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asse 1 “sistemi locali” misura 4 “interventi trasversali per la competitività territoriale” azione 1.4.6 “servizi reali alle imprese” DOMANDA DI ACCESSO AGLI AIUTI PER I SERVIZI REALI ALLE IMPRESE GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA

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asse 1 “sistemi locali” misura 4 “interventi trasversali per la competitività territoriale”

azione 1.4.6 “servizi reali alle imprese”

DOMANDA DI ACCESSO AGLI AIUTI PER I SERVIZI REALI ALLE IMPRESE

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA

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IMPORTANTI AVVERTENZE GENERALI La struttura del presente bando è stata pensata con l’obiettivo di facilitare la partecipazione dei beneficiari attraverso la semplificazione dell’iter burocratico d’accesso alle agevolazioni oggetto del provvedimento. Infatti, non sono richiesti documenti da allegare alla presentazione della domanda, se non la fotocopia di un documento di identità: la veridicità delle altre informazioni fornite nel modulo sarà attestata solo con autodichiarazioni. Successivamente, solo se la domanda sarà accolta, le autocertificazioni dovranno essere confermate con la produzione dei documenti.

La mancata produzione di tali documenti impedisce il perfezionamento degli atti necessari all’erogazione dei benefici.

Se i documenti richiesti non vengono prodotti entro e non oltre 45 giorni dalla richiesta, il diritto all’agevolazione decade automaticamente. Per maggior chiarezza, si riporta nella pagina seguente lo schema delle fasi relative all’iter della domanda. Si ricorda che esiste una responsabilità penale a carico del dichiarante, qualora il raffronto tra autocertificazioni rese e documenti prodotti rivelasse falsità in atti e/o dichiarazioni mendaci (art. 76 DPR 445/2000).

In tal caso, la denuncia all’autorità giudiziaria è un atto dovuto. Inoltre - sempre per facilitare la compilazione della domanda - le note di questa guida sono state organizzate in parallelo con le “Sezioni” presenti nel modulo di domanda stesso. Nell’“Appendice Monitoraggio” di questa Guida, sono riportati – investimento per investimento – i documenti da predisporre e far trovare pronti in occasione della sopralluogo di controllo, in modo da ridurre al minimo tempi e modalità di verifica del corretto impiego delle agevolazioni. Gli aggiornamenti di questa guida saranno pubblicati: - sul sito internet www.regione.molise.it nella sezione specifica riservata al

“Programma Pluriennale”; - sul sito internet www.regione.molise.it/ufficioeuropa, nella sezione “Bandi in

scadenza”; - sul sito internet www.regione.molise.it/nvi/nucleovalutazioneinvestimenti.nsf.

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NO

NO

SI

NO

SI

SI

NO

Apertura bando

Presentazione domanda (solo autocertificazioni)

Chiusura bando

Domanda completa?

SI

Verifica autocertificazioni con presentazione documenti

Verifica positiva

Approvazione domanda e erogazione anticipo agevolazioni

Presentazione fatture investimenti e quietanze pagamenti

Erogazione saldo agevolazioni

Definizione graduatoria

Controllo tecnico e amministrativo presso l’azienda

Recupero anticipo

STOP

iter

Domanda ammessa?

Controllo positivo?

FLUSSO DI FUNZIONAMENTO DELL’ITER DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE

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SEZ. I – DATI ANAGRAFICI RICHIEDENTE (mod. DI - ditte individuali)

DATI ANAGRAFICI RAPPR. LEGALE (mod. S - società)

Accortezza nella compilazione

Leggibilità Reperibilità del proponente

Documento di identità

Si raccomanda di impiegare la massima attenzione nella compilazione della domanda e di accertarsi della sua completezza: solo così si avrà la certezza di non avere omesso informazioni indispensabili ai fini della sua accoglibilità. Le domande che contengono informazioni contraddittorie, incomplete o prive di indicazioni essenziali non potranno entrare a far parte della graduatoria. Scrivere in stampatello. I dati leggibili riducono sensibilmente una loro errata trascrizione nell’archivio informatico. E’ indispensabile specificare almeno un recapito tra quelli previsti: telefono, fax, cellulare ed e-mail. E’ nell’interesse del proponente fornire il maggior numero possibile di recapiti per consentire all’Amministrazione di rintracciarlo rapidamente in caso di necessità. L’innovativo iter di selezione delle iniziative da ammettere alle agevolazioni si basa su un uso intenso dell’autocertificazione da parte di coloro che richiedono i benefici di legge. Affinché la domanda sia formalmente completa è necessario allegare la copia di un documento di identità in corso di validità. Nella parte conclusiva della sezione I è necessario riportarne gli estremi identificativi, avendo l’accortezza di verificare che si tratti dello stesso documento allegato in copia alla domanda.

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SEZ. IIa – COMPOSIZIONE DEL CONSORZIO

(mod. C - consorzi)

Questa sezione figura soltanto nel modulo di domanda destinato ai consorzi ed è dedicata alla semplice raccolta delle informazioni anagrafiche relative alle imprese aderenti al consorzio. I dati dell’impresa mandataria non dovranno essere riportati in questa sezione, ma nella sezione IIb.

Il modulo di domanda prevede lo spazio per riportare i dati relativi a tre aziende oltre alla mandataria: qualora il consorzio sia composto da un numero superiore di imprese, basterà fotocopiare in un numero adeguato di copie la pagina 2 dello schema di domanda e numerare progressivamente ciascun foglio, avendo cura di posporre un suffisso alfabetico alle pagine (es. 2a, 2b, ecc..) e specificare il totale di fogli relativo a questa sezione in calce al primo.

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SEZ. II – DATI ANAGRAFICI RICHIEDENTE (mod. DI - ditte individuali)

(mod. S - società)

SEZ. IIb - DATI MANDATARIA (mod. C - consorzi)

Codici ISTAT Indirizzo sede legale Indirizzo sede operativa

Attività principale

Attività ammissibili alle agevolazioni

Settori esclusi

Per compilare questa sezione si consiglia di procurarsi un certificato d’iscrizione alla Camera di Commercio, perché riporta tutti i dati richiesti.

Per codici Istat s’intendono il principale e i secondari (eventualmente presenti) riportati nel certificato rilasciato dalla Camera di Commercio, rilasciati al momento dell’entrata in operatività, in base alla classificazione ATECO 2002.

Le società e le ditte devono specificare gli estremi della propria sede legale.

Qualora la ditta o la società richiedente abbia più di una sede operativa, specificare quella più importante localizzata in Molise (indicare semplicemente la più importante se la ditta o la società richiedente non dispone di sedi operative in Molise).

La descrizione dell’attività aziendale è essenziale ai fini della valutazione della domanda. Nella sezione II è sufficiente indicare il titolo della stessa (es. “produzione di elettrodomestici”), ma si suggerisce fortemente alle aziende di utilizzare la sezione IV della domanda per definire con il massimo grado di dettaglio le proprie politiche commerciali e le particolarità della propria attività, rispondendo a tutte le domande ed utilizzando a tale scopo gli spazi destinati alle note.

Possono accedere alle agevolazioni le aziende in possesso dei requisiti indicati dalla definizione comunitaria di “Piccola e Media Impresa”, fissati dalla Raccomandazione 1422/CE del 06/05/2003, dal Decreto del Ministero Attività Produttive del 18 aprile 2005 e successive modifiche ed integrazioni, operanti nei settori di cui alle Sezioni C, D, E, F, G, H, I, K, M ed O della Classificazione ATECO ISTAT 2002.

