guida di montebelluna (treviso)

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Stampa e crea la tua guida 1 Prima di tutto imposta la stampante: scegli il formato A4 e modifica l’orientamento di stampa (da verticale a orizzontale) 2 Stampa la guida nel formato pdf Complimenti, la tua nuova guida è completa! Buon Viaggio!! 3 Piega i fogli a metà tenendo il lato stampato verso l’esterno 4 ora puoi rilegare la tua guida con delle graffette a chiusura del lato aperto www.marcadoc.it

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Guida di Montebelluna e del Montello

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Page 1: Guida di Montebelluna (Treviso)

Stampa e crea la tua guida

1

Prima di tutto imposta la stampante: scegli il formato A4 e modifica

l’orientamento di stampa (da verticale a orizzontale)

2

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Complimenti, la tua nuova guida è completa!

Buon Viaggio!!

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Piega i fogli a metà tenendo il lato

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ora puoi rilegare la tua guida con delle graffette a chiusura del lato aperto

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presenta:

Guida a…

Montebelluna e il Montello

Con il Patrocinio della

Provincia di Treviso

www.marcadoc.it

Un benvenuto ai visitatori di Montebelluna e del Montello !

Con questa piccola guida l’Associazione culturale Marcadoc pone alla

Vostra attenzione alcuni spunti che offre il territorio per renderVi più gradito il soggiorno nella Marca Trevigiana!

Buon soggiorno!

Testi e Fotografie tratti da: Provincia di Treviso, Comune di Montebelluna e Volpago del Montello, Photorevolt.com, Pro Loco Montebelluna. Altre fonti: internet.

L’Associazione Marcadoc ringrazia il Centro Guide e Servizi Turistici per il supporto nella stesura di questa Guida.

L’Associazione Marcadoc e i suoi autori fanno il possibile per fornire informazioni accurate e attendibili. Tuttavia alcuni dati quali numeri di telefono, orari di apertura, date di manifestazioni e eventi possono essere soggette a cambiamenti. Marcadoc declina ogni responsabilità per qualsiasi inconveniente derivante dall’utilizzo di questa guida. Suggerimenti da parte dei nostri Lettori saranno i benvenuti.

Per maggiori informazioni: www.marcadoc.it - [email protected]

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Montebelluna e il Montello

Montebelluna è situata a nord della Provincia di Treviso ai piedi dell'arco pedemontano.

Per alcuni Montebelluna indica monte dei Belluni, per altri il celtico 'rocca forte'. Al di là dell’etimologia, ciò che qualifica Montebelluna è senza dubbio la grande rilevanza dell'insediamento veneto-antico, situato al centro di direttrici tra Piave e Brenta. Sono molti i rinvenimenti archeologici nella zona tanto da poter affermare che Montebelluna è, allo stato degli studi, assimilabile a centri famosi quali Padova e Este. Fin dal Mille poi, Montebelluna, grazie al suo mercato esente dai dazi, divenne l'emporio più importante delle regioni pedemontane e prealpine. Il territorio si arricchì di ville e di attività artigianali e produttive. Passeggiando per le vie del centro, suscitano interesse i nomi delle piazze in cui si svolgevano il mercato dei polli, dei bovini, delle terraglie, dei grani; piazza Sedese, dove si tiene il mercato cittadino, deriva il suo nome dal grande lastricato quadrato che la caratterizza, il cui lato misura appunto sedese (sedici) metri. Il Municipio e i vicini Palazzi sono di impronta ottocentesca e sulle loro pareti gli affreschi narrano degli eroi del Risorgimento italiano. Tra gli edifici sacri, il moderno Duomo, lungo il corso principale, in stile eclettico. Nella parte absidale, presenta una fusione tra gli stili romanico e gotico. All'interno importanti sono l'altare maggiore e il Crocefisso in

