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1 LE SOLUZIONI E I PRODOTTI PER L’ISOLAMENTO ACUSTICO DEL PAVIMENTO, DELLA PARETE E DEL SOFFITTO NELLE COSTRUZIONI NUOVE ED ESISTENTI GUIDA ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO DEI FABBRICATI EDIZIONE 2007 Construction Systems and Products 2 a LINEA 5 a DIVISIONE 2 a LINEA 2 a DIVISIONE ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO pag. 31 ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI ESTERNE DAI RUMORI AEREI pag. 11 ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI INTERNE DAI RUMORI AEREI pag. 11 ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DAI RUMORI DA CALPESTIO pag. 53 ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE TERRAZZE DAI RUMORI DA CALPESTIO pag. 50 ISOLAMENTO ACUSTICO DEI TETTI DAI RUMORI AEREI pag. 29

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Page 1: GUIDA ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO DEI FABBRICATI · GUIDA ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO DEI FABBRICATI EDIZIONE 2007 Construction Systems and Products 2a LINEA 5a DIVISIONE 2a LINEA 2a

1

LE SOLUZIONI E I PRODOTTI PER L’ISOLAMENTO ACUSTICO DEL PAVIMENTO, DELLA PARETE E DEL SOFFITTO

NELLE COSTRUZIONI NUOVE ED ESISTENTI

GUIDA ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO DEI FABBRICATI

EDIZIONE 2007

Construction Systems and Products2a LINEA

5a DIVISIONE2a LINEA

2a DIVISIONE

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIOpag. 31

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI ESTERNE DAI RUMORI AEREIpag. 11

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI INTERNE DAI RUMORI AEREIpag. 11

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DAI RUMORI DA CALPESTIOpag. 53

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE TERRAZZEDAI RUMORI DA CALPESTIOpag. 50

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI TETTI DAI RUMORI AEREIpag. 29

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Struttura. Ricerca, Innovazione e Formazione sono i fondamenti sucui si è concentrato l’impegno della Index fin dall’inizio della suaattività.Fondata nel 1978, in breve tempo diventa una delle Aziende piùimportanti al mondo per la produzione di materiali tecnologicamenteavanzati destinati alla protezione di Edifici Residenziali, Commerciali,Industriali, Grandi Opere e Ingegneria Civile.Agli inizi degli anni ’90 diversifica questa produzione introducendonel Mercato altri sistemi e prodotti legati al settore dell’Edilizia.Index è strutturata in cinque Divisioni che producono Sistemi eMateriali avanzati:• 1ª Divisione. Membrane impermeabilizzanti bitume polimero divario genere.• 2ª Divisione. Isolanti termici in rotoli e pannelli accoppiati a membranebitume polimero; isolanti termici in pannelli per bonifica delle lastrein cemento amianto; isolanti acustici.• 3ª Divisione. Prodotti liquidi per la bonifica delle lastre in cemento-amianto, primer, impermeabilizzanti liquidi, pitture, mastici bituminosiper pannelli isolanti, sigillanti.• 4ª Divisione. Intonaci deumidificanti, finiture per il restauro erisanamento di edifici storici e moderni, cementi impermeabilizzanti,malte a ritiro compensato e protettivi per calcestruzzo e muratura.• 5ª Divisione. Prodotti per la posa di ceramiche, pietre naturali, pietrecomposite, mosaico e legno.Index è presente all’estero con una filiale in Gran Bretagna e una inFrancia e con oltre 100 distributori nei principali Paesi dei cinquecontinenti. Possiede un’Azienda in America, la Bitec di Little Rockin Arkansas ed ha venduto tramite il proprio settore Engeneeringlinee di produzione e Know-How negli Stati Uniti, Giappone e Cina.

Ricerca e svilupo. Index investe continuamente nella Ricerca disistemi e prodotti innovativi con propri laboratori, o in collaborazionecon Istituti Universitari o con Istituti di Controllo Italiani e Stranieri,per fornire al Mercato prodotti di alta qualità e lunga durata.Non è da meno l’innovazione su processi produttivi che devonoandare di pari passo con la Ricerca di laboratorio.Formazione. Index crede fermamente nella formazione del personaleinterno ed in quello dei Clienti, perché le risorse umane, qualsiasilivello ricoprano nelle Aziende, rivestono di giorno in giorno unaimportanza sempre maggiore. Per questo vanno continuamenteformate al fine di ottenere da loro il massimo rendimento, professionalitàe adattamento costante al cambiamento del mercato, vale a direinnovazione e miglioramento continuo.Servizi tecnici e commerciali. Nella completa interpretazione dellaTotal Quality, Index offre per tutte le sue cinque divisioni serviziTecnico e Commerciali, Prevendita e Postvendita per dare il miglioreservizio agli operatori del Mercato con l’ausilio di capitolati tecnicie schede tecniche disponibili sia su supporto cartaceo e sia in Cd-Rom o Intenet.Certificazioni. Prima tra le Aziende concorrenti del mondo, Indexha ottenuto già nel 1993, la certificazione più completa a garanziadella qualità dei prodotti e dei servizi. Nel 2003 ha ottenuto il rinnovodella certificazione UNI-EN 9001 – Ed. 2000 – Vision.Nel 2001 ha inoltre ottenuto la Certificazione Ambientale secondogli standard della norma UNI EN ISO 14001 che garantisce il pienorispetto della normativa ambientale nell’ottica del miglioramentocontinuo.Possiede Brevetti e Certificazioni di qualità per molti prodotti in Italiae all’Estero.

Le risorse umane, qualsiasi livello ricoprano in una Azienda,rivestono di giorno in giorno una importanza sempre maggiore e vanno dunque continuamente formate per ottenere ilmassimo rendimento, professionalità, innovazione edadattamento al continuo cambiamento del mercato. Seguendoquesti principi abbiamo realizzato un AUDITORIUMcaratterizzato da una moderna, razionale ed accoglientestruttura, composta da un’Aula Magna, che può ospitare oltre250 persone, da un’aula scuola Bellini con 40 posti, un’AulaMeeting Rossini con 20 posti, e da un Centro di Formazionee Aggiornamento Tecnico dove maestri italiani e stranieriinsegnano la corretta applicazione dei sistemi e prodotti.L’Auditorium, ha ospitato dal 1997, anno di inizio della suaattività, oltre 25.000 persone.

Aula Meeting RossiniAula Scuola BelliniAula MagnaAula Magna

Veduta esterna Hall

Azienda Formazione

LEGENDA:

Stabilimento diCastel d’Azzano, Verona (Italia)

Stabilimento diMorrilton, Arkansas (USA).

Filiali

Distributori stabilimento Italia

Distributori stabilimento USA

Lezioni pratiche dei Corsi 4ª Divisione Lezioni pratiche dei Corsi 5ª Divisione

Lezioni pratiche dei Corsi 1ª e 2ª Divisione Lezioni pratiche dei Corsi 3ª Divisione

Programma dei Corsi

MAROCCO

INDONESIAGRECIA

CUBABULGARIA

ALBANIA

FILIPPINE

ALGERIA

FINLANDIA

CILE

ARABIA

FRANCIA

CINA

ARMENIA

GEORGIA

CIPRO

AUSTRALIA

GERMANIA

COLOMBIA

AUSTRIA

GIAPPONE

COREA DEL SUD

AZERBAIJAN

GIBUTI

COSTA D’AVORIO

BAHREIN

GRAN BRETAGNA

CROAZIA

BELGIO

HONDURAS

DANIMARCA

BELIZE

HONG KONG

EGITTO

BIELORUSSIA

INDIA

EL SALVADOR

BRASILE

IRLANDA

ESTONIA

BRUNEI

ISLANDA

ETIOPIA

MALTA

ISRAELE

QATAR

KUWAIT

MONACO

SERBIA MONTENEGRO

ROMANIA

MAURITIUS

ITALIA

REP. CECA

MALDIVE

PORTORICO

MALAYSIA

PORTOGALLO

SVIZZERASVEZIA

MACEDONIA

PANAMA

LUSSEMBURGO

PAKISTAN

LITUANIA

OMAN

LIBANO

NUOVA ZELANDA

LETTONIA

NORVEGIA

KENIA

MOLDAVIA

SANTO DOMINGO

KAZAKHISTAN

THAILANDIA

MESSICO

LIBIA

TAIWAN TURCHIARUSSIATANZANIA ZAMBIAVIETNAMUNGHERIAU.S.A.

TURKMENISTANTUNISIATRINIDAD UCRAINA

OLANDA

EMIRATI ARABI UNITI

MADAGASCAR

POLONIA

SPAGNASOMALIASLOVENIASIRIASINGAPORE SLOVACCHIA SUD AFRICA

BOSNIA-ERZEGOVINABARBADOS

SENEGAL SEYCHELLESSt. VINCENT & GREN.

AZIENDA

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Struttura. Ricerca, Innovazione e Formazione sono i fondamenti sucui si è concentrato l’impegno della Index fin dall’inizio della suaattività.Fondata nel 1978, in breve tempo diventa una delle Aziende piùimportanti al mondo per la produzione di materiali tecnologicamenteavanzati destinati alla protezione di Edifici Residenziali, Commerciali,Industriali, Grandi Opere e Ingegneria Civile.Agli inizi degli anni ’90 diversifica questa produzione introducendonel Mercato altri sistemi e prodotti legati al settore dell’Edilizia.Index è strutturata in cinque Divisioni che producono Sistemi eMateriali avanzati:• 1ª Divisione. Membrane impermeabilizzanti bitume polimero divario genere.• 2ª Divisione. Isolanti termici in rotoli e pannelli accoppiati a membranebitume polimero; isolanti termici in pannelli per bonifica delle lastrein cemento amianto; isolanti acustici.• 3ª Divisione. Prodotti liquidi per la bonifica delle lastre in cemento-amianto, primer, impermeabilizzanti liquidi, pitture, mastici bituminosiper pannelli isolanti, sigillanti.• 4ª Divisione. Intonaci deumidificanti, finiture per il restauro erisanamento di edifici storici e moderni, cementi impermeabilizzanti,malte a ritiro compensato e protettivi per calcestruzzo e muratura.• 5ª Divisione. Prodotti per la posa di ceramiche, pietre naturali, pietrecomposite, mosaico e legno.Index è presente all’estero con una filiale in Gran Bretagna e una inFrancia e con oltre 100 distributori nei principali Paesi dei cinquecontinenti. Possiede un’Azienda in America, la Bitec di Little Rockin Arkansas ed ha venduto tramite il proprio settore Engeneeringlinee di produzione e Know-How negli Stati Uniti, Giappone e Cina.

Ricerca e svilupo. Index investe continuamente nella Ricerca disistemi e prodotti innovativi con propri laboratori, o in collaborazionecon Istituti Universitari o con Istituti di Controllo Italiani e Stranieri,per fornire al Mercato prodotti di alta qualità e lunga durata.Non è da meno l’innovazione su processi produttivi che devonoandare di pari passo con la Ricerca di laboratorio.Formazione. Index crede fermamente nella formazione del personaleinterno ed in quello dei Clienti, perché le risorse umane, qualsiasilivello ricoprano nelle Aziende, rivestono di giorno in giorno unaimportanza sempre maggiore. Per questo vanno continuamenteformate al fine di ottenere da loro il massimo rendimento, professionalitàe adattamento costante al cambiamento del mercato, vale a direinnovazione e miglioramento continuo.Servizi tecnici e commerciali. Nella completa interpretazione dellaTotal Quality, Index offre per tutte le sue cinque divisioni serviziTecnico e Commerciali, Prevendita e Postvendita per dare il miglioreservizio agli operatori del Mercato con l’ausilio di capitolati tecnicie schede tecniche disponibili sia su supporto cartaceo e sia in Cd-Rom o Intenet.Certificazioni. Prima tra le Aziende concorrenti del mondo, Indexha ottenuto già nel 1993, la certificazione più completa a garanziadella qualità dei prodotti e dei servizi. Nel 2003 ha ottenuto il rinnovodella certificazione UNI-EN 9001 – Ed. 2000 – Vision.Nel 2001 ha inoltre ottenuto la Certificazione Ambientale secondogli standard della norma UNI EN ISO 14001 che garantisce il pienorispetto della normativa ambientale nell’ottica del miglioramentocontinuo.Possiede Brevetti e Certificazioni di qualità per molti prodotti in Italiae all’Estero.

Le risorse umane, qualsiasi livello ricoprano in una Azienda,rivestono di giorno in giorno una importanza sempre maggiore e vanno dunque continuamente formate per ottenere ilmassimo rendimento, professionalità, innovazione edadattamento al continuo cambiamento del mercato. Seguendoquesti principi abbiamo realizzato un AUDITORIUMcaratterizzato da una moderna, razionale ed accoglientestruttura, composta da un’Aula Magna, che può ospitare oltre250 persone, da un’aula scuola Bellini con 40 posti, un’AulaMeeting Rossini con 20 posti, e da un Centro di Formazionee Aggiornamento Tecnico dove maestri italiani e stranieriinsegnano la corretta applicazione dei sistemi e prodotti.L’Auditorium, ha ospitato dal 1997, anno di inizio della suaattività, oltre 25.000 persone.

Aula Meeting RossiniAula Scuola BelliniAula MagnaAula Magna

Veduta esterna Hall

Azienda Formazione

LEGENDA:

Stabilimento diCastel d’Azzano, Verona (Italia)

Stabilimento diMorrilton, Arkansas (USA).

Filiali

Distributori stabilimento Italia

Distributori stabilimento USA

Lezioni pratiche dei Corsi 4ª Divisione Lezioni pratiche dei Corsi 5ª Divisione

Lezioni pratiche dei Corsi 1ª e 2ª Divisione Lezioni pratiche dei Corsi 3ª Divisione

Programma dei Corsi

MAROCCO

INDONESIAGRECIA

CUBABULGARIA

ALBANIA

FILIPPINE

ALGERIA

FINLANDIA

CILE

ARABIA

FRANCIA

CINA

ARMENIA

GEORGIA

CIPRO

AUSTRALIA

GERMANIA

COLOMBIA

AUSTRIA

GIAPPONE

COREA DEL SUD

AZERBAIJAN

GIBUTI

COSTA D’AVORIO

BAHREIN

GRAN BRETAGNA

CROAZIA

BELGIO

HONDURAS

DANIMARCA

BELIZE

HONG KONG

EGITTO

BIELORUSSIA

INDIA

EL SALVADOR

BRASILE

IRLANDA

ESTONIA

BRUNEI

ISLANDA

ETIOPIA

MALTA

ISRAELE

QATAR

KUWAIT

MONACO

SERBIA MONTENEGRO

ROMANIA

MAURITIUS

ITALIA

REP. CECA

MALDIVE

PORTORICO

MALAYSIA

PORTOGALLO

SVIZZERASVEZIA

MACEDONIA

PANAMA

LUSSEMBURGO

PAKISTAN

LITUANIA

OMAN

LIBANO

NUOVA ZELANDA

LETTONIA

NORVEGIA

KENIA

MOLDAVIA

SANTO DOMINGO

KAZAKHISTAN

THAILANDIA

MESSICO

LIBIA

TAIWAN TURCHIARUSSIATANZANIA ZAMBIAVIETNAMUNGHERIAU.S.A.

TURKMENISTANTUNISIATRINIDAD UCRAINA

OLANDA

EMIRATI ARABI UNITI

MADAGASCAR

POLONIA

SPAGNASOMALIASLOVENIASIRIASINGAPORE SLOVACCHIA SUD AFRICA

BOSNIA-ERZEGOVINABARBADOS

SENEGAL SEYCHELLESSt. VINCENT & GREN.

FORMAZIONE

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I PRODOTTI INDEX SONO COSTANTEMENTE CONTROLLATI NEI NOSTRI LABORATORI E SONO CERTIFICATI NEI PRINCIPALI PAESI DEL MONDO

LAB

DINS TAT E O F K U WA I T

FMPA

NATIONALROOFINGCONTRACTORSASSOCIATIONMEMBER

SISIR

dakadvies

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A confermare la missione della INDEX come azienda rivolta alla formazione riproduciamo qui fedelmente il Premio ricevuto dalla Associazione Industriali quale “Impresa Formativa”

INDEX ha ottenuto il “RATING 1” - Basilea 2“Indice di Massima Affidabilità”

FONOSTOP DUO ha conseguito senza far rumore un prestigioso riconoscimento

PREMI E RICONOSCIMENTI RICEVUTI DA INDEX

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SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ INDEXCERTIFICAZIONE UNI-EN-ISO 9001 - ed. 2000 - VISIONLa INDEX ha ottenuto già nel 1993, prima tra le aziende concorrenti nel mondo, lacertificazione più completa a garanzia della qualità dei prodotti e dei servizi. Nel2003 ha ottenuto il rinnovo della certificazione UNI-EN ISO 9001 - ed. 2000 - Vision.La certificazione ISO 9001 non si limita a fornirela garanzia di Qualità nei controlli e nei collaudi finali del prodotto ma si estendeanche alla progettazione ed assistenza post-vendita al cliente.Progettazione intesa non solo come ricerca e sviluppodi nuovi prodotti ma anche come continuo miglioramento degli esistenti.9001 è per INDEX un importante traguardoe per gli operatori la sicurezza e la garanzia di poter contare sempre su prodotti eservizi di assoluta Qualità.UNI EN ISO 9001

ed. 2000 - Vision

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE INDEXCONFORME ALLA NORMA UNI EN ISO 14001INDEX nel marzo 2001 ha conseguito la certificazione del proprio Sistema di Gestione Ambientalesecondo la Norma UNI EN ISO 14001.Nel marzo 2004 ha ottenuto il rinnovo della certificazione sul principio della continuità e dellaelevata e sensibile attenzione alla protezione dell’ambiente, dimostrando la validità del proprioimpegno. Questo nuovo traguardo raggiunto garantisce che nell’Azienda tutti i possibili impattidella prorpia attività, sono controllati e gestiti secondo un programma di salvaguardia dell’ambiente,fissando obiettivi e piani di miglioramento continuo, mirando a standard ambientali sempre piùavanzati.

• POLITICA AMBIENTALE INDEXINDEX riconosce che il rispetto per l'Ambiente è una condizione irrinunciabile per essere presentesul mercato in modo corretto e responsabile. Il rispetto per l'ambiente è uno dei principali criteriin base ai quali i Clienti ed il grande pubblico ci giudicano.

Elemento chiave della Politica Ambientale INDEX è minimizzare gli impatti delle proprie attività sull'Ambiente, adottando le misure previstedagli Obiettivi Ambientali stabiliti.

La INDEX si impegna alla conformità con la legislazione ed i regolamenti vigenti, mirando comunque al conseguimento di risultati sempremigliori:

• Adottando un Sistema di Gestione Ambientale che riduca o annulli qualunque impatto della propria attività nell'ottica di un miglioramentocontinuo.

• Indirizzando la ricerca e lo sviluppo verso prodotti e tecnologie pulite per tutto il ciclo di vita del prodotto.• Valutando la praticabilità economica dell'impiego delle migliori tecnologie disponibili sul mercato.• Assicurando che nessuna delle attività condotta dalla INDEX possa creare rischi alla incolumità ed alla salute dei suoi collaboratori e

delle comunità esterne.• Rendendo partecipe tutto il personale dell'Azienda sulle scelte intraprese in materia ambientale.• Garantendo un atteggiamento collaborativo con le autorità e le comunità locali, nella filosofia di una realtà produttiva aperta, trasparente

e consapevole.• Introducendo la certezza di una crescita naturale.

Dal 1993 la certificazionepiù completa a garanziadella qualità dei prodottie dei servizi Index

Dal 2001 la certificazionepiù completa a garanziadella qualità e rispettoper l’Ambiente

CERTIFICAZIONI DEI SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE

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ALCUNE REFERENZE DI OPERE REALIZZATE NEL MONDO CON I PRODOTTI INDEX

Petronas Towers - Kuala LumpurMalesia

Palazzo Guglienzi BrognolinoVerona

Reggia di Caserta Asili Aportiani - Verona Hotel SOFITEL - Villasimius -Cagliari

MART - Museo Arte Moderna diRovereto e Trento

Auditorium della Musica - Roma

Sede TOYOTA Italia Motors - Roma Champs Elises - Parigi - Francia

Empire State Building - New York

PONTE "KRIMSKY" - MoscaRussia

Ponte Pietra - Bordeaux - Francia

STADIO - JoannesburgSud Africa

VIADOTTO "HEMUS"Bulgaria

Place Vandom - ParigiFrancia

SIBAYA HOTEL CASINO - UhmlangaDurbans

Fiera del Marmo - Ferrara

Dubai Marina - Emirati Arabi Uniti HOTEL "HILTON" - Malta

Auditorium - Parma

Altre referenze costantemente aggiornate sono consultabili sul sito internet www.indexspa.com

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IL RUMORE pag. 11

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI pag. 13

• Soluzioni d’intervento in fabbricati nuovi pag. 22• Soluzioni d’intervento in fabbricati esistenti pag. 24

VERIFICA TERMOACUSTICA DELLE PARETI pag. 27

ISOLAMENTO ACUSTICO DEL TETTO DAI RUMORI AEREI pag. 29

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO pag. 31

• Soluzioni d’intervento pag. 38

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIOIN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO pag. 42

• Soluzioni d’intervento pag. 44

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI IN LEGNO DAI RUMORI DA CALPESTIO pag. 46

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI IN LEGNO FLOTTATI DAI RUMORI DA CALPESTIO pag. 48

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE TERRAZZE DAI RUMORI DA CALPESTIO pag. 50

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI RUMORI DA CALPESTIO IN CONDIZIONI ESTREME pag. 51

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DA CALPESTIO pag. 53

• Soluzioni d’intervento pag. 54

VOCI DI CAPITOLATO pag. 56

DPCM 5 dicembre 1997 pag. 66

LA GAMMA PRODOTTI INDEX pag. 69

CARATTERISTICHE TECNICHE pag. 71

CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO pag. 78

GLOSSARIO ESSENZIALE pag. 81

INDICE

CAMPAGNA DI MISURE - MISURE IN OPERA

CAMPAGNA DI MISURE INDEX• CERTIFICAZIONE - IEN G. Ferraris pag. 60• CERTIFICAZIONE - ITC-CNR pag. 62

CAMPAGNA DI MISURE ANDIL pag. 64

MISURE IN OPERA• Politecnico di Torino pag. 34• Studio 360 pag. 47• Studio di Acustica Applicata pag. 49

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11Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

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11Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

IL RUMOREIl rumore è un suono sgradevole, disar-monico, che se di intensità elevata può causare alterazioni permanenti della fisiologia umana, ma anche se di inten-sità più bassa, è causa di stress e di disturbi dell’equilibrio nervoso.Sempre di più i rumori caratterizzano la vita moderna, e la tabella sottostante ne è un esempio. Si va dai 20 dB dello stormir di foglie mosse da una brezza in un paesaggio bucolico, fino ai 200 dB misurati alla partenza del missile Saturno.

I rumori nell’edificioIn funzione della loro origine, nell’edificio si distinguono:• rumori aerei;• rumori d’urto o di percussione;• rumori degli impianti tecnici.Il rumore aereo fa vibrare una parete attraverso le onde di pressione dell’aria mentre il rumore di percussione è gene-rato dall’urto diretto di un corpo sulla parete o sul pavimento.Il rumore aereo provoca il disturbo dei locali contigui mentre il rumore di per-cussione si traduce in vibrazioni che si propagano attraverso i materiali con

velocità molto più alta di quella di propa-gazione nell’aria e si trasmettono in tutto l’immobile, lo stesso per i rumori generati dagli impianti tecnici che corrono lungo le tubazioni.

Le pareti sono, in genere, sollecitate dai rumori aerei (voci, televisioni, ecc.) che generano nell’aria onde di pressione che le fanno vibrare, la vibrazione si trasmet-te nell’aria dei locali vicini trasmettendo il suono. Le pareti sono sollecitate dagli urti solo casualmente mentre i solai, oltre che dalle vibrazioni dell’aria, sono sollecitati principalmente dagli urti (calpestio, tra-scinamento dei mobili, ecc.). In questo caso l’energia d’urto che si traduce in vibrazione del solaio viene trasmessa direttamente allo stesso ed è molto più grande di quella che può essere trasmessa per via aerea da una fonte sonora. Per cui contrariamente all’iso-lamento dei rumori aerei, che si può ottenere aumentando il peso della parete divisoria, il problema dell’isolamento dei rumori d’urto non è risolvibile aumentan-do il peso del solaio.

La protezione acustica degli edificiLa protezione acustica va progettata ed eseguita assieme all’isolamento termico e, come avviene già in alcuni paesi euro-pei il valore di un immobile dipenderà, oltre che dal grado di isolamento termi-co, anche dal grado di isolamento acu-stico dai rumori provenienti dall’esterno, fra appartamenti dello stesso edificio, fra ambienti dello stesso appartamento.

200 Missile Saturno alla partenza

a 1 mt di distanza

140 Quadrigetto al decollo a

25 m di distanza

130 Perforatrice automatica

su pietra

130 Pressa idraulica di grande

potenza a 1 mt di dist.

125 Motore d’aviazione a 7 mt

di distanza

– Soglia del dolore – 120 Martello pneumatico

110 Avvisatore acustico di auto

a 1 mt di distanza

102 Passaggio di treno in

stazione sotterranea

100 Esterno di un treno su sopraelevata

Radio ad alto volume

97 Pressa rotativa

93 Traffico pesante in una

strada di città

90 Tornio automatico a 1 mt di distanza

Cantiere rumoroso

84 Camion diesel a 60 km/h

a 15 mt di distanza

80 Interno di automobile utilitaria a 80 km/h

Traffico intenso

79 Pressa per stampare

77 Automobile a 100 km/h

a 7,5 mt di distanza

75 Autostrada urbana a 15 mt

dal bordo

72 Rumore di fondo di un ufficio

70 Televisore a volume medio

60 Conversazione a 1 mt di distanza

Ufficio rumoroso

44 New York a mezzanotte

42 Rumore di fondo di locali

con aria condizionata

30 Livello sonoro di una sala

di lettura

25 Bisbiglio a 2 mt

15 Limite di udibilità media

0 Limite di udibilità per l’acuto

(Da “The noise primer” riportate in “Il mondo della tecnica” - UTET 1962 - vol. 2 - pag. 43 da Branch - 1970 pag. 2

e J.C. Migneron - “Acoustique Urbaine” -1980 - pag. 12-13).

SCALA INDICATIVA DEI LIVELLI DI INTENSITÀ DEI RUMORI (DB A)

Materiale Velocità di propagazione

Acciaio 5000 m/sec.

Calcestruzzo 3000 m/sec.

Legno duro 1500 m/sec.

Acqua 1000 m/sec.

Aria 340 m/sec.

VELOCITÀ DI PROPAGAZIONE DELLE VIBRAZIONI NEI MATERIALI

Svenimento

Disturbo del sonnoInsonnia

Relax

Danni all’udito

IL R

UMOR

E

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12 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

La legislazione per la protezione dall’inquinamento acusticoIl legislatore si è preoccupato di ema-nare una serie di leggi volte a limitare il problema del rumore, e a partire dalla legge quadro 447 del 26/10/95 si defini-scono le competenze degli enti pubblici deputati a regolamentare, pianificare e controllare soggetti sia pubblici che pri-vati che possono causare inquinamento acustico.La legge si occupa dell’inquinamento acustico, sia dell’ambiente esterno sia delle abitazioni, tale da provocare fasti-dio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento dell’ecosistema, ecc. Da questa legge è già scaturita, e altra ne verrà ancora, una serie di decreti attua-tivi e leggi regionali che ne consentono l’applicazione. La nuova normativa acustica si occupa di rumore aeroportuale, delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante, della definizione della figura del tecnico competente in acustica e si identificano le competenze dei Comuni, ecc.Fra questi non poteva essere trascurata l’acustica degli edifici, per la quale è stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 05/12/97, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 22/12/97, intitolato “Deter-minazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” dove non solo si identi-ficano le grandezze da misurare, ma se ne prescrivono i metodi di prova e i limiti in funzione delle diverse destina-zione d’uso dell’edificio.

Le novità introdotte dal DPCM del 05/12/97 sul livello di isolamento acustico dell’edificioCome disposto dalla legge quadro 447 del 26/10/95, il DPCM del 05/12/97, fissa i requisiti acustici passivi dei componenti dell’edificio. Prima del decreto, la normativa italiana prescriveva alcuni valori solo per l’edilizia sovvenzionata e per l’edilizia scolastica. Ora il nuovo impianto normativo intro-duce delle novità importanti e fra tutte si distingue, per le conseguenze che ne derivano, la misura in opera dei requisiti.Non è sufficiente produrre un certifica-to o un progetto, è prevista la verifica del grado di isolamento di pareti, solai ed impianti direttamente nell’edificio che si è costruito.La “Spada di Damocle” della misura in opera, che può essere fatta valere in sede contrattuale, obbliga ad una più attenta messa in opera dei materiali isolanti, ad una più scrupolosa cura dei dettagli costruttivi preceduti da una pia-nificazione certosina del progetto acusti-co dell’edificio con l’ausilio del tecnico acustico specializzato. L’intervento a posteriori è notevolmente più oneroso e non sempre possibile e in tal caso, conforme alcune tendenze della magistratura, il deprezzamento del valore dell’unità immobiliare può arrivare fino al 30% del prezzo pattuito in precedenza. Anche comprensivo del rimborso del

danno biologico arrecato ad ogni singolo occupante dell’alloggio.Poiché può risultare estremamente oneroso l’intervento di isolamento a costruzione ultimata o anche in corso d’opera, quando il progetto non è stato verificato dal punto di vista acustico e non si dispone più delle quote necessa-rie per comprendere gli spessori isolanti, è opportuno richiamare l’attenzione su alcuni punti fondamentali.Le prove di laboratorio sui componenti edilizi e/o sui materiali isolanti devono essere eseguite da Istituti qualificati, nel più rigoroso rispetto delle norme tecni-che, per emanare certificati valevoli per il calcolo previsionale, conforme le norme europee vigenti, che l’esperto in acustica utilizza per la verifica del progetto della costruzione individuando le migliori solu-zioni di isolamento e di riduzione delle trasmissioni laterali, in collaborazione con il progettista ed il costruttore.In fase di presentazione del progetto della costruzione alcuni regolamenti regionali e/o comunali prescrivono di produrre una documentazione adeguata che dimostri la rispondenza al DPCM 5/12/97 in alcuni casi individuando anche alcune soluzioni conformi “esentabili” dal collaudo. Tutto ciò non esime il costruttore dalle responsabilità relative alla conformità alla legge, che prescrive la verifica in opera del requisito acustico e pertanto la documentazione sopraccitata non può ritenersi sostitutiva.Da qui l’importanza del controllo del-l’esecuzione della posa in opera non solo degli isolanti acustici, ma di tutti i diversi materiali che compongono gli elementi edilizi e che comunque insieme contribuiscono a determinare la presta-zione acustica evitando improvvisazioni di cantiere difformi dal progetto.Per ottenere i requisiti acustici previsti dalla legge, riteniamo sia utile:• Verificare e/o redigere il progetto della

costruzione in collaborazione con un tecnico acustico.

• Impiegare materiali e/o componenti certificati da laboratori qualificati con-trollando che i metodi di prova siano quelli previsti dalle norme di calcolo previsionali nazionali ed europee, senza alcuna deviazione o scostamen-to dal metodo di prova originale.

