guida turistica del comune di pesco sannita
DESCRIPTION
GuidaTRANSCRIPT
Descrizione ..................................pag. 4
NATURA ........................................pag. 6Flora ..........................................pag. 8
Fauna........................................pag. 9
Le fontane ..............................pag. 10
Parco dell’Acqua sulfurea .......pag. 12
Fiume Tàmmaro.....................pag. 14
GASTRONOMIA .........................pag. 16Olio ..........................................pag. 18
Pasta fresca e dolci ..............pag. 20
Altri piatti tipici .......................pag. 22
STORIA .......................................pag. 24Cenni storici ...........................pag. 26
Centro storico ........................pag. 32
Castello medievale ...............pag. 35
I giochi di una volta ..............pag. 36
RELIGIONE..................................pag. 38Chiesa del SS. Salvatore .......pag. 40
Chiesa della Madonna dell’Arco
e Chiesa di S. Giuseppe .......pag. 42
EVENTI ........................................pag. 44Festa di San Nicola ...............pag. 46
Sagra della paccozza ..........pag. 48
Festa di San Rocco ...............pag. 50
Festa di S. Reparata ..............pag. 52
Festa dell’olio nuovo
e dei prodotti tipici locali .....pag. 54
Presepe vivente .....................pag. 56
INFORMAZIONI ..........................pag. 28IL CENTRO ABITATO ...................pag. 30MANGIARE E DORMIRE ....... pgg. 58-59LOCALITÀ ...................................pag. 60
Description .......................................p. 5
NATURE............................................. p. 7Flora ...............................................p. 8
Wildlife ...........................................p. 9
Fountains .....................................p. 11
Sulphurous water park ...............p. 13
Tammaro River ............................p. 15
GASTRONOMY .............................. p. 17Olive oil ........................................p. 19
Fresh pasta and desserts ...........p. 21
Other typical dishes ...................p. 23
HISTORICAL .................................... p. 25Brief history ..................................p. 27
Historical centre ..........................p. 33
Medieval castle ..........................p. 35
Games and toys of yore ............p. 37
RELIGION ....................................... p. 39Church of the most holy Savior ..p. 41
Churchs of Our Lady of the Arch
and St. Joseph’s..........................p. 43
EVENTS ........................................... p. 45St. Nicholas’s feast day ..............p. 47
The paccozza pasta festival p. 49
St. Rocco’s feast day .................p. 51
St. Reparata’s feast day ............p. 53
Olive oil festival
and typical local products p. 55
Live Nativity scene .....................p. 57
INFORMATION ............................... p. 29VILLAGE MAP................................. p. 31EAT AND SLEEP ....................... pp. 58-59LOCALITIES ..................................... p. 60
INDICE INDEX
Associazione Culturale
Terra Sannita
Associazione Musicale
FaRe Musica
Associazione Sportiva Dilettantistica
Pas de Danse
Associazione Sportiva Dilettantistica
Coppi e Bartali
Associazione Sportiva Dilettantistica
Pesco Sannita
Forum Giovani
Pro Loco
Falconieridelle Maitine
FIDCNicola De Simio
Associazione Sportiva Dilettantistica
Jonny Dance
ONLUS
Progetto Vita
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DESCRIPTIONPesco Sannita is a traditional village founded in theMiddle Ages, located on a rocky hill on the right side of the river Tammaro. The inhabitants’ strong vocation to agriculture, has always been their main source of sustenance as they are favoured by the presence of the river, which makes the surrounding land fertile. Of Pesco Sannita’s two thousand inhabitants, 70% live in the village and the rest in the several sub-municipalities its territory is divided into. The area displays all the typical features of the hilly “Campano” countryside, with its wealth of shapes and colours. Vineyards and olive groves – the typical vegetation of middle and low hill slopes – alternate with the orderly geometry of ploughed fields, making the area very pleasant and relaxing.The slope onto which the village extends is about 393 metres above sea level. Pesco Sannita is only a few kilometres from Pietrelcina – the native town of St. Pio – and is within easy reach of Naples by the Naples-Bari motorway, and of Rome by the Rome-Naples motorway and then the Telesina state road.
Piazza Umberto I, 2012
DESCRIZIONE Pesco Sannita è un caratteristico paese di fonda-zione medievale posizionato su di un colle roccioso alla destra del fiume Tammaro.La profonda vocazione agricola, che da sempre è la fonte primaria di sostentamento dei pescolani, è favorita dalla presenza del fiume che rende fer-tili i terreni circostanti. I circa duemila abitanti sono distribuiti tra il centro abitato (approssimativamen-te il 70%) e le diverse frazioni che ne costituiscono il territorio. Presenta tutte le caratteristiche tipiche dell’ambiente collinare campano, ricco di forme e colori: ai vigneti ed agli oliveti, propri della media e bassa collina, si alternano le ordinate geometrie dei seminativi che rendono il territorio estremamente gradevole e rilassante.Il declivio lungo il quale è adagiato il centro abitato si colloca a circa 393 metri sul livello del mare.A pochi chilometri da Pietrelcina (paese natale di San Pio), è facilmente raggiungibile da Napoli (lun-go la Napoli-Bari) e da Roma (seguendo la Roma-Napoli e percorrendo successivamente la s.s. Tele-sina).
