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GRUPPO BANCA CARIGE
Ennio La MonicaDirettore GeneraleDirettore Generale
Pagina | 1
Presentazione alla Comunità FinanziariaMilano, 22 maggio 2012
Indice
• Il Gruppo Carige oggi
• Il mutato contesto di mercato
• Il Progetto di Riorganizzazione del Gruppo Carige
• La Struttura organizzativa target• La Struttura organizzativa target
• Gli effetti del Progetto di Riorganizzazione
• Tempistica
• Contatti
Pagina | 2
Articolato conglomerato bancario, assicurativo e previdenziale...
M t
~50.000 piccoli azionisti
9,99%9,99% 43,02%43,02%
Mercato
46,99%46,99%
à i i à
BancaBanca CarigeCarige SpASpACassaCassa di di RisparmioRisparmio di di GenovaGenova e Imperiae Imperia
Modello federale
Società quotata
Mkt Cap: €1,2 mld
Attività assicurativa1Attività bancaria1
Attività finanziaria1
Banca Carige
CR Savona
Carige Vita Nuova (vita)
Carige Ass.ni (danni)
Carige AM SGR
Creditis (Credito al
Attività fiduciaria1
Centro Fiduciario
CR Carrara
BM Lucca
B. Cesare Ponti
consumo)
Fabbriche prodotto di proprietà
5.974Dipendenti
677 sportelli &432 agenzie assicurative
~ 2 mln di Clienti Patrimonio netto ~€ 2,9 mld
Pagina | 3
1 Principali società
Fonte: dati societari al maggio 2012
...con 677 sportelli bancari suddivisi tra 5 banche
Ripartizione sportelli per banca (31 dic. 2011)
di cui #207 in
84% 560di cui #207 in
Liguria1 e #353 fuori Liguria
7% 50
3%
5% 37
23
1%
3% 23
7
100% 677
Pagina | 44
1 Liguria include Filiale di Nizza
Fonte: dati societari
Il Gruppo Carige ha dimostrato forte capacità di resistenza nel corso della crisi, in controtendenza rispetto alle banche comparabili …
Confronto utili cumulati ante e post crisi (€ mln)
2005-2007
2008-2011
-53% 775
+64%
309
661
474
309
Media banche comparabili1
Carige
Pagina | 5Pagina 5
1 BPER, BPM, BPVi, Credem, Creval
Fonte: Banca Carige, bilanci societari
… e confermando il valore del modello federale
Anno diCAGR Inte mediato Utile netto C/I
Modello federale: costi amministrativi e organizzativi marginali a fronte di sensibili benefici commerciali e presidio territoriale
Anno di acquisizione
CAGRPre-deal/2011
Intermediato(€ mld)
Utile netto(€ mln)
C/I(%)
∆ p.p.Pre-deal/2011
Dic2011Pre-deal Pre-deal Dic
2011
24 0 p p
Pre-dealDic
2011
1999
Banca del Monte
di Lucca(#23 sportelli)
2,3
10,6%
0,7
12,7%
0,6
2,5
-24,0 p.p.
86,5
62,5
1999
Cassa di Risparmiodi Savona
(#50 sportelli)
4,72,8
4,4% 7,3%
5,7
13,3
-13,2 p.p.
71,458,2
2003
Cassa di Risparmiodi Carrara
(#37 sportelli)
3,2
5,3%
2,1
2,4%
4,14,9
-6,3 p.p.
73,6 67,3
Dicembre
2004
BancaCesare Ponti (#7 sportelli)
2,4
11,7%
1,1
…
-0,6
8,891,6
-15,3 p.p.
