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RISULTATI La frantumazione di batterie a ioni di litio è risultato il processo con esposizioni maggiori per i lavoratori. Sono state stimate concentrazioni in aria indoor elevate (in μg/m3) per Cloro (321,3), Cromo (51,7 > TLV-TWA per CrVI), Cadmio (23,7 > TLV-TWA), Piombo (412,1 >TLV-TWA), Rame (419,1 > TLV-TWA per fumi metallici Cu) e Nickel (160,7 TLV-TWA per composti insolubili Ni). Per tutte queste sostanze l’HQ è risultato compreso tra 4,2 (Cu) e > 5000 (Cl) quindi ampiamente sopra l’unità (Tabella 1). Considerando l’HI, l’apparato respiratorio è risultato il più a rischio di effetti avversi (HI > di 12000), seguito dal tegumentario (HI≈10000) e dal visivo (HI = 4470) (Tabella 2). Per quanto riguarda il rischio cancerogeno, considerando il worst case scenario”, ovvero nel caso, poco realistico, di lavoratori esposti costantemente per l’intera vita lavorativa a concentrazioni stimate di Cr, tutto del tipo (VI), in assenza di misure di prevenzione collettive o individuali, è stato stimato un IUR di 0,6 (rischio di 6-7 tumori per 100 esposti), quindi un valore estremamente elevato. Peraltro, nelle medesime condizioni anche per il Cd e per il Ni il rischio cancerogeno sarebbe molto elevato (IUR=0,04), mentre risulterebbe minore per Pb e per il Policlorobifenile (IUR=0,0005) (Tabella 3). BIBLIOGRAFIA 1. Ceballos DM, Gong W, Page E. A Pilot Assessment of Occupational Health Hazards in the US Electronic Scrap Recycling Industry. J Occup Environ Hyg. 2015;12(7):482-8. 2. Swedish Environmental Protection Agency. Recycling and disposal of electronic waste. Health hazards and environmental impacts. Report 6417, Ed. Naturvårdsverket, Stockholm, March 2011. 3. Tsydenova O, Bengtsson M. Chemical hazards associated with treatment of waste electrical and electronic equipment. Waste Manag. 2011 Jan;31(1):45-58. Health Risk Assessment per esposizione occupazionale a sostanze chimiche non cancerogene e cancerogene nel riciclo di rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE): dati dal progetto WeeenModels Alberto Modenese 1 , Annamaria Ferrari 2 , Rita Gamberini 2 , Luigi Grasselli 2 , Paolo Neri 2 , Martina Pini 2 , Bianca Rimini 2 , Marco Vinceti 1 , Federica Violi 1 , Fabriziomaria Gobba 1 1 Dip. di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 2 Dip. di Scienze e Metodi dell'Ingegneria, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 80° Congresso Nazionale SIMLII Padova, 20-22 settembre 2017 INTRODUZIONE Il riciclo dei RAEE comporta esposizioni occupazionali a varie sostanze tossiche e cancerogene, quali composti organici (es. PBDE, PCB, IPA) e metalli (Pb, Cd, Cr, etc). MATERIALI E METODI Applicando il Life Cycle Assessment sono state stimate le esposizioni professionali a sostanze chimiche durante il riciclo di RAEE partendo da una massa di rifiuti di 9326,4 kg/giorno, desunta dai dati forniti dal Comune di Genova. É stato quindi applicato il modello HRA. Per gli effetti non cancerogeni è stato calcolato il Hazard Quotient (HQ) per le singole sostanze e il Hazard Index (HI) riferito agli apparati corporei, mentre per il rischio cancerogeno è stato calcolato l’Inhalation Unit Risk (IUR). CONCLUSIONI Nel riciclo di rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche il rischio di effetti avversi per la salute dei lavoratori addetti è potenzialmente elevato, almeno nel processo di frantumazione di batterie a ioni di litio, durante il quale, in assenza di misure, le esposizioni possono eccedere i valori limite per vari metalli, tra cui Cr(VI), Ni, Cd e Pb, con un importante rischio di effetti sia non cancerogeni che cancerogeni. Nella progettazione e nella gestione di impianti di riciclo RAEE è pertanto necessario prevedere specifiche misure di prevenzione al fine di mantenere l’esposizione dei lavoratori a livelli adeguati. OBIETTIVO Nell’ambito del progetto europeo WeeenModels, mediante un modello di Health Risk Assessment (HRA) proposto dall’Environmental Protection Agency statunitense (US-EPA) è stato stimato il rischio di effetti avversi per la salute in lavoratori durante il riciclo dei RAEE. Tabella 1. Health Risk Assessment (HRA) per effetti non cancerogeni in caso di esposizione occupazionale inalatoria a sostanze generatesi nel riciclo dei RAEE durante il processo di frantumazione di batterie a ioni di litio. Calcolo del Hazard Quotient (HQ) riferito alle concentrazioni dei singoli agenti chimici. Tabella 2. Health Risk Assessment (HRA) per effetti non cancerogeni in caso di esposizione occupazionale inalatoria a sostanze generatesi nel riciclo dei RAEE durante il processo di frantumazione delle batterie a ioni di litio. Calcolo del Hazard Index (HI) per gli apparati corporei. HQ Antimonio 654,4 Cadmio 2617,5 Cloro 5902,3 Cromo 569,7 Rame 4,6 Mercurio < 1 Nickel 3541,4 Fosforo 220 IUR Cadmio 0,04 Cromo esavalente 0,6 Piombo 0,0005 Nickel 0,04 PCB 0,0005 HI Apparato respiratorio (alte e basse vie) 12260 Pelle 9680 Occhi 4470 Fegato 3095 Reni e vie urinarie 2380 Apparato gastro-enterico 720 Sistema nervoso 4,5 Tabella 3. Health Risk Assessment (HRA) per effetti cancerogeni in caso di esposizione occupazionale inalatoria a sostanze generatesi nel riciclo dei RAEE durante il processo di frantumazione di batterie a ioni di litio. Calcolo dell’Inhalation Unit Risk (IUR) riferito alle concentrazioni dei singoli agenti chimici.

