hp8 capitoli 1-21 pdf

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Noi siamo gli scrittori... cio VOI siete gli scrittori, i bardi e i trovatelli che hanno il compito di CREARE UN MONDO che invisibile ed impalpabile agli occhi del lettore, un mondo dove la storia che raccontiamo nasce, prende forma, si modella e vive... e VOI siete anche quelli che ci DEVONO parlare del CUORE e della MENTE di quelli che vivono nel MONDO che abbiamo costruito: noi lettori siamo come fantasmi anelanti nient'altro che un'ombra della nostra antica vestigia d'umanit, esseri che non possono ricordare le emozioni.... SIETE VOI a DOVERCI parlare delle EMOZIONI del MONDO. Evitate il compromesso, siate creativi, non abbiate paura di sperimentare, non continuate a rimestare il fondo del calderone, ma non alzate neanche troppo gli occhi del dritto sentiero. Abbiate cuore, vivete le emozioni, vivete ogni istante di quello che scrivete (per non parlare di quello che vivete) e solo cos potrete davvero raccontare una storia che diventa reale agli occhi del lettore! Albus di HP8

Capitolo 1

RITORNO AD HOGWARTSHarry si svegli disteso a faccia in gi, il punto in cui lanatema che uccide lo aveva colpito gli faceva un gran male. Rimase qualche istante in ascolto, immobile e con gli occhi serrati, aspettando di sentire le urla di trionfo dei Mangiamorte per la sua fine. Tese le orecchie, ma lunico rumore che riusc a distinguere era un orrendo suono a met tra un risucchio e un gemito. Apr gli occhi di un millimetro, per vedere da dove venisse quel rumore, ma impieg qualche secondo a

capire che non si trovava disteso nella Foresta, circondato da Voldemort e i suoi Mangiamorte. Sbatt gli occhi, aggrediti da una violenta luce arancione, poi finalmente riusc a distinguere sette persone che lo salutavano animatamente, tutti con indosso sgargianti abiti arancioni, e muniti di manici di scopa. Erano i giocatori dei Cannoni di Chudley che lo salutavano dai poster appesi nella stanza di Ron. Si tir a sedere in mezzo al letto e si volt, sbadigliando, verso quello dellamico. Ron era completamente rannicchiato sotto il copriletto, anchesso arancione e guarnito con due C gigantesche e una palla di cannone. Quel rumore innaturale, a met tra un risucchio e un gemito, ancora udibile, sembrava essere il respiro dellamico. Ron continuava a respirare in quella maniera disgustosa e innaturale, e ad ogni suo respiro sembrava arrivare anche uno sgradevole e penetrante puzzo di fogna. Ron? lo chiam Harry, con la voce ancora impastata dal sonno. Ma Ron non si mosse. Harry lo chiam altre volte, a voce sempre pi alta, ma lamico non dava il minimo segno di averlo sentito. Harry scese dal letto preoccupato. Era impossibile che Ron non lo sentisse gridare il suo nome tanto erano vicini i letti. Prese i suoi occhiali dal comodino, ma senza perdere mai di vista una ciocca sparuta dei capelli di Ron che spuntava da sotto le coperte. In due passi fu al suo capezzale, e, mentre con una mano finiva di sistemarsi gli occhiali sul naso, con laltra tir un lembo della coperta scoprendo il volto di Ron. Harry url e cadde allindietro scivolando su una ciabatta, tirandosi addosso la coperta e perdendone tra le pieghe gli occhiali. Ron a quel punto si alz a sedere in mezzo al letto, urlando e gemendo a sua volta, in maniera decisamente innaturale e non umana. Quello non era Ron. Gli assomigliava per forma e taglia, aveva cespugliosi

capelli rossi sulla testa e indossava quello che sembrava essere un suo vecchio pigiama, ma non era Ron. Era deforme, coperto di enormi e rivoltanti pustole e continuava a ululare e a divincolarsi come una bestia ferita. Harry arranc sul pavimento come uno scalmanato, avvinghiandosi sempre pi nella coperta che si era trascinato dietro cadendo. Cercando di arrivare carponi a prendere la bacchetta che aveva lasciato sotto il suo cuscino, sent rompersi sotto il ginocchio i suoi occhiali. In quel momento si apr la porta della stanza, e sulla soglia, pur senza occhiali, riconobbe la figura e la voce del vero Ron. Harry, cosa diavolo... chiese Ron fissandolo esterrefatto. Harry era a terra, sconvolto, i capelli ancor pi spettinati del solito e arrotolato per met tra le coperte. RON! Grazie al cielo! Nel tuo letto c... disse Harry mettendo entrambe le mani sotto al cuscino e tirandone fuori due bacchette. Harry ma sei impazzito? Quello il nostro demone! Harry fiss Ron a bocca aperta, e poi torn a guardare la figura che continuava a ululare imperterrita nel letto. Solo allora ricord che la sera prima erano tornati per la prima volta alla Tana da quando cera stata la battaglia ad Hogwarts. Era tardi e non cera stato tempo per rimandare il demone, che si era finto Ron con la spruzzolosi per tutto lanno precedente, su nella sua soffitta. Cos Harry, stanco morto, aveva accettato di dormire con il demone, e Ron era andato a dormire in camera con Ginny. Avevo... avevo dimenticato disse Harry con un filo di voce e arrossendo velocemente. Ron scoppi a ridere, una risata a pieni polmoni, esagerata, liberatoria. La morte di Fred aveva sconvolto tutti, come quella di Lupin e Tonks. Nessuno rideva pi da giorni, la loro assenza pesava tra loro come un macigno. Harry si un a malincuore alla risata di Ron,

solo per non rovinare quel momento, solo per la gioia di sentir ridere lamico. Ron prese la coperta da terra e la stese sulla testa del demone, che, tornato nuovamente invisibile, parve calmarsi e riprese a ronfare in quel suo modo disgustoso. Vieni, scendi a fare colazione, hai proprio bisogno di mettere qualcosa nello stomaco. Ginny e George sono gi in cucina. Sbrigati prima che arrivi anche Percy disse chiudendo la porta, e continuando a ridere nel corridoio. Harry prese da terra i resti degli occhiali, Reparo disse puntandovi la sua bacchetta. Gli occhiali tornarono come nuovi. Harry se li infil e cominci a vestirsi. Nascose la Bacchetta di Sambuco sotto al materasso e mise la sua nella tasca dei pantaloni. Usc dalla stanza massaggiandosi delicatamente il punto in cui lanatema che uccide laveva colpito ormai tanti giorni addietro, anche se in certi momenti sembrava fosse appena successo. Scese lentamente, attraverso la scala zigzagante, i tre piani che lo separavano dalla cucina della Tana. La piccola cucina era come al solito piuttosto ingombra. La signora Weasley si muoveva per la stanza rumorosamente. Mentre un mestolo girava i fagioli e un coltello imburrava il pane a mezzaria, lei continuava a lanciare salsicce in una padella enorme, gettando occhiate malinconiche al tavolo della cucina dove i suoi figli mangiavano in silenzio. La vecchia radio vicino al lavandino aveva appena annunciato Lora della magia, ospite Rita Skeeter con interessanti novit sullepico scontro tra Colui-chenondeve-essere-nominato e il Prescelto. Harry scosse il capo. Erano passati dieci giorni da quando lui e Voldemort si erano battuti, la notizia era rimbalzata per tutto il mondo magico come un Boccino dOro. Persino lui, che aveva evitato in tutti i modi di parlare con chicchessia, era stato costretto a narrare laccaduto pi volte. Era naturale che la gente volesse sapere, che volesse essere tranquillizzata, che volesse essere sicura

che Voldemort fosse morto per sempre. A questo punto dellepico scontro era stato detto veramente tutto; che Rita Skeeter avesse interessanti novit era pazzesco, lei non cera quel giorno! Forse Harry avrebbe dovuto mentire e dire che anche lei era una Mangiamorte e farla chiudere ad Azkaban, pens mentre si sedeva tra George e Ginny al tavolo della cucina. Tutti lo salutarono, improvvisamente sorridenti, contenti di poter ridere ancora al racconto di Ron e del demo ne in pigiama, grati di aver qualcosa di cui ridere. Appena il suo sedere aveva toccato la superficie della sedia la signora Weasley gli aveva gi riempito il piatto. Adesso arrivano altre salsicce Harry caro, inizia pure a mangiare disse mentre spegneva la radio. Ginny gli carezz la mano mentre gli versava del succo darancia, intanto che Ron continuava a mimare a George come Harry fosse stato sopraffatto dal demone e dalla sua perfida coperta. Non vedo lora che torni Hermione per raccontarglielo concluse Ron addentando una salsiccia. Hermione era andata in Australia a recuperare i suoi genitori a cui aveva modificato la memoria. Sarebbe stata via alcuni giorni per reintrodurli ad una vita normale e per stare un po con loro. Tutti ripresero a mangiare smarriti nei propri pensieri. Harry pens a quanto dolce sarebbe potuto essere quel momento se Sirius, Silente, Fred, Lupin, Tonks e perfino Piton non fossero morti e avessero trascorso quel periodo di pace tutti insieme. Harry non sapeva cosa avrebbe fatto ora. In quei dieci giorni che erano stati lontani dalla Tana si erano occupati di seppellire i loro cari e di dare una mano dove necessitava, non aveva avuto tempo per pensare a nulla. Voleva lasciare tranquilla per un po la famiglia Weasley, e trascorrere un periodo a riflettere su cosa sarebbe stato ora della sua vita. Forse sarebbe stato

meglio partire oggi stesso per Grimmauld Place, l ci sarebbe sta to almeno Kreacker a fargli compagnia. Ma la signora Weasley difficilmente lavrebbe lasciato andar via cos. Aveva anche una mezza idea di scrivere una lettera a suo cugino Dudley. Voleva dirgli che ora potevano stare tranquilli, e cominciare, per la gioia di zio Vernon e zia Petunia, una vita veramente normale, lontano da lui e dal suo mondo. Appena tutto si fosse tranquillizzato sarebbe dovuto anche tornare ad Hogwarts, per nascondere la Bacchetta di Sambuco. Ne avevano discusso con il quadro di Silente nellufficio dei Presidi e avevano deciso cos, seppure tra le mille proteste di Ron, che pensava fosse uno spreco che una bacchetta cos potente giacesse inutilizzata per sempre. Solo che Hogwarts in quei giorni era un via vai di maghi venuti da ogni parte del mondo per dare una mano nella ricostruzione della scuola, e non era stato possibile nasconderla senza dare troppo nellocchio. Mentre terminava quel pensiero dalla finestra aperta precipitarono dentro quattro allocchi che planarono sul tavolo della cucina scombinando piatti e bicchieri ancora in parte pieni. Tutti e quattro i gufi sollevarono una zampa dove era legata una grossa busta quadrata. Le buste recavano lintestazione di Hogwarts ed erano indirizzate a Ginny, come era naturale che fosse, ma anche a Harry, Ron e George, che si fissarono in silenzio. Ognuno cominci ad armeggiare con il laccio che legava la propria busta alla zampa del gufo. Harry riusc a slegarla per primo, apr la busta, estrasse il foglio di pergamena e lesse: Caro signor Potter, ci pregiamo di informarla che, in base al nuovo statuto scolastico, tutti gli studenti che per causa di forza maggiore non abbiano

potuto frequentare lanno accademico appena trascorso avranno la possibilit di tornare a scuola. Essendo, come da noi appurato, intervenuta nel suo caso causa di forza maggiore siamo lieti di darle lopportunit di completare i suoi studi. Le ricordiamo che il nuovo anno scolastico comincer il primo settembre. LEspresso per Hogwarts partir dalla stazione di Kings Cross, binario nove e tre quarti, alle undici in punto. Allego la lista dei libri di testo per gli studenti del settimo anno. Cordialmente Professoressa M. McGranitt Preside P.S. Il professor Albus Silente, dallinterno del suo ritratto, si unisce a me nel richiedere la sua gradita presenza. Ron... chiam Harry lamico che non si era ancora voltato e continuava leggere e rileggere quel pezzo di pergamena. Anche tu? chiese piano. Io... mi chiedono di tornare a scuola, un altro anno di scuola! disse Ron incantato. Ehi, non vi montate la testa, lhanno chiesto anche a me disse George dando un pugno sulla spalla sia a Ron che a Harry. E cosa pensate di fare? chiese Ginny, che solo ora aveva afferrato il contenuto della lettera. Ci vanno tutti e due! tuon la signora Weasley in un tono che non ammetteva repliche, sbattendo la padella con le salsicce sul tavolo e facendo volare via tutti e quattro i gufi. Per quanto avesse passato abbastanza guai per una vita intera, pi guai e dolori di qualsiasi mago adulto;

per la prima volta da un anno a questa parte, si sent contento di essere nuovamente solo uno studente.