• Controllare in cantiere la corretta posa in opera dei diversi materiali che com-pongono la stratigrafia dell’elemento edilizio di cui è richiesto uno specifico requisito acustico.

Può essere conveniente anche individua-re delle “soluzioni tipo” di partizioni oriz-zontali e verticali sulle quali condurre in cantiere delle misure acustiche utili per il prosieguo dei lavori e/o come esperienza per future realizzazioni.Di conseguenza, con un ridotto incre-mento di costo, l’obbligo normativo può divenire anche una risorsa e sul mercato iniziano ad apparire costruzioni che vengono pubblicizzate come isolate dal rumore in maniera superiore ai requisiti minimi di legge che vengono vendute con la certificazione della misura acusti-ca in opera.

R’w D2m, nT, W L’n, W (*) LASmax LAeq

50 40 63 35 35

50 42 55 35 35

50 40 63 35 35

55 45 58 35 25

50 48 58 35 25

50 42 55 35 35

50 42 55 35 35

Il DPCM 5 dicembre 1997 impone i seguenti valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera e delle sorgenti sonore interne

Il Decreto classifica gli edifici in funzione della loro destinazione d’uso e poi fissa:

• L’isolamento acustico della facciata dell’edificio: D2m, nT, w

• Il potere fonoisolante apparente delle pareti che separano due diverse unità abitative: R’w

• Il livello di calpestio dei solai normalizzato: L’n w

• I livelli di pressione sonora degli impianti o servizi a

- funzionamento discontinuo: LASmax

- funzionamento continuo: LAeq

nota: attenzione al fatto che il potere fonoisolante R’w più è elevato, più è alto l’isolamento.

Al contrario nel caso del livello di calpestio L’nw, più è basso, più è elevato l’isolamento ottenuto

o che si vuole raggiungere

Le classificazioni, i limiti e le grandezze fissati dal DPCM del 05/12/97

Categorie

A Edifici adibiti a Residenza o assimilabili

B Edifici adibiti a Uffici e assimilabili

C Edifici adibiti ad Alberghi, pensioni, ed assimilabili

D Edif. adibiti ad Ospedali, cliniche, case di cura e ass.

E Edif. adibiti ad Attività scolastiche a tutti i livelli e ass.

F Edif. adibiti ad attività ricreative o di culto o ass.

G Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili

Il DPCM del 5 dicembre 1997 all’art. 2 distingue per ambienti abitativi, di cui all’art. 2, comma 1, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, nelle categorieindicate dalla seguente tabella

Il testo completo del DPCM 5 dicembre 1997 è riportato a pag. 66.

IL RUMORE

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13Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

Il rumore aereo che si propaga nell’aria quan-do trova un ostacolo come la parete o un solaio, lo fa vibrare, e una parte del rumore viene trasmesso mentre un’altra parte viene riflessa e assorbita. Con l’isolamento acustico si vuol ridurre il rumore trasmesso attraverso pareti e solai ad un ambiente diverso da quello in cui si è prodotto il suono. Il rumore riflesso e assorbito riguarda invece la corre-zione acustica dell’ambiente stesso in cui si è prodotto, ed è un aspetto importante del-l’acustica edilizia principalmente per le sale da spettacolo, i teatri, ecc., ma non viene trattato nelle seguenti pagine.

LE PARETI SEMPLICI IN LATERIZIOPiù la parete è pesante e stagna, maggiore è l’isolamento acustico che offre. Le pareti omogenee e rigide “seguono la legge di massa sperimentale”, per la quale una parete del peso di 100 Kg/m2 a 500 Hz ha un potere fonoisolante di 40 dB e raddoppiandone il peso, l’isolamento aumenta di 4 dB o invece diminuisce della stessa entità se si dimezza il peso. Le pareti omogenee e rigide isolano meglio i rumori ad alta frequenza che non quelli a bassa frequenza.

Si dice anche che “seguono la legge di frequenza sperimentale” e cioè che se, conforme la legge di massa, a 500 Hz una parete del peso di 100 Kg/m2 offre un iso-lamento di 40 dB, misurando l’isolamento a frequenza doppia o dimezzata, l’isola-mento della parete è più alto o più basso di 4 dB (nel grafico sono riportati i valori di isolamento alle diverse frequenze di diversi paramenti in funzione del loro peso). Accade però che ad una data frequenza, detta “critica”, la parete omogenea abbia un “buco” d’isolamento.

Se il buco è nel campo delle frequenze che l’orecchio umano capta meglio, come quelle tipiche della conversazione, della radio, ecc. esso è molto fastidioso. La frequenza critica dipende dal peso e dalla natura della parete (vedi tabella). I materiali da costruzione tradizionali (cal-cestruzzo, laterizi, ecc.) alla frequenza cri-tica hanno delle cadute di isolamento che vanno da 6 a 10 dB, mentre altri materiali a forte capacità dissipativa interna come il piombo, la gomma o il composto base del POLIPIOMBO, il piombopolimero, non

6.400 Hz

1.600 Hz

520 Hz

400 Hz

100 Hz

70

2

60

50

40

30

20

10

3 4 5 6 7 108 9 20 30 40 50 60 708090100 200 300 400 500 1.000

Isol

amen

to in

dB

Vetra

ta n

orm

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Vetra

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aglio

la 1

3 m

mVe

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8 m

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12

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toni

pie

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5 m

m

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60 m

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10 m

m

Calc

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zzo

14 m

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o 14

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m c

onin

tona

co 1

5 m

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cce

Mat

toni

pie

ni 2

20 m

mco

n in

tona

co 1

5 m

m s

u du

e fa

cce

Peso in kg/m2

Materiale Massa Frequenza critica per (kg/m3) spessori di 1 cm (Hz)Piombopolimero 1.250 85.000

Gomma 1.000 80.000

Sughero 250 18.000

Polistirolo espanso 14 14.000

Acciaio 7.800 1.000

Alluminio 2.700 1.300

Piombo 10.600 8.000

Vetro 2.500 1.200

Mattone pieno 2.000÷2.500 2.500÷5.000

Calcestruzzo 2.300 1.800

Gesso 1.000 4.000

Legno (abete) 600 6.000÷18.000

VALORI DELLE FREQUENZE CRITICHEDI ALCUNI MATERIALI COMUNI

ISOLAMENTO E ASSORBIMENTO

250 HZ 500 HZ 1.000 HZ

Peso parete

Peso parete

Peso parete

Peso parete

Peso parete

Peso parete

Peso parete

Peso parete

Peso parete

Potere isolante

32 dB

Potere isolante

36 dB

Potere isolante

40 dB

Potere isolante

36 dB

Potere isolante

40 dB

Potere isolante

44 dB

Potere isolante

40 dB

Potere isolante

44 dB

Potere isolante

48 dB

50kg/m2

50kg/m2

50kg/m2

100kg/m2

100kg/m2

100kg/m2

200kg/m2

200kg/m2

200kg/m2

POTERE ISOLANTE DELLE PARETI SEMPLICI(Legge sperimentale di massa e della frequenza)

GRAFICO DELLA LEGGE DI MASSA

RIFLESSIONE

RIFLESSIONE

TRASMISSIONE

ASSORBIMENTO

ASSORBIMENTOI materiali assorbenti usati per la correzione acustica rivestono le pareti dell’ambiente stesso in cui si produce il suono.

TRASMISSIONE AUMENTO DELL’ASSORBIMENTO

ISOL

AMEN

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CUST

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DELL

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hanno “buchi acustici” nel campo delle frequenze udibili dall’orecchio umano e seguono fedelmente la legge di massa; per questo vengono spesso usati per migliora-re le prestazioni acustiche di altri materiali a cui vengono accoppiati, nel caso delle pareti multistrato leggere. Non ha senso invece usarli per miglio-rare l’isolamento di una parete pesante in laterizio, se non per curarne i difetti di “continuità”. Il loro limitato peso infatti non può incide-re significativamente sul risultato finale: sarebbe come pretendere di rallentare la corsa di un elefante mettendogli sul dorso una formica. In pratica per ridurre l’effetto della frequenza critica nei muri tradizionali occorre aumentare la massa della parete semplice oppure dividerla in due e costrui-re una parete doppia fatta da due pareti di massa diversa divisa da un’intercapedine di modo che non entrino in risonanza. In tal modo la parete doppia avrà due punti deboli (frequenze critiche), ma che si presentano a due frequenze diverse e di minore entità, producendo un difetto inferiore di quello ottenibile da una parete semplice di pari peso e natura e pertanto il comportamento acustico sarà migliore.

Il peso necessario per raggiungere l’isola-mento acustico Rw ≥ 50 dB nel caso di una parete semplice è superiore a 500 Kg/m2, mentre come vedremo più avanti con la parete doppia è sufficiente una massa di 250÷300 Kg/m2.

LE PARETI DOPPIE IN LATERIZIONel capitolo precedente abbiamo visto come sia importante che le due pareti che costi-tuiscono la parete doppia abbiano massa diversa, ma per migliorare ulteriormente l’isolamento è possibile agire anche sull’inter-capedine d’aria che le separa e che costitui-sce la molla del sistema massa-molla-massa fatto dalla parete 1 - strato d’aria - parete 2.

La parete doppia è normalmente usata per le pareti perimetrali delle unità abitative e per ragioni di convenienza economica l’interca-pedine per pareti tradizionali non supera i 6 cm, e generalmente è compresa tra i 3 e i 5 cm. Se poi l’intercapedine è riempita con un materiale assorbente, (in genere si usano materiali fibrosi), si migliora ancora di più l’isolamento acustico, perché si riduce la caduta di isolamento alle frequenze critiche delle due pareti per l’effetto dissipativo del materiale fibroso che trasforma in calore l’energia sonora che lo attraversa. Si calcola che nell’ambito suddetto, per ogni centimetro di intercapedine riempita con iso-lante fibroso corrisponda un miglioramento isolamento di 1 dB rispetto alla stessa inter-capedine vuota.

I materiali isolanti per l’intercapedineNelle intercapedini si devono impiegare materiali porosi permeabili all’aria. Gli isolanti cellulari comunemente usati per l’isolamento termico che sono dotati di cellule chiuse non servono, in alcuni casi possono addirittura peggiorare le prestazioni acustiche della stratigrafia. Per ottenere il miglior risultato è opportuno riempire totalmente lo spessore dell’inter-capedine con un isolante fibroso, vedi i particolari di posa relativi agli isolanti fibrosi SILENTROCK ed ECOSILENT.

Porosità della pareteFinora si è parlato di pareti costituite da materiali omogenei e perfettamente sta-gne; in realtà le pareti in laterizio sono caratterizzate da molte eterogeneità e vuoti e in genere il muratore non riempie di malta i giunti verticali dei mattoni, ma alletta solo i corsi di mattoni orizzontali. Ecco perché spesso delle pareti che dovrebbero dare un sufficiente grado di isolamento in funzione del loro peso, invece difettano di 10 dB o addirittura di 30 dB!

È come se avessimo fatto un muro per-fettamente isolato nel quale abbiamo lasciato una finestra aperta! Da qui l’importanza della stesura di un intonaco che impermeabilizzi la parete.Nel caso della parete doppia dovrà essere intonacata anche la faccia interna dell’intercapine oppure l’into-naco può essere vantaggiosamente sostituito con la lamina fonoimpedente ECOPOLIPIOMBO che è notevolmen-te più impermeabile di un intonacoe rende possibile la realizzazione di un’intercapedine a tenuta stagna. ECOPOLIPIOMBO è una lamina che si comporta acusticamente come una lamina di Piombo di pari peso, ma non contiene Piombo, da qui il nome ECOPOLIPIOMBO, perché isola come il Piombo ma è esente dalle problema-tiche tossicologiche tipiche di questo metallo.

14 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

dB

HzFc

Difetto grave

8÷10 dB

dB

HzFc1

2 difetti leggeri

Fc2

PARETE SINGOLA E PARETE DOPPIA

PARETE SINGOLA

PARETE DOPPIA

Fc: Frequenza critica

PARETE DOPPIA CON INTERCAPEDINE ISOLATA

Materiale assorbente

12 4 8

48+4=52 dB

12 4 8

48 dB

PARETE DOPPIA NON ISOLATA

Intercapedine

SILENTROCK ECOSILENT

PARETE SINGOLA

Malta diallettamento

Commessure verticalinon riempite di malta

PARETE DOPPIA CON INTONACO

Intonaco

ECOPOLIPIOMBOECOPOLIPIOMBODUO ECOPOLIPIOMBO

AUTOADESIVO

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

15Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ECOPOLIPIOMBO e ECOPOLIPIOMBO DUO sono dotati di una elevata tenuta al vapore acqueo e possono sostituire la lamina metallica di barriera al vapore normalmente usata per proteggere l’isolamento termoa-custico delle pareti perimetrali esterne e in tal caso verranno applicati sulla faccia calda dell’isolamento.

Nel caso di tramezze interne invece ECOPO-LIPIOMBO verrà posato prima dell’isolante.

In questo modo si può ottenere un isolamen-to acustico vicino a quello teorico calcolabile in funzione del peso e della sua geometria. Naturalmente e per gli stessi motivi anche la presenza di tracce per gli impianti elettrici o idraulici, attraversamenti, scatole elettriche e derivazioni, ha le stesse conseguenze negati-ve che tuttavia possono essere notevolmente ridotte nel caso di pareti doppie.

I pannelli isolanti preaccoppiatiPer ridurre i tempi di posa e per renderla più agevole sono disponibili anche i pannelli isolanti in fibra minerale e sintetica preac-coppiati alla lamina ECOPOLIPIOMBO.

SILENTROCK EP è un pannello isolante ter-moacustico, accoppiato alla lamina fonoim-pedente che funge anche da barriera al vapore, idoneo per l’isolamento delle inter-capedini delle murature divisorie interne fra unità immobiliari diverse e per l’isolamento delle murature perimetrali esterne.

È costituito da un pannello rigido incombustibile in lana di roccia ad alta densità trattata con resine termoindurenti.Una faccia del pannello è rivestita dalla lamina ad alta densità ECOPOLIPIOMBO, così denominata perchè possiede le proprietà di isolamento acustico della lamina di piombo pur essendone completamente esente.ECOPOLIPIOMBO funziona come un into-naco isolante impermeabile all’aria, al vapo-re e ai rumori. SILENTROCK EP riduce le operazioni di cantiere, posando un unico prodotto si applica sia l’isolamento termoacustico sia lo strato di tenuta all’aria e al vapore.Con SILENTROCK EP non è più necessaria l’intonacatura della faccia interna dell’inter-capedine.Per limitare la dispersione delle fibre, ogni pannello è imbustato in un foglio di polieti-lene dove è indicato con la scritta “Lato A - Lato rivolto verso l’utilizzatore” la faccia su cui è incollata la lamina ECOPOLIPIOMBO.

ECOSILENT EP è costituito da una lana di poliestere atossica ricavata dal recupero e dalla rigenerazione del PET delle bottiglie delle bevande gassate e delle acque minerali separate nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani che può essere considerata un prodotto doppiamente ecologico sia perchè si sottrae all’ambiente un volume elevato di rifiuti e si recupera una notevole risorsa energetica sia perchè le fibre non sono irritanti e sono legate fra loro con un processo termico esente da collanti.La fibra inserita nelle intercapedini riduce le vibrazioni ed i moti connettivi dell’aria che vi è contenuta.ECOSILENT EP non contiene fibre minerali non è irritante e non punge.Anche una faccia di questo pannello è rive-stita con la lamina ad alta densità ECOPO-LIPIOMBO, la cui posizione è indicata con la scritta “Lato A - Lato rivolto verso l’utilizza-tore” riportata sulla busta di polietilene che riveste ogni singolo pannello.

I ponti acustici nella parete doppiaSe fra le due pareti che costituiscono la tra-mezza doppia ci sono dei collegamenti rigidi (ponti acustici) come ad esempio per sba-vature della malta o addirittura dei mattoni disposti in modo tale da toccare entrambe le pareti, si annulla il beneficio acustico dato dalla parete doppia ed avremo invece costruito una parete singola con ben due frequenze critiche non attenuate invece che una sola. Ecco come la buona abitudine di riempire l’intercapedine con l’isolante fibroso serva anche ad evitare questi punti di contatto rigido che riducono l’isolamento teoricamente raggiungibile.

La desolidarizzazione delle paretiLe pareti collegate rigidamente al perimetro trasmettono i rumori anche per via indiretta attraverso i solai e le pareti laterali; se invece sono scollegate, il rumore verrà intercettato. È buona norma, quindi, separare la parete almeno dal solaio con una striscia di mate-riale isolante. Il beneficio acustico è di 2÷4 dB. Naturalmente tale accorgimento dovrà essere attentamente verificato nel caso di costruzio-ne antisismica. Se poi anche i pavimenti dei due locali sepa-rati dalla parete sono costruiti con il sistema del “pavimento galleggiante”, il passaggio del rumore sarà ulteriormente ridotto. Vedi i particolari di posa delle strisce desolidarizzanti FONOSTRIP e FONOCELL e il sistema del pavimento galleggiante su FONOSTOP.

Per la desolidarizzazione perimetrale del resto della parete, del soffitto e delle pareti adiacenti, è ora disponibile una innovativa malta cementizia elastica vibrosmorzante a due componenti, pronta all’uso, frutto della ricerca Index, denominata FONOPLAST, a base di polimeri elastomerici, che costituisce una guarnizione perimetrale elastica di eleva-ta adesione, superiore alle malte cementizie standard usate in cantiere. FONOPLAST possiede una forza di adesione al calcestruz-zo ≥1 N/mm2, mentre l’adesione di una malta cementizia standard è di 0,5 N/mm2.La malta FONOPLAST è stata collaudata come guarnizione delle pareti sottoposte ai test di isolamento acustico condotti presso il laboratorio dell’ITC-CNR (ex ICITE) di San Giuliano Milanese (vedi “Campagna di misu-re Index” e relative certificazioni riportate a pag. 68-69).

DESOLIDARIZZAZIONE DELLE PARETI

Strisciamateriale isolante

Beneficio acustico

2÷4 dB

FONOSTRIP

SILENTROCK EP

ECOSILENT EP

PARETE INTERNA

ECOSILENT o SILENTROCK

ECOPOLIPIOMBOo ECOPOLIPIOMBO DUO

giunti verticalivuoti

In alternativa: SILENTROCK EP o ECOSILENT EP

PARETE ESTERNA

ECOSILENTo SILENTROCK

ECOPOLIPIOMBOo ECOPOLIPIOMBO DUO

Parete da isolare

Controparete

ECOSILENT EPo SILENTROCK EP

PARETE ESTERNA E PARETE INTERNA

PARETE DOPPIA RIVESTITA CON ECOPOLIPIOMBO

ECOPOLIPIOMBOo ECOPOLIPIOMBO DUO

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

16 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

L’isolamento acustico della parete semplicePer prevedere le prestazioni acustiche di una parete singola monostrato del tipo rigido costruita con materiali tradizionali (calcestruzzo, laterizi, materiali cementizi in genere) fino ad un peso di 700 Kg/m2, può essere usata l’espressione empirica della legge di massa:Rw = 15,4 logm +8,0 che per pareti in laterizio alleggerito in massa del peso 100<m≤500 Kg/m2, diventa:Rw = 16,9 logm +3,6. Nel caso dei solai (per la valutazione del solo potere fonisolante ai rumori aerei, non dei rumori da calpestio), invece, è applicabile Rw = 22,4 logm -6,5. Le espressioni sopra citate sono empiri-che e derivano da estrapolazioni di misu-re di laboratorio promosse dall’ANDIL (Associazione Nazionale degli Industriali del Laterizio. Vedi tabella pag. 48-49).Di seguito si riporta il metodo per una valutazione approssimata conforme il progetto di norma UNI-U20000780 - ver-sione febbraio 2004.“Rw” è il potere fonoisolante di labo-ratorio ed “m” è il peso della parete in Kg/m2. Può essere usato anche il grafico della legge di massa riportato in precedenza leggendo il dato nella curva a 500 Hz. Si tratta di un valore teorico di laboratorio, e si deve considerare che poi il potere fonoisolante in opera R’w sarà diminuito dall’effetto delle trasmissioni laterali, dei difetti di posa, degli impianti elet-trici, ecc.

Nella figura si può notare la differenza tra Rw ed R’w. In laboratorio la parete in prova è completamente scollegata dalla sala rice-vente e al contorno, pertanto il rumore passa solo direttamente attraverso di essa, mentre nella misura in opera il rumore passa anche lateralmente attraverso i muri adiacenti alla parete, per cui:

dove “a” rappresenta l’entità delle trasmis-sioni laterali.

per trasmissioni late-rali forti, caso di una parete pesante fian-cheggiata da pareti leggere

trasmissioni laterali medie, caso delle pareti di peso simile tra loro

trasmissione debole, è il caso di una pare-te leggera confinante con pareti pesanti o di una parete ben scollegata dalle pareti laterali

Applicando la formula o leggendo il grafi-co, si può notare come una parete singola debba pesare almeno 500 Kg/m2 per supe-rare il limite di 50 dB previsto dal DPCM 05/12/97 come potere isolante R’w delle pareti degli edifici di categoria A, B, C, E, F, G. I risultati della campagna sperimentale condotta in laboratorio per diverse tipologie di pareti sono riportati nelle tabelle in ultima pagina.

R’w = Rw – a

a ≥ 5 dB

2 ≤ a ≤ 5 dB

a ≤ 2 dB

L1 L2

L1 L2

POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R’w(misura in opera)

L1 L2

L1 L2

POTERE FONOISOLANTE APPARENTE Rw(misura in laboratorio)

REQUISITI DI UNA PARETE PER OTTENERE UN POTERE FONOISOLANTE Rw SUPERIORE A 50 dB

PARETE SINGOLADeve superare i 500 kg/m2

PARETE DOPPIA CON LANA MINERALE Sono sufficienti250 kg/m2

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

17Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

L’isolamento acustico della parete doppiaNel caso delle pareti doppie divise da intercapedini di basso spessore (<3 cm) la previsione è più difficile e non esistono metodi di calcolo standardizzati, ma solo diversi metodi semiempirici.Si parte dalla considerazione che l’isola-mento acustico di una parete doppia è più elevato rispetto a quello di una parete singola di pari peso. Si considera che nel campo delle frequenze comprese fra 100 e 3.200 Hz il beneficio possa essere di 4÷9 dB quando l’intercapedine è spessa 5÷10 cm ed è completamente riempita con iso-lante fibroso SILENTROCK ed ECOSILENT o con i pannelli preaccoppiati. Il riempimento dell’intercapedine con iso-lante fibroso, oltre ad innalzare l’isolamento elimina la risonanza della camera d’aria. Con l’espressione

dove m1 e m2 rappre-sentano il peso delle pareti,

si può calcolare lo spessore minimo dell’in-tercapedine affinché non sia sede di riso-nanza nel campo delle frequenze udibili. A partire da spessori dell’intercapedine di almeno 4 cm riempiti con ECOSILENT o SILENTROCK si può calcolare un miglio-ramento di 1 dB per cm di intercapedine rispetto quello previsto dalla legge di massa per la parete singola (alcuni autori propon-gono 0,5 dB per cm). In sintesi, un sistema empirico per preve-dere il potere fonoisolante Rw di una pare-te doppia può essere quello di calcolare il potere fonoisolante come indicato nel paragrafo precedente, come fosse una parete semplice usando il peso totale delle due pareti a cui poi vanno aggiunti i bene-fici precedentemente indicati. Di seguito è riportato il metodo di valutazione di massima semplificata conforme il proget-to di norma UNI - U20000780 - versione febbraio 2004.

nota: A conferma della sufficiente appro-simazione della succitata valutazione si veda il risultato sperimentale ottenuto presso l’IEN G. Ferraris di Torino ripor-tato in fondo alla presente Guida dove per una doppia parete da 260 kg/m2 con intercapedine da 4 cm isolato con un pannello di ECOSILENT e un foglio di POLIPIOMBO si è misurato un potere fonoisolante Rw=52,3 dB.

Si tenga presente che la misura del potere fonoisolante in laboratorio della tramezza in esame avviene misurando i livelli sonori fra due ambienti comple-tamente desolidarizzati per annullare le trasmissioni laterali. La desolidarizzazione delle pareti con le strisce elastomeriche fonosmorzanti FONOSTRIP poste sul solaio, può avvi-cinare il valore del potere fonoisolante misurato in opera a quello sperimentale di laboratorio, perché si tende ad annul-lare della trasmissione laterale. Lo stesso effetto è ottenibile se i pavi-menti dei due ambienti divisi dalla parete sono del tipo galleggiante su FONO-STOP DUO.

In conclusione, nel caso di costruzioni nuove tradizionali con murature in lateri-zio, è importante usare la “REGOLA DEI 3 LAVORI”.

Desolidarizzare le pareti elevandole sulle strisce insonorizzanti FONOSTRIP o meglio isolando con FONOSTOP DUO i pavimenti galleggianti dei locali adiacenti divisi dalla parete.

Costruire pareti doppie con tramezze di diverso peso/spessore considerando che per pareti leggere l’intercapedine deve essere più grande.

Rivestire una delle facce dell’intercapedine con ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO e riempirla completamente con SILENTROCK o ECOSILENT oppure impiegare i pannelli preaccopiati SILENTROCK EP o ECOSILENT EP.

Nota. Le semplificazioni sopra riportate si riferiscono al contesto costruttivo tradi-zionale nazionale, che si basa sull’edifi-cazione di pareti in muratura di laterizio doppie o semplici con una massa areica variabile da 100 a 500 Kg/m2, solai in laterocemento da 250÷400 Kg/m2 e strut-ture portanti a travi e pilastri in cemento armato. Le informazioni contenute nel presente articolo non devono essere usate come documento di progettazione o verifica dei risultati e non esimono chi è deputato per legge alla verifica e alla progettazione delle prestazioni acustiche dei componenti dell’edificio. La respon-sabilità delle soluzioni tecniche basate sull’utilizzo e la posa di materiali diversi ricade su di esso.

d < 110 ( )+1m1

1m2

IL PAVIMENTO GALLEGGIANTE CONTRIBUISCE ALL’ISOLAMENTO DAI RUMORI AEREI DELLA PARETE

A

A = Passaggio diretto del rumoreB e C = Trasmissione indiretta

C

B

Rw = 20log(m’), dove m’ è la massa areica della parete singola o la somma delle masse areiche delle pareti doppie ricavabile anche graficamente dal diagramma. (vedi progetto di norma UNi-U20000780 - versione Febbraio 2004).

Si consiglia poi di utilizzare un fattore cautelativo di -2 dB.

Esempio. (vedi nel grafico i valori indicati in rosso)Per una parete doppia del peso di 250 kg/m2 con una intercapedine di 4 cm circa isolata con ECOSILENT da 4 cm e ECOPOLIPIOMBO, con una delle tramezze isolata con FONOSTRIP sarà:Rw = 20log 250 = 48 dB- si sottrae il fattore cautelativo 2 dBRw = 48-2 = 46 dB- si somma 1 dB per centimetro di intercapedine isolataRw = 46+4 = 50 dB- si sommano 2 dB dovuti al beneficio dell’isolamento di base FONOSTRIPRw = 50+2 = 52 dB

VALUTAZIONE DI MASSIMA SEMPLIFICATA DEL POTERE FONOISOLANTE Rw DI PARETI TRADIZIONALI ITALIANE SINGOLE O DOPPIE DI TIPO MASSIVO

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18 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 19Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

Calcolo previsionale dell’indice di valutazione del potere fonoisolante apparente R’w in operaCome abbiamo visto il potere fonoisolan-te Rw della parete può essere calcolato ma meglio ancora può essere disponibile una specifica prova di laboratorio che certifica la misura di Rw di una intera parete già prevista di adeguato isola-mento.Naturalmente la prova dovrà essere stata rigorosamente eseguita secondo la nor-mativa vigente (UNI-EN ISO 140) senza alcuna variante (vedi certificati IEN G. Ferraris di Torino in fondo alla presente Guida), descrivendo nel rapporto di prova la tipologia dei materiali impiegati, la tec-nica di posa, il peso e le dimensioni del divisorio.In tal caso la scrupolosa osservanza delle stesse modalità esecutive e l’im-piego degli stessi materiali è il metodo più attendibile che ha un minor margine di errore rispetto al semplice calcolo previsionale.In opera poi il potere fonoisolante della parete non avrà lo stesso valore perché sarà diminuito delle trasmissioni laterali che corrono lungo gli elementi adiacenti, pareti, soffitti e solai.Ne deriva che il potere fonoisolante Rw della stessa parete darà luogo a valori di R’w (potere fonoisolante apparente misu-rato in opera) diversi in funzione delle diverse situazioni al contorno.Anche l’entità della trasmissione laterale può essere calcolata conforme il metodo normalizzato (UNI-EN ISO 12354 - parte 1) e sono disponibili dei software di cal-colo contenenti anche una banca dati sul potere fonoisolante Rw di diverse tipolo-gie costruttive.Trascurare la valutazione della trasmis-sionne laterale o sottovalutarla appli-cando dei semplici coefficienti correttivi medi può indurre in grossolani errori come ad esempio il caso rappresentato nei disegni, dove in una mansarda divisa in due unità immobiliari da una parete con un potere fonoisolante Rw>50 dB si è trascurato di considerare che il soffitto in comune era costituito da un tetto in legno con intercapedine ventilata isolato con un pannello di polistirene espanso da

cui era udibile distintamente la conversa-zione dei due ambienti.Nel caso specifico il divisorio fra le due unità immobiliari posizionato trasveral-mente alla direzione del flusso di ven-tilazione ha complicato ulteriormente il problema perché il tecnico ha dovuto affrontare il dilemma di isolare acustica-mente l’intercapedine con un riempimen-to in lana minerale che avrebbe occluso l’intercapedine fra i due tavolarti impe-dendone la ventilazione (vedi soluzioni di intervento a pag. 26 - “Isolamento acusti-co del tetto”).Da qui l’importanza della verifica del pro-getto da parte di un esperto in acustica.

AvvertenzaNon confondere Rw con R’wRw: indice di valutazione del potere fonoisolante della singola struttura (parete e solaio) calcolato o misurato in laboratorio.Ordine di attendibilità:- certificato di laboratorio (UNI-EN ISO

140)- correlazione specifiche da prove di

laboratorio su elementi simili- relazioni generali da algoritmi mate-

matici in funzione della massa areica e da eventuali altri parametri aggiuntivi.

R’w: indice di valutazione del potere fonoisolante apparente di una partizio-ne interna in opera (requisito di legge), tiene conto oltre che del potere fonoiso-lante Rw dell’elemento divisorio anche delle trasmissioni sonore laterali.

Principali difetti di posa da evitareMentre l’entità delle trasmissioni laterali che diminuiscono il potere fonoisolante della parete sono prevedibili con il cal-colo, i difetti di posa, invece, non sono prevedibili ma sono evitabili unicamente con l’attenta cura della posa in opera, non solo dei materiali isolanti ma di tutti gli elementi che compongono la strati-grafia della parete e degli impianti che vi sono inseriti.Si tenga presente che le prove di labora-torio e il calcolo previsionale non posso-no tener conto della cattiva posa o del-l’impiantistica inserita nelle murature che

sono però tutti elementi che influiscono negativamente sull’isolamento acustico del divisorio.Di seguito sono elencati gli errori più comuni che si riscontrano nella costru-zione delle murature che vanno invece evitati.Da evitare:- sigillature incomplete delle corse dei

laterizi sia orizzontali che verticali.- posa di laterizi rotti.- sigillatura incompleta o mancante del

perimetro della parete al soffitto e lungo le pareti adiacenti.