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Partendo dalla fontana Carpinelli, ottimo punto di osservazione dei ra-paci, si arriva in auto fino alla Chiesa della Madonna dell’Arco da dove, proseguendo a piedi o in auto (po-
che centinaia di metri), è possibile arrivare alla fontana dell’Acquafresca ed a quella
del Romìto nei pressi della chiesetta di S. Giuseppe.Dalla chiesa della Madonna dell’Ar-co si prosegue in auto fino al par-cheggio di via Camposanto da dove, proseguendo a piedi (3 Km andata e ritorno) o in auto, è possibile arrivare al “Parco dell’Acqua Sulfurea” dove, oltre a godere dei benèfici effetti del-la sorgente, è possibile passeggiare (per oltre 5 km) lungo le rive del fiume Tammaro.Dal parcheggio di via Camposanto si prosegue in auto per Monteleone, verso la fontana e i ruderi del castel-lo.Le fontane Carpinelli, dell’Acqua Sul-furea e del Romìto, dispongono di gazebo, la fontana dell’Acquafresca dispone di panchine.
Drive from the Carpinelli Fountain (where birds of prey can be obser-ved and spring water is available) to the Church of Our Lady of the Arch. From here continue on foot or by car to St. Joseph’s fountain and retrace your steps (a few hundred metres).Here is a shelter for resting and refre-shment, with a breathtaking view.Drive from Our Lady of the Arch’s church to the parking lot on Via Cam-posanto.From here walk or continue by car for about 3 Km to the Sulphur Water Fountain (a multisensory spot with a shelter and sulphur spring water).Here you can stroll along the river banks (approx 5 Km) immersed in gre-enery and nature.From the parking lot on Via Campo-santo, continue by car to Monteleo-ne, towards the fountain and the ca-stle ruins.The Carpinelli, Sulphur water and Romito fountains are equipped with shelters and there are benches close to the Fresh water fountain.
NATURANATURA NATURENATURE
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FLORAIn addition to the lush ve-getation of the fields plan-ted with orchards, vine-yards and olive groves, the area is characterized by a natural vegetation of oak, pine, fir, maple, plum, golden willow and “nate-lese” fig. shrubs (hawthorn,
wild plum, butcher’s bro-om, rose, blackberry, cle-
matide) weeds (borage, thi-stle, sow-thistle, chicory, fern,
grass, rye-grass, mallow, nettle, poppy, daisy).
FLORAOltre alla rigogliosa vege-tazione dei campi coltiva-ti a frutteti, vigne ed olive-ti, il territorio si caratteriz-za per la presenza di piante spontanee arbo-ree (càrpino, olmo, piop-po, quercia, salice, sam-buco), arbustive (bian-cospino, prùgnolo, pun-gitopo, rosa, rovo, vital-ba) ed erbacee (borra-gine, cardo, cicerbita, ci-coria, felce, gramigna, lo-glio, malva, ortica, papa-vero, pratolina).
FAUNAIl territorio comunale è po-polato da varie specie di mammiferi selvatici (prin-cipalmente arvicola, donnola, lepre, riccio, talpa, tasso, volpe), di rettili (biscia, lucertola), di anfibi (rana, rospo) e di uccelli (allodola, car-dellino, cinciallegra, cor-vo, gazza, merlo, passe-ro, ùpupa, poiana). L’al-levamento di bovini, ovi-ni e suini fornisce un’ap-
prezzata produzione di for-maggi, carni e salumi.
WILDLIFEThe area is populated by a variety of wild animals (mostly field mouse, we-asel, hare, hedgehog, mole, badger, fox), rep-tiles (grass snake, lizard), amphibians ( frog, toad) birds (lark, goldfinch, tit-mouse, crow, magpie, blackbird, sparrow, hoo-pae, buzzard). The bree-ding of cattle, sheep and pigs supplies a much ap-preciated production of cheeses, meats and salami.
Ovini
CinciallegraCardo mariano
More di rovo
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incanalata in un antico acquedotto esistente ai piedi del castello di Monteleone. Si dovet-te provvedere, perciò, solo alla costruzione della vasca. Le fontane Carpinelli, dell’Acqua sulfurea, del Romìto e dell’Acquafresca, at-trezzate con aree picnic, offrono dei panorami in-
cantevoli e la possibilità di avvistare rapaci ed altri esemplari di uccelli locali.
LE FONTANE Nelle campagne pesco-lane ci sono ben cinque fontane: Carpinelli, Ac-qua sulfurea, Torre, Ro-mìto ed Acquafresca. Le prime tre furono realizzate tutte come abbeveratoi nel 1949 dall’amministrazione presieduta da Luca Or-lando. Per quella della Torre, in realtà, non fu necessario nemmeno captare la sorgente che era già perfettamente
FOUNTAINSIn Pesco there are five fountains in Pesco’s countryside: Carpinel-li, Acqua Sulfurea (Sul-phur water), The Tower, Romito and Acquafre-sca (Fresh water). The first three were built as troughs for animal use, during Luca Orlando’s administration in 1949. The Tower required lit-tle or no attention as the water coming from
the source was perfect-ly channelled through an
ancient, existing duct at the foot of the castle in Monteleone. Therefo-re, it was only necessa-ry to build the trough. The Carpinelli, Acqua Sulfurea, Romito and Acquafresca fountains, are all equipped with picnic areas, offering enchating views and the possibility of spotting birds of prey and other species of local birds.
Fontana in via Cappella
Fontana della Torre - Monteleone IIFontana Carpinelli
Fontana dell’Acquafresca
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zebo, tavoli, panchine e barbecue in pietra.Inoltre, il luogo è attra-versato da sentieri in terra battuta che con-sentono salubri passeg-giate alla ricerca degli elementi caratterizzanti la flora e la fauna loca-le.L’area consente il po-steggio dei veicoli.