Capitolo 2

IL PIU OSCURO DEI LIBRIEra arrivato troppo presto, il piccolo negozio di libri non era ancora aperto. Non gli rimase che aspettare, non poteva permettersi di dare nellocchio. Si sedette su una panchina dallaltro lato della strada. Era stanco, ormai era passato quasi un mese da quando era partito per la missione. La prima parte, la pi pericolosa, era compiuta. Ma anche ora, il semplice fatto di trovarsi in citt, era un rischio.

Proprio per questo era ricorso alla Pozione Polisucco. Laveva bevuta poco prima di materializzarsi ai margini del paese. Aveva utilizzato i capelli di un grasso babbano ubriaco che aveva incontrato la sera prima. Si sentiva impacciato e disgustato da quel nuovo aspetto, ma era necessario, doveva restare nascosto. Ripens a quel che era accaduto qualche giorno prima, quando aveva finalmente trovato il castello che gli era stato descritto una fortezza, nera come la notte. Secondo quello che aveva appreso, Grindelwald aveva passato gli ultimi anni della sua vita rinchiuso in una cella nella pi alta delle torri. E proprio l era stato trovato misteriosamente morto. Solo in seguito aveva scoperto che era stato proprio Voldemort a ucciderlo nella sua ricerca della Bacchetta di Sambuco. Ma lui cercava qualcosaltro in quella fortezza. Aveva faticato per riuscire a superare tutti gli incantesimi di protezione disseminati nel castello, ma alla fine ce laveva fatta. Aveva infine scovato ci che solo nei suoi sogni sperava di trovare. Si ridest dai suoi pensieri. Tir fuori un giornale malconcio dalla tasca interna della stretta giacca. Non capiva proprio come i babbani potessero portare abiti cos scomodi! Il giornale era La Gazzetta del Profeta di qualche giorno prima. Larticolo principale gli fece torcere le budella:

SIGLATO ACCORDO CON LE CREATURE MAGICHE stato finalmente istituito il CIOcCoCreMa (Centro Interministe riale di Oculata Collaborazione con le Creature Magiche). Lo ha reso noto ieri il Ministro della Magia in persona. Il Ministro Kingsley ha raccontato in anteprima al nostro giornale che Dopo i recenti accadimenti che ci hanno visto uniti nella lotta alle forze

Oscure, per confermare il rapporto di collaborazione che deve esi stere tra i Maghi e le Streghe e tutte le altre creature magiche stato creato questo nuovo organo. Sar composto per met da membri del ministero e per met da rappresentanti delle altre creature magiche di tutto il mondo. Gli Elfi domestici e i Centauri hanno gi aderito e presto si aggiunge ranno i rappresentanti di altri gruppi. Per sovrintendere alla sigla di questo importante accordo si re cato in visita ufficiale al Ministero il Presidente dei Maghi dAmeri ca con una nutrita delegazione di maghi americani un passo im portante, ha detto il Presidente John Waynegan, Noi maghi degli Stati Uniti ci impegneremo per far s che questo patto sia stipulato nel migliore dei modi e rappresenti un vantaggio per tutti noi. Smise di leggere. Era atterrito, maghi ridotti allo stesso livello degli elfi domestici. Non solo si era ritornati allo stato delle cose precedente al ritorno di Voldemort, ma si era andati oltre. Lentusiasmo per la morte del Signore Oscuro, cos a lungo repressa, aveva contagiato tutta la popolazione magica, e una voglia di rispetto e collaborazione era entrata nel cuore di ognuno. Anche se lui, naturalmente, non la pensava cos. Il suo sangue puro ribolliva nelle vene. Riprese a leggere. Un trafiletto sul fondo della pagina ricordava che erano in corso i preparativi per linizio del nuovo anno ad Hogwarts. Grazie al contributo dei maghi americani sono finalmente terminate le opere di

ricostruzione della nostra amata Hogwarts - a pag. 4 intervista alla Preside McGranitt e indiscrezioni sul rinnovato corpo insegnanti. Sent un rumore provenire dallaltro lato della strada. Le pesanti imposte di legno del negozio che stava tenendo docchio si aprirono lentamente. Sulla soglia apparve la sagoma curva di un uomo molto vecchio. Canuto, con la pelle bianca e venata come una pergamena, non sembrava pi neanche un mago, dopo tanti anni vissuti in mezzo ai babbani. Il vecchio fece un paio di passi, guard a destra e a sinistra e poi rientr. arrivato il momento mormor tra s, mettendo via il giornale e dirigendosi verso la libreria. Allinterno cerano libri ovunque, alcuni disposti ordinatamente sugli scaffali, ma la maggior parte impilati in modo instabile in ogni angolo della stanza. Buongiorno, buongiorno, posso esserle utile? lo accolse il vecchio da dietro il bancone. Certo. Mi sarai molto utile rispose il mago, con un filo di malignit mal celato nella voce. Cinereus, non mi riconosci?. Il vecchio parve barcollare dietro il bancone. La Pozione Polisucco gli aveva cambiato il viso e la corporatura, ma la sua voce, profonda e rauca, era inconfondibile. Cosa fai qui... non dovresti farti vedere in giro. Io... io non voglio aver pi nulla a che fare con voi!. Abbiamo bisogno di te Cinereus. Non pronunciare quel nome, non mi appartiene pi... voi ancora non vi siete rassegnati! Ormai finita, non abbiamo pi nessuna speranza. Siamo fortunati a non essere finiti tutti ad Azkaban e se qualcuno sapesse che sei.... Basta Cinereus! Ci occorrono le tue conoscenze. Prendi le tue cose e vieni con me. Lasciatemi stare! A cosa posso servirvi, sono solo un povero vecchio. Quello in cui credevo non mi interessa

pi, voglio solo passare in pace gli ultimi anni che mi rimangono disse lamentoso. Cinereus non abbiamo tempo da perdere. Non farmi arrabbiare o io.... Il vecchio non gli diede tempo di terminare la frase, con un movimento sorprendentemente rapido, estrasse la bacchetta da sotto il bancone. Ma prima di poter formulare un incantesimo laltro grid Expelliarmus. La bacchetta di Cinereus vol contro unalta pila di libri facendola crollare. Cominciamo male Cinereus, cominciamo molto male disse il mago digrignando i denti. Si sentirono dei passi arrivare dal retro del negozio e una piccola donna anziana, ancora avvolta in una sgargiante vestaglia bord, si affacci da una porta nascosta dietro una tenda. Chi ha gridato? Cosa mai... quando vide un uomo puntare una bacchetta contro suo marito soffoc a stento un grido, portandosi sconvolta le mani alla bocca. Il mago la degn appena di uno sguardo. Va tutto bene vero Cinereus? continu tornando a fissare il vecchio Ora suo marito verr via con me signora. A lei il compito di far credere a tutti che costretto a letto da una grave malattia. Siamo in pochi e dobbiamo restare nascosti, ma non credere che non siamo in grado di uccidere una vecchia strega come tua moglie!. Rimasero per alcuni istanti tutti immobili e in silenzio. Hai capito Cinereus? disse il mago rompendo il silenzio. Si ho capito si arrese il vecchio. Il mago raccolse la bacchetta di Cinereus da terra e la fece sparire nellinterno della giacca, prese per un braccio il vecchio e si smaterializzarono. La moglie si lasci cadere su una sedia. Aveva sperato che tutto fosse finito. Finalmente anche suo marito sembrava deciso a vivere la vecchiaia in serenit. Ora era tutto cambiato, di nuovo. Si rimaterializzarono allinterno di un bosco.

Muoviti, ora dobbiamo raggiungere gli altri disse con voce rauca iniziando a camminare. I due uomini procedevano a stento allinterno della fitta boscaglia. Quei luoghi probabilmente non venivano frequentati da tempi immemorabili. Il freddo entrava nelle ossa. Nonostante fosse pieno giorno, una nebbia fitta avvolgeva tutto. Nemmeno le bacchette riuscivano a illuminare pi di qualche passo avanti. Altre persone non avrebbero resistito in quellambiente, sarebbero state sopraffatte da un senso di oppressione, private di ogni scintilla di vitalit. Ma su loro due i dissennatori non avevano alcun effetto, la loro anima era malvagia, non cera niente di cui potevano essere privati. Lallegria e il buon umore che erano calati su tutta la terra dopo lepica battaglia di Hogwarts, avevano decimato i dissennatori. Si erano ritirati in questa regione dove la miseria e la povert gi toglievano ogni speranza nel futuro. Con il loro arrivo tutto era anche peggiorato, nessun mago con un po di sale in zucca avrebbe messo piede in questa zona. Ma per loro era diverso, quello era diventato il luogo pi adatto per nascondersi. Ecco ci siamo disse il mago. Davanti a loro cera un masso su cui erano incisi due segni incrociati. Allung la sua bacchetta sopra il masso e bisbigli alcune formule. Ora possiamo passare, ma in fretta, gli incantesimi di protezione si riattiveranno subito. Chi vuoi che ci trovi in questo posto dimenticato... e chi dovrebbe cercarci? si lament Cinereus ansimando. Taci vecchio! Pensi che non abbiamo considerato ogni evenienza? rispose il mago adirato. Proprio in quellistante cess leffetto della Pozione Polisucco. Erano anni che Cinereus, dal suo nascondiglio babbano, non assisteva a questa magia. Quel corpo grasso e gioviale si contrasse sino a tornare,

sotto i suoi occhi disperati, la scarna sagoma del mago con cui un tempo aveva condiviso tanti ideali. Oramai erano arrivati, ma intravidero la sagoma del rudere solo allultimo istante, quasi invisibile tra la fitta vegetazione. Gli anni di abbandono e la natura avevano preso il sopravvento. Rampicanti, solidi come manici di scopa, sembravano voler stritolare la casa. Molti rami avevano sfondato le finestre ed erano usciti dal tetto, facendo saltare la maggior parte delle tegole. Salirono tre gradini e si fermarono sulla soglia. Alla porta era attaccato un antico batacchio in ottone, raffigurante la testa di una piccola sfinge. Il mago buss deciso tre volte, e, quando leco del batacchio cess, gli occhi dottone della sfinge si animarono. Si mossero vispi, fissando dapprima Cinereus per poi fermarsi sul mago che aveva bussato. Quando si spento il sacro fuoco? disse la sfinge in un sussurro. Sempre arde il sacro fuoco mormor reverente il mago. E mentre gli occhi della sfinge tornarono a chiudersi, la porta si apr piano. Entrarono, il salone che li accolse era enorme, troppo grande rispetto alle dimensioni esterne della casa. Delle finestre visibili dallesterno non cera traccia, le pareti erano prive di aperture. La scarsa luce proveniva da poche candele che bruciavano sospese a mezzaria, in prossimit delle pareti tuttattorno alla stanza. A terra, sotto di ognuna, si era accumulata molta cera, ma le candele erano ancora intatte, non davano lidea di consumarsi. Al centro della sala un tavolo di legno scuro occupava buona parte della stanza, i tre maghi che vi erano seduti si voltarono verso di loro con aria impaziente. Vedo che sei riuscito a scovare il nostro caro amico. Hai dunque trovato anche ci che cercavamo? esord uno dei tre maghi in uno strano accento.