76,3
Pagina | 6I dati “Pre-deal” si riferiscono all’ultimo bilancio precedente all’acquisizione. Per Banca Cesare Ponti i dati “pre deal” si riferiscono al bilancio 2004.Fonte: Dati societari
Indice
• Il Gruppo Carige oggi
• Il mutato contesto di mercato
• Il Progetto di Riorganizzazione del Gruppo Carige
• La Struttura organizzativa target• La Struttura organizzativa target
• Gli effetti del Progetto di Riorganizzazione
• Tempistica
• Contatti
Pagina | 7
La crisi ha vissuto diverse fasi con significativi impatti sui fondamentali del sistema bancario …
Impatto sul sistema bancario
Periodo Effetto Focus
2007-2008Mutui sub-prime e titoli
tossici: scarsa qualità degli attivi
LimitatoQualità
dell’attivo
2009-2010Recessione economica:
elevato costo del rischio di credito
Significativo
2011Crisi di liquidità sui mercati
istituzionali: approvvigionamento e
Limitatograzie alla raccolta retail
Domani
smobilizzo
Aumento del costo della raccolta retail: riduzione
l d i i i
Significativoquale riflesso del business
tradizionale diQualità
d l istrutturale dei margini tradizionale di intermediazione
del passivo
Gli impatti sul conto economico delle banche italiane sono strettamente legati al modello di i t di i t di i l
Pagina | 8
di intermediazione tradizionale
… con diversi elementi strutturali che pongono sotto pressione il modello di banca Retail tradizionale
- Incertezza del contesto macroeconomico e maggiore volatilità rispetto al passato
- Ri-bilanciamento tra le economie a livello globale, con forte crescita dei paesi emergenti, che risulterà in un trasferimento di risorse bancarie (capitale) tra
ti
Contesto macro-
mercati
- Peggioramento delle condizioni di accesso al funding, che ha già reso la liquiditàuna risorsa scarsa e non più a basso costo
economico
- Cambiamento del framework regolamentare per il sistema bancario europeo, con l’introduzione di Basilea III, che prevede:
. Aumento dei requisiti di capitale
Irrigidimento dei vincoli sulla gestione della liquidità
Regolamen-tazione
• c. Irrigidimento dei vincoli sulla gestione della liquidità
- Aumento dei vincoli a protezione dei consumatori
- Mutamento dei bisogni chiave e dei comportamenti dei clienti guidato dai g p gcambiamenti demografici ed economici:
. Clienti mediamente più vecchi, ma con bisogni ed aspettative diversi rispetto agli attuali “anziani”
. Maggior confidenza ed utilizzo dei canali remoti e contestuale minore utilizzo dellaClienti . Maggior confidenza ed utilizzo dei canali remoti e contestuale minore utilizzo della filiale fisica
. Riduzione della propensione al risparmio e aumento di quella al consumo e all’indebitamento
Crescente tasso di abbandono maggiore confronto delle offerte e facilità di
Clienti
Pagina | 9
. Crescente tasso di abbandono, maggiore confronto delle offerte e facilità di trasferimento da una banca all’altra
Per recuperare redditività sarà necessario ridurre il costo di servizio e aumentare la produttività commerciale …
Evoluzione redditività nel settore Bancario Europeo1 – ROE, %
Per raggiungere livelli di redditività vicini a quelli pre-crisi sarà
16,7
quelli pre crisi sarà necessario – pur considerando la crescita inerziale del mercato ed un miglioramento dei costi del rischio aumentare le7 9-9 2 del rischio, aumentare le performance del 25-30%:
Riducendo il costo di servizio
1,2-1,41,7-2,0
7,9 9,27,4-8,6
Aumentando la produttivitàcommerciale
Impatto crescita inerziale
Impattoregolatoriosu capitale
20102007 2015 E
Pagina | 10Fonte: analisi provider esterni su dati Thomson-Reuters
1 Europa a 27 + Svizzera
… sfruttando la progressiva migrazione verso canali distributivi remoti, ad alta tecnologia e minor costo
Utilizzo Online banking1
Percento
I
“Self
I
“Self
70
80
Paesi BassiNorvergia
SveziaFinlandia
Percento
3-5 anni “Self-service”
3-5 anni “Self-service”
50
60
Lussemburgo
Danimarca
Belgio
Canada
UK
Svizzera
Giappone
Stati Uniti
II7-10 anni“Multi-canale”
10-15 anni III
II7-10 anni“Multi-canale”
10-15 anni III30
40
Austria
Francia
SpagnaIrlanda
Germania
Corea del Sud
Australia
pp
Slovenia
“Rete fisica”
IV“Online in diffusione”
“Rete fisica”
IV“Online in diffusione”
10
20 PortogalloPolonia
UngheriaItalia
Grecia
Repubblica Ceca
B l iMacedonia
Serbia
TurchiaIndia
Medio Oriente
Cina
Brasile
MessicoArgentina
ColombiaRomania
Russia
00 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95
Bulgaria
Utilizzo Internet1
Percento
TurchiaIndia
Pagina | 11
1 Percentuale di individui che hanno utilizzato internet/online banking negli ultimi 3 mesi
e ce to
Indice
• Il Gruppo Carige oggi
• Il mutato contesto di mercato
• Il Progetto di Riorganizzazione del Gruppo Carige
• La Struttura organizzativa target• La Struttura organizzativa target
• Gli effetti del Progetto di Riorganizzazione
• Tempistica
• Contatti
Pagina | 12
Il piano industriale individua quattro indirizzi strategici prioritari
Il Piano strategico del Gruppo Carige 2011 – 2014 ha declinato gli indirizzi strategici e le iniziative volte a consentire al Gruppo Carige di superare i limiti di profittabilità legati allo stato di maturità del settore Bancario.
