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CARLINO 8-9

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CARLINO 8-9

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UNITA 3

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UNITA 4

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INFORMAZIONE 1

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INFORMAZIONE 2-3

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INFORMAZIONE 3

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REPUBBLICA 1

Raisi apre le consultazioni nel centrodestra con un sondaggio in Rete. La Cracchi tentata dal Pdl: "Non lo escludo"

Pd diviso tra Segrè e Merola

De Maria potrebbe sfilarsi. Lunedì la direzione decisiva dei democratici

Il Pd cerca una soluzione al rebus delle candidature in vista della direzione decisiva di lunedì sera. Saltato l´esecutivo che era previsto per oggi, probabilmente rinviato a domani sera, si va delineando una sfida tra l´ex assessore di Cofferati Virginio Merola e il civico Andrea Segrè. Potrebbe decidere per l´appoggio al preside di Agraria invece l´ex segretario Pd Andrea De Maria. In questo modo il Pd potrebbe fare primarie aperte e salvarsi da una faida interna tra candidati di partito.

REPUBBLICA 2

Ingorgo di candidati nel Pd Segrè e Merola in vantaggio

Primarie, lunedì la direzione decisiva in via Rivani

Verso il voto

De Maria potrebbe decidere di defilarsi per appoggiare il preside di Agraria

SILVIA BIGNAMI

A poche ore dalla direzione decisiva del Pd in via Rivani si vanno delineando le prime ipotesi per scongiurare un nuovo ‘99 e dare un senso alle primarie. Nulla è ancora deciso ma se prenderà forza l´ipotesi civica del preside di Agraria Andrea Segré - sponsorizzata dal segretario Raffaele Donini - potrebbe spuntare come "avversario" un nome più d´apparato, ma con esperienza amministrativa, un identikit che riporta all´ex assessore comunale Virginio Merola, piuttosto che al vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi forse meno conosciuto tra l´elettorato cittadino. Con Andrea De Maria che potrebbe sfilarsi per appoggiare la corsa di Segré. Ieri Donini ha cancellato l´esecutivo previsto per oggi, ufficialmente perché molti dei suoi componenti andranno a Roma, all´assemblea nazionale con Pierluigi Bersani. Ma in realtà il rinvio serve per continuare a lavorare a ritmo serrato, dietro le quinte, per risolvere il rebus candidature in tempo per la direzione di lunedì sera. E soprattutto per arrivare, prima di allora, a un armistizio tra i due candidati "politici", l´ex segretario Pd Andrea De Maria e l´ex assessore Merola. Sarebbe così accolta, tra l´altro, la richiesta del preside di Agraria Segrè, disponibile a correre alle primarie ma solo a patto che «non si trasformino in una faida interna al partito». Ieri per tutto il giorno si sono rincorse le voci su un possibile ritiro, prima di De Maria (secondo alcuni chiamato direttamente da Pierluigi Bersani), poi di Merola. Entrambi hanno però seccamente smentito. Tra le righe però sembra prendere più forza la candidatura dell´ex assessore di Cofferati, che potrebbe contare sull´appoggio del mondo delle cooperative. Mentre l´ex segretario Pd De Maria, più radicato nel partito e nei circoli, potrebbe alla fine decidere di appoggiare Segrè. Si profilerebbe in questo modo un match Merola-Segrè che consentirebbe al Pd di fare primarie "vere", ma anche di evitare la faida e la rissa interna tra candidati di partito. In questo epilogo spera il segretario Pd Donini, che ieri ha accolto con favore la disponibilità di Segrè a correre con candidati politici («Ha colto lo spirito delle

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primarie, senza castrare le risorse interne del partito») e che si prepara ad affrontare, col segretario regionale Stefano Bonaccini, una direzione a forte rischio. Se l´ex europarlamentare Mauro Zani considera già chiusa la partita («Segrè si appresta a vincere. Chapeau a Donini»), il clima resta incandescente. Affilano le armi i "ritirati" delle primarie Duccio Campagnoli e Gian Mario Anselmi, mentre martedì alla Feltrinelli è annunciato un dibattito con il sindaco di Torino Sergio Chiamparino che per Bologna fa il tifo per un candidato di partito. Con lui ci saranno De Maria e Venturi. Il titolo del dibattito: "La sfida. Oltre il Pd per tornare a vincere anche al Nord".