Ne dubitavi forse? disse il mago dirigendosi verso di loro e spingendo malamente Cinereus avanti. Non stato semplice ma ce lho fatta. Estrasse da sotto il mantello un sacchetto di stoffa legato con un cordino. Si avvicin al tavolo adagiandocelo sopra. Lo tocc con la bacchetta e il sacchetto scomparve, mostrando un vecchio libro frusto. Negli occhi di Cinereus si accese un bagliore. Dal suo sguardo traspariva stupore e reverenza. Non avrebbe mai pensato di poter vedere quel libro prima di morire. Nel corso della sua vita era incappato in alcuni riferimenti alla sua esistenza, ma si pensava fosse sparito da secoli. Ad Hogwarts ne esisteva una copia. Era per una ben misera copia, trascritta secoli dopo in maniera incompleta. Nonostante ci Silente aveva voluto nasconderla ugualmente, togliendola dalla sezione dei libri proibiti. Quello che aveva davanti era il volume originale, apparentemente integro. Pur essendo alla vista solo un insieme di vecchie pergamene rilegate, era tangibile lenorme potere che queste sprigionavano. La paura che era cresciuta dentro di lui stava velocemente lasciando il posto al richiamo di quel potere. Vedo che hai riconosciuto il libro Cinereus. Spero per te che sarai capace di tradurlo disse il mago nella sua strana pronuncia. Cinereus si avvicin fissando la copertina. Con reverenza gir alcune pagine, toccandole solo con la punta delle dita. Allora ne sei capace? gli mise fretta un altro mago. Piano, piano, dovete capire che questo libro vecchio di secoli, e la scrittura utilizzata forse ancora pi antica, non posso sapere.... Ma laltro lo interruppe gridando e puntandogli contro la bacchetta. Cinereus s o no? Certo, certo... continu Cinereus tremando Non pensavo esistesse ancora, sapevo che una trascrizione

successiva era conservata nella biblioteca di Hogwarts, ma non avrei mai pensato di avere tra le mani loriginale. Rimase in silenzio alcuni secondi, tornando ad osservare la copertina logora. Segreti dellArte Pi Oscura, un libro molto pericoloso.... Di nuovo laltro non lo lasci parlare Questo lo sappiamo! Tu occupati solo di tradurlo, siete in pochi ormai capaci di farlo. Ma cosa volete farne, questo libro .... Ogni cosa a suo tempo Cinereus, ogni cosa a suo tempo.

Capitolo 3

VITA ALLA TANANei giorni seguenti, alla Tana tutti cercarono di riprendere la vita di sempre, ma era come chiedere ad un uomo senza una gamba di non zoppicare. La signora Weasley coinvolgeva chiunque le capitasse a tiro nel vortice delle pulizie casalinghe. Qualsiasi attivit fosse servita a tenere lontani i pensieri era gradita a tutti. George, anche se a malincuore, torn ad occuparsi del negozio di scherzi. Sapeva che Fred non avrebbe voluto che fosse rimasto chiuso troppo a lungo. Ora che stava per iniziare lanno scolastico erano praticamente invasi dai gufi, tutti avevano un bisogno urgente di ordinare qualche Tiro Vispo Weasley da portare ad Hogwarts. Harry e Ron si dedicavano prevalentemente alla pulizia del giardino, che era grande e pieno di erbacce e aveva continuamente bisogno di una sistemata. Anche la disinfestazione dagli gnomi era diventata una specie di rito giornaliero. Ogni giorno ne allontanavano decine, ma quelli continuavano a tornare. Quando cominciava la disinfestazione, invece di nascondersi, correvano come pazzi per il giardino urtandosi uno con laltro, non erano difficili da acciuffare. Harry ne afferr uno per le orecchie. Era piuttosto grosso, con la testa completamente calva ed esageratamente bitorzoluta. Aveva imparato anni prima a non fidarsi degli gnomi, quando uno di questi lo aveva morso ad una mano. Lo gnomo scalciava e si dimenava come una furia, ma Harry con un movimento collaudato lo mise a testa in gi e lo afferr per le caviglie. Cominci a farlo roteare sempre pi velocemente girando su se stesso. Improvvisamente moll la presa e quello vol molti metri oltre la siepe che delimitava il loro giardino, atterrando con un tonfo. Non capisco come facciano a non farsi male disse Harry appoggiandosi allo steccato, far girare gli gnomi alla lunga poteva diventare faticoso. Sono tanto coriacei quanto stupidi disse Ron mollando il suo.

Lo gnomo lanciato da Ron schizz alto, ma a met del suo volo si scontr imprevedibilmente con qualcosa nel cielo, precipitando poco prima della siepe. Harry e Ron corsero a vedere cosa fosse caduto. Lo gnomo si era rialzato e aveva ripreso a correre senza una meta insieme agli altri, a terra era rimasta invece una piccola palla di piume. Complimenti Ron, hai appena abbattuto Leotordo. disse Harry, che aveva riconosciuto il gufo dellamico. Ron si chin sulle ginocchia preoccupato. Prese Leotordo tra le braccia lisciandogli piano le piume tutte scompigliate. Leo, Leotordo... ti prego rispondimi disse con un filo di voce. Leotordo apr piano gli occhi e bubbol debolmente in segno di risposta, poi alz la zampa mostrando una pergamena. Ron sospir sollevato continuando ad accarezzare le piume del suo piccolo gufo. Harry allung la mano per prendere la pergamena dalla zampa di Leotordo, ma Ron si volt velocemente di schiena. E' per me disse. Prese la pergamena dalla zampa e pass il gufo a Harry, girandosi nuovamente per leggere. Leotordo e Harry si fissarono perplessi. Dopo pochi istanti Ron, tese la pergamena ad Harry. E' di Hermione... inizi deluso ma per tutti e due disse paonazzo in viso, praticamente la faccia e i capelli avevano lo stesso colore. Si scambiarono nuovamente Leotordo che sembrava ancora un po intontito ed Harry incominci a leggere. Cari Ron e Harry, spero tanto che stiate tutti bene. Io e i miei genitori siamo finalmente tornati dallAustralia. Mio padre aveva quasi messo in piedi un allevamento di canguri, e una volta re stituitagli la memoria, gli quasi dispiaciuto tornare alla

sua vecchia vita. Al contrario mia madre stata entusiasta, in pi di un'occasione ha rischiato di essere divorata dagli alligatori! A questo punto immagino che anche voi avrete ricevuto posta da Hogwarts... non meraviglioso? Certo cos allim provviso, non ci hanno dato molto tempo per ripassare, ma ho ideato un piano giornaliero di studio abbastanza fitto da permettermi di ripercorrere tutto il programma degli scorsi anni, non si sa mai, sempre meglio essere previdenti! Lho inviato anche a voi, mi raccomando di seguirlo alla lettera altrimenti non farete in tempo a fare un ripasso ve ramente completo. Ho comunque previsto una piccola pausa nel programma per il compleanno di Harry! Ci vediamo il 31 luglio. A presto Vostra Hermione Tipico di Hermione... a me non era neanche passata per la mente lidea di ripassare! disse Harry divertito, mentre dava unocchiata incredulo a quello che doveva essere il programma, una seconda pergamena scritta in maniera incredibilmente fitta. Gi, tipico... rispose malinconico Ron, assestando un gran calcio allo gnomo pi vicino. Praticamente secondo questo programma ora dovremmo essere a studiare Storia della Magia e nel caso avessimo finito prima, dovremmo essere a studiare Incantesimi. Non ci credo... Hermione ha ideato un programma di studio aggiuntivo ad uno gi impossibile da attuare! Lei sicuramente corre il rischio

di finire di ripassare in anticipo... e anche noi, vero Ron? chiese Harry divertito. Gi rispose Ron, che per non sembr cogliere lironia Ha avuto cos tanto da fare con questo programma da non potermi scrivere neanche... si interruppe arrossendo improvvisamente come un semaforo babbano. Harry lo fiss divertito in attesa che completasse la frase, ma Ron in tutta risposta riprese ad inseguire gnomi con maggior foga. A Harry capit tra i piedi uno degli gnomi pi piccoli che avesse mai visto, sembrava una vecchia patata con le gambe, alta non pi di quindici cm. Cominci a rotearla meccanicamente, riflettendo su come sarebbe stato triste in questi giorni senza la presenza costante di Ginny. Certo la signora Weasley la teneva impegnata con le pulizie e anche Ginny aveva molto da ripassare, ma il semplice fatto di saperla nella stanza accanto lo faceva stare bene. Anche se in quellistante stava girando su se stesso come una trottola impazzita, con uno gnomo tra le mani, poteva mollarlo in qualunque istante e correre da lei anche solo per salutarla, per sfiorarla. Ogni volta che si incontravano per casa trovavano una scusa per toccarsi, una piccola carezza, uno sguardo, un occhiolino, un bacio rubato in giardino. Capiva lamico, non solo era lontano dalla sua Hermione, ma evidentemente aspettava una missiva romantica che non era arrivata. Ron doveva avergli scritto una lettera inviandola con Leotordo, ma il piccolo gufo era tornato indietro con una risposta di tuttaltro genere. Probabilmente ne avranno da litigare quei due, gi era difficile gestirli prima, figuriamoci ora... pens Harry un p preoccupato. Lesperienza gli aveva insegnato che ogni volta che i suoi amici litigavano ne pagava puntualmente anche lui le conseguenze. Verso le sette gli gnomi erano ormai tutti volati. Harry e Ron andarono a prepararsi per la cena, consapevoli

del fatto che lindomani ne avrebbero trovati altrettanti. Ginny li chiam per la cena poco dopo. La tavola era come al solito carica della generosa e succulenta cucina della signora Weasley: pasticcio di pollo, prosciutto farcito e abbondanti porzioni di patate al forno con pancetta. Ron si sedette al suo posto e addent un pezzo di prosciutto farcito. Ron, non puoi aspettare un momento che arrivi tuo padre? Devi essere sempre il primo ad ingozzarsi? disse la signora Weasley seccata, mentre controllava una crostata di zucca nel forno. Prima che Ron potesse giustificarsi, si udirono due schiocchi, e il signor Weasley comparve dal nulla insieme a Percy. Harry non li aveva mai visti cos accigliati. Sono degli insolenti, ecco cosa sono! disse Percy stizzito, raddrizzando sul naso i suoi occhiali di corno. Hai ragione Percy, hai ragione.. rispose il signor Weasley stancamente, mentre abbracciava la moglie, tutto il giorno che me lo ripeti.... Si sedettero a mangiare tutti con molto appetito. Solo Percy sembrava pi interessato a continuare la discussione iniziata in ufficio con il padre. Quel loro presidente mezzo cowboy John Waynegan chi si crede di essere! Il Ministro Shacklebolt troppo permissivo disse in tono pomposo. Non piace neanche a me Waynegan, ma Kingsley come politicante piuttosto ingenuo, stato sempre un Auror. Waynegan lo ha convinto che ora di dare una rinfrescata, di fare piazza pulita dei vecchi metodi. Tecnicamente poi le sue proposte sono sempre lodevoli disse il signor Weasley in tono stanco. Si intrufolato con questa storia del CIOcCoCreMa, e ora Kingsley gli chiede consiglio praticamente su tutto.... Ma come ha potuto farsi convincere a nominare ACQua quel Donald Troom! riprese Percy, pi inviperito che mai.