Alcuni settori produttivi sono esclusi dalle agevolazioni in base a disposizioni comunitarie. Di seguito si riepiloga l’elenco di tali settori:

o SIDERURGIA Sono escluse nell’ambito della “Siderurgia” le seguenti attività di cui alla Classificazione ISTAT ‘91: 13.10 Estrazione di minerali di ferro 13.20 Estrazione di minerali metallici non ferrosi, ad eccezione dei minerali di

uranio e di torio 27.10 Produzione di ferro, acciaio e ferroleghe

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27.2 Fabbricazione di tubi 27.21 Fabbricazione di tubi in ghisa 27.22 Fabbricazione di tubi di acciaio 27.22.1 Produzione di tubi senza saldatura 27.22.2 Produzione di tubi avvicinati, aggraffati, saldati e simili o CANTIERISTICA NAVALE Sono escluse nell’ambito della “Cantieristica Navale” le seguenti attività di cui alla Classificazione ISTAT ‘91: 35.11.1 “Cantieri navali per costruzioni metalliche”, limitatamente a - costruzione di navi mercantili a scafo metallico per il trasporto di

passeggeri e/o merci, di almeno 100 tsl - costruzione di navi a scafo metallico adibite all’esecuzione di servizi

specializzati (per esempio draghe e rompighiaccio) di almeno 100 tsl - costruzione di pescherecci a scafo metallico di almeno 100 tsl (solo se

destinati all’esportazione fuori dalla Unione europea) - costruzione di rimorchiatori a scafo metallico con potenza non inf. a 365

KW 35.11.3 “Cantieri di riparazioni navali” - trasformazione di navi a scafo metallico di cui al precedente punto

35.11.1, di almeno 1000 tsl, limitatamente all’esecuzione di lavori che comportano una modifica radicale del piano di carico, dello scafo, del sistema di propulsione o delle infrastrutture per l’accoglienza dei passeggeri

- riparazione o revisione di navi a scafo metallico di cui al precedente punto 35.11.1

o FIBRE SINTETICHE Sono escluse nell’ambito della “Fibre Sintetiche” le seguenti attività di cui alla Classificazione ISTAT ‘91: 24.70 “Fabbricazione di fibre sintetiche e artificiali” (tutta la classe) o SETTORE TRASPORTI o SETTORE AGROALIMENTARE Con riferimento alle attività di cui al settore DA “Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco” dell’Istat 91, non sono ammesse alle agevolazioni la trasformazione e commercializzazione di quei prodotti agricoli di cui allegato I al Trattato CE. Non rientrano tra le suddette esclusioni quelle attività che pur appartenendo al settore DA non sono inquadrate come trasformazione di prodotti agricoli in quanto il prodotto finale della trasformazione non è a sua volta compreso nel seguente allegato I al trattato CE (a mero titolo esplicativo si possono citare le produzioni di paste alimentari, gelati, prodotti di panetteria e pasticceria, prodotti di pasticceria fresca, ecc. che sono quindi attività ammissibili). Elenco dei prodotti agricoli per i quali vigono limitazioni ed esclusioni (i capitoli sono quelli specificati nella nomenclatura combinata): CAPITOLO 1 Animali vivi CAPITOLO 2 Carni e frattaglie commestibili CAPITOLO 3 Pesci, crostacei e molluschi CAPITOLO 4 Latte e derivati del latte; uova di volatili; miele naturale CAPITOLO 5 Budella, vesciche e stomachi di animali, interi o in pezzi,

esclusi quelli di pesci CAPITOLO 6 Piante vive e prodotti della floricoltura CAPITOLO 7 Legumi, ortaggi, piante, radici e tuberi, mangerecci

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CAPITOLO 8 Frutta commestibile; scorze di agrumi e meloni CAPITOLO 9 Caffè, tè e spezie, escluso il matè CAPITOLO 10 Cereali CAPITOLO 11 Prodotti della macinazione;malto; amidi e fecole; glutine;

inulina CAPITOLO 12 Semi e frutti oleosi; semi, sementi e frutti diversi; piante

industriali e medicinali; paglie e foraggi CAPITOLO 13 Pectina CAPITOLO 15 Strutto ed altri grassi di maiale pressati o fusi; grasso di volatili

pressato o fuso Sevi (della specie bovina, ovina e caprina) greggi o fusi, compresi i sevi

detti “primo sugo” Stearina solare; oleo-stearina; olio di strutto e oleomargarina

non emulsionata, non mescolati né altrimenti preparati Grassi e oli di pesci e di mammiferi marini, anche raffinati Oli vegetali fissi, fluidi o concreti greggi, depurati o raffinati Grassi e oli animali o vegetali idrogenati anche raffinati, ma

non preparati Margarina, imitazioni dello strutto e altri grassi alimentari

preparati Residui provenienti dalla lavorazione delle sostanze grasse, o

delle cere animali o vegetali CAPITOLO 16 Preparazione di carni, di pesci,di crostacei e di molluschi CAPITOLO 17 Zucchero di barbabietola e di canna allo stato solido Altri zuccheri; sciroppi;succedanei del miele, anche misti con

miele naturale;zuccheri e melassi, caramellati Melassi, anche decolorati Zuccheri, sciroppi e melassi aromatizzati o coloriti (compreso

lo zucchero vanigliato, alla vaniglia o alla vaniglina), esclusi i succhi di frutta addizionati di zucchero in qualsiasi proporzione

CAPITOLO 18 Cacao in grani anche infranto,greggio o torrefatto Gusci, bucce, pellicole e cascami di cacao CAPITOLO 20 Preparazione di ortaggi, di piante mangerecce, di frutti e di

altre piante o parti di piante CAPITOLO 22 Mosti di uva parzialmente fermentati anche mutizzati con

metodi diversi dall’aggiunta di alcole Vini di uve fresche; mosti di uve fresche mutizzati con l’alcole

(mistelle) Alcole etilico, denaturato o no, di qualsiasi gradazione,

ottenuto a partire da prodotti agricoli compresi nell’allegato I del trattato, ad esclusione di acquaviti, liquori ed altre bevande alcoliche, preparazioni alcoliche composte (dette estratti concentrati) per la fabbricazione di bevande

Aceti commestibili e loro succedanei commestibili CAPITOLO 23 Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti

preparati per gli animali CAPITOLO 24 Tabacchi greggi o non lavorati;cascami di tabacco CAPITOLO 45 Sughero naturale greggio e cascami di sughero; sughero

frantumato, granulato o polverizzato CAPITOLO 54 Lino greggio, macerato, stigliato, pettinato o altrimenti

preparato, ma non filato; stoppa e cascami (compresi gli sfilacciati)

CAPITOLO 57 Canapa (Cannabis sativa) greggia, macerata, stigliata, pettinata o altrimenti preparata, ma non filata; stoppa e cascami (compresi gli sfilacciati)

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Fatturati, spese per il personale, anno di entrata in operatività

o Aiuti ad attività connesse all’esportazione

o Aiuti condizionati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

L’art. 8 del bando prevede priorità per le aziende che nel tempo possono vantare la propria solidità operativa e patrimoniale e che hanno contribuito a creare occupazione e sviluppo. Al fine di semplificare al massimo le informazioni da fornire in questa sede per tenere conto della “storia” aziendale, sono state scelti alcuni indicatori indiretti (es. media del fatturato nell’ultimo triennio; le spese sostenute per il personale nell’ultimo anno; l’anno di entrata in operatività dell’azienda) di facile reperimento e valenza oggettiva. In particolare, per spese per il personale si intende il valore valido ai fini fiscali; per anno di entrata in operatività si intende – in caso di sospensioni della stessa nel tempo – quello dell’ultimo riavvio. Di tutti questi indicatori sarà chiesta evidenza prima dell’ammissione alle agevolazioni alle aziende che risulteranno nella parte superiore della graduatoria.

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De minimis

SEZ. III – INVESTIMENTI E AGEVOLAZIONI

Il de minimis è una regola definita dall’Unione Europea secondo cui gli aiuti concessi alla medesima impresa a questo titolo (ossia in regime de minimis), sommati fra loro, non devono eccedere il limite di 100.000 Euro relativamente al periodo dei tre anni precedenti l’agevolazione richiesta. Tale importo è comprensivo di qualsiasi aiuto pubblico accordato ma non pregiudica la possibilità del beneficiario di ottenere altri aiuti in base a differenti regimi autorizzati dalla Commissione dell’Unione Europea. Gli Stati membri dell’Unione Europea possono quindi accordare agevolazioni alle aziende operanti sul proprio territorio entro questa soglia, ad eccezione dei settori riportati a pagina 6, 7 e 8, per i quali gli aiuti di qualsiasi intensità dovranno in ogni caso essere concordati con la Commissione.

Peraltro, anche eventuali contributi ottenuti seppure indirettamente da parte del beneficiario in forza alla sua partecipazione, seppure pro quota, a consorzi o a società consortili devono essere presi in considerazione per la verifica del limite massimo. Ciò significa che:

• se un soggetto percepisce agevolazioni con la propria ditta individuale o società di persone o di capitali, a titolo di de minimis e poi, entro un triennio, altre agevolazioni de minimis in qualità di socio di una società ammessa ai benefici di legge, queste si cumulano tra loro ai fini del massimale dei 100.000 €;

• se un soggetto percepisce agevolazioni con la propria ditta individuale o società di persone o di capitali, a titolo di de minimis e poi, entro un triennio, altre agevolazioni de minimis in qualità di socio di consorzio ammesso ai benefici di legge, queste si cumulano, pro quota, tra loro ai fini del calcolo del massimale dei 100.000 €.

