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I L M ONDO DEI TRASPORTI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI 5,00 Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XIX - N. 177 - MARZO 2009 Iveco Mercato Italia / Parla Marta Nappo Il ruolo della logistica per il successo delle vendite SERVIZIO A PAG.4 Renault Trucks L’indomito Kerax dalla mitica Via della Seta a Cape to Cape GLEN HUNTLY A PAG. 18 DAIMLER TRUCKS / Si conferma la leadership mondiale Nuovi orizzonti di Stoccarda STOCCARDA - Nonostante il se- condo semestre del 2008 sia i- niziato con la globale crisi fi- nanziaria ed economica, alla Casa della Stella sorridono, so- prattutto grazie all’America La- tina, i cui dati riflettono un an- damento decisamente positivo. Cominciamo da Daimler Trucks, che nel 2008 ha vendu- to in tutto il mondo complessi- vamente 472.100 veicoli indu- striali leggeri, medi e pesanti, superando così il livello dell’an- no precedente dell’1 per cento. Daimler Trucks ha quindi con- fermato la sua posizione di maggiore produttore di veicoli industriali pesanti e medi a li- ALTIERI A PAGINA 6 Lo scorso anno il gruppo tedesco ha venduto nel mondo oltre 470mila truck, circa 300mila van e più di 40mila bus, confermandosi il numero uno assoluto del settore. Im- portanti investimenti per la conquista dei nuovi mercati vello mondiale. In particolare, i veicoli industriali Mercedes- Benz, con 170.100 unità vendu- te, hanno raggiunto il livello di vendite più alto nella loro storia, superando del 6 per cento quel- lo dell’anno record 2007. Ciò è stato possibile soprattutto grazie alla crescita della domanda del nuovo Actros. Questo risultato record si basa principalmente sugli aumenti delle vendite nel Medio Oriente (11.300 unità, +90 per cento) nonché nel- l’America Latina dove sono stati consegnati 43.400 veicoli (+14 per cento). Qui ha inciso in particolare l’aumento della domanda nel primo semestre CAMPANELLA A PAG. 28 Fiat Professional sempre più attenta nei confronti della clientela Castelli: “Prodotti ecologici e a basso consumo per vincere le nuove sfide” ECCHELI A PAG. 36 Scania Bus ha chiuso nel 2008 il miglior anno della sua storia Rasmusen: “Una bella base di partenza per affrontare le difficoltà dell’anno” Autorama / Novità, fatti ed eventi da pag. 49 Dealer / Radiografia della Lombardia da pag. 41 EDITORIALE Una vera rivoluzione di Paolo Altieri I l prossimo anno Il Mondo dei Trasporti festeggerà il traguar- do dei 20 anni di attività. Vogliamo giungere a questo impor- tante appuntamento preparandoci nel migliore dei modi per far sì che il prestigioso traguardo rappresenti anche un nuovo punto di partenza del nostro impegno editoriale. Che è sarà sem- pre finalizzato a mettere nelle mani dei nostri lettori una pubbli- cazione che sappia mensilmente offrire una visione precisa, at- tenta e completa di tutto ciò che si muove attorno al mondo dei veicoli industriali e commerciali, attraverso l’esame delle novità, l’analisi delle problematiche, le interviste di approfondimento. Con il nuovo anno abbiamo già preso delle iniziative impor- tanti per arricchire il nostro dialogo con i lettori e per essere più incisivi con la nostra informazione. Anzitutto abbiamo voluto af- fiancare a Il Mondo dei Trasporti un nuovo prodotto editoriale. Si tratta di un Annuario, la cui prima edizione viene presentata proprio in questo mese di marzo e che diventerà ogni anno un appuntamento obbligato per quanti sono e saranno interessati a disporre di una pubblicazione che contiene un ricco compendio dei dati tecnici di tutti i modelli e versioni dei veicoli industriali e commerciali nonché dei vans e dei piccoli veicoli da lavoro, compresi i pick up, derivati da vetture. QUANTO A IL MONDO DEI TRASPORTI, già in febbraio l’abbia- mo arricchito di una nuova sezione, interamente dedicata al mondo dei dealer. Sappiamo bene quale sia l’importanza della rete di vendita e di assistenza sia per i costruttori sia per i clienti. Senza una rete, fatta di imprenditori dinamici e preparati, ma anche decisi negli investimenti in uomini, strutture e attrezzatu- re, fatta di personale addetto alla vendita e all’assistenza profes- sionale e qualificato, anche il miglior prodotto farà fatica ad avere successo. Le aziende di trasporto e soprattutto i piccoli tra- sportatori chiedono sempre più al dealer di trasformarsi in un vero e proprio partner della loro attività, anticipando le loro ne- cessità, trovando le migliori soluzioni per metterli in condizione di rinnovare i loro o il loro veicolo, dandogli carta bianca sulla gestione degli stessi veicoli, affinché la loro attività, il loro im- pegno sia tutto sul trasporto e oggi anche sulla logistica. Solo una rete di vendita e di assistenza di qualità può dunque garantire la fedeltà a un marchio. E noi con la sezione “Dealer” aggiunta a Il Mondo dei Trasporti, vogliamo appunto monitorare mensilmente quale è il livello di qualità di questo anello di con- giunzione tra i costruttori di veicoli industriali e i loro clienti. IN MARZO IL MONDO DEI TRASPORTI si arricchisce di un’ulte- riore importante novità, con l’aggiunta della sezione “autorama”. Qualcuno, d’impeto, potrebbe dire: “Scusi, non ho capito. Cosa c’entra con Il Mondo dei Trasporti?”. La spiegazione è semplice. L’innovazione è pienamente giustificata. Ebbene, qualche lettore de Il Mondo dei Trasporti sa che Vega Editrice vanta anche una rivista automobilistica, chiamata appunto “autorama”. È una pubblicazione giunta nel 2009 al 52esimo anno di attività. Ab- biamo pensato che, anche in considerazione dei tempi che stia- mo attraversando, fosse questo il momento di razionalizzare il tutto, trasformando “autorama” in una parte importante de Il Mondo dei Trasporti. DEL RESTO TUTTI GLI OPERATORI del settore dei trasporti non si muovono in automobile per raggiungere il posto di lavoro e per tornare a casa? Non si muovono in automobile nel loro tempo libero? Le loro mogli e i loro figli non utilizzano l’auto- mobile per le loro necessità? E allora perché non estendere l’in- formazione de Il Mondo dei Trasporti anche all’automobile? Siamo certi che in questo modo Il Mondo dei Trasporti si arric- chisce automaticamente di un pubblico più vasto e ben indivi- duato, pur mantenendo, anzi, arricchendoli, i contenuti di specia- lizzazione propri del settore del trasporto su gomma. È, questa, la nuova avventura che inizia da marzo e che ci porterà al traguardo dei 20 anni ancora più forti, più in linea con i tempi, con la certezza di poter soddisfare sempre meglio l’inte- resse e la curiosità dei nostri lettori. dell’anno in Brasile (34.500 unità, +23 per cento). Con 1.800 veicoli venduti, la Russia ha su- perato del 35 per cento la quota 2007. Il marchio con la Stella ha confermato con successo la posizione di leader nei mercati come la Germania e la Turchia.

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IL MONDOD E I T R A S P O R T I

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00

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Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XIX - N. 177 - MARZO 2009

Iveco Mercato Italia / Parla Marta Nappo

Il ruolo dellalogistica peril successo

delle venditeSERVIZIO A PAG. 4

Renault Trucks

L’indomito Keraxdalla mitica Via della Seta a Cape to CapeGLEN HUNTLY A PAG. 18

DAIMLER TRUCKS / Si conferma la leadership mondiale

Nuovi orizzonti di Stoccarda

STOCCARDA - Nonostante il se-condo semestre del 2008 sia i -ni ziato con la globale crisi fi-nanziaria ed economica, allaCa sa della Stella sorridono, so-prattutto grazie all’America La-tina, i cui dati riflettono un an-damento decisamente positivo.

Cominciamo da DaimlerTrucks, che nel 2008 ha vendu-to in tutto il mondo complessi-vamente 472.100 veicoli indu-striali leggeri, medi e pesanti,superando così il livello del l’an -no precedente dell’1 per cen to.Daimler Trucks ha quindi con-fermato la sua posizione dimaggiore produttore di veicoliindustriali pesanti e medi a li- ALTIERI A PAGINA 6

Lo scorso anno il gruppo tedesco ha venduto nel mondooltre 470mila truck, circa 300mila van e più di 40mila bus,confermandosi il numero uno assoluto del settore. Im-portanti investimenti per la conquista dei nuovi mercati

vello mondiale. In particolare, iveicoli industriali Mercedes-Benz, con 170.100 unità vendu-te, hanno raggiunto il livello divendite più alto nella loro storia,superando del 6 per cento quel-lo dell’anno record 2007. Ciò èstato possibile soprattutto graziealla crescita della domanda delnuovo Actros. Questo risultatorecord si basa principalmentesugli aumenti delle vendite nelMedio Oriente (11.300 unità,+90 per cento) nonché nel-l’America Latina do ve sonostati consegnati 43.400 veicoli(+14 per cento). Qui ha incisoin particolare l’aumento delladomanda nel primo semestre

CAMPANELLA A PAG. 28

Fiat Professional sempre più attenta nei confronti della clientela

Castelli: “Prodotti ecologici e a bassoconsumo per vincere le nuove sfide”

ECCHELI A PAG. 36

Scania Bus ha chiuso nel 2008 il miglior anno della sua storia

Rasmusen: “Una bella base di partenzaper affrontare le difficoltà dell’anno”

Autorama / Novità, fatti ed eventi da pag. 49

Dealer / Radiografia della Lombardia da pag. 41

EDITORIALE

Una verarivoluzione

di Paolo Altieri

Il prossimo anno Il Mondo dei Trasporti festeggerà il traguar-do dei 20 anni di attività. Vogliamo giungere a questo impor-tante appuntamento preparandoci nel migliore dei modi per

far sì che il prestigioso traguardo rappresenti anche un nuovopunto di partenza del nostro impegno editoriale. Che è sarà sem-pre finalizzato a mettere nelle mani dei nostri lettori una pubbli-cazione che sappia mensilmente offrire una visione precisa, at-tenta e completa di tutto ciò che si muove attorno al mondo deiveicoli industriali e commerciali, attraverso l’esame delle novità,l’analisi delle problematiche, le interviste di approfondimento.

Con il nuovo anno abbiamo già preso delle iniziative impor-tanti per arricchire il nostro dialogo con i lettori e per essere piùincisivi con la nostra informazione. Anzitutto abbiamo voluto af-fiancare a Il Mondo dei Trasporti un nuovo prodotto editoriale.Si tratta di un Annuario, la cui prima edizione viene presentataproprio in questo mese di marzo e che diventerà ogni anno unappuntamento obbligato per quanti sono e saranno interessati adisporre di una pubblicazione che contiene un ricco compendiodei dati tecnici di tutti i modelli e versioni dei veicoli industrialie commerciali nonché dei vans e dei piccoli veicoli da lavoro,compresi i pick up, derivati da vetture.

QUANTO A IL MONDO DEI TRASPORTI, già in febbraio l’abbia-mo arricchito di una nuova sezione, interamente dedicata almondo dei dealer. Sappiamo bene quale sia l’importanza dellarete di vendita e di assistenza sia per i costruttori sia per i clienti.Senza una rete, fatta di imprenditori dinamici e preparati, maanche decisi negli investimenti in uomini, strutture e attrezzatu-re, fatta di personale addetto alla vendita e all’assistenza profes-sionale e qualificato, anche il miglior prodotto farà fatica adavere successo. Le aziende di trasporto e soprattutto i piccoli tra-sportatori chiedono sempre più al dealer di trasformarsi in unvero e proprio partner della loro attività, anticipando le loro ne-cessità, trovando le migliori soluzioni per metterli in condizionedi rinnovare i loro o il loro veicolo, dandogli carta bianca sullagestione degli stessi veicoli, affinché la loro attività, il loro im-pegno sia tutto sul trasporto e oggi anche sulla logistica.

Solo una rete di vendita e di assistenza di qualità può dunquegarantire la fedeltà a un marchio. E noi con la sezione “Dealer”aggiunta a Il Mondo dei Trasporti, vogliamo appunto monitoraremensilmente quale è il livello di qualità di questo anello di con-giunzione tra i costruttori di veicoli industriali e i loro clienti.

IN MARZO IL MONDO DEI TRASPORTI si arricchisce di un’ulte-riore importante novità, con l’aggiunta della sezione “autorama”.Qualcuno, d’impeto, potrebbe dire: “Scusi, non ho capito. Cosac’entra con Il Mondo dei Trasporti?”. La spiegazione è semplice.L’innovazione è pienamente giustificata. Ebbene, qualche lettorede Il Mondo dei Trasporti sa che Vega Editrice vanta anche unarivista automobilistica, chiamata appunto “autorama”. È unapubblicazione giunta nel 2009 al 52esimo anno di attività. Ab-biamo pensato che, anche in considerazione dei tempi che stia-mo attraversando, fosse questo il momento di razionalizzare iltutto, trasformando “autorama” in una parte importante de IlMondo dei Trasporti.

DEL RESTO TUTTI GLI OPERATORI del settore dei trasporti nonsi muovono in automobile per raggiungere il posto di lavoro eper tornare a casa? Non si muovono in automobile nel lorotempo libero? Le loro mogli e i loro figli non utilizzano l’auto-mobile per le loro necessità? E allora perché non estendere l’in-formazione de Il Mondo dei Trasporti anche all’automobile?Siamo certi che in questo modo Il Mondo dei Trasporti si arric-chisce automaticamente di un pubblico più vasto e ben indivi-duato, pur mantenendo, anzi, arricchendoli, i contenuti di specia-lizzazione propri del settore del trasporto su gomma.

È, questa, la nuova avventura che inizia da marzo e che ciporterà al traguardo dei 20 anni ancora più forti, più in linea coni tempi, con la certezza di poter soddisfare sempre meglio l’inte-resse e la curiosità dei nostri lettori.

dell’anno in Brasile (34.500unità, +23 per cento). Con 1.800veicoli venduti, la Russia ha su-perato del 35 per cento la quota2007. Il marchio con la Stella

ha confermato con successo laposizione di leader nei mercaticome la Germania e la Turchia.

Marzo:Gennaio 27-02-2009 13:29 Pagina 1

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2ATTUALITÀ N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

ROMA - Come sta l’autotraspor-to? Quali sfide devono affronta-re le imprese del settore per farfronte alla crisi che sta metten-do in ginocchio l’economiamon diale? Domande di perti-nente attualità per altrettantiimportanti argomenti di discus-sione. Crisi economica, carenzeinfrastrutturali, sicurezza stra-dale. Ma anche l’esigenza diva lorizzare il lavoro e la culturad’impresa degli operatori del -l’au totrasporto, asse portantedel l’economia. Il punto della si-tuazione emerge dalle parole diFrancesco Del Boca, classe1952, Presidente da poco ricon-fermato della ConfartigianatoTra sporti, rappresentante di ben30mila aziende del settore e unadelle componenti fondamentalidi Confartigianato.

Organizzazione autonoma,fon data sul principio della libe-ra adesione e aperta a tutte lecom ponenti geografiche, setto-riali e culturali dell’imprendito-ria artigiana e delle piccole im-prese che in essa trovano infor-

mazione, rappresentanza degliinteressi generali, rapporto conle controparti negoziali e con leistituzioni, Confartigianato èsta ta costituita nel 1946. Rap-presenta oggi oltre 520mila im-prese e imprenditori apparte-nenti a 870 settori di attività,che nella confederazione sonoor ganizzati in 120 associazioniterritoriali, 20 federazioni re-gionali, 12 federazioni di cate-goria, 74 gruppi di mestiere.Con i suoi 1.215 sportelli terri-toriali e un patrimonio profes-sionale di 14mila collaboratori,Confartigianato si propone alleimprese come un partner pernascere, competere e crescerein un mercato in continua evo-luzione grazie a un sistema diservizi integrati e personalizza-ti. Sul fronte della cultura d’im-presa, dello sviluppo dei merca-ti, della ricerca e dell’innova-zione, Confartigianato è parteattiva di una vasta rete di istitu-zioni pubbliche e private a li-vello territoriale, nazionale e in-ternazionale. Promuove e ac-

compagna inoltre i processi or-ganizzativi e aggregativi che,facendo sistema, proiettano iltes suto produttivo diffuso versole nuove opportunità di svilup-po dettate dall’evoluzione deimercati.

Presidente Del Boca, par-liamo di infrastrutture, daNord a Sud dell’Italia. Qualisono le odierne problematichelegate alla viabilità e alla per-corribilità?

“Da 30 anni l’Italia è sostan-zialmente ferma dal punto di vi -sta infrastrutturale. Certo, di re-cente c’è stata l’inaugurazionedel passante di Mestre, ma sitrat ta pur sempre di una goccianel mare, troppo poco rispettoai bisogni reali. Basti conside-rare un dato: dal terzo postocon quistato negli anni Ottanta,l’Italia è oggi retrocessa al 19°po sto in Europa per ciò che ri-guarda le infrastrutture. La retestradale è costantemente intasa-ta da mezzi che negli anni si so -no ampiamente moltiplicati,che raggiungono velocità mediedi appena 50 km/h e ancora me -no intorno ai centri urbani, contut to ciò che ne deriva in fattod’inquinamento. Quello chechie diamo è semplice: più stra-de e più modalità alternative ditrasporto, da integrare con quel-la stradale in un proficuo regi-me di intermodalità. Su questostiamo dando il nostro contribu-to costruttivo alle positive di-scussioni in corso. La nostraspe ranza è che si giunga prestoa dei risultati concreti. Se dia -mo retta alle indicazioni cheven gono da Bruxelles, nei pros-simi cinque anni, il trasporto sugom ma in Europa aumenteràdel 55 per cento. È un dato im-pressionante, che oltre a testi-moniare in modo chiaro l’im-portanza che l’autotrasporto ri-veste per l’economia degli stati,ci deve stimolare tutti quantinel la ricerca delle migliori solu-zioni per una mobilità su stradaal l’avanguardia. È venuto ilmo mento di impegnarsi a fondoper lo sviluppo di infrastrutturestra dali moderne ed efficienti,ma anche per potenziare il tra-sporto ferroviario e quello ma-rittimo”.

Qual è il ruolo dell’Italianel panorama internazionaledei trasporti su strada euro-pei?

“Siamo in una situazione de-

licata. Tra l’altro, il nostro stadi ventando sempre di più unPae se di transito per vettoristra nieri che attraversano il ter-ritorio italiano per recarsi in al -tri Paesi. Dall’Est Europa si ri-scontra il flusso maggiore inen trata con direzione Francia,Ger mania e altre nazioni. L’i -dea le sarebbe amministrare me-glio il transito ai confini orien-tali per trasferire i mezzi in en-trata su rotaia e quindi movi-mentarli fino alla loro destina-zione oltre l’Italia. Ciò compor-terebbe una riduzione dell’inta-samento sulle strade con ben 5milioni di mezzi in meno. Sa-rebbe già buona cosa veicolaresui treni i mezzi più inquinanti.Pri ma ho accennato al passantedi Mestre: 500mila mezzi in piùal l’anno non sono cosa da poco,ma occorre anche considerareche il passante in sé non basta,dal momento che in direzionedel confine il rischio di un au-mento dell’intasamento è assaiconcreto per via di una vecchiare te autostradale che non è ingra do di sopportare il peso diun incremento così consistentedei passaggi”.

Quali provvedimenti sononecessari per aiutare gli auto-trasportatori ad affrontare lacrisi economica? Quali sono iproblemi che le imprese devo-no affrontare per non rischia-re la chiusura?

“Le imprese di trasportovan no aiutate così come l’indu-stria dell’auto. Rappresentanouna quota consistente del Pilna zionale, pari al 15 per cento.Il ruolo di queste imprese è fon-damentale per l’economia na-zionale: non lo diciamo noi, male statistiche. Tutti i provvedi-

menti che vanno nella direzionedi un aiuto concreto e soprattut-to efficace del mondo del tra-sporto sono ovviamente dapren dere in considerazione eva lutare con estrema attenzio-ne. Siamo soddisfatti dei 122mi lioni di euro destinati alla ri-duzione dell’aliquota Inail: unvalido aiuto per abbassare i co -sti onerosi delle imprese. Altriaiu ti sono allo studio da partedel Governo, che sta dimostran-do un’attenzione positiva e con-creta verso il mondo dell’auto-trasporto. Del resto, non possia-mo infilare la testa sotto la sab-bia: la crisi c’è ed è pesante.Co me Confartigianato Trasportiriteniamo che la forma di soste-gno più adeguata alle esigenzedegli autotrasportatori sia quel-la di natura finanziario-crediti-zia, per agevolare l’accesso alcre dito delle imprese, soprattut-to quelle piccole, oggi pesante-mente gravate dalla situazionenegativa che ha colpito l’econo-mia nazionale e internazionale.Molti autotrasportatori stannosoffrendo per i debiti contrattiinerenti l’acquisto di mezzi ditra sporto essenziali per il lorola voro quotidiano. Ho avuto di-rettamente esperienza di tra-sportatori che consegnano ca-mion e chiavi ai concessionariperché impossibilitati a conti-nuare a pagare le rate. Quel cheè certo è che non servono gli in-centivi per cambiare i mezzi:so no inutili quando non si han -no i soldi per pagarli e per giun-ta quelli che già si possiedonoso no fermi nei piazzali”.

Si fa sempre un gran parla-re di sicurezza sulle strade.Co sa è stato fatto per miglio-rare la situazione, anche perquanto riguarda i controlli al -le frontiere?

“La realtà degli incidenti èda chiarire una volta per tutte. Ida ti ci dicono in maniera ine-quivocabile che gli incidentiche vedono coinvolti veicolicom merciali e truck sono il 6,2per cento del totale, una percen-tuale comunque negativa manon certo impressionante. Ci siaccanisce su un’intera categoriadi lavoratori in modo ingiusto efrancamente inutile. Del 6,2 percen to di incidenti, il 3,5 percen to avvengono nei centri ur-bani, dove circolano per lo piùveicoli commerciali e non mez -zi pesanti, e “solo” il 2,7 percen to sulle autostrade. Andandoancora più nel dettaglio, del 2,7per cento che ha come teatrol’au tostrada, unicamente l’1,2per cento ha come protagonisti icamion pesanti, almeno la metàdei quali guidati da autisti stra-nieri non soggetti a tutti i dovu-ti controlli che impongano di

viaggiare sulle strade italianecon la massima garanzia pertut ti, loro compresi. Controlliche risultano anche spesso inef-ficaci dal momento che non es-sendo residenti nel nostro Pae -se, una volta lasciato il nostroterritorio questi autisti hanno lalibertà di riprendere tranquilla-mente a lavorare. Va anche con -siderato che il nostro Codicedella Strada impone delle san -zioni ridicole per gli autisti stra-nieri se paragonate a quelle ap-plicate in altri Paesi europei. Sifinisce a considerare l’Italia co -me un territorio dove poter gui -dare senza troppe preoccupa-zioni, in attesa di varcare il con -fine, entrare in una nazione me -no permissiva e rimettersi inriga. Per superare questa incre-sciosa situazione, abbiamo pro-posto di armonizzare le sanzio-ni in tutta Europa. La questioneva poi legata alle problematichedi cui ho già parlato: intasa-mento delle strade, traffico inco stante aumento, Italia divenu-ta per i vettori stranieri, per viadella sua particolare posizionegeografica all’interno dell’Eu-ropa, unicamente Paese di pas-saggio, tanto a Nord quanto aSud, nel quale molto spessonon si usufruisce neppure di be -ni e servizi offerti localmente,non favorendo così la crescitadel la nostra economia”.

Come ha detto lei, agli au-totrasportatori viene ingiusta-mente affibbiata un’immagi-ne negativa legata soprattuttoalla sicurezza. Cosa si può fa -re per aiutare i professionistidel trasporto a uscire dai luo-ghi comuni?

“Innanzitutto, bisognerebbeper onestà mettere bene in evi-denza i dati sull’incidentalitàche ho riferito poc’anzi. Poi,oc corre far presente all’opinio-ne pubblica che gli autisti nonsono ubriaconi o pirati dellastra da, ma sono persone che la-vorano per dare agli italiani lamerce che serve per vivere, tuttii giorni. Sono fondamentali peril progresso della nostra econo-mia e svolgono un lavoro checerto non può non essere consi-derato faticoso e usurante sottomolteplici punti di vista. Nonso no assassini ma angeli custo-di dell’economia italiana, a cuiva riservato il massimo rispettoe riconosciuta l’importanza delruolo svolto. Nel 2007, lo ricor-deranno tutti, per un solo gior-no di sciopero degli autotra-sportatori, gli italiani si sonotro vati alle prese con un’allar-mante carenza di merci sugliscaf fali dei supermercati e neine gozi. Come descrivere in al -tro modo l’importanza dell’au-totrasporto per l’economia?”

ROMA - Francesco Del Boca ènato a Boca (No), il 29 settem-bre 1952. Coniugato con MariaMargherita, è padre di tre figli -Umberto, Valeria ed Elena - DelBoca si è laureato in Economiae Commercio all’UniversitàCat tolica di Milano con una tesiin Marketing e Pubblicità. Side dica, dal 1972, all’attività diautotrasporto avviata dal pa dreRoberto nel 1952 e che lui con-solida, insieme al fratello Clau-dio. Nel 2004 è stato eletto Pre-sidente Nazionale della Confar-tigianato Trasporti, carica in cuiè stato riconfermato lo scorsodicembre.

Chi è Francesco Del Boca

Il valore dell’esperienza

CONFARTIGIANATO TRASPORTI / INTERVISTA AL PRESIDENTE FRANCESCO DEL BOCA

“Autotrasporto: un bene da difendere”Le attuali gravi

difficoltà deltrasporto viste

dall’osservatorioprivilegiato dellaConfartigianato

Trasporti, cherappresenta ben

30mila aziendedel settore

IL MONDODEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia,

Cultura e Tecnica del Trasporto

Direttore responsabile Paolo AltieriDirezione, redazione e amministrazione

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Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG)

Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale diMilano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: I -ta lia Euro 50,00, estero: Euro 100,00 - Versamento sul c/cpo stale n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano -Po ste I taliane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1,DCB Milano - Distribuzione MA-FA: Cologno M.se (MI).

Fabio Basilico

Il trasporto merci è indissolubilmente la struttura portante dell’economia di ciascun Paese.

Marzo:Gennaio 27-02-2009 13:29 Pagina 2

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la mia vita

Marzo:Gennaio 27-02-2009 13:29 Pagina 3

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4ATTUALITÀ N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

IVECO / INTERVISTA A MARTA NAPPO, RESPONSABILE DELLA LOGISTICA MERCATO ITALIA

Essenziale pianificare

collaboratori, è una vera e pro-pria funzione di raccordo tradue mondi, quello della vendi-ta e quello della produzione,che evidentemente ragionanoin modi differenti, che partonoda presupposti e si pongonoobiettivi molto diversi tra loro.

Ma, soprattutto in questadifficile fase congiunturale, èessenziale che vi sia un flussod’informazioni il più precisopossibile, affinché si superinole rigidità che naturalmentepresenta un’azienda di grandidimensioni come la nostra”.

SUPERARE LE RIGIDITÀ eottimizzare i flussi d’informa-zione tra i due mondi, dunque.Ma con quale obiettivo? “Farein modo - ci ha risposto MartaNappo - che vengano colti su-bito i segnali provenienti dalmercato, in modo da non per-dere opportunità. Ad esempio,in questa fase è essenziale cheun segnale di ripresa, che tuttici auguriamo di cogliere primapossibile, venga percepito conimmediatezza, affinché l’atti-vità produttiva possa raggiun-gere il ritmo necessario per farfronte ad una domanda checresce. Nel malaugurato casocontrario, di fronte ad un calo,occorre escogitare delle vie al-ternative per soddisfare leaspettative di un cliente che sirivolga ad Iveco. Un esempiopratico in questo momentostorico è fin troppo facile: chioggi intende acquistare un vei-colo, lo fa perché ha estremanecessità di poter disporrequanto prima del modello oversione che migliori il piùpossibile la sua attività e siaper lui la scelta ottimale. Lanostra produzione e la nostrarete devono quindi essere as-solutamente pronte a soddisfa-re questa esigenza. Perché, inultima analisi, l’obiettivo èfare in modo che il clienteIveco sia soddisfatto”.

UNA BELLA responsabilità,quella della manager Nappo,

che però si porta dietro unbackground di competenzeche le consentono di affrontar-la con coraggio e determina-zione, oltre che con la passio-ne che le è congeniale.

