hardware e software per l’automazione...

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DOSSIER DOSSIER DAL FIELDBUS A INTERNET (PASSANDO PER ETHERNET) PRIMO PIANO PRIMO PIANO DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE DELLE RETI APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI LA GESTIONE ‘MOBILE’ Fieldbus Networks & HARDWARE E SOFTWARE PER L’AUTOMAZIONE DISTRIBUITA Supplemento a Automazione Oggi n° 375-Settembre 2014 - In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio - Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN: 0392-8829 www.automazione-plus.it 80 SETTEMBRE 2014

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DOSSIERDOSSIER DAL FIELDBUS A INTERNET (PASSANDO PER ETHERNET)PRIMO PIANOPRIMO PIANO DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE DELLE RETIAPPROFONDIMENTIAPPROFONDIMENTI LA GESTIONE MOBILE

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di apprendimento. I

partecipanti potranno

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avvalendosi della guida di

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aziende espositrici della

durata di 30 minuti cia scuno.

LA MOSTRAEsposizione a cura delle

aziende partecipanti. Sar

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PER ADERIREVisita il sito

ma.mostreconvegno.it. per partecipare ai seminari,

alla mostra e ai laboratori.

La partecipazione gratuita.

Tutta la documentazione

sar disponibile on-line

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In uno scenario come quello attuale, dove le applicazioni di automazione a base Ethernet industriale sono sempre pi diffuse, garantendo vantaggi in termini di prestazioni, fl essibilit e ottimizzazione dei costi, occorre porre particolare attenzione agli aspetti tecnici che concorrono a un adeguato dimensionamento e a una corretta confi gurazione dellinfrastruttura di rete. Si parla di definizione del flusso dati e della velocit di trasferimento, valutazione dellinterconnessione di eventuali sottoreti, messa in atto di politiche adeguate di accesso alla rete, in locale o da remoto, ai fi ni della security, nonch di affi dabilit e disponibilit da garantire, distanze da coprire, manutenzione e diagnostica. Phoenix Contact intende porsi su questo mercato da protagonista, con unofferta globale basata su un portafoglio prodotti importante sia in termini di tipologie di prodotto che di scalabilit degli stessi.

13 EDITORIALE Il wireless in chiave industriale di Paolo Ferrari

14 COVER STORY Specialisti in Industrial Ethernet di Raffaele Esposito

20 ATTUALIT Lautomazione chiama, Ethercat risponde di Lucia Milani

22 Asia: il continente delle opportunit di Ilaria De Poli

24 Debutto italiano della Convention Powerlink di Antonella Pellegrini

25 Attualit in breve a cura di Lucia Milani

32 PUBBLIREDAZIONALE Al Tecnopolo di Reggio Emilia la prima Powerlink Convention in Italia

38 PRIMO PIANO Reti a regola darte a cura di Mariagrazia Corradini

42 HIGH LIGHT Sicurezza: il tallone dAchille della mobility di Silvia Beraudo

44 Un motore a portata di smartphone di Giuseppe Testa

46 Quando parcheggiare diventa un gioco di Luca De Toffol

48 La parola chiave connettere di Orsola De Ponte

50 Consumi a portata di mano di Giancarlo Bonacini

52 Tecnologia per una migliore qualit della vita di Jessica Morante

54 In strada senza sorprese di Maria Grazia Dimundo

55 Alla ricerca della perfezione di Maria Paola Redilio

57 DOSSIER Dal eldbus a Internet: i dati escono dallazienda a cura di Ilaria De Poli

58 Energia sotto controllo anche via web di Orsola De Ponte

60 Goccia dopo goccia di Martina Moretti

62 La saldatura va in rete di Paola Redili

66 Produrre gas dal legno di Patrizio Emilia

68 Controllo del peso da remoto di Simone Gaia

70 TAVOLA ROTONDA Reti e sostenibilit di Ilaria De Poli, Oscar Milanese

76 SUL CAMPO I vantaggi della connectivity di Luigi Mandelli

In questo numeroSommario

9SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS

Mail e web di Fieldbus & [email protected]/rivista/fieldbus-e-networks/www.tech-plus.itwww.fieramilanomedia.itwww.mostreconvegno.it

Seguici anche su

FNSETTEMBRE 2014&78 Un collegamento su misura di Massimo Mortarino

79 Quando la rete fa la differenza di Riccardo Drusian

80 Connettivit di alto livello nelle aree rurali di Alessio Murroni

82 BUILDING BLOCKS La forza del wireless di Stefano Maggi

86 SmartWire-DT: the easy way to connect di Michele Zuf

88 Interconnessioni per ambienti ostili di Marco Enge

90 TUTORIAL Diagnostica e localizzazione degli errori in Ethercat di Alessandro Figini, Florian Hfele

92 System integrator: un pro lo per il futuro di Martina Moretti

98 NEWS a cura della redazione

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SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS10

FNSETTEMBRE 2014&Fieldbus & Networks Le aziende di questo numero

Aziende HTTP pag.ABB www.abb.it 32, 70ASEM www.asem.it 100AVNET ABACUS www.avnet-abacus.eu 88AVNET TECHNOLOGY SOLUTION www.ts.avnet.com 29B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE www.br-automation.com 27, 32BECKHOFF AUTOMATION www.beckhoff.it 25, 98BELDEN INTERNATIONAL www.belden.com 38BFT www.bft.it 48CAMBIUM NETWORKS www.cambiumnetworks.com 80CLPA EUROPE www.clpa-europe.com 22COGNEX INTERNATIONAL www.cognex.com 32COMAU www.comau.com 32COMSOFT www.comsoft.de 39CONTRIVE www.contrive.mobi/it 26DATALOGIC www.datalogic.com 27D-LINK www.dlink.com 30EAF ENERGIEANLAGENFORSCHUNG www.xylogas.com 66EATON www.eaton.eu 32, 86EFA AUTOMAZIONE www.efa.it 60, 70, 92ELECTREX www.electrex.it 50, 70EMVA www.emva.org 28EPSG www.ethernet-powerlink.org 24ETG-ETHERCAT TECHNOLOGY GROUP www.ethercat.org 20, 90EUROTECH www.eurotech.com 62EUTELSAT ITALIA www.eutelsat.com 27FENWAY EMBEDDED SYSTEMS www.fenwayembedded.com 39FESTO www.festo.it 32FIELDBUS FOUNDATION www.fi eldbus.org 29 GE INTELLIGENT PLATFORMS www.ge-ip.com 99GENOA FIELDBUS COMP.CENTRE www.gfcc.it 39HART COMMUNICATION FOUNDATION www.hartcomm.org 29HBM ITALIA www.hbm.com 78H. ESSERS www.essers.com 54HILSCHER ITALIA www.hilscher.it 32HMS INDUSTRIAL NETWORKS www.anybus.it 32, 39

Where Automation Connects.

HONEYWELL ITALIA www.honeywell.com 52IK4 IKERLAN www.ikerlan.es 28IMAGE S www.imagessrl.com 100INDUCTIVE AUTOMATION www.inductiveautomation.com 92INLON ENGINEERING www.inlon.it 70KUKA ROBOTER ITALIA www.kuka.it 25LAUMAS ELETTRONICA www.laumas.com 32LENZE ITALIA www.lenzeitalia.it 40, 44, 70, 98MESSE FRANKFURT ITALIA www.messefrankfurt.it 31MTS SENSOR TECHNOLOGIE www.mtssensor.com 32MURRELEKTRONIK www.murrelektronik.it 30, 76NORD DRIVESYSTEMS www.nord.com 32PANASONIC ELECTRIC WORKS IT. www.panasonic-electric-works.it 70, 98PANDUIT www.panduit.com 40PHOENIX CONTACT ITALIA www.phoenixcontact.it 14, 46PNI - PROFIBUS NETWORK ITALIA www.profi -bus.it 25, 30PROGEA www.progea.com 58PROSOFT TECHNOLOGY www.prosoft-technology.com 99PTC www.ptc.com 31ROCKWELL AUTOMATION www.rockwellautomation.it 66, 100SCHNEIDER ELECTRIC www.schneider-electric.it 41, 70SERCOS INTERNATIONAL www.sercos.org 29SERVITECNO www.servitecno.it 99SICE TELECOM www.sicetelecom.it 29SIEMENS www.siemens.it 100SISTEMI AVANZATI ELETTR.-SISAV www.sisav.it 68SOFTING ITALIA www.softingitalia.it 41SOLAIR www.solaircorporate.com 26SPS IPC DRIVES ITALIA www.spsitalia.it 31STELVIO KONTEK www.kontek-comatel.com 26TELEMAR www.telemar.it 80TELESTAR www.telestar-automation.it 32TEXAS INSTRUMENTS ITALIA www.ti.com 99THINGWORX www.thingworx.com 31TRANSICS INTERNATIONAL www.transics.com 54TREND MICRO www.trendmicro.it 28UNIONE EUROPEA http://europa.eu 28VIA TECHNOLOGIES www.via.com.tw 28VIMAR www.vimar.it 55WATCHGUARD www.watchguard.com 79WATERAID www.waterwaid.org 30WIRELESS INNOVATION www.wireless-innovation.co.uk 27WURTH ELEKTRONIK www.we-online.de 26

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SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS12

Aziende pag.