Per i consorzi il limite di contributo massimo concedibile è calcolato moltiplicando l'importo di 100.000 € per il numero di imprese partecipanti e dall'importo così ottenuto devono essere dedotti gli eventuali contributi concessi a titolo de minimis alle imprese stesse nel triennio precedente alla data di presentazione della domanda di finanziamento.

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Trasparenza e semplificazione Verifiche “a tappeto” Indicazione analitica in fattura delle spese

Caselle nere della tabella della Se. III del Modulo di domanda

INVESTIMENTO SUL QUALE SI RICHIEDONO LE AGEVOLAZIONI

ATTENZIONE: è interesse dell’azienda accertarsi che negli investimenti riportati nella domanda NON figurino le voci precluse, riportate più avanti.

Infatti, l’innovativo sistema di raccolta delle domande - introdotto da questo bando – oltre a valorizzare la buona fede del richiedente, stabilendo così un clima di trasparenza tra cittadino e Pubblica Amministrazione, assicura una veloce risposta dell’Ente regionale.

I controlli saranno comunque estremamente rigorosi ed effettuati “a tappeto”. L’eventuale rilevamento di forniture non finanziabili provocherà la loro automatica esclusione dal pagamento del saldo dell’agevolazione.

Ciò comporta che ogni onere - diretto o indiretto - relativo all’acquisto di tali forniture NON potrà essere in alcun modo posto a carico dell’Amministrazione regionale e quindi sarà sostenuto integralmente dall’interessato.

Sempre nell’interesse dell’azienda e per una maggiore fluidità dell’accesso alle agevolazioni, ogni fattura - o documento di spesa equivalente - deve consentire l’individuazione analitica della corrispondenza tra costi sostenuti e forniture acquistate. Ciò garantisce l’azienda nei casi in cui nello stesso documento di spesa figurino contestualmente investimenti ammissibili ed esclusi e sia necessario operare lo storno di questi ultimi. In caso ciò non risulti possibile, l’Amministrazione sarà costretta ad escludere dall’erogazione dell’agevolazione l’intero indistinto importo.

Non saranno riconosciute tutte le spese non strettamente funzionali all’attività aziendale. Le verifiche finalizzate al riscontro di questo aspetto saranno effettuate – al pari delle altre – in occasione delle visite presso l’azienda contestuali alla richiesta di saldo delle agevolazioni, ed in caso di esito negativo le spese in questione saranno “automaticamente” stornate dal calcolo delle agevolazioni.

Ogni categoria di investimento, riportata nell’apposita colonna della tabella della sezione III del Modulo di domanda , è a sua volta suddivisa in quattro componenti, relativi rispettivamente a consulenze specialistiche, prove di laboratorio, addestramento di personale, audit e rilascio certificazioni. Nel compilare la domanda occorrerà specificare il valore della corrispondente fornitura in ogni casella disponibile della suddetta tabella.

Se l’ammissibilità di una specifica categoria di spesa (es. le prove di laboratorio per interventi finalizzati all’ecoaudit) non è specificamente prevista dalle regole riportate nell’art. 5 del bando, la relativa casella

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Caselle colorate della tabella della Se. III del Modulo di domanda prima della domanda spese di gestione e generali Iva imposte e tasse Acquisti da parenti o da società collegate

Modalità di pagamento

risulta di colore nero e non deve essere compilata.

Se l’ammissibilità di una specifica categoria di spesa (es. l’addestramento del personale per interventi finalizzati allo sviluppo di piattaforme di commercio elettronico) è condizionata da limiti specifici previsti all’interno del bando, la relativa casella risulta colorata e la sua compilazione deve tener conto dei vincoli riportati nell’art. 5 del bando.

I servizi realizzati in economia sono esclusi dalle agevolazioni.

I servizi acquistati prima della data della presentazione della domanda non possono essere agevolati; al riguardo, farà fede la data della documentazione contabile (es. fattura, ricevuta, ecc.).

Non sono agevolabili le spese di gestione e generali. Per tali spese s’intendono i beni e servizi non soggetti ad ammortamento fiscale, ovvero – per citare quelli più ricorrenti – l’acquisto materie prime, le consulenze e servizi non rientranti tra quelli esplicitamente ammessi, le utenze, gli interessi bancari, le retribuzioni del personale a qualunque titolo, le assicurazioni, i canoni di affitto, ecc..

L’IVA e le altre imposte e tasse non sono agevolabili.

Sono inoltre escluse dalle spese di investimento ammissibili le spese relative ai servizi prestati al soggetto proponente dai soci o dagli amministratori dell’impresa stessa o dai loro coniugi o parenti entro il terzo grado; sono ricompresi in questa fattispecie le forniture provenienti da società nella cui compagine siano presenti i soci o gli amministratori dell’impresa beneficiaria o i loro coniugi o parenti entro il terzo grado. I servizi erogati da aziende appartenenti allo stesso consorzio non sono ammissibili alle agevolazioni.

Al fine di poter fornire evidenza della regolarità dei pagamenti relativi ai servizi su cui verranno erogate le agevolazioni, le aziende beneficiarie dovranno necessariamente servirsi di intermediari bancari o postali. In particolare, le forme accettate per i pagamenti saranno esclusivamente quelle che consentiranno con assoluta certezza di riscontrare entità e destinatario finale delle transazione di denaro. Per esempio:

gli assegni bancari saranno accettati solo se completi della dicitura “non trasferibile”;

i mezzi di pagamento rateale (cambiali, ricevute bancarie, ecc..) saranno considerati validi solo se “onorati” entro le scadenze indicate.

L’uso di contanti è ammesso solo fino a 500,00 €, sia che si riferiscano a forniture di importo compreso entro questa soglia sia che si riferiscano a pagamenti parziali per forniture di importo eccedente

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A1 Certificazione del sistema di qualità aziendale

(es. una fornitura di importo pari a 5.000,00 € non può essere pagata con un bonifico di 4.000.00 € e due pagamenti in contanti di 500,00 € ciascuno, anche se effettuati in momenti diversi). In ogni caso, l’ufficio competente si riserva di non riconoscere come validi pagamenti non effettuati attraverso bonifico bancario/postale o conto corrente postale.

La tabella riepilogativa della Sez. III del Modulo di domanda in cui inserire le spese su cui si chiedono le agevolazioni è divisa in cinque blocchi:

A. investimenti in qualità;

B. investimenti per l’ambiente;

C. investimenti per la finanza d’impresa;

D. investimenti per lavori pubblici di qualità;

E. investimenti per il marketing.

Ogni riga della tabella corrisponde ad uno specifico “filone” di attività ammissibile alle agevolazioni, la cui definizione dettagliata è riportata poche righe più sotto; vi è poi una sotto-divisione in colonne in funzione della natura delle spese (es. in ambito “Qualità” possono essere ammesse spese per consulenze specialistiche nella colonna 4 della tabella, per prove di laboratorio nella colonna 5, per l’addestramento del personale nella colonna 6 e per gli audit ispettivi ed il rilascio delle certificazioni nella colonna 7. Poiché l’ammissibilità di alcune spese può essere soggetta a limitazioni, si suggerisce di consultare con attenzione la sezione che segue di questo documento per verificare la compatibilità delle spese proposte con il presente bando. Per rendere più funzionale la consultazione, in corrispondenza alla descrizione di ciascun capitolo di spesa è riportato a sinistra il nome e il numero della riga di ciascun blocco.

A. INVESTIMENTI IN QUALITÀ

La voce A1 comprende le spese per lo sviluppo del sistema di qualità aziendale secondo le norme ISO 9000 o Vision 2000, e il conseguimento della certificazione del Sistema di Qualità aziendale rilasciata da uno degli organismi autorizzati a livello ministeriale. I costi ammessi sono quelli specificati in corrispondenza alle colonne della tabella:

• servizi di consulenza specialistica per lo sviluppo del Sistema di Qualità Aziendale secondo le norme ISO 9000 e Vision 2000;

• servizi di prove di laboratorio che siano funzionali alla certificazione;

• le consulenze per l’addestramento del personale, nella misura massima del 30% dell’investimento complessivo;

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A2 Adozione marchiatura CE

B1 Certificazione ambientale EMAS 2

• gli audit ispettivi dell’Ente di certificazione e rilascio del certificato.

La mancata certificazione non giustificata da cause eccezionali di forza maggiore comporterà la revoca del beneficio per l’intero intervento; non sono ammessi i costi per il mantenimento della certificazione del Sistema Qualità (sia di consulenza sia dell’ente di certificazione).

