giscel emilia-romagna, giscel lombardia, giscel veneto … · dalla scuola primaria al biennio...

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GISCEL Emilia-Romagna, GISCEL Lombardia, GISCEL Veneto Gruppi di Intervento e Studio nel Campo dell'Educazione Linguistica Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica Università di Bologna ASLI Scuola Associazione per la Storia della Lingua Italiana Sezione Scuola Linguisti e insegnanti di italiano a confronto SEMINARI INTERREGIONALI DI RIFLESSIONE PER GLI INSEGNANTI DALLA SCUOLA PRIMARIA AL BIENNIO SUPERIORE Un testo orale scolastico: l'esposizione del docente di discipline non linguistiche. Competenze di ascolto e comprensione degli alunni della SSI°G Maria Luisa Zambelli GISCEL Lombardia 27 aprile 2018

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GISCEL Emilia-Romagna, GISCEL Lombardia, GISCEL Veneto Gruppi di Intervento e Studio nel Campo dell'Educazione Linguistica

Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica – Università di Bologna

ASLI Scuola

Associazione per la Storia della Lingua Italiana – Sezione Scuola

Linguisti e insegnanti di italiano a confronto

SEMINARI INTERREGIONALI DI RIFLESSIONE PER GLI INSEGNANTI DALLA SCUOLA PRIMARIA AL BIENNIO SUPERIORE

Un testo orale scolastico: l'esposizione del docente di discipline non linguistiche.

Competenze di ascolto e comprensione degli alunni della SSI°G

Maria Luisa Zambelli GISCEL Lombardia

27 aprile 2018

L’esposizione orale del docente delle discipline non linguistiche

L’esposizione orale che il docente fa per presentare conoscenze e concetti nuovi richiede agli alunni

strategie di comprensione non diverse da quelle della comprensione scritta.

La specificità del canale pone però ai riceventi approcci diversificati e richieste cognitive diverse

L’ orale

impossibilità di avere contatto con il testo nella sua

interezza

Non permanenza del segnale

impossibilità di ripercorrerlo

comprensione immediata e su segmenti brevi

Carattere continuo della comunicazione

difficoltà a isolare elementi

Basso livello di formalità percezione di facilità di comprensione

Comunicazione in praesentia possibilità di feed-back

La ricerca

- osservare quantità e qualità delle informazioni che gli alunni sono stati in grado di recepire e conservare; - confrontare le informazioni ricordate con le modalità espositive dei docenti per individuare correlazioni eventuali

Indicazioni per gli insegnanti ( 4 ) : esposizione di un argomento disciplinare condotta nel modo consueto/ durata dell’esposizione: 15 minuti / segnalare agli alunni tema e sezioni Questionario per gli alunni: - Secondo te la spiegazione è stata a) piuttosto facile b) abbastanza facile , ma con qualche difficoltà in alcuni punti c) piuttosto difficile d) molto difficile. 1) Secondo te la 1) qual è stato l’argomento della spiegazione? // l’insegnante ha indicato le sezioni della spiegazione: quali? // per ciascuna sezione scrivi in breve le informazioni che ricordi

La ricerca

• L’insegnante ha informato gli alunni che al termine dell’esposizione avrebbe avuto luogo una prova di ascolto

• Ha presentato l’argomento nel modo consueto, utilizzando lavagna , manuale, schemi riassuntivi

• Ha registrato la propria esposizione

• La registrazione è stata trascritta e ne sono state enucleate le informazioni

• Gli scritti degli alunni sono stati letti e contate le informazioni conservate

storia scienze

Classi I I Re franchi più importanti Il metodo scientifico

Classi II Luigi XIV e l’assolutismo Il regno dei funghi

Classe III I’apparato circolatorio

storia

Classi:

Prima ( 24 alunni)

Seconda ( 19 alunni)

Classe prima ; risultati complessivi (dati grezzi)

informazioni Complete/parziali errate mancanti

1) tema 24

2) Sezioni ( i quattro sovrani) 15/3 6

3) introd. / colleg. fase storica precedente

= 24

4) Clodoveo: a. epoca b. conversione c. conversione popolo d. politica di conquista

9 16 = 6/5

15 8 24 13

5) Concetto di dinastia = 24

6) Datazione A.C./D.C. = / 4 20

7) Carlo Martello: a. nuove figure al potere/i Maestri di Palazzo b. Carlo Martello c. vittoria sugli Arabi

