrano ed escono senza bussare…), con punizioni, torti, piccoli e grandi soprusi….Ogni persona manife-sta una diversità di reazione in base alle proprie caratteristiche e tanto più fragile sarà stato a

La Redazione

Il Comitato Scientifico

Page 12: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 12 Musica, arte e spettacolo

L'8 maggio scorso, in occasione del concer-to di musica leggera organizzato per i fe-steggiamenti in onore del Santo Patrono, parte della nostra re-dazione è stata ospite del noto cantante Sal da Vinci per un' inter-vista. Il tempo trascor-so con la star è passa-to velocemente e la chiacchierata è stata una bella esperienza. Muniti di penna ed a-gendina e in compa-gnia di una delle no-stre insegnanti, abbia-mo sparato a raffica domande di ogni sorta al cantante, che, con molta simpatia, ha ri-sposto senza aver re-more a ciò che abbia-mo chiesto sulla sua vita e sulla sua carrie-ra artistica. Salvatore Michael Sor-rentino, questo è il ve-ro nome di Sal Da Vin-ci, nasce il 7 aprile del 1969 a New York dove suo padre, Mario Da Vinci, interprete della sceneggiata napoleta-na, era impegnato in una tournèe. Grazie a suo padre, che era so-lito portarlo con sé nei vari teatri dove si esi-biva, Sal è riuscito ad entrare nel mondo della musica e a conoscere e a la-vorare con grandi arti-sti. Il successo gli arri-va inatteso con “C'era una volta... Scugnizzi” dove rie-sce ad esprimere il

meglio di se stesso in-terpretando le meravi-gliose canzoni scritte da Claudio Mattone ed Enrico Vaime. Da quel momento in poi gli im-pegni di lavoro si sono moltiplicati ed è arriva-to un ottimo piazza-mento all'edizione di Sanremo 2009. Il 2012 è stato l’anno del ritor-no di Sal Da Vinci, con il nuovo disco “E’ Così che Gira il Mondo”e con l'omonimo spetta-colo teatrale che ha raccolto molto succes-so e consensi. Sal ci ha detto che “la musica è un impegno

continuo e che se qualcuno entra in que-sto mondo non dovreb-be mai uscirne”. Egli crede molto nella fami-glia e nei valori che es-sa custodisce ed affer-ma che lui fa di tutto per riservare ad essa un po' del suo tempo. Alla fine dell'intervista siamo rimasti in piazza a vedere il concerto. E' stato uno spettacolo di due ore molto ricco ed avvincente in cui Sal ha cantato, ballato e proposto i suoi succes-si tra il delirio dei tanti fans accorsi a sentirlo.

La Redazione intervista Sal Da Vinci

Sebbene quest'anno la festa del Santo Patrono sia stata organizzata all'insegna dell'e-conomia, è stata davvero bel-la e ricca di attrazioni. Il Comi-tato promotore, infatti, ha a-vuto l'intuizione felice di far leva sulle risorse del Paese, su uomini e donne di grande talento e cultura che sono già l'orgoglio di Ottaviano ma che andrebbero valorizzati e co-nosciuti meglio. Particolare

è s t a t a l a k e r m e s s e “Vesuviando” organizzata nel-lo storico palazzo baronale Riz-zi Ulmo, sito in via Municipio, restaurato e reso accessibile a tutti per l'occasione. Qui si sono alternati eventi e mostre per un'intera settimana. La se-rata inaugurale ha visto prota-gonista lo stilista Mimmo Tuccil-lo che, insieme alla maestra di danza Giulia Rega, all'attore Gianni Sallustro e ad altri

cantanti e comici napoletani, tra cui Nello Russo e Maria Bolignano, ha messo su uno spettacolo fantastico di mo-da, musica, teatro e cabaret. La sfilata di Tuccillo ha costi-tuito il momento più suggesti-vo della serata: abiti da gior-no, da sera e da sposa han-no colpito i presenti per clas-se, raffinatezza e design. La sorpresa finale è stata la pas-seggiata di una bellissima Veronica Maya, in stato inte-ressante, al braccio dello sti-lista che ha indossato uno dei suoi preziosi abiti da sposa con un fantastico fiocco az-zurro di seta. La location del palazzo Rizzi Ulmo, un