“DAL MARKETING - ha pro-seguito la nuova Responsabiledella Logistica di Iveco Mer-cato Italia - mi porto dietroun’acquisita capacità di analisidei fenomeni del mercato,competenza assolutamente im-portante per occuparmi dellapianificazione. Dagli anni de-dicati alla Vendita mi portodietro invece la capacità dimettermi nei panni del clientedi finale, di capire chi è, qualisono le sue esigenze. Que-st’elemento a mio avviso fa ilsuccesso dell’azienda: riuscirea comprendere le esigenze delcliente. In questo senso il mioobiettivo è riuscire a dare ri-sposte pronte, tempestive, or-ganizzare i flussi d’informa-zione e trovare soluzioni alter-native in caso di urgenza. Nelcaso di Iveco, si tratta di otti-mizzare ulteriormente un im-printing già esistente, di ac-corciare la catena, come sisuol dire, ovvero fare in modoche tra le funzioni aziendali ilflusso d’informazioni passisempre in modo rapido e pre-ciso.. Se raggiungerò que-st’obiettivo, avrò svolto al me-glio il compito che mi è statoaffidato”.

IN CHE MODO nelle suenuo ve funzioni può quindi ga-rantire un beneficio al clientefinale? “Rispetto al passato -ha continuato la dottoressaNappo - l’offerta è omogenea,il cliente presenta istanze piùchiare. Chi si occupa di logi-stica quindi è chiamato nonpiù a trasmettere queste ultimealla produzione, bensì a dareun servizio ottimo, ad esempioa risolvere i problemi nellaconsegna. È questo che fa ladifferenza, è questa la chiavedel successo. E per il raggiun-

gimento di quest’obiettivo ab-biamo una squadra compostadi persone che hanno compe-tenze variegate, tutte di altissi-ma professionalità ed espe-rienza nel mondo della logisti-ca nei suoi due aspetti: c’è chiha operato a stretto contattocon gli stabilimenti, chi invecesul mercato. Per me e per lanostra rete essi rappresentanoun riferimento importante:tutti i giorni dialogano sugliaspetti più diversi, dalle fattu-razioni al trasporto, alle mo-difiche dei veicoli”.

UNA SQUADRA VALIDA eche, oltretutto, è costantemen-te aggiornata sulle evoluzionidel settore. “Proprio perché ilnostro compito ci porta a rela-zionarci con tanti interlocutori- ha proseguito la manager ge-novese - vengono organizzaticorsi di formazione in collabo-razione con enti esterni di pri-maria importanza e serietà,come la Sda Bocconi. Nulla èlasciato al caso, tutto deve es-sere monitorato e diventaquindi indispensabile esserepronti ad affrontare ogni cir-costanza”.

“Oltre alla formazione - haaggiunto - proprio la compe-tenza diversificata all’internodella squadra è una compo-nente importante, visto checonsente uno scambio di espe-rienze nel gruppo. Ciò senzadimenticare di prestare un oc-chio alla realtà quotidiana: la-vorare con entusiasmo edequilibrio ma consapevoli dioperare in un’azienda che faparte di un settore che a suavolta è un segmento della real-tà sociale. Questo consenteuno spirito di affiatamento maanche un approccio alle pro-blematiche determinato e con-sapevole”.

L’ATTUALE FASE, come leistessa affermava, è difficile. Inche modo nel suo nuovo ruolopuò contribuire a fare in modoche Iveco l’affronti nel modo

più positivo possibile? “Ope-rando al meglio - ci ha rispostoMarta Nappo - nei due aspettidella logistica, ovvero garanti-re che la produzione sia inlinea con la domanda del mer-cato attuale e quella del futuropiù immediato ma anche, incaso di richieste urgenti, trova-re la soluzione migliore”.

“E affrontare - conclude - i

TORINO - È single, è origina-ria di Genova, ha 31 anni, unalaurea in Economia e commer-cio ed è in Iveco dal 2002. È ilprofilo di Marta Nappo, lanuova Responsabile della Lo-gistica di Iveco Mercato Italia.Seguendo il nuovo modelloorganizzativo aziendale, chevede l’area della logisticascorporata dalle attività divendita, anche in Italia Ivecoha individuato un nuovo ma-nager che, ricoprendo le fun-zioni di Responsabile dellaLogistica commerciale, ri-sponderà direttamente al Ge-neral Manager di Mercato,quindi a Ottavio Gioglio.

NAPPO È GIÀ volto noto ainostri lettori. Più volte i nostricronisti l’hanno avvicinata,negli ultimi due anni, per ilsuo ruolo di District managerin ambito Vendite per l’areanord ovest e centro del Merca-to Italia. In precedenza, la dot-toressa Nappo era stata Re-sponsabile Marketing nel set-tore dei Veicoli Usati a Pia-cenza , sempre in ambito Mer-cato Italia, e pri ma ancora hasvolto, sempre in Iveco, attivi-tà di analisi commerciale e deiprocessi distributivi su alcuniprogetti della piattaforma diChange management dell’EnteRisorse Umane a livello cen-trale.

SIAMO ANDATI a conoscerlameglio, curiosi di apprenderecosa rappresenti il suo nuovolavoro. Abbiamo trovato unagiovane manager disponibile,che è apparsa in un primo mo-mento quasi timida. In realtà,già subito dopo le prime battu-te ci si rende conto della deter-minazione e, soprattutto, delfatto che sta parlando al croni-sta di aspetti che ben conosce.“Essenzialmente - ci ha spie-gato la nuova Responsabiledella Logistica - il mio lavoroconsiste nell’occuparmi dellaPianificazione commerciale,ovvero la base su cui vengonoprogrammate le attività deglistabilimenti e la produzione.Possiamo quindi dire che sitratta di un’attività che si oc-cupa di processi trasversali,che parte dalla vendita per in-terfacciarsi con la produzione.Nella sua fase completa, l’atti-vità mi porta quindi a relazio-narmi con quasi tutte, o forsecon tutte le funzioni del-l’azienda attraverso la condi-visione delle informazioni ne-cessarie per il raggiungimentodegli obiettivi comuni.

La mia, e quella dei miei

cambiamenti nel modo piùpreciso e tempestivo. Penso adesempio alla capacità di iden-tificare le versioni più richie-ste per poter predisporre lalinea produttiva in fabbrica inmodo da evitare qualsiasi dis-servizio al cliente finale. Que-sto è possibile solo se il pas-saggio di informazioni è pun-tuale”.

Massimiliano Campanella

Determinata e preparata, la manager chiamata da Ottavio Gioglio a occuparsidel delicato e complesso settore ha 31 anni, è originaria di Genova ed è allaguida di una squadra di altissima professionalità. Il loro compito è cogliere isegnali dal mercato e rispondere all’andamento della domanda nel modo piùpreciso e puntuale. “È questa - ha dichiarato Nappo - la chiave del successo”

Marta NappoResponsabile

Maria GattusoVeicoli leggeri

Roberto De BortoliVeicoli leggeri

Andrea BinelloVeicoli leggeri

Giuliana TotoGamma medio-pesante

Giorgio BudicinGamma medio-pesante

Il team della logistica

TORINO - Lo showman Fiorello non ha resistito al fascino della forza brutadell’Iveco Massif. Ne ha voluto un esemplare e Iveco gliene ha preparatouno personalizzato da Italia Independent e Giugiaro Design in collaborazio-ne con Fiat Group. L’Iveco Massif è il fuoristrada 4x4 made in Italy natocome erede della mitica Campagnola Fiat ed è il veicolo con il quale Iveco èentrato, per la prima volta, a pieno titolo, nel segmento dei fuoristrada leg-geri a due volumi. La versione esclusiva per lo showman è stata apposita-mente personalizzata da Italia Independent - marchio di progetti di stile fon-dato da Lapo Elkann- e da Giugiaro Design, che hanno voluto rendere este-ticamente più attraente e confortevole il Massif.

PER AVERE UNA LINEA PIÙ SLANCIATA e sinuosa, il colore scelto per que-sto modello è marrone opaco soft touch e gli interni sono stati ridisegnaticon sedili più ergonomici e dettagli di stile negli accessori. Il Massif è unvero e proprio fuoristrada per qualsiasi terreno, in grado di offrire prestazio-ni specifiche di livello e affrontare con disinvoltura percorsi di off-roadestremo. Il veicolo riprende la struttura originaria dei fuoristrada sportivi,prima che questi si “urbanizzassero”, un ritorno alle origini del 4x4 che silascia alle spalle il compromesso tra strada e fuoristrada per collocarsi auto-revolmente nel mondo del trasporto professionale.

Personalizzazione Italia Independent

Un Massif per Fiorello

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Nuovi orizzonti alla sicurezza.Installate i nuovi specchietti originali Mercedes-Benzrichiesti dalla Direttiva UE 2007/38/CE.

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La Direttiva 2007/38/CE rende obbligatoria dal 1° aprile 2009 l’installazione di specchi grandangolari e specchietti di accostamentosul lato passeggero per tutti i veicoli con ptt superiore alle 7,5 tonnellate e immatricolati successivamente al 1° gennaio 2000.Gli specchi originali Mercedes-Benz sono rispondenti alla Direttiva e tutta la rete Service Truck potrà fornirti la migliore assistenza.Scopri su www.mercedes-benz.it il Service più vicino. Supera la normativa e sorpassala in sicurezza.Prevedi oggi i requisiti di domani con i Ricambi Originali Mercedes-Benz.

A seguito del montaggio del nuovo specchio, il Service Mercedes-Benz rilascerà una dichiarazione di “installazione a regola d’arte” e copia del certificato di autorizzazione all’installazione chedovrà essere esibito a seguito di eventuali controlli da parte delle autorità preposte e presentato in occasione della prima revisione prevista. In tale occasione avverrà l’aggiornamento della cartadi circ olazione del veicolo su cui verrà riportata l’annotazione “veicolo adeguato alle prescrizioni della direttiva 2007/38/CE”.

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6ESTERO N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

STOCCARDA - Anche Daimler Buses ha raggiunto nel 2008 il li-vello di vendita più alto della sua storia, con 40.600 bus dei mar-chi Mercedes-Benz, Setra e Orion venduti in tutto il mondo, supe-rando del 4 per cento le ven dite dell’anno record 2007. Inoltre,nell’anno passato sono stati venduti in Europa complessivamente1.100 minibus del marchio Mercedes-Benz su telai Sprinter (+ 18per cento).

IN UN MERCATO GENERALE DEI BUS oltre 8 t, cresciuto solo leg-germente, Daimler Buses ha aumentato le vendite in Europa Oc-cidentale del 12 per cento (7.800 unità), facendo salire la quota dimercato al 30,1 per cento. Daimler Buses è leader nel mercato te-desco, dove ha portato la quota di mercato al 60,1 per cento, gra-zie ad un aumento delle vendite dell’11 per cento (3.100 bus).Anche in Turchia la Daimler Buses ha registrato un notevole au-mento delle vendite con 1.000 unità (+21 per cento), rafforzandocosì la posizione di leader del mercato con una quota del 56,2 percento (+4,1 per cento). Nell’Europa centrale ed occidentale le

vendite di Daimler Buses sono salite del 68 per cento a 1.300unità, mentre il mercato è cresciuto del 36 per cento. La quota dimercato di Daimler Buses è salita così dal 17,8 al 23,8 per cento.Mentre il mercato della zona Nafta è aumentato dell’11 per cento,Daimler Buses ha venduto 7.000 bus (+15 per cento). Il mercatodel Brasile, infine, è cresciuto del 4 per cento (13.100 unità).

“I BUS - HA COMMENTATO ANDREAS RENSCHLER - hanno regi-strato un anno record nel 2008, raggiungendo il livello di venditepiù alto della storia. Con una quota di mercato del 15 per cento,siamo il leader del mercato mondiale dei bus oltre 8 t. Siamo par-ticolarmente contenti che nonostante la crisi finanziaria ed econo-mica siamo riusciti a difendere con successo la nostra posizionedi leader in mercati importanti come la Germania, la Turchia, maanche in Messico e America Latina. Anche nel settore dei bus conpropulsore ibrido Daimler Buses è leader mondiale: ben 1.700bus ibridi del marchio Orion circolano oggi sulle strade del NordAmerica”.

Per Daimler Buses record assolutoDati positivi in tutto il mondo, emerge il Messico

la fabbrica il 150.000esimo vei-colo.

DAIMLER TRUCKS NAFTA nel2008 ha venduto complessiva-mente 104.300 veicoli dei mar-chi Freightliner, Western Star,Sterling e Thomas Built Buses(-12 per cento). Grazie alla for -te domanda del truck pesanteCa scadia, l’ammiraglia di Frei-ghtliner, Daimler Trucks Naftaha registrato un buon livello divendite, nonostante nella zonale vendite siano scese del 12per cento a 95.100 veicoli (mer-cato globale -16 per cento). InMessico, dove tra breve saràaperto un nuovo stabilimentoFreightliner Trucks, le venditesono salite del 9 per cento a

9.400 unità. “La consistente implementa-

zione del programma GlobalExcellence - ha dichiarato An-dreas Renschler, Daimler Boardof Management member re-sponsible di Daimler Trucks -sta dando ottimi risultati, stapreparando il terreno per un fu-turo sempre pieno di successo.Daimler Trucks è preparata be -ne per l’attuale situazione. Gra-zie al programma Global Excel-lence nel 2008 siamo stati ingra do di far fronte a tutte le sfi -de economiche, aumentando dinuovo le vendite”. Il program-ma Global Excellence, introdot-to nel 2005, comprende quattroiniziative: management dei cicli

dei mercati, operational excel-lence, sfruttamento dei poten-ziali di mercato e dei mercatistessi - specialmente mercaticon possibilità di crescita comela Russia, India e Cina - nonchéfuture generazioni di prodotti etecnologie”.

“OLTRE ALLA CONTINUA im-plementazione delle prime dueiniziative - ha proseguito Ren-schler - stiamo mettendo in attoan che la terza e la quarta inizia-tiva: nell’aprile 2008 DaimlerTrucks e la società indiana He -ro Group hanno fondato la jointventure Daimler Hero Commer-cial Vehicles. Anche la Russia èun mercato importantissimo:nel dicembre 2008 abbiamostret to una partnership strategi-ca con il produttore russo Ka -maz, assicurandoci in questomo do una partecipazione al -l’im presa russa del 10 per cen -to”.

“Nell’implementazione dellaquarta iniziativa, relativa allefuture generazioni di prodotti etecnologie, l’attenzione - con-clude - si concentra sullo svi-luppo di sistemi di propulsionealternativi e carburanti sosteni-bili. Daimler con tinua a investi-re in prodotti e tecnologie. Adesempio, nella se de di Gagge-nau è già pianificata la costru-zione di un nuovo impianto peri lamierati esterni dei trucksMercedes-Benz e a fi ne febbra-io, a Saltello, in Mes sico, verràaperta una fabbrica di assem-blaggio relativa ai truck Frei-ghtliner”.

STOCCARDA - Nonostante il se-condo semestre del 2008 sia i -ni ziato con la globale crisi fi-nanziaria ed economica, allaCa sa della Stella sorridono, so-prattutto grazie all’America La-tina, i cui dati riflettono un an-damento decisamente positivo.

COMINCIAMO DA DaimlerTrucks, che nel 2008 ha vendu-to in tutto il mondo complessi-vamente 472.100 veicoli indu-striali leggeri, medi e pesanti,superando così il livello del -l’an no precedente dell’1 percen to. Daimler Trucks ha quin-di confermato la sua posizionedi maggiore produttore di vei-coli industriali pesanti e medi alivello mondiale.

In particolare, i veicoli indu-striali Mercedes-Benz, con170.100 unità vendute, hannoraggiunto il livello di venditepiù alto nella loro storia, supe-rando del 6 per cento quellodell’anno record 2007. Ciò èstato possibile soprattutto gra-zie alla crescita della domandadel nuovo Actros. Questo risul-tato record si basa principal-mente sugli aumenti delle ven-dite nel Medio Oriente (11.300unità, +90 per cento) nonchénell’America Latina do ve sonostati consegnati 43.400 veicoli(+14 per cento). Qui ha incisoin particolare l’aumento delladomanda nel primo semestredell’anno in Brasile (34.500unità, +23 per cento). Con

1.800 veicoli venduti, la Russiaha superato del 35 per cento illivello dell’anno precedente. Ilmarchio con la Stella ha confer-mato con successo la posizionedi leader nei principali mercaticome la Germania e la Turchia.

CON 97.700 VEICOLI vendutinel 2008, Mitsubishi Fuso haau mentato le sue vendite a li-vello mondiale del 5 per centorispetto al 2007, raggiungendoil miglior risultato di vendita daquando la società è entrata a farparte completamente del Grup-po Daimler, nel 2004. Nei mer-cati d’esportazione un aumentodelle vendite del 16 per cento(155.700 unità) ha più che pa-reggiato il declino delle venditenel mercato di appartenenza, ilGiappone, dove sono stati ven-duti 42.000 veicoli (-22 per

cen to). Hanno contribuito alsuc cesso internazionale di Mit-subishi Fuso, tra l’altro, le ven-dite in Indonesia con 47.000veicoli venduti (+58 per cento)e in Turchia con 10.800 FusoTrucks (+28 per cento). Mitsu-bishi Fuso è leader del mercatodei veicoli leggeri in Indonesiae Taiwan, con rispettivamente il56,7 e il 59,1 per cento. Nono-stante il mercato in regresso inEuropa e in Turchia, MitsubishiFuso ha aumentato le vendite inquesti mercati del 10 per cento,portandole a 20.800 unità. IlMit subishi Fuso Canter, desti-nato al mercato europeo, è pro-dotto in Portogallo dove, nel -l’ot tobre del 2008, è uscito dal -

Vendite di truck in aumento dell’1 per cento con 472.100 unità: migliore anno di sempre nella storia del marchio.Notevole incremento delle vendite a livello internazionale per Mitsubishi Fuso, nonostante il declino nel mercatod’appartenenza, il Giappone. Nella regione del Nafta si è fatta sentire la domanda debole nel settore. Nel 2009prosegue lo sfruttamento dei potenziali di mercato e si guarda alle future generazioni di prodotti e tecnologie

Paolo Altieri

DAIMLER TRUCKS / MALGRADO LA RECESSIONE IL 2008 È STATO UN ANNO POSITIVO

Continui investimenti per vincere le sfide

Andreas Renschler, Daimler Board

of Management memberresponsible di Daimler Trucks.

MONACO - Mercedes-Benz Unimog “fuoristrada dell’anno”. È il premio che,per il quinto anno consecutivo, è stato assegnato dai lettori della rivista “OffRoad” di Monaco. Oltre 44.000 lettori hanno partecipato al vo to e hannoespresso il loro parere sui 92 veicoli in gara. L’Unimog ha conquistato ilprimo posto nella categoria “Veicoli Speciali” con un impressionante 42,3 percento. I votanti hanno dimostrato di ap prezzare le speciali caratteristiche diquesto prodotto, come gli assali a por tale che garantiscono eccellenti doti fuo-ristradistiche, e la straordinaria flessibilità torsionale, abbinata a un’eccezio-nale robustezza e solidità. Prodotta a Wörth dall’autunno 2002, la gamma dimodelli Unimog U 3000 - U 5000 rappresenta la scelta più indicata per im-pieghi difficili sullo sterrato, in qualsiasi condizione e off-road. Il veicolotrova applicazione principalmente nel settore antincendio, nella protezione ci-vile, nei trasporti per spedizioni e nei servizi di assistenza e manutenzione inaree impervie. Oltre ai modelli Unimog U 3000, U 4000 e U 5000 i veicolidella gamma U 300 - U 500 vengono utilizzati come fuoristrada portattrezziprevalentemente da aziende di servizio pubblico e ditte municipali, nei settoridell’edilizia e dell’approvvigionamento energetico, nei trasporti fra stabili-menti aziendali e nell’impiego bimodale (strada/rotaia). L’ultimo arrivatonella famiglia Unimog è il veicolo compatto Unimog U 20, lanciato nel 2008.

Mercedes-Benz Unimog

Fuoristrada dell’anno

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Nuovo Actros. La fiducia si conquista senza compromessi.Mercedes-Benz, grazie alla sua affidabilità, sicurezza, redditività, tecnologia e comfort, è da oltre 100 anni leader mondiale nel settore veicoli industriali. E conquista ogni giorno di più la fiducia di chi guida un veicolo con la Stella. Questi valori sono più che mai presenti nel Nuovo Actros, vincitore del Truck of the Year 2009. Ancora più performante, ancora più parco nei consumi,sempre più Actros. Un veicolo di cui ti puoi fidare: Trucks you can Trust. truck.mercedes-benz.it

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SODERTALJE - “La redditivitàdi Scania relativa all’interoanno 2008 è stata più forteche mai, primariamente gui-data dall’alto volume di vei-coli e da prezzi più alti. Ciòmalgrado nella seconda metàdell’anno la turbolenza finan-ziaria abbia avuto un evidenteimpatto su tutti i mercati doveopera Scania”.

In questa sintesi di Leif O -stling, presidente e Ceo diScania, si commentano i datirelativi al report annuale digennaio-dicembre 2008. Dauna parte il costruttore svede-se registra un forte decremen-to degli ordinativi e delle con-segne di truck e bus. Invece iricavi netti non so lo tengono,ma in qualche caso aumenta-no sensibilmente.

GLI ORDINI COMPLESSIVInel 2007 erano stati di 94.093u ni tà, l’anno passato si sonofermati a quota 51.034, conuna per dita netta del 46 percento. Me no rilevante il calonelle con segne, che nel 2007erano state pari a 75.878,mentre nel 2008 sono state73.793, in calo del 3 percento. Consegne che so no de-stinate a calare nel l’an no incorso, stante il quasi dimezza-mento degli ordini. Invece,quanto alla redditività, le ven -dite per la Casa di Sodertaljevanno tutt’altro che male. Nel2007 i ricavi netti, relativi aveicoli e servizi, ammontava-no a quota 84.486 milioni dicorone svedesi, mentre nel2008 si è passati a quota88.977 (circa 8.133 milioni dieuro), con un incremento del 5per cento. Da un’analisi piùapprofondita si evince che seaumenta il reddito operativonel settore veicoli e ser vizi,passato da 11.632 a 12.098milioni di corone svedesi(1.106 milioni di euro), con unincremento del 4 per cento,cala invece quello derivantedai servizi finanziari, passatoda 532 a 414 milioni di coronesve desi (38 milioni di euro).

PER QUANTO RIGUARDA or-dini e consegne di truck, il pa-norama di Scania è molto di-verso nella sua distribuzioneterritoriale. In Europa occi-dentale le consegne sono inleggero calo, essendo pas sateda 35.409 unità del 2007 a34.065 nel 2008, con un de-cremento del 4 per cento. Maad andare peggio sono stati glior dini, scesi da 48.343 a19.684, con un drastico ridi-mensionamento del 59 percen to. Non è andata meglionei Pae si dell’Europa centralee del l’est, dove le consegnesono pas sate da quota 14.789a 12.574, in calo del 15 percento, e gli ordini da 17.216 a7.473, con un calo del 57 percento. Panorama più roseo neiPaesi del l’America Latina,dove le consegne sono cre-sciute del 10 per cento, pas-sando da 9.790 a 10.775 unità,

ma anche in questo caso arre-trano gli ordini, da 10.904 a9.026, in decremento del 17per cento. Anche in Asia leconsegne sono cresciute da6.061 a 6.721, in aumento del -l’11 per cento. Ma gli ordiniso no in calo più drastico, es-sendo passati da 7.387 a4.835, scesi quindi del 35 percento. Negli altri mercati spar-si per il mondo le consegnesono scese del 9 per cento,passando da 2.605 a 2.381unità. Ma gli ordini sono inaumento del 35 per cento, pas -sando da 2.089 a 2.825.

IN SINTESI, NEL 2008 Sca-nia ha consegnato 66.516truck, mentre l’an no prima neaveva consegnati 68.654, re-gistrando un ca lo del 3 percento. Se le consegne hannotutto sommato tenuto, il calopiù forte riguarda gli ordini,passati da 85.939 truck del2007 a 43.843 del 2008, indecremento del 49 per cento.“Nel caso dei truck - ha am-messo Ostling - la turbolenzafinanziaria ha avuto un impat-

to decisivo. Il calo degli ordi-ni se gue un periodo di cresci-ta mol to forte registrata a par-tire dal 2006. Dopodiché ilmercato si è an dato deterio-rando nel corso del 2008, tan-t’è che diversi costruttorihanno ridotto la produzionenegli ultimi mesi del l’an no.Anche Scania ha riguardato laproduzione in funzione di unadomanda più bassa, ma an chein funzione di una riduzionedell’inventario. A partire dal lafine del primo trimestre del -l’anno in corso, oltre 2.000di pendenti dei reparti produt-tivi con contratto a tempo de-terminato lasceranno l’azien-da, il che vuol dire una ridu-zione da 12.000 a 10.000 di-pendenti. Oc corre una ridu-zione di costi in generale, chenon può che par tire dal costodel lavoro. Una volta attuatequeste misure, Scania conti-nuerà a registrare un esuberodi dipendenti, ma nel la primaparte dell’anno sono previsteattività di formazione, in mo -do da essere pronti a dare il

massimo delle competenzenel nostro core business unavolta che il mercato si sarànormalizzato”.

MA VEDIAMO com’è andataper Scania nei mercati più im-portanti. Numeri positivi arri-vano dal Brasile, dove le im-matricolazioni di truck sonostate, nel 2008, pari a 8.008unità, in crescita del 23 percento rispetto al 2007, quan-d’erano state 6.502. Il merca-to brasiliano è pe rò caratteriz-zato da alta competitività e di-namismo, tant’è che oggi ilcostruttore svedese de tiene,nel segmento dei truck pesan-ti, una quota del 20,3 percento, che nel 2007 era del22,2, quindi in calo di quasi 2pun ti percentuale. In crescita,ma meno forte, anche i mer-cati di Inghilterra e Olanda,entrambi con +6 per cento.Nel primo caso nel 2008 sonostati immatricolati 5.546truck, mentre nel 2007 eranostati 5.252. La quo ta di mer-cato della gamma pesante èpassata dal 17,8 al 15,7 per

cento, in calo di quasi 2 pun tipercentuale. In Olanda leunità immatricolate nel 2008so no state 2.674, mentre nel2007 erano state 2.523. Anchein questo caso scende la quotadi mercato degli heavy truck,passata dal 19,2 al 17,3 percen to. Tiene l’Italia, che vedeun au mento del 2 per cento ditruck immatricolati, passati da3.028 a 3.089, ma la quota dimercato dei pesanti Scaniapas sa dall’11,5 al 13,1 percento. Vo lume identico inSvezia (2.546 unità), ma scen-de anche lì lo share dei pesan-ti, che passa dal 43,4 al 42,1per cento. Arretrano, seppurdi poco, Francia e Germania.Nel primo caso nel 2008 sonostati immatricolati 4.156truck, in decremento del l’1per cento rispetto al 2007

matricolati, l’anno passato cisi è fermati a quota 2.577, e laquota di mercato della gammapesante è passata dall’11 al10,3 per cen to. Quanto allaRussia, il dato relativo a con-segne di truck fa re gistrare uncalo del 10 per cen to: 5.161erano state nel 2007, nel 2008invece 4.627. “Il mercato to-tale dei truck pesanti - ha pre-cisato il presidente e Ceo LeifOstling - nei 24 Pae si del-l’Unione Europea, ovverotutta l’Europa eccetto Bulga-ria, Grecia e Malta, più Nor-vegia e Svizzera, è in calo del3 per cen to, raffrontato a unmercato globale di circa313.000 unità nel corso del2008. Le immatricolazioni ditruck Scania ammontano aqualcosa come 40.400 unità,equivalenti a uno share dimercato di circa il 12,9 percen to, rispetto al 13,6 del2007. Questo dato va raffron-tato a un mercato totale chenel 2007 è stato pari a322.000 uni tà”.

SE IL MERCATO fa registra-re sen sibili perdite, non cosìla red ditività. I ricavi netti diScania sono in forte crescitain Bra sile, dove il volume èpassato da 6.965 a 9.321 mi-lioni di corone svedesi, conun aumento del 34 per cento.Forte redditività anche inOlanda (da 3.791 a 4.349 mi-lioni di corone svedesi, +15per cento), Germania (da4.913 a 5.602 milioni di coro-ne svedesi, +14 per cento),Norvegia (da 3.908 a 4.403milioni di corone svedesi, +13per cento) e Italia (da 3.401 a3.805 milioni di corone sve-desi, +12 per cento). Redditi-vità più o me no stabile inFrancia e in Russia. Redditi-vità in forte discesa in Spagnae Gran Bretagna.

ESTERO N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

WOLFSBURG - Volkswagen abreve acquisterà azioni Scaniadel valore di circa 395 milionidi euro presentati a Porschequale offerta pubblica obbli-gatoria, portando così la parte-cipazione di Volkswagen inScania a circa il 49,29 percento del capitale e approssi-mativamente al 71,81 percento dei diritti di voto. Sonostate presentate a Porschequale offerta pubblica obbli-gatoria 4.398.139 azioni Sca-nia A e 59.037.822 azioni Sca-nia B. Questo corrisponde acirca il 7,93 per cento del ca-pitale azionario di Scania eapprossimativamente al 2,34per cento dei diritti di voto. Al31 dicembre 2008 la parteci-pazione di Volkswagen inScania era di circa il 41,36 percento del capitale azionario eapprossimativamente il 69,47per cento dei diritti di voto.