7 5 12

17 19 12

8) Pipino il Breve: a. sale al trono b. lotta contro i Longobardi c. territori alla Chiesa

4/8 5/3 6

2

12 14 18

9) Inizio potere temporale della Chiesa = = 24

10) Carlo Magno e inizio dinastia carolingia

8 /6 10

11) riepilogo = = 24

Storia , classe I . I risultati della prova di ascolto. Le informazioni più ricordate

Allora … Tra le varie popolazioni che abbiamo studiato, abbiamo studiato i Franchi. Ve ne ricordate? Qualcuno di voi ricorda in quale zona d’Europa si sono stabiliti? Perché a quell’epoca non si chiamava ancora Francia ,ricordate? OK i Romani la chiamavano Gallia. Benissimo, allora adesso cercheremo di capire che cosa succede in questa zona dopo la caduta dell’Impero Romano e con l’arrivo dei Franchi, che fonderanno un grandissimo Impero che verrà infatti chiamato di nuovo Impero Romano con il nome del vecchio Impero Romano. (….) Allora in mezzo scriviamo I FRANCHI ( inf. 1 , il tema/ 24 alunni)

Un altro motivo per cui ricordiamo Clodoveo è perché fu un re che si dedicò alle conquiste dei territori diciamo confinanti. Lo possiamo scrivere quindi in questo modo “politica di conquista” Allora chi mi dice che cosa vuol dire? ( alunni …) Esatto cerca di conquistare altri territori, guardiamo adesso questa carta storica a pag. 56, lì vediamo i territori conquistati da Clodoveo . In arancio …in verde …. ( domande) adesso lo capiremo perché il regno verrà suddiviso e ogni parte ha un colore diverso. Un vasto territorio, più grande della Francia di oggi. Benissimo, allora i due motivi per cui ricordiamo Clodoveo sono principalmente questi: era un re cattolico e attuò una politica di conquista, cioè conquistò le terre attorno al nucleo iniziale che aveva il regno dei Franchi. ( inf. 4 d / 11 alunni) ( Es. di R complete e/o parziali : Clodoveo era un re cattolico e ha fatto la politica di conquista // Clodoveo è un re franco ricordato per essere cristiano e ha un potere politico di conquista // Clodoveo è stato un re cattolico che si è convertito al cristianesimo)

L’informazione - è collocata fra le prime dell’esposizione - viene presentata con il supporto di elementi scritti e iconici - ha un contenuto concreto - si conclude con la formulazione precisa del docente

Storia , classe I I risultati della prova di ascolto. Informazioni meno ricordate

Clodoveo, praticamente viene considerato il re di una dinastia. Voi sapete cosa vuol dire la parola dinastia ? Roberto? (...) simile… la famiglia di chi? Del re, vediamo di dirlo con un’altra parola. Marcello.? ( …) sicuramente il regno di Clodoveo è un regno ereditario. Cosa vuol dire ereditario? Florin…. ? ( …) OK, Clodoveo a chi lo dà secondo te ? (…) ai figli, e questa è una novità… quindi il regno, passa ai figli, viene ereditato dai figli. Ma dinastia proprio cosa vuol dire? Il concetto di famiglia che ha detto Roberto è giusto, proviamo però a dirlo meglio… Andrea? ( …) Da padre in figlio, e il nome diciamo del gruppo di quei re è la dinastia. Allora Clodoveo fa parte della dinastia che viene chiama MEROVINGIA OK? dal Re MEROVEO che era un altro re prima di lui. Quando noi diciamo che il Regno dei Franchi era governato dalla dinastia… Merovingia ( inf. 5 / =)

Pipino il Breve cosa fa? Toglie i territori ai Longobardi, che i Longobardi avevano tolto al Papa e li consegna alla Chiesa. Questo atto è molto importante perché, cosa rappresenta … provate a pensarci … Alessio? (rappresenta un’alleanza) … Non solo un’alleanza, ma una grande novità ... Anita? (Che la Chiesa ha i suoi territori … ) Ok.. Bravissima, ottimo … quindi, da questo momento in poi noi possiamo parlare di Stato della Chiesa … cioè la Chiesa ha proprio uno Stato, non solo possiamo parlare di Stato della Chiesa, ma possiamo parlare di potere temporale della Chiesa. Allora questo, ragazzi, è fondamentale perché lo ritroveremo in storia … da questo momento fino praticamente alla terza media, ma anche lo ritroveremo in letteratura. Potere temporale della Chiesa … (inf. 19/ =) L’informazione - è collocata nella fase avanzata dell’esposizione - ha un contenuto astratto e presumibilmente scarsi legami con le informazioni di enciclopedia - appare essere una digressione rispetto al tema dell’esposizione