Soprattutto se quel posto lo volevi tu, eh? disse il signor Weasley sorridendo con la bocca piena di patate. Che cosa un ACQua, caro? domand la signora Weasley, versando della Burrobirra a Percy che era diventato paonazzo. ACQua: Addetto Controllore Qualit. una carica che hanno in America. Questo controllore stabilisce delle direttive per mantenere alto lo standard qualitativo. Ti faccio un esempio: da oggi in poi le pergamene ministeriali per uso interno dovranno essere scritte solo con inchiostro ibiscus porpora, quelle spedite allesterno in inchiostro verde sangue di drago anticontraffazione. Le pratiche dovranno essere raggruppate solo con mollettine parlanti, cos ogni volta che si riprender in mano la pratica la mollettina ricorder chi lha fatta e a chi appartiene.... Beh mi sembrano cose ben fatte, ti sei sempre lamentato del disordine che regnava al ministero nella gestione delle pratiche... rispose la signora Weasley. Il problema che il signor Troom, del tutto in buona fede, ha convinto il ministero ad usare questi due inchiostri, appunto sangue di drago e ibiscus porpora che producono solo in due fabbriche che si trovano negli Stati Uniti. Idem per le mollettine incantate, le fanno solo in una piccola fabbrica in California. E questi sono solo alcuni esempi. Il vero problema che ora con la scusa di riordinare, catalogare e uniformare, hanno accesso a tutti i nostri documenti, anche a quelli top-secret, in poche parole ci stanno spiando, solo che sono spie designate da noi stessi! Kingsley non se ne rende conto, e anche volendo ora sarebbe difficoltoso allontanarli senza creare un incidente internazionale. Quando gliene ho parlato ha minimizzato, ha detto che stiamo collaborando e che la loro presenza solo provvisoria. Tu che ne pensi Harry, di questa invasione americana? domand Percy imprevedibilmente ad Harry, che stava raccontando sottovoce a Ginny dellarrivo di Leotordo e della reazione di Ron.

Oh, non ho un opinione in proposito, voglio tenermi il pi lontano possibile dagli affari del ministero questanno... Beh dovranno interessarti per forza questi americani, perch ad Hogwarts te ne troverai un bel p!. Cosa? disse Ron, che per la prima volta alzava la testa dal piatto, fissando il padre. S rispose stanco il signor Weasley, Sono molti i diplomatici, gli assistenti e le guardie del corpo che sono qui con le rispettive famiglie. Quindi i loro figli verranno a studiare con voi. Nella ricostruzione di Hogwarts hanno ampliato unala del castello e ne uscito un piccolo dormitorio. Hanno aiutato cos tanto nella ricostruzione della scuola che n Kingsley n la McGranitt hanno potuto opporsi.... Ron alz gli occhi al cielo e borbott qualcosa, come non si pu mai stare tranquilli, ma prima che qualcuno potesse domandargli cosa avesse detto, si alz e sal dritto in camera. Harry rimase un altro po in cucina, tentando di spiegare al signor Weasley come facessero navi grosse come quelle da crociera o le petroliere, a galleggiare sullacqua senza luso della magia. Dopo essersi dati tutti la buonanotte, scambiando con Ginny un bacio frettoloso sul pianerottolo buio, raggiunse Ron in camera. Il ragazzo indossava gi il pigiama. Sdraiato sul suo letto continuava a lanciare verso il soffitto, una riproduzione in pezza di un Boccino dOro. Harry si sedette sul suo letto e attese. Ron non lo degn di uno sguardo. Continuava a lanciare e a riacciuffare il boccino. Harry cont settantacinque lanci e altrettante prese prima di rivolgergli la parola. Allora Ron? Che ne pensi di questi americani? Ron manc la presa e il boccino rotol a terra. Niente rispose seccato raccogliendo la pallina di pezza.

Harry si sdrai a sua volta sul proprio letto. Ron aveva ripreso a lanciare il boccino, evidentemente non aveva voglia di parlare. Una rottura bella e buona, ecco cos! riprese inaspettatamente, stupendo Harry. E perch dovrebbe scocciarci?... Non credo che la tua sia solidariet con Percy! disse Harry divertito. Hai mai visto i maghi americani? disse Ron serio. Veramente no... sono diversi da noi? Sono sempre dei bestioni muscolosi fissati con lo sport. Tutti biondi e abbronzati con le loro tavole da surf magiche. Giocano un Quidditch da urlo che molto pi spettacolare del nostro... sono praticamente bravi in tutto! disse ormai praticamente infuriato, scagliando il boccino di pezza in un angolo della stanza. Buon per loro! E allora? A noi cosa importa? rispose Harry esasperato. E allora, e allora... niente! Lascia stare, 'notte. rispose Ron girandosi dallaltra parte e ficcandosi sotto il lenzuolo. Non era decisamente la giornata adatta per parlare con lamico, Harry decise di lasciar perdere. Spense la luce e si mise anche lui a letto. Sistem la Bacchetta di Sambuco sotto il cuscino e la sua sul comodino vicino agli occhiali. Dopo pochi istanti Ron inizi a russare. Larrivo di questi maghi statunitensi, in fin dei conti, non gli aveva tolto il sonno. Harry sent la Bacchetta di Sambuco premere attraverso il cuscino. La sistem un p meglio, cominciando a riflettere su come e quando lavrebbe nascosta. Gi la scuola di per s sarebbe stata piuttosto gremita, rimetterla nella tomba di Silente, con la presenza di questi maghi stranieri, poteva diventare una seccatura. Rimase disteso a fissare il buio per molto tempo, cercando una soluzione. Si addorment, cullato dallincessante russare di Ron, fantasticando sulleventualit di creare un diversivo

dinamitardo usando alcuni Tiri Vispi Weasley, con buona pace di Gazza e della McGranitt.

Capitolo 4

COMPLEANNO A GODRICS HOLLOWI giorni seguenti continuarono a susseguirsi tutti uguali. Harry e Ron avevano sostituito labituale caccia agli gnomi da giardino con lunghe sedute, seppur non ai livelli consigliati da Hermione, dedicate allo studio. Restare un anno lontani dalla scuola aveva svuotato quasi completamente le loro menti da qualsiasi nozione scolastica. Quando Harry iniziava a leggere in Storia della magia, della guerra dei giganti, il suo pensiero si perdeva sempre amaramente tra i ricordi della battaglia di Hogwarts, in cui aveva potuto vedere con i propri occhi la loro furia distruttiva. Ron passava molto tempo con il libro aperto e lo sguardo a scrutare il cielo, come in attesa di qualcosa. Difficilmente Hermione sarebbe stata contenta di loro. Il signor Weasley e Percy passavano sempre pi tempo al lavoro. Adeguare il loro ufficio a tutte le direttive qualitative di Donald Troom stava diventando di per s un lavoro a tempo pieno per tutti gli impiegati del

Ministero. La sera, persino Percy era sempre troppo stanco, anche solo per lamentarsi. La signora Weasley continuava a sfornare prelibatezze a tutte le ore e a seguire le pulizie della casa e del giardino senza sosta. Faceva in modo di non far mai trovare per casa copie della Gazzetta del Profeta, e siccome lunica radio di casa Weasley si era rotta, non avevano nessuna notizia dal mondo magico. Arriv infine il 31 luglio. Quella notte Harry non aveva dormito molto. Lagitazione per il viaggio che aveva in programma per quel mattino, aveva tenuto quasi completamente lontano il sonno. Nonostante ci, non vedeva lora di alzarsi. Guard la sveglia sul comodino. ora, pens tra s scendendo dal letto. Si vest cercando di non svegliare Ron, infil entrambe le bacchette nella tasca dei jeans e usc dalla stanza senza fare il minimo rumore. Harry non aveva mai sentito la casa cos silenziosa. Arrivato in cucina afferr un paio di merendine alla melassa dalla credenza e usc in giardino. Percorse il vialetto e, giunto oltre il cancello, si smaterializz. Ricomparve ai margini della via principale di un piccolo villaggio. Era da tanto che voleva tornare in quel posto, ma aveva voluto attendere una data particolare. Aveva atteso che fosse il giorno del suo diciottesimo compleanno. Si era regalato quella visita solitaria per festeggiare in un modo tutto suo. Cominci a camminare, lungo una strada costeggiata da villette, come mesi prima aveva fatto insieme ad Hermione. Anche adesso, come allora, si domand se veramente volesse vedere, se veramente volesse liberarsi di quel peso dal cuore. Improvvisamente avvert un formicolio dietro la testa, la sgradevole sensazione di essere fissato. Si volt di scatto ma vide solo alcune signore uscire da un negozio con delle borse delle spesa. Un anno vissuto in clandestinit aveva lasciato nel suo animo pi di una traccia. Si sentiva, nonostante tutto, teso e sospettoso.

Si volt e continu a camminare lungo la piazza, diretto al monumento ai caduti. A met della piazza, poco prima che lobelisco si trasformasse, vide un ragazzo che lo fissava insistentemente. Stava con la schiena appoggiata al monumento, le braccia incrociate, e fissava Harry mentre si avvicinava. Portava calcato sulla testa un berretto da baseball, da cui uscivano disordinatamente lunghi capelli biondi. Era piuttosto robusto, e continuava a fissarlo da sotto il cappello con uno sguardo che a Harry non piacque; sembrava lo stesse aspettando. Harry continu a camminare, fissandolo con la coda dellocchio. Invece di continuare dritto verso il monumento, pieg a destra, dirigendosi invece alla chiesa. Non capiva perch quel ragazzo continuasse a guardarlo con tanta insistenza. Anche ora che gli dava le spalle, continuava a sentire la sgradevole sensazione di essere osservato. Dopo pochi minuti arriv davanti alla chiesetta. Si volt indietro pi volte ma nessuno lo stava seguendo. Entr dal cancello, lasciando fuori tutti i pensieri, sicuramente si era sbagliato, probabilmente quel ragazzo stava guardando i suoi capelli spettinati o la sua maglietta troppo larga. Gir attorno alledificio e raggiunse il cimitero. Facendo attenzione che non ci fosse nessuno, lev la sua bacchetta e fece apparire un grande mazzo di fiori. Il cimitero che ricordava era tutto bianco. Lunica volta che laveva visto, lanno prima, uno spesso strato di neve copriva tutto. Ora, invece, le lapidi risaltavano tra il verde intenso dellerba e i colori dei fiori freschi. Fu colpito da una tomba dallaspetto pi recente delle altre. Si avvicin. Era quella di Bathilda Bath, il cui corpo era stato trovato solo qualche mese prima. Prosegu attraverso il cimitero e raggiunse la tomba di Kendra Silente e della figlia Ariana. Non le aveva conosciute, come non aveva conosciuto Bathilda, ma avevano fatto parte come lui di quella lunga, triste storia che era finalmente giunta allepilogo. Tolse

alcuni fiori dal mazzo e li sistem come meglio pot sulle tombe. Due file pi in la scorse il marmo bianco della lapide dei suoi genitori. La raggiunse, con il cuore gonfio. Si chin piegando le ginocchia in modo da avere i nomi di suo padre e di sua madre allaltezza degli occhi. Non riusc a trattenere le lacrime, aveva sempre dovuto essere forte, ora finalmente poteva sfogarsi. Il suo non era un pianto di dolore ma di liberazione. Lultimo nemico che sar sconfitto la morte. Pens alle parole incise sul marmo. Adesso quella frase aveva un significato. Lanno prima era ritornato dalla morte, aveva deciso di vivere con tutto il dolore e le conseguenze che questo comportava. Aveva rimandato la sua battaglia con la morte ad un futuro il pi possibile lontano. Per un momento gli parve di vedere i suoi genitori abbracciati che lo salutavano. Sorrise, stava piangendo e sorridendo allo stesso tempo. Spost gli occhiali e si asciug il viso. Alzandosi in piedi li salut anche lui. Gett alla tomba un ultimo sguardo carico di amore e voltandosi si diresse verso luscita. Attravers la piazza fermandosi davanti al monumento ai caduti. Quel ragazzo col berretto non cera pi. Come Harry sapeva, il monumento al centro della piazza di Godrics Hollow era molto speciale. Per i babbani era il simbolo della loro gratitudine verso i caduti in guerra. Per i maghi, invece, rappresentava il ricordo dei Potter e del giorno in cui Voldemort era scomparso la prima volta. Si avvicin, con gli occhi ancora lucidi. Il marmo scomparve, al suo posto apparvero tre figure di pietra. Suo padre e sua madre con in braccio il piccolo Harry. Finalmente la pace e la serenit che vedeva in quel bambino erano anche le sue. Riprese a camminare nella direzione opposta a quella da cui era arrivato. Quasi alla fine della fila di villette, finalmente, vide la sua vecchia casa. La siepe ribelle