__________ MiniGuida a Montebelluna e il Montello _______________ 4 legno sopra il tabernacolo. Raffinate nei colori e nelle decorazioni sono le vetrate delle navate. Custodisce arredi cinquecenteschi, dipinti del XVI e XVII secolo e un arazzo del sec. XVI. Degne di nota inoltre la chiesetta di San Vigilio, citata già in un documento del 1116 e quella di Sant’Andrea le cui origini risalgono al XIV secolo. Ma il principale luogo di culto dei montebellunesi è da sempre la chiesa di S. Maria in Colle, posta sulla collina lungo l'ascesa al colle del mercato. La continuità sacra del sito è testimoniata fin dal periodo paleoveneto. Fu costruita nel Seicento su disegno di Giorgio Massari e dedicata alla natività della Vergine.

Statua del frontale della Chiesa di Santa Maria in Colle

All'interno da vedere una bella “Pietà” del 1711, dello scultore Giuseppe Bernardi, maestro del Canova e la "Gloria del Paradiso", stupendo affresco di Francesco Salvator Fontebasso del 1760. Il Campanile eretto vicino alla Chiesa fu più volte ricostruito, venne ultimato 1898.

Museo di storia naturale e archeologia

Barchessa di Villa Biagi, sede del Museo Civico Bellona, Montebelluna

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L'itinerario di visita del museo parte dell'origine dell'universo, con la sala di astronomia, per approdare poi all'origine della vita e alle sale di zoologia. In questa sezione naturalistica un occhio di riguardo meritano le sale dedicate ai minerali e quella dei pesci che raccoglie il 90% della fauna ittica d'acqua dolce del Veneto

L'allestimento della sezione archeologica comprende essenzialmente tre nuclei di materiali (epoca preistorica, protostorica e romana) provenienti tutti da Montebelluna e paesi limitrofi.

Il Museo custodisce un preziosissimo tesoro di reperti legati ai Paleoveneti tanto da diventare il secondo Museo del Veneto per numero di reperti di quest’epoca.

Situla in bronzo con coperchio, Montebelluna - V secolo a.C.

Nel giardino, l'osservatorio astronomico permette l'osservazione della volta celeste guidata (su prenotazione).

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Museo dello Scarpone

Ospitato nella cinquecentesca villa Binetti-Zuccaredda, il museo, l’unico in Italia, e' dedicato alla storia della calzatura sportiva. Sono esposti manufatti e oggetti relativi alla produzione delle scarpe sportive dai primi del novecento ad oggi.

Museo dello Scarpone

Vicolo Zuccareda Montebelluna (TV)

Orari - da lunedì a venerdì: 9.00-12.00 / 15.00-18.00

Sabato e Domenica per comitive su appuntamento

ingresso a pagamento

A Posmon, nella barchessa di Villa Pola, un affresco del XV secolo ritrae Carlo Magno ed i suoi paladini.

In queste terre fertili, Trevigiani e Veneziani, dopo il periodo medievale, si dedicarono ad un’agricoltura fiorente; nacquero incantevoli Ville dalle architetture armoniose, luoghi di lavoro ma anche di svago. Intorno alla metà del ‘400, i veneziani costruirono il canale di irrigazione Brentella, supervisionato dal celebre Frà Giocondo, progettista anche delle Mura di Treviso. Sono da ammirare anche la Villa Loredan Van Axel (XV sec.) sorta sui resti dell'antico castello e la Colonna delle Ducali con la statua della Madonna (eretta nel 1749). Sul basamento furono poste delle lastre di marmo su cui sono incise le più importanti delibere del governo veneziano e gli stemmi dei Dogi. Le Ducali contenevano i privilegi concessi dalla Repubblica di Venezia al Mercato di Montebelluna.

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Villa Correr Pisani

Biadene di Montebelluna

A partire dalla metà del '600 Anzolo Correr, grande diplomatico e procuratore di S. Marco, fece costruire a Biadene un Palazzo Dominicale.

La dimora assume, sin dall'inizio, una forte caratterizzazione aristocratica, ben evidente nello splendore degli interni affrescati e nel suo apparire celebrativo e teatrale, quasi una quinta scenica ai piedi del Montello.