stampe popolari e nelle im-magini devozionali dal XVIII al XX secolo facenti parte della collezione privata di Umberto Maggio. Il conosciuto restauratore

ottavianese, intervistato

dalla nostra redazione, ha

detto che coltiva questa

passione dalla fanciullezza e

conta una collezione di cir-

ca diecimila immagini sacre,

cartoline e santini reperite

un po' in tutto il mondo o ac-

quistate su internet. Tra que-

ste sono stati scelte trecen-

to immagini riguardanti il

nostro patrono che hanno

affascinato quanti, attirati

dall'evento, sono accorsi

numerosi a visitare la mo-

stra.

La Redazione

La Redazione

tempo meta di personaggi

famosi come Carlo Poerio e

Vincenzo Monti, è stata an-

che la sede di una mostra

particolare sull'iconografia di

San Michele Arcangelo nelle

Page 13: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 13 Sport

Squadra Schiacciatori: Andrea Cozzolino (capitano), Francesco Falanga, Giu-seppe Settembre, Felice Sautariello, Nello Florio. Libero : Alessandro Angelino. Palleggiatori: Nicola Coppola, Emanuele Prisco. Centrali: Lucio Sepe, Francesco Bianco, Nicola Contursi, Gianluca A-scolese Opposto : Enzo Calabrese

Era da tanto tempo che lo sport ad

Ottaviano non aggregava tanta gen-

te, ma i successi della Gis Pallavolo

Koala di questa stagione hanno ri-

chiamato al palazzetto dello sport,

ribattezzato per le imprese della

squadra PalaGIS, centinaia di per-

sone amanti del volley. La squadra

guidata dal coach Luigi Russo, forte-

mente voluta e supportata da una

società di appassionati del gioco ed

essi stessi ex giocatori ( Ammirati

Mario, Raffaele Boccia, Raffaele

Ug l iano , Benenato A rman-

do,Carbone Vincenzo, Di Palma

Saverio, Cozzolino Andrea) ,con u-

miltà e grande spirito di sacrificio è

riuscita ad accedere ai play off e a

guadagnare la promozione in B2.

Sebbene le squadre avversarie fos-

sero esperte e di grande esperien-

za ,(prima il Battipaglia, poi il Mar-

cianise, infine il Folgore – Massa Lu-

brense), i ragazzi della Gis Koala

hanno fatto la differenza con la

loro volontà e determinazione.

La sera del 5 giugno scor-

so è stata memorabile.

encomiabile, ma vana: i padroni di casa, esaltati dal palleggio di

uno stupefacente Prisco, trasci-

nati dagli attacchi poderosi di Fa-

langa e dai muri della coppia

Bianco – Contursi, hanno dato

poche speranze agli ospiti mas-

sesi. Impressionante soprattutto il

gioco dell'ultimo set, durante il

quale i ragazzi hanno esaltato il

pubblico con alcune azioni di al-

tissima pallavolo. Dopo il mach

ball, il delirio dei tanti tifosi in fe-

sta tra cui c'era anche il neo- sin-

daco Luca Capasso, che, compli-

mentandosi con la squadra , ha

detto che il nostro paese deve

ripartire anche dallo sport.

Il dirigente Ammirati, intervistato

dopo la storica vittoria, tra l'emo-

zione e la gioia del momento, ha

voluto ringraziare ad uno ad uno i

giocatori, l'allenatore, la cittadi-

nanza ottavianese per l'affetto

dimostrato, nonché il dott. Ambro-

sio Raffaele che ha donato

alla squadra un defibrillatore.