PARCO DELL’ACQUA SULFUREANella valle del Tàmmaro, nel cuore del bosco di Pràtola, sgorga un’ac-qua sulfurea a 13°C. Nel 1949, per merito dell’amministrazione Orlando, la sorgente è stata resa accessibile con la costruzione di una fontana in pietra calcarea.La zona circostante, con veduta sul fiume Tàm-maro, è munita di area picnic attrezzata con ga-
SULPHUR WATER PARKIn the river Tammaro val-ley, at the heart of the Pratola forest, sulphur water gushes out at a temperature of 13°C.In 1949, thanks to the Orlando administration, the source was made available by building a monumental limestone fountain.The surrounding area, with views of the river Tammaro, is equipped
with picnic areas consi-sting of tables, benches,
and stone barbecues. The site is crossed by beaten earth paths al-lowing healthy strolls in solitude and intimacy among the local flora and fauna.The area also offers par-king space.
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dotta da P. Girolamo da Padùli nel secolo seguen-te, viene specificato che anticamente il fiume si chiamava Verdemarino, nome successivamente mutato in Tammarino ed infine in Tàmmaro.Secondo altre fonti, inve-ce, il fiume dovrebbe il suo nome ad una chiesa dedicata a San Tàmmaro,
arcivescovo di Benevento nel 465 d.C.
FIUME TÀMMAROIl fiume Tàmmaro è tra le bellezze naturalistiche più rappresentative; non a caso la valle che ne ospi-ta il lungo tragitto sul ter-ritorio pescolano, prende l’omonima denomina-zione.Nasce tra le montagne di Sepìno (CB), ha una lunghezza di 78 Km ed un bacino di 673 Kmq ed è il principale tributario del fiume Calore.In una cronaca latina an-teriore al secolo XVII e tra-
RIVER TAMMAROThe River Tammaro is one of the most representative natural attractions of the Pesco Sannita area. It is thus no wonder that the valley along which it runs is named after it. The river’s source is to be found in the Sepino mountains. It is 78 km long and its basin extends over 673 km2. It is the main tributary of the river Calore.A pre 17th century latin
chronicle reveals that the river Tammaro was
known then, as the river Verdemarino, a name that was eventual ly changed to Tammarino, and finally Tammaro. It is commonly held, however, that the river is actually named after a church dedicated to Saint Tammaro,archbishop of Benevento in 465 AD.
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Si parte da località Maitine, ai con-fini con il comune di Benevento, per arrivare in contrada Monteleone, a ridosso di S. Marco dei Cavoti. Lun-go la strada, facilmente percorribile
in auto, si incontrano tutti gli agriturismi* dislocati sul terri-torio comunale, oltre a nume-
rose aziende che praticano vendita diretta di olio, carni, formaggi, salumi, legumi.
* Per i dettagli si veda il sito web.
To arrive in the district of Monteleone, our journey begins in the Maitine area, close to S. Marco dei Cavoti, on the boarder with Benevento. Travelling along the road, you will notice many holiday farms* scattered throu-ghout the area and many farms that sell their oils, meats, cheeses, salumi, and pulses directly to the public.
* For more details see the web site.
GASTRONOMIAGASTRONOMIA GASTRONOMYGASTRONOMY
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un olio con caratteristiche organolettiche ritenute eccellenti. Si ottiene infatti un olio dal sapore un po’ più piccante e dotato di maggiore carica clorofilliana e maggior dotazione di antiossidanti naturali rispetto ai tanti oli disponibili in commercio. Due i frantoi presenti sul territorio comunale: i l
frantoio Cocca ed il frantoio Tremonte, entrambi situati in località Monteleone.
OLIOPosti lungo i pendii delle colline che degradano verso il fiume, i nostri ul iveti s i presentano con un impianto ad ordine sparso. Due le varietà principali di ulivi presenti sul territorio pescolano: l’òrtice e il leccìno. Queste varietà, dotate di una particolare resistenza al freddo e quindi caratteristiche delle zone collinari e interne della Campania, si contraddistinguono per
OLIVE OILArranged along the hilly slopes leading down to the river, our olive groves are planted in a scattered fashion. There are two principle varieties of olives present on Pesco’s territory: Ortice and Leccino.T h e s e v a r i e t i e s , particularly resistant to the cold and therefore characteristic of the hilly and interior area of
the region Campania, are va lued for the i r
organoleptic properties, which are considered to be excellent.They yield a spicier oil than usual, with a higher content of chlorophyll and an inc reased quantity of antioxidants compared to many oils on sale. There are two oil refineries in the area: the Cocca refinery and Tremonte refinery, both situated in the Monteleone area.
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cicatégli possono essere variamente cucinati: al pomodoro, con il sugo a base di salsiccia o con i legumi2. Per quanto ri-guarda i dolci tradizionali pescolani ce ne sono di due tipi: quelli natalizi (zeppole e ‘nnòcche) e quelli pasquali (pastiera di riso o di grano, pastarelle e taralli). Da non dimenti-
care tra le ghiottonerie pa-squali due specialità salate cotte in forno: il puccellàto
ed il raffiólo.
PASTA FRESCA E DOLCILe paccozze1 ed i cavatelli (cicatégli nel dialetto pe-scolano) sono particolari tipi di pasta fresca che caratterizzano l’antica tradizione culinaria loca-le. Per la loro prepara-zione, pur potendo uti-lizzare, come si faceva in passato, un qualsiasi tipo di farina, si preferi-sce oggi ricorrere quasi esclusivamente a quella di grano duro che permet-te loro di reggere meglio la cottura. Paccozze e
1) vedi pag. 482) vedi pag. 22
Cicatégli
Zeppole fritte‘Nnòcca
Prodotti tipici
FRESH PASTA AND DESSERTSPaccozze and cavatell i (cicatégli in Pesco’s dialect) are particular types of fresh pastas which characterize our local, traditional cuisine. For their preparation, one could use any type of flour, as they used to do in years gone by, but today the use of Durham wheat flour is preferred as the pasta holds its firmness better during cooking. Paccozze and cicatégli can be served with various sauces
such as fresh tomato and basil, ragout made with sausage or
with pulses. As for cakes and pastries, some renowned ones include the carnival pastries, the Napolitan rice or wheat cake (Pastiera), a variety of traditional biscuits and St. Joseph’s Pesco style Doughnuts with homemade custard. Not the be forgotten amongst our Easter treats, two oven baked savoury specialities: puccellato (a yeast based dough filled with salami, eggs and cheeses) and raffiólo (a large, round, dry biscuit rich in eggs).