B&R AUTOMAZIONE 8

BECKHOFF IV COPERTINA/53

EATON INDUSTRIES 65

EFA AUTOMAZIONE 31/69/81

HILSCHER ITALIA 56

HMS INDUSTRIAL NETWORKS 45

LENZE ITALIA 85

MESAGO MESSE 63

MESSE FRANKFURT BATTENTE

NORD MOTORIDUTTORI II COPERTINA

PANASONIC ELECTRIC WORKS 11

PHOENIX CONTACT I COPERTINA

PROFIBUS E PROFINET ITALIA 77

PROSOFT 10

ROCKWELL AUTOMATION 49

SCHNEIDER ELECTRIC 5

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Supplemento ad Automazione Oggi 375 Settembre 2014 Pubblicazione in diffusione gratuita

Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 MilanoSede operativa ed amministrativa: SS. del Sempione 28 - 20017 Rho (MI)tel: +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573

Direzione Giampietro Omati Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato Comitato Tecnico Evaldo Bartaloni (Clui-Exera), Micaela Caserza Magro (Universit di Genova), Paolo Ferrari (Universit di Brescia), Alessandra Flammini (Universit di Brescia), Alessandro Gasparetto (Universit di Udine), Stefano Maggi (Politecnico di Milano), Roberto Maietti (AssoAutomazione/Anie), Carlo Marchisio (Anipla), Oscar Milanese (AssoAutomazione), Paolo Pinceti (Universit di Genova), Alberto Sibono (Genoa Fieldbus Comp.Centre), Emiliano Sisinni (Universit di Brescia), Vitaliano Vitale (DoubleVi)

Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Antonella Cattaneo Caporedattore antonella.cattaneo@fi eramilanomedia.it - tel: 02 49976.503 Ilaria De Poli Coordinamento Fieldbus & Networks ilaria.depoli@fi eramilanomedia.it - tel: 02 49976.504 Antonella Pellegrini antonella.pellegrini@fi eramilanomedia.it - tel: 02 49976.508 Alessandra Pelliconi Segreteria alessandra.pelliconi@fi eramilanomedia.it - tel: 02 49976.509

Collaboratori: Silvia Beraudo, Giancarlo Bonacini, Mariagrazia Corradini, Orsola De Ponte, Luca De Toffol, Maria Grazia Dimundo, Riccardo Drusian, Patrizio Emilia, Marco Enge, Raffaele Esposito, Alessandro Figini, Simone Gaia, Florian Hfele, Stefano Maggi, Luigi Mandelli, Lucia Milani, Jessica Morante, Martina Moretti, Massimo Mortarino, Alessio Murroni, Paola Redili, Maria Paola Redilio, Giuseppe Testa, Michele Zuffi Disegni: Aldo Raul Garosi

Grafi ca e Mauro Spolaore Progetto grafi co - Impaginazioneproduzione mauro.spolaore@fi eramilanomedia.it - tel: 02 49976.568 Franco Tedeschi Coordinamento grafi ci franco.tedeschi@fi eramilanomedia.it - tel: 02 49976.569 Alberto Decari Coordinamento DTP alberto.decari@fi eramilanomedia.it - tel: 02 49976.561 Prontostampa srl Uninominale Zingonia (BG) - Stampa Nadia Zappa Uffi cio Traffi co - nadia.zappa@fi eramilanomedia.it - tel: 02 49976.534

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International Sales U.K. SCANDINAVIA NETHERLAND BELGIUM Huson European Media Tel. +44 1932 564999 Fax +44 1932 564998 Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media ag Tel. +41 52 6330884 Fax +41 52 6330899 Website: www.iff-media.com GERMANY AUSTRIA - Map Mediaagentur Adela Ploner Tel. +49 8192 9337822 Fax +49 8192 9337829 Website: www.ploner.de USA - Huson International Media Tel. +1 408 8796666 Fax +1 408 8796669 Website: www.husonmedia.com TAIWAN - Worldwide Service Co. Ltd Tel. +886 4 23251784 Fax +886 4 23252967 Website: www.acw.com.tw

Abbonamenti N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno,1, 20149 Milano. Si accettano pagamenti con Carta S, Visa, Mastercard, Eurocard Tel. 02 252007200 Fax 02 49976.572 E-mail: abbonamenti@fi eramilanomedia.it

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FN&SETTEMBRE 2014Fieldbus & Networks Elenco inserzionisti

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Fieldbus & Networks

Lautomazione industriale richiede tecnologie wireless robuste da utiliz-zare nei collegamenti critici, come richiesto dalle applicazioni in ambito manifatturiero. Daltra parte, i vantaggi del wireless sono universalmente noti: risparmio sul cablaggio e maggiore mobilit e fl essibilit. Partendo dal fatto che i sensori e gli attuatori per applicazioni di automazione in-

dustriale devono presentare quale requisito principale un comportamento in tempo reale (cio determinismo per lindustria di processo e bassa latenza e determinismo per lautomazione di fabbrica), sembrerebbero necessari: tecnologie wireless pensate apposta per le reti di sensori/attuatori specializzati per applicazioni industriali e uno spettro specifi co riservato per i dispositivi industriali a corto raggio (SRD - Short Range Device). In realt, alcuni collegamenti non cr itici, come il monitoraggio e le interfacce uomo-macchina, possono continuare a utilizzare lo spettro libero gi assegnato agli SRD generici, per esempio nei 2,4 GHz. Diverso il discorso per le applicazioni criti-che, dove possiamo distinguere due casi: se la criticit data da funzioni di safety, si possono utilizzare le misure di safety svincolate dalla comunicazione secondo le norme EN/IEC61508 ed EN/IEC61784-3. In questo caso, se un link wireless viene disturbato, la macchina mantiene la sua safety, ovviamente a discapito della disponibilit del sistema globale (cio la macchina si ferma e non produce). Se la criticit invece sul fronte prestazionale, lunico modo per ottenere basse latenze, alto throughput e alta densit di installazione, ossia elevato grado di coesistenza tra sistemi wireless operanti nella stessa area, introdurre soluzioni innovative altamente specializzate. Una soluzione sarebbe quella di identifi care delle nuove frequenze, al di fuori della banda a 2,4 GHz, riservate ai collegamenti critici delle applicazioni industriali. La preferenza dovrebbe andare a un nuovo spettro vicino o adiacente agli spettri gi disponibili a livello globale e per i quali sono gi state sviluppate applicazioni wireless industriali. Tuttavia, poich a breve termine le apparecchiature per lautomazione industriale dovranno poter ancora utilizzare la banda a 2,4 GHz, si dovranno studiare dei meccanismi di accesso al mezzo adatti al mondo manifatturiero. IEC e Cenelec lavorano da tempo su questo argomento e propongono soluzioni basate sulla gestione dello spettro a livello locale: allinterno di un sito produttivo esiste una gerarchia nei sistemi di accesso al mezzo wireless, gerar-chia che viene gestita autonomamente da ogni proprietario di impianto. Al contrario, la Commissione Europea richiede per lutilizzo della banda a 2,4 GHz per livelli di potenza superiore a 10 mW, luso di un meccanismo adattativo paritetico per la condivisione democratica dello spettro, da attuare direttamente dentro lapparecchiatura. Si tratta di una situazione in netto contrasto con la natura delle applicazioni industriali critiche dal punto di vista prestazionale. Infatti, se richiesto, obbligatoriamente, limpiego di adeguamenti automatici e meccanismi adattativi di condivisione dello spettro radio anche da parte degli impianti industriali, il funzionamento dellautomazione industriale in bande sovraffollate come la 2,4 GHz non potr mai essere garantito con unadeguata probabilit di funzionamento ( mentre, al contrario, il cellulare delloperatore potr rimanere sempre collegato al provider preferito per scaricare fi lm e musica!).

Paolo Ferrari

IL WIRELESS IN CHIAVE INDUSTRIALE

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Editoriale()

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Leditoriale a cura dei membri del Comitato Tecnico di Fieldbus & Networks e Automazione Oggi

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UNINFRASTRUTTURA DI RETE EFFICACE RICHIEDE DISPOSITIVI PERFORMANTI E IN GRADO DI RISPONDERE IN MODO MIRATO ALLE ESIGENZE DIMPIEGO, SOPRATTUTTO IN APPLICAZIONI ALTAMENTE SPECIFICHE COME QUELLE REGOLATE DALLA NORMATIVA IEC 61850

SPECIALISTI IN INDUSTRIAL ETHERNET

di Raffaele Esposito

Le applicazioni di automazione a base Ether-net industriale sono sempre pi diffuse, costi-tuendo un chiaro trend tecnologico, sostenuto dagli innegabili vantaggi che comporta in ter-mini di prestazioni, fl essibilit e spesso anche ottimizzazione dei costi. Che si tratti di una co-municazione su supporto fi sico, per esempio su cavo o fi bra ottica, oppure di comunicazioni di tipo wireless, unadeguata strutturazione dellinfrastruttura di rete in senso lato diventa decisiva per il raggiungimento degli obiettivi progettuali che con quelle applicazioni ci si proposti.Molteplici sono gli aspetti tecnici che concor-rono a un adeguato dimensionamento e a una corretta confi gurazione dellinfrastruttura di rete: si parte dalla defi nizione del fl usso dati in termini quantitativi e della velocit di tra-sferimento necessaria; si valuta linterconnes-sione di eventuali sottoreti; vengono defi niti unopportuna politica di accesso alla rete, in locale o da remoto, ai fi ni della security, non-ch il livello di affi dabilit e di disponibilit da garantire; infi ne, si procede alla valutazione delle distanze da coprire e alla predispo-sizione di tutti gli apparati per la manutenzione e la diagnostica di rete. Tutti questi parametri, associati allestremamente ampia tipologia di possibili applicazioni in ambito automazione industriale, impongono a quei fornitori che vogliono porsi su questo mercato da attori protagonisti, di sviluppare unofferta globale basata su un portafoglio prodotti importante in termini sia di tipologie di pro-dotto, sia di scalabilit degli stessi. Phoenix Contact non si sottrae ovviamente a questa necessit.