INDIRIZZI STRATEGICI OBIETTIVI STRATEGICI
1 Aumento della produttività commerciale:
− crescita del possesso prodotti (cross selling)
− evoluzione del portafoglio prodotti verso quelli a più elevata marginalità eSviluppo dei ricavi e dell’offerta commerciale: “scovare” le aree di business (territori, prodotti, clienti) in cui esiste ancora potenziale di valore inespresso
evoluzione del portafoglio prodotti verso quelli a più elevata marginalità e componente commissionale (upselling)
− diminuzione della varianza della performance commerciale
Aumento della base di clientela
Sviluppo dell’intercanalità
• c
Razionalizzazione dei costi e dei processi operativi: tensione continua all’efficienza t i ti
2
Affinamento del modello di servizio
Revisione delle politiche di prezzo
Nuovi processi operativi per liberare risorse per l’attività commerciale
Atteggiamento commerciale proattivo del personale tecnico-operativa
Ottimizzazione della liquidità, del capitale e del costo del rischio: efficienza allocativa delle risorse scarse
Gestione efficiente della base costi e dei processi
Attenzione alla raccolta da clientela e istituzionale
Chiusura del circuito di intermediazione
Gestione attiva del capitale in ottica Basilea 3
3
risorse scarse
Focalizzazione sull’innovazione e sulle competenze: lavorare sui processi e prodotti ma anche sui comportamenti e sulle capacità
Gestione attiva del capitale in ottica Basilea 3
Selezione qualitativa e gestione del credito
4 Diffusione della tecnologia
Riconoscimento del merito
Pagina | 13
anche sui comportamenti e sulle capacità relazionali delle risorse umane Valorizzazione delle competenze (conoscenze e saper fare)
Separando la rete Extra-Liguria da Banca Carige e costituendo Banca Carige Italia, il progetto di riorganizzazione consente di cogliere i target di piano
Due banche separate, specializzate Evoluzione utile netto del Gruppo C i
p , psu base territoriale, con mission diverse e, di conseguenza, radicali differenze nelle strategie, nel modello distributivo e nell’approccio commerciale
Carige Mln di €
Preservare il presidio dei propri territori storici difendendo la customer base laLiguria
33010%CAGR:
customer base, la leadership di mercato e quindi la redditività della Banca
Liguria
187
Accelerare la crescita di masse e clienti riducendo il costo di
i iExtra-
187
servizio per autofinanziare la crescita Ridurre il gap di
liquidità
Extra-Liguria
Pagina | 14
liquidità
20172011
Banca Carige Italia sarà quindi una banca rete, coerentemente all’organizzazione federale del Gruppo
Progetto diCostituzione di una nuova banca, Carige Italia, alla quale
f i li t lli d ll R t E t Li i di B C iProgetto di Riorganizzazione
conferire gli sportelli della Rete Extra Liguria di Banca Carige (ad eccezione dello sportello francese di Nizza)
Mercato
9,99% 46,99% 43,02%
Struttura Target
Nuova strutturaBanca
Carige SpA-quotata-
gdel Gruppo
Carige Italia SpA
95,9% 90,0% 60,0% 100%100%
Altre società (1)
Pagina | 151) Società assicurative, finanziarie, fiduciarie e strumentali
Le due Reti sono significativamente diverse tra di loro per storia, presenza commerciale e profilo di produttività
Rete Extra LiguriaRete Liguria
Storia
• Presenza significativa fuori Liguria solamente dagli anni ’90
• Rete giovane, cresciuta negli ultimi 15 anniattraverso acquisizione di sportelli e nuove aperture
• Presenza storica sul territorio ligure da oltre 500 anni
• Rete matura e stabile nel numero di sportelli (207 ad oggi)
Quota di mercato e
attraverso acquisizione di sportelli e nuove aperture (da 40 sportelli nel 1998 alle 353 attuali)
(207 ad oggi)
• Elevata quota di mercato (oltre il 20% in termini di sportelli e raccolta)
• Quota di mercato ancora non significativa nelle regioni di presenza (minore del 1.5% in tutte le regioni ad eccezione di Piemonte Sicilia e Sardegna)mercato e
capillarità • Elevata capillarità, attraverso una distribuzione delle filiali a “maglie strette”
regioni ad eccezione di Piemonte, Sicilia e Sardegna)
• Bassa capillarità, con presenza a “maglie larghe”
• Elevata produttività per filiale legata ad ’ l i di li i f l l
• Produttività per filiale significativamentei f i ll i iProduttività un’alta concentrazione di clienti per filiale
• Elevate masse per cliente
inferiore alla rete Liguria, con una minore concentrazione di clienti per filiale (-38%)
• Ridotte masse per cliente rispetto a rete Liguria (-40%) pur con maggior redditività
Clienti