3) see p. 494) see p. 2320 21
nute da allevamenti locali, eventualmente proposte attraverso tante ricette: involtini di agnello (mu-gnatégli), pancetta di agnello ripiena, carne di maiale con patate e pe-peroni (carne e papàuli), vitello alla brace, ecc.Così come troviamo le-gumi e verdure, un tempo ingredienti di una cucina
legata al quotidiano, oggi diventati ottime basi per degustare i nostri oli extra-
vergini.
ALTRI PIATTI TIPICIDurante le sagre e le feste di paese, così come pres-so le aziende agricole, le strutture di accoglienza (ristoranti, trattorie, ecc.) e i numerosi negozi, è possibile degustare tutte le tipicità pescolane.Troviamo degli ottimi salumi (prosciutto, pan-cetta, soppressata, ecc.) e formaggi, tutti prodotti secondo la tradizionale ricetta tramandata oral-mente da generazioni.Troviamo ottime carni otte-
OTHER TYPICAL DISHESOne can try any of Pesco’s specialties at town fairs, fest ivals , farms and restaurants.Taste our excellent che-eses, cured hams, sala-mi (such as Soppressa-ta) and bacon, all pro-duced according to tra-ditional recipes handed down over generations.There are excellent meats from local farms, which are served in a variety
of recipes: lamb roulades (mugnatègli), stuffed lamb,
bacon, pork with potatoes and peppers (carne e papàuli), barbecued veal, etc.There are also pulses and vegetables, once ingredients of the area’s everyday cuisine, which are excellent vehicles for trying our extra-virgin oils. This area has always been renowned for its healthy diet.
Dolci
ContorniSalumi
Carni
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Francesco De Maio - Veduta ottocentesca di Piazza Gregaria, ora Piazza Umberto I.
Una passeggiata da piazza Largo Municipio a Largo Chie-sa Madre lungo le viuzze del centro storico.
A walk trough the historical centre taking the stairway from the Largo Piazza Munici-pio down to the Largo Chiesa Madre.
STORIASTORIA HISTORYHISTORY
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marchese di Casalbore, nel 1585 passò nelle mani del suo erede Giovan Vincen-zo II. Entrato in possesso di Giovanni d’Aquino nel 1614, alla morte di sua nipote Antonia, ultima discendente della fami-glia, avvenuta nel 1717, passò dopo varie compra-vendite, unitamente al feudo di Monteleone, ai
Carafa di Milizia della Sta-dera che lo tennero fino all’abolizione della feudali-
tà.
CENNI STORICIPesclum, l’attuale Pesco Sannita (Pescolamazza fino al 1947), già esistente al tempo dei Longobardi, raggiunse il suo massimo splendore in epoca nor-manna, sotto Roberto della Marra. Il feudo, pas-sato in epoca vicereale dai Caracciolo ai Carafa di Maddaloni e da questi a Bartolomeo Camerario, venne acquistato da Lu-crezia Pignatelli nel 1550. Ereditato nel 1564 da suo figlio Marcello Caracciolo,
BRIEF HISTORYPesclum, now Pesco Sannita (Pescolamazza until 1947), already established in the Lombard period, reached its maximum splendour in the Norman age, under Roberto della Marra. The feud, passed from the Caracciolo’s to the Carafa’s of Maddaloni during the vice-royal period and from these to Bartolomeo Camerario, to be purchased by Lucrezia
Pignatelli in 1550. Inherited in 1564 by his son Marcello
Caracciolo, Marquise of Casalbore, in 1585 it passed into the hands of his heir Giovan Vincenzo II. Giovanni d’Aquino entered into possession in 1614. On the death of Antonia, his niece, the last descendant of the family, in 1717 and after various sales and purchases, Pesco united with the feud of Monteleone, of Carafa di Milizia della Stadera, who maintained it until the abolition of feudalism.