Soluzioni a 360 gradi, tra wiredPrendendo in esame la strutturazione di quelle parti di rete Ethernet per le quali un approccio di collegamento di tipo wired prefe-

ribile, lofferta di Phoenix Contact per quanto con-cerne gli switch, componenti indi-spensabili per reti prive di collisioni tra i pacchetti dati e non solo, tra le pi complete del mercato. Solo li-mitandosi agli un-managed switch sono infatti di-sponibili svariate famiglie, quali gli FL Switch SF, FL Switch SFN, FL Switch 1000, che differiscono tra loro per formato (a bassa profondit,

con custodia a libro e a rack), per grado di protezione (IP20 o IP67), per numero e tipologia di connessioni in rame e/o fi bra e per velocit di trasmissione dati (Fast Ethernet o Giga Ethernet). Passando quindi ai managed switch, sono disponibili varie famiglie (FL Switch 3000, FL Switch 4000, FL Switch 4800, FL Switch 7000, FL Switch LM, FL Switch Smcs, FL Switch GHS, FL Switch IRT, FL NAT), che differiscono non solo per formato (anche in questo caso nelle va-rianti con custodia a libro, a rack, stand alone o modulari), per grado di protezione (IP20 o IP67), per numero e tipologia di connessioni in rame e/o fi bra, per velocit di trasmissione dati (Fast Ethernet o Giga Ethernet), ma anche per protocolli di ridondanza supportati (STP, Rstp, Mstp, MRP, Extended Ring Redundancy ecc.), per tipologia di security management (numero di VPN, Security User Account, Security Port ecc.) e per funzionalit routing NAT. La funzione di routing, in parti-

FNCOVER STORY&

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Cover story Phoenix Contact

colare, pu essere svolta anche da dispositivi dedicati presenti nelle famiglie di Industrial router PSI, TC Mguard e TC. Se non si usano direttamente switch con porte per fi bre ottiche comunque possi-bile ricorrere a convertitori rame-fi bra dedicati, quali quelli delle serie FL MC EF o FL MC 2000, mentre nella famiglia FL Comserver sono compresi i convertitori interfacce seriali/Ethernet. Completano il quadro gli isolatori galvanici Ethernet inclusi nella serie FL Isolator e i moduli Power over Ethernet modello FL PSE e FL Switch 1000.

e wirelessIn molte applicazioni il contesto tecnologico pu rendere con-veniente la strutturazione di parte della rete con una comunica-zione di tipo wireless. Anche in questo caso lofferta a marchio Phoenix Contact molto articolata. Per la tecnologia Industrial Wlan, defi nita dalla serie di norme Ieee 802.11x, per esempio, sono disponibili varie tipologie di access point, client e repeater (FL Wlan 24 e FL Wlan 5100), che differiscono tra di loro per grado di protezione IP (IP20 o IP65), per tensione di alimentazione (24 Vc.c. o 230 Vc.a.), per tecnologie supportate (MiMo, cluster management ecc.) e per supporti di memoria di confi gurazione. Completano il quadro i convertitori della famiglia FL Comserver Wlan e gli Ethernet adapter della serie FL Wlan EPA.Per quel che riguarda la tecnologia Bluetooth (regolata dalle norme Ieee 802.15.1), invece, il riferimento principale la famiglia FL BT EPA, che include access point, client, repeater ed Ethernet adapter.Lofferta comprende inoltre unampia scelta di accessoristica per reti Ethernet, siano esse a base cablata e/o wireless: cavi in rame, fi bra ottica (in vetro multimode o singlemode, polimerica, con estre-mit libera o con connettori Fsma, Scrj, Bfoc), kit per intestatura fi bre ottiche, antenne in varie tipologie (monodirezionale, omnidire-zionale, antivandalo, con attacco T, con attacco Rsma), cavi adatta-tori o di remotazione per antenne, scaricatori di sovratensione, cavi costampati, connettori a cablare.Aspetto da non trascurare per una qualsiasi rete Ethernet infi ne quello relativo alla security. A questo scopo, oltre a quei managed switch che gi consentono la gestione di Vlan o di opportune mi-

sure di Security User Identifi cation, possibile utilizzare disposi-tivi pi evoluti quali gli Industrial Security Router della famiglia FL Mguard RS in varie accezioni: con fi rewall semplifi cato o com-pleto, con virtual addressing/NAT, con VPN, con fi rewall per VPN, con connessioni in rame Fast Ethernet o Giga Ethernet, con connes-sione in fi bra ecc.

Non solo dispositiviLofferta di Phoenix Contact destinata alle reti Industrial Ethernet non si limita per a componenti hardware, ma comprende anche strumenti come FL View, lapplicativo destinato ad agevolare la

Lo switch unmanaged FL Switch 1008E presenta quale caratteristica distin-tiva la rispondenza alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613, con supporto dei messaggi Goose. Dispone di otto porte RJ45 Fast Ethernet (10/100 Mbps) e pu essere utilizzato in ambienti con temperatura compresa tra gli estremi di -40 e 75 C. La particolare robustezza dal punto di vista EMC evidenziata dai valori di 15 kV per scariche elettrostatiche con scarica in aria e 8 kV per scarica a contatto, nonch da una tensione impulsiva e transitori veloci fi no a 4 kV. Lalimentazione ridondabile, con tensione nominale tra 12 e 57 Vc.c. e prevede un contatto dallar-me libero da potenziale disponibile in morsettiera. Tale contatto viene attivato in caso di perdite di alimentazione o perdita di col-legamento sulle porte. Sulla parte inferiore del dispositivo sono posizionati otto dip-switch, che consentono labilitazione indipendente del controllo di presenza collegamento su ogni singola porta dello switch; lallarme cumulativo su tutte le porte attivate.

FL SWITCH 1008E: VELOCIT E AFFIDABILIT

Allinterno della norma IEC 61850 vengono descritte le caratteristiche tecniche che i dispositivi utilizzati nellambito della produzione e distribuzione di energia devono presentare

Lo switch unmanaged FL Switch 1008E presenta particolare robustezza dal punto di vista EMC

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Fieldbus & Networks

confi gurazione e la gestione di queste reti, siano esse cablate o wi-reless. Questo software fi nalizzato al monitoraggio e alla ricerca di eventuali guasti nelle reti Ethernet TCP e Profi net, indipenden-temente dalla presenza allinterno della rete di dispositivi di uno o pi vendor, anche terzi rispetto a Phoenix Contact. Sfruttando il protocollo Snmp (Lldp per Profi net) e grazie alla funzione di auto-screening, il software permette la visualizzazione grafi ca della rete associata con lidentifi cazione dei componenti e dei collegamenti tra gli stessi, fornendo inoltre indicazioni sullintensit di traffi co su tali collegamenti e sui tratti dove sono localizzati i guasti. A questo scopo, il sistema ricorre a una semplice codifi ca grafi ca del tratto che unisce due elementi di rete. Questo tratto viene rappresentato di colore verde quando la comunicazione corretta, giallo se la co-municazione non funziona pi in modo ottimale, ma rimane ancora possibile, infi ne in rosso se la comunicazione interrotta. Installato su di un PC in rete e accessibile via browser, FL View consente il monitoraggio dinamico e continuo del network anche in presenza di reti Vlan e, in caso di guasti rilevati, genera segnali di allarme trasferibili poi verso HMI/Scada e da questi gestibili per una notifi ca anche via email/sms.Un altro aspetto fondamentale costituito dalla gestione documen-tale della rete: sfruttando la possibilit del software di gestire un log dei parametri e degli eventi in background infatti possibile ge-nerare, su richiesta o scadenzato in base a intervalli programmabili, un documento di sintesi contenente il database completo dellinfra-struttura di rete, utilizzabile anche per ripristino del sistema dopo interventi di sostituzione dei prodotti. Grazie a esso, estremamente semplice visualizzare tutte le in-formazioni disponibili per ciascuno degli elementi di rete (log degli

eventi, trend, informazioni Snmp): suffi ciente cliccare sulla rela-tiva icona allinterno della rappresentazione grafi ca della rete, ela-borata in automatico da FL View. In questo modo, si ha anche la possibilit di accedere alla web page dello stesso.

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La famiglia FL Switch 48xxE comprende cinque modelli di switch managed del tipo a rack con custodia 19 1U standard. Bench i tipi di dispositivo che compongono la gamma si diffe-renzino tra loro per le diverse combinazioni delle porte di connessio-ne in rame e in fi bra, ogni singolo dispositivo comunque dotato di un totale di ventotto porte di connessione.Accanto alle otto porte RJ45 Fast Ethernet (10/100 Mbps) e quattro porte Giga Ethernet (10/100/1000 Mbps) sempre presenti in tutti i modelli, le rimanenti 16 porte possono essere scelte tra: porte RJ45 Fast Ethernet (10/100 Mbps), porte Fast Ethernet (10/100 Mbps) per fi bre multimode con connessione LC, porte Fast Ethernet (10/100 Mbps) per fi bre singlemode con connessione LC, porte Fast Ethernet (10/100 Mbps) per fi bre multimode con connessione SC o porte Fast Ethernet (10/100 Mbps) per fi bre singlemode con connessione SC. Le porte Giga Ethernet prevedono la partico-larit di avere un doppio punto di connessione, costituito, per ogni singola porta, da una connessione RJ45 o da uno slot per accessori SFP. I due punti di connessione possono essere utilizzati solo in alternativa, realizzando quindi alternativamente una connessione con cavo in rame, oppure una connessione con fi bra ottica. Nel caso in cui si preferisca una connessione in fi bra, suffi ciente inserire negli slot SFP lopportuno accessorio, da scegliere in funzione del tipo di fi bra e del connettore con cui la fi bra intestata. Tutti i modelli della famiglia prevedono rispondenza alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613, con range di temperatura di utilizzo da -40 a 70 C e una resisten-za a shock/vibrazioni pari a 30 G/5 G ai sensi della norma IEC 60068. Al fi ne di garantire unadeguata disponibilit, infi ne, ogni dispositivo supporta fi no a due alimentatori hot-swap modulari, disponibili in due modelli che differi-scono per la tensione di alimentazione: luno con 36-75 Vc.c., laltro con 90-264 Vc.a. e 88-370 Vc.c.