Tra il tifo scatenato del Pala-

GIS gremito, in campo i gioca-

tori, come veri leoni, hanno

strappato una fantastica vittoria

per 3 set a 1. Il dominio dei pa-

droni di casa è stato netto, sia

sul piano atletico. I ragazzi del

coach Russo hanno affrontato il

match con la giusta mentalità,

dimostrandosi maturi nonostante

la giovane età. La resistenza de-

gli avversari è stata tenace,

Il movimento di basket Vesuviers è una delle realtà sportive più se-guite nel nostro paese. Nel corso dell'ultimo anno ha fatto registrare un buon incremento organizzando corsi che hanno garantito sano divertimento e momenti di forte aggregazione a 75 allievi. I

bambini/ ragazzi frequentanti gli alle-namenti pomeridiani, sotto la sapien-te guida di tre istruttori federali, sono stati protagonisti di tre campionati e sono riusciti ad arrivare fino alla seconda fase dei campionati provinciali. In base all'età, gli allievi sono stati divisi in tre categorie : gli SCOIAT-TOLI (6-8 anni), gli AQUILOTTI ( 9-10 anni) e gli ESORDIENTI (11-12 anni). Essi concluderanno la stagione nel corrente mese di giugno con due tor-nei: uno a Sorrento ed uno ad Otta-viano.Dal 1 luglio, invece, sulla scia

del successo degli anni passati, la società organizza la terza edizio-ne del torneo VESUVIERS STREET BASKET 2013 che si svolgerà nella pale-stra dell'I.C D'Aosta. Il direttore della società, Michele Saggese, invitando tutti gli amanti di questo sport ad iscriversi al torneo, dice che la tradizione del basket non può tramontare ad Ottaviano. Inol-tre, garantisce per il prossimo an-no un impegno sempre più attivo della società organizzando progetti nelle scuole con l'impiego di propri istruttori a costo zero.

Il Comitato Scientifico

Page 14: Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Giugno 2013 14 Salute

La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) che consiste nella diffi-coltà di leggere e scrivere in modo corretto e rapido. Essa non è causata da un deficit di intelligenza, né da problemi ambientali, psicologici, da defi-cit sensoriali o neurologici. Il bambino dislessico può legge-re e scrivere, ma riesce a farlo con grande fatica e, poiché non può farlo in maniera auto-matica, si stanca rapidamente e di conseguenza commette errori, rimane indietro, non im-para. Lo studente dislessico appare lento, salta parole e ri-ghe, sostituisce lettere con gra-fia simile. Ha difficoltà nell'e-spressione verbale del pensie-ro e fa fatica ad imparare i gior-ni della settimana e i mesi in ordine cronologico. Si sforza nell'espressione verbale ad or-ganizzare il pensiero, ha un lessico povero, non memorizza i termini specifici di uso comu-ne e tecnici. Ha difficoltà nella lettura e scrittura della lingua straniera. Non riesce a prende-re appunti perché il suo cervel-lo, che funziona diversamente, non sa immagazzinare, sinte-tizzare e rielaborare i dati con-temporaneamente. E’ possibile diagnosticare tale disturbo alla fine della seconda classe della scuola primaria o anche prima se c’è un ritardo del linguaggio e un’anamnesi familiare positi-va per DSA. Quando si sospet-ta una dislessia è opportuno che venga fatta al più presto una valutazione diagnostica. La diagnosi viene effettuata da un equipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatria Infantile, Psicologo e Logope-dista, con una serie di test spe-cifici. I bambini dislessici non vengono compresi, spesso

passano per pigri o addirittura per stupidi. Questo li porta a perdere la propria autostima, a manife-stare forme di depressione o ansia, a rigettare in toto il mondo della scuola. Invece, in presenza di diagno-

si di DSA da parte dei servizi,

la scuola è tenuta a garantire

misure educative e didattiche

di supporto quali:

l'utilizzo di provvedimenti

compensativi e dispensativi

inerenti la flessibilità didattica.

una didattica individualiz-

zata e personalizzata: il team

docente, entro il primo trime-

stre scolastico, deve compilare

un documento chiamato Piano

Didattico Personalizzato

(PDP) di cui si può trovare un

esempio nel sito dell' AID

(Associazione Italiana Disles-

sia);

l'introduzione di strumenti

compensativi quali ad esempio

l'utilizzo di tecnologie informa-

tiche (computer con videoscrit-

tura e correttore, libri digitali,

sintesi vocale, ma anche sem-

plici tabelle o formulari e la

calcolatrice).

