i cani setter
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Descrizione delle varie tipologie del cane setterTRANSCRIPT
Societ Italiana Setters delegazione LIGURIA
Quando, tre anni fa, ho ricevuto in eredit dallamico ed esperto giudice Giuseppe
FONDELLI, la delegazione SIS LIGURIA, uno degli scopi principali di questa
societ, era quello di divulgare quante pi informazioni possibili sui nostri amici
setter.
Giuse mi ha sempre detto: Ricordati che la delegazione SIS deve dare informazioni
sul setter a tutti gli appassionati e non, di questa razza. La nostra brochure nata
proprio con questo intento.
Con la collaborazione di Gian e Gabriele Morsia, del giudice e presidente del gruppo
cinofilo genovese F. Cajelli nonch consigliere SIS del club del setter irlandese
Giorgio Gaggero, e del giudice e consigliere della nostra delegazione Germano
Ferrari e di Gianni Bordo consigliere del gruppo cinofilo genovese; abbiamo cercato
di mettere insieme alcune informazioni essenziali sul setter da divulgare facilmente
ad amici, soci e simpatizzanti SIS.
Chiunque ha la possibilit di acquistare un buon libro sul setter e di leggerlo, ma non
tutti ne hanno voglia; questa vuole essere una lettura leggera, che non impegna, ma
diretta ed essenziale.
Ringraziando tutti coloro che hanno collaborato alla sua redazione auguro al lettore
di poter arricchire la propria conoscenza ed il proprio amore per il setter
Il delegato SIS LIGURIA
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IL SETTER GORDON
Gli amici della SIS Liguria mi chiedono di scrivere circa la caccia con il setter
gordon.
Accetto con piacere e, confesso, con un minimo di compiacimento mi accingo a
scrivere qualcosa che non sia banale su quanto richiestomi . Ma di fronte alla pagina
bianca mi avvedo subito che non poi cos facile trovare una differenza descrivibile
fra il cacciare con un setter gordon e cacciare con altre razze da ferma. Un bravo
cane da caccia tale indipendentemente dalla razza cui appartiene , sia essa gordon,
inglese o irlandese.
Eppure un che di particolare che esuli da semplici considerazioni di standard sento
ci deve essere e quindi cercher di procedere nel compito affidatomi non senza
prima per aver fatto una premessa.
Parlare di cani da caccia presuppone chiarirsi su ci che si intende per caccia ai
giorni nostri , una passione, mai uno sport ,vissuta dai cacciatori non sempre in
maniera identica , finalizzata vero al reperimento e uccisione di un selvatico ma
che pu essere interpretata nelle maniere pi diverse. C chi dedica ad essa il tempo
strettamente necessario ad espletarla e chi ne fa un minimo comune denominatore
della sua vita. Chi la intende come numero di colpi sparati e chi i colpi li vuole
sparare, certamente, ma passando per un come e un dove. Ecco, sono convinto, colui
che si accompagna ad un setter gordon molto probabilmente apparter alla schiera di
questi ultimi , probabilmente un romantico, magari un po eccentrico ma che nel
proprio ausiliare ricerca quella condivisione quotidiana di un modo di sentire la
caccia come parte della propria vita.
Credo siano proprio questa quotidianit e famigliarit che ho riscontrato nei miei
scozzesi i fattori che mi hanno regalato un particolare legame affettivo con essi
soprattutto nel modo particolare di vivere la caccia anche oltre il tempo dedicato ad
essa. Nel vederli accucciati ad osservare lo svolgimento delle mie faccende
immagino gi la giornata di caccia che sar, cos come rasserena il mio lavoro il
pensarli tranquilli in canile o meglio a scorazzare in giardino in compagnia di mio
figlio. Il cacciatore che gi possiede un gordon o che e dallo stesso attratto penso
condivider questo mio modo di sentire.
Mi sono avvicinato al setter gordon grazie a Maria Teresa, mia moglie, cui il
compianto dottor Zunino, allevatore e selezionatore appassionato della razza, fece
dono di un cucciolo femmina figlia di Hulan proveniente da una cucciolata da lui
allevata.
Dotata di grande esuberanza si dimostr da subito dotata di grande continuit di
azione al limite della pervicacia e buona fermatrice.
Se proprio vogliamo accennare allutilizzo tecnico della razza credo sia onesto
riconoscerle una buona capacit di incontro con il selvatico accomunata quasi
sempre ad un ottimo collegamento che non abbisogna quasi mai di richiami , fatto di
semplici gesti o di pura intesa sul terreno di caccia. Tutto ci fa si che il problema
del colore del manto sia facilmente superato, n occorrono particolari accorgimenti
quali il beeper per reperirlo in ferma, essendo sufficiente un pi romantico bubbolo
posto al collo del cane pi spesso per prudenza che non per necessit se si caccia in
territorio soggetto a battute al cinghiale.