L’intervento di cui alla voce A2 prevede, per quei prodotti considerati dalla legislazione comunitaria cogente, l’adozione della marcatura CE e la Dichiarazione di Conformità come previsto dalle Direttive CE in vigore, al fine di garantire i requisiti essenziali di salute, sicurezza, igiene e protezione dell'ambiente.

Sono ammissibili i costi di: • servizi di consulenza tecnica per la definizione della

Dichiarazione di Conformità; • servizi di prove di laboratorio funzionali alla certificazione; • audit ispettivi e rilascio del certificato da parte di un Organismo

di Certificazione Notificato per le specifiche direttive CE.

Non sono ammessi i costi per il mantenimento della marcatura CE.

B. INVESTIMENTI PER L’AMBIENTE

La voce B1 si riferisce alla certificazione del sistema aziendale di gestione ambientale secondo la normativa EMAS-2. L’intervento deve prevedere:

a) lo sviluppo del Sistema di Gestione Ambientale secondo la normativa EMAS-2;

b) il conseguimento della certificazione del Sistema di gestione Ambientale rilasciata da uno degli organismi autorizzati a livello Ministeriale.

Sono ammessi i costi per:

• servizi di consulenza specialistica per lo sviluppo e implementazione Sistema Gestione Ambientale secondo la normativa EMAS-2;

• servizi di prove di laboratorio funzionali alla certificazione; • consulenze per l’addestramento del personale, nel limite del

30% dell’investimento complessivo; • audit ispettivi dell’Ente di certificazione e rilascio del certificato.

La mancata certificazione, non giustificata da cause eccezionali di forza maggiore, comporterà la revoca del beneficio previsto per l'intero intervento. Non sono ammessi i costi per il mantenimento della certificazione del

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B2 Certificazione ambientale ISO 14001

B3 Eco Audit

B4 Ecolabel

Sistema EMAS (sia di consulenza che dell'ente di certificazione).

La voce B2 si riferisce alla certificazione del sistema aziendale di gestione ambientale secondo la normativa ISO 14001. L’intervento deve prevedere :

a) lo sviluppo del Sistema di Gestione Ambientale secondo la normativa ISO 14001;

b) il conseguimento della certificazione del Sistema di gestione Ambientale rilasciata da uno degli organismi autorizzati a livello Ministeriale.

Sono ammessi i costi per: • servizi di consulenza specialistica per lo sviluppo e

implementazione Sistema Gestione Ambientale secondo la normativa ISO 14001;

• servizi di prove di laboratorio funzionali alla certificazione; • audit ispettivi dell’Ente di certificazione e rilascio del certificato.

La mancata certificazione, non giustificata da cause eccezionali di forza maggiore, comporterà la revoca del beneficio previsto per l'intero intervento. Non sono ammessi i costi per il mantenimento della certificazione del Sistema Gestione Ambientale (sia di consulenza che dell'ente di certificazione).

La voce B3 si riferisce all’audit ambientale ed energetico (Eco audit – Audit energetico). L’intervento deve prevedere la verifica della conformità della gestione di uno stabilimento produttivo alla normativa ambientale, alle politiche ufficiali e ai parametri interni dell'impresa cui lo stabilimento appartiene. La valutazione della prestazione ambientale dell’azienda (Audit) dev’essere effettuata in conformità a quanto previsto dalla normativa di riferimento in materia (norme ISO 14010, 14011 e 14012 o BS 7750).

Sono ammessi i costi per: • consulenza tecnica specialistica per la valutazione degli

indicatori di performance ambientale; • consulenze per l’addestramento del personale, nel limite del

30% dell’investimento complessivo.

L’intervento deve prevedere l’ottenimento della certificazione ambientale ECOLABEL secondo la normativa comunitaria e nazionale di riferimento (Regol. Comunitario n. 880/92). Sono ammissibili i costi di:

• consulenza tecnica di assistenza alla adozione del sistema di gestione per il marchio comunitario di qualità ecologica ECOLABEL;

• servizi di prove di laboratorio sui prodotti oggetto della adozione del marchio di qualità ecologica ECOLABEL;

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C1 Finanza d’impresa

D1 Attestazione SOA

E1 Creazione di marchi collettivi

• consulenze per l’addestramento del personale nel limite del 30% dell’investimento complessivo;

• costi di rilascio del marchio di qualità ecologica Ecolabel da parte degli enti autorizzati.

La mancata certificazione, non giustificata da cause eccezionali di forza maggiore, comporterà la revoca del beneficio previsto per l’intervento. Non sono ammessi i costi per il mantenimento del Marchio di qualità ecologica ECOLABEL (sia di consulenza che dell’ente di certificazione).

C. INVESTIMENTI PER LA FINANZA D’IMPRESA

La voce C1 si riferisce ai servizi reali relativi all’analisi finanziaria al fine di consentire alle imprese di pianificare la propria ristrutturazione patrimoniale e finanziaria e di adeguarsi ai parametri previsti da “Basilea 2” per l’accesso al credito e ad ogni forma futura di intervento, anche agevolato, reso disponibile da banche, confidi ed altri intermediari finanziari. Sono ammissibili i costi relativi a:

• consulenze specialistiche; • audit ispettivi del soggetto titolato alla certificazione e rilascio

del certificato.

D. INVESTIMENTI PER LAVORI PUBBLICI

La voce D1 comprende le spese per l’attestazione SOA (Società Organismo Attestazione). L’intervento prevede lo sviluppo di sistemi di miglioramento della gestione aziendale degli appalti di LL.PP. anche finalizzati all’acquisizione dell’attestazione SOA da parte di un Organismo autorizzato dall’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici e secondo quanto previsto dalla normativa vigente (DPR 25 gennaio 2000 n.34).

Sono ammessi i costi per: • consulenza tecnico-specialistica per lo sviluppo di strumenti di

miglioramento della gestione di appalti di LL.PP.; • audit ispettivi dell’Organismo autorizzato dall’Autorità di

vigilanza sui Lavori Pubblici.

Non sono ammessi i costi per il mantenimento della attestazione SOA.

E. INVESTIMENTI PER IL MARKETING

La voce E1 comprende le spese relative alla creazione di marchi collettivi di filiera. Sono ammissibili costi finalizzati alla creazione di marchi collettivi per

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E2 Piattaforme per il commercio elettronico

la cooperazione tra le imprese in un’ottica di filiera, relativamente a: • consulenza specialistica per la definizione del marchio; • registrazione del marchio.

La voce E2 comprende le spese relative allo sviluppo di piattaforme informatiche e telematiche per il commercio elettronico.

Sono ammissibili i costi relativi a: • consulenze specialistiche e sviluppo di applicativi per la

gestione delle transazioni e per la pubblicazione di informazioni commerciali;

• consulenze per la creazione di directory elettroniche, sistemi di classificazione e ricerca dei dati;

• costi iniziali per servizi di rete e di interconnessione, per la sicurezza delle transazioni, per la firma digitale e per i sistemi di pagamento elettronico;

• consulenze per l’addestramento del personale, nel limite del 30% dell’investimento complessivo.

Ribasso rispetto al massimo contributo percepibile

Il sistema di priorità previsto dal bando per la definizione della graduatoria privilegia, tra l’altro, le aziende che intendono partecipare alla realizzazione dell’investimento proposto con mezzi propri in misura maggiore rispetto alla soglia minima prevista dalla legge (60% o 50% o 40% in funzione della localizzazione dell’iniziativa). Nella sezione III è chiesto ai soggetti proponenti di indicare il contributo ritenuto sufficiente per la realizzazione della propria iniziativa rispetto al massimo previsto (contributo teorico spettante).

Un esempio: nell’ipotesi in cui • investimento ammissibile alle agevolazioni:

100.000 €; • agevolazioni massime percepibili per un’azienda situata nei comuni che

furono teatro degli eventi sismici nell’ottobre 2002: 100.000 € x 60% = 60.000 €

• quota minima dell’investimento a carico dell’azienda: 100.000 € - 60.000 € = 40.000 €.

Se il contributo indicato dall’azienda nell’ultima riga della sezione III è pari (o superiore) al massimo spettante, nel caso di ammissione alle agevolazioni il beneficio previsto a fondo perduto ammonterebbe a 60.000 €; se invece il contributo richiesto risulta inferiore al massimo spettante di una percentuale pari – a titolo di esempio - al 20%, l’azienda avrebbe più probabilità di rientrare tra quelle ammesse alle agevolazioni poiché godrebbe di un punteggio più alto rispetto al caso precedente, ma fruirebbe del 20% in meno di agevolazioni a fondo perduto rispetto al massimo concedibile, cioè 48.000 €, dato da 60.000 € x (100%-20%).