FL SWITCH 48XXE: ELEVATA DENSIT DI PORTA

Sono cinque i modelli della famiglia di switch managed del tipo a rack FL Switch 48xxE

Le caratteristiche tecniche da rispettare per i dispositivi che vengono utilizzati in ambito energia sono ssate dalla parte terza della serie di norme IEC 61850, vale a dire la normativa IEC 61850-3

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Cover story Phoenix Contact

Applicazioni secondo IEC 61850Nelle situazioni in cui il campo applicativo delle tipologie di pro-dotto fi n qui descritte non carat-terizzato da condizioni normali, ossia quelle tipiche del mondo industriale, potrebbe risultare ne-cessario ricorrere a dispositivi con caratteristiche tecniche dedicate e specifi che. il caso, per esem-pio, della componentistica per infrastruttura Ethernet destinata a essere integrata nei sistemi di automazione per sottostazioni elettriche. Questo un ambito molto specifi co e dalle valenze strategiche: basti pensare alle conseguenze, economiche e non solo, di un blackout nella forni-tura di energia, non trascurabile in termini di durata temporale o di estensione del bacino di utenza.Per questo, le particolari esigenze tecniche dei sistemi di automa-zione per sottostazioni elettriche sono oggetto di descrizione e co-difi ca in una serie dedicata di norme internazionali, defi nite nella normativa IEC 61850, che raggruppate sotto il titolo comune di Communication networks and systems for power utility automation le indicazioni determinanti lattuale standard di riferimento per il settore. Questa serie di norme defi nisce un modello dati astratto che pu poi essere mappato su vari protocolli (MMS, Goose, Sample Va-lues, ecc.) usati su reti TCP/IP. Tra gli aspetti presi in considerazione allinterno della norma IEC 61850 vi sono anche le caratteristiche tecniche dei dispositivi utilizzati nellambito della produzione e distri-buzione di energia, che devono necessariamente essere particolari visto il loro normale posizionamento nelle vicinanze di sistemi per il trasporto di energia con valori di tensione/corrente molto elevati.

Tecnologia primaria e secondariaLe infrastrutture e i dispositivi direttamente deputati alla produzione e al trasporto dellenergia sono normalmente defi niti come tecnolo-gia primaria, mentre il comando e il controllo di questa tecnologia primaria realizzato attraverso opportuni apparati intelligenti che vanno sotto il nome di tecnologia secondaria. Normalmente queste due tipologie di tecnologia sono localizzate in campo in spazi che, se non condivisi, sono comunque estremamente ravvicinati e che normalmente non sono provvisti di sistemi n di climatizzazione, n di monitoraggio, dato che si attende che essi siano caratterizzati da un funzionamento continuo, che dura per molti anni senza alcuna necessit di manutenzione.

I moduli FL RED 200xE sono dispositivi destinati a consentire la gestione della ridondanza di rete secondo il protocollo PRP (Parallel Redundancy Protocol), ai sensi della norma IEC 62439-3. Per tale ragione, ogni dispositivo dispone di tre porte di connessione, una lato DAN (dispositivo che trasmette o riceve i dati di comunicazione verso/dal RedBox) e due per il collegamento ai due percorsi di ridondanza.La porta di collegamento lato DAN sempre con connessione RJ45, mentre per quel che riguarda le porte lato ridondanza esistono due versioni del dispositi-vo, una con due connessioni RJ45, la seconda con due connessioni di tipo LC per fi bre ottiche di tipo multimode. Una robusta custodia metallica, un range di temperatura di utilizzo esteso (da -40 a 70 C), una tensione di alimentazione da 18 a 58 Vc.c. e la rispondenza alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613 completano la panoramica tecnica del prodotto.

FL RED 200XE: RIDONDANZA SECONDO PRP

I moduli FL RED 200xE consentono la gestione della ridondanza di rete secondo il protocollo PRP

Lofferta di Phoenix Contact destinata alle reti Industrial Ethernet non si limita a componenti hardware, ma comprende anche strumenti come lapplicativo FL View, per la con gurazione e gestione di reti cablate o wireless

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Oltre a condividere con la tecnologia primaria gli effetti dellam-biente circostante, la tecnologia secondaria deve oltretutto risul-tare compatibile con gli effetti di disturbo generati dalla primaria, normalmente operante in alta/altissima tensione. Ne deriva che, rispetto a quella tipica dei componenti normalmente utilizzati in altri ambienti industriali, i dispositivi di comando e controllo impiegati in queste applicazioni devono prevedere una robustezza in senso

lato sicuramente accresciuta, spesso anche nellordine di qualche multiplo di grandezza.Allinterno dei sistemi che compongono la tecnologia secondaria un ruolo di particolare importanza poi rivestito dallinfrastruttura di rete a base Ethernet, necessaria per applicazioni in conformit con la norma IEC 61850. proprio attraverso questa infrastruttura, infatti, che viaggiano i pacchetti dati di tipo diagnostico indispen-

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Allinterno della famiglia di convertitori rame/fi bra FL MC 2000 disponibile il modello FL MC 2000E SM40 LC, una soluzione studiata ad hoc per limpiego nel settore della gestione dellenergia. Grazie alla sua robusta custodia in metallo, il nuovo media converter FL MC 2000E SM40 LC adatto a condizioni ambientali gravo-se e le caratteristiche di alta compatibilit elettromagnetica ne permettono limpiego in apparecchiature elettriche che richiedono omologazioni secondo le norme IEC 61850-3 o Ieee 1613. Dal lato fi bra, questo convertitore prevede la possibilit di collegare fi bre di vetro singlemode (1.300 nm) con connettore LC-Duplex e velocit di comunicazione 100 Mbps. La trasmissione di dati attraverso cavi in fi bra ottica ottimizza le applica-zioni Ethernet in termini di prestazioni e sicurezza di trasmissione. I cavi in fi bra ottica multimodale consentono di coprire distanze di oltre 9 km. In aggiunta ai numerosi led di diagnostica, il convertitore di supporti dispone della funzione LFP (Link Fault Pass Through) per un monitoraggio permanente e ininterrotto del collegamento. Inoltre, il modo di funzionamento Ethernet Pass Through offre tempi di ritardo molto brevi, pari a soli 700 ns, rendendo il convertitore di supporti adatto anche ad applicazioni che richiedono risposte tempestive come Profi net, Powerlink o Sercos lll. Il dispositivo equipaggiato con connessioni ridondanti per lalimentazione con 24 e 48 Vc.c. e da un contatto di segnalazione per la diagnostica dellalimentazione e delle connessioni. Lesteso range di temperature di funzionamento, da -40 a 75 C, consente la realizzazione di molteplici applicazioni.

FL MC 2000E SM40 LC: MINIMA LATENZA

La sigla FL Switch 30xxE caratterizza i dispositivi rispon-denti alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613 compre-si allinterno della famiglia di industrial managed switch FL Switch 3000. Si tratta di switch con porte RJ45 (10/100 Mbps) e/o slot SFP (100 Mbps) per fi bre multimode o singlemode, utili per coprire distanze fi no a 40 km. Sono inoltre disponibili opportuni accessori da inserire negli slot SFP per permettere la connessione in fi bra. Per garantire la massima fl essibilit, tali accessori sono realizzati in nume-rose varianti, cos da offrire unampia scelta in funzione del tipo di fi bra e del connettore con cui essa intestata. Al di l dellincrementata resistenza a condizioni ambientali estreme tipica della rispondenza alla norma IEC 61508-3, anche que-sti prodotti presentano le medesime caratteristiche tecniche comuni a tutti gli switch della famiglia FL Switch 3000, come: alimentazione ridondabile con range da 12 a 48 Vc.c., pre-senza di contatto di allarme confi gurabile, gestione di Vlan, Traffi c Shaping per porta, Storm Control per porta, Igmp snooping/Query fi no a 256 gruppi multicast, Quality of Service, Trunking (Link Aggregation) fi no a quattro porte, security multilivello e compatibilit con vari protocolli di ridondanza quali STP, Rstp, Mstp ed Extended Ring.