Dopo essere transitato, nel corso del Settecento, per i Grimani e gli Erizzo, il complesso subisce, nel secolo successivo e almeno fino alla metà del Novecento, una serie di consistenti trasformazioni che stravolgono, in parte, l'assetto originario.

La chiesetta, recentemente restaurata, è ora una sala teatrale ed è sede di eventi culturali ed artistici.

Nei dintorni

IL MONTELLO

Il Montello è un luogo dove la natura ancora suscita emozioni e sorpresa, invitando chiunque si avvicini ad esplorarlo, non solo in superficie. Questo colle presenta aspetti paesaggistici ed ambientali che lo rendono un elemento peculiare e

__________ MiniGuida a Montebelluna e il Montello _______________ 8 differenziato rispetto al territorio circostante. Il Montello appare come una cupola bassa e allungata circa in direzione Est-Ovest che si eleva raggiungendo al massimo quota di 369 m. s.l.m.. Il Fiume Piave lo delimita a Nord e ad Est, a Sud si apre la pianura trevigiana.

Il Montello è una delle formazioni più giovani di tutto l'arco alpino e prealpino veneto. In tutto il Montello si ritrovano morfologie tipiche delle zone carsiche con in superficie doline e inghiottitoi ed in profondità un importante reticolo di grotte.

Sono circa 70 le grotte esplorate e raggiungono sviluppi anche notevoli; da menzionare la Busa di Castel Sotterra che si apre nei pressi della presa 10. Esplorata per oltre 7 chilometri è la terza grotta al mondo nota di questo tipo. Altre interessanti cavità sono la grotta del Tavaran, lunga circa 400 m., il Bus del Bo di Pavei di oltre 2000 m. e il Bus del Fun che supera i 1000 m. di sviluppo. Queste ultime sono collegate alla superficie da alti camini verticali che le rende particolarmente suggestive con gli ingressi fumanti nelle fredde giornate invernali. Lo scorrimento delle acque è per lo più sotterraneo. Sulla superficie si possono incontrare solo alcune isolate sorgenti.

La visita alle grotte del Montello è possibile opportunamente guidati da esperti e con le dovute attrezzature. Il clima nelle grotte è mite e costante tutto l'anno, con una umidità molto elevata. Una escursione speleologica sul Montello è istruttiva, affascinante ed avvincente, senza esporre i partecipanti a particolari pericoli o difficoltà.

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Oltre alle meraviglie del mondo sotterraneo, il Montello si caratterizza per la bellezze e il fascino dei paesaggi. Numerosi sono i boschi che ricoprono il rilievo. Nonostante l'ormai massiccio intervento dell'uomo, il bosco del Montello presenta ancora un notevole interesse naturalistico. Il Montello fu per secoli territorio della Repubblica di Venezia che lo utilizzò per la costruzione delle navi. Solo a partire dal dominio napoleonico (1797) il bosco del Montello conobbe uno sfruttamento destinato a romperne l'equilibrio. Le distruzioni che intervennero in seguito alla Grande Guerra portarono un ulteriore degrado. Ma anche se molto è andato perso, il bosco del Montello suscita ancor oggi forti suggestioni.

Un ruolo importante nei tempi andati lo ebbero gli “Spacazoc”, famosi taglialegna, che per conto della Repubblica della Serenissima, tagliavano gli alberi. Il loro mestiere viene ancora oggi evocato nelle fiere di paese, in particolare nel mese di ottobre durante la festa a Selva del Montello.

Il Montello è luogo ideale per la pratica di diversi sport. Ciclismo, mountain bike e trekking sono di

casa.

Ci sono percorsi adatti a tutti i tipi di esigenza: dal giro piacevolmente immerso in dolci paesaggi con una magnifica vista sulla valle del Piave alle varie difficoltà

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proposte dalle 21 prese (le strade che salgono e scendono la collina, parallele tra loro). Questo intreccio di strade offre variegati possibili percorsi. L’Anello ciclistico del Montello si adatta pertanto ad ogni esigenza.