E chiaro che il colore scuro non facilita il cane nei periodi di massima calura, anche
se spesso la sua storicit supera questo inconveniente, tuttavia cacciare sotto un sole
cocente nelle ore centrali di giornate estive pu rendere necessaria una moderazione.
Il resto va da se, e poi che altro aggiungere senza cadere in ovvie affermazioni circa
lattitudine a fermare, la cerca, il riporto.
Solo laggiunta finale che, vagando per le campagne in compagnia dei setter gordon
bene rifornirsi della necessaria attitudine a sopportare un cacciatore che scambia
quei cani per segugi o peggio uno pseudo cinofilo che sentenzia che pochi sono i
buoni ma che quando escono sono buoni davvero.
Gianni Bordo
IL GORDON SETTER
LO SCOZZESE NERO FOCATO
Nel recente commento allo standard della specialista britannica Valerie Foss,
presentato in occasione del meeting mondiale di Gordons 2000 in Inghilterra, il
cranio del Gordon viene descritto come leggermente arrotondato e MAI a cupola n
PIATTO (not domed and not flat).
Il tronco raccolto con una misura ridotta dal garrese, leggermente rilevato, alla
radice della coda. La linea superiore del tronco dal garrese alla base della coda deve
apparire corta e il rene corto e leggermente arcuato associato ad una groppa lunga e
poco inclinata si possono trovare solo in soggetti di alta qualit.
Il mantello del Gordon ha come colore predominante il nero carbone intenso e lucido
con focature ben definite color rosso castagna, sono da penalizzare i soggetti con
focature giallastre e quelli con focature troppo scure, sporche di nero carbonate.
Sulla testa, sulla parte anteriore degli arti, allestremit delle orecchie il pelo corto
e fine; su tutte le altre parti del corpo di lunghezza moderata. La frangiatura del
petto e dello sterno, nella parte posteriore degli arti, e in quella anteriore della coscia
e della gamba, oltre che della coda deve essere di una tessitura consistente e mai
lanosa.
La coda deve essere corta, non deve raggiungere la punta del garretto e deve essere
spessa alla radice e con frangia triangolare, portata orizzontale. I soggetti timidi che
portano la coda tra le gambe devono essere penalizzati, perch il temperamento
dignitoso e nobile del Gordon non va daccordo con la timidezza.
La funzione principale per la quale il Gordon stato selezionato, la caccia alla
grouse sui moor della Scozia, terreni duri che non permettono alte velocit al
galoppo, ma richiedono forza, resistenza e coraggio per sviluppare unandatura
potente e caratterizzata da molti balzi. Quindi la costruzione deve dare limpressione
di un cane robusto e atletico, con una dorsale stabile e una muscolatura molto
sviluppata anche nellanteriore e una buona superficie dappoggio.
Il problema sanitario principale del Gordon la displasia dellanca, chi si vuole
quindi avvicinare a questa splendida razza, che dal punto di vista caratteriale non ha
niente da invidiare ai pi apprezzati Irlandesi e ai Retriever, deve prestare attenzione
ai riproduttori e pretendere che abbiano almeno due generazioni di cani controllati
per la dispalsia e che siano tutti ben al di sotto della media della razza, i dati devono
essere segnati sui pedigree dei genitori del cucciolo.
Il temperamento del Gordon, se ben allevato, dovrebbe essere quello descritto nello
Standard: dignitoso, nobile, con atteggiamento calmo e riservato. Allo stesso tempo
lo Standard richiede intelligenza e abilit sia nel senso di addestrabilit che di agilit
e di obbedienza. Il Gordon ha anche uno spiccato senso protettivo e ci si dimostra
nei confronti dei bambini e a volte anche della propriet, un cane molto personale
ma si adatta bene alla vita in famiglia.
Nel suo lavoro, la caccia, in grado di dare molte soddisfazioni al suo padrone, ma
questi deve essere un vero cacciatore cinofilo, non solamente un fucile in cerca di
carniere. Il Gordon un cane lento a maturare e il bravo cacciatore lo potr
apprezzare pienamente dopo i tre anni det. Per questo motivo, il cacciatore
moderno preferisce al Gordon altre
razze, perch gli permettono di far carniere gi nella prima stagione di caccia.
Purtroppo molti buoni Gordon vengono rovinati da cacciatori impazienti e da
addestratori poco esperti che utilizzano mezzi coercitivi, come il collare elettrico, per
ottenere risultati in breve tempo.
Il Gordon molto sensibile e non sopporta punizioni troppo severe, va premiato
quando fa bene piuttosto che punito quando sbaglia. Se preso per il verso giusto un
cane che pu d