Storia , classe II I risultati complessivi della prova di ascolto ( dati grezzi)

informazioni Complete/ parziali errate mancanti

1) tema 19 =

2) Luigi XIV e l’assolutismo 6/1 12

3) Concetto di assolutismo 6 1°3

4) I tre poteri dello stato = 19

5) Giustificazione del potere assoluto 7 12

6) il Re Sole 3/3 13

7) Le classi sociali: a. controllo della nobiltà b. appoggio alla borghesia

3/ 5 4/ =

1 10 15

8) Politica economica: a. politica protezionistica b. incremento esportazioni

= =

19 19

9) Politica militare: a. rafforzamento esercito b. espansionismo

= / 8 = / 4

11 15

10) Elevata tassazione 1 18

11) Crisi economica / morte di Luigi XIV

5 14

Classe II. Risultati della prova di ascolto. Le informazioni più ricordate ( dati grezzi).

Re di questo tipo è un Re molto forte che ha tanta autorità che ha molti poteri? io direi proprio di sì; infatti che cosa fa che cosa? Cerca di giustificare un potere così forte dicendo che questo potere deriva direttamente da Dio esattamente si parla di giustificazione per diritto divino; esattamente si parla di giustificazione per diritto divino. Quindi che cosa significa giustificazione? Significa che il suo potere, potere assoluto, deriva direttamente da Dio. Ecco scriviamolo qui il potere divino deriva direttamente da Dio. Ci siamo? Quindi la sua volontà, il suo potere si tramuta in legge. Chiaro? La sua volontà giusta o sbagliata che sia si trasforma in legge . Quindi punto fondamentale: potere molto forte giustificato dal fatto che è Dio che lo sta concedendo al re, la sua volontà, il suo potere si tramuta in legge. ( inf. 5 / 7)

in che modo Luigi XIV cercò di mettere in pratica questo progetto; infatti lui dovette cercare di ridimensionare … un ostacolo che si poteva frapporre al regime di un potere così forte; infatti mirò al controllo della … secondo voi di che cosa? Chi si poteva opporre ad un potere così forte? (A: la nobiltà) Infatti mirò al controllo della nobiltà, sì della nobiltà e secondo voi in che modo lui riuscì a controllare la nobiltà? Intanto privò i nobili di ogni potere politico. Che significa che li privò del potere politico? Che se doveva affidare l’amministrazione di un territorio, di una regione, di certo non si affidava ai nobili perché i nobili poi magari avrebbero cercato di governare senza essere sottoposti a un forte controllo del re, ma fece anche un’altra cosa; oltre a privarli di cariche politiche di un certo rilievo, di cariche governative li fece trasferire nella reggia di Versailles, la reggia… praticamente la casa del re: si trovava a Versailles un palazzo reale immenso dotato di giardini enormi dove lui fece trasferire i nobili accanto a lui facendoli vivere nel lusso e nell’ozio, nei divertimenti. La strategia era questa di tenerli occupati in una vita di divertimento e poi vivendo vicini, accanto a lui, in questo modo avrebbe potuto controllarli e ridurli alle sue strette dipendenze ( inf. 7a/ 3+5) (Es. di R complete e/o parziali : mirò al controllo della nobiltà //volle che i nobili andassero ad abitare in altre parti in modo che non c’entrassero con la politica//decise di avere il potere della nobiltà nelle sue mani)

L’informazione - presenta un concetto complesso, articolato in due aspetti - il primo aspetto è astratto - presumibilmente ha scarsi legami con l’enciclopedia ( inferenze difficili) -Il secondo aspetto è più concreto

Classe II . Risultati della prova di ascolto le informazioni meno ricordate ( dati grezzi)