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A1 Riduzione dei costi di produzione

A2 Struttura dei costi

A3 Riposizionamento strategico

SEZ. IV – STRATEGIA DELL’INTERVENTO

L’obiettivo delle domande riportate è quello di consentire alle aziende proponenti di illustrare le strategie che motivano le scelte di investimento nelle attività di servizio indicate, di mettere in luce la coerenza delle proprie politiche commerciali e di dimostrare la coerenza delle proprie decisioni imprenditoriali, sia in forma singola sia consortile.

Per la maggior parte delle domande è prevista la possibilità di rispondere con più di una risposta; in numerosi casi, inoltre, c’è la possibilità di fornire informazioni di dettaglio attraverso risposte “libere”, che si suggerisce di compilare con il massimo grado di attenzione e precisione. Inoltre, nello spazio dedicato alle “note” è possibile indicare ogni tipo di informazioni che si ritiene possano essere utili: si consiglia di utilizzare questo spazio per fornire ogni informazione possa essere ritenuta attinente ai fini della valutazione.

In generale, una valutazione migliore è riservata ai soggetti che nel fornire le proprie risposte citeranno eventualmente anche le fonti utilizzate: per esempio, se si fa riferimento alla presenza di disposizioni normative che dovrebbero sostenere la domanda di mercato, è utile citare i riferimenti puntuali.

Al fine di eliminare qualunque possibile fraintendimento, di seguito vengono commentate brevemente le domande riportate nelle schede; in caso di dubbio, tuttavia, si consiglia di fare riferimento ai recapiti indicati nel riquadro di pagina 27.

Spesso, un nuovo investimento è motivato dall’esigenza di ridurre i costi di produzione grazie ai servizi che si intendono attivare. Rispondendo alla domanda n.1 l’azienda ha la possibilità di spiegare se (ed eventualmente come) la riduzione dei costi operativi rientra tra le motivazioni del nuovo investimento. Anche se non è strettamente necessaria, una comparazione dei costi attuali con quelli futuri porterà ad una comprensione e valutazione migliore della proposta aziendale.

L’azienda (o il consorzio) richiedente dovrebbe avere chiaro l’impatto dell’intervento ammesso alle agevolazioni sulla propria organizzazione. La domanda n. A2 serve proprio a dettagliare le principali componenti di costo, possibilmente con l’evidenziazione dell’ordine di grandezza espresso in percentuale (es. “personale 30-35%”).

Talvolta le trasformazioni del mercato impongono alle aziende l’adeguamento a prescrizioni normative (es. quella sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) oppure l’acquisto di attrezzature specifiche (es. le speciali apparecchiature di diagnostica elettronica di autovetture

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A4 Posizionamento strategico

A5 Strumenti di comunicazione

A6 Partnership

A7 Accesso a nuovi mercati

A8 Risvolti occupazionali

per i modelli di una particolare casa automobilistica) o l’adesione a specifiche organizzative (es. la certificazione di Qualità) senza le quali alcuni ambiti commerciali resterebbero preclusi. La domanda A3 ha l’obiettivo di comprendere se tali dinamiche sono in atto e dà la possibilità all’azienda di illustrare ipotesi di riposizionamento strategico dovute alla necessità di far fronte alla concorrenza delle produzioni importate da Paesi a basso costo di manodopera. Un elevato grado di dettaglio delle informazioni riportate agevola la valutazione qualitativa.

Alcune iniziative imprenditoriali si basano sull’alta rotazione delle loro attività, altre puntano sull’ottenimento di margini unitari estremamente remunerativi. Ciascuno di questi due posizionamenti “estremi”, assieme a quelli intermedi, caratterizza efficacemente le strategie aziendali e pertanto se ne richiedono i dettagli con la domanda A4: anche in questo caso, il soggetto richiedente può fornire ogni informazione utile negli appositi spazi.

Le aziende hanno a loro disposizione un ventaglio abbastanza ampio di strumenti di comunicazione tra cui devono scegliere i più efficaci in funzione del loro target commerciale di riferimento. La domanda A5 mira a conoscere qual è la scelta operata, chiedendo al contempo di specificare – laddove possibile – l’entità del budget destinato a ciascuna forma di promozione.

Spesso l’appartenenza dell’azienda ad un sistema integrato di imprese può rivelarsi un fattore determinante per il suo successo commerciale. Tale legame può realizzarsi, ad esempio, con l’appartenenza a reti distributive o a filiere di produzione. La domanda A6 serve a chiarire il contesto in cui l’impresa o il consorzio operano e a dare eventualmente motivazione di come si ritiene di trarre vantaggio da tali aggregazioni.

La domanda A7 è finalizzata a comprendere l’impatto del nuovo investimento sulle strategie commerciali. Il concetto di “novità” dei mercati è inteso sia in senso geografico (l’azienda o il consorzio potranno proporre i propri prodotti/servizi in aree precedentemente non presidiate) sia rispetto alla gamma dei prodotti/servizi offerti. Nella parte “libera” della risposta si suggerisce di chiarire ogni particolare che possa essere considerato utile ai fini della valutazione quale se si prevede di entrare in tali ambiti commerciali in modo diretto o attraverso intermediari.

Tra le conseguenze della ristrutturazione aziendale proposta è probabile che ci sia anche l’adozione di un diverso sistema organizzativo e, quindi, che il numero degli addetti precedentemente impiegati possa variare. Rispondendo alla domanda A8 possono essere fornite utili informazioni sulla nuova organizzazione prevista in azienda e le relative conseguenze sui costi per il personale.

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A9 Criticità preesistenti

A10 Ricavi previsti

A11 Incremento occupazionale (solo per società e ditte)

A12 Volume d’affari

A13 Fornitori dell’analisi finanziaria (solo per finanza d’impresa)

La domanda A9 mira a mettere in evidenza il rapporto tra le preesistenti criticità aziendali o settoriali e i presunti effetti benefici che la realizzazione dell’intervento potrà eventualmente apportare.

La domanda A10 consente di esprimere una valutazione quantitativa – sia pure approssimata – dell’impatto delle scelte strategiche, conseguenti all’attivazione dei servizi richiesti sui fatturati previsti nel medio termine. In linea generale, la loro diminuzione non costituisce necessariamente un peggioramento delle performance aziendali qualora il riposizionamento strategico conseguito attraverso il nuovo investimento consenta di aumentare i propri margini, per esempio concentrando la produzione su nicchie di mercato particolarmente remunerative. Anche se non indispensabile, sarà utile ai fini della valutazione ogni elemento – da indicare tra le note – in grado di chiarire i criteri di determinazione delle stime indicate.

Nella domanda A11 occorre specificare le unità di personale impegnato a qualsiasi titolo che l’azienda prevede di coinvolgere in azienda nel medio termine (e nel momento di massimo carico lavorativo per aziende con oscillazioni nel numero di addetti per questioni di carattere stagionale), corredando tale informazione con una stima approssimativa del relativo costo annuo. La presenza di eventuali collaboratori stagionali tra quelli indicati può essere utilmente specificata nelle note al termine delle domande. Si suggerisce di specificare con precisione i criteri di stima utilizzati sia per la stima del numero di unità che per quella del costo. La domanda A11 non è riportata nei modelli destinati ai consorzi.

Alla domanda A12 bisogna indicare la stima dei ricavi dell’azienda (o del consorzio) nel primo anno di attività successivo all’intervento. Anche in questo caso, ogni altra informazione aggiuntiva (per esempio, la stima dei ricavi nel medio termine, oppure l’articolazione del fatturato tra diversi prodotti/servizi) può essere utilmente precisata nell’apposita sezione.

Alla domanda A13 devono rispondere soltanto le società che hanno richiesto agevolazioni su investimenti figuranti nella riga C1 della tabella riportata nella sez. III della domanda, relativi all’analisi finanziaria per consentire alle imprese di pianificare la ristrutturazione patrimoniale e finanziaria. In linea di massima, saranno valutate meglio dal punto di vista qualitativo le aziende con fornitori di peso “istituzionale” (per es. gli istituti di credito); sulla valutazione incideranno anche le motivazioni della scelta di tale fornitore, da descrivere nell’apposito spazio.

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Dichiarazioni obbligatorie per tutti i settori

Forniture da soggetti collegati all’azienda richiedente

Localizzazione obbligatoria dell’investimento Agevolazioni pregresse percepite dall’azienda Imprese a prevalente conduzione femminile

SEZ. V – DICHIARAZIONI OBBLIGATORIE

In questa sezione sono riportate alcune dichiarazioni che ciascuna azienda richiedente deve necessariamente sottoscrivere per avere accesso alla graduatoria e che rappresentano un impegno formale relativo al rispetto di alcuni vincoli normativi di carattere essenziale, di cui l’azienda stessa sarà chiamata a rispondere. La mancata sottoscrizione delle dichiarazioni in questione costituisce motivo di rigetto della domanda.