FL SWITCH 3000E: FLESSIBILIT DI COLLEGAMENTO

Il modello di convertitore rame/ bra FL MC 2000E SM40 LC conforme alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613

La famiglia di industrial managed switch FL Switch 30xxE comprende dispositivi rispondenti alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613

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sabili a consentire il riconoscimento quanto pi veloce possibile di eventuali anomalie e i comandi dedicati a reagire a esse, per esempio defi nendo la commutazione su di un percorso alternativo di distribuzione dellenergia. Le caratteristiche tecniche che de-vono essere rispettate per questo tipo di dispositivi sono fi ssate, nello specifi co, dalla parte terza della serie di norme IEC 61850, vale a dire la normativa IEC 61850-3 Com-munication networks and systems for power utility automation - Part 3: General requirements. Tali spe-cifi che riguardano la compatibilit con limiti legati non solo a problematiche di pura natura elettrica, ma anche ad aspetti non elettrici, quali altitudine, temperatura e umidit dellambiente applicativo e ro-bustezza meccanica in termini di resistenza a shock, vibrazioni ed eventi sismici. Il posizionamento di switch o media converter in prossimit di sistemi di tecnologia primaria comporta inoltre la necessit di valutare approfonditamente gli aspetti connessi alla resistenza alle perturbazioni di natura elettromagnetica, con particolare riferimento ai quattro parametri fondamentali descritti allinterno della norma IEC 61000-4, ovvero la resistenza alle scariche elettrostatiche, ai transienti veloci, alle so-vratensioni e ai campi elettromagnetici. Tali fenomeni di interferenza possono infatti avere conseguenze sulla tensione di alimentazione dei sistemi, gene-rando fenomeni quali fl uttuazioni, buchi o abbassamenti di tensione, che possono condurre a malfunzionamenti dei dispositivi in campo. La norma IEC 61850-3 prescrive dei test specifi ci atti a simulare queste potenziali infl uenze.

Ridondanza sicuraAllinterno delle varie famiglie di prodotto relative alla componenti-stica per infrastruttura di rete Ethernet, Phoenix Contact ha svilup-pato anche dispositivi dedicati allautomazione per le sottostazioni elettriche, quindi in piena conformit con la norma IEC 61850-3. Managed ed unmanaged switch, convertitori rame-fi bra e moduli di ridondanza PRP destinati a questo settore sono facilmente identifi -cabili a catalogo rispetto gli altri prodotti appartenenti alle mede-sime famiglie, in quanto contraddistinti dallaggiunta della lettera E alla fi ne della sigla identifi cativa di prodotto.Le funzionalit di base di switch o convertitori rame-fi bra sono gi ben note e non richiedono ulteriori approfondimenti. I moduli di ridondanza PRP sono invece dispositivi destinati a consentire la gestione di infrastrutture di rete ridondate secondo il protocollo Pa-rallel Redundancy Protocol (PRP) defi nito dalla norma IEC 62439-3 Industrial communication networks - High availability automation networks - Part 3: Parallel Redundancy Protocol (PRP) and High-availability Seamless Redundancy (HSR). Tale protocollo viene uti-lizzato in quelle infrastrutture di rete laddove lelevata disponibilit uno dei parametri fondamentali, vista la sua capacit di permet-tere il funzionamento continuo della rete anche in caso di singolo guasto nel percorso di comunicazione dati. Infatti, caratteristica preponderante del protocollo PRP, tale da differenziarlo in modo sostanziale da tutti gli altri protocolli di ridondanza che prevedono una connessione degli switch ad anello, la sua capacit di rispon-dere al generarsi del primo guasto sul supporto comunicativo con un tempo di ripristino/commutazione pari a zero. Questo aspetto

la conseguenza diretta delle modalit di gestione e funzionamento del protocollo stesso, che prevede la messa in opera di due canali di comunicazione reciprocamente indipendenti, lungo i quali circolano in ridondanza i medesimi pacchetti dati. A originare e a concludere questi due rami di comunicazione sono previsti due dispositivi defi -

niti RedBox: allinterno di ogni processo di comunicazione specifi co, il RedBox che nel funge da emettitore riceve i pacchetti dati da un dispositivo a esso connesso, defi nito come Single Attached Node (SAN), e li invia su entrambi i canali di comunicazione. Il RedBox che funge da ricevitore, invece, inoltra a un dispositivo defi nito DAN (Double Attached Node) a lui connesso i pacchetti dati che riceve per primi da uno dei due canali di comunicazione ed elimina quei medesimi pacchetti dati che gli arrivano dal secondo canale di comunicazione. I tempi di percorrenza sui due canali possono infatti essere leggermente diversi, in quanto la struttura e i di-spositivi presenti su questi due canali possono essere differenti. Ogni RedBox ha quindi due interfacce Ethernet lato ridondanza, che usano il medesimo MAC address e presentano un medesimo indi-rizzo IP, andando in questo modo a realizzare una ridondanza Layer 2. Un indice sequenziale identifi cativo di ogni singolo pacchetto dati viene generato dal RedBox emettitore: il RedBox ricevente pu cos riconoscere il mancato ricevimento di pacchetti dati dal secondo canale di comunicazione, individuando la presenza di un impedi-mento alla comunicazione su questo canale e procedendo quindi ad attivare le conseguenti segnalazioni diagnostiche. Nel frattempo, il funzionamento della rete continua a essere garantito. Il dispositivo DAN pu essere costituito anche da switch che vengono disposti in ridondanza tra loro pur non attingendo a un protocollo direttamente gestito dallo switch stesso. Infi ne, poich la ridondanza viene garantita lungo tutto il percorso costituito dai due canali di comunicazione compresi nella parte di rete originata da un RedBox emettitore e uno ricevente, mentre non viene garantita in caso di guasto di un RedBox, possibile prevenire eventuali rischi connessi a simili malfunzionamenti provvedendo a ridondare anche i RedBox.

Phoenix Contact - www.phoenixcontact.it

Esempio di architettura realizzata secondo protocollo PRP

http://www.phoenixcontact.it

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Ethercat Technology Group (ETG) nel 2014 stato pi volte ospite in Italia per presentare la propria attivit e la propria tecnologia. Il primo appunta-mento stato a maggio, in occasione

della fi era SPS IPC Drives Italia 2014, mentre il secondo, a inizio giugno, ha visto ETG presen-tare una serie dei propri seminari sul tema di Industrial Ethernet.Grazie al proprio tessuto industriale lItalia racchiude oggi come sempre un elevato po-tenziale per Ethercat ha sottolineato Martin Rostan, executive director di ETG. Dopo la Germania, il Paese che conta il maggior nu-mero di costruttori di macchine in Europa, fatto rispecchiato dalla distribuzione geografi ca dei nostri membri, dove lItalia occupa appunto il secondo posto nel Continente. Con la rinnovata partecipazione alla fi era e la presentazione del nostro Roadshow, vogliamo fornire a tutti gli in-teressati la possibilit di ottenere ampie e det-tagliate informazioni sulla tecnologia Ethercat.

Le tappe italiane di ETGEthercat Technology Group ha fatto dunque tappa in Italia per ben due volte negli ultimi mesi. In primo luogo, ha partecipato con un pro-prio stand a SPS IPC Drives Italia 2014 a Parma. Gli esperti Ethercat presenti, Alessandro Figini e Florian Hammel, che lavorano nella sede ETG a Norimberga, hanno comunicato a tutti i visitatori interessati alla tecnologia Ethercat lopera mondiale di Ethercat Technology Group. La seconda visita italiana si inserita nel pi ampio programma Ethercat Roadshow 2014, proprio con il fi ne di diffondere la cono-scenza della tecnologia Ethercat. Per un totale di tre appuntamenti, ETG ha fatto tappa nelle citt di Padova, Bologna e Bergamo: gli utilizzatori fi nali, cos come i costruttori di dispositivi, hanno potuto ottenere, nel contesto di seminari gratuiti, estese informazioni circa

le potenzialit di Ethercat come protocollo di comunicazione. La matt ina era ri servata a unin troduzione sulla tecnologia Ethercat, mentre il pomeriggio era destinato a due sessioni, dedi-cate una ai co-struttori e laltra agli utilizzatori di tecnologia di

automazione. La sessione del mattino, invece, era dinteresse co-mune a tutti i partecipanti, trattandosi di temi introduttivi al sistema Ethercat, quelle pomeridiane invece erano a discrezione dei parteci-panti, che hanno cos avuto la possibilit di dialogare direttamente con gli esperti e approfondire, oltre che la tecnologia Ethercat nello specifi co, anche i concetti generali relativi alle sfi de e ai vantaggi dellimpiego di Ethernet in ambito industriale. Il programma stato completato dalle presentazioni dei numerosi

NEL 2014 ETG - ETHERCAT TECHNOLOGY GROUP HA PI VOLTE VISITATO LITALIA PER PRESENTARE LA PROPRIA ATTIVIT E LA PROPRIA TECNOLOGIA, REGISTRANDO UN VIVO INTERESSE DA PARTE DI COSTRUTTORI E UTILIZZATORI FINALI

LAUTOMAZIONE CHIAMA, ETHERCAT RISPONDE

di Lucia Milani

Meeting Ethercat in Giappone: la tecnologia

eldbus Ethercat lunica non nipponica

accettata come standard de facto anche in Giappone

Martin Rostan, executive director di ETG, vede ora come sempre un grande potenziale per Ethercat nel mercato

Alessandro Figini fa parte da met 2013 del supporto tecnico di Ethercat Technology Group

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sponsor presenti, che hanno consentito di avere una panoramica sulla molteplicit di applicazioni possibili grazie a Ethercat.