Aumenta la partecipazione

in Scania

Volkswagen

Pietro Vinci

SCANIA / ANALISI DEI DATI RELATIVI AL CONSUNTIVO 2008

Anno difficile, alti ricaviConsegne in calo del 3 per cento, ordini complessivi (di truck e bus) giù del 46 per cento.

La Casa di Sodertalje costretta a fare i conti con la “turbolenza finanziaria della seconda metà dell’anno” per usare la definizione di Leif Ostling, presidente e Ceo.

Per i truck numeri positivi arrivano dal Brasile. Tiene l’Italia

SODERTALJE - Gli ordini di bus Scania scendonodel 12 per cento, ovvero passano da 8.154 a 7.191unità nell’arco dell’anno. Ma in Europa la doman-da è scesa del 21 per cento. Insomma, siamo difronte a una svolta negativa del mercato dell’Euro-pa occidentale che è molto forte in Spagna e Irlan-da. Quanto all’Europa centrale e orientale, allasvolta negativa della Polonia è stato parzialmenteposto un margine dalla crescente domanda in Ro-mania e Russia. A dare la “mazzata” finale a unsettore già debole, è stato il terzo trimestre del2008, quando gli ordini sono scesi del 29 per centorispetto allo stesso periodo del 2007.

LA DOMANDA È CALATA in Europa e Sud Ameri-ca, mentre è cresciuta, in Asia e negli altri mercati.Più nel dettaglio, gli ordini di bus Scania in Europa

nel 2007 ammontavano a quota 2.883, mentre nel2008 ci si è fermati a quota 2.278, con un calo del21 per cento. Nell’America Latina si è passati da2.534 a 1.858 (-27 per cento). In Asia e negli altrimercati l’unico segno positivo: da 2.737 si è passa-ti a 3.055 ordini, con un aumento del 12 per cento.In totale, gli ordini sono passati da 8.154 a 7.191,ovvero sono scesi in media del 12 per cento.

VA UN PO’ MEGLIO il panorama delle consegne,passate da complessive 7.224 a 7.277 unità, con unlieve aumento dell’1 per cento. In Europa nel 2008sono stati consegnati 2.606 bus Scania, contro i2.447 del 2007 (+6 per cento), in America Latina2.009, a fronte dei 2.344 dell’anno precedente (-14per cento), in Asia e negli altri mercati 2.662, con-tro i 2.433 del 2007 (+9 per cento).

Svolta negativa del mercato occidentale dei bus

Giù Europa e Sud America, resiste l’AsiaLeif O stling, presidente

e Ceo di Scania.

“In Brasile, doveScania ha appenacelebrato i suoi 50 anni di attività, la Casa svedesecontinua a registrarevendite e redditivitàmolto positive”(4.200), e la quota di mercatopas sa dal 9,3 all’8,4 per cento.In Germania il calo è legger-mente più marcato (-2 percen to), essendo le immatrico-lazioni passate da quota 4.815a 4.719 unità, ma la quota dimercato è pressoché invariata:6,9 per cen to nel 2008, nel2007 era del 7. In netto ridi-mensionamento il mercatospagnolo, caratterizzato daestremo immobilismo. Fa re-gistrare un crollo del 34 percen to: ben 3.929 erano statenel 2007 le unità di truck im-

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IVECO / L’AZIENDA TORINESE PREMIATA COME MIGLIORE IMPORTATORE IN GERMANIA

Il Daily va alla grandeFRANCOFORTE - Iveco ha rice-vuto il ti tolo di migliore aziendaimportatrice del settore del tra-sporto in Germania. Questo ilrisultato di un sondaggio effet-tuato dall’Istituto “Emnid Rese-arch Institute”, per conto dellarivista “Verkehrs-Rundschau”,una delle più importanti in Ger-mania dedicata al mondo deiflottisti stradali, allo scopo dista bilire ogni anno una classifi-ca dei vari costruttori stilata inbase alla reputazione del brand.È la prima volta che Iveco si ag -giudica un riconoscimento co sìimportante per la propria imma-gine in Germania, incrementan-dola di quasi il sei per cento ri-spetto all’anno precedente, se-condo l’indagine che ha coin-volto un panel rappresentativodelle aziende di trasporto tede-sche. Il prestigioso riconosci-mento è stato consegnato il me -se scorso a Henrik Starup, Ge-neral Manager di Iveco in Ger-mania, nel corso di una cerimo-nia che si è svolta a Monaco.

“QUESTO PREMIO - ha di-chiarato Starup - è la testimo-nianza del grande lavoro svoltoin questi ultimi due anni, in cuiIveco ha lanciato ben dieci nuo -vi modelli, a completamento diuna gamma di prodotti total-mente rinnovata e ampliata conil lancio della Campagnola e delMassif e con la recente introdu-zione sul mercato dell’Eurocar-go 4x4, oltre che di una gam macompleta di veicoli alimentati agas naturale. A questo vanno ag-giunte le risorse e l’im pegno de-dicati al miglioramento dellaqualità del brand, incluse lesponsorizzazioni sportive, chehanno prodotto un incrementoesponenziale del valore del mar-chio Iveco. Oggi il brand ha ac-quisito maggiore prestigio sulmercato e comunica qualità eaffidabilità che si riflettono sulvalore dei prodotti”.

REDUCE DA UNA premiazionetrionfale, della quale giusta-mente va orgoglioso, il cronistaincrocia il General Manager(che oltretutto parla perfetta-mente l’italiano, oltre a tedesco,inglese, norvegese, svedese e,naturalmente, la sua lingua ma -dre: il danese) e coglie l’occa-sione per saperne di più sullastrategia di Iveco in Germania,sull’attuale andamento del co-struttore italiano e sulle suepro spettive, pur in una difficilecongiuntura economica comequella attuale. “Se guardiamo al

Daily e al mercato dalle 3,5 alle6 tonnellate - ci ha detto un cor-diale e disponibilissimo HenrikStarup, col quale la conversa-zione entra subito nel meritodei dati di vendita, dando l’im-pressione che, sì, Starup tiene alsuo lavoro e lo svolge con asso-luta passione e dedizione - i da -ti sono in via di classificazione,ma diciamo pure che nel 2008ne abbiamo vendute circa12.000 unità. Questo vuol direche uno su dieci veicoli in que-sto settore altamente competiti-vo è un Daily. Il settore dei tra-sporti pesanti, ovvero dei veico-li grossi, con peso di circa 6,5tonnellate, è tuttora meno con-sistente ma in regolare crescita.In questo caso abbiamo unoshare decisamente sensazionale,pari al 78 per cento”.

Quali sono i modelli mag-

giormente apprezzati in Germa-nia e quali le necessità dei tra-sportatori tedeschi, che li diffe-renziano dagli autisti italiani?“Naturalmente la parte del bestseller la fa il settore superioreal le 3,5 tonnellate. Il cliente ti-pico è colui che effettua la con-segna di pacchi, lo spedizionie-re espresso o quello notturno.Poiché i clienti desiderano vei-coli veloci e dal basso consu-mo, in massima parte il propul-sore scelto è il 2,3 litri Hpt. Inquesto caso la relazione tra ca-rico utile e costi si trasporto èpraticamente perfetta. I clientitedeschi prestano molta atten-zione al valore residuo, alla ri-cerca di un mezzo che manten-ga il suo valore nel tempo: inque sto caso il Daily rappresentadecisamente un’attrazione.Quanto alle specifiche tecniche,

trattandosi di un veicolo euro-peo, non penso che i clienti te-deschi esprimano valutazionidifferenti da quelli italiani”.

QUALI SONO LE AZIENDE te-desche con le quali è avviata lacol laborazione? “Stiamo colla-borando con tutti i principalico struttori. Questo vuol dire,nel caso dei van, un equipag-giamento che presta attenzioneinnanzitutto alla sicurezza nelfissaggio del carico. Per il resto,siamo in relazione con moltispe cialisti, dalle piattaforme airimorchi. In generale possiamodire che la nostra missione spe-cifica è avere il maggior nume-ro di chance di vendere un Dai -ly, perciò la strategia va in que-sta direzione”.

Quali invece i principalicom petitor di Iveco in Germa-nia? “Come ho già detto prima,

il mercato tedesco è altamentecompetitivo. Ovviamente iprin cipali competitor sono ipro duttori nazionali, Daimler eVolkswagen. Nel segmento deileggeri quest’ultima è leader dimercato. Sopra le 3,5 tonnella-te, la lotta è innanzitutto con loSprinter, ma anche col Volks -wa gen Crafter. Loro giocanoov viamente la carta della rete:più o meno tutte le concessio-narie di auto sono anche con-cessionarie di truck. Ma noistia mo riuscendo a essere com-petitivi anche sul fronte dellarete”.

CI SONO DEI CLIENTI impor-tanti, per i quali sono state fattegrosse forniture? “Naturalmen-te, le aziende di noleggio stan-no fortemente richiedendo ilDai ly, per il suo carattere diveicolo facile da maneggiare.

Tra queste tutti i brand comeHertz, Avis, Sixt ed Europcar.Un cliente ormai consolidato èDhl, la posta tedesca. Stannoverificando la capacità di Ivecodi realizzare una partnershipsulla base delle loro effettivenecessità. Insieme ad un co-struttore abbiamo realizzato unveicolo da consegna per diversefinalità con facile accesso allacabina e al corpo. Un altrogrup po di rilievo è rappresenta-to ovviamente dall’ampio rangedella carpenteria. Le necessitàdei carpentieri cambiano di la-voro in lavoro e il Daily dà loroil massimo di flessibilità, spe-cialmente in termini di carico evolume. Un segmento specialeè quello dei ribaltabili, nel qua -le stiamo beneficiando dellestrutture truck derivate dal Dai -ly”.

FRANCOFORTE - Classe 1963(compirà 46 anni il prossimo 6novembre), entrato in Iveco nel1990, Henrik Starup ha gra-dualmente ricoperto incarichidi responsabilità e, soprattutto,in differenti settori. Ciò che loha reso competente nel settoredei truck ad ampio raggio. Èoriginario di Roskilde, in Dani-marca, dove, nel 1988, Starupconsegue la laurea in Econo-mia.

LA CARRIERA IN FIAT GROUP inizia in IvecoDanmark, come manager development business. Aquei tempi un ventisettenne Starup coordinava edirigeva le attività di business plan a supporto dellosviluppo della rete, teneva monitorati i parametri diqualità e, in parallelo, l’omologazione delle con-cessionarie di rete in accordo a tali parametri, emonitorava lo sviluppo della rete attraverso un’ac-curata analisi. Nel 1992, a neanche trent’anni, è co-

ordinatore marketing del nordEuropa e, due anni dopo, mar-keting manager dei mercati nor-dici: predisponeva i piani dilancio di nuovi prodotti, defini-va i contenuti delle campagnepromozionali, preparava pianid’azione specifici di promozio-ne delle vendite.

NEL 1996, SEMPRE in IvecoDanmark, è direttore del seg-mento dei pesanti nei mercatidel nord Europa e, nel 2000, il

salto in Iveco Spa prima come direttore vendite delsegmento medio, poi dei truck e, nel 2004, è mar-keting manager. Il 1° giugno del 2005 ha assuntol’incarico in Iveco Magirus, col ruolo di Generalmanager del mercato tedesco. Le sue responsabilitàriguardano volumi, margini, share e risultati opera-tivi sul mercato tedesco (politica dei prezzi, politi-che di stock e distribuzione e politiche di venditain tutti i segmenti).

Una carriera tutta in ascesaHenrik Starup a capo di Iveco Germania da giugno 2005

Massimiliano Campanella

Il premio arriva dopo il sondaggio dell’Istituto Emnid per conto della rivista “Verkehrs-Run-dschau”. Ha giustamente reso orgoglioso Henrik Starup, General Manager della Casa italiana inGermania, che si gode anche i lusinghieri risultati del 2008: del leggero nostrano sono state vendu-te circa 12.000 unità, ovvero un veicolo su dieci nel competitivo segmento dei leggeri è un Daily

Daily è uno dei protagonisti dell’offensiva Iveco in Germania. Negli ultimi due anni la Casa torinese ha lanciato su questo mercato ben 10 nuovi modelli.

In Germania, Iveco registra una quota mercato del 78 per cento nel comparto dei trasporti pesanti. Lo Stralis continua a regalare importanti soddisfazioni al costruttore italiano.

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RENON - Con la splendida vitto-ria per 5 a 2 nell’acceso derbycon il Bolzano, il Ritten Sportdi Renon, sponsorizzato RenaultTrucks, ha rafforzato la suaprima posizione del campionatodi serie A1 di hockey su ghiac-cio. L’obiettivo dichiarato delclub guidato dal giovane presi-dente Thomas Rottensteiner, af-

fermato imprenditore nel settoredel movimento terra, è di con-quistare il campionato, perso infinale l’anno scorso ai play offproprio contro il Bolzano, percimentarsi nella ContinentalCup Europea, che corrispondealla Coppa Uefa del calcio.

IL RITTEN SPORT è la puntadi diamante della polisportivadi Renon, che in un paese di ap-pena 7.500 abitanti riesce acoinvolgere nelle sue undici se-

zioni ben 500 ragazzi. E labontà del la base del Ritten èconfermata dal fatto che sonoben 15 i giocatori della primasquadra originari del paese ecresciuti nel vi vaio. Ad affian-carli otto stranieri, perlopiù ca-nadesi, qualche altro italiano ela stella Giulio Scandella,oriundo canadese, pilastroanche dalla nazionale italiana,arrivato a Renon do po due sta-gioni ai Vipers di Milano. A

guidare la squadra in pan chinaun altro canadese, Ron Ivany,che ha ormai accumulato unabuona esperienza in Italia.

L’HOCKEY SU GHIACCIO, no-nostante una spettacolarità checonquista, è ancora in Italia unosport di nicchia, con la serie A1che comprende esclusivamentesquadre del nord est, in preva-lenza proprio dal Trentino.“Una situazione che stiamo cer-cando di cambiare - spiega Rot-tensteiner - è importante cherientrino in gioco le grandi cittàdel Nord, come Torino e Mila-no, che per il momento sono inA2. Solo così l’hockey può cre-scere a livello nazionale”.

Nonostante il carattere quasilocale una stagione ai massimilivelli costa comunque parec-chio. “Circa un milione di euro -

dichiara il presidente del Re non- per noi che non abbiamo certoil budget più alto”. Cifra difficileda reperire. “Abbiamo la fortunadi avere uno sponsor di livellointernazionale come RenaultTrucks, ma per il resto dobbia-mo cercare sul mercato locale enon è facile dato che ci sono al-meno otto squadre tra A1 e A2nell’arco di trenta chilometri”.

ALTRA DIFFICOLTÀ è quelladi avviare ogni anno un buonnumero di giovani praticanti.“An che da noi il calcio la fa dapadrone. Molto spesso i genitorive dono l’hockey come unosport più aggressivo e allorafanno resistenza. In realtà gli in-fortuni, piuttosto rari, sono glistessi del calcio. Negli Stati U -ni ti e in Canada il gioco tra iprofessionisti è molto più vio-

lento, le risse sono tollerate equindi costanti. Invece in Euro-pa si viene squalificati, il che ri-duce di molto il numero degliscontri. Certo, l’hockey sughiac cio è uno sport molto im-pegnativo, ma anche bellissi-mo”.

LA PENSANO lo stesso gli 800spettatori che di media affollanoil palazzetto del Ritter, che di-ventano 1.200 nelle partite dicartello, come il derby con ilBolzano, e molti di più nei playoff. “L’anno scorso - concludeRottensteiner - per la serie fina-le con il Bolzano era gremita laloro struttura che ha più di sette-mila posti”.

Le partite di cartello dellaLega Italiana Hockey sono tra-smesse sul satellite e sul digitaleterrestre da Rai Sport Più.

RENAULT TRUCKS / AL FIANCO DEL RITTEN SPORT DI RENON, STELLA DEL CAMPIONATO A1

Passione hockeysu ghiaccioper la Losanga

Mauro Zola

“La squadra altoatesina, sponsorizzata da Renault Trucks,ha rafforzato la sua prima posizione in classifica e puntanon solo a conquistare il massimo campionato italianoma anche a cimentarsi nella prestigiosa Continental CupEuropea, la Coppa Uefa dell’hockey su ghiaccio

BARBIANO - Tra gli sponsor delRitter ha un posto di rilievo laTransBozen Logistik, societàcreata trent’anni fa da FranzHofer, un vero self made manche ha iniziato la propria attivi-tà da trasportatore, rilevando ilprimo camion dall’azienda incui lavorava. Oggi invece laTransBozen Logistik è un nomeimportante nel trasporto dei ge-neri alimentari, che può contaresu di una struttura logistica modernissima di dieci-mila metri quadrati, servita da una flotta di trentaveicoli, tutti Magnum, di proprietà, a cui si aggiun-gono altrettanti padroncini e tutta una serie di colla-boratori stranieri.

L’ATTIVITÀ RIGUARDA IL TRASPORTO di generialimentari italiani destinati alla grande distribuzio-ne in tutta Europa, al ritorno viene invece caricatasoprattutto carne, che viene consegnata direttamen-te al cliente finale.

L’organizzazione del magazzino è strutturatacon precisione teutonica, ogni settimana dal merco-ledì al venerdì vengono riempite le piattaforme dicarico, puntualmente svuotatedal venerdì al martedì sera suc-cessivo. La media è di180 cari-chi in uscita alla settimana, cheperò in periodo di promozioninon sono sufficienti, per questoun paio d’anni fa è stato instal-lato un magazzino a tre pianiche permette di caricare centocamion in più. “In realtà usarlodiventa un costo - spiega FranzHofer - preferiamo lavorare inpiano, che ci permette di esseremolto più veloci, ce ne servia-

mo soltanto per i momenti dimassimo lavoro che sono tre oquattro all’anno”.

A GESTIRE LA STRUTTURA

so no una ventina di magazzinie-ri, tutti dipendenti. “Abbiamotentato di affidarci a una coope-rativa - commenta l’imprendito-re - ma non funzionava. Dellepedane sono andate nei magaz-zini sbagliati e questo traspor-tando in tutta Europa provoca

grossi guai”. I ritmi sono impegnativi ma il lavoroin questo settore non manca. “Anzi è leggermenteaumentato, ma i prezzi si sono ridotti. Sono tren-t’anni che faccio soltanto alimentari e ho accumu-lato tante conoscenze, purtroppo nel tempo è cam-biato l’atteggiamento dei manager, che adessoguardano soltanto al costo”. Anche se, secondoHofer, gli standard richiesti restano alti: “Nell’ali-mentare si vince grazie al servizio. Ci vogliono se-rietà, puntualità, macchine a posto. In quel caso iclienti sono disponibili a pagare. In più si lavoratutto l’anno, anzi quando gli altri non fanno nientenoi fatichiamo il doppio”.

Punto di riferimento nel trasporto di generi alimentari

Anche la TransBozen Logistik sponsor del Ritten Sport

LAIVES - A rappresentare Renault Trucks a Bolzano, oltrealla squadra del Renon, è la concessionaria Gabe.Ko di Lai-ves. Situata in una posizione importante, può contare su diun mercato florido dato che in zona non mancano le aziendedi trasporto, che coprono in gran parte tratte internazionali, acui si aggiunge il ricco com parto del movimento terra. “Peròan che da noi la crisi si sente, spiega il titolare FrancescoScaratti. Il rallentamento è iniziato a novembre ed è dovuto

soprattutto alla carenza di merce che viene importata dallaGermania”. Per il movimento terra invece lo stop dovrebbeessere soltanto momentaneo. “Causato dalla neve, ma con laprimavera dovranno partire lavori importanti, per il traforodel Brennero e per le varianti di alcune provinciali che perlimitare l’impatto ambientale verranno fatte tutte in galleria.Le grandi opere che nel resto d’Italia sono ferme qui sonogià finanziate”.

VISTE LE PREMESSE FACILE INTUIRE quali siano i veicoliRenault Trucks più apprezzati: Magnum e Kerax. “Un com-merciante vende meglio ciò in cui crede - commenta Scaratti- e noi siamo partiti nel ’95 con il Magnum, che qui è statosubito apprezzato. Del resto si tratta di una macchina con re-quisiti quasi unici, che lo rende, per chi copre tratte europee,più appetibile del Premium. Col Kerax abbiamo cominciatoora, vista la zona montuosa siamo diventati competitivi daquando è disponibile la versione 8X4 con motore da 500 cv,che per i nostri clienti è la potenza minima”.

Nonostante in zona il ricambio dei veicoli avvenga circaogni tre anni, per il 2009 gli obiettivi della Gabe.Ko si limi-tano a un centinaio di pezzi complessivi. “In un anno nor-male venderemmo ben di più ma tenendo conto del momen-to sarebbe un successo riuscire a raggiungere quell’obietti-vo”.

Per quanto riguarda l’assistenza, è demandata a un’offici-na autorizzata che divide il piazzale con la concessionaria,da cui affitta le strutture. Si tratta di una cooperativa moltoben organizzata, con ventidue meccanici. “Oggi chi sa gesti-re l’officina guadagna più del concessionario - è l’opinionedi Francesco Scaratti - ma per trarne il meglio bisogna avereuna competenza tecnica specifica che a noi manca”.

PASSANDO ALLE PROBLEMATICHE, secondo il concessio-nario Renault Trucks a Bolzano soffre il mercato dell’usato,nonostante riguardi veicoli piuttosto recenti. “Infatti da tuttaItalia vengono a comprarli qui, essendoci soldi e aiuti pro-vinciali le aziende preferiscono il nuovo. Per noi rimetterein circolo le permute diventa un problema, devi abbatterne ilprezzo e ridurre il margine operativo”.

Di contro: “La zona è sana, la gente seria, e il contenzio-so è bassissimo”.

La concessionaria Gabe.Ko di Laives: a Bolzano nel nome di Renault Trucks

Magnum e Kerax, duo vincente

Franz Hofer, fondatore della TransBozen Logistik.

Sopra, laconcessionaria

Gabe.Ko.Nell’altra foto,

FrancescoScaratti.

A lato, Thomas Rottensteiner, presidente del Ritten Sport.

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TORINO - Fa sempre un certoeffetto testare un Truck of theYear. An cor di più quando sitratta del l’ultima versione del -l’Actros, un principe del tra-sporto pesante in Italia. Versio-ne che, se pur mantiene le ca-ratteristiche generali della pre-cedente, può contare su decinedi apparentemente piccole mi-gliorie, molte derivate dalle ri-chieste inoltrate a Mercedes-Benz dagli stessi trasportatori.Di seguito ne elenchiamo unapar te, riservando per dopo quel-le più importanti.

INTANTO VOGLIAMO subitoricordare che è stato introdottoun interruttore per la “posizionenormale” sui modelli con so-spensioni pneumatiche, abbina-to a un pannello di comandocon luci LED, che sono nuovi iretrovisori esterni in due particon disposizione dello specchiorinnovata, che l’attacco per l’a -ria compressa in cabina è ora diserie, che è stato anche miglio-rato il rivestimento aerodinami-co del montante anteriore, cheal l’interno della cabina è statoaggiunto il parasole sia sul latodel guidatore che del passegge-ro, oltre a un ampio specchio dabarba orientabile, che è statosen sibilmente migliorato il letti-no, con quello superiore che èdiventato regolabile su tutta lasuperficie e con quello inferioreche è ora dotato di una rete or-topedica elastica.

Questi sono soltanto alcunidei piccoli-grandi cambiamentioperati sull’Actros, di altri par-leremo in seguito, per ora d’ob-bligo soffermarsi sul nuovo de-sign del frontale, di cui sonosta te riviste mascherina, alettapa rasole, griglia del radiatore,grem bialatura e angoli, con la

L’ammiraglia della Stella, alla terza generazione, “Truck of theYear” per il 2009, costituisce una splendido concentrato

di moderna tecnologia che il propulsore 8 cilindri da 550 cavalli saesaltare nel migliore dei modi. Per i padroncini un vero sogno

Principe della strada

Mercedes-BenzACTROS 1855 LS EURO 5

chicca della stella illuminata alcentro.

Dell’estetica abbiamo detto,e parecchio. È il momento dipas sare alla sostanza, che sul -l’Ac tros non fa difetto. Bastaci tare l’ottimizzazione del pro-pulsore, il fantastico, inarresta-bile, eterno 8 cilindri nella suaconfigurazione Euro 5, e ancorpiù l’adozione di serie del cam-bio automatizzato Powershift 2,che mette in soffitta il vecchiomanuale (può comunque essererichiesto come optional). Sitrat ta come noto di un dodicimar ce senza frizione, anche sequesta può essere aggiunta pe-scando ancora una volta dal ca-talogo degli optional, a cui nelprossimo futuro verrà affianca-to, per quegli impegni partico-larmente gravosi che tanto piac-ciono all’otto cilindri, un cam-bio a sedici marce automatico.

Sono tanti i vantaggi offertidal Powershift 2, partendo dalpe so, che è di 50 kg in meno ri-spetto al vecchio manuale.Scen dendo nei dettagli tecnici,diremo che questo cambio nonprevede sincronizzatori, quindiè in grado di sopportare unacop pia molto alta. In pratica sipossono aggiungere al motorepotenze importanti senza che lacatena cinematica ne risenta.All’atto pratico quel che stupi-sce nel PowerShift2 è l’ecce-zionale tempo di cambiata, chesi rivela veloce e precisa, oltreche progressiva, in grado disod disfare anche l’autista piùesigente.

PER MEGLIO ADEGUARE ilPo wer Shift 2 alle varie situa-zioni che un Actros si trovaquotidianamente ad affrontare,sono sta te aggiunte alcune fun-zioni, come la Power, utile pergli spun ti in partenza o per isorpassi difficili; premendo unta sto non si fa altro che tirare le La cabina MegaSpace dell’Actros 1855 LS, abbinamento quasi obbligatorio quando si parla di 8 cilindri.

mar ce fino a 1.900 giri, il che sirivela utile, come abbiamo po-tuto testare nel corso del nostrotest, quando si è a pieno carico.Se la funzione non viene reset-tata manualmente si disinseri-sce dopo dieci minuti. È in fun-zione risparmio invece l’appli-cazione Eco Roll, che sui falsi-piani consente di mettere lemar ce in folle. Perché ciò sirea lizzi non deve esserci azionefrenante, né si deve richiederetrop pa potenza. Semplicemente

il propulsore sfrutta l’abbrivio eriduce il consumo. Nel caso diveicoli eccezionali può esseredisinserita in ottica sicurezza.

TERZO E PIÙ IMPORTANTEtasto, abbinato al cambio, èquello denominato Manovra,che cambia la risposta dell’ac-celeratore a veicolo fermo, pas-sando da una condizione nor-male, tra 0 e 2.000 giri, a unaridotta, da 0 a 1.000 giri, per-mettendo quindi di muovere ilcamion anche un centimetro

alla volta. Quella del la scarsafunzionalità in parcheggio eraun tempo la maggior pecca im-putata ai cambi automatici o au-tomatizzati. La fun zione Mano-vra ha risolto il pro blema, by-passando la pura sen sibilità delpiede umano. L’ul tima funzio-ne, il Docking, è utile quando sirischia di restare impantanati,non potendo in questo caso sfri-zionare per cavarsi d’impaccio,si ottiene lo stesso risultato uti-lizzando e sclu sivamente l’acce-

leratore. Tra le aggiunte alla se-conda generazione del Power-Shift, me rita inoltre attenzioneil sensore d’inclinazione, che ri-leva quella del manto stradale,adeguando i rapporti alla situa-zione.

L’ULTIMA NOTA è riservataalle quattro retromarce, con cuiè pos sibile raggiungere una ve-locità di quasi 60 km orari. Pro-babilmente in pochi userannomai questa quarta retro, maquan do, come ad esempio nei

ON THE ROAD

Mauro Zola

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N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

Il cambio automatizzato PowerShift 2 di serie mette in soffitta il manuale tradizionale, che può essere richiesto come optional. Tanti ivantaggi di questo 12 marce senza frizione, a cominciare dal peso che è di 50 kg inferiore rispetto al vecchio dispositivo.

cantieri autostradali, capita dido ver fare anche un km di re-tromarcia, può rivelarsi utile.