Una cosa fondamentale che farà Luigi XIV sarà quello di concentrare nelle proprie mani i 3 poteri e voi sapete quali sono i t re poteri fondamentali in uno stato Nello stato italiano quali sono i tre poteri e come sono suddivisi? vi ricordate lo stato italiano come distribuisce i tre poteri? Vi ricordate quali sono i tre poteri? Quali sono i 3 poteri e come sono ripartiti, suddivisi? e voi sapete quali sono. Mi pare che abbiamo detto che sono suddivisi mi pare che abbiamo detto che sono suddivisi … quello legislativo ovvero di fare le leggi lo possiede chi? il … Parlamento dove si fanno le leggi il governo invece che cosa fa? Il potere esecutivo cioè di far eseguire le leggi, il governo che cosa fa? In pratica le fa eseguire c’è poi un altro organo, la magistratura, detiene il potere giudiziario (si ritorna allo schema e l’insegnante riprende a scrivere) Che cosa fa Luigi XIV? In pratica Concentra, concentrazione nelle mani del re nel le mani del Re i 3 poteri ci siamo? Quindi una prima cosa che fa Luigi è quella di concentrare su di sé questi tre poteri e voi sapete quali sono i tre poteri … Li scriviamo qua: esecutivo/ legislativo e giudiziario ci siamo? Un monarca assoluto, un sovrano assoluto è un monarca che concentra su di sé … solitamente in uno stato democratico ( i poteri) sono chiaramente divisi affidati a più organi. Ci siamo? ( inf. 4/ =)

Vediamo … Chi mi sa dire che cosa significa politica protezionistica, Luca dai … ( alunno) … esatto voleva far diventare più conveniente la produzione interna tassando maggiormente i prodotti che venivano dagli altri stati. In questo modo, magari anche se un prodotto era più conveniente se acquistato da un’altra nazione, risultava più sconveniente alla fine e quindi bisognava darsi da fare, il ceto borghese doveva darsi da fare per dare l’avvio alle produzioni locali. Infatti questa politica protezionistica, … ecco diede degli aiuti economici alla produzione interna; e poi un’altra cosa che fece fu quella di … ecco … incrementare l’esportazione dei prodotti francesi a tutto vantaggio del ceto borghese che in questo modo chiaramente si riprende dal punto di vista economico anzi si arricchisce …. aumentò la produzione interna francese ( 8 a/= ) L’informazione - si riferisce a un concetto complesso e informativamente denso - non è esplicitata nei suoi passaggi - richiede per la comprensione inferenze al di là delle possibilità degli alunni

Scienze

Classi:

Prima (alunni n. 17)

Seconda ( alunni n. 26)

Terza ( alunni n.18)

Scienze , classe I . Risultati della prova di ascolto (dati grezzi) informazioni Complete/parziali errate mancanti

1) tema: il metodo scientifico

7

9 =

2) modo della presentazione: l’esempio dei ciclamini secchi

7

9

=

Es Term. Scient.

( Es+T.S.)

3a. Fiori appassiti / osservazione del fenomeno 7

6

1 20

3b. Perché / domanda-problema 4 13 2 15

3c.Troppo sole; scarse annaffiature; troppe annaffiature

(risposte degli alunni) / ipotesi.

5

13

= 17

3d. Annaffiatura / esperimento

2

6

1 25

3e. Fiori comunque appassiti / osservazione risultati, ipotesi

non valida.

1

4

1 28

3f. Troppe annaffiature / nuova ipotesi

2

2

= 30

3g. Travaso piantine / nuovo esperimento

=

1

1 32

3h. Fiori in buone condizioni / osservazione risultati, ipotesi

valida

1

2

2 29

3i. Problema risolto / conclusione

2

7

2 23

4) Riepilogo

= 17

Scienze , classe I. I risultati: dom. 1 ( tema) , dom. 2 ( modo della presentazione)

Tutte le scienze si basano su un metodo scientifico Lo scienziato segue sempre delle regole nel senso che segue un percorso in un certo senso stabilito. La prima cosa che lo scienziato fa , ma che facciamo spesso anche noi nella vita quotidiana, è quella di porci delle domande quando c’è qualcosa che non capiamo bene. ( inf.1, il tema // R corrette: 7, R errate: 9)

(Es. di R errate: i ciclamini della profe)

F Facciamo un esempio. leri mattina anch’io mi sono fatta una domanda perché avevo comperato dei ciclamini bellissimi, ma tornando da scuola li ho trovati … ( inf. 1 // R corrette: 7, R errate: 9 (Es. di R errate : a voce e alla lavagna// con cura // in modo simpatico // i ciclamini e le ipotesi)

Non sono stati colti - il valore di esempio del fatto concreto - l’astrazione e la generalizzazione successive

Scienze , classe I Risultati della prova di ascolto. Le informazioni più ricordate