- riempimento incompleto dell’intercape-dine con la lana minerale o sintetica.

- pannelli isolanti non accostati.- tracce degli impianti comunicanti fra le

due pareti e scatole elettriche contrap-poste.

Raccomandazioni:- utilizzare laterizi di grande dimensione

(25×25 cm) e di spessore superiore a 8 cm.

- costruire la doppia parete di peso diver-so (ad esempio 12+8 cm)

- prevedere intercapedini maggiori di 4 cm (raccomandati 6 cm)

- prevedere la posa delle pareti su fasce di materiale resiliente (FONOSTRIP)

- intonacare una delle facce interne del-l’intercapedine o rivestirla con ECOPO-LIPIOMBO.

TRASMISSIONE DEL RUMORE

SCATOLE ELETTRICHE CONTRAPPOSTE

RIEMPIMENTO INCOMPLETO DELL’INTERCAPEDINE

RIEMPIMENTO COMPLETO DELL’INTERCAPEDINE

NO

NO

SI

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18 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 19Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

LA CONTROPARETE IN GESSO RIVESTITOÈ il sistema più usato per correggere i difetti acustici delle pareti esistenti. Ha il grande pregio di essere una costru-zione a “secco” e non richiedere per il montaggio l’uso di materiali sporchevoli come sabbia, cemento, ecc. Inoltre si ottengono elevati risultati di isolamento con spessori e pesi notevolmente ridotti rispetto ad un contromuro tradizionale in laterizio. Per questi motivi è di gran lunga il siste-ma preferito per il ripristino del comfort acustico di ambienti già abitati.Il sistema isolante non si basa sulla legge della massa come nel caso delle pareti tradizionali in laterizio, rigide e pesanti, dove più peso uguale più isolamento, bensì sull’isolamento dina-mico di pannelli estremamente leggeri, come lo sono le lastre di cartongesso, alternate ad una o più intercapedini preferibilmente riempite di lana mine-rale o sintetica.

Incremento dell’isolamento acustico di pareti già esistentiAccade spesso che l’isolamento acu-stico delle tramezze già esistenti non garantisca una protezione sufficiente e allora i sistemi correttivi d’intervento possono essere scelti fra:• edificare un contromuro in laterizio di

peso sufficiente, distanziato da una intercapedine riempita con lana mine-rale o sintetica e desolidarizzato al contorno;

• applicare verso la parete da isolare una controparete leggera in pannelli di cartongesso o legno, separata da una intercapedine riempita con lana mine-rale o sintetica.

Come già accennato, il secondo sistema è il preferito in ambienti già abitati, men-tre il primo rientra nella categoria pre-cedentemente descritta nel caso delle doppie pareti tradizionali in laterizio. Il miglioramento apportato dalla contro-parete leggera ad isolamento dinamico è tanto più elevato quanto più la parete da isolare è leggera. Se invece la vecchia parete è pesante, il beneficio risulta inferiore, anche se sem-pre importante in valore assoluto. Si prevedono incrementi di 15÷20 dB per pareti leggere (80÷100 Kg/m2) e di 7÷12 dB per pareti pesanti (250÷300 Kg/m2). Dalla figura a lato si può anche notare come l’isolamento, a parità di spessore dell’intercapedine, aumenti con il nume-ro delle lastre di cartongesso della con-troparete.

Un ulteriore beneficio è ottenibile aumentando lo spessore dell’intercape-dine riempita con la lana, maggiormente consigliabile quando si deve isolare una parete pesante, come si rileva dal grafi-co, dove le tre curve del potere fonoiso-lante distinguono tre spessori di interca-pedine isolata da 30, 50, 70 mm protet-ti dalla stessa lastra di cartongesso da 13 mm.Nel caso di pareti pesanti, per incre-mentare ulteriormente l’isolamento, può essere conveniente isolare entram-be i lati della parete con la contropare-te leggera.

In tal caso il beneficio totale sarà rap-presentato dalla somma degli incrementi delle due contropareti. Ad esempio nel caso raffigurato nella figura precedente, dove sulla parete pesante si ottiene un incremento di iso-lamento di 10 dB foderando una faccia della parete con 4 cm di lana minerale e due lastre di cartongesso, è possibi-le ottenere un incremento di 20 dB se si raddoppia l’intervento sull’altra faccia della stessa parete.

R (dB)

P kg/m2

70

60

50

40

3040 -50 60 70 80 90100 150 200 300 400 500

70+1350+1330+13

legge

della “m

assa”

INCREMENTO DEL POTERE FONOISOLANTE APPORTATO DA UNA PARETE IN CARTONGESSO

DA 13 mm, CON TRE DIVERSI SPESSORI DI INTERCAPEDINE ISOLATA, IN FUNZIONE DEL

PESO DELLA PARETE ESISTENTE

PARETE SINGOLA PESANTE

Placcaggio semplice

15÷20 kg/m2

ΔR = +10 dB (A)

Placcaggio doppio

30÷40 kg/m2

ΔR = +20 dB (A)

VALORI ORIENTATIVI DI MIGLIORAMENTO DELLA PROTEZIONE ACUSTICA (ΔR) AL

VARIARE DEL PESO DELLA PARETE E DEL PLACCAGGIO AVENDO APPLICATO UN

PANNELLO FIBROSO DI 4 CM DI SPESSORE

(Da “La realizzazione di murature in laterizio” Norberto Tubi - Ed. Laterconsult

MURATURA 300 kg/m2

dimensioni in cm14 4

Placcaggio2 lastre di cartongesso

15÷20 kg/m2

∆R = +10 dB (A)

Placcaggio3 lastre di cartongesso

25÷30 kg/m2

∆R = +12 dB (A)

Placcaggio1 lastra di cartongesso

8÷12 kg/m2

∆R = +7 dB (A)

Lana Minerale

MURATURA 70 kg/m2

Placcaggio1 lastra di cartongesso

8÷12 kg/m2

∆R = +16 dB (A)

Lana Minerale

Placcaggio2 lastre di cartongesso

15÷20 kg/m2

∆R = +19 dB (A)

Placcaggio3 lastre di cartongesso

25÷30 kg/m2

∆R = +21 dB (A)

dimensioni in cm8 4

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

Metodi di calcolo previsionale dell’incremento del potere fonoisolante Rw ottenuto con contropareti in gesso rivestitoPer prevedere l’incremento del potere fonoisolante Rw di una parete che sarà rive-stita con una controparete in cartongesso è necessario calcolare la frequenza di risonan-za (fo) del sistema parete-controparete.

Nel caso di lastre di gesso preaccoppiate a lana minerale tipo SILENTGIPS che verranno incollate alla parete si usa la formula

dove:s’ = rigidità dinamica della lana minerale o sintetica (MN/m3)m’1 = massa areica della parete da rivestire (kg/m2)m’2 = massa areica della controparete (kg/m2)

Nel caso invece della controparete o del controsoffitto su telaio metallico con inter-capedine riempita di lana minerale o sinte-tica avente una resistenza al flusso d’aria >5 KPas/m2, desolidarizzato dalla parete da trattare, si userà la formula

dove:d = spessore dell’intercapedine (m)m’1 = massa areica della parete da rivestire (kg/m2)m’2 = massa areica della controparete (kg/m2)

Successivamente conoscendo o dopo aver calcolato il potere fonoisolante Rw della parete da trattare si ricava l’incremento del potere fonoisolante ∆Rw della seguente tabella.

Metodo di calcolo previsionale del potere fonoisolante Rw di una parete non tradizionale su telaio metallico costituita di solo gesso rivestito e lana minerale o sinteticaNel caso di pareti realizzate con una singo-la struttura metallica:Rw = 20log(m’)+10log(d)+e+5

Nel caso di pareti realizzate con doppia struttura metallica:Rw = 20log(m’)+10log(d)+e+10

dove:m’ = massa areica della parete (kg/m2)d = spessore dell’intercapedine (cm)e = spessore dell’isolante fibroso (cm)

I sistemi di montaggio delle contropareti leggereIl miglioramento dell’isolamento indicato nei capitoli precedenti è raggiungibile in pratica quanto più la controparete leggera è scollegata dalla parete da trattare e dalle pareti laterali lungo il proprio perimetro, ciò al fine di evitare ponti acustici che vanifi-cherebbero l’intervento. Sono disponibili due tipi di intervento:• La controparete prefabbricata incollata

SILENTGIPS.• La controparete assemblata in opera

su orditura metallica dove l’intercapedi-ne fra lastra di gesso e muro esistente va riempita con lana di vetro SILENT-GLASS o lana di poliestere ECOSILENT.

In alternativa possono essere impie-gati anche SILENTROCK o gli isolanti preaccoppiati SILENTROCK EP ed ECOSILENT EP che vanno inseriti nel-l’apposita sede dei montanti metallici con la faccia ricoperta da POLIPIOMBO rivolta verso l’esterno della controparete.La prestazione della lastra di gesso può essere migliorata incollandovi sopra con FONOCOLL la membrana ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO, che ne correggono la frequenza critica spostandola verso le alte fre-quenze, al di fuori del campo dell’udibile.Per ridurre i tempi di montaggio è con-veniente impiegare la lastra in gesso rivestito EP GIPS preaccoppiata a ECO-POLIPIOMBO.

EP GIPS è ottenuto per accoppiamento in fabbrica di una lastra in gesso rivestito con la lamina ECOPOLIPIOMBO pertanto si eliminano le operazioni di posa che in precedenza erano eseguite a piè d’opera.EP GIPS è una lastra prefabbricata che fornisce prestazioni di isolamento acustico superiori alla lastra semplice in cartonges-so grazie all’accoppiamento con ECO-POLIPIOMBO, una lamina elastomerica ad alta densità che possiede un potere fonoisolante equivalente ad una lamina di piombo di pari peso senza avere le pro-prietà tossiche di questo.EP GIPS infatti è esente da piombo.Le prestazioni di isolamento acustico di EP GIPS, sia inserita in contropareti realizzate su telaio metallico a ridosso di una parete in laterizio sia in pareti costituite intera-mente in gesso rivestito su orditura metal-lica, sono state certificate dal laboratorio I.E.N. Galileo FERRARIS di Torino con lastre di cartongesso da 13 mm ed ECO-POLIPIOMBO da 5 Kg/m2 preaccoppiati a piè d’opera con la colla FONOCOLL. La lastra EP GIPS viene usata in edilizia per la realizzazione di pareti con elevate proprietà di isolamento acustico e data l’elevata resistenza alla migrazione del

vapore che detiene ECOPOLIPIOMBO può anche fungere da barriera al vapore dell’isolante termoacustico nelle pareti perimetrali confinanti con l’esterno.EP GIPS può essere usata sia per realiz-zare contropareti isolanti di murature esi-stenti sia pareti nuove totalmente costituite da lastre in gesso rivestito.Le lastre EP GIPS vanno montate su di una orditura metallica sulla quale vengono fissate con viti.In genere vengono montate come primo strato di pareti costituite da due lastre di gesso e possono essere posizionate sia con la faccia rivestita rivolta verso il telaio sia al contrario, con la faccia rivestita com-presa fra le due lastre.Nel caso di posa di lastra singola la faccia ricoperta da ECOPOLIPIOMBO va rivolta verso il telaio metallico.Le linee di accostamento fra le lastre vengono poi sigillate con il nastro copri-giunto.

SILENTGLASS

20 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

fo =160 s’ ( )+1m1

1m2√

fo = 160 0,111d ( )+1

m11

m2√

Frequenza di risonanza fo ∆Rw fo≤80 35-Rw/280<fo≤125 32-Rw/2125<fo≤200 28-Rw/2200<fo≤250 -2

250<fo≤315 -4

315<fo≤400 -6

400<fo≤500 -8

500<fo≤1.600 -10

fo>1.600 -5

EP GIPS

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

21Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

La controparete leggera incollataIl sistema si basa sull’impiego di lastre di gesso accoppiate a lana minerale SILEN-TGIPS che vanno incollate alla parete da isolare con adesivi a base di leganti idrau-lici operando in modo da non farle toccare il pavimento, le pareti laterali ed il soffitto per non generare trasmissioni laterali del rumore. Il tipo SILENTGIPS ALU dotato di schermo metallico al vapore, si impiega nel caso si debba isolare la parete perimetrale che dà sull’esterno.

Sulle lastre da fissare viene distribuita la colla e poi la lastra viene appoggiata al muro tenendola staccata dal pavimento con delle piccole zeppe che verranno tolte a presa della colla avvenuta.Successivamente la fessura verrà riempita con una guarnizione isolante in politene espanso o fibra di vetro.La linea di accostamento delle lastre va stuccata con l’apposito sigillante per le fughe. Il grado di isolamento aumenta con lo spessore del componente in lana minerale.

La controparete leggera su orditura metallicaConsente una maggior libertà proget-tuale perché si può variare la distanza dalla parete e montare più strati di lastre alternate a materiali antivibranti, incre-mentando progressivamente il grado di isolamento. Inoltre il fissaggio meccanico delle lastre in prossimità del giunto fra le stesse offre maggiori garanzie di stabilità rispetto alla soluzione solo incollata. È anche più agevole l’inserimento dell’im-piantistica. In pratica si usa una tecnica similare a quella usata per realizzare le pareti divisorie in solo cartongesso.Esistono varie tipologie di orditura metalli-ca, con una comune misura d’interasse di fissaggio a 60 cm, che in casi particolari può essere portata a 40 cm. Il maggior grado di libertà è dato dal telaio metallico autoportante che non necessita di fissaggi alla parete da isolare ma solo dei binari perimetrali avvitati al soffitto e al pavimento, opportunamento isolati con guarnizioni autoadesive, che ne garanti-scono il disaccoppiamento e riducono le trasmissioni laterali.L’intercapedine fra lastre e muro viene riempita totalmente o parzialmente con lana di vetro SILENTGLASS o lana di poliestere ECOSILENT oppure con i pan-nelli SILENTROCK, SILENTROCK EP ed ECOSILENT EP, che vengono infilati nel-l’apposita sede dei montanti verticali.Successivamente vengono avvitate le lastre di cartongesso in uno o più strati.Nel caso di posa in monostrato è oppor-tuno che la lastra venga preventivamente accoppiata alla lamina fonoimpedente

ECOPOLIPIOMBO che ne migliora le proprietà acustiche e funge da barriera vapore nel caso di isolamento della parete perimetrale esterna. Nel caso di posa in doppio strato, fra le lastre può essere inserita la lamina ECO-POLIPIOMBO DUO che integra l’azione di spostamento della frequenza di risonanza della lastra.In entrambi i casi per sveltire le operazioni di posa può essere vantaggioso usare le lastre EP GIPS già preaccoppiata a ECO-POLIPIOMBO Le lastre vengono posate sfalsate tra loro e la sede delle viti e i giunti di accostamento vanno appositamente stuccati.

SILENTGIPS/ALU SILENTGIPS

01. FASCIADESOLIDARIZZANTE

02. SILENTGIPSo

SILENTGIPS/ALU

PARETEESISTENTE

CONTROPARETI LEGGERE INCOLLATE

01. FASCIADESOLIDARIZZANTE

06. CARTONGESSO

05. EP GIPS

03. ECOSILENTo

SILENTGLASS

02. TELAIOMETALLICO

PARETEESISTENTE

CONTROPARETI LEGGERE SU ORDITURA METALLICA

In alternativa a EP GIPS: ECOPOLIPIOMBO + Cartongesso

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

22 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

PARETE ESTERNA1 2

1

Isolamento acustico di pareti esterne realizzato mediante doppia parete intercalata da un’intercapedine riempita da un pannello fonoisolante rivestito da uno strato fonoimpedente

2

PARETE INTERNA3 4

3 4

Isolamento acustico di pareti esterne realizzato mediante doppia parete intercalata da un’intercapedine intonacata riempita da un pannello fonoisolante

Isolamento acustico di pareti interne realizzato mediante doppia parete intercalata da un’intercapedine rivestita e riempita da un pannello fonoisolante e da un foglio fonoimpedente

Isolamento acustico di pareti interne realizzato mediante doppia parete intercalata da un’intercapedine intonacata su una faccia interna riempita da un pannello fonoisolante

FONOSTRIP1

Sistema FONOSTOP DUO- FONOSTOP DUO- FONOCELL- Massetto armato galleggiante- Pavimento

4

SILENTROCK EPECOSILENT EP

2

Seconda muraturadella parete doppia

3

SILENTROCK o ECOSILENT

3

FONOSTRIP1

FONOSTRIP1

Sistema FONOSTOP DUO- FONOSTOP DUO- FONOCELL- Massetto armato galleggiante- Pavimento

5

Intonacatura di unafaccia dell’intercapedine

2

SILENTROCK3

Seconda muraturadella parete doppia

4

ECOPOLIPIOMBO DUO o ECOPOLIPIOMBO

2 Seconda muraturadella parete doppia

4

Sistema FONOSTOP DUO- FONOSTOP DUO- FONOCELL- Massetto armato galleggiante- Pavimento

5

FONOSTRIP1

Intonacatura di unafaccia dell’intercapedine

2

SILENTROCK o ECOSILENT

3

Seconda muraturadella parete doppia

4

Sistema FONOSTOP DUO- FONOSTOP DUO- FONOCELL- Massetto armato galleggiante- Pavimento

5

Le voci di capitolato sono riportate a pag. 56

In alternativa: + = SILENTROCK EP o ECOSILENT EP2 3

SOLUZIONI TECNICHE D’INTERVENTONEI FABBRICATI NUOVI

In alternativa : SILENTROCK o e ECOPOLIPIOMBO o ECOSILENT ECOPOLIPIOMBO DUO2

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

23Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

REGOLA DEI TRE LAVORI

Desolidarizzare sempre le paretiDesolidarizzare le pareti elevandole sulle strisce insonorizzanti FONOSTRIP e isolando con FONOSTOP DUO i pavimenti galleggianti dei locali adiacenti divisi dalla parete.

1

PARTICOLARIDI POSA

Costruire sempre pareti doppieCostruire pareti doppie con tramezze di diverso peso/spessore considerando che per pareti leggere l’intercapedine deve essere più grande.

2

Rivestire sempre una faccia dell’intercapedine e riempirla completamenteRivestire una delle due facce con ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO e riempirla completamente con SILENTROCK o ECOSILENT.In alternativa applicare in un’unica soluzione il pannello preaccoppiato SILENTROCK EP o ECOSILENT EP.

3

ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO

12 4 8

12 4 8

Intercapedine

ECOSILENT oSILENTROCK

Strisciamateriale isolante

In genere il muratore non riempie i giunti verticali delle murature. Per questo motivo diventa indispensabile posizionare ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO su una delle facce dell’intercapedine. La lamina verrà chiodata sulla parte alta del primo muro della parete doppia e verrà rifilata alla base dello stesso. Le linee di accostamento dei teli verranno sigillate con nastro adesivo. Successivamente procedendo con l’elevazione del secondo muro si riempirà man mano l’intercapedine con i pannelli di isolante fibroso. L’isolante in rotoli o in pannelli può essere anche fissato preventivamente al ECOPOLIPIOMBO prima dell’elevazione della parete con strisce di sigillante poliuretanico in cartucce SUPERFLEX PUR o di colla a caldo estrusa con la pistola elettrica.

Nel caso della parete esterna, prima si procederà con l’incollaggio dell’isolante fibroso al primo muro della parete doppia, con strisce di sigillante SUPERFLEX PUR oppure di colla a caldo estrusa oppure si fisserà per semplice chiodatura. Successivamente vi verranno poste sopra le lamine POLIPIOMBO che verranno chiodate sulla parte alta del muro con chiodi di lunghezza sufficiente a comprendere lo spessore dell’isolante fibroso.

Se non viene previsto l’impiego di ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO, sarà necessario intonacare una faccia dell’intercapedine prima del posizionamento dell’isolamento con pannelli SILENTROCK o ECOSILENT.

intonaco

giunti verticalivuoti

PARETE INTERNA ED ESTERNA

giunti verticalivuoti

ECOSILENTo SILENTROCK

ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO

SILENTROCKECOSILENT ECOPOLIPIOMBO

o ECOPOLIPIOMBO DUO

PARETE INTERNA

PARETE ESTERNA

In alternativa: SILENTROCK EP o ECOSILENT EP

In alternativa: SILENTROCK EP o ECOSILENT EP

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

24 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

PARETE ESTERNA1 2

1 2

PARETE INTERNA3 4

3 4

Isolamento acustico realizzato mediante una parete in cartongesso montata su telaio metallico autoportante

Isolamento acustico realizzato mediante incollaggio di un pannello in lana minerale accoppiata a lastra di gesso SILENTGIPS/ALU

Isolamento acustico realizzato mediante una parete in cartongesso montata su telaio metallico autoportante

Isolamento acustico realizzato mediante incollaggio di un pannello in lana minerale accoppiata a lastra di gesso SILENTGIPS

Striscia di guarnizione

2

SILENTGIPS/ALU1

Striscia di guarnizione

2

SILENTGIPS1

Striscia di guarnizione

1

Telaio metallico2ECOSILENT o SILENTGLASS o SILENTROCK oECOSILENT EP o SILENTROCK EP

3

EP GIPS4

Lastra dicarongesso

5

Striscia di guarnizione

1

Le voci di capitolato sono riportate a pag. 57

Telaio metallico2ECOSILENT o SILENTGLASS o SILENTROCK oECOSILENT EP o SILENTROCK EP

3

EP GIPS4

Lastra dicarongesso

5

In alternativa: ECOPOLIPIOMBO DUO o ECOPOLIPIOMBO + cartongesso

In alternativa: ECOPOLIPIOMBO DUO o ECOPOLIPIOMBO + cartongesso

SOLUZIONI TECNICHE D’INTERVENTONEI FABBRICATI ESISTENTI

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ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

25Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

TECNICA DI POSA PER CONTROPARETI SU TELAIO METALLICO

Montaggio del telaio metallico

Posa di ECOSILENT

Primo strato di cartongesso

Posa di ECOPOLIPIOMBO DUO

Posa e sigillatura del cartongesso

Posizionamento della fascia di guarnizione prima della posa

del telaio

TECNICA DI POSA PER CONTROPARETI LEGGERE INCOLLATE

Distribuzione della colla GIPSCOLL

Posizionamento della lastra di SILENTGIPS

Posizionamento della fascia di guarnizione

Spessore al piede dei pannelli

Posizionamento della fascia

PARTICOLARIDI POSA

PARTICOLARIDI POSATelaio metallico

Fascia di guarnizione

Fascia di guarnizione

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26 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 27Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Mentre il potere fonoisolante delle pare-ti divisorie interne misurato in opera, richiamato dal DPCM del 5/12/97, è identificato dal simbolo R’W, per le pareti perimetrali di facciata la legge prevede che l’isolamento acustico sia identificato dalla grandezza D2m,nTW che si misura con un metodo diverso da quello usato per le pareti interne.Il potere fonoisolante RW (misurato in laboratorio o calcolato) della muratura, la parte “opaca” della facciata, influi-sce solo parzialmente sull’isolamento D2m,nTW che è condizionato principal-mente dalle parti trasparenti, le finestre, e dalla presenza di quelli che sono definiti “piccoli elementi”, prese d’aria, cassonetti delle tapparelle, ecc.È opinione comune, fra i tecnici acustici, che la parte opaca, la muratura, dotata di un potere fonoisolante, stimato o misurato, RW>50 dB sia sufficiente a garantire il rispetto dei limiti imposti dalla legge per D2m,nTW di 40 e 42 dB (edifici di categoria A, C, B, F, G) e che tutta l’attenzione vada rivolta sulla scel-ta oculata di finestrature e serramenti ad isolamento elevato, sulla predispo-sizione di prese d’aria opportunamente isolate, ecc. che dovranno poi essere montate con particolare cura per evitare di lasciare fessure aperte da cui possa passare il rumore.L’indice di valutazione dell’isolamento acustico della facciata (D2m,nTW) iden-tifica la resistenza al passaggio del rumore proveniente dall’esterno della porzione di facciata relativo ad ogni singola stanza.Tale requisito dipende anche da molteplici fattori legati alla forma ed alle dimensioni dell’edificio.Un’approfondita analisi della direziona-lità delle sorgenti sonore a cui l’edificio sarà esposto ed una conseguente valu-tazione relativa allo sviluppo dimensio-nale dell’edificio stesso, dovrebbero essere il primo elemento discriminan-te delle scelte dei progettisti; anche

senza approfondire tale tematica con valutazioni di impatto acustico o studi sul clima acustico, richiesti per lo più in sede di indagine preventiva per la futura edificazione di scuole, ospedali o alberghi, si ritengono fondamentali ai fini dell’ottenimento di un buon livello di confort, semplici accorgimenti quali la distribuzionedei locali interni secondo una “logica del rumore” per cui le stanze da letto non saranno certamente fronte strada, la presa d’aria della cucina sarà possi-bilmente posizionata in una rientranza o

quanto meno non esposta alla fonte di rumore più persistente (se non addirittu-ra confinata in un cucinotto di servizio) e quant’altro possa ridurre il livello di esposizione al rumore degli inquilini. Per quanto riguarda le scelte progettuali inerenti le parti opache, la presente trattazione esula da approfondimenti legati alla scelta dei vetri e degli infissi, si dovranno armonizzare le richieste relative ai requisiti acustici passivi con le nuove richieste di Legge sui requisiti termici, relative al Decreto Legislativo n. 192 del 15 agosto 2005.

ELEMENTI COSTITUENTI LA FACCIATA

Parte opaca

Piccoli elementi

Parte trasparente

Piccoli elementi

Isolamento acustico delle pareti di facciata dai rumori aerei

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI

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26 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 27Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ZONA Fdal 1/1/2009 K

0,3500W/m2K

spessore 60mm0,3257 W/m2K

spessore 60mm0,3417 W/m2K

Le murature in genere, essendo costitui-te con elementi più pesanti dei divisori tra unità immobiliari diverse, si possono ritenere già predisposte ad ottenere un indice di valutazione del potere fonoi-solante superiore a 50 dB; sarà quindi sufficiente riempire l’intercapedine con i pannelli autoportanti SILENTROCK EP (lana minerale accoppiata con la lamina fonoimpedente ECOPOLIPIOMBO) o in alternativa con ECOSILENT EP (lana sintetica di poliestere accoppiata con ECOPOLIPIOMBO) per ottenere quanto sopra indicato.I pannelli SILENTROCK EP ed ECOSILENT EP vengono forniti in buste di polietilene recanti l’indicazione relativa alla posa della lamina fonoimpedente ECOPOLIPIOMBO sulla “faccia calda” dell’isolante, per evi-tare problemi di condensa interstiziale (il lato in questione dovrà rimanere a vista dell’operatore durante le fasi di posa dei pannelli).Le soluzioni da Index valutate e pro-

poste per l’ottenimento di pareti di facciata aventi una buona corrispon-denza acustica e termica, di seguito rappresentate. sono state calcolate per le condizioni climatiche più severe e prendono in considerazione le richieste del Dlgs 192/05 relativo all’isolamento termico secondo quanto stabilito a par-tire dal 1° gennaio 2006 e dal 1° gen-naio 2009 nelle zone climatiche mag-giormente restrittive, relative alla zona F; per altre tipologie costruttive e nelle diverse condizioni climatiche, dovranno corrispondere altrettante valutazioni di professionisti in merito ai nuovi valori del coefficiente di trasmittanza U e del-l’indice di valutazione previsionale del potere fonoisolante Rw.

VERIFICA TERMOACUSTICA DELLE PARETI

PARETE DOPPIA PERIMETRALE IN LATERIZIO FORATO STANDARD 30+8 PARETE DOPPIA PERIMETRALE IN LATERIZIO FORATO ALVEOLARE 30+8

1 30 4÷6 8 1 1 30 4 8 1

TrasmittanzaD.L.vo 192/05

SILENTROCK EP ECOSILENT EP

ZONA Fdal 1/1/2009 K

0,3500W/m2K

spessore 40mm0,3299 W/m2K

spessore 40mm0,3452 W/m2K

Potere fonoisolante

DPCM 5/12/97

SILENTROCK EP ECOSILENT EP

D2m,nT,w40dB

spessore 40 mm(*) Rw>50 dB

Nota. Quando il potere fonoisolante Rw della parete opaca della facciata supera i 50 dB, l’isolamento della facciata dipende esclusivamente dalle parti trasparenti e dei piccoli elementi (fi nestre, cassonettie, fori di areazione, ecc.).Nota. Dalla verifi ca termoigrometrica non si forma condensa.(*) Dal calcolo previsionale.

ISOLAMENTO TERMICO

ISOLAMENTO ACUSTICO

TrasmittanzaD.L.vo 192/05

SILENTROCK EP ECOSILENT EP

ZONA Fdal 1/1/2006 K

0,4400W/m2K

spessore 40mm0,4030 W/m2K

spessore 40mm0,4191 W/m2K

Potere fonoisolante

DPCM 5/12/97

SILENTROCK EP ECOSILENT EP

D2m,nT,w40dB

spessore 40÷60 mm(*) Rw>50 dB

Nota. Quando il potere fonoisolante Rw della parete opaca della facciata supera i 50 dB, l’isolamento della facciata dipende esclusivamente dalle parti trasparenti e dei piccoli elementi (fi nestre, cassonettie, fori di areazione, ecc.)Nota. Dalla verifi ca termoigrometrica non si forma condensa.(*) Dal calcolo previsionale.

ISOLAMENTO TERMICO

ISOLAMENTO ACUSTICO

In conclusione, l’isolamento acustico della facciata dipenderà poi principalmente dalle scelte relative alla parte trasparente e l’attenzione del progettista andrà ad essa rivolta; in situazioni in cui la parte opaca è dotata di un indice di valutazione Rw>50 dB, il rispetto dei limiti di Legge è da considerarsi esclusivamente dipendente dagli altri componenti facenti parte dell’elemento di facciata.

Pareti perimetrali esterne

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28 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 29Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

PARETE DOPPIA DIVISORIA IN LATERIZIO FORATO 8+8PARETE DOPPIA DIVISORIA IN LATERIZIO FORATO 8+8 PARETE DOPPIA DIVISORIA IN LATERIZIO FORATO 12+8PARETE DOPPIA DIVISORIA IN LATERIZIO FORATO 12+8

Pareti divisorie interne

Per tutti i casi previsti la verifica igro-metrica volta a valutare le probabilità di condensa superficiale e interstiziale, nella stratigrafia delle murature isolate, in virtù delle elevate doti di barriera al vapore della lamina ECOPOLIPIOMBO accoppiata ai pannelli che va sempre rivolta verso la superficie calda della parete perimetrale, ha dato sempre esito negativo anche per la zona clima-tica più fredda.

ConclusioniI pannelli SILENTROCK EP e ECOSILENT EP negli spessori abitualmente usati per l’isolamento acustico delle pareti doppie in laterizio divisorie tra unità immobiliari diverse dello stesso edificio, come pure per le pareti perimetrali, hanno mostrato di soddisfare il D.L.vo 192 sull’isola-mento termico senza che sia necessa-rio integrare l’isolamento termico con pannelli isolanti diversi.