Stazione Ferroviaria, 1941
Piazza Umberto I, 1941Centro storico
Piazza Umberto I, 1941
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Panorama 2011 di Pesco Sannita
Superficie: 24,12 KmqAltezza s.l.m.: 393 mAbitanti: 2.081Densità: 86,28 ab./Kmq
Latitudine: 41° 14’ 1,99’’Longitudine: 14° 48’ 42,28’’Prefisso telefonico: 0824C.A.P.: 82020
Punto informazioni: Largo Chiesa MadreMunicipio: 0824 981057Polizia Municipale: 0824 981037Carabinieri: 112 - 0824 981053Farmacia: 0824 981295Nucleo Protezione Civile - Osserv.Sismico L. Palmieri: 0824 981239
Pronto Soccorso: 118Guardia Medica: (Pietrelcina) 0824 991513Vigili del Fuoco: 115 - (BN) 0824 372511Autobus ETAC: (BN) 0824 28321Servizio TAXI: (BN) 0824 54393Soccorso Stradale ACI: (BN) 0824 314870
TAXI
Informazioni
Servizi
Surface: 24,12 KmqHeight a.m.s.l.: 393 mInhabitants: 2.081Density: 86,28 ab./Kmq
Latitude: 41° 14’ 1,99’’Longitude: 14° 48’ 42,28’’City code: 0824Postcode: 82020
Info Point: Largo Chiesa MadreTown Hall: 0824 981057Polizia Municipale: 0824 981037Carabinieri: 112 - 0824 981053Pharmacy: 0824 981295Civil Protection OfficeSismic Obs. L. Palmieri: 0824 981239
First Aid station: 118First Aid: (Pietrelcina) 0824 991513The Fire brigade: 115 - (BN) 0824 372511ETAC Bus service: (BN) 0824 28321TAXI service: (BN) 0824 54393Breakdown service ACI: (BN) 0824 314870
TAXI
Information
Services
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Via R
oma
Farmacia
ScuoleU�cio Postale
Carabinieri
Casa Arcipretale
Parrocchia SS. Salvatore
Torre medievale
Chiesa Madonna dell’Arco
PiazzaUmbetro I
Via Cappella
Via
le D
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osco
Viale S. D’AcquistoVia
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Via
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Via
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Viale Delcogliano
Via Cappella
Via F
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Via Caduti dell
a Polizia
Via Val
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Via S
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Via
Cas
tello
Via E
rem
ita
MunicipioVia Roma
Viale Ungheria
Chiesa di S. Giuseppe
IL CENTRO ABITATO DI PESCO SANNITA
Palazzo Orlando, oggisede del Museo civico
Parco dell’Acqua Sulfurea
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po, né delle antiche chie-se di S. Croce e di S. Roc-co, né del vecchio car-cere che vi era ubicato fino agli inizi dell’Otto-cento. Fa bella mostra di sé, invece, la cosid-detta “torre dell’orolo-gio”, recentemente re-staurata. Si tratta in real-tà di una classica torre di avvistamento, costruita
per scopi difensivi in epo-ca normanna sulle preesi-stenti mura longobarde.
CENTRO STORICOAll’interno del centro sto-rico si possono vedere ancora le antiche mu-ra, successivamente in-globate da abitazioni private. L’esempio più evidente di tale utiliz-zazione è la casa arci-pretale, chiamata co-sì perché abitata verso la metà del Settecento, come semplice inqui-lino, dall’arciprete don Antonio D’Andrea. Non v’è più traccia, purtrop-
HISTORICAL CENTREInside the historic centre are the remains of the village’s stone walls built in the Middle Ages around the lower slopes of the village. The wall’s stones have been re-used for centuries by incorporating them into the building of private dwellings, such asthe house of the archpriest Don Antonio D’Andrea. Accord ing to some esearches, there proba bly
was a prison in this part of the historical centre until the
early nineteenth century. On Vico II Forno Valle, there is another interesting building - the village’s surveillance and defence tower- locally known as the “Clock Tower”. It was erected for military purposes during the Norman period on top of the old Lombard walls. It was used both forcontrolling the area and to allow swift communication between the village and the surrounding countryside by means of light signals.
Vico Arcipretale
Vico II Forno ValleCasa Arcipretale
Torre di avvistamento
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The Baron’s mansion is presently the village’s town hall. It’s a two sto-rey building located in the upper part of the historical centre. To the left of the building is a First and Second World War memorial. The Ca-rafas were the last fa-mily to own the building,
whose year of construc-tion is not known.
Il palazzo baronale, oggi se-de del Municipio, posizio-nato nella parte più alta del centro storico, si svi-luppa su due livelli. A sini-stra dell’ edificio si trova il Monumento ai Caduti della prima e seconda guerra mondiale. L’ulti-ma famiglia proprietaria di questo antico palaz-zo, di cui non si conosce l’anno di costruzione, fu quella dei Carafa.
CASTELLO MEDIEVALEDell’antico castello di Monteleone rimangono oggi solo le rovine di una torre costruita in pietra locale lavorata, coper-te da una fitta vegeta-zione. Il feudo ebbe vita autonoma fino alla fine del XVII secolo. Poi, sot-to Antonia d’Aquino, venne unito a quello di Pescolamazza. Si sup-pone che il suo spopola-mento sia collegabile
alla fondazione di S. Mar-co dei Cavoti.
MEDIEVAL CASTLE All that remains of Monte-leone’s feudal castle is a ruined tower built of dres-sed local stone, now over-grown with vegetation. The castle remained au-tonomous until the end of the XVII century, when it was incorporated into the dominion of Pescolamazza under Antonio d’Aquino. The abandonment of the castle is assumed to have occurred when S. Marco dei Cavoti was founded.
Volta interna del castello
Ruderi del castelloMunicipio
Via Cortina - ingresso centro storico
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particolare trottola di le-gno massiccio realizzata a mano. Lo scopo del gio-co è quello di colpire gli strùmmuli degli avversari quando questi sono nel campo da gioco, un cerchio di 2 o 3 metri di diametro detto “póce”. Per poter avere diritto ad un nuovo lancio, lo strùm-mulo deve uscire autono-
mamente dalla póce pri-ma della fine della rotazione, ovvero deve avere una buo-
na “rènza”.
I GIOCHI DI UNA VOLTAAnticamente i bambini gio-cavano liberi nei campi o nelle strade con oggetti semplici. Tra i vari giochi tradizionali di un tempo ne ricordiamo due: il gio-co del “mazza e pìuzo” e quello dello “strùmmu-lo”, quest’ultimo pratica-to ancora oggi. Il primo consisteva nel battere con un bastone (mazza) un pezzo di legno a due punte (pìuzo). Vinceva chi lanciava il pìuzo più lonta-no. Lo strùmmulo è una
GAMES AND TOYS OF YOREOnce children played freely in the fields or streets with simple objects that could easily be found in their surroundings. Local traditional games included “mazza e piuzo”, which consisted in hitting a two-pointed stick (piuzo) with a bat (mazza). One drew a circle about two meters in diameter which was “home”. The player who
batted the piuzo furthest won.