È UNA DECISIONE importantequella di Mercedes-Benz, cheha voluto introdurre di serie ilcambio automatizzato sull’Ac-tros, decisione che poteva an -che rivelarsi rischiosa, perché èco sa nota che proprio in Italia icamionisti non sempre apprez-zano questo tipo di trasmissio-ne, anche senza tener conto delproblema costi. In realtà chi simette alla guida di un NuovoAc tros e prova sul campo le ca-ratteristiche del PowerShift 2difficilmente potrà avere deidub bi. I vantaggi sono tanti etali da eliminare qualsiasi rim-

pianto per la vecchia frizione. E se il cambio è la grossa no-

vità dell’Actros, l’otto cilindri aV rappresenta una certezza chedura da tempo. Può sembrarein fatti incredibile ma la percen-tuale delle aziende italiane chesceglie questo motore, prefe-rendolo al più parco 6 cilindri aV, supera anche in periodi diffi-cili il 40 per cento, Un valore incalo, soprattutto dopo l’introdu-zione del sei cilindri da 480 cv,ma sempre impressionante serapportato al resto d’Europa. Ein effetti, una volta alla guida diun camion con questa potenza equeste prestazioni, la differenzala si sente. Basta non badaretrop po alla lancetta del carbu-

rante per trovarsi in una dimen-sione magica, nel paradiso deicamionisti. Rispetto al sei l’ottocilindri è più equilibrato e an -che più grosso (termine grezzoma anche il più adatto a descri-verlo), una caratteristica cheagli italiani piace, soprattuttonel le regioni del Sud, in cui lame dia di chi lo sceglie per af-frontare gli Appennini aumentain maniera considerevole.

CERTO, DAL LATO economi-co i 550 cv di questo propulsoriso no penalizzanti sotto il profi-lo dei consumi, anche se in de-finitiva non si tratta di un moto-re particolarmente assetato so-prattutto se si fa attenzione anon giocare troppo con l’acce-leratore. Ma chi acquista un 8cilindri, sa già che cercherà disfruttarlo al massimo della suapotenza. Quando vede la salitaè allora che sarà tentato di af-fondare sull’acceleratore. Infondo l’ha scelto per quello, perquella sensazione di potenza,per poter sorpassare senza pate-mi in autostrada, per godere diquel rumore inconfondibili, pie -no. Tutto nell’8 cilindri è diver-so, ha un altro respiro, una ro-tondità che oggi pochi possonovantate, e forse è vero che an -che soltanto il suono vale la pe -na (e forse la spesa).

CAMION DI QUESTO TIPO so -no riservati a quei padroncini(difficilmente li vedrete inseritiin qualche flotta) che prima ditut to sono degli appassionati,per i quali il lavoro del camio-nista non è come per tutti glialtri. So no scelte che si fannoancora con il cuore, esclusiva diuna razza di trasportatori forsedestinata all’estinzione, schiac-ciata dalle regole del mercato,ma che in realtà è quella che anoi piace di più, quella che, sefos se più numerosa, potrebbeforse salvare tutta la baracca.

Abbiamo tanto parlato dicuo re ma questo va sempre ab-binato al cervello. Il che nel ca -so dell’Actros vale come sug-gerimento a dotarsi di supportitecnologici come il Telligent

Sta bility Control, il Telligentassistente di guida, il Telligentsensore di prossimità e soprat-tutto l’Automatic Brake Sy-stem. I primi tre hanno per dipiù un costo contenuto, sotto iduemila euro, mentre per ilquar to ci vuole qualcosa in più(va abbinato al Retarder), mane vale la pena visto che è lìpron to a evitare un possibile in-cidente, rallentando in automa-tico il camion prima che avven-ga la collisione (la manovra az-zardata di un automobilista ciha fornito un grosso spavento ela dimostrazione pratica chefunziona).

TRA LE ALTRE MIGLIORIE, vaannoverato il sistema di gestio-ne computerizzato dell’ariacompressa E-APU, che si ac-cende soltanto in fase di frenatao decelerazione e lo stessofanno il ventilatore elettrico el’alternatore permettendo di ri-sparmiare energia e quindi car-burante. An che dal punto divista del l’assetto, il nuovo Ac-tros compie un ulteriore passoin avanti. Nei trattori stradalicon sospensioni pneumatiche, ilcomportamento di marcia è mi-gliorato grazie a uno sterzo otti-mizzato. Dotato di una barra ditorsione dal diametro ridotto,con un braccio dell’assale mo-dificato così come la curva ca-ratteristica di apertura delle val-vole, e un rapporto di trasmis-sione ridotto, lo sterzo rispondein maniera più diretta ai movi-menti del volante.

L’ACTROS DEL TEST era do-tato della cabina MegaSpace,abbinamento quasi obbligatorioquando si parla di 8 cilindri, an -che nel caso di padroncini chepure si dedicano soltanto al tra-sporto nazionale ma voglionoviaggiare comodi. Il test preve-deva come sempre l’insidiosofalsopiano che da Carisio por taa Biella. L’otto cilindri spingeche è un piacere, mantiene fa-cilmente i 70 km o ra ri, con ladodicesima marcia inserita,anche senza forzare. Ma è diffi-cile resistere alla tentazione.

COGNOME - Mercedes-Benz

NOME - Actros 1855 LS Euro 5

CABINA - MegaSpace.

MOTORE - OM 504 LA, Euro 5, 15.928 cc, 8 cilindri a V, 32valvole, diesel sovralimentato, interrefrigerato con sistema diiniezione PLD per singolo cilindro. Con gestione elettronicaTelligent dell’iniezione, convertitore catalitico SCR, potenza405 kW (550 cv) a 1.800 giri/min., coppia 2.600 Nm a 1.080giri/min.

CAMBIO - Powershift a prestazioni ottimizzate a 12 marce + 4retromarce.

PNEUMATICI - 315/80 R22,5.

SOSPENSIONI - Anteriori a balestre paraboliche con ammor-tizzatori e barra stabilizzatrice, posteriori pneumatiche con am-mortizzatori.

FRENI - A disco sulle quattro ruote, con ABS, ASR, ESP.

DIMENSIONI - Passo 3.600 mm. Altezza interna cabina 1.920mm, larghezza interna cabina 2.260 mm, lunghezza interna ca-bina 2.070 mm.

MASSE - Massa max ammessa asse anteriore 7.100 kg, massamax ammessa asse posteriore 12.000 kg, massa complessiva18.000 kg, massa totale combinazione 44.000 kg.

SERBATOIO CARBURANTE - 450 litri.

La carta d’identità

Daf FT XF 105.510

Cabina Super SpaceMotore sei cilindri in linea,12.900 cc, potenza 375 kW/510cv da 1.500 a 1.900 giri/min,coppia 2.500 Nm da 1.000 a1.410 giri/min.

Questi i concorrenti

Iveco Stralis AS 440S56 T/P

Cabina Active SpaceMotore sei cilindri in linea,12.880, potenza 412 kW/560 cva 1.900 giri/min, coppia 2.500Nm da 1.000 a 1.575 giri/min.

Man TGX 18.540 BLS

Cabina XXLMotore sei cilindri in linea,12.419 cc, potenza 397 kW/540cv a 1.900 giri/min, coppia2.500 Nm da 1.050 a 1.350 gi -ri/min.

Scania LA560MLA

Cabina CR19 TopLineMotore otto cilindri a V,15.600 cc, potenza 412 kW/560cv a 1.900 giri/min, coppia2.700 Nm da 1.100 a 1.400 gi -ri/min.

Renault Magnum 500 18T

Cabina MagnumMotore sei cilindri in linea,12.800 cc, potenza 368 kW/500cv da 1.400 a 1.800 giri/min,coppia 2.450 Nm da 1.050 a1.400 giri/min.

Volvo Trucks FH 16 42T

Cabina Globetrotter XLMotore sei cilindri in linea,16.100 cc, potenza 426 kW/580cv da 1.500 a 1.800 giri/min,coppia 2.800 Nm da 1.000 a1.450 giri/min.

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14DA LIONE N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

Progetto World Truck CAMPAGNA PROMOZIONALE PROMOSSA DA RENAULT ITALIA

Pack Economy anticrisi

Una linea tutta per i veicoli ibridi

Attivismo in Sudamerica

Kerax premiato in Finlandia

Una flotta Premium per Coca Cola in Belgio

LIONE - Un aiuto per combatte-re la crisi. È questa l’intenzionedichiarata di Renault TrucksIta lia, che ha fatto partire nellescorse settimane una campagnapromozionale, attiva fino al 31marzo, che coinvolge tutti i pe-santi della gamma. Si trattadel la fornitura gratuita di unPack Economy destinato a tuttii clien ti, e che comprende 4 o 5an ni (a seconda del modello) diestensione della garanzia Ex-pandys. Scendendo nel detta-glio per il Midlum è previstaun’estensione per 5 anni, o400mi la chilometri della garan-zia Expandys Extra, che com-prende oltre a catena cinemati-ca (motore, cambio e ponte) ecentralina motore, l’intero vei-coli, salvo materiale d’attritoed eventuali incidenti. Semprela garanzia Extra è riservata alPre mium Distribuzione, ma per4 anni o 400mila chilometri,per il Premium Strada, sempreper 4 anni o 560mila chilometrie per il Magnum, ancora 4 annio 560mila km. Per il Kerax in-vece la garanzia, valida per 5an ni o 300mila km, è compren-sibilmente quella Standard (co -pre quindi soltanto catena cine-matica e centralina motore). Ilvalore commerciale dell’offer-ta, spuntato dal listino prezziRenault Trucks, è di 4.337 europer quanto riguarda il Kerax,che diventano 5.267 per il Pre-mium Strada, 5.983 per il Mi-dlum, 6.098 per il Premium Di-stribuzione e 7.348 per il Ma-gnum.

La proposta, riferendosi a

vei coli che devono essere im-matricolati prima della fine dimar zo, è naturalmente struttura-ta per smaltire gli stock attual-mente già in possesso dei varicon cessionari, e che questi, vi -sta la congiuntura attuale e ilcon seguente rallentamento delmercato, potevano avere qual-che difficoltà a piazzare in tem -pi brevi. Un’iniziativa del gene-re dovrebbe invece attrarre an -che quella fascia di clienti che,per prudenza, avevano riman-dato l’acquisto del proprio ca-mion.

È possibile equipaggiare an -che il Midlum con il cambio ro-botizzato Optitronic. Riservatonaturalmente ai modelli desti-nati alla distribuzione, l’Opti-tronic conta su numerosi punti asuo favore. Prima di tutto inchia ve riduzione dei costi, conil sistema di controllo elettroni-co che protegge la frizione e glielementi meccanici del cambio,evitando che il motore prendadannosi fuori giri, inoltre la du-rata rispetto al meccanico tradi-zionale è prolungata e i costi dimanutenzione ridotti, inoltre lafacilità di utilizzo consente diridurre il tempo di formazionede gli autisti, che possono resta-re sempre concentrati sulla gui -da utilizzando i pratici comandial volante.

Per adeguarsi a ogni situa-zione per l’Optitronic sono sta -te sviluppate varie modalità: e -co nomica, prestazioni, mano-vrabilità, infine kick down, persviluppare le capacità di accele-razione; manuale temporanea.

BOURG-EN-BRESSE - Una nuova linea dimontaggio assemblerà, nello stabilimentodi Bourg-en-Bresse i veicoli ibridi in unprocesso industriale separato dalle linee dimontaggio tradizionali. Questo nuovo stru-mento permetterà anche di seguire i proces-si di realizzazione così come la qualità difabbricazione e la formazione degli opera-tori per i vari progetti prodotto, realizzatifino ad ora sulle linee d’assemblaggio diserie. Con Hybrid & Development Line

(H&DL) Renault Trucks si sta dotando diuno strumento prestigioso. I lavori sono ini-ziati durante la pausa di fine anno per con-sentire un avvio della linea nel marzo 2010.

Il nuovo stabilimento è stato concepitoper garantire tutta la confidenzialità dei pro-getti e integra un dispositivo di eco-effica-cia energetica con cellule fotovoltaichesulle coperture. “Nel contesto attuale, lostrumento H&DL è una prova della fiduciache Renault Trucks e il Gruppo Volvo ci te-

stimoniano. Questo progetto è strategicopoiché esso accompagna l’avvio di progettiprodotto importanti. L’azienda mostra allostesso tempo un impegno per lo sviluppodurevole integrando questi aspetti fin dal-l’inizio del progetto. Il personale di Bourg-en-Bresse metterà tutta la sua energia e tuttala sua esperienza per portare a buon finetutto il progetto “, ha chiarito ChristianLalo, Direttore dello stabilimento RenaultTrucks di Bourg-en-Bresse.

La trasferta in Sudamerica dei Kerax e Sherpa di RenaultTrucks, in occasione della Da kar 2009 è stata per il costrutto-re l’occasione ideale per fare il punto sulla penetrazione del

marchio transalpino su quei mer cati. In particolare su quello argen-tino che può contare su di una solida rete di assistenza e sul distri-butore autorizzato Gen co Trucks SA, esclusivista per RenaultTrucks fin dal 2005. Posizionato strategicamente sulla battutissimaarteria del Mercosour, offre ai clienti di Renault Trucks una disloca-zione agevole, accessi facilitati e un servizio post-vendita di al to li-vello.

L’Argentina, il cui mercato di veicoli superiori alle 6 tonnellateconta su 18.000 pezzi ven duti nel 2008, è diventata il secondo mer-cato per Renault Trucks in America Latina, dietro al Brasile. Tra imodelli più apprezzati va annoverato il Ke rax, che raccoglie il 20per cen to delle vendite del segmento “heavy construction”.

Paese con un parco circolante in costante aumento, l’Argentina sideve anche confrontare con il tasso di incidenti tra i più elevati almondo. Renault Trucks Argentina, consapevole che il fattore umanoviene chiamato in causa nella maggioranza dei casi e che la sicurez-za è una preoccupazione prioritaria dei trasportatori, ha deciso dipro porre a riguardo soluzioni con crete, elaborando il programma diformazione riservato ai conducenti di veicoli pesanti intitolato IVP(Instruccion Ve hiculos Pesados).

Altro mercato su cui Renault Trucks punta molto è quello cileno,meno importante in termini di volumi ma in pieno sviluppo. Presen-te in Cile fin dal 2005, il costruttore francese ha raddoppiato le suc-cursali nel 2007 alleandosi con la società Sa linas y Fabres. Questaraggiunge gli standard europei e possiede il know how necessarioper commercializzare il nuo vo motore Dxi. Anche in que sto caso ilveicolo preferito è il Kerax, su cui si concentra il 70 per cento dellevendite, che si è rivelato particolarmente a dat to alle attività minera-rie o fo restali del Paese, a questo si aggiungono Premium Lander ePremium Strada oltre ai Renault Midlum che, allestiti con applica-zioni “pompieri”, hanno avuto buoni riscontri.

HELSINKI - La rivista specializ-zata Ajolinja, una delle piùgrosse tirature della stampa fin-landese destinata ai conducentidi Veicoli Industriali, ha elettoRenault Kerax Optidriver+,nella versione trasporto di tron-chi, “Camion dell’Anno 2008”.Il mezzo è un Renault Kerax500.26 6x4 con allestimento peril trasporto di tronchi, equipag-giato con il cambio automaticoOptidriver+ ed una configura-zione da “fuori strada”. Il mo-tore Dxi13 sviluppa una poten-

za di 500cv. Il veicolo è conse-gnato con allestimento Alucar,completo per il trasporto di le-gname e una gru Loglift 965.

Secondo i rappresentanti delcomitato di selezione, “il nuovocambio automatico Optidriver+apporta un prezioso aiuto aiconducenti. Esso funziona inperfetta armonia con il motoredi 13 litri. Il cambio automaticoè anche performante nella con-figurazione fuori strada. Il Re-nault Kerax, inoltre, sembraconcepito per le strade forestali.

Investimento a Lione

Renault Trucks realizza un investimento importante, di 30milioni di euro, nel suo centro di lavorazione dei lamiera-ti del lo stabilimento di Venissieux (Lio ne), per moderniz-

zare i suoi strumenti di produzione e preparare il futuro, chepoggerà sempre sulla realizzazione di prodotti assolutamenteall’avanguardia dal punto di vista della concezione tecnica,della qualità dei materiali e della qualità della costruzione.

L’investimento, previsto per modernizzare la linea “grossepresse” del Centro di lavorazione dei lamierati di Lione, dovràpreparare il futuro in seno alle attività industriali strategichedell’azienda in Europa. Il contesto di crisi nel quale intervienequesta decisione prova tutta la determinazione dell’azienda aproiettarsi al di là della congiuntura economica attuale e la vo-lontà della stessa di conservare fiducia nel futuro, investendosul lungo termine.

Iniziativa interessante quellaintrapresa in Francia da Re-nault Trucks, soprattutto

perché destinata a una fascia dipubblico molto particolare: ra-gazzi dagli 8 ai 15 anni. Si trat-ta del progetto World Truck,

che prevede la visita, nell’arcodi tre anni, di 130 plessi scola-stici di altrettante città di unMagnum Euro 5, iniziativa chevuole illustrare ai giovani allie-vi quali sono le caratteristichedi un camion e soprattutto qual

è l’impatto del tra sporto sullavita di tutti i gior ni.

Per questo scopo difficiletrovare un veicolo migliore delgigante tra i truck che con lasua imponenza è certo in gradodi attirare fin da subito l’atten-

zione dei ragazzi. A supportareil tutto provvederà il corposomateriale predisposto dal co-struttore che mette in risalto lecaratteristiche di sicurezza, bas -so impatto ambientale e funzio-nalità del mezzo.

Accordo mediatico e di so-stanza quello sottoscrittotra Re nault Trucks e

Coca Cola En terprise Belgium.Entro il 2011 infatti i prodotti diuno dei più noti marchi mondialiverranno consegnati utilizzando90 Renault Premium Distribuzio-ne 410. E non si tratta di un sem-plice trasporto fabbrica - grossi-sta, in Belgio i prodotti CocaCola vengono consegnati diretta-mente al cliente e quindi in dro-gherie, stabilimenti, aziende,ospedali, aree di servizio, cine-ma, in totale migliaia di puntivendita. Il tutto effettuato quoti-dianamente, utilizzando 246 ca-mion leggeri. Un terzo dei qualidel giro di un paio d’anni saran-no marchiati Renault Trucks.

Il modello scelto, che dovevavantare innanzitutto un’attitudineeco compatibile, è il PremiumDistribuzione 410.26 T 6x2,equipaggiati con un propulsoreEuro 5, oltre che con il cambiorobotizzato Optidriver+, il frenomotore Optibrake e con una tele-

camera antiangolo-morto. OgniPremium dispone di un assalesterzante e sollevabile e della so-spensione pneumatica anteriore eposteriore per meglio gestire i

pneumatici, abbinata a un siste-ma di controllo dei carichi, ingra do di indicare all’autistal’eventuale sovraccarico. I pri mi39 Renault Premium Distribuzio-

ne saranno consegnati a Co caCola Enterprises Belgium nel2009, 38 nel 2010 e 12 nel 2011.Manutenzione, riparazioni e ri-cambi curati da Renault Trucks.

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RENAULT PREMIUM STRADA

Sempre più chilometri,sempre meno litri.

Noi consigliamo Renault Trucks Oils e Renault Trucks Financial ServicesRenault Premium Strada ottimizza i Vostri costi di gestionePotenze che vanno da 380 a 460 cv, il motore DXi11 concepito perchè ogni gocciadi carburante sia consumata in modo utile, i nuovi ponti che minimizzano le perditeenergetiche dovute agli attriti, una combinazione motore-cambio-ponte omogeneizzataper garantire i consumi più contenuti, il cambio robotizzato Optidriver+ che gestisce ilpassaggio dei rapporti al miglior regime motore.Scoprite più in dettaglio Renault Premium Strada visitando i distributori della Rete RenaultTrucks o su www.renault-trucks.it

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16ESTERO N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

STOCCARDA - Alla presenza delcancelliere tedesco AngelaMer kel e di Gou Zhongwen, vi-cesindaco di Pechino, Daimlere Beiqi Foton Motor hanno sot-toscritto, il mese scorso in Cina,una lettera d’intenti per la costi-tuzione di una joint-venture allapa ri per la produzione di truckdi classe media e pesante e perlo scambio di tecnologie. Que-sto primo step rappresenta ilpresupposto fondamentale perla prossima fase del processo,ovvero ottenere l’approvazionedel governo cinese.

PRESENTI ALLA CERIMONIADieter Zetsche, chairman of theboard of management dellaDaim ler, Rüdiger Grube, Daim-ler AG Board of Managementmember e responsabile corpora-te development, e Ulrich Wal -ker, chairman e Ceo di DaimlerNortheast Asia, i tre managerdel costruttore tedesco che han -no firmato l’accordo insieme ai

partner cinesi Heyi Xu, chair-man di Baic, e Jinyu Wang, pre -sidente di Beiqi Foton.

La joint-venture trarrà bene-

ficio della leadership tecnologi-ca di Daimler nel settore deipro pulsori diesel. Entrambi ipartner utilizzeranno il marchio

di autocarri Auman di Fotoncome piattaforma per la crescitainternazionale nel segmento deiveicoli industriali. “Questa

joint-venture - ha dichiaratoGru be - rappresenta un ulteriorepasso verso la realizzazionedel la nostra strategia a lungo

termine nel settore dei veicoliindustriali. Foton è il partnergiusto per noi. Questa coopera-zione rappresenta una situazio-ne “win-win” per entrambe leaziende e, ancora più importan-te, per i clienti”.

Sancito l’accordo con BeiqiFoton Motor, Daimler disporràin Cina di due joint-venture nelsettore dei veicoli industriali,ol tre alle sue attività nel campodei servizi finanziari già opera-tive nel Paese. “Alla Baic - haaffermato lo chairman di BaicXu - siamo lieti di poter espan-dere i nostri rapporti commer-ciali con Daimler nel segmentodei veicoli industriali, dopoavere già avviato una collabora-zione nel settore delle autovet-ture alla BeijingBenz-Daimler-Chrysler Automotive”.

BAIC È IL PRIMO azionista ci-nese sia di Beiqi Foton Trucksche di BeijingBenz-Daimler-Chrysler Automotive. “L’accor-do - ha commentato Ul richWal ker - rappresenta una pietramiliare nella storia del l’in du -stria cinese dei veicoli indu-striali. La joint-venture traDaimler e Foton trarrà benefi-cio dalla notevole forza delledue aziende. La competenzatec nologica di Daimler, il suoorientamento globale e la lea-dership di mercato nel segmen-to superiore dei veicoli indu-striali rappresenta un comple-mento ideale all’ampia rete divendita di Foton in Cina e allasua leadership di mercato nelsegmento inferiore degli auto-carri. Questa joint-venture saràun punto di partenza eccellenteper la crescita, la redditività el’e spansione di entrambe le a -zien de in Cina e nei mercati in-ternazionali”.

DAIMLER / VERSO UNA JOINT-VENTURE CON BEIQI FOTON MOTOR

La crescita parte dalla CinaPer i protagonisti l’accordo rappresenta una vera e propria piattaforma per una crescita interna-zionale nel segmento dei veicoli industriali. La lettera d’intenti è stata sottoscritta il mese scorsoda tre manager di spicco del costruttore tedesco (Dieter Zetsche, Rüdiger Grube e Ulrich Walker)e dai partner cinesi Heyi Xu, chairman di Baic, e Jinyu Wang, presidente di Beiqi Foton

Stretta di mano tra i cinesi Heyi Xu e Jinyu Wang e la controparte tedesca composta da Rüdiger Grube e Ulrich Walker.

DAIMLER / In Germania la Casa della Stella percepita come la migliore

Leader in immagineTripletta: Mercedes-Benz veicoli commerciali tre volte in testa alla classifica di“Ver kehrs-Rundschau”. Nel settore truck mantenuta la promessa: “Il camion di cuipuoi fidarti”. Ottimo riscontro anche per i van. La divisione Charter Way, ovvero ilsistema internazionale del costruttore tedesco per il contratto di noleggio, o norataquattro volte di fila come unico fornitore di servizi per i veicoli commerciali

STUTTGART/MONACO - Merce-des-Benz è il marchio di veicolicommerciali più popolare inGer mania. È quanto emerge dauno studio commissionato dallarivista settimanale specializzata“Verkehrs-Rundschau”. Nello

sti lare la classifica delle imma-gini aziendali più apprezzate,l’I stituto di ricerca Tns Emnid,società specializzata in ricerchedi mercato, ha stabilito che peril quarto anno consecutivo lapercezione dell’opinione pub-

blica è che la Casa tedesca sia ilprincipale brand nel settore deiveicoli commerciali. A Merce-des-Benz è stata assegnata laprima posizione in tre delle set -te categorie: truck, van e nellacategoria noleggio-leasing.

CLIENTI O NO, gli intervistaticon siderano il truck con la stel-la quello dotato di tecnologiaal l’avanguardia, col miglioreal lestimento, quello che garan-tisce i consumi più bassi e lapiù alta affidabilità. Tutti aspetti

condensati nel motto di Merce-des-Benz, che è una vera e pro -pria promessa: “Il camion di cuipuoi fidarti”.

Ottimo riscontro ottiene an -che Mercedes-Benz van. Se-condo la ricerca sulle immaginia ziendali del 2009 di “Ver -kehrs-Rundschau”, la percezio-ne che quelli del costruttore na-zionale siano mezzi di elevatamaneggevolezza e fruibilità ot-tiene una percentuale dell’82,1per cento, assolutamente ecce-zionale.Per la quarta volta difila, Mer cedes-Benz CharterWay, la divisione internazionaledel costruttore tedesco per ilcontratto di noleggio, si è piaz-zata al primo posto sul podioquale fornitore di servizi. Nellacategoria leasing e noleggio, laCa sa tedesca è stata l’unico for-nitore di servizi per i veicolicommerciali a essere onoratoper la competenza e l’impegnodei suoi consulenti.

PER COMPILARE la classificadel le immagini aziendali per“Ver kehrs-Rundschau”, l’Istitu-to Tns Emnid nell’autunno2008 ha eseguito un sondaggiosu un totale di 400 tra gestori diflotte di mezzi di trasporto, delsettore del volo, dell’industria edel commercio sull’immaginedei più importanti produttori diveicoli commerciali e sui pro-dotti e servizi per flotte di vei-coli commerciali.

Una buona immagine è con-dizione basilare per decidere unacquisto. Sempre in base allostudio pubblicato da “Verkehrs-Rundschau”, oltre il 75 per cen -to degli intervistati ha rispostoche mai, o solo eccezionalmen-te, avrebbe acquistato prodotti oservizi da un marchio dall’im-magine scadente.

Il mese scorso a Monaco si ètenuta la cerimonia di premia-zione delle aziende e degli stu-diosi che hanno ottenuto i primiposti nella classifica pubblicatada “Verkehrs-Rundschau”.

STOCCARDA - Il Consiglio di Ammi-nistrazione della Daimler AG ha de-ciso di investire in un nuovo impian-to, dedicato alla stampa dei pannellidel fasciame esterno degli autocarriMercedes-Benz e delle future gene-razioni di vetture Mercedes-BenzClasse A e Classe B. Il nuo vo stabi-limento sarà costruito nella localitàdi Kuppenheim e farà parte dellafab brica Mercedes-Benz di Gagge-nau. Gli investimenti complessiviper l’officina presse si aggirano sucirca 70 milioni di Euro. Per la scel-ta di Kuppenheim è stata determi-nante la vicinanza alla fabbrica diGag genau e agli stabilimenti diWörth e Rastatt, a cui i pannelli so -no destinati, le ottime infrastrutturee i collegamenti stradali dell’area diMurgtal, come pure l’eccellentequa lificazione della manodoperaspecializzata nella regione.

La fabbrica di Gaggenau, cherappresenta il centro di competenzaper la produzione di cambi manualie automatizzati e componenti, sta at-tuando in modo coerente la strategiadi trasferimento a lungo termine delGruppo. Considerando gli spazi ri-stretti e la mancanza di superfici incui espandersi, l’impianto di forma-tura della fabbrica di Gaggenau ver -rà trasferito nella nuova officinapres se. In questo modo, gli spazi li-berati saranno resi disponibili perl’e spansione degli impianti di lavo-razione dei componenti della catenacinematica a Gaggenau. L’inizio deilavori di costruzione del nuovo im-pianto è previsto per il primo trime-stre del 2009 e occuperà un’area di156.000 metri quadrati. L’e dificiodovrebbe essere pronto già nel terzotrimestre del 2010, quando verrannoavviate le operazioni di collaudo.

Mercedes-Benz

Investimentia Gaggenau

Remo Reggi

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L’Annuario 2009 de Il Mondo dei Trasporti dedicato al settore dell’autotrasporto, contiene le schede con i dati tecnici di tuttii modelli e versioni dei veicoli industriali e commerciali, nonchè dei van derivati da vetture commercializzati sul mercato italiano.

I marchi presenti nell’Annuario: Astra, Citröen, Daf Trucks, Effedi,Fassi Gru, Fiat Professional, Ford, Hyundai, Isuzu, Iveco, Land Rover, Mahindra, Man Trucks, Mazda, Mercedes-Benz, Mitsubishi, Mitsubishi Fuso, Nissan, Opel, Peugeot, Piaggio, Renault, Renault Trucks, Scania, Škoda, SsangYong, Tata, Toyota, Unimog, Volkswagen, Volvo Trucks.

