gruppo galgano - nicola lippi, design for value
DESCRIPTION
Presentazione effettuata in occasione del Meet Minitab 2013TRANSCRIPT
Design for Value
Progettare per l’intero flusso del valore
MASSIMIZZARE IL VALORE DEL PRODOTTO
� Dando al cliente il prodotto che vuole
� Raggiungendo il livello di qualità target fin dall’inizio
della prima produzione
� Al più basso costo del prodotto e di sviluppo
� Rispettando il time to market
Obiettivo: massimizzare il valore
I VANTAGGI COMPETITIVI
INN
OV
AZI
ON
E
SER
VIZ
IO
COSTI
QUALITÀ
AZIENDA
TEMPO
IL VANTAGGIO COMPETITIVO: TEMPO IN MENO CHE SI IMPIEGA NEL
RAGGIUNGIMENTO DEI LIVELLI DI ECCELLENZA RISPETTO AI CONCORRENTI
ENFASI
MASSIMIZZAZIONE DEL RAPPORTO TRA
VALORE E COSTO
Progettare la qualità
� Elevati standard qualitativi, zero difetti fin dal primo lotto produttivo
� Robustezza delle prestazioni nel tempo
Senza regalare nulla
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Dimensionamento di unacaratteristica di prodotto
Si è sempre fatto così
Prendo il caso peggiore
Coefficenti di sicurezza
A valore
TEMPI DI INTRODUZIONE NUOVI PRODOTTI E QUALITA'
(n. modifiche nel tempo)
0 +3-24 mesi
nº m
odifi
che
al p
roge
tto
SOCIETA' GIAPPONESE
SOCIETA' OCCIDENTALE
PRODUCTION START/AVVIAMENTO
PER APPLICARE EFFICACEMENTE
QUESTE LOGICHE
E’’’’ NECESSARIO RIVEDERE
SOSTANZIALMENTE IL PROCESSO
DI SVILUPPO DEL PRODOTTO
CLIENTE
VOICE OF CUSTOMER
DISRUPTIVE INNOVATION
LEAN PRODUCT DESIGN
QUALITY BY DESIGN
KNOWLEDGE MANAGEMENT
LEAN PRODUCT DEVELOPMENT MANAGEMENT
VALUE STREAM ORGANIZATION
Lean Product Development management
• Value Stream(Platform) management
• Lean Project management
• Obeyya Room
• 3P
• Set BasedConcurrentEngineering
• ChangeManagement Settimana kaizenSpecial
VOC
• Market segmentation
• Analisi competitività e attattività
• Qfd
• Value analysis
Lean product Design
• Architettura modulare
• VRP
• DFM/A
• DSM
• Trimming
Disruptive Innovation
• TRIZ
• Open innovation
• Tecniche Creatività (soft)
Quaility by Design
(6 sigma)
• CTQ tree
• Doe
• Robust design
• Probabilistic design e simulazione
• Statistical Tolerancing
• Fmea - Fta
• Reliability test
• Axiomatic design
• Risk Management
• Metrics
• APQP &PPAP
Aree - Metodologie e strumenti
Incrementare l’efficienza nella
gestione dei progetti
Comprendere e misurare le esigenze
del cliente
Ridurre la complessità del prodotto
Innovare con sistematicità
Progettare la qualità
Impatto della variabilità sul lead time
La capacità di gestire
la variabilità e
controllare la capacità
del sistema è cruciale
per garantire elevati
livelli di prestazione
.