attorno al giardino, lerba alta e parte del secondo piano esplosa. Tutto era come se lo ricordava. La fiss. Chiss, forse un giorno avrebbe trovato il coraggio per entrare. Si immagin la casa ristrutturata, lerba tagliata e lui che tornava a vivere l. Magari con Ginny. Il futuro era lontano. Ora doveva pensare ai suoi amici e ai festeggiamenti che lo attendevano quella sera. La via era deserta, ma un attimo prima di smaterializzarsi, si accorse che qualcuno lo stava fissando. Appoggiato al muro della villetta di fronte, il ragazzo che aveva visto nella piazza lo guardava sorridendo. Harry riapparve con uno schiocco fuori dal giardino della Tana. Era scosso, il cuore gli batteva talmente forte che pens gli avrebbe sfondato il petto. Come era potuto accadere? Aveva controllato con attenzione che la strada fosse deserta prima di smaterializzarsi; era assolutamente certo che non ci fosse nessuno. A quel punto era evidente che quel ragazzo lo aveva seguito fin dallinizio. Non cera altra spiegazione. Si incammin lentamente lungo il vialetto, guardandosi intorno preoccupato. Cosa devo fare? Pens frastornato. Se quel ragazzo era un babbano, da un momento allaltro avrebbe avuto un richiamo dal Ministero. Ma era pronto a giurare che fosse un mago, chi altri sarebbe potuto apparire cos improvvisamente dal nulla? Nonostante nellanno appena trascorso avesse imparato a fare affidamento solo sulle proprie forze, inconsciamente prov il disperato desiderio di poterne parlare con Sirius o con Silente. Apr la porta della cucina, completamente assorto nei suoi pensieri, ed entr. TANTI AUGURI, HARRY! lo sorprese Molly Weasley facendolo sobbalzare. Aveva completamente dimenticato che fosse il suo compleanno. La signora

Weasley gli corse incontro e lo schiacci tra le sue forti braccia. Sei tornato finalmente!. S... grazie mille! riusc a rispondere Harry, quasi senza fiato, stretto nel suo abbraccio. Siediti caro, ho appena preparato la colazione gli disse tornando ai fornelli, con gli occhi un p lucidi. La signora Weasley continuava a commuoversi per lui in continuazione. Ron era gi seduto a tavola, intento a rimpinzarsi. Lo accolse con una sonora pacca sulla spalla. Gnon mpleagno... riusc a dirgli sputacchiandogli addosso pezzi di pancetta e uova che saltavano fuori dalla bocca piena. Mentre Harry tentava di pulirsi con un tovagliolo dai rimasugli del pasto di Ron, vide poggiata su una sedia una borsa che stava letteralmente per esplodere tanto era piena di libri. Ron, ma arrivata Hermione? domand Harry, che sapeva che quella borsa non poteva appartenere che a lei. E' di sopra con Ginny rispose Ron con noncuranza, spalmando su una fetta di pane tostato una dose sconsiderata di burro. E cosa aspettavi a dirmelo? lo rimprover Harry alzandosi. Ron si infil per intero la fetta di pane in bocca, rispondendo allamico con unalzata di spalle. Harry port gli occhi al cielo, e scuotendo la testa corse su per le scale, verso la camera di Ginny. La porta era aperta, Hermione e Ginny stavano parlando al centro della stanza ...quel testone! Vorrei sapere cosa gli prende adesso! sent dire ad Hermione. Prima di essere visto, Harry ebbe il tempo di distinguere una delle espressioni di Hermione che conosceva meglio. Era la faccia che aveva solitamente quando era infuriata con Ron. Buon compleanno Harry! gli disse Ginny appena lo vide, gettandoglisi al collo con un gran sorriso. Harry si

abbandon tra le sue braccia, dimenticandosi del ragazzo che lo aveva pedinato a Godrics Hollow, e dimenticandosi anche di Hermione che doveva essere dietro di lui. Era difficile preoccuparsi di qualcosa in quel momento. Raramente si sentiva cos sollevato, e quel giorno era gi la seconda volta. Quando Ginny allent la presa, entrambi si lanciarono uno sguardo di intesa. Harry era sicuro che anche Ginny stesse pensando al bacio che gli aveva regalato per i suoi diciassette anni. Tanti auguri Harry disse timidamente Hermione facendo capolino da dietro, un po imbarazzata. Scusate ma... cominci, fissandosi la punta dei piedi. Oh, ma quali scuse! disse Harry abbracciandola con entusiasmo Come stai piuttosto, tutto bene? E i tuoi genitori?. Oh, loro stanno bene. E... anche io rispose debolmente. Sia Harry che Ginny rimasero a fissarla, era palesemente gi di corda. Sono solo un po stanca riprese Hermione in risposta ai loro sguardi, con un pochino pi di entusiasmo Sai, un po il viaggio in Australia, un po tutto quello che c da ripassare... ho avuto pochissimo tempo per riposarmi si affrett ad aggiungere A voi invece come va con il mio programma? Siete riusciti a seguirlo tutto? Lho chiesto a Ron quando sono arrivata ma non mi ha neanche risposto ... disse Hermione gettando uno sguardo a Ginny. Bene, piuttosto bene direi ... rispose Harry imbarazzato. Lui e Ron non erano andati molto oltre un decimo del programma suggerito da Hermione. Ottimo! Allora ho fatto bene a portare alcuni libri di approfondimento per il M.A.G.O. che avevo a casa. Francamente pensavo di essere stata troppo ottimista a portarveli! Ottimista dir poco pens Harry, considerato che da sei anni sia lui che Ron sbarcavano lanno scolastico grazie al suo aiuto e ai suoi appunti.

In quel momento sentirono la signora Weasley chiamarli a gran voce dalla cucina per la colazione. Quando scesero, di Ron non cera traccia, ma nessuno di loro si azzard a fare domande. Anche se non aveva assistito direttamente al litigio, Harry immagin che ce ne fosse stato uno, ed era pronto a scommettere che Ron avesse accolto Hermione con uno dei suoi soliti musi lunghi dovuti a solo lui sapeva quale - offesa imperdonabile. Quando furono tutti seduti a tavola, la signora Weasley riemp il piatto di Harry con tanta pancetta fritta, uova e pane tostato che avrebbe potuto sfamare lintero tavolo dei Grifondoro ad Hogwarts. Cominci a mangiare con appetito, contento che nessuno gli chiedesse dove fosse sparito quella mattina. Non voleva commuovere nessuno con la storia della visita alla tomba dei suoi genitori. Di sicuro la signora Weasley sarebbe scoppiata in lacrime, e probabilmente anche Ginny ed Hermione. Mentre ascoltava distrattamente i progetti per la serata, il suo pensiero torn a quel ragazzo che, ne era ormai praticamente certo, lo aveva pedinato a Godrics Hollow. Aveva letto in quello strano sguardo, in quel sorriso storto, tutto fuorch buone intenzioni. Non sapeva se parlarne con i suoi amici, tantomeno ora che era arrivata Hermione. Probabilmente lei lo avrebbe rimproverato per essersi smaterializzato con tanta leggerezza, e avrebbe poi comunque sminuito la sua sensazione di essere pedinato da chicchessia. Harry caro, allora cosa preferisci per dolce oggi? lo riscosse improvvisamente la signora Weasley. Oh, fa lo stesso, veramente... rispose Harry, che non si era accorto che la discussione si fosse spostata sulla sua torta di compleanno. Eh, no! E' la tua festa, almeno la torta devi deciderla tu! Una torta di zuccotti alle fragole o la crostata di nocciolotti melassati? chiese la signora Weasley, con

laria di chi ritiene che dalla risposta dipendano i destini dellumanit. Inizialmente Harry non voleva festeggiare il suo diciottesimo compleanno, pensava che lassenza di Fred, Lupin e Tonks avrebbe reso vano ogni festeggiamento. Ma la signora Weasley aveva insistito cos tanto che alla fine erano rimasti daccordo su una festicciola veramente molto intima. Oltre ovviamente al signor Weasley e a Percy, li avrebbe raggiunti solo George. Hermione era praticamente lunico ospite che non fosse della famiglia. Allora proverei volentieri la crostata di nocciolotti melassati, non lho mai assaggiata rispose Harry. Decisa la torta, la signora Weasley ricominci ad armeggiare ai fornelli, Ginny e una depressa Hermione salirono in camera lasciando intendere che preferivano stare sole, e ad Harry non rimase che andare a cercare Ron. Lo trov in giardino seduto sotto un albero con in mano un vecchio libro sui Cannoni di Chudley , che doveva aver letto e riletto almeno un migliaio di volte. Ciao Ron lo salut sedendosi. Ron alz appena lo sguardo dal libro, guardandosi intorno con diffidenza. Ciao rispose con un tono piuttosto cupo, tornando a leggere. Harry era stato sempre piuttosto preoccupato dal rapporto tra Ron ed Hermione. Se ora si fossero lasciati, conoscendo Ron, probabilmente non si sarebbero pi rivolti la parola, e lui non voleva passare il resto della sua vita cercando di riconciliarli. Come mai hai gi litigato con Hermione? domand Harry senza tanti preamboli. Io non litigo con nessuno! rispose Ron voltando violentemente pagina. Era difficile per Harry comprendere il perch delle incomprensioni tra Ron ed Hermione, per quel poco che ne sapeva lunica cosa che aveva creato problemi alla sua storia con Ginny era stata la caccia mortale a