Evoluzione dellassociazioneLo scorso anno Ethercat Technology Group ha festeggiato il proprio decimo anniversario ed oggi considerata una delle pi forti e vaste organizzazioni al mondo in ambito Ethernet In-dustriale e bus di campo. Dalla fondazione, nel novembre 2003, hanno aderito a ETG pi di 2.800 aziende con sede in 58 Paesi e il tasso di espansione non accenna a diminuire. Attualmente, pi di 160 diversi fornitori sono presenti sul mercato con un proprio dispositivo Ethercat Master e la soluzione Ethercat come architettura di sistema ha diffusione globale: non solo

in Europa e America, ma a anche in Asia Ethercat viene adottato da quasi tutti i costruttori di macchine come bus di sistema. Interi settori, per esempio recentemente lindustria dei semiconduttori, hanno orientato la propria scelta su Ethercat. Per Alessandro Figini, che a met del 2013 si trasferito in Germania e fa attualmente parte del supporto tecnico presso la sede ETG di Norimberga, una partita che si gioca in casa: Sono naturalmente entusiasta di es-

sere presente agli eventi dellautomazione italiana, soprattutto perch gi negli scorsi anni abbiamo riscontrato un grandissimo in-teresse da parte dei visitatori verso la tecno-logia Ethercat. La diffusione e il successo del sistema non si limitano a un solo Paese, tanto che sono quasi 1.000 le aziende asso-ciate provenienti dallAsia, il che consente a ETG di affermarsi come tecnologia fi eldbus non nipponica accettata come standard de facto. Dal punto di vista tecnico ETG con-tinuer a defi nire nuovi profi li per i disposi-tivi al fi ne di implementare interfacce non legate a un particolare produttore.La tecnologia Ethercat disponibile per i suoi utenti fi n dal lancio sul mercato nel 2003 ma in costante evoluzione e mi-glioramento, di pari passo con il mercato mondiale, senza per cambiare le funzioni base, cosa particolarmente apprezzata dagli utenti e chiaro vantaggio tecnologico. Ether-cat rimane una soluzione in tempo reale che

non richiede hardware speciali, ma solo una porta Ethernet standard. E cos dovrebbe rimanere aggiunge Rostan per questo motivo, rivolgeremo gli sforzi di Ethercat Technology Group verso ulteriori sviluppi di Ethercat nel campo dei di-spositivi. Il notevole successo riscosso in questi dieci anni testimonia la validit della nostra strategia e spinger molte aziende a implementare Ethercat come standard. Ethercat piace e convince per le sue caratteristiche: oltre ad assicurare performance di elevato livello, ha dimostrato di essere una tecnologia stabile, economica e soprattutto aperta. In una parola, Ethercat la scelta di eccellenza dei progettisti ha proseguito Rostan. Negli ultimi anni siamo

stati premiati anche per la possibilit di integrare funzionalit di sicurezza sul mezzo fi sico Ethernet standard, grazie al protocollo Safety over Ethercat.Per il futuro il Gruppo intende continuare a promuovere la tecnolo-gia Ethercat in altre aree geografi che e nuovi mercati.

ETG - Ethercat Technology Group - www.ethercat.org

Processing on the y: principio di funzionamento di Ethercat

Un momento del Semiconductor Technical Working Group (Semi TWG) di ETG

Ethercat Roadshow Italia con circa 200 partecipanti tra utilizzatori e sviluppatori

http://www.ethercat.org

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Fieldbus & Networks

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Soluzione ormai diffusa a livello mon-diale, la tecnologia CC-Link vanta una presenza molto signifi cativa in Asia, dove si ritiene arriver a detenere il 20% del mercato entro

il 2016. Potrebbe dunque rivelarsi un ottimo lasciapassare per quelle aziende che vogliono conquistare nuove aree di business. E non tutto: lassociazione Clpa (CC-Link Partner As-

sociation) che promuove la tecnologia offre supporto alle imprese europee che intendono puntare sullAsia. Di questopportunit da non sottovalutare e che molte realt del Vecchio Continente hanno gi cominciato a riconoscere e apprezzare, ci parla John Browett, general manager di Clpa Europe.

Fieldbus&Networks: Qual stata levoluzione della tecno-logia CC-Link in termini di adozione e diffusione a livello mondiale?

John Browett: CC-Link una soluzione oggi diffusa in tutto il mondo, alle aziende europee per ci che pi importa la sua forza in Asia, dove costituisce indubbiamente il fi eldbus numero uno con una quota di mercato che arriver, secondo quanto dichiarato da IHS Research, al 20% entro il 2016. Molte imprese europee, sem-pre pi stanche di combattere contro concorrenti agguerriti per una sempre pi piccola fetta del mercato delle reti aperte in Europa, vedono il continente asiatico come unopportunit da non perdere dal punto di vista del business. Inoltre, dal momento che ARC e IHS hanno entrambe indicato come nei prossimi anni circa la met della

spesa attesa a livello globale in automazione si realizzer in Asia, ben si comprende come mai il mercato asiatico faccia cos gola CC-link pu aiutare le aziende a espandere il proprio business in questarea. Lassociazione Clpa-CC-Link Partner Association, che io rappresento in Europa, sta gi lavorando con alcune realt im-prenditoriali italiane, per esempio Datalogic, al fi ne di raggiungere questo obiettivo.

FN: Quali saranno le maggiori innovazioni future del sistema CC-Link da un punto di vista tecnologico? Cosa chiedono gli utenti?

J.B.: I temi di maggiore spicco in questo momento nel mondo dellautomazione fanno riferimento al concetto di Industria 4.0. Rappresenta un tema chiave gi da due anni e da allora alcuni Paesi, come Germania e Regno Unito, hanno cominciato a investire ingenti risorse in tale direzione. Semplifi cando, possiamo dire che Indu-stria 4.0 vuole dire soprattutto Internet of Things e cloud computing nellautomazione, tutto rimanda dunque allo sviluppo di questo tipo di tecnologie. Un requisito cruciale la capacit di permettere lo

AVVIARE IL BUSINESS IN ASIA E TRARRE PROFITTO DA UN MERCATO LA CUI CRESCITA SI PREVEDE FLORIDA PER I PROSSIMI ANNI: UNA SFIDA INTERESSANTE CHE ATTENDE LE AZIENDE EUROPEE. ECCO LA PROPOSTA DI CLPA

ASIA: IL CONTINENTE DELLE OPPORTUNIT

di Ilaria De Poli

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scambio delle informazioni in qualsiasi luogo e in realtime. Questo signifi ca che gli stabilimenti si doteranno di soluzioni tecnologiche tali da permettere tale interazione. CC-Link IE rappre-senta un esempio di tecnologia in grado di fare proprio questo. Si tratta al momento dellunica rete Gigabit Ethernet aperta per lautomazione. Offrendo velocit Gigabit mette al contempo a disposizione degli utenti una larghezza di banda dieci volte superiore a quella di qualsiasi altra rete Ethernet based similare esistente. Inoltre, stato gi dimostrato come CC-Link IE sia in grado di erogare il tipo di prestazioni richieste dalle applicazioni realizzate seguendo i dettami di Industria 4.0 in Asia, per esempio nel campo dellautomotive e della produzione di fl at panel display. Entrambi questi tipi di industria hanno bisogno di gestire grandi moli di dati in impianti produttivi distanti fra loro in tempo reale e le aziende attive in questi settori stanno gi impiegando CC-Link per riuscire a fare tutto questo.

FN: Abbiamo sentito parlare del programma Gateway to Asia. Di cosa si tratta esattamente?

J.B.: La CC-Link Partner Association pronta ad aiutare le aziende europee che decidono di utilizzare la tecnologia CC-Link nei loro prodotti a sviluppare il proprio business in Asia. Come abbiamo detto in precedenza, troppe realt europee sono ancora eccessi-vamente focalizzate sulle soluzioni utilizzate appunto in Europa e, come risultato, si trovano a dover fronteggiare concorrenti sempre pi forti, lottando tutti per accaparrarsi una piccola parte di uno stesso mercato. Anche le aziende che stanno gi operando in Asia tendono a uti-lizzare le stesse soluzioni che impiegano nel Vecchio Continente, convinte che possano portarle al successo. Il nostro messaggio per questo: se si vuole realmente essere vincenti in Asia, oc-

corre includere la tecnologia CC-Link nel proprio portafoglio prodotti. Senza di essa, vi sar sempre unampia fetta di mercato, circa il 20%, impossibile da conquistare.

Si tratta di unenorme opportu-nit e il programma Gateway to Asia vuole proprio aiutare le imprese a sfruttarla al meglio. Il programma abbastanza sem-plice. Prima di tutto, le aziende devono associarsi a Clpa e de-cidere se vogliono sviluppare prodotti conformi con la tec-nologia CC-Link. Associarsi a questo livello non comporta spese e permette allimpresa di ottenere tutte le specifi che tec-niche necessarie a capire che cosa pu sviluppare. Il secondo

passo consiste nello sviluppare un qualche tipo di prodotto e quindi superare il test di conformit imposto da Clpa. Infi ne, Clpa in grado di aiutare lazienda a commercia-lizzare il proprio prodotto in Asia. Il costo

di questo affi ancamento coperto dalla quota di partecipazione allassociazione; inoltre, lazienda ottiene una copertura di mercato aggiuntiva grazie alla corrispettiva terza parte che la supporta e che gi conosce il mercato locale.Il programma partito lo scorso anno e stiamo pensando di farlo proseguire ancora per almeno un altro anno. nato nel 2011 con il nome di Gateway to China, ma abbiamo registrato un interesse cos ampio da decidere di ampliarlo in modo da coprire lintero con-tinente. Quello attuale stato lanciato uffi cialmente lo scorso anno in occasione della fi era SPS/IPC/Drives.

FN: Quali aziende hanno gi aderito al programma?

J.B.: Al momento abbiamo 26 partner che lavorano con noi e hanno aderito al programma, fra le quali numerose aziende eu-ropee di primo piano come Balluff, Festo, Weidmller, Datalogic, Pepperl+Fuchs, Mettler-Toledo e altre ancora. La lista completa pubblicata sul sito cc-link-g2a.com.

