giovani: i ‘perdenti’ della crisi? · giovani, donne, sud: il “modello” italiano di...
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Anno Accademico 2014-2015
Sociologia del Lavoro
Dott. Riccardo Guidi / [email protected]
Modulo Sociologia del Lavoro (6 cfu)
Giovani: i ‘perdenti’ della crisi?
Lezione 17/03/2013
Sociologia del Lavoro / Lezione 17/03/2013 / Giovani: i ‘perdenti’ della crisi?
Giovani, donne, Sud: il “modello” italiano di disoccupazione
La disoccupazione in Italia: onde lunghe e tendenze recenti / 1
Giovani e disoccupazione in Italia
Tasso disoccupazione 1993-2014 per età (Istat-RCFL)
Giovani, donne, Sud: il “modello” italiano di disoccupazione
La disoccupazione in Italia: onde lunghe e tendenze recenti / 1bis
Giovani e mancata partecipazione al MdL in Italia
Tasso mancata partecipazione al MdL 2004-2014 per età (Istat-RCFL)
I giovani NEET in Italia
Incidenza di NEET per età (Istat-RCFL)
Sociologia del Lavoro / Lezione 17/03/2013 / Giovani: i ‘perdenti’ della crisi?
Giovani, donne, Sud: il “modello” italiano di disoccupazione
La disoccupazione in Italia: onde lunghe e tendenze recenti / 2
Donne e disoccupazione in Italia
Tasso disoccupazione 1993-2014 per genere (Istat-RCFL)
Sociologia del Lavoro / Lezione 17/03/2013 / Giovani: i ‘perdenti’ della crisi?
Giovani, donne, Sud: il “modello” italiano di disoccupazione
La disoccupazione in Italia: onde lunghe e tendenze recenti / 3
Geografia della disoccupazione in Italia
Tasso disoccupazione 1993-2014 per ripartizionr territoriale (Istat-RCFL)
Sociologia del Lavoro / Lezione 17/03/2013 / Giovani: i ‘perdenti’ della crisi?
In Italia da molto tempo il titolo di studio offre solo un piccolo vantaggio...
Occupazione / disoccupazione intellettuale in Italia
Negli anni della crisi il titolo distudio serve per l’occupazione?
Capitolo 3, Rapporto Annuale Istat - 2014
“Negli anni della crisi, il calo occupazionaletra i laureati è inferiore alla media. Al minoresvantaggio relativo dei laureati, tuttavia, siassocia il fenomeno della sovraistruzione,
ovvero accettare lavori meno qualificatirispetto al proprio titolo di studio LʼItalia è trai paesi dellʼUE quello che presenta una delle
più basse percentuali di laureati e nellostesso tempo unʼalta incidenza di
sovraistruzione”.
Tasso occupazionediplomati/laureati 2008-2013
Fig.3.17 Cap.3 RapportoAnnuale Istat 2014
Dopo il 2007 il numero di laureati che dichiarano ‘inutile’ il proprio titolo di laurea per illavoro che svolgono è in continua crescita (Rapporto Annuale Istat 2012, p. 128).
Over-education
Mismatch
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[ONDE LUNGHE] Nella “società dei servizi” laflessibilità della produzione e del lavoro diventa
una caratteristica sempre più ordinaria.
Precarietà = diffusione flessibilità (quantitativa/qualitativa) nellaproduzione e del lavoro + assenza di bilanciamenti all’insicurezza di
reddito e condizioni di vita potenzialmente generati dalla diffusione dellaflessibilità.
In assenza di questi bilanciamenti, la precarietà è “il maggiore costo umano esociale della flessibilità” (Gallino, Il lavoro non è una merce, Roma-Bari, Laterza, 2007, p.76)
“Nessun settore dell’economia e del mercato del lavoro sfugge allaprecarietà. La precarietà oggi è dappertutto” (Gallino, cit., p.76)
Occupat* ma... / 1
Flessibilità e precarietà
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Occupat*parasubordinat*
Occupat*dipendenti
Occupat*autonom*
Part-Time
Full-Time
A tempodeterminato
A tempoindeterminato
VolontarioInvolontario
Tra cui... Il“popolo dellePartite Iva”
Hotspots: L.196/1997 cd.“PacchettoTreu”; L.30/2003 cd. “Legge Biagi”
La via italiana alla flessibilità: ai margini, senza tutele, effetto-trappola
Occupatistandard
Una galassia Una galassia
Occupati nonstandard / atipici
Tra cui... CoCoPro,Collab.occasionali...
Ratio: favorire l’occupazione deigiovani alleggerendo le tutele in
ingresso al MdL, in attesa distabilizzazione successiva
1997/2014: articolazione delle posizionilavorative in Italia...
Sul margine inferiore... All’introduzione di regimi diflessibilità “al margine inferiore”
non è corrisposto per molt*
un ri-bilanciamento delle tutele
Flessibilità -> Precarietà di redditi e vita
una stabilizzazione occupazionale
Spesso flessibilità = intrappolamento
Occupat* ma... / 2
Flussi in uscitadall’atipicità dei giovani
2007-2014:
Fig.3.11 Cap.3 RapportoAnnuale Istat 2014
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Tasso di part time involontario(su 100 occupati part-time) -
RCFL Istat
Occupat* ma... / 3Part-time: quello ‘involontario’ mangia tutto
Per età Per genere
Per genere nellaclasse 15-34 anni
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Occupat* ma... / 4
Quasi 1 giovane su 2 giudica bassa la qualità economica del proprio lavoro,soprattutto a causa della condizione salariale (Migliavacca 2013: 122-123).
Retribuzioni medie dei giovani laureati in ingresso sul MdL:1991-1995: M €350 - F €300 /sett. VS 2003-2007 M €300 - F €270 /sett.La diminuzione dei livelli dei redditi dei giovani diplomati è ancora piùmarcata (Sestito 2013).
Quale (dis)occupazione per quale autonomia?
I secondi sono sempre più influenti nel determinare il rinvio dell’autonomiaabitativa dei giovani degli anni 2000 (De Luigi, Rizza, 2011).
Mancata emancipazione dalla famiglia di origine: motivi culturali Vs motivieconomici.
Le difficoltà economiche e la fine di un periodo lavorativo spiegano anche -in oltre un terzo dei casi- il ritorno alla casa dei genitori dopo un periodo diautonomia abitativa (Rosina, Sironi 2013, 85).
Le difficoltà occupazionali complicano ulteriormente le scelte diprocreazione (Rosina, Sironi 2013).
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I giovani 18-24 anni sono oggi in EU-18 il segmento sociale più a rischio dipovertà (Guidi, 2015)
Non solo i giovani
Nel 2013, il 28,4%delle persone residenti in Italia è arischio di povertà o esclusione sociale
Sociologia del Lavoro / Lezione 17/03/2013 / Giovani: i ‘perdenti’ della crisi?
E non solo perdenti...