• Portafoglio più bilanciato rispetto a Rete Extra Liguria, con segmento Mass Market che rappresenta ~63%
• Forte incidenza della clientela nelle fasce di
• Forte incidenza della clientela Mass Market (72%) rispetto alla Rete Liguria e con masse inferiori, limitata rilevanza dei segmenti Affluent e Private
Pagina | 16
età più avanzate • Età media clientela inferiore vs. Rete Liguria
Le filiali della Liguria costituiscono il presidio storico della Banca costruito in 500 anni di storia, mentre la Rete Extra-Liguria è il risultato della crescita degli ultimi 15 anni
Numero di Filiali1
1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012
Liguria 200 201 200 201 203 205 207 207
1990
129g
Extra-Liguria
40 79 186 189 198 327 348 353
Nuove 18 4 3 9 10 1 5
7
337Nuove Aperture
18 4 3 9 10 1 5
Acquisizioni - 21 103 - - 119 20 -
33 90
263
7
-
Totale 240 280 386 390 401 532 555 560
Acquisi-
136
Banco di Sicilia
IntesaCapitalia
ISPUniCredit MPS
Acquisi-zioni sportelli
Pagina | 17
1 Netto Filiali chiuse
Le reti continuano ad operare in contesti di mercato molto diversi
Banca Carige: Quota di mercato sportelliQuota di mercato sportelli
Quota di mercato Impieghi
Quota di mercato Raccolta
Italia: 1,3%Liguria: 18,9%
Extra Liguria: 0,8%
Italia: 1,2%Liguria: 22,3%
Extra Liguria: 0,7%
Italia 2%Liguria: 21,2%
Pagina | 18
Liguria: 21,2%Extra Liguria: 1,3%
La Banca ha lavorato nel corso degli anni sulla rete Extra-Liguria, migliorandone i principali indicatori commerciali
Clienti / UDL Conti correnti / UDL
297286251
+9% p.a.
243232220
+5% p.a.
201120102009 201120102009201120102009 201120102009
Indice cross-selling Indice acquisizione
3,93,83 7
+3% p.a. 10,4%9,2%
8,2%
+13% p.a.
,3,83,7 ,
Pagina | 19
201120102009 201120102009
Ma Rete Extra-Liguria sconta ancor oggi un minor numero di clienti per filiale …
Indice, Liguria=100Dati al 31/12/2011
Clienti per dipendente %
Rete Extra-Liguria ha un100
Clienti per filiale %
Liguria ha un numero inferiore di clienti per dipendente…100
75100
6200
ExtraLiguria
Liguria
e filiali
Dipendenti per filiale %
Liguria
82100 ...e filiali
mediamente più piccole
82100
Pagina | 20
… clienti con masse medie più basse …
Indice, Liguria=100Dati al 31/12/2011
Masse per cliente %
Rete Extra-Liguria ha100
MINTR per cliente %
Liguria ha clienti molto più piccoli...
63100
87100
con
MINTR su masse %
Liguria ExtraLiguria
133100 ...con
redditività delle masse più alta
100
Pagina | 21
… e un gap in termini di clienti Affluent e Private, anche per la minor età media dei clienti
Extra Liguria
Liguria
Distribuzione dei clienti per segmento Età media dei clienti
Mass Market72%
63%
Private4%
Affluent15%
22%
52
57
Small Business10%
7%
Private1%
52
Corporate1
2%
4%
10%
Liguria Extra-Liguria
Pagina | 221 Include Mid e Large Corporate e Enti Pubblici
Oggi serve un cambio di passo e una discontinuità nel modo di lavorare
Fase
Rete Extra-Liguria pari a 353 sportelli
Discontinuità nel modo
Rete extra-Liguria pari a 40 sportelli
Acquisizione e integrazione nel Gruppo
Discontinuità nel modo di lavorare e sfruttamento dei nuovi territori
1998 2012 2017
Obiettivi Estensione della rete oltre ai confini storici della banca
Pieno dispiegamento del potenziale di crescita della rete XLstorici della banca
Miglioramento degli indicatori commerciali, di produttività e di redditività della masse
di crescita della rete XL
Cambio di passo nella crescitadel numero di clienti e delle masse, attraverso l’innovazione dei formati di fili l di di t ib i
Pagina | 23
di filiale e di distribuzione
Il miglioramento della performance deve passare attraverso l’adozione di strategie operative e commerciali separate per le due Banche
Obiettivi Strategia operativa e commerciale
Confermare la strategia attuale, continuando afocalizzarsi su redditività delle masse ed efficienza
Preservare il presidio dei propri
operativa delle filiali, ed in particolare: Mantenimento della customer base e remix
qualitativo (con assegnazione di obiettivi specifici di acquisizione di clienti per fascia di età)
Mantenimento della redditivitàCarige
p p pterritori storici difendendo la customer base, la leadership di mercato e quindi Mantenimento della redditività
Efficientamento (attraverso interventi su back-office e intercanalità)
Miglioramento della produttività per mq
mercato e quindi la redditività della Banca
Innovare profondamente il proprio modello di servizio alla clientela integrando la Rete fisica di
Accelerare la crescita di masse g