strategie compensative

(integrazione della comunica-

zione scritta con altri codici:

grafici, mappe; potenziare la

capacità di ascolto; rafforzare

le relazioni sociali).

un monitoraggio continuo

delle misure adottate

adeguate forme di verifi-

ca e valutazione che, oltre

all'uso degli strumenti soprae-

lencati, tengano in considera-

zione modalità anche solo ora-

li o l'uso di mediatori durante

le prove, interrogazioni pro-

grammate e, inoltre, la possibi-

lità di usare un tempo maggio-

re per eseguire il tutto.

I ragazzi dislessici non sono

malati, imparano tutto in ma-

niera diversa dagli altri e pos-

sono diventare uomini e donne

illustri.

La celiachia è una intolleranza

alimentare permanente al glu-

tine diffusa in tutto il mondo.

Data la diffusione del fenome-

no in Italia, è sorta l' Associa-

zione Italiana Celiachia che ha

l’obiettivo di sostenere la ri-

cerca scientifica per questa

intolleranza e per far sì che la

persona che ne è affetta pos-

sa vivere la sua vita in modo

sereno e consapevole. Per

convivere con questa intolle-

ranza, il celiaco deve seguire

un dieta. Per l' intollerante

non è semplice seguire questa

dieta perché il glutine è nella

maggior parte dei cibi prodotti.

Per questo motivo, con

l’obiettivo di informare pazienti

e famiglie e semplificare

l’accesso sicuro ai prodotti,

l’AIC suddivide gli alimenti nel-

le tre categorie degli alimenti:

«permessi», «a rischio» e

«vietati». Nella vita del celiaco

si possono presentare situa-

zioni di contaminazione, cioè è

possibile che il cibo senza glu-

tine, venendo a contatto con

prodotti contenenti il glutine, si

contamini e diventare un ri-

schio, perché anche il più pic-

colo granello di farina può cre-

are problemi. Per dare una

fonte certa di un prodotto, la

FONDAZIONE CELIACHIA ha

creato il prontuario, ovvero un

libretto annuale, che racchiude

tutti i prodotti permessi e non

permessi al celiaco. Uno de-

gli obiettivi prioritari

dell’Associazione Italiana Celia-

chia è operare per rimuovere gli

ostacoli quotidiani che il celiaco

incontra. Il Marchio Spiga Barra-

ta disegnato sui prodotti autoriz-

zati aiuta ad evidenziare al celi-

aco la sicurezza del prodotto

rispetto alle sue esigenze ali-

mentari. Per assicurarsi che il

celiaco abbia le sue comodità

alimentari, l' AIC fa nascere il

progetto Alimentazione Fuori

Casa che consiste nel diffonde-

re organizzazione celiaca nei

ristoranti, bar, pizzerie, pasticce-

rie e in tutti i luoghi di ristorazio-

ne.

A.Christie W.Goldberg W.Disney A. Einstein

La Redazione

Il Comitato Scientifico

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Giugno 2013 15 Cucina

LE RICETTE VELOCI

I FUSILLI AL POMODORO E MELANZANE

Ingredienti per 4 persone:400 gr. di fusilli; 300 gr. di pomodori; 1 melanzana piccola; 1 spicchio d’aglio;Sale;Pepe; Olio extravergine d’oliva Preparazione: Mentre attendete che l’acqua per i fusilli bollisca, tagliate i pomodori in 4 piccole parti e metteteli in una padella ( meglio se antiaderente ) con lo spicchio d’aglio tritato. Fate soffriggere a temperatura piuttosto alta per una de-cina di minuti senza però smuovere i pomodori che non dovranno perdere la loro forma. Pulite la pentola con u-no straccetto e fate soffriggere con abbondante olio d’oliva la melanzana tagliata a cubetti per 5 minuti circa. Aggiungete la melanzana ai pomodorini, regolate di sale e pepe ed aggiungete a piacere una spolverata di peco-rino romano oppure fiammiferi sottili di provola affumica-ta.