Allora, … Marco dice che erano troppo al sole e li avevo bagnati poco OK Anche per Alice bagnati poco, Debora Poco ossigeno e bagnati troppo OK Anita? rovinati durante il travaso, si, Camilla? Troppo caldo, altro? Martina? Clima inadatto e acquisto tarocco i fiori erano già sofferenti e poi clima inadatto . Alice Fiori seccati per il troppo sole. Ah, i fiori erano già sofferenti e poi clima inadatto Vai Alice ( interventi sovrapposti e commenti) Fiori seccati per il troppo sole. Avanti! ( intervento dall’esterno) Riprendiamo. Allora, Camilla? Elisa? Ah, sbalzi di temperatura, si poi? Pietro ( …)Poca terra. O vaso piccolo. Non è la stessa cosa? Ah, secondo te no. OK. Debora? ( … ) Semi sbagliati? … OK … Altri? No? Bene,tutte queste che avete detto lo scienziato le

chiama ipotesi. ( inform. 3c / ipotesi : 5 es. + 13 Term. Scient.) ( ES. di R accettabili: poca acqua, troppa acqua, è per quel motivo? // abbiamo fatto alcune ipotesi ad esempio troppa acqua, poca terra, fiori difettati// lo scienziato fa delle domande e delle risposte)

Fatto questo si può arrivare a una conclusione, conclusione è il nome che lo scienziato dà. Ora, riprendiamo dall’inizio: c’è l’osservazione del fenomeno, mi faccio una domanda, trovo delle risposte possibili, ne scelgo una e questa risposta prende il nome di ipotesi. Faccio una ipotesi, poi con un esperimento verifico la mia ipotesi. Ripeto tantissime volte l’esperimento, ho molti dati; se in tutte le occasioni ottengo sempre lo stesso risultato, sono arr ivata a una conclusione e posso dire che l’ipotesi è vera. ( inf. 3i/ conclusione: 2 es. +7 Term. Sc.)

Scienze , classe I. Risultati della prova di ascolto. le informazioni meno ricordate

A questo punto rifaccio un secondo esperimento. OK? Che cosa posso fare? Martina? si, travaso dei fiori in altri vasi. Se vedo che i fiori col travaso si riprendono vuol dire che erano stati troppo bagnati. ( inf. 3g / es. = /1 Term. Sc.)

Lo scienziato però per poter trasformare l’esempio in una regola non può basarsi solo sui ciclamini del mio terrazzo, me deve fare quel diceva prima Federico, avere tanti ciclamini in posti diversi e verificare che quella regola lì vale sempre, e cioè che i ciclamini bagnati troppo poi si sciupano. Se in tutti i casi questa cosa è vera, possiamo trasformarla in regola. E cosa diciamo? Quando dei ciclamini dopo alcuni giorni diventano brutti è perché sono stati bagnati troppo. Il nome che lo scienziato dà a queste osservazioni è raccolta e analisi dei dati. Si fanno tanti esperimenti uguali e si vede il comportamento d ogni vaso di ciclamino. ( inf. 3h / es. 1+ 2 Term. Sc.) L’informazione - è collocata in fase avanzata di esposizione - riprendendo una fase già presentata, è probabilmente vista come una ripetizione

-Le informazioni relative alla terminologia scientifica sono state conservate in misura molto maggiore rispetto a quelle relative alle fasi concrete dell’esempio

Scienze,classe II. Risultati complessivi della prova di ascolto (dati grezzi)

Complete/Parziali

Errate Mancanti

1) Il tema : il regno dei funghi , caratteristiche 1 25

2) Gli ambiti della presentazione: nutrizione, struttura, riproduzione

19 2 5

3) Nutrizione : a) saprofiti b) parassiti, c) simbionti

7 2 9 5 10 4

1

17 12 11

4) i licheni ( esempio) = 2 24

5) Funghi velenosi /Centri micologici / Centro antiveleni 2 3 21

6) Struttura: a) corpo fruttifero con cappello e gambo: b) micelio sotterraneo c) ife

3 9 3 9 3 12

1

14 13 11

7) Riproduzione: a) per espansione del micelio b) dalle spore c) vantaggio del doppio modo

6 7 9 7 2 =

1 1

12 9 24

8) Comparsa del fungo = 3 23

9) Riepilogo = = 26

Scienze, classe II. Risultati della prova dia scolto Le informazioni più ricordate