VEGA EDITRICE

Nuova grande iniziativa

Per informazioni rivolgersi a:Vega Editrice - Via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza (MI)

Tel. +39 039.493101 - Fax +39 039.493102 - [email protected]

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LIONE - Stefano Chmielewskil’a veva annunciata già all’iniziodel 2008, quando tutto andava agonfie vele soprattutto per ilmercato dei veicoli industriali.Le nubi della crisi prima solofi nanziaria, poi drammatica-mente anche economica, si sta-vano appena formando e certonessuno poteva prevedere che,solo dopo pochi mesi si sareb-bero fatte minacciose fino adas sumere i contorni di un torna-do come poi è avvenuto e al -l’in terno del quale siamo anco-ra tutti coinvolti. Ma in RenaultTrucks la fiducia è incrollabilee se poi si aggiunge che StefanoChmielewski è stato uno deipri mi grandi manager che hasaputo prevedere in qualchemo do la pesante inversione ditendenza, attrezzando l’aziendain maniera tale da poter affron-tare in maniera costruttiva ledif ficoltà del mercato, eccospie gato il perché la secondaedizione di Renault Trucks Ad-venture è andata ugualmente a -vanti nella sua organizzazione eil primo marzo è partita pun-tualmente da Lione per rag-giungere il suo traguardo il 9lu glio.

LA SECONDA SPEDIZIONE diRe nault Trucks Adventure por tail nome di “Cape to Cape” edunque collegherà Capo Nord,in Norvegia, al Capo di BuonaSperanza, in Sudafrica. Tra l’e -stremo nord dell’Europa e l’e -stremo sud dell’Africa, sei Re-nault Kerax e sei Sherpa saran-no protagonisti di una cavalcatadi 30.000 chilometri, in condi-

zioni climatiche estreme, dalfreddo più intenso al caldo piùtor rido, passando dai deserti piùestesi. Non solo una prova diforza, ma anche l’occasione perconsentire a clienti e giornalistilungo i 17 Paesi attraversati diprovare i veicoli e toccare conmano le loro capacità intrinse-che.

L’ITINERARIO, DOPO avertoccato Lussemburgo, Germa-nia, Svezia, Finlandia e Norve-gia, do ve è fissata la partenzaufficiale, continuerà con il vali-co di frontiera tra la Norvegia ela Rus sia all’estremo nord delcon tinente europeo. Seguirannole città di Murmansk, San Pie-troburgo, Mosca e Veronej, inRus sia. A questo stadio, saran-no già stati coperti più di 4.000chilometri in condizioni inver-nali estreme: neve, ghiaccio,neb bia, con temperature a -30°C, di giorno e di notte. Ver-ranno, poi, l’Ucraina con la ca-pitale Kiev, la Romania conBu carest, la Bulgaria con Sofiae la Turchia con Istanbul. Aogni tappa saranno organizzatevarie manifestazioni commer-ciali, cui saranno invitati tantis-simi clienti attuali o futuri, maIstanbul rappresenterà il puntod’incontro di clienti in prove-nienza dal mondo intero e di al-cuni rappresentanti della reteeuropea del Brand. “Cape toCape” proseguirà verso la parteorientale della Turchia pergiun gere a Palmira, in Siria,pas serà poi da Petra e dal deser-to di Wadi Rum, in Giordania.

Da qui, gli equipaggi, i seiRe nault Kerax e i sei Sherpaavranno alcuni giorni di merita-to riposo, poiché prenderanno

GRANDI SPEDIZIONI

Glen Huntly

Nome: KeraxCognome: Renault TrucksPeso totale viaggiante: 29,5 tonnellate Tara veicolo allestito: 14 tonnellate Carico utile: 12 tonnellate Dimensioni: lunghezza 9 m, altezza, 3,70 m, larghezza 2,50 m. Motore: Renault DXi11 6 cilindri in linea, 4 valvole per cilindro Cilindrata: 10,8 litri Tipo d’iniezione: elettronica alta pressione (2.000 bars) Potenza: 331 kW (450 cv) a 1.900 giri/min. Coppia: 2140 Nm da 1.100 a 1.300 giri/min. Cambio: ZF16S 2220 TO Rapporti: 16 marce AV (2x8) e 2 RM Scatola transfert: VG 2000/300 permanente Rapporti: PV 1 / 1,536 - GV 1 / 0,890 Avantreno: capacità 8 tonnellate Riduzione: doppia riduzione/riduttori nei mozzi rapporto 2,26 Bloccaggio differenziale: inter-ruote Altezza dal suolo: 34 cm Retrotreno: tandem PMR 2695 Riduzione: doppia riduzione per coppia conica e riduttori nei mozzi (2,26) Bloccaggio differenziale: inter-ruote e inter-ponti Coppia: 17 x 37 (rapporto finale 4,91) Altezza da terra: 34 cm Sterzo: assistenza idraulica, raggio di sterzata 11 m Telaio: in acciaio completamente bullonato Angoli: attacco 35°, dosso 43°, fuga 32° Carreggiata: anteriore 2,021 m, posteriore 2,055 m Passo: 4,2 m Sospensione anteriore: balestre a lame paraboliche, 2 ammortizzatoriolio/gas Sospensione posteriore: balestre a lame paraboliche, 4 ammortizzatoriolio/gas Serbatoio carburante: 975 litri Pneumatici: Michelin 395/85 R 20 XZL ruote singole Dimensioni: diametro 1189 mm, larghezza 388 mm Peso: 170 kg con cerchi da 20” Gonfiaggio centralizzato: operativo in viaggio, telecomandato in cabina Allestimento: container tipo assistenza rallye-raid Cabina: cabina profonda a 2 porte, in acciaio, sospesa in 4 punti; volante re-golabile, vetri elettrici, climatizzazione, 3 sedili avvolgenti con cinghie di si-curezza a norme FIA, rool-bar di sicurezza interno a norme FIA, GPS, Trip-master, estintori, blocca-circuito, paracolpi esterni e sei fari di profondità.

Kerax e Sherpa, due magnifici avventurieriNome: Sherpa 2Cognome: Renault TrucksCarrozzeria: Renault Trucks Design Cabina: a 4 porte; volante regolabile, vetri elettrici, climatizzazione, 4 sedi-li avvolgenti con cinghie di sicurezza a norme FIA, rool-bar di sicurezza in-terno a norme FIA, GPS, Tripmaster, estintori, blocca-circuito, paracolpiesterni e sei fari di profondità. Dimensioni e pesi: lunghezza 5,30 m, larghezza 2,35 m (2,220 m senza pa-racolpi), altezza 2,30 m, Mtt 7,8 t, Mtc 11,7t, carico utile 1,8 t, altezza dalsuolo 630 mm, angolo d’attacco 60°, angolo di fuga 50° Motore: Renault dXi 5, Euro 4/5, 158 Kw (215 cv) a 2.300 giri/min Cambio: Allison, automatico, 6 marce AV + 1 RM Scatola transfert: a 2 rapporti, ripartitore di coppia anteriore e posteriore,bloccaggio differenziale interponte Impianto frenante: quattro freni a disco, doppio circuito oleopneumatico,AbsCinematica: bracci a puntone anteriore, bracci a trazione posteriori, so-spensioni a molle elicoidali, ponte rigido a doppia riduzione con bloccaggiodifferenzialePrestazioni: velocità massima 120 km/h, autonomia 900 km a 90 km/h,pendenza 100 per cento, inclinazione 40 per cento, capacità verricello 4.100tonnellate Guado: 1.200 mm senza preparazione, 1.500 mm con preparazione 1.500mm. Superamento marciapiede: 500 mm Superamento avvallamento: 900 mm Pneumatici: Michelin 13r22,5 XZL ruota singola, gonfi aggio: centralizza-to, operativo in viaggio, comando in cabina.

Da Capo Nord al Sud Africa

RENAULT TRUCKS / ADVENTURE “CAPE TO CAPE”

Scatta in marzo e si concluderà nel mese di luglio la secondaedizione di Renault Trucks Adventure con partenza da Capo Nord, in Norvegia, e conclusione al Capo di Buona Speranza, in Sudafrica. Verranno attraversati 17 paesi e coperti 30.000chilometri. Protagonisti sei Renault Kerax e altrettanti Sherpa

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la nave per raggiungere Gibuti.At traverseranno, quindi, l’ari-dissimo bassopiano della Dan-calia, nella mitica Etiopia, dovevalicheranno anche l’aspro alto-piano. La spedizione si snoderà,poi, attraverso vari Paesi comeKe nya, Tanzania, Zambia, Bot-swana, Namibia e, dopo 30.000chilometri, arriverà in Sudafri-ca: prima a Città del Capo e in-fine al Capo di Buona Speran-za. I Renault Kerax e Sherpa

saranno passati, a questo punto,nei luoghi più difficili del l’A -fri ca orientale: deserti, altipiani,di cui quello etiopico a più di4.000 metri d’altitudine, fore-ste, paludi, delta improbabili,de pressioni a meno di 300 metrisotto il livello del mare, pisterocciose, sabbie intrise d’acquae dune culminanti a più di 200metri... un vero banco prova perquesti dodici veicoli.

“CAPE TO CAPE” offrirà ai

Renault Kerax e agli Sherpa lecon dizioni ideali per testare imateriali e le tecnologie Euro 4ed Euro 5, nonché la soluzionedi post-trattamento dei gas disca rico, scelta da RenaultTrucks: SCR (Selective cataly-tic reduction), che sarà cosìmes sa a dura prova. Oltre a tut -to ciò, per Renault Trucks, que-sta spedizione è una formidabi-le occasione di promuovere lesue scelte e i suoi prodotti, lun -

go tutto il percorso. Varie mani-festazioni arricchiranno i quat -tro mesi di viaggio. “Cape toCape” sarà una vera avventuraumana, dato che i sei RenaultKerax e i sei Sherpa saranno pi-lotati da uomini e donne di Re-nault Trucks. I candidati sonostati sorteggiati, poi selezionatidopo differenti e svariate provedi una mezza giornata: una qua-rantina di persone con origini elivelli di guida eterogenei parte-

ciperà, dunque, alla spedizione.Fra loro ci sono sei donne: cia-scuna di esse prenderà parte aduna delle grandi fasi, definitedal percorso. Sono la volontà,l’entusiasmo e, soprattutto, lospirito di corpo ad aver motiva-to la partecipazione di tutteque ste persone alla favolosa av-ventura.

Non c’è dubbio, la nuova e -di zione di Renault Trucks Ad-venture sarà la degna erede del -

le altre grandi spedizioni qualila Via della Seta, le MissioniTé néré o la Crociera delle Sab-bie. Sulla “Via della Seta”, do -ve Renault Trucks aveva avutomo do di trovare puntuale ri-scontro dei suoi valori rappre-sentati dall’efficacia, dall’inno-vazione e dal calore umano, seiKerax e due Sherpa si eranolan ciati sulle tracce di MarcoPolo per unire Lione a Pechino.Alla spedizione di RenaultTrucks erano stati necessari po -co più di due mesi per effettua-re i 22.000 chilometri, che se-parano la capitale della seta edel camion in Francia da quelladell’Impero celeste in Asia cen-trale.

L’ITINERARIO, composto distra de poco agevoli, piste, dunee montagne ostili, venne per-corso senza seri problemi. Du-rante il viaggio, i Kerax e gliSher pa trovarono puntuale con-ferma in fatto di robustezza, af-fidabilità, resistenza e capacitàa superare zone impervie. Sottole luci della ribalta, però, oltrele prodezze tecniche, c’erano ilsuperamento di sé stessi e l’av-ventura umana, perché i mezziRenault Trucks erano guidati daun’estremità all’altra del lungopercorso da lavoratori dell’a -zien da, non addestrati alla gui -da fuoristrada. Sostenuti da tut -to il resto dell’azienda, piloti eaccompagnatori vissero un’e -spe rienza umana unica che ri-marrà per sempre impressa nel -la loro memoria. Sarà così an -che questa volta con “Cape toCape” che collocherà ancorauna volta lo spirito dinamico ein novativo di Renault Truckssotto altri cieli.

N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti 19

LIONE - Il Capo Nord con 71°10’21” di latitudine e 25°47’03” di longitudi-ne, costituisce il punto più settentrionale del continente europeo. Non menodi otto giorni saranno quindi necessari per percorrere i 4.180 chilometri cheseparano Lione da Honningsvag. LA RUSSIA - I primi 500 chilometri sono l’occasione per essere colpiti dalcontrasto fra la Norvegia e la Russia. Si passa, man mano che si procede, daun ambiente protetto e quasi vergine a un paesaggio di desolazione. Eccocia Mourmansk e il suo universo evocatore della Russia, quindi verso sud, indirezione San Pietroburgo: 1.500 chilometri di strada cosparsa di buche,dossi, solchi che farebbero soffrire anche i più agguerriti del Dakar. Siamoin piena tundra e tanti i controlli di polizia, mentre avanziamo verso NizhnyNovgorod attraverso la campagna russa. Un dettaglio! Novgorod, come SanPietroburgo, è vietata ai veicoli industriali. Siamo a Mosca, megalopoli conoltre 12 milioni d’abitanti. Nemmeno pensare di arrivare con i Kerax e gliSherpa in Piazza Rossa. È vietato. E allora partenza per Voroney, terzatappa di questa epopea russa. Inevitabili lunghi tempi burocratici, poi, alladogana fra la Russia e l’Ucraina, ma la strada prosegue in un paesaggiosempre più verde e fiorito. Tanta gente nei campi ad occuparsi d’agricoltu-ra. I colori vivi contrastano con le dacie grige, di legno slavato, della Rus-sia. Ci aspetta una interessante visita ala città di Kiev.DAI CARPAZI AL DANUBIO - Dall’Ucraina si punta verso la Romania. EccoBlotti, al centro dei Carpazi: Il castello di Bran (quello del conte Dracula)offre a monte e a valle splendide strade con paesaggi alcune volte misterio-si. La presenza di Renault, sia con le vetture che con i veicoli industriali èsempre più forte. E poi Bucarest che ha saputo conservare nei suoi dintorniuno charme tipico, incrocio tra Oriente e Occidente. Meraviglioso il passag-gio del Danubio fra Romania e Bulgaria. Due giorni di traversata delle pia-nure bulgare coperte di rose, prima di raggiungere la capitale. Sofia, moltocambiata in questi ultimi venti anni. Qui si ritorna all’alfabeto cirillico, unpo’ sconcertante per trovare la strada se non si è studiata la carta geografica.Le coste del mar Nero, anche se parzialmente lastricate, offrono stupefacen-ti sorprese quali l’antica villa greca di Sozopol o la splendida località turi-stica Zatli Piassatzi (Sabbie d’Oro).LA MERAVIGLIA DI PETRA - Seguono belle regioni ricche di valli, di vigne edi foreste per raggiungere la Turchia e trovarci nel flusso caotico della cir-colazione d’Istanbul. Prime piste verso la Cappadocia e poi strade fangosenelle montagne prima di ritrovare i famosi funghi di erosione. Il paesaggiorimane sempre favoloso e irreale. Si succedono vasti altipiani, vulcani estin-ti ma sontuosi. Ridda di emozioni mentre si raggiunge in Siria, dopo 500km in un ambiente desertico, l’oasi di Palmira che appare come un sogno:

più di quattrocento colonne greco-romane, antiche strade lastricate, palazziprestigiosi, il tutto sorvegliato da un antico castello crociato. Il tempo è ti-ranno. Riprendiamo la pista per andare in Giordania. Ci aspetta una superbavista su una diga sul Giordano. Si comincia a sentire il vero deserto. Laspettacolare discesa verso il mar Morto ci porta a 400 metri sotto il livellodel mare. L’arrivo a Petra è maestoso. Si passa rapidamente dalle montagnerocciose dai variegati colori, dal rosso all’ocra, striati in tutti i sensi. Un’al-tra meraviglia è il Wadi Rum. Si penetra quindi nel deserto di LawrenceD’Arabia. E poi sulle rive del Mar Rosso. VERSO IL DESERTO DI DANAKYL - L’Africa in un’avvincente scorciatoia. Gi-buti conserva ancora qualche traccia architettonica del suo passato colonia-le. Pochi veicoli nelle strade tranne i 4x4 degli eserciti francese, americanoo tedesco. La strada fra Gibuti e l’Etiopia è buona Asini, capre, cammellima anche scimmie accompagnano il viaggiatore sul percorso che conduce aAddis Abeba. Qualche centinaio di chilometri dopo, è in vista il deserto delDanakyl, a nord-est dell’Etiopia. Le pietraie si alternano alle montagne. Iciottoli di basalto, che tagliano come il vetro, testimoniano un passato vul-canico non molto lontano. Il bivacco al lago Afrera sarà il benvenuto. Ilpaesaggio è favoloso: sabbia bianca, campi di lava, vulcano ancora attivo,corsi d’acqua, erba per i cammelli, un vero profumo d’avventura. E ancora:erba ancora più rigogliosa, mandrie di zebu, di asini, di cammelli. Quindirotta verso nord per Hamadela, a qualche centinaio di metri da un lagoasciutto che offre oltre 2 km di spessore di sale. Dopo Hamadela, monta-gne, torrenti in secca, valli con paesaggi da mozzare il fiato, carovane dicammelli che trasportano il sale. Siamo a Makale e poi verso Lalibela: ca-nyon a perdita d’occhio, pianure frastagliate, greggi di capre ma, anche,paesaggi coltivati. Lalibela è inserita nel patrimonio mondiale dell’Unesco:ci sono chiese scavate nella roccia. Quindi via per raggiungere il lago diTana, fra i 2.000 e i 3.000 metri di altitudine. Dopo Addis Abeba, si ripren-de la pista per raggiungere la frontiera con il Kenya. Al ritorno verso le pia-nure, una foresta molto densa e intere colonie di babbuini incuriositi.ALL’OMBRA DEL KILIMANGIARO - Nairobi in Kenia è come tutte le capitalimondiali. Qui convivono cristiani-cattolici, protestanti e maroniti, induisti,musulmani... Ed eccoci al Parco Amboseli: lo spettacolo è grandioso, ani-mali dappertutto, elefanti fino sul bordo delle strade, vista panoramica sulmaestoso Kilimangiaro, pastori Masai che pascolano mandrie di vacche,montoni e capre. Ovunque, un gran numero di bambini e di uomini carichidi taniche di gasolio. Si prosegue per il parco del Masai Mara, uno dei piùbelli della regione. Con iene, bufali, elefanti, giraffe, zebre, gnu, antilopi,ippopotami falsamente bonaccioni. Tutta la fauna africana è rappresentata

in questo parco in un avvincente ricordo del film “La mia Africa”. Fantasti-ci contrasti nel costeggiare la riva del Rift: steppe dorate, verdi pascoli, ve-getazione tropicale quindi bananeti, palmeti, piste di laterite rossa e villaggidi capanne. E’ l’ultima zona abitata prima della Tanzania. Siamo in direzio-ne di Dal el-Salam, antica capitale della Tanzania. Si prosegue poi verso lacosta dell’oceano indiano su piste sempre più sabbiose, in mezzo ad alberitropicali. Di qui si passa nello Zambia. Ritorno alla savana, con le sue pistepiù percorribili e facili. Ci aspettano il parco di Tezi Tezi e le rive del lagoVittoria, le più estese d’Africa con 700.000 chilometri quadrati. Questo lagoè la seconda riserva d’acqua dolce al mondo. Piccola incursione nello Zim-babwe, quindi in Namibia, dove si ammirano dune alte più di 200 metri dirara bellezza, così come il tramonto del sole irreale, la limpidezza dell’aria,tutto purezza e meraviglia. Spazio ora, in Sud Africa, alle piste larghe e pra-ticabili, particolarmente scorrevoli. Più si avanza verso il sud, più le strade,i paesaggi, le culture e le abitazioni assomigliano a quelli che conosciamobene in Europa. Le città sono circondate da quartieri residenziali eleganti,recintati e controllati dai vigilanti. A qualche centinaio di metri , dei rifugiin lamiera dove si ammassa un’altra popolazione. L’arrivo a Cape Townnon è per niente avaro di contrasti. Qualche chilometro prima di raggiunge-re il mare e il punto d’arrivo di questo percorso.

Lo scenario da “Cape to Cape” attraverso diciassette Paesi

Una infinita cascata di emozioni

Dopo l’impegnativo raid dello scorso anno da Parigi a Pechino sulla mitica Via della Seta, Renault Trucks affronta un un altro duro test con il Cape to Cape.

L’A fri ca, con deserti, altipiani, foreste, paludi,

piste rocciose, sabbie intrised’acqua e dune culminanti a più di 200 metri... un verobanco prova per i veicoli

Renault Trucks.

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22ATTUALITÀ N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

STUTTGART - L’accordo di col-laborazione tra Daimler e il for-nitore di sistemi “Puri tech”ren de ora possibile per i clientiriequipaggiare i loro truck Mer-cedes-Benz con un filtro delpar ticolato diesel. A partire dal -l’inizio dell’anno, tutti i partnerMercedes-Benz Service sono ingrado di riequipaggiare i truckappartenenti a classi di emissio-ni Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 conun sistema di filtro del partico-lato di “Puri tech”. L’installa-zione è molto rapida grazie a unmodulo base di rimpiazzamen-to. Questo sistema di filtro,com pletamente sviluppato apas sante chiuso - ovvero nonc’è alcun convertitore a funzio-ne catalitica - riduce i livelli di

particolato di quasi il 99 percen to. Il veicolo Mercedes-Benz riequipaggiato arriva con-seguentemente alla classe piùalta della classifica (fatta ecce-zione per l’Euro 1). Laddoveven ga utilizzato l’adesivo sulrispetto ambientale, i truckMer cedes-Benz riequipaggiatipassano dalla categoria rossa aquella verde. Questo vuol direche hanno libero accesso allezone a traffico limitato. Il chenon vuol dire che cambi la clas-sificazione del relativo motore.

ELEMENTO DI GARANZIA èche il filtro del particolato die-sel ven ga fornito da “Puri tech”per mez zo di un partner Merce-des-Benz Service. Questi filtrisono certificati in base alle li-

cenze di regolamentazione te-desca e perciò dotati di una li-cenza operativa universalmentevalida. Peccato che tale riequi-paggiamento non è, almeno peril momento, possibile in Italia. Ifiltri per il riequipaggiamentosono in costruzione modulare.Ci sono tre differenti varianti. Acausa di que sto sistema modu-lare, il filtro richiesto per il pro-filo operativo del veicolo delcliente de ve essere precisatoprima di ordinare, adoperandoun’apposita tabella “Profiloope ra ti vo/ si stema modulare”.La costruzione modulare del si-stema di filtraggio significa chela manutenzione è estremamen-te semplice, normalmente limi-tata alla pulizia del filtro a de-

terminati intervalli.E VENIAMO ALLE TRE varian-

ti. Le prime due sono di rigene-ramento passivo. Il sistemastandard Dpfn è il filtro idealeper veicoli commerciali operati-vi nel medio raggio a pieno ca-rico. Profilo operativo: princi-palmente trasporto interurbano(ol tre l’80 per cento interurbanoe ol tre il 50 per cento a pieno aca rico). Applicazioni: truck perlunga distanza, truck da distri-buzione. Veicoli: Actros, Axor,Atego. Il secondo sistema, ilDpfn+, può anche essere equi-paggiato con un pre-filtro, inmodo che la rigenerazione au-tomatica si avvia anche a bassetemperature del gas di scarico.Profilo operativo: principal-

mente traffico urbano (oltre il20 per cen to interurbano e oltreil 25 per cen to a pieno carico).Applicazioni: truck da distribu-zione nel l’area urbana, truckmunicipali. Veicoli: Actros,Axor, A te go, Econic.

IL SISTEMA DI FILTRAGGIODpfn++ con pre-filtro e iniezio-ne (rigenerazione attiva) è resoattivo dall’iniezione di carbu-rante diesel nel sistema di scap-pamento, iniezione controllataautomaticamente. Questo assi-cura la rigenerazione automati-ca anche in quei veicoli com-merciali che vengono utilizzaticon carichi bassi e in condizioniurbane (stop-and-go). Profilo o -pe rativo: solo traffico urbano,nessuna missione interurbana,

stop-and-go, carico parziale.Applicazioni: veicoli per elimi-nazione rifiuti, spazzatrici stra-dali. Veicoli: Actros, Axor, A te -go, Econic.

UN RICETTORE ANALITICO èinstallato durante la fase di rie-quipaggiamento, per monitorarel’operazione di filtraggio. Undi splay a led è installato all’in-terno della cabina e mostra al -l’au tista lo stato del filtro attra-verso un sistema di illuminazio-ne: la luce verde indica unapres sione normale; la luce gial-la indica attenzione, richiede abreve la pulizia del filtro; la lu -ce rossa è uno stato d’allarme,richiede l’immediata manuten-zione presso un centro specia-lizzato per la pulizia del filtro.

DAIMLER / IN GERMANIA PRONTO UN FILTRO DEL PARTICOLATO PER GLI EURO 1, 2 E 3

Come ti ringiovanisco il truck

STUTTGART - Dal 1° gennaio di que st’anno i veicoli commer-ciali pesanti riequipaggiati con un filtro del particolato dieselpagano pedaggi significativamente più bassi. Lo prevedono lenuove regole dei pedaggi stra dali in Germania, che inserisconoi mezzi nella categoria “classe di riduzione particolato”. Dal-l’inizio dell’anno, i truck Euro 2 ed Euro 3 riequipaggiati ri-sparmiano rispettivamente 8,4 e 2,1 centesimi per ogni chilo-metro a pagamento. Dall’inizio del 2011 è già previsto un au-mento delle tariffe di 4,2 centesimi.

CONSIDERANDO UN’ATTIVITÀ operativa annuale di 150.000chilometri, il costo del filtro di riequipaggiamento è già am-mortizzato dopo sei mesi nel caso di un truck Euro 2, e circadopo un anno e mezzo per un truck Euro 3. Riequipaggiandonon solo si risparmia sulle spese, il valore del veicolo viene ov-viamente accresciuto. Inoltre, il veicolo viene dotato di “adesi-vo ambientale verde”, che consente l’accesso alle zone a traffi-co limitato. Insomma, fa bene al portafoglio, fa bene all’am-biente e fa bene alla salute della popolazione. Il filtro del parti-colato diesel è la soluzione perfetta per gli attuali veicoli Euro1, Euro 2 e Euro 3, sebbene naturalmente i nuovi truck Blue-Tec siano sempre più economici e puliti.

Facilitazioni per chidifende l’ambiente

In Germania pagano di meno il pedaggio

Il sistema di filtraggio dei gas dei veicoli Mercedes-Benz consente l’accesso alle zone di protezione ambientale.Disponibili tre varianti, in base alle esigenze specifiche, al tipo di veicolo e al suo utilizzo. Un display avverte quando è il

momento della manutenzione, che si limita alla pulizia del filtro. Peccato che in Italia non vi sia questa possibilità

SETTIMO TORINESE - Intec, l’azienda torinese che vanta l’esclusiva naziona-le per la distribuzione dei prodotti Ctek, leader mondiale nel mercato dei ca-ricabatteria e unici omologati dai principali car maker, ha lanciato sul mer-cato il Comfort Indicator, sempre a marchio Ctek. Comfort Indicator è unutile dispositivo in grado di fornire informazioni immediate sullo stato di ca-rica delle batterie di auto, moto, mezzi pesanti e barche.

Con l’introduzione del Comfort Indicator si potrà avere sempre sottocontrollo la situazione aggiornata della propria batteria, monitorandone lacarica, prolungandone la vita ed evitando spiacevoli fermi. Tramite un sem-plice sistema a semaforo con tre spie luminose, verde, gialla e rossa, il Com-fort Indicator consente il controllo dello stato della batteria senza dover col-legare un tester indipendente. La lettura è elementare: la luce verde delComfort Indicator rivela che la batteria è carica e non necessita di altre veri-fiche; la luce gialla avverte che occorre caricare la batteria per evitare lastratificazione, dannoso processo che riduce l’efficienza e l’aspettativa divita della batteria stessa; la luce rossa indica che la batteria deve essere cari-cata immediatamente, sia per far ripartire il veicolo, sia per evitare e blocca-re il processo di solfatazione, evitando danni permanenti.

Il Comfort Indicator è offerto in tre versioni differenti: a occhiello, adattaa piccole batterie come quelle dimotociclette, a pinze, per le auto-concessionarie, per prevenirel’esaurimento delle batterie di auto-mobili ferme da tempo, infine, apannello per i grandi veicoli indu-striali e più in generale per i profes-sionisti della riparazione.

Intec lancia Comfort Indicator

Semaforo per la tua batteriaIVECO / Due iniziative con l’AS Rugby Milano

Lo sport fa bene alla vitaMILANO - Non solo i leoni neri neozelandesi degli All Blacks. Ive co ha svi-luppato un’attenzione particolare verso il mon do del rugby, e più in generaleverso lo sport, e oggi lo dimostra sponsorizzando due importanti iniziativeeducative e sociali promosse dall’Associazione Sportiva Rugby Milano, sto-rico club dilettantistico attivo da oltre sessant’anni. Le due i ni ziative, giàoperative in città, si chiamano Progetto Soft Rug by e Progetto Rugby alBeccaria, il famoso carcere minorile milanese. Iveco e la concessionaria delmarchio, MilanoCarri sono sponsor di questi progetti rivolti ai giovani, in-sieme a E di son, società operante nel cam po dell’energia.