Another popular game was “strummolo”, which involved spinning tops of solid wood with a pointed iron tip. The purpose of the game was to smash the opponent’s spinning top whilst within the 2-3 metre circle (“poce”) in order to have the right to the next go. This game is still played today on Father’s day 19th March.
Festa di S. Giuseppe, 1998
“Mazza e pìuzo”“Strùmmulo” pronto al lancio
“Strùmmulo” colpito
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Dipinto su ceramica del 1965
Percorrendo a piedi un tratto di stra-da di circa 2 km, partendo dalla chie-sa di S. Giuseppe, si raggiungono in successione quelle della Madonna dell’Arco, di S. Nicola (di cui resta
solo l’antico portale) e del SS. Salvatore. La chiesetta della Madonna delle Grazie, invece,
sita in contrada Monteleone, può es-sere raggiunta solo in auto.
Walk from St. Joseph’s Church down to the little Church on Via Cappella. From here you can go on to the Mo-ther Church passing by St. Nicholas’s (of which only a few ruins re-main). The walking distance is about 2 km. The Church in Monteleone can be reached by car.
RELIGIONERELIGIONE RELIGIONRELIGION
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una tela realizzata nel 2002 da Antonio Solvino e raffigurante il martirio di S. Reparata, ospita sull’altare un’urna con le spoglie mortali della Santa. Queste, come è noto, furono donate nel 1802 al popolo pescola-no dal barone Luigi Ca-rafa che, a sua volta, le aveva ricevute a Roma,
il 7 ottobre del 1801, dalle mani del cardinale Bene-detto Fenaja.
CHIESA DEL SS. SALVATORELa chiesa arcipretale del SS. Salvatore rappresen-ta il principale luogo di culto di Pesco Sannita. Sul muro laterale della navata sinistra, verso il fondo, c’è una lapide del 1697 che ricorda la consacrazione dell’al-tare del SS. Corpo di Cristo e Rosario fatta dal cardinale di Bene-vento Vincenzo Maria Orsini (poi papa Benedet-to XIII). La navata destra, il cui soffitto è decorato con
CHURCH OF THE MOST HOLY SAVIOURNear Largo Chiesa Ma-dre is the parish church of the Most Holy Saviour. This is the main place of worship in Pesco Sannita. On the wall at the end of the left aisle is a plaque, which was placed there in 1697 as reported by the Cardinal of Beneven-to, Vincenzo Maria Orsi-ni (later Pope Benedetto XIII). The memorial tablet
represents the altar of the Holy Body of Christ and the
Brotherhood of the Holy Rosary. The right aisle houses the altar of the martyr Saint Reparata, who is an object of great devotion amongst the locals. At the request of Baron Carafa, in October of 1802 the archbishop of Benevento, Benedetto Feneja, assistant of the Va-tican, granted the church the mortal remains of a Chri-stian girl from a Roman ca-tacomb, who was re-named Reparata.
S. Reparata V. M.
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rata nel 1977 per opera di monsignor Nicola D’Ad-dona. La Chiesa di San Giuseppe e di Maria SS. Addolorata è una cap-pella privata finita di co-struire nel 1840. Utilizzata oggi solo per celebrarvi la messa il 19 di marzo in onore del santo tito-lare, contiene sull’alta-re un tabernacolo lìgneo
circondato da ceramiche decorate. In questa con-
trada tradizionalmente si festeggia la festa del papà.
CHIESA DELLA MADONNA DELL’ARCOE CHIESA DI S. GIUSEPPELa Chiesa della Madon-na dell’Arco era un ora-torio seicentesco lascia-to in abbandono agli inizi del Settecento e ri-aperto al culto nell’Ot-tocento. Al suo interno è presente un dipinto su tavola di Francesco De Maio, restaurato nel 2008 da Antonio Solvi-no. La chiesetta, ricadu-ta nuovamente in stato di abbandono agli inizi del Novecento, è stata restau-
CHURCHS OF OUR LADY OF THE ARCH AND ST. JOSEPH’SThe church of Our Lady of the Arch was built as an oratory in the seventeenth century, but left in a state of abandonment throughout the early part of the eighteenth century. It was re-opened for worship in the nineteenth century. Inside the church is a painting by Francesco De Maio, restored in 2008 by Antonio Solvino. The church
re-lapsed into disrepair in the early twentieth century. It
was restored by Monsignor Nicola D’Addona in 1977. St. Joseph’s is a private chapel dedicated to St. Mary of Sorrows. It was finished in 1840 and is still used today on special occasions for the celebration of Mass. It has a raised central altar dedicated to St. Joseph, and a wooden tabernacle surrounded by decorated porcelain tiles. Father’s day, 19th March, is celebrated here.