Esistono poi dei F che vivono a spese degli organismi su cui si trovano, sui tronchi degli alberi.. Di sicuro avrete visto certe volte dei tronchi con dei funghi grossi, di solito beige, un po’ larghi, quasi come ombrelli. In questo caso sono parassiti perché penetrano nel tronco e prelevano cibo dalla pianta stessa e come diceva Saverio si chiamano funghi parassiti. Quindi i funghi parassiti sono quelli che vivono a spese di altri organismi. ( inf. 3b / 9+5) ( i parassiti vuol dire che prendono le sostanze dall’organismo // i parassiti si attaccano agli alberi e agli animali )

… i filamenti che chiamiamo IFE sono il vero F; a loro volta sono formate da tantissime cellule che poi si riproducono . Osservate le figure: tutte le IFE si trovano all'interno del corpo fruttifero, vedete? I filamenti naturalmente non si vedono ( D alunno) Perché non li vediamo? perché sono così microscopici e aggrovigliati che è impossibile distinguerli, ma ci sono OK? [ intervento dall’esterno] Andiamo avanti. Quindi il vero fungo è il micelio, che si trova sotto terra, formato dai filamenti , le IFE, che si trovano anche nel gambo e nel cappello, vedete sulla figura, le IFE vanno un po’ dappertutto … ( inf. 6c/ 3+12) (Es. di R complete e/o parziali: nel micelio si trovano le ife, che sono filamenti naturali // poi c’è la parte dove ci sono delle specie di radici del fungo che sono le ife)

L’informazione - è concreta e semplice - è presentata con una descrizione e supportata da elementi iconici - non richiede inferenze per la comprensione - si conclude con una definizione precisa

Scienze, classe II. Risultati della prova di ascolto Le informazioni meno ricordate

Un esempio di funghi simbionti sono i licheni. Dove vivono i licheni? Vi sarà capitato quando andate in montagna di veder sul le rocce uno straterello verde. Vi è mai capitato? Uno straterello verde … Ecco, noi lo chiamiamo muschio, ma in realtà non è muschio perché non è morbido e non ha spessore, è difficile staccarlo dalla roccia. Non è muschio, ma un fungo simbionte, un lichene; lo vedete sulla figura, OK? ( inf. 4 / 2)

Ma secondo voi perché il fungo fa la fatica di avere due opzioni per la riproduzione? Perché si riproduce quando il micelio si espande , ma anche dalle spore che cadono dal cappello? Non potrebbe espandersi solo dal micelio e basta? ( alunno …) Si, questo è vero, oppure secondo voi? Voltate la pagina e sulla figura vedete come il micelio si espande, …. Ma qual è l’a ltra possibilità? Francesco ?…. Allora, guardiamo questi funghi: sono simbionti, parassiti ? ( alunni … ) Giusto, perché sono attaccati alle radici … Secondo voi che cosa potrebbe impedire al fungo di sopravvivere? ( alunni …) Esatto. Se l’albero muore tutti questi funghi muoiono con lui. Oltre al micelio quindi conviene al fungo produrre le spore per assicurarsi comunque la sopravvivenza. ( inf. 7c/ = + 2) ( Es. di R parziale: i funghi usano due tipi di riproduzione perché nel caso che il micelio si rompesse entrano in gioco le spore)

L’informazione - è presentata in forma dialogica ( riflessione guidata per ricerca di risposte) -è supportata da elementi iconici - è concreta - è collocata in fase avanzata di esposizione

Scienze. Classe III. Risultati complessivi (dati grezzi)

complete parziali

errate mancanti

1) Tema: l’apparato Circolatorio

16 = 2 =

2) Gli ambiti: funzioni/ organi/ i circoli/le particolarità

5 2 4 7

3) Funzioni:

a) premessa

b) nutritiva

c) depurativa

d) di difesa/

e) termoregolativa/

f) di regolazione fra gli organi

2 1

5 2

3 2

4 =

6 1

3 1

1

=

2

=

=

=

14

11

11

14

11

14

4) Organi:

a) cuore

b) arterie

c) vene

d) capillari

2 7

8 5

8 3

4 4

=

1

1

=

9

4

6

10

5) Particolarità: a) sistema chiuso

b) punti di scambio ( villi, alveoli,

capillari arteriosi e venosi)

6 =

= =

=

=

12

18

6) Riepilogo = = 18

Scienze. Classe terza. Le informazioni più ricordate

Quali sono gli organi dell’apparato circolatorio? Il cuore, che sappiamo essere posizionato nella gabbia toracica fra i polmoni, e serve per … è una pompa, è un muscolo. E’ un muscolo striato involontario, vi ricordate che l’avevamo già fatto? Striato perché è più forte, involontario perché non siamo noi a decidere quando va e quando non va. Certe volte però gli ormoni fanno in modo che il cuore batta più forte o più lentamente. OK fino qua? (inf. 4a / 2+7)