� VALORE� FLUSSO� MIGLIORAMENTO CONTINUO
�Definire il valore
�Esplorare e sviluppare nuova conoscenza e contenuti
�Progettare l’architettura del sistema
�No flusso - ambiente momenti di integrazione
�Affrontare e risolvere i problemi
Flusso
� Minimizzare i lead time e sprechi
� Pianificazione macro e micro
� Massima standardizzazione
� Massima sincronizzazione
� Visual Management
1) Fase “creativa” di “concept design”
2) Fase di “progettazione di sistema”
(concurrent engineering)
3) Fase di “detail design” - standard precisi
4) Fase di prototipazione e sviluppo attrezzature
2 macro fasi
UNA IMPOSTAZIONE ROBUSTA
PROGETTO 4
PROGETTO 5
PROGETTO 6
Progetto 3
Progetto 2
Progetto 1
VA
LOR
EQ
FD -
SBC
E
CACCIA AGLI SPRECHI
GESTIONE A VISTA
FLUSSO
RIDURRE LA VARIABILITA
• DIMENSIONARE CORRETTAMENTE IL FLUSSO• “STABILIZZARE” LE SPECIFICHE
CREARE LE CONDIZIONI PER UN PRODOTTO CON RIDOTTO LEAD
TIME
• ARCHITETTURA MODULARE
PROGETTARE LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI
• TEAM MODULARI (DSM)
GENERARE NUOVA CONSOCENZA UTILIZZABILE
� CREARE LA WBS-OBS-CBS� CREARE IL GANTT DI DEL
PROGETTO� FORMARE IL TEAM� ANALIZZARE I RISCHI� DEFINIRE INDICATORI
NO
VARIABILITA’
CACCIA AGLI SPRECHI
GESTIONE A VISTANO SPRECHI
NO
LOOP
NO
LOOP
Analisi dei requisiti
Quale curva del valore del prodotto si vuole perseguire?
ProduttivitaEfficienza
lineaVersatilità
Interfacciauser
friendly
Bassiconsumi
energetici
Manutenzione
economica
Unificazione codiciricambi
Ispezionabile
ErgonomicaFacilmente
pulibile
Elevataqualità delprodotto
Velocità delcambioformato
NOI 6,14% 6,20% 7,28% 5,41% 5,66% 5,15% 4,31% 5,46% 4,37% 4,64% 4,65% 3,65%
CONC1 6,14% 6,20% 5,83% 5,41% 5,66% 5,15% 4,31% 4,37% 4,37% 4,64% 3,72% 3,65%
CONC2 6,14% 6,20% 5,83% 5,41% 5,66% 5,15% 4,31% 4,37% 5,46% 3,48% 4,65% 3,65%
CONC3 6,14% 5,95% 4,37% 5,41% 4,25% 4,12% 5,39% 3,28% 3,28% 3,48% 2,79% 4,87%
0,00%
1,00%
2,00%
3,00%
4,00%
5,00%
6,00%
7,00%
8,00%
PR
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Analisi del valore
1:1
AU
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I
RIDUZIONE COSTO
OK
INNOVAZIONE SISTEMATICA - TRIZ
TUTTI INVENTORI?
RISOLVERE CONTRADDIZIONI
SE AUMENTIAMO LA SUPERFICIE DI UN’ALA ESSA GENERERÀ PIÙ PORTANZA
MA CRESCERÀ IL PESO DELL’ALA
Lean product design
Il Lean Product design inserisce all’interno del prodotto i principi della lean manufacturing
Dalla Lean “misurata” alla lean “progettata”
� Non deve più essere solo il processo produttivo ad adattarsi ai concetti Lean a “posteriori”
� I nuovi prodotti devono essere concepiti per ottenere un flusso teso e senza sprechi
E’ la vera progettazione concorrente
Regola n.1 Semplificare
““““Il miglior progetto
è quello più semplice
che funziona.””””