Voldemort, che, oltre ad essere un buon motivo di rottura, difficilmente si sarebbe ripetuta... Ron invece si ostinava ad offendersi per ogni stupidaggine, la sua insicurezza, paradossalmente, sembrava aumentata ora che finalmente sapeva di essere ricambiato da Hermione. No sai, mi sembrava.. concluse Harry. Se avesse insistito con le domande, Ron per stizza non avrebbe risposto. Raccolse invece un bastoncino e cominci a giocherellarci. Lo sai cosa mi ha detto appena arrivata? Eh, dopo tutto il tempo che non ci vedevamo? riprese Ron furibondo dopo alcuni istanti, senza smettere di fissare il libro. "Buongiorno Ron. Allora, come procede lo studio?" disse, facendo un imitazione improponibile della voce di Hermione. Sei appena arrivata, dovresti avere mille cose da dirmi - tipo che bello vederti, ad esempio... - e la prima cosa che mi domandi questa? Io sono rimasto senza parole. In risposta al mio silenzio allora, lo sai cosa ha detto? Che stupida sono stata a pensare che avresti seguito il mio programma! continu Ron, sempre fissando il vecchio libro. Sembrava intenzionato ad incendiarlo con lo sguardo. E tu cosa hai risposto... domand Harry timidamente, temendo lesplosione dellamico. Non meritava risposta! Ho girato i tacchi e me ne sono andato! concluse Ron voltando la pagina del libro con tanta foga che gli rimase in mano. Ma sai come fatta Hermione, mette lo studio prima di tutto... Come ti sentiresti a venire dopo lo studio nella personale classifica di Ginny? ormai la faccia di Ron era di un rosso decisamente fuori dalla norma. Le orecchie in particolare avevano assunto una sfumatura oltremodo preoccupante. Io le ho scritto una lettera! Lei lunica che mi ha inviato... beh la conosci. Eppure a Victor Krum scriveva

eccome! Forse a me non ha nulla da dire che non riguardi la mia istruzione!. Cal un silenzio carico di tensione, Ron sembrava troppo infuriato per parlare ed Harry maled la sua totale mancanza di argomenti appropriati alloccasione, ma, come a ricordargli che le cose possono sempre peggiorare, accadde ci che temeva pi di qualsiasi altra cosa: Ron gli chiese chi avesse ragione. Harry tent una debole difesa a favore di Hermione dicendo che forse era un po imbarazzata e che Ron forse, e sottoline il forse, era stato troppo precipitoso, ma lespressione omicida dellamico lo convinse a dargli comunque ragione su tutta la linea, e a chiudere il discorso con un neutrale Le donne, chi le capisce bravo che parve soddisfare Ron. Hermione e Ron passarono il resto della giornata ad evitarsi. Cos anche Ginny e Harry furono costretti a rimanere lontani. Harry non faceva che pensare al momento in cui sarebbe rimasto solo con lei, ma si era quasi rassegnato allidea che quel giorno probabilmente quel momento non sarebbe mai arrivato. Non poteva rischiare di far innervosire ancora di pi Ron facendosi scoprire magari proprio intento a baciarsi con sua sorella. Troppe emozioni per un giorno solo... le sue orecchie sarebbero esplose rischiando di ferire qualcuno. Alle sette arriv George con un enorme pacco per Harry. Alle otto due schiocchi annunciarono che anche il signor Weasley e Percy si erano materializzati. La cena fu eccezionale, Harry non ricordava di aver mai mangiato nulla di cos buono: maialino fritto ripieno di salsicce, le leggendarie patatine polacche aromatizzate alla pancetta, pur al formaggio e tre tipi di pane diverso. La signora Weasley continuava sistematicamente a riempirgli il piatto senza neanche aspettare che Harry lo svuotasse.

A tavola George continuava a punzecchiare Percy come ai vecchi tempi, il signor Weasley non la smetteva di fare domande ad una sconsolata Hermione, su come facessero i babbani a fare questo o quello senza magia. Solo Ron continuava a mangiare a testa bassa senza fiatare. Se ci fosse stato anche Fred, la si sarebbe potuta scambiare per una cena di qualche anno prima, quando Voldemort era solo un nome che non doveva essere pronunciato e non un pericolo reale. Nonostante tutti si professassero satolli, trovarono comunque uno spazio per la spettacolare crostata di nocciolotti melassati, definita allunanimit sicuramente la torta pi buona che la signora Weasley avesse mai fatto. Oh beh, sono stata fortunata! Difficilmente i nocciolotti lievitano cos bene disse con modestia Molly al signor Weasley che si complimentava pi di tutti. Finita la torta, finalmente Harry pot cominciare ad aprire i regali. Inizi con quello di George, che era enorme, grande quasi quanto un baule. La scatola conteneva decine di altri contenitori. Era un campionario completo di tutti gli scherzi presenti al negozio, e almeno una confezione di ogni qualit di dolciume proveniente da Mielandia. Harry, volendo, non sarebbe dovuto andare al negozio di dolci per i prossimi due anni. Hermione gli aveva regalato due statuine di bronzo a forma di canguro, comprate in Australia. Appena Harry le ebbe scartate, Ron cominci a sghignazzare apertamente. Vedi Harry, qualche stupido potrebbe pensare che questi siano solo due soprammobili disse, lanciando unocchiataccia a Ron che continuava beatamente a ridacchiare. Hermione prese un pezzo di carta, ci scrisse qualcosa sopra, e lo ripieg facendolo diventare piccolo come lincarto di un cioccolatino.

Prese un canguro e lo port vicino a George, poi torn vicino ad Harry che aveva laltro. Ora guarda, infilo il bigliettino nel marsupio del canguro. Il bigliettino scomparve immediatamente nella piccola fessura. Ok George, ora puoi controllare nella tasca del tuo. George prese il piccolo canguro di ottone e guard nella piccola fessura, che fino ad un istante prima era vuota, dove era apparso un bigliettino di carta tutto piegato. Leggi pure cosa c scritto disse Hermione gongolante. Risus abundat in ore stultorum lesse George ad alta voce. Il riso abbonda sulla bocca degli stolti tradusse immediatamente Hermione, fissando Ron che aveva smesso di ridere. Con questo Harry, puoi mandare messaggi a qualsiasi distanza, istantaneamente e senza rischio di essere intercettato. Ho pensato che anche in futuro, quando sarai un Auror, ti sar utile... Grazie Hermione, veramente fantastico! disse Harry sinceramente contento. I regali di Hermione erano sempre tra i suoi preferiti. Il kit per la manutenzione delle scope era tuttora una delle cose pi belle che avesse mai ricevuto, dopo la Firebolt ovviamente. La signora Weasley gli pass un grosso pacco informe. Harry sapeva perfettamente cosera prima ancora di aprirlo: un maglione di lana alla Weasley, questanno di un bel verde prato. Harry le dedic un lungo abbraccio, era stata gi cos buona a organizzare quella cena. Tieni Harry, non molto ma... disse Ron gravemente, tenendo la testa bassa. Beh qualsiasi cosa sia, non sar allaltezza del regalo di Hermione lo punzecchi George, che aveva colto levidente tensione tra i due. Harry scart il pacco, era una piccola borraccia da appendere alla scopa. Grazie mille Ron, mi serviva

proprio disse Harry tranquillizzando lamico. Sicuramente era un regalo dozzinale in confronto a quello di Hermione, ma era comunque realmente utile. Finalmente fu il turno di Ginny. Gli diede una scatola tutta colorata, con un grosso fiocco giallo. Quando Harry la prese in mano saccorse che la scatola vibrava vivacemente. Guard Ginny perplesso. Apr la scatola e dentro vide una piccola palla di pelo rotonda color oro. Inizialmente pens fosse un boccino di pezza come quello di Ron, ma quando la vide roteare e sbattere gli occhi cap di cosa si trattava. Una Puffola Pigmea! Grazie Ginny. Harry abbracci di slancio Ginny, che lo strinse con entusiasmo. Ehi, ma questa non viene dal mio negozio! esclam George avvicinandosi. Lho presa al Serraglio Stregato disse Ginny accarezzandola Il proprietario ha detto che di una variet molto intelligente e raramente alcune manifestano anche poteri magici. E da dove viene? chiese Ron, avvicinandosi per vederla da vicino. Sono americane, vengono dalla Death Valley rispose Ginny. Ron, che sembrava avere una forte avversione per tutto ci provenisse dagli Stati Uniti, ritir la mano con cui stava per accarezzarla e torn a sedersi. Come pensi di chiamarla? domand Hermione ad Harry. Non saprei... rispose Harry accarezzandola. Bleah! Unghia di piedi, davvero ripugnante!! disse Ron inaspettatamente, sputando qualcosa nel suo tovagliolo. Lintero tavolo si gir a fissarlo. Scusate, ho preso una caramella Tutti i gusti + uno disse Ron con fare disgustato, tentando di pulirsi la lingua con un lembo del tovagliolo. Mangia una di queste, vedrai che il saporaccio andr via gli sugger George passandogli una piccola gomma.

Non appena Ron ebbe iniziato a masticarla, questa inizi a lievitare nella sua bocca. Dopo pochi istanti non era pi in grado di muovere le mascelle. Le guance di Ron si tesero al massimo, sembrava uno scoiattolo con due noci nella bocca. Improvvisamente, dalle labbra, inizi a gonfiarsi un enorme pallone che tirava Ron verso lalto. Il ragazzo inizi a sollevarsi dalla sedia trascinato verso il soffitto, scalciando e agitandosi senza sosta. Ginny sal sul tavolo e cerc di forare la gomma con una forchetta, ma senza risultato. George fai qualcosa! Tuo fratello tutto rosso, non respira! grid la signora Weasley preoccupata, ma questultimo era troppo impegnato a ridere per poter anche solo pensare di rispondere. Deglonfa! Hermione aveva raggiunto Ginny e aveva bucato il pallone con la bacchetta. Ron cadde a terra con un sonoro schianto. La signora Weasley si precipit ad aiutarlo. Ron si alz borbottando inviperito parole incomprensibili con la bocca ancora impastata dalla gomma, lanciando occhiate infuocate a George che ancora rideva. Il signor Weasley, che stava ridendo anche lui, divenne improvvisamente serio non appena incroci lo sguardo di sua moglie. Chiedi subito scusa a tuo fratello! disse cercando di avere un tono autoritario. Scusa fratellino, non ho saputo resistere disse George anche se non aveva ancora smesso del tutto di ridere. Si pu sapere che diavoleria era, questa volta? chiese la signora Weasley. Era una Bubblemuu, una delle pi recenti creazioni di Fred, mamma. Bubblemuu, perfetta come una bubble, buona come una muu, ti far toccare il cielo!... e non in senso metaforico! rispose George entusiasta. Tutto bene Ron? disse Hermione avvicinandosi a Ron, che stava togliendosi ancora pezzi di gomma dalla faccia.

Ghon aeevo gisogno gnel uuo ajuto farfugli Ron, lanciandogli unocchiataccia carica di risentimento. Detto questo sal in camera senza salutare nessuno. Hermione rimase impalata. Ad Harry sembr di udire un singhiozzo prima di vederla correre fuori in giardino. Ginny fece per raggiungerla ma Harry la prese per un braccio Lascia, vado io disse a malincuore. La trov seduta su una vecchia sedia alla destra del portico. Oh, Harry disse lei con un filo di voce. Sono...ehm... venuto a vedere come stavi... rispose Harry impacciato. Non sapeva cosa dirle. In cucina un impulso gli aveva suggerito che dovesse essere lui a raggiungerla e non Ginny. In fondo Hermione era sua amica da molto pi tempo. Ehm... sai, Ron ultimamente un po nervoso e... tentenn Harry. Non parlarmi di Ron, ok? Non mi interessa minimamente cosa gli passa per la testa! sbott Hermione. E' tutto il giorno invece che voglio parlarti di una cosa disse evidentemente sollevata, nel suo solito tono battagliero. Che ne della Bacchetta di Sambuco? gli disse guardandolo dritto negli occhi. E' sempre qui nella mia tasca rispose Harry tastandola. La porti sempre dietro? Ancora non lhai nascosta? strabuzz gli occhi Hermione. Beh, dovevo rimetterla nella tomba di Silente... ma ancora non c stato tempo perch... Harry della massima importanza che tu la nasconda immediatamente! Se qualcuno dovesse scoprire che tu possiedi quella bacchetta leggendaria... ogni mago cercherebbe di impossessarsene!! disse Hermione rudemente. S lo so Hermione, appena tornati ad Hogwarts...

No Harry, devi farlo subito! troppo rischioso... tenerla in tasca poi da incoscienti! Non sarei dovuta andare in Australia senza risolvere questa cosa.... Guarda Hermione, che anche quando sei lontana riesco ancora a cavarmela la interruppe Harry stizzito, contento ora pi che mai di non averle raccontato del suo strano incontro a Godrics Hollow. Come ben sai, non posso materializzarmi allinterno della scuola. Dovrei materializzarmi ad Hogsmeade e poi andare a bussare al cancello di Hogwarts per chiedere di andare a scoperchiare la tomba di Silente... mi sembra decisamente pi rischiosa questa strada, che aspettare semplicemente linizio dellanno scolastico. Come puoi vedere anchio ho riflettuto sulla questione! concluse con pi arroganza di quanto avesse voluto. Hermione, con cipiglio severo, stava per replicare quando la porta della cucina si apr. Era Ginny, che si avvicin loro andandosi ad appoggiare alla spalla di Harry. Beh, visto che la mia presenza non gradita a tutti, e che comunque in mia assenza siete in grado di cavarvela da soli, tolgo il disturbo disse improvvisamente sfoggiando un sorriso stiracchiato. Entr a grandi passi in casa, per riuscirne poco dopo con la sua borsa. Ginny, ricordati di salutarmi George, quando sono entrata era gi andato via. Ci vediamo il primo settembre disse, sistemandosi lo zaino sulle spalle. Dai Hermione, fermati per la notte la preg Ginny. Sarei comunque partita domani dopo colazione, se vado via ora guadagno un paio dore di studio domattina. Harry fece un goffo tentativo di dirle qualcosa, ma Hermione lo ignor. Si affrett a baciare Ginny, rivolgendo a lui solo un cenno sbrigativo di saluto mentre si smaterializzava con uno schiocco.