1 8 6 8 1 1 12 5 8 1

TrasmittanzaD.L.vo 192/05

SILENTROCK EP ECOSILENT EP

ZONA Fdal 1/1/2009 K

0,8000W/m2K

spessore 50 mm0,4398 W/m2K

spessore 50 mm0,4642 W/m2K

Potere fonoisolante

DPCM 5/12/97

SILENTROCK EP ECOSILENT EP

R’w50 dB

(*)spessore 50 mm

Rw=57 dB (1)(1) Valore certifi cato presso il laboratorio ITC (ex ICITE) di San Giuliano Milanese - Milano.(2) Valore stimato a seguito della campagna di misure eseguita presso lo stesso laboratorio.(*) Categorie A, B, C, E, F, G

ISOLAMENTO TERMICO

ISOLAMENTO ACUSTICO

TrasmittanzaD.L.vo 192/05

SILENTROCK EP ECOSILENT EP

ZONA Fdal 1/1/2006 K

0,8000W/m2K

spessore 60 mm0,3941 W/m2K

spessore 60 mm0,4176 W/m2K

Potere fonoisolante

DPCM 5/12/97

SILENTROCK EP ECOSILENT EP

R’w50 dB

(*)spessore 60 mm

Rw=55 dB (1)(1) Valore certifi cato presso il laboratorio ITC (ex ICITE) di San Giuliano Milanese - Milano.(2) Valore presunto a seguito di misure presso lo stesso laboratorio della stessa muratura con intercapedine da 60 mm riempito con ECOSILENT EP da 50 mm.(*) Categorie A, B, C, E, F, G

ISOLAMENTO TERMICO

ISOLAMENTO ACUSTICO

spessore 60 mmRw – 56 dB (2)˜

spessore 50 mmRw – 57 dB (2)

˜

VERIFICA TERMOACUSTICA DELLE PARETI

La verifica termica ha preso in considerazione anche i divisori interni dotati dei requisiti acustici stabiliti dal DPCM 5/12/97, che erano stati misurati presso l’ITC-CNR (ex ICITE), relativamente all’esigenza del limite di K<0,800 W/m2K previsto nel D.L.vo 192/05 per gli edifici della categoria E1 realizzati nelle zone climatiche C, D, E ed F.

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28 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 29Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

La recente normativa sui requisiti acustici passivi degli edifici non ha imposto limiti per il rumore proveniente dall’esterno attraverso la copertura, ma solo della facciata.Se possiamo considerare come asso-dato che una stratigrafia di copertura tradizionale in calcestruzzo o in late-rocemento sia quasi sempre sufficien-temente pesante da garantire livelli di Dw2m,nTw superiori a 45 dB e nel caso delle terrazze, perché maggiormente pesanti, anche di 55 dB, ciò non risulta così scontato quando la copertura è più leggera come nel caso delle coperture in legno o derivati del legno come i pan-nelli OSB o altro.Il sempre più spinto utilizzo del sottotet-to al fine abitativo e la diffusione nelle ristrutturazioni del tetto in legno venti-lato uniti alla dimenticanza legislativa, possono portare all’assurdo di costruire mansarde magari confortevoli e a norma dal punto di vista termico, ma carenti sotto l’aspetto relativo all’isolamento acustico.Le problematiche acustiche da cui le coperture lignee possono essere affet-te sono fondamentalmente due e sono riconducibili alle scelte effettuate dal progettista ed alla natura stessa del materiale, ed è essenziale l’apporto del tecnico competente in acustica che affianchi il progettista in fase proget-tuale.In primo luogo si deve considerare che se da un lato, la leggerezza, i costi contenuti, la flessibilità di destinazione d’uso e la notevole resa estetica del legno, ne fanno un materiale partico-larmente gradito a progettisti e utenza finale, dall’altro tali ottimi requisiti gene-

rici non hanno purtroppo corrisponden-za con quanto richiesto dalla legisla-zione corrente in ambito di isolamento acustico.L’eccessiva leggerazza del materiale, in contrasto con l’esigenza di una massa adeguata per l’isolamento acustico, unita alla presenza di innumerevoli discontinuità nei piani di copertura, costituiti dalle linee di accostamento delle tavole o dei pannelli, rende le coperture lignee potenzialmente ina-deguate a garantire un buon livello di confort acustico.La progettazione sarà quindi rivolta ad:• appesantire quanto più possibile la stratigrafia;• sigillare le discontinuità dei tavolati;• usare materiali isolanti di natura e spessore adeguati alle esigenze sia ter-miche che acustiche.L’accorgimento di appesantire o di rad-doppiare il primo tavolato confinante con l’ambiente abitato tende a soddisfa-re la prima esigenza e l’impiego di uno strato aggiuntivo di ECOPOLIPIOMBO chiodato al tavolato con chiodi da tego-la canadese prima della posa della bar-riera al vapore contribuisce a sigillare le discontinuità.Nel caso di doppio tavolato ventilato non necessita di chiodatura.Allo stesso scopo, nel caso di doppio tavolato ventilato, anche la posa di una membrana ardesiata sul secondo tavo-lato che regge il manto in tegole, contri-buisce a sigillare le discontinuità.La scelta del materiale di isolamento termoacustico per soddisfare entram-be le esigenze dovrà necessariamente cadere su isolanti di natura fibrosa (gli isolanti a cellule chiuse normalmente

usati, in pratica forniscono esclusiva-mente prestazioni termiche) di spessore sufficiente a soddisfare le esigenze termiche e comunque non inferiore a 60 mm e densità non inferiore a 70 kg/m3 come ad esempio il pannello in lana minerale SILENTROCK.La seconda problematica nel caso del tetto in legno ventilato è relativa alle trasmissioni laterali del rumore aereo, particolarmente gravi specialmente quando si è usato un pannello isolante non idoneo.La presenza della camera di ventilazio-ne, necessaria per questioni termiche, crea un “corridoio” di comunicazione tra ambienti abitati sotto la medesima copertura, e nel caso in cui la direzione di ventilazione del tetto corra perpendi-colarmente alle partizioni di separazione tra ambienti attigui di differente proprie-tà, la bonifica a posteriori del problema acustico risulta particolarmente compli-cata ed intrusiva, perché il tampona-mento acustico, ottenuto riempiendo completamente l’intercapedine con lana minerale o sintetica, impedisce la venti-lazione della stessa.

ISOLAMENTO ACUSTICO DEL TETTO DAI RUMORI AEREI

06. Membrana ardesiata

05. Tavolato

03. Barriera al vapore

02. ECOPOLIPIOMBOo ECOPOLIPIOMBOAUTOADESIVO

01. Tavolato

Ventilazione

04. SILENTROCK

Struttura portante

STRATIGRAFIA DI COPERTURA IN LEGNO VENTILATA

TRASMISSIONE DEL RUMORE

INTERVENTO DI ISOLAMENTOTamponamento con lana di vetro

9 cm

29-30 cm

16-17 cm

15 cm

Esistente(tetto ventilato)

Esistente(tetto ventilato)

Cartongesso

Pannelli dilana di vetroSpess. 5 cm/cad.

Muro divisorioesistente

ISOL

AMEN

TO A

CUST

ICO

DEL

TETT

O DA

I RUM

ORI A

EREI

Page 30: GUIDA ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO DEI FABBRICATI · GUIDA ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO DEI FABBRICATI EDIZIONE 2007 Construction Systems and Products 2a LINEA 5a DIVISIONE 2a LINEA 2a

30 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 31Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

L’impiego di materiali isolanti fibrosi unito alla preventiva progettazione di coperture aventi direzione di ventilazio-ne parallela allo sviluppo delle partizioni di separazione consente la possibilità di intercettare buona parte della trasmis-sione laterale del rumore aereo. In tal caso, il taglio acustico ottenuto per riempimento completo con isolante fibroso della intercapedine di ventila-zione in corrispondenza della linea di sviluppo della sottostante muratura divisoria, già preventivamente disposta parallelamente al senso di ventilazione, non interferirà con il corretto funziona-mento della stessa.L’eventuale presenza di lucernari in seno alla copertura, come per le facciate, se non opportunamente valutata penalizza l’isolamento acustico complessivo del sistema; anche in questi casi andran-no quindi preferiti elementi trasparenti (infisso+vetro) aventi sufficiente valore dell’indice di potere fonoisolante.

TAGLIO ACUSTICOriempimento conmateriale fibroso

Muro divisoriodelle unità abitative

Ventilazione

TAGLIO ACUSTICO

ISOLAMENTO ACUSTICO DEL TETTO DAI RUMORI AEREI

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30 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 31Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

Come già accennato nell’introduzione, i rumori generati dagli urti diretti sulla struttura edile si propagano in tutto l’edificio con una velocità estremamente elevata. Vengono identificati con la denominazione di

“rumori di calpestio” perché è la tipologia di rumore che si ripete con maggior frequenza e interessa di continuo i solai dell’edificio. Se un solaio è in genere una struttura suf-ficientemente pesante da offrire una pro-tezione soddisfacente dal rumore aereo, le strutture più usate nell’edilizia nazionale offrono un potere fonoisolante Rw che va da 47,5 a 53,5 dB (vedi campagna di misure promossa da ANDIL), altrettanto non si può ottenere quando gli stessi sono sollecitati da rumori d’urto. Questi infatti mettono in gioco quote d’energia molto più elevate del rumore aereo e, sollecitando direttamente la struttu-ra, la fanno vibrare e trasmettere un rumore più elevato.Alla prova normalizzata di calpestio, normal-mente i solai sopracitati trasmettono all’am-biente confinante livelli di rumore di calpestio Lnw dell’ordine di 70÷80 dB. Aumentare il peso del solaio per ridurre il disturbo è una via impraticabile nell’ambito dei rumori d’urto, e le sole soluzioni possibili sono:

• Ridurre l’energia d’urto al momento dell’im-patto interponendo tra corpo contundente e solaio un pavimento resiliente. Le moquette, tanto usate negli alberghi, offrono un’ottima riduzione del rumore d’urto unita ad un elevato assorbimento acustico.

• Interrompere la continuità della struttura con un materiale morbido ed elastico che blocchi la vibrazione. È il caso del “pavimento galleggiante” su materiali elastici come FONOSTOP DUO, dove si costruisce un massetto isolato dalla struttura che può essere pavimentato con qualsiasi tipo di materiale sul quale si loca-lizza e si contiene il rumore di calpestio.

• Foderare il locale “disturbato” dal rumore con un controsoffitto di adeguato peso sospeso con ganci antivibranti e contropa-reti leggere in gesso rivestito e lana minera-le o sintetica (vedi capitolo precedente). È la soluzione riservata al caso dell’ambiente già abitato quando non sono possibili altre tipologie d’intervento.Nei primi due casi si blocca il rumore alla radice, impedendone la trasmissione alla struttura dell’edificio. Nell’ultimo caso si interviene solo sugli ambienti disturbati e le vibrazioni sono libere di propagarsi in tutta la struttura.

IL PAVIMENTO GALLEGGIANTESU FONOSTOP DUONon sempre è gradita una pavimentazione tessile, e altri tipi di pavimenti resilienti non raggiungono il grado di isolamento della moquette. Inoltre va considerato che in que-sti casi non è poi più possibile cambiare tipo di pavimento se non realizzando un massetto galleggiante. La soluzione “a pavimento gal-leggiante” nel caso di una nuova costruzione o ristrutturazione totale assimilabile ad essa è la soluzione che offre la più ampia libertà di scelta dei materiali di pavimentazione, impedisce la trasmissione delle vibrazioni alla struttura e offre un naturale contributo all’iso-lamento dal rumore aereo come già indicato nei capitoli relativi alle pareti in laterizio.

RUMORI DA CALPESTIOSOLUZIONE: PAVIMENTO GALLEGGIANTE

Solaio

FONOSTOP DUO

RUMORI DA CALPESTIOSOLUZIONE: CONTROSOFFITTO

Solaio

• Isola sia dai rumori di calpestio sia dai rumori

aerei

• Blocca il rumore alla radice e impedisce la

trasmissione delle vibrazioni in tutto il fabbricato

• Il massetto galleggiante si può pavimentare

con tutte le tipologie di pavimentazioni

VANTAGGI DELL’ISOLAMENTO ACUSTICO TRAMITE PAVIMENTO GALLEGGIANTE

FONOSTOP DUO è l’isolante ad altissima efficienza che consente di rispettare i requisiti acustici previsti per i rumori di calpestio dal decreto DPCM del 05/12/97 attuativo della legge 447/95.La legge stabilisce che il livello sia misurato in opera a costruzione ultimata per cui il risul-tato dipende anche dalla qualità della posa in opera e non solo dai materiali impiegati.Certamente un materiale isolante robusto e sicuro resistente alla foratura che non si sposta quando si stende il massetto dà più certezza del risultato.FONOSTOP DUO è l’isolante dei pavimenti antiforatura che resiste al traffico del cantiere.FONOSTOP DUO è costituito da fibre sinteti-che resistenti ed elastiche che non si spezzano e non si schiacciano quando vengono piegate o compresse come accade invece per le fibre minerali.FONOSTOP DUO pur essendo un isolante sottile e leggero contrariamente ai fogli di materiale plastico espanso, non si sposta quando si stende il massetto grazie “all’effetto velcro” della faccia inferiore che gli impedisce di muoversi evitando la formazione di “ponti acustici” che potrebbero vanificare le opera-zioni di isolamento.

VANTAGGI DI FONOSTOP DUO

FONOSTOP DUO

ISOL

AMEN

TO A

CUST

ICO

DEI P

AVIM

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DAI

RU

MOR

I DA

CALP

ESTI

O

Fonostop Duo ha conseguito senza far rumore un prestigioso riconoscimento

RUMORI DA CALPESTIOSOLUZIONE: MOQUETTE

Solaio

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32 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

La rigidità dinamica e l’isolamento acustico al calpestio modulareLa rigidità dinamica è la caratteristica che determina le proprietà isolanti dei materiali per il pavimento galleggiante e definisce la capacità del materiale di deformarsi elasticamente e smorzare la sollecitazione dinamica ,il calpestio, a cui è sottoposto quando è precaricato dal peso del massetto.La rigidità dinamica diminuisce con l’au-mentare dello spessore del materiale. Nell’ambito dell’isolamento al calpestio in edilizia si ritiene che la rigidità dina-mica di un materiale isolante di buona qualità debba essere compresa tra 35 e 7 MN/mc e l’attenuazione acustica è più alta quanto più è bassa la rigidità dinami-ca (vedi grafico C1).Una rigidità più alta significa che il mate-riale è troppo rigido sotto la sollecitazio-ne prevista nei pavimenti e non si defor-ma elasticamente, magari è adatto per smorzare le vibrazioni di un macchinario pesante o quelle di un binario ferroviario quando passa il treno ma non è adatto per smorzare una sollecitazione “debole” come quella del calpestio.Ad esempio, un materiale elastico come comunemente si ritiene lo sia la gomma ha una rigidità troppo alta per essere usato nell’isolamento dei pavimenti e perché funzioni la si deve alleggerire o fare in modo che aumenti il precarico unitario magari diminuendo con oppor-tuni accorgimenti la superficie di appog-gio. La rigidità dinamica non deve essere comunque eccessivamente bassa altri-menti vuol dire che il materiale è troppo compressibile e si schiaccia.INDEX ha progettato e certificato tre sistemi di isolamento con rigidità dinami-ca compresa tra 21 e 9 MN/mc.Il primo, quello a 21 MN/mc é basato sulla posa di uno strato di FONOSTOP DUO come già descritto precedente-mente.

Aumentando lo spessore del materia-le fonoresiliente diminuisce la rigidità dinamica dello strato isolante che passa a 11MN/mc e di conseguenza aumenta il grado di isolamento acustico, per cui posando due strati di FONOSTOP DUO invece che uno solo si può ottenere un livello di isolamento superiore. In tal caso il primo strato va posato con la faccia azzurra rivolta verso il piano di posa mentre il secondo viene steso a cavallo delle linee di accostamento del primo con la faccia azzurra verso l’alto in modo da contrapporre i due tessuti non tessuti bianchi che rappresentano le molle del sistema isolante.Per incrementare ulteriormente l’isola-mento è stato poi messo a punto un nuovo materiale isolante denominato FONOSTOP TRIO.

FONOSTOP TRIO è l’isolante acustico al calpestio di 12 mm di spessore che in associazione a FONOSTOP DUO con-sente di realizzare sistemi di isolamento spessi 19 mm ca. e di prestazioni ele-vate con rigidità dinamica di 9 MN/mc che garantisce livelli di confort acustico ancora superiori.FONOSTOP TRIO è l’isolante tristrato costituito da una lamina fonoimpedente accoppiata su entrambe le facce ad un tessuto non tessuto di poliestere fono-resiliente.

FONOSTOP TRIO è dotato di due cimo-se contrapposte che consentono di realizzare la continuità del non tessuto su entrambe le facce del foglio quando questo viene steso sul piano di posa.FONOSTOP TRIO va posato come primo strato del sistema isolante e poi succes-sivamente a cavallo delle linee di acco-stamento di questo si posa il secondo strato costituito da FONOSTOP DUO.Con l’introduzione di quest’ultimo pro-dotto sono ora possibili soluzioni di iso-lamento modulari in grado di soddisfare qualsiasi esigenza a partire dal sistema monostrato di FONOSTOP DUO.Nella tabella seguente sono riportati i livelli del rumore di calpestio L’nw e l’in-cremento del potere fonoisolante ΔRw per un solaio 20+4 in laterocemento da 237 Kg/m2 con 7cm di sottofondo alleg-gerito a densità 800 Kg/m3 che parte da un livello del rumore di calpestio Lnw,eq=77,66 dB e potere fonoisolan-te Rw=48,74 dB (massetto compreso) isolato con massetto galleggiante da 5 cm (d:2000Kg/m3) su i tre sistemi sopra-descritti calcolabili con il metodo previ-sionale semplificato previsto dalla norma EN 12354-2.

Sistema Spessore Rigidità ∆Lw Lnw solaio isolato ∆Rw dinamica (K=3 dB)

A FONOSTOP DUO 8 mm 21 MN/mc 28 dB 53 dB 7,63 dB

B FONOSTOP DUO+FONOSTOP DUO 16 mm 11 MN/mc 32 dB 48 dB 10,63 dB

C FONOSTOP TRIO+FONOSTOP DUO 19 mm 9 MN/mc 33,5 dB 47 dB 10,63 dB

FONOSTOP TRIO

SISTEMA A

FONOSTOP DUOSISTEMA B

FONOSTOP DUO+FONOSTOP DUOSISTEMA C

FONOSTOP TRIO+FONOSTOP DUO

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

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ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

33Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Comprimibilità e mantenimento delle prestazioniUn’altra importante caratteristica del materiale isolante per pavimenti gal-leggianti è quella della resistenza allo schiacciamento sotto i carichi a cui è soggetto.È evidente che se il materiale si schiaccia sotto il peso del massetto e dei sovrac-carichi previsti non è più in grado di svol-gere le funzioni isolanti.Per valutare questa caratteristica esisto-no dei metodi di prova specifici:• UNI EN 12431. Determinazione dello spes-

sore sotto compressione degli isolanti per pavimenti galleggianti, dove lo spessore è determinato dopo una serie di cicli di com-pressione sotto carico di 2 kPa e 50 kPa

• UNI EN 1606. Determinazione dello scor-rimento viscoso a compressione dove lo spessore è misurato dopo che il materiale è stato mantenuto sotto un carico costante di 2 kPa per 122 giorni.

La Comprimibilità è stata misurata secondo UNI EN 12431 sia su FONO-STOP DUO in monostrato sia in doppio strato:

Lo schiacciamento sotto carico costante di 200 Kg/m2 conforme UNI EN 1606 è stata misurata su tutti i sistemi sopradescritti:

È stato misurato anche il mantenimento della prestazione acustica di FONOSTOP DUO al calpestio su solaio di riferimen-to (metodo interno INDEX) misurando il ΔLw del campione posto sotto una pia-stra in cls da 50x70 cm per un carico di 200 Kg/m2.

I risultati ottenuti dimostrano l’ottima sta-bilità nel tempo dei sistemi FONOSTOP sia come resistenza allo schiacciamento sia come mantenimento delle capacità isolanti.

Livello del rumore di calpestio L’nw, la misura in opera e il calcolo previsionaleCome si è visto nel precedente capito-lo conoscendo la rigidità dinamica del materiale isolante è possibile calcolare preventivamente il livello del rumore al calpestio dei solai di cui si deve cono-scere: la tipologia , la massa areica dei vari strati che lo compongono,massetto galleggiante compreso, e il peso delle pareti del vano disturbato.Di seguito verrà illustrato il metodo di cal-colo previsto dalla norma EN 12354-2 ed in commercio è possibile trovare diversi software di calcolo dotati di banca dati sulle tipologie più comuni. Si vuole però sottolineare il fatto che il DPCM 05/12/1997 prescrive che il livel-lo del rumore sia misurato in opera per cui non è sufficiente scegliere un buon materiale isolante e fare eseguire il cal-colo previsionale dal tecnico acustico ma l’ottenimento del risultato è subordinato all’attenta cura che verrà posta durante la posa in opera.Più avanti verranno illustrate le modalità di applicazione e gli accorgimenti più comuni per ottenere un buon risultato che vengono riassunti nelle “6x3 regole d’oro” raccolte in un depliant che viene anche allegato ai bancali di FONOSTOP DUO.

Particolari di esecuzione apparentemen-te insignificanti fanno decadere dramma-ticamente le capacità isolanti del sistema galleggiante che deve risultare perfetta-mente libero da ogni vincolo che ne limi-ta la possibilità di oscillare sul materiale resiliente.Nella foto si vede come la pavimenta-zione ceramica posta su un pavimento galleggiante sia stata erroneamente col-legata rigidamente con fughe cementizie alla soglia di entrata di un appartamen-to e lo stesso è stato ripetuto lungo le soglie di accesso ai balconi.È parere di tecnici acustici con vasta esperienza di misure in opera che un errore del genere su 90 cm della soglia di accesso determini un decadimento delle proprietà isolanti di ben 8dB!!!

50

2,0

0,250

120 120 120 120 o 300

0 120 240 360 480 o 660

Y

X

Z

dL dr dD

X = intervalli di tempo in secondiY = Carico in kPaZ = Tempo totale in secondidL, dr, dD = Spessori

Misura degli spessori in funzione del tempo e del carico (UNI-EN 12431)

Comprimibilità LivelloFONOSTOP DUO 2 mm CP2

FONOSTOP DUO+FONOSTOP DUO 3 mm CP3

Comprimibilità di FONOSTOP DUO

SchiacciamentoFONOSTOP DUO 0,25 mm

FONOSTOP DUO+FONOSTOP DUO 0,53 mm

FONOSTOP DUO+FONOSTOP TRIO 0,61 mm

Schiacciamento sotto carico costante

FONOSTOP DUO Tempo ΔLw • Nuovo 27 dB

• 30 giorni 29 dB

• 90 giorni 29 dB

• 270 giorni 30 dB

Mantenimento della prestazione acustica

3

2,5

2

1,5

1

0,5

0

Schi

acci

amen

to (m

m)

Giorni

0 25 50 75 100 122

FONOSTOP DUO 0,25 mm

FONOSTOP DUO+FONOSTOP DUO 0,53 mm

FONOSTOP TRIO+FONOSTOP DUO 0,61 mm

PONTE ACUSTICO CAUSATO DALLA MANCANZA DI GIUNTO

ELASTICO FRA SOGLIA E PAVIMENTAZIONE

Collegamento rigido con la soglia

-8 dB

comuni per ottenere un buon

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34 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 35Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

La misura in operaLa legge quadro 447/95 prevede che le misure in opera debbano essere esegui-te da un tecnico acustico regionale com-petente il cui nominativo sia compreso nell’albo regionale pubblicato da ogni singola regione.Le prove eseguite da un tecnico non riconosciuto o dal fornitore del materiale isolante possono essere indicative per guidare e correggere la posa dell’iso-lante quando si è in fase di costruzione ma non hanno alcuna valenza legale per l’approvazione da parte delle Autorità competenti.La prova in genere è eseguita misurando il livello del rumore causato dalla macchi-na a martelli posta sul solaio sovrastante il vano disturbato ma può essere anche eseguita in un locale di una unità abitati-va diversa posta sullo stesso piano.La misura va eseguita quando sono stati montati tutti gli infissi, rispettando le distanze e i volumi minimi previsti nel metodo UNI EN 140 p7e nei luoghi desti-nati al soggiorno degli abitanti.Un accorgimento per limitare problema-tiche di misura è quello di dividere fisica-mente la cucina dal soggiorno, in pratica per la maggior parte delle soluzioni abi-tative si escludono bagni e cucine e si misura nei soggiorni e nel reparto notte.Come è possibile rilevare dal certificato in figura, redatto dal Politecnico di Torino a seguito di una misurazione in opera in un edificio civile di Cumiana (To) isolato con uno strato di FONOSTOP DUO, se si applica correttamente l’isolante curando con attenzione i particolari i risultati in opera sono molto vicini a quelli ottenuti con il calcolo previsionale, in merito a ciò si confronti le misure di 52 dB e 53 dB con i 52 dB calcolati nella tabella pre-cedente per un solaio 20+4 isolato con FONOSTOP DUO monostrato.

Misure in operaCertificato “Politecnico di Torino”

3 4

1

2

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

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34 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 35Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Calcolo previsionale dell’isolamento del calpestio dei solai in calcestruzzo e in laterocemento conforme il modello semplificato previsto in norma EN 12354-2 e nella versione di febbraio 2004 delle “linee guida per il calcolo e la verifica di progetto” (ex UNI-U20000780)I test di laboratorio eseguiti interponendo il materiale isolante sotto piastra rigida di piccole dimensioni servono per confron-tare le prestazioni di diversi materiali isolanti misurati nello stesso modo ma non sono rappresentative per prevedere il livello di isolamento di solai a dimen-sioni reali che si dovranno poi misurare in opera. È possibile invece prevedere con suffi-ciente approssimazione il livello di prote-zione acustica offerta dal solaio in opera e valutare quanto esso debba essere isolato per riportarlo entro i limiti fissati dal DPCM 5/12/97 seguendo il model-lo di calcolo semplificato previsto dalla norma europea EN 12354-2 conoscendo la rigiditá dinamica del materiale isolante che si vuole impiegare.Il calcolo è valevole unicamente per i solai rigidi in calcestruzzo e in latero-cemento di massa areica (peso al m2) compresa tra 100 e 600 kg/m2 e non puó essere esteso ad altre tipologie di solaio come ad esempio ai solai in legno.Non essendo quantificabile il grado di difettosità della posa in opera il model-lo di calcolo non ne puó tenere conto per cui si suppone che la posa sia stata eseguita a regola d’arte evitando ponti acustici e che il pavimento “galleggi” sull’isolante senza alcun vincolo.L’indice del livello del rumore di calpestio di solai normalizzato L’n,w è calcolabile con la formula:

dove “Ln,w,eq” è l’indice di valutazione del livello equivalente di pressione sonora di calpestio normalizzato del solaio privo di isolamento e del pavimento galleggian-te, calcolabile con la formula seguente conoscendo il peso al m2 del solaio nudo:

dove “m” è la massa areica del solaio espressa in Kg/m2

“K” è il fattore correttivo che rappre-senta le trasmissioni laterali del rumore che vanno a sommarsi alla trasmissione diretta dello stesso, dipende dal rapporto fra la massa superficiale del solaio nudo rispetto alla massa superficiale delle pareti dell’ambiente disturbato non rive-stite da isolamenti acustici.La tabella sottostante riporta l’entitá in dB del fattore correttivo K (versione aggiornata a febbraio 2004).

Dalla tabella si ricava la perdita in dB in funzione del rapporto fra massa del solaio e massa areica media delle pareti dell’ambiente “disturbato”. Si veda come un solaio pesante che insiste su pareti leggere procuri una trasmissione laterale elevata (fino a 4 dB); se lo stesso insiste su pareti di peso superiore, la trasmissio-ne laterale si riduce anche a 0.

“∆Lw” è l’indice di valutazione della ridu-zione dei rumori di calpestio del sistema galleggiante “massetto + strato elastico” deducibile dal grafico C1, previsto dal modello di calcolo semplificato descritto in norma UNI EN 12354-2:2002, cono-scendo la rigidità dinamica dello strato resiliente (FONOSTOP DUO), misura-ta conforme la norma europea UNI EN 29052/1, e la massa areica del massetto galleggiante.

La rigidità dinamica di FONOSTOP DUO è stata certificata dall’ICITE (ora ITC-CNR) con:• Certificato n. 3402/RP/01 per 1 strato di FONOSTOP DUO s’=21 MN/m3

• Certificato n. 3403/RP/01 per 2 strati(*) di FONOSTOP DUO s’=11 MN/m3

(*) Posati contrapposti, faccia bianca contro faccia bianca.

“A” = ∆Lw in dB“B” = massa areica del massetto galleggian-te in kg/m2

“C” = rigidità dinamica s’ in MN/m3 dello strato isolante (UNI EN 29052/1)s’ = 21 di uno strato di FONOSTOP DUOs’ = 11 di un doppio strato di FONOSTOP DUO

Esempio. Un massetto da 100 kg/m2 gal-leggiante su di uno strato di FONOSTOP DUO determina un indice di valutazione della riduzione dei rumori di calpestio ∆Lw ≅ 28 dB e nel caso di isolamento in doppio strato dello stesso massetto ∆Lw ≅ 32 dB.

L’n,w = Ln,w,eq + K - ∆Lw

Ln,w,eq = 164-35 logm

Massa Massa superficiale media delle paretisuperficiale non coperte da rivestimento isolantedel solaio di

separazione 100 150 200 250 300 350 400 450 500 (kg/m2)

150 2 1 1 1 1 0 0 0 0200 2 1 1 1 1 0 0 0 0250 3 2 2 1 1 1 1 1 1300 3 2 2 1 1 1 1 1 1350 3 2 2 2 1 1 1 1 1400 3 3 2 2 2 1 1 1 1450 3 3 2 2 2 2 1 1 1500 3 3 2 2 2 2 1 1 1550 4 3 3 3 2 2 2 2 2600 4 3 3 3 2 2 2 2 2

FATTORE CORRETTIVO “K”

40

45

35

30

25

20

154 6 8 10 15 20 30 40 50

11 21 C(MN/m3)

A(dB)

B(kg/m2)160

12010080

60

140

9 357

GRAFICO C1 - UNI 12354 - 2:2002

FONOSTOP TRIO+FONOSTOP DUO = 9 FONOSTOP DUO+FONOSTOP DUO = 11 FONOSTOP DUO =21

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

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36 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 37Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Esempio di calcolo di L’n,wNel caso di un solaio in laterocemento 20+4 con faccia inferiore intonacata per 1,5 cm con travetti a traliccio ad interesse 50 cm e massa areica m=340 kg/m2

Ln,w,eq = 164-35 log 340 = 75dBSupponendo che il solaio insista su pareti da 150 kg/m2 conforme la tabella prece-dente K=2dB.Sovrapponendo sul solaio un massetto galleggiante di 100 kg/m2 per• 1 strato di FONOSTO DUO ∆Lw = 28 dB• 2 strati di FONOSTO DUO ∆Lw = 32 dB

Per cui il livello del rumore di calpestio del solaio isolato:

con 1 strato di FONOSTO DUO: saráL’n,w = 75+2-28 = 49 dB

con 2 strati di FONOSTO DUO: sará L’n,w = 75+2-32 + = 45 dB

Entrambi i valori sono ampiamente al di sotto del livello previsto dalla legge che per l’edilizia residenziale richiede un livello massimo di 63 dB ma la sovrabbondanza di isolamento determinata dal calcolo è spesso apparente, perché in opera i deci-bel vanno persi per errori di posa come i tubi che erroneamente attraversano il massetto galleggiante o punti di contatto tra lo stesso e il battiscopa. È quindi importante usare materiali con una certa “riserva” di isolamento per non incorrere in brutte sorprese, a seguito di un eventuale controllo, a lavori ultimati.