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Page 1: Health Risk Assessment per esposizione …...80 Congresso Nazionale SIMLII – Padova, 20-22 settembre 2017 INTRODUZIONE Il riciclo dei RAEE comporta esposizioni occupazionali a varie

RISULTATI La frantumazione di batterie a ioni di litio è risultato il processo

con esposizioni maggiori per i lavoratori. Sono state stimate

concentrazioni in aria indoor elevate (in μg/m3) per Cloro (321,3),

Cromo (51,7 > TLV-TWA per CrVI), Cadmio (23,7 > TLV-TWA),

Piombo (412,1 >TLV-TWA), Rame (419,1 > TLV-TWA per fumi

metallici Cu) e Nickel (160,7 ≈ TLV-TWA per composti insolubili

Ni). Per tutte queste sostanze l’HQ è risultato compreso tra 4,2

(Cu) e > 5000 (Cl) quindi ampiamente sopra l’unità (Tabella 1).

Considerando l’HI, l’apparato respiratorio è risultato il più a

rischio di effetti avversi (HI > di 12000), seguito dal tegumentario

(HI≈10000) e dal visivo (HI = 4470) (Tabella 2). Per quanto

riguarda il rischio cancerogeno, considerando il “worst case

scenario”, ovvero nel caso, poco realistico, di lavoratori esposti

costantemente per l’intera vita lavorativa a concentrazioni

stimate di Cr, tutto del tipo (VI), in assenza di misure di

prevenzione collettive o individuali, è stato stimato un IUR di 0,6

(rischio di 6-7 tumori per 100 esposti), quindi un valore

estremamente elevato. Peraltro, nelle medesime condizioni

anche per il Cd e per il Ni il rischio cancerogeno sarebbe molto

elevato (IUR=0,04), mentre risulterebbe minore per Pb e per il

Policlorobifenile (IUR=0,0005) (Tabella 3).

BIBLIOGRAFIA 1. Ceballos DM, Gong W, Page E. A Pilot Assessment of Occupational Health Hazards in the US Electronic Scrap Recycling Industry. J Occup Environ Hyg. 2015;12(7):482-8.

2. Swedish Environmental Protection Agency. Recycling and disposal of electronic waste. Health hazards and environmental impacts. Report 6417, Ed. Naturvårdsverket, Stockholm, March 2011.