Degna di nota per chi ama le due ruote è la oramai mitica Presa V, meglio conosciuta come “la Salita dei Mondiali”. Qui si sono svolte le prove su strada dei Campionati del Mondo di Ciclismo del 1985 e del 1999.

Non mancano i maneggi per piacevoli passeggiate a cavallo e nemmeno il campo da golf a Montebelluna.

Visita ai luoghi della Grande Guerra

Numerosi sono i siti storici legati alla Grande Guerra: il monumento - ossario di Nervesa, il cimitero degli inglesi a Giavera, il monumento a Francesco Baracca, l'osservatorio del Re offrono motivi di interesse.

Sul Montello si combatté infatti quella che passò alla Storia come la Battaglia del Solstizio. Monumenti, cippi, lapidi sono visibili un po’ ovunque.

L’imponente Ossario di Nervesa della Battaglia domina il paese col suo gigantesco torrione aperto al cielo, mentre il Museo della Grande Guerra, situato al suo interno, custodisce una notevole collezione di reperti.

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Nei pressi si trova inoltre il Monumento a Francesco Baracca.

Francesco Baracca fu un pilota capace e temerario durante la Prima Guerra Mondiale. Partecipò a 63 combattimenti aerei , abbattendo 34 velivoli nemici. Fu

abbattuto il 19 giugno 1918 a Nervesa della Battaglia sul Montello. Nel luogo dove cadde venne costruito il Monumento.

Sulla sponda del Piave, inoltre, si scorge una storica barca usata per un ponte di barche per il passaggio dei militari.

Poco oltre, a Giavera del Montello, il Cimitero Militare Britannico con le sue bianche steli, perfettamente allineate, e il verde prato, tipicamente inglese, invita alla meditazione.

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Più in alto si estende la tristemente famosa Valle dei morti dove rimane epica la battaglia del giugno del 1918, mentre a Crocetta del Montello si trova l’Osservatorio del Re, così chiamato in onore del Re Vittorio Emanuele II che da qui scrutava l’evolversi della Battaglia.

Abbazia di Sant’Eustachio

Alcuni siti conservano tracce così evidenti di quel periodo storico, da suscitare quasi emozione. Ecco perché la scarnificata bellezza dei ruderi che emergono dalla vegetazione rende l’Abbazia di Sant’Eustachio, un’attrazione sensazionale. La sua sfortuna fu di trovarsi in una posizione strategicamente importante. Venne ridotta ad un cumulo di macerie.

L’abbazia risale ai primi anni dell' XI secolo. È dedicata a S. Eustachio, soldato-martire protettore dei combattenti. Tra il 1532 e il 1560 l’abbazia ospita un cenacolo culturale di notevole importanza: Giovanni della Casa, Gaspara Stampa, Pietro Aretino. Qui Monsignor della Casa scrisse il 'Galateo'. La si puo’ raggiungere con una breve e facilissima passeggiatina adatta a tutti, partendo dalla piazza della chiesa di San Giovanni Battista a Sovilla di Nervesa della Battaglia.

Un piccola curiosità nei dintorni: in memoria della Grande Guerra, a Santa Croce paesino affacciato sulla Valle del Piave, ogni giorno, alle 15.00, le campane della chiesa parrocchiale rintoccano intonando ”l’Inno del Piave”.

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Strada del Vino del Montello e dei Colli Asolani

Attraverso un paesaggio idilliaco si snoda la “Strada del vino del Montello e Colli Asolani”. L’area ha conservato una magia tutta da gustare.

La strada segue un percorso semplice e lineare, che tocca luoghi di rilevanza sia storica che di puro svago. Molte sono le cantine aperte per le tradizionali soste di degustazione delle ottime produzioni DOC e DOCG..