AVVERTENZAIl beneficio acustico fornito dai materiali isolanti per il pavimento galleggiante varia in funzione del tipo di solaio isolato.Il livello di isolamento raggiungibile su di un solaio cementizio, in cls e laterocemento non è paragonabile a quello ottenuto su di un solaio in legno che risulta sensibilmente inferiore e per il quale la verifica eseguita con la macchina del calpestio non è suf-ficentemente rappresentativa dell’effetto disturbante caratteristico del solaio in legno soggetto a pedonamento.

Travetti a traliccio, interasse 50, 21,5 270 49,0 laterizio tipo A 16+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16+4,0

Travetti a traliccio, interasse 50, 25,5 340 50,0 laterizio tipo A 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0

Travetti in cls precompresso, interasse 50, 21,5 269 48,5 laterizio tipo A 16+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16+4,0

Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5 284 47,5 laterizio tipo A 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0

Travetti in cls precompresso, interasse 50, 22,0 273 47,5 laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16,5+4,0

Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5 362 50,0 laterizio tipo B 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0

Solai a pannelli ad armatura lenta, 22,0 321 48,5 laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16,5+4,0

Solai a panellli ad armatura lenta, 25,5 369 52,5 laterizio tipo B 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0

Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0 261 50,5 e polistirolo 4,0+16+4,0

Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5 296 53,5 e polistirolo 4,0+20,5+4,0

Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0 419 51,5 laterizio tipo B 4,0+4,0+12+4,0

Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5 458 53,5 laterizio tipo B 4,0+4,0+16,5+4,0

Spessore(cm)

Densità superficiale

(kg/m2)

Indice di valutazione

Rw (dB)

Nella tabella seguente con il metodo sopraesposto è stato calcolato il livello del rumore di calpestio dei solai piú comuni di cui l’ANDIL, in via sperimentale, ha determinato l’indice di valutazione del rumore aereo Rw. Di seguito sono stati calcolati i livelli di rumore di calpestio considerando che il solaio insista sul locale disturbato dove il peso medio delle pareti è di 100 e 150 kg/m2 e che su questo sia stato posato un massetto da 100 e 140 kg/m2, galleggiante su uno e due strati di FONOSTOP DUO. A partire dal valore di Rw sperimentale ANDIL del solaio si è anche calcolato seguendo le “Linee guida per il calcolo di progetto e verifica delle prestazioni acusti-che degli edifici” progetto di norma UNI U 20000780 - versione Febbraio 2004, l’incremento del potere fonoiso-lante dovuto alla stesura di un massetto da 100 e 140 kg/m2 galleggiante sui tre sistemi isolanti FONOSTOP.

SOLAIDescrizione materiali impiegati

Con la tabella seguente puoi calcolare il livello di isolamento al calpestio L’n,w e l’incremento di isolamento dei rumori aerei ∆Rw dei solai più comuni sui quali viene posato un massetto galleggiante su:

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

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36 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 37Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ELEMENTI DA CONSIDERARE PER IL CALCOLO PREVISIONALE DI L’n,w

Parete da 150 kg/m2 Parete da 150 kg/m2

L’n,w = 49 dB

Massetto galleggianteda 100 kg/m2

Solaio tipo da 340 kg/m2

1 strato di FONOSTOP DUO

∆Rw=+7

Travetti a traliccio, interasse 50, 21,5 270 49,0 laterizio tipo A 16+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16+4,0

54 50 48 53 49 47 51 47 46 50 46 45 +7,50 +10,50 +10,50 +10,50 +10,50 +10,50

50 46 45 49 45 44 48 44 42 47 43 41 +7,00 +10,00 +10,00 +10,00 +10,00 +10,00

54 50 48 53 49 47 51 47 46 50 46 45 +7,75 +10,75 +10,75 +10,75 +10,75 +10,75

53 49 48 52 48 47 51 47 45 50 46 44 +8,25 +11,25 +11,25 +11,25 +11,25 +11,25

54 50 48 53 49 47 51 47 46 50 46 45 +8,25 +11,25 +11,25 +11,25 +11,25 +11,25

49 45 44 48 44 43 47 43 41 46 42 40 +7,00 +10,00 +10,00 +10,00 +10,00 +10,00

51 47 46 50 46 45 49 45 43 48 44 42 +7,75 +10,75 +10,75 +10,75 +10,75 +10,75

49 45 44 48 44 43 47 43 41 46 42 40 +5,75 +8,75 +8,75 +8,75 +8,75 +8,75

54 50 49 53 49 48 52 48 46 51 47 45 +6,75 +9,75 +9,75 +9,75 +9,75 +9,75

52,5 48,5 47 51,5 47,5 46 50 46 44 49 45 43 +5,25 +8,25 +8,25 +8,25 +8,25 +8,25

47 43 42 47 43 42 45 41 39 45 41 39 +6,25 +9,25 +9,25 +9,25 +9,25 +9,25

46 42 40 46 42 40 43 39 38 43 39 38 +5,25 +8,25 +8,25 +8,25 +8,25 +8,25

Travetti a traliccio, interasse 50, 25,5 340 50,0 laterizio tipo A 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0

Travetti in cls precompresso, interasse 50, 21,5 269 48,5 laterizio tipo A 16+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16+4,0

Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5 284 47,5 laterizio tipo A 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0

Travetti in cls precompresso, interasse 50, 22,0 273 47,5 laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16,5+4,0

Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5 362 50,0 laterizio tipo B 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0

Solai a pannelli ad armatura lenta, 22,0 321 48,5 laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16,5+4,0

Solai a panellli ad armatura lenta, 25,5 369 52,5 laterizio tipo B 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0

Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0 261 50,5 e polistirolo 4,0+16+4,0

Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5 296 53,5 e polistirolo 4,0+20,5+4,0

Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0 419 51,5 laterizio tipo B 4,0+4,0+12+4,0

Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5 458 53,5 laterizio tipo B 4,0+4,0+16,5+4,0

Indice di valutazione

Rw (dB)

PARETI PARETI MASSETTO GALLEGGIANTE100 kg/m2 140 kg/m2

100 kg/m2

MASSETTO GALLEGGIANTE

Calcolo dell’indice del livello del rumore di calpestio normalizzato

L’n,w (dB)

Nella tabella seguente con il metodo sopraesposto è stato calcolato il livello del rumore di calpestio dei solai piú comuni di cui l’ANDIL, in via sperimentale, ha determinato l’indice di valutazione del rumore aereo Rw. Di seguito sono stati calcolati i livelli di rumore di calpestio considerando che il solaio insista sul locale disturbato dove il peso medio delle pareti è di 100 e 150 kg/m2 e che su questo sia stato posato un massetto da 100 e 140 kg/m2, galleggiante su uno e due strati di FONOSTOP DUO. A partire dal valore di Rw sperimentale ANDIL del solaio si è anche calcolato seguendo le “Linee guida per il calcolo di progetto e verifica delle prestazioni acusti-che degli edifici” progetto di norma UNI U 20000780 - versione Febbraio 2004, l’incremento del potere fonoiso-lante dovuto alla stesura di un massetto da 100 e 140 kg/m2 galleggiante sui tre sistemi isolanti FONOSTOP.

Calcolo dell’incremento del potere fonoisolante dovuto alla presenza

del pavimento galleggiante ∆Rw (dB)

140 kg/m2

100 kg/m2 150 kg/m2 100 kg/m2 150 kg/m2

Esempio(vedi nella tabella le caselle cerchiate in rosso)Si vuol sapere il livello del rumore di calpestio di un solaio “Tipo A” 20+4 da 340 kg/m2 che insiste su di un ambiente con pareti di massa areica pari a 150 kg/m2, che è stato isolato con 1 strato di FONOSTOP DUO su cui è stato posato un massetto da 100 kg/m2.Dalla tabella sarà L’n,w =49 dB e il miglioramento previsto del potere fonoisolante Rw sarà ∆Rw = +7 dB.

FONO

STOP

DUO

m

onos

trato

FONO

STOP

DUO

+F

ONOS

TOP

DUO

FONO

STOP

TRI

O+F

ONOS

TOP

DUO

FONO

STOP

DUO

m

onos

trato

FONO

STOP

DUO

+F

ONOS

TOP

DUO

FONO

STOP

TRI

O+F

ONOS

TOP

DUO

FONO

STOP

DUO

m

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trato

FONO

STOP

DUO

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ONOS

TOP

DUO

FONO

STOP

TRI

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ONOS

TOP

DUO

FONO

STOP

DUO

m

onos

trato

FONO

STOP

DUO

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DUO

FONO

STOP

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DUO

FONO

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DUO

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FONO

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DUO

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FONO

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TRI

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DUO

FONO

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DUO

FONO

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TOP

DUO

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

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38 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

FONOSTRIP1

Solaio interpiano

Pannello SILENTROCK - Indexo ECOSILENT - Index

Sottofondo diriempimento

2

FONOCELL4

Massetto armatogalleggianteQUICKCEM - Index

65FONOSTOP DUO3

7 Pavimento (ceramica)

posato con FLEXBOND - Index

Fugatura

realizzata con FUGOCOLOR - Index

Isolamento acustico realizzato mediante pavimento galleggiante

Le voci di capitolato sono riportate a pag. 58

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

SOLUZIONI TECNICHE D’INTERVENTO

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ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

39Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

Il solaio che costituisce l’elemento portante in genere è costituito da latero-cemento. Su di esso verranno predisposte le strisce isolanti sulle quali verranno elevate le pareti divisorie. FONOSTRIP è l’isolante elastomerico, fornito in strisce di diversa altezza, in grado di smor-zare le vibrazioni delle pareti.

Posa diFONOSTRIP

Nel sottofondo di riempimento verranno anne-gate le tubazioni in precedenza posate sul solaio e raccordate con malta cementizia. Il riempimento può essere fatto con cls alleg-gerito o con sabbia stabilizzata con calce o cemento (50÷100 kg/m3) ed è preferibile isolarlo dalle pareti per mezzo di strisce di polietilene espanso di 2÷3 mm di spessore e di 1÷2 cm più alta del sottofondo.

Sottofondodi riempimento

Lo strato isolante dovrà sopportare il traffico di cantiere, dovrà essere costituito da materiali durevoli e imputrescibili. FONOSTOP DUO è l’isolante acustico dei rumori da calpestio che soddisfa le esigenze sopradescritte e, con uno spessore ridotto, è dotato di elevatissime prestazioni. FONOSTOP DUO è dotato di aletta di sormonto incorporata di 5 cm.

Posa diFONOSTOP DUO

Sottofondo

Polietileneespanso

Fonostrip

Fonostop

1

2

3

La desolidarizzazione del massetto armato gal-leggiante dai muri in rilievo sarà realizzata con una fascia autoadesiva di polietilene espanso munita, al piede, di una lingua sempre di polie-tilene in film.

Posa diFONOCELL

L’armatura del massetto sarà costituita da una rete metallica elettrosaldata zincata con maglia di 5×5 cm circa.

Posa dell’armatura metallica

Fonocell

Armatura inacciaio

4

5

Il massetto armato galleggiante è formato da un massetto di allettamento in calcestruzzo arma-to di 4 cm. di spessore (Quickcem - Index). Non dovrà avere alcun collegamento rigido con il solaio o con le pareti, anche un solo collega-mento rigido è in grado di ridurre notevolmente l’efficacia acustica del sistema. È pertanto importante che non vi siano annegate tubazioni che potrebbero costituire “ponte acustico”.

Stesura del massetto

Massettoarmato

6

Dopo stagionatura, sul massetto verrà posato il pavimento per il quale, a seconda del tipo (ceramica, pietra, legno), verrà adottato il col-lante e il prodotto per le fugature più idoneo secondo le indicazioni Index.Il battiscopa non dovrà toccare il pavimento e se si reputa necessaria la chiusura dell’intersti-zio battiscopa-pavimento potrà essere ottenuta disponendo un cordolo di sigillatura elastico.

Posa dellapavimentazione

PavimentoBattiscopa7

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ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

40 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Posizionamento di FONOCELL.angolo interno e angolo esterno.

Se negli angoli FONOCELL non è posato aderente alle murature, la stesura del massetto lo può fessurare

Posa diFONOCELL

I massetti si possono fessurare.Prevedere sempre un’armatura metallica

Il massetto

Dopo la posa del pavimento il FONOCELL risulterà essere in eccedenza. Il surplus potrà essere facilmente eliminato con una taglierina.

Eliminazione di FONOCELL in eccesso

Il contatto tra pavimento e battiscopa può causare un ponte acustico.Utilizzare uno spessore (ad esempio dei fogli di carta) da allontanare dopo il fissaggio del battiscopaRifilo

FONOCELL

Su FONOSTOP DUO possono essere impiegati sia massetti in anidrite sia massetti cementizi. Il massetto in anidrite non richiede l’armatura.Il massetto cementizio viene normalmente confezionato a consistenza “umida” (classe s1)* o “plastica (classe s2)*. Nel caso siano previsti impasti a consistenza “semifluida” (classe s3)*, “fluida” (classe s4)* o superfluida (classe s5)*, a cavallo delle linee di sovrapposizione del FONOSTOP DUO dovrà essere preventivamente incollato il nastro adesivo telato SIGILTAPE. Lo stesso verrà usato per sigillare e connettere FONOCELL al piede dei muri su FONOSTOP DUO e gli elementi stessi fra loro.SIGILTAPE verrà anche usato per sigillare le tubazioni fasciate con FONOCELL.Ciò eviterà la formazione di ponti acustici derivanti dal possibile percolamento attraverso le sovrapposizioni dell’isolante acustico delle parti più fini dell’impasto.(*) Normativa UNI 9417

Consistenza dei massetti

FONOCELLin eccedenza

Spessore

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

Consistenza semifluida,

fluida o superfluida

Consistenza umida

o plastica

Nastro adesivo SIGILTAPE

Massetto non armato Massetto armato

Angolo interno

Linea di piegatura

Linea di piegatura

Angolo esterno

Linea di incisione

Linea di incisione

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ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

41Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Per la buona riuscita delle pavimentazioni piastrellate, assume grande importanza il controllo delle tensioni indotte dalle dilatazioni sulle superfici dei pavimenti e dei rivestimenti.

Per quanto riguarda le pavimentazioni e i massetti, essi dovranno:• essere desolidarizzati dagli elementi fissi della costruzione

(pareti, colonne, spalle di porte, ecc.);• essere suddivisi in settori di dimensione convenientemente

limitata: 4-6 metri lineari circa.

Il risvolto verticale di FONOCELL realizza il giunto perimetrale in corrispondenza delle pareti, delle colonne, delle spalle delle porte.

Nelle zone continue del pavimento a seconda del tipo di pavimento, della sua dimensione o della composizione della struttura portante, i giunti normalmente previsti fanno riferimento ad uno dei seguenti schemi.

Fasi per la realizzazione di un giunto pavimento-massetto in corrispondenza della soglia di una porta.

Giunti didilatazione

Solo pavimento

Pavimento-massetto

Pavimento massetto-strutturaProfilo per giunto

A

B

C

Giunto pavimento-massetto (situazione B)

FONOSTOP

FONOSTOPFascetta desolidarizzante(polietilene espanso)

FONOSTOPFascetta desolidarizzante(polietilene espanso)

Profilatoper giunto

Profilatoper giunto

Profilatoper giunto

3

FONOSTOP

Massettoarmato

B 4

Allontanamentodella tavoletta

FONOSTOP

Massettoarmato

B

2FONOCELL

FONOSTOP

Tavoletta dicontenimento del massetto

B1

FONOCELL

FONOSTOP

B

5Fascietta desolidarizzante(polietilene espanso)

FONOSTOP

B 6

Giunto

B

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

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42 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 43Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

La diffusione del riscaldamento degli ambienti abitativi con il sistema del “riscaldamento a pavimento” dopo la battuta d’arresto iniziale che aveva subi-to con le prime applicazioni degli anni ‘60 basate sul ricircolo di acqua ad alta temperatura, senza regolazione, che provocava danni fisiologici agli occu-panti, ha trovato rinnovato vigore con l’avvento di nuote caldaie e tecnologie basate su ricircolo di acqua a bassa temperatura che non ha controindica-zioni iginico-sanitarie.La stratigrafia del sistema è costituita da un reticolo di tubi riscaldanti, in genere di polietilene, distesi e fissati su pannelli di isolamento termico lisci o sagomati posati sul solaio, che vengono ricoperti da un massetto su cui si realizza poi il pavimento.Spesso il pannello isolante impiegato è dotato solo di proprietà di isolamento termico e quasi nullo è invece l’appor-to di isolamento acustico dei rumori di calpestio.Per consentire la dilatazione termica del massetto al perimetro questo viene isolato dalla parete con delle strisce di materiale comprimibile (polietilene espanso) con una procedura analoga a quella utilizzata per i “pavimenti galleg-gianti” isolati acusticamente.Pertanto la tecnologia di isolamento acustico con FONOSTOP DUO si inte-gra perfettamente con la tecnologia del riscaldamento a pavimento.FONOSTOP DUO viene già largamente impiegato anche sotto i pannelli di iso-lamento termico in materiale espanso su cui viene posato l’impianto del riscalda-mento a pavimento tradizionale.FONOSTOP DUO è compatibile con il sistema di riscaldamento a pavimento e viene posato prima dell’isolamento termico.Come è già previsto da questa tecno-logia di riscaldamento, le dilatazioni del pavimento a pavimento al perimetro verranno assorbite da FONOCELL che sarà stato risvoltato sulle pareti.

Ora Index ha individuato un innovativo sistema di posa che permette di isolare acusticamente il solaio anche in presen-za del riscaldamento a pavimento evi-tando di aggiungere spessori al sistema galleggiante.

Si tratta di sostituire i pannelli isolanti reggitubo con delle barre modulari in plastica nelle quali sono ricavate le sedi dei tubi di riscaldamento ogni 5 cm.Le barre vengono incollate con estrema rapidità direttamente sul FONOSTOP DUO con un filo di colla a caldo steso con l’apposita pistola elettrica.Successivamente si possono stendere i tubi del riscaldamento e la posa risulterà più veloce, più facile e più sicura gra-zie “all’effetto velcro” di FONOSTOP DUO, che una volta steso, per mezzo delle fibre che ne rivestono la faccia inferiore si aggrappa così tenacemente al sottofondo che non si sposta durante le operazioni di posa delle tubazioni e nemmeno durante la stesura del mas-setto sovrastante.Il nuovo sistema si è reso possibile con l’avvento delle nuove tecnologie di riscaldamento con acqua a bassa temperatura che rendono trascurabile la funzione di isolamento termico delle lastre isolanti.Questo presenta un ulteriore vantaggio sul sistema tradizionale perché i tubi posati con le barre restano sollevati dal piano di posa e possono essere com-

pletamente avvolti dalla malta del mas-setto permettendo uno scambio termico più efficiente.Il calcolo riportato di seguito, limitatata-mente ai solai interpiano, dimostra come sia nel caso di un solaio pesante in laterocemento sia nel caso di un solaio leggero in legno, la posa dell’impianto su barre in plastica incollate diretta-mente su FONOSTOP DUO, messa a confronto con un sistema che prevede l’uso di un pannello di polistirene da 1 cm di spessore, non comporta alcuna penalizzazione circa il funzionamento dell’impianto di riscaldamento.La riduzione dell’efficienza energetica dell’ambiente riscaldato è di qualche punto percentuale nel caso di solaio in laterocemento, maggiore nel caso di solaio in legno ed è stato valutato sia con una temperatura dell’ambiente sottostante di 16°C sia con una tempe-ratura di 20°C.Comunque in entrambi i casi il calore non viene perso perché è ceduto ai volumi dell’edificio interessati anch’essi da impianti di riscaldamento e si può affermare che l’utilizzo di FONOSTOP DUO non penalizza l’efficienza energe-tica globale dell’edificio.

Le barre modulari in plastica sono già ampiamente impiegate nel riscaldamen-to dei pavimenti industriali e sul mercato ve ne sono a disposizione diverse tipo-logie. Lo spessore del massetto deve garantire una omogenea distribuzione del calore sul pavimento e dipende dal diametro dei tubi impiegati.A titolo di esempio, con barre che ten-gono sollevati i tubi di 5 mm ca. dal piano di posa, lo spessore del massetto sul FONOSTOP DUO, utilizzando tuba-zioni di 14 mm di diametro, è previsto in 50 mm che viene portato a 70 mm nel caso si impieghino tubazioni di 17÷18 mm di diametro. Le soluzioni sono molteplici e vanno sempre seguite le indicazioni dei diversi fabbricanti dei sistemi riscaldanti.

TUBAZIONI SU BARRE MODULARI

SISTEMA TRADIZIONALE

Pavimento

Massetto cementizio armato

Impianto di riscaldamento a pavimento

Isolamento termico

FONOSTOP DUO

Riempimento

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42 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 43Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

SISTEMA CON FONOSTOP - INTERVENTO REALIZZATO IN OLANDA

Le immagini illustrano un esempio tipico di realizzazione di riscalda-mento a pavimento direttamente su FONOSTOP DUO.Nel Nord Europa questa tipologia di applicazione ha trovato larga dif-fusione perché si coniuga facilmente con le tecniche di realizzazione dei massetti, costituiti da anidrite, già largamente in uso da anni in questi paesi.I tempi di realizzazione sono estremamente ridotti e la preparazione e la posa del massetto in anidrite completamente meccanizzata.Il massetto in anidrite è autolivellante e avvolge completamente il tubo riscaldante, è leggero, non richiede l’armatura, e una squadra di 3 operai è in grado di posare 1.500 m2/giorno, lo spessore medio impiegato è di 50 mm.

Posa di FONOSTOP DUO Sigillatura dei sormonti con nastro SIGILTAPE Fissaggio delle barre portatubi

Disposizione delle barre Inserimento delle tubazioni Stesura del massetto in anidrite

Relazione tecnica sulla trasmissione del calore attraverso la struttura di un solaio interessata da impianto di riscaldamento a pavimento con pannello fonoassorbente FONOSTOP DUO

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

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44 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

Nel sottofondo di riempimento verranno anne-gate le tubazioni in precedenza posate sul solaio e raccordate con malta cementizia. Il riempimento può essere fatto con cls alleg-gerito o con sabbia stabilizzata con calce o cemento (50÷100 kg/m3) ed è preferibile isolarlo dalle pareti per mezzo di strisce di polietilene espanso di 2÷3 mm di spessore e di 1÷2 cm più alta del sottofondo.

Sottofondodi riempimento

Sottofondo

Polietileneespanso

Il solaio che costituisce l’elemento portante in genere è costituito da latero-cemento. Su di esso verranno predisposte le strisce isolanti sulle quali verranno elevate le pareti divisorie. FONOSTRIP è l’isolante elastomerico, fornito in strisce di diversa altezza, in grado di smor-zare le vibrazioni delle pareti.

Posa diFONOSTRIP

Fonostrip

1

2

Sottofondo diriempimento

2

Tubazioni per l’impianto di riscaldamento

6

Fissaggio delle barre portatubi

5

FONOSTRIP1

Pannello SILENTROCK - Indexo ECOSILENT - Index

Massetto armatogalleggianteQUICKCEM - Index

87

FONOCELL4

FONOSTOP DUO3

9 Pavimento (ceramica)

posato con FLEXBOND - Index

Fugatura

realizzata con FUGOCOLOR - Index

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

SOLUZIONI TECNICHE D’INTERVENTO

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ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

45Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Le barre modulari in plastica vengono fissate al FONOSTOP DUO con un filo di colla a caldo estrusa da una pistola elettrica.Fissaggio

delle barre portatubi con colla a caldo

5

Le tubazioni vanno inserite nelle apposite sedi conforme il progetto del riscaldamento.

Inserimentodelle tubazioni

6

Il massetto armato galleggiante è formato da un massetto di allettamento in calcestruzzo arma-to di 4 cm. di spessore (Quickcem - Index). Non dovrà avere alcun collegamento rigido con il solaio o con le pareti, anche un solo collegamento rigido è in grado di ridurre della metà l’efficacia acustica del sistema. È pertanto importante che non vi siano annegate tubazioni che potrebbero costituire “ponte acustico”.

Stesura del massetto

Massettoarmato

8

Dopo stagionatura, sul massetto verrà posato il pavimento per il quale, a seconda del tipo (cera-mica, pietra, legno), verrà adottato il collante e il prodotto per le fugature più idoneo secondo le indicazioni Index.Il battiscopa non dovrà toccare il pavimento e se si reputa necessaria la chiusura dell’intersti-zio battiscopa-pavimento potrà essere ottenuta disponendo un cordolo di sigillatura elastico.

Posa dellapavimentazione

PavimentoBattiscopa9

Lo strato isolante dovrà sopportare il traffico di cantiere, dovrà essere costituito da materiali durevoli e imputrescibili. FONOSTOP DUO è l’isolante acustico dei rumori da calpestio che soddisfa le esigenze sopradescritte e, con uno spessore ridotto, è dotato di elevatissime prestazioni. FONOSTOP DUO è dotato di aletta di sormonto incorporata di 5 cm.

Posa diFONOSTOP DUO

Fonostop3

La desolidarizzazione del massetto armato gal-leggiante dai muri in rilievo sarà realizzata con una fascia autoadesiva di polietilene espanso munita, al piede, di una lingua sempre di polie-tilene in film.Posa di

FONOCELL

Fonocell4

L’armatura del massetto sarà costituita da una rete metallica elettrosaldata zincata con maglia di 5×5 cm circa.

Posa dell’armatura metallica

Armatura inacciaio

7

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46 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 47Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

In genere si tratta di vecchi solai che devono essere ristrutturati, che sono costituiti da una struttura portante fatta di travi tampona-ta con assi di legno. Questo tipo di solaio è quasi sempre troppo leggero ed è afflitto sia da problemi di rumore aereo sia di calpestio. Inoltre molto spesso non è completamente stagno ed il rumore ha modo di passare anche da buchi, fessure, porosità. In questo caso non è possibile riferirsi alla legge di massa ed è bene chiedere caso per caso la consulenza di un esperto in acustica, che potrà conciliare le diverse esigenze, dato che in questo caso le soluzioni di iso-lamento acustico si scontrano spesso con le esigenze estetiche dei committenti, a cui si rizzano i capelli in testa se il tecnico propone un controsoffitto o un tamponamento delle travi a vista. Per i rumori di calpestio un’altra compli-cazione è data dal fatto che sia i materiali isolanti dei pavimenti galleggianti, sia le pavimentazione resilienti non hanno la stessa efficacia che manifestano su solai cementizi, che sono pesanti e rigidi con differenze notevoli di ∆Lw anche di 10÷20 dB. Il problema si manifesta in particolare alle basse frequenze, dove il solaio in legno, leggero ed elastico, ha un grosso difetto acustico e in un campo di frequenze dove i materiali isolanti non sono molto efficaci. Le linee guida per l’isolamento del solaio in legno si possono riassumere in:• assicurare l’impermeabilità all’aria del

solaio. Materiali come ECOPOLIPIOMBO e ECOPOLIPIOMBO DUO possono svol-gere tale funzione

• aumentare per quanto possibile la massa e la rigidità del solaio.

Quando è possibile eseguire una contro-soffittatura, questa sarà del tipo più perfor-mante, con l’intercapedine isolata con lane minerali o sintetiche come SILENTGLASS o ECOSILENT e con l’elemento di tampo-namento appeso costituito da più strati di gesso rivestito, meglio se a sandwich con lamina fonoimpedente ECOPOLIPIOMBO.Sicuramente quest’ultima tipologia di inter-vento procurerà anche un buon isolamento dai rumori aerei.A lato è rappresentata una stratigrafia su solaio in legno con isolamento costituito dalla soluzione B, FONOSTOP DUO posato in doppio strato e facce contrapposte che è stata misurata in opera e si è ottenuto un L’nw = 58 dB.

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI IN LEGNO DAI RUMORI DA CALPESTIO

01. POLIPIOMBO DUO ECO

02. FONOSTOP DUO

03. Massetto armato

04. Pavimento

Una cappa cementizia galleggiante su FONOSTOP DUO può essere una soluzione

01. POLIPIOMBO DUO ECO

02. FONOSTOP DUO

04. FONOSTOP DUO

06. FONOLEGNO

03. Pannelli in legno

05. Pannelli in legno

07. Pavimento

Quando non è possibile aumentare di molto il peso, la rigidità può essere innalzata con dei prodotti lignei di grande dimensione alternati a strati smorzanti come FONOSTOP DUO.

06. Pavimento

05. Massettoarmatogalleggiantesabbia/cementospessore 7 cm

03-04. FONOSTOP DUObistrato

02. Cemento cellularespessore 9 cm

01. Cappa collaborantespessore 6 cm

Travetti in legnospessore 24 cminterasse 75 mm

Assitospessore 22 mm

Soluzione certificata da una misura in opera dello “Studio 360” di Rovigo

L’nw = 58 dB(misura in opera)

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46 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 47Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

3

Misure in operaCertificato “Studio 360” - Rovigo

1 2

4

5

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI IN LEGNO DAI RUMORI DA CALPESTIO

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48 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 49Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Un rimedio per il ripristinoIl sistema di isolamento è analogo a quello già visto in precedenza con la differenza che in questo caso non si prevede un massetto galleggiante ma è il pavimento stesso a gal-leggiare direttamente sul materiale isolante.È un sistema praticabile in edifici di nuova costruzione ma può anche risultare molto conveniente nel caso di ristruttu-razioni, posato direttamente sul vecchio pavimento,evitando così la demolizione. Poiché porta via poco spessore può anche servire in quei casi disperati quando nel caso di nuova costruzione mancano le quote per il massetto o per errori progettuali e/o di posa non si è raggiunto il risultato previsto.Come materiale isolante può essere usato lo stesso FONOSTOP DUO che deve però essere richiesto nella versione priva di aletta di sormonto, altrimenti è stato messo a punto un prodotto specifico, FONOLEGNO, adatto per pavimentazioni in legno ad incastro che è di prestazioni acustiche leggermente inferiori ma che occupa uno spessore inferiore ed è dotato di una comprimibilità più bassa sia per evitare il danneggiamento delle giunzioni ad incastro dei listoni di legno sia quella sen-sazione sgradevole di eccessiva cedevolezza del pavimento durante il pedonamento.FONOLEGNO è costituito da una lamina fonoresiliente di 1 mm di spessore accop-piata ad un tessuto non tessuto elastico di polipropilene ad alta densità spesso 4 mm.L’isolante è prodotto in rotoli da 10×1 m.FONOLEGNO è dotato di un elevato coeffi-ciente di attrito con i piani di posa cemen-tizi ed è sufficientemente pesante da non spostarsi durante le operazioni di posa del pavimento in legno garantendo in tal modo la continuità e la stabilità dell’isolamento.FONOLEGNO è resistente al traffico di can-tiere ed è dotato di un tessuto non tessuto di polipropilene ad alta densità di elevata resistenza allo schiacciamento che mantiene le sue prestazioni nel tempo.FONOLEGNO ha una resistenza alla com-pressione 5 volte più elevata di FONOSTOP DUO.FONOLEGNO svolge anche una funzione protettiva della pavimentazione in legno sovrastante perchè la lamina che costituisce la parte superiore del prodotto è impermeabile e resistente al passaggio del vapore acqueo che potrebbe provenire dal sottofondo.