filiali con nuovi canali di acquisizione e vendita flessibili, anche testando nuove soluzioni in un’ottica di laboratorio, con focus su: Aumento dei lead (attività di sviluppo)
Acquisizione clienti totale
Carige Italia
crescita di masse e clienti riducendo il costo di servizio per autofinanziare la crescita Acquisizione clienti totale
Acquisizione clienti "di valore" (cross selling "nativo")
Costruire una gamma prodotti orientata all’attrazione di clientela di valore
crescita Ridurre il gap di
liquidità
Pagina | 24
In particolare, la strategia di Carige Italia consisterà nell’ innovare canali e prodotti per aumentare masse e clienti
Innovare il Innovare modelli di servizio evolvendo la capacità
distributiva esistente e complementando il reach i l d ll fili li fi i h lità tmodello di
crescitacommerciale delle filiali fisiche con nuova canalità remota a basso costo ed efficace, in grado di colmare il gap dovuto alla rete fisica a maglie larghe Introdurre prodotti d’attacco, semplificati e attraenti per
clientela di valore
La co-presenza di due reti molto diverse all’interno di un’unica Banca ha comportato fino ad oggi una
Aumentare la responsabilizza-zione delle risorse
Aumentare la trasparenza sui risultati e segregare le responsabilità commerciali, così da assicurare che non vi siano commistioni fra gli obiettivi delle due reti e che il valore di entrambe sia massimizzato
ggcommistione nelle strategie e nell'approccio commerciale, che ha richiesto numerosi valore di entrambe sia massimizzato
Differenziare i sistemi di performance management, orientandoli alla crescita, in termini di Obiettivi e target commerciali; Processi di pianificazione; Sistemi incentivanti; KPI chiave, per il management e per la Rete
richiesto numerosi “compromessi” per la gestione equilibrata della banca
Specializzare l’infrastruttura
Introdurre nuovi sistemi commerciali e di supporto all’acquisizione e alla gestione di clienti con canali remoti e innovativi
La separazione delle Reti consentirà di specializzare la strategia commerciale e
Rafforzare il presidio del rischio
Raggiungere una struttura più equilibrata di asset e liability con riduzione del funding gap in Carige Italia Differenziare poteri delegati tra Carige e Carige Italia per
garantire una politica di espansione selettiva dei volumi in
commerciale e attivare tutti gli enabler necessari
Pagina | 25
garantire una politica di espansione selettiva dei volumi, in linea con le politiche creditizie emanate dalla Capogruppo
Indice
• Il Gruppo Carige oggi
• Il mutato contesto di mercato
• Il Progetto di Riorganizzazione del Gruppo Carige
• La Struttura organizzativa target• La Struttura organizzativa target
• Gli effetti del Progetto di Riorganizzazione
• Tempistica
• Contatti
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La differenziazione dei modelli di business contempererà esigenze di innovazione e il prosieguo del sistematico e costante processo di contenimento dei costi operativi
Logica
St t i iFunzioni Capogruppo
Funzioni di governo, indirizzo e controllo accentrate, per mantenere sinergie di scala e scopoF li i C i It li
Banca Carige
Strategia e approccio commerciale delle due banche differenziato per meglio rispondere alle esigenze dei
Capogruppo Focalizzazione su Carige Italia per sviluppare e testare innovazioni di prodotto, modello di servizio, piattaforme informative, da estendere in un secondo tempo alla rete ligure dialle esigenze dei
territori e alle diverse opportunità dei mercati
Piattaforma operativa
un secondo tempo alla rete ligure di Banca Carige
Funzioni di supporto operativo (back-office) mantenute accentrate e “a scala”
Piattaforma operativa comune, per non perdere scala, sulla quale innestare specifici elementi di
Rete
Carige
(Liguria)
Rete
Carige Italia
(
Separazione e differenziazione di ruoli, obiettivi, modelli distributivi delle due reti commerciali
Duplicazione delle sole funzioni di supporto commerciale (es filiera pricing)specifici elementi di
differenziazione (Extra-Liguria)
supporto commerciale (es. filiera pricing) e della filiera creditizia
Pagina | 27
La macrostruttura organizzativa target di Carige Italia è coerente con la gestione delle Banche rete del Gruppo
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
AMMINISTRATORE DELEGATO
U/Segreteria affari generali
Funzioni di governo, indirizzo e controllo
accentrate in Capogruppo
CREDITI RETE
Capogruppo
• c
U/Segr. Mercato –supp. comm.