Come non citare l Prosecco DOCG del Montello e dei colli Asolani. Ma a Montebelluna e nel suo comprensorio si producono inoltre ottimi vini neri quali il Merlot , Cabernet sauvignon, Rosso del Montello, Raboso … tutti DOC.

Inoltre il Montello è rinomato per i suoi ristoranti, per gli agriturismi e per le osterie che offrono ottimi prodotti tipici: dalla gustosa patata IGP (da non perdere, nella seconda domenica di settembre, la Mostra-Mercato della Patata) alla tipica soppressa passando per i celebri funghi e gli altri piatti tipici del Montello.

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A Nervesa della Battaglia: una prestigiosa tappa enologica

A Nervesa della Battaglia, SERAFINI & VIDOTTO Storia e territorio

Nella zona DOC “Montello e Colli Asolani” si trova una piccola azienda vinicola che da più di vent’anni è considerata la migliore interprete del Cabernet nel Nord Est d’Italia: Serafini & Vidotto.

Quella di Serafini & Vidotto a Nervesa della Battaglia è una storia di passione e di rispetto. Passione per la terra e per il vino fatto da due amici, sapienti vignaioli, sperimentatori, pionieri. Rispetto del territorio, delle tradizioni e dei limiti che non consentono di ottenere la quantità a dispetto della qualità, i grandi numeri attraverso il sacrificio dell’eccellenza. E di un amore che guarda avanti, con una cantina all’avanguardia, oggi esempio di un’architettura funzionale in armonia con il paesaggio, le stagioni e il giusto lavoro dell’uomo.

Non è un caso che Serafini & Vidotto abbia dato vita al Rosso dell’Abazia, un vino che ha segnato la storia enologica d’Italia.

I vini di Veronelli: Rosso dell’Abazia 3 Stelle rosse.

Sistema di valutazione In Stelle rosse : 1 vino buono; 2 ottimo; 3 eccellente

Serafini & Vidotto

Via Carrer, 8/12 - 31040 Nervesa della Battaglia (TV) Tel. 0422 773281 - fax 0422 879069

[email protected] - www.serafinividotto.it

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Il Rosso dell’Abazia

Vino robusto in tessuto di estrema eleganza; ha profumi complessi che spaziano dal lampone al cacao, dalla vaniglia al pepe, dal caffè al cassis (ribes nero). Sapore ampio e pieno con tannini dolci di grande spessore. Ha un colore rosso intenso, granato profondo. È vino da accostare a piatti di carni rosse ricche di succulenza o a cacciagione anche salsata.

Zona e comuni di produzione: Montello Uve: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot Denominazione: Montello e Colli Asolani Rosso Sistema di allevamento: Guyot Età media delle viti: 20 anni Epoca della vendemmia: da fine settembre per il Merlot, a ottobre inoltrato per il Cabernet Fermentazione in: inox e legno Lieviti impiegati: preparazione di un nostro lievito indigeno Durata dell’invecchiamento in legno: dai 15 ai 24 mesi a secondo del vitigno e dell’annata Legni impiegati: rovere stagionato almeno 30 mesi e a spacco Durata dell’affinamento in bottiglia: da 1 a 2 anni Chiarifiche, filtrazioni e stabilizzazioni: nessuna, solo quelle naturali Grado alcolico: 13% vol Tipo di conduzione: biologica non certificata, guidata da principi di epigenetica

Serafini & Vidotto Via Carrer, 8/12 - 31040 Nervesa della Battaglia (TV)

Tel. 0422 773281 - fax 0422 879069 [email protected] - www.serafinividotto.it

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TRA IL BRENTA E IL PIAVE In bici lungo i grandi fiumi del Veneto

Vi proponiamo un viaggio da Bassano del Grappa a Montebelluna, passando per la Pedemontana, i Colli Asolani, la Valcavasia e il Montello percorribili lentamente in bicicletta o a piedi. Alla riscoperta di luoghi minori in grado di testimoniare usi e modi di vivere ormai desueti.