Albert Einstein
Esempio
Taglia-unghie con una sola interfaccia o componente unico per ogni funzione
Comune taglia-unghie
Architettura di prodotto
Architettura del prodotto è lo schema che:
� Lega elementi funzionali del prodotto ed i rispettivi blocchi fisici
� Fissa le modalità con cui interagiscono tra loro
Architettura e Project Management
Dalla suddivisione del prodotto e dalla definizione delle interfacce dipende la possibilità di parallelizzare le attività e rilasciare il progetto “one piece flow”(e non in un unico “lotto”)
Architettura e Organizzazione
Dalla suddivisione del prodotto e dalla definizione delle interfacce si determina la composizione dei team di progetto e delle attività comuni
Organizzazione e Architettura
L’architettura del Airbus A380 è determinata da
� Attribuzione a siti produttivi diversi della costruzione dei diversi moduli
� Criteri di trasportabilità
Airbus A380
E’ evidente il legame tra struttura di prodotto, lay out produttivo e supply chain
Valore e Architettura di prodotto
� Ampliamento di gamma e maggiori possibilità di personalizzare l’offerta
� Efficienza dei reparti produttivi
� Efficienza delle funzioni Sviluppo prodotto
� Riduzione dei tempi di sviluppo del progetto
� Riduzione dei tempi di consegna
� Semplificazione nel controllo di gestione
� Maggiore efficienza e precisione nella fase di offerta commerciale
� ……
OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI - qualità 6 sigma
CP E CPK SONO GLI INDICI IN CUI CONFLUSCONO LE ATTIVITA’ DIPROGETTAZIONE E SVILUPPO E PRODUZIONE
CP=AMPIEZZA DELLE TOLLERANZE
TOLLERANZA DEL PROCESSO
ResponsabilitàResponsabilità
della
Progettazione
Responsabilità
della
produzione
del prodotto definendo al tempo le più ampie tolleranze
Ottenere un livello di qualità 6 sigma nelle prestazioni
del prodotto definendo al tempo le più ampie tolleranze
per i parametri di progetto
Diminuzione dei Costi
Ampliamento Delle Tolleranze
Spesso si è portati ad attribuire le tolleranze sulla base di:
�Consuetudine (si è sempre
fatto così)
�Incertezza sulla influenza di
una certa tolleranza sui
parametri funzionali (si
stringono le tolleranze al limite
del consentito)
Si ha la tendenza a non considerare l’impatto che la mancata analisi e verifica del requisito reale in termini di ampiezza di tolleranza può avere sul costo prodotto
�Si devono adottare delle
metodologie che consentano di
attribuire le tolleranze sulla base del
loro impatto sulle caratteristiche di
prodotto
COSTICOSTI
PROGETTAZIONE & STATISTICA
� In linea generale si deve cercare di ampliare
il più possibile le tolleranze massimizzando le capability interne mantenendo inalterate le prestazione. (DFM design for manufacturing)
� Per perseguire questi obiettivi efficacemente si devono adottare metodologie statistiche
THINK IN RANGES
� In natura non abbiamo mai un dato fisso ed immutabile, ma un dato con la relativa distribuzione di probabilità.
� Quando siamo in presenza di un numero considerevole di componenti convieneragionare in termini probabilistici
� E’ UN DOVERE DELL’INGEGNERE PROGETTARE, DI UN DATO VALORE/DIMENSIONE, ANCHE LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA’, PRENDENDO DECISIONI IN FUNZIONE DEI PROCESSI E DEI CONTROLLI ECONOMICAMENTE PIU’ IDONEI
Un Diverso Approccio
APPROCCIO CLASSICO
� Risposte prestazionali
Il valore peggiore della risposta è accettabile?
� Risposte affidabilistiche (resistenza, sollecitazione)
Il coefficiente di sicurezza è sufficientemente
grande (resistenza/sollecitazione)?
APPROCCIO PROBABILISTICO
� Risposte prestazionali
La percentuale di parti avente la /le risposte
fuori dai limiti di conformità è inferiore ad
una soglia prestabilita?
� Risposte affidabilistiche (resistenza, sollecitazione)
La probabilità di guasto è inferiore ad un
target prestabilito?
� Accettando la “variabilità” delle nostre condizioni al contorno dobbiamo avere un diverso approccio nei confronti della progettazione
� Diventa importante comprendere la molteplicità delle sorgenti di variazione