INSALATA CROCCANTE

Ingredienti: cespo grande di insalata iceberg; Parmigiano Reg-giano in un unico pezzo (oppure in petali o scaglie) 40 g; carota 1; fette di pancarré 2;sale; pepe macinato; prezzemolo tritato 2 cucchiai; filetti di acciughe (alici) sottolio 4; aceto (anche balsa-mico); olio di oliva extravergine per friggere 2 cucchiai; olio di oliva extravergine.

Preparazione: lava ed asciuga le foglie di insalata iceberg, ta-

gliale finemente e riponile in un'insalatiera capiente. Con l'aiuto

di un pelapatate, sbuccia e taglia le carote a nastri. Sempre

con il pelapatate, ricava dei riccioli da un pezzo intero di parmi-

giano reggiano (o grana padano). Trita finemente il prezzemolo

e i filetti di acciughe e ponili in una ciotola con dell'olio (e se ti

piace dell'aceto), il sale e il pepe macinato; amalgama gli ingre-

dienti con una forchetta e lasciali qualche minuto a riposare.

Prendi le fette di pancarré, elimina i bordi più scuri e taglia a

cubetti di 1 cm di lato. Poni in una padella due cucchiai di olio

extravergine, falli scaldare e poi buttaci dentro i cubetti di pane

a fuoco moderato, rigirandoli su tutti i lati in modo da dorarli

interamente. Una volta dorati, ponili a perdere l'olio in eccesso

su della carta assorbente da cucina. Unisci all'insalata iceberg

le carote, i riccioli di parmigiano e il condimento di olio e prez-

zemolo: mescola delicatamente gli ingredienti, suddividi l'insa-

lata nei piatti di portata e aggiungi i crostini di pane croccanti.

CROSTATA DI FRUTTA FRESCA

Ingredienti per 6 persone:300 g di pasta frolla;10 g di burro; 250 g di crema pasticcera; 1/2 ananas; 3 kiwi; 250 g di frago-le;1 arancia;1 grappolo di uva rosa; 200 g di gelatina di albi-cocche.

Preparazione: 40′ Imburra uno stampo di 22-24 cm di diametro; stendi la pasta frolla dello spessore di circa mezzo cm e fodera lo stampo. Punzecchia la pasta con una forchet-ta, coprila con un foglio di alluminio e disponivi sopra due manciate di fagioli secchi; cuoci in forno caldo a 180° C per 20-25′, finché i bordi della pasta saranno dorati. Togli la cro-stata dal forno, elimina carta e fagioli, falla raffreddare e metti-la su un piatto da portata; spalmavi sopra la crema pasticcera. Sbuccia tutta la frutta e falla a fette (metà arancio spremilo), disponila a cerchio sopra la crema. Scalda la gelatina con 2 cucchiai di succo d’arancia, stendila sopra la frutta e servi.

CALAMARI IN PADELLA

Ingredienti:800 g di calamari; 500 g di pomodori (se non si trovano freschi vanno bene anche i pelati); 2 spicchi d'aglio; un bicchiere di vino bianco secco un mazzetto di prezzemolo; 3 cucchiai di olio evo; sale e pepe: Preparazione: pulire i calamari eliminando dalla testa le interiora, gli occhi, il becco e togliendo la pelle; lava-re sotto abbondante acqua corrente; tagliare i calamari della forma desiderata (se sono molto piccoli si posso-no anche lasciare interi). In una padella mettere un filo d'olio e l'aglio leggermente schiacciato fino a che non sarà dorato; togliere l'aglio e mettete i calamari. Fare rosolare qualche minuto aggiungendo il vino bianco da far sfumare a fiamma viva. Affettare i pomodori e ag-giungerli al pesce quindi e, dopo aver aggiustato di sa-le, cuocere a fuoco basso per 15 minuti, fino a che la salsa non si sarà addensata. Cospargere di prezzemo-lo tritato e servire condendo con un filo di olio evo e u-na spolverata di pepe o peperoncino.

La Redazione

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Giugno 2013 16 Divertimento