( il cuore ha il compito di pompare il sangue// il cuore è il centro dell’apparato circolatorio //il cuore, muscolo striato involontario) L’informazione - è semplice - è già nota - è presentata attraverso una definizione con l’esplicitazione di caratteristiche

Però il cuore è collegato ai vasi sanguigni. I vasi sanguigni che sono le arterie e le vene, tutti ne avete sentito parlare no? Le arterie trasportano materiale nutritivo quindi zuccheri, proteine, sali minerali, tutto quello che serve, e ossigeno. Le vene invece trasportano materiale di rifiuto. Le vene sulle illustrazioni sono indicate in genere con il colore blu, OK? Blu, invece le arterie di rosso ( alunno) Si è deciso di usare questi colori per convenzione. Se noi guardiamo la pelle vediamo delle linee verdi ( alunno: anche blu) Si, ecco, violacee. ( inf. 4b e 4c / 8+5 e 8+3)

Scienze. Classe terza. Le informazioni meno ricordate ( dati grezzi)

Che cosa abbiamo fatto prima?Abbiamo fatto … Noi sappiamo che siamo fatti di cellule e che le cellule vanno nutrite, quindi cibo e ossigeno. Il cibo viene dato dall’apparato digerente - giusto?- in cui noi inglobiamo cibo che viene poi scomposto perché alle cellule serve lo zucchero per la respirazione cellulare. Però non serve solo lo zucchero, serve anche l’ossigeno ( interruzione dall’esterno) Riprendiamo. Dunque, gli zuccheri, che provengono dall’apparato digerente e l’ossigeno, che proviene dall’apparato respiratorio Però dato che zuccheri e ossigeno devono raggiungere ogni singola cellula ciò che trasporta zuccheri e ossigeno a ogni cellula è l’apparato circolatorio ( inf. 3b/ 2+1)

L’informazione - funge da collegamento con concetti già noti - è informativamente molto densa - è collocata nella fase iniziale dell’esposizione

Secondo voi perché l’apparato circolatorio è chiuso del tutto o non lo è ? ( intervento alunno, poi ripreso dal docente) Come fa a distribuire il sangue fra le cellule? Questo è giusto, il sangue arriva nei capillari, i capillari sono collegati, capillare arterioso al capillare venoso Altre osservazioni? Matteo? ( …) Perché il cuore deve pompare il sangue agli altri organi, ma poi, altra cosa, gli altri organi devono immettere nell’ apparato circolatorio le loro sostanze, i loro prodotti giusto? Perché che cosa collega l’apparato digerente alle nostre cellule? (alunno …) Giusto. Come fa l’apparato digerente a dare cibo a tutte le cellule? ( alunno … ) Esatto, l’apparato digerente. L’intestino, come sapete, è un lungo tubo, ed è collegato all’apparato circolatorio grazie a arterie e vene che portano nutrimento. Se noi andiamo a pag.58 vediamo il villo intestinale. In questo caso il villo cede glucosio, aminoacidi, acqua e sali minerali all’arteria. Quindi nel villo le arterie vanno a recuperare nutrimento. Nell’apparato respiratorio la distribuzione dell’ossigeno avviene negli alveoli polmonari e sono gli stessi capillari che vanno a recuperare l’ossigeno e poi lo portano a tutte le nostre cellule. Chiaro? Difficile? ( inf. 5b/ = =) L’informazione - è collocata nella fase avanzata dell’esposizione - presenta un concetto complesso - è informativamente molto densa - richiede il recupero di informazioni pregresse - è presentata con un’esposizione poco lineare

Osservazioni conclusive

Risultati complessivi

Storia

(al. 24+19=43)

Scienze

( al. 17+26+18=61)

% R.

date

%

R.

mancanti

%

R.

date

%

R.

mancanti

%

cl.

I

36 64 35 64.5

cl. II 28 71.5 45.5 54

cl. III 44 56

- Le classi prime conservano circa 1/3 delle informazioni ( complete+parziali+errate) - Nel complesso le informazioni conservate nelle prove di scienze sono in numero maggiore ( 41%)rispetto a

quelle delle prove di storia ( 32%); elevata la differenza fra i dati di storia e scienze delle classi seconde.