Harry raccont brevemente a Ginny cosa si fossero detti con Hermione, ammettendo infine di essersi innervosito troppo, data la situazione. Ma non sopportava che lei avesse insinuato che non sarebbe dovuta partire per occuparsi personalmente di nascondere la Bacchetta di Sambuco. Era come dire che lui era un bambino di due anni e lei sua madre. ...poi sono sicuro che alla fine non ha replicato perch ha capito che avevo ragione io a dire che ormai conviene aspettare linizio dellanno per nasconderla... Ginny lo zitt mettendogli un dito sulla bocca, gli strinse le braccia al collo e lo baci. Fu un bacio lunghissimo, o per lo meno cos parve ad Harry.

Capitolo 5

STRANI INCONTRI A DIAGON ALLEYDai Snitch, salta su! disse Harry stancamente, tendendo la mano verso la sua Puffola Pigmea. Snitch gli era sembrato un nome adatto; cos piccola e di un vivido color oro, gli aveva ricordato subito un boccino da Quidditch. Quella lo guard allegra e cominci a roteare su s stessa. No Snitch! Non rotolare, salta... qui, sulla mia mano insistette Harry. Era seduto sul suo letto con la Puffola di fianco, tentando inutilmente, come nei giorni passati, di insegnarle a fare qualcosa. Meno male che una variet intelligente! disse Ron, mentre finiva di vestirsi. La Puffola di Ginny che non americana ha imparato a saltare dopo neanche unora! comment sarcastico. Dalla sera del compleanno e della partenza di Hermione, Ron era particolarmente acido. Harry cercava di assecondarlo in ogni modo, cercando di distrarlo e passandoci pi tempo possibile insieme, ma in tutta risposta si trovava ad essere il bersaglio preferito delle sue frecciatine. Insomma per Harry non era facile, soprattutto perch tra la compagnia di un Ron immusonito e di una raggiante Ginny preferiva di gran lunga la seconda. Quello che gli sarebbe servito era una Giratempo di quelle che Hermione usava il terzo anno, in modo da poter conciliare il piacere, Ginny, e il dovere, il suo

suscettibile amico Ron, e dedicare del tempo ad entrambi. Quella sera, dopo aver ricevuto in giardino da Ginny laugurio di compleanno che aveva sognato per tutto il giorno, Harry si era precipitato in camera da Ron. Appena aperta la porta ebbe il tempo di vedere lamico serrare improvvisamente gli occhi e ostentare un respiro esageratamente pesante. Harry stava per dirgli quanto male fingesse di dormire, quando allimprovviso ud del trambusto provenire dal pollaio. Qualcosa aveva svegliato le galline, che correvano schiamazzando nel cortile. Harry pens ad una volpe, quando dalla finestra aperta un gufo capitombol al centro della stanza. Era ridotto male. Si capiva che aveva fatto un viaggio piuttosto lungo e tormentato. Tra le sue piume, impolverate e arruffate oltremodo, spiccavano alcune penne di gallina. Evidentemente le inquiline del pollaio dovevano essersi vendicate per essere state svegliate cos allimprovviso. Ron, che aveva smesso di fingersi addormentato per guardare cosa stesse accadendo, corse a raccoglierlo. un gufo di Hogwarts disse, sfilandogli dalla zampa una lettera e un pacchetto informe. per te disse Ron passandogli la posta, e cercando di lisciare le penne al povero gufo. Harry apr la lettera Da Hagrid! lesse sorpreso. Buon compleanno Harry! Sono proprio spiaciuto di non essere l con te. Avrei voluto darti una bella pacca sulla spalla, come si fa tra uomini. Invece, sono dovuto rimanere con la mia Frilly che faceva nascere i suoi frillini. Quando vieni sentirai che suoni. Sono tanto carini. Come facevo a lasciarli soli? Ieri, al Paiolo Magico un mago vendeva un sacco di cosi americani.

Cerano un mucchio di maghi tutti contenti che li prova vano, cos mi sono detto: Cavolo, questi li devo proprio regalare a Harry. Non ci ho capito niente di come funzionano, quel mago mi ha detto che ti fanno viaggiare di unora per allindietro, insomma vedi tu! Tra due settimane vado a Diagon Alley a comprarci un po di cose importanti per Hogwarts, ti va se ci incontriamo per mangiarci un bel gelato? Se proprio non puoi ti aspetto a Hogwarts che ci beviamo un te con i miei biscotti. Hagrid Hagrid mi ha mandato un regalo di compleanno, pensavo se ne fosse dimenticato! disse Harry. Ron adagi il gufo, ancora piuttosto intontito, nella gabbia di Leotordo dove cerano acqua e biscotti gufici, e poi torn a sedersi con circospezione vicino allamico. Conoscendo Hagrid, dentro quel pacco informe, poteva esserci qualche animale non meno pericoloso di uno Schiopodo Sparacoda. Harry prese il pacchetto, incartato grossolanamente, e lo apr piuttosto incuriosito, sotto lo sguardo attento di Ron. Una vistosa, quanto improbabile montatura di corno, incorniciava le pi enormi e spesse lenti, del pi strano paio di occhiali che Harry avesse mai visto. Su un piccolo cartellino, legato con una cordicella, cera scritto Retroglass il tuo viaggio nel tempo. Harry tolse i propri occhiali e indoss i Retroglass. Sei terribile Harry! gli disse Ron ridendo. Attesero alcuni istanti, ma non accadde nulla. Tutto era tale e quale.

Questo un altro scherzo che hanno fatto ad Hagrid concluse Harry, ridendo a sua volta mentre rimetteva i propri occhiali. Ron smise improvvisamente di ridere. Evidentemente aveva ricordato il motivo per cui doveva essere arrabbiato. Torn a dormire senza dire una parola. Da quellultima risata Harry non ne sent altre. Nonostante fossero passate quasi due settimane da quella sera, il suo umore non sembrava essere migliorato. Se ne stava la maggior parte del tempo chiuso in camera, uscendo solo per mangiare o per lagnarsi di qualcosa come un vecchio troll. Harry tent di toccare il tasto Hermione solo in due occasioni. La prima volta sugger di mettere un po pi impegno nel seguire il suo programma di studi, e Ron in tutta risposta borbottando in maniera totalmente incomprensibile raccolse tutti i suoi libri in un grosso sacco e li deposit in soffitta, restando intrattabile per tutto il resto della giornata. La seconda volta fu la mattina precedente, mentre facevano colazione. Harry domand timidamente se non fosse il caso di mandare un gufo ad Hermione per sapere se lindomani volesse raggiungerli a Diagon Alley per incontrarsi insieme con Hagrid. Ci manc poco che Ron si strozzasse con il panino al prosciutto che stava mangiando. Alla fine dovette intervenire la signora Weasley: gli diede una pacca cos forte sulla schiena ormai era cianotico che il povero Ron sput il pezzo di panino direttamente fuori dalla finestra. Harry intu che lamico non aveva gradito lidea. Dopo colazione, quando Ron non era a portata di orecchio, Ginny risolse la situazione e decise di inviare lei un gufo ad Hermione, in cui le chiedeva di andare a Diagon Alley insieme. Harry ne fu sollevato, cos non si sarebbe sentito in colpa per non averla invitata. Ne approfitt per allegare alla pergamena anche i suoi saluti. Non si azzardava a mandarle un gufo

personalmente temendo che fosse ancora arrabbiata anche con lui. Andiamo? disse Ron, finendo di allacciarsi le scarpe. Io sono pronto. Harry prese Snitch e se lo appoggi sulla spalla, come faceva Ginny con Arnold quando dovevano uscire. Fermo Snitch, da bravo, non ti muovere. In tutta risposta Snitch cominci a rotolare da una spalla allaltra di Harry, saltandogli di tanto in tanto sulla testa. No, fermo... dai, mettiti qui gli disse Harry disperato, tentando inutilmente di rimetterlo nuovamente sulla spalla. Devi stare fermo Snitch o non puoi venire a Diagon Alley!. Ehi, o viene lui o vengo io! esclam Ron agitato. A meno che non sia per riportarlo al Serraglio Stregato, in quel caso .... Va bene, va bene non lo porto disse Harry prendendolo dalla spalla per adagiarlo sul letto. Di colpo la stanza si fece buia. Sparirono Ron, Snitch, il letto, i manifesti dei cannoni di Chudley e anche il muro su cui erano appesi. Harry era piombato nel nulla, solo. RON! RON! grid Harry terrorizzato, girandosi intorno infermo sulle gambe. Prese istintivamente dalla tasca dei pantaloni la bacchetta di Sambuco, per illuminare quel nulla cos opprimente. Ma prima ancora di formulare la parola Lumos, cominciarono a delinearsi i contorni di una stradina. In pochi istanti si rese conto di trovarsi in un piccolo vicolo scarsamente illuminato. Non possibile, pens. Dove mi trovo? Non ebbe il tempo di terminare quel pensiero che improvvisamente sent unesplosione provenire alle sue spalle. Si volt appena in tempo per vedere apparire dal nulla una carrozza nera, trascinata da un enorme toro anchesso nero come la pece. La carrozza procedeva verso di lui a tutta velocit e non cera nessun cocchiere a governarla. Il toro non

accennava minimamente ad interrompere la sua corsa scalmanata, e anche volendo, ormai, non avrebbe fatto in tempo, era troppo vicino. Harry riusc a buttarsi di lato, appiattendosi contro uno dei muri dello stretto vicolo, chiudendo gli occhi e sperando di non essere travolto. Il toro sbuff rumorosamente. Harry apr gli occhi, sembrava impossibile, ma la carrozza era immobile, proprio davanti a lui. La tendina che copriva il vetro si scost. Di poco, ma abbastanza per far scorgere ad Harry la sagoma di una persona. Luomo allinterno fece sporgere dal finestrino la propria mano. Harry pens per un attimo che volesse stringergli la sua, per scusarsi, ma invece la mano cominci a muoversi in maniera sinuosa, flettendo le dita come se stessero suonando una sinfonia. Harry sent la bacchetta di Sambuco tirare. Cercava di sgusciare dalla sua mano per andare verso quella dello sconosciuto. Harry la teneva a s con tutta la forza di cui era capace, ma ben presto fu costretto a stringerla con entrambe le mani, la bacchetta tirava sempre pi forte. Chiuse gli occhi e punt i piedi nel tentativo disperato di trattenerla, ma ormai era a pochi centimetri dalle dita dello sconosciuto. Il cuore gli batteva sempre pi forte, sembrava che lo stessero punzecchiando con un attizzatoio incandescente. Apr gli occhi. Davanti a lui cera la faccia di Ron che lo guardava con aria a dir poco preoccupata. Era tornato alla Tana, nella luminosa stanza che divideva con Ron. Nella mano non stringeva pi nulla; si tast disperatamente, in cerca della bacchetta di Sambuco. Per fortuna era al suo posto, accanto alla sua bacchetta, nella tasca dei pantaloni. Harry, ma che ti prende? chiese Ron allarmato. Non rispose, aveva il fiatone. Cominci a respirare lentamente, cercando di calmarsi.