Le dichiarazioni di cui alle lettere a), b), c), d), e) devono essere obbligatoriamente sottoscritte dall’azienda richiedente qualunque sia il suo settore di appartenenza, barrando le caselle riportate a lato di ciascuna.

La dichiarazione di cui alla lettera a) tende ad escludere accordi riguardanti le forniture che potrebbero concludersi sulla base di condizioni non di mercato.

La dichiarazione di cui alla lettera b) costituisce un impegno da parte del richiedente a realizzare l’investimento ammesso alle agevolazioni nella regione Molise. Si ricorda che, qualora il comune dovesse rientrare tra i territori interessati da eventi calamitosi nei mesi di Ottobre 2002 (terremoto) o interamente privi della deroga ex 87.3.c oppure interessati da eventi calamitosi nei mesi di Gennaio 2003 (alluvione), l’azienda avrà diritto ad un punteggio supplementare utile alla formazione della graduatoria e ad una superiore intensità delle agevolazioni (60% o 50% delle spese invece che 40%). I comuni in questione sono riportati nell’app. E;

La dichiarazione di cui alla lettera c) ricapitola le eventuali agevolazioni percepite nell’ultimo triennio dall’azienda, dal consorzio e dai suoi soci, al fine di consentire la verifica del rispetto dei vincoli UE sulla concorrenza tra imprese. Per le PMI, infatti, l’eventuale percezione di agevolazioni in un triennio in misura superiore a 100.000 € (il cosiddetto de minimis) deve essere autorizzata dalla Commissione Europea (o ad essa notificata). Qualora l’azienda non abbia percepito agevolazioni di questo tipo dovrà comunque dichiararlo specificandolo con l’apposita formula. Un’azienda che avesse già percepito nel triennio agevolazioni inferiori a 100.000 € può ottenere comunque la somma residua a titolo de minimis, se ammessa alle agevolazioni.

In graduatoria sarà data priorità, secondo i criteri indicati nel bando, alle imprese a prevalente conduzione femminile, di cui alla dichiarazione d). Il requisito in questione sarà riconosciuto alle ditte individuali intestate a donne, oppure, a quelle aziende nella cui compagine sociale:

la maggioranza assoluta delle quote è intestata a donne;

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Imprese a esclusiva conduzione giovanile

la maggioranza numerica dei soggetti detentori di quote sociali è di sesso femminile (le persone giuridiche eventualmente presenti in compagine saranno considerate alla stregua di soggetti di sesso maschile).

Per esempio, la società ABC, caratterizzata dalla seguente compagine sociale, possiede il requisito in questione: Società ABC – capitale sociale 5.000 €

• Mario Rossi quote detenute 2.000 € • Paola Bianchi quote detenute 1.000 € • Silvia Verdi quote detenute 2.000 €

Le società DEF, GHI e JKL, invece, non dispongono del requisito in questione: Società DEF – capitale sociale 5.000 €

• Filippo Angeli quote detenute 1.000 € • Massimo Cherubini quote detenute 1.000 € • Francesca Serafini quote detenute 3.000 €

(mancanza del requisito numerico – presente 1 donna su 3 persone)

Società GHI – capitale sociale 5.000 € • Andrea Salice quote detenute 2.500 € • Gloria Pioppi quote detenute 2.500 €

(mancanza dei requisiti numerico e di maggioranza – presente 1 donna su 2 persone, e costei non detiene più del 50% delle quote) Società JKL – capitale sociale 5.000 €

• Giovanni Lupi quote detenute 3.000 € • Sonia Agnelli quote detenute 1.000 € • Teresa Gatti quote detenute 1.000 €

(mancanza del requisito di maggioranza– le donne non hanno più del 50% delle quote)

In graduatoria sarà data priorità, secondo i criteri indicati nel bando, alle imprese a esclusiva conduzione giovanile, di cui alla dichiarazione e), dove per “giovane” si intende una persona fisica nata dal 1° gennaio 1970 in poi. Il requisito in questione sarà riconosciuto alle ditte individuali intestate a giovani, oppure a quelle aziende nella cui compagine sociale tutte le quote sono intestate a giovani (la presenza di persone giuridiche eventualmente presenti in compagine esclude da questa priorità). Per esempio, la società MNO, caratterizzata dalla seguente compagine sociale, possiede il requisito in questione: Società MNO – capitale sociale 5.000 €

• Gianni Dobloni nato il 3.3.1970 quote detenute 2.000 € • Maurizio Sterlina nato il 6.6.1975 quote detenute 1.000 € • Claudio Dollari nato il 25.5.1980 quote detenute 2.000 €

Le società PQR e STU, invece, non dispongono del requisito in questione: Società PQR – capitale sociale 5.000 €

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• Alessandra Ricci nata il 6.10.1964 quote detenute 1.000 € • Antonio Biondi nato il 22.9.1980 quote detenute 1.000 € • Annamaria Bruni nata il 1.8.1983 quote detenute 3.000 €

(1 persona su 3 non è “giovane”) Società STU – capitale sociale 5.000 €

• Flavia Allegri nata il 27.5.1980 quote detenute 3.000 € • Andrea Sereni nato il 19.3.1970 quote detenute 1.000 € • “La Molisana” s.r.l. quote detenute 1.000 €

(presenza in compagine di una persona giuridica) Se la tabella non avesse un numero sufficiente di righe, fotocopiare la pagina della domanda e continuare la compilazione sulle tabelle così ottenute, provvedendo a numerare i fogli in modo progressivo (bis, ter, quater, ecc.) e allegandoli alla domanda.

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SEZ. VI – ALTRE INFORMAZIONI Le informazioni che vengono chieste all’impresa richiedente in questa sezione serviranno a comporre un quadro generale dello scenario regionale e consentono di definire nel prossimo futuro politiche di sviluppo regionale più mirate ed efficaci in quanto calibrate sugli effettivi bisogni delle imprese molisane.

Nel ricordare che anche la compilazione di questa sezione è obbligatoria, si raccomanda la massima attenzione nel fornire le risposte, che devono essere riferite all’attuale realtà aziendale, vale a dire al momento della presentazione della domanda.

Si segnala che le schede da riempire variano leggermente tra i moduli indirizzati alle società e alle ditte individuali: ciò sarà specificato nei paragrafi che seguono. I commenti esplicativi sono riportati di seguito con la stessa numerazione utilizzata all’interno della domanda. Per i consorzi, dovranno essere riportate le informazioni relative al soggetto mandatario.

Ditte individuali

Società

1) Barrare la casella tenendo conto dell’anno di avvio dell’azienda; per “familiari” si intendono i conviventi del proponente.

2) Barrare anche più di una casella (per es. se lavorano in azienda il proponente e il figlio, barrare la casella “titolare” e quella relativa a “familiari”).

3) Deve essere riportato il numero dei componenti del nucleo familiare risultante dallo stato di famiglia al momento della presentazione della domanda.

4) Deve essere riportato lo stato civile del proponente relativo al momento della presentazione della domanda.

5) Deve essere barrata solo la casella relativa al titolo di studio più avanzato (per es. in caso di pos-sesso della licenza media supe-riore, basta barrare la casella corrispondente, lasciando in bianco

1) Barrare anche più di una casella (per es. se lavorano in azienda il rappresentante legale aziendale e 3 dipendenti, di cui due soci, barrare le caselle “rappresentante legale”, “soci”, “altro personale dipendente”).

2) Specificare il numero di persone che detiene quote o azioni del capitale sociale aziendale.

3) Specificare “NO” se all’interno della compagine sociale dell’azienda c’è almeno una persona non legata da parentela o affinità con gli altri; specificare “SI” se non esiste almeno un socio che non abbia legami di parentela o affinità con gli altri.

4) Specificare se almeno più della metà delle quote societarie appartiene a persone che figurano nello stesso nucleo familiare (cioè da persone figuranti nello stesso stato di famiglia).

5) Per conoscenza “a livello commer-

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Ditte individuali

Società

quelle relative ai titoli di licenza elementare e media inferiore).

6) Deve essere barrata solo la casella relativa al titolo di studio più avanzato (per es. in caso di pos-sesso della licenza media supe-riore, basta barrare la casella corrispondente, lasciando in bianco quelle relative ai titoli di licenza elementare e media inferiore).