U/Controllo Crediti U/Attività di
sviluppo e private banking
Large corporate U/Segreteria fidi U/Credito problematico
A.T. TOSCANA UMBRIA
A.T. PIEMONTE
A.T. LOMBARDIA
A.T. VENETO
A.T. EMILIA ROMAGNA
A.T. LAZIO-MARCHE
A.T. SARDEGNA
P.T. PUGLIA
A T SICILIA
Pagina | 28
A.T. SICILIA
Indice
• Il Gruppo Carige oggi
• Il mutato contesto di mercato
• Il Progetto di Riorganizzazione del Gruppo Carige
• La Struttura organizzativa target• La Struttura organizzativa target
• Gli effetti del Progetto di Riorganizzazione
• Tempistica
• Contatti
Pagina | 29
Sintesi dei benefici dell’operazione
Benefici economici ricorrenti
Benefici lordi a regime di 55 Milioni di euro (37 netti) per:• Aumento dei ricavi pari a 37 milioni di euro annui a regime (2017), derivanti da
migliore focalizzazione commerciale della rete e incremento della produttività, ottimizzazione del costo funding istituzionale, active capital management, al netto di maggiori imposte su dividendi e funding infragruppo
Ricavi
maggiori imposte su dividendi e funding infragruppo
• Minori costi pari a 18 milioni di euro annui a regime, derivanti da efficientamento strutture, ottimizzazione processi e acquisti e risparmi fiscali al netto di un aumento di altri costi ricorrenti di struttura (<1M€)
• Anche grazie a questi interventi il Cost/Income a regime nel 2017 è previsto in
Costi
Benefici non
g q / g priduzione del 13,5% al 45%
Economici• Benefici di 715,8 milioni di euro, di cui:
• 456,5 in capo a Banca Carige per effetto positivo dello storno del debito per ricorrenti imposte differite contabilizzate al 31/12/2012, effetto positivo della rilevazione
del credito per imposte anticipate sulle quote degli avviamenti non ancora ammortizzate al 31/12/2012 ed effetto negativo della rilevazione in regime PEX del debito per imposte differite sulla partecipazione nella Nuova Banca Carige
• 259,3 in capo a Carige Italia per effetto positivo della rilevazione di imposte i i i ff d l l i ili i d ll’ i f i
Patrimoniali
anticipate a seguito affrancamento del valore civilistico dell’avviamento trasferito ed effetto negativo della rilevazione dell’imposta sostitutiva connessa all’affrancamento di cui sopra
• Beneficio di 254 bps sui coefficienti patrimoniali, relativo all’integrale accan-tonamento dell’utile straordinario al netto degli accantonamenti già effettuati in
t
Investimenti • Utilizzo di parte rilevante degli investimenti già a piano 2011-2014 (110 milioni di euro) e di quelli ulteriori previsti per il triennio 2015-2017 (90-
passato• Core Tier 1 al 9,3% al 31/12/2012• CET1 full compliant previsto superiore all’8% al 1/1/2013
Pagina | 30
milioni di euro) e di quelli ulteriori previsti per il triennio 2015-2017 (90-110 milioni di euro) a supporto delle iniziative di progetto e dell’innovazione richiesta
Sintesi dei benefici economici ricorrenti
€ mln
55
18
3737
18 Si prevede un apporto all’utile3737 all utile netto del Gruppo di circa 37mln
ia regime nel 2017
Beneficilordi
Beneficinetti
EffettoFiscale
Minori CostiMaggioriricavi
Pagina | 31
Dettaglio dei benefici economici ricorrenti lordi
Benefici Azione ed impatto economico Razionale
1 1.1
€ mln
Stabilizzazione/ottimizzazione del costo del funding
Approccio strategico più rigoroso al capital management
Sviluppo di nuovi clienti nel rispetto dell’equilibrio rischio/rendimento
Mi li t d ll d tti ità i lBenefici di i l di
Incremento produttività ed efficienza rete
Azioni di capital management
Miglioramento standing d
~22
~10
~11
1.1
1.2
1.3
Miglioramento della produttività grazie al nuovo modello commerciale derivante dalla costituzione di Carige Italia
Riallocazione più efficiente delle risorse
ricavo lordi a regime
creditizio
Totale benefici di ricavo ~37
~11
Dispersione fiscale dividendi e funding infragruppo
~(6)1.4
Razionalizzazione rete territoriale
Minori costi per
~1
~3
2 2.1
2.2
Razionalizzazione della rete e valorizzazione dei brand territoriali
Efficientamento e riallocazione delle risorse
Ottimizzazione del processo di gestione della spesa / acquisti attraverso meccanismi di
efficientamento strutture
Minori costi per ottimizzazione processi e acquisto
~3
~9
Benefici di costo lordi a regime
Beneficio ACE acc.ti utili a riserva
2.3
2.4
~6spesa / acquisti attraverso meccanismi di gestione / selezione fornitori e innovazioni di processo
Totale benefici di costo ~18
Altri costi ricorrenti ~(1)2.5
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Benefici non ricorrenti del Progetto di Riorganizzazione
Azione Effetti
Vigilanza (bps)