I risultati

Sono state meglio ricordate le informazioni - poste nelle prime fasi dell’esposizione -presentate con il sostegno di elementi scritti e/o grafici -vicine alle conoscenze di enciclopedia degli alunni

-attinenti a concetti concreti

-semplici ( non densità informativa )

Sono state meno ricordate le informazioni -relative a digressioni, esempi, riepiloghi, collegamenti - poste nelle fasi avanzate dell’esposizione

- presentate in modo poco lineare

- astratte e informativamente dense

-

L’ascolto degli alunni è stato un ascolto spontaneo , con un basso grado di attenzione selettiva, analogo a quello della comunicazione quotidiana L’ascolto per l’apprendimento è un ascolto controllato

Verso l’ascolto consapevole.

La competenza metacognitiva

Al termine dell’esposizione è stato chiesto agli alunni delle classi della ricerca di esprimere un proprio parere sulla facilità/ difficoltà di quanto ascoltato

Secondo te la spiegazione è stata ( dati grezzi)

storia I II 24 19

scienze I II III 17 26 18

% complessiva

a) piuttosto facile

14 11 8 9 4 44%

b) abbastanza facile , ma con qualche difficoltà in alcuni punti

10 6 8 15 10 47%

c) piuttosto difficile

= 2 1 2 2 7%

d) molto difficile

= 1

la percezione degli alunni circa la facilità o meno dell’esposizione dei docenti è in contrasto con i risultati effettivi dell’ascolto; la capacità di monitorare i propri processi cognitivi ( metacognizione) va costruita.

Comprensione e metacognizione

La competenza metacognitiva relativa alla comprensione orale da parte degli alunni della S.S. I°G risulta essere ancora fragile.

In particolare gli alunni hanno sottovalutato le difficoltà dell’esposizione dei docenti e non hanno controllato il proprio processo di comprensione

Rispetto a ciò su cui puntare la propria attenzione hanno evidenziato alcune consapevolezze “ingenue” ( scarsa attenzione al recupero di informazioni pregresse e ai collegamenti con contenuti già noti / trascurato sempre il riepilogo finale/ poca attenzione anche a esempi e digressioni)

La competenza metacognitiva non matura spontaneamente , va “insegnata” con percorsi specifici in particolare per l’ascolto, attività spesso poco curata in L1

Attività utili:

- prove di ascolto e riflessione sui risultati

- riflessione circa le “convinzioni spontanee” degli alunni

- momenti di ascolto “controllato”

- approfondimento sui modi dell’ascolto per l’apprendimento

Lingua orale e memorizzazione delle informazioni

La produzione e ricezione in sequenza- tratto tipico dell’orale- spiegano la complessità generale dell‘ascolto, in

cui l'informazione va immediatamente decifrata in modo che possa essere elaborata ( codificata) nella

memoria.

Nel caso di informazioni complesse come quelle delle discipline è fondamentale che l’elaborazione sia

profonda e permetta di stabilire legami fra la nuova conoscenza e le conoscenze già possedute.

Alcune attenzioni :

- informare circa la struttura dell’esposizione e i risultati attesi

- richiamare conoscenze pregresse

- garantire la ridondanza necessaria

- controllare la densità informativa

- favorire la stabilizzazione delle informazioni attraverso forme scritte di supporto

- controllare i tempi dell’esposizione

Riferimenti bibliografici

• Bosc F., Minuz F., La lezione, Italiano LinguaDue, n.2, 2012

• L.Brasca , M.L. Zambelli ( a cura di), Grammatica del parlare e dell’ascoltare a scuola, La Nuova Italia, Milano 1992

• F. De Renzo, M.E. Piemontese ( a cura di), Educazione linguistica e apprendimento-insegnamento delle discipline matematico-scientifiche, Aracne Editrice, Roma, 2016

• Desideri P. (1992), “Lo statuto linguistico della lezione: tecniche e operazioni pragmatiche dell’ interazione verbale in classe”, in Brasca L., Zambelli M. L. (op. cit.), pp. 187-199

• Corradi D. , Il parlato dell’insegnate nella classe di lingua, Italiano LinguaDue, n. 1. 2012.

• Voghera M,. Lingua parlata, Enciclopedia dell’Italiano Treccani (www.treccani.it/enciclpedia/lingua-parlata_ Enciclopedia/

• Beacco J.C., Coste D., Van de Ven P.H., Vollmer H., Lingua e discipline scolastiche. Dimensioni linguistiche nella costruzione delle conoscenze nei curricoli, Italiano LinguaDue, n. 1. 2011