3. Tsydenova O, Bengtsson M. Chemical hazards associated with treatment of waste electrical and electronic equipment. Waste Manag. 2011 Jan;31(1):45-58.

Health Risk Assessment per esposizione occupazionale a

sostanze chimiche non cancerogene e cancerogene nel

riciclo di rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche

(RAEE): dati dal progetto WeeenModels

Alberto Modenese1, Annamaria Ferrari2, Rita Gamberini2, Luigi Grasselli2, Paolo Neri2,

Martina Pini2, Bianca Rimini2, Marco Vinceti1, Federica Violi1, Fabriziomaria Gobba1

1Dip. di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, Università degli Studi di

Modena e Reggio Emilia 2Dip. di Scienze e Metodi dell'Ingegneria, Università degli

Studi di Modena e Reggio Emilia

80° Congresso Nazionale SIMLII – Padova, 20-22 settembre 2017

INTRODUZIONE Il riciclo dei RAEE comporta esposizioni occupazionali a varie

sostanze tossiche e cancerogene, quali composti organici (es.

PBDE, PCB, IPA) e metalli (Pb, Cd, Cr, etc).

MATERIALI E METODI Applicando il Life Cycle Assessment sono state stimate le

esposizioni professionali a sostanze chimiche durante il riciclo di

RAEE partendo da una massa di rifiuti di 9326,4 kg/giorno,

desunta dai dati forniti dal Comune di Genova. É stato quindi

applicato il modello HRA. Per gli effetti non cancerogeni è stato

calcolato il Hazard Quotient (HQ) per le singole sostanze e il

Hazard Index (HI) riferito agli apparati corporei, mentre per il

rischio cancerogeno è stato calcolato l’Inhalation Unit Risk (IUR).

CONCLUSIONI Nel riciclo di rifiuti di apparecchiature elettriche e

elettroniche il rischio di effetti avversi per la salute dei

lavoratori addetti è potenzialmente elevato, almeno nel

processo di frantumazione di batterie a ioni di litio,

durante il quale, in assenza di misure, le esposizioni

possono eccedere i valori limite per vari metalli, tra cui

Cr(VI), Ni, Cd e Pb, con un importante rischio di effetti

sia non cancerogeni che cancerogeni. Nella

progettazione e nella gestione di impianti di riciclo

RAEE è pertanto necessario prevedere specifiche

misure di prevenzione al fine di mantenere l’esposizione

dei lavoratori a livelli adeguati.

OBIETTIVO Nell’ambito del progetto europeo WeeenModels, mediante un

modello di Health Risk Assessment (HRA) proposto

dall’Environmental Protection Agency statunitense (US-EPA) è

stato stimato il rischio di effetti avversi per la salute in lavoratori

durante il riciclo dei RAEE.

Tabella 1. Health Risk Assessment (HRA) per effetti non cancerogeni in caso

di esposizione occupazionale inalatoria a sostanze generatesi nel riciclo dei

RAEE durante il processo di frantumazione di batterie a ioni di litio. Calcolo

del Hazard Quotient (HQ) riferito alle concentrazioni dei singoli agenti chimici.

Tabella 2. Health Risk Assessment (HRA) per effetti non cancerogeni in

caso di esposizione occupazionale inalatoria a sostanze generatesi nel

riciclo dei RAEE durante il processo di frantumazione delle batterie a

ioni di litio. Calcolo del Hazard Index (HI) per gli apparati corporei.

HQ

Antimonio 654,4

Cadmio 2617,5

Cloro 5902,3

Cromo 569,7

Rame 4,6

Mercurio < 1

Nickel 3541,4

Fosforo 220

IUR

Cadmio 0,04

Cromo esavalente 0,6

Piombo 0,0005

Nickel 0,04

PCB 0,0005

HI

Apparato respiratorio (alte e

basse vie) 12260

Pelle 9680

Occhi 4470

Fegato 3095

Reni e vie urinarie 2380

Apparato gastro-enterico 720

Sistema nervoso 4,5

Tabella 3. Health Risk Assessment (HRA) per effetti cancerogeni in

caso di esposizione occupazionale inalatoria a sostanze generatesi nel

riciclo dei RAEE durante il processo di frantumazione di batterie a ioni di

litio. Calcolo dell’Inhalation Unit Risk (IUR) riferito alle concentrazioni dei

singoli agenti chimici.