La posa dell’isolante e della pavimentazione avviene completamente a secco ed è meno problematica di quella con massetto cemen-tizio. I rotoli di FONOLEGNO vanno svolti su di sottofondo liscio, pulito ed asciutto, privo di asperità ed avvallamenti. FONOLEGNO va posato con la faccia ricoperta dal non tessuto rivolta verso il solaio da isolare.FONOLEGNO è usato anche sotto mas-setti cementizi in quei casi particolari dove è richiesta una elevatissima resistenza alla compressione per cui è dotato di una fascia di sormonto di 5 cm circa che consente la sovrapposizione longitudinale dei teli. Nel caso di posa sotto pavimenti in legno flottanti se la fascia di sormonto spessa 1 mm circa dovesse interferire con la posa della pavimen-

tazione lignea questa potrà essere facilmente tagliata ed in tal caso i fogli di FONOLEGNO verranno accostati e non sovrapposti.Le linee di accostamento vanno sigillate con l’apposito nastro super adesivo SIGILTAPE incollato a cavallo delle stesse.L’isolante va fermato e rifilato al piede delle murature e dei corpi emergenti dal piano del solaio. Durante la posa del pavimento,per evitare ponti acustici, si dovrà evitare di addossarlo alle murature, per precauzione può essere impiegata una striscia di politene espanso autoadesivo da incollare perimetral-mente solo al piede dei muri che garantisca la desolidarizzazione fra questi ed il pavimento e che verrà rifilata a conclusione della posa

in opera. Si dovrà poi porre attenzione anche alla sucessiva posa del battiscopa che per lo stesso motivo dovrà essere posto in opera leggermente staccato dal pavimento.

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI IN LEGNO FLOTTANTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

04. Listoni in legnoad incastro

02. Polietileneespanso

03. FONOLEGNO01. Riempimento

Solaio

FONOLEGNO

TEST DI ISOLAMENTO ACUSTICO DI CALPESTIO (*) COMPARATO CON IL SISTEMA FONOSTOP DUO SOTTO MASSETTO GALLEGGIANTE (metodo interno Index su campioni da 80×40 cm)

FONOSTOP DUO FONOSTOP DUO FONOLEGNO su solaio di riferimento (71 dB) su solaio di riferimento (71 dB) su solaio di riferimento (71 dB)

sotto piastra in cls sotto pannello in legno multistrato sotto pannello in legno multistrato

spessore 5 cm spessore 19 mm spessore 19 mm

ΔLw = 28 dB Lw = 16 dB ΔLw = 14 dB

L’nw = 43 dB L’nw = 55 dB L’nw = 57 dB

SCHIACCIAMENTO 1 mm 2 mm

FONOSTOP DUO 0,86 KPa 2,40 KPa

FONOLEGNO 5,87 KPa 62,40 KPa

TEST DI RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE COMPARATO CON FONOSTOP DUO

Soluzioni a confrontoIl grado di attenuazione dei rumori di calpestio di FONOLEGNO è stato valutato in prima analisi in via teorica per confronto con le prestazioni di FONOSTOP DUO su un solaio di riferimento (attraverso metodo interno INDEX) che presenta un livello del rumore di cal-pestio di 71 dB.

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48 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 49Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Di seguito si è proceduto ad un appro-fondimento relativo alle prestazioni in opera attraverso il collaudo di tre differenti soluzioni con FONOLEGNO su uno stesso solaio in laterocemento e con le medesime condizioni al contorno, in modo da poter rendere confrontabili tra loro i risultati ottenuti.Il solaio campione (in cui mancava la pavi-mentazione) è stato testato in tre condizio-ni diverse:- condizione A: solaio originale;- condizione B: solaio originale+aggiunta

di FONOLEGNO incollato;- condizione C: solaio originale+aggiunta

di FONOLEGNO non incollato.

La stratigrafia dell’elemento solaio oggetto di test è descritta come segue a partire dall’intradosso.

La differenza sostanziale tra la condizione B e la condizione C, rispetto alla condi-zione A di solaio nella sua realizzazione originale, consiste nella posa in opera del materassino FONOLEGNO:• nella condizione B il materiale FONOLEGNO

è stato incollato al massetto e a sua volta il pavimento di legno è stato incollato al FONOLEGNO. In sostanza quindi FONOLEGNO si trova stretto tra due strati di colla che, quando essiccata, indurisce il sistema di galleggiamento;

• nella condizione C il materiale FONOLEGNO non è stato incollato al massetto e solo il pavimento di legno è stato incollato al FONOLEGNO. In questo caso la parte di tessuto non tessuto che aderisce al mas-setto non è stata incollata e quindi si trova nelle condizioni di potere svolgere al meglio l’azione di galleggiamento del pavimento.

I risultati delle misure sperimentali sono riportati in forma sintetica nella Tabella che segue. A seguito di analisi in frequenza dei dati rilevati, risulta evidente il miglio-ramento apportato dall’inserimento di FONOLEGNO; dal grafico, in cui l’analisi in frequenza dello spettro sonoro è stata riportata in forma grafica, si evince come la riduzione del livello sonoro del rumore tra-smesso abbia cambiato l’andamento della curva fino all’ottenimento di una curva molto prossima a quella di riferimento.

La messa in opera di FONOLEGNO è sem-pre consigliata senza uso di collanti ed in corrispondenza di pavimentazioni in legno flottanti posate a secco; nella sperimen-tazione precedente la pavimentazione è stata incollata a FONOLEGNO per voleri di cantiere; si ritiene comunque percorribile anche questa seconda opportunità.Nel caso in cui la posa di FONOLEGNO voglia essere effettuata a colla, si ritiene importante indicare di applicare spessori di colla strettamente necessari al fabbi-sogno, evitando di eccedere per evitare di impregnare e quindi irrigidire le fibre tessili della faccia inferiore del foglio.

Condizione AIntonaco a base gesso 1,5Soletta in latero cemento 20+4Cemento alleggerito di livellamento (polistirolo + sabbia) 5,0Massetto in sabbia e cemento di finitura 3,5Pavimento (parquet di legno incollato su massetto) 1,5Totale solaio circa 35,5

RUMORI DI CALPESTIO - INDICE DI VALUTAZIONE L’n,w

Condizione BIntonaco a base gesso 1,5Soletta in latero cemento 20+4Cemento alleggerito di livellamento(polistirolo + sabbia) 5,0Massetto in sabbia e cemento di finitura 3,5Pannello Fonolegno incollato su massetto 0,5Pavimento (parquet di legno incollato su Fonolegno) 1,5Totale solaio circa 36,0

Condizione CIntonaco a base gesso 1,5Soletta in latero cemento 20+4Cemento alleggerito di livellamento (polistirolo + sabbia) 5,0Massetto in sabbia e cemento di finitura 3,5Pannello Fonolegno non incollato su massetto 0,5Pavimento (parquet di legno incollato su Fonolegno) 1,5Totale solaio circa 36,0

78,0 dB

65,0 dB

59,0 dB

Descrizione Spessore (cm)

Valore sperimentale(dB)

SPETTRI SONORI A CONFRONTO

90,0

85,0

80,0

75,0

70,0

65,0

40,0

SPL

dB (L

in)

Frequenza (Hz)

100 3.150

Condizione B

Condizione C

Condizione A

60,0

55,0

50,0

45,0

125 160 200 250 315 400 500 630 800 1.000 1.250 1.600 2.5002.000

Misure in operaCertificato “Studio di Acustica

Applicata” - Verona

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI IN LEGNO FLOTTANTI DAI RUMORI DA CALPESTIO

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50 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 51Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

La struttura portante delle terrazze è in genere costituita da solai suffi cientemente pesanti da garantire il rispetto dei limiti imposti dalla legge per l’isolamento acustico dai rumori aerei.I limiti per l’isolamento dai rumori di calpestio vengono invece soddisfatti con opportune stratigrafie isolanti basate sia sulla scelta oculata di un isolante termico dotato anche di proprietà di isolamento acustico, come ad esempio i pannelli di perlite espansa e fi bre cellulosiche e i pannelli di fi bra minerale ad alta densità, sia posando la pavimentazione della terrazza su massetto galleggiante isolato dal manto impermeabile con FONOSTOP DUO, lo stesso materiale usato per gli interni, che in molti casi può essere vantaggiosamente sostituito dallo strato di protezione mecca-nica dell’impermeabilizzazione ISOLSTRATO DUO.Il sistema galleggiante disaccoppiando gli strati del solaio incrementa ulteriormente il potere fonoisolante R’W dello stesso.

ISOLSTRATO DUO è lo strato di separazione multifunzionale pronto all’uso che viene steso a protezione del manto impermeabile che de-ve essere pavimentato ed è costituito da un tessuto non tessuto di poliestere già accop-piato ad un fi lm di polietilene che risborda da un lato per 10 cm ca.Il foglio di polietilene che riveste la faccia su-periore ha la funzione di impedire che la boiac-ca cementizia durante la gettata inglobi le fi bre

del tessuto annullandone le proprietà isolanti. Il tessuto non tessuto è resistente alla perfora-zione ed è suffi centemente spesso da ridurre l’attrito fra massetto e manto impermeabile evitando la trasmissione delle fessurazioni.La particolare “agugliatura elastica”, pro-getto esclusivo INDEX del tessuto non tessuto,unitamente ad una corretta posa di ISOLSTRATO DUO conforme il principio del “massetto galleggiante”, assolve anche l’altra importante funzione di isolamento acustico,contribuendo al rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifi ci.Le modalità di posa di ISOLSTRATO DUO sono le stesse di quelle usate per le pavi-mentazioni interne su FONOSTOP DUO. Per il corretto comportamento acustico del “mas-setto galleggiante” è necessario prevedere già in fase di progettazione la più completa desolidarizzazione di questo dal piano, dai muri perimetrali e da qualsivoglia corpo o tubazione che attraversa verticalmente la terrazza eseguendo poi con cura certosina i particolari.Il massetto che avrà uno spessore minimo di 4 cm e sarà armato con una rete metallica elettrosaldata dovrà essere privo di qualsiasi vincolo rigido che ne riduca la capacità di oscillare sul materassino isolante e pertanto si dovrà evitare di annegarvi dentro delle tubazioni. I rotoli di ISOLSTRATO DUO vanno svolti e stesi a secco sul manto impermeabile sor-montando l’aletta di polietilene che deborda dal telo sul foglio viciniore. Di testa invece i

fogli non vanno sormontati ma accuratamente accostati fra loro. I fogli copriranno tutta la parte piana della terrazza e verranno rifi lati al piede delle parti verticali.Sia i sormonti longitudinali sia le linee di acco-stamento trasversali saranno accuratamente sigillate con l’apposito nastro super adesivo SIGILTAPE steso a cavallo degli stessi.Per consentire la separazione del massetto dalle parti verticali, queste verranno rivestite con gli appositi elementi autoadesivi angolari in polietilene espanso FONOCELL, disponibile anche in rotoli, che scenderanno a ricoprire ISOLSTRATO DUO precedentemente steso sul piano (vedi disegno). Si dovrà porre atten-zione che FONOCELL venga posato solo do-po che il manto impermeabile è stato protetto da uno strato di malta da intonaco armato con rete metallica. Si procede poi alla stesura del massetto evitando di danneggiare le sovrap-posizioni dei teli.Solo sucessivamente alla posa del pavimento verrà rifi lata la parte debordante del rivesti-mento verticale e per evitare ponti acustici il battiscopa verrà montato leggermente stac-cato dalla pavimentazione.Le prestazioni acustiche di ISOLSTRATO DUO sono inferiori a quelle di FONOSTOP DUO ma a favore del primo va il fatto che è quasi sempre associato all’isolamento termico, che se opportunamente scelto può contribuire al-l’isolamento acustico del sistema, unito ad un minor costo del prodotto.Di seguito è riportato un test comparativo del-le prestazioni acustiche dei due materiali.

03. Isolante termico(perlite espansae fibre cellulosiche)

08. FONOCELL

02. Barriera al vapore

10. Pavimento

06. ISOLSTRATO DUO

01. Primer

09. Massetto armatogalleggiante

04-05. TESTUDO oHELASTA

07. Malta cementizia

Isolamento acustico di una terrazza

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE TERRAZZE DAI RUMORI DA CALPESTIO

Solaio L’nw = 72 dB

Solaio + Piastra su FONOSTOP DUO L’nw = 44 dB ΔLw = 28 dB

Solaio + Piastra su ISOLSTRATO DUO L’nw = 50 dB ΔLw = 22 dB

Test di isolamento acustico del calpestio di ISOLSTRATO DUO comparato con il sistema FONOSTOP DUO sotto massetto galleggiante (metodo interno Index* su campioni da 80×40 cm di 5 cm di spessore)

Nota: i risultati delle prove di isolamento acustico condotte con il metodo interno sono signifi cative per un confronto fra diversi materiali misurati nello stesso contesto ma non sono utilizzabili per calcoli previsionali.

ISOLSTRATO DUO

ATTENZIONE. FONOCELL dovrà essere posato solo dopo che il manto impermeabile è stato protetto da uno strato di malta da intonaco armato con rete metallica.

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50 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 51Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ISOL

AMEN

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Le corrette condizioni di finitura super-ficiale del solaio da isolare e la minima esposizione al traffi co di cantiere in fase di posa in opera dell’isolamento acustico sono fattori determinanti per il successo dell’isolamento dai rumori di calpestio.Ma non sempre ci si trova nella situazione ideale e può accadere che si debba co-munque procedere all’isolamento di solai non correttamente lisciati e in condizioni di traffi co di cantiere pesante.Può dunque accadere che sia necessaria una resistenza meccanica del materiale isolante superiore a quella fornita dal sep-pur ottimo FONOSTOP DUO.INDEX ha progettato un nuovo isolante dei rumori di calpestio, denominato FONO-BARRIER, ad alta resistenza meccanica privilegiando la resistenza al punzona-mento rispetto le prestazioni di isolamento acustico che si mantengono comunque in linea con la gran parte dei materiali concor-renti di pari fascia di mercato.

FONOBARRIER è il nuovo isolante acusti-co al calpestio INDEX la cui faccia superio-re è costituita da una sottile lamina protet-tiva in T.N.T. di poliestere termofi ssato che costituisce sia una barriera protettiva alle sollecitazioni dovute al traffi co di cantiere e alle operazioni di posa dei massetti e sia uno scudo diffi cilmente perforabile dalle asperità del piano di posa. Lo strato supe-riore è accoppiato con uno strato resiliente sottostante ancora in T.N.T. di poliestere dotato di una particolare “agugliatura elastica”, progetto esclusivo INDEX, che

garantisce il mantenimento dello spes-sore sotto carico ed una buona risposta elastica.Se il calcolo previsionale acustico lo consente FONOBARRIER può essere impiegato da solo oppure nel caso sia ne-cessario un isolamento superiore, può es-sere usato in combinazione con sè stesso applicando due strati con le facce rivestite dal poliestere più spesso contrapposte.FONOBARRIER, grazie allo spessore con-tenuto (4 mm ca.) e alla grande versatilità d’uso può anche essere usato come primo strato su di un sottofondo irregolare prima della posa di FONOSTOP DUO o di altri isolanti al calpestio della gamma INDEX (anche in questo caso le facce rivestite dal poliestere più spesso verranno contrap-poste) oppure può servire a proteggere FONOSTOP DUO da un traffi co di cantiere particolarmente pesante (anche in questo caso la posa avverrà con le medesime modalità).FONOBARRIER è 2 volte più resistente al punzonamento statico di FONOSTOP DUO per merito dello speciale rivestimento superiore in tessuto non tessuto di polie-stere termofi ssato.FONOBARRIER è dotato anche di un elevato allungamento a rottura che gli con-sente di adattarsi senza rompersi ai piani di posa irregolari.L’isolamento dei massetti galleggianti con FONOBARRIER riduce la trasmissione dei rumori di percussione (L’w) generati dal calpestio degli occupanti ed incrementa la

resistenza al passaggio del rumore aereo (R’w) del solaio, assolvendo la funzione primaria di isolamento acustico e contri-buendo quindi al rispetto del DPCM del 05/12/1997 relativo ai requisiti acustici passivi degli edifi ci.Il rivestimento della faccia superiore del prodotto ha la funzione di impedire che la boiacca cementizia durante la gettata del massetto inglobi le fi bre del tessuto non tessuto elastico sottostante annullandone le proprietà isolanti mentre le fi bre libere di quest’ultimo aderiscono al sottofondo e impediscono al foglio di spostarsi durante le operazioni di posa degli strati sovrastanti garantendo la certezza della corretta posa in opera, imprescindibile ai fi ni dell’otteni-mento del risultato preventivato.Il rivestimento superiore deborda dal foglio per 4 cm al fi ne di consentire la sovrappo-sizione longitudinale dei teli e in conside-razione delle particolari condizioni di posa se ne consiglia sempre la sigillatura con il nastro superadesivo SIGILTAPE.FONOBARRIER viene usato per isolare sia pavimenti interni sia i pavimenti delle terrazze per le quali costituisce anche un ottimo strato protettivo del manto impermeabile di resistenza superiore ad ISOLSTRATO DUO.Le modalità di posa di FONOBARRIER sono comuni a quelle degli altri materiali e viene associato a FONOCELL per il rive-stimento delle parti verticali come indicato in fi gura.

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI RUMORI DA CALPESTIO IN CONDIZIONI ESTREME

FONOBARRIER

FONOCELL PavimentoFONOBARRIER

Pavimentazioni di interni Pavimentazioni di terrazze

FONOBARRIER

Apparecchiatura per il punzonamento statico

Prova di punzonamento statico

FONOBARRIER resiste al punzonamento statico

ISOL

AMEN

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52 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Sistema Rigidità ∆Lw Lnw solaio isolato dinamica (K=3 dB)

A FONOBARRIER 44 MN/m3 23,5 dB 57,5 dB

B FONOBARRIER + FONOBARRIER 30 MN/m3 26,0 dB 55,0 dB

C FONOBARRIER + FONOSTOP DUO 19 MN/m3 28,7 dB 52,0 dB

SISTEMA A

FONOBARRIERSISTEMA B

FONOBARRIER + FONOBARRIERSISTEMA C

FONOBARRIER + FONOSTOP DUO

Nella tabella seguente sono riportati i livelli di rumore di calpestio L’nw, calcolati con il metodo previsionale semplificato conforme norma UNI 12354-2 per un solaio 20+4 in laterocemento da 237 kg/m2 con 7 cm di sottofondo alleggerito di densità 800 kg/m3 (Lnw,eq=77,66 dB) isolato con i sistemi FONOBAR-RIER monostrato e FONOBARRIER in doppio strato a facce contrapposte e FONOBARRIER e FONOSTOP DUO in due strati a facce contrapposte.

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52 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 53Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DA CALPESTIO

È un sistema di isolamento che si basa sullo stesso principio di quello delle pareti in gesso rivestito già usato per i rumori aerei. Come per le pareti, offre un isolamento sia dai rumori aerei, sia dai rumori di percussione, anche se per questi ultimi non ha la stessa effi-cacia del sistema a “pavimento galleggiante”, se non a scapito di un’elevata riduzione del volume del locale disturbato, e conseguente riempimento isolante raramente realizzabile. Non si devono poi confondere i materiali per controsoffitti usati per la correzione acustica delle sale pubbliche, uffici, ecc., con quelli per l’isolamento acustico. I primi sono troppo leggeri e non sono stagni anzi, spesso sono forati, mentre per un con-trosoffitto isolante si deve operare come per le pareti: si deve realizzare una controparete, in questo caso orizzontale, completamente impermeabile alle onde sonore e di un certo peso. Il sistema basato sul fissaggio al soffitto di lastre in gesso rivestito già accoppiate a lane minerali non risulta così efficace come per le pareti dove lo stesso pannello prefabbricato è solo incollato perché la presenza, nel caso del soffitto, delle inevitabili viti di fissaggio deter-mina un legame rigido che riduce il beneficio acustico a soli 3÷4 dB.Come per le pareti, i migliori risultati si otten-gono con le lastre in gesso rivestito montate su telaio metallico. Il telaio può essere montato a ridosso del soffitto per contenere al minimo il ribassamento oppure distanziato dal soffitto e sostenuto con appositi agganci metallici in sospensione, il secondo è il sistema più effi-cace. Le ditte fornitrici di lastre di cartongesso forniscono in proposito una gamma completa di agganci e telai metallici.

In generale (A) è un tipo di intervento riservato ai locali già abitati dell’edificio esistente con isolamento insufficiente.

Spesso va associata all’isolamento delle pareti (B) rivestite con la stessa tecnica, altrimenti le trasmissioni laterali del rumore di calpestio sarebbero così importanti da vanificare l’isola-mento del solo soffitto. Essendo una tipologia di intervento invasiva che riduce lo spazio abi-tabile, viene riservata ad alcuni locali dell’unità abitativa, in genere le camere da letto.

In pratica, per un intervento efficace si deve costruire una stanza dentro la stanza, nei casi più gravi si arriva ad isolare anche il pavimento. Una soluzione del genere è efficace anche per isolare i suoni che si producono all’interno di essa, ed infatti con la stessa tecnica si isolano le discoteche ed i locali di spettacolo (C).

Anche nel controsoffitto l’incremento del peso della controparete apporta un beneficio acu-stico per cui è importante, come nelle pareti, doppiare le lastre in cartongesso del controsof-fitto. L’inserimento fra le due lastre della lamina ECOPOLIPIOMBO migliorerà ulteriormente la prestazione acustica, oppure in alternativa può essere usata EP GIPS, la lastra preaccoppiata a ECOPOLIPIOMBO, che riduce le operazioni di posa e la cui facilità di posa in opera meglio si apprezza nella posa in controsoffitto. Per un solaio di 300 Kg/m2 ca., tipo un laterocemento 20+4 o 16+4, l’incremento di isolamento ∆Lnw prevedibile con i sistemi proposti è di 12 dB ca. per il controsoffitto a telaio addossato con inter-capedine riempita con lana minerale o sintetica di 40÷45 mm e doppia lastra di cartongesso di 12,5 mm cad. a sandwich su una lamina di ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO di 5 Kg/m2. Il beneficio è apprezzabile solo se associato anche all’isolamento delle pareti, altrimenti le trasmissioni laterali vanificano il risultato. Talvolta il ribassamento consentito è maggiore, come nel caso di ristrutturazione di vecchi edifici, e ciò consente di realizzare un isolamento più efficace dove l’intercapedine determinata da un ribassamento di 20 cm circa, delimitato sempre da due lastre di cartonges-so comprendenti la lamina ECOPOLIPIOMBO o ECOPOLIPIOMBO DUO, avvitate su telaio metallico, viene isolata doppiamente con lana minerale o sintetica di 40÷45 mm di spessore posata sia sopra le lastre, sia fissata al soffitto. Nel caso si usi la lastra preaccoppiata EP GIPS questa verrà applicata per prima. Il sistema descritto con intercapedine a doppio isola-mento può arrivare ad abbattere 18 dB ca., ma va associato necessariamente all’isolamento delle pareti.

CORREZIONE ACUSTICA

A

C

B

+dB

++dB

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1

3

5

0Congiunzione a muro con controparete

Isolamentodella parete

ECOSILENT o SILENTGLASS

Telaio metallico

ECOSILENT o SILENTGLASS

EP GIPS

Cartongesso

0

1

2

54 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

4

1

3

Congiunzione a muro senza controparete

ECOSILENT o SILENTGLASS

Telaio metallico

ECOSILENT o SILENTGLASS

EP GIPS

Cartongesso

1

2

CONTROSOFFITTO SU TELAIO METALLICO SOSPESO

telaio metallico

2

ECOSILENT oSILENTGLASS

1

ECOSILENT oSILENTGLASS

3

Lastra di cartongesso

4

EP GIPS5

Isolamento acustico realizzato mediante un controsoffitto su telaio metallico sospeso

Le voci di capitolato sono riportate a pag. 59

3

4

5

2

5

3

4

5

2

4

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DA CALPESTIO

SOLUZIONI TECNICHE D’INTERVENTO

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ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DA CALPESTIO

23

0

Congiunzione a muro con controparete

2 1Congiunzione a muro senza controparete

Telaio metallico

ECOSILENT o SILENTGLASS

EP GIPS

Cartongesso

1

2

55Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

CONTROSOFFITTOSU TELAIO METALLICO IN ADERENZA

telaio metallico

1

EP GIPS3Lastra di cartongesso

4

Isolamento acustico realizzato mediante un controsoffitto su telaio metallico in aderenza

Le voci di capitolato sono riportate a pag. 59

MODALITA’ E PARTICOLARI DI POSA

ECOSILENT oSILENTGLASS

2

3

43

4

Isolamentodella parete

Telaio metallico

ECOSILENT o SILENTGLASS

EP GIPS

Cartongesso

0

1

2

3

4

1

4

SOLUZIONI TECNICHE D’INTERVENTO

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56 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

VOCI DI CAPITOLATO

Pareti doppie in muratura esterne nuoveL’isolamento acustico delle pareti doppie perimetrali esterne, separate da un’intercapedine di spessore non inferiore a 4 cm, verrà realizzato per foderatura dello spazio compreso tra i due muri con un isolante termoacustico:

La parete interna verrà costruita su di una striscia elastomerica fonosmorzante di spessore s=4 mm, di larghezza superiore di almeno 4 cm rispetto al muro in elevazione, dotata di una rigidità dinamica sotto un carico di 400 Kg/m2 = 937 MN/m3.

Pareti doppie in muratura interne nuoveLe pareti doppie perimetrali interne verranno desolidarizzate dal solaio edificandole su di una striscia elastomerica fonosmorzante di spessore s=4 mm, dotata di una rigidità dinamica sotto un carico di 400 Kg/m2 = 937 MN/m3, di larghezza superiore di almeno 4 cm rispetto alla doppia parete.L’isolamento acustico delle pareti doppie divisorie fra unità abitative diverse, separate da una intercapedine di spessore non inferiore a 4 cm, verrà realizzato per intonacatura stagna alle onde sonore della faccia interna dello spazio compreso tra i due muri:

• in pannelli di lana di roccia autoportanti con resistività al flusso d’aria r=32 KPa s/m2 e conducibilità termica λ 0,034 W/mK, tipo SILENTROCK di spessore s=… cm.

che verrà rivestito con una intonacatura stagna alle onde sonore ed al vapore acqueo realizzata:

• con una lamina fonoimpedente ad alta densità di massa areica di 4 Kg/m2 a base di un composto con frequenza critica supe-riore a 85.000 Hz e coefficiente di diffusione al vapore acqueo µ=100.000, tipo ECOPOLIPIOMBO.

Oppure, in alternativa

• in pannelli di lana di roccia autoportanti in busta di polietilene con una faccia stagna all’aria e al vapore costituita da una lamina ad alta densità che verrà rivolto verso l’interno. L’isolante tipo SILENTROCK EP sarà dotato di resistività al flusso d’aria r=32 KPa s/m2 e conducibilità termica λ 0,034 W/mK di spessore s=… cm.

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETINEI FABBRICATI DI NUOVA COSTRUZIONE

• con una lamina fonoimpedente ad alta densità, di massa areica di 4 Kg/m2, a base di un composto con frequenza critica superiore ad 85.000 Hz, tipo ECOPOLIPIOMBO.

Oppure, in alternativa:

• con una lamina fonoimpedente ad alta densità, di spessore s=4 mm accoppia-to con un tessuto non tessuto di polie-stere di spessore s=5 mm dotato di una rigidità dinamica (UNI EN 29052/1) s’=21 MN/m3 e una massa areica totale di 5 Kg/m2 a base di un composto con frequenza critica superiore ad 85.000 Hz, tipo ECOPOLIPIOMBO DUO posato con la faccia ricoperta dal non tessuto rivolto verso il muro.ricoperta dal non tessuto rivolto verso il muro.

Lo spazio compreso tra i due muri verrà poi riempito con un isolante termoacu-stico:

• in pannelli di lana di roccia autoportanti con resistività al flusso d’aria r=32 KPa s/m2 e conducibilità termica λ 0,034 W/mK, tipo SILENTROCK di spessore s=… cm.

Oppure, in alternativa:

• con un isolante termoacustico in pan-nelli a base di fibra di poliestere termo-legata, esente da collanti ed atossica, dotata di una rigidità dinamica appa-rente superiore a 30 MN/m3 e densità di 33 Kg/m3 di spessore s=… cm, tipo ECOSILENT.

Oppure, in alternativa

• in pannelli di lana di roccia autoportanti in busta di polietilene con una faccia stagna all’aria e al vapore costituita da una lamina ad alta densità che verrà rivolto verso l’interno. L’isolante tipo SILENTROCK EP sarà dotato di resistività al flusso d’aria r=32 KPa s/m2 e conducibilità termica λ 0,034 W/mK di spessore s=… cm.

Oppure, in alternativa

• in pannelli autoportanti in busta di polietilene costituiti da fibra di polie-stere atossica termolegata esente da collanti con faccia stagna all’aria e al vapore realizzata con una lamina ad alta densità. L’isolante tipo ECOSILENT EP di spessore s=… cm sarà dotato di resi-stività al flusso d’aria r=22 KPa s/m2.

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VOCI

DI C

APIT

OLAT

O

VOCI DI CAPITOLATO

Pareti esistenti perimetrali esterne con isolamento incollatoL’isolamento acustico delle pareti esistenti perimetrali esterne verrà realizzato per placcaggio delle stesse con lastre prefabbricate di spessore s = … cm, costituite da un cartongesso di spessore s= 9,5 mm e permeabilità al vapore µ=8,4, accoppiato ad una lana di vetro di densità pari a 85 Kg/m3 e una per-meabilità al vapore acqueo µ=1,3, protetta da una barriera al vapore incorporata costituita da una lamina di alluminio di spessore s=15 mm e permeabilità al vapore acqueo µ=600.000, tipo SILENTGIPS ALU. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL e a cavallo delle linee di accostamento degli elementi verrà posta una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.

Pareti esistenti perimetrali interne con isolamento incollatoL’isolamento acustico delle pareti perimetrali interne divisorie tra unità abitative diverse verrà realizzato per placcaggio delle stesse con lastre prefabbricate di spessore s=… cm costituite da un cartongesso di spessore s=9,5 mm accoppiato ad una lana di vetro di densità pari a 85 Kg/m3 tipo SILENTGIPS. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL e a cavallo delle linee di accostamento verrà posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS, con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sarà eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.

Pareti esistenti con controparete su telaio metallicoL’isolamento acustico delle pareti perimetrali esistenti dell’unità abitativa verrà realizzato con un contromuro in gesso rivestito di spessore s = … cm montato su telaio metallico autoportante che delimita un’intercapedine riempita:

A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verrà posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sarà eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.

ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETINEI FABBRICATI ESISTENTI

57Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

• con un isolante termoacustico semirigido in rotoli a base di fibra di vetro accoppiato ad un velo di vetro di resistività al flusso d’aria r=6÷8 KPa s/m2 e di spessore s=45 cm tipo SILENTGLASS.