Interno della Chiesa di S. Giuseppe
Chiesa M. delle Grazie - MonteleoneChiesa Madonna dell’Arco
Chiesa di S. Giuseppe con costumi pescolani ottocenteschi - Antonio Solvino, 2001
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EVENTI EVENTSEVENTSEVENTI
FEBBRAIOCARNEVALE PESCOLANO
MARZO/APRILES. GIUSEPPE
(domenica successiva al 19 marzo)
VIA CRUCIS: LA PASSIONE DI CRISTO(Venerdì Santo)
GIUGNOS. EMIDIO
(ultima domenica)
LUGLIOMADONNA DELLE GRAZIE
(prima domenica - C.da Monteleone)
S. NICOLA(ultima domenica)
AGOSTOESTATE PESCOLANA
(tutto il mese)
SAGRA DELLA PACCOZZA(prima metà di agosto)
S. ROCCO (18)
S. REPARATA (19)
PESCO AL BORGO(seconda metà di agosto)
NOVEMBREFIERA DI S. GIUDA (25)
DICEMBREFESTA DELL’OLIO NUOVO
(prima domenica)
IL PRESEPE DELLE TRADIZIONI (28 - 29)
FEBRUARYPESCOLANO CARNIVAL
MARCH/APRILST. JOSEPH
(sunday after march 19)
STATIONS OF THE CROSS(Friday of the Lord’s Passion)
JUNEST. EMIDIO
(last sunday)
JULYOUR LADY OF GRACE
(first sunday - Monteleone)
FEAST OF ST. NICHOLAS(last sunday)
AUGUSTPESCOLANO SUMMER
(the whole month)
FESTIVAL OF THE PACCOZZA(first half of august)
S. ROCCO (18)
S. REPARATA (19)
FEASTING IN THE OLD TOWN(second half of august)
NOVEMBERST. JUDAS’S FAIR (25)
DECEMBERNEW OLIVE OIL FESTIVAL
(first sunday)
LIVE NATIVITY SCENE (28 - 29)
Enzo Gragnaniello - 2011Enzo Gragnaniello - 2011
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calotta ellissoidale. Il pre-mio messo in palio era soli-tamente un taglio di stoffa per vestito da uomo. Vin-ceva il carro che, misurato secondo certe regole co-dificate da secoli, raggiun-geva il volume più grande. La sfida si svolgeva durante la processione, alla presen-za della statua del Patrono, sulla cosiddetta aia di S. Ni-cola (“aria de Santa Nico-la”), situata all’incrocio tra
via Vignale di Iorio e via Spa-gnuolo.
FESTA DI SAN NICOLA I festeggiamenti in onore di S. Nicola, che sono sempre caduti nell’ultima dome-nica di luglio, fino agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso, quando la cinquecentesca chiesa a lui intitolata era ancora agibile, erano incentra-ti sulla cosiddetta “festa de le carre”. Si trattava di un’appassionante gara tra carri di covóni caricati “ad uovo”, cioè con le spighe ri-volte verso l’interno in modo tale da formare una sorta di
Festa de le carre - Antonio Solvino, 2004
ST. NICHOLAS’S FEAST DAYThe festivities in honour of St. Nicholas have always fallen on the last Sunday in July, since the beginning of the 1950’s, when the fifteenth century church named after him was still in use and the celebrations centred around the so called “cart festival”. It was a very animated competition between carts loaded with sheaves of corn on the cob with their heads facing
inwards so as to form a type of ellipsoid or large curved
shape. The winner was usually awarded enough material to make a man’s suit. The winning cart was the one that carried the largest load, measured according to certain coded rules handed down through the centuries. The competit ion occurred during the procession in the presence of the statue of the patron saint, on the so called “air of St. Nicholas”, situated on the crossing between via Vignale di Iorio and via Spagnuolo.
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THE PACCOZZA PASTA FESTIVALThis festival is organized by our local tourist board and is held in the village square, in the month of August.The pasta is made and cooked by local women following a traditional menu of Pesco.The ragout used to dress the pasta is made from locally grown tomatoes and sauce, using pork
chops and our extra virgin olive oil.
This event offers a rich, th ree course menu consisting of Paccozze served with the delicious ragout, followed by sausage accompanied by aubergines.For dessert, a slice of refreshing water melon. Sip locally made wine whilst being entertained by musical performances.
L’evento prevede un ric-co menù costituito da primo, secondo, contor-no e frutta.Al piatto di paccozze, infatti, segue un secon-do costituito da salsic-cia locale con contor-no di melanzane e, per finire, una fresca fetta di anguria.
Il tutto è accompagnato da un ottimo vino locale e
da tanta buona musica.
SAGRA DELLA PACCOZZA La sagra è organizzata dalla Pro loco di Pesco Sannita durante il mese di Agosto.Le paccozze vengono preparate e cucinate da cuoche del posto secondo l’antica tradi-zione pescolana.Il ragù, realizzato con passata di pomodoro e pomodori pelati coltiva-ti in loco, viene insapori-to con costate di maiale e olio extravergine d’oliva nostrano.
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cui, però, in seguito al terremoto dell’8 settem-bre 1694, si sono perse completamente le trac-ce. Ed anche il suo cul-to si è affievolito nel tempo. Ciò è dimostra-to dal fatto che la sua festa, a partire dagli inizi dell’Ottocento, venne spostata dal 16 al 18 agosto per poterla prati-
camente incorporare in quella di S. Reparata.
FESTA DI SAN ROCCONel 1656 Pesco, al pari dei paesi vicini, fu colpito du-ramente dalla peste. Tanto è vero che quan-do, il 20 ottobre dell’an-no successivo, il nuovo parroco don Domeni-co Palumbo prese pos-sesso della chiesa arci-pretale, la popolazione si era ridotta ad appe-na 230 anime. Fu proba-bilmente dopo questo tragico evento che a S. Rocco venne dedicata addirittura una chiesa di
ST. ROCCO’S FEAST DAYIn 1656 Pesco, together with surrounding villages was hit by the plague.It was reported by the newly appointed parish priest Don Domenico Pa lumbo, on 20 th October of the following year, that the population of Pesco was reduced to only 230 people.It was probably after this tragic event that a church was dedicated to
St. Rocco, but following the earthquake of 8th
September, 1694 all traces were completely lost.And even the cul t s u r r o u n d i n g h i m weakened with time. This is demonstrated by the fact that since the eighteen hundreds his feast day, 16th August, has been moved to the 18th August, so as to incorporate it into that of St Reparata.