Buon viaggio! Prezzo: € 13,90 Dati: pp. 128 Anno: 2011 ISBN: 978-88-89763-48-3

Aurelia Edizioni via Loreggia 29/a 31011 Asolo_Treviso_Italy – T.+39 0423 564702

[email protected] - www.edizioniaurelia.com

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Da Vedere nei dintorni Villa Barbaro a Maser

La Villa fu costruita da Andrea Palladio intorno al 1560 per Daniele Barbaro, Patriarca di Aquileia, e suo fratello Marcantonio Ambasciatore della Repubblica di Venezia, trasformando il vecchio palazzo medievale di Maser di proprietà della famiglia, in una splendida abitazione di campagna consona allo studio delle arti e alla contemplazione intellettuale. Ad occuparsi delle decorazioni, furono chiamati Paolo Veronese che nel ciclo di affreschi del piano nobile realizzò uno dei suoi capolavori, e Alessandro Vittoria, brillante allievo del Sansovino che curò le rifiniture a stucco di tutta la Villa. Nell'area della Villa sorge un museo delle carrozze e un tempietto sempre palladiano. La Villa nel 1996 è stata dichiarata dall'U.N.E.S.C.O. patrimonio dell'umanità.

Unica tra le Ville del Palladio la Villa di Maser ha conservato la sua vocazione agricola ed è rimasta inserita in uno splendido scenario naturale. Attualmente infatti, adiacente alla Villa, si trova la cantina che risale al 1850.

ORARI DI APERTURA - Villa di Maser e Collezione carrozze Sabato ore 10.00 - 17.00 , Domenica ore 11.00 - 17.00 - chiusura biglietteria 16.30 Gruppi e Comitive di minimo 20 persone tutti i giorni su appuntamento tranne i pomeriggi di Sabato e Domenica e festivi. Chiusura : festività natalizie e il giorno di Pasqua

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Gli ultimi consigli…

A Venegazzù consigliamo di vedere Villa Spineda Gasparini Loredan (sec. XVIII). La Villa riprende i modelli architettonici del Palladio.

A Biadene si possono ammirare Villa Correr Pisani, del Settecento, e la chiesa di S. Lucia in cui è custodito il primo affresco del Tiepolo. Ma la zona è costellata da numerose altre prestigiose ville che vale la pena vedere. In direzione Crocetta del Montello si incontra Villa Sandi. Da notare: sotto l’edificio è stato scoperto un dedalo di gallerie che risalgono alla Prima Guerra Mondiale. Oggi queste stesse gallerie vengono usate come cantina per il rinomato spumante locale.

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Per raggiungere Montebelluna

Montebelluna è situata a nord della Provincia di Treviso a 20 km dal capoluogo, 50 km da Venezia e 70 km dalle Dolomiti. Principali distanze da Montebelluna: Treviso 22 km, Venezia 55 km, Castelfranco Veneto 19 km, Padova 55 km, Bassano del Grappa 27 km, Feltre 36 km

La città è collegata con Treviso, dalla Strada Statale “Feltrina” che permette i collegamenti nord – sud Treviso – Montebelluna – Feltre. I collegamenti est – ovest sono invece soddisfatti dalla statale “Bassanese” Marosticana”.

Autostrade A27 (uscita Treviso Nord), proseguire per la SR 53 Postumia, quindi SR 348 Feltrina in direzione Feltre Aeroporti Antonio Canova (TV), Marco Polo (VE) Linee ferroviarie Padova/Calalzo e Venezia/Belluno

Centro Guide e Servizi Turistici

Vicolo del Cristo 4 – 31100 Treviso

Tel: +39 0422 56470 - Cell. +39 348 1200427 mail : [email protected] web : www.guideveneto.it

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Dalle uve che danno vita al Prosecco Superiore D.O.C.G. distilliamo le vinacce da cui nasce la prestigiosa Vecchia Grappa di Prosecco.

Distilleria Andrea Da Ponte

Via Primo Maggio, 1 Corbanese Tv Tel 0438 933011 [email protected]

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