I due progetti offrono dunque una sorta di continuità. Il “motore” di tuttociò può essere spiegato dalla consapevolezza che i valori del rugby possanoessere destinati anche altrove, possano coinvolgere e dare un piccolo contri-buto a una quantità di giovani dell’area metropolitana che segnalano, il desi-derio di fare squadra, di fare gruppo, senza averne la possibilità.

Per quanto concerne il primo progetto, si è trattato di creare, con l’aiutodi un team di psicomotricisti, una metodologia per insegnare il rugby (nellaversione “soft”, cioè con ridotto contatto fisico) ai ragazzi delle scuo le ele-mentari - anche non do tati o non portati per lo sport - secondo un sistema “arotazione” che ha alla sua base lo sviluppo della qualità del gioco attraversoil coinvolgimento di tut ti. Gli alunni coinvolti sono circa 600 e i risultati fi-nora raggiunti sono molto soddisfacenti e promettenti dal punto di vista diun ampliamento del progetto. Se lo sport, anche attraverso l’ap proccio psi-comotorio, riesce a mettere al centro la persona-bambino, i risultati ottenutinon solo sono migliori dal pun to di vista qualitativo, ma contribuisconoanche al benessere del soggetto.

La seconda iniziativa riguarda la creazione di un’attività sen za precedenti

presso l’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano, dove allenatorie giocatori dell’AS Rugby Milano fanno attività di volontariato insegnandoil rugby ai giovani ospiti. È un’attività che, an che grazie a Iveco, apre leporte al reinserimento dei detenuti nella società attraverso importanti pro-spettive di lavoro. L’in troduzione del rugby al Beccaria è nata dalla convin-zione che l’insegnamento di questo sport possa offrire una particolare op-portunità di crescita per ogni singolo ragazzo coinvolto, poiché confrontarsisui te mi della lealtà, del rispetto, del la disciplina praticando uno sport diquadra, significa non soltanto misurarsi con regole e av versari ma con sestessi. L’i po tesi di accogliere nell’AS Rug by Milano, al termine del pe riododetentivo, i ragazzi del carcere coinvolti nel progetto, completa un progettoche tende a offrire una piccola ma preziosa ipotesi di crescita. Inoltre, il pro-getto prevede assistenza e accoglienza a quei ragazzi che svolgono periodidi “messa alla prova” presso alcune comunità esterne all’istituto penale.

MilanoCarri è la concessionaria Iveco per l’intera area metropolitana diMilano e la parte sud, est e ovest della provincia di Milano. Commercializzatut ta la gamma dei veicoli nuo vi e i ricambi originali Iveco in e sclu siva perla zona di competenza, oltre a fornire assistenza tecnica nella grande sede diVia Fantoli. Operative la filiale di Buccinasco e nove of ficine autorizzateubicate a Mi lano, Pioltello, San Giuliano Milanese, Locate Triulzi, SettimoMilanese, Abbiategrasso e Trezzano sul Naviglio. Nata nel 1982 nel cuoredell’area del Con sorzio Autostazione Merci Milano (Camm), l’azienda si ètrasformata nel 1999 nella nuova MilanoCarri, attraverso una joint venturetra la famiglia Capitani, da 45 anni attiva nel mondo del trasporto, e la CarWorld Italia Spa della famiglia Mocarelli, importante realtà italiana nel set-tore della distribuzione di veicoli e di servizi connessi al mondo dell’auto.

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24ATTUALITÀ N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

MILANO - Comeormai tradizione,VDO, azienda delGruppo Continentale maggior produtto-re mondiale di com-ponenti destinati alleflotte tra cui tachi-grafi e telematica,non manca l’appun-tamento con l’an-nuale campagna pro-mozionale “3+1” de-stinata agli autotra-sportatori. La pro-mozione, attiva in tutta Europa e nei principali mercati extraeuropeidi riferimento, partita in febbraio e valida fino al 30 aprile, consentedi acquistare i tradizionali dischi diagramma per il tachigrafo analo-gico, ma anche di rifornirsi degli appositi rotolini per la stampantedel tachigrafo digitale.

È infatti consentito scegliere tra diverse combinazioni di acqui-sto, in virtù del passaggio ancora graduale dal sistema analogico aquello digitale: ogni 3 scatole Original Kienzle acquistate, si ha di-ritto a ricevere in omaggio, fino a esaurimento scorte, un comodo efunzionale coltellino multiuso dotato anche di una potente luce aLED, sempre utile in caso di oscurità.

VDO, leader assoluta del mercato mondiale del settore dei tachi-grafi, si è fatta trovare pronta all’appuntamento con l’introduzionedel tachigrafo digitale e non ha trascurato alcun dettaglio, istituendocorsi di formazione non solo per le officine, ma anche per le autori-tà preposte ai controlli, per i gestori di flotte e per i conducenti.Inoltre ha elaborato soluzioni innovative per agevolare l’installazio-ne, la taratura, la diagnostica, la manutenzione, lo scarico, l’analisie la successiva archiviazione di tutti i dati registrati dal tachigrafodigitale seguendo rigorosamente la legislatura europea.

Grazie alle numerose soluzioni, come TIS-Web e TIS-Office,VDO offre ai gestori di flotte grandi e piccole un efficace supportoper analizzare i dati registrati, dopo averli scaricati e archiviati me-diante appositi strumenti, quali la chiave di download brevettata, illettore di carte e il software di archiviazione Tis-Compact Plus.

HANNOVER - Secondo un recen-te studio dell’Airp (Associazio-ne italiana ricostruttori pneuma-tici), in Italia il costo al chilo-metro dei pneumatici per truckè il più alto d’Europa: 0,129 eu -ro per km in Italia contro i0,052 euro della Romania, chesi trova all’ultimo posto dellaclas sifica riferita a un autoarti-colato a cinque assi che percor-re 100.000 chilometri all’anno.Il dato però è molto alto rispet-to anche ai costi rilevati neglial tri Paesi europei, ovvero0,108 euro in Germania, 0,091in Austria, 0,090 in Spagna,0,079 in Francia, 0,074 in Un-gheria. Le ragioni dei maggioricosti in Italia sono diverse: dal -l’eccessiva frammentazione delcomparto degli autotrasporti(con oltre 120.000 imprese cheo perano nel settore), alla scarsamanutenzione delle infrastruttu-re. Una delle ragioni principalidell’altro costo per chilometrorimane però lo scarso utilizzo inItalia di pneumatici ricostruiti,soprattutto perché non è sempresemplice trovare nei canali di-stributivi coperture di questo ti -po.

DELTICOM, LEADER in Euro-pa nel l’e-commerce di copertu-re per veicoli pesanti, consenteagli autotrasportatori individua-

li e alle ditte di risparmiare sulcosto degli pneumatici. Come?“È un gioco da ragazzi” diconoalla Delticom. Collegandosi alsito www.gommadiretto.it ecliccando nel menu di naviga-zione sulla voce “pneumatici

per autocarri”, è possibile ac-quistare con pochi semplicipassaggi il prodotto, nuovo o ri-costruito, a prezzi convenienti.La gamma di prodotti disponi-bili è una delle più complete sulmercato. Il risparmio medio, ri-

spetto ai tradizionali canali divendita, è del 25 per cento.Inoltre, vantaggio non trascura-bile quando si tratta di un pro-dotto ingombrante come i pneu-matici per veicoli pesanti, laspe dizione è gratuita e può es-

sere effettuata a un indirizzo ascelta oppure presso una delleol tre 1.750 officine convenzio-nate Delticom sul territorio ita-liano. Inoltre per acquisti supe-riori ai dieci pneumatici è pos-sibile scrivere all’indirizzo

[email protected] perottenere uno sconto aggiuntivo.Il diritto di recesso entro 30gior ni e la possibilità di pagarecon carta di credito, bonifico oassegno bancario completano lagrande gamma di vantaggi of-ferta da Delticom.

DELTICOM - PARTNER BRV -ha se de a Hannover, in Germa-nia, e ha come riferimento inItalia la società “Adam & Par-tner Integrated Communica-tions” di To rino. È nel mercatodell’ingrosso di pneumatici dal1999 e dal 2000 opera anchecome rivenditore online. Nelcampo del l’e-commerce, ilgruppo Del ticom si serve di 99negozi in 35 Paesi (in Europa,

Stati U ni ti, Canada eGiappone) per mettere

a disposizione di pri-vati e professionisti

un insieme di pro-dotti che, in basealle condizioni delmercato di riferi-mento, vengonos e l e z i o n a t i ,compresi pneu-matici per vei-coli pesanti oper autobus,c e r c h i o n i ,ruote complete

(cerchione epneumatico) ,ricambi e ac-cessori, oli mo-tore e batterie.

In base alle esi-genze dei clienti,

la consegna vienefatta direttamente

al consumatore, auna del le officinepartner che hanno

stretto un accordo di col-laborazione con Delticom

e che accettano la consegnadegli pneumatici da montare sulveicolo del cliente, o ancora aqualsiasi indirizzo richiesto. Perquanto riguarda il mercato del-l’ingrosso, il gruppo Delticomvende pneumatici sia a grossistisia ai maggiori rivenditori na-zionali ed e ste ri.

Organizzata da VDO

Torna la campagna “3+1”

DELTICOM / COME DIMINUIRE IL COSTO PER KM DEI PNEUMATICI TRUCK

Gomme con un click

Indagine dell’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile Airp

Un mondo senza gomme

ricostruite

Risparmiare con internet è possibile, anzi, per usare le parole dei manager dell’azienda di Hannover,che opera sul mercato da dieci anni, è “un gioco da ragazzi”. Collegandosi al sito si acquista con pochisemplici passaggi il prodotto, nuovo o ricostruito, a prezzi convenienti. La gamma è una delle piùcomplete sul mercato e il risparmio medio, rispetto ai tradizionali canali di vendita, è del 25 per cento

Il risultato sarebbe: maggiori costi per lagente e per l’economia, più inquinamento,

maggiori consumi di materie prime

HANNOVER - Un numero sempre maggiore di con-sumatori decide di acquistare pneumatici attraver-so Internet, un’opzione particolarmente vantaggio-sa soprattutto in questo periodo di difficoltà econo-miche. E anche Delticom ha beneficiato di questotrend: nel 2008 sono stati circa 700.000 i nuoviclienti dell’azienda. Il numero totale di clienti si ècosì portato dagli 1,9 milioni del 2007 ai 2,6 milio-ni della fine del 2008. Anche la loro fedeltà è cre-sciuta: ben 213.000 consumatori si sono nuova-mente rivolti a uno dei 99 negozi online Delticomper effettuare nuovi acquisti. Infine, aumentaanche il numero di officine convenzionate pressole quali i clienti possono far montare gli pneumati-ci acquistati: oltre 24.000 in tutta Europa di cui1.770 in Italia.

Delticom ha fatto segnare una forte crescita delproprio business non soltanto in Germania, ma so-prattutto sui mercati esteri. Nel solo quarto trime-stre ha registrato entrate per 83 milioni di euro (nel2007: 69,5 milioni). Nel 2008 la divisione e-com-merce ha totalizzato entrate per 237 milioni di euro(+21 per cento rispetto ai 195,3 milioni del 2007).Le entrate della divisione wholesale (ingrosso)

sono passateda 20 a 21 mi-lioni di euro.“Il 2008 - hac o m m e n t a t oRainer Binder,Ceo di Delti-com - è statoun anno disuccessi perDelticom. Siamo il leader europeo nell’e-commer-ce di pneumatici e siamo stati capaci di incremen-tare la nostra quota di mercato. Sempre più guida-tori, anche di truck, cercano alta qualità e prezziequi per i propri pneumatici, e da noi li trovano”.All’inizio del 2008 il Consiglio d’amministrazionedi Delticom aveva fissato l’obiettivo in termini dientrate in un range compreso tra 240 e 260 milionidi euro. “Abbiamo raggiunto il massimo degliobiettivi stabiliti - ha aggiunto Frank Schuhardt,Cfo di Delticom - inoltre siamo stati in grado dicombinare la crescita con buoni margini di profit-to. La società prevede un margine Ebit compresotra il 5 e il 6 per cento”.

Acquisto di pneumatici su Internet

C’è chi ci credeMassimiliano Campanella

Rainer Binder, Ceodi Delticom.

BOLOGNA - Molto spessodiamo per scontati i beneficiche riceviamo dall’uso di pro-dotti poco considerati o di cuinon sappiamo molto. Se invececi soffermassimo a rifletteretroveremmo che il nostro tenoredi vita subirebbe serie conse-guenze se venissero a mancareall’uso quotidiano alcuni pro-dotti all’apparenza poco impor-tanti. Prendiamo il caso deipneumatici ricostruiti. Secondoi dati forniti dall’Osservatoriosulla Mobilità Sostenibile Airp(Associazione Italiana Rico-struttori Pneumatici), in Italiaannualmente, secondo le ultimestime, senza ricostruiti si consu-merebbero 45.264 tonnellate dimaterie prime e 158 milioni di

litri di petrolio in più. Gli utiliz-zatori finali dovrebbero spende-re 291 milioni di euro in più. La

quantità di pneumatici da smal-tire crescerebbe di 44.591 ton-nellate.

I pneumatici ricostruiti fannoparte della nostra vita quotidia-na anche se facciamo fatica adaccorgercene. Infatti essi sonousati, ad esempio, da quasi tuttele compagnie aeree del mondo.In Europa il 37,4% dei veicoliper trasporto pesante usa pneu-matici di ricambio ricostruiti enegli Stati Uniti questa percen-tuale supera addirittura il 50%.Negli Stati Uniti, poi, anche gliautobus scolastici e gli altri vei-coli municipali usano ricostrui-ti; gli enti militari usano pneu-matici ricostruiti per le loro au-tovetture, per i mezzi pesanti eper gli aerei; le flotte di taxi, icamion da corsa e gli automezziindustriali, i camion dei pom-pieri, gli altri mezzi d’emergen-za ed anche i mezzi agricoliusano ricostruiti.

Senza pneumatici ricostruiti,quindi, i trasporti di merci co-sterebbero di più, visto chequasi tutti mezzi che li effettua-no utilizzano pneumatici rico-struiti. I biglietti aerei costereb-bero di più, dal momento che lamaggior parte delle compagnieaeree utilizzano pneumatici ri-costruiti. I pneumatici da smal-tire aumenterebbero a dismisu-ra. I costi per la costruzione dicase, ponti, edifici, fabbriche,ecc. crescerebbero sensibilmen-te se tra le gomme usate daimezzi pesanti non vi fosseanche una quota importante diricostruiti. In effetti, quasi tuttoquello che acquistiamo coste-rebbe di più, dato che pratica-mente tutto ciò che mangiamo,indossiamo, usiamo a casa o allavoro è trasportato da mezzipesanti.

291.000.000Maggiore spese per gliutilizzatori in euro

45.264Maggior consumo di materieprime in tonnellate

158.000.000Maggior consumo di petrolio inlitri

44.591Maggior quantità di pneumaticiusati da destinare allosmaltimento in tonnellate

Le cifre di un anno

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25 ATTUALITÀN° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

BESSENBACH - Rudi Ludwig,60 an ni, Amministratore de-legato di Saf-Holland Group,ha lasciato il mese scorso lasua quo tidiana attività opera-tiva in mo do da ritirarsi -come da sue personali volon-tà - alla scadenza del manda-to, fissata per il 28 febbraio.In qualità di componente delConsiglio d’amministrazionedi Saf-Holland, Lud wig con-tinuerà a occuparsi del la dire-zione strategica e sarà a di -sposizione dell’azienda inque sta fase di cambiamentodel mercato. Il suo successoreco me Amministratore delega-to è Reiner Beutel, 49 anni,che ha as sunto questa posi-zione già al l’i nizio del mesescorso, in mo do da assicurareuna transizione scorrevole.

BEUTEL RECENTEMENTE èstato chiamato a occuparsi didiverse aziende in qualità dicom ponente del Cda, tra lealtre di Haldex, Kuka e Mir-ror Controls International. Inprecedenza, come Ad e comeDirettore finanziario di Sche-fenacker a Schwaikheim, uncomune tedesco situato nelland del Baden-Württemberg,le sue responsabilità include-vano il riallineamento opera-zionale e finanziario di que-sto fornitore internazionaledel settore automotive. Beu-tel ha iniziato la sua carrieradopo aver studiato businessadministration in Germania eSta ti Uniti.

Ha conseguito un dot toratocon un focus sulla pia ni fi ca -zione strategica nel 1986,mentre lavorava come con -sulente d’affari alla At Kear -ney. A cominciare dal 1989,ha operato per 15 anni al laRobert Bosch Group, dove haoccupato diverse posizionicon responsabilità gestionalivia via in aumento fino a rag-giungere la posizione di pre-

sidente, capo del Consigliod’amministrazione e Ammi-nistratore delegato della divi-sione Bosch Po wer Toodsnell’Illinois, negli Usa.

“Il dottor Reiner Beutel -ha commentato Rolf Bartke,presidente del Cda di Saf-Holland - rinforzerà la nostra

azienda grazie alla sua com-provata esperienza gestionalein ambito internazionale,continuerà la crescita e lastrategia di globalizzazioneavviata da Rudi Ludwig epromuoverà lo sviluppo diSaf-Holland con nuove con-dizioni economiche”.

Ludwig, che è stato capodel l’esecutivo direzionale sindal giugno 2003, ha lanciatoil pri mo Saf Group (OttoSauer Achsenfabrik, in Ger-mania) su una traiettoria dicrescita di successo. Come ri-sultato della sua visione stra-tegica, egli ha più che tripli-

cato le vendite del l’a zien dada 243 milioni di euro a circa800 milioni di euro in po chianni. Autentiche pietre milia-ri sono stati i processi di ri-strutturazione avviati neiprimi anni, la fusione dellatedesca Ot to Sauer Achsenfa-brik con l’azienda americana

The Holland Group nel 2006,l’operazione di Opi (OffertaPubblica Iniziale) dell’azien-da nel 2007 e ulteriori acqui-sizioni nel 2008 che hannocontribuito alla globalizza-zione e ad ampliare la gammadi prodotto.

“LUDWIG HA DATO un con-tributo sostanziale - ha rimar-cato il presidente Bartke - alposizionamento di Saf Hol-land come fornitore leadersui mercati internazionali nelsuo core business. La suacontinua collaborazione conla nostra azienda co me com-ponente del Cda è di e stre movalore, consente la continuitàe a Saf-Holland di continuaread avanzare. A nome del l’in -tero Cda e di tutti i dipenden-ti, vorrei ringraziarlo per ilsuo lavoro come presidentedel l’e secutivo direzionale”.

Il resto del management diSaf-Holland Group rimane lostes so, con Wilfried Trepelsin qualità di Direttore finan-ziario, Sam Martin come Di-rettore operativo, Detlef Bor-ghart a capo dell’Unità di si-stemi per rimorchio, Jack Gi-singer responsabile dell’Uni-tà di sistemi per veicoli a pro-pulsione e Steffen Sche wer dache mantiene la responsabili-tà delle Operazioni di Grup-po.

BESSENBACH - Con un fatturato di 800 milioni di euro e 2.000 di-pendenti, Saf-Holland è uno dei produttori leader in Europa digruppi assali e sospensioni per rimorchi e semirimorchi. Con tatre stabilimenti di produzione in Germania a Keilberg, Frauen-grund e Wörth am Main, che si trovano nell’area urbana diAschaffenburg, tra Franco for te e Würzburg. È qui che ven gonosviluppati e costruiti gli assali secondo il principio: assecondarele esigenze del clien te.

“IL NOSTRO SISTEMA - ci ha spiegato Walther Bruckschen, Re-sponsabile delle pubbliche relazioni - si compone di strutture arete efficaci. Il nostro capitale di know how, collaboratori alta-mente qualificati e motivati e tecniche d’avanguardia. Sono que-sti i presupposti del nostro nome, della nostra proverbiale qualitàe della capacità di affrontare qualsiasi sfida dei nostri giorni,come il simultaneous engineering, la logistica “just in time”, laproduzione su domanda. Basta una visita alle nostre fabbriche perrendersi conto di persona di co me lavoriamo. Chi abbia voglia didare un’occhiata dietro le quin te di una delle più moderne fabbri-che di assali dell’Europa è il benvenuto”.

SAF-HOLLAND APPLICA UNA NUO VA IDEA di produzione com-plessiva e orientata al futuro. “Tut to ciò che produciamo per mez -zo di robot ad alta precisione, ad esempio nella tecnologia di sal-datura tandem - ha aggiunto Bruckschen - è rivestito ac -curatamente e in modo duraturo da una verniciatura catodica aimmersione effettuata nel no stro impianto Ktl. Insieme ai nostrifornitori siamo molto esigenti verso noi stessi e il nostro lavoro.Perciò la Saf-Holland punta su un’intensa collaborazione di fidu-cia con partner selezionati e particolarmente efficienti. Essi sonoparte indispensabile della nostra filosofia qualitativa e ci rendonoin grado di fornire ai nostri clienti sistemi assali con caratteristi-che eccellenti. Ciò significa un’alta sicurezza nella pianificazionegià al momento di specificare il rimorchio. Per noi è uno stimolo

a confermare anche in futuro il nostro ruolo d’avanguardia”.LE ORIGINI DI SAF-HOLLAND risalgono al 1881, quando Tho-

mas Alva Edison realizza la pri ma centrale elettrica del mondo. ABerlino è attivata la rete telefonica urbana. A Keilberg, ai piedidello Spessart, Paul Zill nella sua officina di fabbro perfeziona ilmodo di rendere migliore, più facile e più rapido un lavoro d’im-portanza vitale: l’a ra tro girevole Zill risolve in mo do eccellente ilproblema segnando l’inizio di una serie di successi proseguita eincrementata poi esemplarmente per generazioni. L’officina si tra-sforma in piccola azienda familiare. Si producono i primi assid’acciaio per mezzi agricoli. Sorge una fabbrica e si dà il via allapro duzione in serie di assi per veicoli pesanti. Tra alti e bassi, suc-cessi e insuccessi, l’idea e le finalità di base rimangono: “al la ri-cerca di soluzioni percorreremo vie mai battute da altri, per trova-re risposte diverse e mi gliori”.

A KEILBERG SI FISSANO ANCORA OGGI i criteri di base: sistemidi sospensione pneumatica Saf-Holland per rimorchi dal funzio-namento perfetto, esemplari in termini di sicurezza ed economici-tà. Oggi, Saf-Holland è specialista per sospensioni integrate dallegrandi caratteristiche e dalle prestazioni superiori. “Da molti anni- ha concluso Walther Bruckschen - importanti costruttori di vei-coli, gestori di parchi e spedizionieri si affidano a noi. Saf vuoleoffrire a tutti la massima sicurezza nel la pianificazione, fin dal-l’inizio una solida base per la scelta de gli investimenti futuri. Ciconsideriamo partner del settore trasporti, non solo come fornitoridei nostri clienti ma anche per convincerli ogni volta. Grazie al lacompetenza, alle prestazioni, alla fiducia”.

SONO OLTRE 2.000 LE RAPPRESENTANZE nazionali e i servicepartner che garantiscono un affidabile servizio di alta qualità ognivolta che il cliente abbia bi sogno di consulenza o assistenza. InItalia Saf-Holland ha il suo riferimento a Verona, do ve ha sede lafiliale Saf-Holland Italia, il cui amministratore è Rudolf Englert.

Le origini risalgono a quasi 130 anni faUn’idea di produzione orientata al futuro

SAF-HOLLAND / L’AZIENDA TEDESCA HA UN NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

Il timone a BeutelCristina Altieri

Giuseppe Iorio

Reiner Beutel, nuovoAmministratore delegato di Saf-Holland Group.

NORMATIVA SUI TRASPORTI / Il Decreto Legge sugli incentivi

Quanto si risparmia acquistando veicoli nuovi

Con il D.L. 10/02/2009,n. 5 pubblicato sullaG.U. 11/02/2009, n. 34,

il Governo ha varato una seriedi incentivi volti a contrastarela crisi del settore industriale,con il particolare riferimentoal settore automobilistico,nonché a potenziare le misurefiscali finalizzate al rispettodegli obbiettivi di Kyoto inmateria di emissione di gas-serra.

L’art. 1 di tale Decreto con-

tiene la disciplina del contri-buto per la rottamazione deiveicoli. Per accedere al benefi-cio di detti incentivi, bisognaprocedere alla sostituzione,realizzata attraverso la demoli-zione, di veicoli di categoriaeuro 0, euro 1 e euro 2 imma-tricolati fino al 31/12/1999,con veicoli nuovi di categoria4 o euro 5 (per i motociclieuro 3).

Tale agevolazione compete,ai sensi del comma 6, ancheper i veicoli nuovi acquistatiin locazione finanziaria, concontratto stipulato tra vendito-

Tipologia di veicoli da acquistare Tipologia di veicolo da sostituire Contributo

(riferimento art.54, Codice della Strada) Categ Categ.

Autovetture Euro 4 Autovetture e autoveicoli uso promiscuo Euro 0Euro 5 immatricolati fino al 31.12.99 Euro 1 1.500

Euro 2

Autovetture con alimentazione, esclusiva o Euro 4 Autovetture e autoveicoli uso promiscuo Euro 0ibrida, a metano o elettrica Euro 5 immatricolati fino al 31.12.99 Euro 1 3.000

Euro 2

Autoveicoli uso promiscuo - lett. C Autoveicoli uso promiscuo - lett. CAutocarri - lett. D Autocarri - lett. D Euro 0Autoveicoli trasporti specifici - lett. F Euro 4 Autoveicoli trasporti specifici - lett. F Euro 1 2.500Autoveicoli uso speciale - lett. G Euro 5 Autoveicoli uso speciale - lett. G Euro 2Autocaravan - lett. M Autocaravan - lett. Mdi massa fino a 3500 kg immatricolati fino al 31.12.99, di massa fino a 3500 kg

Autocarri con alimentazione, esclusiva o Euro 4 Autoveicoli uso promiscuoibrida, a metano o elettrica Euro 5 Autocarri Euro 0

Autoveicoli trasporti specifici Euro 1 4.000Autoveicoli uso speciale Euro 2Autocaravanimmatricolati fino al 31.12.99

Motocicli fino 400 cc Euro 3 Motocicli e ciclomotori Euro 0Euro 1 500

re e acquirente a decorrere dal7 febbraio 2009 e fino al 31dicembre 2009, purché imma-tricolati non oltre il 31 marzo2010.

La tabella che segue riassu-

me l’entità del contributo, latipologia dei veicoli interessatie altre condizioni.

È stato, inoltre, ridetermina-to a decorrere dal 7/2/2009,l’ammontare degli incentivi

previsti dall’art. 29, comma 9,D.L. N. 248/2007, nelle se-guenti misure:– Per l’installazione di im-

pianti GPL Euro 500,00– Per l’installazione di im-

pianti a metano Euro 650,00Tutti gli incentivi sopra esa-

minati possono essere fruitinel rispetto della regola degliaiuti “DE MINIMIS” di cui aregolamento CE n. 1998/06Gli incentivi favoriscono l’acquisto di nuovi veicoli commerciali.

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26LOGISTICA N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

MILANO - “La logistica consentedi guardare al 2009 immaginandoscenari e prospettive che vannooltre la crisi, a una trasformazionedel sistema produttivo del Paeseche proprio nella logistica trovauna della leve del cambiamento”.

Sono le parole con cui Erman-no Rondi, Amministratore De -legato di Incas, ha aperto un in-contro con la stampa specializzatafinalizzato all’analisi dei dati del2008 e delle prospettive per l’annoin corso. “Occorre - ha dichiaratoRondi - trovare spun ti che consen-tano di guardare oltre lo scenariodi crisi. Quale? Non solo più di-stribuzione, ma anche capacità diseguire il processo produttivo inuna logica di flusso teso, tale darendere la manifattura un insiemedi anelli logistici. I caratteri dellalogistica 2009? Servizio, concre-tezza e flessibilità”.

INCAS HA CHIUSO IL 2008 conun fatturato che supera i 22 milio-ni di euro e un risultato miglioredel 25 per cento rispetto al 2007.Con l’inizio del 2009 è stato com-

pletato l’assestamento del Gruppocon l’incorporazione di Incas Bo-logna che, dopo l’integrazione diNortech Impianti, avvenuta a ca-vallo del 2007-2008, porta l’azien-da - che ha sede a Vigliano Bielle-se - a essere un punto di riferimen-to nel settore della Supply ChainAutomation. “La costante tensioneall’innovazione che ha sempre ca-ratterizzato la nostra operatività -ha aggiunto l’Ad Rondi - vede in-vestimenti in ricerca e sviluppopari al tre per cento del fatturato e,parallelamente, un rafforzamentodel la struttura tecnica interna, conun aumento del sei per cen to dioccupati. Cogliendo un bisognodel mercato, nel corso del 2008 èstata sviluppata la li nea Sicurezza,gestita dalla divisione Nortech,che coniuga al l’interno dei sistemiper la logistica anche gli aspetti disecurity: controllo accessi, video-sorveglianza, domotica, controllofumi ecc., in modo da garantireapplicazioni che guardano al fullbusiness delle imprese”.