Clpa - CC-Link Partner Association - www.clpa-europe.com

Schema di funzionamento della rete CC-Link IE

Il programma G2A (Gateway to Asia) partito lo scorso anno in occasione della era SPS/IPC/Drives

John Browett, general manager di Clpa Europe

http://www.clpa-europe.com

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Un nuovo evento, organizzato da Messe Frankfurt Italia (www.mes-sefrankfurt.it) ed Ethernet Powerlink Standardization Group (Epsg) (www.ethernet-powerlink.org), ha tutte le

caratteristiche per catalizzare lattenzione e la-desione delle aziende che utilizzano linterfaccia Powerlink. Si tratta della prima edizione della Italian Powerlink Convention che debutter l8 ottobre 2014 al Tecnopolo di Reggio Emilia, e sar il primo evento mondiale del genere. Il nostro Paese ospiter la prima edizione grazie a un mer-cato che vanta eccellenti costruttori di macchine, utenti fi nali competenti, integratori esperti e tanti fornitori di dispositivi Powerlink, lItalia un ot-timo punto di incontro per tutti gli attori che hanno gi adottato o che sono interessati a questa tec-nologia. La Convention sar una occasione di contatto tra le aziende produttrici di prodotti con interfaccia Powerlink e tutti gli utilizzatori italiani, ma sar anche un momento di informazione e ap-profondimento tecnico per le aziende interessate a integrare e sfruttare le caratteristiche di questo standard di comunicazione. Levento si rivolge a un pubblico tecnico, proveniente da aziende che integrano nei loro prodotti o che utilizzano bus di campo e che sono interessate alle tecnologie di comunicazione basate su Ethernet industriale con capacit realtime. Sviluppatori, integratori di sistema, responsabili di automazione, diret-tori tecnici e di stabilimento: questo il target di riferimento. Durante unintera giornata dedicata a Powerlink si toccheranno diversi aspetti della tecnologia, dai meccanismi di gestione dei dati allimplementazione della tecnologia open source, alla confi gurazione dei dispositivi in campo. Pre-sentazioni tecniche, riguardanti i diversi aspetti implementativi e i vantaggi ottenibili da questa tecnologia, si alterneranno a dimostrazioni pratiche e a testimonianze dirette da parte di relatori provenienti dallindustria, che porteranno esempi di utilizzo e analizzeranno insieme alla platea casi reali con diverse complessit ed esigenze, illustrando poi le soluzioni adottate.

Unarea espositiva tecnologicaNellarea espositiva attigua alla sala conferenze sar inoltre possi-bile per gli iscritti alla convention, vedere dal vivo la vasta gamma di prodotti con interfaccia Powerlink disponibili sul mercato, proposti di-rettamente dai diversi produttori di sensori, attuatori, controller, dispo-sitivi di rete ecc. La convention ha gi raccolto ladesione dei seguenti sponsor: ABB, B&R, Cognex, Comau, Eaton, Festo, Hilscher, HMS, Laumas, MTS Sensor, Nord Drivesystems. LItalia un ottimo campo di applicazione per Powerlink afferma Stphane Potier, technology

marketing manager Epsg. Ottimi costruttori di macchine, utenti fi nali competenti e importanti fornitori con una vasta offerta di componenti. C ancora un grande potenziale da sfruttare, per questo il Gruppo Ethernet Powerlink Standar-dization Group ha deciso di sostenere lo sviluppo del busi-ness in Italia. Levento si concentrer su un target tecnico proveniente sia dal consorzio Epsg (soci e sviluppatori di prodotti) sia dagli utilizzatori della tecnologia Powerlink. Lidea di coinvolgere tutte le aziende partecipanti, con-dividendo idee e proposte, con lobiettivo di rispondere al meglio alle esigenze e alle aspettative che ruotano intorno al progetto. Fondata in Svizzera come associazione indi-

pendente nel 2003, Ethernet Powerlink Standardization Group ha il suo uffi cio centrale a Berlino. Lassociazione promuove ladozione di Powerlink e opensafety. Lo user group include oltre 3.100 produttori di apparecchiature. Powerlink, una tecnologia aperta che non richiede licenze (da qualche anno uffi cialmente open source), standard IEEE802.3 e IEC 61784-2 e sta diventando lo standard cinese. La location facilmente raggiungibile in auto e in treno: il Tecnopolo collegato da un trenino elettrico alla nuova fermata Mediopadana dellalta velo-cit ferroviaria. Tecnopolo stato inaugurato nel 2012 nel riqualifi cato capannone 19 delle ex Offi cine Meccaniche Reggiane. Al suo interno sono presenti laboratori e centri di ricerca focalizzati su meccatronica, costruzioni, agro-alimentare, energia e ambiente.

EPSG - www.ethernet-powerlink.org

SI SVOLGER IN ITALIA, IL PROSSIMO 8 OTTOBRE, PRESSO IL TECNOPOLO DI REGGIO EMILIA, LA PRIMA CONVENTION POWERLINK. LEVENTO SI CONCENTRER SU UN TARGET TECNICO PROVENIENTE SIA DAL CONSORZIO EPSG SIA DAGLI UTILIZZATORI DELLA TECNOLOGIA

DEBUTTO ITALIANO DELLA CONVENTION POWERLINK

di Antonella Pellegrini

Stphane Potier, technology marketing manager Epsg

http://www.mes-sefrankfurt.ithttp://www.mes-sefrankfurt.ithttp://www.mes-sefrankfurt.ithttp://www.ethernet-powerlink.orghttp://www.ethernet-powerlink.orghttp://www.ethernet-powerlink.org

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Fieldbus & Networks

A cura di Lucia Milani

DA CONSORZIO PNI A P.I.UN CAMBIAMENTO ANNUNCIATO... IN OCCASIONE DEI FESTEGGIAMENTI PER I VENTI ANNI DI ATTIVIT CONSORZIO PNI HA UFFICIALMENTE SANCITO IL CAMBIO DI NOME IN P.I.: PROFIBUS E PROFINET ITALIA

Si appena concluso levento celebrativo che, nella splendida cornice di Castello degli Angeli, in provincia di Bergamo, ha festeggiato i primi venti anni di successi di Consorzio PNI-Profi bus Network Italia (www.profi -bus.it), coinvolgendo tutti coloro che, dalla fondazione a oggi, hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo. Levento si aperto con lassemblea straordinaria dei soci, che hanno rinnovato lattivit associativa per i prossimi venti anni; contestualmente, come gi anticipato a maggio a Fieldbus&Networks dal presidente Antonio Augelli, stato uffi cialmente sancito il cambio di nome dellassociazione in Profi bus e Profi net Italia - P.I.. Un cambiamento importante, annunciato, doveroso: dalla tecnologia Profi bus, che diede nome al Consorzio nel 1994, in ventanni sono stati introdotti il profi lo Profi bus PA e il protocollo Profi net con i suoi ulteriori profi li Pro-fi energy, Profi drive e Profi safe, arrivando a una diffusione che conta oltre 47 milioni di nodi installati per Profi bus e pi di 7,6 milioni per Profi net, in continuo aumento. Si apre quindi una nuova era per lassociazione, che intende perseguire il suo obiettivo di promozione e diffusione delle tecnologie supportate lavorando in unottica di crescita e miglioramento continuo. Tutto questo senza dimenticare lo spirito di gruppo che da sempre la contraddistingue e che ha fatto s che lassociazione crescesse nel corso degli anni: fondato inizialmente da una decina di aziende, il Consorzio conta oggi circa 50 soci. Limpegno del Consorzio nei confronti degli utilizzatori di Profi bus e Profi net quello di continuare a mettere a loro disposizione lesperienza e la competenza di esperti, in grado di offrire a ingegneri e installatori tecnologie innovative per lottimizzazione delle linee di lavorazione delle loro aziende ha affermato Augelli. La ragione del cambia-mento di ragione sociale nasce proprio dalla necessit di un riferimento esplicito a entrambe le tecnologie che il Consorzio continuer a promuovere e diffondere, almeno per i prossimi venti anni ha concluso il presidente. A lui si unito a Karsten Schneider, presidente mondiale dellassociazione, presente per loccasione, nel sottolineare la propria soddisfazione per i risultati raggiunti e ribadire limpegno dellassociazione a livello internazionale nel continuo sviluppo e diffusione dei protocolli.

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Attualitin breve

In occasione della fi era Automatica Beckhoff (www.beckhoff.it) e Kuka (www.kuka.it) hanno presentato una nuova interfaccia comune: usando la libreria mxAutomation cos possibile inviare comandi a un robot Kuka con controllo KR C4 direttamente dal PLC. Pertanto, possibile programmare controllo e robot da un solo sistema, senza necessariamente essere a conoscenza di uno speciale linguaggio di programmazione

per robot. La comunicazione avviene tramite Ethercat, con TwinCAT Ethercat master e il controller KR C4 di Kuka che scambiano dati tra-mite il terminale Ethercat Bridge EL6692 o EL6695. In questo caso, i comandi di traslazione vengono trasmessi dal controllo al robot e valori effettivi dal robot al controllo. Grazie a questa comunicazione effi ciente e ad alte prestazioni si pos-sono trasmettere molto rapidamente comandi al robot dal PLC. Inoltre, il programmatore PLC ha accesso ai dati di posizione del robot in ogni momento e in tempo reale. In una particolare versione, questa intera-zione diretta e stretta consente di realizzare anche applicazioni in cui richiesta una sincronizzazione ad alta precisione.