Effetti una tantum (2012)
Core Tier 1 (2012 pro-forma)
CE € mln
1
Effetti una tantum (2012)
Patr. Vig. € mln
144457Il Progetto prevede un beneficio
Emersione fiscalità differita “latente” su avviamenti
340
complessivo di 254 bps sul Core Tier 1 ratio di fine Affrancamento
d ll’ i t
2
110259 2012dell’avviamento con pagamento imposte sostitutive
259
2547161Totale effetto 598
Pagina | 331 Al lordo di 5,1 mln di costi una tantum (3,4 mln netti) spesati nel 2012. Ulteriori costi una tantum per 2,4 mlnverranno spesati dal 2013 al 2017
Benefici patrimoniali del Progetto di Riorganizzazione
Effetto positivo della rilevazione del credito per imposte anticipate sulle quote degli avviamenti non ancora ammortizzate al 31
€ mln
1
456.5363.5
21.1 € 114,1 mln effetto
positivo dello storno
dicembre 2012 (ca. € 1,1 mld)
• c
Il Progetto consente l’ emersione di fiscalità differita “latente” su
positivo dello storno del debito per imposte differite contabilizzate fino al 31 dicembre 2012
Effetto negativo della rilevazione – in regime PEX – del debito per imposte differite sullalatente su
avviamenti114.1
imposte differite sulla partecipazione, pari al valore fiscale originario dell’avviamento conferito
Storno debito per imposte differite
Credito per imposte anticipate su avviamenti
Debito per imposte differite su partecipazioni
Beneficio netto
• cEffetto positivo netto sul patrimonio di vigilanza pari a circa € 340 mln ovvero pari a circa 144 bps (effetto netto sul Core Tier 1 ratio pro forma)
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ovvero pari a circa 144 bps (effetto netto sul Core Tier 1 ratio pro forma)
Benefici patrimoniali del Progetto di Riorganizzazione
Imposta
Imposta sostitutiva pari al 16,0% dell’importo dell’avviamento iscritto in
€ mln
2502.3
anticipate iscritte (aliquota del 33,07% sull’avviamen
b l
capo alla conferitaria
Effetto esercizio opzione affrancamento ex. art. 15, comma 10 D.L. 185/2008 (+
• c
Affrancamento del Goodwill con pagamento dell’imposta sostitutiva
259.3
243.0
to contabile iscritto)
/ (~110 bps a fini di Vigilanza)
Affrancamento degli Imposta sostitutiva Beneficio nettoAffrancamento degli avviamenti
Imposta sostitutiva Beneficio netto
• cBeneficio netto stimato sul patrimonio di vigilanza di circa € 260 mln ovvero pari a circa 110 bps sul Core Tier 1 ratio pro forma
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ovvero pari a circa 110 bps sul Core Tier 1 ratio pro forma
Sintesi dei benefici sul Patrimonio di Vigilanza
Effetti sul Patrimonio di Vigilanza %
2 5
~9,3
2,5
6,8
5 0
Grazie alla riorganizzazione previsto un CET15,0 previsto un CET1 full compliant al 1/1/2013 superiore all’8%
Progettodi riorganizzazione
CT131.03.2012
CT131.12.2012
CT131.12.2011
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Le risorse necessarie a supporto della strategia deriveranno dagli investimenti già a Piano 2011-2014 e da ulteriori investimenti
I ti ti i ti Il Gruppo aveva previsto a Piano Investimenti previsti
Milioni di euro
Il Gruppo aveva previsto a Piano Industriale investimenti tecnologici per il triennio 2012-2014 pari a circa 110 milioni di euro 111
90-110
euro
Parte rilevante di tali investimenti saranno utilizzati a supporto delle iniziative del Progetto di Riorganizzazione miranti all’innovazione di rete (es. filiali automatizzate, canali remoti per attrarre nuova clientela), di prodotto, marketing e formazione (es. per l’evoluzione delle competenze del personale in filiale)
2015-20172012-2014Ulteriori investimenti per 90-110 milioni previsti nel triennio 2015-2017
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Dati di sintesi delle reti commerciali, evoluzione 2011-2017
Carige (Rete Liguria)1 Carige Italia
2011 2017 CAGR 11-17 2011 2017 CAGR 11-17
6,2% 6,2%9,2 13,2 8,9 12,7IMPIEGHI LORDI mld
4,3%
4 0%
7,1%
6 1%
12,11 15,6
9 72 12 2
7,62 11,42
5 62 8 02
RACCOLTA DIRETTA mld
RACCOLTA INDIRETTA mld 4,0%
4,2%
6,1%
6,7%
9,72 12,2
21,8 27,9
5,62 8,02
13,2 19,4
RACCOLTA INDIRETTA mld
AFI mld 4,2%
4,5%3
6,7%
18,9%
21,8 27,9
125,4 163,4
13,2 19,4
53,4 150,7UTILE NETTO mln
-2,9bp -12,1bp38,5 35,6 60,3 48,2COST INCOME %
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1 La Banca Carige SpA oltre alla rete commerciale ligure, qui rappresentata, conserva al proprio interno anche funding istituzionale, il portafoglio proprietario, Leasing, Factoring, Pool a m/l e estero; 2 Le obbligazioni infragruppo sono riclassificate nella raccolta diretta; 3 Esclusa componente una Tantum per il calcolo del cagr