7) Basta indicare una sola casella. In caso di compilazione della casella “altro”, si prega di specificare la fonte di informazione nell’apposito spazio.

8) Specificare il numero di unità di personale dipendente impiegato in azienda, includendo le persone che collaborano a qualunque titolo e qualunque rapporto (contratti a tempo indeterminato, determinato, contratti di progetto, lavoro interinale, ecc..) con il titolare, purchè sulla base di rapporti non stagionali.

9) Specificare il numero di giornate /uomo relative alle prestazioni effettuate in azienda da personale stagionale. Per esempio, per due collaboratori coinvolti 10 settimane l’anno per 6 giorni alla settimana si dovrà scrivere il risultato di 6 giorni x 10 settimane x 2 unità = 120 giorni

10) Barrare tutte le caselle appropriate. Per associazioni di categoria locali si intendono, per esempio, associazioni di commercianti di strada o di quartiere; per associazioni di categoria nazionali si intendono, per esempio, Confcommercio o Confesercenti.

11) Barrare tutte le caselle appropriate.

12) Possono essere fornite risposte

ciale” di una lingua s’intende la capacità di affrontare una conversazione telefonica su temi commerciali.

6) Indicare il numero di unità di personale dipendente, esclusi coloro che non rivestono ruoli operativi (es. se l’Amministratore non riveste un ruolo operativo non deve essere incluso in questo numero).

7) Scrivere la somma delle giornate complessivamente svolte dal per-sonale stagionale nel 2004 (es. se hanno lavorato 3 stagionali per 70 giorni l’uno, indicare 210 giornate).

8) Barrare tutte le caselle appropriate. Per associazioni di categoria locali si intendono, per esempio, associazioni di commercianti di strada o di quartiere; per associazioni di categoria nazionali si intendono, per esempio, Confcommercio o Confesercenti.

9) Basta indicare una sola casella. In caso di compilazione della casella “altro”, si prega di specificare la fonte di informazione nell’apposito spazio.

10) Barrare tutte le caselle appropriate (le aziende non ancora operative non devono rispondere a questa domanda).

11) Specificare i servizi che l’azienda è già in grado di offrire ai propri clienti (le aziende non ancora operative non devono rispondere a questa domanda).

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Ditte individuali

Società

multiple barrando più caselle (le aziende non ancora operative non devono rispondere a questa domanda).

13) Specificare i servizi che l’azienda è già in grado di offrire ai propri clienti (le aziende non ancora operative non devono rispondere a questa domanda).

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SEZ. VII – DICHIARAZIONI FINALI È indispensabile allegare alla domanda la fotocopia di un documento di identità in corso di validità del titolare o del rappresentante legale, secondo quanto prescritto dalla normativa vigente in materia di autocertificazione.

I documenti di identità validi – a cui la fotocopia si riferisce - sono la carta di identità, il passaporto e la patente di guida.

N.B. Nel caso non si sia trovato un chiarimento ritenuto necessario per la compilazione della domanda, può essere utile la consultazione del sito internet www.regione.molise.it nella sezione specifica riservata al “Programma Pluriennale”alla voce domande ricorrenti, che verrà tempestivamente aggiornato con utili informazioni di carattere generale e i quesiti più ricorrenti ricevuti dalle aziende. In alternativa, è possibile contattare la struttura tecnica del Commissario Delegato utilizzando esclusivamente questi recapiti: • call center 0874 4291 • e-mail [email protected]

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App. A – VERIFICA DOCUMENTALE

Qualora l’azienda richiedente ottenga un punteggio che la spinga nella parte superiore della graduatoria, riceverà una comunicazione con la quale le verranno richiesti i documenti a supporto delle autocertificazioni rese con la compilazione della domanda.

L’elenco, che l’Amministrazione si riserva di estendere ad altri documenti in caso di necessità, comprende:

fotocopia documento di identità; certificato camerale con attestazione fallimentare; preventivi di acquisto servizi e forniture; copia dei bilanci (se previsti dalla normativa) e delle dichiarazioni fiscali

relative agli esercizi 2002-2004 o periodi inferiori; (se richieste) Schede di dettaglio delle attività formative;

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App. B - APPENDICE DI MONITORAGGIO

Al fine di garantire la massima trasparenza e di consentire alle imprese di predisporre con largo anticipo la documentazione necessaria, si riportano di seguito – investimento per investimento – i documenti che dovranno essere messi a disposizione in occasione del sopralluogo presso l’azienda che avverrà contestualmente alla fase di saldo delle agevolazioni. L’elenco è comunque indicativo in quanto l’Amministrazione si riserva di acquisire se necessario ulteriore documentazione dovesse risultare utile per le proprie verifiche.

1. certificato camerale con data di rilascio non antecedente a 90 giorni dalla data di presentazione della domanda di erogazione a saldo, attestante la vigenza del soggetto beneficiario e da cui risulti che il soggetto stesso non sia in liquidazione, né sia stata assoggettato a procedure concorsuali;

2. qualora la Beneficiaria sia una società: 2a: se società di capitali: copia del libro soci riportante l’ultima annotazione effettuata; 2b: se società di persone: dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (ex D.P.R. n.445/2000), resa

dal rappresentante legale della Beneficiaria, con acclusa copia del suo valido documento di identità, o resa a pubblico ufficiale relativa alla composizione della compagine sociale;

3. copia dei contratti di compravendita e/o di fornitura dei servizi; 4. copia delle fatture quietanzate da parte di tutti i fornitori, come richiamato nei successivi punti.

Sugli originali delle fatture imputabili al programma dovrà essere apposta la seguente dicitura: “Acquisto effettuato con il concorso delle agevolazioni previste Programma pluriennale di interventi diretti a favorire la ripresa produttiva del Molise - Azioni 1.4.6 Servizi reali alle imprese”. I pagamenti delle fatture emesse da professionisti vanno supportati anche con la copia del titolo comprovante l’avvenuto versamento della ritenuta d’acconto;

5. (per brevetti) copia della nota di trascrizione dell’atto di compravendita nel registro dei brevetti; 6. (per brevetti): copia della ricevuta di pagamento della tassa annuale di brevetto; 7. perizia di stima giurata, redatta da tecnico abilitato; 8. documentazione idonea attestante l’eventuale richiesta da parte della beneficiaria di ulteriori

agevolazioni pubbliche a titolo “de minimis”, ancorché non concesse o erogate, nei tre anni precedenti alla data di richiesta del saldo;

9. dichiarazione liberatoria da parte dei fornitori dei servizi ammessi alle agevolazioni; 10. evidenza dei pagamenti effettuati con intermediario bancario/postale; 11. copia dei bilanci; 12. registro dei beni ammortizzabili; 13. rendicontazione analitica delle attività formative con eventuali certificazioni; 14. copia di eventuali certificazioni acquisite, oggetto del programma di investimenti;

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15. App. C – FACSIMILE DI FIDEJUSSIONE Oggetto: Fidejussione Bancaria/Assicurativa Premesso: che il/la ......................................................(a) cod. fisc. .................., partita IVA ........................ con sede legale in .. ............................................, in data ......................................... ha presentato al Presidente della Regione Molise - Commissario Delegato per l’attuazione del Programma Pluriennale di Interventi diretti a favorire la ripresa produttiva del Molise domanda intesa ad ottenere un contributo ai sensi della Misura 1.4.6 su un programma di spesa ammissibile di Euro .............................. da realizzare nell'unità locale di ………… per un'iniziativa di1 ...........................................; che con provvedimento n. .... del .......... il Commissario Delegato ha concesso alla contraente per la realizzazione di tale programma, un contributo complessivo di Euro ……… ; che ai sensi dell’art. 10 del bando è prevista la possibilità di erogare un anticipo del contributo pari al 50% dell’ammontare del contributo concesso, sulla base di polizza assicurativa o fidejussione bancaria incondizionata ed escutibile a prima richiesta, di importo pari al 50% delle agevolazioni e di durata non inferiore a 12 mesi a fare data dall’erogazione dell’importo garantito;

tutto cio' premesso:

Il/la sottoscritta ...................................... (b) , (in seguito denominata per brevità “banca” o “società”) con sede legale in ............. via ..................... iscritta nel registro delle imprese di ................... al n. ......... , a mezzo dei sottoscritti signori:

....……............ nato a ................... il .................. ; ...........…... nato a ................. il ..................

nella rispettiva qualità di .................………………dichiara di costituirsi come con il presente atto si costituisce, fideiussore nell'interesse del/della ............................................... (a) ed a favore del Commissario Delegato, fino alla concorrenza dell’importo di euro ........... (euro ...............................), corrispondente al 50% del contributo previsto oltre alla maggiorazione per interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto per la durata del periodo che decorre dalla data dell’emissione dell’anticipo sino alla data del rimborso.