Incas si distingue anche e so-

prattutto per le nuove propostetecniche. In campo “pick to light”,ad esempio, con il nuovo modellodi Quick Pick ad onde convoglia-te; nell’area voice pi cking con latecnologia “Voice Insight” e ilnuovissimo “pick Jacket”; percontinuare con i sistemi printapply a sicurezza intrinseca e conla possibilità di scegliere il tipo di

stampante. “Nel corso dell’anno -ha proseguito il numero uno diIncas - so no state presentate innu-merevoli soluzioni per la realizza-zione di magazzini automatici olinee di evasione ordini di tipomassivo tramite sventagliamentobox tech, in aggiunta al LogisticMes, che rappresenta la nuo va so-glia tecnologica per ge stire la pro-

duzione in modalità lean con fles-sibilità e prontezza. Dopo un 2008molto difficile per tutto il compar-to industriale, il 2009 si presentacon mille incognite. Ma noi loguardiamo con fiducia, forti del-l’attenzione verso i clienti: 1.500per 2.000 diverse tipologie di im -pianti. Forti del nostro know-howma, specialmente, dello spi rito diservizio e della professionalità ededizione dei propri tecnici”.

TRA GLI IMPIANTI in fase direa lizzazione: il centro logisticoospedaliero Sant’Orsola Malpighidi Bologna, per il quale è sta tovinto anche l’appalto per la gestio-ne del Wms e che sarà completato

nella prima parte di quest’anno; imagazzini per il set tore delle rubi-netterie (tra cui Cristina e Ritmo-nio) e della mec canica in genere(ad esempio Prandelli); la gestionedei cen tri distributivi (Comet) edei magazzini elettrici (Sacchi,Bar cella, Vimar), per continuarecon l’area fashion (Zegna, NewYork) e alimentare (Inalca, Wal-Cor). Un’unica azienda, dunque,integrata e flessibile, specializzatanell’automazione della logistica enella progettazione di soluzioni ingrado di rispondere a tutte le esi-genze di supply chain automation,capace di offrire anche percorsigraduali d’implementazione.

L’Amministratore Delegato Ermanno Rondi analizza i dati del 2008 e le pro-spettive per l’anno in corso. La ditta di Vigliano Biellese ha chiuso il 2008 conun fatturato che supera i 22 milioni di euro con un incremento del 25 per centorispetto al 2007. Il 2009 si presenta con mille incognite, ma Ermanno Rondi ela sua squadra sono quanto mai fiduciosi nel superare le prevedibili difficoltà

CEVA / L’operatore logistico gestirà uno dei siti della Macron

Più forti nel FashionLa società, nata come Tnt Logistics, si occuperà delle attività connesse allostoccaggio di alcuni prodotti della prestigiosa azienda operativa nel settoredell’abbigliamento tecnico sportivo, presso il nuovo impianto di Monselice

MILANO - Ceva Logistics, pri mooperatore logistico in Italia equarto al mondo, ha stipulato unaccordo per la gestione del l’at -tività di magazzino di uno dei sitilogistici di Macron, a zien da italia-na del fashion, che commercializ-za capi d’abbigliamento e acces-sori sportivi.

Ce va si occuperà delle attivitàlogistiche connesse allo stoccag-gio di alcuni prodotti Macron ealla preparazione delle relativespedizioni. Le attività ver rannosvolte presso un nuo vo impiantoCeva situato a Mon selice, in pro-vincia di Padova, su una superfi-cie di circa 3.500 metri quadratiopportunamente attrezzata e coin-volgeranno un volume complessi-vo di circa un milione di pezzi inmovimentazione su base annua.

MACRON OPERA dal 1971 nelset tore dell’abbigliamento tecnicosportivo e veste oggi atleti di clubsportivi di tutto il mon do, dai di-

lettanti ai professionisti. L’aziendaè specializzata nel la fornitura didivise per squa dre e di una vastagamma di articoli che ne costitui-scono l’equipaggiamento (palloni,bor se, giacche, accappatoi, guan ti,calze, parastinchi, cappellini, ecc).Grazie alla collaborazione con

Ceva, Macron po trà beneficiare diun concreto e mirato supporto lo-gistico in un momento di forteespansione e di continuo sviluppodi nuovi mercati: Ceva accompa-gnerà dun que Macron nel propriopercorso di crescita.

La collaborazione con Macron

rappresenta un ulteriore riconosci-mento dell’expertise di Ce va al-l’interno del complesso mercatodel fashion e consolida la posizio-ne dell’operatore logistico, in coe-renza con una chiara strategia diconquista della lea dership nel set-tore.

“La fir ma di questo nuovo con-tratto - ha commentato CarloRosa, General Manager della Di-visione Consumer di Ceva Logi-stics - è per noi motivo di grandesoddisfazione, poiché da un latotestimonia la capacità di Ceva dila vorare insieme al cliente perso-nalizzando con efficacia le so -luzioni proposte e dall’altro pre -mia gli investimenti e il nostroimpegno in questo settore strate-gico”.

CEVA LOGISTICS, azienda lea-der a livello mondiale nella ge-stione di supply chain complesse,progetta, realizza e implementasoluzioni innovative di con tract

logistics e freight for warding peraziende di medie dimensioni na-zionali e multinazionali. Con56.000 dipendenti in tutto ilmondo, opera in un’e stesa reteglobale con strutture in più di 100Paesi nel mondo. Risale ad agosto2007 una vera e propria rivoluzio-ne aziendale: l’operazione di fu-sione con Egl, un gruppo interna-zionale operante nel freight mana-gement (che comprende il traspor-to via gomma, mare e aereo), conl’o biettivo di dare vita alla quartapiù grande “Pure Logistics Com -pany” al mondo. Quel l’an no,Ceva ha annunciato un risultatofinanziario pro forma pa ri a 6.3miliardi di euro. Le sue origini silegano a quel le di Tnt (ThomasNation wide Transport), fondata inAustralia nel 1946. Nel 1996 Tntfu acquistata dalla compagnia diposte e telecomunicazioni Kpn,nei Paesi Bassi.

Due anni dopo le divisioni po-

Carlo Rosa, General Managerdella Divisione Consumer

di Ceva Logistics.

Muletto all’opera in uno dei magazzini di Ceva Logistics, primooperatore logistico in Italia e quarto nel mondo.

Ermanno Rondi, amministratore delegato Incas.

INCAS / LOGISTICA COME LEVA DI UN CAMBIAMENTO NELLA DISTRIBUZIONE

Guardare oltre la crisi

stali e di telecomunicazioni diKpn vennero separate. La nuovaazienda, denominata Tnt Nv, fupoi organizzata sulla base di tredivisioni: Tnt Logistics, Tnt Ex-press e Tnt Post. Alla fine del2005 Tnt ha annunciato l’inten-zione di vendere le sue attività dilogistica in seguito a un nuo vofocus strategico. Nel l’au tun no del2006 Tnt Logistics è sta ta vendutaalle filiali di Apollo Managemente, nel dicembre 2006, è stata rino-minata Ceva Logistics.

IN ITALIA TNT LOGISTICS è en-trata nel settore della logistica nel1994 con l’acquisizione del con-tratto per la gestione della logisti-ca ricambi di Fiat Auto. Nel 1998è nata Tpl (Tnt Production Logi-stics) per gestire la logistica Fiatinbound degli stabilimenti del-l’area di Torino. Da allora Tnt Lo-gistics si è fortemente sviluppata,da un lato rafforzando la propriapresenza nel settore Automotive,dal l’al tro attuando una politica didiversificazione in altri settori dimer cato, realizzata sia tramite unacrescita organica, sia attraversouna politica di acquisizioni.

Tra queste, le più significativerisultano essere quelle di Tec -nologistica (1999), azienda natanel 1992 e sviluppatasi rapida-mente fino a diventare leader inItalia e Sud Europa, e del GruppoAls (2001), azienda con una lungae comprovata esperienza nel set-tore delle spedizioni internaziona-li e dei trasporti terrestri aerei emarittimi.

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27 ATTUALITÀN° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

ROMA - Si è svolto nella capita-le, negli spazi della Salaria Car,do ve Roberto D’Agostino inqualità di istruttore ha fatto glio nori di casa, il primo corso peril rilascio dell’attestato di for-mazione per la conduzione digru in sicurezza. Il progetto, i -spi rato dai dettami del Testo U -ni co sulla sicurezza (dlg 81/08),è stato fortemente voluto daFas si gru, che ha siglato un pro-tocollo d’intesa con l’Ispesl (I -sti tuto Superiore Prevenzione eSicurezza sul Lavoro), avvalen-dosi dell’esperienza quaranten-nale del Cenpi (Consorzio euro-peo di normalizzazione e pre-venzione infortuni) per l’orga-nizzazione e la gestione forma-tiva dei corsi. L’attività, volta almiglioramento della qualitàpro fessionale dei lavoratori, si èsvolta alla presenza del Diretto-re dei corsi, Mario Ferrari dellaFassi Gru, dell’ingegner Gian-franco Strabla del Cenpi, trai-

ning manager, e dell’ingegnerLau ra Tomassini dell’Ispesl.

LA PARTE IN AULA, con l’au-silio di slide e filmati, è statal’occasione per rivedere le co-noscenze di base sulle normedella sicurezza che regolanol’utilizzo di una gru. Inoltre perarricchire la discussione sonostate analizzate diverse “casehistory” relative agli incidentipiù comuni. La sessione prati-ca, invece, ha ri guardato i siste-mi di stabilizzazione del veico-lo, le operazioni di apertura e dichiusura e due prove di abilitàper la conduzione in sicurezzadella gru con carichi in condi-zioni predeterminate. La primadi queste prove è consistita nel-l’inserire un carico rappresenta-to da un ci lindro in un cilindrocavo di dimensioni maggiorisenza toccare lo stesso. Succes-sivamente, attraverso un per-corso tracciato con appositi bi-rilli, gli a spi ranti all’attestato diformazione hanno realizzatouno slalom con un carico sospe-so. Al ter mine Fassi Gru e

Ispesl, congiuntamente, hannorilasciato ai corsisti un attestatodi frequenza che certifica il su-peramento delle verifiche di ap-prendimento ai sensi del decre-to legge. Per rendere fruibile ilpiù pos sibile questi corsi, che sipre figgono anche l’obiettivopiù ampio di diffondere la cul-tura della sicurezza e della tute-la della salute dei lavoratori neiluoghi di lavoro, Fassi gru hacoinvolto attivamente la propriaorganizzazione commerciale,

creando una rete capillare dicen tri regionali. Dopo questapri ma esperienza, dove sonosta ti rilasciati sette attestati, unsecondo corso si è tenuto il me -se scorso alla Gru Car di Bolga-re, in provincia di Bergamo.

“L’OBIETTIVO - ci ha spiega-to il ragionier Ferrari, direttorecommerciale, dal 1971 in Fassigru - è rendere più sicuro il la-voro di chi opera con le gru inge nerale, non solo quelle no-stre. L’iniziativa rappresenta al-

tresì un obbligo per gli operato-ri, stante il testo unico che ha difat to aggiornato la legge 626,stabilendo l’obbligatorietà dellaformazione per quanti si metta-no alla guida di macchine peri-colose. Ma al di là degli obbli-ghi di legge, per noi la sicurez-za dei clienti e degli operatoriin generale è un aspetto essen-ziale, tant’è che l’iniziativa èsta ta patrocinata dall’Ispesl ed èsta ta avviata insieme a Cenpi,che da quarant’anni è operativonel settore della sicurezza deglioperatori. Per ora siamo all’ini-zio, quindi alla fase sperimenta-le, ma ovviamente ci auguriamoche l’iniziativa abbia un segui-to. Abbiamo messo a disposi-zione la nostra rete di assisten-za: visto che siamo capillar-mente presenti in Italia, anchein quelle zone dove è più scarsala popolazione di gruisti, rite-niamo sia il massimo che sipos sa fare per avvicinare i cor sia clienti e operatori”.

Il numero massimo di corsi-sti è fissato nel tetto di 15, ma il

cor so parte anche con 10 iscrit-ti. “L’importante - ha prosegui-to Mario Ferrari - è dare agli al-lievi la giusta assistenza, poterliformare in modo adeguato. Icor si sono riservati a chi ha giàesperienza di guida, anche per-ché hanno un limite massimo di12 ore. Si tratta quindi di squa-dre di operatori che hanno giàesperienza di cantiere, che ese-guono un tirocinio e possonopoi accedere alla fase di verifi-ca, prima che venga loro rila-sciato un attestato in cui si cer-tifica l’esito positivo della qua-lità del lavoro svolto e delle le-zioni di guida di gru in sicurez-za. Oltre al diplomino, diamol’at testato anche in formato car -ta di credito, in modo che pos-sano custodirlo nei propri docu-menti personali ed esibirlo a ri-chiesta. Del resto, sono semprepiù numerosi i cantieri che, pri -ma di far movimentare una gru,chiedono all’operatore se è inpos sesso di un’abilitazione ri-conosciuta alla guida sicura”.

SUL VERSANTE della sicurez-za in casa Fassi gru è stata av-viata la prima fase. A breve sipasserà anche ai corsi di condu-zione di macchine per solleva-mento persone, destinati adesempio a chi conduce gru concestello. Intanto alla casa di Al-bino ar chiviano un 2008 che senon è stato più che soddisfacen-te non è stato neanche negativo.“La contrazione maggiore - ciha detto il direttore commercia-le Ferrari - in termini di venditee fatturato è stata registrata inItalia, dove il decremento è del25 per cento. Sull’estero sonosta ti invece tenuti gli stessi vo-lumi del 2007. Considerandoche per Fassi la quota esterarap presenta l’85 per cento, pos-siamo ritenerci soddisfatti”.

Lino Sinari

FASSI / A ROMA I PRIMI ATTESTATI PER LA CONDUZIONE DI GRU IN SICUREZZA

Gruisti al sicuroLe prime lezioni sperimentali si sono tenute nella capita-le e, il mese scorso, a Bolgare, in provincia di Bergamo.Gli allievi vengono istruiti, sia nella teoria che nella pra-tica, a una conduzione del mezzo in tutta sicurezza

Qui sopra, una gru del gruppo bergamasco al lavoro.In alto, Mario Ferrari, direttore commerciale di Fassi Gru.

Italian leadership

LÊinnovazione Fassi scende in campo con i campioniFornitore Uffi ciale Genoa C.F.C.Il primo club d’Italia: 1893

Fornitore Uffi ciale A.C. Milan

Il club più titolato al mondo

Fornitore Uffi cialeF.C. InternazionaleCampione d’Italia 2007/2008

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TORINO - Pure il mercato deivei coli commerciali, che negliul timi anni ha sempre espressoparticolare dinamismo, soffrede gli effetti della recessione e -co nomica globale. E le aziendemutano strategia, proponendosoluzioni che le portino semprepiù vicine al cliente e alle sue e -si genze. Del resto, vero è che lacri si le ha colpite, ma gli artigia-ni, gli imbianchini, gli operatoriedili e i commercianti devonopur lavorare, devono pur as -solvere le funzioni cui sonochiamati per soddisfare le pri-marie necessità della popolazio-ne: avere una casa, del cibo, ga-rantire la manutenzione degliim mobili ecc. Insomma, primao poi quella luce che un po’ tut tivorremmo vedere vicina devearrivare. In che modo Fiat Pro-fessional sta affrontando questomomento?

IL COSTRUTTORE ITALIANOl’anno scorso ha avviato unacampagna promozionale chepartiva non già da concetti alea-tori, lon tani anni luce dalla real-tà, ben sì da un dettame acquisi-to da anni nel nostro Paese, cheè cardine fondamentale dellanostra vita civile quotidiana:l’articolo 1 della Costituzioneitaliana che recita: “L’Italia èuna Repubblica democratica,fondata sul lavoro”. Da qui unaserie di slogan che hanno avvi-cinato i due mondi, quello deltrasporto e quello dell’utenza:“Il lavoro è un valore fonda-mentale per la società”, “Insquadra si lavora meglio”, “La-vorando insieme si può diventa-re leader”. Ma eravamo ancorain una fase tut to sommato nonnegativa del mer cato, poi il ci-clone della recessione economi-ca si è abbattuto anche sul seg-mento dei vei coli commerciali.

Quali sono le prospettive dimercato in Italia per la primaparte dell’anno secondo FiatProfessional? Lo chiediamo aFlavio Castelli, 39 anni compiu-ti il mese scorso, in Fiat dal2001, dal 2002 nel settore deiveicoli commerciali. Torinesedoc, sposato con tre figli di seian ni, quattro anni e tre mesi,una laurea in Ingegneria mecca-nica e un Master in Business ad-ministration, è Responsabilemercato Italia di Fiat Professio-nal, occupandosi quindi di tuttele funzioni legate alla vendita eal marketing del brand italiano.“Il primo step per Fiat Profes-sional in questa fase congiuntu-rale - ci ha detto l’ingegner Ca-stelli - è stare sempre nel merca-to con iniziative commerciali e

promozioni tese a cogliere tut tele opportunità di un mercato checomunque c’è ed è caratterizza-to da clienti esigenti. Occorreorientarsi a quel che cer ca uncliente oggi, in questo momentostorico. Altro atteggiamento im-portante è il venire incontro allemutate esigenze del la clientela.L’economia se gna il passo? Oc-corre andare incontro ai clientiche vivono essi stessi una fasedifficile. Ad esempio, Fiat Pro-fessional offre un finanziamentoa tasso agevolato fino a 72mesi, comprensivo di assicura-zione furto e incendio”.

“QUESTO VUOL DIRE - ag-giunge - che chi non ha moltisoldi a disposizione si porta viaun mez zo senza alcun anticipodi denaro e lo paga a rate fino asei anni, con un tan del 3,95 percento. Questa è una delle inizia-tive che vanno in questa direzio-ne. Per il resto, a livello di van-taggi economici per il clienteabbiamo rinforzato con un con-tributo gli incentivi governativialla rottamazione, con vantaggifino a 5.500 euro in più rispettoa quel che ci met te il governo”.

Quali sono a suo giudizio lemaggiori difficoltà che oggi in-contrano i tradizionali clienti diveicoli commerciali? “Le diffi-coltà derivano innanzitutto dal -l’in certezza in campo economi-co. Il veicolo commerciale è uninvestimento, se non c’è fiducianel proprio lavoro non s’inve-ste. Penso ai commercianti, agliartigiani: se non vedono garanti-to il loro solito fatturato, si ten -gono il veicolo che hanno. C’èpoi un secondo aspetto, quel lodelle difficoltà nell’accedere alcredito, che mettono paletti al-l’acquisto del nuovo. Che fare?Fiat Professional offre ai clientipromozioni forti per ridurre icosti all’acquisto in bre ve

tempo, con soluzioni finanziariea rate basse, elementi che con-sentono al trasportatore di entra-re nel mercato. Soluzioni chesono flessibili: leasing, ra te nor-mali, noleggio a lungo termine”.

Quali dovrebbero essere leiniziative del Governo per evita-re che un mercato importante,come quello dei veicoli com-merciali, possa accusare que -st’an no una flessione molto pe-sante? “Le iniziative sono didue tipi: quelle destinate a farsostituire i veicoli, ovvero rotta-mazione e sostituzione dei vei-coli con altri a basso impattoambientale; quelle mirate al so-stegno economico per incenti-vare investimenti, penso allaLeg ge Tremonti o a provvedi-menti atti a favorire l’ammorta-mento anticipato di beni stru-

mentali, che invoglia le aziendea investire”.

IN UNA SITUAZIONE di merca-to difficile come l’attuale, leicre de che si possano cogliere u -gual mente delle opportunità inmo do da essere ancora più ag-gressivi e dinamici non appenail mercato dovesse riprendersi?“Quello su cui operiamo è esse-re sempre pronti a cogliere lesfumature del mercato. Oggi sipunta su mezzi più ecologici, o -rientiamo le nostre offerte sumez zi a metano, dei quali abbia-mo una gamma ampia, la piùcompleta del mercato, che vadal la Panda van al Doblò Car govan alla Multipla van. En tro ilprossimo mese sarà inseritoanche il Ducato a metano. An -che dal punto di vista de gli in-centivi governativi si pun ta

mol to sull’aspetto ambientale econ incentivi che diventano im -portanti, visto che oltre a quel lilegati alla rottamazione, di2.500 euro, occorre aggiungerequelli legati all’incentivo del -l’acquisto di un mezzo a meta-no, che ammontano a 4.000 eu -ro. Insomma, fatti quattro con ti,per acquistare un Cargo NaturalPower si ottengono, tra contri-buti statali e vantaggi aggiuntividi Fiat Professional, 8.000 eurodi scon to, cioè lo si acquista a8.600 euro. Quindi al prezzo diun diesel si compra un mezzopiù ecologico, che consuma me -no, che fa spendere 5 euro perogni 100 km ed è funzionalecome tutti gli altri mezzi: lebombole sono sotto il vano dicarico, quindi non viene personeanche 1 cm3 di spazio. Un al -tro esempio? Con i contributistatali la Panda van NaturalPower viene a costare 4.900euro, un prezzo molto, mol tocompetitivo. Per concludere,vogliamo puntare su mez zi eco-logici, che inquinano me no eche si muovono liberamenteanche durante i blocchi del traf-fico e che fanno risparmiare co-stantemente i nostri clienti”.

IN PARTICOLARE, non credeche questo periodo di difficoltàdel le vendite possa essere messoa frutto per realizzare migliora-menti in tutti i segmenti di atti-vità di un’azienda, anche di FiatProfessional? Miglioramentiche, di solito, quando il mercatoè effervescente, vengono riman-dati a tempi migliori? “Al nostrointerno e nella rete un im -portante miglioramento lo ab-biamo già avviato. Questo pe-

riodo di relativa calma ci ser veper cambiare approccio, facendoformazione e quindi avvicinan-do i nostri venditori al clientecon programmi di crescita nellecompetenze professionali e direlazione con i clien ti. In questomodo fidelizziamo la clientela,ne comprendiamo le necessità,viene instaurata una relazionediretta. In questo momento sto-rico è di assoluta importanza av-viare azioni di que sto tipo”.

SOTTO QUESTO PROFILO,quali so no i miglioramenti cheFiat Professional persegue sulpiano della forza vendita, dellarete di assistenza? “Ci stiamomuovendo per migliorare i pro-cessi di post vendita, per dareun miglior servizio”. È d’accor-do sul fatto che ogni collabora-tore del l’a zienda, sia all’internoche al l’e sterno, possa dare uncontributo fondamentale perperseguire piccoli ma importan-ti miglioramenti? “Sono assolu-tamente d’accordo. I migliora-menti arrivano da ogni parte,so prattutto in questo momentosto rico”. E non crede che inque sto modo ciascun collabora-tore acquisti maggiormente ilruo lo di protagonista in azien-da? “Stiamo avviando una seriedi attività che porteranno l’at-tenzione, oltre che ai numeri, aiclienti stessi, in modo che il per -sonale, aziendale e della re te,mantenga sempre più la relazio-ne con la clientela”.

A proposito di dealer, qual èl’atteggiamento di Fiat Profes-sional nei confronti delle nuovegenerazioni chiamate a sostitui-re e dare continuità alle aziendecostruite dai genitori? “Da que-sto punto di vista, quel che fac-ciamo è realizzare, per tutti idealer, corsi specifici per far en-trare le nuove generazioni nelnostro business: formazionecom merciale, tecnica, di prodot-to”.

“QUEST’ANNO - prosegue -avvieremo an che corsi di livellomanageriale per nuovi respon-sabili di Fiat Professional sutemi di gestione: elementi dimarketing, di analisi del merca-to, delle tendenze, di raggiungi-mento di obiettivi prefissati, dicontrollo e incentivazione dellaforza ven dita. L’obiettivo è farcrescere nei dealer i nuovi ma-nager del futuro focalizzandolinel nostro business. Li facciamocre scere passo per passo, sindal l’infarinatura di base, verifi-cando la loro crescita nellecom petenze professionali e sup-portandoli nelle aree formativedove sono più in ritardo, fino adarrivare a una certificazione divenditori e responsabili di unacon cessionaria”.

LIGHT COMMERCIAL VEHICLESFIAT PROFESSIONAL / LA STRATEGIA DEL COSTRUTTORE ITALIANO NELL’ATTUALE FASE DI RECESSIONE

“Aiutiamo il cliente a entrare nel mercato”Flavio Castelli, Responsabile Mercato Italia, sottolinea la vicinanzaai trasportatori con offerte promozionali, prezzi competitivi e pro-poste di finanziamento agevolato, per invogliarli a sostituire i veico-li con mezzi che inquinano e consumano meno, ovvero la gam-ma dei leggeri a metano. Entro il prossimo mese a Panda van, Mul-tipla van e Doblò Cargo van si affiancherà il Ducato a metano

Massimiliano Campanella

La Multipla Van Natural Power è parte integrante di una gamma di veicoli ecologici che in casa Fiat Professional si va sempre più ampliando. Prossimo arrivo il Ducato a metano.

“Il primo step per Fiat Professional in questa fase congiunturale - dice Flavio Castelli (in alto) - è stare sempre nel mercato con iniziative commerciali e promozioni tese a cogliere le opportunità”.

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STOCCARDA - Dal prossimo mese di aprile, Wolfgang Ber-nhard, 48 anni, assume, nell’ambito del Gruppo Daimler, la di-rezione a livello mondiale della business unit Mercedes-BenzVans. Bernhard succede a Wilfried Porth, 50 anni, che assume,a sua volta, la posizione di Günther Fleig, 60 anni, ovveroMember of the Board of Management for Human Resourcesand Labor Relations Director. Dal 1994 al 2004, Bernhard haricoperto diverse posizioni di rilievo nell’ambito delle societàdel Gruppo Daimler, arrivando a ricoprire l’incarico di Mem-ber of the Board of Management of DaimlerChrysler AG.

“Sono molto felice - ha dichiarato Dieter Zetsche, Chairmanof the Board of Management of Daimler AG and Head of Mer-cedes-Benz Cars - che Wolfgang Bernhard sia tornato a bordodi Daimler. Conosco il suo know-how e la sua esperienza findai tempi dell’università, durante gli anni passati insieme negliStati Uniti, e mi fa piacere poter continuare la nostra eccellentecollaborazione”.

Nella sua nuova posizione,Wolfgang Bernhard risponderàdirettamente a Dieter Zetsche. La Direzione Mercedes-BenzVans dispone di nove stabilimenti produttivi, nei quali ognianno circa 16.000 collaboratori assemblano quasi 300.000 vei-coli.

Wolfgang Bernhard succede a Wilfried Porth

Il nuovo timoniere dei Vans

N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti 29

MERCEDES-BENZ / ANCORA UN ANNO DI SUCCESSO PER SPRINTER, VITO E VIANO

La crisi non ferma i vans della StellaVendite globali, di ben 290.000 unità, sugli stessi livelli recorddello scorso anno, mentre sul mercato tedesco si è raggiunto il mi-glior risultato di sempre. Lo Sprinter tocca nuovi traguardi divendita nel mondo mentre Vito e Viano si difendono egregiamente

Lo Sprinter NGT, modello di riferimento per riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti della gamma del popolare commerciale tedesco, protagonista di un lusinghiero successo di vendite.

STOCCARDA - Per Daimler AGil settore veicoli commercialicontinua a riservare grandi sod-disfazioni sul piano delle vendi-te in tutto il mondo. Lo scorsoanno il volume complessivo di

Mercedes-Benz Sprinter, Vito eViano consegnato sui mercati ditutto il mondo è stato di287.205 unità, appena 1.868veicoli in meno rispetto ai289.073 del 2007, con una fles-sione di meno dell’1 per cento,nonostante le grandi difficoltànelle quali sono caduti quasi

tutti i mercati nell’ultima partedell’anno.

SCENDENDO NEL DETTAGLIO,va segnalato che in Germania èstato registrato nel 2008 unnuovo record di vendite conben 71.763 van consegnati con-tro i 71.258 dell’anno preceden-te. Anche nei Paesi Bassi è stata

raggiunta una nuova soglia re-cord, con un totale di 12.883unità, mentre in Gran Bretagna,la Casa di Stoccarda è riuscitaad aumentare le vendite di2.900 unità, arrivando a 31.105veicoli. Infine, in Belgio, con9.289 veicoli consegnati aiclienti, l’incremento delle ven-dite è stato pari a 2.100 unità.Quanto all’Italia, il bilancio2008 delle vendite dei van haregistrato un miglioramento, ri-spetto al 2007, sia come numeriassoluti sia come quota nei seg-menti di riferimento.