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Compagnia teatrale del 1907
ne sempre più ricca e so-lenne. A partire dal 1907, oltre che con concerti bandistici, luminarie e fuochi d’artificio, si co-minciò ad allietare il pub-blico con la messa in sce-na del dramma sacro “Santa Reparata Vergine e Martire”, scritto dal commediografo pescola-no Giandomenico Viglione
(a destra la foto del regista, don Giuseppe Orlando, e degli attori della sua prima
rappresentazione).
FESTA DI SANTA REPARATA Dopo l’arrivo a Pesco delle sue spoglie mortali, il po-polo, dimenticando a poco a poco il potere taumaturgico degli altri santi (ed in maniera par-ticolare di S. Rocco), co-minciò a ricorrere sem-pre più a S. Reparata “nei flagelli ed afflizioni..., in tutti i suoi bisogni, e specialmente nelle diver-se invasioni di colera”. Man mano la sua festa, fi-nanziata fin da allora dalle offerte dei pescolani, diven-
ST. REPARATA’S FEAST DAYAfter the arrival of the saint’s remains in Pesco, the population, having forgot the power of the other saints to relieve suffering (in particular that of St. Rocco), began to turn ever more to St. Reparata, in their moments of need, especially during the many outbreaks of Cholera. Slowly her feast day, financed since then
by the Pescolani’s offers, became ever richer and
solemn. Starting from 1907, other than band concerts, illuminations and fireworks, t h e p u b l i c b e g a n performing the drama “Saint Reparata Virgin and Martyr”, written by Giandomenico Viglione, (village playwright). The photo above, show the director don Giuseppe Orlando, and the actors at their first performance.
Martirio di S. Reparata - Antonio Solvino 2002
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all’evento. La manifesta-zione mira a promuove-re l’olio extravergine ed i prodotti della tradizione contadina pescolana. Nei giorni della festa sono previsti spettacoli musicali e folk, mostre, convegni.L’evento diventa anche occasione per incontra-
re i “Falconieri delle Mai-tine” con i loro splendidi
rapaci.
FESTA DELL’OLIO NUOVO E DEI PRODOTTI TIPICI LOCALILa festa si tiene nor-malmente la prima domenica del mese di dicembre, in piena campagna di raccolta, per consentire la degu-stazione dell’olio nuovo appena spremuto. Ai visitatori vengono offer-ti “insalata di rinforzo”, legumi e bruschette per consentir loro di assag-giare l’olio messo a di-sposizione dai produttori locali che partecipano
OLIVE OIL FESTIVAL ANDTYPICAL LOCAL PRODUCTSThis festival is normally held on the first Sunday of December, in the middle of the oil harvest, to allow the tasting of freshly pressed oil. Guests are treated to salad, pulses, and toasted bread to allow them to sample the oil made available by about forty producers attending the event. The aim of the festival is
to promote olive oil and the traditionally produced
products of Pesco’s fa r ming communi ty renowned for its tasty virgin olive oil. Music and folklore are part of the festival together with exhibitions, lectures, and performances by falconers and street artists.Along with this, visitors are treated to local delicacies seasoned with the prized local “green gold”.
Falco pellegrino
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tico, suggestivo e pieno di fascino, in cui lo stesso spettatore diventa pro-tagonista.Alla fine del percorso ai visitatori vengono offer-ti vino, bruschette, zep-pole (dolci e salate) e altre delizie preparate con il prezioso olio d’oli-va pescolano.Cosa questa molto ap-
prezzata dal pubblico che, con il passare degli anni, sta diventando sem-
pre più numeroso.
PRESEPE VIVENTE Nella manifestazione na-talizia del Presepe Viven-te di Pesco Sannita, vi-coletti e case del centro storico, illuminati da tor-ce e falò, sono lo sce-nario di uno spettaco-lo particolare, animato da personaggi tipici e tradizionali che ripro-pongono costumi, ge-stualità e parole di una volta.Ogni cosa sembra es-sersi fermata e ci si sen-te parte di un mondo an-
LIVE NATIVITY SCENEDuring the Christmas period Pesco Sannita’s torch-lit alleys, bonfires, and presently uninhabited houses provide the setting for a very special nativity scene, featuring characters reviving the traditional costumes, gestures and expressions of bygone times.Everything seems to have become frozen in time.One feels part of an
ancient world, fascinating and full of charm, in which
the viewer becomes the protagonist.On conclusion we are greated by ladies happily frying savoury and sweet Italian style Doughnuts for us, cups of wine and the possibility to taste Pesco’s newly pressed olive oil.
Immagini del Presepe(Edizione 2010)
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A�ttacamere, Trattoria
Hotel, Ristorante, Pizzeria
Country House, Ristorante, Pizzeria, Fattoria didattica
Ristoranti, Pizzerie, Trattorie
Agriturismo, Fattoria didattica
Affittacamere“Nonno Basilio”
Agriturismo
B&B, Case Vacanza, A�ttacamere
Pub, Ristorante, Pizzeria
Affittacamere“Salvatore”
Affittacamere
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Hanno partecipato alla redazione della presente guida:
Marzo 2012
TESTI:Nadia ClariziaMarian Craig
Mario D’AgostinoImmacolata R. Quattropani
Antonella Ricci
FOTO:Cosimino Lombardi
GRAFICA:Fred Carpentieri
LOCALITÀLOCALITÀ