La ....................(c) sottoscritta, rappresentata come sopra:

1) si obbliga irrevocabilmente ed incondizionatamente a rimborsare al Commissario Delegato, con le procedure di cui al successivo punto 3, l'importo garantito con il presente atto, qualora il/la ..................................... (d) non abbia provveduto a restituire l'importo stesso entro quindici giorni dalla data di ricezione dell'apposito invito - comunicato per conoscenza al garante - formulato dal Commissario Delegato a fronte del non corretto utilizzo delle somme anticipate. L'ammontare del rimborso sarà automaticamente maggiorato degli interessi decorrenti nel periodo compreso tra la data dell'erogazione e quella del rimborso, calcolati in ragione del tasso ufficiale di sconto alla data della restituzione;

2) si impegna ad effettuare il rimborso a prima e semplice richiesta scritta delle somme anticipate e non correttamente utilizzate, comunque, non oltre quindici giorni dalla ricezione della richiesta stessa, formulata con l'indicazione dell'inadempienza riscontrata da parte dell'amministrazione, cui, peraltro, non potrà essere opposta alcuna eccezione, anche nell’eventualità di opposizione proposta dal/dalla .................. (d) o da altri soggetti comunque interessati ed anche nel caso che la contraente sia dichiarata nel frattempo fallita ovvero sottoposta a procedure concorsuali o posta in liquidazione.

3) accetta di restituire le somme richieste dal Commissario Delegato con le modalità che verranno indicate nella richiesta, di cui al punto due;

4) precisa che, in virtù di quanto sopra esposto, la presente garanzia fideiussoria ha efficacia per un periodo non inferiore a 12 mesi a fare data dall’erogazione dell’importo in anticipazione. La garanzia sarà svincolata dal Commissario Delegato alla data in cui essa verificherà la completa realizzazione del progetto di investimenti e l’assenza di cause e/o fatti determinanti la revoca del contributo. Verrà data contestualmente comunicazione di svincolo ai soggetti interessati.

5) rinuncia formalmente ed espressamente al beneficio della preventiva escussione di cui all'art. 1944 c.c., volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il/la ............... (d) .................................................. e rinunzia sin d’ora ad eccepire la decorrenza del termine di cui all’art.1957 c.c.; agli effetti degli articoli 1341 e 1342 del codice civile si approvano specificatamente le condizioni relative alla rinuncia a proporre eccezioni ivi compresa quella di cui all'art. 1944.

6) rimane espressamente convenuto che la presente garanzia fideiussoria si intenderà tacitamente accettata qualora nel termine di quindici giorni dalla data di ricevimento, al Commissario Delegato, non sia comunicato il diniego di tale garanzia ai soggetti firmatari del presente atto.

1 Indicare la tipologia di iniziativa: Nuova attività, ampliamento, ammodernamento, trasferimento.

(a) Soggetto beneficiario del contributo. (b) Soggetto che presta la garanzia. (c) Denominazione abbreviata del soggetto che presta la garanzia. (d) Denominazione abbreviata del soggetto beneficiario del contributo.

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(SOTTOSCRIZIONE AUTENTICATA DA NOTAIO) App. D – AREE DELLA REGIONE MOLISE AMMESSE ALLA DEROGA

PREVISTA DALL’ART. 87.3.c DEL TRATTATO CE

ZONE ASSISTITE • massimali aiuto: 30% ESN per PMI • massimale formazione specialistica = 40% • massimale formazione generale = 75%

Provincia di Campobasso Provincia di Isernia

ZONE NON ASSISTITE • massimali aiuto: 15% ESL per

PI, 7,5% per MI • massimale formazione

specialistica = 35% • massimale formazione

generale = 70% Acquaviva Collecroce Petrella Tifernina Acquaviva d'Isernia Baranello Pietracatella Agnone2 Provincia di Campobasso Bojano Portocannone Bagnoli del Trigno Bonefro Provvidenti Cantalupo nel Sannio Casalciprano Busso Riccia Capracotta Fossalto Campobasso3 Ripabottoni Carovilli Limosano Campochiaro Ripalimosani Carpinone Oratino Campodipietra Roccavivara Castel del Giudice Pietracupa Campolieto Rotello Castel San Vincenzo Salcito Campomarino San Felice del Molise Castelpetroso San Biase Casacalenda San Giacomo degli Schiavoni Castelpizzuto Sant'Angelo Limosano Castelbottaccio San Giovanni in Galdo Castelverrino Torella del Sannio Castellino del Biferno San Giuliano del Sannio Cerro al Volturno Castelmauro San Giuliano di Puglia Chiauci Provincia di Isernia Castropignano4 San Martino in Pensilis Civitanova del Sannio Cercemaggiore San Massimo Colli a Volturno Belmonte del Sannio Cercepiccola San Polo Matese Conca Casale Pescopennataro Civitacampomarano Santa Croce di Magliano Filignano Rionero Sannitico Colle d'Anchise Sant’Elia a Pianisi Forli' del Sannio San Pietro Avellana Colletorto Sepino Fornelli Sant'Angelo del Pesco Duronia Spinete Frosolone Ferrazzano Tavenna Isernia Gambatesa Termoli5 Longano Gildone Toro Macchia d'Isernia Guardialfiera Trivento Macchiagodena Guardiaregia Tufara Miranda Guglionesi Ururi Montaquila Jelsi Vinchiaturo Montenero Val Cocchiara Larino Monteroduni Lucito Pesche Lupara Pescolanciano Macchia Valfortore Pettoranello del Molise Mafalda Pietrabbondante Matrice Pizzone Mirabello Sannitico Poggio Sannita6 Molise Pozzilli Monacilioni Roccamandolfi Montagano Roccasicura Montecilfone Rocchetta a Volturno

2 esclusivamente il territorio inserito nelle zone censuarie da 6 a 11 e da 13 a 15 (ISTAT) 3 è escluso dalla deroga il territorio ricadente nelle seguenti sezioni di censimento ISTAT: da 1 a 28, da 32 a 77, da 79 a 82, 84, da 86 a 112, 117, da 123 a 124, da 126 a 140, da 142 a 143, da 145 a 156, da 162 a 164, da 166 a 167, da 169 a 198, 200, da 202 a 210, da 214 a 219, da 221 a 228, 286, da 288 a 289, 330. 4 solo l'area PIP delimitata dalle strade " Vetecale" e "Valli" 5 è escluso dalla deroga il territorio ricadente nelle seguenti sezioni di censimento ISTAT: 1, 2, 7, 8, 12, 13,17. 6 solo la parte del territorio posta al di sotto di quota m.650 compresa tra Acquedotto Pezzelle –confine comunale in

corrispondenza del torrente Verrino- strada comunale "Coste del Mulino" dalla F.V. Verrino all'intersezione Est con la strada di lottizzazione Nord del PIP - strada di lottizzazione Nord del PIP –Strada comunale "Coste del Mulino" dall'intersezione Ovest con la strada di lottizzazione Nord del PIP fino a quota 650 sul livello del mare.

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Montefalcone nel Sannio Santa Maria del Molise Montelongo Sant'Agapito Montemitro Sant'Elena Sannita Montenero di Bisaccia Scapoli Montorio nei Frentani Sessano del Molise Morrone del Sannio Sesto Campano Palata Vastogirardi Petacciato Venafro

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App. E – COMUNI DELLA REGIONE MOLISE INTERESSATI DAI GRAVI EVENTI SISMICI DEL 31 OTTOBRE 2002 E ALLUVIONALI DEL 23-25 GENNAIO 2003 E INTERAMENTE PRIVI DELLA DEROGA 87.3.c

EVENTI SISMICI Bonefro Casacalenda Castellino del Biferno Colletorto Larino Montelongo Montorio nei Frentani Morrone del Sannio Provvidenti Ripabottoni Rotello San Giuliano di Puglia Santa Croce di Magliano Ururi EVENTI ALLUVIONALI Campomarino Guglionesi Montenero di Bisaccia Palata Petacciato Portocannone San Giacomo degli Schiavoni San Martino in Pensilis Termoli INTERAMENTE PRIVI DI DEROGA 87.3.C Belmonte del Sannio Casalciprano Fossalto Limosano Oratino Pescopennataro Pietracupa Rionero Sannitico Salcito San Biase San Pietro Avellana Sant’Angelo del Pesco Sant’Angelo Limosano Torella del Sannio