TWINCAT 3.1 SUPPORTA LINTERFACCIA MXAUTOMATION DI KUKA

http://www.beckhoff.ithttp://www.kuka.ithttp://www.profi-bus.it

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Fieldbus & Networks

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Attualitin breve

QUANDO LUNIONE FA LA FORZAWRTH ELEKTRONIK EISOS HA SIGLATO IL CONTRATTO DI ACQUISIZIONE DELLAZIENDA ITALIANA SPECIALIZZATA IN CONNETTORI STELVIO KONTEK

Il gruppo tedesco Wrth Elektronik eiSos (www.we-online.de) consociata di Gruppo Wrth, attivo nel settore della componentistica elettronica ed elettromecca-nica, ha siglato in maggio il contratto di acquisizione dellazienda italiana produttrice di connettori Stelvio Kontek con sede a Oggiono, in provincia di Lecco. Per i soci di Stelvio Kontek il motivo della vendita risiede nella salvaguardia della continuit produttiva e della forza lavoro. Con questa acquisizione Wrth Elektronik eiSos, attivo in 50 Paesi, con 13 stabilimenti di produzione nei principali mercati internazionali, si prefi gge invece di espandere ulteriormente le sue attivit internazionali nel settore della connessione. In questo modo, intendiamo cogliere lopportunit di integrare allinterno della nostra struttura unazienda altamente specializzata in componenti elettromeccanici e di connessione, ampliando capacit produttive e gamme di pro-dotti nel mercato dei connettori hanno commentato gli amministratori delegati Oli-ver Konz e Thomas Schrott. Il nostro obiettivo consiste nelloffrire alla clientela un valore aggiunto, sia che si tratti di piccoli, sia di grandi clienti. Unattivit che pu risultare estremamente complessa e variegata in relazione al profi lo del cliente e che pu andare dalla consulenza tecnologica e progettazione, allottimizzazione dei sistemi di logistica, fi no allorganizzazione gratuita di seminari tecnici. Aspetti che in passato ci hanno contraddistinto portandoci al successo e fa-cendoci apprezzare da tutti i clienti, oltre alla costante disponibilit dei nostri prodotti a magazzino. Questa acquisizione rappresenta un passo in avanti nel futuro, nella co-struzione di un gruppo che con Stelvio Kontek porter ancora pi al centro dellatten-zione il tema dellinnovazione. Stelvio Kontek rappresenta un marchio consolidato nella produzione di componenti standard e su specifi ca della clientela. Il suo know-how tecnico e produttivo si coniuga ora con leffi cacia delle vendite e servizi di Wrth Elektronik eiSos, che include gi 400 tecnici professionisti della vendita in tutto il mondo, permettendo ai clienti di contare su una grande squadra di vendita diretta. Il portafoglio prodotti di Stelvio Kontek spazia da connettori estraibili e fi ssi, connettori scheda-cavo, connettori I/O, cavi a banda larga fl essibili, portafusibili e sensori reed. Nata nel 2009 dallunione di Stelvio, fondata nel 1946, e Kontek, nel 1984, Stelvio Kontek si da subito rivelata unazienda specializzata con 380 dipendenti, che nel 2013 ha registrato un fatturato di 21 milioni di euro. Oltre alla sede lombarda, conta stabilimenti di progettazione e produzione a Tab (Ungheria), Blaj (Romania) e Santeny (Francia); certifi cata ISO 9001 e ISO 140001 e vanta delle linee di prodotto qualifi cate dai pi importanti istituti di certifi cazione nazionali e internazionali quali IMQ, UL, VDE. Per Stelvio Kontek questa vendita rappresenta una garanzia di sviluppo sano e dinamico ha affermato Marco Crippa amministratore delegato di Stelvio Kontek.

In foto da sinistra a destra: Oliver Konz, Marco Crippa, Thomas Schrott e Luca Brigatti

INSIEME PER OFFRIRE SOLUZIONI READY FOR IOTLa societ software Solair (www.solaircorporate.com), attiva nel mondo dellInternet of Things (IoT) e M2M, ha stretto una partnership tecnologica con Contrive (www.contrive.mobi/it), azienda italiana di respiro internazionale che dal 1999 progetta e realizza dispositivi di controllo remoto. La collaborazione tra le due realt volta a offrire ai clienti una soluzione per lIoT, sia hardware che software, che sia plug&play e scalabile. Da un lato i prodotti Mobi.Control di Contrive permettono di costruire sistemi IoT/M2M semplici, convenienti e affi dabili per lautomazione domestica e industriale, dallaltro la piattaforma cloud based di Solair consente di raccogliere ed elabo-rare i dati acquisiti dai prodotti Contrive e di sviluppare applicazioni su misura per il cliente, velocemente e senza grossi investimenti iniziali n in termini economici n di risorse informatiche.In particolare, la famiglia Mobi comprende dispositivi che permettono il controllo di ingressi e uscite e la sorveglianza di segnali o valori critici direttamente dal browser di qualsiasi dispositivo con accesso alla rete. I dispositivi possono inviare messaggi predefi niti sotto forma di email, tweet e sms e possono essere confi gurati per svolgere specifi che azioni al verifi carsi di eventi locali oppure a scadenze programmate. Le interfacce, le connessioni e la confi gurabilit rendono questi dispositivi adatti a un uso rapido e semplice. Le applicazioni vanno dallilluminazione al controllo accessi, dal rilevamento intrusi al controllo del clima, dal monitoraggio al controllo distribuito.

http://www.we-online.dehttp://www.solaircorporate.comhttp://www.contrive.mobi/it

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LA POTENZA NEL CUORE DELLA VISIONELA PARTNERSHIP TECNOLOGICA STRETTA FRA LE DUE AZIENDE PREVEDE LUTILIZZO DEGLI AUTOMATION PC 910 DI B&R, DALLE ELEVATE PRESTAZIONI E DAI CONSUMI CONTENUTI, PER LA NUOVA GENERAZIONE DI PROCESSORI DI VISIONE DATALOGIC UX

Le aziende produttrici, qualunque sia il loro settore, devono innovare e fare investimenti strategici per soddisfare le richieste di un mercato globale. Tra i comparti in pi rapida crescita, lalimentare e il farmaceutico possono benefi ciare della visione industriale per garantire alti livelli qualitativi dei prodotti e la conformit alle normative di settore.I sistemi di ispezione ottica sono un investimento strategico e Datalogic (www.datalogic.com), supportata dalla tecnologia di controllo B&R (www.br-automation.com), ha creato una piattaforma di visione avanzata e performante. I processori di visione Datalogic forniscono elevate prestazioni nellelaborazione delle immagini, con supporto multi-camera. Equipaggiati con gli evoluti processori Intel Core i-series, di terza generazione, e con una vasta gamma di interfacce video, gli Automation PC 910 B&R sono la scelta ideale per le applicazioni pi avanzate, dove per esempio richiesto di effettuare letture e analisi ad alta velocit e risoluzione. Combinati con il software Impact di Datalogic, il computer di visione in grado di gestire fi no a quattro telecamere USB, fornendo una soluzione allavanguardia per la machine vision. Fra le caratteristiche tecniche del sistema fi gurano; capacit di elaborazione dati elevata in tre possibili confi gurazioni; integrazione con i principali ERP aziendali e altri applicativi software; supporto a unampia gamma di camere di visione USB 3.0; possibilit di utilizzo di differenti tipologie di telecamere e gestione di diverse risoluzioni con un unico processore; un software di visione completo, fl essibile e semplice da programmare e confi gurare; nessun PC aggiuntivo richiesto per larchiviazione o lanalisi dei dati. Il modello APC 910 stato scelto in quanto in grado di operare anche nelle situazioni pi complesse e negli ambienti produttivi pi estremi. La tecnologia Intel Core i-series offre un proces-sore multi-core con unit grafi ca integrata, riduce il consumo di energia ed elimina la necessit di ventole. Inoltre, il design robusto di questi PC industriali, privi di cablaggio interno e senza parti in rotazione, garanti-sce la continuit operativa anche in condizioni diffi cili, mentre le porte USB 3.0 consentono lintegrazione nelle soluzioni di visione industriale.Infi ne, con oltre 120 strumenti software disponibili, il software Impact Suite consente lo sviluppo di nuove interfacce applicative in maniera semplice e veloce. Il VPM (Vision Program Manager) mette a disposizione centinaia di funzioni di analisi delle immagini ed lambiente ideale per defi nire in maniera rapida e intuitiva la ricetta di ispezione: dalla veloce acquisi-zione delle immagini, alla precisa localizzazione e misura degli oggetti, alla rilevazione delle pi piccole non conformit. Inoltre, Control Panel Manager (CPM) di Impact semplifi ca la creazione di interfacce opera-tore per consentire il monitoraggio in tempo reale e per un immediato tuning dei parametri di ispezione.

Donato Montanari, general manager della business unit Machine Vision in Datalogic, e a destra Luca Galluzzi, direttore generale di B&R Automazione Industriale

COMUNICARE IN CONDIZIONI CRITICHEEutelsat Communications (www.eutelsat.com) ha siglato un accordo di distri-buzione con Wireless Innovation (www.wireless-innovation.co.uk), fornitore di servizi di comunicazione wireless end to end, per lutilizzo di KA-SAT, il satellite ad alta velocit per trasmissione dati di Eutelsat, per erogare servizi di comunicazione in condizioni critiche e fornire connettivit agli operatori dei settori utility, energie rinnovabili, edilizia, asset management e militare. Wireless Innovation specializ-zata nella fornitura di soluzioni di backhaul Scada/telemetria satellitare e radio ad aziende che operano nel settore elettrico, idrico, petroli