I razionali strategici
1Accelerazione nel raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale 2011-2014 del Gruppo
1Carige
Ottimizzazione del presidio di mercato attraverso il rafforzamento dell’intercanalità
Sinergie di costo relative alla rivisitazione dei processi e aumento della produttività delle reti
grazie alla specifica focalizzazione delle stesse sul core business (scorporo della rete Carige) e
all’effetto emulazione
2
Rafforzamento del ruolo di coordinamento e controllo della capogruppo
Significativo rafforzamento della dotazione patrimoniale ai fini di Vigilanza (anche con i nuovi
requisiti di Basilea III) con miglioramenti attesi sul rating del Gruppo Carige e conseguentemente2 requisiti di Basilea III) con miglioramenti attesi sul rating del Gruppo Carige e conseguentemente
sul costo del funding
Azioni di accelerazione per il raggiungimento dei Target comunicati al mercato (miglioramento produttività, contenimento costi,
rafforzamento del capitale)…“C ti d l ”
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…“Continuare a crescere creando valore”
Indice
• Il Gruppo Carige oggi
• Il mutato contesto di mercato
• Il Progetto di Riorganizzazione del Gruppo Carige
• La Struttura organizzativa target• La Struttura organizzativa target
• Gli effetti del Progetto di Riorganizzazione
• Tempistica
• Contatti
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Tempistiche di massima del Progetto di Riorganizzazione
Data Milestones Descrizione
Consiglio di Amministrazione di Banca
Carige
Presentazione alla Comunità Finanziaria
21 maggio 2012
22 maggio 2012
Approvazione del Progetto di Riorganizzazione del Gruppo
17 Settembre Consiglio di Amministrazione di Banca
23 maggio 2012 Costituzione Carige Italia
Approvazione della situazione patrimoniale del Conferimento al
2012 Carige
Inizio dic. 2012Assemblea Straordinaria di Carige Italia per
deliberare l’aumento di capitale
Approvazione dell‟aumento di capitale da realizzarsi in natura
attraverso il conferimento di ramo di azienda con decorrenza dal
31/12/2012 nonché le conseguenti modifiche statutarie con
30/06/2012
Inizio dic. 2012
31/12/2012, nonché le conseguenti modifiche statutarie con
decorrenza dall‟1/1/2013
Stipula dell’atto di conferimento a Carige
Italia
31 dicembre 2012
Data di efficacia del Progetto di
Riorganizzazione
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Indice
• Il Gruppo Carige oggi
• Il mutato contesto di mercato
• Il Progetto di Riorganizzazione del Gruppo Carige
• La Struttura organizzativa target• La Struttura organizzativa target
• Gli effetti del Progetto di Riorganizzazione
• Tempistica
• Contatti
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Contatti
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Disclaimer
Questo documento è stato preparato da Banca Carige S.p.A. a scopi esclusivamente informativi esolo per presentare le strategie e i principali dati finanziari del Gruppo.La Società, i suoi consulenti e rappresentanti non possono essere ritenuti responsabili (per eventuali perdite derivanti da negligenza o qualsivoglia altro motivo) per qualunque perdita derivata dall’uso di questo documento e dei suoi contenuti.Tutte le informazioni prospettiche qui contenute sono state predisposte sulla base di determinateassunzioni che potrebbero risultare non corrette e pertanto i risultati qui riportati potrebbero variare.Nel formulare una propria opinione i lettori devono tenere in considerazione i fattori sopra citati.Questo documento non rappresenta né un’offerta né un invito ad acquistare o a sottoscrivere azioni enessuna parte di tale documento può essere considerata la base di alcun contratto o accordo.T tt l i f i i i t t i d tt bbli t di t ib it éTutte le informazioni qui contenute non possono essere riprodotte, pubblicate o distribuite, néintegralmente, né in parte per nessuna finalità.Con l’accettazione di tale avvertenze Lei acconsente a tutti i suddetti limiti.
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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott.ssa Daria Bagnasco, Vice Direttore Generale Governo e Controllo della Banca CARIGE S.p.A., dichiara, ai sensi del comma 2 dell’art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile consolidata relativa al Gruppo Banca CARIGE contenuta in questa presentazione corrisponde alle risultanze documentali ai libri e alle scritture contabiliquesta presentazione corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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