Solo allora vide Snitch tremare vistosamente sul letto. Non aveva il suo solito color oro, era pi scura, quasi arancione. cos da quando hai iniziato ad agitarti intervenne Ron seguendo lo sguardo preoccupato dellamico. Va tutto bene Snitch, calmati! gli disse Harry accarezzandolo dolcemente. La Puffola si riprese istantaneamente. Torn al suo vivido color oro e cominci a saltellare allegramente da una parte allaltra del letto. Harry si sent un po sollevato. Allora, cosa ti successo? chiese Ron. Non lo so, ti giuro che non lo so .... Harry tent di spiegare a Ron cosa fosse accaduto. Anche se non sapeva spiegarlo in nessun modo. Sicuramente non si era addormentato e non era svenuto. E non aveva avuto neanche una visione come quelle della Cooman. Ron gli aveva detto che se ne era stato senza dire una parola, impalato e ansimante per non pi di un paio di minuti. Ehm, ma ti fa... ti fa male la cicatrice? domand Ron intimorito dalla possibile risposta. No, assolutamente! stata un tipo di visione completamente diversa da quelle che condividevo con Voldemort. Non so che pensare e ... si interruppe. E non so con chi parlarne, pens tra se. Nuovamente torn a desiderare di avere un padrino a cui spedire un gufo, o un preside infallibile che potesse occuparsi della cosa. Senti Harry, forse oggi preferisci riposarti, magari vado solo io e avviso Hagrid ... disse Ron mettendogli una mano sulla spalla. Grazie Ron ma sto bene. Mi sembra gi tutto cos lontano. Ed era vero. La visione era stata molto reale, concluse Harry, ma ora stava gi sbiadendo come un sogno. Sulla soglia della stanza Harry ebbe un ripensamento. Prese la bacchetta di Sanbuco e la nascose sotto il materasso. Quella visione lo aveva impressionato pi di quanto fosse disposto ad ammettere, e comunque la

prudenza non era mai troppa. Alla Tana, con i suoi incantesimi di protezione, sarebbe stata al sicuro. Decisero per il momento di non allarmare n Ginny n nessun altro. Ok ti copro io. Non dir a Ginny e a mia madre che sei pazzo! disse Ron zig-zagando gi per le scale della tana. Scesi in salotto, si piazzarono davanti al camino. Con disappunto di Harry, che odiava la metropolvere sin dalla prima volta che laveva usata finendo a Nocturn Alley, decisero di usare proprio quella. La signora Weasley lo aveva pregato in gran segreto di far smaterializzare Ron il meno possibile. Ora che era sempre cos nervoso avrebbe corso il rischio di lasciarsi dietro qualche pezzo di s. Presero dal vaso un pizzico di polvere magica, si avvicinarono al fuoco, e la gettarono tra le fiamme. Con uno schianto il fuoco divenne verde, ci saltarono dentro a turno gridando a voce altissima Diagon Alley. Come purtroppo rammentava, la sensazione di essere trascinato gi per un tubo, stordito da un rumore tremendo e accecato da brillanti fiamme verdi, lo faceva star male. Cerc di tenere gli occhi il pi aperti possibile nonostante la fuliggine, tentando di intravedere il negozio di George, dove avevano deciso di apparire. Molti camini vorticarono confusi davanti ai suoi occhi, stretti come due fessure, quando finalmente riconobbe quello che sembrava essere lo sgargiante negozio Tiri vispi Weasley. Formulato quel pensiero, si ritrov a sbattere sonoramente il sedere sul marmo tiepido del camino di George. Giusto il tempo di sistemarsi gli occhiali sul naso, e scostarsi i capelli pieni di fuliggine dalla fronte e Ron si schiant dolorosamente sulla sua schiena. Perch ancora non ti sei tolto? Vuoi ammazzarti? gli disse Ron con le gambe avvinghiate intorno al suo collo.

Cof, cof... mi sono distratto rispose Harry tossendo, un po per la fuliggine e un po perch lamico lo stava strangolando tra le gambe. Cosa stai combinando Ron? Levatevi dal mio camino o rischiate di far male a qualche cliente vero! li accolse George, venendo loro incontro in uno sgargiantissimo completo magenta. Ma Harry non si tolto ... si giustific Ron. George diede una mano ad Harry a rialzarsi, ignorando completamente le lamentele del fratello. Mentre si spazzolava dalla polvere, Harry si guard intorno. Il negozio era pieno di clienti, tutti accalcati intorno agli altissimi scaffali, che facevano incetta delle pi disparate diavolerie. La maggior parte dei ragazzi si trovava davanti agli stands delle Merendine Marinare, del Torrone Sanguinolento e dei Sogni Svegli Brevettati. Ora che si avvicina linizio della scuola tutti hanno fretta di assicurarsi la possibilit di saltare qualche lezione disse George cogliendo lo sguardo di Harry. Questanno ho aggiunto le Piume Sgorganaso. Sono una forza, guarda... TYRON VIENI QUI! grid George. Dopo pochi istanti arriv di corsa, con un po di fiatone, un vecchietto sorridente con la corporatura esile e una testa grandissima, sembrava un lecca-lecca tutto avvizzito. Tyron, fai vedere il funzionamento delle Piume Sgorganaso disse George porgendogli una piuma di un vivido colore rosso scarlatto, che teneva in tasca. Tyron prese la piuma e cominci a solleticarcisi il naso. Ci impieg alcuni istanti, poich a causa del tremore che aveva alla mano, a volte si passava la piuma sulla guancia, a volte sulla bocca e in alcuni istanti perfino fin sullocchio. Finalmente riusc a soffermarsi sul naso per alcuni istanti, e come risultato emise un sonoro starnuto. Immediatamente cominci a sgorgargli, copioso e inarrestabile come un fiume in piena, un fiotto di sangue dal naso.

Tyron rest immobile, sempre sorridente, a lasciare che il sangue si riversasse sul pavimento in unenorme pozza. George lo indicava tutto contento, mentre Harry e Ron fissavano la scena terrorizzati. Ok Tyron, pu bastare gli disse Gorge porgendogli un fazzoletto. Tyron si tampon il naso, restitu la piuma a George, e scompar trotterellando nel retrobottega. Ma chi quel poveraccio? chiese Ron allibito. Tyron. D una mano in negozio e mi aiuta a testare nuove invenzioni. Gli altri commessi non hanno mai voglia di sperimentare ... rispose George, tirando fuori la bacchetta e facendo sparire la macchia di sangue dal pavimento. Ma una persona anziana... non hai paura che muoia? lo interrog nuovamente Ron. Ma sei stupido o cosa? Non mica sangue quello! Vedi, la piuma ora un po meno rossa di prima. Si pu usare tre volte prima che torni bianca del tutto disse George mettendo la piuma usata vicino ad una nuova, che era effettivamente di un rosso molto pi intenso. Improvvisamente Harry si accorse che davanti ad uno scaffale pieno di scatole rosa shocking, su cui troneggiava uno striscione con scritto Filtri damore, alcune ragazze che fino ad un attimo prima erano impegnatissime a leggere le propriet dei vari filtri, ora lo stavano fissando, indicandolo e ridacchiando esageratamente. Harry stava per chiedere a Ron e a George cosa avessero da guardare, quando un commesso si fece largo tra la folla tentando di richiamare lattenzione di George. Signor George! disse il ragazzo con la divisa magenta del negozio Signor George, pu venire nel retro per cortesia? Tyron scivolato facendo cadere due casse di Piume al Pepe! Tutti gli inservienti che erano nel retro stanno starnutendo come matti... compreso Tyron.

Le Piume al Pepe erano unaltra nuova invenzione di George. Te le strofinavi sotto al naso ed eri vittima di una crisi di starnuti incontrollata. E allora? Eseguite il contro incantesimo che vi ho fatto vedere rispose George sbrigativo. Il contro incantesimo che ci ha fatto vedere non funziona signore, continuano tutti a starnutire, c muco dappertutto e ... continu allarmato il giovane commesso. Ok, ok, ho capito. Harry senti, devo andare a vedere cosa ha combinato Tyron ... disse George. Oh certo, anche noi dobbiamo andare, abbiamo un appuntamento con Hagrid rispose Harry. Tanto qui non hai nulla da comprare, ti ho gi regalato tutto per il tuo compleanno, e Ron comunque non ha un soldo, quindi ... disse George sorridendo e assicurandosi che il fratello lo avesse sentito. Harry non si sarebbe mai abituato a sentir chiamare George signore, soprattutto se a farlo era un ragazzo che doveva avere allincirca la sua stessa et. Nello stesso modo in cui non si sarebbe mai abituato a vederlo da solo. Quando Harry lo guardava cercava con lo sguardo sempre istintivamente anche Fred. Anche le sue parole sembravano strane pronunciate solo da lui. Come questultima frase: "Tanto qui non hai nulla da comprare, ti ho gi regalato tutto per il tuo compleanno... era la parte che in effetti avrebbe detto George ma sarebbe stato Fred a terminarla con ...e Ron comunque non ha un soldo, quindi.... George scomparve nel retro, trascinandosi dietro il riluttante commesso. Harry e Ron uscirono dal negozio, senza accorgersi che, ormai, tutti i clienti avevano smesso di interessarsi alla mercanzia per fissarli e indicarli a bocca aperta. Fuori il sole splendeva alto. I negozi di Diagon Alley erano di nuovo tutti aperti, con la loro sgargiantissima merce esposta fino in mezzo alla strada. Calderoni di tutte le misure e materiali, gabbie contenenti civette, gufi e barbagianni traboccavano dallEmporio del Gufo.

Da tutte le vetrine i pi disparati oggetti brillavano alla luce del sole. Poche persone ciondolavano stancamente per la via con quel caldo, erano tutte stipate nei negozi in cerca di fresco. Anche la bottega di Olivander era di nuovo aperta. Harry prefer passare dallaltro lato della strada, non aveva voglia di parlare con il vecchio fabbricante di bacchette. Solo leggere il nome Olivander sullinsegna gli aveva ricordato la fuga da casa Malfoy e la morte di Dobby. Mentre cercava di scacciare quel pensiero, si accorse di un insolito tramestio che veniva dalle sue spalle. Se ne rese conto anche Ron perch si voltarono allunisono. Vedendo tutti quegli occhi puntati verso di loro ad Harry venne un mezzo accidente. Riconobbe poi alcune delle facce che aveva visto fino a poco prima fare acquisti nel negozio di George. Eccoli, si sono girati! li ud vociare tra loro ... guarda la cicatrice!. Ron, evidentemente non abituato a una situazione del genere, arross pi del solito e cerc di nascondersi dietro lamico, tentando di capire se tutte quelle persone erano interessate solo a Harry o anche a lui. In pochi istanti si trovarono praticamente circondati da una trentina di persone, tra bambini e ragazzi, stipati quasi uno sopra laltro, intenti a sgomitarsi e a sussurrare indicandoli. Harry Potter! E quello vicino a lui il suo aiutante! grid un ragazzo cicciottello che teneva tra le mani una busta dei Tiri Vispi Weasley. Le ultime parole ebbero appena il tempo di giungere alle orecchie ormai viola di Ron. Io non sono laiutante di nessuno! grid spostandosi da dietro Harry e gonfiando il petto pi che pot. Per sembra proprio laiutante dai capelli rossi... commentarono due dei bambini pi piccoli in prima fila.

A queste parole Harry tapp prontamente la bocca a Ron, ma anche attraverso la mano di Harry era possibile intuire alcune delle vivaci imprecazioni dellaiutante dai capelli rossi. Tutti cominciarono a ridere stringendo maggiormente il cerchio intorno ad Harry, che a stento riusciva a trattenere il sempre pi infuriato Ron. Improvvisamente tra quella piccola folla, delicatamente ma con d