Oppure in alternativa:

• con un isolante in pannelli a base di fibra di poliestere termole-gata esente da collanti ed atossica, dotata di una rigidità dina-mica apparente superiore a 30 MN/m3 e densità di 33 Kg/m3 di spessore s=… cm, tipo ECOSILENT.

• una lamina fonoimpedente ad alta densità, di massa areica di 4 Kg/m2 a base di un composto con frequenza critica superiore ad 85.000 Hz e coefficiente di diffusione del vapore acqueo µ=100.000, tipo ECOPOLIPIOMBO.

Oppure in alternativa:

• con una lamina fonoimpedente ad alta densità, di spessore s=4 mm accoppiato con un tessuto non tessuto di poliestere di spessore s=5 mm dotato di una rigidità dinamica (UNI EN 29052/1) s’=21 MN/m3 e una massa areica totale di 5 Kg/m2 a base di un composto con frequenza critica superiore ad 85.000 Hz e coefficiente di diffusione al vapore acqueo µ=100.000, tipo ECOPOLIPIOMBO DUO posato con la faccia ricoperta con il non tessuto verso la lastra esterna.

Oppure in alternativa:

Il tamponamento della controparete sarà realizzato: Il tamponamento della controparete sarà realizzato da un doppio strato di lastre in gesso rivestito avvitate sui montanti metallici verticali distanziati 60 cm con interposto uno strato smorzante costituito da:

• con una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente a base di piombo polimero ad alta den-sità ed elevatissima frequenza critica di spessore s=15 mm tipo EP GIPS seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivesti-to di spessore >12mm entrambe avvitate sui montanti metallici verticali distanziati di 60 cm.

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58 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 59Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Isolamento sotto massetto galleggianteFONOSTOP DUO monostrato (metodo A)L’isolamento acustico dei solai dai rumori di calpestio sarà realizzato con la tecnica del “pavimento galleggiante” su di un isolante acustico dei rumori di calpestio, di spessore non superiore a 8 mm, costituito da una lamina fonoresiliente, di 1,5 mm di spessore, accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere, di 6,5 mm di spessore, tipo FONOSTOP DUO dotata di una rigidità dinamica s’=21 MN/m3 misurata conforme norma UNI-EN 29052 parte 1ª e certificata da ITC-CNR (ex ICITE). L’isolante verrà fornito in rotoli alti 105 cm con aletta di sormonto di 5 cm. I teli verranno stesi sul piano di posa privo di asperità, sovrapponendoli di 5 cm ed i sormonti verranno sigillati con l’apposito nastro adesivo. Le teste dei teli non verranno sormontate ma contrapposte e sigillate con lo stesso nastro adesivo. La desolidarizzazione del massetto armato galleggiante dai muri in rilievo sarà realizzata con una fascia autoadesiva di polietilene espanso denominato FONOCELL.Successivamente sull’isolante verrà gettato un massetto che dovrà essere armato con una rete elettrosaldata e sul quale verrà poi realizzata la pavimenta-zione prevista. L’eccedenza del materiale isolante risbordante perimetralmente verrà rifilata e verrà posato il battiscopa che dovrà risultare staccato dal pavi-mento al fine di non determinare “ponti acustici”. Le pareti divisorie saranno isolate dal solaio per mezzo di strisce di un materiale elastomerico fonosmorzante denominato FONOSTRIP di 4 mm di spessore e di almeno 4 cm più largo dello spessore delle pareti che verrà interposto fra solaio e parete.

Per un isolamento di grado superiore:FONOSTOP DUO doppio strato (metodo B)L’isolamento acustico dei solai dai rumori di calpestio sarà realizzato con la tecnica del “pavimento galleggiante” su di un sistema di isolamento acustico dei rumori di calpestio dotato di una rigidità dinamica s’=11 MN/m3 misurata conforme norma UNI-EN 29052 parte 1ª e certificata da ITC-CNR (ex ICITE), costituito da una lamina fonoresiliente, di 1,5 mm di spessore, accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere, di 6,5 mm di spessore, tipo FONOSTOP DUO posato in doppio strato contrapposto. L’isolante verrà fornito in rotoli alti 105 cm con aletta di sormonto di 5 cm. I teli del primo strato verranno stesi sul piano di posa privo di asperità, sovrapponendoli di 5 cm con la faccia ricoperta di fibra di poliestere rivolta verso l’alto mentre il secondo strato posato paral-lelamente al primo verrà steso a cavallo delle linee di accostamento del primo con la faccia ricoperta di fibra di poliestere rivolta verso il basso e con sormonti di 5 cm sigillati con l’apposito nastro adesivo. Le teste dei teli non verranno sormontate ma contrapposte e sigillate con lo stesso nastro adesivo. La desoli-darizzazione del massetto armato galleggiante dai muri in rilievo sarà realizzata con una fascia autoadesiva di polietilene espanso denominato FONOCELL.Successivamente sull’isolante verrà gettato un massetto che dovrà essere armato con una rete elettrosaldata e sul quale verrà poi realizzata la pavimenta-zione prevista. L’eccedenza del materiale isolante risbordante perimetralmente verrà rifilata e verrà posato il battiscopa che dovrà risultare staccato dal pavi-mento al fine di non determinare “ponti acustici”. Le pareti divisorie saranno isolate dal solaio per mezzo di strisce di un materiale elastomerico fonosmorzante denominato FONOSTRIP di 4 mm di spessore e di almeno 4 cm più largo dello spessore delle pareti che verrà interposto fra solaio e parete.

FONOSTOP DUO + FONOSTOP TRIO (metodo C)L’isolamento acustico dei solai dai rumori di calpestio sarà realizzato con la tecnica del “pavimento galleggiante” su di un sistema di isolamento acustico dei rumori di calpestio in doppio strato dotato di una rigidità dinamica s’=9 MN/m3 misurata conforme norma UNI-EN 29052 parte 1ª e certificata da ITC-CNR (ex ICITE) costituito da una lamina fonoresiliente, di 1,5 mm di spessore, accoppiata su entrambi le facce a due tessuti non tessuti di poliestere, di 6,5 mm di spessore, tipo FONOSTOP TRIO e da un’ulteriore lamina fonoresiliente di 1,5 mm di spessore accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere di 6,5 mm di spessore tipo FONOSTOP DUO. Il primo strato costituito da FONOSTOP TRIO verrà steso sul piano di posa privo di asperità e corpi estranei sovrapponendo i teli per 5 cm lungo le due cimose contrapposte predisposte sul foglio mentre di testa i teli non verranno sormontati ma solo accostati. Successivamente verrà posato in opera il secondo strato costituito da FONOSTOP DUO steso parallelamente al primo e a cavallo dei sormonti di questo. I teli verranno sormontati per 5 cm lungo l’apposita aletta di sormonto predisposta sul telo mentre di testa saranno solo accuratamente accostati. Infine sia i sormonti longitudinali che le linee di accostamento trasversali verranno sigillate con l’apposito nastro adesivo. La desolidarizzazione del massetto armato galleggiante dai muri in rilievo sarà realizzata con una fascia autoadesiva di polietilene espanso denominato FONOCELL.Successivamente sull’isolante verrà gettato un massetto che dovrà essere armato con una rete elettrosaldata e sul quale verrà poi realizzata la pavimenta-zione prevista. L’eccedenza del materiale isolante risbordante perimetralmente verrà rifilata e verrà posato il battiscopa che dovrà risultare staccato dal pavi-mento al fine di non determinare “ponti acustici”. Le pareti divisorie saranno isolate dal solaio per mezzo di strisce di un materiale elastomerico fonosmorzante denominato FONOSTRIP di 4 mm di spessore e di almeno 4 cm più largo dello spessore delle pareti che verrà interposto fra solaio e parete.

Isolamento sotto pavimenti in legno flottantiL’isolamento acustico di pavimenti in legno flottanti ad incastro sarà realizzato con un isolante acustico dai rumori di calpestio di 5 mm di spessore tipo FONOLEGNO, costituito da una lamina fonoresiliente accoppiata ad un tessuto non tessuto di polipropilene ad alta densità con resistenza allo schiaccia-mento sotto carico costante di 2 KPa per 122 giorni conforme EN 1606 inferiore a 0,2 mm.I teli verranno svolti a secco sul sottofondo liscio e asciutto con la faccia ricoperta dal tessuto non tessuto rivolto verso il solaio accostando con cura i teli ma evitando di sovrapporli.I fogli verranno fermati e rifilati al piede delle murature e dei corpi emergenti dal piano del solaio e le linee di accostamento dei teli verrano sigillate con l’apposito nastro adesivo.La pavimentazione in legno sovrastante verrà poi posata a secco sull’isolamento acustico badando di mantenerla leggermente staccata dalle murature.La stessa precauzione verrà seguita per la posa del battiscopa che non dovrà toccare il pavimento.

Isolamento delle terrazze sotto massetto galleggianteL’isolamento acustico delle terrazze dai rumori da calpestio sarà realizzato con la tecnica del “pavimento galleggiante” su di un isolante acustico di 4 mm di spessore tipo ISOLSTRATO DUO costituito da un film di polietilene accoppiato ad un tessuto non tessuto di poliestere ad “agugliatura elastica”, dotato di un carico di rottura L/T=550/350 N/50 mm e allungamento a rottura L/T=100/200%.I teli verranno stesi sul manto impermeabile sormontando l’aletta in polietilene che deborda dal telo sul foglio vicino, mentre di testa verranno solo accura-tamente accostati. I fogli verranno fermati e rifilati al piede dei muri perimetrali e di tutti i corpi fuoriscenti dal piano del solaio. Tutti i sormonti e le linee di accostamento verranno sigillate con l’apposito nastro adesivo.Dopo aver realizzato la protezione delle parti verticali del manto impermeabile su di queste verrà incollato la fascia isolante in polietilene espanso FONOCELLche scenderà a rivestire i teli di ISOLSTRATO DUO precedentemente posato sulla parte piana.Successivamente sullo strato isolante verrà gettato un massetto cementizio armato con rete elettrosaldata di spessore superiore a 4 cm.Dopo la posa del pavimento verrà rifilato la fascia di FONOCELL che risborderà dal pavimento e verrà posato il battiscopa che dovrà risultare staccato dalla pavimentazione.

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO

VOCI DI CAPITOLATO

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58 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 59Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

VOCI DI CAPITOLATO

Solaio esistente con controsoffitto su telaio metallico in aderenzaL’isolamento acustico dei rumori di calpestio dei solai esistenti che insistono sull’unità abitativa verrà realizzato con un controsoffitto di … cm di spessore in gesso rivestito che delimita una intercapedine riempita:

Il tamponamento del controsoffitto sarà realizzato con un doppio strato di lastre in gesso rivestito con interposto uno strato smorzante avvitato su profili metallici di una orditura adiacente al soffitto ma da esso isolata con una guarnizione adesiva in polimero espanso.

Solaio esistente con controsoffitto su telaio metallico sospesoL’isolamento acustico dei rumori di calpestio dei solai esistenti che insistono sull’unità abitativa verrà realizzato con un controsoffitto ribassato per … cm in gesso rivestito che delimita una intercapedine con doppio isolamento costituito da:

Il primo strato di … cm di spessore verrà incollato o fissato meccanicamente al soffitto mentre il secondo strato di … cm di spessore verrà steso sulle lastre in gesso rivestito che costituiscono il tamponamento del controsoffitto. Questo sarà realizzato con un doppio strato di lastre in gesso rivestito con interposto uno strato smorzante che sarà avvitato sui profili di una orditura metallica appesa ad appositi agganci di sospensione per l’isolamento acustico.

A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verrà posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sarà eseguita con uno stucco tipo STUCCOJONT.

• con un isolante termoacustico semirigido in rotoli a base di fibra di vetro accoppiato ad un velo di vetro di resistività al flusso d’aria r = 6÷8 KPa s/m2 e di spessore s=… cm tipo SILENTGLASS.

Oppure in alternativa:

• con un isolante in pannelli a base di fibra di poliestere termole-gata esente da collanti ed atossica, dotata di una rigidità dina-mica apparente superiore a 30 MN/m3 e densità di 33 Kg/m3 di spessore s=… cm, tipo ECOSILENT.

• un isolante termoacustico semirigido in rotoli a base di fibra di vetro accoppiato ad un velo di vetro di resistività al flusso d’aria r=6÷8 KPa s/m2 tipo SILENTGLASS.

Oppure in alternativa:

• un isolante in pannelli a base di fibra di poliestere termolegata esente da collanti ed atossica, dotata di una rigidità dinamica apparente superiore a 30 MN/m3 e densità di 33 Kg/m3 tipo ECOSILENT.

• Il tamponamento sarà costituito da una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente a base di piombo polimero ad alta den-sità ed elevatissima frequenza critica di spessore s=15 mm tipo EP GIPS seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito di spessore >12mm.

ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI

• Il tamponamento sarà costituito da una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente a base di piombo polimero ad alta den-sità ed elevatissima frequenza critica di spessore s=15 mm tipo EP GIPS seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito di spessore >12mm.

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60 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

CAMPAGNA DI MISURE INDEXISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA “IEN G. FERRARIS” - TORINO

Forato25x25x12

PARETE SEMPLICE DA 12

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 15 cm• Peso 153 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 44,9 dB

CERTIFICAZIONE

Certificazione “IEN G. Ferraris”n. 35561/04

Forato25x25x12

CartongessoSpessore: 13 mm

ECOPOLIPIOMBO DUO5 kg/m2

Spessore: 9 mm

Fasciadesolidarizzante

CollaSpessore: circa 8 mm

CONTROPARETE SOTTILE IN CARTONGESSO INCOLLATA

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 18 cm• Peso 167 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 51,9 dB

CERTIFICAZIONE

Certificazione “IEN G. Ferraris”n. 35561/08

Forato25x25x12

Forato25x25x8

ECOPOLIPIOMBO5 kg/m2

Spessore: 4 mm

FONOSTRIP

ECOSILENTSpessore: 40 mm

DOPPIO MURO ISOLATO 12÷8

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 29 cm• Peso 260 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 52,3 dB

Alternativa: ECOSILENT+ECOPOLIPIOMBO = ECOSILENT EP

CERTIFICAZIONE

Certificazione “IEN G. Ferraris”n. 35561/09

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CAM

PAGN

A DI

MIS

URE

CAMPAGNA DI MISURA INDEX

61Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Forato25x25x12

CartongessoSpessore: 13 mm

Fibra minerale

ECOPOLIPIOMBO5 kg/m2

Spessore: 9 mm

Telaio metallicoSpessore: 49 mm

CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 26 cm• Peso 180 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 61,1 dB

Alternativa: ECOPOLIPIOMBO+Cartongesso = EP GIPS

CERTIFICAZIONE

Certificazione “IEN G. Ferraris”n. 35561/05

Forato25x25x12

CartongessoSpessore: 13 mm

ECOSILENTSpessore: 40 mm

ECOPOLIPIOMBO5 kg/m2

Spessore: 4 mm

Fasciadesolidarizzante

Telaio metallicoSpessore: 49 mm

CONTROPARETE ADDOSSATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 23 cm• Peso 178 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 61,3 dB

Alternativa: ECOPOLIPIOMBO+Cartongesso = EP GIPS

CERTIFICAZIONE

Certificazione “IEN G. Ferraris”n. 35561/07

CartongessoSpessore: 13 mm

CartongessoSpessore: 13 mm

Fibra MineraleSpessore: 60 mm

ECOPOLIPIOMBOSpessore: 4 mm

ECOPOLIPIOMBOSpessore: 4 mm

Telaio metallicoSpessore: 75 mm

PARETE IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 13,5 cm• Peso 54 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 59,2 dB

Alternativa: ECOPOLIPIOMBO+Cartongesso = EP GIPS

CERTIFICAZIONE

Certificazione “IEN G. Ferraris”n. 35561/03

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62 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 63Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

06. INTOPLANspessore: cm 1,5

03. Laterizio alveolato (F/A=45%)8x50x24,5

02. FONOSTRIPlarghezza: cm 30 04. SILENTROCK EP

spessore: cm 6,0

01. FONOPLAST

05. Laterizio alveolato (F/A=45%)8x50x24,5

06. INTOPLANspessore: cm 1,5

DOPPIA PARETE DA 8

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 25 cm• Peso 245 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 55,0 dB

CERTIFICAZIONE

Certificazione “ITC-CNR”n. 4165RP06

06. INTOPLANspessore: cm 1,5

03. Laterizio alveolato (F/A=45%)8x50x24,5

02. FONOSTRIPlarghezza: cm 30 04. ECOSILENT EP

spessore: cm 5,0(intercapedine: cm 6,0)

01. FONOPLAST

05. Laterizio alveolato (F/A=45%)8x50x24,5

06. INTOPLANspessore: cm 1,5

DOPPIA PARETE DA 8

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 25 cm• Peso 243 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 56,0 dB

CERTIFICAZIONE

Certificazione “ITC-CNR”n. 4166RP06

06. INTOPLANspessore: cm 1,5

03. Laterizio alveolato (F/A=45%)12x50x24,5

02. FONOSTRIPlarghezza: cm 30 04. SILENTROCK EP

spessore: cm 5,0

01. FONOPLAST

05. Laterizio alveolato (F/A=45%)8x50x24,5

06. INTOPLANspessore: cm 1,5

DOPPIA PARETE DA 12÷8

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 28 cm• Peso 288 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 57,0 dB

CERTIFICAZIONE

Certificazione “ITC-CNR”n. 4167RP06

CAMPAGNA DI MISURE INDEXISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA “ITC-CNR” - MILANO

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62 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 63Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

04. INTOPLANspessore: cm 1,5

03. Laterizio alveolato (F/A=45%)25x50x19

02. FONOSTRIPlarghezza: cm 30

07. SILENTROCKspessore: cm 5,0

01. FONOPLAST

05. Fascia perimetraleper massetti

09. Cartongessospessore: cm 1,3

04. INTOPLANspessore: cm 1,5 06. Telaio metallico

spessore: cm 4,9

08. EP GIPSspessore: cm 1,65

CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO SU BLOCCO DA 25

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 37 cm• Peso 228 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 69,0 dB

CERTIFICAZIONE

Certificazione “ITC-CNR”n. 4213RP06

04. INTOPLANspessore: cm 1,5

03. Laterizio alveolato (F/A=45%)25x50x19

02. FONOSTRIPlarghezza: cm 30

07. ECOSILENTspessore: cm 5,0

01. FONOPLAST

05. Fascia perimetraleper massetti

09. Cartongessospessore: cm 1,3

04. INTOPLANspessore: cm 1,5 06. Telaio metallico

spessore: cm 4,9

08. EP GIPSspessore: cm 1,65

CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO SU BLOCCO DA 25

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 37 cm• Peso 228 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 68,0 dB

CERTIFICAZIONE

Certificazione “ITC-CNR”n. 4214RP06

01. FONOPLAST

04. INTOPLANspessore: cm 1,5

03. Laterizio alveolato (F/A=45%)25x50x19

02. FONOSTRIPlarghezza: cm 30

04. INTOPLANspessore: cm 1,5

PARETE SEMPLICE DA 25

CARATTERISTICHE DELLA PARETE• Spessore totale 28 cm• Peso 202 kg/m2

POTERE FONOISOLANTERw = 53,0 dB

CERTIFICAZIONE

Certificazione “ITC-CNR”n. 4215RP06

CAMPAGNA DI MISURA INDEX

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64 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

CAMPAGNA DI MISURE ANDIL

1 4 Tramezza 8×25×25, 10 fori, F/A=60% 11 136 42,5 fori orizzontali, con intonaco, ultimata da 12 giorni 1,5+8+1,5 (nom. 105) 2 8 Blocco semipieno alveolato 25×30×19, F/A=45% 28 285 51,5 fori verticali, appena intonacata 1,5+25+1,5 3 10 Mattone pieno UNI 12×25×5,5, F/A=15% 28 477 51,0 montata di punta (2 teste) 1,5+25+1,5 4 11 Mattone pieno UNI 12×25×5,5, F/A=15% 41 682 52,5 montante a 3 teste+intonaco 1,5+38+1,5 5 12 Mattone semipieno UNI 12×25×5,5, F/A=32% 28 440 51,0 fori verticali, montato di punta (a 2 teste), con intonaco 1,5+25+1,5 6 13 Blocco semipieno alveolato 25×30×19, F/A=45% 33 330 46,5 fori verticali, montato di testa, con intonaco 1,5+30+1,5 7 15 Laterizio normale forato 12×25×25, 15 fori, F/A=60% 15 149 42,5 fori orizzontali, intonaco 1,5+12+1,5 8 18 Mattone semipieno alveolato 45×30×19, F/A=45% 15 176 40,0 montato di testa, fori verticali, con intonaco 1,5+12+1,5 (nom. 203) 9 22 Blocco semipieno alveolato 45×30×19, F/A=45% 48 428 49,0 montato di testa, fori verticali, con intonaco 1,5+45+1,5 10 23 Blocco forato alveolato 30×25×19, F/A=55% 33 285 44,5 montato di testa, fori verticali, con intonaco 1,5+30+1,5 11 24 Blocco forato in laterizio normale 30×25×16, F/A=50% 33 301 45,0 fori verticali, con intonaco 1,5+30+1,5 12 26 Foratino in laterizio normale 8×12×24, 4 fori, F/A=60% 11 96 37,0 fori orizzontali, con intonaco 1,5+8+1,5 13 27 Tramezza alveolata 8×45×22,5, F/A=45% 11 112 38,5 fori verticali, con intonaco 1,5+8+1,5 14 28 Tramezza alveolata 12×45×22,5, F/A=45% 15 164 41,5 fori verticali, con intonaco 1,5+12+1,5 15 29 Forato alveolato 30×19×22,5, F/A=60% 33 268 43,0 fori orizzontali, con intonaco 1,5+30+1,5 16 42 Forato in laterizio normale 8×24×12, 6 fori, F/A=60% 11 118 42,5 fori orizzontali, intonaco 1,5+8+1,5 17 43 Forato laterizio normale 12×25×25, 10 fori, F/A=60% 15 125 42,0 fori orizzontali, intonaco 1,5+12+1,5 18 44 Forato in laterizio normale 12×25×25, 10 fori, F/A=60% 15 129 42,5 fori orizzontali, con intonaco + lisciatura con scagliola 1,5+12+1,5 19 15/92 Forato in laterizio normale 8×30×15, 6 fori, F/A=60% 11 124 42,0 fori orizzontali, intonaco 1,5+8+1,5

Parete tipo

Certif.n.

Spessore(cm)

Densità superficiale (kg/m2)

Indice di valutazione

Rw (dB)

PARETI SEMPLICIDescrizione materiali impiegati

1 14 Forato 12×25×25, 15 fori orizzontali, F/A=60% intonaco su due lati. 28,5 287 47,5 Intercapedine aria 4 cm. Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+4+8+1,5 (nom. 205) F/A=60%, intonaco esterno 2 17 Forato 12×25×25, 15 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 30,5 268 47,5 Intercapedine aria 2 cm. Forato 12×25×25, 15 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+2+12+1,5 (nom. 225) F/A=60%, intonaco esterno 3 19 Doppio UNI 12×25×12, F/A=40%, fori verticali, intonaco su due lati. 27,0 241 48,5 Intercapedine aria 4 cm. con lana di vetro 100 kg/mc. 1,5+12+1,5+4+8+1,5 (nom. 285) Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco esterno 4 20 Doppio UNI 12×25×12, F/A=40%, fori verticali, intonaco su due lati. 27,0 257 48,0 Intercapedine aria 4 cm. Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+4+8+1,5 (nom. 281) F/A=60%, intonaco esterno 5 21 Semipieno alveolato 25×30×19, F/A=45%, fori verticali, intonaco su 41,5 302 49,0 due lati. Intercapedine aria 4 cm. con lana di vetro 100 kg/mc. 1,5+25+1,5+4+8+1,5 Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco esterno 6 25 Blocco svizzero 25×18×13, F/A=55%, fori verticali intonaco su due lati. 41,5 360 52,0 Intercapedine aria 4 cm con lana di vetro 100 kg/mc. 1,5+25+1,5+4+8+1,5 Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco esterno 7 10/92 Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 25,5 198 47,0 Intercapedine aria 5 cm. Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, 1,5+8+1,5+5+8+1,5 F/A=60%, intonaco esterno 8 11/92 Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 25,5 222 49,5 Intercapedine 5 cm con argilla espansa fusa. 1,5+8+1,5+5+8+1,5 Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco esterno 9 12/92 Tramezza 12×25×25, 15 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 28,5 241 47,5 Intercapedine aria 4 cm Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+4+8+1,5 F/A=60%, intonaco esterno 10 13/92 Forato 12×25×25, 15 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 28,5 260 50,0 Intercapedine aria 4 cm con argilla espansa sfusa. 1,5+12+1,5+4+8+1,5 Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco eterno 12 14/92 Tramezza 12×25×25, 15 fori orizzontali, F/A=60% intonaco su due lati. 28,5 241 51,5 Intercapedine aria 4 cm. Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+4+8+1,5 F/A=60%, svincolata con Sylomer, intonaco eterno 11 16/92 Tramezza 12×25×25, 15 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 28,5 244 48,0 Intercapedine aria 4 cm, vermiculite tipo M. 1,5+12+1,5+4+8+1,5 Tramezza 8×25×25, 10 fori orizzontali

Parete tipo

Certif.n.

Spessore(cm)

Densità superficiale (kg/m2)

Indice di valutazione

Rw (dB)

PARETI DOPPIEDescrizione materiali impiegati

ANDIL ASSOLATERIZI è l’associazione italiana dei produttori di elementi in laterizio destinati prevalentemente all’edilizia residenziale.Qui di seguito sono riportati i risultati di più campagne di misure di laboratorio del potere fonoisolante Rw di pareti semplici, doppie e solai in laterizio condotte dall’ANDIL sulle tipologie più diffuse in Italia.

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CAMPAGNA DI MISURA ANDIL

65Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

1 30 Travetti a traliccio, interasse 50, 21,5 270 49,0 laterizio tipo A 16+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16+4,0 2 31 Travetti a traliccio, interasse 50, 25,5 340 50,0 laterizio tipo A 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0 3 32 Travetti in cls precompresso, interasse 50, 21,5 269 48,5 laterizio tipo A 16+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16+4,0 4 33 Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5 284 47,5 laterizio tipo A 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0 5 34 Travetti in cls precompresso, interasse 50, 22,0 273 47,5 laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16,5+4,0 6 35 Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5 362 50,0 laterizio tipo B 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0 7 36 Solai a pannelli ad armatura lenta, 22,0 321 48,5 laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco all’intradosso 1,5+16,5+4,0 8 37 Solai a panellli ad armatura lenta, 25,5 369 52,5 laterizio tipo B 20+4, con intonaco all’intradosso 1,5+20+4,0 11 38 Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0 261 50,5 e polistirolo 4,0+16+4,0 12 39 Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5 296 53,5 e polistirolo 4,0+20,5+4,0 9 40 Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0 419 51,5 laterizio tipo B 4,0+4,0+12+4,0 10 41 Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5 458 53,5 laterizio tipo B 4,0+4,0+16,5+4,0

Parete tipo

Certif.n.

Spessore(cm)

Densità superficiale (kg/m2)

Indice di valutazione

Rw (dB)

SOLAIDescrizione materiali impiegati

A03 Monostrato 21,0 Rw = 54

360 C = -1

Ctr = -4

A04 Monostrato 28,0 Rw = 52

300 C = -1 Ctr = -3

Parete realizzata con blocchi ad incastro, alleggeriti in pasta, a 3 fori verticali (18×50×20 cm) con fori riempiti di malta, intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)

Parete realizzata con blocchi ad “H”, alleggeriti in pasta, (25×30×19 cm), intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)

A05 Monostrato 28,0 Rw = 53

340 C = -1 Ctr = -4

Parete realizzata con blocchi ad “H”, alleggeriti in pasta, con fori riempiti di malta (25×30×19 cm),intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)

A06 Monostrato 33,0 Rw = 56

390 C = 0 Ctr = -3

Parete realizzata con blocchi ad “H”, alleggeriti in pasta, con fori riempiti di malta (30×25×17 cm), intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)

A07 Monostrato 38,0 Rw = 48

380 C = -1 Ctr = -2

Parete realizzata con blocchi semipieni ad incastro, alleggeriti in pasta (35×25×24,5 cm), intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)

A08 Monostrato 41,0 Rw = 49

420 C = -1 Ctr = -2

Parete realizzata con blocchi semipieni ad incastro, alleggeriti in pasta (38×25×24,5 cm), intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)

A09 Monostrato 45,0 Rw = 50

470 C = -1 Ctr = -2

Parete realizzata con blocchi ad incastro, alleggeriti in pasta, (42×25×24,5 cm), intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)

Codiceparete

Spessore (cm)Massa sup. (kg/m2)

Indice di valutazione

Rw (dB)

PARETI MONOSTRATODescrizione materiali impiegati

29,0 Rw = 50B01 Multistrato 190 C = -1 Ctr = -4

29,0 Rw = 53B02 Multistrato 300 C = 0 Ctr = -3

31,0 Rw = 53B03 Multistrato 260 C = 0 Ctr = -4

33,0 Rw = 49B04 Multistrato 250 C = -1 Ctr = -5

19,0 Rw = 46C02 Sperimentale 160 C = -1 Ctr = -5

31,0 Rw = 52C03 Sperimentale 320 C = -1 Ctr = -4

31,0 Rw = 54C04 Sperimentale 320 C = -1 Ctr = -4

Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 10 fori 8×25×25 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno; intercapedine di 10 cm con lana di roccia da 5 cm (50 kg/m3) appoggiata al tavolato; tavolato in tramezze normali a 10 fori (8×25×25 cm) ed intonaco sul lato esterno.

Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 15 fori 12×25×25 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno; intercapedine di 6 cm con lana di roccia da 5 cm (50 kg/m3); tavolato in tramezze semipiane ad incastro, alleggerite in pasta (8×50×24,5 cm) ed intonaco (1,5 cm) sul lato esterno.

Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 10 fori 8×25×25 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno; intercapedine di 12 cm; tavolato in tramezze semipiane ad incastro, alleggerite in pasta (8×50×24,5 cm) ed intonaco (1,5 cm) sul lato esterno.

Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 15 fori 12×25×25 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno; intercapedine di 6 cm con lana di roccia da 5 cm (50 kg/m3); tavolato in tramezze normali a 15 fori (12×25×25 cm) ed intonaco (1,5 cm) sul lato esterno.

Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 10 fori 8×50×25 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno; intercapedine di 2 cm con fibra di poliestere compressa (spessore originario 2,5 cm, massa 0,2 kg/m2); tavolato in tavelle a 4 fori (6×80×25 cm) ed intonaco sul lato esterno

Parete realizzata con blocchi a “T” 17×33×24,5 cm alleggeriti in pasta, con tagli verticali, montati sfalsati ed intonaco (1,5 cm) lato ester-no; intercapedine di 3 cm; tavolato in tramezze semipiene ad incastro, alleggerite in pasta (8×50×24,5 cm) ed intonaco sul lato esterno

Parete realizzata con blocchi a “T” 17×33×24,5 cm alleggeriti in pasta, montati sfalsati ed intonaco (1,5 cm) lato esterno; intercapedine di 3 cm; tavolato in tramezze semipiene ad incastro, alleggerite in pasta (8×50×24,5 cm) ed intonaco (1,5 cm) sul lato esterno

Codiceparete

Spessore (cm)Massa sup. (kg/m2)

Indice di valutazione

Rw (dB)

PARETI MULTISTRATO E SPERIMENTALIDescrizione materiali impiegati

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66 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 67Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

D.P.C.M. 5 dicembre 1997DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI

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66 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 67Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

DPCM

5 D

ICEM

BRE

1997

D.P.C.M. 5 dicembre 1997

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68 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 69Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

D.P.C.M. 5 dicembre 1997

Page 69: GUIDA ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO DEI FABBRICATI · GUIDA ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO DEI FABBRICATI EDIZIONE 2007 Construction Systems and Products 2a LINEA 5a DIVISIONE 2a LINEA 2a

68 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 69Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

FONOSTOP DUOIsolante acustico dei rumori di calpestio bistrato costituito da una lamina fonoimpedente rivestita con un velo di fibre polipropileniche accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere fonoresiliente per l’isolamento acustico dei solai con pavimento galleggiante

LA GAMMA PRODOTTI INDEX

FONOSTOP TRIOIsolante acustico dei rumori di calpestio tristrato costituito da una lamina fonoimpedente accoppiata su entrambe le facce ad un tessuto non tessuto di poliestere fonoresiliente per l’isolamento acustico dei solai con pavimento galleggiante

ECOPOLIPIOMBO Lamina fonoimpedente a base di piombo polimero ad alta densità ed elevatissima frequenza critica per l’intonacatura acustica stagna dell’intercapedine di pareti in muratura e il miglioramento acustico delle pareti di cartongesso con entrambe le facce rivestite con finitura tessile in polipropilene

SILENTROCKPannello isolante in lana di roccia autoportante per l’isolamento termoacustico delle intercapedini delle pareti doppie tradizionali e delle pareti e contropareti in gesso rivestito su telaio metallico

SILENTROCK EPPannello isolante autoportante in busta di polietilene a base di lana di roccia preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densità, all’aria e al vapore impermeabile per l’isolamento termoacustico delle intercapedini delle pareti doppie tradizionali e delle pareti e contropareti in gesso rivestito su telaio metallico

ECOSILENT EPPannello isolante autoportante in busta di polietilene a base di poliestere atossica termolegata esente da collanti preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densità, all’aria e al vapore impermeabile per l’isolamento termoacustico delle pareti doppie tradizionali e delle pareti e contropareti su telaio metallico in gesso rivestito

LA G

AMM

A PR

ODOT

TICA

RATT

ERIS

TICHE

TEC

NICH

ECE

RTIFI

CAZI

ONI

FONOLEGNOIsolante acustico dei rumori di calpestio bistrato costituito da una lamina fonoresiliente accoppiata ad un tessuto non tessuto di polipropilene ad alta densità per l’isolamento acustico delle pavimentazioni in legno flottanti ad incastro

FONOBARRIERStrato multifunzionale di isolamento acustico ai rumori di calpestio, di separazione e protezione ad alta resistenza meccanica

ISOLSTRATO DUOStrato multifunzionale di separazione per l’isolamento acustico dei rumori di calpestio e per la protezione dei manti impermeabili delle terrazze pedonabili sotto massetto galleggiante a base di tessuto non tessuto ad alta densità ad agugliatura elastica accoppiato ad un fi lm di polietilene

ECOPOLIPIOMBO DUOLamina fonoimpedente a base di piombo polimero ad alta densità ed elevatissima frequenza critica per l’intonacatura acustica stagna dell’intercapedine di pareti in muratura e il miglioramento acustico delle pareti di cartongesso con una faccia accoppiata ad un feltro spesso in tessuto non tessuto di poliestere e l’altra rivestita con una finitura tessile in polipropilene

ECOPOLIPIOMBO AUTOADESIVOLamina fonoimpedente a base di piombo polimero ad alta densità ed elevatissima frequenza critica per l’intonacatura acustica stagna dell’intercapedine di pareti in muratura, il miglioramento acustico delle pareti di cartongesso e il rivestimento antivibrante di lamiere metalliche, con la faccia autoadesiva protetta da un film siliconato e l’altra rivestita con una finitura tessile in polipropilene

ECOSILENTIsolante termoacustico in pannelli, a base di fibra di poliestere termolegata, esente da collanti, atossico, per il riempimento e la riduzione della risonanza nell’intercapedine di pareti doppie in muratura o di contropareti e controsoffitti in gesso rivestito su telaio metallico

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70 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 71Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

SILENTGLASSIsolante termoacustico semirigido in rotoli a base di fibre di vetro per il riempimento e la riduzione della risonanza nell’intercapedine di pareti doppie in muratura o di contropareti e controsoffitti in gesso rivestito

FONOPLASTMalta cementizia bicomponente elastica, vibrosmorzante ad elevata adesione per la desolidarizzazione delle pareti.

FONOPLAST

FONOPLAST

PartitaLot

kg e

• CAMPI D’IMPIEGO.WATERBASE PRIMER è impiegato per la bonifica delle lastre di cemento amianto, come

mano di fondo, prima degli interventi di demolizione o di sopracopertura. WATERBASE

PRIMER, penetrando in profondità nell’impasto di cemento amianto, consente di fissare

e di legare le fibre di amianto superficiale, non ben coesionate, evitando così la loro

dispersione nell’ambiente, tutelando i lavoratori addetti alla bonifica della copertura.

• MODALITÁ D’IMPIEGO.Applicare WATERBASE PRIMER, tal quale, con pompe Airless a bassa pressione, la

superficie nono necessariamente deve essere pulita.• CONSUMO.Circa 0,250 kg/m2 per mano. Mani consigliate: due mani.• AVVERTENZE.- Applicare WATERBASE PRIMER solo a temperature superiori a +5°C.

- Il prodotto teme il gelo.- Mescolare prima dell’uso.• NORME DI SICUREZZA- Non respirare i vapori aerosoli.- Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi.- Non gettare i residui nelle fognature.- In caso di ventilazione insufficiente usare un apparecchio respiratorio adatto.

• CAMPI D’IMPIEGO.WATERBASE PRIMER è impiegato per la bonifica delle lastre di cemento amianto, come

mano di fondo, prima degli interventi di demolizione o di sopracopertura. WATERBASE

PRIMER, penetrando in profondità nell’impasto di cemento amianto, consente di fissare

e di legare le fibre di amianto superficiale, non ben coesionate, evitando così la loro

dispersione nell’ambiente, tutelando i lavoratori addetti alla bonifica della copertura.

• MODALITÁ D’IMPIEGO.Applicare WATERBASE PRIMER, tal quale, con pompe Airless a bassa pressione, la

superficie nono necessariamente deve essere pulita.• CONSUMO.Circa 0,250 kg/m2 per mano. Mani consigliate: due mani.• AVVERTENZE.- Applicare WATERBASE PRIMER solo a temperature superiori a +5°C.

- Il prodotto teme il gelo.- Mescolare prima dell’uso.• NORME DI SICUREZZA- Non respirare i vapori aerosoli.- Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi.- Non gettare i residui nelle fognature.- In caso di ventilazione insufficiente usare un apparecchio respiratorio adatto.

PRIMER PENETRANTE, CONSOLIDANTE E INCAPSULANTEPER LASTRE DI CEMENTO AMIANTO

GB

PRIMER PENETRANTE, CONSOLIDANTE E INCAPSULANTEPER LASTRE DI CEMENTO AMIANTO

I

USO PROFESSIONALE • FOR PROFESSIONALE USE ONLY

I

GB

37060 Castel d’Azzano - Verona - ITALY

STOCCAGGIO:TEME IL GELO

KEEP AWAYFROM FROST

TEMPERATURA MIN.DI APPLICAZIONE

+ 5°C

MINIMUM TEMPERATUREFOR APPLICATION

MONOCOMPONENTE

AONE-COMPONENT

VEICOLO ACQUA

H O2

WATER BASED

MESCOLAREMECCANICAMENTE

TO BE MECHANICALLYMIXED

APPLICARE ASPRUZZO

SPRAYAPPLICATION

APPLICARE CONPENNELLO

TO BE APPLIEDBY BRUSH

APPLICARE CONRULLO

TO BE APPLIEDBY ROLLER

UTILIZZARE DISPOSITIVIDI PROTEZIONE INDIVIDUALI

D.P.I.

USE SUITABLEPROTECTION

FONOCOLLAdesivo all’acqua per incollaggio di ECOPOLIPIOMBO su pannelli in cartongesso o legno

EP GIPSLastra in gesso rivestito per pareti e controsoffitti fonoisolanti di grado superiore preaccoppiata alla lamina fonoimpedente ecopolipiombo a base di piombopolimero ad alta densità ed elevatissima frequenza critica

SILENTGIPSLastra in cartongesso preaccoppiata a lana di vetro per le contropareti di isolamento termoacustiche di pareti divisorie interne

FONOSTRIPStriscia elastomerica fonosmorzante rivestita da entrambi i lati con un velo di fibre polipropileniche di 4 mm di spessore che, posta sotto le pareti divisorie, impedisce la trasmissione di urti e vibrazioni al solaio

FONOCELLStriscia desolidarizzante presagomata di forma angolare in polietilene espanso autoadesiva di raccordo con l’isolamento al calpestio orizzontale per per l’isolamento perimetrale del massetto galleggiante dalle murature che evita i punti acustici dovuti a punti di contatto del massetto

GIPSCOLLGesso adesivo speciale per il controplaccaggio di pareti con lastre SILENTGIPS

G I P S C O L LSTUCCOJOINTStucco per la finitura dei giunti tra lastre SILENTGIPS

STUCCOJOINT

SIGILTAPENastro superadesivo telato per la sigillatura delle sovrapposizioni e delle linee di accostamento di FONOSTOP DUO, FONOCELL, ISOLSTRATO DUO, FONOLEGNO.

LA GAMMA PRODOTTI INDEX

NASTROGIPSNastro per la sigillatura di lastre SILENTGIPS

Per ulteriori informazioni consultare le relative schede tecniche.

SILENTGIPS/ALULastra in gessorivestito preaccoppiata a lana di vetro con barriera al vapore in lamina di alluminio per le contropareti di isolamento termoacustico di pareti perimetrali esterne

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70 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 71Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

CARATTERISTICHE TECNICHE DEI PRODOTTI

Spessore dei componenti primadell’accoppiamento • lamina fonoimpedente 1,5 mm ca. 1,5 mm ca. • tessuto non tessuto 6,5 mm ca. 10,5 mm ca.Dimensione rotoli 1,05×10,0 m 1,05×8,0 mLarghezza • lamina fonoresiliente 1,05 m 1,05 m • tessuto non tessuto 1,00 m 1,00 m • cimosa 0,05 m 0,05 m (doppia contrapposta)Massa areica 1,6 kg/m2 2,2 kg/m2

Impermeabilità all’acqua Impermeabile –Coefficiete diffusione al vaporeacqueo (lamina fonoresiliente) µ 100.000 µ 100.000Conducibilità termica λ • lamina fonoresiliente 0,170 W/mK – • tessuto non tessuto 0,045 W/mK –Isolamento acustico del rumore di calpestio (ISO 717/82, UNI 8270/7)Indice valutazione ISO a 500 Hz, solaio nudo (spess. 240 mm) I:74.0 dB –Indice valutazione ISO a 500 Hz, solaio con “pavimento galleggiante” Ii:40.5 dB –Miglioramento come differenza fra gli indici (6) ΔIr:33.5 dB –Rigidità dinamica (certificazione ITC conforme UNI EN 29052 p. 1°)carico 200 kg/m2 Rigidità dinamica apparente Rigidità dinamica Rigidità dinamica apparente Rigidità dinamica • FONOSTOP DUO monostrato s’t = 4 MN/m3 s’ = 21 MN/m3 (1) • FONOSTOP DUO doppio strato (4) s’t = 2 MN/m3 s’ = 11 MN/m3 (2) • FONOSTOP TRIO+FONOSTOP DUO s’t = 2 MN/m3 s’ = 9 MN/m3 (3)Prove di compressione sotto carico costante 200 kg/m2 (EN 1606) Riduzione dello spessore Riduzione dello spessore • FONOSTOP DUO monostrato ≤1 mm • FONOSTOP DUO doppio strato (4) ≤1 mm • FONOSTOP TRIO+FONOSTOP DUO – ≤1 mmComprimibilità (EN 12431:2000 - Determinazione dello spessore)• FONOSTOP DUO monostrato ≤2 mm –• FONOSTOP DUO doppio strato (4) ≤3 mm –Classe di reazione al fuoco Classe 1 (5) –Certificazioni

FONOSTOP DUO FONOSTOP TRIOCARATTERISTICHE TECNICHE

(1) Certificato ITC-CNR n. 3402/RP/01. (2) Certificato ITC-CNR n. 3403/RP/01. (3) Certificato ITC-CNR n. 3404/RP/01.(4) FONOSTOP DUO posato in doppio strato con faccie bianche contrapposte. (5) Omologazione del Ministero dell’Interno n. VR2172B41C100002.(6) Certificato CSI n. ME06/060/98.AVVERTENZA: solo i valori di rigidità dinamica s’ segnati in rosso sono i valori utili per il calcolo previsionale conforme norma EN 12354-2.

AVVERTENZA: solo i valori di rigidità dinamica s’ segnati in rosso sono i valori utili per il calcolo previsionale conforme norma EN 12354-2.La rigidità dinamica è stata calcolata nel laboratorio di Acustica applicata della INDEX S.p.A. dopo la misura della permeabilità all’aria.

Spessore totale 4,0 mm ca.Dimensioni pannelli 1,00×15,00 mMassa areica 1,0 kg/m2 ca.Rigidità dinamica Rigidità dinamica apparente Rigidità dinamica • FONOBARRIER monostrato s’t = 20 MN/m3 s’ = 44 MN/m3

Resistenza a trazione (UNI-EN 12311-1) • carico massimo 500/500 N/50 mm • allungamento a rottura 50/100%Impermeabilità all’acqua (UNI-EN 13111) Supera la provaCoefficiente di diffusione al vapore acqueo µ = 8.000Coefficiente di conducibilità termica λ = 0,045 W/mK

FONOBARRIER

CARATTERISTICHE TECNICHE

Istituto Giordano

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72 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 73Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

SCHEDE TECNICHE DEI PRODOTTI

Spessore totale 4,0 mm ca.Massa areica 0,25 kg/m2

Dimensioni rotolo 1,20×50 mLarghezza foglio di polietilene 130 cmLarghezza tessuto non tessuto 120 cmResistenza a trazione • carico a rottura L/T 550/350 N/50 mm • allungamento a rottura L/T 100/200%

ISOLSTRATO DUO

CARATTERISTICHE TECNICHE

Massa areica 5 kg/m2 4 kg/m2 5 kg/m2 5 kg/m2

Dimensioni rotoli 0,60×8,50 m 0,60×11,50 m 0,60×11,50 m 1,00×8,50 m 1,20×8,50 m 1,20×8,50 mSpessore • totale 9 mm 3 mm 4 mm 4 mm • lamina fonoresiliente 4 mm 3 mm 4 mm 4 mm • tessuto non tessuto 5 mm – – –Calore specifico 1,70 KJ/Kg 1,70 KJ/Kg 1,70 KJ/Kg 1,70 KJ/KgCoefficiente di diffusionedel vapore acqueo µ = 100.000 µ = 100.000 µ = 100.000 µ = 100.000Conducibilità termica λ • lamina fonoimpedente 0,170 W/mK 0,170 W/mK 0,170 W/mK 0,170 W/mK • tessuto non tessuto 0,045 W/mK – – –Frequenza critica del compostopiombo polimero (spess. 10 mm, dens. 1.250 kg/m3) >85.000 Hz >85.000 Hz >85.000 Hz >85.000 HzRigidità dinamica (UNI EN 29052/1) s’ = 21 MN/m3 – – –Potere fonoisolante 27 dB 24 dB 27 dB 27 dBClasse di reazione al fuoco (UNI 9177) Classe 1 (1) Classe 1 (2) Classe 1 (2) –Certificazioni

ECOPOLIPIOMBO DUO ECOPOLIPIOMBO ECOPOLIPIOMBO AUTOADESIVO

CARATTERISTICHE TECNICHE

(1) Certificato Istituto Giordano n. 171105/RF3601. Omologazione del Ministero dell’Interno n. VR2172B10D100003.(2) Certificato Istituto Giordano n. 171105/RF3602. Omologazione del Ministero dell’Interno n. VR2172B10D100003.

Massa areica 2,0 kg/m2

Dimensioni rotolo 1,00×10 mSpessore totale 5,0 mm ca.Larghezza lamina fonoresiliente 100 cmLarghezza tessuto non tessuto 100 cmCoefficiente diffusione al vaporeacqueo (lamina fonoresiliente) 100.000 µImpermeabilità (1 m di colonna d’acqua) impermeabileCoefficiente di conducibilità termica • lamina fonoresiliente λ 0,170 W/m°K • tessuto non tessuto λ 0,045 W/m°KSchiacciamento sotto carico costante (2 KPa×122 giorni) (EN 1606) 0,2 mmResistenza alla compressione • schiacciamento 1 mm 5,87 kPa • schiacciamento 2 mm 62,40 kPa

FONOLEGNOCARATTERISTICHE TECNICHE

Istituto Giordano Istituto Giordano

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72 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 73Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Spessore totale 40 mm 50 mm 60 mmDimensione pannelli 0,60×1,20 m 0,60×1,20 m 0,60×1,20 mDensità 70 kg/m2 70 kg/m2 70 kg/m2

Resistività al flusso d’aria r 32 KPa s/m2 32 KPa s/m2 32 KPa s/m2

Calore specifico 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg KConducibilità termica λ 0,034 W/mK 0,034 W/mK 0,034 W/mKResistenza termica 1,15 mq K/W 1,45 mq K/W 1,75 mq K/WClasse di reazione al fuoco Euroclasse 1 Euroclasse 1 Euroclasse 1

Codice di designazioneCE per l’isolamento termico(EN 13162) MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1 MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1 MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1

Certificazioni

SILENTROCK

CARATTERISTICHE TECNICHE

Marcatura

Norma di riferimento EN13162

SCHEDE TECNICHE DEI PRODOTTI

Spessore totale 40 mm 50 mm 60 mmDimensione pannelli 0,60×1,20 m 0,60×1,20 m 0,60×1,20 mDensità lana di roccia 70 kg/m2 70 kg/m2 70 kg/m2

Massa areica lamina fonoimpedente 5 kg/m2 5 kg/m2 5 kg/m2

Resistività al flusso d’aria r 32 KPa s/m2 32 KPa s/m2 32 KPa s/m2

Calore specifico • lana di roccia 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K • lamina fonoimpedente 1,700 KJ/kg K 1,700 KJ/kg K 1,700 KJ/kg KCoefficiete diffusione al vaporeacqueo (lamina fonoresiliente) µ 100.000 µ 100.000 µ 100.000Conducibilità termica λ • lana di roccia 0,034 W/mK 0,034 W/mK 0,034 W/mK • lamina fonoimpedente 0,170 W/mK 0,170 W/mK 0,170 W/mKResistenza termica 1,15 mq K/W 1,45 mq K/W 1,75 mq K/WClasse di reazione al fuoco Euroclasse B-s1,d0 Euroclasse B-s1,d0 Euroclasse B-s1,d0

Codice di designazioneCE per l’isolamento termico(EN 13162) MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1 MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1 MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1

Certificazioni

SILENTROCK EP

CARATTERISTICHE TECNICHE

Marcatura

Norma di riferimento EN13162

Spessore totale 40 mmDimensione pannello 0,60×1,20 mDensità 33 kg/m2

Diametro delle fibre 17,9÷28 µmRigidità dinamica apparente s’t ≤ 30 MN/m3

Calore specifico 0,240 KJ/kg KIntervallo di temperatura di utilizzo –40°C ÷ +110°CConducibilità termica λ 0,0363 K/WPotere calorifico inferiore 21.600 KJ/KgClasse di reazione al fuoco Classe 1 (non gocciola)Certificazioni

ECOSILENT

CARATTERISTICHE TECNICHE

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74 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 75Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Spessore totale 16,5 mmDimensioni pannelli 1,20×2,50 mMassa areica lamina fonoimpedente 15 kg/m2

Calore specifico • lastra di cartongesso 0,837 KJ/kg K • lamina fonoimpedente 1,674 KJ/kg KCoefficiente di diffusione al vapore acqueo (lamina fonoimpedente) µ = 100.000Classe di reazione al fuoco Classe 1Certificazioni

EP GIPSCARATTERISTICHE TECNICHE

Spessore totale 40 mm 50 mmDimensione pannelli 0,60×1,20 m 0,60×1,20 mDensità lana di poliestere 25 kg/m2 25 kg/m2

Massa areica lamina fonoimpedente 5 kg/m2 5 kg/m2

Resistività al flusso d’aria r 22 KPa s/m2 22 KPa s/m2

Calore specifico • lana di poliestere 0,240 KJ/kg K 0,240 KJ/kg K • lamina fonoimpedente 1,700 KJ/kg K 1,700 KJ/kg KCoefficiete diffusione al vaporeacqueo (lamina fonoresiliente) µ 100.000 µ 100.000Conducibilità termica λ • lana di poliestere 0,037 W/mK 0,037 W/mK • lamina fonoimpedente 0,170 W/mK 0,170 W/mKResistenza termica 1,08 mq K/W 1,35 mq K/WClasse di reazione al fuoco Classe 1 Classe 1Certificazioni

ECOSILENT EP

CARATTERISTICHE TECNICHE

Spessore totale 45 mm 75 mmDimensione rotoli 0,60×20 m 0,60×20 mDensità 13 kg/m2±10% 11,5 kg/m2±10%Resistività al flusso d’aria r 6÷8 KPa s/m2 6÷8 KPa s/m2

Calore specifico 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg KConducibilità termica λ 0,034 W/mK 0,034 W/mKClasse di reazione al fuoco (PV CSTB) Classe M0 Classe M0

SILENTGLASSCARATTERISTICHE TECNICHE

SCHEDE TECNICHE DEI PRODOTTI

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74 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 75Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Spessore totale 29,5 mm 39,5 mm 29,5 mm 39,5 mm 49,5 mmDimensioni pannelli 1,20×3,00 m 1,20×3,00 m 1,20×3,00 m 1,20×3,00 m 1,20×3,00 mSpessore • lana di vetro 20,0 mm 30,0 mm 20,0 mm 30,0 mm 40,0 mm • lastra di cartongesso 9,5 mm 9,5 mm 9,5 mm 9,5 mm 9,5 mm • lamina di alluminio 15 µ 15 µ – – –Densità lana di vetro 85 kg/m3 85 kg/m3 85 kg/m3 85 kg/m3 85 kg/m3

Calore specifico • lastra di cartongesso 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K • lana di vetro 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg KCoefficiete diffusione al vaporeacqueo • lastra di cartongesso µ = 8,4 µ = 8,4 µ = 8,4 µ = 8,4 µ = 8,4 • lana di vetro µ = 1,3 µ = 1,3 µ = 1,3 µ = 1,3 µ = 1,3 • lamina di alluminio µ = 600.000 µ = 600.000 – – –Resistenza termica lana di vetro 0,571 m2 K/W 0,834 m2 K/W 0,571 m2 K/W 0,834 m2 K/W 1,097 m2 K/W

SILENTGIPS/ALU SILENTGIPSCARATTERISTICHE TECNICHE

Spessore 4,0 mm 4,0 mm 4,0 mm 4,0 mmDimensioni rotolo 0,14×10 m 0,20×10 m 0,25×10 m 0,30×10 mLarghezza lamina fonoresiliente 14 cm 20 cm 25 cm 30 cmImpermeabilità all’acqua Impermeabile Impermeabile Impermeabile ImpermeabileCoefficiente diffusione al vaporeacqueo (lamina fonoresiliente) 100.000 µ 100.000 µ 100.000 µ 100.000 µCoefficiente di conducibilità termica • lamina fonoresiliente λ 0,170 W/m°K 0,170 W/m°K 0,170 W/m°K 0,170 W/m°KRigidità dinamica (certificazione ITC conforme UNI EN 29052 p. 1°) • carico 200 kg/m2 s’t = s’ = 449 MN/m3 s’t = s’ = 449 MN/m3 s’t = s’ = 449 MN/m3 s’t = s’ = 449 MN/m3

• carico 400 kg/m2 s’t = s’ = 937 MN/m3 s’t = s’ = 937 MN/m3 s’t = s’ = 937 MN/m3 s’t = s’ = 937 MN/m3

Certificazioni

FONOSTRIPCARATTERISTICHE TECNICHE

Spessore 5,0 mm ca.Dimensioni preformato a “L” 0,15×2,0 m • altezza parte verticale 10 cm • lunghezza parte orizzontale 5 cm • lunghezza 200 cm

FONOCELLCARATTERISTICHE TECNICHE

Larghezza nastro 50 mmLunghezza rotolo 25 m

SIGILTAPECARATTERISTICHE TECNICHE

SCHEDE TECNICHE DEI PRODOTTI

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76 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 77Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

SCHEDE TECNICHE DEI PRODOTTI

Componente A Componente BAspetto Polvere Liquido lattiginosoPeso specifico 1,48 kg/dm3 1,05 kg/dm3

Infiammabilità No NoStoccaggio 12 mesi 12 mesiImpasto FONOPLAST.Rapporto 25:6.Peso specifico 1,58±0,05 kg/dm3

Temperatura di applicazione +5°C÷+35°CTempo di lavorabilità 30 minutiFlessibilità a freddo –30°CAllungamento a rottura >1 N/mm2

Impermeabilità (1 m colonna d’acqua) ImpermeabileResistenza alla diffusione del vapore µ>1.500Rigidità dinamica con carico di 200 kg/m2 900 MN/m3

FONOPLASTCARATTERISTICHE TECNICHE

Aspetto liquido lattiginosoImballo Secchielli 5 kg e 10 kgPeso specifico 1,04±0,05 kg/litroResiduo secco (5 ore @ 165°C) 50%±1%Viscosità Brookfield (RVT5 - vel 20 @ 25°C) 5.000-10.000 cpsPunto di infiammabilità Non infiammabileStabilità nei vasi originali 12 mesi

FONOCOLL CARATTERISTICHE TECNICHE

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76 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati 77Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

Per ulteriori informazioni consultare le relative schede tecniche

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78 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

CERTIFICAZIONI DEI PRODOTTI PER L’ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI DA CALPESTIO

Sistema: FONOSTOP DUO + FONOSTOP DUO

Certificazione “ITC” n. 3403/RP/01. Determinazione della rigidità dinamica di FONOSTOP DUO in doppio strato UNI EN 29052 per il calcolo dell’isolamento del solaio con “pavimento galleggiante”.

FONOSTOP DUO

Certificazione “ITC” n. 3402/RP/01. Determinazione della rigidità dinamica di FONOSTOP DUO UNI EN 29052 per il calcolo dell’isolamento del solaio con “pavimento galleggiante”.

Certificazione “CSI” n. ME06/060/98dell’isolamento acustico da calpestio di FONOSTOP DUO ISO 717/82 UNI 8270/7.

Certificazione “ISTITUTO GIORDANO” n. 171472/RF3612 per la determinazione della classe di reazione al fuoco

Omologazione del “Ministero dell’Interno”n. VR2172B41C100002 per la determinazione della classe di reazione al fuoco

FONOSTRIP

Certificazione “ITC” n. 3453/RT/02. Determinazione della rigidità dinamica di FONOSTRIP per il calcolo dell’isolamento del solaio con “pavimento galleggiante”.

Sistema: FONOSTOP DUO + FONOSTOP TRIO

Certificazione “ITC” n. 3404/RP/01. Determinazione della rigidità dinamica di FONOSTOP DUO in abbinata a FONOSTOP TRIO UNI EN 29052 per il calcolo dell’isolamento del solaio con “pavimento galleggiante”.

Misure in opera

Studio 360 Politecnico di Torino Studio di Acustica Applicata

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79Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

ECOPOLIPIOMBO DUO

Certificazione “ISTITUTO GIORDANO” - n. 171105/RF3601 per la determinazione della classe di reazione al fuoco

Omologazione del “Ministero dell’Interno” - n. VR2172B10D100003 per la determinazione della classe di reazione al fuoco

Certificazione “IEN G. FERRARIS”n. 35561/03 - n. 35561/08

CERTIFICAZIONI DEI PRODOTTI PER L’ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI

CERT

IFIC

AZIO

NISC

HEDE

TEC

NICH

EVO

CI D

I CAP

ITOL

ATO

ECOSILENT

Certificazione “IEN G. FERRARIS” n. 35561/07 - n. 35561/09

Certificazione “ITC-CNR” n. 4214PR06

SILENTROCK

Certificazione “ITC-CNR” n. 4213PR06

SILENTROCK EP

Certificazione “ITC-CNR” n. 4165PR06 - n. 4167PR06

ECOSILENT EP

Certificazione “ITC-CNR” n. 4166PR06

ECOPOLIPIOMBO

Certificazione “ISTITUTO GIORDANO” - n. 171105/RF3602 per la determinazione della classe di reazione al fuoco

Omologazione del “Ministero dell’Interno” - n. VR2172B10D100001 per la determinazione della classe di reazione al fuoco

Certificazione “IEN G. FERRARIS” n. 35561/05 - n. 35561/07 - n. 35561/09

EP GIPS

Certificazione “ITC-CNR” n. 4213PR06 - n. 4214RP06

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81Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

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81Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

GLOSSARIO ESSENZIALE

Decibel Unità di misura del livello sonoro

Fonoassorbimento Rapporto tra l’energia acustica assorbita da una superficie e quella incidente

Fonoisolamento Rapporto tra l’energia acustica incidente e quella trasmessa

Isolamento acustico Proprietà di uno strumento d’impedire l’arrivo del suono in un ambiente ricevente

Frequenza di risonanza Esprime l’oscillazione propria di un sistema

Coincidenza Quando le onde sonore hanno la medesima lunghezza di quelle di un pannello isolante

Rumore di fondo Livello sonoro presente in assenza del rumore generato dalla sorgente che si vuole misurare

Riverberazione Tempo durante il quale un rumore permane in un ambiente chiuso dopo che si è interrotto

Fonte: Anit

GLOS

SARI

O ES

SENZ

IALE

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LA COMUNICAZIONE E LA PUBBLICITÀ INDEXC’è qualcosa nei prodotti e nei servizi Index che li rende diversi ed esclusivi... è la tecnologia e la dimensione aziendale, è la ricerca e l’impegno nel proporre soluzioni ai problemi, è il rispetto delle esigenze dei prescrittori, degli applicatori, dei rivenditori e degli utenti finali.Ecco perché Index nel corso degli anni ha sempre dato importanza alla comunicazione con pubblicità istituzionali e di prodotto sulle più autorevoli e diffuse testate del settore.Immagini che perseguono due obbiettivi: informare e ribadire.Informare dell’esistenza di prodotti, sistemi e soluzioni esclusive.Ribadire con forza la leadership Index.

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Questa pubblicazione, redatta dall’Ufficio Tecnico Index,è stata revisionata dall’ANIT (Associazione Nazionale per l’isolamento termico e acustico)

a cui la Società è aderente

I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio o rilevazioni di cantiere,non garantiscono la ripetitività dei risultati per sistemi equivalenti

Data aggiornamento: dicembre 2006

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