REPUBBLICA 2

Il deputato di Fli annuncia la campagna per le primarie. Da Cazzola a Galletti. Ma nessun uomo della Lega

Raisi apre le consultazioni online "Il centrodestra vuole perdere. Io no"

BEPPE PERSICHELLA

Galvanizzato dalla due giorni di Perugia prevista per oggi e domani («Saremo quattromila e una settantina da Bologna» esulta il coordinatore provinciale di Fli Roberto Flaiani), il finiano Enzo Raisi lancia le primarie online del centrodestra. Fino alla fine del mese sarà possibile votare i candidati evocati nelle ultime settimane: Cazzola e Garagnani del Pdl, Galletti dell´Udc, l´ex direttore del Resto del Carlino Mazzuca e il civico Corticelli. Sul sito www. libertaefuturo. it, nel riquadro con il punto di domanda si potrà anche scrivere un nome differente, o votare lo stesso Raisi. Il deputato ci scherza su («A tutti quelli che si sono candidati non è andata molto bene, non vorrei farmi benedire anch´io... «), ammette gli impegni romani ma non esclude una sua corsa. Nell´attesa che da Roma arrivi una decisione che andrà a chiudere i giochi, Raisi rilancia e provoca i suoi avversari. A partire dal Pdl, vittima di una «sindrome raisiana» che lo porta a parlare solo di lui, per arrivare alla Lega Nord, esclusa dalle primarie online per mancanza di «interlocutori, visto che è commissariata». La consultazione virtuale - «un test vero» per i finiani, bocciato però da Giampaolo Bettamio del Pdl - sarà supportata da spot televisivi, banner sul web, 20mila volantini e due gazebo in centro nei fine settimana. Il tutto per un costo di circa 1.500 euro, tutti autofinanziati. Alla fine il risultato non servirà ad «imporre un candidato, ma a far sì che gli elettori di centrodestra abbiamo punti di riferimento certi» spiega Raisi. Una scossa insomma, di fronte ad un centrosinistra che, dopo l´uscita di Cevenini non ha ancora un candidato. «Segrè? Non ha dietro la struttura del partito - ragiona Raisi - Cevenini era un candidato molto forte». A questo punto, la partita è tutta interna al Pd, con un prevedibile scontro tra «questa generazione di amministratori fatti in casa», e cioè tra Venturi e De Maria. «Saranno loro a giocarsi la partita. Non hanno però un carisma eccezionale - ragiona Raisi - . La cosa che mi colpisce è come in una città in cui il centrosinistra controlla tutto non riescano ad esprimere un candidato sindaco. Almeno noi non contiamo nulla».

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REPUBBLICA 3

Date la vostra preferenza sul nostro sito al politico del centrosinistra che vorreste in corsa per Palazzo d´Accursio

Sei nomi in cerca di una investitura il gioco del toto-sindaco torna sul web

STEFANIA PARMEGGIANI

Dopo il ritiro di Maurizio Cevenini, fermato da problemi di salute nella corsa a Palazzo d´Accursio, e dopo il no di Romano Prodi, il centrosinistra è tornato alla casella di partenza. Altri nomi si sono affacciati sulla scena politica, alcuni hanno formalizzato la propria candidatura, altri restano alla finestra. Abbiamo selezionato una rosa di persone e chiediamo ai lettori di esprimere la propria preferenza, partecipando al gioco delle primarie sul sito bologna. repubblica. it Con un clic si può votare Andrea De Maria, ex segretario provinciale del Pd; Amelia Frascaroli, proveniente dalla Caritas e impegnata nel volontariato; Virginio Merola, ex presidente di quartiere ed ex assessore comunale; Andrea Segrè, preside di Agraria, inventore del «Last minute market»; Giacomo Venturi, vicepresidente della Provincia con delega all´Urbanistica e Benedetto Zacchiroli, ex diacono ed ex collaboratore di Cofferati. Chi non apprezzasse nessuno dei sei candidati virtuali potrà scegliere una settima opzione, cliccando su "altro". Il sondaggio non ha un valore statistico. Si tratta di una rilevazione aperta a tutti, non basata su un campione elaborato scientificamente. Ha quindi l´unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione. Lo avevamo già fatto quest´estate, quando ai lettori di Repubblica e agli utenti del sito si era chiesto di esprimere la propria preferenza in uno scenario politico diverso da quello attuale. In dieci giorni erano arrivati ventimila voti: quasi la metà per Maurizio Cevenini, dietro di lui, con un bottino pari alla metà, si collocava Duccio Campagnoli, ex assessore regionale. Nelle settimane successive tutto è cambiato: Cevenini si è ritirato dalla competizione dopo il ricovero a Villalba per una ischemia cerebrale transitoria, fortunatamente senza conseguenze. Campagnoli si era fatto da parte poco prima, in polemica con la segreteria del Pd. Lo scenario è quindi radicalmente mutato. In attesa che le urne da virtuali diventino reali vi riproponiamo il gioco delle primarie. A voi la scelta.