LA PARTE DEL LEONE nel-l’ambio di van Mercedes-Benzl’ha fatta come sempre lo Sprin-ter. Infatti, con 166.473 unitàcontro le 165.916 del 2007, laSerie di veicoli commercialiSprinter, prodotta sia nelle fab-briche tedesche di Düsseldorf eLudwigsfelde che in Argentina,ha rappresentato la maggiorparte del le vendite complessivee continua a scrivere la sua lungastoria di successi. Mai primad’ora così tanti Sprinter eranostati consegnati ai clienti. I mo-delli Vito e Viano, prodotti nel-l’impianto spagnolo di Vitoria,han no invece incontrato la prefe-renza di 98.466 clienti in tutto ilmondo contro le 99.270 dell’an-no precedente e quindi con unlieve calo pari all’1 per cen to.

Remo Reggi

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30N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti LCV

VERONA - Il programma era al-lettante. Provare il Caddy Van eCombi dotati per la prima voltadi trazione integrale 4Motion suuna pista ghiacciata di Faistenau(misura 19 km), nel Salisburghe-se. Purtroppo, il giorno riservatoal test a Milano si è sca tenatauna fitta nevicata che ci ha impe-dito di raggiungere Sa lisburgocon un piccolo jet appositamentenoleggiato. Ci sa rà sicuramenteun’altra occasione per provare ilpiccolo Volks wagen a trazionetotale che, comunque da marzo èdisponibile sul nostro mercato.Intanto vi possiamo solo descri-vere la novità proposta da Volks -wagen Veicoli Commerciali.Dunque, l’offerta del Cad dy siestende con la proposta del leconfigurazioni Van e Com bi do-tate di trazione integrale 4Mo-tion abbinata alla mo torizzazione1.9 Tdi quattro cilindri con filtroantiparticolato. Entrambe le ver-sioni, Van e Combi (con divanet-to a tre po sti nel vano posteriore)possono essere dotate di questopropulsore che sviluppa una po-tenza di 77 kW e 105 cv, che lorendono unico nel panoramadella trazione integrale, senzaconcorrenti nel 4x4.

CON UNA COPPIA massima di250 Nm, la forza viene trasmessada un cambio a sei marce cheoffre, tra le altre cose, il vantag-gio di un’azione leggera e pocousurante per la frizione su fondistradali irregolari. Nella versioneintegrale sono sempre di se rie unsistema di assistenza per le par-tenze in salita e il controllo elet-tronico della stabilizzazione Esp.Lo stesso vale per il fil tro anti-

particolato.Rispetto alle versioni a trazio-

ne anteriore, il Caddy 4Motion èstato modificato in numerosipunti e dotato di nuovi elementitecnici. Oltre alla frizione Hal-dex a regolazione elettronica diquarta generazione, ci so no unalbero cardanico composto dadue elementi, un impianto di sca-rico adattato al differenziale po-steriore e all’albero car danico,come pure un serbatoio carbu-rante di nuova concezione. Inol-tre, sono stati integrati alcuni rin-forzi nella carrozzeria. Per lasuddivisione del la forza motricetra i due assali, viene utilizzatauna frizione con comando elet-troidraulico. Questa frizione Hal-dex agisce in un bagno d’olio edè collegata direttamente al diffe-renziale posteriore con una flan-gia. Una pompa elettrica alimen-

ta d’olio un accumulatore, che hauna pressione di lavoro di 30 bar.

INOLTRE, UNA CENTRALINA

cal cola la coppia motore idealeper l’assale posteriore e gestiscela pressione dell’olio con l’aiutodi una valvola, che si trova sulpi stone della frizione. La pressio-ne di appoggio sulle lamelle dellafrizione aumenta proporzional-mente alla coppia desiderata perl’assale posteriore. In questomodo la coppia trasferibile variain relazione alla pressione eserci-tata, senza soluzione di continui-tà. Rispetto alle pre cedenti gene-razioni della tra zione 4Motion, ilsistema è praticamente esente daslittamenti, dal momento che c’èsem pre pressione di lavoro dispo-nibile. In casi estremi l’assale po-steriore può ricevere fino al 100per cento della coppia mo trice.

Il Caddy a trazione integrale

assicura un consumo medio di6,6 litri di gasolio. Con un serba-toio da 60 litri è possibile coprireuna distanza di quasi 900 km.Tutte le versioni del Caddy 4Mo-tion raggiungono la velocitàmassima di 164 km/h. Col moto-re 1.9, Euro 4, passa da 0 a 80km/h in 8,7 secondi (8,9 nellaversione Combi) e in 13,7 (13,9nella versione Combi) da 0 a100.

LA DOTAZIONE DI SERIE deimodelli Caddy 4Motion com-prende fari fendinebbia, vetriatermici, cerchi da 15 pollici conpneumatici 195/65 R15, displaymultifunzione e portiera scorre-vole a destra nel vano posteriore.A scelta il Caddy 4Motion puòessere dotato di portellone po -steriore con apertura verso l’altoo con porte a battente. Tra gli op-tional è offerta anche la pro -

tezione antincastro di lamierad’acciaio per motore e cambio.

Il Caddy a trazione integrale èstato concepito pensando a clien-ti privati e piccole imprese, cheutilizzano il veicolo prevalente-mente in regioni montuose, incondizioni meteorologiche criti-che e su strade disagevoli. Nelsettore privato il Cad dy, soprat-tutto nella nuova motorizzazio-ne, sarà ben accolto an che dagliappassionati di “out door”, chenel loro tempo libero necessitanodi un veicolo con capacità di tra-zione ottimale.

Con i suoi 3,2 metri cubi diva no di carico, il Caddy Van4Motion offre spazio sufficienteper i piccoli trasporti a corto rag-gio. Vi si può accedere sia dadietro che dal lato destro del vei-colo. Le due porte posteriori abattente, con dimensioni e a per -

tura asimmetrica, consentonoun’altezza di carico di 1.116 mm.Le porte possono avere i finestri-ni oppure essere completamentechiuse. Su richiesta è disponibileanche un portellone posteriore. Ilnuovo Caddy può essere ordina-to con una seconda porta scorre-vole oppure anche senza le portelaterali.

LA LARGHEZZA DI CARICO

massima è di 1.558 mm, lo spa-zio tra i passaruota 1.170 mm.Sul pia no di carico, lungo 1.781mm e com pletamente piatto, puòtrovare posto un pallet. Il caricoutile del Caddy 4Motion Van puòarrivare a 720 kg, a seconda del-l’allestimento. Il carico rimor-chiabile massimo è di 1.500 kg.Nella nuova motorizzazione 1.9 iprezzi chiavi in ma no sono di20.992 euro per la versione Vane 21.488 per la ver sione Combi.

VOLKSWAGEN / IL CADDY VAN ANCHE CON TRAZIONE INTEGRALE 4MOTION

Un’altra cartavincente per il piccolo tedesco

Unico nel suo panorama, il Caddy nelle configurazioniVan e Combi si avvale ora anche della trazione integraleabbinata alla motorizzazione turbodiesel 1.9 da 77 kW/105cv. La forza viene trasmessa da un cambio a sei marce

VERONA - La motorizzazione 1.9 Tdi con filtro anti-particolato è disponibile, a partire da questo mese,anche per Caddy Life 4Motion, ovvero la versionevettura, che può essere acquistata anche nella versione“auto da campeggio” se si sceglie il Caddy Tramper4Motion, che offre un letto per la notte con la stessaversatilità del Life.

ANCHE IL CADDY LIFE 4MOTION raggiunge la ve-locità massima di 164 km/h, con un’accelerazione da0 a 100 km/h in 13,9 secondi come la versione Combi.Condivide col Caddy Van e Combi le modifiche ap-portate in numerosi punti e i nuovi elementi tecnici.

Mentre l’assale anteriore è identico a quello delCaddy a trazione anteriore, per realizzare la trazioneintegrale è stato necessario sviluppare un nuovo assaleposteriore. La Volkswagen Veicoli Commerciali hapuntato su un assale rigido, per la sua estrema robu-stezza. Balestre e ammortizzatori sono stati adattati al-l’asse motore supplementare, mentre la carrozzeria èstata irrobustita - con pannelli di lamiera e sostegnirinforzati per gli ammortizzatori - per poter assorbirele forze sviluppate dalla trazione integrale.

LA DOTAZIONE DI SERIE DEI MODELLI Caddy Life4Motion comprende fari fendinebbia, vetri atermici,cerchi da 15 pollici con pneumatici 195/65 R15, di-splay multifunzione e portiere laterali scorrevoli. IlCaddy Life 4Motion è a tutti gli effetti un’autovettura,perché grazie ai suoi cinque posti offre spazio pertutta la famiglia. Il divanetto posteriore offre libertà dimovimento per le gambe e un buon comfort di seduta.Su richiesta è possibile avere un secondo divanetto adue posti, che lo trasforma in un minibus a sette posti.Con questa configurazione i passeggeri possono go-dersi il viaggio e l’ampia visibilità dato che ogni fila èpiù alta di quella precedente, per la gioia soprattuttodei più piccoli. Le porte scorrevoli (larghe 700 mm)su entrambi i lati permettono di salire e scendere intutta comodità.

IL BAGAGLIAIO HA UNA CAPACITÀ massima di2.850 litri. Se c’è bisogno di più spazio, è sufficienteripiegare e ribaltare il divanetto posteriore (divisibileasimmetricamente); è facile anche smontare il sedileposteriore a due posti (optional). Con poche manovresi aumenta la lunghezza del vano di carico fino a1.354 mm. Analogamente, il carico utile di questo vei-colo a sette posti - che normalmente è di 546 kg - puòessere aumentato ricorrendo a un “trailer” (peso maxrimorchiabile 1.500 kg).

L’altezza del sedile del conducente è regolabile.Per ottenere una visibilità ottimale sui comandi e ga-rantire un handling sicuro, è possibile regolare ancheil volante, in altezza e profondità. Tra gli optional di-sponibili il volante multifunzione, che permette di uti-

lizzare radio, sistema di navigazione e telefono senzadover allontanare le mani dal volante. Sono natural-mente di serie sia gli airbag anteriori, sia quelli latera-li.

IL CADDY LIFE 4MOTION OFFRE tante e comodepossibilità di stivaggio. La base dei sedili anterioriospita un ampio cassetto (optional), altro spazio è di-sponibile nel grande vano portaoggetti sopra il para-brezza. Scomparti e porta bevande sono collocati nellaconsolle centrale e nei rivestimenti delle porte. Nelleporte anteriori è addirittura possibile sistemare inmodo sicuro bottiglie da 1,5 litri. Climatronic, riscal-damento sedili e un sistema di navigazione con ungrande display a colori sono disponibili come optio-nal. Lo stesso vale per il pacchetto “Luci e visibilità”,che tra le altre cose contiene anche un sensore crepu-scolare/pioggia e un dispositivo automatico antiabba-gliamento per lo specchietto retrovisore interno. Prez-zi chiavi in mano col nuovo propulsore: 22.905 euro e27.015 nell’allestimento Style.

NEL CADDY TRAMPER 4MOTION il letto si montacon poche, semplici manovre. L’unità “Buona notte”viene trasportata ben chiusa e saldamente ancorata nelbagagliaio come fosse una merce, ma non pregiudicasostanzialmente l’utilizzo del mezzo. Per predisporrela zona notte è sufficiente piegare gli schienali dei se-dili posteriori sulla seduta e ribaltare gli schienali deisedili anteriori. Poi si apre semplicemente il letto, cheè lungo circa 2 m e largo 1,10 m, proprio come unabrandina da campeggio. Per assicurare l’oscurità nellazona anteriore si utilizza una tendina, che viene fissataallo scomparto sopra il parabrezza e alle reti portaog-getti. La tendina si fissa al materasso mediante unacerniera a lampo. Una tendina avvolgibile sul lunottoposteriore tiene lontani gli sguardi indiscreti. Due ta-sche estraibili possono essere utilizzate per coprire ifinestrini laterali. Lo scomparto sopra il parabrezza ri-mane raggiungibile anche di notte, con il letto fatto.

Su richiesta è disponibile anche una griglia di aera-zione protetta da zanzariera, per garantire il ricambiod’aria durante il sonno. In caso di necessità, l’illumi-nazione è assicurata da una luce interna al neon e duespot di lettura alogeni. Se la luce rimane accesa duran-te la notte, entra in funzione un sistema che proteggela batteria di bordo, evitando che si scarichi completa-mente.

TRA GLI OPTIONAL DEL CADDY Tramper: una tendaesterna, che agganciata al portellone posteriore apertocrea una veranda di circa 2,30 m x 2,00 m, perfettaper la vita da campeggio; un tettuccio apribile in vetrocon comando elettrico, uno scomparto frigo estraibile(capacità 7 litri) e anche un tavolino e due sedie dacampeggio.

Lo stesso motore disponibile anche nella versione vettura

Più potente anche il Caddy Life 4Motion

Massimiliano Campanella

Rispetto alle versioni a trazione anteriore, il Caddy 4Motion è statomodificato in numerosi punti e dotato di nuovi elementi tecnici.

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31 LCVN° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

MORTEFONTAINE - Un robustofurgovan e uno stuzzicante pickup si aggiungono alla propostaLo gan sul mercato italiano daquesto mese di marzo. Portanola firma della romena Dacia,mar chio che orbita nel firma-mento Renault, e sono essen-zialmente destinati ad artigianie commercianti, interessati a unveicolo da lavoro semplice epra tico. Logan pick up potrà se-durre anche clienti alla ricercadi un modello dedicato alle atti-vità del tempo libero all’ariaaperta, al mare o in montagna, esarà apprezzato in ogni caso perla versatilità, la robustezza e ilprez zo.

NEGLI ULTIMI ANNI il mer -cato dei pick up in Europa èstato trascurato dalla maggiorparte dei costruttori, con pochimo delli proposti sul segmentodei pick up di grandi dimensio-ni, come Nissan Navara, men-tre, contrariamente a quanto ac-cade negli altri Continenti, laproposta è praticamente inesi-stente per i piccoli pick upcom patti, a eccezione di FiatStrada. Logan pick up, nei pro-positi dei manager Dacia, inten-de colmare tale lacuna, grazie aun ottimo rapporto prezzo/pre-stazioni e alla fedeltà al concet-to Logan.

I due modelli hanno iniziatola loro carriera in Romania e inBulgaria - all’inizio del 2007 ilfurgovan e a marzo 2008 il pickup - e sono entrambi commer-cializzati anche in Turchia daluglio 2008. A fine settembre2008 sono state vendute 12.000

furgovan e oltre 3.600 pick up,essenzialmente sul mercato do-mestico. Entrambi i modellisono leader del mer cato in Ro-mania, nei rispettivi segmenti.

IN LINEA CON TUTTI i model-li del la gamma Dacia, alcuneversioni di Logan furgovan eLo gan pick up otterranno lafirma Dacia eco2, che certificache le emissioni di CO2 sonoinferiori o uguali a 140 g/km,che i modelli sono prodotti inun sito industriale certificatoIso e che la loro massa è valo-rizzabile al 95 per cento a fineciclo e comprende almeno ilcinque per cento di materie pla-stiche riciclate. Si tratta diun’ulteriore di mostrazione dellapossibilità per un’auto econo-mica, in termini di consumi e diprezzi, di rivelarsi anche ecolo-gica durante tutte le tappe delsuo ciclo di vita (progettazione,fabbricazione, utilizzo e rotta-mazione). La gamma eco2comprende oggi due modelli:Dacia Logan furgovan dCi 70 eDacia Logan pick up dCi 70.

Logan furgovan e Loganpick up hanno beneficiato ditut ta la competenza e il know-how di Renault in tema di vei-coli commerciali ed economici.Sviluppati sulla piattaforma Lo -gan, hanno adottato un numeromolto elevato di elementi co-

muni permettendo, in tal modo,di ridurre tempi e costi di svi-luppo: il 90 per cento dei com-ponenti di Logan MCV, ossia laversione station wagon, e Lo -gan furgovan sono comuni. Leprincipali differenze riguardanoil retrotreno rinforzato, il piana-le specifico e le fiancate lamie-rate di Logan furgovan; inoltrepiù dell’80 per cento dei com-ponenti di Logan furgovan eLo gan pick up sono comuni.

I DUE MODELLI sono prodot-ti nel lo stabilimento di Pitesti,famosa in Romania come la“città dei tulipani”. Lì vengonoassemblati tutti i modelli dellagam ma Dacia: gli investimentiindustriali, comuni a LoganMcv e Logan furgovan, hannorappresentato 110 milioni dieuro, con un investimento com-plessivo iniziale pari a 154 mi-lioni di euro per i due modelli;51 milioni di euro sono stati in-vestiti per lo sviluppo (22 mi-lioni di euro) e la fabbricazione(29 milioni di euro) di Loganpick up. Nello stabilimento gliinvestimenti hanno riguardatoessenzialmente l’imbutitura;nel reparto lamiere è stata rea-lizzata una linea di assemblag-gio specifica Logan pick up,integralmente manuale. Per laverniciatura e il montaggio,Logan pick up utilizza le stesse

linee degli altri modelli dellagamma. In linea con gli altri modellidel la famiglia Dacia, Loganfur govan e Logan pick up sono

sione della carrozzeria dei duemodelli grazie a pannelli delleporte e ad un padiglione in la-miera galvanizzata. Dacia Lo -gan furgovan e Dacia Logan

no per una gamma semplice edaccessibile, composta da unasola versione, due motorizza-zioni (1.6 Mpi 90 cv e 1.5 dCi70 cv) e prezzi in linea con ilBusiness Model Low Cost:l’autista deve trovare nell’autotutto ciò che cerca, senza nulladi superfluo, in funzione delsuo budget di spesa. In Italiasia Logan furgovan che Loganpick-up saranno vendute (Ivaesclusa) a 7.890 euro col mo -tore 1.6 Mpi da 90 cv, e a 8.990col motore 1.5 dCi da 70 cv.

Qui sopra, il nuovo Dacia Logan furgovan che, insieme al pick up, costituisce la nuova offensiva della marca rumena sui mercati internazionali. Nuove proposte per gli utilizzatori professionali.

DACIA / SUL MERCATO DEI LEGGERI ARRIVANO LOGAN FURGOVAN E PICK UP

Offensiva con i veicoli da lavoroPaolo Altieri

MORTEFONTAINE - I nuovi veicoli commercialidella gamma Dacia sono equipaggiati con lemotorizzazioni benzina 1.6 Mpi 90 e il propul-sore diesel dCi 70, entrambi provenienti dallabanca di organi meccanici del Gruppo Renault.Il 1.6 dispone di una potenza di 64 kW (90 cv) a5.500 g/min e di una coppia di 128 Nm a 3.000g/min.

OLTRE A ESSERE PERFETTAMENTE conformeai criteri di robustezza e facilità di manutenzio-ne, irrinunciabili per i veicoli commerciali, que-sta motorizzazione a benzina si distingue peruna coppia elevata ai bassi regimi, disponibilesu un ampio range di utilizzo, da 3.000 g/minfino a 4.500 g/min, ed è associata a una trasmis-sione meccanica a cinque rapporti, lubrificata avita. Il propulsore 1.6 Mpi 90 (disponibile suLogan furgovan e Logan pick up) è caratterizza-to da consumi pari a 8,1 l/100 km in ciclo misto.

AUTENTICO RIFERIMENTO in termini di moto-rizzazioni diesel, il propulsore 1.5 dCi si rivelaal top della tecnologia, grazie a un sistemad’iniezione diretta Common Rail di seconda ge-

nerazione che garantisce nello stesso tempocomfort, flessibilità di utilizzo e netta riduzionedei consumi.

CON CONSUMI CONTENUTI (5,3 l/100 km) edemissioni di CO2 limitate (140 g/km), Loganfurgovan e Logan pick up dCi si collocano a unlivello particolarmente competitivo rispetto aglialtri veicoli commerciali diesel del mercato.Compatto, il propulsore 1.5 dCi è caratterizzatoanche dal peso ridotto (127 kg in ordine di mar-cia). Con una potenza di 50 kW (70 cv) a 4.000g/min, la coppia massima di 160 Nm è raggiun-ta da 1.700 g/min, con l’85 per cento disponibi-le da 1.500 a 3.500 g/min.

LA TRASMISSIONE MECCANICA a cinque rap-porti è lubrificata a vita e beneficia di uno svi-luppo specifico, con una spaziatura che consen-te di sfruttare pienamente la coppia del motore1.5 dCi, garantendo partenze e riprese energicheanche con il veicolo carico. Infine, i consumi ri-dotti, associati al serbatoio da 50 litri, offrono aLogan furgovan e Logan pick up dCi un’auto-nomia di riferimento di circa 1.000 km.

Propulsori super affidabiliFirmati Renault, sono disponibili sia a benzina che diesel

“Derivati dal popolare modello low-cost Logan, il furgovan e il pick upsono disponibili sul mercato italiano da questo mese. La nuova gammadi veicoli commerciali sarà proposta anch’essa, in Europa, con unagaranzia di tre anni o 100.000 km. I due modelli prodotti nellostabilimento di Pitesti in Romania, aprono a Dacia un nuovo mercato

state sviluppate per adattarsi acondizioni di utilizzo molto di-verse e spesso esigenti, all’inse-gna dello spirito di semplicità erobustezza che caratterizza lamar ca e gli altri modelli dellagam ma Dacia.

I MATERIALI UTILIZZATI nel-l’abitacolo - plancia, pan nellidelle controporte, sellerie -sono stati scelti per la loro soli-dità e l’eccellente durabilità, unparametro essenziale per unveicolo commerciale. Al -l’esterno, si ritrovano i disposi-tivi di protezione comuni a tut tii modelli Dacia: protezionedelle lamiere mediante iniezio-ne di cere nei corpi cavi, appli-cazione sistematica di masticedi tenuta sulle giunzioni al l’e -ster no dell’abitacolo, protezio-ne antighiaia rinforzata del sot-toscocca, protezione anticorro-

pick up beneficiano anche dilar ghe fasce di protezione delleporte.

La gamma veicoli commer-ciali di Dacia riprende soluzio-ni quali le sospensioni rialzate,l’al tezza da terra più elevatadel la media e il dispositivo diprotezione antipolvere dellatrasmissione. Dacia Logan fur-govan e Dacia Logan pick uphan no le carte in regola per af-frontare qualunque tipo di stra-da nel mondo intero. Decisa-mente abbordabile il prezzo.Del resto, i due veicoli rappre-sentano il debutto di Dacia nelconcorrenziale mercato dei vei-coli commerciali. L’obiettivo èquindi of frire un competitivorapporto prezzo, affidabilità ecapacità di carico per i veicolicommerciali compatti. In Italiai due veicoli si caratterizzeran-

Per entrambe sono altresì pos-sibili soluzioni personalizzatein opzione.

QUANTO ALLA DOTAZIONE dise rie, essa è pensata per i desti-natari, principalmente piccole eme die aziende, artigiani e com-mercianti alla ricerca di un vei-colo economico e versatile de-stinato a un uso intenso. Di se -rie troviamo Abs Bosch 8.1 conEbd, airbag conducente, cinturedi sicurezza regolabili in altez-za, poggiatesta regolabili in al-tezza, chiusura centralizzata,ser vosterzo, 16 anelli di anco-raggio (solo su pick-up), barrelaterali di protezione, portierepo steriori lamierate (solo sufur govan), ruote da 15”. Gli in-terni, a due posti, hanno illumi-nazione nella zona di carico (sufurgovan), kit fumatori, porta-oggetti nelle portiere anteriori.

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Belli da guardare, facili da guidare, agili nel traffico cittadino. Siala versione trasporto merci che quella trasporto persone rendonogiustizia alle caratteristiche progettuali che hanno permesso al Fio-rino di diventare un punto di riferimento tra i piccoli commerciali

Fiat ProfessionalFIORINO CARGO E COMBI

CONFRONTI

fanno la risposta ideale per unuso lavorativo di tipo misto, ov-vero trasporto di squadre di o pe -rai unitamente a materiali e u -tensili, oppure, in alternativa, disoli materiali. Inoltre, la pan-chetta posteriore a tre posti puòessere ripiegata, impacchettata eaddirittura asportata dando alCombi la stessa volumetria del laversione Cargo: da un minimodi 356 litri a un massimo di2.500 litri. Anche sul Combi, èdi notevole utilità la soglia di ca-rico di appena 527 mm. Al-l’esterno, Fiorino Combi si con-traddistingue per alcune peculia-rità quali la scocca semivetrata,le porte posteriori vetrate a duebattenti asimmetrici 40/60 (apri-bili fino a 180°) e il paraurti an-teriore specifico nel la forma enelle dimensioni. Il Cargo si dif-ferenzia ovviamente per le porteposteriori a battente lastrate.

LE PORTE LATERALI scorre-voli so no alte 1.041 mm e lalarghezza è di 570/644 mm

(min/ max). Sono caratterizzatedall’adozione di una guida por-tante nella parte superiore e diuna guida di scorrimento a li-vello delle parte centrale dellascocca. Questa concezione ro-busta, unita alla facile e como-da presa della maniglia, assicu-ra, funzionalità, efficacia e affi-dabilità. Le porte anteriori cabi-na sono dotate di due posizionidi scatto d’apertura - il primointermedio a circa 60° e quelloa fine corsa a 85° - che consen-tono di entrare e uscire agevol-mente dal veicolo. Le porte po-steriori hanno quattro punti dichiusura di cui uno centrale.Per trasportare in tutta sicurez-za la merce, Fiorino Cargoadotta sei pratici anelli di fis-saggio. Conducenti e passegge-ri sono protetti da eventuali in-trusioni del carico in cabina conuna paratia di separazione dal lazona di carico lastrata. È pe ròpossibile avere una paratia ve-trata o metallastrata (lamiera

MONZA - Vanno presi insieme evalutati nelle loro specificità,con sapevoli che si tratta di duefacce della stessa medaglia, cioèil Fiat Fiorino. Sia in versioneCargo che in quella Com bi, ilpiccolo e brillante commercialedella Casa torinese man tiene lesue caratteristiche fondamentalie nel contempo va lorizza inpieno le specificità dei duevolti, ognuno destinato ad assol-vere compiti precisi e a rispon-dere alle necessità di diversi uti-lizzatori. Presentato pri ma inversione Cargo e pochi mesidopo anche come versione per iltrasporto persone, Fiorino ènato dalla storica cooperazioneindustriale tra Fiat e Psa Peu -geot Citroën - suoi fratelli ge-melli sono il Peugeot Bipper e ilCitroën Nemo. Fiorino Car go eCombi sono stati testati da IlMondo dei Trasporti in una pro -

va su strada di 300 km che hapermesso di tracciare un ritrattodel nuovo veicolo commercialeFiat: un veicolo, due missioni.

Fin dall’inizio, emerge chia-ramente l’idea innovativa cheha presieduto le fasi progettualidel Fiorino, sia per quanto ri-guarda il trasporto merci che iltra sporto persone: creare unvei colo dalle dimensioni ester-ne più compatte rispetto a quel-le dei commerciali del segmen-to 1B (i piccoli furgoni) ma al-trettanto capiente e funzionale,ol tre che con ridotti costi di ge-stione e anche con un prezzo dilistino competitivo.

FIORINO CARGO ha una vo-lumetria del vano di carico di2,5 metri cubi che possonoanche diventare 2,8 abbattendoil sedile passeggero. La lun-ghezza interna di oltre 1,5, chediventano quasi 2,5 ribaltandoil sedile pas seggero, è un altrovalore di riferimento dellagamma. Un re cord, se si consi-

Un veicolo, due missionidera che il veicolo ha una lun-ghezza esterna di 3,86 metri(l’altezza è di 1,72 metri e lalarghezza di 1,71 metri). Laportata è di ben 610 kg, condu-cente compreso. Le operazionidi carico e scarico sono agevo-late da una soglia di carico par-ticolarmente bassa (527 mm) eda porte laterali scor revoli (nelnostro caso una) e da praticheporte posteriori a due battenti.

LA GAMMA COMBI per il tra-sporto promiscuo di persone emerci (fino a 5 persone + 175kg) risponde a impieghi e clien-ti specifici che cercano il com-fort automobilistico di un pic-colo monovolume abbinato allacapienza e praticità proprie diun veicolo commerciale. Fiori-no Combi può essere richiestoanche con omologazione N1 (4persone + 293 kg).

Punti di forza del FiorinoCom bi sono l’essenzialità dellefinizioni e la grande configura-bilità del vano posteriore che ne

300I chilometri percorsi

20,7I litri consumati con il FiorinoCargo

21I litri consumati con il FiorinoCombi

14,49I chilometri percorsi dal Cargocon 1 litro di gasolio

14,28I chilometri percorsi dal Combicon 1 litro di gasolio

I numeri della provaFabio Basilico

La pratica e utile porta laterale scorrevole consente di accedere facilmente al vano di carico del Fiorino Cargo e di sfruttare a pieno i 2,5 metri cubi di volume disponibile.

Fiorino Combi risponde a impieghi e clienti specifici che cercano il comfort automobilistico di un piccolo monovolume abbinato alla capienza e praticità proprie di un veicolo commerciale.

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